RESOCONTO INTEGRALE della seduta consiliare DI MERCOLEDI' 3 MARZO 2010 · 2018. 6. 7. · SEDUTA N....

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Comune di Urbino Atti consiliari SEDUTA N. 9 DEL 3 MARZO 2010 — 1 — RESOCONTO INTEGRALE della seduta consiliare DI MERCOLEDI' 3 MARZO 2010 INDICE PRESIEDE IL PRESIDENTE LINO MECHELLI 9. Sull’ordine dei lavori .......................... p. 3 Approvazione bilancio di previsio- ne 2010 e suoi allegati (Illustrazione da parte dell’assessore) ....................... p. 3 Individuazione frazioni non metaniz- zate ricadenti nel territorio comuna- le ai fini delle agevolazioni previste dall’art. 12 della legge n. 488/1999 .... p. 7 Approvazione schema di convenzio- ne fra il Comune di Urbino e le asso- ciazioni di volontariato Auser di Ur- bino e Anteas Servizi Marche di Pe- saro per progetti socialmente utili ..... p. 8 Cessione relitto stradale comunale di Scotaneto al sig. Occhialini Do- menico .................................................. p. 14 Convenzione tra la Comunità mon- tana Alto e Medi Metauro di Urba- nia e il Comune di Urbino per la gestione unitaria del canile rifugio Ca’ Lucio di Urbino ........................... p. 16 Sostituzione componente Commis- sione elettorale comunale ................... p. 21 Nomina rappresentante quale com- ponente del Comitato di indirizzo, coordinamento e controllo del cen- tro socio-educativo-riabilitativo “Il posto delle viole” ........................... p. 21 Nomina rappresentante quale com- ponente del Comitato di indirizzo, coordinamento e controllo della strut- tura residenziale socio-educativa-ria- bilitativa (Co.S.e.r.) “La casa del sole” .. p. 22 Comunicazioni, interrogazioni, inter- pellanze, mozioni e ordini del giorno .... p. 23

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SEDUTA N. 9 DEL 3 MARZO 2010

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RESOCONTO INTEGRALEdella seduta consiliare

DI MERCOLEDI' 3 MARZO 2010

INDICE

PRESIEDE IL PRESIDENTE

LINO MECHELLI

9.

Sull’ordine dei lavori .......................... p. 3

Approvazione bilancio di previsio-ne 2010 e suoi allegati (Illustrazione da parte dell’assessore) ....................... p. 3

Individuazione frazioni non metaniz-zate ricadenti nel territorio comuna-le ai fini delle agevolazioni previstedall’art. 12 della legge n. 488/1999 .... p. 7

Approvazione schema di convenzio-ne fra il Comune di Urbino e le asso-ciazioni di volontariato Auser di Ur-bino e Anteas Servizi Marche di Pe-saro per progetti socialmente utili ..... p. 8

Cessione relitto stradale comunaledi Scotaneto al sig. Occhialini Do-menico .................................................. p. 14

Convenzione tra la Comunità mon-

tana Alto e Medi Metauro di Urba-nia e il Comune di Urbino per lagestione unitaria del canile rifugio Ca’ Lucio di Urbino........................... p. 16

Sostituzione componente Commis-sione elettorale comunale ................... p. 21

Nomina rappresentante quale com-ponente del Comitato di indirizzo,coordinamento e controllo del cen-tro socio-educativo-riabilitativo“Il posto delle viole” ........................... p. 21

Nomina rappresentante quale com-ponente del Comitato di indirizzo,coordinamento e controllo della strut-tura residenziale socio-educativa-ria-bilitativa (Co.S.e.r.) “La casa del sole” .. p. 22

Comunicazioni, interrogazioni, inter-pellanze, mozioni e ordini del giorno .... p. 23

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La seduta inizia alle 15,50

Il Presidente Lino Mechelli, con l'assistenza del Segretario Generale, dott. MicheleCancellieri, procede alla verifica del numero dei consiglieri intervenuti, e l'appellonominale dà il seguente risultato:

CORBUCCI Franco — Sindaco presenteMECHELLI Lino — Presidente presenteFEDRIGUCCI Gian Franco presenteRUGGERI Alberto presenteSERAFINI Alceo presenteSCARAMUCCI Federico assente (entra durante la seduta)DE ANGELI Emanuele presenteFELICI Enzo presenteSESTILI Piero presenteANDREANI Francesco assente (entra durante la seduta)SALVETTI Susanna presenteANNIBALI Marco presenteBARTOLUCCI Raniero presentePAGNONI Giovanni assenteGAMBINI Maurizio presentePAGANELLI Sandro assenteGUIDI Massimo presenteBONELLI Alfredo presenteFOSCHI Elisabetta assenteCIAMPI Lucia presenteSILVESTRINI Luca presente

Accertato che sono presenti n. 16 consiglieri e che risulta pertanto assicuratoil numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta e nomina scrutatori i consiglieriFelici, Salvetti e Silvestrini.

Hanno altresì preso parte alla seduta gli assessori Tempesta Lorenzo, CrespiniMaria Francesca, Marcucci Gian Luca, Muci Maria Clara,Pretelli Lucia e SpalacciMassimo.

SEDUTA PRECEDENTE: N. 8 — MARTEDI' 2 FEBBRAIO 2010

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Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE. Dal punto 1 al punto 7dell’ordine del giorno vi sono i provvedimentiche riguardano il bilancio e i suoi collegati.

Ho presieduto, insieme al Sindaco, unaConferenza dei capigruppo, poi ho allargato ilconfronto con altri consiglieri capigruppo chenon erano presenti e si è convenuto di limitarela seduta di questa sera alla presentazione eillustrazione del bilancio, che interessa i setteprovvedimenti. La discussione e il voto sulbilancio avverranno in una seduta successiva,la prossima seduta relativamente alla qualeprovvederò domani a stabilire la data e a proce-dere alla convocazione.

Questa decisione l’ho assunta ai sensidell’art. 45 del regolamento e sottopongo al-l’approvazione del Consiglio questa proposta.

MASSIMO GUIDI. Presidente, posso in-tervenire?

PRESIDENTE. Siccome parliamo di or-ganizzazione del lavoro, stabilita nella Confe-renza dei capigruppo, sentendo anche alcunicapigruppo assenti, sottopongo all’approvazio-ne del Consiglio la proposta di rinvio delladiscussione e del voto a una prossima seduta,

limitandoci questa sera, solamente alla illustra-zione da parte dell’assessore al bilancio.

Pongo in votazione questa proposta.

Il Consiglio approva all’unanimità

Approvazione bilancio di previsione 2010 esuoi allegati (Illustrazione da parte dell’asses-sore)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 7: Approvazione bilancio di previsio-ne 2010 e suoi allegati (Illustrazione da partedell’assessore).

Ha la parola l’assessore Muci.

MARIA CLARA MUCI. Erano previste siala presentazione che anche la discussione e lavotazione. E’ stato proposto di rinviare di unasettimana, accogliamo questa proposta, cer-cando di dare, così, più spazio e più tempo aiconsiglieri per esaminare la documentazioneche in alcuni casi è stata depositata, in alcunicasi recapitata personalmente, quindi modifi-chiamo l’agenda e andiamo solo alla presenta-zione.

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Il momento dell’approvazione del bilan-cio di previsione credo sia il momento piùimportante in cui il Consiglio comunale e iconsiglieri vengono portati a discutere. E’ unmomento importante in quanto si pianifica tuttal’azione del Consiglio comunale per l’anno incorso ma si fa anche una programmazionetriennale degli investimenti e delle opere pub-bliche. E’ quindi un momento importante didecisione e visto che al Consiglio comunale,dopo la normativa del testo unico 267/2000sono state tolte delle competenze, questo rima-ne veramente uno dei momenti fondanti in cuiil Consiglio può pianificare l’azione ammini-strativa della città.

Il termine per approvare il bilancio è dinorma il 31 dicembre di ogni anno, però anchequest’anno, come sempre fatto, c’è una derogada parte del Governo, per portare l’approvazio-ne del bilancio al 30 aprile 2010.

Questa Amministrazione si è postal’obiettivo di approvare il bilancio di previsio-ne entro febbraio, avevamo detto entro l’ultimasettimana di febbraio-primi di marzo, quindisiamo nei tempi, anche se c’è stato unoslittamento di una settimana. Nostro obiettivoera quello di approvare prima possibile il bilan-cio perché si ricorre meno all’esercizio provvi-sorio e soprattutto si possono attuare primaquegli interventi che si ritengono prioritari enecessari per il proseguimento dell’attivitàamministrativa.

Come si è lavorato per arrivare alcompletamento della stesura dei documenti? Siè lavorato già da qualche mese sulle entrate esulle intenzioni di spesa sia da parte degliassessori che dei servizi, tenendo conto che nonè un lavoro semplice, nel senso che, per leesigenze che ci sono oggi, per quello che richie-derebbe una città come Urbino con il suo ruolonazionale e internazionale, necessiterebberorisorse molto maggiori sia per i cittadini maanche per il ruolo e l’importanza che al città diUrbino ha. Però tutti sappiamo che purtroppo ifinanziamenti derivano dal numero degli abi-tanti e a fronte di un numero di 15.500 abitanti— ultimamente c’è stato un incremento, quindiun’inversione di tendenza rispetto agli anniprecedenti e per fortuna questo tasso negliultimi anni è positivo, tanto che vi posso dire

che addirittura dai dati che abbiamo raccolto al31 dicembre 2009, nei primi mesi del 2010 c’èancora un dato positivo in questo senso —abbiamo uno dei territori più vasti d’Italia,siamo il quarto comune per estensione a livellonazionale e voi capite che mantenere i livellidei servizi in tutto il territorio comunale diven-ta un’impresa veramente difficile, anche secrediamo che un territorio siffatto sia anche unaricchezza e una risorsa, crediamo che avere deinuclei sparsi nel territorio sia comunque unaricchezza per la nostra città, quindi ci adoperia-mo e facciamo ogni sforzo per riuscire a man-tenere i servizi principali in tutto il nostroterritorio comunale, ovviamente con un ricariconotevole dei costi, perché avere 15.000 abitanticoncentrati in un unico territorio — Pesarocredo sia la metà rispetto a Urbino — fa sì chesia più semplice dare servizi, a cominciare daltrasporto scolastico, dai plessi scolastici, datutti i servizi alla persona che si vogliono ero-gare. Ad esempio, l’assistenza domiciliare unconto è farla in un territorio come il nostro nelquale in una mattinata si riesce ad erogare 4-5prestazioni, poiché la maggior parte del tempova nel percorso, un conto invece è fare un’unicastrada, riducendo di molto il tempo del percor-so.

(Entra il consigliere Scaramucci:presenti n. 17)

Come si è lavorato per costruire la docu-mentazione, per costruire il bilancio? Abbiamocercato di tenere bene in mente alcune criticitàche comunque ci sono state, con una incertezzadi risorse in entrata. Una delle prime criticità èla partecipazione dei Comuni al risanamentodei conti pubblici, le norme che ci sono impo-ste, poi il taglio dei costi della politica, 138.000euro a fronte di un risparmio vero di 3.000 euro,il blocco delle entrate tributarie. Noi abbiamol’Irpef già ferma da qualche anno al 6 per mille,poteva essere una possibilità, ma non lo è difatto: aumentare un punto di Irpef per il nostrocomune vuol dire avere 160.000 euro in più,sapendo che noi siamo allo 0,6 per mille, men-tre il massimo è lo 0,8 per mille. Questa potevaessere una possibilità da attivare, magari peravere un nuovo servizio oppure per far fronte a

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delle emergenze. Ci sono comuni all’8 permille, ma il blocco delle tariffe ci impone dimantenere ferma questa tariffa al livello diqualche anno fa.

Si è lavorato soprattutto sul contenimentodella spesa, sui beni e servizi, su una diversaorganizzazione anche di alcuni servizi, per cer-care di stare dentro il limite di spesa. Un’altrafonte importante che è stata tagliata è il fondounico sociale, che ha avuto un taglio del 42%,tagliato per la maggior parte dallo Stato centra-le, rimpinguato in parte dalla Regione. Comun-que c’è uno taglio effettivo del 42% rispettoall’anno precedente. Nel 2010 avevamo iscrittia bilancio 280.000 euro, nel 2010 abbiamoiscritti a bilancio 160.000 euro. Questo percapire di cosa stiamo parlando. Il fondo socialeè quello che finanzia la legge 328 del 2000 edè il fondo con cui si dovrebbe far fronte a tuttele situazioni del grave disagio della società chestiamo attraversando da sempre, ma soprattuttoin questo momento, sia per la crisi, sia per ilfatto che, aumentando l’età media delle perso-ne, andiamo incontro sempre più a una situa-zione di maggiore non autosufficienza e soprat-tutto le famiglie si trovano spesso a doveraffrontare questo problema.

Sull’Ici faremo un discorso a parte, nelsenso che le tariffe dell’Ici sono state bloccateal 2008. Per il nostro comune sono di 843.000euro. Come sapete tutti, il costo di assestamen-to era stato tagliato di circa 200.000 euro eproprio grazie alla protesta che è stata fatta datantissimi Comuni e dalle associazioni dei Co-muni c’è stato un reintegro di questa somma dicirca 299.000 euro, quindi trovate in entratauna spesa una-tantum della somma dell’Ici cheera stata tagliata nel 2009, in corso di assesta-mento.

Questa somma ferma al 2008, ogni annocomportava un incremento naturale di 50-60mila euro. Essendo ferma dal 2008, si com-prende che adesso è una entrata che rimaneferma al 2008, quando si continuano a costruirele case, quindi questo avrebbe comportato unmaggiore introito delle tasse comunali per fareinterventi, soprattutto investimenti. Questa èquindi un’altra somma che viene a mancare.

Queste le criticità nella predisposizionedel bilancio. Invece per preparare il bilancio

abbiamo sempre tenuto conto del rispetto deivincoli del patto di stabilità perché ci siamoposti l’obiettivo, così come abbiamo fatto nel2009, di rispettare il patto di stabilità, poiché,come sappiamo, il mancato rispetto del pattoporta delle sanzioni gravi, con delle ricadute alivello di scelte da parte dell’Amministrazione.

Un altro obiettivo importante che ci sia-mo posti è il mantenimento, sia qualitativo chequantitativo di tutti i servizi. Crediamo chequello dei servizi alla persona sia, nella nostratradizione, un punto di eccellenza che intendia-mo mantenere, quindi si è preferitorazionalizzare altre voci ma mantenere il livel-lo quali-quantitativo degli attuali servizi.

Ricordo che è proprio di questi giornil’uscita sui giornali nazionali dell’indagine fat-ta da “Cittadinanza Attiva”, che metteva ilnostro asilo nido tra i migliori e tra quelli a costipiù contenuti nel panorama nazionale, non solonella nostra provincia, anche rispetto alla realtàvicine. Quindi riusciamo a mantenere le tariffeinalterate.

Riguardo alle tariffe dei servizi alla per-sona è stato fatto un lavoro di differenziazione.Fino ad oggi avevamo solo una esenzione per iservizi alla persona per chi aveva un redditoinferiore a 5.100 euro, è stato fatto un lavoro,d’accordo con le organizzazioni sindacali, ab-biamo fatto anche diversi incontri. Ci hannoproposto di differenziare le tariffe, quindi inquasi tutti i servizi alla persona sono stateelaborate quattro fasce di reddito Isee, alzandoil minimo vitale. Siamo passati da 5.100 a 5.700per il minimo, al di sotto del quale gli utentihanno un esonero totale. Credo che sia una cosaimportante, soprattutto per tutte quelle fami-glie che in questo periodo perdono o non rie-scono a trovare un lavoro. Nelle prime fasce c’èuna riduzione notevole rispetto alle tariffe at-tuali. Nella terza fascia c’è il mantenimentodelle tariffe attuali. Solo nell’ultima fascia,vale a dire per chi supera i 20.000 euro direddito c’è un lieve aumento dovuto al redditoIstat.

Le variazioni delle tariffe andranno dalprossimo anno scolastico, non le cambiamo incorso d’anno, quindi chi affronterà il prossimoanno scolastico, a settembre del 2010 sarà aconoscenza del fatto che ci sarà una lieve mo-

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difica nella articolazione delle tariffe, sapendoche di base non c’è un grande ritocco a questiservizi.

Abbiamo cercato di razionalizzare la spe-sa e soprattutto si è cercato, nell’elaborareinsieme agli assessorati il bilancio di previsio-ne, di dare degli obiettivi ai dirigenti e agliuffici, in modo da razionalizzare delle risorse emettere in campo delle azioni per trovare nuoverisorse. Per esempio, l’affitto per il fotovoltaico,il progetto per gli insediamenti pubblicitari,che porta delle risorse al Comune di Urbino.Questo è un obiettivo dell’ufficio urbanistica.Sono quindi stati dati una serie di obiettivianche per attivare nuove risorse.

Per raggiungere l’obiettivo di giungere aquesta data con il bilancio predisposto, si sonofatti una serie di incontri, soprattutto con laGiunta, con i dirigenti, con la maggioranza, èstata fatta la Commissione bilancio, si sonoincontrati più volte i sindacati, con l’obiettivodi condividere il più possibile questo strumen-to, affinché non fosse considerato uno strumen-to fatto da un singolo ufficio o settore ma fosselargamente condiviso. Non nascondo la diffi-coltà di conciliare tutti gli elementi, sia dicriticità che di rispetto delle linee guida che cisiamo dati e alla fine siamo arrivati a un bilan-cio, per la parte corrente, di 16.704.000 euro edi 10.541.000 euro per la parte di investimenti.

Molta parte degli investimenti derivanoanche da progetti fatti lo scorso anno, per cuiabbiamo già la disponibilità di risorse per attua-re alcuni interventi. Penso per esempio all’ab-battimento delle barriere architettoniche, al-l’impianto di pannelli fotovoltaici alla casa diriposo, ad alcuni impianti e strutture sportive equant’altro. E’ importante l’ampliamento del-l’asilo nido Neruda, il cui finanziamento è del75-80% e permetterà non solo di mettere anorma l’asilo Neruda ma anche di poter amplia-re di una sezione, se necessario, per poteraccogliere più bambini. Con questo amplia-mento potremo accogliere anche i bambini nonresidenti per i quali abbiamo previsto un au-mento delle tariffe rispetto alle tariffe dei nostriresidenti, del 20%. Anche perché il costo delservizio non copre mai interamente la spesa chel’Amministrazione sostiene per mandare avan-ti i servizi.

Rispetto al patto di stabilità, si fa riferi-mento al 2007, quindi per la prima volta è unnumero positivo, di 149.486 euro. E’ già statoimpostato il bilancio, d’accordo i servizi finan-ziari con i lavori pubblici per calendarizzareanche i pagamenti allo stato di avanzamentodei lavori, quindi il metodo che ci daremo èquello che è stato adottato nel 2009, di vedercisettimana per settimana, per monitorare conti-nuamente le entrate e le uscite sui dati che sonosensibili per il patto di stabilità. Questa è unacosa importante, perché lo vogliamo rispettare,sapendo già che nel 2011 e nel 2012 l’obiettivodel patto è talmente elevato che avremo dellegrosse difficoltà, se non interviene un cambia-mento a livello legislativo, per poterlo rispetta-re.

Invece per quel che riguarda gli investi-menti, parliamo di 10 milioni di euro. Duemilioni riguardano il Padiglione. Si è data unapriorità e nel prossimo Consiglio si parleràdegli investimenti, c’è già la relazione pronta,come il piano triennale degli investimenti. Si èdeciso di dare la priorità assoluta a tutta unaserie di investimenti, tra i quali la scuola diCanovaccio, per poterla completare e per farein modo che sia già attiva dalla stagione scola-stica 2010-2011. Quindi per tutta una serie diinterventi si attiverà un mutuo.

Parliamo di una cifra di 16.704.000 euroin generale, per la parte corrente. Voglio ricor-dare che la maggior parte di questa cifra, chepuò essere troppo o poco, a seconda da chepunto di vista si guarda, è blindata da costi fissi— costi del personale, costi delle utenze, costidelle rate dei mutui, costi delle assicurazioni —rispetto ai quali non si può incidere immedia-tamente ma bisognerà fare un’attività di pro-grammazione più lunga nel tempo. Quindi ilmargine di manovra, la possibilità di manovrache rimane ai vari assessori — sarebbe statomolto più bello e più facile investire in tutti icampi — è limitata. Voglio sottolineare chenonostante questo il mantenimento dei servizialla persona è stato un obiettivo importante chesiamo riusciti a raggiungere; così come tuttauna serie di attività che crediamo prioritarie perquesta città.

Da ultimo vorrei che fosse apprezzato losforzo che tutta la città e questo Consiglio tutto

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insieme, in un periodo di crisi, sta facendo,cercando di investire, di fare grandi opere chein una città come Urbino, che non può avereuna valenza industriale per le sue caratteristi-che orografiche, riesce comunque a mettere incampo, ancora, delle grandi opere che sonoun’esigenza vera di dare servizi ai cittadini esoprattutto daranno possibilità di lavoro ai gio-vani che si affacciano adesso al mondo dellavoro, quindi delle potenzialità che vanno co-munque attivate e mantenute. Pertanto il corag-gio di questa Amministrazione di credere dipoter ancora accrescere l’economia di questacittà.

PRESIDENTE. Ringraziamo l’assesso-re Muci.

In base alla documentazione dei consi-glieri comunali, con un ulteriore spazio di tem-po per l’approfondimento, ci diamo appunta-mento, su questo argomento, alla prossimaseduta del Consiglio comunale.

L’assessore chiede di fare una precisa-zione. Ne ha facoltà.

MARIA CLARA MUCI. Non ho citato ladocumentazione che è stata consegnata. Oltrealla relazione previsionale e programmatica,trovate anche il Peg per tipologia di spesa, sia inentrata che in uscita e la relazione del Collegiodei revisori che saranno sicuramente presentialla prossima seduta, ma permettetemi di rin-graziare intanto la signora Ornella Valentini,che per me è un prezioso supporto, ma credoche lo sia per tutti noi. I revisori stanno entran-do in questo momento e ringrazio anche loro,perché con la loro competenza, con la loroprofessionalità sono un prezioso supporto perl’Amministrazione. Un grazie di cuore, lo ripe-to, a Ornella Valentini, perché è veramentedisponibile, è di supporto a tutti gli uffici.Soprattutto è sempre disponibile ad accogliere,a dare informazioni e spiegazioni a tutti noi.Credo che ogni consigliere che è andato da leiha sempre trovato una risposta, quindi mi sentodi ringraziarla anche a nome di tutti noi.

PRESIDENTE. Grazie per questo ulte-riore intervento. Anch’io saluto tutti, il gentilepubblico, i dirigenti comunali che sono stati

invitati alla seduta. Il lavoro è solo iniziale,quindi l’appuntamento effettivo è per la prossi-ma seduta del Consiglio comunale.

Individuazione frazioni non metanizzate ri-cadenti nel territorio comunale ai finidelle agevolazioni previste dall’art. 12della legge n. 488/1999

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 8: Individuazione frazioni nonmetanizzate ricadenti nel territorio comunale aifini delle agevolazioni previste dall’art. 12 del-la legge n. 488/1999.

Ha la parola l’assessore Crespini.

MARIA FRANCESCA CRESPINI. Con que-sta proposta di delibera si va a individuare edapprovare il piano di individuazione delle fra-zioni non metanizzate che l’art. 8 della legge488 del 1999 ci impone di redigere.

Non voglio tediare il Consiglio nel rileg-gere tutti i punti, dico soltanto la sostanza. Noirientriamo nella zona climatica E, una zona contemperature relativamente basse, quindi abbia-mo l’opportunità di avere delle agevolazionitariffarie per la metanizzazione, però doveva-mo presentare un elenco delle aree ancora nonmetanizzate, quindi abbiamo allegato a questaproposta di delibera l’indicazione di tutte lefrazioni non metanizzate: Castelboccione,Cavaticci, Cerquetobono, Forquini, Fornace,Ghiaiolo, Girfalco-Maciolla, Marcella, Minie-ra, Monte Avorio, Monteolivo, Montepolo,Montesoffio, Paganico, Palazzo del Piano, Pal-lino, Pantiere, Pieve di Cagna, Pozzuolo,Rancitella, Repuglie, San Marino, San Donato,Santa Maria delle Selve, Scotaneto, SS.Annunziata, Torre, Tufo, via Piana, Villa Cro-ce.

Abbiamo redatto una carta con questelocalità, solo per le frazioni non metanizzate,per le case sparse, che abbiamo fornito a Mar-che Multiservizi che si occupa della gestionedel servizio di metanizzazione. Una volta ap-provata questa delibera, trasmetteremo il tuttoal Ministero preposto.

Chiedo quindi di votare questa delibera.

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PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Ciampi.

LUCIA CIAMPI. Presidente, forse ricordomale, ma mi è sembrato che per quanto riguardala presentazione del bilancio, anche gli asses-sori, nel passato, abbiano fatto una loro illustra-zione. L’importante è che lo facciano al Consi-glio successivo. Era solo una precisazione.

Prendo atto con soddisfazione che lamozione scorsa sia stata accolta, perché i casi cisono stati e come ho detto in occasione dellapresentazione della mozione, qualche gestorelo faceva ma qualche altro si rifiutava. Invece,anche se la legge è cambiata, prendo atto che lamozione è stata accolta.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Bonelli.

ALFREDO BONELLI. Voglio fare solouna precisazione. La normativa nazionale pre-vede che oltre alle frazioni non metanizzate,siano indicate anche le vie che fanno parte dialtre aree o di altre frazioni non metanizzate,che però non sono servite. Alcune vie che sonocomprese nelle frazioni metanizzate, che perònon hanno la rete davanti — e ci sono situazionidi questo genere — anche loro hanno diritto…(Interruzione). Benissimo, a posto.

PRESIDENTE. C’è stata una restrizio-ne: le vie parziali sono state escluse.

Ha la parola il consigliere Gambini.

MAURIZIO GAMBINI. Solo una battuta,per dire che questo è un atto dovuto, quindiandava fatto e prendiamo atto di quello che èstato fatto doverosamente. L’assessore, nellapresentazione di questa delibera ha detto giu-stamente che siamo in un’area di categoria E,però sarebbe il caso di valutare anche soluzionialternative a quella del metano, cioè comincia-re a prevedere — sarebbe stato meglio averlofatto — un altro tipo di soluzioni, per lo menoper aree nuove, di nuova espansione, anchepensare al teleriscaldamento, a impianti chepotrebbero andare pubblico, privato, concentralizzazioni. Cominciare a guardare solu-zioni diverse per migliorare questo tipo di ser-

vizio, perché, come tutti sappiamo, i fondieuropei ci sono, a volte ci sono progetti a cui sipuò accedere e avere progetti specifici pensosia utile. Credo che l’assessore ci ha già pensa-to, ma ho colto l’occasione per dire che secondome bisognerebbe andare in questa direzione,quindi se l’assessorato o gli uffici predispongo-no dei progetti, quando arrivano le risorse ne-cessarie, vi si può attingere, altrimenti si fafatica a predisporre i progetti.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreCrespini per la replica.

MARIA FRANCESCA CRESPINI. Ringrazioil consigliere Gambini per il suggerimento. Giàcome ufficio stavamo ragionando su questapossibilità, proprio per questa normativa del2010 che vede l’impossibilità per vie che nonsono metanizzate, all’interno anche di frazionimetanizzate, di poter avere questo servizio.Stavamo ragionando su cose alternative. Adesempi a Canavaccio ci sono molte situazionidi questo tipo. Quindi, grazie.

PRESIDENTE. Pongo in votazione ilpunto 8 dell’ordine del giorno.

Il Consiglio approva all’unanimità

Pongo in votazione l’immediataeseguibilità.

Il Consiglio approva all’unanimità

Approvazione schema di convenzione fra ilComune di Urbino e le associazioni divolontariato Auser di Urbino e AnteasServizi Marche di Pesaro per progettisocialmente utili

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 9: Approvazione schema di conven-zione fra il Comune di Urbino e le associazionidi volontariato Auser di Urbino e Anteas Servi-zi Marche di Pesaro per progetti socialmenteutili.

Ha la parola l’assessore Crespini.

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SEDUTA N. 9 DEL 3 MARZO 2010

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MARIA FRANCESCA CRESPINI. Con que-sta proposta di deliberazione si va adriconfermare una convenzione in atto dal 2006con questi gruppi di volontari Auser di Urbinoe Anteas di Pesaro, per servizi socialmenteutili. E’ una convenzione che andiamo a stipu-lare con queste associazioni utilizzando il lavo-ro degli anziani per lavori utili per il Comune,non solo per l’assessorato ai lavori pubblici maanche per la pubblica istruzione, dal momentoche questi “anziani” ma ancora molto efficien-ti, accompagnano, ad esempio i bambini daquando scendono dal pullmino fino alla portadella scuola, seguono il servizio mensa ecc.

Invece per quanto riguarda il mio asses-sorato ai lavori pubblici, li utilizzeremo per lamanutenzione del verde pubblico in aree pro-tette, intorno alle scuole, intorno ai cimiteri, leaiuole, i giardini pubblici, lavori di pubblicautilità.

La convenzione prevede esclusivamenteun rapporto tra noi e le associazioni, o tra noi ei lavoratori, quindi i lavoratori percepirannosoltanto un rimborso dall’associazione che noiabbiamo quantificato in 6 euro all’ora.

Vi chiedo di votare favorevolmente que-sta delibera.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Bonelli.

ALFREDO BONELLI. Vorrei alcunichiarimenti che ritengo necessari.

Innanzitutto vorrei capire che tipo di as-sicurazione ha costituito l’Amministrazionecomunale a copertura di eventuali rischi chedovessero derivare dall’uso di queste associa-zioni. Poi quali sono i piani di sicurezza checomunque ha predisposto il Comune o chehanno predisposto le associazioni e che hannosottoposto all’approvazione del Comune. Ter-zo, ci sono delle altre associazioni nel territoriodel comune che sono convinto che certi servizili farebbero gratuitamente e per passione.

Di fronte a questa situazione è stataespletata una specie di gara, una informativa,un qualcosa che stabilisca se c’è questa dispo-nibilità? Perché io so che c’è, altrimenti nonavrei fatto la domanda.

Noi parliamo di compensi, però è una

situazione non bella in una associazione divolontariato. Se avessimo parlato di contributia fondo perduto all’associazione senza divisio-ne… (Interruzione). Il rimborso spese è un’al-tra cosa, non può essere quantificato rapportatoa una prestazione oraria e noi diamo 6 euroall’ora. E’ vero che all’art. 6 della convenzionesi dice “non devono essere considerate presta-zioni di servizio”, ma di fatto alcune lo sono,per esempio il verde e l’utilizzo anche di alcunimezzi per tagliare, perché è vero che abbiamotolto i mezzi motorizzati, comunque anche lafalce a mano è un mezzo che può provocareproblemi.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Gambini.

MAURIZIO GAMBINI. Fermo restando leprecisazioni che ha fatto il capogruppo Bonelli,su cui bisogna presentare attenzione, devo diredalle notizie, dagli incontri che abbiamo fattosul territorio, nelle frazioni anche come grup-po, devo rilevare che c’è soddisfazione da partedei cittadini, quindi ritengo che, al di là delleattenzioni che assolutamente vanno poste pernon mettere a rischio l’Amministrazione e so-prattutto chi la governa, anche se qualche voltefa anche bene al Sindaco andare in tribunale,perché fa qualche passeggiata, comunque c’èapprezzamento, in qualche frazione un po’ dipiù, in qualche frazione un po’ di meno, maquesto dipende dai soggetti che intervengono.Credo che al di là di tutto — l’ho detto dall’ini-zio, da quando è stato rafforzato questo servizio— questo piccolo intervento non risolve i pro-blemi che le frazioni hanno, però, specialmentein alcuni casi — Pieve di Cagna, Canavaccio —si vede una maggiore attenzione e questo èpositivo.

La spesa che si sostiene può esseremigliorabile, come tutto, però credo che questosia un buon intervento, fermo restando le coseche diceva il consigliere Bonelli sulla sicurez-za, perché chi fa quel tipo di lavoro tende,probabilmente, ad andare fuori da quello chepuò fare e che non può fare. Non potrebberotagliare l’erba ma qualche volta serve fareanche quello, quindi siamo al limite.

Esprimo, a seguito di quanto detto daicittadini, apprezzamento per questo servizio.

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PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Serafini.

ALCEO SERAFINI. Solo per indicare checon il regolamento si vengono a delineare quel-li che potrebbero essere i campi di intervento ela modalità, che rimane comunque una presta-zione volontaria, quindi non chiamerei costorolavoratori ma volontari che svolgono un certoservizio e l’indennizzo proviene loro soltanto atitolo di rimborso forfetario e anche se vienecalcolato per dare una valutazione, rientra inquello. Quello che mi preme sottolineare è chegradirei che i contratti che dovessero esseresottoscritti, almeno vengano sottoscritti dal di-rigente e prima dell’inizio di qualsiasi attivitàda parte di costoro, siano registrati tutti glielementi costitutivi, prima di tutto sia il contrat-to che il rapporto assicurativo. Altrimenti noncominciare neanche il rapporto, perché il Con-siglio approva, poi se qualcuno fa iniziare que-sti volontari senza che vi siano queste cose…Almeno chi sviluppa l’attività deve mettere ivolontari nella condizione di essere tutelati. E’più a tutela del lavoratore che nostra.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Ciampi.

LUCIA CIAMPI. Innanzitutto dico che èun po’ improprio dire anziani”, perché ho vistosvolgere il ruolo da qualche ragazzo compo-nente di queste associazioni, quindi andrebbechiarito. Mi riferisco ad esempio, alla vigilanzaall’uscita dalle scuole. Bisogna chiarire, perchéqualcuno che ha 23-24 anni non può essereconsiderato anziano.

Siccome vengono messe insieme Auser eAnteas, si può sapere quali sono le azioni spe-cifiche dell’Auser e dell’Anteas? Ci deve esse-re una separazione. Ad esempio, fino a qualcheanno fa all’Auser venivano dati 15.000 euro,quest’anno ci ritroviamo con 40.000 euro, quindivorrei sapere se rimane la divisione 15.000euro all’Auser e 25.000 all’Anteas.

Vi preannuncio che mi asterrò proprioper questa unione che non condivido, premessoche, escluso gli anziani, il volontariato o èvolontariato o non è. Quando si dice 180 euro almese per le spese, insomma… Questa però è

un’idea mia che non c’entra niente. Io la pensocosì.

Poi vorrei sapere un’altra cosa. E’ statomai quantificato quanto va ai volontari e quan-to resta alle associazioni per la gestione? E’questo il mio vero punto interrogativo: spessoqueste associazioni di volontariato, per la ge-stione assorbono la gran parte dei finanziamentie andrebbe chiarito, perché se su 40.000 euro nespendo 15.000 per mantenere una struttura digente che sta seduta e non degli anziani chefanno la vigilanza o che puliscono il verde,sinceramente non condivido. Quindi andrebbequantificato. Quanti sono i dipendenti? Se pren-dono 180 euro al mese al massimo, può esserequantificato chiarissimamente: tot dipendentiper 180 viene tanto e vediamo quanto rimane.

Siccome in questa proposta che ci fatenon viene specificato quanto detto, o mi asterròo voterò contro. Ci penserò in base al dibattitoe alla risposta ma di sicuro non darò il votofavorevole, non perché non condivida l’azione,l’utilità, l’impiego ma per le ragioni che hoappena esposto.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreMuci.

MARIA CLARA MUCI inserisco in questodibattito, perché quella che andate ad approva-re questa sera è una delle convenzioni con leassociazioni Auser e Anteas, per i servizi che cisvolgono, di supporto all’attività amministrati-va. Prendo la parola per dire che anche nelsociale abbiamo già in atto delle convenzionianche più ampie rispetto a questa, che si sonorivelate un aiuto fondamentale per la nostraattività amministrativa, di supporto e non disostituzione. Ha fatto bene a dirlo il consigliereGambini: il volontariato integra l’azione del-l’Amministrazione, non la sostituisce. Quelloche tengo a sottolineare è che questi progetti,sono fatti su scala nazionale, non esistono soload Urbino. Le associazioni Auser e Anteashanno uno statuto a livello nazionale, quinditutto il loro ordinamento, anche il compensoviene stabilito a livello nazionale. Si è costituitagià da qualche anno nel nostro territorio e faparte di un progetto importantissimo denomi-nato “Gli anziani come risorsa”, in quanto non

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tutti ma la maggior parte dei volontari sia Auserche Anteas sono persone che sono andate inpensione, ancora in grado di svolgere un mini-mo di attività lavorativa e mettere il loro tempoa disposizione per aiutare, chi nel campo socia-le chi nel campo di piccoli lavori di manuten-zione che poi si sono rivelati utilissimi.

E’ importante utilizzare il tempo di per-sone che sono andate in pensione, che ancorasono in grado di svolgere un minimo dia attivitàe un’attività molto importante, che va nell’otti-ca di far sì che la data di pensionamento non siadi colto la cessazione di un’attività, passandoda una vita totalmente intensa ad una vita diozio. Questo è un progetto che è stato fatto alivello nazionale, è un progetto molto impor-tante, che nella nostra città, nel nostro territorioabbiamo voluto perseguire, sia nel sociale chenel campo dei piccoli lavori di manutenzione,perché crediamo sia molto importante. E’ veroche delle volte ci sono anche persone giovaniche non fanno nient’altro: anche loro se hannotempo libero lo mettono a disposizione peraiutare a svolgere dei lavori che sicuramente, seli facessimo con altri mezzi costerebbero alComune molto di più.

(Entra il consigliere Andreani:presenti n. 18)

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Fedrigucci.

GIAN FRANCO FEDRIGUCCI. Vorrei dareun contributo rispetto a quanto detto da Gambini.E’ vero, questo è un servizio che è stato moltoapprezzato dalla cittadinanza, perché oltre adessere una cosa utile, credo anche che sia unpunto di riferimento per la frazione. La personache è lì tutto il giorno, può fare quello che sivorrebbe da parte anche dell’Amministrazionestessa. Dunque è un punto positivo, perchéoltre ad avere la possibilità di eseguire questipiccoli lavori, dà anche la possibilità di averequesto rapporto continuo con la cittadinanzadella frazione, potendo esaudire sin da subito lerichiese da parte degli abitanti della frazione.Dunque il mio voto è favorevole.

PRESIDENTE. Prima di dare la parola

all’assessore Crespini, vorrei dare anch’io, per-sonalmente, un contributo, anzitutto perchésono intervenuto l’estate scorsa nel rilancio diquesta attività di volontari, poi anche perchésono il promotore della delibera che si richiamain questo atto, del 2006, che proposi al Consi-glio comunale come assessore ai lavori pubbli-ci. E’ un’iniziativa nobile. L’importante —questa era l’intenzione di allora e non puòmodificarsi — è che queste persone non sosti-tuiscono lavoratori del Comune di Urbino.Vanno bene indicate le attività che possonosvolgere e i luoghi, perché c’è una responsabi-lità penale e patrimoniale, perché se succede unincidente non è sufficiente dire che sono coper-ti da assicurazione, sia le associazioni che ilComune con la sua polizza di responsabilitàcivile. Perché poi sono anziani ecc. Quindi nonpossono sostituire i dipendenti, va bene indica-to dove. C’è anche un elemento di pluralità,anche per chiarire quello che ha detto il consi-gliere Bonelli: nel 2006 fu fatto un comunicatonel quale dissi “gli anziani che sono disponibilia fare del volontariato si presentino alle asso-ciazioni A e B”, quelle che avevano dato ladisponibilità.

Quindi il mio voto è favorevole per tuttequeste ragioni. L’importante è che non sienfatizzi il ruolo dei volontari sotto il profilodel compenso, delle attività che svolgono, deiluoghi dove svolgono l’attività. Il consigliereSerafini ha parlato della sicurezza e conosce lanormativa, perché svolge questo ruolo nell’en-te ove lavora, quindi non è possibile che questepersone utilizzino scale, macchine a motoreecc.

Do merito all’assessore Crespini che hapresentato la proposta che va in quella direzio-ne, perché la convenzione del 2006 era piùampia. Nel frattempo sono pervenuti diversisuggerimenti per chiarire l’attività dei volonta-ri. Così come è necessario, prima di sottoscri-vere la convenzione, acquisire da parte delleassociazioni l’elenco di coloro che operano conil Comune, perché per il Comune non debbonoessere degli sconosciuti, quindi l’elenco deglioperatori, il compenso è riferito a un rimborsoforfettario di spesa, poi, l’altra cosa è che devo-no giustamente depositare al Comune una po-lizza assicurativa per quel tipo di attività. Quin-

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di voto favorevolmente e mi auguro che l’as-sessore nella replica tenga conto di queste indi-cazioni, perché non sarà possibile vederli ta-gliare con il frollino le pietre, il ferro oppurearrampicati sulle strade a intenso traffico ecc.

Ha la parola l’assessore Crespini.

MARIA FRANCESCA CRESPINI. E’ fin trop-po ovvio che i “frazionasti” sono una figura —per questo li metto sempre fra virgolette —nostalgica. Ci piaceva citare questo nome main realtà hanno ben poco a che fare, perché è fintroppo ovvio che sappiamo non possono sosti-tuirsi ai nostri dipendenti, anche perché ricordoche sono volontari, quindi fanno le ore checredono, entro un limite massimo di 30 oremensili, possono lavorare quando vogliono, inche momento vogliono. Non stanno alle nostredipendenze o ai nostri ordini. Il nostro rapportoè esclusivo con le associazioni, con le qualiabbiamo stipulato questa convenzione metten-do bene in regola le competenze e fin dove sipuò arrivare con questi volontari. Loro possonofare un massimo di 30 ore, non è detto che lefacciano, quindi se uno no ha voglia, un mesesta a casa. Questi 180 euro sono comprensividella quota assicurativa. Devo dire che le asso-ciazioni non si tengono nulla di questa quotache noi diamo, perché parte va per coprirel’assicurazione, il resto va al rimborso spese deivolontari. Le associazioni introitano una quotache non so se va dai 10 ai 15 euro annuali, diassociazionismo. Come per tutte le associazio-ni c’è un’iscrizione, una quota. Comunque,glielo dirò precisamente nel prossimo Consi-glio qual è esattamente la quota associativa,oppure la informerò telefonicamente.

Per quello che riguarda la sicurezza, quelloche abbiamo preteso dalle associazioni è chevenissero provvisti di un giubbotto di ricono-scimento che dà non il Comune ma le associa-zioni, non possono stare su strade frequentate,quindi possono stare soltanto su strade secon-darie, interne alla frazione dove operano, nonpossono salire su scale, non possono assoluta-mente usare motoseghe. Sono dotati di ramazze,carriole, zappe, falci. . Ci siamo raccomandaticon le associazioni.

Detto questo, noi abbiamo un elementodi tutti gli operai e di tutti i volontari che

lavorano in collaborazione con il Comune. Danoi sono tutti anziani, tutta gente in pensioneche supera i 60 anni, ancora in buona salute perfortuna. Tengo a sottolineare che oltre all’utili-tà e al fatto di far sentire meno abbandonati gliabitanti delle frazioni e sono un trait-d’uniontra l’Amministrazione e la popolazione, la cosache mi ha molto gratificato è che a questivolontari — mi riferisco ai volontari di Cano-vaccio, di Pieve di Cagna — abbiamo ridato,come loro dicono, la vita, sono contenti, sonorifioriti, mi ha detto uno, “sono rinato da quan-do faccio questo servizio volontario”.

Ringrazio tutti, volevo fugare queste per-plessità della signora Ciampi. La sicurezzapreme a noi, soprattutto al responsabile ing.Spadoni. Non siamo stati superficiali, anzi ab-biamo valutato la cosa con molta attenzione.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Felici per dichiarazione di voto.

ENZO FELICI. Vorrei spezzare una lanciariguardo a questo argomento. Sono molto sod-disfatto e contento di questa proposta, ancheper quello che è avvenuto pure negli anni pre-cedenti. Però vorrei far capire bene, sia a loroche ai cittadini, cosa devono fare, perché quan-do sono nella frazione o nei posti di lavoro,sono i cittadini stessi, a volte — e io mi sonotrovato lì — che li obbligano, anche con ingiu-rie e frasi offensive, dicendo “ti pagano, faianche questo”. A me dispiace questa cosa.Bisogna quindi far capire ai cittadini che questipensionati sono lì per fare alcuni servizi. Pensoche quando si sono adoperati per la pulituradelle caditoie, per alcuni chiavicotti e per lamanutenzione di alcuni tratti di strada, giàhanno fatto tanto.

Dico questo, perché a volte siamo noistessi a fare delle richieste che purtroppo nonsono di loro competenza.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Bonelli.

ALFREDO BONELLI. Vorrei precisare unacosa. Qualsiasi atto che viene presentato hasostanzialmente tre aspetti. Questo tipo di scel-ta per me non ha problemi, l’ho proposto an-

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ch’io in campagna elettorale, quindi non sonocontrario. Il secondo aspetto è quello politico esu questo tentenniamo un po’. Il terzo aspetto èche tu, una volta che hai approvato un atto, tiassumi la responsabilità di quello che approvi.Ecco perché ho chiesto se ci sono questa seriedi documenti che mi garantiscono che l’Ammi-nistrazione ha fatto quello che è previsto inquesti casi. La risposta a questo non l’ho avuta:è stato esaminato? Che tipo di assicurazionehanno queste due associazioni? E’ stata data laformazione al personale? E’ stato stilato unpiano per fare questa roba? Io sono favorevoleai primi due aspetti ma su questo ho bisogno dichiarimenti. Altrimenti dovrei votare contro.

Ho necessità di avere certezze su questiaspetti. Se mi viene garantito che questo aspet-to c’è, sono stati stilati questi documenti, sonodisposto ad approvare, però devo avere questacertezza; diversamente mi assumo una respon-sabilità che non credo di dovermi prendere.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Ciampi.

LUCIA CIAMPI. Chiariamo una cosa. Sic-come mi asterrò dal voto, chiarisco che ritengoil volontariato fondamentale per molte attività,anche perché le amministrazioni non possonoarrivare ovunque, ma abbiamo già chiarito chefanno poco o niente, con 40.000 euro all’annonon mi pare tanto volontariato. Forse non è ilcaso di dirlo, ma voi assessori sapete che faccioparte di molte associazioni di volontariato allequali date 1.000-1.500 euro. Un prezzo che inseno ai comitati dico sempre che è anche trop-po, perché per me il volontariato è volontariato,non può vestirsi diversamente. Qui ci sono40.000 euro, certo con la soddisfazione dellepersone che hanno qualcosa da fare, anche sesarebbe meglio mettere i frazionasti, secondome. Insomma non mi è chiaro, però voglioripeterlo: non si dica che sono contraria alvolontariato. Il volontariato va benissimo eribadisco di avere visto, per alcune attività, deigiovani. Che poi lo facciano gratis è un altrodiscorso, però qui si parla di soli anziani e hovisto che quell’attività la fanno anche dei gio-vani. Bisogna quindi chiarire “anziani e giova-ni volontari”. Io li ho visti.

Pertanto mi astengo.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Bartolucci.

RANIERO BARTOLUCCI. Voto sicura-mente a favore, perché questi pensionati sonoun punto di riferimento, specialmente nellefrazioni. Le frazioni, specialmente quelle lon-tane, hanno con queste persone un punto diriferimento, quando c’è un’emergenza. Anzi,direi di migliorare, di aumentare le ore per iprossimi anni, perché sono una risorsa, special-mente per le popolazioni che sono lontane dallacittà.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Ruggeri.

ALBERTO RUGGERI. La dichiarazione divoto del nostro gruppo è convintamene favore-vole e dico convintamene perché questa con-venzione sin dal primo momento ha dato unarisposta che tra l’altro è stata molto ben recepitadalla cittadinanza, perché quando è uscita c’èstato subito un grandissimo entusiasmo. Credoche la valenza sociale di questa convenzionestia non soltanto nel fatto che comunque ven-gono fatti dei lavoretti per la comunità maanche per l’utilizzo di queste persone, che iocredo siano tutti pensionati, poi ho sentito chela collega Ciampi ha fatto un’eccezione. Do perscontato che siano tutti pensionati perché que-sto è lo spirito, poi c’è la valenza sociale anchedell’impiego di queste persone.

Il nostro voto è quindi favorevole, ancheperché credo sia bene distinguere il voto el’indirizzo sull’atto, da quelle che saranno,successivamente, le competenze di un dirigen-te. Credo che sia questo il punto.

Non voglio discutere, esprimo soltanto ilmio punto di vista. Noi, questa sera, siamochiamati ad esprimere il nostro parere sull’atto,un atto che condividiamo e qui ci fermiamo, poici sarà un dirigente o una serie di dirigenti chedovranno ottemperare a tutto quanto previsto.

Chiudo con una battuta. Circa il discorsodei 6 euro, a me risulta che anche la protezionecivile, quando si fanno delle manifestazioni,prende 10 euro all’ora più il panino, quindianche su questo credo che si possa essere sod-disfatti.

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PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Gambini;

MAURIZIO GAMBINI. Il consigliereRuggeri ha fatto il paragone con la protezionecivile che non è proprio il massimo.

A parte questa battuta, come ho già dettoprima noi voteremo a favore. Fermo restandoquanto detto dal consigliere Ciampi, cioè chequeste risorse debbono andare assolutamentealle persone che si impegnano in questovolontariato o in questo tipo di attività, perchémi sembra doveroso, dai conti che vengonofuori, considerando che sono 25-30 persone, daquello che mi risulta… (Interruzione). Consi-derando che 180 euro possano essere 5.000euro al mese in riferimento a 30 persone, prati-camente siamo lì, sono oltre 40.000 euro.

Secondo me l’attenzione va posta su quel-lo che diceva il consigliere Serafini prima, cioèverificare quali sono questi lavoratori, cosafanno. Non lavoratori ma volontari, perché cisono anche dei luoghi nei quali qualcuno si èlamentato come diceva il consigliere Felici,magari anche impropriamente, perché non ci sipuò aspettare che si faccia un’attività vera epropria di servizio. Si pone anche li dubbio checon 40.000 euro si può pagare una persona emezza, in questo momento di crisi tutto è pos-sibile, però credo che questa esperienza sia davalutare positivamente.

Noi esprimiamo il nostro voto favorevo-le. Anche in merito a quanto diceva il consiglie-re Bonelli, mi pare che leggendo la convenzio-ne c’è scritto che comunque è responsabilitàdell’associazione. Chi fa la convenzione si do-vrà prendere la responsabilità di puntualizzarequeste cose. Non mi pare però che la responsa-bilità possa ricadere su di noi, quindi questodubbio non ce l’ho.

Ritengo che sia un’iniziativa positiva,l’avevamo espresso come gruppo dall’inizio,da quando aveva iniziato questa esperienzal’allora assessore Mechelli, quindi ritengo cheladdove ci sono dei punti positivi vadano rile-vati. Tutto il nostro gruppo ritiene che questovada assolutamente riconosciuto, quindi vote-remo a favore.

PRESIDENTE. Pongo in votazione ilpunto 9 dell’ordine del giorno.

Il Consiglio approva con 15 voti favorevolie 3 astenuti (Bonelli, Ciampi e Silvestrini)

Pongo in votazione l’immediataeseguibilità.

Il Consiglio approva con 15 voti favorevolie 3 astenuti (Bonelli, Ciampi e Silvestrini)

Cessione relitto stradale comunale diScotaneto al sig. Occhialini Domenico

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 10: Cessione relitto stradale comunaledi Scotaneto al sig. Occhialini Domenico.Ha la parola l’assessore Crespini.

MARIA FRANCESCA CRESPINI. Credo chealla base di questo — parliamo del 1965 — ilfatto che il sig. Occhialini, in buona fede, haoccupato, per una parcellizzazione sbagliata,un pezzo di territorio del Comune di Urbino evi ha ampliato la propria abitazione. Pratica-mente questo ampliamento era non autorizza-to. Poi c’è stato il condono e quando è andatoper condonare ci si è accorti che non potevachiedere questo condono, perché il terreno nonera suo. Quindi c’è stata una delibera dellaGiunta comunale n. 180/2009 con cui si èprovveduto alla sdemanializzazione di questoterreno, classificato come zona B dicompletamento, ad destinazione residenziale.

Oggi andiamo a chiedere di poter vende-re questi 18 mq. per la somma di 360 euro, 20euro a mq., così si sana una storia che è nataviziata sotto questo doppio profilo, sia del ter-reno occupato indebitamente che dell’abusofatto. Si va a sanare una cosa che ormai da 40anni è lì, quindi vi chiedo di votare per lacessione di questo frustolo al sig. OcchialiniDomenico.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Bonelli.

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ALFREDO BONELLI. Qui si parla di stra-da comunale. Le strade comunali appartengo-no al patrimonio indisponibile, quindi vuol direche non se ne può disporre. Come è successoche un signore abbia potuto costruire su unastrada comunale e nessuno se ne è accorto?Visto che se ne accorge lui dopo tanti anni, fa larichiesta di sdemanializzazione. Segretario, leisa benissimo com’è questa storia. Io non voglioparlare, non voglio andare oltre, però vogliocapire perché nessuno si è mai accorto di que-sto. (Interruzione). E’ una strada che non ha piùcorso? Questo voglio capire. Nell’atto ci do-vrebbe essere scritto che era un terminale distrada non più usato. Lo precisiamo adesso e locapisco.

Se non ci fosse stato questo presupposto,avrei dovuto approvare un atto che di per séstesso avrebbe comportato una denuncia. Nonsi possono fare queste cose. Se è stato precisatoa posto, mi sta bene.

PRESIDENTE. Con questi colloqui econfronti a distanza mi pare che si sono chiaritediverse cose. Completiamo con la richiesta diintervento del capogruppo Ciampi.

LUCIA CIAMPI. Che siano 18 metri qua-drati va bene, ma che da quando sono consiglie-re questi casi si siano ripetuti con una assiduitàincredibile è altrettanto vero. Che ci sia aSant’Egidio, addirittura, una casa costruita suuna strada comunale, che rimane lì nonostantela legge abbia detto che bisogna provvedere, èaltrettanto vero.

Ma vorrei dire una cosa: secondo mequeste situazioni sono dovute al fatto che l’Am-ministrazione di Urbino non ha mai avuto chia-ra la situazione dei propri terreni. Ecco spiegatoperché ho fatto quella richiesta, perché non èl’unica. Il Comune stesso non sa qual è la suasituazione, altrimenti non è possibile che siverifichino continuamente queste situazioni.Questa è minima, ma ce ne sono state tante altree, ripeto, penso alla casa che porta alla chiesa diSant’Egidio, che ha chiuso completamente lastrada, con altri proprietari che sono dieci anniche fanno rilevare di voler libera la strada e nonè avvenuto. Ho chiesto la situazione dei terreniproprio per questo e lei sa come è andata avanti

la cosa, perché non è chiara. L’Amministrazio-ne non ha mai avuto chiaro qual è la situazionedelle sue proprietà. E’ questo il punto, non sonoi 18 metri, i 360 euro.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Gambini.

MAURIZIO GAMBINI. Premesso che sonofavorevole alla cessione, ritengo che su argo-menti di questo genere il Consiglio vada me-glio documentato, perché pur essendo un metrodi terreno, non so quale importanza ha. Dicoquesto, primo per la valutazione economica,ma anche per capire cos’è successo. Ritengoche sia doveroso spiegare ai consiglieri da partedegli uffici o dell’assessore competente, cosa èsuccesso in quella storia precisa, perché diqueste situazioni ne abbiamo deliberate a deci-ne, forse a centinaia negli ultimi dieci anni,almeno da quando sono io in questo consesso.Oggi vado a deliberare una cosa che potrebbeledere gli interessi di qualcun altro, al di làdell’interesse dell’Amministrazione. Quindivotiamo senza avere la minima conoscenza dicosa è successo in quel luogo preciso, pur se èun metro, perché se io ho un metro di terrenodavanti alla porta di casa di qualcuno ha unvalore inestimabile, se il metro di terreno èlungo il fosso, magari ha un valore minimo. Noinon conosciamo minimamente la situazione,quindi una mappa, una foto aerea, una docu-mentazione precisa dell’intervento che si va afare è assolutamente doverosa, perché credoche vada posta attenzione. L’intervento andràfatto, la vendita andrà fatta, però abbiamo molticasi nel nostro comune, rispetto ai quali questesituazioni di fatto si sono create e a monte c’èanche una responsabilità che va ricercata, per-ché un monitoraggio preciso delle proprietàcomunali, anche là dove sono fazzolettini diterra o proprietà apparentemente insignificanti,va fatto. Questo comporta anche un costo,perché qualsiasi cosa si fa ha un costo. Credoperò che vada in qualche modo visto.

Quello che è difficile da capire, è che lavalutazione dei terreni negli ultimi anni è sem-pre 20 euro al metro. Non mi spiego come possaessere che a Scotaneto, su 18 metri il valorepossa essere di 20 euro, a Schieti 20 euro, a

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Pieve di Cagna 20 euro e davanti a Urbinosempre 20 euro. Qui c’è un vizio di sostanza,perché è impossibile che la valutazione sia fattasempre allo stesso modo, in qualsiasi luogo sivada a intervenire.

Pur votando a favore, mi auguro che, peril futuro, l’assessore di riferimento e gli ufficifacciano un lavoro più attento.

PRESIDENTE. Pongo in votazione ilpunto 10 dell’ordine del giorno.

Il Consiglio approva all’unanimità

Pongo in votazione l’immediataeseguibilità.

Il Consiglio approva all’unanimità

Convenzione tra la Comunità montana Altoe Medi Metauro di Urbania e il Comu-ne di Urbino per la gestione unitariadel canile rifugio Ca’ Lucio di Urbino

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 11: Convenzione tra la Comunità mon-tana Alto e Medi Metauro di Urbania e ilComune di Urbino per la gestione unitaria delcanile rifugio Ca’ Lucio di Urbino.

A pag. 1, a metà pagina, laddove si dice“euro 1,50 più Iva per cani ricoverati fino al31.12.2005”, bisogna aggiungere “e tuttorapresenti”. All’ultimo comma, anziché “2006”si intende “2009”. La stessa tariffa dell’annoscorso.

Ha la parola il Sindaco.

FRANCO CORBUCCI, Sindaco. Illustrarequesta pratica non è altro che ripetere unaquestione che ormai affrontiamo da anni, sem-pre la stessa. “La delega ai cani” è mia ed è unaquestione simpatica, perché so già che tornere-mo a dire quanto ci costano.

Sapete tutti che si tratta di euro 1,50 piùIva fino al 2005, poi 1,33 più Iva a tutt’oggi.Sapete anche che abbiamo chiarito alcuni aspet-ti: i cani che vengono accalappiati nel nostro

comune appartengono a noi e paghiamo noi,quelli che invece vengono ritrovati davanti lasede di Ca’ Lucio, vengono divisi in rapportoalle quote di cani che ognuno ha, perché èprevedibile che se ne lasciano cinque, avendoUrbino un rapporto più alto degli altri è piùfacile che due vadano a carico del Comune diUrbino e gli altri a carico degli altri Comuni.Comunque c’è una ripartizione. E’ chiaritoanche l’aspetto che alcuni cani nostri non sonopresenti solo al canile di Ca’ Lucio ma anchenei canili che comunque hanno un rapportoconvenzionale con la Comunità montana e ilcosto per noi è lo stesso. C’è il problema, che ioho sollevato nella Conferenza dei sindaci, dovemi sono fatto carico di leggere e guardare tuttii registri e devo dire che c’è una contabilitàprecisa, puntuale e stando anche ai dati cheabbiamo visto lì, le proporzioni sono quelle.Questo dipende dal fatto che vengono comun-que accalappiati nel nostro territorio.

Abbiamo fatto un discorso di analisi deicosti: per come è strutturato il canile, per lepersone che ci lavorano i costi sono quelli.Abbiamo chiesto in giro, differenze notevolinon ci sono. L’esigenza di avere un canile,comunque, mi sembra che sia anche un fatto dicultura, non possiamo fare finta che questoproblema non esista. Abbiamo applicato neltempo e negli anni anche misure di prevenzio-ne, non è semplice. Si lavora anche sul fattodella donazione, affinché questi cani possanoessere in qualche modo presi in adozione, quin-di tolti dal canile comunitario, pertanto toltaanche la quota a carico. Però, per quanto si fa,questa è la realtà.

Andiamo quindi a riproporre,dall’1.1.2010, la convenzione che era in essereper l’anno 2009.

Detto questo, sono disponibile a qualun-que discussione, a qualunque proposta, peròoggi come oggi mi trovo nella condizione diriproporre questo atto deliberativo. Peraltro ilcanile in sé è tenuto molto bene, anche a dettadelle associazioni che fanno riferimento al-l’ambiente, al volontariato, alla protezione de-gli animali, quindi riproponiamo questa con-venzione, sapendo che uscirà fuori il solitodiscorso che poniamo tutti gli anni e siccomesabato si eleggerà il nuovo presidente della

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Comunità montana, apriremo di nuovo un di-battito anche con il nuovo presidente dellaComunità montana.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreMarcucci.

GIAN LUCA MARCUCCI. Una semplicequestione formale. Noterete che nella deliberaci impegniamo a dare un tot per cane e, dicel’art. 6, “compresa la quota di compartecipa-zione alla gestione del canile di Ca’ Lucio chedei canili privati convenzionati”. Ovviamentela delibera finale, seppure fa riferimento indi-retto agli allegati, credo che debba contenere unesplicito cenno al fatto che sosteniamo anche lespese dei canili convenzionati, per cui propor-rei di aggiungere alla frase finale della delibera,“ivi compresa la gestione effettuata per il trami-te dei canili convenzionati”. E’ solo un aspettobanale ma che credo si debba aggiungere.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Ciampi.

LUCIA CIAMPI. Il Sindaco dice che que-sta è una situazione annosa ecc. Non ho maimesso in discussione né l’esistenza del canilené la gestione diretta. Invece ho sempre critica-to il comportamento del Comune di Urbino.Intanto, dopo tanti anni permangono le criticitàche ho sempre segnalato: Urbino sostiene costielevatissimi, 100.000 euro all’anno e ci sonocontinue variazioni, sempre in aggiunta. Nonsolo, ma ogni abitante di Urbino spende 6 europer ogni cane. Un abitante di Pesaro per ognicane spende 4 euro.

Non è l’amore per il cane ma il compor-tamento dell’Amministrazione, perché se fossel’amore per il cane potrei anche capirlo, e ora lespiego, Sindaco.

I criteri adottati non sono adeguati. Ilcanile nacque come presidio sanitario che do-veva servire le tre Comunità montane e fin quisono d’accordo, perché il territorio comprendel’azienda sanitaria. Ma quello che non è accet-tabile e che è intervenuto successivamente, èche il canile rifugio serva tre Comunità monta-ne: quella del Catria, la nostra e quella di

Macerata Feltria. E’ questo che io ho semprecontestato. Cosa ha procurato questo? Che c’èun sovraffollamento di cani, per cui siamocostretti ad affidare i cani a ben tre caniliprivati. Mi dispiace, posso capire che lei non siainteressata, però è un atteggiamento che nonaccetto: un colloquio continuo. Dicevo che nonhanno interesse ad affidare i cani, perché nelmomento in cui affidano i cani. Non solo, ma lestesse associazioni ambientaliste hanno messoin evidenza situazioni critiche. Vogliamo di-menticare cosa è successo del canile diCremona? Noi portiamo i cani dal canile di Ca’Lucio fino a Cremona. Ma quello che è tipicosolo dell’Amministrazione urbinate, è che laComunità montana di Macerata Feltria porta icani al canile Ca’ Lucio, i cani sono troppi, cosasi fa? Il Comune di Urbino dà i cani a un canileprivato che sta a Macerata Feltria. Mi chiedo:perché la Comunità montana di Macerata Feltrianon fa una convenzione con il canile privato?(Interruzione). Sindaco, il sovraffollamentodetermina una situazione dannosa per i canistessi, oltre una situazione dannosa per gliabitanti della zona, e lei sa che si sono lamentatie si lamentano.

La mia proposta è che il canile serva unasola Comunità montana, la nostra e che le altredue Comunità montane debbano provvedere dasole.

Inoltre, il canile sorge su un terreno exIrab, dato in comodato gratuito. L’assessorenella presentazione del bilancio si è lamentatodella mancanza di entrate: già questa potrebbeessere una piccola entrata. Quindi rivedere ilcontratto, valutando un affitto. Mi spiegateperché una Comunità montana che usufruiscetutta del canile debba averlo in comodato gra-tuito e non debba pagare un affitto del terreno?Si chieda anche un congruo contributo, comeavviene per la discarica, perché è comunqueuna struttura inquinante e per il rumore e persua stessa natura. E’ questo che io chiedo.Quindi non metto in discussione il canile e,ripeto, serva ad una sola Comunità montana, lanostra, la Comunità montana paghi l’affitto edia un congruo contributo perché la struttura èinquinante, come finalmente, dopo che ho pro-testato per anni, è avvenuto per la discarica.Finalmente si sono decisi. Altrimenti se la

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facciano nel loro territorio. Perché la devonofare nel nostro territorio? Lei sa pure che c’erauno straniero che aveva comprato la casa e se neè andato perché quel rumore dei cani era insop-portabile.

Se continuiamo la routine che non cam-bia niente, non so cos’altro proporre.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Gambini.

MAURIZIO GAMBINI. Almeno, rispetto aquando si è realizzata questa struttura che nonera neanche piena e c’è stata una convenzionecon enti locali di altre aree, oggi sicuramente ilproblema che pone la Ciampi è attuale. Proba-bilmente allora non era la stessa cosa. Ho ancheil difetto di avere fatto l’assessore alla Comuni-tà montana anche se non mi sono occupato diquesto settore e devo dire che la cosa che rilevodi più, al di là dei costi per la convenzionerelativa ai cani del nostro comune, riguarda ilfatto che nell’ultima legislatura alla Comunitàmontana è stato sistemato quasi tutto e unadelle cose che non siamo riusciti a fare, al di làdi una piccola mitigazione che citava primal’assessore Muci, è che va fatto un interventoassolutamente risolutivo, perché i cittadini chevivono in quel luogo non possono più soppor-tare la presenza del canile in questo modo, perl’inquinamento acustico che provoca. Quindicredo che l’attenzione vada posta in questosenso. Avevo fatto fare anche un’analisi allora,quando è stato chiesto anche in questo Consi-glio comunale se la tariffa era adeguata, giustao meno e devo dire che rispetto agli altri canilidel territorio nazionale le tariffe sono assoluta-mente adeguate, sono addirittura parecchio piùbasse; E’ vero che in qualche caso i cani inesubero venivano — anzi chiedo quanti caniabbiamo in ricovero oggi — dati ad altri canili.Il fatto che abbiamo un canile nel nostro terri-torio, è un danno per il nostro territorio e per gliabitanti che sono lì vicino, però purtroppo,messo vicino al sito dov’è, cioè vicino alladiscarica comprensoriale, credo che sia il luogopiù adatto. Sicuramente il Comune di Urbinodovrebbe avere un indennizzo, non so comequantificabile, perché non è previsto dalla leg-ge, poiché il terreno è ex Irab, non so quanto sia

possibile applicare un affitto, che credo attual-mente sia di proprietà della Comunità montana.E’ stato espropriato, mi risulta, ma non entro inmerito, però so che è di proprietà della Comu-nità montana. Credo che sia stato compratoquando è stato comprato il sito per la discarica,parliamo di trent’anni fa. Quello su cui concor-do con la signora Ciampi, è che, al di là delcosto, che ritengo sia, almeno dalle verifichefatte personalmente, adeguato, anzi nei casi dicani ricoverati a euro 1,50 è un costo più bassorispetto alle tariffe attuali degli altri canili pub-blici e privati, il difetto della nostra Ammini-strazione è quello di non affrontare frontalmen-te questo problema dei cani, anche se devo diresul territorio c’è una situazione abbastanzavivibile, cioè i cani vengono accalappiati e nonc’è una situazione di randagismo diffuso. Ri-cordo che qualche anno fa c’era una situazioneabbastanza grave, perché c’erano cani dapper-tutto in giro. La cosa che bisognerebbe a mioavviso fare, e credo che l’assessorato se nedovrebbe occupare, perché un costo di 100.000euro all’anno per i cani non è cosa da poco,riguarda la sensibilizzazione nei confronti del-le adozioni. Altri Comuni l’hanno fatto. L’annoscorso citavo l’esempio di Peglio che non hanessun cane perché sono riusciti ad adottaretutti quelli che avevano. Ovviamente si tratta diun territorio piccolo e i cinque cani sono riuscitiad adottarli tutti.

Vorrei capire dall’assessore, prima diesprimermi sul voto, quali azioni sono statefatte, perché comunque un intervento va fattoper abbassare questo costo per la nostra Ammi-nistrazione, fermo restando che non sono d’ac-cordo a tenere le tariffe basse, perché i cani nonsono solo di Urbino. I cittadini del nostro terri-torio che abitano vicino al luogo, devono essereassolutamente rispettati e mi assumo una colpa,perché uno degli interventi che non siamo riu-sciti a fare è proprio quello della barrieraantirumore al canile di Ca’ Lucio. Abbiamoprovato a metterci mano ma non ci siamoriusciti, perché ovviamente non c’erano le ri-sorse sufficienti. Questo, determinato anche dauna tariffa probabilmente non adeguata, perchése aumentiamo di dieci centesimi la tariffa, puòdarsi che la barriera antirumore si possa realiz-zare e credo che i cittadini hanno diritto a non

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avere il danno che stanno subendo e qui concor-do con il consigliere Ciampi.

Mi piacerebbe sentire dall’assessore se cisono interventi e azioni che possano portarci, infuturo, a un minore costo per la nostra Ammi-nistrazione, perché in questo momento di crisi,pensare che spendiamo 100.000 euro che sonorisorse per far vivere sette famiglie, è una cifraimportante. Aspetto quindi di capire cosa dicel’assessore in merito.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Bonelli.

ALFREDO BONELLI. Una precisazioneanche nei riguardi degli altri interventi. Tenutopresente che nel canile — ci sono andato e hoanche adottato un cane — ci sono abbastanzacani e, come giustamente dice la signora Ciampi,ce ne sono che provengono anche da altreComunità montane, da altre aree, non mi sem-bra giusto che rispetto ai Comuni della Comu-nità montana che contribuiscono al manteni-mento di questo ente, sperando che per adessorimanga, gli altri Comuni paghino la stessacifra. Quindi deve essere incrementato il costoper i cani che vengono da altri comuni che nonappartengono alla Comunità montana. E’ unarichiesta specifica che faccio in modo da divi-dere le spese e contenerle per quanto riguardaUrbino i cui cittadini pagano più di quelli deglialtri comuni.

PRESIDENTE. Ha la parola il Sindaco.

FRANCO CORBUCCI, Sindaco. Una cosal’ho fatta: in una conferenza di sindaci mi sonofatto dare tutti i dati, tutti i registri, ho volutovedere tutti i conti di tutti i Comuni. Io nonfacevo il finanziare, però volevo capire questecose. I conti sono quelli, i cani ci sono, avete giàdetto voi che non ci sia un grande fenomeno dirandagismo nel nostro territorio è già un valorein sé. Non è quantificabile ma è un valore. Quiesistono pochi cani randagi, vuol dire che si faun’azione di un certo tipo. Sappiate che è pre-scritto dalla legge avere un canile e prendere icani che sono in giro, quindi non possiamo direnon lo facciamo questo servizio, lo dobbiamofare perché potremmo essere perseguiti, altri-

menti. Lì sì che ci sarebbero responsabilità, seci fosse qualche cane randagio che mordessequalcuno.

Qual è il problema? Se poi non identifichiil proprietario, come avviene nella maggioran-za dei casi, è chiaro che c’è una responsabilitàdiretta. Quindi chiariamo il fatto che il canilebisogna averlo e queste cose vanno fatte.

I prezzi. Ha detto bene Gambini, le tariffenon sono più alte, anzi addirittura sono piùbasse della media. Il lavoro che si sta facendo,rispetto al problema dell’inquinamento acusti-co lo conoscete, qualcosa è stato fatto,l’insonorizzazione, mi dicono che la situazionesia migliore dell’altra.

Vorrei anche chiarire che rispetto ai caniche vengono da fuori Comunità montana, valeil discorso del rifugio sanitario, perché noiabbiamo anche due condizioni. Quindi non cipossiamo sottrarre da un servizio. C’è anche aqualità del servizio e comunque c’è un obbligodi legge ad accalappiare i cani randagi, a man-tenerli. E’ una situazione di fatto che non cisiamo inventati.

In rapporto con le altre Comunità monta-ne, il numero dei nostri cani è minimo, è unapercentuale bassissima che va fuori. Non ricor-do i numeri, ma quel giorno ci ho lavorato tanto,i conti tornavano, la gestione è buona. Però èuna minima parte, perché il resto trova rifugionel canile della Comunità montana.

Rispetto a tutto questo problema sta an-dando avanti il discorso dell’adozione. L’altroproblema è di riuscire — ma non si sa chi lodeve fare, perché non sappiamo neanche dadove vengono, in quanto c’è una cultura bruttae negativa di lasciare i cani fuori, a distanzanotevole dalla loro origine — a fare i rileva-menti attraverso i microchip. La verità è che c’ètanto abusivismo, ma è un processo nazionale enon locale.

Una cosa la farei. Se c’è un equo inden-nizzo per la discarica che, come sapete, è di uncerto rilievo, non possiamo pensare che unservizio come quello dei cani possa avere lostesso valore, però potremmo fare la propostadi dire “per il Comune di Urbino che ospita, cipotrebbe essere una considerazione di questotipo”. Legata comunque al fatto che degli svan-taggi ne risentono le popolazioni nostre. E’ una

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proposta che potremmo fare. La Comunitàmontana rieleggerà i suoi organismi a brevissi-mo, come sindaco dell’Assemblea porrò que-sto elemento che mi sembra abbia una suavalidità: il fatto di valutare, vedere se, per ilfatto che il canile insiste sul nostro territorio, cipossa essere un riconoscimento. Però comeproposta, perché a tutt’oggi sapete meglio dime che le Comunità montane non hanno piùrisorse nazionali, vivono di risorse regionali eadesso, nella nuova fase, dovremmo capirequali deleghe la Regione potrà dare e qualirisorse dare alle Comunità montane.

PRESIDENTE. Apriamo le dichiarazio-ni di voto. Ha la parola il consigliere Ciampi.

LUCIA CIAMPI. Voto contro e l’ho spie-gato il motivo. Qui è emerso un fatto: che ilterreno, proprietà ex Irab, dato in comodatogratuito, è stato acquistato dalla Comunitàmontana insieme al terreno della discarica.Chiedo la verifica di questo, con risposta scrit-ta, perché non è avvenuto vent’anni fa ma 7-8anni fa. Poi — di questo non sono sicura — mipare di avere letto “dove sorge la discarica”,non viene nominato il canile. In questo casonon so se sono riportate le particelle e comun-que sarebbe un atto molto grave. Chiedo laverifica delle dichiarazioni e sono sicura chenon è stato mai detto “dove sorgono la discaricae il canile”, ma è scritto soltanto “dove sorge ladiscarica”. Quindi rinnovo la richiesta di fare,da parte dell’Amministrazione un’indagine, conrisposta scritta.

Continuo a sostenere che se i cani dellealtre due comunità sono pochi, tanto vale, allo-ra, che… (Interruzione). Sindaco, ho comin-ciato l’intervento dicendo che il presidio sani-tario che era sorto per primo, deve rimanereperché corrisponde al territorio dell’aziendasanitaria. Parlo del canile rifugio, è il canilerifugio che contesto debba servire le tre comu-nità, non il canile sanitario. Non si può creareun canile sanitario in ogni posto, il canile sani-tario dà il minimo danno, è il canile rifugioquello che dà danno, quindi deve risponderesolo alla Comunità montana.

A questo punto dico di rivedere il

comodato gratuito e di chiedere l’affitto e l’in-dennizzo perché è dannoso.

Proprio per tutte queste ragioni, votocontro.

PRESIDENTE. Il canile sanitario, giu-stamente è a servizio dell’Ausr, invece il rifu-gio è per i nove Comuni della Comunità mon-tana.

LUCIA CIAMPI. No, no… Bravi, sieteinformati proprio bene… Il canile rifugio servele tre Comunità.

PRESIDENTE. No.

LUCIA CIAMPI. Andate a verificare…Complimenti!

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Gambini.

MAURIZIO GAMBINI. Non sono contra-rio alla convenzione con la Comunità montana,anche se questo ente presto dovrà avere il suopresidente.

Ritengo che gli appunti fatti da alcuniconsiglieri vadano verificati. Ho conoscenzache il canile — premetto che non conosco benei passaggi prima — era stato costruito su terri-torio della Comunità montana acquisito in pas-sato, poi se ci sono state integrazioni non leconosco. So anche che è un canilecomprensoriale, è stato realizzati con fondicomunitari, quindi oggi tutti i territori che nesono partecipi hanno il diritto di portare i lorocani in questo canile. Laddove invece ci sonoComuni che non erano all’interno di quel pro-getto, veniva applicata una tariffa diversa. Pren-do atto, comunque, delle parole del Sindaco,quindi ci asteniamo proprio perché anche l’an-no scorso, in occasione di questa delibera ave-vo chiesto che venisse svolta un’attivitàpropedeutica ad abbassare questi costi attraver-so le azioni che prima citavo. Non è stato fatto,però questa sera prendo atto dal Sindaco checercherà di fare questa azione, per lo meno diverificare se è possibile avere un indennizzo,spero allo scopo di realizzare la barrieraantirumore perché i cittadini non ne possono

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più. Quello che diceva prima il consigliereCiampi corrisponde al vero: quello è un proble-ma che va risolto e al di là dei costi che possonoderivare, credo che vada fatto un lavoro imme-diatamente.Ci asteniamo perché crediamo chequest’anno non sia stato fatto molto e speriamoche queste azioni vengano messe in campo,perché non possiamo continuare a spendere isoldi dei cittadini, proprio in questo momentodi crisi anche del bilancio comunale, non facen-do azioni che tendano a diminuire i costi. Que-sto non è stato fatto, tant’è che quest’anno ciritroviamo un costo leggermente aumentatorispetto a quello dell’anno scorso. Quindi latariffa è uguale ma ci sono più cani, quindidobbiamo spendere di più. Ci sono azioni chepossono portare a una diminuzione della pre-senza di cani nel nostro comune. Va rilevato,comunque, che questi cani vengono trattatiassolutamente bene, tant’è che anche le asso-ciazioni ambientaliste sono soddisfatte del la-voro che sta facendo la Comunità montana.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Bonelli.

ALFREDO BONELLI. Naturalmente miassocio a quello che dice la signora Ciampi, hosentito anche quello che ha detto il consigliereGambini. Siccome mi piace che le cose venga-no prima fatte e poi approvate, le promesse nonmi bastano, quando ci saranno queste cose,voterò a favore. Per adesso non voto a favore.

PRESIDENTE. Pongo in votazione ilpunto 11 dell’ordine del giorno.

Il Consiglio approva con 13 voti favorevoli,3 contrari (Silvestrini, Ciampi e Bonelli)

e 2 astenuti (Guidi e Gambini)

Pongo in votazione l’immediataeseguibilità.

Il Consiglio approva con 13 voti favorevoli,3 contrari (Silvestrini, Ciampi e Bonelli)

e 2 astenuti (Guidi e Gambini)

Vi comunico l’integrazione al punto 1del deliberato. Si propone di aggiungere, dopo“Ca’ Lucio”, le parole “e canili privati con-

venzionati”, altrimenti sarebbe in contraddi-zione con la convenzione.

Sostituzione componente Commissione elet-torale comunale

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 12: Sostituzione componente Com-missione elettorale comunale.

Questa nomina è necessaria dopo le di-missioni del consigliere Ferri che decade anchedalla Commissione.

Per quanto mi riguarda propongo il con-sigliere Bartolucci.

Prego di distribuire le schede.

(Esce il consigliere Scaramucci:presenti n. 17)

(Segue la votazione, per scheda segreta)

Comunico il risulto della votazione. Pre-senti e votanti n. 17. schede bianche n.3, schedenulle n. 1. Hanno ricevuto voti: Bartolucci n.13.

Proclamo eletto componente della Com-missione elettorale comunale il consigliereBartolucci.

Nomina rappresentante quale componentedel Comitato di indirizzo, coordina-mento e controllo del centro socio-educativo-riabilitativo “Il posto delleviole”

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 13: Nomina rappresentante quale com-ponente del Comitato di indirizzo, coordina-mento e controllo del centro socio-educativo-riabilitativo “Il posto delle viole”.

Deve essere un consigliere comunale.Ha la parola l’assessore Muci.

MARIA CLARA MUCI. “Il posto delle vio-le” è un centro socio-educativo diurno diFermignano, una struttura territoriale dove visono anche utenti di Urbino, Urbania,Fermignano e fino a poco tempo fa ce n’era uno

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anche di Montecalvo. Noi abbiamo cinque utenti inquesta struttura, ogni tre anni bisogna eleggere unrappresentante all’interno di questo centro diurnoper disabili. Alla data di oggi gli utenti sono disabilimolto gravi, la maggior parte quasi completamentenon autosufficienti. Il coordinamento di questastruttura prevede la presenza di un consigliere.Siccome ne fanno parte anche Comuni i cui asses-sori sono eletti fra consiglieri, negli altri Comunipuò essere nominato anche un assessore eletto.

Proponiamo che si individui all’interno delConsiglio comunale una persona che abbia a cuorela struttura, perché può essere utile stare in questoorganismo.

(Entra il consigliere Scaramucci:presenti n. 18)

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliereRuggeri.

ALBERTO RUGGERI. Noi proponiamo, an-che a seguito di quanto detto dall’assessore Muci,il consigliere Piero Sestili.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliereBonelli.

ALFREDO BONELLI. Credo di interpretaretutti dicendo che la minoranza propone il consiglie-re Ciampi.

PRESIDENTE. Vi sono quindi due propo-ste. Prego di distribuire le schede.

(Segue la votazione, per scheda segreta

Comunico il risultato della votazione. Pre-senti n. 18, schede valide n. 18. Hanno ricevutovoti: Sestili n. 13, Ciampi n. 5. Proclamo eletto ilconsigliere Piero Sestili.

Nomina rappresentante quale componente delComitato di indirizzo, coordinamento econtrollo della struttura residenziale so-cio-educativa-riabilitativa (Co.S.e.r.) “Lacasa del sole”

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,

al punto 14: Nomina rappresentante qualecomponente del Comitato di indirizzo, coor-dinamento e controllo della struttura residen-ziale socio-educativa-riabilitativa (Co.S.e.r.)“La casa del sole”.

Ha la parola l’assessore Muci.

MARIA CLARA MUCI. “La casa del sole”è una struttura di prossima apertura a SanSilvestro di Fermignano. E’ sempre una resi-denza territoriale, aprirà verso settembre.Sempre residenziale è la struttura detta “Dopodi noi”: potranno trovarvi posto i ragazziadulti, disabili molto gravi le cui famigliesono magari molto anziane e non gliela fannopiù a gestire queste persone a casa. Si preve-de un organismo di controllo. Il regolamentoè stato fatto insieme al Comune di Urbino.Noi, come ambito sociale abbiamo seguito lanascita di questa struttura, crediamo che siaimportante e all’interno di questo organismoè previsto un consigliere comunale o un as-sessore eletto in seno al Consiglio comunale,sempre tenendo conto che nei Comuni sottoi 15.000 abitanti gli assessori non si devonodimettere da consiglieri per poter esercitarela loro delega.

PRESIDENTE. Ha la parola il consi-gliere Ruggeri.

ALBERTO RUGGERI. Noi proponiamoil consigliere Enzo Felici.

PRESIDENTE. Ha la parola il consi-gliere Bonelli.

ALFREDO BONELLI. Vista la votazioneprecedente, riproponiamo Lucia Ciampi.

PRESIDENTE. Prego di distribuire leschede.

(Segue la votazione, per scheda segreta)

Comunico il risultato della votazione.Presenti e votanti n. 18, schede valide n. 18.Hanno ricevuto voti: Felici n. 13, Ciampi n.5. Proclamo eletto il consigliere Enzo Felici.

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Comune di Urbino Atti consiliari

SEDUTA N. 9 DEL 3 MARZO 2010

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Comunicazioni, interrogazioni, interpellan-ze, mozioni e ordini del giorno

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca,al punto 15: Comunicazioni, interrogazioni,interpellanze, mozioni e ordini del giorno.

Ha la parola il Sindaco per una comuni-cazione.

SINDACO. Si comunica che la Giuntamunicipale, ai sensi dell’art. 126 del DL 267/2000, con la seguente deliberazione ha preleva-to dal fondo di riserva gli importi sotto indicati.

Delibera n. 215 del 22 dicembre 2009,20.033 euro, destinazione in parte uffici cultu-ra, urbanistica, settore affari generali,integrazioni associazioni.

PRESIDENTE. Interrogazione n. 1 pre-sentata dal capogruppo Ciampi, che ha la paro-la.

(Si riporta il testo dell’interrogazione presen-tata dal consigliere Ciampi):“Preso atto che il sindaco di Urbino, nei giorniscorsi (Il resto del carlino, 11 febbraio 2010),ha rivolto un appello ai cittadini perché sugge-riscano all’Amministrazione, di cui è primoresponsabile, “soluzioni” per la collocazionedelle sculture lignee di Umberto Mastroiannidonate alla città di Urbino nel lontano 1977,ricordando che invece di essere una importan-te risorsa tali sculture sono state uno spinoso“problema” per ben quattro sindaci (Magnani,Londei che pure si considera uomo del farecome una specie di Bertolaso nostrano, Galuzziin carica per due legislature e mezza, Corbuccial secondo mandato), sottolineando che talisculture da diversi sindaci derubricate sempli-cemente con il termine “legni” sono stateripetutamente trasferite prima in una scuoladecentrata, poi al Sasso in una rimessa epromiscuamente accantonate a pochi centime-tri dalle ruote dei pullman, poi all’ex consorzioagrario dove hanno subito il cosiddetto restau-ro costato almeno Ä.40.000,00 e da ultimo nelvecchio magazzino di arredamento dei fratelliGiuseppe, Luciano e Franco Balducci diCastelcavallino, a contratto per sei mesi, orarinnovato per tutto il 2010. individuando nella

singolare richiesta del sindaco ai cittadinil’incapacità di una proposta credibile fondatasu elementi di conoscenza specifici ed appro-priati e una inedita forma di demagogia perliberarsi a buon mercato da una responsabilitàcomunque ineludibile, il consigliere comunaleLucia Ciampi

CHIEDEal sindaco Franco Corbucci se non ritenga chesia giunta l’ora, dopo 33 anni di vicissitudiniinconcludenti e dannose per la conservazionedel patrimonio donato, di pensare seriamentead una ricognizione dei dati che consentano lacorretta comprensione delle 15 opere/prototi-po di Umberto Mastroianni, delle tecniche diconservazione di quel particolare materiale(legno), se non ritenga di dover ripensare,invece di vantarsene, la stessa collocazione disculture di minori dimensioni a palazzo Odasianche alla luce del rifiuto, ben fondato, delladott. Lorenza Mochi Onori dell’ipotesi del pa-lazzo ducale, se non ritenga di dover finalmen-te tener conto che tali sculture in legno sonol’archetipo di quelle realizzate in bronzo o inacciaio per esterni, in ambienti caratterizzatida piena luce naturale che esalta i contrasti trale superfici e le ombre profonde ed intense. Néha senso la preoccupazione, ricorrente, di cre-are un percorso figurativo come se si dovessetrattare di una successione vincolante di imma-gini sul modello di un polittico tardomedievale,poiché le 15 sculture nascono in tempi e perdestinazioni del tutto differenti pur se animatedalla stessa pulsante dinamica.A fronte di tale elementare e primaria conside-razione, applicabile non solo alle sculture fini-te ma anche agli archetipi, si continua adinsistere sull’idea di una collocazione innatu-rale e sterilizzante, all’interno di diversialloggiamenti. Le stesse dimensioni (ad es. lepiù grandi misurano cm.480x680x280) sugge-riscono ben altre soluzioni che pure comporta-no problemi aggiuntivi ma non irrisolvibili, senon ritenga utile e persino doveroso prenderecontatto con le città destinatarie delle sculturefinite per attivare una sinergia promozionale alfine della creazione di un catalogo congiuntoper il quale potrebbe intervenire sia la regioneMarche ma anche e soprattutto il Ministero peri beni culturali. In attesa del dibattito in CC edella risposta scritta, porgo cordiali saluti”

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LUCIA CIAMPI. Sono stata sollecitata nelfare questa interrogazione, perché è un proble-ma molto sentito. Mi pare che avessi chiestoanche la risposta scritta. Aspetto quindi la ri-sposta.

PRESIDENTE. Ha la parola il Sindaco.

FRANCO CORBUCCI, Sindaco. Leggen-do la sua interrogazione, che trovo fatta moltobene, puntuale e giusta, non farò ulteriori valu-tazioni. Credevo — non mi riferisco a lei —che avere tolto dall’oblio, dalla polvere e quan-t’altro questi legni e averne portato almeno 10-11, di 15, in un luogo dignitoso qual è il museodella città — prima che arrivasse il sottoscrittoera stato inaugurato ed è lì, non più nemmenofruibile al pubblico — che abbiamo reso fruibi-le al pubblico, ampliato, fosse una cosa apprez-zabile. Abbiamo anche creato la “SalaMastroianni” con i pezzi meno voluminosi, perovvi motivi di spazio, anzi quello sotto l’orolo-gio è uno di quelli monumentali e siamo riuscitia metterlo dentro. Per quello che ho avuto mododi verificare in sito, come tutti coloro che hannovisitato la “Sala Mastroianni”, dopo avere veri-ficato, attraverso deumidificatori, la situazionerelativa anche ad un presunto certo grado diumidità, pensavo che questo fosse stato consi-derato un lavoro positivo, per essere riusciti, in33 anni, a dare una collocazione dignitosa aquei legni, che prima erano al Consorzio e nondico prima ancora, perché se dovessi dire do-v’erano e com’erano, ci sarebbe da riflettere.Almeno questo è stato fatto. Oggi vi posso dareanche un’informazione: a quel mio appellolanciato in modo sincero attraverso i giornali,c’è stato qualcuno che mi ha dato delle risposte,anzi c’è un’associazione urbinate che sta pen-sando di creare all’interno della città un percor-so turistico possibile sulla Urbino moderna,che prende in considerazione tutte le struttureche fanno riferimento all’800, a partire dalteatro, fino ad arrivare a vedere anche i prezzilignei di Mastroianni. Molto probabilmente,quindi, riusciremo a portare da Castelcavallino,nel magazzino dove si trovano, anche quelleopere monumentali. “Non dico gatto fin quan-do non è nel sacco”, però rispetto a quel chedice lei, noi ci eravamo anche mossi, come lei

ben sa, attraverso Floriano De Santis, che dicedi interpretare anche il pensiero della Fonda-zione Mastroianni e invece, come sapete, nonc’è nemmeno questa assonanza tra le situazio-ni, tanto è vero che alla data di ieri l’altro laFondazione Mastroianni ci ringrazia per quelloche abbiamo fatto. Anche loro avevano presosul serio questo discorso del Palazzo Ducale,però come lei sa, la signora Mochi Onori giu-stamente dice “lì dentro, secondo me, debbonotrovare soluzione opere d’arte che fanno riferi-mento fino al ‘600, al ‘700 e non oltre, noncertamente opere di natura contemporanea”,perché anche questa era stata un’ipotesi, dalmomento che le dimensioni sono tali per cui èdifficile. Io avevo pensato anche alla Rampa diFrancesco di Giorgio, per mettere anche quellastruttura bellissima che è “Cassino”, però èvero che quella struttura la utilizziamo ancheper iniziative, quindi queste strutture andreb-bero ad avere un ingombro tale per cui sarebbedifficile fare delle attività. Inoltre, come sapete,adesso abbiamo messo delle telecamere, però lìsarebbero in una situazione dove sarebbe diffi-cile anche il controllo.

La cosa ci preme molto, fino al punto chemolto probabilmente, fra un po’ di tempo po-tremmo anche pensare di riportare quei legnipiù grandi, quelli monumentali, nella città.

Non aggiungo altro perché è stata unacosa arrivata in questi giorni, dopo la miasollecitazione che era stata fatta sulla stampa.

In questo tempo qualcosa per andare nel-la direzione di rendere fruibili in un luogodignitoso queste opere, è stato fatto, quindi unriconoscimento che Corbucci Franco, per l’80%dei pezzi di Mastroianni, qualcosa ha fatto.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Ciampi per dichiararsi soddisfatta o meno.

LUCIA CIAMPI. Lei ha affermato chedistribuirà le opere per la città… (Interruzionedel Sindaco). Quindi pensa di metterle nellostesso posto? (Interruzione). Se è così, se miindica i tempi potrei esprimere soddisfazione.Quali sono i tempi? Anche perché tra i 5.000euro del 2009 e i 10.000 euro di adesso sono15.000 euro per tenerli in un magazzino. (Inter-ruzione). Spero che siano sentenze.

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Comunque, lei mi dice che le opere co-mincerà a distribuirle per la città… (Interruzio-ne). Se fosse così, dopo Magnani, Londei,Galuzzi e lei trova una collocazione… Perònon vorrei, Sindaco, dover fare un’altra interro-gazione. Spero di non aggiungere il suo nomea quelli di Magnani, Londei e Galuzzi. Grazie.

PRESIDENTE. Interrogazione n. 2 delconsigliere Ciampi sulla illegittimità della ap-plicazione dell’IVA sulla TARSU o sulla TIA-Sentenza Corte Costituzionale del 24 luglio2009 n. 238.Risponde l’assessore Muci.

(Si riporta il testo dell’interrogazione presen-tata dal consigliere Ciampi):“Premesso- che con sentenza n. 238 del 24 luglio 2009

la Corte Costituzionale ha definitivamenteaccertato che l’IVA sulla TIA non va ap-plicata stabilendo in manierainequivocabile e definitiva che la tariffaha natura tributaria al pari della vecchiaTARSU;

- che attualmente, nonostante ilpronunciamento della Corte Costituzio-nale, continuano a pervenire agli utenti leTIA (tariffa igiene ambientale) caricatedel 10% di IVA;

- che ciò è anticostituzionaleil gruppo misto interroga il Sindaco di Urbino

per sapere- che cosa intende fare il Comune di Urbino

nei riguardi di Marche Multiservizi spache tuttora sta assumendo un comporta-mento non conforme alla citata sentenza;

- che cosa intende fare il Comune di Urbinosulla auspicabile sospensione dell’appli-cazione dell’IVA sulla TIA e precedente-mente sulla TARSU.

Con osservanza”

MARIA CLARA MUCI. L’interrogazionedel consigliere Ciampi solleva un problemareale: la possibilità o meno di pagare l’Iva sullatassa dei rifiuti. Ho fatto fare un’indagine daldirigente dei servizi finanziari dott. Brincivalli,che mi ha relazionato e ha raccolto anche un po’di documentazione su questo problema.

Quello che dice lei è vero, nel senso cheesiste questa sentenza che dice che l’Iva nonandrebbe pagata. Il problema è che per MarcheMultiservizi l’Iva non è né un costo né unricavo, perché la ritira e la versa direttamenteallo Stato. Quindi si attenderebbe una propostalegislativa a livello nazionale. Comunque dolettura della relazione che ha fatto, raccoglien-do la documentazione, il dott. Brincivalli: “Inriferimento all’interrogazione del 17 febbraio2010, acquisita al protocollo generale del Co-mune, avente per oggetto Rimborso Iva a frontesentenza della Corte Costituzionale n. 238…”.Salto tutti i passaggi, anche perché le consegne-rò per iscritto questa relazione.

“La sentenza della Corte Costituzionaleha stabilito che la Tarsu e la Tia sono daconsiderarsi tasse e pertanto non assoggettatead Iva. Nella propria sentenza la Corte Costitu-zionale fa una distinzione fra Tia tariffa igieneambientale e Tia tariffa integrata ambientale,che è la nuova tariffa rifiuti introdotta con il D.Lgs. 238 del 2006, tuttavia non ancora operati-va. In ogni caso, a fronte di questa sentenzadella Corte Costituzionale, che afferma che laTia è una tassa, il Ministero delle finanze, conrisoluzione dell’agenzia delle entrate del17.6.2008, coerentemente ad una precedentesentenza della Corte costituzionale del 2007,ha disposto che la Tia dovesse essere assogget-tata all’aliquota Iva, ridotta del 10%.

Alla luce di questa situazione di incertez-za, risulta che sono state fatte anche interpel-lanze parlamentari — per inciso dai parlamen-tari del Pd — che hanno chiesto al Governo diattivarsi ad emanare un’appositaregolamentazione in materia, in modo dadirimere questa situazione che mette in seriadifficoltà non solo i cittadini ma anche le azien-de che gestiscono il servizio. Si consideri inol-tre che l’Iva non è per la società né un costo néun ricavo, in quanto nella stessa misura in cuiviene riscossa, viene riversata all’erario. Insostanza le società sono una specie di esattoriper conto dello Stato.

Posto quanto sopra è evidente che il Co-mune di Urbino non può intervenire sulla so-cietà Marche Multiservizi per il rimborso disomme che sono confluite nelle casse delloStato. Il Comune di Urbino può sollecitare gli

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organismi competenti a porre in essere i neces-sari provvedimenti legislativi ed a questo scoposi propone al Consiglio comunale l’approva-zione del seguente ordini del giorno”.

Se siete d’accordo, in seguito al proble-ma sollevato, che è giusto — abbiamo anchelettere di Marche Multiservizi che aveva rispo-sto alla Federconsumatori che sollevava questoproblema, poi abbiamo un articolo de Il Sole 24Ore che specifica sulla materia, poi abbiamo uncomunicato stampa di Federambiente che sol-leva questo problema — si potrebbe proporre,come Consiglio comunale un ordine del giornodi cui vi do lettura. Se non sarà possibile votarloquesta sera, lo porterà in un’altra occasione.

Do lettura dell’ordine del giorno. Dopotutta la premessa, si propone: “Il Consigliocomunale di Urbino sollecita il Governo: 1) adapportare i necessari chiarimenti e modifichelegislative affinché sia data piena esecuzionealla sentenza della Corte Costituzionale 24luglio 2009, n. 238, eliminando così ogni incer-tezza sull’applicabilità o meno dell’Iva sullatariffa dei rifiuti; 2) di definire con rapidità lamodalità di rimborso ai cittadini dell’Iva che èstata riscossa dalle società di servizi e daqueste riversata nelle casse dello Stato”.

Lei ha sollevato un problema, se sieted’accordo potremmo elaborare un ordine delgiorno e inviarlo al Governo per sollecitarlo.

PRESIDENTE. Mi dispiace, però a nor-ma di regolamento, non essendo stato presenta-to l’ordine del giorno alla presidenza nei tempistabiliti, potremmo portarlo al prossimo Consi-glio, a meno che tutti i consiglieri siano d’ac-cordo, ma spetta anche all’interrogante espri-mersi.

Ha la parola il consigliere Ciampi.

LUCIA CIAMPI. Lei ha quelle informa-zioni che credo siano motivate. Io ho informa-zioni diverse, cioè che già sia possibile chiede-re a Marche Multiservizi di non applicare l’Iva.Caso mai il problema consiste nella modalità.Si potrebbe cominciare a chiedere, dalla pros-sima bolletta, di non applicare più l’Iva. Comerestituire gli arretrati, non potendoli restituiretutti insieme, si stabilirà.

Lei invece dice che la cosa non è chiara.

Siccome io sono dalla parte dei cittadini indi-pendentemente da chi governa, sono disponibi-le a qualsiasi azione, almeno per quanto miriguarda, purché sia tolta l’Iva a tutti i cittadini.So che si possono già attivare delle azionipresso Marche Multiservizi perché già dallaprossima bolletta non applichi l’Iva che è unatassa su una tassa. Se poi Marche Multiservizifarà un giro riprendendo i soldi dallo Stato, aicittadini interessa poco, i cittadini non voglio-no pagare una tassa su una tassa. Come arrivarea non pagare questa tassa? Io so, diversamentedall’assessore, che ci si può attivare pressoMarche Multiservizi e dire “dalla prossimabolletta non mettere l’Iva”. Poi stabiliremomodalità per raccogliere gli arretrati. Comun-que, lei mi dà questa informazione e vorreiverificarla, ma qualunque azione a beneficiodei cittadini, sono disposta ad intraprenderla.

MARIA CLARA MUCI. Credo che il miointeresse e il suo, quando va nell’ottica deicittadini, siano conformi. Noi abbiamo fattoapprofondire, proprio perché credo che non siauna procedura a conoscenza di tutti, ci sonoanche tutti i riferimenti legislativi. Le do tuttoquello che mi è stato consegnato, farò fare lefotocopie e se lei è d’accordo presenteremol’ordine del giorno la prossima volta.

PRESIDENTE. C’è stato uno scambio diinformazioni tra l’assessore e il capogruppo,quindi è chiusa la discussione di questa interro-gazione.

Passiamo all’interrogazione n. 3 dei con-siglieri Bonelli, Ciampi e Gambini sui danniprodotti dal transito dei mezzi pesanti del cantiereS. Lucia.

Ha la parola, per illustrarla, il consigliereBonelli.

(Si riporta il testo dell’interrogazione presen-tata dai consiglieri Bonelli, Ciampi e Gambini):

“Premesso che:· per la realizzazione del parcheggio di San-

ta Lucia erano previste e si stanno ese-guendo operazioni di scavo con cui sidovrebbe movimentare terreno per circa25.000 mc,

· tale quantità di materiale che non si è

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voluto utilizzare nelle vicinanze, deve ne-cessariamente essere trasportata in altroluogo;

· per ridurre i tempi di movimentazione ditale materiale e per ridurre i costi le im-prese usano autocarri, così detti da cava,che superano i 600 ql di portata, mezzi chedeteriorano in modo permanente le sedistradali;

· una tale quantità di materiale necessita diun’area di accumulo molto ampia ed ido-nea a accoglierla senza creare disagi oimpatti, oltre a problemi di liquefazione.Considerato che:

· il transito di predetti mezzi causa dannipermanenti alle sedi stradali interessatedalla loro circolazione;

· per operazioni similari (movimento dimateriale di cava) la normativa prevedeche i cavatori paghino al Comune, cheviene danneggiato, una quota che vienestabilita nella convenzione;

· nel rilascio della Autorizzazione edilizia,dove erano computabili i mc di terreno daasportare e trasportare, doveva essereprevisto tale disagio e la quantificazionedel danno;

· nel Comune di Urbino non erano quasimai state istruite pratiche per ottenereautorizzazioni provinciali anche tempora-nee sulle discariche di modeste quantità diterreni di escavazione;

· la movimentazione di tali masse produceinequivocabilmente danni ambientali dicui bisognava prevederne l’impatto in fasedi Autorizzazione.Tutto ciò premesso e considerato, SI CHIE-DE che vengano forniti i seguentichiarimenti:

1. Quale autorizzazione e dove è stata rila-sciata per il deposito dei circa 25.000 mcdi terreno, e chi ha verificato l’impatto chene derivava?

2. Quanto è stato considerato nel rilasciodella Autorizzazione edilizia per la com-pensazione dei danni prodotti dal transitodi questi camion di grossa portata?

3. Erano stati previsti questi costi nella ste-sura del progetto e se no, a chi fanno capotutti gli oneri aggiuntivi, compresi anche

quelli dei danni dei giorni scorsi prodottidalla liquefazione dei materiali di scavo,che speriamo non accadano più?

ALFREDO BONELLI. Per quanto riguardail cantiere di Santa Lucia, quello che ci preoc-cupa è che abbiamo visto che va via parecchioterreno, perché da una stima fatta abbiamovisto che si dovrebbero spostare intorno ai160.000 mc., quindi non è poca cosa.

Questa terra viene portata con camionche io ho messo da 400 quintali, ma sicuramen-te supereranno il limite di portata, avvicinando-ci molto ai 600 quintali. Tra l’altro, dove vienespostata? E’ una quantità di materiale non dipoco conto.

Chiedo quindi: dove va spostato questomateriale? Si tratta di materiale superiore aquello di una cava. Ci sono cave più piccole chehanno dovuto subire un iter procedurale moltolungo.

Tra l’altro, questo trasporto comportainevitabilmente il deterioramento delle stradeda parte di questi mezzi. Sappiamo che perquanto riguarda le cave vengono riconosciutiindennizzi ai Comuni, proprio per ripianare lespese che devono sostenere per questo.

Inoltre, questi costi aggiuntivi sono co-munque stati previsti nella convenzione? Tral’altro abbiamo avuto anche un problema diliquefazione di terreno, che è sceso sulla strada,è stato trasportato terreno umido che si sparge-va per la strada, quindi vorremmo sapere setutte queste situazioni sono state considerate ecompensate.

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreCrespini.

MARIA FRANCESCA CRESPINI. Le do-mande che lei ha rivolto sono di ordine tecnico,per cui ha risposto con lettera il mio dirigente eora leggo la risposta: “Con delibera dirigenzia-le n. 41 del 16 aprile 2009 del settore urbanisti-ca, si autorizzava la ditta Urbino Futuro srl adutilizzare le terre e le rocce da scavo prodottedal cantiere Santa Lucia per la sistemazione evalorizzazione del versante in località Mondolceper una quantità pari a 150.000 mc. Il progettooriginario di Mondolce prevedeva che tutto il

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quantitativo fosse utilizzato per il risanamentodel versante medesimo. Attualmente l’aggior-namento del progetto datato aprile 2009, pre-vede uno scarico fino a 60.000 mc. Per larestante parte di terreno è in corso un’autoriz-zazione provvisoria ed è in itinere la definitiva,per la bonifica ed il riempimento delle cavedismesse in località Cesana, cava ex Scola, cheprevede, tra l’altro, un accordo di programmatra la provincia di Pesaro e Urbino e il Comunedi Urbino. Il cantiere ha direttamente accessoad una strada pubblica, non è pertanto previstonessun divieto al transito dei mezzi. Alla situa-zione attuale le strade non hanno subito danniriferiti al passaggio di tali mezzi, comunque laditta ha predisposto un’apposita perizia giura-ta con allegata documentazione fotograficadello stato dei luoghi prima dell’avvio deilavori”. Lei può venire all’ufficio tecnico aconsultare tutta questa documentazione, per-ché abbiamo un CD con una serie di fotografieche non ho portato questa sera perché eranomoltissime e quindi stamparle necessitava diun lungo lavoro. “Non sono stati previsti costiaggiuntivi sul progetto, che fra l’altro avrebbe-ro incrementato il canone a carico dell’Ammi-nistrazione comunale. Si precisa comunqueche la ditta è responsabile di tutti i danni che ilcantiere può provocare alle proprietà confi-nanti, comprese quelle comunali”.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Bonelli per dichiararsi soddisfatto o meno.

ALFREDO BONELLI. Avrebbe necessitàdi essere ampliata la risposta, perché il materia-le viene portato a Casinina, i camion vanno daquella parte. C’è autorizzazione? Non lo so.(Interruzione). Però è il committente che contasempre, relativamente all’autorizzazione. Ri-cordatevi che a monte di tutto il committente èsempre il Comune di Urbino. No? Allora non èun lavoro pubblico, è un lavoro privato.

Dott. MICHELE CANCELLIERI, Segre-tario generale. “E’ stato rilasciato un permessodi costruire.

ALFREDO BONELLI. E allora i garage dichi sono?

Dott. MICHELE CANCELLIERI, Segre-tario generale. E’ un lavoro privato che hal’obbligo di trasferire al Comune di Urbinoparte di quello che realizza, tanto è vero che c’èun permesso di costruire.

ALFREDO BONELLI. Segretario, è co-munque un lavoro pubblico.

Dott. MICHELE CANCELLIERI, Segre-tario generale. No. Le ripeto, c’è un permessodi costruire.

ALFREDO BONELLI. D’accordo che è unpermesso di costruire dato a un privato, checostruisce in nome e per conto di terzi, ma unodei terzi è il Comune di Urbino, quindi è un’operapubblica. Non facciamo questo gioco, altri-menti perché cosa li diamo a fare 1.640.000euro all’anno per dieci anni, per bellezza? Sia-mo il committente, è un’opera pubblica, parteun’opera pubblica. No? Va bene, se funzionacosì non ho capito niente in 64 anni di età. Perònon è così, segretario, e ricordatevi che voi sieteresponsabili di tutto il materiale che portateassieme all’impresa, perché siete committenti,perché parte di quella terra viene dal luogodove verrà realizzato il parcheggio e sta peressere trasportata, e lo sapete bene, in un’areadove non c’è autorizzazione. Lo vedremo dopo.

PRESIDENTE. Il segretario ha la parolaper dare un chiarimento.

Dott. MICHELE CANCELLIERI, Segre-tario generale. Solo un chiarimento, per capir-ci, poi ognuno ha le sue opinioni, che sono tutterispettabilissime.

Una semplice differenza fra i due cantieriche sono uno di fronte all’altro, il Padiglione eSanta Lucia. Sul Padiglione c’è l’approvazionedi un’opera pubblica, di un progetto valicato daparte dell’ufficio tecnico comunale e unappaltatore che è l’impresa che sta eseguendo ilavori.

Per quanto riguarda Santa Lucia non èstato valicato nessun progetto, c’è un permessodi costruire, una concessione edilizia rilasciataa un privato, il quale è obbligato a realizzareuna costruzione e ha un contratto con il Comu-

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ne in base al quale il Comune dice “una parte diquella costruzione me la devi dare, me la daialla fine”. Quindi non è un’opera pubblica nelsenso classico, tanto è vero che c’è un permessodi costruire, come le opere di urbanizzazioneche si fanno nelle lottizzazioni: il privato fa lestrade ed è obbligato a ridarle al Comune, manon è il Comune il committente.

PRESIDENTE. Passiamo all’interroga-zione n. 4 dei consiglieri Bonelli, Ciampi eGambini, sulla copertura del posto di dirigentedel settore lavori pubblici.

Ha la parola, per illustrarla, il consigliereBonelli.

(Si riporta il testo dell’interrogazione presen-tata dai consiglieri Bonelli, Ciampi e Gambini):

“Premesso che:· con determine del Dirigente Settore Affari

interni cultura e turismo N° 264 del21.10.2009 e N° 274 del 20.10.2009 veni-va indetta selezione pubblica per la coper-tura del posto di Dirigente settore LL.PP.con contratto di diritto privato a tempodeterminato e parziale ;

· con avviso pubblico di selezione prot.16295 del 29.10.2009 veniva predispostae poi indetta la selezione per il DirigenteLL. PP. a tempo determinato con scadenza14.11.2009;

· attualmente esiste già un dirigente SettoreLL.PP nominato con decreto sindacale N°2/2009 per un tempo determinato fino al30.6.2009 e poi con una serie di proroghe;Considerato che:

· è stato predisposto un bando già scadutoper il conferimento dell’incarico dirigen-ziale a tempo determinato per il direttoresettore LL.PP., di cui non si ha più notizia;

· attualmente il settore LL.PP. va avanti conproroghe di incarichi temporanei alla at-tuale dirigente Arch. Mandolini, di cui nonconosciamo né modalità, né tempi, némansioni;

· una tale situazione non consente una ade-guata programmazione per l’incertezzadella posizione, che tra l’altro crea unacondizione di precarietà in cui non è pos-sibile svolgere le funzioni e operazioni

quotidiane e programmate proprie di unsettore così delicato e importante.Tutto ciò premesso e considerato, SI CHIE-DE che vengano forniti i seguentichiarimenti:

4. come si pensa di risolvere questa situazio-ne del settore LL. PP.?

5. come e chi stabilisce e programma gliobiettivi da portare aventi non solo nelpresente ma anche nell’immediato futuro,senza la presenza di un dirigente, cheinvece ora con gli incarichi precari proro-gati ogni tanto non è messa nella condizio-ne di operare?

6. Perché la selezione è ferma e di chi è laresponsabilità di questa stasi?”

ALFREDO BONELLI. Avevamo visto, tem-po fa, una selezione per il concorso per dirigen-te al settore lavori pubblici. Questo concorsodoveva essere espletato in modo che il nuovodirigente prendesse servizio dal primo genna-io, siamo ai primi di marzo, non è avvenutonulla, sappiamo, intuiamo che vengono datiall’arch. Mandolini incarichi per prolungare lasua dirigenza, ma di fronte a queste questioni,uno che si trova nominato volta per volta ocomunque con una nomina molto breve, è inuna situazione, per lo meno morale, non moltobella, quindi opera con una diversa mentalità dachi sa di occupare quella funzione

Sostanzialmente faccio queste domande:come si pensa di risolvere questa situazione delsettore LL. PP.? Come e chi stabilisce e pro-gramma gli obiettivi da portare aventi non solonel presente ma anche nell’immediato futuro,senza la presenza di un dirigente, che inveceora con gli incarichi precari prorogati ognitanto non è messa nella condizione di operare?Perché la selezione è ferma e di chi è la respon-sabilità di questa stasi?

PRESIDENTE. Ha la parola l’assessoreMuci.

MARIA CLARA MUCI. Lei ha fatto doman-de alle quali do una risposta. Come si pensa dirisolvere questa situazione del settore lavoripubblici? Come e chi stabilisce e programmagli obiettivi? Il programma e gli obiettivi listabilisce le Giunta, non il dirigente.

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Lei ha fatto anche una cronistoria che perpraticità non ha letto e correttamente dice: èandato in pensione il dirigente dei lavori pub-blici, è stato dato incarico a un interno, è statodato tale incarico più volte, quindi non siamomai stati scoperti dal punto di vista del dirigen-te.

A un certo punto si è deciso di stabilizza-re in qualche modo questa situazione ed èvenuto fuori un concorso, come lei corretta-mente ha citato. Sono arrivate anche una quin-dicina di domande, si doveva riunire la Com-missione, per indisponibilità di un membro nonsi è riunita. A questo punto è subentrato ildubbio a questa Amministrazione, perché si èmodificato i “decreto Brunetta”. Le do letturadi tutti gli articoli per cui in questo momentosiamo sospesi rispetto alla procedura, e stiamodecidendo definitivamente sulla questione.Devo anche dire — credo di cogliere anchequello che dice l’assessore Crespini — che nelfrattempo gli operatori deputati a questo scopostanno lavorando con abnegazione e stannocomunque affrontando, non con precarietà comelei dice, ma stanno mettendo in atto quantopossibile e non abbiamo alcun segno di criticitàin questo campo, al momento. E’ chiaro che lasituazione va definita perché la normativa ècambiata, quindi presto si avrà una definizionedi questo problema. A un certo punto il dirigen-te del personale ci ha posto dei dubbi, quindi ledo anche lettura della normativa intercorsa eche ci ha fatto stare in attesa.

“Dal mese di maggio è vacante il posto didirigente del settore lavori pubblici. Dal sud-detto periodo si è provveduto alla coperturatemporanea mediante le procedure di cui all’art.55 del regolamento per le procedure selettive diassunzione. Per dare un aspetto più stabile alsettore, con atto della Giunta comunale n. 167del 13.10.2009, si è deciso i dare copertura alposto di dirigente settore lavori pubblici, concontratto di diritto privato a tempo determinatoe parziale, da espletarsi con avviso pubblico diselezione ai sensi dell’art. 110 del TU, D. Lgs.267 del 2000. Con determine n. 264 del21.10.2009 e 274 del 29.10.2009 il dirigentedel personale ha indetto la selezione, fissando iltermine per la presentazione delle domande peril giorno 14 novembre 2009. L’apposito incon-

tro per il colloquio con i candidati era fissatoper il giorno 15.1.2010. Non si è potuto tenereper indisponibilità dei membri della commis-sione esaminatrice.

Nelle more dell’espletamento della pro-cedura è stato emanato il D. Lgs. 27.10.2009 n.150, recante Attuazione della legge 4 marzo2009, n. 15 in materia di ottimizzazione dellaproduttività del lavoro pubblico e di efficienzae trasparenza delle pubbliche amministrazio-ni, pubblicato nella GU 31 ottobre 2009, n. 254,il cui articolo 40 modifica l’art. 19 del D. Lgs.30 marzo 2001, n. 165, prescrivendo che gliincarichi dirigenziali di cui ai commi da 1 a 5possono essere conferiti da ciascuna ammini-strazione entro il limite del 10% della dotazio-ne organica dei dirigenti appartenenti allaprima fascia dei ruoli di cui all’art. 23 e dell’8%della dotazione organica di quelli appartenentialla seconda fascia, a tempo determinato e aisoggetti indicati dal presente comma. Tale nor-ma, chiaramente destinata all’amministrazionedello Stato — nelle autonomie locali non esi-stono dirigenti di prima e seconda fascia — condiscutibile tecnica di redazione legislativa èstata estesa — si applica, dice la legge — dalsuccessivo comma 6 ter dell’art. 19, sempreintrodotto dal D. Lgs. 150 del 2009 a tutte leamministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 delD. Lgs. 165/2001, cioè anche ai Comuni.

Con il comma 6 ter dell’art. 19, sempredella legge 165 del 2001, introdotto dall’art. 40del D. Lgs. 150/2009, si è chiaramente volutocostringere il mondo delle autonomie locali anon applicare più l’art. 110 del TU 267 del 2000che per gli incarichi dirigenziali a tempo deter-minato in dotazione organica, non prevede al-cun limite percentuale. Tuttavia, se è pur veroche il comma 4 dell’art. 1 del D. Lgs. 267 del2000, a tutela delle autonomie locali prescriveche ai sensi dell’art. 128 della Costituzione leleggi della repubblica non possono introdurrederoghe al presente testo unico, se non median-te espressa modificazione delle sue disposizio-ni, è altrettanto vero che lo stesso TU D. Lgs.267/2000, al comma 1 dell’art. 88 recante Di-sciplina applicabile agli uffici e al personaledegli enti locali, prescrive che all’ordinamentodegli uffici e del personale degli enti locali, ivicompresi i dirigenti e i segretari comunali e

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provinciali, si applicano le disposizioni del D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29, oggi D. Lgs. 165 del2001 e successive modificazioni ed integrazionie le altre disposizioni di legge in materia diorganizzazione e lavoro delle pubbliche ammi-nistrazioni, nonché quelle contenute nel pre-sente testo unico.

In questo coacervo di norme, l’interpre-tazione cui si sta orientando la direzione delpersonale, è nel senso dell’impossibilità daparte del Comune di Urbino a stipulare nuovicontratti di lavoro dirigenziale a tempo deter-minato, perché uno ce l’abbiamo già, è il co-mandante dei vigili, con consequenziale neces-sità di revoca della procedura per il conferimentodell’incarico dirigenziale a tempo determinatodi responsabile del settore lavori pubblici. Nel-le more della formalizzazione dell’orientamentodel dirigente del personale, che peraltro èsupportato da prevalenti pareri dottrinari, l’as-sessorato al personale sta esplorando varie so-luzioni alternative all’incarico a tempo deter-minato, che presto, in considerazione dell’im-portanza del posto da ricoprire, verranno sinte-tizzate e formalizzate in apposita delibera diGiunta”.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Bonelli per dichiararsi soddisfatto o meno.

ALFREDO BONELLI. Non mi ritengo sod-disfatto e spiego perché. Leggo il comma 6dell’art. 19 del D.L. 30 marzo 2001, n. 165:“Gli incarichi di cui ai commi da 1 a 5 — sonoquelli relativi ai dirigenti — devono essereconferiti entro il limite del 10%”. Quindi non èil “decreto Brunetta” che l’ha cambiato a gen-naio, questo decreto c’era.

Dott. MICHELE CANCELLIERI, Segre-tario generale. Ma non si applicava agli entilocali. Il 165 è solo norma di principio, inveceil comma dell’art. 6 ter si applica da subito aglienti locali.

ALFREDO BONELLI. Questo esisteva giàprima ed è stato precisato in altri decreti. Segre-tario, sull’appalto mi gira la frittata, voi fatel’appalto e poi dite che il lavoro non è pubbli-co… Questo è un decreto del 2001 e vigeva.(Interruzione dell’assessore Muci).

PRESIDENTE. Andiamo per ordine.L’interrogazione si illustra, c’è la risposta, poiha nuovamente la parola l’interrogante per di-chiararsi soddisfatto o meno. Per ulteriori spie-gazioni si deve accedere agli uffici, altrimentinon stiamo alla regola.

Interrogazione n. 5, sempre dei consi-glieri Bonelli, Ciampi e Gambini, sulla franadel nuovo parcheggio di Villa del Popolo, viaNeruda.

La illustra il consigliere Gambini.

(Si riporta il testo dell’interrogazione presen-tata dai consiglieri Bonelli, Ciampi e Gambini):

“Premesso che:· all’inizio dei lavori per la realizzazione

del parcheggio di Santa Lucia occorrevaeseguire scavi, il cui terreno non si sapevadove poterlo riportare;

· a qualcuno dell’Amministrazione balenòl’idea di portarlo sotto la Villa del popoloper allargare il viale dedicato al mercatinodel martedì anche per realizzare un par-cheggio per circa 70 auto;

· appena iniziati l lavori già qualcuno face-va osservare la situazione di precarietàper come veniva realizzata l’opera e diuna buca anomala che si era creata (vedilettera ex consigliere Calzini luglio 2009ed interrogazione consigliere Ciampi del14.10.2009);

· ai piedi del terreno di imposta del rilevatoesisteva già una cestonata di contenimentodel terreno e l’area era già conosciutacome instabile.Considerato che:

· nei giorni 21 e 22 febbraio 2010 si èprodotto un considerevole franamentodella scarpata del riporto da poco esegui-to e del terreno sottostante;

· il 23 febbraio un articolo sul Carlino davaspiegazioni dell’accaduto non credibili,non si può dare colpa alla presenza degliorti e/o a fantomatici disboscamenti dianni prima;

· invece, una delle regole essenziali dellageologia è quella di non sovraccaricaremai un versante (invece sono stati scarica-ti oltre 2000 mc), specie se presenta segnidi instabilità;

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· in ogni caso un intervento del genere dove-va essere preceduto da un progetto esecu-tivo, redatto dopo aver eseguito una seriedi verifiche geologiche e di stabilità delpendio, da cui sarebbero derivate una se-rie di prescrizioni o pareri negativi;la situazione dei luoghi che ora si è creata,oltre ad impedire l’accesso agli occupantidella casa ivi esistente, comporterà per ilripristino una serie di interventi di siste-mazione dell’intero versante con costi ri-levanti.Tutto ciò premesso e considerato, SI CHIE-DE che vengano forniti i seguentichiarimenti.

7. Chi ha predisposto lo studio preliminaredi fattibilità dell’intervento?

8. Chi ha eseguito gli studi geologici di ac-certamento delle condizioni dei luoghi echi ha predisposto il progetto esecutivo?

9. Chi ha rilasciato l’autorizzazione a realiz-zare tale intervento?

10. L’ufficio provinciale competente ha rila-sciato l’autorizzazione all’esecuzione del-l’opera, completa dell’autorizzazionepaesaggistica per un riporto di tali dimen-sioni che prevedibilmente impattava inmodo forte con il territorio?

11. Sono state avviate le procedure per accer-tare se c’è responsabilità dell’impresa ese-cutrice del riporto?

12. Le somme per la sistemazione del versanteda che fondo verranno prelevate?”.

MAURIZIO GAMBINI. Confesso che sonoun po’ in difficoltà nell’illustrare questa inter-rogazione, ché credo che questa sia la puntadell’iceberg di una situazione denunciata daanni ad Urbino, non in riferimento a questolavoro specifico relativo alla frana, Credo chequesto sia l’ultimo danno provocato da undirigente che ha operato nella nostra città negliultimi trent’anni, perché di questo secondo noisi tratta. Intervenire su questo punto è comeschiaffeggiare un bambino o picchiare una per-sona che non ha possibilità di difendersi. Erofuori a una fiera e avevo scritto un articolo inmerito a questo e poi l’ho archiviato. Una cosaovvia. Quello che mi ha fatto più male e checredo ha fatto più male ai cittadini e anche, da

un punto di vista politico, a chi governa questacittà, è stato avere dato una risposta comequella che è stata data sugli articoli di giornale,dando responsabilità a qualcuno che proprionon ne aveva.

Ritengo che avere sostenuto che la franaè stata determinata a causa di qualcuno checoltivava un orto, non vi siano parole per de-scriverlo. Il coraggio che uno può avere per fareuna dichiarazione di questo genere.

Dico queste parole forti, a cui probabil-mente dovrò anche rispondere, perché le affer-mazioni che ho fatto sicuramente sono forti, manon è la prima volta che le ho fatte, perché, al dilà degli articoli, della norma, qui vige, secondome, il buon senso che non è stato applicato.Questa interrogazione si aggancia a quelle diprima sulla viabilità, sull’asporto del terreno,su quello che era stato detto da persone sicura-mente non competenti come dovrebbero esse-re, invece, i dirigenti dei servizi. Qui non doneanche la responsabilità all’attuale assessora-to, perché credo sia una situazione ereditata,quindi è difficile anche attribuire colpe che nonvi sono.

E’ una cosa su cui invito gli assessori e ilSindaco a riflettere, al di là di quello che èsuccesso in quel luogo. Si è continuato a faredei lavori approssimativi, perché lì non è che cisono dubbi. Potremmo dire “l’avevo detto”, locitiamo anche nell’interrogazione, ma siccomea me non interessa dire “l’avevo detto”, anchese l’avevamo detto, io specificamente anche insedi consiliari avevo detto “scusate, lì c’è giàuna frana, andiamo a caricare ancora del terre-no?”. Prova ne è che c’è una cestonata realizza-ta prima del riporto del terreno.

In una situazione come questa, bisogna,come amministratori, come io ho fatto nelleultime settimane, chiedere scusa ai cittadini,dire che ci siamo sbagliati, perché chi fa e chiamministra può sbagliare. In questo caso chiera dirigente del servizio doveva fare tuttoquello che era necessario, anche se era magaristato imposto dalla Giunta o dall’assessoreprecedente — ma non credo — perché questonon avvenisse. Sono situazioni che disarmano,che non ti danno più neanche la voglia diintervenire in un dibattito.

Abbiamo — mi ci metto — governato in

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questo modo, con un mio richiamo, come dimolti altri consiglieri che oggi sono presentinell’attuale maggioranza, a lavori pubblici fattimale. Per quelli che non si possono fare perchénon ci sono le risorse, nessuno fa i miracoli, maquelli che si fanno non si possono fare male.Non è il parere di Gambini che oggi siede neibanchi dell’opposizione o della minoranza, macredo che sia ora di dire “fermiamoci e riflettia-mo anche sul parere”. Per lo meno, dove abbia-mo delle competenze specifiche anche da partedei consiglieri su settori specifici, ascoltiamoun indirizzo, una proposta. Credo che se inter-roghiamo venti o cento cittadini, novanta vidicono che le proposte che sono state fatte daquesti banchi dell’opposizione sull’asporto delterreno a monte della strada via Di Vittorio,nell’attuale parcheggio Santa Lucia, portata avalle con una dovuta relazione geologica osondaggi, cosa che in quel sito di via Nerudanon è stata fatta, perché se fosse stata fattanessun poteva mettere la firma, coscientemen-te… Mi fermo qui, Presidente, perché la vedoscalpitante.

PRESIDENTE. No, assolutamente. E’una cosa seria e per questo non batto ciglio.

MAURIZIO GAMBINI. Prima di dire “por-tiamo la terra alle Cesane”… Mi meraviglio delsegretario, che si permette anche di intervenirepoliticamente e di rispondere alle interrogazio-ni dei consiglieri dicendo che non era nel comu-ne di Urbino… Non è così, perché è vero chequesti materiali sono andati in luoghi che nonerano nel comune di Urbino ma è vero ancheche sono stati portati in zona Miniera, localitàdel comune di Urbino. Quindi lasciamo stareargomenti che non stanno in piedi, al di là dellacompetenza e delle risposte.

Chiedo — anzi, no c’è nulla da chiedere— se ci sono stati i permessi… Oggi è tuttosuperfluo, possiamo chiedere tutto quello chevogliamo. Chiedo che i consiglieri della mag-gioranza, il Sindaco, la Giunta prendano inconsiderazione proposte che sono venute daibanchi della maggioranza e della minoranzaanche in passato per valutare di non fare ulte-riori danni alle strade per quello che riguarda laviabilità per il percorso dei camion, alla nostra

città, che può realizzare un luogo dove possia-mo fare le feste, dove possiamo fare il parcheg-gio per i camper, dove possiamo fare qualsiasitipo dia attività che intorno alle mura dellanostra città non esiste. Abbiamo l’occasioneper farlo gratuitamente. Ribadisco questa ri-chiesta: non buttiamo via questa occasioneunica, perché — l’ho detto nel Consiglio in cuisi è discusso lo specifico argomento — viprendete un’ulteriore responsabilità di averefatto questa scelta, a mio avviso.

PRESIDENTE. La delicatezza del casoconsente anche di sforare il tempo. Ci intendia-mo sempre sulle cose, quando c’è la buonavolontà.

Ha la parola, per la risposta, l’assessoreCrespini.

MARIA FRANCESCA CRESPINI. Ovvia-mente è una risposta scritta, visto che questa èstata una cosa anche tecnica fatta dai vari asses-sorati, per cui ha risposto il dirigente e perfortuna ci sono tutte le pezze d’appoggio che leidiceva, ci sono anche i sondaggi. Poi, tutto ilmateriale è a disposizione presso l’assessorato,ove si può visionare tutto il progetto e tutte lerelazioni.

Leggo quanto scrive l’arch. Mandolini:“In ordine all’interrogazione proposta dal grup-po misto si precisa quanto segue.

Con determina n. 40 del 16 aprile 2009del settore urbanistica, si autorizzava la dittaPorta Lavagine srl ad utilizzare le terre e rocceda scavo prodotte dal cantiere Porta Lavagineper la sistemazione e valorizzazione del ver-sante in località Mondolce, per una quantitàpari a 15.000 metri cubi di terra. Le condizionimeteorologiche stagionali eccezionali — ac-qua da neve e da ruscellamento e forti pioggepersistenti — hanno alterato le caratteristichegeomeccaniche dei terreni, determinando unindebolimento del versante a valle della stradasottostante il riporto, già alterato per ildisboscamento delle rubinie da parte dei priva-ti. Si fa presente che il riporto più consistentedel terreno ha interessato l’area immediata-mente adiacente l’incrocio tra via Gagarin e viaPablo Neruda. La parte coinvolga dal cedimen-to è stata solo rimodellata a gradoni mediante

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riporti di modeste quantità di terreno. Lo dimo-stra il fatto che il piazzale sovrastante non èstato interessato da cedimenti. La parte visibiledello smottamento dei gradoni sottostanti ècomunque uno scolo superficiale dovuto al-l’abbassamento del piano stradale sottostante”.

A supporto del fatto che si è avuta un’at-tenzione nel riportare la terra e del fatto che c’èstata una regimentazione delle acque, sonoallegate delle fotografie che ho prodotto, perl’incanalamento delle acque sotto ogni gradone,per convogliarle a valle.

Questa è la risposta del tecnico, che la-scio al consigliere Gambini.

PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie-re Gambini per dichiararsi soddisfatto o meno.

MAURIZIO GAMBINI. Non ho elementiper dire che sono soddisfatto o meno. Prendoatto che l’assessore mi ha letto e mi consegna larisposta del dirigente. Anche dalle interroga-zioni precedenti è emerso che l’attuale dirigen-te è in una condizione di precarietà, quindianche di difficoltà nell’esprimere o nel prende-re posizione. Comunque ritengo che dalla ri-sposta dell’assessore Crespini emerga che c’èun’autorizzazione per 15.000 metri cubi. Seandiamo a misurare quel terreno sono 30.000metri cubi. Questo è un dato che posso citare adocchio, ma se andiamo a misurare non cidiscostiamo. Questo per dire che sicuramentenon è quella quantità.

A prescindere da questo, è stata fatta unascelta assurda di realizzare un strada alternati-va, con un costo che secondo me poteva essereevitato, perché il ripristino dell’attuale stradaprovvisoria avrebbe comprato un costo diecivolte inferiore a quello per fare una stradaprovvisoria per poi intervenire nuovamente.Questa è una mia considerazione tecnica, pro-babilmente impropria, però anche questa sceltami è parsa assolutamente assurda, come è ap-parsa assurda a tutti.

Non so se sono state fatte le relazionigeologiche, ci saranno sicuramente i documen-ti, ma potrei farvi questa sera un elenco didecine di interventi fatti in questo modo, come

ho sempre denunciato dentro quest’aula, fuori,in camera caritatis, personalmente e pubblica-mente. Nessuno ha mai ascoltato. Questo diri-gente ha sempre fatto quello che gli pareva, hasempre deciso cosa bisognava fare, sapeva sti-mare il valore dei frustoli, sapeva stimare ilvalore dei poderi, perché a Pieve di Cagna, aCerquetobono e a Canovaccio valgono uguale.Si fa presto a tirare una riga e dire “facciamocosì”, ma se si fanno i danni pagano comunquei cittadini. Oggi chiamerei a pagare i danni chiha deciso di fare quell’intervento, perché sape-va benissimo che lì non si poteva mettere ilterreno, che era a rischio. Se chiedete a diecigeologi, a tre imprese, a cento persone deiterritori, vi dicono “lì non si può mettere”. E luil’ha voluta mettere per forza. Come quandoabbiamo fatto, nella galleria di Trasanni, l’ac-quedotto per andare a Schieti, e lascio perdere,perché ne potrei citare tante. L’ha voluto fareper forza, di idea sua, contro il parere di tutti enoi oggi ne paghiamo le conseguenze. Io misono preso la responsabilità, e lo ribadisco, diaverlo sostenuto, perché ho sostenuto la Giuntache in passato ha sostenuto questo dirigente cheha fatto questi danni. Ve ne potrei citare adecine. Le scelte, le verifiche… Io mi sonodimesso sulla sistemazione del lago di Schieti,perché abbiamo scelto di spendere 250.000euro così. Dove sono questi lavori del lago diSchieti? Facciamo i danni, signori. Gambininon sarebbe stato in questi banchi, se questecose fossero andate diversamente.

Comunque non sono soddisfatto, o lopotrò essere quando vedrò la risposta scritta,però non mi interessa avere ragione, torto oessere soddisfatto, mi interessa — e non hodubbi — che in questo momento si scelga ildirigente giusto e si cominci a operare sottol’assessorato di Crespini, nel modo e nelladirezione giusta.

PRESIDENTE. La seduta è tolta. Vi rin-grazio e saluto tutti, compreso il gentile pubbli-co.

La seduta termina alle 19,20