RESOCONTO INTEGRALE Sedut a n. 101 Martedì 18 dicembre 2012 · mare il manifesto e adesso io le do...

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Atti consiliari Assemblea legislativa IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 101 DEL 18 DICEMBRE 2012 1 RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 101 Martedì 18 dicembre 2012 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VITTORIANO SOLAZZI INDI DEL VICEPRESIDENTE GIACOMO BUGARO INDICE Comunicazioni del Presidente ..................... 3 Processo verbale (approvazione) Proposte di legge (annuncio) Proposte di atto amministrativo (annuncio) Proposte di deliberazione (annuncio) Mozioni (annuncio) Nomine (annuncio) Legge regionale (annuncio) Congedo Comunicazioni ai sensi dell’art. 35, sesto comma, del Regolamento Interno Presidente .................................................. 4 Umberto Trenta (PdL) ................................ 4 Sull’ordine del giorno Presidente .................................................. 5 Rosalba Ortenzi (PD) ................................. 5 Enzo Giancarli (PD) .................................... 5 Proposta di legge n. 277 ad iniziativa del Consigliere Solazzi (testo base) “Modifiche alla legge regiona- le 13 marzo 1995 n. 23 ‘Disposizioni in ma- teria di trattamento indennitario dei consi- glieri regionali’ in attuazione del decreto

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Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 101 DEL 18 DICEMBRE 2012

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RESOCONTO INTEGRALE

Seduta n. 101Martedì 18 dicembre 2012

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VITTORIANO SOLAZZIINDI

DEL VICEPRESIDENTE GIACOMO BUGARO

INDICE

Comunicazioni del Presidente ..................... 3Processo verbale(approvazione)Proposte di legge(annuncio)Proposte di atto amministrativo(annuncio)Proposte di deliberazione(annuncio)Mozioni(annuncio)Nomine(annuncio)Legge regionale(annuncio)Congedo

Comunicazioni ai sensi dell’art. 35, sestocomma, del Regolamento Interno

Presidente .................................................. 4Umberto Trenta (PdL) ................................ 4

Sull’ordine del giornoPresidente .................................................. 5Rosalba Ortenzi (PD) ................................. 5Enzo Giancarli (PD) .................................... 5

Proposta di legge n. 277ad iniziativa del Consigliere Solazzi(testo base) “Modifiche alla legge regiona-le 13 marzo 1995 n. 23 ‘Disposizioni in ma-teria di trattamento indennitario dei consi-glieri regionali’ in attuazione del decreto

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legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito inlegge 7 dicembre 2012, n. 213"

Proposta di legge n. 202ad iniziativa popolare“Disposizioni in materia di trattamento in-dennitario dei Consiglieri della RegioneMarche”

Proposta di legge n. 198ad iniziativa del Consigliere Pieroni“Modifica alla legge regionale 13 marzo1995, n. 23 “Disposizioni in materia di trat-tamento indennitario dei Consiglieri regio-nali”

(Nuova titolazione) “Modifiche alla leggeregionale 13 marzo 1995, n. 23 “Disposizio-ni in materia di trattamento indennitario deiConsiglieri regionali” e alla legge regionale23 dicembre 201 1, n. 27 concernente modi-fiche alla l.r . 23/1995. Attuazione del decre-to legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertitoin legge 7 dicembre 2012, n. 213"(abbinate)(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 6, 21Paolo Perazzoli (PD) .................................. 6, 15Francesco Massi (PdL) .............................. 8Massimo Binci (SEL) .................................. 10Umberto Trenta (PdL) ................................ 11, 21Rosalba Ortenzi (PD) ................................. 12Adriano Cardogna (Verdi) ........................... 14Paola Giorgi (IdV) ....................................... 15, 19Daniele Silvetti (FLI) ................................... 16Moreno Pieroni (PSI) .................................. 16Erminio Marinelli (plMarche) ...................... 17Giulio Natali (PdL) ...................................... 17, 21Enzo Marangoni (PT) .................................. 18Dino Latini (API-LcI) .................................... 19

Proposta di legge n. 276ad iniziativa del Consigliere Solazzi(Testo base) “Modifiche alla legge regiona-le 10 agosto 1988, n. 34 ‘Finanziamento del-le attività dei Gruppi consiliari’ in attuazionedel decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174,convertito in legge 7 dicembre 2012, n.213"

Proposta di legge n. 247ad iniziativa del Consigliere Acacia Scarpetti“Modifiche alla legge regionale 10 agosto1988, n. 34 ‘Finanziamento delle attività dei

Gruppi consiliari’”

Proposta di legge n. 249ad iniziativa del Consigliere Marinelli“Modifiche ed integrazioni alla legge regio-nale 10 agosto 1988, n. 34: ‘Finanziamentodelle attività dei Gruppi consiliari’”

Proposta di legge n. 253ad iniziativa del Consigliere Latini“Modifiche alla legge regionale 10 agosto1988, n. 34 ‘Finanziamento delle attività deiGruppi consiliari’”(abbinate)(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 22Paola Giorgi (IdV) ....................................... 22, 27Franca Romagnoli (FLI) ............................. 24Massimo Binci (SEL) .................................. 26, 30Enzo Marangoni (PT) .................................. 27Giovanni Zinni (PdL) ................................... 28

Proposta di legge n. 156ad iniziativa della Giunta regionale“Individuazione dei limiti demografici mini-mi per le forme associative dei Comuni”

(Nuova titolazione) “Individuazione dei limitidemografici minimi delle Unioni dei Comunie modifica alla legge regionale 1 luglio2008, n. 18 “Norme in materia di Comunitàmontane e di esercizio associato di funzio-ni e servizi comunali”(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 31Gino Traversini (PD) ................................... 31Francesco Massi (PdL) .............................. 33Enzo Giancarli (PD) .................................... 33

Proposta di deliberazione n. 20ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza“Elezione di una componente della Com-missione regionale per le Pari Opportunitàtra uomo e donna – legge regionale 18 apri-le 1986, n. 9, articolo 3”(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 34Paola Giorgi (IdV) ....................................... 34

Nomina - Elezione di due componenti il Consi-glio di Presidenza dell'Associazione per laformazione al gionalismo (sede Urbino)Presidente .................................................. 35

Sigle dei Gruppi assembleari: Partito Democratico (PD); Popolo della Libertà (PdL); Italia dei Valori (IdV);Unione di Centro (UdC); Futuro e Libertà per l'Italia (FLI); Gian Mario Spacca Presidente (Presidente Giunta);Partito Socialista Italiano (PSI); API - Liste Civiche Italia (API-LcI); Verdi (Verdi); Federazione della Sinistra/PdC/PRC (Fed. Sin.); Per le Marche (plMarche); Sinistra Ecologia e Libertà (SEL); Lega Nord Padania (LNP);Popolo e territorio - Libertà e autonomia (PT); Misto (Misto)

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La seduta inizia alle ore 10,50

Presidenza del PresidenteVittoriano Solazzi

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata,dichiaro aperta la seduta n. 101 del 18 di-cembre 2012.

Comunico che:Sono state presentate le seguenti pro-

poste di legge regionali :- n. 276 in data 10 dicembre, ad iniziativa

del Consigliere Solazzi, concernente:“Modifiche alla legge regionale 10 agosto1988, n. 34 “Finanziamento delle attivitàdei gruppi consiliari”, in attuazione del de-creto legge 10 ottobre 2012, n. 174, con-vertito in legge 7 dicembre 2012, n. 213",assegnata alla I Commissione in sedereferente (iscritta all’ordine del giorno del-la seduta odierna);

- n. 277 in data 10 dicembre, ad iniziativadel Consigliere Solazzi, concernente:“Modifiche alla legge regionale 13 marzo1995, n. 23 “Disposizioni in materia ditrattamento indennitario dei consiglieri re-gionali”, assegnata alla I Commissione insede referente (iscritta all’ordine del gior-

no della seduta odierna);- n. 278 in data 14 dicembre, ad iniziativa

dei Consiglieri Ciriaci, Trenta, Marangoni,Zaffini, Marinelli, Foschi, Zinni, Carloni,D’Anna, Natali, Silvetti, Camela, Acquaro-li, concernente: “Disposizioni in materia diprevenzione delle malattie dentarie”, as-segnata alla V Commissione in sede refe-rente.Sono state presentate le seguenti pro-

poste di atto amministrativo :- n. 54 in data 11 dicembre, ad iniziativa

della Giunta regionale, concernente: “De-libera Amministrativa n. 52 del 26 luglio2012 – Programmazione rete scolasticaper l’anno scolastico 2013/2014", asse-gnata alla I Commissione in sede referen-te, trasmessa al Consiglio delle Autono-mie Locali per l’espressione del parere aisensi dell’articolo 11, comma 2, lettera c)della legge regionale n. 4/2007 e al Consi-glio regionale dell’Economia e del Lavoroper l’espressione del parere ai sensi del-l’articolo 4, comma 1, lettera b), n. 2 dellalegge regionale n. 15/2008" (Iscritta all’or-dine del giorno della seduta odierna);

- n. 55 in data 17 dicembre, ad iniziativadella Giunta regionale, concernente:“Adeguamento del Piano energetico am-bientale regionale (DACR 175/2005) allanormativa “burden sharing” e individua-zione delle aree non idonee alla installa-

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zione di impianti a biomasse e a biogas”,assegnata alla IV Commissione in sedereferente e trasmessa al Consiglio delleAutonomie locali per l’espressione del pa-rere di cui all’art. 11, comma 2, lett. c)della legge regionale n. 4/2007 e al Consi-glio regionale dell’Economia e del Lavoroper il parere di cui all’articolo 4, comma 1,lett. b), della legge regionale n. 15/2008.E’ stata presentata la seguente proposta

di deliberazione :- n. 20 in data 13 dicembre, ad iniziativa

dell’Ufficio di Presidenza, concernente:“Elezione di una componente la Commis-sione regionale per le Pari Opportunità trauomo e donna (l.r. 18 aprile 1986, n. 9 –articolo 3)” (iscritta all’ordine del giornodella seduta odierna).Sono state presentate le seguenti mo-

zioni :- n. 440 del Consigliere Cardogna “Adesio-

ne alla campagna per una convenzioneper l’abolizione delle armi nucleari”;

- n. 441 dei Consiglieri Giancarli, Latini“Norme per la protezione della fauna sel-vatica”;

- n. 442 dei Consiglieri Acquaroli, Massi,Marinelli “Difesa della sanità macerate-se”;

- n. 443 del Consigliere Pieroni “Eliminazio-ne tariffa SIAE per manifestazioni sportivedi carattere amatoriale o dilettantistiche”.Comunico, inoltre, che ho provveduto

con decreto n. 44 del 17 dicembre alla no-mina per la sostituzione di un componentedel Consiglio delle Autonomie Locali (CAL)in attuazione dell’articolo 1, comma 1, lette-ra C) della legge regionale 10 aprile 2007, n.4.

Il Presidente della Giunta regionale hapromulgato le seguenti leggi regionali :- n. 36 in data 26 novembre 2012 “Rendi-

conto generale della Regione per l’anno2012";

- n. 37 in data 27 novembre 2012 “Assesta-mento del bilancio 2012”;

- n. 38 in data 3 dicembre 2012 “Interventiper favorire lo sviluppo della mobilità

ciclistica”- n. 39 in data 3 dicembre 2012 “Promozio-

ne dell’attività di recupero e distribuzionedelle eccedenze alimentari e non alimen-tari per contrastare la povertà e il disagiosociale”;

- n. 40 in data 3 dicembre 2012 “Istituzionedel Collegio dei Revisori dei Conti dellaRegione Marche”.Hanno chiesto congedo i Consiglieri

Bucciarelli e Ciriaci.

Comunicazioni ai sensi dell’art. 35, VIcomma, del Regolamento Interno

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereTrenta.

Umberto TRENTA. Volevo comunicare ilresoconto all’Aula e ringraziare tutti i Consi-glieri per la riuscita della manifestazione “In-sieme si può” a cui hanno aderito tutti i Con-siglieri con propria liberalità, dando disponi-bilità, alla Dott.ssa Santoncini, di concretiz-zare questa liberalità il giorno di Natale, almattino (non so se farla in Consiglio a Piaz-za Cavour o direttamente al Salesi, ma que-sto è un accordo che va fatto con la Direzio-ne sanitaria del Salesi e con la cooperativaZefiro).

Adesso raccoglieremo i fondi, tutti i Con-siglieri regionali con liberalità daranno il con-tributo alle Patronesse ed alla cooperativaZefiro che gestisce una casa rifugio per ledonne che hanno subìto violenza familiarecon bambini minori a carico. Tutti icapigruppo hanno dato questa disponibilità,il resto è nostra liberalità con disposizione alservizio amministrativo.

Il 25, il giorno di Natale, porteremo gliassegni alle due realtà che sono vicine aquei bambini morenti ed alle donne che han-no subìto violenza con figli minori a carico.

La manifestazione è riuscita. Rai news24 ha dato il servizio dell’evento in anteprimanazionale, alle ore 14,00 ed alle ore 24,00,dopo il servizio di guerra sull’Egitto. Questamanifestazione è andata all’attenzione pub-

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blica, piccolo esempio di pace, con la cita-zione: “Ad Ancona per iniziativa del Consi-glio regionale”. Bel servizio al TG3, nelle TVlocali ed anche nella stampa locale, madevo dire di più, Presidente le consegnoufficialmente il resoconto della manifesta-zione “Insieme si può”, dove tutto è a miocarico, ma l’ho fatto volentieri, e ieri nell’an-teprima della partita Ascoli-Brescia, il Presi-dente della Lega calcio Abodi, ha voluto fir-mare il manifesto e adesso io le do il prose-guo del progetto con le firme: del Presidentedella Lega calcio Abodi, lo sport veicolo dipace e il calcio a favore dei diritti umani, deiPresidenti delle società Ancona ed Ascoli,dei capitani delle squadre ma, soprattutto,ripeto, del Presidente della Lega Abodi.

Questo progetto diventerà progetto dellaLega Calcio, quindi, la Regione Marche in-sieme con la Lega calcio, la UEFA, il CONI, ilCsen, la FIFA e la FGCI porteranno avantiquesto progetto come iniziativa perpetua.

Ho fatto fare, sempre a cura e spese mie,tre stampe di cartoline che lei avrà l’obbligoistituzionale di spedire agli Stati aderenti al-l’ONU - per questo ho dato disponibilità perdare dieci cartoline di pregio artistico a firmadel Presidente del Consiglio Solazzi, quindidell’intero Consiglio - all’Ancona Calcio edall’Ascoli calcio; più duecento cartoline perla Lega calcio al Presidente Abodi che avràcura di inviarle a tutte le squadre di serie A edi serie B, il resto, istituzionalmente, al-l’Unione Europea, Premio Nobel per laPace, perchè questo è il tema che iniziadalla pace parlata alla pace operata. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie a lei Consigliereper l’impegno, la determinazione e soprat-tutto la passione con cui ha ideato, e permolti aspetti gestito, questo evento.

Sull’ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha la parola la Consiglie-ra Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. Chiedo il rinvio del-

l’atto amministrativo 54 “Programma retescolastica per l’anno 2013/2014" perchécome Commissione dobbiamo vedere i pa-reri del Cal e del Crel e, quindi, chiedo chevenga messo a margine dei lavori di giovedìo venerdì, insomma quando chiudiamo ilConsiglio.

PRESIDENTE. Può essere messo solodopo l’approvazione del bilancio perché lasessione di bilancio non consente la discus-sione di altre proposte quindi lo possiamomettere dopo l’approvazione della finanzia-ria.

Rosalba ORTENZI. Chiedo di rinviare an-che la proposta di legge n. 231 che riguarda“Disposizioni organizzative relative all’utiliz-zo di alcune tipologie di farmaci nell’ambitodel Servizio sanitario regionale”, il primo attoall’ordine del giorno.

PRESIDENTE. Scusate, devo capire:per quanto riguarda il punto otto è statochiesto il rinvio, invece per quanto riguarda ilpunto tre c’è una richiesta da parte di tutti iproponenti? La proposta di legge n. 231 è afirma dei Consiglieri Ortenzi, Perazzoli,Traversini, Canzian, Badiali, Busilacchi,Giannini, Sciapichetti, Giancarli, Petrini, Ric-ci, sono tutti d’accordo nel rinviarla a genna-io. Allora se c’è accordo dell’Aula e non cisono obiezioni ... Ha la parola il ConsigliereGiancarli.

Enzo GIANCARLI. Presidente, la ringra-zio e le chiedo anche scusa, noi avevamogià chiesto la settimana scorsa di poter di-scutere ed approvare il provvedimento sullearee non idonee. Noi, come Commissione,giovedì della scorsa settimana, ci siamo riu-niti ed abbiamo discusso nel merito il prov-vedimento ma non eravamo ufficialmente inpossesso dell’atto, per cui oggi non siamonella condizione di produrre ufficialmentel’atto, le chiedo, quindi, se possibile di mette-re in coda questo provvedimento relativo al-l’individuazione delle aree non idonee.

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PRESIDENTE. Chiede di iscriverlo oggi?(...) In fondo al bilancio insieme al dimensio-namento scolastico? Va bene, allora, è qua-si sicuro che dovremo fare la seduta anchevenerdì. Se non ci sono pareri contrari, doper accolte le proposte di rinvio relative alpunto 8 e al punto 3 dell’ordine del giorno e laproposta di iscrivere l’atto relativo alle areenon idonee.

Adesso vi chiedo una cortesia, la relatri-ce di maggioranza della proposta di legge n.276 e di altre proposte di legge (abbinate)concernenti il finanziamento delle attività deigruppi è impegnata, quindi, se siete d’ac-cordo passerei al punto cinque, saltandoanche le interrogazioni, e vi spiego ancheperché. Noi abbiamo l’obbligo, in base allalegge nazionale, di approvare questi atti en-tro il 23 dicembre, quindi, partirei con l’ap-provazione delle leggi, poi, se abbiamo tem-po riprenderemo le interrogazioni. Questeproposte di legge devono essere obbligato-riamente approvate entro il 23 ed è impen-sabile metterle alla fine della sessione dibilancio, quindi, se siamo d’accordo e non sisono obiezioni, partirei con il punto 5 all’ordi-ne del giorno.

Proposta di legge n. 277ad iniziativa del Consigliere Solazzi(testo base) “Modifiche alla legge regio-nale 13 marzo 1995 n. 23 ‘Disposizioni inmateria di trattamento indennitario deiconsiglieri regionali’ in attuazione deldecreto legge 10 ottobre 2012, n. 174,convertito in legge 7 dicembre 2012, n.213"

Proposta di legge n. 202ad iniziativa popolare“Disposizioni in materia di trattamentoindennitario dei Consiglieri della Regio-ne Marche”

Proposta di legge n. 198ad iniziativa del Consigliere Pieroni“Modifica alla legge regionale 13 marzo1995, n. 23 “Disposizioni in materia di

trattamento indennitario dei Consiglieriregionali”

(Nuova titolazione) “Modifiche alla leg-ge regionale 13 marzo 1995, n. 23 “Di-sposizioni in materia di trattamento in-dennitario dei Consiglieri regionali” ealla legge regionale 23 dicembre 2011, n.27 concernente modifiche alla l.r. 23/1995. Attuazione del decreto legge 10ottobre 2012, n. 174, convertito in legge7 dicembre 2012, n. 213"(abbinate)(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recale proposte di legge n. 277 ad iniziativa delConsigliere Solazzi, n. 202 ad iniziativa po-polare, n. 198 ad iniziativa del ConsiglierePieroni, abbinate.

Ha la parola il relatore di maggioranzaConsigliere Perazzoli.

Paolo PERAZZOLI. Anche questa leggeè un atto sotto dettatura, dettata da un Parla-mento incapace di riformare se stesso macapace di tante nefandezze, come abbiamopotuto vedere nel corso della recente legi-slatura, che non è sicuramente tra le piùbrillanti della storia repubblicana, da Ruby aquant’altro.

Dobbiamo dire, però, che le Regioni han-no meritato questo trattamento e, nel lorocomplesso, hanno abusato della fiducia de-gli italiani, con comportamenti scandalosi,con sprechi, quando non si è trattato diruberie ed hanno arrecato un danno alla po-litica.

Penso che ieri sera molti abbiano vistoRoberto Benigni, un comico, parlare dellaCostituzione italiana che, al di là delle partipolitiche, è un inno alla politica, alla parteci-pazione popolare, alla politica come una del-le più alte attività umane. Il comportamentodi tanti colleghi, purtroppo troppi, in giro perl’Italia, ha dato discredito alla politica nel suoinsieme e alla Regione come istituzione.Rompendo anche un rapporto corretto tra ilivelli istituzionali, Stato e Regioni.

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Le Regioni non sono un semplice enteterritoriale ma una struttura legislativa.

Questa legge è frutto dell’applicazionedella legge 213 che ha convertito in legge ildecreto legge 174, abbastanza famoso, cheimpone a tutte le Regioni di allinearsi alleRegioni più virtuose su ogni fattore di costo.

Per quanto ci riguarda, come abbiamovisto, il cambiamento più significativo è lariduzione a trenta Consiglieri, per il resto, sututti i parametri noi siamo tra le Regioni piùvirtuose, merito di una certa sobrietà delpopolo marchigiano, con qualche smaglia-tura ma, sostanzialmente, con un andamen-to abbastanza uniforme. Tanto è vero che cisiamo incontrati con un Comitato promotoredi una proposta di legge ad iniziativa popola-re ed è venuto fuori che, sostanzialmente,questo testo che noi oggi andiamo ad appro-vare, supera nei fatti e in modo ancora piùvirtuoso la stessa proposta di legge popola-re. E’ chiaro che chi l’ha proposta facendocapo ad un neo movimento, fa sempre piùuno, quindi, anche se avessimo tagliato dipiù avrebbero detto che era, comunque, in-sufficiente.

Su questo voglio dire una cosa, chi vestei panni di fustigatore dei costumi, dovrebbefarlo basandosi su dati reali, perché parlaredi cifre, di 11.100 euro, se uno lo lascianell’indeterminatezza, dice una cosa vera,se dice che è al lordo dice una cosa vera edesatta, se dice la cifra netta, circa sei milaeuro, compreso il contributo al proprio parti-to, dice una cosa esatta, se dice 11.100euro netti dice una cosa falsa e lo dice peringannare i cittadini, per gettare discreditoall’opinione pubblica, una base veramentesbagliata per far nascere e far crescere,eventualmente, il consenso dei cittadini.

Noi proponiamo per l’approvazione unalegge e dobbiamo sapere che al di là delfatto della virtuosità, della sobrietà dei nostricomportamenti, c’è un discredito generaleverso le istituzioni politiche, non è tanto, edio mi sforzo di dirlo ogni volta, rispetto allesomme che si percepiscono, perché è an-che comprensibile, ma va detto, per esem-

pio, che la legge prevede per chi è in aspet-tativa, come il sottoscritto, la reintegrazionea conclusione del mandato. Si viene reinte-grati ma il posto nel frattempo è stato occu-pato da altri, soprattutto, nelle aziende priva-te uno non ritrova il posto e va, … non parloper me perché, probabilmente, riesco adandare in pensione ma per tanti altri questoproblema esiste. Chi è libero professionistae svolge l’attività politica a tempo pieno,come dovrebbe essere, rischia di perdereclientela e quant’altro e di trovarsi danneg-giato alla fine del mandato, ma il discreditonasce dalla frequente azione inefficace, dal-la difficoltà e incapacità di risolvere i proble-mi.

Noi con questa proposta di legge stabilia-mo i paletti generali, complessivi, delegandoall’Ufficio di Presidenza la gestione nel cor-so del tempo e di questa prima fase perchéci sono molti aspetti tecnici che vanno con-frontati con le leggi che riguardano i contri-buti e quant’altro.

Stabiliamo il limite di 11.100 euro lordi peri Consiglieri omnicomprensivo e di 13.800per il Presidente della Giunta, lordi, mentreper gli Assessori, i Presidenti ed i Vicepresi-denti delle varie situazioni, compensi inter-medi.

L’Ufficio di Presidenza avrà sessantagiorni per approvare gli atti esecutivi.

C’è un problema non facile, ed io ho avu-to la possibilità di confrontarmi con i collabo-ratori della Dott.ssa Santoncini, che p quellorelativo alla presenza di molte variabili cherendono difficile la quadratura del cerchio edevitare che ci siano alcuni colleghi penaliz-zati da questi limiti.

Parliamo di trattamento omnicomprensi-vo, spariranno telepass, via card e rimborsichilometrici per andare alle riunioni nelle va-rie situazioni, sparirà il parcheggio persona-lizzato, nel senso che ci sarà un parcheggioriservato all’istituzione e fino a che c’è postouno potrà andarci.

All’articolo 2 si cambia, mentre fino adoggi l’indennità era legata all’indennità deideputati, d’ora in avanti l’indennità sarà de-

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terminata dalla Conferenza dei Presidentidelle Regioni. Si conferma il divieto di cumu-lo della indennità di Consigliere regionalecon quella di altri enti che in qualche modosono rapportati o controllati o hanno contri-buti dalla Regione.

L’articolo 4 rimanda all’Ufficio di Presi-denza, come per altre questioni, la definizio-ne dell’ammontare delle trattenute per l’in-dennità di fine mandato e vitalizio; vitalizioche vale fino alla fine di questa legislatura,che, come sapete e come ribadiamo in altriarticoli, abbiamo eliminato a partire dallaprossima legislatura, sapendo che è da ve-dere come applicare, eventualmente, ilmeccanismo che adotta la Regione EmiliaRomagna, un meccanismo diverso dal no-stro che credo potrà essere praticato.

All’articolo 5 si inserisce l’indennità di fun-zione che supera le diverse voci: la diaria e ilrimborso forfettario.

All’art. 7 si individua un nuovo meccani-smo composto da una parte fissa ed unaparte variabile legata alla distanza dell’abita-zione del Consigliere. In questo articolo vie-ne confermata la decurtazione per le man-cate partecipazioni ai Consigli regionali , alleriunioni di Commissioni e di Giunta se nongiustificate.

All’articolo 8 viene confermato il diritto al-l’assicurazione.

L’articolo 9 stabilisce che l’indennità difine mandato viene calcolata sulla mediadelle mensilità, non più sull’ultima come erain passato.

L’articolo 10 prevede le modalità di calco-lo di liquidazione che vengono demandateall’Ufficio di Presidenza.

All’articolo 10 bis riguarda la scelta cheabbiamo approvato lo scorso anno relativaalla possibilità di rinunciare al vitalizio, talescelta viene estesa anche ai Consiglieri chehanno svolto tale ruolo nel passato e chenon hanno ancora maturato il diritto.

L’ultima questione riguarda l’articolo 11,per i Consiglieri che superano gli 11.100euro e che abitano distanti da Ancona - alcu-ni vengono da Ascoli o dall’Umbria, quasi -

la decurtazione sarà temporanea in attesache l’Ufficio di Presidenza, entro febbraio,provveda.

Mi pare una legge buona che adegua lanostra Regione ai meccanismi decisi a livel-lo nazionale, non ci comporta grandi sacrifi-ci proprio per la sobrietà e la virtuosità a cuifacevo riferimento all’inizio.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore diminoranza Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Il collega Perazzoli haillustrato articolo per articolo il contenuto diquesta normativa sulla quale, naturalmente,siamo d’accordo anche noi dell’opposizionee, quindi, non ripeterò le parti che lui haillustrato. Su quelle norme, su quei contenutisiamo tutti d’accordo.

Mi associo e rilancio la necessità di unariaffermazione del ruolo dei Consigli regio-nali e delle Assemblee.

Vorrei capire se questo Paese è maturoal punto che, ogni volta che vanno in galera5 Sindaci o 10 ladri della Regione, qualcunonon si permetta di dire di sopprimere i Co-muni o le Regioni.

Credo che tutti quanti abbiamo il compitodi rilanciare anche nel modo e nei contenutiche ieri, a parte la satira che si rispetta in unartista, un grande artista, Benigni ha fattocon una lezione di diritto costituzionale, di-retto ai giovani e spero che molti l’abbianovisto, in cui esaltava il ruolo della politica.

Bisogna dire ai nostri cittadini, che con lastessa tenacia con cui su pagine bianche ogialle, su internet cercano quello che riten-gono il medico migliore, lo specialista mi-gliore, l’idraulico e l’elettricista migliore, diadoperarsi per trovare i politici migliori.

Quanta amarezza, collega Perazzoli, nelconstatare che noi siamo qui a discutere diquesto argomento mentre dall’alto, purtrop-po, non è arrivato nessun esempio.

Abbiamo una casta politica parlamentareche non solo non ha tagliato se stessa, nonha tagliato nulla di se stessa, non si è rimes-sa in gioco neanche con un sistema eletto-

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rale che doveva permettere, come era nel-l’auspicio di tutti, ai cittadini di poter sceglie-re.

Siamo qui oggi nell’occhio del cicloneperché la nostra stimatissima Guardia diFinanza che ha fatto ingresso, non dico irru-zione, nel Consiglio regionale, ha fatto noti-zia, come notizia l’ha fatta Fiorito, però, nonfa altrettanto notizia uno scandalo di unacasta vera, e purtroppo lo dico con amarez-za, che non rimette in discussione se stes-sa e che si ripropone con tutte le garanzia econ tutti i privilegi anche in questa fase dipassaggio in cui il cittadino sta con le anten-ne dritte.

Credo che questa legge ci riporta, d’inte-sa con la Conferenza Stato-Regione, con laConferenza dei Presidenti, per quanto al mi-nimo possibile, in linea con la figura del Con-sigliere regionale retribuita in maniera pro-porzionata alle responsabilità.

Credo che questo sia un momento disoddisfazione, ha fatto bene il collega Pe-razzoli a citare l’audizione che abbiamo avu-to in Commissione con chi ha proposto unalegge ad iniziativa popolare. Mi sono per-messo di chiedere ad uno di quei cittadini,che in quella occasione rappresentava unmovimento, di scrivere su una lavagna quel-le che secondo loro dovevano essere le re-tribuzioni dei diversi livelli di responsabilitànella società, parlo di arti e mestieri, parlo diquelli pubblici, di scrivere quanto avrebbedovuto prendere il Sindaco di Roma, il Sin-daco di Bologna, il Sindaco di Pesaro, ilSindaco di Montefortino, credo che le re-sponsabilità siano differenziate e come talici devono essere indennità e retribuzioni.

Se non si rifà un patto con il cittadino sullaretribuzione delle responsabilità siamo inpreda alla demagogia più imperante, masenza demagogia, quanto deve prendere unPretore, un ragioniere capo di un Comune,quanto deve prendere un primario ospeda-liero. Siamo in un momento in cui in certimovimenti senza testa, mi dispiace dirlo,cavalcati da molti per comodità, ti direbberoche un primario chirurgo del pronto soccor-

so deve prendere 2.000 euro. Siamo in que-sto momento, purtroppo, e la politica c’èdentro per i suoi esempi negativi ma ancheperché, e qui abbiamo grandi responsabilità,soprattutto, le parti politiche non hannoridisegnato i valori secondo le responsabilitàe le responsabilità secondo il valore ed ilmerito.

Lo sappiamo, purtroppo, che l’appiatti-mento che c’è stato dei meriti è dovuto an-che ad una invadenza forte della politica,anche laddove la politica doveva stare indisparte. L’ingerenza della politica ha porta-to ad appiattimenti pericolosi, ne abbiamoparlato qui quando abbiamo parlato di sani-tà, e sappiamo che se vogliamo rilanciare lenostre strutture e chiamarle eccellenze dob-biamo ripartire dai meriti e dal rispetto deisacrifici fatti, dall’esperienza, dalle esperien-ze dimostrate e maturate sul campo.

Se noi non riusciamo a dare questo mes-saggio in tutti i settori della società, figuria-moci quanto è difficile darlo sulle responsa-bilità delle cariche politiche e sulla conse-guente retribuzione.

Ci proviamo con una legge che fissa deipaletti e qui nella Regione Marche riduceall’osso, se non a zero, i benefici. Ribadia-mo il nostro stupore, non ingenuo, nei con-fronti di Consigli regionali che hanno per-messo uno spreco colossale ed inconcepi-bile perché, cari amici, Fiorito è stato unladro e su questo non ci piove e per quantomi riguarda l’espulsione dal partito era il mi-nimo che dovesse fare il capo del mio parti-to, quindi, va bene, ma non si capisce comenel silenzio generale, nella Regione Laziotutti i Gruppi prendessero 16 milioni di euro,mi pare che quella stessa quota da noi èmeno di 400 mila euro e mi pare che laRegione Lazio sia sei volte la Regione Mar-che, quindi, in proporzione nel Lazio avreb-bero dovuto spartirsi tre milioni e mezzo dieuro, invece prendevano 16 milioni di euronel silenzio generale.

Due o tre hanno rubato, gli altri non hannorubato, però, facevano parte di un sistema dibenefici assolutamente inaccettabile per

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quantità e non parliamo di altre Regioni chehanno dato lo stesso una dimostrazionepessima.

Ripartiamo con i piedi per terra, ripartia-mo con umiltà, confrontiamoci con il cittadi-no, personalmente in questa fase in cui l’at-tenzione della politica si incentrerà sul Par-lamento nazionale e sulle elezioni politiche,se siete d’accordo, vorrei promuovere in-sieme a voi sul territorio, una iniziativa didibattito con i cittadini che si chiamerà “Lostipendio del Consigliere regionale”, andia-mo in piazza e nelle assemblee, facciamociinvitare, poi mettiamo la colonna delle retri-buzioni delle diverse responsabilità nella so-cietà, parlo di quelle pubbliche, non possia-mo parlare di quelle private, ed in mezzo cimettiamo anche la retribuzione, lo stipendiodel Consigliere regionale. Andiamo dai citta-dini a farci dire quanto vorrebbero che pren-desse il loro Consigliere regionale, parago-nandolo con quello che prendono il Sindaco,gli Assessori provinciali, i Deputati, gli altriincarichi pubblici ottenuti per concorso o pernomina.

Riapriamo un confronto con i cittadinisenza nasconderci sotto la sabbia, credoche dovremmo farlo, e permettetemi di dirloin maniera anche sanamente anarchica eleggermente aggressiva, per coinvolgere ilcittadino su un dibattito che riguarda anche ilfuturo fuori da questo momento particolareche stiamo attraversando, che per quantomi riguarda, per quanto posso ricordare per-sonalmente ho già attraversato vent’anni fa,anche per i più anziani, nel 1975-76.

Caro collega Perazzoli approviamo an-che noi in maniera convinta questo atto, fa-cendo un patto tra noi per il rilancio dell’im-magine e della dignità avendo il coraggio diriaffrontare i discorsi con i nostri cittadini ecredo, veramente, che la lezione di ieri diBenigni nella parte dell’esaltazione del ruolodella politica sia stato un momento impor-tante per questo Paese.

Presidenza del VicepresidenteGiacomo Bugaro

PRESIDENTE. La discussione è aperta.Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Penso che sia importan-te la sistemazione di quelli che sono i costidella politica, che ci viene imposta, non pernostra scelta, da una legge nazionale. Unalegge nazionale che, come è stato osserva-to, ha lavorato sui Consigli regionali e forsesulle Province, ma non ha quasi per nienteintaccato quelli che sono i privilegi dei parla-mentari. Questo è un semplice appunto,non è una giustificazione rispetto a quelloche è necessario fare ed è bene che leRegioni inizino a fare.

Lo hanno iniziato per propria scelta, nelsenso che hanno avanzato al Governo que-sto tipo di proposte, innanzitutto, che tutte leRegioni abbiano lo stesso limite sia per gliemolumenti complessivi dei Consiglieri eper i finanziamenti ai gruppi consiliari. Si èpreso il finanziamento più virtuoso, noi era-vamo tra quelli perché avevamo una mediadi 11.000 euro, ed è stato tagliato del 50%.L’Abruzzo aveva 10.000 euro, è stato taglia-to del 50%, quindi, ogni Consigliere avràdiritto per le iniziative istituzionali e politichea 5.000 euro annui di contributi, dietro docu-mentazione delle spese effettuate, all’inter-no di quelle permesse.

Penso che ancora ci siano dei margini sucui in qualche modo lavorare se si partedall’idea che ogni eletto è un rappresentantedei cittadini e che la vita politica è un mo-mento della vita di un cittadino che vuoledare un servizio e una disponibilità agli altricittadini della Regione, della Provincia, delloStato, del Comune in cui vive; quindi, in qual-che modo contesto chi paragona la paga delpolitico, alla paga di un professionista o di unlavoratore, perché di fatto non siamo lavora-tori, siamo qui a rappresentare i cittadini,questa deve essere principalmente la no-stra motivazione a rappresentare, la nostravolontà a rappresentare, il nostro onore arappresentare e non si può essere spinti adessere politici per avere una retribuzionepari a quella di un manager.

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Partendo da questo, dico che abbiamofatto una cosa importante, in tutta Italia iConsiglieri regionali costeranno ai cittadini,ai contribuenti, nello stesso modo e, daadesso in poi, il costo della politica dovràessere trattato come ogni altro costo all’in-terno della pubblica amministrazione. Per-ché, e lo affronteremo domani e dopodoma-ni, l’Assessore Marcolini ci dirà, come neglianni passati, che ci sono dei tagli orizzontalidel 10, 15, 20 per cento su settori importanticome i servizi sociali - non è un titolo -, gliinterventi infrastrutturali, i trasporti.

Tutte le voci verranno tagliate, quindi, noiallo stesso modo dovremmo iniziare a ta-gliare, con le stesse percentuali, anchequelli che sono gli stipendi dei Consiglieriregionali. Non possiamo sottrarci rispetto atutti gli altri cittadini che vengono decurtatinei contributi, nelle loro esigenze anche pri-marie, è stato detto i servizi sociali no, perònon ci sono i contributi per chi non riesce apagare gli affitti, non ci sono i contributi perchi deve mandare i propri genitori anzianinelle case di riposo, c’è un fabbisogno cheaumenterà sempre di più a fronte di crisieconomica non riusciamo a fronteggiare,quindi, dobbiamo assieme a tutti gli altri con-correre, in primo luogo, con i nostri stipendi.

Dovremmo intervenire in ogni bilancio,dovremmo intervenire proporzionalmentecome per gli altri settori e ridurre le nostreindennità.Un’altra questione riguarda i vitali-zi, rimangono per noi ma dalla prossimalegislatura non ci saranno più, quindi, biso-gna, anche rispetto a questo, prendere unaposizione minima, considerato che, nel frat-tempo, in Italia le pensioni sono state innal-zate a 68 anni, secondo me bisognerà pro-porre l’innalzamento dei vitalizi per chi ligode minimo a 65 anni.

Il minimo è quello di dire mettiamoci nellestesse condizioni degli altri cittadini e nontiriamoci fuori rispetto ai sacrifici che gli altridevono fare.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereTrenta.

Umberto TRENTA. Come diceva un rap-presentante del Consiglio lombardo padano,quindi, non so se inquadrarlo nel contestonazionale o in un contesto para nazionale,più para che nazionale “Sai più la giriamo piùla cosa puzza”. Signori miei io chiedo sefare il Consigliere regionale sia una cosamoralmente giusta o una cosa immorale.

Quando ascolto il Consigliere Binci, misento cretino, dico questo perché, signorimiei, la vita del Consigliere regionale è oggila vita di un povero cristo che viene valutatosolo per le ruberie di …, o per l’ingiusta oimmorale questione dei vitalizi e viene dipin-to, nell’immaginario collettivo, come chissàquale casta che costa.

Io mi misuro e nell’utilizzo dell’articolo 35del Regolamento del Consiglio ho detto:“Benissimo signori, siamo tutti moralmentea posto, facciamo questa iniziativa e diamoun esempio, un lustro della grande eticità emoralità dei Consiglieri regionali delle Mar-che”.

Io mi sono fatto carico di tutta la manife-stazione, voi contribuirete con la vostra libe-ralità per i bambini del Salesi e per le donnedella comunità Zefiro. Questo è un fatto;significa liberalità, significa che noi ci sentia-mo portati ad aiutare la classe debole per-ché al Salesi, visitatelo, non ci vanno i figlidei Consiglieri regionali, mi auguro che nonabbiano bisogno. Dico un’altra cosa,Dott.ssa Santoncini, lei vedrà come rispon-deranno, poi risponderò io. La magna casta,così come è stata definita dai signori, conpropria liberalità darà atto di concretezza aqueste parole vuote e prive di significato.

Io laureato, laureando con sette specia-lizzazioni, mi debbo paragonare al basso?Chi è la comunità che rappresentiamo, si-gnori miei, quale comunità rappresentiamonoi? Noi non siamo il Fate Bene Fratelli,dobbiamo essere moralmente ineccepibili,dobbiamo avere capacità dimostrata, dob-biamo essere capaci di fare una proposta dilegge che vada ad incidere nel bisogno deicittadini amministrati, di una regione comela Regione Marche.

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Io non sono amico di Fiorito e non me nefrega niente dei vari Fiorito d’Italia, siano essidella regione Emilia Romagna, della Lom-bardia, del Veneto, della Sicilia, delle Puglie,della Sardegna. Noi siamo poveracci chevengono accumunati ad un malcostumeche appartiene ad altri, quindi caro Consi-gliere Binci, Umberto Trenta sa leggere,scrivere e fare di conto, gioca in casa, fuoricasa e in campo neutro, e la sfido a farealtrettanto. Prenda carta e penna, scriviamoun pensiero di senso compiuto in un’ora, iltema è libero e sfido la capacità dei Consi-glieri che sono stati votati, da quel popolo eda questi elettori, a comporlo in manierachiara ed ineccepibile.

Io ragiono per meriti, la meritocrazia.Quando noi chiamiamo gli esperti, quandoun Consiglio di somari ha bisogno degliesperti, allora tocchiamo la classe dirigente,quando un dirigente mette in balia l’operatodi un Consigliere regionale fa bene, ci giocain casa, fuori casa e campo neutro, perchéconosce le leggi, le leggi di ogni dipartimentoe ne ha una conoscenza specifica.

Noi abbiamo dei dirigenti che ognuno nelproprio settore è capace di farci vedere ilbianco ed il nero, nel settore poi del bilancio,signori miei, io dico sempre che l’AssessoreMarcolini è un grandissimo equilibrista, po-trebbe fare la cascata delle Marmore, da filoa filo, trecento metri nel vuoto, a 500 metri dialtezza, passeggiare tranquillamente avantied indietro (…). Dico, quindi, che quandoparliamo dei Consiglieri regionali, dobbiamoavere rispetto ed autostima, cosa che nonmi verrà mai meno, perché io sono capacedi leggere, scrivere e fare di conto, non hobisogno di esperti e se qualche volta sorridocon la mia estroversità è perché mi riporto alteatro greco dove chi non era capace nè diargomentare, nè di parlare ma, soprattutto,di essere autoironico, non aveva ragione diappartenere a quel consesso.

Allora di cosa parliamo?! Pensi caroConsigliere Binci che mi faccio prendere peril naso perché porto la pensione a 100 anni?Io rinuncio alla pensione, anche a 200 anni,

poi lei mi dovrà spiegare il senso anche dellagiustizia del welfare del lavoro e che cosasignifica la nostra presenza in questa Aula,non è un mercanteggiare, non è unmercimonio, non è campagna elettorale neldire rinuncio all’indennità, via i vitalizi, fuori diqua, fuori di su, ma di cosa parliamo?

Noi siamo amministratori di questi diri-genti e quando non siamo in grado di con-frontarci con loro non abbiamo il diritto disedere in Aula, perché allora bastano dieciConsiglieri regionali, capaci di amministrareuna regione di 1.500 abitanti compresi quelliche hanno diritto di voto, i bambini, le donne,i disabili, le persone che se ne fregano per-ché fanno parte degli astensionisti.

L’astensionismo caro Consigliere Binci,deriva dall’incapacità di argomentare il pro-prio ruolo politico in un consesso regionale,provinciale, comunale e di circoscrizione,perché la gente dice “Ma di cosa mi parlaquesto? Come pretende di amministrare lacosa pubblica?”. Il buon amministrare caroConsigliere Binci si verifica sugli atti, sulleleggi, se noi non siamo capaci di andare néavanti, né indietro, siamo in balia,impastoiati nella nostra incapacità, questo lagente giudica, (…) no parlo per lei perché ioso leggere, scrivere e fare di conto e la sfido:prenda un foglio di carta bianca, una penna,il tema libero ce lo dettano loro, tra un’oraripassano e se ha scritto tre righe .., caroConsigliere Binci forse mi può raccontare lastoria di Marx ma ormai ci fanno le figurinePanini, è una questione mentale, politica,ideologica, retroattiva fuori dalla modernità,impari a leggere, ascolti i giovani, il disagiogiovanile che viene da questo modo di farepolitica, che ha ormai stufato, ha stufatopure la sinistra.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consiglie-ra Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. Presidente e colleghivorrei che si riportasse un po’ di dignità chetutti noi abbiamo e che dobbiamo sentire diavere, altrimenti, ogni volta assisteremo a

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fughe in avanti, nella ricerca di far bella figu-ra rispetto agli altri.

Io non mi faccio velo nel ricordare cheogni volta che si è trattato questo tema, chequalcuno può definire scottante, delicato,ma che io ritengo del tutto normale, ancheagli incontri dei capigruppo, con tutte le forzepolitiche presenti, ho sempre detto che ri-tengo questo argomento non opportuno, manon perché non ci conviene, ma perché èpoco dignitoso per noi.

Io ho il vezzo, lo riconosco, forse, perchésono figlia unica, viziata da mio padre che èmorto tantissimi anni fa, di essere un po’autoreferenziale. Ricordo che ho fatto l’inse-gnante elementare, che ho lavorato con glihandicappati, forse per farmene un vanto,per avere un riscontro, un placet da parte dichi mi ascolta, però, voglio dire ai cittadiniche mi hanno votato, che hanno apposto ilmio nome nella scheda, quindi, con tanto dipreferenza, che svolgo un lavoro, che vengoqui, come tutti noi, a svolgere questo unicolavoro e se sono un po’ aggressiva quandoparlo di questo e mi faccio prendere lamano ed anche da un po’ di rabbia ma non èrabbia, è perchè vorrei che si ragionasse sulfatto che la Regione Marche è stata ricono-sciuta, più volte, virtuosa, non è un termineabusato. Nel nostro caso, nel caso dellaRegione Marche, di quest’istituzione, è daricordare la virtuosità. Credo che dobbiamovantarci di avere sempre operato in manierasobria, in maniera direi certosina. I benefit,mi dispiace che un collega, anzi una collegain questo caso, non sia presente, perché levorrei ricordare e dire che si rinuncia altelepass, si rinuncia al cellulare ma io ho unsolo cellulare e chiamo solo il 4146 per ac-cedere agli uffici della Regione, perché gior-nalmente, mattina e sera, chiamo per infor-marmi su delle situazioni, per interpretare ifunzionari, i dirigenti, per chiedere, per fare ilmio lavoro, va bene? Certo se qualcuno lousa perché fa l’imprenditore, perché fa l’av-vocato, per fare il suo lavoro, e magari habisogno del 4146 perché è, parliamoci chia-ro, una piccola condizione di privilegio, que-

sto non è per me, io il telepass, per esem-pio, non lo uso per andare a fare un secondolavoro.

Riportiamo un attimo le carte a posto,come dire la bevuta deve essere pari e nonmi sta bene perché io vivo e potrei viverebenissimo della mia pensione di insegnanteelementare e, ripeto, non faccio il secondolavoro e apprezzo coloro che hanno rinun-ciato al proprio lavoro, che probabilmentesarebbe stato ancor di più vantaggioso chefare il Consigliere regionale, ovviamente,non lo dico per tutti.

Se andiamo a ben guardare, e questo lodiceva bene il collega Massi, con il quale tral’altro mi trovo spesso in sintonia, dovrem-mo valutare se è troppo onerosa la nostraindennità? Certamente, se facciamo il para-gone con le pensioni, con i precari, con colo-ro che hanno contratti Co.Co.Co., potremofare 1000 paragoni in questa società ingiu-sta, siamo e viviamo, chiaramente, in unasocietà ingiusta e potremo fare 1000 valuta-zioni, però, ripeto, fino allo sfinimento, chenon mi sta bene che facciano i soloni coloroche, in fondo, hanno più vantaggi del Consi-gliere regionale semplice, che fa il suo lavo-ro e non ha altre condizioni di vantaggio. Mifa un po’ specie quando si dice: “rinuncio alvitalizio”, io non ci rinuncio, non ci ho rinun-ciato, l’ho trovato, abbiamo posto le condi-zioni perché dalla prossima legislatura nonci sia ma io, tra l’altro, ho il mio pensiero, enon lo dico qui, su quante legislature unConsigliere regionale o nelle istituzioni do-vrebbe fare ma questo è un fatto più politico,tra l’altro voglio dire, che non ritengo, perfare bella figura, che questo debba essere.

Ritengo che quanto ha rappresentato …,non perché abbiamo avuto il coltello sottoalla gola, ma perché da sempre, e ci è statoriconosciuto, siamo una Regione virtuosa aconfronto con quasi tutte le altre Regioni diquesto paese; allora colleghi cerchiamo diavere un po’ di buon senso prima di tutto,ma anche di non sminuirci, di non sottovalu-tare e svilire il nostro lavoro, perché io lofaccio, come la maggior parte di voi, come

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un lavoro, studiando, aggiornandomi, facen-do quello che avrei fatto in un’altra mansio-ne, in un altro ruolo, in un’altra funzione.

Credo che non dobbiamo raccontare aiconcittadini, ai cittadini che c’hanno votatoma anche a quelli che non c’hanno votato,quanto prendiamo, io vorrei dire a coloro chehanno apposto il mio nome, che hanno datoil consenso alla mia persona, le due volteche mi sono presentata, che valutassero illavoro fatto, i compiti che abbiamo fatto acasa, io li davo prima quando ero insegnan-te adesso li svolgo. Per quello che mi riguar-da lo faccia attraverso i metodi e strumentiche abbiamo a disposizione: il web, i network, tutte quelle cose che possiamo fare,scrivendo l’e-mail e vorrei che i cittadini cichiedessero questo perché, se andiamo aben vedere, non mi pare che siano tantointeressati se il collega o la collega rinunciaal telepass. Tra l’altro questa storia deltelepass e del parcheggio, è nella legge edal 1 gennaio non ce l’avremmo più, comenon abbiamo mai avuto i benefit che in altrecondizioni, in altre situazioni erano stati datia iosa nelle altre Regioni d’Italia.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereCardogna.

Adriano CARDOGNA. E’ un tema ed unargomento sul quale non si può, come forzapolitica, aggiungere qualcosa …

PRESIDENTE. Scusi collega, con il suointervento chiudo gli interventi perché non cisono altri iscritti a parlare.

Adriano CARDOGNA. ... a ciò che già glialtri colleghi Consiglieri hanno detto, trovan-do, sostanzialmente, una convergenza che,secondo me, è data da quello che è statoricordato qui, un atteggiamento ed un com-portamento da parte del nostro Consiglioritenuto da tutti noi particolarmente attentonegli anni agli aspetti che vengono trattati inquesto caso, i costi della politica e quant’al-tro.

Io sono felice e mi sento onorato di fare ilConsigliere regionale anche per quegliaspetti che alcuni Consiglieri hanno ricorda-to, soprattutto per quello della rappresentan-za e sono d’altra parte molto onorato di ave-re ereditato in questa Regione il lavoro e lamilitanza di tante persone che si sono rico-nosciute nel tempo, nelle battaglie ambien-taliste ed ecologiste dentro al partito dei Ver-di.

Non mi sento personalmente coinvoltodalle questioni legate ai costi della politica eda quanto i cittadini, giustamente, in questiultimi tempi hanno con forza rimarcato, d’al-tra parte comportamenti assurdi li abbiamovisti e sono da tutti, e penso soprattutto dauna Assemblea come questa, deprecati.

E’ bene che ci sia un comportamentounificato a livello nazionale sui costi dei Con-sigli, io per la verità pensavo che già ci fos-se, devo essere sincero, confesso questamia ignoranza. Non credevo mai che ogniConsiglio regionale potesse, nella sua auto-nomia, decidere tutto e il contrario di tutto,rispetto alle altre realtà presenti a livello na-zionale.

Bene quello che stiamo facendo, beneche tutti quanti gli altri lo facciano, quindi,non mi sento coinvolto da questo, ma quelloche mi preoccupa e quello su cui mi sentomolto coinvolto invece, e lo dico non perchéattiene a questa legge, lo so andiamo un po’fuori tema, ma questa legge è l’occasioneper fare un minimo di riflessione, ripeto,quello che mi coinvolge e mi preoccupamolto, non è tanto il comportamento dei cit-tadini quanto quello di uno Stato, di un Go-verno e di Governi che stanno facendo ditutto per inficiare un dettato costituzionale,che è quello delle funzioni decentrate, che èquello delle amministrazioni portate a livellopiù basso, nel senso più buono del termine,più vicino ai cittadini, il governo più vicino aicittadini. Stiamo mettendo in discussionetutto questo, per che cosa non so, sicura-mente, non per questioni di risparmio, cisono logiche, ormai ,in questo paese cheportano verso l’accentramento delle deci-

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sioni, verso l’esproprio dei governi locali e,quindi, dei cittadini, delle loro prerogative.Non mi voglio dilungare, cito soltanto comesta evolvendo la gestione del risultato deireferendum del giugno scorso, ciò che deci-dono i cittadini più è possibile negare, meglioè.

Questo, secondo me, sta avvenendo inquesto paese, la logica definita, da tutti,come neoliberista nella vita economica, nel-la vita sociale, regola la vita dei cittadini edha bisogno di governi accentrati, ha bisognodi mortificare il decentramento, le autono-mie e i governi locali.

Se devo utilizzare l’occasione di oggi persollevare una preoccupazione, dopo le cosevirtuose, tra virgolette, che abbiamo fatto,questa è quella che voglio sollevare comepartito dei Verdi, come partito che appartie-ne a questa maggioranza.

Attenzione c’è una grande questione de-mocratica che attiene i territori ed i cittadini eche forse stiamo troppo sottovalutando.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 2Sub emendamento 2/1/1 dei Consiglieri

Giorgi e Marangoni. Sub emendamento al-l’emendamento del Consigliere Pieroni, èstato presentato adesso e, quindi, lo leggo:“All’emendamento 2/1 aggiungere infine ilseguente periodo: nel caso in cui il Consi-gliere, durante il suo mandato percepisca unreddito da lavoro dipendente o autonomonon ha diritto alla corresponsione dell’inden-nità di carica, salvo rinuncia allo svolgimentodell’attività lavorativa”.

Ha la parola la Consigliera Giorgi.

Paola GIORGI. (…) no è aggiuntivo infat-ti, il sub emendamento aggiunge all’emen-damento. L’emendamento del ConsiglierePieroni chiede la riduzione del 30 o 50%dell’indennità, io sono perfettamente d’ac-

cordo a patto che chi svolge un doppio lavo-ro, opti o comunque non abbia un doppioincasso, un doppio guadagno.

A mio avviso chi fa il Consigliere regiona-le dovrebbe fare solo quello, perché è unlavoro che impiega, per essere ben fatto,molto tempo perché occorre studiare, impe-gnarsi, essere presenti in Aula, sul territorio,negli uffici, nelle Commissioni, quindi noncredo che per svolgere bene questo lavorosi possa svolgere anche un altro lavoro au-tonomo o che sia, qualsiasi altro tipo di lavo-ro.

(…) No è aggiuntiva. Si. (…) Esatto. (…)No quello può rimanere ma io aggiungo an-che questo, è un sub emendamento, c’èuna riduzione ma in più c’è anche quest’altracosa, non si può fare un doppio lavoro.

(…) Non importa, io faccio un sub emen-damento, viene chiesta la riduzione? Vabene, io però dico in più che non ci puòessere un doppio lavoro, che non si puòsvolgere un doppio lavoro (…) Non è sostitu-tivo.

PRESIDENTE. Scusate colleghi, la col-lega nell’esercizio delle sue funzioni e facol-tà ha presentato un emendamento che puòessere accolto o non accolto è nelle nostreprerogative, si può votare a favore, contro oastenersi.

Ha la parola il Consigliere Perazzoli.

Paolo PERAZZOLI. Io intervengo per direche sono contrario sia al sub emendamentoche all’emendamento, perché misure cosìdelicate che vanno a intaccare anche leattività consolidate di ogni Consigliere, pre-metto che lo faccio a tempo pieno, quindi,non ho problemi di sorta, l’abbiamo affronta-te in Commissione ed approvate in questoConsiglio non più di qualche mese fa.

Adesso, ritornarci in Consiglio, quandochi capisce una cosa, chi ne capisce un’al-tra, perché lì per lì le cose non si capisconobene, mi sembrerebbe una cosa per andarea finire sui giornali e siccome la legge l’ab-biamo approvata io credo che sia giusto

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Atti consiliari Assemblea legislativa

IX LEGISLATURA - SEDUTA N. 101 DEL 18 DICEMBRE 2012

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respingere tutti e due, sub emendamento edemendamento.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereSilvetti.

Daniele SILVETTI. lo chiedo alla collegaGiorgi di rivedere il senso dell’emendamen-to, di ritirare questo emendamento, per evi-tare una figuraccia, più che altro perché ilsuo emendamento è privo di fondamento edè assolutamente in contrasto con la realtàdei fatti.

(…) Con la mia? Allora noi vogliamo direa qualche imprenditore qui di spogliarsi dellapropria impresa e di smettere di fare l’im-prenditore? Vogliamo dire a un avvocato dismettere di fare l’avvocato e di andare inaspettativa ma non esiste questo istituto perl’avvocatura. Ha capito!? Lei sta dicendouna boiata, lei sta proponendo un emenda-mento che è una emerita boiata, ha capito ono? Io voglio cercare di evitare unafiguraccia perché quello che lei oggi sostie-ne con l’emendamento non è assolutamen-te votabile. Ha capito!? Io sto cercando dievitarle una vergognosa figuraccia di frontea tutta l’Assemblea. Chi è dipendente pubbli-co e va in aspettativa per fare il Consigliereregionale, poi, torna al suo posto di lavoro senon viene rieletto o decide di nonricandidarsi ma per il libero professionistanon esiste l’istituto dell’aspettativa, per cuicosa fa? Smette di fare l’avvocato? Non vapiù a fare le udienze? Non segue più i propriassistiti? Lei si rende conto di cosa sta so-stenendo oggi con questo emendamento.Per me è addirittura invotabile un emenda-mento del genere, però, siccome è nelle suefacoltà, ammettendo che siano delle facoltà.

PRESIDENTE. Io ho iscritti a parlare iConsiglieri Pieroni, Marinelli e Natali e midispiace di non aver tempo, perché sto pre-siedendo, se no avrei presentato un subemendamento con il quale avrei chiesto,dalla prossima legislatura, di pagare per fareil Consigliere regionale. Ritengo questa sia

la soluzione più seria per rispondere all’opi-nione pubblica. Scusate l’ironia.

Ha la parola il Consigliere Pieroni.

Moreno PIERONI. Un anno fa ho presen-tato una proposta di legge e oggi ho ritenutoopportuno presentare questo emendamen-to per una questione che ritengo importante,per dare un segnale, in questo momento aduna serie di situazioni che, non sto qui a dirvima che, comunque, sono sotto gli occhi ditutti.

Il mio è un emendamento che sento or-mai da un anno, come dicevo e, quindi, lasperanza è che venga poi votato dall’Aula.

Voglio dire soltanto alla ConsiglieraGiorgi, (…) chi lo presenta è sicuramenteconvinto ma c’è un dato, non bisogna pen-sare che chi fa il doppio lavoro possa esseresoltanto, come ricordava il Consigliere Sil-vetti l’avvocato o il libero professionista, pos-sono esserci artigiani, commercianti e im-prenditori piccoli, medi e grandi, quindi, cre-do che dovremmo valutare questa cosa enon pensare a chi oggi siede in questa Aula,pensiamo a chi in futuro potrà essere pre-sente, potrà essere eletto in questa Aulaassembleare.

Bisognerebbe vedere, per carità, lei cicrede se no non l’avrebbe presentato, cono-scendola, quali sfaccettature e quali conse-guenze il suo emendamento potrebbe averenel tessuto sociale economico perché signi-fica che non può essere più candidato, masoprattutto eletto, chi ha un’attività profes-sionale ma anche chi ha un’attività commer-ciale, artigianale, imprenditoriale o chi haattività nelle cooperative varie. Credo che,molto probabilmente, non abbia tenuto con-to di questa valutazione.

Oggi in questa Aula ci sono professionistio quant’altro, però, in futuro con questoemendamento noi blocchiamo un voto cheviene dato, il voto democratico, e significache in questa Aula, in futuro non ci sarannoneanche operai perché un operaio o un im-piegato che lavora in una azienda privata,obbligatoriamente, volendo rimanere qui

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sarà costretto a dimettersi da quell’azienda,perché in un’azienda privata non si può an-dare in aspettativa, l’azienda privata non ècome l’ente pubblico che ti tiene il posto percinque anni, il privato ti dice lavora se no,specialmente in questo momento…

Io credo che questo sub emendamentosia un po’ forte.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereMarinelli.

Erminio MARINELLI. Io credo che siamoin una fase così difficile che chi la spara piùgrossa va sul giornale.

Siamo arrivati al punto tale in cui, comediceva il Vicepresidente Bugaro, dovremmodarci un tetto per il contributo che ognuno dinoi dovrebbe dare. Sono d’accordo, quindi,facciamo il tetto, non al lordo, ma facciamo-lo così ognuno di noi potrà dare.

Io chiedo e lo sto chiedendo da due annie mezzo, Presidente, ma nessuno mi da larisposta. Per cortesia qualcuno mi deve direchi può fare il Consigliere regionale? Chi lopuò fare? Un dipendente, un pensionato,una persona di partito? Va bene. Una perso-na che può permettersi di non lavorare, mal’attività libero professionale è disdicevolefarla? Io ho studiato per far quello, mio padremi ha fatto studiare per fare il medico, nonsono dipendente, perché? La vogliamo rac-contare tutta, questa è una bella favola.Quando stavo in Ancona non avevo la tes-sera di partito per entrare all’Umberto I, pos-so dire nome e cognome, ma qui dopo di-venta un po’ pesante anche perché sonopersonaggi che ancora vivono in politica, inquell’ambiente.

Una persona che è libero professionista,che non può andare in aspettativa perchénon può chiudere l’ambulatorio per incom-patibilità, che deve fare? Non fare politica, iosono disposto anche a non fare politica, op-pure, datemi una stanza in cui fare l’ambula-torio qui nel palazzo. Credo che bisognadarsi una regolata, se stiamo in queste con-dizioni la colpa è di tutti noi che ci mettiamo

in una situazione di prostituzione politica,cercando di vendere il tutto per un’immagineche non so neanche a cosa serva.

Chiedo di nuovo, qui abbiamo la Dott.ssaSantoncini, chi può fare il Consigliere regio-nale? Rispondetemi perché in base alla ri-sposta se mi si dice: “Tu medico di famigliasei chiaramente non dipendente, non lo puoifare”, io accetto volentieri questa possibilitàe me ne torno a casa.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereNatali.

Giulio NATALI. Io mi meraviglio che dal-l’Ufficio di Presidenza, mi dispiace che nonci sia il Presidente Solazzi, di fronte a talipartorienti, che non rientrano secondo me,Dott. Marinelli, tra il cesareo, il naturale o ilforbice, a me viene in mente un altro tipo dipartorimento, una famosa barzelletta rac-contava del terzo partorimento, non so se vela ricordate, era anale, possono venire fuoricerte cose.

Io voglio sapere di più, voglio sapere seuno che è titolare di una quota di uno studioassociato può fare il Consigliere regionale?Se uno ha il padre che fa l’avvocato, unfratello che fa l’avvocato ed un figlio che fal’avvocato, può fare il Consigliere regionale?

Io devo sapere questo per la mia vita, ioparlo come sempre per me, devo saperecome fare? Io sono convinto che se ho pre-so dieci voti, li ho presi perché facevo ilprofessionista, non certo perché ero uomodi partito; non sono mai stato un uomo dipartito, sono sempre stato contro quelli checomandavano nel partito, quindi, ero unmorto, un morto che cammina. Altri hannoaltre fortune, Dott. Marinelli, mica hannol’ambulatorio come lei, altri hanno il partitoche li prende, li alza, se li mette sulle spalle ecorre. Non a caso, ci sono persone checambiano partiti perché cosa conta il partitoin fin dei conti? Basta che trovi uno che tiporta, uno che ti mette sulle spalle, uno cheti si incolla e ti fa prendere x preferenze,come a lei no? Se lei cambiasse partito

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prenderebbe le stesse preferenze perchéstimano lei, Dott. Martinelli, il professionistastimato e la gente potrebbe anche capire,fino ad un certo punto, modifiche di pensieroo di collocazione.

Molto più grave è invece, chi potrebbefare il Consigliere regionale e dare un gros-so contributo, perché il contributo è quantita-tivo, Dott. Marinelli e se lei fa una ricetta, ilsuo impegno per i problemi della Regionescema, decade, si vanifica, scema in unaltro senso. Si vanifica, svapora, diciamo, equi stiamo parlando di questo, PresidenteBugaro, sono contento che lei presieda,però, la prego di riprendere tutto e racconta-re al Presidente Solazzi, quando viene,quando torna, nei particolari questa vicenda...

PRESIDENTE. Sarà mio compito.

Giulio NATALI. Perchè io spero che dopodue anni e mezzo nella rotazione che cidovrebbe essere, ci sia una rotazione intutto, non so se in diminuzione o meno,anche confermando l’Ufficio di Presidenza,per non far fare a questo Ufficio di Presiden-za delle figure di questo tipo, queipartorimenti, quelle figure che si attaglianoperfettamente al terzo tipo di partorimento.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereMarangoni.

Enzo MARANGONI. Io ho firmato questosub emendamento, insieme alla ConsiglieraGiorgi, pur essendo un libero professionista,perché mi sono accorto, facendo il Consi-gliere regionale, fin dall’inizio, che lo puoifare in tanti modi, lo puoi fare con un impe-gno minimo, lo puoi fare con un impegnomedio o con un impegno massimo, lo puoifare in tanti modi. Io ho chiesto all’inizio delmandato, per iscritto, all’Ufficio di Presiden-za, pur essendo un libero professionista, diavere un cartellino orologio, volevo timbrareun badget come i dipendenti, l’ho chiesto perme, non per il mio partito, allora avevo un

partito, né per altri, per la mia documenta-zione, mi è stato negato per iscritto.

Tra l’altro sono presente quasi tutti i giornie quando esco sono sempre l’ultimo, il guar-diano, di sotto, mi caccia via alle otto di sera,perché ho degli orari un po’ particolari e misono accorto che se ci metti tanto impegno,tanto studio, tanta analisi, tanta attività nelfare il Consigliere regionale non hai il tempo,poi, per fare la libera professione, parliamocichiaro, se invece cerchi di mediare uno el’altro è chiaro che trovi gli escamotage ditutti i tipi.

Su questo sub emendamento non c’ènessuna incompatibilità, ho sentito degli in-terventi anche giustificati per il fatto che èstato un sub emendamento presentato al-l’ultimo momento e, quindi, non c’è stato iltempo di leggerlo, ma c’è scritto che c’èun’alternativa tra la corresponsione econo-mica dell’indennità di carica e il lavoro su-bordinato o autonomo che è, esattamente,come accade per chi è lavoratore dipende eha preso l’aspettativa, quindi, non è che stia-mo parlando di incompatibilità giuridica madi sovrapposizione economica tra due red-diti, il reddito derivante dall’indennità di cari-ca per chi svolge, e dovrebbe farlo bene, ilruolo di Consigliere regionale e il reddito dichi esercita l’attività di impresa o lavoro au-tonomo.

Ricordo che l’articolo 1 di questa leggeche stiamo approvando, che come dice ilConsigliere Perazzoli, peraltro, subìta dallalegislazione statale, prevede quattro tipi ditrattamenti economici che sono: indennità dicarica, indennità di funzione, rimborso spe-se per l’esercizio del mandato, indennità difine mandato, il tutto riformulato, da partedell’Ufficio di Presidenza, in un range chesta tra gli 11.100 ed i 13.800 euro lordi.

Stiamo parlando della possibilità di so-vrapporre una di queste voci e, cioè, l’inden-nità di carica, non tutte e quattro, per quantoriguarda il lavoro autonomo e il lavoro dipen-dente, rispetto, appunto, a queste indennità.

Probabilmente è un sub emendamentoche non sarebbe neanche stato presentato

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se non ci fosse stato l’emendamento chevorrebbe cassare e, quindi, l’equilibrio ci do-vrebbe essere da ambo le parti. Questo è ildiscorso. Se non fosse stato presentatol’emendamento del Consigliere Pieroni, nonci sarebbe stata la reazione un po’ nervosa,mi rendo conto, di questo sub emendamen-to, che però ha una logica, non è che non cel’ha. Ha una logica e me ne sono reso contopersonalmente, sapete benissimo meglio dime, voi che fate politica da più tempo di me,che il Consigliere regionale è impegnato an-che la sera perché la gente è libera la sera, ilsabato, la domenica, quindi, se ci dedichianche l’intera giornata ed hai un’attività lavo-rativa autonomo professionale, non hai iltempo di fare l’una o l’altra.

Non è che abbiamo il dono dell’ubiquitàqui dentro, quindi, questo sub-emendamen-to ha una logica, secondo me, e a questopunto direi di ritirarli entrambi forse andiamotutti d’accordo, se no siamo costretti a votar-li.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereLatini.

Dino LATINI. Io intervengo per dare il miovoto favorevole ai due emendamenti e vorreiinvitare tutti i colleghi Consiglieri che sonoliberi professionisti, che hanno un redditolegato non direttamente, diciamo così, allapubblica amministrazione, o altro ma hannola propria attività professionale, a votarlo. Losi deve fare in tono di sfida rispetto a quellache è una sorta di rivendicazione, credo cheil significato profondo dell’emendamento èben captabile: è quello che non possiamorivedere la questione delle nostre indennitàperché altrimenti il primo, che deve in qual-che modo rinunciare, è chi propone o faquesta battaglia.

Io credo, non voglio fare l’idealista, chefare politica deve essere superiore ad ognivolontà, ad ogni esigenza personale e se sideve dare dimostrazione che si può farepolitica anche in “povertà”, e qua nessuno èpovero, bisogna, in qualche modo, darla.

Non a caso quando è morto De Gasperi fufatta una legge per fare il funerale e pensoche il Consigliere Trenta che idealizza DeGasperi, lo può tranquillamente ricordare.(…) De Gasperi ha avuto una legge appositaper poter svolgere il proprio funerale perchénon aveva i fondi necessari.

Al di là di questa situazione il tema pro-fondo su cui vorrei inserirmi è che non può lapolitica essere in qualche modo coartataalla volontà di chi fa una professione o chi èdipendente a tempo indeterminato o di chiha la possibilità di farla per agi personali. Lapolitica è qualcosa di più ampio, di più certo,non legata alle singole esigenze personali,deve essere posta come primo obiettivo,come primo servizio, più che obiettivo, insenso programmatico.

Il mio voto è un voto favorevole ma disfida perché sono d’accordissimo con l’in-tervento che ha fatto il Consigliere Silvetti,con quello che ha fatto il collega Marinelli,ma la dimostrazione più alta, rispetto a chipropone una rivendicazione e una sorta diricatto - perché così la intendo, che ci tagliae che ci impone di non farla perché siamo“della categoria dei professionisti” - è quelladi accettare questa sfida ed arrivare anchead una sorta “non solo di minor compensima di gratuità” perché se questo è il rilancioattraverso cui dare la dimostrazione che c’èuna vocazione al servizio della politica lo sifa anche con gesti concreti.

Io voto a favore di questi due emenda-menti per le motivazioni che ho espresso.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichia-razione di voto, la Consigliera Giorgi.

Paola GIORGI. Voglio dire, innanzitutto,al Consigliere Natali che questo sub emen-damento l’ho presentato non come Vicepre-sidente, ho parlato da qui, perché questa èla mia posizione, non l’ho chiarito prima edha fatto bene il Consigliere Natali, allora lodico adesso, ci mancherebbe altro, una giu-sta osservazione. Io ho ascoltato con moltointeresse questo piccolo dibattito che c’è

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stato, chiaramente, il mio sub emendamen-to non sarebbe nato se non ci fosse stato uncerto emendamento.

Vede Consigliere Latini, non è una sortadi sfida, è una riflessione, perché molte voltesi guarda sempre al proprio interno senzavedere la realtà generale in cui si vive.

Io credo, e parlo a titolo personale, diessere l’unica persona a fare una professio-ne indipendente che facendo il Consigliereregionale non posso assolutamente svolge-re perché il dono dell’ubiquità il Signore nonme lo ha dato.

Se faccio il Consigliere regionale io stoqui, sto sul territorio, studio, faccio le Com-missioni, faccio quello che sappiamo devefare un Consigliere regionale e nello stessomomento non posso essere in tournè, ingiro per l’Italia.

La libera professione Consigliere Silvettiè anche la mia e quando avrò finito i mieicinque anni in Consiglio regionale, cioè fradue anni, lei ha parlato della sua professio-ne, ora parlo della mia, se permette, non honessuno che …, ma va bene è una sceltache ho fatto, mica mi hanno puntato il fucile,mi sono candidata, voglio dire, ho investito,sono stata sul territorio, ho fatto la campa-gna elettorale perché volevo dare un contri-buto e, infatti, lo sto dando e quando finiràsaranno affari miei di rimettermi nel mondodel lavoro.

Chi fa una libera professione non è ugua-le (…) perché se uno continua a farla non èuguale, io non la posso fare, ma non perchéio non la posso fare, ma perché ritengo,veramente, non consono il fatto che unocontinui a fare un’altra libera professione,perché come diceva, giustamente, il Consi-gliere Marangoni, io non credo che le duecose siano compatibili.

Se qui ci sono dei Superman bene, neprendo atto per la razza marchigiana, però,nessuno ha detto, Consigliere Marinelli, chese fa il medico non può fare il Consigliereregionale, certo che lo può fare, si candidama quando fa il Consigliere regionale non fail medico. Io non sono una di quelle che dice

riduciamoci lo stipendio del 50 e del 30%, lostipendio noi lo dobbiamo prendere perchésvolgiamo un lavoro, però, dobbiamo svol-gere questo lavoro non altri lavori, va bene?

Io non vado a fare le demagogie, il 50% inmeno, il 30% in meno, non mi sento di ruba-re niente, mi sento di impegnarmi e di lavo-rare qui dentro, quindi, sento consono quelloche ci viene dato perché, giustamente, lapolitica la devono fare tutti, non solo chi ha isoldi, quindi, voglio dire che a provocazione,perché è provocazione, rispondo non conprovocazione, ma seguendo quella linea.

Ci dobbiamo ridurre lo stipendio? Vabene, allora facciamo solo un lavoro, ritirol’emendamento se lo ritira il ConsiglierePieroni, altrimenti, non lo ritiro, perché il miodiscorso è conseguente, è quello che faccioe ci credo veramente.

PRESIDENTE. Io non ho nessuno iscrit-to a parlare. Ritirate gli emendamenti? Nonvengono ritirati.

Due cose prima di votare il sub emenda-mento, chiedo agli uffici di predisporre, vistoche sto presiedendo, un sub emendamentoche preveda che tutti i nominati dal Consiglioregionale o dalla Giunta regionale nelleaziende partecipate dalla Regione, non go-dano dei benefit che fino ad adesso si è ..oppure predisponiamo un ordine del giornodi questo tenore, il Presidente della Svimpiuttosto che l’amministratore dell’Assam evia dicendo non abbiano, al pari dei Consi-glieri regionali, nessun tipo di benefit.

A caduta non vedo perché quelli chestanno sotto di noi devono avere più di noi,devono avere più del Consigliere regionale,la figura politica apicale, istituzionaleapicale, quindi, presenterò questo emenda-mento, questo ordine del giorno che spero laGiunta faccia proprio o lo farà l’Ufficio diPresidenza.

Sub emendamento 2/1/1. Lo pongo in vo-tazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

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Emendamento 2/1 del ConsiglierePieroni. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 6. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 7. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 8. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 9. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 10. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 10 bis. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 11. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 12 (Dichiarazione d’urgenza). Lopongo in votazione

(L’Assemblea legislativa approva a mag-gioranza assoluta dei suoi componenti)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in vo-tazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 277. La pongo invotazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Chiedo al Consiglio l’au-torizzazione di poter predisporre l’ordine delgiorno che avevo preannunciato prima e divotarlo alla fine della seduta non appenatecnicamente sarà redatto. Se l’Aula decidedi accordare ... l’ordine del giorno lo dobbia-mo approvare subito … Ha la parola il Con-sigliere Natali.

Giulio NATALI. Volevo sapere se l’ordinedel giorno conterrà le incompatibilità sugliautonomi, liberi professionisti o altro, no?

PRESIDENTE. No!

Giulio NATALI. Questo indica che i nomi-nati possono essere esentati da tutto ciò.Grazie.

PRESIDENTE. L’ordine del giorno ècomplesso da scrivere, quindi, lo mettiamonel bilancio, lo accludiamo al bilancio.

Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. Completo in manierairrituale ma se me lo consente …

PRESIDENTE. Su quale punto?

Umberto TRENTA. Un secondo sull’anti-cipazione che avevo fatto prima perché hodimenticato una cosa. Volevo ringraziare la

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Struttura Informazione e Comunicazione delConsiglio per la manifestazione, l’ho omes-so prima perché sono stato interrotto dal-l’Assessore, ringrazio e un grazie anche alei.

Proposta di legge n. 276ad iniziativa del Consigliere Solazzi(Testo base) “Modifiche alla legge re-gionale 10 agosto 1988, n. 34 ‘Finanzia-mento delle attività dei Gruppi consiliari’in attuazione del decreto legge 10 otto-bre 2012, n. 174, convertito in legge 7dicembre 2012, n. 213"

Proposta di legge n. 247ad iniziativa del Consigliere Acacia Scarpetti“Modifiche alla legge regionale 10 ago-sto 1988, n. 34 ‘Finanziamento delle atti-vità dei Gruppi consiliari’”

Proposta di legge n. 249ad iniziativa del Consigliere Marinelli“Modifiche ed integrazioni alla legge re-gionale 10 agosto 1988, n. 34: ‘Finanzia-mento delle attività dei Gruppiconsiliari’”

Proposta di legge n. 253ad iniziativa del Consigliere Latini“Modifiche alla legge regionale 10 ago-sto 1988, n. 34 ‘Finanziamento delle atti-vità dei Gruppi consiliari’”(abbinate)(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recale proposte di legge n. 276 del ConsigliereSolazzi, n. 247 del Consigliere AcaciaScarpetti, n. 249 del Consigliere Marinelli, n.253 del Consigliere Latini, abbinate. Ha laparola la relatrice di maggioranza Consiglie-ra Giorgi.

Paola GIORGI. Con la presente propostadi legge si provvede all’attuazione, da partedella nostra Regione, delle disposizioni pre-viste dal decreto legislativo 174, recente-

mente convertito in legge, in materia di grup-pi consiliari.

Come è noto il decreto-legge 174 del2012 ha introdotto diverse misure rivolte alcontrollo da parte della Corte dei Conti sul-l’amministrazione regionale e al conteni-mento delle spese di funzionamento delleistituzioni regionali inclusi i gruppi consiliari,disposizioni che devono essere recepitedalla Regione entro il 23 dicembre, per que-sto stiamo accelerando i lavori dell’Aula, pernon incorrere in certe sanzioni previste pro-prio dal decreto stesso, cioè, la riduzionedell’80% dei trasferimenti erariali diversi daquelli relativi al servizio sanitario nazionale,al trasporto pubblico locale e ulteriore ridu-zione degli stessi trasferimenti per un im-porto corrispondente alla metà della spesaregionale del 2013 relativa al trasferimentoeconomico dei Consiglieri ed Assessori.

Le disposizioni concernenti i gruppiconsiliari sono contenute all’articolo 1 com-ma 9 e seguenti “Controllo della Corte deiConti sui rendiconti dei gruppi”, nell’articolo2, comma 1, lettere g, h, e, l, del decreto-legge 174, nel testo risultante dal disegno dilegge di conversione.

In particolare per quanto attiene alla ridu-zione dei contributi per il finanziamento del-l’attività dei gruppi, il decreto legge citato haprevisto che essi non debbano eccederel’importo riconosciuto dalla Regione più vir-tuosa ridotto della metà.

La Regione più virtuosa doveva essereindividuata dalla Conferenza Stato Regioni.La Conferenza Stato Regioni in data 30 otto-bre 2012, in tema di contributo per il finan-ziamento dell’attività dei gruppi, ha individua-to quale Regione più virtuosa l’Abruzzo, conil relativo importo, ponderato in relazione aciascun Consigliere, ridotto della metà.

Vorrei ricordare che nell’individuazionedella Regione più virtuosa anche per quantoconcerne i gruppi, dico anche, perché nellaConferenza Stato Regioni sono state, prati-camente, spacchettate tutte le voci per an-dare, per ogni singola voce, ad individuare laRegione più virtuosa e la nostra Regione si è

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dimostrata la più virtuosa. Nel tema degliimporti corrisposti per il funzionamento deigruppi la Regione Marche si è dimostrata unpelino inferiore per virtuosità, ma appena,appena, rispetto alla Regione Abruzzo che èstata presa come riferimento.

L’importo individuato in base a questaponderazione, è di 5.000 euro per ciascuncomponente di ogni gruppo, annui.

Nel corso dell’esame in Parlamento deldisegno di legge di conversione sono stati,poi, inseriti due ulteriori parametri a cuicommisurare i contributi ai gruppi, la popola-zione residente e l’estensione territoriale re-gionale.

La Conferenza Stato Regioni, infatti, indata 6 dicembre 2012 ha integrato la misuradel contributo, già fissata, cioè 5.000 euro,con un’ulteriore quota risultante dal prodottodi 0,05 per la popolazione residente nellaregione, che per la nostra regione equivale acirca 78.000 euro, l’avevamo già detto lascorsa settimana, in fase di approvazionedel bilancio dell’Assemblea, perché noil’avevamo già previsto.

La lettera h, dell’articolo 2 del decreto-legge 174 convertito, prevede che le Regionia decorrere dalla legislatura successiva aquella in corso, salvaguardando per la legi-slatura corrente i contratti in essere, dovran-no rideterminare la spesa per il personaledei gruppi, secondo parametri omogenei, te-nendo conto del numero dei Consiglieri, del-le dimensioni del territorio e dei modelli orga-nizzativi di ciascuna Regione.

La Conferenza dei Presidenti dell’As-semblea ha proposto, anche per questoaspetto, di individuare un criterio omogeneotra le diverse Regioni che è stato fatto pro-prio nella Conferenza Stato Regioni in data 6dicembre 2012 e che noi riportiamo, natural-mente, nella nostra legge.

La nostra proposta di legge provvede alrecepimento di questa come di tutte le altremisure recate dal decreto-legge citato intema di gruppi consiliari, modificando la no-stra attuale legge regionale la numero 34 del’98 che ne contiene la disciplina.

Nel dettaglio, l’articolo 1 della legge ridu-ce la misura dei contributi ai gruppi dell’im-porto della Regione più virtuosa ridotto lametà come ho detto, quindi, 5.000 euro piùquesta quota di 0,05 moltiplicata per gli abi-tanti della regione che sono circa 78.000euro, inoltre all’articolo 1 si recepiscono altreindicazioni ivi previste escludendo, questo èimportante, la corresponsione dei contributiai gruppi composti da un solo Consigliere ameno che questo risulti unico eletto di unalista che ha partecipato autonomamente alleelezioni e il gruppo sia corrispondente allalista medesima.

Io ho presentato un emendamento chespecifica quanto previsto dalla legge, cioè,se un gruppo è composto inizialmente da treo quattro elementi ma poi rimane un soloesponente, perché tre se ne vanno, quelgruppo ha diritto di rimanere in vita e hadiritto alla corresponsione del contributo.

Per quanto riguarda l’articolo 2 questorecepisce la disciplina prevista dall’articolo 1commi 9, 10, 11, 12 del decreto-legge 174,in tema di presentazione dei rendiconti deigruppi consiliari e controlli sugli stessi daparte della Corte dei Conti. Noi in Aula, circatre sedute fa, abbiamo istituito il Collegio deirevisori dei conti della Regione, esclusi iconti dei gruppi, che vanno mandati diretta-mente alla Corte dei Conti.

Gli articoli 3 e 4 apportano alcune modifi-che alle spese ammissibili da parte deigruppi, praticamente, sono degli adegua-menti ai criteri delle linee guida stabilite dallaConferenza Stato Regioni e l’articolo 5 rece-pisce la disposizione della lettera h, delcomma 1, dell’articolo 2, sempre del decre-to-legge 174, in materia di spesa per il per-sonale dei gruppi assembleari aderendo,quindi, al criterio omogeneo individuato dallaConferenza delle Assemblee legislative re-gionali e fatto proprio dalla Conferenza StatoRegioni in data 6 dicembre.

Secondo tale criterio, questo è importan-te, la spesa regionale per il personale deigruppi non può eccedere il costo di un di-pendente regionale di categoria D6 che

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sono circa 50.000 euro lordi per ciascuncomponente del gruppo. Il gruppo inoltre,secondo una disposizione preesistente neltesto dell’articolo 4 della legge regionale 34/98, la nostra vigente in materia, potrà assu-mere personale in quantità e categorie di-verse da quelle indicate purché non superi iltetto di spesa rappresentato da tale asse-gnazione, cioè, il gruppo avrà a disposizionela spesa relativa ad un D6 per ogni compo-nente del gruppo che potrà essere gestita,tecnicamente, noi diciamo spacchettata inaltre categorie, purché non si superi quellimite massimo del D6 per Consigliere.

Abbiamo inserito anche dei parametri perquanto riguarda il personale esterno chepuò essere assunto da ogni gruppo. Prati-camente gruppi di un solo Consigliere pos-sono accedere ad un’unità esterna, gruppicomposti da due a tre Consiglieri due unità,tre unità di categoria D6 per i gruppi daquattro a sei Consiglieri, cinque unità per igruppi da sette a dieci Consiglieri, sei unitàper i gruppi da oltre dieci Consiglieri.

Nell’articolo 6 si prevedono, inoltre, alcu-ne disposizioni finali transitorie stabilendouna diversa decorrenza dell’applicazionedegli articoli 1, 2, 3 cioè, da gennaio 2013andrà subito in vigore la riduzione dell’impor-to a disposizione dei gruppi, quindi 5.000euro a Consigliere più quell’incremento datodallo 0,05 per il numero degli abitanti, men-tre il personale come ho già detto prima,resterà in carica per tutta la legislatura, lamodifica rispetto al personale entrerà in vi-gore dalla prossima legislatura.

Questo è importante per garantire l’occu-pazione attuale di chi è attualmente occupa-to qui in Consiglio regionale.

Credo che noi come Regione abbiamofatto veramente il nostro dovere, in fondoc’era imposto per legge, però, eravamo giàla Regione più virtuosa. Abbiamo seguito ledisposizioni governative, volevo solo ag-giungere una cosa, ritengo che gli importi adisposizione dei gruppi per fare politica conquesto provvedimento siano notevolmentediminuiti, per quanto ci riguarda, lo abbiamo

visto con il bilancio, sono praticamente di-mezzati, eravamo una delle Regioni chespendevano di meno, saremmo così bravida continuare, io spero, la nostra attività po-litica, l’attività dei gruppi consiliari anche conmeno risorse a disposizione e per questoritengo, ritorno al discorso di prima, che leindennità dei Consiglieri inevitabilmente an-dranno anche a coprire alcune spese che igruppi non potranno coprire e non possonoessere ridotte ancora di più perché alloraveramente la politica la potrà fare solo chi hai soldi o solo chi magari li recepisci in manie-ra particolare.

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice diminoranza Consigliera Romagnoli.

Franca ROMAGNOLI. Poco da aggiun-gere a quanto ha già espresso la relatrice dimaggioranza Consigliera Giorgi. E’ un attoin parte imposto dal decreto 174 dell’ottobre2012 ma che ritengo abbastanza equo edequilibrato e non svolto, forse, sotto la spintaemotiva che mai dovrebbe trascinare le de-cisioni riformiste e di natura istituzionalecome quelle che vanno a toccare, in ognicaso, le spese di funzionamento della de-mocrazia, della partecipazione e, quindi, delfunzionamento del Consiglio e dei gruppiconsiliari.

Spinta emotiva che mai è foriera di buoniconsigli, come prima abbiamo ben visto nel-la discussione, dove si può trascendere perdemagogia, per populismo, perdendo di vi-sta quei punti di riferimento, quei valori allabase della politica che, invece, dobbiamo inogni caso salvaguardare.

Una certa fierezza per il fatto che la no-stra Regione dopo l’Abruzzo, e di poco, èstata individuata per le indennità, come per ilresto ma, in particolare, per i costi di funzio-namento dei gruppi, come la più virtuosa e,quindi, il trattamento base, diciamo, partedall’Abruzzo, parte dalle Marche e viene, poi,ulteriormente dimezzato, per le cifre, oradavvero residue, che vengono riservate alfinanziamento dei gruppi.

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Ci tengo a dire che sono davvero spesedi funzionamento della democrazia, proba-bilmente, non basteranno per far funzionareun gruppo perché tutti sappiamo che la poli-tica costa, che c’è bisogno, sicuramente, dipiù, e che i Consiglieri regionali, come credofacevamo e come credo fanno tutti, si do-vranno mettere le mani in tasca, perchéquesto facciamo con la nostra indennità,finanziamo, giustamente, perché l’indennitàè anche questo, la politica e il territorio, leiniziative degne e, soprattutto, le iniziative dinatura istituzionale e di gruppo, come cosìdev’essere.

Ci tengo a dire facendo un piccolo riferi-mento alla discussione di prima che l’inden-nità, e come tutti hanno sottolineato, è cosadiversa dall’emolumento, cosa diversa dallaretribuzione, concetto ben più alto che findalla classicità venne inserito proprio perindennizzare, per far sì che i migliori travirgolette, e non solo i ricchi, potessero farepolitica. Deve essere tale, deve essere indi-viduata e, come dire, quantificata in modotale che consenta di fare politica in manieralibera, che consenta di fare politica senzacondizionamenti e senza la necessità di ap-poggiarsi a questa o a quella lobby, a questoo a quel finanziatore della campagna eletto-rale; tale che non consenta nessunacommistione, perché il problema delle pro-fessioni private e non privare è lacommistione, non è il fatto di svolgerle o dinon svolgerle, è la commistione che nondeve essere svolta e qui mi appello natural-mente alla onestà e alla incorruttibilità deisoggetti che fanno politica.

Apro e chiudo una parentesi, ho visto latrasmissione dell’altra domenica sull’Eni esu questi mega Presidenti e mega stipendi emi chiedo quando quel tipo di casta, questigrandi enti con questi milioni - domenica siparlava dello stipendio di Scaloni che da 2milioni e mezzo è arrivato al 5 milioni nel girodi pochi mesi, parliamo di milioni di euroall’anno - verrà toccata e quando si elimine-rà con provvedimenti adeguati la corruttela,la corruzione e la disonestà, oltre che con

l’appello alle coscienze, che temo possalasciare il tempo che trova se non c’è unariforma educativa e culturale forte, una spin-ta forte. Credo che questo debba essereadeguatamente punito, questi atteggiamentidovranno essere sanzionati e si dovrà evita-re di mettere a capo di certi enti, che sono lamarmellata - questa sì rispetto ad un Consi-glio regionale, perché il potere dell’Eni, il po-tere di tutti gli appalti e, faccio riferimento aquanto la Gabanelli ha detto l’altra domeni-ca, è smisurato, rispetto a quanto può fare,non dico un Consigliere regionale ma unParlamentare - le persone sbagliate, le per-sone che sono emanazione di un poterepolitico deviato, corrotto, per fare gli appalti,per fare contratti che penalizzano l’interessenazionale in favore di questa o quella lobby,di questo o quel gruppo industriale, di questoo quel politico, che spesso è anche impren-ditore, questa si è commistione. Questo è,rispetto a quanto stiamo discutendo oggi,davvero inverosimile ed forse è ora che suquesto, evitando la miopia di questo periodo,si metta la mano e si ponga l’attenzione.

Credo che se elimineremo radicalmentequesti atteggiamenti e questi dispendi il no-stro Pil, la nostra crescita faranno un balzoavanti, come ci raccomanda la Corte deiConti, che vede proprio nella corruzione unadelle voci negative, peggiori, dei nostri bilan-ci e soprattutto della crescita nazionale.

I cittadini vogliono che le cose funzioninosenza i disonesti e noi per i disonesti citroviamo a fare questo discorso, la nostravirtuosità per fortuna è emersa, però, speroche questo Paese si dia, davvero, un profiloriformista e di pulizia generale che non silimiti al contentino da mandare in pasto allapopolazione.

Concludo dicendo che riguardo la ridu-zione del finanziamento, la ratio dei monogruppi, anche lì un atto dovuto, si è cercatodi dare un parametro che è quello della rap-presentatività di un gruppo. Un gruppo che siè presentato in una maniera alle elezioni e siriduce, poi, ad essere mono gruppo a segui-to di una scissione, e non ha avuto il vaglio

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della elezione elettorale, è stato dalla leggenazionale, non da noi, individuato e penaliz-zato e, quindi, delle ripercussioni per quantominime ci saranno anche nel nostro Consi-glio regionale. Per il resto abbiamo cercatodavvero di essere equi, di applicare la leggenazionale partendo da una base che non eradispendiosa, non era di spreco, era di per ségià virtuosa.

Spero che almeno su questo atto non cisiano punte demagogiche o altre sparateperché è stato abbastanza condiviso e cre-do possa essere approvato da tutti. Saràcompito, poi, dell’Ufficio di Presidenza, sen-tita la Conferenza dei Capigruppo, fare iprovvedimenti attuativi di tutto questo, anchein riferimento, come è stato detto nel prece-dente atto, all’individuazione e alla quantifi-cazione finale dell’indennità nei limiti stabili-ti.

E’ un compito oneroso che l’Ufficio diPresidenza si sobbarca volentieri, metten-done, ovviamente, a conoscenza in partico-lare la Conferenza dei Capigruppo.

Un’ultima cosa, un ringraziamento ai no-stri dirigenti, in particolare alla dott.ssaSantoncini ed al dott. Misiti che hanno lavo-rato non solo qui ma anche a Roma, è vero ilPresidente Solazzi ha spianato la strada mai dirigenti hanno svolto un compito che signi-ficava criptare, si è trattato proprio di questo,i provvedimenti e le leggi delle altre Regioniche spesso apparivano virtuose ma, poi,sotto scaricavano di tutto, aumentando adlibitum la parte diciamo indennitaria, quindi,la parte esente e facendo figurare un lordosicuramente più basso ma un netto, decisa-mente, più alto in busta.

E’ stato svolto un lavoro importante daparte dei dirigenti nella direzione, ripeto, del-la chiarezza, della trasparenza e del rende-re giustizia anche ai provvedimenti che por-tavamo dalla nostra Regione, quindi, un gra-zie; da questo, poi, è stato compilato neltavolo dei Presidenti delle Regioni il testoche oggi, più o meno condiviso da tutte leRegioni e da tutti i Consiglieri regionali, stia-mo approvando.

Importante è la politica ma la struttura hafunzionato, spianando davvero la strada perRoma in questi ultimi mesi.

PRESIDENTE . Passiamo alla votazio-ne.

Articolo 1Emendamento 1/1 del Consigliere Ma-

rangoni ricordo che se passa decade l’1/2,se non passa decadono il 3/1, il 4/1, il 5bis/1,il 6/1 e il 6/2.

Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Intervengo semplice-mente per precisare una questione che èquella del personale esterno. Ritengo chequesta norma debba essere rivista per l’im-patto che ha, non tanto sul personale ester-no, quanto sui costi e sul personale interno.

Questa composizione dei gruppi porteràalla costituzione di 28 D6, ognuno corri-sponde a 50.000 euro, per un costo totale di1.400.000 euro all’anno per il personaleesterno, che è molto di più di quello cheattualmente si spende. Quello che viene re-cuperato, che viene giustamente risparmia-to, diminuendo il finanziamento ai gruppi,che viene tagliato del 50%, da 480 mila euroa 250 mila euro, viene poi buttato in ulteriorispese per il personale esterno. Attualmentenoi abbiamo 15 contratti esterni e passere-mo a 28 e non saranno come gli attuali 15esterni di categoria C che costano 1.500 €mensili, ma saranno 28 contratti, ogni grup-po avrà un corrispondente economico pari a28 contratti di categoria D6 con un costo di1.400.000 euro all’anno.

L’altra questione è che questo porterà igruppi ad assumere con contratti part-time,Co.Co.Co., eccetera e porterà un sacco dipersonale con contratti provvisori dentro alConsiglio regionale e, allo stesso tempo,diverse unità impiegate nei gruppi consiliari,proprio perché costano troppo, ma sono co-munque pagati, ritorneranno ai servizi. Sidirà il personale interno costa troppo, met-tiamo personale esterno, però, non si puòlicenziare il personale interno che sarà nuo-

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vamente assegnato ai servizi della Giuntama, in questo momento, nei servizi dellaGiunta non ci sono risorse, abbiamo un bi-lancio poverissimo, non è come quando si ècostituita la Regione, che si è assunto tutto ilpersonale della Giunta perché c’erano risor-se da distribuire, bandi da fare e, quindi,requisiti da verificare ed il personale avevamolto lavoro da fare. Adesso siamo in unmomento in cui c’è, Assessore Petrini, laquestione del personale dei gruppi che vieneriportato in Giunta, sostituito da personaleesterno. Tutto questo di fatto si configuracome un aumento dei costi reali perché ilpersonale che ritorna in Giunta viene, co-munque, pagato, non può essere licenziatoo altro, e vengono spesi 1.400.000 euroall’anno per pagare il personale esterno aigruppi consiliari.

Io credo che questa norma, come ha det-to giustamente qualche altro collega, nonpossa essere modificata in questa sede, vaapprofondita. Io chiedo che venga approfon-dita e la II^ Commissione, quindi, il Presiden-te della II^ Commissione Consigliere Latiniindica una riunione specifica su questoaspetto, sui costi del personale esterno, seè vero che c’è un risparmio con il personaleesterno, se c’è il rischio che il personaleattualmente occupato presso i gruppi vengapoi riassegnato in Giunta senza nessuneffettivo ufficio da svolgere, se questo ri-schia di essere un aumento, un aggravio deicosti, considerato che si assumeranno dal-l’esterno personale che si illuderà ma cheavrà un contratto certamente precario e atermine.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consiglie-ra Giorgi.

Paola GIORGI. Volevo ricordare al Consi-gliere Binci che la questione del personaleandrà in vigore dalla prossima legislatura,quando, come abbiamo votato la scorsasettimana, non saremo più 43 ma 30 Consi-glieri più uno e ci sarà un grande risparmioper quanto riguarda il personale.

Attualmente noi oltre ad avere il persona-le del gruppo abbiamo gli assistenti dei Con-siglieri questa figura sparirà, non ci sarà più.Questo è un’ulteriore riduzione di personale,tra l’altro se si dovesse, alla fine, liberare delpersonale interno, questo rappresenteràuna risorsa di cui sia l’Assemblea che laGiunta hanno bisogno perché le ricordo chec’è il blocco del turnover e, quindi, non è veroche non si fa più un bando, che non si fa piùnulla, comunque, l’attività regionale, soprat-tutto, in Giunta andrà avanti e il personaleinterno servirà assolutamente. Ci sarà unanotevole riduzione del costo dei gruppi ed unnotevole recupero delle risorse interne,quindi, un duplice valore.

Non è come pensa lei, forse non ha tenu-to in considerazione il fatto della riduzionedel numero dei Consiglieri e di quello chesarà la valorizzazione il personale interno.Non c’è nessun surplus in questo momento,anzi, lo vediamo anche noi, nello svolgimen-to dei nostri lavori, che a volte gli uffici sonoin affanno per mancanza di personale, quin-di, ben venga il recupero. (…) diminuisce ilnumero dei Consiglieri da 43 a 30, ognigruppo consiliare avrà il personale in base alnumero dei Consiglieri che comporrà ilgruppo.

.PRESIDENTE. E’ chiarissimo collegaed è evidente il risparmio Ha la parola ilConsigliere Marangoni per illustrare l’emen-damento 1/1 e ricordo che se passa decadel’1/2, se non passa decadono il 3/1, il 4/1, il5bis/1, il 6/1 e il 6/2.

Enzo MARANGONI. Con questa leggenoi riduciamo il finanziamento dei gruppi re-gionali di questo Consiglio da circa 500.000euro, più o meno, sto arrotondando, a circa300.000 euro. Con questo emendamento iochiedo che il finanziamento non sia ridottoma venga azzerato e l’importo che ne sca-turisce, circa 300.000 euro annui, venga de-voluto al sociale, ai servizi sociali oppure,eventualmente, al sostegno dei problemidell’occupazione.

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PRESIDENTE. Scusate colleghi c’è unConsigliere che sta intervenendo.

Enzo MARANGONI. In caso di approva-zione di questo emendamento, le altre cose,per quanto riguarda i gruppi, rimarrebberotali, il personale rimarrebbe, la dotazione,l’informatica e quant’altro rimarrebbe tale equale.

Il senso dell’emendamento, ringrazio gliuffici tecnici per la collaborazione perchéera abbastanza complesso, è quello di az-zerare il finanziamento ai gruppi regionali enon è, come potrebbe sembrare, visto checi siamo passati poco fa, un discorso dema-gogico, ma è un discorso legato al fatto chequasi tutti i nostri gruppi consiliari sono inrealtà espressione di partiti politici, sono le-gati ai partiti e i partiti politici, sappiamobene, hanno milioni e milioni di euro, unavalanga di soldi di finanziamento pubblicoper i partiti, i cosiddetti rimborsi elettorali chenon sono per nulla rimborsi, è un euro all’an-no per ogni voto e, quindi, ogni volta che cisono le elezioni politiche, ogni volta che cisono le elezioni europee, ogni volta che cisono le elezioni regionali i nostri partiti hannouna valanga enorme di soldi e, quindi, dico igruppi consiliari delle Marche attingano perla loro attività alla valanga di denaro disponi-bile dei partiti a cui fanno riferimento.

Chiedo che ci sia un azzeramento e chequesti denari, questi pochi soldi, 300.000euro all’anno vengano dati al sociale ocome incentivo all’occupazione.

Questo è il senso di questo emendamen-to, già che ci sono faccio un cenno, pereconomizzare i tempi, sui successivi mieiemendamenti, dove c’è scritto è soppresso,è soppresso, è soppresso, praticamente èla conseguenza della legge che andiamo adapprovare, di questa logica, cioè la parteconnessa al finanziamento è sempre sop-pressa. Interverrò, poi, sugli emendamentidell’art. 6, sull’ultimo.

PRESIDENTE. Emendamento 1/1. Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Decadono gli emendamenti nn. 3/1, 4/1,5bis/1, 6/1 e 6/2.

Emendamento 1/2 della ConsiglieraGiorgi. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 1, così come emendato. Lo pon-go in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 3Emendamento 3/1 del Consigliere Ma-

rangoni. Decaduto.

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 4Emendamento 4/1 del Consigliere Ma-

rangoni. Decaduto.

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 5Emendamento 5/1 dei Consiglieri Zinni,

Ciriaci, Foschi, Natali, Massi, Marinelli. Ha laparola il Consigliere Zinni.

Giovanni ZINNI. Approfitto per dire perchévoto contro e la perplessità di fondo, collegaPerazzoli, difficilmente inconfutabile, è quel-la di dire che la figura tecnica dell’assistentenon è più meritevole di esistere per ognisingolo Consigliere. Diciamoci la verità, èuna grave sconfitta della Conferenza Stato-Regioni perché, purtroppo, l’impalcatura, ed

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io lo dico, con la quale si è creato il mostrodel finanziamento ai gruppi consiliari era do-vuta al fatto che uno invece di avere assi-stenti tecnici aveva dipendenti galoppini chedovevano fare cose per il partito e non per ilConsigliere regionale.

Detto questo è, ovvio, che è una sconfit-ta. Personalmente mi asterrò dall’atto, lodico adesso, da un lato sono favorevole,giustamente, alla riduzione della spesa, dal-l’altra non mi piace come è strutturato ilconcetto di mucchio.

Questo emendamento serve a chiarireanche un concetto, invito tutti i Consiglieri avalutarlo attentamente e chiedo un attimo diattenzione anche al Presidente e agli altri,perché questo emendamento ha un sensoimportante e dal momento in cui non esiste-rà più un dipendente assegnato ad ogniConsigliere o potrebbe non esistere - haragione il collega Bugaro potrebbe non esi-stere perché, ovviamente, si parla di unbudget, di un monte - serve ad impedire cheil capogruppo si monti la testa come Fiorito,per fare un esempio, e decida arbitraria-mente di utilizzare quel budget D6 come glipare. Vale a dire, non è detto che non sia piùcapogruppo, collega Bugaro, ma potrebbeaccadere una spaccatura in cui rimane inmaggioranza ma nessuno sa che è statafatta una forzatura all’interno del gruppo.

Questa è una norma che dice due cose:la prima è che si presuppone che un gruppoconsiliare sia una cosa seria e che ci sial’unanimità della decisione sul personale daprendere, si presuppone, ovviamente, chequesto sia un lavoro intelligente fra i Consi-glieri, ma potrebbe anche accadere che nonci sia unanimità e allora credo che sia giustoche avvenga una votazione verbalizzata al-l’interno del gruppo e che ne sia data comu-nicazione all’Ufficio di Presidenza in manie-ra tale che se un gruppo non è serio non ha ilvantaggio di non esser serio nell’ombra, matutti, in Aula, devono sapere che non c’èquesta serietà. Deve essere pubblico, lo de-vono sapere anche i giornali che un gruppolitiga per il personale.

E’ una figuraccia, una cosa brutta.Questa è una norma che dice di ricerca-

re l’unanimità, si fa una votazione a maggio-ranza assoluta e la si comunica all’Ufficio diPresidenza che la rende pubblica.

Vi invito a votare questa cosa perché è unmodo per non creare dei nuovi Fiorito neicapigruppo ed allo stesso tempo consenteal capigruppo di gestire la questione. Cideve essere armonia in maniera tale chenon vengano fuori cose strane e se è giustospender di meno e, quindi, creare una situa-zione in cui non c’è più un dipendente aConsigliere - perché quello che dice il Con-sigliere Bugaro è vero, potrebbe coinciderema potrebbe anche non coincidere se il ca-pogruppo non vuole - allora fissiamo il princi-pio della trasparenza e dell’armonia dellascelta di questo personale.

Questa è una norma che consentirebbedi mantenere il risparmio dell’impianto dellalegge ma non consentirebbe ad un padrepadrone capogruppo di fare un po’ quelloche gli pare. Di Fiorito ne abbiamo già vistitanti in Italia, adesso cerchiamo di fare lecose serie, non solo nel ridurre la spesa maanche nel creare un metodo di scelta delpersonale che sia politicamente trasparenteinsieme all’Aula.

PRESIDENTE. Emendamento 5/1. Lopongo in votazione

(L’Assemblea legislativa approva)

(…) Scusate colleghi, io non voglio pen-dere da nessuna parte e del resto ci sonostati innumerevoli precedenti di questo tipo,anche prima in questa stessa seduta, quan-do a qualcuno non ha preso il voto. Il Consi-gliere Marangoni cosa ha fatto prima? Hadichiarato il suo voto. Cosa ho detto ai Con-siglieri Natali e Acquaroli quando la votazio-ne non è stata presa? “Registro il voto con-trario”. (…) Consigliere Trenta, la collegaMalaspina e la collega Ortenzi erano in Aula.(…) Consigliere Trenta se lo fa, non fa altroche farmi un piacere (…) Detto questo, ed il

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fatto le assicuro non mi crea nessun tipo dispavento, decidiamo se rifare la votazione omettere a verbale la votazione della Consi-gliera Malaspina e della collega Ortenzi, de-cidete voi. Esattamente come ho fatto primacon i Consiglieri Natali, Acquaroli e Maran-goni, non posso fare figli e figliastri, quindi,ripetiamo la votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Ha la parola il Consigliere Bin-ci.

Massimo BINCI. Semplicemente perripuntualizzare la questione precedente cheriguarda la prossima legislatura. Con questoarticolo per un gruppo da due a tre Consi-glieri c’è il finanziamento corrispondente allaspesa per due dipendenti di categoria D6,cioè un gruppo di due o di tre Consiglieri haun corrispettivo di due D6 di personaleesterno, quindi, su tre dipendenti un gruppocomposto da due Consiglieri può prenderetutto personale esterno, un gruppo di treConsiglieri può prendere due esterni su tre,un gruppo da sette può prendere cinqueunità esterne, un gruppo da quattro puòprendere tre unità esterne, questo vuol direche il 90% del personale dei gruppi saràesterno e che l’attuale personale assegnatoai gruppi, che è dipendente regionale, saràinutilizzato con la propria competenza ac-quisita in anni di lavoro.

Penso che sia una percentuale troppoalta, che vada come minimo dimezzata econtesto anche il fatto che il personale dellaRegione sia carente. In riferimento al patto distabilità, dobbiamo pensare che non è anco-ra chiuso il discorso delle Province e del loropersonale, l’eventuale accorpamento com-porterà esuberi in tutta la parte amministrati-va, in altri settori la legge prevede che nonpuò esserci il completo riassorbimento delturnover. Questa è una legge che va nelsenso della riduzione della spesa della pub-blica amministrazione, quindi, non andrà inqualche modo a scomparire ma per molti

anni, finché ci sarà la crisi economica, cisarà questa tendenza.

Contesto, quindi, il fatto che c’è carenzadi personale, secondo me ci sarà il proble-ma del collocamento, in funzioni adeguate,dei dipendenti che attualmente stanno aigruppi. Questa legge, secondo me, va rivi-sta e va rivista con calma anche perchéabbiamo due anni e mezzo di tempo e la II^Commissione potrà iniziare a fare una valu-tazione con l’aiuto dei dirigenti di Giunta e diConsiglio, alla luce dei costi reali, perchéritengo che se non saranno 1.400.000 euro,per il fatto che diminuiranno i Consiglieri dal-la prossima legislatura, da 40 a 30, sicura-mente saranno all’incirca 1 milione di euro dicosti esterni aggiuntivi rispetto agli attualiche vanificheranno i risparmi fatti dal Consi-glio regionale.

PRESIDENTE. Articolo 5 così comeemendato, lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento 5bis/1 del ConsigliereMarangoni. Decaduto.

Articolo 6Emendamento 6/1 del Consigliere Ma-

rangoni. Decaduto.Emendamento 6/2 del Consigliere Ma-

rangoni. Decaduto.

Articolo 6. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 7 (dichiarazione d’urgenza). Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva a mag-gioranza assoluta dei suoi componenti)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in vo-tazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

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Proposta di legge n. 276, così comeemendata, la pongo in votazione,

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 156ad iniziativa della Giunta regionale“ Individuazione dei limiti demograficiminimi per le forme associative dei Co-muni”

(Nuova titolazione) “Individuazione deilimiti demografici minimi delle Unioni deiComuni e modifica alla legge regionale 1luglio 2008, n. 18 “Norme in materia diComunità montane e di esercizio asso-ciato di funzioni e servizi comunali”(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala proposta di legge n. 156 ad iniziativa dellaGiunta regionale. Ha la parola il relatore dimaggioranza Consigliere Traversini.

Gino TRAVERSINI. Torniamo a parlare diquesta legge, la n. 156 che è stata portata inAula e iscritta all’ordine del giorno lo scorsoanno, se vi ricordate, proprio in questo perio-do e poi è stata rinviata. Allora c’era unpanorama giuridico completamente diverso,c’era la 148 del settembre 2011, che ponevadegli obblighi, soprattutto, ai Comuni di1.000 abitanti, come quello di unirsi in Unio-ne dei Comuni e mettere insieme le funzionifondamentali.

Un altro obbligo importante era quello chei Comuni fino a 5.000 abitanti, 3.000 se ap-partenenti alla Comunità montana o appar-tenuti alle Comunità montane, dovevanoconvenzionarsi o mettere in Unione dei Co-muni due delle sei funzioni fondamentali,entro il 31 dicembre dello scorso anno e lerimanenti entro l’anno successivo, entroquest’anno.

Noi avevamo preparato la proposta dilegge n. 156 e, grazie anche alla richiestadei Comuni - le Marche sono formate da 239Comuni, tanti piccoli Comuni, 157 sono sot-

to i 5.000 abitanti – avevamo assecondatoquella che era la richiesta dell’Anci, perchéin tre mesi avrebbero dovuto risolvere il pro-blema di mettere due funzioni fondamentaliin convenzione con l’Unione dei Comuni. Laproposta riguardava i Comuni di 5.000 e3.000 abitanti e se da una parte favoriva larisposta alla legge, dall’altra, in qualchemodo, preoccupava perché comportava laframmentazione delle Unioni dei Comuni odelle convenzioni. Alla fine, poi, è stata rin-viata anche per la sollevazione che c’è statadei piccoli Comuni all’Anci nazionale eperchè si parlava di proroga o, comunque, dicambiare quella normativa.

In effetti la normativa è stata cambiata eoggi ragioniamo su questa legge con unanormativa diversa. Sono sparite le differen-ze tra i Comuni di 1.000, 3.000 e 5.000abitanti, i 1.000 non esistono più come cate-goria da riassociare ma esistono 5.000 abi-tanti o 3.000 se appartenenti alle comunitàmontane o appartenute alle Comunità mon-tane (…). Esatto la categoria dei 1.000 èstata tolta.

Sono state aumentate le funzioni fonda-mentali, non più sei ma nove, e l’obbligo è diconvenzionare o in Unione dei Comuni tredelle nove funzioni fondamentali entro que-st’anno, entro il 31 dicembre, e le rimanentientro l’anno successivo.

Le grandi novità sono che non c’è piùl’obbligo dell’Unione dei Comuni, ma c’è laconvenzione, e non c’è più il l imitedemografico di 10.000 abitanti. Nella vec-chia normativa si doveva raggiunge un limitedemografico di 10.000 abitanti, nella nuovanon c’è più questo obbligo nel caso dellaconvenzione ed il limite demografico di10.000 abitanti è rimasto esclusivamenteper quanto riguarda l’Unione dei Comuni.

Oggi noi con questa legge andiamo, ed ècompetenza regionale, ad abbassare questilimiti demografici, ad agire su questo limitedell’Unione dei Comuni, non più dalle con-venzioni. L’altra volta abbassare questi limitidemografici favoriva il frazionamento, oranon c’è più questo rischio, perché i Comuni

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non hanno l’obbligo di arrivare a 10.000 abi-tanti nel caso della convenzione e per que-sto stanno scegliendo le convenzioni per-ché impegnano meno ed i Comuni rimango-no, in qualche modo, in una posizione piùforte, che perderebbero con l’Unione dei Co-muni, quindi, sono tutti orientati verso le con-venzioni. L’’abbassamento dei limiti favori-sce la formazione delle Unioni dei Comuni,perché, come dicevo, abbiamo 157 Comunisotto i 5.000 abitanti e, quindi, abbassarlosignifica promuovere le Unioni dei Comuniche altrimenti sceglierebbero la convenzio-ne che, sicuramente, è molto più sempliceper i Comuni stessi.

Facendo questo si favorisce meno l’Unio-ne dei Comuni ma si va anche incontro aquelle Unioni che sono sorte negli anni pre-cedenti e che sono di poco superiori ai 5.000abitanti che, se noi abbassiamo il limite a5.000 abitanti, sarebbero fuorilegge dal 31dicembre e dovrebbero portare a 10.000abitanti il loro limite demografico, mettendodentro nuovi Comuni e rompendo, magari,un equilibrio che si è creato; è un passaggio,sicuramente, più graduale e migliore rispet-to ai 10.000 abitanti.

Il cambiamento è stato notevole nel sen-so che l’abbattimento dello scorso anno aiu-tava la frammentazione, quest’anno, invece,aiuta la formazione di Unioni dei Comuni.

Nella legge abbiamo fatto un ragiona-mento importante anche perché - lo abbia-mo sempre detto, lo ha detto il Cal lo scorsoanno, nel suo parere: “Chiediamo alla Re-gione di fare un programma di gestione delterritorio, di riordino del territorio”- la nor-mativa nazionale prevede l’individuazioneda parte della Regione degli ambiti ottimalidove fare servizi associati. Lo prevede lalegge 18, all’articolo 22, però, le difficoltà perla Regione di mettere in piedi geografica-mente, dall’alto, gli ambiti ottimali di gestio-ne, le aree omogenee di gestione sul territo-rio marchigiano, sono notevoli. Abbiamo,quindi, pensato che questo processo si po-tesse in qualche modo invertire facendopartire la proposta dal basso, tant’è che la

norma lascia ai Comuni la proposta, chiara-mente non decidono, chi decide è la Giunta,cioè, l’Assemblea legislativa. La Giunta pre-senta all’Assemblea legislativa il program-ma di riordino territoriale su proposta dellaConferenza delle autonomie provinciali, la-scia, quindi, a loro il dibattito, anche se saràl’Assemblea legislativa, su proposta dellaGiunta regionale, sentito il Cal, secondo leprocedure normali della legge, a decidere.Dà la possibilità di risolvere all’interno di ogniprovincia, che è la specificità, quello cheoggi come oggi diventa importantissimo,avere degli ambiti omogenei dove gestire iservizi associati, tanto più in presenza diProvince che stanno perdendo, in qualchemodo, i loro poteri. Avere, quindi, territoriomogenei di dimensioni notevoli che nonsono i 10.000 abitanti, perché se parliamo diun possibile territorio omogeneo, un ambitoottimale potrebbe essere la comunità mon-tana. Alcune comunità montane sono 20, 30mila abitanti e, quindi, si parla di aree vaste.

Questo è un passaggio importantissimoche questa modifica di legge prevede. Ab-biamo dato anche tre mesi di tempo perarrivare a questa proposta, possono sem-brare pochi, però, in realtà diventano impor-tanti perché entro la fine dell’anno i Comuni,i 157 Comuni, devono mettere insieme lenuove funzioni fondamentali e associarsi,quindi, se lo facciamo velocemente evitiamodi ritornare indietro rispetto ad una program-mazione territoriale.

Hanno tre mesi di tempo, ogni Provinciapuò vedere quali sono le proprie caratteristi-che e fare una proposta appropriata al pro-prio territorio; queste proposte sono anchemodificabili nel senso che approvato il pro-gramma di riordino territoriale questo èmodificabile, con lo stesso procedimento,quindi, un Comune può chiedere la modifi-ca.

Il Cal su questo ha espresso parere favo-revole con alcune raccomandazioni che se-condo la Commissione, ne abbiamo parlato,possono essere recepite perché questa èuna prima parte di un approccio di riordino,

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abbiamo colto l’occasione anche per quelloche riguarda l’assetto amministrativo regio-nale marchigiano, la seconda parte deveessere affrontata, io spero, entro due mesi,non di più, perché ormai siamo a buon pun-to, l’Assessore ha messo in piedi i tavoli diconfronto con l’Uncem e con i Comuni sulriordino delle comunità montane, l’altra parteimportante, e in quel contesto andremo an-che a definire quelle che sono le regole all’in-terno dell’ambito ottimale in cui staranno in-sieme i Comuni perché può essere più gra-duale o più forzata, ci sono delle cose cheancora vanno definite.

L’importante è che questa prima fase de-gli ambiti ottimali si chiuda velocemente, èuna scommessa, che significa avere unaRegione che possiamo amministrare in ma-niera più efficace, dove le autonomie localihanno ancora più potere.

Chiudo ringraziando le strutture della ICommissione e dell’Assessorato che han-no permesso di tradurre in un articolato que-sta seconda parte che è una parte delicatadella modifica che riguarda la programma-zione degli ambiti ottimali di gestione.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore diminoranza Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Ritengo questo prov-vedimento incentivante, tale da richiamarel’attenzione dei nostri amministratori sullafutura responsabilità che, poi, non è troppolontana nel tempo.

E’ chiaro che nel quadro generale di quel-la che dovrebbe essere una riforma indiriz-zata dalla Regione è un primo piccolo mat-tone.

Abbiamo sempre detto che dovevamopuntare ad una riforma complessiva, conl’individuazione degli ambiti ottimali, con cri-teri molto precisi, però, la saggezza di que-sto provvedimento, caro collega Traversini,sta nel fatto che intanto si individua una so-glia che per le dimensioni delle Marche, delnostro tessuto socioeconomico ammini-strativo, è accettabile e dall’altra parte carica

di responsabilità la Conferenza delle auto-nomie locali provinciali.

Sono convinto del fatto che pur dovendoessere la Regione a mettersi a capo di unprovvedimento di riforma sull’organizzazio-ne dei servizi locali è difficile calare unoschema dall’alto, è difficile, tanto più, ordi-narlo per legge, bene, quindi, la sollecitazio-ne ai Sindaci, a chi fa parte della Conferenzadelle autonomie, a partire dal basso, a pro-porsi, con una mano sulla coscienza, per-ché sappiamo cosa significa Unione. Qual-cuno la ritiene una perdita di sovranità, unalesa maestà del proprio mandato di Sindacoe di amministratore io, invece, sono convin-to, e qui mi pare lo abbiamo detto altre volte,che una nuova classe dirigente amministra-tiva e politica verrà fuori dagli enti locali, traquelli che sapranno in qualche modo pro-grammarsi per il futuro, lanciare degli sche-mi nuovi. Credo che riselezioneremo dallagavetta degli enti locali, che è molto sana,guardando qui siamo tutti amministratori oex amministratori, credo che adesso la fron-tiera nuova sarà questa: il Sindaco che ri-nunciando ad una fetta di sovranità campa-nilistica si mette in gioco per aggregare iComuni e per studiare come risparmiare dipiù nei servizi dando servizi di qualità.

Questa è una prima spinta poi a gennaioci ritorneremo, quando parleremo delle co-munità montane, del loro futuro, credo, però,che questo sia un passo saggio, un primopasso, che inchioda molti amministratori,quasi tutti gli amministratori della nostra Re-gione, ad una scelta di responsabilità.

PRESIDENTE. La discussione è aperta.Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Condivido pienamentele relazioni dei Consiglieri Traversini e Massie le parole che pronunciava il ConsigliereMassi che, chiudendo il suo intervento, par-lava di saggezza e responsabilità.

Ho ascoltato con molta attenzione quan-to diceva il Consigliere Traversini e condivi-do questo percorso che è stato portato

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avanti e anche la filosofia a cui faceva riferi-mento il collega Traversini.

Tra l’altro vedo che questo provvedimen-to delicato, ha il parere favorevole del Calcon delle raccomandazioni che debbonostare, a mio avviso, dentro il percorso. Lachiarezza di questo provvedimento, negli ar-ticoli che sono stati citati dal ConsigliereTraversini, in particolare il 2 bis e il 3 (forse inumeri sono cambiati) e la stessa relazioneche viene dall’Anci e dal Cal, sottolinea conforza i principi che credo vadano semprericordati: sussidiarietà, differenziazione,adeguatezza e, quindi, rispetto del territorioe delle sue vocazioni.

E’ un provvedimento importante e, tra l’al-tro, voglio ricordare perché credo che sia unbel segnale che viene dalla comunità mar-chigiana, che in questi ultimi cinque o seigiorni, tre Consigli comunali si sono pronun-ciati per la fusione e sono quelli dei Comunidi Ripe, di Castelcolonna e di Monterado,quindi, non solo siamo in presenza come èstato sottolineato, di una nuova volontà ri-spetto anche all’utilizzo della convenzionestessa ma anche a forme più avanzate.

Su quel percorso di responsabilità le isti-tuzioni locali, ancora una volta, stanno fa-cendo la loro parte, come è stato ricono-sciuto anche nelle relazioni relative a questoprovvedimento.

Da parte mia un grazie per questo prov-vedimento anche perché siamo in presen-za, com’è stato detto, di una sfida importan-te che parte dal basso e ancora una voltadobbiamo registrare, ma l’hanno fatto i colle-ghi che sono intervenuti questa mattina, chedall’alto questi esempi non vengono, faccioriferimento, ormai ne abbiamo parlato tantis-sime volte, a quelle che sono le misuremancate del Parlamento come la riformaelettorale o la riduzione del numero dei par-lamentari.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Soppresso.

Articolo 2 bis. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 4 (Dichiarazione d’urgenza). Lopongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva a mag-gioranza assoluta dei suoi componenti)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in vo-tazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 156. La pongo invotazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di deliberazione n. 20ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza“Elezione di una componente dellaCommissione regionale per le Pari Op-portunità tra uomo e donna – legge re-gionale 18 aprile 1986, n. 9, articolo 3”(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala proposta di deliberazione n. 20 ad iniziati-va dell’Ufficio di Presidenza. Ha la parola laConsigliera Giorgi.

Paola GIORGI. La legge regionale 18aprile 1986 n. 9 istituisce una Commissioneregionale per le pari opportunità tra uomo edonna e all’art. 3 stabilisce che la citatacommissione è composta da 21 donne cheabbiano riconosciuta esperienza sulla con-dizione femminile, nei suoi diversi aspetti eprofili e siano rappresentative dei movimentie delle diverse culture del mondo femminile

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ed attribuisce al Consiglio regionale la com-petenza di eleggere le componenti e gli or-ganismi in argomento su proposta dell'Uffi-cio di Presidenza.

Con l’avvio della IX legislatura dovendoformulare la proposta relativa alla composi-zione della Commissione in argomento, l’Uf-ficio di Presidenza nella seduta del 5 maggio2010 ha deciso di pubblicare su tre quotidia-ni locali: Resto del Carlino, Messaggero eCorriere Adriatico l’avviso per la presenta-zione delle candidature da parte dei soggettiinteressati, fissando il 15 giugno 2010 il ter-mine entro cui far pervenire i nominativi. En-tro detta scadenza sono state presentatediverse candidature, vista la proposta conte-nuta nella deliberazione dell’Ufficio di Presi-denza del 30 settembre 2010, l’Assemblealegislativa regionale con deliberazione 15del 5 ottobre 2010 ha eletto le 21 componen-ti la commissione istituita con legge regiona-le n. 9/86.

In data 18 ottobre 2012 la signoraAntonietta Masturzo, componente dellacommissione, ha comunicato al Presidentedella Commissione per le pari opportunitàed al Direttore generale dell’Assemblea legi-slativa le proprie dimissioni dall’incarico dicomponente di Vicepresidente la commis-sione per le pari opportunità. Vista la candi-datura presentata, in data 30 ottobre 2012,dal Consigliere Latini, l’Ufficio di Presidenzain virtù dei principi di economicità e pubblici-tà, ha adottato il criterio di prendere in consi-derazione le candidature pervenute a segui-to dell’avviso del 2010, quindi l’Ufficio di Pre-sidenza nella seduta n. 103 del 4 dicembre2012, con determinazione a verbale, ha de-ciso di proporre al Consiglio regionale insostituzione della dimissionaria Masturzo, ilnominativo di Ilari Cristiana, la cui candidatu-ra è stata presentata nei tempi e con lemodalità indicate nell’avviso pubblicato suitre quotidiani locali nel 2010. Come dacurriculum acquisito agli atti dal protocollodel 2010, la signora Ilari possiede i requisitirichiesti all’assunzione dell’incarico in quan-to dal 2000 al 2009, dal 2007 al 2009 è stata

responsabile del coordinamento femminilerispettivamente di Cisl Ust Ancona e di CislUsr Marche, quindi, l’Ufficio di Presidenzapropone all’Assemblea legislativa di sostitui-re la dimissionaria Antonietta Masturzo conla signora Ilari Cristiana.

PRESIDENTE. Coordinamento tecnico.Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di deliberazione n. 20. La pongoin votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Nomina

Elezione di due componenti il Consiglio diPresidenza dell’Associazione per la forma-zione al giornalismo (sede Urbino) voto limi-tato a uno.

(articolo 2, comma 3, l.r. 3 giugno 2003,n. 10 – articoli 8 e 10, Statuto Ente)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala nomina di due componenti il Consiglio diPresidenza dell’Associazione per la forma-zione al giornalismo (sede di Urbino), votolimitato ad uno.

Prego distribuire le schede.

(Il Consigliere segretario Pieroni effettua lachiamata)

PRESIDENTE. Ricordo che l’Assemblealegislativa nel votare ha preso atto delle ri-sultanze istruttorie contenute nel parere del-la I^ Commissione assembleare e dell’ac-certamento relativo alle cause di ineleggibili-tà dei candidati.

Comunico il risultato della votazione:

Votanti n. 28,Schede bianche n. 1,Schede nulle n. 0,Schede valide n. 27.

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Hanno ricevuto voti:Frattini Jacopo n. 13;Tapanelli Pietro n. 13;Pietrella Federica n. 1.

Proclamo eletti componenti il Consiglio diPresidenza dell’Associazione per la forma-

IL SEGRETARIO DEL CONSIGLIO

(Dott.ssa Paola Santoncini)

ESTENSORI DEL RESOCONTO

(Daniela Giacobelli - Antonella Giampalma)

zione al giornalismo (sede di Urbino) il Sig.Jacopo Frattini e l’Avv. Pietro Tapanelli.

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 14,30.