Replica dell'opposizione

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Giova replicare brevemente agli assunti che sono stati avanzati dall’ill.mo Sindaco nella risposta formale alle interrogazioni presentate dal gruppo consigliare di opposizione. Non si può di certo rimanere colpiti dalle argomentazioni utilizzate che appaiono manifestamente fuorvianti l’opinione pubblica e soprattutto, e dispiace dirlo, superficiale, non degne delle capacità che il gruppo di minoranza riteneva connaturate alla persona del Sindaco che invece, per l’ennesima volta, non ha mancato di deludere le aspettative di gran parte della cittadinanza. Perché vedete la rinuncia alle indennità di carica, per noi che non abbiamo mai avuto fame di potere, rappresenta un atto di rispetto nei confronti di tutti i nostri concittadini che stentano ad arrivare a fine mese. Rispetto che a quanto pare, voi, membri della maggioranza, non mostrate minimamente di sentire. Quanto risparmiato dal Comune evitando di corrispondere le indennità di carica, potrebbe essere utilizzato nel perseguimento di un fine pubblico e nobile quale aiuto per tutte quelle famiglie che si trovino in gravi difficoltà economiche. Esempio ne hanno dato altre amministrazioni che con spirito di responsabilità hanno rinunciato agli emolumenti spettanti. Forse le lotte intestine che vi hanno attanagliato in questi mesi, l’eccessivo attivismo nel redarguire con velati avvertimenti quanti dissentano dal vostro modo di operare, vi stanno facendo perdere di vista quello che è il reale sentire del nostro paese? Se poi ritenete che la giustificazione nel pretendere le indennità di carica sia ravvisabile nel “quotidiano impegno nel ruolo pubblico”, allora, perdonate la franchezza, la rinuncia economica che dovreste operare appare sacrosanta in un grave momento di crisi quale quello che stiamo attraversando considerato che fino ad oggi, non avete fatto nulla di diverso rispetto alle passate amministrazioni e continuando ad alleggerire le casse del Comune non farete altro che peggiorare le risorse delle stesse. L’Acquisto del Tablet è il chiaro sintomo di questa vostra carenza percettiva della nostra realtà sociale. Ill.mo Sindaco sappiamo che lei è amante della tecnologia. Nella stessa risposta all’interrogazione consiliare, Lei ammette candidamente, e se permettete in modo sconcertante, che “usa sufficientemente apparati tecnologici di comunicazione….”. Si suppone che questi apparati tecnologici siano di sua

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Il documento di replica pubblicato è stato letto dal capogruppo di minoranza in seno al Consiglio Comunale e depositato in atti.

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Giova replicare brevemente agli assunti che sono stati avanzati dall’ill.mo Sindaco nella risposta formale alle interrogazioni presentate dal gruppo consigliare di opposizione.

Non si può di certo rimanere colpiti dalle argomentazioni utilizzate che appaiono manifestamente fuorvianti l’opinione pubblica e soprattutto, e dispiace dirlo, superficiale, non degne delle capacità che il gruppo di minoranza riteneva connaturate alla persona del Sindaco che invece, per l’ennesima volta, non ha mancato di deludere le aspettative di gran parte della cittadinanza.

Perché vedete la rinuncia alle indennità di carica, per noi che non abbiamo mai avuto fame di potere, rappresenta un atto di rispetto nei confronti di tutti i nostri concittadini che stentano ad arrivare a fine mese.

Rispetto che a quanto pare, voi, membri della maggioranza, non mostrate minimamente di sentire. Quanto risparmiato dal Comune evitando di corrispondere le indennità di carica, potrebbe essere utilizzato nel perseguimento di un fine pubblico e nobile quale aiuto per tutte quelle famiglie che si trovino in gravi difficoltà economiche. Esempio ne hanno dato altre amministrazioni che con spirito di responsabilità hanno rinunciato agli emolumenti spettanti.

Forse le lotte intestine che vi hanno attanagliato in questi mesi, l’eccessivo attivismo nel redarguire con velati avvertimenti quanti dissentano dal vostro modo di operare, vi stanno facendo perdere di vista quello che è il reale sentire del nostro paese?

Se poi ritenete che la giustificazione nel pretendere le indennità di carica sia ravvisabile nel “quotidiano impegno nel ruolo pubblico”, allora, perdonate la franchezza, la rinuncia economica che dovreste operare appare sacrosanta in un grave momento di crisi quale quello che stiamo attraversando considerato che fino ad oggi, non avete fatto nulla di diverso rispetto alle passate amministrazioni e continuando ad alleggerire le casse del Comune non farete altro che peggiorare le risorse delle stesse.

L’Acquisto del Tablet è il chiaro sintomo di questa vostra carenza percettiva della nostra realtà sociale. Ill.mo Sindaco sappiamo che lei è amante della tecnologia. Nella stessa risposta all’interrogazione consiliare, Lei ammette candidamente, e se permettete in modo sconcertante, che “usa sufficientemente apparati tecnologici di comunicazione….”. Si suppone che questi apparati tecnologici siano di sua proprietà. Ma allora sarebbe stato opportuno che lei continuasse ad usare i propri strumenti anziché acquistarne di altri ponendoli a carico della collettività.

Allora per quello che concerne il ruolo dell’opposizione, constato che si tratta di una spesa che ancora deve essere affrontata, Le rivolgiamo l’invito di desistere dall’acquisto di un strumento futile e se proprio ci tiene cosi tanto lo acquisti con il suo denaro.

Quello che conta è che Lei ill.mo Sindaco dia un esempio di responsabilità alla nostra comunità. Non chiediamo altro.

Per quello che attiene al conferimento dell’incarico all’Avv. Belardo, pur non avendo nulla da recriminare sulla persona di quest’ultimo, di certo un chiarimento ci era dovuto proprio in considerazione della aperta militanza dei suoi congiunti in tutte le campagne elettorali che hanno visto impegnato in passato il primo cittadino.

Tuttavia, nella risposta che ci è stata fornita non possiamo non tacciare di ennesima mistificazione quella di farci intendere che una Procura della Repubblica e nel caso di specie quella di Barcellona Pozzo di Gotto,

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abbia deciso di archiviare un procedimento penale per la semplice rinuncia all’incarico del legale dell’Ente. E’ pregato sig. Sindaco di non insultare la nostra intelligenza.

Considerato che la risposta all’interrogazione in ordine al professionista de quo ha dato spunto all’ill.mo Sindaco per intervenire sull’aspetto discarica, si vuole sono far notare che tale problema non si risolve con proclami pubblici, conferenze stampa, nelle quali la figura del nostro primo cittadino è stata piuttosto smilza, o altre iniziative egocentriche, ma con iniziative più incisive quali quelle che altri primi cittadini hanno posto in essere anche finendo sotto procedimento penale.

Infine, sebbene si conservano perplessità sulla giovane età professionale dell’Avv. Belardo, abilitato nel 2007, nell’affrontare un problema cosi complesso e pieno di insidie come quello della discarica, ci troviamo d’accordo con Lei per ciò che attiene ai riferimenti sui legali che hanno assunto “incarichi pur essendo parenti di assessori comunali pro tempore” o di quelli che hanno “ritenuto sostenere le ragioni di privati nei confronti dello stesso Comune di Furnari…”. Ma una domanda sorge spontanea: attualmente sussistono privati, ditte o società che risultato velatamente assistite da legali che al contempo rivestono cariche nell’attuale amministrazione comunale?

In ordine all’interrogazione n. 2516 del 26/03/2012 – Alienazione capannone attualmente in possesso della CO.BI.FUR. srl.

Prendiamo atto che si tratta di atto che non è stato divulgato dagli uffici della PA. Essendo il documento in questione una copia conforme all’originale in possesso di questa amministrazione, allora si impone una considerazione.

La comunicazione della missiva non è in alcun modo vincolante per il Comune di Furnari. L’assunto lo si evince dall’ultimo capoverso della missiva prefettizia. Ne discende che la Prefettura ha lasciato ampia discrezionalità al Comune di Furnari circa la stipula o meno del contratto di compravendita con la società CO.BI.FUR. srl. Insomma, la stipula del contratto dipende unicamente dalle decisioni di questa amministrazione.

Allora, posto che si tratta di incassare ingenti somme, voglia questa amministrazione adottare tutte le iniziative necessarie per giungere ad una conveniente soluzione della vicenda. D’altra parte ill.mo Sindaco è perfettamente a conoscenza che la persona interessata nella compravendita dello stabile di proprietà comunale è un suo strettissimo sostenitore che ha combattuto al suo fianco nelle ultime tre le campagne elettorali che hanno riguardato il primo cittadino sin dal 2002.

Di converso, nella risposta all’interrogazione di che trattasi, viene evidenziato che si è in attesa della certificazione antimafia. L’ill.mo Sindaco deve perdonare se ci permettiamo di far notare una manifesta contraddizione tra quanto dichiarato e quanto posto in essere dall’amministrazione in questi mesi.

Se si ammette di essere in attesa di tale documentazione, perché, allora nelle more, diffidare formalmente la CO.BI.FUR. srl al rilascio dei locali attualmente occupati senza peraltro avviare alcuna procedura amministrativa di revoca dell’aggiudicazione. Si ha l’impressione che sul punto la compagine amministrativa versi in uno stato confusionale disarmante oppure si è deciso di buttare il fumo negli occhi alla nostra cittadinanza.

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Alla luce delle superiori delucidazioni, e considerate le risposte fornite dal Sindaco alle interrogazioni del gruppo di minoranza, che non sono per nulla convincenti, i consiglieri di opposizione decidono di lasciare l’aula rivolgendo formale richiesta di rinviare ad altra seduta la discussione dell’ultimo punto all’ ordine del giorno il cui contenuto merita di essere trattato in maniera più approfondita da parte di tutto il consiglio in una adunanza meno carica di argomenti da trattare.