Requisiti d’installazione - tecnicaclimatica.com · minare secondo UNI 13384/1, si devono...
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Stabile S.p.A. | Estratto della Norma UNI 10683/12 pag. 1
UNI 10683/12
Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi.
Requisiti d’installazione
Redatto daPer. Ind. Marco Martinetto
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UNI 10683/12
• La norma defi nisce i requisiti di verifi ca, installazione,controllo e manutenzione di impianti destinati al riscaldmento ambiente e/o alla produzione di acqua calda sanitaria e/o alla cottura dei cibi, con apparecchi sia a tiraggio naturale lato fumi che a tiraggio forzato di potenzatermica nominale ≤35 Kw alimentati con biocombustibili solidi.
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UNI 10683/12
Campo di applicazione
CATEGORIE DI APPARECCHI
• A focolare chiuso• A focolare aperto• Stufe• Stufe ad accumulo• Termocucine• Caldaie• Stufe assemblate in opera• Stufe a pellet
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UNI 10683/12
Schema funzionale delle applicazioni
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UNI 10683/12
• Idoneita’ del locale di installazione.• Idoneita’ del sistema di evacuazione fumi.• Idoneita’ delle prese d’aria esterne.
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UNI 10683/12
Idoneità del sistema di evacuazione fumi
L’installazione deve essere preceduta da una verifi ca di com-patibilità tra l’apparecchio e il sistema di evacuazione fumi attraverso la verifi ca di:
• Dichiarazione di conformità DM.37/08.• Placca camino.• Assenza di ostruzioni lungo tutto il camino.• Altezza e sviluppo prevalentemente verticale del camino.• Esistenza e idoneità del comignolo.• Distanza della parete esterna del camino e del canale da
fumo dai materiali combustibili.• Tipo e materiale del camino.• Assenza di altri allacciamenti al camino.
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UNI 10683/12
• Idoneita’ dei locali di installazione• Realizzazione della ventilazione e collegamento alle prese
d’aria esterne• Realizzazione e collegamento al sistema evacuazione fumi• Montaggio e posa d’opera• Eventuali collegamenti elettrici ed idraulici• Posa di coibentazione• Prova di accensione e di funzionalità e messa in servizio• Posa di fi niture e rivestimenti
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UNI 10683/12
Ventilazione ed aerazione dei locali di installazione
• Il locale d’installazione di generatori non stagni verso l’ambiente deve essere suffi cientemente ventilato.
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UNI 10683/12
Sistema di evacuazione fumi Requisiti generali
• Ogni apparecchio deve essere collegato ad un sistema di evacuazione fumi idoneo ad assicurare una adeguata dispersione in atmosfera dei prodotti della combustione.
• Lo scarico dei prodotti della combustione deve avvenire atetto. E’ vietato lo scarico diretto a parete o verso spazi chiusi a cielo libero.
• I componenti dei sistemi per l’evacuazione dei prodotti della combustione devono essere dichiarati idonei alle specifi che condizioni di funzionamento e provvisti di marcatura CE.
• Inoltre tutti i componenti, compresi i cavedi devono essere realizzati con materiali avente classe di reazione al fuoco A1.
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UNI 10683/12
L’evacuazione dei prodotti della combustione può essere realizzata in uno sei seguenti modi:
• Evacuazione in sistema camino operante in depressione.
oppure:
• Evacuazione tramite un condotto intubato operante in depressione
Il camino deve ricevere lo scarico del solo canale da fumo collegato all’apparecchio, non sono quindi ammesse canne fumarie collettive ne’ il convogliamento nel medesimo camino o canale da fumo di scarichi di cappe sovrastanti apparecchi di cottura di alcun genere ne’ scarichi provenienti da altri generatori.
L’installatore, una volta terminata l’installazione ed effettuati i relativi controlli e verifi che, deve fi ssare in modo visibile,nelle vicinanze del camino,la placca camino fornita dal fabbricante.
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UNI 10683/12
Ogni qualvolta si debba attraversare materiali combustibili si debbono rispettare
le seguenti distanze:
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UNI 10683/12
Canali da fumoRequisiti generali
• Essere coibentati se passano all’interno di locali da non riscaldare o esterni all’edifi cio.
• Non devono attraversare locali nei quali e’ vietata l’installazione di apparecchi a combustione, ne’ altri locali compartimentati al fuoco o con pericolo d’incendio.
• Essere installati in modo da consentire le normali dilatazioni termiche.
• Non sono ammessi tratti in contropendenza.• Avere, per tutta la sua lunghezza una sezione non inferiore a
quella dell’uscita del generatore.• Essere installati in modo da limitare la formazione di
condense.• Devono essere posizionati ad una distanza dai materiali
combustibili non inferiore a quella indicata nella designazione di prodotto.
• Il canale da fumo deve permettere il recupero della fuliggine ed essere scovolabile ed ispezionabile previo smontaggio o attraverso aperture di ispezione quando non accessibile dall’interno dell’apparecchio.
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UNI 10683/12
Salvo diversa indicazione del costruttote, i canali da fumo devono avere, per tutta la loro lunghezza un diametro non minore di quello dell’attacco del condotto di scarico dell’apparecchio; eventuali cambiamentidi sezione sono ammessi solo in corrispondenza dell’imbocco al camino (sia in aumento che in riduzione).In particolare, nel caso in cui il camino avesse un diametro minore di quello del canale da fumo, deve essere effettuato un raccordo conico e una verifi ca del corretto funzionamento secondo il metodo generale di calcolo di cui alla UNI EN 13384-1 o altri metodi di comprovata effi cacia.
Non è ammesso l’utilizzo di tubi metallici fl essibili per il collegamento dell’apparecchio al camino
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UNI 10683/12
Prescrizioni aggiuntive per apparecchi a tiraggio naturale
Salvo indicazioni del fabbricante o di calcolo preliminare sec-ondo la norma UNI EN 13384/1, qualora si debbano raccord-are caminetti al camino con attacco a soffi tto non coassiale rispetto all’uscita dei fumi dall’apparecchio, i cambiamenti di direzione dovranno essere realizzati con l’impiego di gomiti aperti non superiori a 45° rispetto alla verticale; lo stesso ac-corgimento deve essere utilizzato per raccordare il caminetto al camino.
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UNI 10683/12
Per gli altri apparecchi a tiraggio naturale (stufe) si possono effettuare al massimo 3 cambi di direzione non superiori a 90° compreso quello derivante dal collegamento dell’apparecchio al camino,con lunghezza del canale da fumo in proiezione orizzontale non superiore a mt.2.
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UNI 10683/12
Prescrizioni aggiuntive per apparecchi muniti di ventilatore per l’espulsione
dei fumi
In assenza di indicazioni del costruttore o di calcolo preli-minare secondo UNI 13384/1, si devono effettuare al mas-simo 3 cambi di direzione non superiore a 90° compreso quello derivante dal raccordo a tee, con lunghezza del canale da fumo in proiezione orizzon-tale non superiore a mt.4.
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UNI 10683/12
Camino
• Funzionare in pressione negativa.• Avere sezione interna di forma preferibilmente circolare; le
sezioni quadrate o rettangolari devono avere angoli arroton dati con raggio non minore di 20mm.
• Essere adibiti ad uso esclusivo dell’evacuazione dei fumi.• Avere un andamento prevalentemente verticale ed essere
privi di strozzatura per tutta la loro lunghezza.• Avere non più di due cambiamenti di direzione con un
angolo d’inclinazione di 45°• Essere dotati,nel caso di funzionamento ad umido, di un
dispositivo per il drenaggio dei refl ui.• Il sistema può essere protetto con un comignolo che
impedisca la penetrazione degli agenti atmosferici. Nel caso in cui ne sia sprovvisto, il condotto deve essere di classe di resistenza alla condensa W ed avere alla base un dispositivo di raccolta e smaltimento dell’eventuale acqua piovana.
• La raccolta dei materiali solidi e di eventuali condense deve essere garantita in una camera di raccolta situata sotto all’imbocco del camino.
• Il dimensionamento del camino in assenza di indicazioni del costruttore va eseguita secondo la UNI EN 13384/1.
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UNI 10683/12
Sistemi intubatiRequisiti generali
Un sistema intubato può essere realizzato con uno o più con-dotti per intubamento funzionanti solo con pressione negativa rispetto all’ambiente.• Nella realizzazione di un sistema intubato devono essere
seguite le prescrizioni per l’installazione ed il corretto utilizzo nonché le indicazioni relative alle eventuali operazioni di manutenzione ordinaria fornite dal fabbricante dei condotti, dei componenti e accessori per l’intubamento.
• Il sistema intubato deve essere adibito ad uso esclusivodell’evacuazione dei prodotti della combustione. Anche l’eventuale intercapedine tra il condotto intubato e la parete interna del vano tecnico o camino deve essere ad uso esclu- sivo del sistema.
• Il sistema intubato deve consentire le previste operazioni di pulizia e di manutenzione del (dei) condotto (i).
• Il sistema può essere protetto con un comignolo che impe- disca la penetrazione degli agenti atmosferici. Nel caso in cui ne sia sprovvisto, il condotto deve essere di classe di resistenza alla condensa W secondo la UNI EN 1443 ed avere, in prossimità della base, un dispositivo di raccolta e smaltimento dell’eventuale acqua piovana e/o neve.
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UNI 10683/12
• Il sistema deve evitare la penetrazione dell’acqua piovana e/o neve nell’apparecchio.
• Il sistema deve essere considerato nel suo complesso, al fi ne della valutazione della resistenza termica di parete e del calcolo della distanza da materiale combustibile.
• Il sistema deve permettere le normali dilatazioni termiche senza compromettere i suoi requisiti tecnici.
• Devono essere adottati opportuni accorgimenti affi nché, lun- go lo sviluppo dei condotti, venga evitato il ristagno delle eventuali condense.
• Nel caso in cui, per l’adduzione di aria comburente agli ap- parecchi raccordati al sistema, sia prevista la realizzazione di un’intercapedine tra il condotto di evacuazione dei prodot- ti della combustione e il camino/vano tecnico dell’edifi cio, tale intercapedine deve essere aperta alla sommità ed ade- guatamente dimensionata per il corretto apporto di aria comburente, per evitare la formazione di condense e per evitare il ritorno dei fumi nell’aria comburente.
• I giunti dei condotti e i distanziatori utilizzati per il fi ssaggioo la centratura del condotto all’interno del camino/vano tecnico esistente dell’edifi cio non devono diminuire in nes-sun punto la sezione dell’intercapedine minima di ventilazio- ne di oltre il 10%.
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UNI 10683/12
• Nel caso di inserimento nello stesso camino/vano tecnico esistente dell’edifi cio di condotti per intubamento,che in con dizioni di funzionamento a regime presentino valori di pres-sione statica aventi segno diverso,devono essere adottate soluzioni che consentano la corretta evacuazione dei pro- dotti della combustione allo sbocco in atmosfera senza mu- tue interferenze.
• E’ ammesso far transitare condotti al servizio di apparecchi per i quali e’ richiesta la resistenza al fuoco da fuliggine (G) a fi anco di condotti classifi cati come non resistenti (O) pur- ché sia rispettata la distanza di sicurezza del prodotto desi- gnato G tra i due condotti.
• Non e’ ammesso l’intubamento multiplo in presenza di con-dotti in materiale non classifi cato A1 ( ex classe 0 )
• La distanza minima tra le pareti esterne dei condotti, com-preso eventuale rivestimento isolante, non deve essere infe riore a 2 cm.
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UNI 10683/12
Quota di sboccoQuota di sbocco dei prodotti della combustione
La quota di sbocco si determina misurando l’altezza minima che intercorre tra il manto di copertura e il punto inferiore del-la sezione di uscita dei fumi in atmosfera; tale quota deve es-sere al di fuori della zona di refl usso e a distanza adeguata da ostacoli che impediscano o rendano diffi coltosa l’evacuazione dei prodotti della combustione o da aperture o zone accessi-bili.
Zona di refl ussoLa quota di sbocco deve trovarsi al di fuori della zona di refl us-so calcolata secondo la fi gura 6 e il prospetto 4. In prossimità del colmo si considera la minore tra le due.
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UNI 10683/12
Documentazione tecnica dell’installazione
GeneralitàAd installazione conclusa, l’installatore deve consegnare al
proprietario o a chi per esso, ai sensi della legislazione vigente, la dichiarazione di conformità dell’impianto3), correlata di:
• Il libretto d’uso e manutenzione dell’apparecchio e dei componenti dell’impianto (come per esempio canali da fumo, camino, ecc...).
• Copia fotostatica o fotografi ca della placca camino.• Libretto d’impianto (ove previsto).
Si raccomanda all’installatore di farsi rilasciare la ricevuta della documentazione consegnata e conservarla unitamente a copia della documentazione tecnica relativa all’installazione effettuata.
Installazione effettuata da soggetti diversiQualora le singole fasi dell’installazione siano svolte da soggetti diversi, ciascuno deve documentare la parte di lavoro svolto a benefi cio del committente e dell’incaricato della fase successiva.Uno schema esemplifi cativo di ripartizione dei lavori e della con-seguente documentazione è riportato nell’appendice C.
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UNI 10683/12
Controllo e manutenzioneControlli preliminari
Esame della documentazione
Deve essere presa visione della documentazione tecnica di installazione dei rapporti delle manutenzioni effettuate in prec-edenza.La mancanza di tali documenti deve essere menzionata in for-ma scritta nel rapporto di controllo e manutenzione.
Controllo dello stato complessivo dell’installazione
Deve essere verifi cato visivamente che tutti i sistemi di sicurezza siano correttamente collegati e posizionati secondo le prescrizioni del fabbricante e che ogni apparecchio sia col-legato correttamente ad un sistema di evacuazione dei pro-dotti della combustione.Per gli apparecchi costrutti in opera o quando non siano dis-ponibili le istruzioni di installazione, il manutentore deve met-tere in sicurezza l’apparecchio e fornire le relative istruzioni di uso e manutenzione.
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UNI 10683/12
Esame visivo del locale di installazione
L’esame visivo dei locali di installazione dell’apparecchio e/o dell’impianto deve consentire di verifi care che tali locali sod-disfi no i requisiti minimi seguenti:
a) Le dimensioni dei locali devono essere adeguate alla pre- senza dell’apparecchio (riferimenti: minimo 15 m3 o indica zioni del fabbricante.
b) Gli spazi di rispetto attorno all’apparecchio devono essere conformi a quanto prescritto (vedere punto 6.6.3).
c) Le prese d’aria e/o condotti di ventilazione devono essere conformi a quanto prescritto (vedere punto 6.4).
d) Non devono essere presenti materiali o ostacoli di qualsiasi genere che possano limitare, anche minimamente, il libero affl usso dell’aria dalle aperture di ventilazione.
e) Non devono essere presenti materiali estranei di qualunque tipo, in particolare se infi ammabili, polverosi o che comunque possano costruire pericolo o intralcio, sporcamento o inta-samento delle vie d’accesso dell’aria dell’apparecchio.
f) La presa di corrente elettrica e la porzione d’impianto elettrico a servizio dell’apparecchio e/o impianto (per quanto visibili)non devono presentare alterazioni, rotture o deterioramento.
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UNI 10683/12
Periodicità delle operazioni
La manutenzione dell’impianto di riscaldamento o dell’apparecchio devono essere eseguiti con periodicità rego-lare e secondo il libretto di uso e manutenzione, nonché nel rispetto delle prescrizioni di legge e/o regolamenti locali.In assenza di tali indicazioni si applicano le periodicità indicate nel prospetto 13 a seconda della tipologia dell’impianto.
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UNI 10683/12
Rapporto di controllo e manutenzione
Al termine delle operazioni di controllo e/o manutenzione deve essere redatto un rapporto da rilasciare al proprietario, o chi per esso, che ne deve confermare per iscritto il ricevimento. Nel rapporto devono essere indicate le situazioni riscontrate, gli interventi effettuati, gli eventuali componenti sostituiti o installati e le eventuali osservazioni, raccomandazioni e pre-scrizioni. Nell’appendice D è riportato un esempio indicativo di schema di rapporto di controllo e manutenzione. Il rapporto deve essere conservato congiuntamente alla documentazione pertinente.Nel rapporto di controllo e manutenzione si deve fare menzione di:• Anomalie accertate e non eliminabili, che comportino rischi
per l’incolumità dell’utilizzatore o di danno grave al fabbricato.• Componenti manomessi.Nel caso fossero individuate anomalie di cui sopra il proprietario, o chi per esso deve essere diffi dato in forma scritta, nel rap-porto di manutenzione, dall’utilizzare l’impianto fi no al completo ripristino delle condizioni di sicurezza.Nel rapporto di controllo e manutenzione devono essere indicati i dati signifi cativi del tecnico o dell’impresa che ha eseguito le operazioni di controllo e/o manutenzione con i relativi recapiti, la data dell’intervento e la fi rma dell’operatore.
UNI 10683 / 2012UNI 10683 / 2012Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidiGeneratori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi
Verifica, installazione, controllo e manutenzioneVerifica, installazione, controllo e manutenzione
I camini e lo smaltimento dei prodotti della combustioneI camini e lo smaltimento dei prodotti della combustione
Soluzioni tecnologiche per l’evacuazione dei fumi
I camini e lo smaltimento dei prodotti della combustioneI camini e lo smaltimento dei prodotti della combustione
PADOVA PADOVA -- 23 Novembre 201223 Novembre 2012
Geom. Walter Geom. Walter MarabelliMarabelli
� Specifiche tecniche del materiale Inox
� Abbinamento apparecchio/combustibilee la corretta designazione (UNI TS 11278)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 2
e la corretta designazione (UNI TS 11278)
� La nuova norma - UNI 10683 (11 Ottobre 2012)
� Foto, esempi, errori e casi reali …………
A seguito del provvedimento del governo, in Italia i prodotti che
non sono muniti di conformità CE, attestato di conformità o
benestare tecnico europeo DEVONO ESSERE RITIRATI DAL
CPD – Direttiva Prodotti da Costruzione
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 3
MERCATO, e NON POSSONO essere INCORPORATI o
INSTALLATI in edifici.
(Art. nr. 11 comma 3 – dpr. 246/93)
Armonizzare significa stabilire un linguaggio decifrabile e
comprensibile in tutta Europa , attraverso un codice comune a
tutti i prodotti che ne identifica solo le prestazioni , ovvero la
CPD – Direttiva Prodotti da Costruzione
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 4
DESIGNAZIONE di prodotto .
Es. di camino metallico T200 P1 W V2 L50040 O 30
Di un prodotto, NON Intende armonizzare le:
� Norme nazionali
� Scelte dei valori di prestazione richiesti perl’impiego previsto.
CPD – Direttiva Prodotti da Costruzione
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 5
prestazione + applicazione
La scelta è delegata ai legislatori in ciascuno Stato
membro esempio : UNI-TS 11278
Nel caso di materiali metallici :
� UNI EN 1856-1 : 2007
� UNI EN 1856-2 : 2006
Norme di prodotto armonizzate
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 6
� UNI EN 1856-2 : 2006
Sono norme di prodotto e non di installazione,
definiscono solo la prestazione e non l’utilizzo .
� UNI EN 1856-1 : 2007 (unico fabbricante)
La norma indica i requisiti di prestazione dei prodotti perSISTEMI di camini sia mono che multipla parete conparete interna (a contatto con i fumi) in metallo.
Norme di prodotto armonizzate
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 7
� UNI EN 1856-2 : 2006 (nessuna limitazione per il fabbricante)
La norma indica i requisiti di prestazione dei condottiinterni rigidi o flessibili, canali da fumo e raccordi rigid iin metallo.
� SISTEMA CAMINO
Camino installato utilizzando
una combinazione di
componenti compatibili,
Norme di prodotto armonizzate – EN 1856/1
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 8
componenti compatibili,
fabbricati o specificati da un
solo fabbricante la cui
responsabilità di prodotto
riguarda l’intero camino.
� CANALE DA FUMO
Condotto di evacuazione, solo di tipo RIGIDO per il
raccordo del generatore al camino , canna fumaria o
condotto per intubamento.
Norme di prodotto armonizzate – EN 1856/2
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 9
� CONDOTTO PER INTUBAMENTO
Condotto di evacuazione in atmosfera, di tipo RIGIDO
e/o FLESSIBILE . predisposto per essere inserito in
un camino , canna fumaria o vano tecnico esistente.
T600 N1 W V2 L50040 G 70
La designazione – Temperatura in CONTINUO
T600 = Funzionamento in continuo
700°C = Temperatura di prova e livello di picco
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 10
T600 N1 W V2 L50040 G 70
La temperatura di contatto/superficie alla temperatura
dichiarata T600, NON SUPERA 85°C
La designazione – Temperatura in CONTINUO
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 11
T600
700° C
T450
550° CMax 85°CSulla parete esterna
La designazione – Temperatura in CONTINUO
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 12
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
P1 = Funzionamento in pressione positiva
N1 = Funzionamento in tiraggio Naturale
P1 = Sempre quando è presente un ventilatore sull’apparecchio
T600 N1 W V2 L50040 G 70
La designazione – Tenuta alla PRESSIONE
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 13
P1 = Sempre quando è presente un ventilatore sull’apparecchio
Resistenza alla condensa
D = Secco
La designazione – Resistenza alla CONDENSA
T600 N1 W V2 L50040 G 70
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 14
D = Secco
W = Umido - Condensazione
La lettera W è sempre obbligatoria quando è prevista la formazione di
CONDENSA (anche in apparecchi normali) quando si installa un
terminale TRONCO di CONO ed in ogni caso in presenza di apparecchio
a CONDENSAZIONE
Resistenza alla Corrosione (UNITS 11278)
La designazione – Resist. alla CORROSIONE
T600 N1 W V2 L50040 G 70
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 15
V1 – V2 – V3 = Test eseguiti e superati
V2 = Top di gamma
Vm = Nessun test eseguito
Vm = Test non superato
Spessore tubazione
La designazione – Tipologia di MATERIALE
T600 N1 D V2 L50 040 G 70
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 16
Aisi 304
Aisi 316
L99 = Tutti i metalli che NON sono presenti in tabe lla (deve essere dichiarato obbligatoriamente quale tipo di metallo si utilizza)
La designazione – Comport. al FUOCO
T600 N1 W V2 L50040 G 70
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 17
Resistenza al fuoco di fuliggine
O = Non resiste
G = Resiste al fuoco di fuliggine
1000° C per 30 minuti
Distanza di sicurezza in mm. da materiale combustibi le
T600 N1 W V2 L50040 G 70
Temp. massima
ammessa per
irraggiamento
La designazione – Comport. al FUOCO
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 18
1000° C
30 minuti
70 mm.
irraggiamento
100 °C
La designazione – Diversi materiali
T600 N1 W V2 L50040 G 70
“Designazione dei METALLI”
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 19
T200 P1 W 2 O 20
“Designazione ALTRI MATERIALI”
La designazione – Diversi materiali
T200 P1 W 2 O 20
T600 N1 W V2 L50040 G 70
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 20
T200 P1 W 2 O 20
“ATTENZIONE ……… .”
Le designazioni “V2 e 2” NON sono la medesima
designazione ma sono strettamente legate fra di loro.
T200 P1 W 2 O 20
La designazione – Tipo di COMBUSTIBILE
T600 N1 W V2 L50040 G 70
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 21
La designazione – Tipo di APPLICAZIONE
T600 N1 W V2 L50040 G 70
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 22
Tabelle : UNI TS 11278/08
1 - 2 - 3
� Specifiche tecniche del materiale Inox
� Abbinamento apparecchio/combustibilee la corretta designazione (UNI TS 11278)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 23
e la corretta designazione (UNI TS 11278)
� La nuova norma - UNI 10683 (11 Ottobre 2012)
� Foto, esempi, errori e casi reali …………
Art. 7.2 / 8.2 / 9.2 - Classe o livello di temperatura (Txxx)
Per evitare il pericolo d’incendio , si deve rispettare la
distanza da materiale combustibile dichiarata dal
Norma UNI TS 11278 – Maggio 2008
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 24
fabbricante.
Dove esiste il pericolo di contatto umano accidentale,
l’installatore deve verificare che la temperatura della parete
esterna non superi determinati valori di sicurezza.
Se si superano le temperature di sicurezza, l’installatore
deve proteggere opportunamente la superficie esterna di
contatto.
Norma UNI TS 11278 – Maggio 2008
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 25
� Combustibili GASSOSI
Norma UNI TS 11278 – Maggio 2008
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 26
� Combustibili LIQUIDI
� Combustibili SOLIDI
Esempio di designazione secondo UNIEN 1856-1 Sistema Camino:
T600 N1 W V2 L50040 G70
Norma UNI TS 11278 – Maggio 2008
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 27
Con la UNITS 11278/08 si definisce l’abbinamento della
tipologia di prodotto camino con la tipologia di apparecchio in
funzione del combustibile utilizzato
Nella combustione a biomassa solida gli elementi critici da
tenere in massima considerazione sono :
� TEMPERATURA in CONTINUO del fumo
� FUOCO di FULIGGINE interno
Gli elementi fondamentale per la SICUREZZA
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 28
Di conseguenza gli elementi fondamentali da curare nella
posa sono :
� ISOLAMENTO delle tubazioni
� DISTANZA di SICUREZZA da materiale combustibile
Art. 9 – Requisiti minimi con combustibili SOLIDI
La classe di temperatura del camino deve essere non minore
della temperatura massima di uscita dei fumi dichiarata dal
costruttore dell’apparecchio.
Norma UNI TS 11278 – Maggio 2008
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 29
Il flessibile non è consentito nel canale da fumo o raccordo.
Temperature minime
� T 200 - Pellets – nel caso di pellets conforme allaUNI-TS 11263 è ammessa la lettera O (xxx).
� T 400 - Tutti gli altri apparecchi
Cosa indica la designazione in termini di temperature :
T600 N1 W V2 L50040 G70
Norma UNI TS 11278 – Maggio 2008
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 30
T600 = Temperatura di utilizzo in continuo
G = Prodotto resistente al fuoco di fuliggine
70 = Distanza minima in mm. da tenere dal legno
La designazione – Tipo di COMBUSTIBILE
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 31
Art. 9.5.1 – Prodotti che hanno effettuato e superato i test
alla corrosione ( V1 – V2 – V3) (prospetto 8)
Norma UNI TS 11278 – Magg. 2008 - SOLIDO
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 32
NESSUNA SPECIFICA per il tipo di AISI o per lo sp essore
Cosa indica la designazione in termini di campo di utilizzo :
T600 N1 W V2 L50040 G70
V2 = Classe di resistenza alla corrosione, massima ,
Norma UNI TS 11278 – Magg. 2008 - SOLIDO
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 33
permette l’utilizzo con qualsiasi combustibile solido
(Legna, pellet, carbone e torba) sia in apparecchi
chiusi che aperti .
Permette l’utilizzo di qualsiasi spessore dell’acciaio
inox
Art. 9.5.2 – Prodotti che NON hanno effettuato o superato
i test alla corrosione ( Vm ) (prospetto 9)
Norma UNI TS 11278 – Magg. 2008 - SOLIDO
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 34
AISI 316 L sp. minimo 1,0 mm. (D) e NO (W - condensazione)
AISI 304 (L20) = NON AMMESSO
Cosa indica la designazione in termini di campo di utilizzo :
T600 N1 W Vm L50040 G70
Vm = Indicazione di prodotto che NON ha SUPERATO
Norma UNI TS 11278 – Magg. 2008 - SOLIDO
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 35
Vm = Indicazione di prodotto che NON ha SUPERATOoppure NON ha ESEGUITO il test di resistenza alla
corrosione .
� Spessore minimo acciaio inox 1 mm .
� NON ammesso l’inox AISI 304 (L20)
� Specifiche tecniche del materiale Inox
� Abbinamento apparecchio/combustibilee la corretta designazione (UNI TS 11278)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 36
e la corretta designazione (UNI TS 11278)
� La nuova norma - UNI 10683 (11 Ottobre 2012)
� Foto, esempi, errori e casi reali …………
Art. 1 – Scopo e campo di applicazione
Prescrive i requisiti di :
� Progettazione� Verifica� Installazione� Controllo e manutenzione
= Novità rispetto alla precedente del 2005
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 37
Nei seguenti casi :
� Impianti riscaldamento ambiente
� Produzione di acqua calda sanitaria� Cottura dei cibi
� Installati in locali e relative pertinenze� Spazi coperti adiacenti all’abitazione (es. portici, verande)
� Potenza inferiore ai 35 Kw
Art. 1 – Scopo e campo di applicazione
� Biocombustibili solidi
� Apparecchi alimentati sia manualmente che a caricamentoautomatico
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 38
automatico
� Locali e relative pertinenze
� Spazi coperti adiacenti alle abitazioniad eccezione delle prescrizioni non pertinenti come le presed’aria, coesistenza altri apparecchi e volumi nimini
Art. 5.3 – Verifiche preliminari del sistema evacuazione fumi
La prima operazione, è la verifica di compatibilità dell’insiemeapparecchio/camino attraverso :
� Dichiarazione di conformità del camino (dm. 37/08)
� Placca camino
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 39
� Placca camino
� Sezione interna del camino
� Assenza di ostruzioni o restringimenti
� altezza, sviluppo e percorso
� Tipologia e presenza del comignolo
� Tipologia e caratteristiche del materiale
H
OSTRUZIONI
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 40
ARIA sufficiente
ALTEZZA camino RESTRINGIMENTI del camino
In generale l’installazione NON deve DANNEGGIARE l’edificio o
altri impianti.
Art. 6.2 – Installazioni AMMESSE
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 41
Nel locale possono preesistere o essere installati apparecchi
funzionanti in modo stagno rispetto al locale, senza limitazioni
(apparecchi a gas di tipo C , come definiti dalla UNI 7129)
o che non mettano in depressione il locale rispetto all’ambiente
esterno.
Art. 6.3.1 – Installazioni VIETATE
� Non possono essere presenti e funzionanti apparecchi di
tipo A e di tipo B (per la classificazione vedere UNI 10642 e
UNI 7129).
� Condotti di ventilazione di tipo collettivo e/o
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 42
� Condotti di ventilazione di tipo collettivo e/o
elettroventilatori/aspiratori collegati con l’esterno e/o
apparecchiature che possano mettere in depressione il
locale , o in ogni caso in presenza di una depressione del
locale maggiore di 4 Pa.
� Locali con pericolo incendio.
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
� Ogni apparecchio deve essere collegato ad un sistema
di evacuazione fumi
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 43
di evacuazione fumi
� Lo scarico dei fumi deve avvenire a tetto
� E’ vietato lo scarico a parete o in spazi chiusi anche a
cielo libero
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
� I materiali devono essere idonei e marcati CE attraverso la
conformità alle relative norme di prodotto
� I materiali devono essere di classe A1
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 44
� I materiali devono essere di classe A1
(incombustibili – UNI 13501-1)
� Il cavedio deve essere di classe A1
(incombustibili – UNI 13501-1)
� Deve essere sempre in DEPRESSIONE (anche se intubato)
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
� VIETATE le canne fumarie collettive
� VIETATO convogliare cappe cucina, o in generale altriapparecchi nel canale da fumo o nel camino
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 45
� Evitare di scaricare il peso del camino direttamente sopral’apparecchio
� Il camino deve essere adibito ad uso esclusivo dello scaricodei fumi, è vietato far transitare all’interno del camino stessoaltri canali o tubazioni o impianti (es: canaline, cavi tubazionidel solare, altri condotti di scarico fumi ecc..)
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
Nel caso di camini con materiali DIVERSI dal metallo
� UNI EN 13063-1 e UNI EN 13063-2 – Refrattari sistema camino
� UNI EN 1457 – Refrattari condotti interni
� UNI EN 1806 – Laterizio condotto e camino completo
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 46
� UNI EN 1806 – Laterizio condotto e camino completo
In particolare - Temperatura
Tenuta alla pressione
Resistenza ad umido o secco
Classe di corrosione
Fuoco di fuliggine
Distanza di sicurezza
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
Al termine del montaggio
l’installatore deve compilare
e fissare in modo visibile la
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 47
e fissare in modo visibile la
placca camino .
Ad esempio applicata all’interno dello
sportello dell’ispezione
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
Attraversamento di materiali COMBUSTIBILI - TETTI – SOLAI – PARETI
Prodotti certificati secondo le norme :
UNI EN 1856-1, UNI EN 13063-1, UNI EN 16063-2, UNI EN 1806
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 48
UNI EN 1856-1, UNI EN 13063-1, UNI EN 16063-2, UNI EN 1806
� Componenti di un SISTEMA CAMINO con rispetto distanza in ARIALIBERA (……G 70)
� Componenti di un SISTEMA CAMINO con modalità di isolamentoindicata dal fabbricante in ARIA CHIUSA (se prevista e dichiarata)
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
Attraversamento di materiali COMBUSTIBILI - TETTI – SOLAI – PARETI
� Camino composito con calcolo delle distanze di sicurezza secondoEN 15287 e piena responsabilità dell’installatore
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 49
EN 15287 e piena responsabilità dell’installatore
� APPOSITI SISTEMI di PROTEZIONE dichiarati idonei dal fabbricante
� Quando i sistemi di protezione NON sono G00 sono da evitare iPONTI TERMICI
Sistema caminoCoibentato
Attraversamento di materiali COMBUSTIBILI - TETTI – SOLAI - PARETI
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 50
Monoparete
AN ISO 25 Passaggio tetto ANC G00Contatto
Con il legno
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 51
Spessore sul raggio
Passaggio tetto
65 mm. T600…. G70
T600 Aria LIBERA
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 52
T450 Aria CHIUSA
“Blower Door Test”
A
BA B
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 53
AN ISO 25 diam. 200 mm.
CANALI DA FUMO
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 54
Prescrizioni, indicazioni e divieti
Art. 6.5.3 – CANALI DA FUMO – Requisiti generali
� Devono essere COIBENTATI se passano all’interno di
locali freddi o se sono esterni all’edificio
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 55
� NON devono attraversare locali compartimentati , con
pericolo incendio , dove è vietato installare apparecchi a
combustione , locali o spazi non ispezionabili
� Permettere la normale dilatazione .
Art. 6.5.3 – CANALI DA FUMO – Requisiti generali
� VIETATI tratti in contro-pendenza
� Salvo diversa indicazione del costruttore, avere sempre eper tutta la lunghezza un diametro pari o maggiore di
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 56
per tutta la lunghezza un diametro pari o maggiore diquello dell’uscita fumi dell’apparecchio
� Eventuali cambi di sezione/diametro sia in aumento chein riduzione sono ammessi solo all’imbocco delcamino , in particolare le riduzioni di diametro devonoessere di tipo conico
Art. 6.5.3 – CANALI DA FUMO – Requisiti generali
� Limitare la formazione di condensa ed evitare laeventuale fuoriuscita dalle giunzioni
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 57
eventuale fuoriuscita dalle giunzioni
� Deve permettere il recupero della fuliggine , esserescovolabile e ispezionabile anche con accessodall’apparecchio stesso
Art. 6.5.3.2 – CANALI DA FUMO – Prescrizioni aggiuntive
Apparecchi a TIRAGGIO NATURALE
Salvo diverse indicazioni del costruttore o di calcolo secondoUNI EN 13384-1
� Per CAMINETTI con scarichi a soffitto o a parete non
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 58
� Per CAMINETTI con scarichi a soffitto o a parete non
coassiali rispetto all'uscita dei fumi, realizzare i cambi di
direzione con curve massimo a 45 °
� Per le STUFE sono ammessi al massimo 3 cambi di
direzione al max. di 90° (compreso l’allacciamento) con
lunghezza massima in proiezione in pianta di 2 mt.
Art. 6.5.3.2 – CANALI DA FUMO – Prescrizioni aggiuntive
Camino
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 59
Raccordo
Canale da
fumo
SISolo se calcolato secondo
UNI EN 13384-1
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 60
Oppure
Solo se indicato dal costruttore
App. tiraggio NATURALE
Al massimo
2 curve 90 °
1 allaccio al camino
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 61
1 allaccio al camino
Art. 6.5.3.2 – CANALI DA FUMO – Prescrizioni aggiuntive
Apparecchi a TIRAGGIO NATURALE
� I regolatori manuali del tiraggio inseriti nel canale da fumonon devono ostruire ermeticamente la sezione interna delcondotto, avere una superficie minima aperta pari al 3%
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 62
della sezione di passaggio e non minore di 20 cm .In ogni caso devono essere installati nello stesso localedell’apparecchio
� Eventuali regolatori o registri che immettono aria parassitadevono essere installati secondo le istruzioni del fabbricante,ed in caso di installazione stagna il regolatore deve prelevarel’aria dall’esterno dell’abitazione
Art. 6.5.3.3 – CANALI DA FUMO – Prescrizioni aggiuntive
Apparecchi a TIRAGGIO FORZATO
Salvo diverse indicazioni del costruttore o di calcolo secondoUNI EN 13384-1
� Sono ammessi al massimo 3 cambi di direzione al max.
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 63
� Sono ammessi al massimo 3 cambi di direzione al max.
di 90° (compreso l’allacciamento) con lunghezza
massima in proiezione in pianta di 4 mt.
Nel caso di apparecchio con uscita posteriore , il cambio
di direzione derivato dal collegamento posteriore (T o
curva) NON deve essere conteggiato
CAMINI
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 64
Prescrizioni, indicazioni e divieti
Art. 6.5.4 – CAMINI – Requisiti generali
� Solo funzionamento in depressione a TIRAGGIO NATURALE
� Forma preferibilmente circolare , se quadrata o rettangolare conangoli avente raggio minimo di 20 mm. e rapporto tra latolungo e corto al massimo di 1,5
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 65
lungo e corto al massimo di 1,5
� Adibiti ad uso esclusivo dello smaltimento dei fumi
� Andamento prevalentemente VERTICALE
� Assenza di strozzature su tutta la lunghezza
� Massimo 2 cambi di direzione di max. 45°
Art. 6.5.4 – CAMINI – Requisiti generali
� Tiraggio come richiesto dall’apparecchio, in assenza diindicazioni deve essere mantenuto a 12 Pa
� Sono ammessi i regolatori di tiraggio per stabilizzare lo stesso
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 66
� Se manca il comignolo (cappello conico) essere di classe We avere alla base un dispositivo per lo smaltimento dei liquidi
� Materiali solidi, fuliggine o eventuali condense devono ricaderedirettamente nell’apparecchio o nella camera di raccolta allabase del camino, la camera di raccolta deve essere facilmenteapribile (portello o altro sistema)
Sistemi INTUBATI
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 67
Prescrizioni, indicazioni e divieti
Art. 6.5.5.1 – Sistemi INTUBATI – Requisiti generali
� Solo funzionamento in depressione a TIRAGGIO NATURALE
� Il sistema intubato deve essere adibito ad uso esclusivo delloscarico dei fumi, è vietato far transitare all’interno del sistemae dell’intercapedine tra il condotto intubato ed il cavedio altri
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 68
e dell’intercapedine tra il condotto intubato ed il cavedio altricanali o tubazioni o impianti (es: canaline, cavi tubazionidel solare ecc..)
� Se manca il comignolo (cappello conico) essere di classe We avere alla base un dispositivo per lo smaltimento dei liquidi
� Il sistema deve evitare l’ingresso di acqua piovana o nevenell’apparecchio
Art. 6.5.5.1 – Sistemi INTUBATI – Requisiti generali
� Nel caso di prelievo dell’aria di combustione direttamentedall’intercapedine , la stessa deve essere aperta alla sommitàe correttamente dimensionata (è consigliato l’utilizzo di sistemiche comprendono anche il cavedio di adduzione, parte del
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 69
sistema stesso)
� I giunti dei condotti, i centratori e i distanziatori non devonoridurre la sezione dell’intercapedine oltre il 10%
� Si deve evitare la disgiunzione degli elementi , se il sistemaprevede l’utilizzo della fascetta stringitubo , la stessa deveessere utilizzata
Art. 6.5.5.2 – Sistemi INTUBATI MULTIPLI – Requisiti generali
� Nei sistemi intubati multipli, sono ammessi funzionamenti atiraggio naturale (N1) a fianco di condotti in pressione (P1)solo se si garantisce che non interferiscano tra di loro
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 70
solo se si garantisce che non interferiscano tra di loro
� Sono ammessi condotti resistenti al fuoco di fuliggine (G) a fianco dicondotti non resistenti (O) solo se si rispetta la distanza di sicurezza
del prodotto classificato G
� Sono ammessi sistemi intubati multipli solo con classificazioneA1 (Incombustibile secondo EN 13501-1)
Art. 6.5.5.2 – Sistemi INTUBATI MULTIPLI – Requisiti generali
� La distanza minima tra le pareti dei condotti (compreso isolante) è di
minimo 2 cm.
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 71
� Alla sommità del sistema multiplo devono essere applicatetarghette identificative dell’apparecchio allacciato o cheindicano se il condotto espelle fumi o eventualmente aspira aria
� Dove necessario ogni condotto del sistema deve essere dotatodi sistema di smaltimento delle condense
N1
P1
Art. 6.5.5.2 – Sistemi INTUBATI MULTIPLI – Requisiti generali
N1
N1
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 72
P1 N1
NON devono interferire SI
O
G
G
G
Art. 6.5.5.2 – Sistemi INTUBATI MULTIPLI – Requisiti generali
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 73
G G
SIDistanza di sicurezza Gxx
A1
Art. 6.5.5.2 – Sistemi INTUBATI MULTIPLI – Requisiti generali
C
A1
A1
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 74
SI
C
Solo materiali A1 incombustibili
A1
COMIGNOLI
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 75
Prescrizioni, indicazioni
Art. 6.5.6 – COMIGNOLI – Requisiti generali
� Sezione utile minimo il doppio del camino
� Impedire la penetrazione nel camino di pioggia, neve e dicorpi estranei
� Avere la funzione di antivento
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 76
� Avere la funzione di antivento
� Deve essere fuori dalle zone di reflusso
� Privo di mezzi meccanici di aspirazione
� Nel caso di assenza di comignolo o di utilizzo del tipoconico , il camino/condotto deve essere del tipo W e deveessere dotato alla base di smaltimento dei liquidi
QUOTE di SBOCCO
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 77
Prescrizioni, indicazioni e divieti
Art. 6.5.8 – QUOTE di SBOCCO – Zona di reflusso
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 78
Precedente UNI 10683
500 mm1.500 mm
Art. 6.5.8.3 – QUOTE di SBOCCO – Antenne e Parabole
Quote di sbocco rispetto alle parabole
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 79
500 mm1.500 mm
200 mm
Art. 6.5.9.1 – QUOTE di SBOCCO – Altri comignoli o sbocchi
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 80
Art. 6.5.9.2 – QUOTE di SBOCCO – Distanza da LUCERNARIO (1)
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 81
Art. 6.5.9.2 – QUOTE di SBOCCO – Distanza da ABBAINO (2)
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 82
TETTO PIANO - LASTRICO SOLARE calpestabile
Art. 6.5.9.3 – QUOTE di SBOCCO – Copertura piana
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 83
500 mm
TETTO con inclinazione Inferiore a 10° (17,6%)
Art. 6.5.9.4 – QUOTE di SBOCCO
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 84
500 mm
1.000 mm
Volume
tecnico senza
aperture
Oltre i 2,0 mt.
Inferiore 2,0 mt.
500 mm
TETTO con inclinazione Superiore a 10° (17,6%)
Art. 6.5.9.4 – QUOTE di SBOCCO
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 85
500 mm
1.000 mm
Volume
tecnico senza
aperture
Oltre i 3,0 mt.
Inferiore 3,0 mt.
1.000 mm
TETTO con ostacolo e FINESTRE / APERTURE
Art. 6.5.9.5 – QUOTE di SBOCCO
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 86
Volume
tecnico con
apertureTra i 5,0 e 10,0 mt.
Inferiore 5,0 mt.
REQUISITI dei MATERIALI
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 87
(Appendice normativa - B)
Prescrizioni minime, indicazioni
Art. B.2 – CLASSE di TEMPERATURA
� Nel caso di apparecchi a pellet (UNI EN 14785) la classe
minima è T200
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 88
minima è T200
� In tutti i casi diversi dalla UNI EN 14785 la classe
minima è T400
(Indicazione già presente in UNI 11278)
Art. B.3 – CLASSE di resistenza al FUOCO di FULIGGINE
� E’ sempre prescritta la classe G (resistenza al fuoco difuliggine) seguita dalla distanza di sicurezza XX
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 89
� Nel caso di apparecchi a pellet (UNI EN 14785), solo se siutilizzano prodotti con DOPPIA DESIGNAZIONE (G e O infunzione della presenza o meno di guarnizione di tenuta) e per ilsolo canale da fumo , si deve osservare come distanzaminima quella indicata dalla Gxx e in caso di incendio difuliggine di devono ripristinare le condizioni iniziali
Art. B.3 – CLASSE di resistenza al FUOCO di FULIGGINE
� Prodotto con DOPPIA designazione SISenza guarnizione T600 N1 W V2 L50040 G 70
T200 P1 W V2 L50040 O 20
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 90
Con guarnizione T200 P1 W V2 L50040 O 20
� Prodotto con solo una designazione NOCon guarnizione T200 P1 W V2 L50040 O 20
Art. B.4 – CLASSE di PRESSIONE (tenuta ai fumi)
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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Art. B.5 – RESISTENZA all’UMIDITA’ (impermeabilità)
� Il sistema può essere classificato come D (non resistenteall’umidità) o di classe W (resistente all’umidità), se il prodottocamino è classificato W è coperta anche la classe D, la classe
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 92
W è sempre richiesta in caso di assenza di comignolo opresenza di tronco cono
� Nel caso di funzionamento in classe D evitare ilraffreddamento e la formazione di condensa medianteisolamento
� Resistenza termica minima del prodotto isolato 0,22 K/W (R)
� Specifiche tecniche del materiale Inox
� Abbinamento apparecchio/combustibilee la corretta designazione (UNI TS 11278)
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e la corretta designazione (UNI TS 11278)
� La nuova norma - UNI 10683 (11 Ottobre 2012)
� Foto, esempi, errori e casi reali …………
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fon
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Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Fon
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Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Tubazione NON CERTIFICATA
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 97
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 98
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 99
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 100
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 101
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 102
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 103
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 104
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 105
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Di TUTTO e di PIU’…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 106
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Di TUTTO e di PIU’…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 107
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 108
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 109
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Depositi di fuliggine ……..
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 110
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Le così dette “PEPITE”, Fuliggine e Creosoto
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 111
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Una “semplice” pulizia del camino .…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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� ISOLARE dal calore e DISTANZIARE dal legno
� Percorso fumi il più RETTILINEO POSSIBILE
I CONSIGLI base da non dimenticare mai……
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� Condotti sempre ISPEZIONALBILI
� PULIRE…PULIRE…PULIRE dalla fuliggine
Geom. Walter Marabelli
Cel. 331 - 6436525
Marabelli Walter - 23 Novembre 2012 Pag. 115
Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione
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