Renzi, gli 80 euro e le altre mance pagati dai poveri

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Tiratura: 45.336 Diffusione: 84.752 Lettori: 415.000 Dir. Resp.: Marco Travaglio Servizi di Media Monitoring Foglio: 1/ 3 Estratto da pag.: 5 Edizione del: 09/03/17 Peso: 1-18%,5-52% 071-131-080 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. IL CONTO FINALE Regioni costrette a tagliare la spesa sociale percoprire i bonus Renzi, gli 80 emu e le altre mance pagate dai poveri La Conferenza Stato- Regioni ha stabilito su chi dovra agire la stangata del decreto del 2014 che in- tro duceva gli sconti Irpef o DIFOGGIA A PAG.5 Eredita pesante Solo gli 80 euro costano 10 miliardi all'anno Ansa Ii 4 •I•tii i ;j II sistema I tag Ii del triennio renziano costringono le Regioni a sforb iciare i fondi sociali. Gli 80 euro pagati da i meno abb ienti

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Tiratura: 45.336 Diffusione: 84.752 Lettori: 415.000Dir. Resp.: Marco Travaglio

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Foglio: 1/3Estratto da pag.: 5

Edizione del: 09/03/17

Peso: 1-18%,5-52%071-131-080

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IL CONTO FINALE Regioni costrette a tagliare la spesa sociale percoprire i bonus

Renzi, gli 80 emu e le altre mance pagate dai poveri

• La Conferenza Stato­Regioni ha stabilito su chi dovra agire la stangata del decreto del 2014 che in­troduceva gli sconti Irpef

o DIFOGGIA A PAG.5

Eredita pesante Solo gli 80 euro costano 10 miliardi all'anno Ansa

Ii 4 •I•tii i ~ ;j II sistema I tag Ii del triennio renziano costringono le Regioni a sforbiciare i fondi sociali. Gli 80 euro pagati dai meno abbienti

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Foglio: 2/3Estratto da pag.: 5

Edizione del: 09/03/17

Peso: 1-18%,5-52%071-131-080

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Stangata su disabili e poveri per coprire i bonus e le mance

» CARLO DI F06GIA

C onunamanodare,con l'altra togliere, e quando scoppia ii ca­sino fare finta di indi­

gnarsi. So no giorni in cui il go­verno da il meglio di se su una delle tante eredita lasciate da Matteo Renzi: l'enorme mole di tagli imposti alle Regioni perfinanziarelediversemisu­revarate nei tre anni digover­no de! fiorentino, che ora pre­sentano ii con to. Questa storia e incredibile per l'irresponsa­bilita mostrata dai suoi prota­gonisti.

NEI GIORNI scorsi si e scoperto che per effetto di un'intesa nella Conferenza Stato-Re­gioni e stato deciso un ma­xi-taglio ai fondi sociali che vengono trasferiti dal primo alleseconde. Traquesti: 50mi­lioni al fondo per la non auto­sufficienza (disabili, malati gravi e familiari che Ii assisto­no), che torna ai 450 stanziati a ottobre e 211 milioni a quello per le politiche speciali, che passa cosi da 311 a 99 milioni (-67%). Saldi che servo no a fi­nanziare, fra le altre cose, asili nido, misure di sostegno alle famiglie piu povere, assisten­za domiciliare e centri an­ti-violenza. Diverse associa­zioni si sono infuriate. Appre­sa la notizia - fornitagli da un'interrogazione dell a depu­tata Pd Donata Lenzi - il sot­tosegretario alle Politiche so-

ciali Luigi Bobba (Pd) e casca­to dal pero: "Il fatto e di una gravita inaudita. Il ministero del Lavoroe de lie Politic he so­ciali non ha partecipato alcon­fronto e questa assenza costi­tuisce un'aggravante perche conferma come le scelte per la salutesianototalmentesubor­dinate a fattori economici". I fattori economici sono i tagli imposti dal governo di cui Bobba ha fatto parte, e distri­bui ti in accordo con quello in cui siede attualmente.

Nei suoi tre anni l'esecutivo Renzi ha impasto tagli sangui­nosi alle Regioni per finanzia­re le diverse manovre e conte­nere ii deficit. Un esempio su tutti: la misura piu sbandiera­ta, il "bonus lrpef', i famosi 80 euro in busta paga e arrivata ad aprile 2014 con undecreto che per coprire i costi (10 miliardi l'anno)haimpostoun taglioal­le Regioni di circa 12 miliardi nel 2014-2020. Parlian10 della "piu grande opera di redistri­buzione salariale mai fatta in Italia" (Renzi). Funziona cosi: il governo vara la misura, la co­p re in parte con i tagli a Com u­ni e Regioni e, per queste ul­time,gli lascia lascelta formale di dove tagliare.

Il 9 febbraio la Conferenza Stato-Regioni si e trovata cosi a dover ri partire i tagli de! 2017 non ancora coperti: 2,7 miliar­di. La proposta la fa i1 governo e poi parte la trattativa con le Regioni: se salta tutto, vengo­no tagliati tutti insieme. II 23 febbraio si arriva all'accordo. Il Documento finale - firmato dal ministro agli Affari regio­nali Enrico Costa - elenca la

provenienza dei tagli: ben 2,2 miliardi vengono proprio dal decreto sul Bonus Irpef de! 2014.Lastangataepesante:l,7 miliardi vengono sottratti al fondo enti territoriali dove le Regioni hanno versato i ri­sparmi di spesa; altri 100 ai contributi per gli investimen­ti. Poi c'e la scure sul sociale: -485 milioni. II fondo per l'e­rogazione gratuita dei libri scolastici alle famiglie biso­gnose perde 70 milioni (su 103), quello inquilini morosi incolpevoli altri 50, stessa ci­fra per i contributi all'edilizia scolastica mentre quella sani­tariaperdelOOmilioni(-50%). "Che esponenti de! governo si meraviglino e allucinante -spiega Massimo Garavaglia, assessore in Lombardia e coordinatore per gli affari fi­nanziari dell a Conferenza de l­ie Regioni - II documento e frutto di un lavoro fatto prima con il sottosegretario a Palaz­zo Chigi, Claudio De Vincenti poi con ii suo successore, Ma­ria ElenaBoschi e infine sigla­to con il ministro Costa: la pro­posta e del governo, noi abbia­mo solo limitato i danni". I ta­gli, infatti, sono superiori ai trasferimenti e i governatori si sono dovuti impegnare aver­sare allo Stato gli avanzi di bi­lancio. Senza intesa, si perde­vano tutti i fondi. "Solo le ma­novre 2014, 2015, 2016 hanno tagliato alle Regioni ordinarie

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8,lmiliardi nel2017 -continua Garavaglia - . N el quadriennio 2016-2019 si arriva a 50''. Tra questi, quelli alla Sanita: 2 mi­liardi nel 2016, altri 1,5 nel 2017, a cui si sono aggiunti i 422milionicheleRegionispe-ciali si sono rifiutate di subire. Quando a novembre 2015 i go­vernatori si ribellarono all'en­nesimo taglio, Renzi Ii convo­co spiegando ironico: "Adesso ci divertiamo". Passata la bu­riana, queste scelte presenta­no ii conto, come i 3 miliardi to I ti alle Province. Con l'intesa del govemo, i fondi sociali che lo Stato gira alle Regioni ven-

lnumeri

2,7 Miliardi, itagli alle Regioni peril 2017 imposti dalle manovredel governo Renzi

2,2 Miliardi solo quelli imposti daldecreto "Bonus lrpef"

270 Milionitoltial fondonon autosuffi­cienza (50) e politiche sociali (211). Tagli pure a libri scolastici, edilizia sanitaria e inquilini morosi

gono cosl tagliati de! 40%. Ta­gli che colpiscono le fasce piu deboli, le stesse che non ha1mo beneficiato degli 80 euro (non vanno agli incapienti), dell'a­bolizione dell'Imu prima casa o del taglio dell'Ires.

IL GOVERNO e tardivamente corso ai ripari. Oggi sara ap­provata in Senato la legge de­lega per ilcontrasto all a pover­ta, che contiene ii "Reddito di inclusione": 400 euro mensili alle famiglie in estrema diffi­colta con almeno un minore a carico. II ministro de! Lavoro Giuliano Poletti ha spiegato a

Repubblica che ci sono 1,6 mi­liardi per ii 2017, sufficienti ad aiutare400milafamiglie. Pro­blema: quella e la cifra dal 2018, quest'anno ci sono solo 1,15 miliardi a disposizionee in poverta "assoluta" ci sono 1,6 milionidi nuclei ( 4,6milionidi individui). Per coprirli tutti servirebbero 7 miliardi.

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La legge sulla poverta Ogg i l'ok all a delega Poletti: "1,6 miliardi per 400 mila famiglie" Manonevero

Ammndatore ll ministro Giuliano Poletti Ansa