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Relazioni e Bilancio 2011 UBI Factor S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: 20121 Milano - Via F.lli Gabba, 1 - Tel. +39 02 77 661 - Fax +39 02 76 000 009 Unità Operativa: 33170 Pordenone - Via Giardini Cattaneo, 4 - Tel. +39 0434 22 42 11 - Fax +39 0434 22 43 50 R.E.A. 1075242 - Capitale Sociale Int. Versato Euro 36.115.820 - Riserve Euro 8 . . P.IVA - C. F. 06195820151 - Cod. ABI 13565 - C.P. 568 - 20101 Milano - www.ubifactor.it [email protected] UBI Factor S.p.A. è associata a : Associazione Bancaria Italiana Associazione Italiana per il Factoring Factors Chain International 8 701 612

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Relazioni e Bilancio 2011

UBI Factor S.p.A.

Sede Legale e Amministrativa: 20121 Milano - Via F.lli Gabba, 1 - Tel. +39 02 77 661 - Fax +39 02 76 000 009

Unità Operativa: 33170 Pordenone - Via Giardini Cattaneo, 4 - Tel. +39 0434 22 42 11 - Fax +39 0434 22 43 50

R.E.A. 1075242 - Capitale Sociale Int. Versato Euro 36.115.820 - Riserve Euro 8 . .

P.IVA - C. F. 06195820151 - Cod. ABI 13565 - C.P. 568 - 20101 Milano - www.ubifactor.it • [email protected]

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Associazione Bancaria Italiana Associazione Italiana per il Factoring Factors Chain International

8 701 612

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Bilancio 2011Bilancio 2011

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3Bilancio 2011Bilancio 2011

Indice

Cariche sociali 4

Convocazione d’Assemblea 5

Relazione degli Amministratori sulla gestione 7

Destinazione utile d’esercizio 15

Relazione del Collegio Sindacale 17

Relazione della società di revisione 21

Bilancio al 31/12/2011 25• Stato Patrimoniale 26• Conto Economico 27

Prospetto della redditività complessiva 28

Prospetto delle variazioni di Patrimonio netto 29

Rendiconto finanziario 30

Nota Integrativa – Parte A “Politiche contabili” 31

Nota Integrativa – Parte B “Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo” 41• Crediti - Voce 60 42• Attività fiscali correnti e anticipate - Voce 120 48• Passività fiscali correnti e differite - Voce 70 49• Altre attività - Voce 140 51

Nota Integrativa – Parte B “Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo” 52• Debiti Voce 10 52• Altre passività - Voce 90 52• Fondi rischi e oneri - Voce 110 54

Nota Integrativa – Parte C “Informazioni sul Conto Economico 57• Interessi - Voci 10 e 20 57• Commissioni - Voci 30 e 40 58• Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 100 59• Spese Amministrative - Voce 110 - Spese per il personale 60 - Altre spese amministrative 61• Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri - Voce 150 63• Altri proventi e oneri di gestione - Voce 160 63• Imposte sul reddito dell’esercizio - Voce 190 64

Nota Integrativa – Parte D “Altre informazioni” 67• B. Factoring e cessioni di crediti 67 - Operazioni di factoring pro-solvendo 68 - Operazioni di factoring pro-soluto 68 - Dinamica delle rettifiche di valore 69 - Turnover 69 • D. Garanzie rilasciate e impegni 70

Dati Capogruppo controllante 71

Sezione 3: informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 72

Sezione 4: informazioni sul patrimonio 89

Sezione 5: prospetto analitico della redditività complessiva 92

Sezione 6: operazioni con parti correlate 92

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4 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione Board of Directors

PRESIDENTE Rampinelli Rota avv. Angelo*Chairman

VICE PRESIDENTE Cattaneo dott. Gaudenzio* Vice Chairman Ghiano dott. Federico*

CONSIGLIERI Borlenghi dott. Sergio (1) Directors Ciocca dott. Alberto Degrandi rag. Bruno Fenaroli Valotti dott. Piero Lupinacci dott. Giovanni* Minelli ing. Fausto Pezzolo De Rossi dott.ssa Simona (2) Porcari dott. Carlo Toffetti dott. Gian Cesare * Membri del Comitato Esecutivo

(1) in carica fino al 8.4.2011

(2) nominato il 8.4.2011

Collegio SindacaleBoard of Auditors

Presidente Chairman Confalonieri prof. Marco

Sindaci Effettivi Ferrino dott. Giorgio Standing Auditors Golia prof. Paolo

Direzione Generale General Manager Bertoli avv.GianpieroVice General Manager Serioli dott. Attilio

Società di Revisione KPMG S.p.A.

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6 Bilancio 2011 Bilancio 20117

Bilancio al 31 dicembre 201

Relazione degli Amministratori sulla Gestione

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Bilancio al 31 dicembre 201

Relazione degli Amministratori sulla Gestione

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8 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2011

Signori Azionisti,

il bilancio d’esercizio 2011, redatto secondo l’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, è il trentesimo esercizio per la Vostra Società e chiude con un utile di 6,8 milioni di Euro, al netto delle imposte per 6,5 milioni di Euro.

Tale risultato ha risentito dell’evento straordinario della rettifica di valore su crediti della Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor, per un impatto netto a conto economico di 6,9 milioni di Euro, e comunque per l’incremento della rischiosità del portafoglio a seguito del deterioramento dello scenario macroeconomico, dell’impatto di spese legali relative alla gestione di posizioni in bonis su Pubblica Amministrazione per 2,0 milioni di Euro, attività peraltro non più core business per la Società, e dell’incremento dell’aliquota IRAP dello 0,75% per le banche e le società finanziarie, introdotta dal D.L. n. 98 del 6 luglio 2011, con un aggravio dell’onere fiscale pari a 0,3 milioni di Euro.

Il R.O.E. ha scontato tali effetti, attestandosi al 5,58%, in evidente contrazione rispetto al 2010 (17,30%), e riflette la politica di rafforzamento patrimoniale seguita dalla Società negli ultimi anni, in ottemperanza alle indicazioni di Capogruppo ed alle esigenze derivanti dalla normativa di Vigilanza e di Basilea.

In relazione al posizionamento competitivo, si evidenzia che la Società nel 2011 ha mantenuto, sia in termini di outstanding (pari a 3,378 miliardi di Euro) sia di anticipazioni pro solvendo e crediti pro soluto, il quarto posto nel settore di riferimento, con un quota di mercato rispettivamente del 5,90% e del 6,41% (fonte: Assifact).

Il turnover totale delle operazioni di factoring, core business della Società, sviluppate nell’esercizio è stato pari a 7,8 miliardi di Euro, con un aumento del 10,0% rispetto ai 7,1 miliardi di Euro del 2010; il volume totale delle operazioni intermediate è stato di 8,2 miliardi di Euro rispetto ai 7,6 miliardi di Euro dell’esercizio precedente, con una crescita del 8,6%.

I crediti complessivi verso la clientela ammontano a 2,9 miliardi di Euro, in aumento del 4,4% rispetto all’esercizio 2010 (2,7 miliardi di Euro).

Gli impieghi medi, pari a 2,39 miliardi di Euro, hanno visto un incremento dell’11,8% rispetto ai 2,14 miliardi di Euro del 2010.

Il risultato d’esercizio pone in risalto un buon livello di redditività ed un significativo complessivo incremento della gestione operativa. I ricavi da gestione caratteristica rappresentano la risultante del costante consolidamento della strategia commerciale che, a fronte della sempre più consistente concentrazione di rischio su primarie controparti large corporate attraverso il ricorso a prodotti quali il factoring a favore dei fornitori di queste ultime nella modalità maturity, ha comunque evidenziato il raggiungimento dell’obiettivo di remunerare in modo significativo l’investimento di masse crescenti di impiego.

Si è rilevato un Margine di Intermediazione di 50,9 milioni di Euro, sostanzialmente sui livelli del 2010, la cui dinamica è principalmente dovuta al Margine di Interesse che si è attestato a 38,3 milioni di Euro, in crescita del 10,0% sul 2010, mentre le Commissioni Nette hanno evidenziato un valore pari a 12,6 milioni di Euro, in contrazione rispetto al 2010.

La dinamica del Margine di Interesse è dovuta, da un lato, alla scelta operata nell’offerta commerciale di privilegiare la componente finanziaria dello spread, nell’ambito del contesto congiunturale di liquidità, focalizzando l’attenzione sulle operazioni a maggiore redditività, e dall’altro all’effetto positivo dei volumi operativi.

Si evidenzia, inoltre, come l’evoluzione delle commissioni nette risulti significativamente influenzata dall’impatto delle commissioni passive riconosciute alle Banche Rete del Gruppo UBI per l’attività commerciale di segnalazione di opportunità di business, cresciute dai 3,4 milioni di Euro del 2010 ai 6,7 milioni di Euro del 2011 (+95,6%) – a dimostrazione del positivo grado di collaborazione raggiunto con le stesse Banche Rete,

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derivante dal contratto di collaborazione vigente tra la Società e queste ultime – nonché alla Capogruppo per le garanzie ricevute a sostegno del Patrimonio di Vigilanza, aumentate da 1,6 milioni di Euro del 2010 ai 2,0 milioni di Euro del 2011 (+28,1%).

Sono proseguite le strategie di graduale riduzione del business con clientela cedente la Pubblica Amministrazione, che consentiva di conseguire livelli commissionali elevati. Le motivazioni poste a sostegno del forte disimpegno nelle attività di credito a favore della clientela operante con la Pubblica Amministrazione risiedono, da un lato, nella constatazione del forte incremento nei ritardi di pagamento da parte della stessa Pubblica Amministrazione (concentrato soprattutto nell’area centro-sud del Paese), con particolare riguardo a Regioni per le quali la ripetuta violazione del patto di stabilità ha prodotto il blocco dei pagamenti del credito c.d. “corrente”, in particolare nel settore sanitario. Dall’altro lato, è stato nuovamente reiterato – per la terza volta in tre anni – il provvedimento governativo di sospensione dei procedimenti esecutivi nei confronti dei predetti Enti territoriali, che versano in situazioni di cronica difficoltà finanziaria, e che, di fatto, inibisce sino al 31 dicembre 2012 ogni iniziativa giudiziale in sede esecutiva.

In aggiunta, la normativa prudenziale di Vigilanza prevede, in linea con le regole di Basilea e con la normativa europea CRD, con decorrenza 1 gennaio 2012, la riduzione del termine da oltre 180 giorni a oltre 90 giorni (past due) ai fini della classificazione dei crediti scaduti e/o sconfinanti fra le esposizioni deteriorate, con evidenti impatti sull’assorbimento patrimoniale; quanto sopra induce a circoscrivere ancora di più il perimetro di azione, anche nei confronti di Enti territoriali più rigorosi nel rispetto dei termini di pagamento, ma in ogni caso in ritardo rispetto alla scadenza dei crediti.

Il blocco di tale attività – che nel corso dell’anno 2011 ha prodotto un turnover pari a 400,5 milioni di Euro, inferiore del 39,8% rispetto ai 664,9 milioni di Euro riferiti all’esercizio 2010 – ha evidenziato la necessità, al fine di agevolare l’incasso dei crediti, di promuovere transazioni che, se da un lato hanno consentito un decremento dell’esposizione complessiva nel comparto, dall’altro hanno indotto la Società ad operare rinunce nell’incasso di interessi di mora che, seppur acquisiti in base a provvedimenti di assegnazione – sospesi per l’evento normativo – sono stati di volta in volta oggetto di interventi rettificativi, proprio nei confronti di Enti per i quali la cessione è avvenuta nella forma pro soluto.

Anche nel corso del 2012 la Società proseguirà nei termini appresso indicati, lasciando spazio esclusivamente a quelle controparti captive promosse dalle Banche Rete, con particolare e costante attenzione riservata al monitoraggio delle scadenze dei crediti e all’effettiva qualità dei cedenti in termini di merito creditizio complessivo.

Nell’esercizio 2011, come sopra richiamato, si è proceduto a rettificare il credito vantato nei confronti della Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor (posta in concordato preventivo con Decreto da parte del Tribunale fallimentare di Milano in data 27 ottobre 2011), rilevato per un valore nominale di 31,0 milioni di Euro, per l’importo di 9,5 milioni di Euro, inclusivo dell’attualizzazione IAS sulle previsioni di incasso nel periodo 2012-2013, pari a circa il 30% del valore nominale. Nello specifico, trattasi di pagamenti anticipati di corrispettivi di cessione di crediti, perfezionata nell’anno 2004 in forma pro solvendo, avente ad oggetto crediti IVA chiesti a rimborso per 137 milioni di Euro, risultati inesigibili in sede giudiziaria in relazione ad un contenzioso sviluppatosi tra il cedente e l’Agenzia delle Entrate. L’evento è da considerarsi del tutto eccezionale. Si segnala, peraltro, che la Società ha ritenuto opportuno, in ogni caso, abbandonare per il futuro tale tipologia di smobilizzo crediti.

Le attività deteriorate nette per crediti in sofferenza sono cresciute a 36,5 milioni di Euro (al 31 dicembre 2010 pari a 11,5 milioni di Euro), di cui 20,5 milioni di Euro rappresentati dal valore netto Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor, e rappresentano l’1,28% degli impieghi (0,42% nel 2010), con un livello di copertura pari al 36,95%, e le posizioni ad incaglio sono pari a 4,5 milioni di Euro (al 31 dicembre 2010 pari a 4,2 milioni di Euro), e rappresentano lo 0,15% degli impieghi (0,15% nel 2010).

Le rettifiche di valore analitiche e perdite sui crediti sono state complessivamente pari a 17,3 milioni di Euro, di cui 13,0 milioni di Euro nei confronti di controparti Pubblica Amministrazione, settore non più core business per la Società.

Va peraltro precisato che le posizioni ad incaglio sono rappresentate per lo più da crediti acquistati nei confronti della Pubblica Amministrazione e, più specificamente, nei confronti di Gestioni Commissariali di Enti, la cui durata residuale dell’incasso ha suggerito l’appostazione a tale categoria di credito, ma non ne pregiudica l’esazione

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integrale, come peraltro comprovato dalle attività esecutive per il recupero degli importi così classificati.

Si segnala che nel corso del 2011 sono stati incassati indennizzi assicurativi su crediti da parte di Coface Belgium S.A., per sinistri relativi alle annualità 2007-2009, per un importo di complessivi 2,3 milioni di Euro. Tali incassi hanno avuto un impatto positivo netto a conto economico sulle posizioni assicurate interessate pari a 1,0 milioni di Euro.

Le Spese Amministrative si sono attestate a 26,2 milioni di Euro, contro i 21,0 milioni di Euro del 2010 (+24,4%); nell’ambito delle Altre Spese Amministrative, pari a complessivi 14,4 milioni di Euro, si evidenzia l’impatto in particolare delle spese legali pari a 6,3 milioni di Euro – in misura preponderante riferite ad attività giudiziale per crediti vantati nei confronti del settore sanitario nella Regione Lazio – nonché, in misura assai inferiore, delle componenti straordinarie relative al progetto di sostituzione del sistema informativo aziendale (gestionale di factoring), per 0,9 milioni di Euro. Particolare attenzione va dedicata – anche in ottica futura – alla dinamica delle spese legali, in relazione al complesso di attività giudiziali poste in essere nei confronti di AUSL della Regione Lazio, necessarie al fine di ottenere il pagamento di rilevanti crediti presenti nel portafoglio della Società.

Il Cost/Income, dato dal rapporto fra le Spese Amministrative più le Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali e il Margine di Intermediazione più gli Altri proventi/oneri di gestione, si è attestato al 49,08%, contro il 40,74% dell’anno precedente, con una variazione negativa di 8,34 punti percentuali.

Nel corso del 2011, UBI Factor ha scelto, a livello strategico, di focalizzare la propria attività sulla clientela affidata dalle Banche Rete del Gruppo UBI, rivolgendo a quest’ultima un puntuale sostegno soprattutto in situazioni di mercato caratterizzate da tensioni e strette creditizie.

Nell’ultimo trimestre del 2011, infatti, l’80% degli impieghi UBI Factor è stato indirizzato a clientela del Gruppo UBI Banca per garantire le operazioni necessarie a far sì che la loro operatività e il loro business non risentissero – o, quantomeno, risentissero nel minor modo possibile – del delicato momento di mercato.

Ad oggi la clientela comune alle Banche Rete rappresenta quasi l’80% delle controparti della Società; ciò è frutto di un progetto avviato da anni, che ha visto UBI Factor, in coerenza con il ruolo assegnatole di “Fabbrica Prodotto” del Gruppo UBI Banca, intraprendere l’attività di sviluppo commerciale congiunto con le Banche Rete.

Tale sinergia ha prodotto, negli anni, ottimi risultati; in particolare, i volumi della clientela segnalata dalle Banche rappresentavano, nell’anno 2008, circa il 19% del totale, mentre a dicembre 2011 l’incidenza percentuale delle operazioni segnalate dalle Banche Rete sul volume d’affari di UBI Factor si attesta al 42,7%, con un turnover pari a 3,5 miliardi di Euro.

La strategia commerciale di collaborazione intrapresa con le Banche Rete ha generato importanti risultati non solo in termini di volumi, come sopra riferito, ma anche sul fronte della redditività condivisa, garantendo, allo stesso tempo, un efficace presidio del rischio di credito: per l’attività 2011 UBI Factor ha trasferito alle Banche del Gruppo “ricchezza” per 6,7 milioni di Euro, in crescita del 109% rispetto al 2010.

Anche nel prossimo futuro la Società intende concentrarsi, in maniera particolare, sull’attività sinergica con le Banche Rete, così da garantire il massimo sostegno ai Clienti del Gruppo UBI, in stretta collaborazione con le Banche Rete, nonché un’offerta articolata e completa, propria di un gruppo bancario di primario standing.

Si conferma in costante crescita l’attività sull’estero, focalizzata su clientela di elevato standing, attraverso operazioni di export e import factoring caratterizzate da buona redditività a fronte di un rischio creditizio molto contenuto, operando sia in mercati consolidati, sia in mercati in via di sviluppo.

Nel corso degli ultimi tre anni, lo sviluppo dell’attività internazionale ha dato un rilevante contributo alla crescita dell’operatività di UBI Factor, sia in forma diretta che tramite la collaborazione con i factor esteri corrispondenti all’interno della Factors Chain International.Il seguente prospetto riassume l’evoluzione del turnover nelle sue componenti domestic ed internazionale (dati in milioni di Euro).

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11Bilancio 2011 Bilancio 2011

2011 2010 2009

Turnover domestic 4.497,9 4.674,2 3.890,6

Turnover export 2.544,7 2.151,8 1.102,2

- Quota diretta 2.523,4 2.134,7 1.090,5

- Quota FCI 21,3 17,1 11,7

Turnover import 1.167,9 696,3 452,4

- Quota diretta 618,9 421,9 367,3

- Quota FCI 549,0 274,4 85,1

La crescita nel mercato internazionale deriva, da un lato, dalla crescente capacità dell’azienda di relazionarsi, sia in via diretta che captive, con importanti multinazionali operanti nei settori dell’elettrodomestico, automotive, elettronica e siderurgia; dall’altro, dal positivo effetto di iniziative commerciali sviluppate all’interno del network Factors Chain International su mercati a tradizionale vocazione export, quali la Turchia.

L’attività captive è incentrata su forti e consolidati rapporti di collaborazione con multinazionali che tradizionalmente utilizzano il factoring per razionalizzare e sviluppare il rapporto di cooperazione con i propri fornitori ed ottenere, al contempo, benefici di natura finanziaria tramite l’effetto sui prezzi e sulla dinamica dei pagamenti/incassi. In questo settore ha assunto rilevanza, a fianco dei tradizionali partner industriali, la corrente operativa sviluppata tramite le piattaforme di pagamento internazionali ai fornitori, la cui gestione consente un controllo molto ravvicinato ed efficace sulla qualità del credito ceduto, e quindi un sostanziale trasferimento del rischio sulle controparti a maggior merito creditizio.

L’attività diretta è stata invece sviluppata in partnership con gruppi multinazionali aventi rilevante presenza in Italia e mercati di sbocco molto diversificati, operando su portafogli crediti verso controparti di primario standing o riassicurati presso terzi, in modo tale da perseguire un costante incremento della qualità del portafoglio anche in mercati e/o settori merceologici caratterizzati da situazioni congiunturali complesse, quali ad esempio quello automobilistico o dell’elettronica di consumo.

L’iniziativa commerciale attivata dal 2008 sul mercato turco, originariamente mirata all’insediamento di una presenza operativa locale, ha invece trovato forte impulso all’interno del network Factors Chain International, grazie anche ad un ampliamento della copertura territoriale, non più limitata al solo mercato italiano, ma estesa alla UE, con quote rilevanti in aree dove il Gruppo UBI Banca o la stessa UBI Factor hanno una presenza operativa diretta tramite proprie filiali (Polonia – Spagna – Germania), con una significativa diversificazione per settore merceologico.

L’estensione di tale operatività ha dato una crescente visibilità all’interno del network a favore di UBI Factor, generando una naturale espansione dei rapporti operativi con altri corrispondenti, in prevalenza in Turchia, ma anche in Spagna, dove si stanno sviluppando sinergie infragruppo con UBI International.

Il consistente incremento dell’operatività import ha consentito a UBI Factor di acquisire una rilevante quota di mercato in ambito Factors Chain International, evidenziando i più alti tassi di crescita all’interno del network. L’attività complessiva di export factoring dalla Turchia è proseguita con livelli di intermediazione accresciuti per effetto di analoghi accordi con le principali n. 8 società di factoring turche, che consentono a UBI Factor di porsi quale prima Società di factoring iscritta alla catena FCI per le attività di export sul territorio europeo da fornitori turchi.

Si evidenzia il consolidamento dell’attività sviluppata dalla Succursale Polonia, che ha generato un risultato lordo operativo di 1,6 milioni di Euro (1,2 milioni di Euro nel 2010), con un Margine di Intermediazione pari a circa 1,9 milioni di Euro (1,4 milioni di Euro nel 2010). Il turnover realizzato si è attestato a 386 milioni di Euro, rispetto a 334 milioni di Euro nel 2010, e gli impieghi medi verso la clientela sono stati di 72,3 milioni di Euro, rispetto ai 57,4 milioni di Euro del 2010.

Le trattative finalizzate all’acquisizione della società turca Strateji Factoring Hizmetleri A.S. si sono interrotte a causa del mutato orientamento da parte di quota della compagine azionaria della società acquisenda, che ha ritenuto di voler modificare alcune condizioni contrattuali e di policy considerate da UBI Factor e dalla Capogruppo UBI Banca non accettabili sotto i profili di legittimità e procedibilità, con conseguente interruzione

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12 Bilancio 2011 Bilancio 2011

della trattativa. Tale determinazione non ha comunque privato di efficacia l’accordo commerciale vigente con Strateji Factoring in tema di export factoring; nel corso del 2011, le relative operazioni hanno beneficiato di incrementi in termini di volumi intermediati.

Per quanto concerne i rapporti partecipativi, si segnala che la fase liquidatoria della società Tex Factor S.p.A. si è conclusa con il rimborso agli azionisti delle quote azionarie, deliberato dall’Assemblea Straordinaria della società stessa in data 11 febbraio 2011. A tale riguardo, UBI Factor ha provveduto all’azzeramento della partecipazione iscritta al costo, rilevando un utile su partecipazioni pari a 84 mila Euro.

In relazione a Siderfactor S.p.A., la stessa è stata posta in liquidazione volontaria con delibera dell’Assemblea straordinaria in data 12 dicembre 2011. Tale delibera ha assunto efficacia dall’iscrizione della stessa presso il Registro delle Imprese di Milano, avvenuta in data 11 gennaio 2012. La fase liquidatoria dovrebbe prevedibilmente concludersi nel corso dell’anno 2012, con realizzo di tutte le attività ed estinzione delle passività iscritte. Il bilancio al 31 dicembre 2011 rileva un utile netto di esercizio pari a 763 mila Euro.

Riguardo al portafoglio contratti acquistato dal Gruppo Italcementi nel corso del 2010, si evidenzia come il relativo valore di Intangible Asset, rilevato originariamente per 864 mila Euro e con valore residuo al 31 dicembre 2011 pari a 312 mila Euro, non abbia subito alcun impairment nel corso dell’esercizio 2011, in quanto la marginalità realizzata sul portafoglio clienti è stata superiore a quella prevista in sede di valutazione dell’Intangible Asset stesso.

In relazione al contenuto del Documento Banca d’Italia/CONSOB /ISVAP n. 2 del 6 febbraio 2009, Tavolo di Coordinamento fra Banca d’Italia, CONSOB ed ISVAP in materia di applicazione degli IAS/IFRS, avente ad oggetto “Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell’utilizzo delle stime”, in combinato disposto con l’art. 2428 del Codice Civile, si rileva che la Società è, allo stato attuale, in grado di continuare la propria esistenza operativa per un futuro prevedibile e la redazione del bilancio che segue è compatibile con tale presupposto.

Considerando la gamma dei fattori relativi alla redditività attuale ed attesa, al piano dei pagamenti e degli incassi dalle controparti contrattuali, alla fonte di finanziamento – precipuamente la Capogruppo UBI Banca – la Società non presenta, allo stato attuale, fattori di incertezza e/o dubbio riguardo al presupposto della continuità aziendale. A tal proposito, si specifica che non sussistono indicatori negativi, quali, a titolo esemplificativo, quelli previsti dal Documento 570 “Continuità aziendale” raccomandato dalla CONSOB con delibera n. 16231 del 21 novembre 2007.

Con riferimento al disposto di cui all’art. 6 cap.2 del provvedimento Banca d’Italia del 31 Luglio 1992, e in base a quanto disposto dall’art. 2428 del Codice Civile, si precisa quanto segue:

a) Attività di ricerca e di sviluppo: la Società non ha dato corso nell’esercizio ad attività di Ricerca e Sviluppo. b) Numero e valore nominale sia delle azioni proprie detenute in portafoglio sia delle azioni dell’impresa

controllante: la Società non detiene, direttamente o indirettamente, azioni proprie o azioni dell’impresa controllante. Durante l’esercizio non sono state acquistate e/o alienate né azioni proprie né della società controllante, anche per tramite di società fiduciarie o per interposta persona.

c) Evoluzione prevedibile della gestione: proseguono le attività propedeutiche al passaggio al nuovo sistema informativo aziendale, previsto, secondo il piano da ultimo rivisto, nel corso dell’anno 2012.

Nel corso dell’esercizio 2012 si prevedono, in sintesi, le seguenti ipotesi di sviluppo, in linea con il Budget 2012 deliberato:• focalizzazione commerciale sull’incidenza percentuale della fonte Banche Rete;• focalizzazione sul mantenimento dell’attività complessiva con la clientela captive;• incremento dello spread aziendale, con focus sugli impieghi a maggiore redditività;• sostanziale mantenimento del tasso commissionale attuale;• riduzione dell’operatività con la clientela non captive e prosecuzione del disimpegno con la Pubblica

Amministrazione;• contenimento delle spese amministrative per bilanciare il difficile contesto congiunturale.

d) Rapporti verso imprese del gruppo e società collegate e rapporti con parti correlate: ai sensi dell’art. 2497-bis comma 4 del Codice Civile, si rappresenta che, nell’ambito dell’attività di direzione e coordinamento

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13Bilancio 2011 Bilancio 2011

posta in essere da UBI Banca S.c.p.A., nella propria qualità di Capogruppo, la Società ha potuto cogliere le sinergie derivanti dall’appartenenza al Gruppo ed utilizzare le stesse per una migliore gestione e sviluppo del proprio business.

I rapporti con la controllante UBI Banca e le Società del Gruppo, prevalentemente di affidamento bancario, sono resi alle condizioni di mercato. Tali rapporti sono valutati anche sotto il profilo dei potenziali interessi degli Amministratori.

Le garanzie rilasciate da UBI Banca sono a copertura di grandi rischi su importanti debitori; per tali garanzie vengono riconosciute commissioni passive.

Per gli altri servizi prestati dalla Capogruppo o dalle società del Gruppo, relativamente alle attività descritte nel “Catalogo dei servizi generali” negli ambiti di Audit, coordinamento contabile e amministrativo, Risorse Umane, Ottimizzazione Costi, Crediti, Risk Management ed Information Technology, vengono addebitati costi in base a quanto previsto dal contratto quadro per la fornitura di servizi tecnici e amministrativi.

E’ inoltre attiva la convenzione di collaborazione commerciale con le Banche Rete del Gruppo, finalizzata all’acquisizione di operazioni di factoring, che prevede il riconoscimento di commissioni per la segnalazione di opportunità di business.

La Società partecipa al Consolidato Fiscale nell’ambito del Gruppo UBI Banca.

La natura delle componenti e degli importi viene esposta analiticamente nelle singole voci patrimoniali ed economiche nella Sezione 6 - “Operazioni con parti correlate” della nota integrativa.

e) Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio: a seguito delle informazioni comunicate al Consiglio di Amministrazione in data 28 febbraio 2012 e alle successive risultanze, sono emersi rilevanti importi di spese legali per prestazioni maturate da un legale che assiste la Società, riferite ad attività posta in essere per la gestione di significativo portafoglio crediti acquisito in cessione, vantato nei confronti di AUSL appartenenti alla Regione Lazio; si è quindi proceduto ad accantonare a titolo di “Fatture da ricevere” l’importo di 2,0 milioni di Euro, con correlato stanziamento a titolo di “Fatture da emettere” dell’importo di 0,5 milioni di Euro, per previsto parziale recupero delle stesse spese legali da cliente cedente.

f) Strumenti finanziari derivati: non risultano presenti strumenti finanziari derivati alla data di chiusura

dell’esercizio e pertanto non viene fornita informativa sul fair value.

g) Altre notizie: nel periodo sono stati adempiuti gli obblighi di segnalazione verso la Banca d’Italia, in merito a Vigilanza, Centrale dei Rischi e Usura.

In relazione alla normativa sulla sicurezza (D. Lgs. 81/08), si è provveduto all’adozione di una specifica procedura interna per la gestione operativa degli adempimenti previsti dall’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 “Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione” in caso di affidamento a terzi di lavori, servizi o forniture. Si è provveduto altresì all’integrazione del “Piano per la gestione delle emergenze” degli uffici della sede di Milano.

In tema di privacy, è stato emanato nel mese di marzo 2011 l’aggiornamento del “Documento Programmatico sulla sicurezza”.

Si è provveduto all’osservanza di quanto previsto dalla normativa in tema di obbligazioni degli esponenti bancari/finanziari (art. 136 T.U.B.), di operazioni con parti correlate e di interessi degli Amministratori, secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 24.

In tema di trasparenza dei servizi bancari e finanziari si segnala che, nel corso del primo semestre 2011,

la Società ha provveduto ad aggiornare il proprio impianto organizzativo e procedurale, secondo quanto previsto sia dalle nuove Disposizioni emanate con D.Lgs. 141/2010 del 13 agosto 2010 sia dal D.Lgs. 28/2010 in tema di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie.

Si segnala che la Società adempie, in coordinamento con la Capogruppo, alle prescrizioni di legge in merito

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14 Bilancio 2011 Bilancio 2011

alla corretta tenuta del “Registro delle Persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate” istituito da UBI Banca ai sensi dell’art. 115-bis T.U.F. e, in generale, a tutte le prescrizioni di legge applicabili alla Società.

In relazione alla normativa in tema di Antiriciclaggio e Antiterrorismo (D.Lgs. 231/2007), si segnala che la Società ha proseguito con l’attività di revisione della normativa interna, attraverso la progressiva adozione di un proprio “Testo Unico Antiriciclaggio”, in coerenza con analogo documento di Capogruppo. Nel corso del periodo, la Società ha richiesto ed ottenuto l’adesione al “nuovo sistema” di segnalazione delle operazioni sospette nel rispetto di quanto previsto da Banca d’Italia. Con riferimento alla segnalazione delle operazioni sospette, la Società ha inoltre provveduto, conformemente a quanto previsto nell’ambito del Progetto di Ottimizzazione del Modello Antiriciclaggio a livello di Gruppo UBI, ad accentrare presso l’Area Antiriciclaggio della Capogruppo il processo di segnalazione delle operazioni sospette (con decorrenza 1 gennaio 2012) e di alcune attività di prevenzione e gestione del rischio riciclaggio (con decorrenza 1 luglio 2012). Con riferimento alle “Segnalazioni Antiriciclaggio Aggregate” (S.AR.A.), con provvedimento del 22 dicembre 2011 l’Unità di Informazione Finanziaria presso Banca d’Italia (U.I.F.) ha stabilito l’entrata in vigore della nuova procedura a partire dal 12 marzo 2012; conseguentemente, la Società ha provveduto, come da indicazioni della U.I.F., alla specifica registrazione sul portale, conferendo apposita delega al provider Edoss Consulenze S.r.l. per l’invio delle segnalazioni in argomento.

La Società rispetta quanto disposto dalle norme di legge in materia di responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato (D.Lgs. 231/2001). Nel corso del primo semestre 2011 la Società ha provveduto ad adottare il documento “Elementi di sintesi del Documento descrittivo del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 di UBI Factor S.p.A.”. Nel periodo, inoltre, su indicazione della Capogruppo UBI Banca S.c.p.A., la Società ha provveduto ad adottare e diffondere (fra gli altri, a tutto il Personale) un nuovo Codice Etico (Codice Etico UBI Banca), da poco completato dal “Codice di Comportamento di UBI Factor” (deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 27 gennaio 2012), che sarà a breve divulgato nella stessa modalità utilizzata per il predetto Codice Etico. Nel corso del secondo semestre 2011, la Società ha provveduto, nelle more dell’aggiornamento del Documento descrittivo del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, ad informare tutto il Personale in merito all’emanazione del D.Lgs. 121 del 7 luglio 2011 con il quale è stato modificato l’impianto dei reati presupposto previsti dal D.Lgs. 231/2001, introducendo il nuovo articolo 25-undecies in tema di reati ambientali. L’Organismo di Vigilanza della Società ha proseguito nella propria attività di vigilanza sul funzionamento e l’osservanza del Modello.

Con riferimento alla Legge n. 136 del 13 agosto 2010 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, la Società ha adottato specifici adempimenti operativi al fine di garantire il rispetto degli obblighi previsti dall’Art. 3 “Tracciabilità dei flussi finanziari”.

Si segnala infine che, in data 21 marzo 2011, la Capogruppo UBI Banca ha aderito a livello di gruppo al nuovo “Accordo per il credito alle Piccole e Medie Imprese”, sottoscritto dall’ABI, dal Ministero Economia e Finanze e altre Associazioni di rappresentanza delle imprese; la Società, al fine di rendere operativo il suddetto Accordo, si è dotata di una specifica procedura interna.

La Società adempie, nel complesso, alle disposizioni normative applicabili alle società di intermediazione finanziaria iscritte all’elenco di cui all’art. 107 D.Lgs. 385/1993 (T.U.B.).

h) Esposizione al rischio e tecniche di gestione del rischio: si rimanda integralmente al contenuto della Sezione 3 – “Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” della nota integrativa. Non sussistono rischi di variazione dei flussi finanziari e non esistono altri rischi ed altre incertezze significative oltre a quanto dettagliato nella Sezione 3.

i) Personale: nel corso dell’esercizio la Società ha assicurato, di concerto con la Capogruppo, specifiche iniziative di formazione a favore del Personale dipendente, sia in esecuzione di prescrizioni normative sia promosse dalla Società stessa. Si rinvia alla nota integrativa per i dettagli sul Personale in essere e le dinamiche che lo hanno interessato nel corso dell’esercizio.

l) Sedi secondarie: la Società non ha sedi secondarie.

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15Bilancio 2011 Bilancio 2011

Destinazione dell’utile dell’esercizio

Per l’utile dell’esercizio 2011 di Euro 6.755.786 proponiamo la seguente ripartizione:

- Euro 5.713.984 alle altre riserve

- Euro 1.041.802 agli azionisti quale dividendo, in ragione di Euro 0,015 (Euro 0,07 nel 2010) per ciascuna delle n. 69.453.500 azioni.

Vi invitiamo ad approvare il bilancio e la ripartizione dell’utile sopra proposta.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Avv. Angelo Rampinelli Rota

Milano, 14 marzo 2012

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16 Bilancio 2011 Bilancio 2011

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Bilancio al 31 dicembre 201

Relazione del Collegio Sindacale

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17Bilancio 2011 Bilancio 2011

17

Bilancio al 31 dicembre 201

Relazione del Collegio Sindacale

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18 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Relazione ai sensi dell’art. 2429 codice civile

Signori Azionisti,

considerato che UBI Factor S.p.A., ai sensi delle disposizioni del Capo V del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, è

ente di interesse pubblico, il Collegio Sindacale non esercita la revisione legale, che è demandata alla società di

revisione KPMG S.p.A.

E’ da segnalare inoltre che, per effetto del sopracitato D.Lgs. 39/2010, il Collegio Sindacale si configura anche

come Comitato per il controllo interno e la revisione contabile.

In assolvimento dei compiti previsti dall’art. 2429 codice civile, Vi precisiamo quanto segue:

1) Bilancio

Il bilancio dell’esercizio, chiuso al 31 dicembre 2011, è redatto dalla Società secondo i principi contabili

internazionali (IAS/IFRS), in base agli schemi previsti da Banca d’Italia.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla impostazione data al bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2011, sulla generale

conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura e, a tale riguardo, non ha osservazioni

particolari da riferire.

Il Collegio Sindacale dà atto che:

a) da tale bilancio emerge, in sintesi, un utile netto pari ad euro 6.755.786 ed un patrimonio netto pari ad euro

127.925.061 (comprensivo dell’utile netto che precede);

b) ha preso visione della relazione della predetta società di revisione, datata 23 marzo 2012, redatta ai sensi

degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, e dell’art. 165 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, dalla

quale risulta che, sulla base del lavoro svolto, il bilancio è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri

di redazione e pertanto è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione

patrimoniale e finanziaria, il risultato economico, le variazioni del patrimonio netto, il rendiconto finanziario e

la redditività complessiva della Società.

La relazione della società di revisione attesta altresì la coerenza della relazione degli Amministratori sulla

gestione con il bilancio;

c) ha preso inoltre visione della relazione della società di revisione, datata 23 marzo 2012, prevista dall’art. 19,

comma 3, del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, in relazione alle questioni fondamentali emerse in sede di revisione

legale, dalla quale non emergono carenze significative rilevate nel sistema di controllo interno in relazione al

processo di informativa finanziaria;

d) ha espresso il consenso all’iscrizione nell’attivo dello stato patrimoniale dei costi aventi natura pluriennale;

e) stanti la tempistica di approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2011 da parte del Consiglio di

Amministrazione, intervenuta il giorno 14 marzo 2012, e la data individuata per lo svolgimento dell’Assemblea

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19Bilancio 2011 Bilancio 2011

dei Soci chiamata a deliberare in merito al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2011, prevista in prima

convocazione per il giorno 4 aprile 2012 e, occorrendo, in seconda convocazione per il giorno successivo, il

Collegio Sindacale ha acconsentito alla rinuncia dei termini di cui all’art. 2429, primo comma, codice civile,

dando atto che l’azionista unico UBI Banca S.c.p.A. ha, a sua volta, rinunciato ai termini posti a favore dello

stesso, previsti dall’art. 2429, terzo comma, codice civile;

f) con riferimento all’art. 2429, secondo comma, codice civile, nella redazione del bilancio di esercizio non si è

resa necessaria l’adozione della deroga di cui all’art. 2423, quarto comma, codice civile;

g) il bilancio di esercizio e la relazione sulla gestione che lo correda illustrano esaurientemente la situazione della

Società nonché le caratteristiche di andamento della gestione durante il decorso esercizio e la sua prevedibile

evoluzione;

h) tra i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, come ha anche riferito il Consiglio di Amministrazione

e si rileva dalla relazione degli Amministratori sulla gestione, sono emersi rilevanti importi di spese legali per

prestazioni maturate da un legale che assiste la Società, riferite ad attività posta in essere per la gestione di

significativo portafoglio crediti acquisito in cessione, vantato nei confronti di AUSL appartenenti alla Regione

Lazio, in conseguenza dei quali il Consiglio di Amministrazione ha accantonato a titolo di “Fatture da ricevere”

l’importo di euro 2.097.590, con correlato stanziamento a titolo di “Fatture da emettere” dell’importo di euro

457.380, per previsto parziale recupero delle stesse spese legali da cliente cedente.

2) Principi di comportamento ed attività svolta

a) Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale ha svolto l’attività prevista dalla legge, tenuto anche conto dei

principi di comportamento raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e Revisori Contabili.

In particolare, il Collegio ha:

• partecipato all’Assemblea Ordinaria dell’8 aprile 2011, alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, alle

riunioni del Comitato Esecutivo, nonché alle riunioni dell’Organismo di Vigilanza ex art. 6 D.Lgs. 231/2001;

• effettuato le verifiche periodiche, avvalendosi anche delle strutture organizzative che assolvono a funzioni

di controllo interno, in particolare Internal Audit (attività fornita in outsourcing dalla Capogruppo UBI Banca

S.c.p.A.), Risk Management e Antiriciclaggio, Compliance;

• effettuato incontri periodici con la società di revisione finalizzati sia allo scambio di dati e informazioni

rilevanti per l’espletamento dei rispettivi compiti, sia all’analisi dei risultati del lavoro svolto dalla società di

revisione. Quest’ultima ha altresì informato il Collegio di non aver rilevato fatti ritenuti censurabili;

• vigilato, nella veste di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, sul rispetto di quanto

previsto dall’art. 19 D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39;

• vigilato sul rispetto delle norme in materia di “antiriciclaggio”, “antiterrorismo”, “anti-usura”, “privacy”,

“operazioni sospette”, “responsabilità amministrativa delle persone giuridiche”, “obbligazioni degli

esponenti bancari/finanziari”, “operazioni con parti correlate” e “interessi degli Amministratori”;

• vigilato sulla correttezza dell’applicazione delle Disposizioni di Banca d’Italia in ordine alla trasparenza dei

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20 Bilancio 2011 Bilancio 2011

servizi e alle condizioni economiche dei singoli affidamenti riassunti nel “Documento di sintesi”, anche in

relazione alle proposte di modifica unilaterale delle condizioni contrattuali, e vigilato sull’applicazione dei

disposti di Banca d’Italia collegati all’attività specifica;

• vigilato sulla correttezza dell’applicazione delle regole di Banca d’Italia in tema di “concentrazione dei

rischi”.

b) A seguito dell’attività svolta, il Collegio Sindacale ha altresì:

• constatato il rispetto dei principi di corretta amministrazione e l’osservanza della legge e dell’atto costitutivo;

• valutato l’adeguatezza (alla luce della dimensione, della configurazione e della operatività della Società)

della struttura organizzativa, per gli aspetti di competenza, del sistema dei controlli interni, con particolare

riguardo al controllo dei rischi di credito, di mercato, di tasso e operativo, nonché del sistema informativo-

contabile.

3) Direzione e coordinamento

Con riferimento all’art. 2497 bis codice civile, in ordine alla pubblicità della società alla cui attività di direzione

e coordinamento UBI Factor S.p.A. è soggetta, sono stati esposti in apposita sezione della nota integrativa il

prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo bilancio della società che esercita tale attività di direzione

ed inoltre sono stati indicati nella relazione degli Amministratori sulla gestione i rapporti intercorsi con il soggetto

che esercita l’attività di direzione e coordinamento e con le altre società che vi sono soggette nonché gli effetti

economici e patrimoniali ivi riferiti.

4) Conclusioni

Signori Azionisti,

in esito a quanto sopra riferito, esprimiamo il nostro parere favorevole in ordine all’approvazione del bilancio

dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, corredato dalla relazione sulla gestione, ed alla destinazione dell’utile

di esercizio proposti dal Consiglio di Amministrazione, precisando che residuano riserve disponibili sufficienti a

coprire i costi non ammortizzabili di cui all’art. 2426, primo comma, n. 5, codice civile.

La riserva legale di euro 7.223.164 ha raggiunto il limite massimo previsto dall’art. 2430 codice civile.

Milano, 23 marzo 2012.

Il Collegio Sindacale.

Relazione della Società di Revisione

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21Bilancio 2011 Bilancio 2011

Relazione della Società di Revisione

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24 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Bilancio al 31 dicembre 201 Schemi di Bilancio Intermediari Finanziari ex art. 107 TUB

(Banca d’Italia - 13 marzo 2012)

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25Bilancio 2011 Bilancio 2011

Bilancio al 31 dicembre 201 Schemi di Bilancio Intermediari Finanziari ex art. 107 TUB

(Banca d’Italia - 13 marzo 2012)

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26 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Schemi di Bilancio Intermediari Finanziari ex art. 107 TUB (Banca d’Italia - 13 marzo 2012)

Stato Patrimoniale(Valori unità di Euro)

Attivo 31/12/2011 31/12/2010

10. Cassa a disponibilità liquide 19.558 16.199

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 8.716.506 8.456.007

60. Crediti 2.869.680.555 2.747.618.900

90. Partecipazioni 715.336 958.071

100. Attività materiali 529.284 537.018

110. Attività immateriali 1.091.188 1.611.821

120. Attività fiscali 4.946.873 3.375.513

a) correnti 2.548.616 2.650.651

b) anticipate 2.398.257 724.862

140. Altre attività 13.059.046 12.475.213

Totale Attivo 2.898.758.346 2.775.048.741

Passivo 31/12/2011 31/12/2010

10. Debiti 2.739.036.619 2.621.621.567

70. Passività fiscali 3.444.810 2.869.421

a) correnti 3.443.250 2.866.151

b) differite 1.560 3.270

90. Altre passività 25.108.426 21.015.046

100. Trattamento di fine rapporto del personale 2.648.025 2.576.829

110. Fondi per rischi e oneri: 595.405 866.406

b) altri fondi 595.405 866.406

120. Capitale 36.115.820 36.115.820

150. Sovrapprezzi di emissione 2.065.828 2.065.828

160. Riserve 83.110.866 69.371.593

170. Riserve da valutazione (123.238) (54.787)

180. Utile (Perdita) d’esercizio 6.755.786 18.601.018

Totale Passivo e Patrimonio Netto 2.898.758.346 2.775.048.741

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27Bilancio 2011 Bilancio 2011

Schemi di Bilancio Intermediari Finanziari ex art. 107 TUB (Banca d’Italia - 13 marzo 2012)

Conto Economico(Valori unità di Euro)

31/12/2011 31/12/2010

10. Interessi attivi e proventi assimilati 68.132.262 50.237.038

20. Interessi passivi e oneri assimilati (29.836.849) (15.416.431)

Margine di interesse 38.295.413 34.820.607

30. Commissioni attive 23.498.606 24.420.633

40. Commissioni passive (10.861.831) (8.170.209)

Commissioni nette 12.636.775 16.250.424

Margine di intermediazione 50.932.188 51.071.031

100. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (14.812.528) (3.147.046)

a) attività finanziarie (14.812.528) (3.147.046)

110. Spese amministrative: (26.162.294) (21.038.421)

a) spese per il personale (11.750.362) (11.179.529)

b) altre spese amministrative (14.411.933) (9.858.892)

120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (252.850) (237.669)

130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (570.325) (410.948)

150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (801) (1.000)

160. Altri proventi e oneri di gestione 4.045.161 2.158.625

Risultato della Gestione Operativa 13.178.551 28.394.572

170. Utili (Perdite) delle partecipazioni 84.219 -

Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte 13.262.770 28.394.572

190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (6.506.984) (9.793.554)

Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte 6.755.786 18.601.018

Utile (Perdita) d'esercizio 6.755.786 18.601.018

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28 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Prospetto della Redditività Complessiva(Valori unità di Euro)

Voci 31/12/2011 31/12/2010

10. Utile (Perdita) d'esercizio 6.755.786 18.601.018

Altre componenti reddituali al netto delle imposte

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita - -

30. Attività materiali - -

40. Attività immateriali - -

50. Copertura di investimenti esteri - -

60. Copertura dei flussi finanziari - -

70. Differenze di cambio - -

80. Attività non correnti in via di dismissione - -

90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti (68.451) (82.418)

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni

valutate a patrimonio netto - -

110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (68.451) (82.418)

120. Redditività complessiva (Voce 10+110) 6.687.335 18.518.600

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29Bilancio 2011 Bilancio 2011

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30 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Rendiconto Finanziario (Metodo diretto)(Valori unità di Euro)

A. ATTIVITÀ OPERATIVA 31/12/2011 31/12/2010

1. GESTIONE 20.717.183 22.574.462- Interessi attivi incassati 68.132.262 50.237.038- Interessi passivi pagati (29.836.849) (15.416.431)- Dividendi e proventi simili - -- Commissioni nette 12.636.775 16.250.424- Spese per il personale (11.750.362) (11.179.529)- Altri costi (14.411.933) (9.858.892)- Altri ricavi 4.129.380 2.158.625- Imposte e tasse (8.182.090) (9.616.773)- Costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale - -

2. LIQUIDITÀ GENERATA/(ASSORBITA) DALLE ATTIVITÀ FINANZIARIE (139.281.699) (413.808.459)- Attività finanziarie detenute per la negoziazione - -- Attività finanziarie al fair value - -- Attività finanziarie disponibili per la vendita - -- Crediti verso banche (221.893) 1.819.198- Crediti verso enti finanziari 55.764.218 (21.782.525)- Crediti verso clientela (194.342.227) (393.189.829)- Altre attività (481.797) (655.303)

3. LIQUIDITÀ GENERATA/(ASSORBITA) DALLE PASSIVITÀ FINANZIARIE 121.816.474 380.642.929- Debiti verso banche 121.793.529 387.444.541- Debiti verso enti finanziari - -- Debiti verso clientela (4.378.477) (6.406.808)- Titoli in circolazione - -- Passività finanziarie di negoziazione - -- Passività finanziarie valutate al fair value - -- Altre passività 4.401.422 (394.804)

LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/(ASSORBITA) DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA 3.251.958 (10.591.068)

B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 31/12/2011 31/12/2010

1. LIQUIDITÀ GENERATA DA 242.735 2.151.340- Vendite di partecipazioni 242.735 -- Dividendi incassati su partecipazioni - -- Vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - 2.151.340- Vendite di attività materiali - -- Vendite di attività immateriali - -- Vendite di rami d'azienda - -

2. LIQUIDITÀ ASSORBITA DA (555.307) (1.721.659)- Acquisti di partecipazioni - -- Acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza (260.499) -- Acquisti di attività materiali (245.116) (38.218)- Acquisti di attività immateriali (49.692) (1.683.441)- Acquisti di rami d'azienda - -

LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/(ASSORBITA) DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (312.572) 429.681

C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA 31/12/2011 31/12/2010

- Emissione/acquisti di azioni proprie - -- Emissione/acquisti di strumenti di capitale - -- Distribuzione dividendi e altre finalità (4.861.745) (4.861.745)

LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/(ASSORBITA) DALL'ATTIVITÀ DI PROVVISTA (4.861.745) (4.861.745)

LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/(ASSORBITA) NELL'ESERCIZIO A+B+C (1.922.359) (15.023.132)

RICONCILIAZIONE Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 2.876.770 17.899.902 Liquidità totale netta generata/(assorbita) nell'esercizio (1.922.359) (15.023.132) Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 954.411 2.876.770

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31Bilancio 2011 Bilancio 2011

Nota IntegrativaLa nota integrativa è suddivisa nelle seguenti parti:

1) Parte A – Politiche contabili2) Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale3) Parte C – Informazioni sul conto economico4) Parte D – Altre informazioni

Ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione aziendale. Le sezioni contengono informazioni di natura sia qualitativa sia quantitativa.

Parte A – POLITICHE CONTABILI

A.1 - PARTE GENERALE

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio d’esercizio è stato redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 che disciplina l’entrata in vigore dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e le successive modifiche ed integrazioni. Il bilancio è stato predisposto seguendo gli schemi contenuti nelle istruzioni del provvedimento del Governatore della Banca d’Italia del 13 marzo 2012 “Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM, che hanno sostituito integralmente le istruzioni allegate al Regolamento del 14 febbraio 2006.

Sezione 2 - Principi generali di redazione

L’applicazione dei Principi Contabili Internazionali è stata effettuata facendo riferimento anche al “Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio” con particolare riguardo alle clausole fondamentali di redazione del bilancio che riguardano la prevalenza della sostanza sulla forma e il concetto della rilevanza e significatività dell’informazione.Il bilancio è redatto secondo il principio della competenza economica. L’informativa relativa al Rendiconto Finanziario è redatta secondo il principio di cassa.Le compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalla nota integrativa. Il bilancio è corredato dalla relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione dell’intermediario. La redazione del bilancio è avvenuta nell’ottica della continuità dell’attività aziendale, in conformità a quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 1.

I criteri di presentazione e di classificazione delle voci di bilancio vengono tenuti costanti da un esercizio all’altro, salvo che il loro mutamento non sia prescritto da un principio contabile internazionale e da un’interpretazione oppure non si renda necessario per accrescere la significatività e affidabilità della rappresentazione contabile. Nel caso di cambiamento del criterio viene adottato retroattivamente e sono indicati la natura, la ragione e l’importo delle voci interessate dal mutamento.Gli schemi della nota integrativa sono redatti in migliaia di Euro e presentano anche i corrispondenti raffronti con l’esercizio precedente.

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32 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che nel periodo intercorso dalla data di chiusura dell’esercizio e la data di approvazione del bilancio, sono emersi rilevanti importi di spese legali per prestazioni maturate da un legale che assiste la società, riferite ad attività posta in essere per la gestione di significativo portafoglio crediti acquisito in cessione, vantato nei confronti di AUSL appartenenti alla Regione Lazio, e si è proceduto ad accantonare l’importo di 2,0 milioni di Euro, con correlato stanziamento dell’importo di 0,5 milioni di Euro, per previsto parziale recupero delle stesse spese legali da cliente cedente.

Sezione 4 – Altri aspetti

Nell’ambito della redazione del bilancio, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie, e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.Tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni derivanti dalle revisioni delle stime contabili sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata, qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui, la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Il bilancio è stato sottoposto a revisione legale ai sensi art. 14 del D.Lgs. n. 39 del 27.1.2010 e degli artt. 156 e 165 del D.Lgs n. 58 del 24/02/1998, dalla società di revisione KPMG S.p.A. cui è stato conferito l’incarico per il periodo 2007-2015 dall’Assemblea del 5 aprile 2007.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Di seguito vengono esposti, per i principali aggregati di bilancio, i criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione.

A.2.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono rappresentati da strumenti finanziari non derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che l’impresa ha l’intenzione e la capacità di detenere sino alla scadenza.

La società ha iscritto in tale voce polizze assicurative di investimento a rendimenti variabili, vincolate a garanzia di fideiussione rilasciata in favore dell’Amministrazione Finanziaria per un credito IVA di cui la società è cessionaria e per la quale sussiste vincolo contrattuale di detenzione sino alla sua naturale scadenza.

Criteri di valutazione

L’attività viene rilevata per un valore pari al valore di riscatto alla data di redazione del bilancio. La rilevazione del costo ammortizzato viene effettuata alla voce di conto economico “Interessi attivi e proventi assimilati”, con riconduzione al valore dell’attività iscritta (capitalizzazione del rendimento).

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e dei benefici derivanti dalla proprietà dell’attività stessa.

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33Bilancio 2011 Bilancio 2011

A.2.3 Crediti

I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate, verso clientela e verso banche, con pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo.

Criteri di iscrizione

In aderenza al principio generale della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica, un’impresa può cancellare un’attività finanziaria dal proprio bilancio solo se per effetto di una cessione ha trasferito i rischi e i benefici connessi con lo strumento ceduto.

Lo IAS 39 infatti prevede che un’impresa cancelli dal proprio bilancio un’attività finanziaria se e solo se:a) è trasferita l’attività finanziaria e con essa sostanzialmente tutti i rischi ed i diritti contrattuali ai flussi finanziari derivanti dall’attività scadono;b) vengono meno i benefici connessi alla proprietà della stessa.

Affinché si verifichi un trasferimento di attività finanziarie devono essere verificate alternativamente le seguenti condizioni:a) l’impresa ha trasferito i diritti a ricevere i flussi finanziari dell’attività finanziaria;b) l’impresa ha mantenuto i diritti a ricevere i flussi finanziari dell’attività finanziaria ma ha assunto l’obbligo di pagare gli stessi ad uno o più beneficiari nell’ambito di un accordo in cui tutte le seguenti condizioni siano verificate:• l’impresa non ha nessun obbligo a pagare somme predeterminate all’eventuale beneficiario se non quanto

riceve dall’attività finanziaria originaria;• l’impresa non può vendere o impegnare l’attività finanziaria;• l’impresa ha l’obbligo di trasferire ogni flusso finanziario che raccoglie, per conto degli eventuali beneficiari,

senza nessun ritardo. L’eventuale investimento dei flussi finanziari per il periodo intercorrente tra l’incasso ed il pagamento deve avvenire solo in attività finanziarie equivalenti alla cassa e comunque senza avere nessun diritto sugli eventuali interessi maturati sulle stesse somme investite.

Affinché si verifichi un trasferimento di attività finanziaria che determini la cancellazione dal bilancio del cedente, all’atto di ogni trasferimento l’impresa cedente deve valutare la portata degli eventuali rischi e benefici connessi all’attività finanziaria che mantiene.

Per valutare l’effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici occorre comparare l’esposizione dell’impresa cedente alla variabilità del valore corrente o dei flussi finanziari generati dall’attività trasferita, prima e dopo la cessione.

L’impresa cedente mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici quando la sua esposizione alla ‘variabilità’ del valore attuale dei flussi finanziari netti futuri dell’attività finanziaria non cambia significativamente in seguito al trasferimento della stessa. Invece si ha il trasferimento quando l’esposizione a questa ‘variabilità’ non è più significativa.

In sintesi si possono avere tre situazioni, cui corrispondono alcuni effetti specifici, ossia:1) quando l’impresa trasferisce sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà dell’attività finanziaria, essa deve ‘stornare’ l’attività finanziaria ed iscrivere separatamente come attività o passività i diritti o obblighi derivanti dalla cessione;2) quando l’impresa mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà dell’attività finanziaria, essa deve continuare a tenere iscritta l’attività finanziaria;3) quando l’impresa non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà dell’attività finanziaria, essa deve giudicare gli elementi di controllo dell’attività finanziaria e:• nel caso non abbia il controllo deve stornare l’attività finanziaria e riconoscere separatamente le singole

attività/passività derivanti dai diritti/obblighi della cessione;• nel caso conservi il controllo deve continuare a riconoscere l’attività finanziaria fino al limite del suo impegno

nell’investimento.

Ai fini della verifica del controllo il fattore discriminante da tener in considerazione consiste nella capacità del beneficiario a cedere unilateralmente l’attività finanziaria, senza vincoli da parte dell’impresa cedente. Infatti, quando il beneficiario di un trasferimento di attività finanziaria ha la capacità operativa di vendere l’attività

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34 Bilancio 2011 Bilancio 2011

finanziaria intera ad un terzo non correlato e lo può fare unilateralmente, senza aver bisogno di imporre ulteriori limiti al trasferimento, l’impresa cedente non ha più il controllo dell’attività finanziaria. In tutti gli altri casi invece mantiene il controllo dell’attività finanziaria.

Le forme di cessione di uno strumento finanziario più frequentemente utilizzate possono avere riflessi contabili profondamente diversi:1) nel caso di una cessione pro-soluto (senza nessun vincolo di garanzia) le attività cedute possono essere cancellate dal bilancio del cedente;2) nel caso di una cessione pro-solvendo è da ritenere che nella maggioranza dei casi il rischio connesso con l’attività ceduta rimanga in capo al venditore e pertanto la cessione non presenta i requisiti per la cancellazione contabile dello strumento venduto.

La società ha iscritto tra i crediti quelli acquisiti pro-soluto previo accertamento dell’inesistenza di clausole contrattuali che facciano venir meno l’effetto di sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici. Relativamente al portafoglio pro-solvendo i crediti sono iscritti e mantenuti in bilancio limitatamente agli importi erogati al cedente a titolo di anticipazione del corrispettivo.Più in dettaglio, le fattispecie contrattuali riguardano: a) I crediti ceduti pro-solvendo e pro-soluto “giuridico” (senza derecognition da parte del cedente) sono rilevati limitatamente agli importi erogati al cedente a titolo di anticipo del corrispettivo, comprensivo degli interessi e competenze maturate, e la prima iscrizione avviene in base al corrispettivo anticipato al cedente a fronte della cessione dei crediti;b) I crediti acquistati in pro-soluto a titolo definitivo, con trasferimento sostanziale dei rischi e benefici, i crediti maturity pagati alla scadenza sono rilevati per l’ammontare nominale delle fatture cedute (con derecognition da parte del cedente) e la prima iscrizione avviene al valore nominale del credito (equivalente al fair value);c) I crediti acquistati per importo notevolmente inferiore al valore nominale figurano iscritti per l’importo effettivamente pagato all’atto dell’acquisto, a causa della situazione economica-patrimoniale del debitore ceduto;d) I finanziamenti erogati a fronte dei crediti futuri non sottostanti a cessioni di crediti e i finanziamenti rateali sono rilevati per il valore pari all’importo del finanziamento comprensivo degli interessi e competenze maturate.

Criteri di valutazione

I crediti sono rilevati, successivamente alla prima iscrizione al valore nominale, procedendo alla valutazione al “costo ammortizzato”, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. La valutazione dei crediti problematici (non performing), costituiti dai crediti inclusi nelle categorie di rischiosità sofferenze, incagli, ristrutturati, viene effettuata analiticamente, in relazione a oggettive possibilità di perdita di valore.I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi, tenendo conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare, pari al tasso in essere sulle singole posizioni rilevato al momento del passaggio a status “non performing”.Per le previsioni di recupero dei crediti problematici si fa riferimento a piani di rientro analitici ove disponibili e, in mancanza, a valori stimati e forfetari desunti da serie storiche interne, da studi di settore e da valutazioni professionali esterne. Queste stime vengono effettuate considerando sia la specifica situazione di solvibilità dei debitori, dei cedenti e dei garanti.Un credito è considerato “problematico” quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperare l’intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie o un valore equivalente. L’eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile o è stralciato nella sua interezza.L’accantonamento a fronte di un credito deteriorato è oggetto di ripresa di valore solo a fronte della ragionevole certezza del maggior recupero rispetto al valore rettificato, nel limite massimo del costo ammortizzato.La valutazione dei crediti in bonis (performing), inclusi quelli scaduti da oltre 180 giorni, perché nei confronti della Pubblica Amministrazione, riguarda portafogli di attività per i quali non vengono riscontrati elementi oggettivi di perdita e che pertanto vengono assoggettati ad una valutazione collettiva. Il conteggio della collettiva è stato effettuato applicando al portafoglio in bonis di fine esercizio, non assistito da strumenti di mitigazione del rischio, una percentuale forfettaria sostanzialmente allineata ai tassi di decadimento per gli intermediari finanziari pubblicati da Banca d’Italia, opportunamente ponderati in base al turnover dei crediti commerciali generato da UBI Factor S.p.A.

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35Bilancio 2011 Bilancio 2011

Criteri di cancellazione

I crediti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari dagli stessi derivanti, quando tali attività sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà o quando le stesse sono considerate definitivamente irrecuperabili, così come il ripristino quando vengono meno i motivi che ne hanno determinato la svalutazione. L’importo delle perdite è rilevato nel conto economico al netto delle svalutazioni precedentemente effettuate. Recuperi di importi precedentemente svalutati sono iscritti a conto economico in riduzione della voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti.

A.2.4 Partecipazioni

Criteri di iscrizione e valutazione

La voce include le partecipazioni in società collegate, acquisite e detenute come stabile investimento. Le partecipazioni in imprese collegate sono valutate con il metodo del costo, rettificato delle svalutazioni necessarie ad apprezzarne la perdita di valore.Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione di valore, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. Il processo di “impairment” si attiva in presenza di indicatori che facciano presumere che il valore contabile originario dell’investimento possa non essere recuperato. Tali indicatori sono fattori di tipo qualitativo e quantitativo. Fra i primi sono ricompresi la redditività della società oggetto di valutazione e le sue prospettive di reddito future. Fra gli elementi quantitativi si rilevano alcuni indicatori che rappresentino una stima del significato o prolungato decremento del fair value al di sotto del costo iniziale di carico della partecipazione.Nel caso in cui il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico, nel limite del costo storico di acquisto.

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

A.2.5 Attività materiali

Criteri di iscrizione e classificazione

La voce include beni mobili strumentali, impianti, altre macchine e attrezzature detenute per essere utilizzate dall’impresa ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell’esercizio.L’iscrizione iniziale avviene al costo, comprensivo di tutti i costi direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. I costi di manutenzione ordinaria vengono contabilizzati direttamente a conto economico.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali svalutazioni per perdite durevoli di valore. Il valore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia l’ammontare previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione), è ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell’attività materiale, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. L’ammortamento di un’attività ha inizio quando la stessa

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36 Bilancio 2011 Bilancio 2011

è disponibile per l’uso e cessa quando l’attività è eliminata contabilmente. Di conseguenza l’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno che l’attività non sia completamente ammortizzata.Per le spese per migliorie su beni di terzi, dotate di materialità, riconducibili essenzialmente alle spese di ristrutturazione di locali in affitto, l’ammortamento avviene per una durata massima pari a quella del contratto stipulato con il locatore.

Criteri di cancellazione

L’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.

A.2.6 Attività immateriali

E’ definita immateriale un’attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed utilizzata nell’espletamento dell’attività sociale.L’attività è identificabile quando:• è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza, locata o

scambiata;• deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili

o separabili da altri diritti e obbligazioni.L’attività è caratterizzata per la circostanza di essere controllata dall’impresa in conseguenza di eventi passati e nel presupposto che tramite il suo utilizzo affluiranno benefici economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici da parte di terzi.I benefici economici futuri derivanti da un’attività immateriale possono includere i proventi originati dalla vendita di prodotti o servizi, i risparmi di costo o altri benefici derivanti dall’utilizzo dell’attività da parte dell’impresa.Un’attività immateriale è rilevata come tale se e solo se:a) è probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività;b) il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente.

Criteri di iscrizione e classificazione

Le attività immateriali sono essenzialmente rappresentate da software applicativo ad utilizzazione pluriennale e da Intangible Asset derivante da acquisto portafoglio clientela di factoring. Le attività immateriali sono iscritte al costo ed eventuali spese successive all’iscrizione sono capitalizzate solo se in grado di generare benefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite all’attività in modo attendibile.

Criteri di valutazione

Le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte in bilancio al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle perdite di valore eventualmente verificatesi.L’ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima della vita utile dell’attività, utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti. Il processo di ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso e cessa alla data in cui l’attività è eliminata contabilmente.

Criteri di cancellazione

L’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso.

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37Bilancio 2011 Bilancio 2011

A.2.7 Attività e passività fiscali

Le attività e le passività fiscali sono esposte nello Stato Patrimoniale nelle voci 120 – “Attività fiscali” e 70 – “Passività fiscali”.

Attività e passività fiscali correnti

Le imposte correnti dell’esercizio e di quelli precedenti, nella misura in cui esse non siano state pagate, sono rilevate come passività; l’eventuale eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come attività.Le passività (attività) fiscali correnti, dell’esercizio in corso e di quelli precedenti, sono determinate al valore che si prevede di versare/recuperare nei confronti delle autorità fiscali, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigenti. L’entità delle attività/passività fiscali include anche il rischio derivante dall’eventuale contenzioso tributario.Tenuto conto che la società ha aderito al Consolidato Fiscale nazionale nei confronti della Capogruppo, quanto sopra descritto trova concreta applicazione solo con riferimento all’IRAP.I crediti e i debiti verso la consolidante relativamente all’IRES sono rilevati nell’ambito delle “Altre Attività” e “Altre Passività”.

Attività e passività fiscali differite

Per tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita. Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di Stato Patrimoniale 70 – “Passività fiscali differite”.Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale differita se sarà probabile che sarà utilizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di Stato Patrimoniale 120 – “Attività fiscali anticipate”.Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto conto della normativa fiscale derivante da provvedimenti attualmente in vigore.

A.2.8 Debiti

Criteri di iscrizione

I debiti includono sia la provvista verso le banche sia il residuo corrispettivo non ancora erogato ai cedenti per operazioni di acquisto di crediti pro-soluto a titolo definitivo.Le passività in questione sono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all’atto della ricezione delle somme raccolte. Il valore a cui sono iscritte è pari al relativo fair value comprensivo di eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all’operazione e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al “costo ammortizzato” utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Le passività finanziarie di durata originaria inferiore ai 12 mesi sono iscritte per l’importo nominale incassato, in quanto l’applicazione del “costo ammortizzato” non comporta significative variazioni. In tali casi, gli oneri o proventi direttamente attribuibili all’operazione sono iscritti a conto economico nelle pertinenti voci.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute.

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38 Bilancio 2011 Bilancio 2011

A.2.9 Fondo TFR

Criteri di iscrizione

Il trattamento di fine rapporto iscritto in bilancio è considerato quale programma a benefici definiti e richiede come tale la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa.

L’importo contabilizzato come passività è pari a:a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio;b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di patrimonio

netto;c) meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate;d) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio del piano.

Criteri di valutazione

Ai fini dell’attualizzazione viene utilizzato il metodo della “Proiezione Unitaria del Credito” che considera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unità addizionale di TFR misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale. Tale unità addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal momento dell’assunzione alla data attesa della liquidazione. L’applicazione di tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storico-statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato.

A.2.10 Fondi per rischi ed oneri

Criteri di iscrizione e di valutazione

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza.

L’accantonamento tra i fondi per rischi ed oneri è effettuato esclusivamente quando:

• esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;

• è probabile che l’adempimento di tale obbligazione sarà oneroso;

• può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.

L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione laddove l’effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno che siano giudicate remote.

A.2.11 Operazioni in valuta

Criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.

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39Bilancio 2011 Bilancio 2011

Criteri di valutazione

Ad ogni chiusura di periodo le poste monetarie in valuta estera vengono valorizzate convertendole al tasso di cambio alla data di chiusura. Le differenze di cambio che derivano dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli ai quali erano stati convertiti al momento della rilevazione iniziale durante l’esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono.

A.2.12 Criterio di rilevazione delle componenti reddituali

Definizione

I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria dell’impresa, quando tali flussi determinano incrementi di patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall’apporto degli azionisti.

Criteri di iscrizione

I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente stimati.Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:• l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato;• è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione affluiranno alla società;• lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento del bilancio può essere attendibilmente

misurato;• i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente

calcolati.I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell’operazione.I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dalla società. Tuttavia quando la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non è più probabile, è rilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato.I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni della società che generano interessi o dividendi sono rilevati quando:• è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dall’impresa;• l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato.Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene.I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente a conto economico.

Altri aspetti

La società, pur possedendo partecipazioni collegate, si è avvalsa della facoltà prevista dalla normativa vigente di non predisporre il bilancio consolidato, in quanto redatto da parte della controllante UBI Banca S.c.p.A. con sede legale in Piazza V.Veneto 8 – Bergamo.

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40 Bilancio 2011 Bilancio 2011

A.3 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Il fair value è definito come l’ammontare al quale un’attività può essere scambiata, o una passività può essere estinta, in un rapporto tra parti consapevoli, disponibili ed indipendenti. Il fair value delle attività e passività finanziarie è stato determinato attraverso l’utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, o mediante l’utilizzo di modelli di valutazione per gli altri strumenti finanziari.Secondo lo IAS 39, la migliore evidenza del fair value è l’esistenza di quotazioni ufficiali in un mercato attivo; tali quotazioni vengono quindi utilizzate in via prioritaria per la valutazione delle attività e delle passività finanziarie (fair value di primo livello).Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se le quotazioni sono prontamente e regolarmente disponibili da fonti quali, ad esempio, borse valori, dealer, broker, information provider, e tali prezzi rappresentano in modo puntuale e regolare le transazioni di mercato avvenute tra controparti indipendenti. L’obiettivo di determinare il fair value di uno strumento finanziario che è negoziato in un mercato attivo è di giungere alla determinazione del prezzo a cui avverrebbe la transazione alla data di bilancio in tale mercato.In presenza di un mercato attivo, il fair value degli strumenti finanziari è rappresentato dal prezzo corrente di fine periodo (prezzo denaro, lettera o medio, in funzione dei diversi strumenti finanziari di riferimento). Gli strumenti che non sono considerati quotati in un mercato attivo, sono valorizzati prevalentemente attraverso tecniche di valutazione aventi l’obiettivo di riflettere adeguatamente quale potrebbe essere il prezzo di mercato dello strumento alla data di valutazione. Le tecniche di valutazione utilizzate includono: - il riferimento a valori di mercato indirettamente collegabili allo strumento da valutare e desunti da prodotti similari per caratteristiche di rischio (fair value di secondo livello); - le valutazioni effettuate utilizzando, anche solo in parte, input non desunti da parametri osservabili sul mercato, per i quali si fa ricorso a stime ed assunzioni formulate dal valutatore (fair value di terzo livello).Per i rapporti creditizi attivi e passivi rilevati in bilancio al costo o al costo ammortizzato, con scadenza nel breve termine o indeterminata, si ritiene che il valore contabile di iscrizione, al netto della svalutazione collettiva/analitica, rappresenti una buona approssimazione del fair value.

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41Bilancio 2011 Bilancio 2011

Parte B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

Attivo

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide - Voce 10Euro migliaia 20 (Euro migliaia + 4)

La voce è composta da banconote e monete aventi corso legale, da assegni bancari, assegni circolari e da valori bollati.

Voci/valori 31/12/2011 31/12/2010

a) Cassa 20 16

b) Depositi liquidi presso Banche Centrali - -

Totale 20 16

Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50Euro migliaia 8.717 (Euro migliaia + 261)

La voce è costituita da polizze di investimento vita con SAI Fondiaria a rendimenti variabili, comunque non inferiori al 2,0%, vincolati a garanzia della fideiussione rilasciata in favore dell’Amministrazione Finanziaria per un credito IVA di cui la società è cessionaria, per la quale ha il vincolo contrattuale di detenzione sino alla naturale scadenza (dicembre 2015).

La variazione di cui al punto B.4 della Tabella 5.2 è relativa alla capitalizzazione degli interessi maturati nell’esercizio.

5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori/emittenti

Voci/ ValoriValore di bilancio

31/12/2011

Fair value 31/12/2011 Valore di bilancio 31/12/2010

Fair value 31/12/2010

L1 L2 L3 L1 L2 L3

1. Titoli di debito

1.1 Titoli strutturati - - - - - - - -

a) Governo e Banche Centrali - - - - - - - -

b) Altri enti pubblici - - - - - - - -

c) Banche - - - - - - - -

d) Enti finanziari - - - - - - - -

e) Altri emittenti - - - - - - - -

1.2 Altri titoli - - - - - - - -

a) Governo e Banche Centrali - - - - - - - -

b) Altri enti pubblici - - - - - - - -

c) Banche - - - - - - - -

d) Enti finanziari - - - - - - - -

e) Altri emittenti 8.717 - 8.717 - 8.456 - 8.456 -

2. Finanziamenti

a) Banche - - - - - - - -

b) Enti finanziari - - - - - - - -

c) Clientela - - - - - - - -

Totale 8.717 - 8.717 - 8.456 - 8.456 -

Legenda: L1 - prezzo quotato in mercato attivo; L2 - input diversi dai prezzi quotati in mercato attivo, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dei prezzi) sul mercato; L3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

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42 Bilancio 2011 Bilancio 2011

5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue

Variazioni/Tipologie Titoli di debito Finanziamenti Totale

A. Esistenze iniziali 8.456 - 8.456

B. Aumenti 261 - 261

B1. Acquisti - - -

B2. Riprese di valore - - -

B3. Trasferimenti da altri portafogli - - -

B4. Altre variazioni 261 - 261

C. Diminuzioni - - -

C1. Vendite - - -

C2. Rimborsi - - -

C3. Rettifiche di valore - - -

C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - -

C5. Altre variazioni - - -

D. Rimanenze finali 8.717 - 8.717

Sezione 6 – Crediti - Voce 60Euro migliaia 2.869.680 (Euro migliaia + 122.061)

La voce comprende prevalentemente crediti verso cedenti e debitori rivenienti dall’attività di factoring.

6.1 “Crediti verso banche”Euro migliaia 6.844 (Euro migliaia -1.703)

Sono composti principalmente da saldi attivi derivanti da momentanee disponibilità sui conti correnti e depositi sul sistema bancario. Nella voce “Finanziamenti” sono compresi i crediti verso banche riconducibili all’attività di factoring.

Composizione Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

1. Depositi e conti correnti 935 2.861

2. Finanziamenti 5.909 5.686

2.1 Pronti contro termine - -

2.2 Leasing finanziario - -

2.3 Factoring 5.884 5.661

- pro-solvendo - -

- pro-soluto 5.884 5.661

2.4 Altri finanziamenti 25 25

3. Titoli di debito - -

- titoli strutturati - -

- altri titoli di debito - -

4. Altre attività - -

Totale valore di bilancio 6.844 8.547

Totale fair value 6.844 8.547

Si evidenzia che il Fair Value è pari al valore di bilancio in quanto si tratta di esposizioni a breve.

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43Bilancio 2011 Bilancio 2011

6.2 “Crediti verso enti finanziari”Euro migliaia 86.604 (Euro migliaia - 55.765)

Composizione Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate

1. Finanziamenti 86.604 - 142.369 -

1.1 Pronti contro termine - - - -

1.2 Leasing finanziario - - - -

1.3 Factoring 53.981 - 70.216 -

- pro-solvendo 52.194 - 63.645 -

- pro-soluto 1.787 - 6.571 -

1.4 Altri finanziamenti 32.623 - 72.153 -

2. Titoli di debito - - - -

- titoli strutturati - - - -

- altri titoli di debito - - - -

3. Altre attività - - - -

Totale valore di bilancio 86.604 - 142.369 -

Totale fair value 86.604 - 142.369 -

Nella voce 1.4 “Altri finanziamenti” sono inclusi crediti verso Siderfactor S.p.A. in liquidazione per Euro 32.546 migliaia.

Si evidenzia che il Fair Value è pari al valore di bilancio in quanto si tratta di esposizioni a breve.

6.3 “Crediti verso clientela”Euro migliaia 2.776.232 (Euro migliaia + 179.529)

Sono composti da crediti verso la clientela, derivanti prevalentemente dall’attività di factoring, dall’erogazione di finanziamenti e finanziamenti finalizzati.

I crediti sono costituiti da:1) crediti ceduti pro-solvendo, rilevati per la parte anticipata;2) crediti ceduti pro-soluto giuridico, cioè senza i presupposti di “recognition”, rilevati per la parte anticipata;3) crediti pro-soluto acquistati a titolo definitivo;4) crediti pagati maturity con dilazione al debitore;5) crediti acquistati per un valore notevolmente inferiore al nominale (prezzo pagato);6) finanziamenti a fronte di crediti futuri e in massa (senza cessione di credito sottostante);7) finanziamenti finalizzati.

Composizione Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate

1. Leasing finanziario - - - - di cui: senza opzione finale d'acquisto - - - -2. Factoring 2.595.430 62.250 2.404.816 43.597 - pro-solvendo 1.439.969 44.530 1.427.104 14.292 - pro-soluto 1.155.461 17.720 977.712 29.3053. Credito al consumo - - - -4. Carte di credito - - - -5. Finanziamenti concessi in relazione ai servizi - - - - di pagamento prestati - - - -6. Altri finanziamenti 117.217 1.335 147.051 983 di cui: da escussione di garanzie e impegni - - - -7. Titoli di debito - - - - - titoli strutturati - - - - - altri titoli di debito - - - -8. Altre attività - - 256 -Totale valore di bilancio 2.712.647 63.585 2.552.123 44.580Totale fair value 2.712.647 63.585 2.552.123 44.580

Il valore totale dei crediti relativi alla Succursale in Polonia è pari a Euro 82.165 migliaia.

Si evidenzia che il Fair Value è pari al valore di bilancio in quanto si tratta di esposizioni a breve.

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44 Bilancio 2011 Bilancio 2011

6.4 “Crediti”: attività garantite

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

Crediti verso banche

Crediti verso enti finanziari Crediti verso clientela Crediti verso

bancheCrediti verso

enti finanziari Crediti verso clientela

VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG

1. Attività in bonis garantite da:

- Beni in leasing finanziario - - - - - - - - - - - -

- Crediti per factoring - - - - 1.536.693 1.536.693 - - - - 1.505.041 1.505.041

- Ipoteche - - - - - - - - - - - -

- Pegni - - - - - - - - - - - -

- Garanzie personali - - - - - - - - - - - -

- Derivati su crediti - - - - - - - - - - - -

- - - - - - - - - - - -2. Attività deteriorate garantite da: - -

- Beni in leasing finanziario - - - - - - - - - - - -

- Crediti per factoring - - - - - - - - - - - -

- Ipoteche - - - - - - - - - - - -

- Pegni - - - - - - - - - - - -

- Garanzie personali - - - - - - - - - - - -

- Derivati su crediti - - - - - - - - - - - -

Totale - - - - 1.536.693 1.536.693 - - - - 1.505.041 1.505.041

VE = valore di bilancio delle esposizioni

VG = fair value delle garanzie

Il valore delle garanzie dei crediti per factoring è relativo al monte crediti per le operazioni pro-solvendo.

Sezione 9 – Partecipazioni - Voce 90Euro migliaia 715 (Euro migliaia - 243)

La voce è costituita dalla quota posseduta nel capitale di Siderfactor S.p.A. in liquidazione, società finanziaria non quotata operante nel settore del factoring, non appartenente al Gruppo UBI Banca. Inoltre include la quota azionaria nella società del Gruppo UBI Sistemi e Servizi S.c.p.A.

Si segnala la messa in liquidazione volontaria di Siderfactor S.p.A., deliberata dall’Assemblea Straordinaria della società stessa in data 12.12.2011.

9.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazione imprese Valore di bilancio

Quota di partecipazione

%

Disponibilità voti %

SedeTotale attivo

Totale ricavi

Importo del Patrimonio

Netto

Risultato dell'ultimo

esercizio

Quotazione (Si/No)

A. Imprese controllate in via esclusiva - - - - - - - - -

B. Imprese controllate in modo congiunto

- - - - - - - - -

C. Imprese sottoposte ad influenza notevole

* Siderfactor S.p.A. in liquidazione 324 27,00% 27,00% Milano 93.050 2.346 2.689 669 No

* UBI Sistemi e Servizi S.c.p.A. 391 0,74% 0,74% Brescia 205.614 311.975 51.664 - No

Totale 715 - - - - - - - -

In relazione alla partecipazione in UBI Sistemi e Servizi S.c.p.A. viene precisato che, pur essendo la stessa inferiore al 20%, non viene rilevata tra le Attività Finanziarie disponibili per la vendita ma nella Voce Partecipazioni, in quanto la modalità di rilevazione deriva dal rapporto partecipativo del Gruppo UBI Banca, con il presupposto però che il controllo in via esclusiva può essere attribuito solo alla Capogruppo UBI Banca S.c.p.a. Nell’ambito di UBI Factor S.p.A. tale partecipazione viene quindi rilevata tra quelle “sottoposte ad influenza notevole”.

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45Bilancio 2011 Bilancio 2011

Il patrimonio netto delle società indicate non comprende l’utile di esercizio 2011. Sulla base dei dati relativi al bilancio di Siderfactor S.p.A. in liquidazione, da sottoporre all’Assemblea prevista per il 16 marzo 2012, si conferma che la stessa ha realizzato un risultato di esercizio pari a Euro 763 mila, in crescita rispetto all’esercizio 2010.

I valori di attivo, ricavi e patrimonio netto sono riferiti all’ultimo esercizio approvato (2010).

Si segnala che non sussistono evidenze qualitative e/o quantitative per l’applicazione dell’impairment ai valori iscritti in bilancio.

9.2 Variazioni annue delle partecipazioni

Partecipazioni di Gruppo

Partecipazioni non di Gruppo

Totale

A. Esistenze iniziali 391 567 958

B. Aumenti - - -

B.1 Acquisti - - -

B.2 Riprese di valore - - -

B.3 Rivalutazioni - - -

B.4 Altre variazioni - - -

C. Diminuzioni - (243) (243)

C.1 Vendite - - -

C.2 Rettifiche di valore - - -

C.3 Altre variazioni - (243) (243)

D. Rimanenze finali 391 324 715

La variazione è relativa all’azzeramento della Partecipazione derivante dalla liquidazione della quota di Patrimonio Netto di Tex Factor S.p.A., rimborsata a UBI Factor S.p.A., come da piano di riparto agli azionisti deliberato dall’Assemblea Straordinaria di Tex Factor S.p.A. in liquidazione, tenutasi in data 11.2.2011.

9.3 Non vi sono partecipazioni costituite in garanzia di proprie passività e impegni.

9.4 Non vi sono impegni riferiti a partecipazioni.

Sezione 10 – Attività Materiali - Voce 100Euro migliaia 529 (Euro migliaia - 8)

Nella voce sono elencate le attività materiali ad uso funzionale di proprietà. Il criterio di ammortamento utilizzato è quanto previsto dallo IAS 16 in base alla “vita utile”.

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46 Bilancio 2011 Bilancio 2011

10.1 Composizione della voce 100 “Attività materiali”

Voci/ValutazioneTotale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

Attività valutate al costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

Attività valutate al costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

1. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietà 529 - 537 -

a) terreni - - - -

b) fabbricati - - - -

c) mobili 115 - 47 -

d) strumentali 43 - 28 -

e) altri 371 - 462 -

1.2 acquisite in leasing finanziario - - - -

a) terreni - - - -

b) fabbricati - - - -

c) mobili - - - -

d) strumentali - - - -

e) altri - - - -

Totale 1 529 - 537 -

2. Attività riferibili al leasing finanziario

2.1 beni inoptati - - - -

2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione - - - -

2.3 altri beni - - - -

Totale 2 - - - -

3. Attività detenute a scopo di investimento

di cui: concesse in leasing operativo - - - -

Totale 3 - - - -Totale (1+2+3) 529 - 537 -Totale (attività al costo e rivalutate) - 529 - 537

Nell’ambito delle Attività ad uso funzionale, di proprietà, la componente “Altri” è rappresentata sostanzialmente dagli allestimenti e migliorie apportate sia alla Sede di Milano sia alla nuova sede operativa della Succursale polacca.

10.2 Attività materiali: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Strumentali Altri Totale

A. Esistenze iniziali - - 47 28 462 537

B. Aumenti - - 88 50 107 245

B.1 Acquisti - - 88 50 107 245

B.2 Riprese di valore - - - - - -

B.3 Variazioni positive di fair value imputate a: - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

B.4 Altre variazioni - - - - - -

C. Diminuzioni - - (20) (35) (198) (253)

C.1 Vendite - - - - - -

C.2 Ammortamenti - - (20) (35) (198) (253)

C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

C.5 Altre variazioni - - - - - -

D. Rimanenze finali - - 115 43 371 529

B.1 Gli acquisti sono in prevalenza relativi sia all’ampliamento degli uffici presso la sede di Milano sia all’allestimento degli uffici della nuova sede operativa della Succursale polacca.

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47Bilancio 2011 Bilancio 2011

Dettaglio vita utile (in anni) relativa alle singole classi di attività materiali:

Vita utile Anni

Mobili 8,3

Strumentali 2,5

Altri

- Autovetture 2,0

- Macchine ufficio 8,3

- Impianti comunicazione 4,0

- Allestimento sede 6,0

Sezione 11 – Attività Immateriali – Voce 110Euro migliaia 1.091 (Euro migliaia - 521)

Nella voce sono elencate le attività immateriali, composte da licenze d’uso software e da Intangible Asset rilevato a seguito acquisizione portafoglio clienti factoring. Il criterio di ammortamento utilizzato è quanto previsto dallo IAS 38 in base alla “vita utile”.

11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali”

Voci/Valutazione31/12/2011 31/12/2010

Attività valutate al costo

Attività valutate al fair value

Attività valutate al costo

Attività valutate al fair value

1. Avviamento - - - -2. Altre attività immateriali: 2.1 di proprietà 1.091 - 1.612 - - generate internamente - - - - - altre 1.091 - 1.612 - 2.2 acquisite in leasing finanziario - - - -Totale 2 1.091 - 1.612 -3. Attività riferibili al leasing finanziario: 3.1 beni inoptati - - - - 3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione - - - - 3.3 altri beni - - - -Totale 3 - - - -

4. Attività concesse in leasing operativo - - - -

Totale (1+2+3+4) 1.091 - 1.612 -Totale (attività al costo + attività al fair value) - 1.091 - 1.612

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48 Bilancio 2011 Bilancio 2011

11.2 Attività immateriali: variazioni annue

Totale

A. Esistenze iniziali 1.612B. Aumenti 49 B.1 Acquisti 49 B.2 Riprese di valore - B.3 Variazioni positive di fair value - - a patrimonio netto - - a conto economico - B.4 Altre variazioni -C. Diminuzioni (570) C.1 Vendite - C.2 Ammortamenti (570) C.3 Rettifiche di valore - - a patrimonio netto - - a conto economico - C.4 Variazioni negative di fair value - - a patrimonio netto - - a conto economico - C.5 Altre variazioni -D. Rimanenze finali 1.091

Per le licenze d’uso software la vita utile è pari a 5 anni, mentre in relazione all’Intangible Asset la vita utile prevista è di 3 anni, orizzonte temporale ragionevolmente legato alla durata dei contratti di cessione di crediti futuri sottostanti.

Riguardo al valore di Intangible Asset rilevato si conferma che lo stesso non ha subito alcun impairment nel corso dell’esercizio 2011, in quanto la marginalità realizzata sul portafoglio clienti è stata superiore a quella prevista in sede di valutazione dell’Intangible Asset stesso.

Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali

12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”Euro migliaia 4.947 (Euro migliaia + 1.571)

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

A) Attività fiscali correnti 2.549 2.651

B) Attività fiscali anticipate 2.398 725

Imposte anticipate con contropartita a conto economico 2.271 624 - Svalutazione crediti 2.020 348 - Accantonamenti al fondo per rischi ed oneri 161 225 - Costi del Personale 55 27 - Altre minori 35 24Imposte anticipate con contropartita a patrimonio netto 127 101 - Costi del Personale 127 101Totale imposte anticipate iscritte 2.398 725 - Differenze temporanee escluse dalla determinazione delle imposte anticipate - -Totale imposte anticipate iscrivibili 2.398 725

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49Bilancio 2011 Bilancio 2011

12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”Euro migliaia 3.444 (Euro migliaia + 575)

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

A) Passività fiscali correnti 3.443 2.866

B) Passività fiscali differite 1 3

Imposte differite con contropartita a conto economico 1 3 - Accantonamenti al fondo rischi su crediti - - - Altre 1 3Imposte differite con contropartita a patrimonio netto - - - Altre minori - -Totale imposte differite iscritte 1 3 - Differenze temporanee escluse dalla determinazione delle imposte differite - -Totale imposte differite iscrivibili 1 3

12.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

1. Esistenze iniziali 624 8342. Aumenti 1.785 50 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 1.785 50 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) riprese di valore - - d) altre 1.785 50 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - -3. Diminuzioni (138) (260) 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (138) (260) a) rigiri (138) (211) b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - c) dovute al mutamento di criteri contabili - - d) altre - (49) 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - -4. Importo finale 2.271 624

La variazione in aumento (2.d) è dovuta principalmente allo stanziamento di imposte anticipate (IRES 27,50%) sulla quota delle rettifiche di valore analitiche su crediti eccedente lo 0,3% fiscalmente riconosciuto, pari a Euro 6,2 milioni, e deducibile in 18 esercizi (ex art. 106, comma 3, TUIR).

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50 Bilancio 2011 Bilancio 2011

12.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

1. Esistenze iniziali 3 45

2. Aumenti - -

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio - -

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuzioni (2) (42)

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (1) (2)

a) rigiri (1) (2)

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni (1) (40)

4. Importo finale 1 3

12.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

1. Esistenze iniziali 101 110

2. Aumenti 26 31

2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 26 31

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre 26 31

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuzioni - 40

3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio - -

a) rigiri - -

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -

c) dovute al mutamento di criteri contabili - -

d) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - (40)

4. Importo finale 127 101

12.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

Non ci sono variazioni nell’esercizio.

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51Bilancio 2011 Bilancio 2011

Sezione 14 – Altre attività – Voce 140Euro migliaia 13.059 (Euro migliaia + 584)

14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”

Le componenti principali sono le seguenti:

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

Crediti verso Capogruppo per consolidato fiscale 4.905 8.065

Crediti verso Istituti Previdenziali 1.038 1.038

Crediti verso Pubblica Amministrazione - 1.906

Portafoglio SBF 5.885 -

Altre partite 941 1.225

Ratei e risconti attivi (non attribuiti) 290 241

Totale 13.059 12.475

I Crediti verso la Capogruppo sono rappresentati dagli acconti IRES versati nel corso del 2011, e da altri crediti maturati nell’ambito del consolidato fiscale.

I Crediti verso Istituti Previdenziali sono rappresentati da importo rilevato a fronte dell’iniziale appostazione afferente la controversia circa la classificazione in ambito INPS o INPDAI di partite contributive, discendenti da cambiamento di Ente alla fine degli anni ‘90, che sono state a suo tempo poste in contestazione da parte della Società. Nel corso dell’anno 2005 si è provveduto alla trasmissione in favore dell’INPS della documentazione attestante il credito della Società.

I Crediti verso la Pubblica Amministrazione sono stati riclassificati nell’ambito della Voce 60 – Crediti, poiché, a seguito della conclusione giudiziaria nei confronti della controparte, gli stessi sono tornati in capo al debitore originario, per il quale è stata deliberata la classificazione a sofferenza nel corso del 2011.

I valori relativi al portafoglio SBF riguardano effetti accreditati dalla banca nei primi giorni del mese di gennaio 2012.

La altre partite riguardano prevalentemente fatture emesse e da emettere su controparti extra-factoring, oltre ad anticipi erogati a fornitori per prestazioni di servizi.

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52 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Passivo

Sezione 1 – Debiti - Voce 10Euro migliaia 2.739.037 (Euro migliaia + 117.415)

1.1 Debiti

La voce è comprensiva dei ratei passivi stanziati, attribuiti per competenze maturate di Euro migliaia 663, sui debiti verso banche conti correnti e finanziamenti.

Voci

31/12/2011 31/12/2010

verso banche verso enti finanziari

verso clientela verso banche verso enti finanziari

verso clientela

1. Finanziamenti 2.638.597 - - 2.117.804 - -

1.1 Pronti contro termine - - - - - -

1.2 Altri finanziamenti 2.638.597 - - 2.117.804 - -

2. Altri debiti 95.279 - 5.161 494.279 - 9.539

Totale 2.733.876 - 5.161 2.612.083 - 9.539

Fair value 2.733.876 - 5.161 2.612.083 - 9.539

Il valore totale dei Debiti relativi alla Succursale in Polonia è pari a Euro 85.473 migliaia.

I Finanziamenti sono rappresentati prevalentemente dalla provvista fornita dalla Capogruppo UBI Banca. Gli altri debiti sono relativi ai saldi passivi di conto corrente. Gli Altri debiti verso la clientela sono riferiti al residuo del corrispettivo dovuto ai cedenti per i crediti acquistati pro-soluto.

1.2 Non esistono debiti subordinati.

Sezione 7 – Passività fiscali - Voce 70Euro migliaia 3.444 (Euro migliaia + 575)

Per il dettaglio della voce e la movimentazione si fa riferimento alla Sezione 12 dell’Attivo “Attività fiscali e passività fiscali”.

Sezione 9 – Altre passività - Voce 90Euro migliaia 25.109 (Euro migliaia + 4.094)

9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”

31/12/2011 31/12/2010

Debiti verso Capogruppo per consolidato fiscale 6.251 7.947

Debiti verso fornitori 3.219 1.085

Debiti per fatture da ricevere 6.549 4.014

Debiti per cauzioni ricevute 698 -

Debiti verso il personale 401 343

Debiti verso Enti Previdenziali 860 757

Incassi in attesa di destinazione 6.173 4.826

Debito verso cedente Fenig - 1.029

Debiti per garanzie rilasciate a UBI Leasing 294 294

Altri debiti 662 717

Ratei passivi (non attribuiti) 2 3

Totale 25.109 21.015

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53Bilancio 2011 Bilancio 2011

I debiti verso la Capogruppo sono rappresentati dalla rilevazione dell’onere fiscale IRES di competenza esercizio 2011, nell’ambito del consolidato fiscale.I debiti per fatture da ricevere includono fatture non ancora pervenute da parte dei legali, in particolare da uno di essi, relative prevalentemente alla gestione portafoglio crediti acquisito in cessione verso AUSL della Regione Lazio, nonché dai fornitori, relative a servizi resi, inclusi quelli verso la Capogruppo.Gli incassi in attesa di destinazione sono relativi a pagamenti ricevuti in relazione ad operazioni di factoring, per i quali non è stato possibile, alla data di chiusura del bilancio, effettuare l’attribuzione alle relative posizioni cedenti; tale attribuzione è stata completata nell’esercizio successivo.In relazione al debito verso cedente Fenig, a seguito conclusione iter giudiziario, si è proceduto nel corso del 2011 a riconoscere definitivamente al cedente l’importo precedentemente incassato dal debitore ed accantona-to in conto deposito su libretto bancario.

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 100Euro migliaia 2.648 (Euro migliaia + 71)

10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue

31/12/2011 31/12/2010

A. Esistenze iniziali 2.577 2.457

B. Aumenti 144 161

B.1 Accantonamento dell'esercizio 50 48

B.2 Altre variazioni in aumento 94 113

C. Diminuzioni (73) (41)

C.1 Liquidazioni effettuate (73) (41)

C.2 Altre variazioni in diminuzione - -

D. Esistenze finali 2.648 2.577

10.2 Altre informazioni

In applicazione dello IAS 19, la passività relativa al debito TFR è qualificabile come un “piano a benefici definiti” e richiede la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi attuariali.In particolare, tale accantonamento deve tenere conto dell’ammontare già maturato alla data del bilancio, proiettandolo nel futuro per stimare l’ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Tale somma viene in seguito attualizzata per tenere conto del tempo che trascorrerà prima dell’effettivo pagamento.

La determinazione del valore attuale degli impegni è effettuata da un perito esterno secondo il metodo della Proiezione Unitaria del Credito, che prevede di considerare i futuri incrementi retributivi fino al momento della cessazione del rapporto di lavoro e contempla la proiezione degli esborsi da effettuare sulla base di analisi storico-statistiche e della curva demografica, nonché l’attualizzazione di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate ed addizionali.

Le ipotesi demografiche (cessazione del rapporto, invalidità, mortalità, ecc.) sono formulate sulla scorta dei dati storici del personale, opportunamente integrati e perequati per tenere conto delle uscite previste dal Piano Industriale e delle vigenti disposizioni legislative in tema di massima età per il collocamento in quiescenza.Le ipotesi finanziarie ed economiche sono fondate su previsioni di natura prudenziale mentre le variabili inerenti il mercato del lavoro riflettono dati storici e tendenziali in linea con il sistema.

In relazione al tasso di rivalutazione è stato preso a riferimento l’indice del costo della vita per famiglie di impiegati e operai, valorizzato al 2,0%.

Per quanto riguarda il tasso utilizzato ai fini dell’attualizzazione è stata considerata una curva dei tassi Euro Composite A alla data di riferimento della valutazione, ovvero rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio contenuto ed emessi solo da emittenti Corporate compresi nella classe “A” di rating, ricompresi nell’area

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54 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Euro (fonte Bloomberg); tale tasso risulta dalla media calcolata sulla curva tassi che oscilla dal 2,14% (1 anno) al 4,99% (30 anni).

Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri - Voce 110Euro migliaia 595 (Euro migliaia - 271)

11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”

31/12/2011 31/12/2010

1. Fondi di quiescenza aziendale - -

2. Altri fondi per rischi ed oneri 595 866

2.1 controversie legali 394 477

2.2 oneri per il personale 65 253

2.3 altri 136 136

Totale 595 866

11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”

Voci/Componenti

31/12/2011 31/12/2010

Fondi di quiescenza

Altri fondiFondi di

quiescenzaAltri fondi

A. Esistenze iniziali - 866 - 1.185

B. Aumenti (+) - 3 - 7

B.1 Accantonamento dell'esercizio - - - -

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - 3 - 7

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - -

B.4 Altre variazioni - - - -

C. Diminuzioni (-) - (274) - (326)

C.1 Utilizzo nell'esercizio - (274) - (326)

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - -

C.3 Altre variazioni - - - -

D. Esistenze finali - 595 - 866

C.1 Gli utilizzi sono relativi ad utilizzo dei fondi per incentivi esodo personale, spese legali e revocatorie fallimentari.

Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140 e 150

12.1 Composizione della voce 120 “Capitale”Euro migliaia 36.116 (nessuna variazione)

Tipologie 31/12/2011 31/12/2010

1. Capitale

1.1 Azioni ordinarie 36.116 36.116

1.2 Altre azioni - -

Totale 36.116 36.116

Il capitale sociale risulta interamente sottoscritto e versato, ed è costituito da n. 69.453.500 azioni del valore nominale di Euro 0,52 cadauna.

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55Bilancio 2011 Bilancio 2011

12.4 Composizione della voce 150 “Sovrapprezzi di emissione”Euro migliaia 2.066 (nessuna variazione)

La voce si è costituita nel 1993 a seguito dell’aumento di capitale sociale.

12.5 Altre informazioni

Composizione della Voce 160 “Riserve”Euro migliaia 83.111 (Euro migliaia + 13.739)

Legale Utili portati a nuovo Altre TOTALE

A. Esistenze iniziali 7.223 2 62.147 69.372

B. Aumenti - - 13.739 13.739

B.1 Attribuzioni di utili - - 13.739 13.739

B.2 Altre variazioni - - - -

C. Diminuzioni - - - -

C.1 Utilizzi - - - -

- copertura di perdite - - - -

- distribuzione - - - -

- trasferimento a capitale - - - -

C.2 Altre variazioni - - - -

D. Rimanenze finali 7.223 2 75.886 83.111

B.1 - La variazione è dovuta alla destinazione utile esercizio 2010, deliberata dall’Assemblea dell’ 8 aprile 2011.

Si fornisce il dettaglio delle Altre Riserve:

Dettaglio Altre Riserve:

Straordinaria 67.672

Avanzo fusione 6.573

Rischi Finanziari Generali 2.484

Riserve FTA (843)

Totale 75.886

Le riserve FTA sono costituite sostanzialmente dagli effetti derivanti da attualizzazione attività deteriorate (IAS 39) e dalla valutazione attuariale Fondo TFR (IAS 19).

INFORMATIVA ALLE VOCI DI PATRIMONIO NETTO ART. 2427 comma 7 bis

ImportoPossibilità di utilizzazione

Quota disponibileRiepilogo delle utilizzazioni

effettuate nei tre precedenti esercizi

Per copertura perdite

Per altre ragioni

Capitale 36.116

Sovrapprezzo di emissione 2.066

Riserve di utili:

- legale 7.223 B

- straordinaria 67.672 A,B,C 67.672

Altre riserve 8.216 A,B,C 8.216

Riserva da valutazione (123)

Utili portati a nuovo 6.756 A,B,C 6.756

TOTALE 82.644

- Quota vincolata alla distribuzione -

- Residua quota distribuibile 82.644

(legenda: A - per aumento di capitale; B - per copertura perdite; C - per distribuzione ai soci)

Non risultano vincoli sulla distribuzione delle riserve.

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56 Bilancio 2011 Bilancio 2011

12.6 Composizione e variazioni della voce 170 “Riserve da valutazione”Euro migliaia – 123 (Euro migliaia - 68)

Voci/Componenti

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Attività materiali

Attività immateriali

Copertura di flussi

finanziari

Leggi speciali di

rivalutazione

Utili (+) Perdite (-)

attuariali sul TFR

Totale

A. Esistenze iniziali - - - - - (55) (55)

B. Aumenti - - - - - - -

B.1 Variazioni positive di fair value - - - - - - -

B.2 Altre variazioni - - - - - - -

C. Diminuzioni - - - - - (68) (68)

C.1 Variazioni negative di fair value - - - - - - -

C.2 Altre variazioni - - - - - (68) (68)

D. Rimanenze finali - - - - - (123) (123)

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57Bilancio 2011 Bilancio 2011

Parte C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20

1.1 Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”Euro migliaia 68.132 (Euro migliaia + 17.895)

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioniTotale

31/12/2011Totale

31/12/2010

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - -

2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 261 - - 261 118

5. Crediti - - - - -

5.1 Crediti verso banche - 79 - 79 51

5.2 Crediti verso enti finanziari - - - - -

5.3 Crediti verso clientela - 67.792 - 67.792 50.068

6. Altre attività - - - - -

7. Derivati di copertura - - - - -

Totale 261 67.871 - 68.132 50.237

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Gli interessi su attività detenute sino alla scadenza sono relativi alla quota di rendimento delle polizze assicurative esposte nella voce 50 dell’Attivo di Stato Patrimoniale. Gli interessi verso banche riguardano le momentanee giacenze attive di conto corrente sul sistema bancario. Gli interessi verso clientela si riferiscono all’attività di factoring, percepiti sulle anticipazioni ai cedenti e nei confronti dei debitori ceduti per dilazioni di pagamento concesse, nonché in relazione a finanziamenti su contratti. Inoltre sono inclusi gli interessi attivi relativi ai finanziamenti finalizzati.

L’incremento significativo è dovuto sia alla crescita degli impieghi medi sia all’andamento dei tassi di mercato, cui sono legate le condizioni applicate agli impieghi verso la clientela.

1.3 Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”Euro migliaia 29.837 (Euro migliaia + 14.421)

Voci/Forme tecniche Finanziamenti Titoli AltroTotale

31/12/2011Totale

31/12/2010

1. Debiti verso banche (29.837) - - (29.837) (15.377)

2. Debiti verso enti finanziari - - - - -

3. Debiti verso clientela - - - - -

4. Titoli in circolazione - - - - -

5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -

6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - -

7. Altre passività - - - - (39)

8. Derivati di copertura - - - - -

Totale (29.837) - - (29.837) (15.416)

Gli interessi comprendono sostanzialmente le competenze riconosciute agli istituti di credito relative ai debiti di conto corrente e alle operazioni di finanziamento. I valori esposti non comprendono oneri per passività subordinate.L’incremento significativo è dovuto sia alla crescita dei saldi medi di provvista sia all’andamento dei tassi di mercato, cui sono legate le condizioni applicate ai finanziamenti bancari.

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58 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40

2.1 Composizione della voce 30 “Commissioni attive”Euro migliaia 23.499 (Euro migliaia - 922)

Dettaglio Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

1. operazioni di leasing finanziario - -

2. operazioni di factoring 23.482 24.352

3. credito al consumo - -

4. attività di merchant banking - -

5. garanzie rilasciate - 9

6. servizi di: - -

- gestione fondi conto terzi - -

- intermediazione cambi - -

- distribuzione prodotti - -

- altri 17 60

7. servizi di incasso e pagamento - -

8. servicing in operazioni di cartolarizzazione - -

9. altre commissioni - -

Totale 23.499 24.421

La voce comprende prevalentemente le commissioni pro-soluto e pro-solvendo flat percepite a fronte di cessioni di crediti, di cui viene fornito il dettaglio:

Commissioni attive factoring Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

1. commissioni pro-solvendo 17.591 18.435

2. commissioni pro-soluto 4.110 4.036

3. commissioni su mandato 317 431

4. recuperi spese con mark-up 425 523

5. altre 1.039 927

Totale 23.482 24.352

Le commissioni sono relative ad attività di factoring e si è proceduto alla ripartizione sulla durata dei crediti. Le altre sono relative prevalentemente a commissioni di gestione crediti e commissioni fatturate ai debitori.

I recuperi spese con mark-up si riferiscono principalmente a: spese istruttoria, spese handling, spese visure e informazioni, spese valutazione debitori, spese invio e/c, spese tenuta conto, spese chiusura conti, canoni home-factoring.

2.2 Composizione della voce 40 “Commissioni passive”Euro migliaia 10.862 (Euro migliaia + 2.692)

Dettaglio/Settori Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

1. garanzie ricevute (2.049) (1.600)

2. distribuzione di servizi da terzi - -

3. servizi di incasso e pagamento - -

4. altre commissioni: - -

4.1 ristorni commissioni a terzi (8.438) (6.153)

4.2 premi per assicurazione del credito - (17)

4.3 oneri bancari (375) (400)

Totale (10.862) (8.170)

La voce comprende prevalentemente le commissioni riconosciute alle Banche del Gruppo derivanti dalla convenzione di collaborazione commerciale, a terzi per la segnalazione di operazioni di factoring, nonché commissioni su garanzie ricevute dalla Capogruppo a sostegno del Patrimonio di Vigilanza.

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59Bilancio 2011 Bilancio 2011

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 50

3.1 Composizione della voce 50 “Dividendi e proventi simili”

Voce non rilevata nell’esercizio.

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100

8.1 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti” Euro migliaia 14.813 (Euro migliaia + 11.666)

Voci/Rettifiche Rettifiche di valore Riprese di valore Totale

31/12/2011Totale

31/12/2010specifiche di portafoglio specifiche di portafoglio

1. Crediti verso banche - - - - - -

- per leasing - - - - - -

- per factoring - - - - - -

- altri crediti - - - - - -

2. Crediti verso enti finanziari - - - - - -

- per leasing - - - - - -

- per factoring - - - - - -

- altri crediti - - - - - -

3. Crediti verso clientela (17.946) - 3.133 - (14.813) (3.147)

- per leasing - - - - - -

- per factoring (17.763) - 3.059 - (14.704) (2.538)

- per credito al consumo - - - - - -

- altri crediti (183) - 74 - (109) (609)

Totale (17.946) - 3.133 - (14.813) (3.147)

In dettaglio le movimentazioni sono riferite a:

Tipologia Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

1) Rettifiche di valore specifiche: (17.946) (4.687)

Svalutazioni su crediti (17.313) (4.485)

Rettifiche da attualizzazione attività deteriorate (633) (202)

2) Riprese di valore specifiche: 3.133 1.540

Riprese di valore su crediti 3.133 1.540

Riprese da attualizzazione attività deteriorate - -

Totale (14.813) (3.147)

La crescita rilevante delle rettifiche di valore specifiche è riconducibile principalmente a crediti verso la Pubblica Amministrazione (settore sanitario - Fondazione S.Raffaele e crediti IVA), attività non più “core business” per la società.

Nell’esercizio 2011 sono pervenuti incassi di indennizzi assicurativi, pari a complessivi Euro 2,3 milioni, rilevati nelle Riprese di valore.

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60 Bilancio 2011 Bilancio 2011

8.4 Composizione della sottovoce 100 b) “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie”

Voce non rilevata nell’esercizio.

Sezione 9 – Spese Amministrative – Voce 110

9.1 Composizione della voce 110 a) “Spese per il personale”Euro migliaia 11.750 (Euro migliaia + 570)

Voci/settori Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

1. Personale dipendente (10.412) (9.867)

a) salari e stipendi (7.245) (6.763)

b) oneri sociali (2.108) (1.930)

c) indennità di fine rapporto - -

d) spese previdenziali - -

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (50) (48)

f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: (139) (148)

- a contribuzione definita (139) (148)

- a benefici definiti - -

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (548) (442)

- a contribuzione definita (548) (442)

- a benefici definiti - -

h) altre spese (322) (536)

2. Altro personale in attività (491) (529)

3. Amministratori e Sindaci (285) (371)

4. Personale collocato a riposo - -

5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende 193 77

6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società (755) (490)

Totale (11.750) (11.180)

Nella voce “Personale dipendente” sono compresi gli stanziamenti riferiti a:- movimentazione fondo ferie, festività, banca ore;- accantonamento per premio di rendimento 2011 e relativi contributi per Euro migliaia 195;- nelle altre spese sono compresi corsi formazione, buoni pasto, assicurazioni dipendenti.

Nella voce “Altro personale” sono compresi i compensi relativi ai collaboratori a progetto.

9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria

ORGANICO 31/12/2011 31/12/2010

medio puntuale medio puntuale

Personale dipendente: 146 144 144 145

a) dirigenti 7 6 8 8

b) totale quadri direttivi 56 57 52 53

- di cui di 3° e 4° livello 34 35 29 32

c) restante personale dipendente 83 81 83 84

Altro personale 14 14 15 15

L’organico al 31.12.2011 è composto da:- personale dipendente, pari a n. 144 unità (- 1 unità rispetto a dicembre 2010), con una presenza media di n. 146 (+2 unità rispetto al 2010); - altre risorse, pari a n. 14 unità (-1 unità rispetto a dicembre 2010), con una presenza media di n. 14 unità (- 1 unità rispetto al 2010).Nella voce “Altro personale” sono inclusi: - personale distaccato;- collaboratori coordinati a progetto;

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61Bilancio 2011 Bilancio 2011

9.3 Composizione della voce 110 b) “Altre spese amministrative” Euro migliaia 14.412 (Euro migliaia + 4.553)

Dettaglio Altre spese amministrative Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

Affitti passivi (1.507) (1.386)

Prestazioni professionali I.C.T. (372) (240)

Consulenze legali e societarie (836) (766)

Canone di locazione automezzi e arredi (332) (349)

Canoni di locazione Hardware (389) (327)

Manutenzione e assistenza HW (11) (13)

Manutenzione e assistenza SW - (7)

Altre spese conduzione immobili (14) (17)

Pulizia (93) (86)

Manutenzione immobili (43) (46)

Contributi associativi (73) (74)

Informazioni e visure (604) (429)

Periodici e volumi (22) (23)

Postali (259) (226)

Premi assicurativi (45) (40)

Pubblicità e promozione (39) (246)

Rappresentanza (2) (3)

Reti telematiche e telefoniche (137) (165)

Servizi in outsurcing da terzi (876) (673)

Servizi in outsurcing da Soc. Gruppo (346) (440)

Spese di viaggio (326) (171)

Spese per recupero crediti (6.265) (2.693)

Stampati, cancelleria e mat.di consumo (65) (90)

Trasporti e traslochi (23) (29)

Competenze per stagisti (54) (57)

Spese migrazione sistema informativo (916) (191)

Altre spese residuali (235) (576)

Totale costi amministrativi (13.884) (9.363)

Imposte indirette e tasse (528) (496)

- Imposte e tasse indirette (IVA indeducibile) - -

- Iva su contratti infragruppo (294) (263)

- Imposta di bollo (219) (215)

- Altre imposte (15) (18)

Totale (14.412) (9.859)N.B. – In base al regime IVA adottato dalla società, secondo quanto previsto dall’art. 36-bis DPR 633/72, viene effettuata la contabilizzazione a costo anche

dell’IVA relativa, laddove applicabile.

Le variazioni più significative rispetto all’esercizio 2010 sono relative prevalentemente alle spese legali per gestione portafoglio crediti acquisito in cessione verso AUSL della Regione Lazio, nonché in meno rilevante per l’attività di recupero crediti, oltre che alle spese di migrazione al nuovo sistema informativo (spese ICT e consulenze). Al riguardo si precisa che si è provveduto ad esplicitare la voce “Spese migrazione sistema informativo”, riclassificandone le componenti per l’anno 2010 da “Consulenze legali e societarie” per Euro 56 mila e “Servizi in outsourcing da terzi” per Euro135 mila.

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62 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120

10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”Euro migliaia 253 (Euro migliaia + 15)

Voci/Rettifiche e riprese di valore AmmortamentoRettifiche di

valore per deterioramento

Riprese di valore

Risultato netto al 31/12/2011

Risultato netto al 31/12/2010

1. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietà (253) - - (253) (238)

a) terreni - - - - -

b) fabbricati - - - - -

c) mobili (20) - - (20) (14)

d) strumentali (35) - - (35) (39)

e) altri (198) - - (198) (185)

1.2 acquisite in leasing finanziario - - - - -

a) terreni - - - - -

b) fabbricati - - - - -

c) mobili - - - - -

d) strumentali - - - - -

e) altri - - - - -

2. Attività riferibili al leasing finanziario - - - - -

3. Attività detenute a scopo di investimento - - - - -

di cui concesse in leasing operativo - - - - -

Totale (253) - - (253) (238)

Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130

11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”Euro migliaia 570 (Euro migliaia + 159)

Voci/Rettifiche e riprese di valore AmmortamentoRettifiche di

valore per deterioramento

Riprese divalore

Risultato nettoal 31/12/2011

Risultato nettoal 31/12/2010

1. Avviamento - - - - -

2. Altre attività immateriali (570) - - (570) (411)

2.1 di proprietà (570) - - (570) (411)

2.2 acquisite in leasing finanziario - - - - -

3. Attività riferibili al leasing finanziario - - - - -

4. Attività concesse in leasing operativo - - - - -

Totale (570) - - (570) (411)

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63Bilancio 2011 Bilancio 2011

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150

13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”Euro migliaia 1 (Euro migliaia zero)

Dettaglio Accantonamenti 31/12/2011 31/12/2010

Controversie giudiziarie relative a fallimenti e spese legali - -

Rischi per cause passive promosse da terzi e spese legali - -

Rischi e oneri diversi (1) (1)

Totale (1) (1)

Si evidenzia inoltre che gli utilizzi del Fondo Rischi e Oneri vengono attribuiti alle singole voci di conto economico di rilevazione della componente negativa coperta dall’accantonamento al Fondo stesso.Inoltre include l’effetto derivante dal “time reversal” da attualizzazione delle quote accantonate secondo quanto previsto dallo IAS 37, ad un tasso corrente di mercato (I.R.S.) alla data di chiusura del bilancio, sulla base delle previsioni di possibile esborso finanziario.

Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160

14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”Euro migliaia 4.045 (Euro migliaia + 1.886)

a) Dettaglio Altri proventi di gestione 31/12/2011 31/12/2010

Recupero spese 3.725 1.495

Ricavi da attività di factoring 418 377

Ricavi per prestazioni di servizi 236 542

Sopravvenienze attive 198 37

Altre minori 33 3

Totale a 4.610 2.454

b) Dettaglio Altri oneri di gestione 31/12/2011 31/12/2010

Sopravvenienze passive e minusvalenze (565) (295)

Altri minori - -

Totale b (565) (295)

Totale a+b 4.045 2.159

La voce “Recupero spese” comprende gli addebiti di spese ai cedenti senza mark-up, ovvero spese legali, tasse di registro e spese bancarie. I “Ricavi da attività factoring“ sono relativi prevalentemente a plusvalenze rilevate all’incasso di crediti pagati ed iscritti all’acquisto ad un prezzo notevolmente inferiore al nominale. La contrazione dei “Ricavi per prestazioni di servizi” rispetto al 2010 è dovuta sostanzialmente al service per Tex Factor S.p.A., la cui liquidazione si è conclusa a dicembre 2010.

Le sopravvenienze passive sono sostanzialmente dovute a componenti negative legate a pratiche in contenzioso legale.

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64 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Sezione 15 – Utili (Perdite) delle Partecipazioni – Voce 170

15.1 Composizione della voce 170 “Utili (Perdite) delle partecipazioni”Euro migliaia 84 (Euro migliaia + 84)

Voci 31/12/2011 31/12/2010

1. Proventi 84 -

1.1 Rivalutazioni - -

1.2 Utili da cessione - -

1.3 Riprese di valore - -

1.4 Altri proventi 84 -

2. Oneri - -

2.1 Svalutazioni - -

2.2 Perdite da cessioni - -

2.3 Rettifiche di valore da deterioramento - -

2.4 Altri oneri - -

Risultato netto 84 -

Il provento rilevato è derivante dall’incasso nel mese di marzo 2011 della quota di Patrimonio Netto di Tex Factor S.p.A. in liquidazione, rimborsata a UBI Factor S.p.A., come da piano di riparto agli azionisti deliberato dall’Assemblea Straordinaria di Tex Factor S.p.A. in data 11.2.2011, con relativo azzeramento della Partecipazione stessa.

Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190

17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”Euro migliaia 6.507 (Euro migliaia – 3.287)

31/12/2011 31/12/2010

1. Imposte correnti (8.278) (9.742)

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 122 156

3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio - -

4. Variazione delle imposte anticipate 1.647 (210)

5. Variazione delle imposte differite 2 2

Imposte di competenza dell'esercizio (6.507) (9.794)

Le imposte correnti e gli effetti della fiscalità differita/anticipata sono state determinate secondo le aliquote vigenti: IRES 27,50% e IRAP 5,57%. Il calcolo imposte considera gli effetti della Legge n. 214 del 22.12.2011, di conversione del D.L. n. 201 del 6.12.2011 (c.d. “Decreto Monti”); inoltre l’aliquota IRAP include l’incremento di 0,75% per le banche e le società finanziarie, introdotto dal D.L. n. 98 del 6.7.2011.

Gli effetti di imposte anticipate sono relativi principalmente agli accantonamenti a fondo svalutazione crediti.

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65Bilancio 2011 Bilancio 2011

17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Imponibile Imposta % Imponibile Imposta %Altri effetti

fiscaliTotale

IRES IRAP

Utile Lordo ante imposte 13.263 - - 13.263 - - - 13.263

Margine di Intermediazione - - - 50.932 - - - -

Imposta teorica (con aliquota ordinaria) - 3.647 27,50% - 2.837 5,57% - 6.484

Differenze permanenti in diminuzione (784) (216) (1,63)% (16.980) (946) (1,86)% - (1.161)

Differenze permanenti in aumento 4.300 1.183 8,92% 7.648 426 0,84% - 1.608

Differenze temporanee:

- Differenze che si riverseranno nei prossimi esercizi

6.494 1.786 13,46% - - 0,00% - 1.786

- Rigiri di differenze da precedenti esercizi (542) (149) (1,12)% (67) (4) (0,01)% - (153)

Imposta effettiva - 6.251 47,13% - 2.313 4,54% - 8.563

Rettifica per redditi prodotti all'estero (Polonia)

- 108 - - (72) - - 36

Rettifica da consolidato fiscale (Credito vs Capogruppo)

- (322) - - - - - (322)

Totale Imposte Correnti - 6.037 - - 2.241 - - 8.278

Variazione Imposte differite/anticipate - - - - - - (1.649) (1.649)

Variazione Imposte correnti precedenti esercizi

- - - - - - (122) (122)

Imposte a bilancio - 6.037 - - 2.241 - (1.771) 6.507

In relazione all’IRES, il tax rate è calcolato in rapporto % all’utile lordo ante imposte; per quanto riguarda invece l’IRAP, il tax rate è calcolato come rapporto %

con il Margine di Intermediazione.

Si evidenzia come nell’esercizio 2011 l’attività della Succursale polacca abbia generato un reddito fiscale positivo (normativa italiana), pari a circa Euro 1.561 mila. Tale risultato, rettificato dalle riprese fiscali previste dalla normativa polacca (in prevalenza dovute all’applicazione della “Thin Capitalization”, che comporta l’indeducibilità degli interessi passivi corrisposti alla Capogruppo UBI Banca) ed assoggettato ad aliquota del 19%, ha comportato maggiori oneri fiscali per imposte dirette pari ad Euro 108 mila, rispetto a quanto calcolato secondo la normativa fiscale italiana (IRES).

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66 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni

19.1 Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive

Voci/Controparte

Interessi attivi Commissioni attiveTotale

31/12/2011Totale

31/12/2010Banche

Enti finanziari

Clientela BancheEnti

finanziariClientela

1. Leasing finanziario - - - - - - - -

- beni immobili - - - - - - - -

- beni mobili - - - - - - - -

- beni strumentali - - - - - - - -

- beni immateriali - - - - - - - -

2. Factoring - - 66.281 - - 23.482 89.763 72.420

- su crediti correnti - - 49.515 - - 19.361 68.876 57.206

- su crediti futuri - - 76 - - 7 83 111

- su crediti acquistati a titolo definitivo - - 15.430 - - 4.114 19.544 13.917

- su crediti acquistati al di sotto del

valore originario - - - - - - - -

- per altri finanziamenti - - 1.260 - - - 1.260 1.186

3. Credito al consumo - - - - - - - -

- prestiti personali - - - - - - - -

- prestiti finalizzati - - - - - - - -

- cessione del quinto - - - - - - - -

4. Garanzie e impegni - - - - - - - 9

- di natura commerciale - - - - - - - -

- di natura finanziaria - - - - - - 9

Totale - - 66.281 - - 23.482 89.763 72.429

In aggiunta a quanto sopra sono rilevati a conto economico ulteriori interessi attivi extra-factoring per Euro 1.851 migliaia, così dettagliati:

- finanziamenti finalizzati per Euro 1.511 migliaia

- saldi attivi di c/c per Euro 79 migliaia

- rendimento polizza assicurativa per Euro 261 migliaia

Inoltre, sono rilevate a conto economico ulteriori commissioni attive extra-factoring per Euro 17 migliaia, relative a recuperi spese con mark-up finanziamenti finalizzati.

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67Bilancio 2011 Bilancio 2011

Parte D – ALTRE INFORMAZIONI

B. FACTORING E CESSIONE DI CREDITI

B.1 - Valore lordo e valore di bilancio

Voce/Valori

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

Valore lordo

Rettifichevalore

Valore netto

Valore lordo

Rettifiche valore

Valore netto

1. Attività in bonis 2.659.029 (3.734) 2.655.295 2.484.792 (4.099) 2.480.693

- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): 1.494.191 (2.028) 1.492.163 1.493.144 (2.395) 1.490.749

- cessioni di crediti futuri 2.070 - 2.070 1.773 - 1.773

- altre 1.492.121 (2.028) 1.490.093 1.491.371 (2.395) 1.488.976

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) 1.164.838 (1.706) 1.163.132 991.648 (1.704) 989.944

2. Attività deteriorate 81.675 (19.425) 62.250 54.720 (11.123) 43.597

2.1 Sofferenze 55.336 (18.962) 36.374 21.486 (10.485) 11.001

- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): 50.207 (15.976) 34.231 18.371 (7.776) 10.595

- cessioni di crediti futuri 112 (30) 82 438 (358) 80

- altre 50.095 (15.946) 34.149 17.933 (7.418) 10.515

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): 5.129 (2.986) 2.143 3.115 (2.709) 406

- acquisti al di sotto del valore nominale 1.296 (1.296) - 1.356 (1.343) 13

- altre 3.833 (1.690) 2.143 1.759 (1.366) 393

2.2 Incagli 3.769 (463) 3.306 4.335 (638) 3.697

- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): 3.288 (410) 2.878 4.317 (620) 3.697

- cessioni di crediti futuri - - - - - -

- altre 3.288 (410) 2.878 4.317 (620) 3.697

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): 481 (53) 428 18 (18) -

- acquisti al di sotto del valore nominale - - - - - -

- altre 481 (53) 428 18 (18) -

2.3 Esposizioni Ristrutturate - - - - - -

- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): - - - - - -

- cessioni di crediti futuri - - - - - -

- altre - - - - - -

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): - - - - - -

- acquisti al di sotto del valore nominale - - - - - -

- altre - - - - - -

2.4 Esposizioni Scadute 22.570 - 22.570 28.899 - 28.899

- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): 7.421 - 7.421 - - -

- cessioni di crediti futuri - - - - -

- altre 7.421 - 7.421 - - -

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): 15.149 - 15.149 28.899 - 28.899

- acquisti al di sotto del valore nominale - - - - - -

- altre 15.149 - 15.149 28.899 - 28.899

Totale 2.740.704 (23.159) 2.717.545 2.539.512 (15.222) 2.524.290

In relazione a quanto previsto dalla Circolare di Banca d’Italia n. 216 del 5.8.1996, si segnala che, nell’ambito delle esposizioni scadute, sono inclusi gli importi scaduti da oltre 180 gg. (fino al 31.12.2011 è consentita deroga del limite da 90 gg a 180 gg) per Euro 22.570 mila, di cui sono pervenuti incassi per Euro 3.640 mila nel mese di gennaio 2012, con un residuo importo di Euro 18.930 mila. Tale residuo è composto in prevalenza da crediti verso la Pubblica Amministrazione, con tempi di pagamento fisiologici oltre i 200 gg.

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68 Bilancio 2011 Bilancio 2011

B.2 - Vita residua delle esposizioni e del “montecrediti”

B.2.1 - Operazioni di factoring pro-solvendo: anticipi e montecrediti

Fasce temporaliAnticipi Montecrediti

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010 Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

- a vista - - - -

- fino a 3 mesi 768.654 682.146 984.764 905.183

- oltre 3 mesi fino a 6 mesi 138.313 120.967 155.172 139.537

- da 6 mesi a 1 anno 394.862 438.521 630.117 776.578

- oltre 1 anno 15.433 34.274 19.429 38.369

- durata indeterminata 219.431 229.133 395.687 367.197

Totale 1.536.693 1.505.041 2.185.169 2.226.864

Il valore comprende le anticipazioni erogate al cedente a fronte di cessioni per factoring pro-solvendo, le anticipazioni erogate a fronte di crediti ceduti per factoring pro-soluto “giuridico”, ovvero nei casi in cui la cessione non abbia dato luogo al trasferimento sostanziale (“derecognition”) al cessionario dei rischi e benefici sui crediti ceduti, in base a quanto previsto dallo IAS 39 e anticipazioni su crediti futuri.

B.2.2 - Operazioni di factoring pro-soluto: esposizioni

Fasce temporaliEsposizioni

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

- a vista - -

- fino a 3 mesi 760.975 602.565

- oltre 3 mesi fino a 6 mesi 59.689 64.266

- da 6 mesi a 1 anno 132.210 153.410

- oltre 1 anno 22.981 13.333

- durata indeterminata 204.997 185.675

Totale 1.180.852 1.019.249

I valori sono rappresentati dal monte crediti su operazioni di acquisto crediti pro-soluto a titolo definitivo, ovvero nei casi in cui la cessione abbia dato luogo al trasferimento sostanziale (“derecognition”) al cessionario dei rischi e benefici sui crediti ceduti, in base a quanto previsto dallo IAS 39. Per quanto concerne i crediti iscritti con “durata indeterminata”, si tratta sostanzialmente di operazioni di acquisto pro-soluto e pro-solvendo di crediti verso l’Erario (per la maggior quota IVA), verso il Governo Centrale, precipuamente Ministeri, il pagamento dei quali è subordinato a provvedimenti liquidatori e di accesso alle fonti finanziarie stanziate e, infine, nei confronti di AUSL per crediti sanitari il cui incasso è atteso da esecuzioni giudiziali specifiche ovvero da provvedimenti governativi/regionali di liquidazione in via transattiva delle partite.

Si precisa infine che quota parte dei crediti inclusi in quest’ultima categoria è stata assoggettata alle disposizioni di cui al art. 17 comma 4 Legge n. 111 del 15.7.2011, che ha ulteriormente reiterato la sospensione dei pignoramenti nei confronti della Regione Lazio sino ad almeno il 31.12.2012, con garanzia degli interessi liquidati, estendendo quindi il periodo di sospensione già precedentemente definito al 31.12.2011 dalla Legge n. 220 del 13.12.2010.

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69Bilancio 2011 Bilancio 2011

B.3 - Dinamica delle rettifiche di valore

VoceRettifiche di valore

iniziali

Variazioni in aumento Variazioni in diminuzione

Rettifiche di valore

finaliRettifiche di valore

Trasferimenti da altro

status

Altre variazioni

positive

Riprese di valore

Trasferimenti ad altro

statusCancellazioni

Altre variazioni

positive

Specifiche su attività deteriorate 11.123 12.175 2.010 51 194 251 5.384 105 19.425

Esposizioni verso cedenti 8.396 11.358 251 45 26 251 3.311 76 16.386

- Sofferenze 7.776 11.225 251 45 10 - 3.311 - 15.976

- Incagli 620 133 - - 16 251 - 76 410

- Esposizioni Ristrutturate - - - - - - - - -

- Esposizioni Scadute - - - - - - - - -

Esposizioni verso debitori ceduti 2.727 817 1.759 6 168 - 2.073 29 3.039

- Sofferenze 2.709 773 1.752 - 146 - 2.073 29 2.986

- Incagli 18 44 7 6 22 - - - 53

- Esposizioni Ristrutturate - - - - - - - - -

- Esposizioni Scadute - - - - - - - - -

Specifiche su attività in bonis 604 1.318 - - 4 1.760 - - 158

- Esposizioni verso cedenti 604 1.318 - - 4 1.760 - - 158

- Esposizioni verso debitori ceduti - - - - - - - - -

Di portafoglio su altre attività 3.495 81 2 - - 2 - - 3.576

- Esposizioni verso cedenti 1.791 81 - - - 2 - - 1.870

- Esposizioni verso debitori ceduti 1.704 - 2 - - - - - 1.706

Totale 15.222 13.574 2.012 51 198 2.013 5.384 105 23.159

Le rettifiche di valore specifiche su attività in bonis per Euro 158 mila sono relative a posizioni cedenti classificate come “obbligazioni a sofferenza”, in linea con quanto previsto dal Regolamento Fidi societario, in quanto il debitore ceduto risulta già essere in stato di insolvenza.

Nell’ambito dei crediti ceduti pro-soluto, in presenza di crediti scaduti ed in attesa della maturazione del termine per l’effettuazione dell’eventuale pagamento sottogaranzia al cedente, l’obbligazione contrattuale assunta nei confronti del cedente viene posta a “obbligazione a sofferenza”. Solo all’atto dell’effettivo pagamento sottogaranzia a favore del cedente, il corrispettivo pagato viene rilevato a “sofferenza”.

B.4 - Altre informazioni

B.4.1 - Turnover dei crediti oggetto di operazioni di factoring

Voci Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

1. Operazioni pro soluto 2.610.848 2.213.328

- di cui: acquisti al di sotto del valore nominale - -

2. Operazioni pro solvendo 5.225.300 4.904.355

Totale Turnover per operazioni di Factoring 7.836.148 7.117.683

Finanziamenti Finalizzati 4.071 37.442

Altre operazioni 374.391 408.328

Totale Volumi Operativi 8.214.610 7.563.453

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70 Bilancio 2011 Bilancio 2011

B.4.2 - Servizi di incasso

Voce Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

Crediti di cui è stato curato l'incasso nell'esercizio 267.930 176.545

Ammontare dei crediti in essere alla data di chiusura dell'esercizio

84.791 53.923

B.4.3 - Valore nominale dei contratti di acquisizione di crediti futuri

Voce Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri nell’esercizio

41.415 105.969

Ammontare dei contratti in essere alla data di chiusura dell'esercizio

54.287 69.954

D. Garanzie rilasciate e impegni

D.1 - Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni

Operazioni Importo 31/12/2011 Importo 31/12/2010

1. Garanzie rilasciate di natura finanziaria 897 1.202

a) Banche - -

b) Enti finanziari 897 1.202

c) Clientela - -

2. Garanzie rilasciate di natura commerciale 18 18

a) Banche - -

b) Enti finanziari - -

c) Clientela 18 18

3. Impegni irrevocabili a erogare fondi 157.387 127.206

a) Banche - -

i) a utilizzo certo - -

ii) a utilizzo incerto - -

b) Enti finanziari - -

i) a utilizzo certo - -

ii) a utilizzo incerto - -

c) Clientela 157.387 127.206

i) a utilizzo certo - -

ii) a utilizzo incerto 157.387 127.206

4. Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - -

5. Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - -

6. Altri impegni irrevocabili - -

Totale 158.302 128.426

Il valore degli impegni irrevocabili a erogare fondi è stato determinato come differenza tra l’ammontare complessivo dell’Approvato e l’ammontare complessivo del finanziato nell’ambito delle operazioni pro-soluto non IAS.

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71Bilancio 2011 Bilancio 2011

Denominazione e sede impresa Capogruppo che redige il bilancio consolidato.

Il bilancio della società sarà oggetto di consolidamento da: UBI Banca S.c.p.A, Piazza V.Veneto 8 - Bergamo (quota posseduta diretta 100% del capitale).In ottemperanza alle disposizioni dell’art. 2497 bis comma 4 del Codice Civile si riepilogano di seguito i dati dell’ultimo bilancio approvato della controllante (valori in migliaia di Euro):

BILANCIO D’ESERCIZIO DELLA SOCIETÀ ESERCENTE ATTIVITÀ DI DIREZIONE E

COORDINAMENTO - DATI ESSENZIALI (art. 2497 bis, comma 4, c.c.)BILANCIO 2010 – UBI Banca S.c.p.a.

Stato patrimoniale (migliaia di euro)

Attività

Cassa e disponibilità liquide 195.060

Attività finanziarie detenute per la negoziazione 3.143.191

Attività finanziarie valutate al fair value 147.286

Attività finanziarie disponibili per la vendita 8.698.209

Crediti verso banche 28.424.384

Crediti verso clientela 14.536.121

Derivati di copertura 164.595

Partecipazioni 13.336.899

Immobilizzazioni 1.167.699

Attività fiscali 725.032

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 6.023

Altre attività 353.102

TOTALE DELL'ATTIVO 70.897.601

Passività

Debiti verso clientela e titoli in circolazione 34.790.516

Debiti verso banche 22.589.437

Passività finanziarie di negoziazione 1.542.534

Derivati di copertura 599.874

Passività fiscali 381.642

Altre passività 613.923

Trattamento di fine rapporto del personale 38.130

Fondi per rischi e oneri 13.279

Patrimonio netto 10.044.546

Utile d'esercizio 283.720

TOTALE DEL PASSIVO 70.897.601

Margine di interesse (87.435)

Commissioni nette 13.925

Margine di intermediazione 356.403

Risultato netto della gestione finanziaria 307.038

Costi operativi (170.029)

Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 204.669

Imposte sul reddito (4.317)

Utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 83.368

Utile d'esercizio 283.720

Conto economico(migliaia di euro)

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72 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

3.1 RISCHIO DI CREDITO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1 Aspetti generali

L’attività di factoring consiste in un rapporto continuativo nel quale un’impresa cede, secondo la disciplina prevista dalla Legge 52 del 1991 o ai sensi del Codice Civile, una quota significativa del proprio portafoglio crediti, esistenti o futuri, al factor che presta un servizio personalizzato basato su tre servizi di base: la gestione dei crediti, la garanzia contro l’insolvenza del debitore e il finanziamento attraverso l’anticipo dei crediti stessi (il finanziamento, pertanto, ha natura autoliquidante e, normalmente, una durata residua breve, connessa ai tempi di incasso dei crediti commerciali scaduti). Attraverso il servizio di gestione dei crediti (contabilizzazione, controllo delle scadenze, incasso dei crediti, sollecito dei pagamenti e azioni di recupero, etc.), il factor instaura un rapporto continuativo con il cedente e, quindi, con i debitori di quest’ultimo, acquisendo una conoscenza profonda della politica del credito commerciale sviluppata: il factor si inserisce, infatti, in una relazione di natura commerciale già esistente tra le parti o che si svilupperà, in prospettiva, come nel caso della cessione dei crediti futuri. La relazione fra il factor, il cedente ed i debitori del cedente, pertanto, non si configura come un rapporto a carattere occasionale e/o estemporaneo ma si sviluppa in modo sistematico e continuativo, permettendo all’intermediario di monitorare la situazione economica e finanziaria delle controparti.In questo contesto, il monitoraggio e la conseguente gestione dei rischi (in particolare quello di credito), che si basano sulla logica di fattorizzazione, si basa su valutazioni analitico-soggettive delle controparti cedenti e cedute, sia quantitative (basate principalmente sulle condizioni economiche-finanziarie passate, attuali e prospettiche), che qualitative (livello del management, competitività e prospettive del prodotto, mercato acquirente e sue congiunture), in un contesto di ampia informatizzazione di informazione e di regolamento dei flussi, nell’ambito di un’azione complessiva dove le varie funzioni aziendali operano con una particolare sinergia, che deve essere costante, reattiva e flessibile.Il contenimento del rischio è poi integrato dalla politica di diversificazione, che considera anzitutto la singola controparte (concentrazione di importi, tipi di affidamento, durata, tipologia del credito fattorizzato e possibilità della sua valutazione-gestione-recupero). La diversificazione deve poi estendersi al portafoglio complessivo dei crediti fattorizzati dalla società, utilizzando le categorie delle segmentazioni produttive, territoriali, dimensionali, e dei contenuti finanziari e di servizio dell’attività complessiva aziendale, in coerenza con le linee guida della Capogruppo.Alla luce di quanto sopra, l’attività commerciale dell’azienda si è sviluppata con l’obiettivo di fornire un’offerta il più possibile aggiornata, in funzione dell’evoluzione della domanda, e sfruttando al meglio le risorse della Sede di Milano, dell’Unità Operativa di Pordenone e della Succursale Polacca; è stato anche intensificato lo sviluppo dell’attività sinergica con la rete del Gruppo bancario di appartenenza.

2 Politiche di gestione del rischio di credito

I principi guida e le modalità di funzionamento sono definite nell’ambito di “Regole di governo e controllo” approvate dai competenti organi della Capogruppo e recepite dalla società stessa. Sono così regolati, mediante un articolato sistema di linee guida, sia gli aspetti “istituzionali” (Organi sociali, operazioni patrimoniali straordinarie, piani strategici, rapporti con gli Organi di Vigilanza, ecc...), sia i rapporti “funzionali” con la Capogruppo (Programmazione e Controllo, Organizzazione e Gestione Risorse, Operatività e Servizi, ingresso in nuovi settori e prodotti) nell’ambito della centralizzazione di un’ampia azione di controllo e monitoraggio; in tale ambito si colloca, pertanto, anche la politica di gestione del rischio di credito.

I principali fattori di rischio L’attività svolta dall’azienda in qualità di factor, caratterizzata dall’offerta di servizi personalizzati (servizio di finanziamento, servizio di gestione, servizio di garanzia), consente di delinearne i principali fattori di rischio seguenti:

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73Bilancio 2011 Bilancio 2011

Servizio diFinanziamento

Assenza servizio di finanziamento

Prosolvendo

Servizio digestione

No servizio digestione

Servizio digestione

No servizio digestione

Pro soluto Servizio digestione

No servizio digestione

Servizio digestione

No servizio digestione

Rischio di credito originato da un’esposizione per cassa

Rischio di credito originato da un’esposizione di firma

Assenza di rischio di credito

Il servizio di finanziamento finalizzato all’anticipo della disponibilità dei crediti non ancora esigibili determina per il factor l’insorgere di un’esposizione per cassa, pari all’anticipo accordato, che in genere non eccede una determinata percentuale del monte crediti ceduto.La garanzia contro l’insolvenza garantisce il cedente contro l’inadempimento del debitore ceduto, ad eccezione dei casi esplicitamente regolati nel contratto di factoring (quali: inesistenza del credito, compensazioni, contestazioni di forniture): prescindendo da alcuni prodotti specifici, il factor si obbliga a corrispondere, in assenza di anticipo, l’importo dei crediti ceduti decorsi x giorni da quando i crediti sono divenuti esigibili. In assenza di acquisto dei crediti ceduti a titolo definitivo o di anticipo, tale servizio determina per il factor l’insorgere di un’esposizione di firma, pari al plafond rotativo (che si rende nuovamente disponibile man mano che i crediti ceduti vengono incassati) entro il quale il factor si è impegnato a garantire il pagamento dei crediti al cedente. Al fine di mitigare il rischio assunto, il factor può negoziare specifiche forme tecniche vincolanti la prestazione della garanzia.Le operazioni di factoring prevedono, quindi, la presenza strutturale e contemporanea di tre soggetti: il cedente, il factor ed il/i debitore/i ceduto/i; pertanto, ai fini della valutazione del rischio, l’unità di osservazione è rappresentata dal rapporto cedente/ceduto (salvo operazioni di finanziamento diretto, dove l’oggetto di osservazione è rappresentato dal debitore finanziato) nel quale l’intermediario può essere esposto a titolo diverso: parte dei crediti ceduti può essere con rivalsa e parte senza rivalsa; parte dei crediti ceduti può essere anticipata e parte non, etc. La ricomposizione delle singole esposizioni a livello di rapporto cedente/ceduto è di fondamentale importanza per il factor, in quanto consente a quest’ultimo di valutare l’effettivo grado di rischio delle posizioni assunte; le forme tecniche delle operazioni di factoring vengono, infatti, determinate a livello di rapporto cedente/ceduto; analogamente, l’acquisizione di eventuali garanzie da terzi avviene generalmente sulla base del rapporto, e non della singola cessione.

2.1 Aspetti organizzativi

• Alla luce di quanto sopra, il monitoraggio del rischio si avvale di una struttura organizzativa volta alla separata analisi e affidamento delle controparti (cedente, debitore/i) ed alla gestione dei connessi rapporti finanziari ed avviene in tutte le fasi tipiche del processo del credito, così sintetizzabili:

• “analisi e valutazione”: la raccolta di informazioni quantitative e qualitative presso le controparti in esame e presso il sistema consente di elaborare un giudizio di merito sull’affidabilità della controparte ed è funzionale alla quantificazione della linea di affidamento proposta

• “delibera e formalizzazione”: una volta deliberata la proposta, si predispone la documentazione contrattuale da fare sottoscrivere alla controparte cedente

• “monitoraggio del rapporto”: il controllo continuo delle controparti affidate, sia nei rapporti col factor che sul sistema, consente di individuare eventuali anomalie e conseguentemente di intervenire in modo tempestivo; con particolare riferimento ai crediti scaduti, l’attività si sviluppa in una fase “stragiudiziale”, caratterizzata da solleciti automatici e personalizzati, ed, eventualmente, da un intervento di tipo “giudiziale” con il supporto di legali esterni.

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74 Bilancio 2011 Bilancio 2011

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Sistemi di classificazione

Le regole interne di classificazione dei crediti sono individuate dal “Regolamento Fidi”, approvato dal Consiglio di Amministrazione tenuto conto delle linee guida della Capogruppo, ed è parte integrante delle procedure interne che regolano l’attività aziendale.Anche i passaggi tra le diverse categorie sono specificamente definiti dai regolamenti aziendali, approvati dal Consiglio di Amministrazione, con individuazione delle singole fattispecie, in termini di forma e/o di sostanza.

Con particolare riguardo alla classificazione e alle proposte di gestione delle controparti “a default” (sconfini continuativi oltre 180 giorni, crediti ristrutturati, crediti incagliati, crediti in sofferenza), la competenza è del Comitato Crediti, previo parere preventivo di coerenza con gli indirizzi del Gruppo in materia creditizia richiesto all’Area Crediti o all’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo.

In base al citato “Regolamento Fidi”, questi ultimi sono classificati, in prima istanza, in:• “rischi di primo livello” (rischi diretti), che identificano il soggetto verso il quale risulta esposta in prima

istanza la società di factoring• “rischi di secondo livello”, che identificano gli affidamenti alla controparte del soggetto principale verso il

quale la società di factoring risulta esposta in prima istanza.Nell’ambito di tale macro classificazione sono, inoltre definiti dei sottoraggruppamenti a seconda del tipo della controparte verso la quale è assunta l’obbligazione e del tipo di operazione sottostante.

Ai fini di un efficace monitoraggio del processo del credito, è prevista, nell’ambito dei crediti normali (“in bonis”) l’individuazione di ulteriori sottocategorie (operante, sorvegliato, sospeso, in eliminazione, inizio rapporto, revocato).

Anche l’inquadramento dei crediti nell’ambito della categoria “a default” (sconfini continuativi oltre 180 giorni, ristrutturati, incagli, sofferenze) avviene nel rispetto di criteri previsti nel “Regolamento Fidi” e delle direttive della Capogruppo e non è il risultato di una valutazione discrezionale in quanto si basa su fattori di natura comportamentale della controparte considerati anticipatori di una temporanea o definitiva difficoltà ad adempiere; considerato il particolare rischio insito in tali posizioni, la loro gestione è demandata ad una specifica unità organizzativa (il Servizio Credito Anomalo).

Sistemi di controllo

Il monitoraggio del rischio di credito coinvolge tutta la struttura chiamata a gestire i rapporti con le controparti cedenti e debitori ceduti, ed è definito in uno specifico regolamento interno definito “Manuale Monitoraggio del Credito”.

Sistemi di misurazione

La definizione di un sistema di misurazione del rischio di credito nel comparto factoring è strettamente legata al tipo di attività che, come notato in precedenza, è strutturalmente diversa da quella in ambito bancario; il relativo “modello concettuale” può essere sintetizzato nel seguente schema:

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75Bilancio 2011 Bilancio 2011

Il rischio di credito del rapporto scaturisce, quindi, dal rischio di insolvenza e dal rischio di “annacquamento”1, componenti che necessitano di una valutazione distinta per poi poter essere riconciliate nella fase conclusiva.Il rischio d’insolvenza è la sintesi del giudizio sulla solvibilità della controparte (“Borrower rating”) e sulle caratteristiche specifi che dell’operazione (“Transaction rating”); il primo si sintetizza nella defi nizione del parametro regolamentare “Probability of Default” (P.D.) legato alla “qualità” della controparte; il secondo è legato ad una valutazione complessiva di caratteristiche del rapporto nel suo complesso la cui sintesi estrema è il parametro regolamentare “Loss Given Default” (L.G.D.).Questo schema logico rappresenta, quindi, per la società la linea guida per lo sviluppo di metodologie di misurazione interna del rischio di credito.

Si segnala, peraltro, che in attesa di sviluppare con la Capogruppo modelli di rating interno (“I.R.B.”), la società si è avvalsa del “metodo standardizzato” previsto dal Nuovo Accordo di Basilea (e recepito dalle “Istruzioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nell’ “Elenco Speciale” – circ. n. 216 del 5 agosto 1996 – 7° aggiornamento del 9 luglio 2007 e successivi), aderendo al contratto stipulato dalla Capogruppo UBI Banca con l’Agenzia di Rating Lince SpA, riconosciuta ECAI da Banca d’Italia.In questo contesto, pertanto, non si è ancora pervenuti ad una misurazione del parametro “P.D.”; da ciò deriva che il “Borrower rating” è attualmente incompleto e frutto di un’analisi congiunta di informazioni di tipo quantitativo, che si basano sui dati di bilancio degli ultimi 3 esercizi (ci si avvale dei dati forniti da società esterna, leader di mercato, condivisa con la Capogruppo) e di informazioni di tipo qualitativo raccolte in via informale da parte dei Responsabili commerciali.

Per quanto concerne il parametro “L.G.D.” nell’ambito del “Transaction rating”, sebbene la sua elaborazione rientri in un approccio di tipo “avanzato”, si ritiene che esso, per il comparto factoring, sia “strategicamente vantaggioso”; si resta in attesa di condividere con la Capogruppo il metodo di calcolo per la successiva elaborazione del modello complessivo.

1 Come indicato al paragrafo 369 del Nuovo Accordo di Basilea, il rischio di “annacquamento” o di “diluizione” è “la possibilità che le somme che il debitore

deve ricevere dall’obbligato si riducano per effetto di crediti pecuniari e di altro tipo concessi a quest’ultimo. Tra tali partite fi gurano, a titolo esemplifi cativo,

le compensazioni o gli abbuoni derivanti da resi, controversie in materia di qualità del prodotto, eventuali crediti dell’obbligato nei confronti del debitore e

sconti promozionali o di altro tipo offerti da quest’ultimo”.

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76 Bilancio 2011 Bilancio 2011

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (Valori migliaia di Euro)

Portafogli/qualità Sofferenze IncagliEsposizioni

ristrutturate Esposizioni

scaduteAltre Attività Totale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - -

2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - 8.716 8.716

5. Crediti verso banche - - - - 6.844 6.844

6. Crediti verso enti finanziari - - - - 86.604 86.604

7. Crediti verso clientela 36.553 4.463 - 22.570 2.712.646 2.776.232

8. Derivati di copertura - - - - - -

Totale 31/12/2011 36.553 4.463 - 22.570 2.814.810 2.878.396

Totale 31/12/2010 11.515 4.166 - 28.899 2.711.495 2.756.075

2 Esposizioni creditizie

2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/valoriEsposizione

lorda Rettifiche di

valore specificheRettifiche di

valore di portafoglio Esposizione

netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATE 85.584 21.998 - 63.586

ESPOSIZIONI PER CASSA: 85.584 21.998 - 63.586

- Sofferenze 57.976 21.423 - 36.553

- Incagli 5.038 575 - 4.463

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate 22.570 - - 22.570

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - - - -

- Sofferenze - - - -

- Incagli - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - -

Totale A 85.584 21.998 - 63.586

B. ESPOSIZIONI IN BONIS: 2.716.658 159 3.853 2.712.646

- Esposizioni scadute non deteriorate 315.917 - - 315.917

- Altre esposizioni 2.400.741 159 3.853 2.396.729

Totale B 2.716.658 159 3.853 2.712.646

Totale (A+B) 2.802.242 22.157 3.853 2.776.232

In base a quanto previsto dalla Lettera di Banca d’Italia del 22.2.2011, ed in linea con il principio IFRS 7, si fornisce il dettaglio delle esposizioni scadute non deteriorate:

Tipologie esposizioni/valori Fino a 3 mesiDa oltre 3 mesi

fino a 6 mesiTotale esposizioni

Esposizioni scadute non deteriorate: 286.360 29.557 315.917

- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo) 199.632 9.753 209.385

- esposizioni verso debitori ceduti (pro soluto) 85.367 19.804 105.171

- altre esposizioni 1.361 - 1.361

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77Bilancio 2011 Bilancio 2011

2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/valoriEsposizione

lorda Rettifiche di

valore specificheRettifiche di

valore di portafoglio Esposizione

netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATE - - - -

ESPOSIZIONI PER CASSA: - - - -

- Sofferenze - - - -

- Incagli - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - -

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - - - -

- Sofferenze - - - -

- Incagli - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - -

Totale A - - - -

B. ESPOSIZIONI IN BONIS: 93.576 - 128 93.448

- Esposizioni scadute non deteriorate - - - -

- Altre esposizioni 93.576 - 128 93.448

Totale B 93.576 - 128 93.448

Totale (A+B) 93.576 - 128 93.448

2.3 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni ed interni

2.3.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni

EsposizioniClassi di rating esterni

Aa1 / Baa7 Baa8 Baa9 / B13 B14 / B15 B16 / C19 Senza rating Totale

A. Esposizioni per cassa 891.438 143.033 422.822 25.588 103.861 1.189.490 2.776.232

B. Derivati - - - - - - -

B.1 Derivati finanziari - - - - - - -

B.2 Derivati su crediti - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate - - - - - 915 915

D. Impegni a erogare fondi - - - - - 157.387 157.387

Totale 891.438 143.033 422.822 25.588 103.861 1.347.792 2.934.534

2.3.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni

EsposizioniClassi di rating interni

Rating 1 Rating 2 Rating 3 Rating 4 Senza rating Deteriorate Totale

A. Esposizioni per cassa - - - - 2.776.232 - 2.776.232

B. Derivati - - - - - - -

B.1 Derivati finanziari - - - - - - -

B.2 Derivati su crediti - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate - - - - 915 - 915

D. Impegni a erogare fondi - - - - 157.387 - 157.387

Totale - - - - 2.934.534 - 2.934.534

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78 Bilancio 2011 Bilancio 2011

3 Concentrazione del credito (Valori migliaia di Euro)

3.1 Distribuzione dei finanziamenti verso la clientela per settore di attività economica della controparte: valori lordi e netti

a) Amministrazioni pubbliche

Tipologie esposizioni/valoriEsposizione

lorda Rettifiche di

valore specificheRettifiche di

valore di portafoglio Esposizione

netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATE 18.765 498 - 18.267

ESPOSIZIONI PER CASSA: 18.765 498 - 18.267

- Sofferenze 2.421 457 - 1.964

- Incagli 1.928 41 - 1.887

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate 14.416 - - 14.416

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - - - -

- Sofferenze - - - -

- Incagli - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - -

Totale A 18.765 498 - 18.267

B. ESPOSIZIONI IN BONIS: 211.024 - - 211.024

- Esposizioni scadute non deteriorate - - - -

- Altre esposizioni 211.024 - - 211.024

Totale B 211.024 - - 211.024

Totale (A+B) 229.789 498 - 229.291

b) Famiglie

Tipologie esposizioni/valoriEsposizione

lorda Rettifiche di

valore specificheRettifiche di

valore di portafoglio Esposizione

netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATE 502 343 - 159

ESPOSIZIONI PER CASSA: 502 343 - 159

- Sofferenze 427 341 - 86

- Incagli 75 2 - 73

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - -

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - - - -

- Sofferenze - - - -

- Incagli - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - -

Totale A 502 343 - 159

B. ESPOSIZIONI IN BONIS: 5.000 - 7 4.993

- Esposizioni scadute non deteriorate - - - -

- Altre esposizioni 5.000 - 7 4.993

Totale B 5.000 - 7 4.993

Totale (A+B) 5.502 343 7 5.152

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79Bilancio 2011 Bilancio 2011

c) Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie

Tipologie esposizioni/valoriEsposizione

lorda Rettifiche di

valore specificheRettifiche di

valore di portafoglio Esposizione

netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATE 31.180 9.640 - 21.540

ESPOSIZIONI PER CASSA: 31.180 9.640 - 21.540

- Sofferenze 31.180 9.640 - 21.540

- Incagli - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - -

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - - - -

- Sofferenze - - - -

- Incagli - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - -

Totale A 31.180 9.640 - 21.540

B. ESPOSIZIONI IN BONIS: 210.781 - 351 210.430

- Esposizioni scadute non deteriorate - - - -

- Altre esposizioni 210.781 - 351 210.430

Totale B 210.781 - 351 210.430

Totale (A+B) 241.961 9.640 351 231.970

d) Resto del mondo

Tipologie esposizioni/valoriEsposizione

lorda Rettifiche di

valore specificheRettifiche di

valore di portafoglio Esposizione

netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATE 1.230 98 - 1.132

ESPOSIZIONI PER CASSA: 1.230 98 - 1.132

- Sofferenze 532 98 - 434

- Incagli - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate 698 - - 698

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - - - -

- Sofferenze - - - -

- Incagli - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - -

Totale A 1.230 98 - 1.132

B. ESPOSIZIONI IN BONIS: 630.152 100 953 629.099

- Esposizioni scadute non deteriorate - - - -

- Altre esposizioni 630.152 100 953 629.099

Totale B 630.152 100 953 629.099

Totale (A+B) 631.382 198 953 630.231

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80 Bilancio 2011 Bilancio 2011

e) Società non finanziarie

Tipologie esposizioni/valoriEsposizione

lorda Rettifiche di

valore specificheRettifiche di

valore di portafoglio Esposizione

netta

A. ATTIVITÀ DETERIORATE 33.907 11.419 - 22.488

ESPOSIZIONI PER CASSA: 33.907 11.419 - 22.488

- Sofferenze 23.416 10.887 - 12.529

- Incagli 3.035 532 - 2.503

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate 7.456 - - 7.456

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - - - -

- Sofferenze - - - -

- Incagli - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - -

Totale A 33.907 11.419 - 22.488

B. ESPOSIZIONI IN BONIS: 1.659.701 59 2.542 1.657.100

- Esposizioni scadute non deteriorate - - - -

- Altre esposizioni 1.659.701 59 2.542 1.657.100

Totale B 1.659.701 59 2.542 1.657.100

Totale (A+B) 1.693.608 11.478 2.542 1.679.588

3.2 Distribuzione dei finanziamenti verso la clientela per area geografica della controparte: valori netti

a) Amministrazioni pubbliche

Tipologie esposizioni/valori Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Estero Totale

A. ATTIVITÀ DETERIORATE 728 3.327 4.547 9.636 29 - 18.267

ESPOSIZIONI PER CASSA: 728 3.327 4.547 9.636 29 - 18.267

- Sofferenze - - - 1.964 - - 1.964

- Incagli - - - 1.887 - - 1.887

- Esposizioni ristrutturate - - - - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate 728 3.327 4.547 5.785 29 - 14.416

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - - - - - - -

- Sofferenze - - - - - - -

- Incagli - - - - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - -

Totale A 728 3.327 4.547 9.636 29 - 18.267

B. ESPOSIZIONI IN BONIS: 31.270 27.711 80.834 71.209 - - 211.024

- Esposizioni scadute non deteriorate - - - - - - -

- Altre esposizioni 31.270 27.711 80.834 71.209 - 211.024

Totale B 31.270 27.711 80.834 71.209 - - 211.024

Totale (A+B) 31.998 31.038 85.381 80.845 29 - 229.291

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81Bilancio 2011 Bilancio 2011

b) Famiglie

Tipologie esposizioni/valori Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Estero Totale

A. ATTIVITÀ DETERIORATE - - 33 126 - - 159

ESPOSIZIONI PER CASSA: - - 33 126 - - 159

- Sofferenze - - 22 64 - - 86

- Incagli - - 11 62 - - 73

- Esposizioni ristrutturate - - - - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - -

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - - - - - - -

- Sofferenze - - - - - - -

- Incagli - - - - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - -

Totale A - - 33 126 - - 159

B. ESPOSIZIONI IN BONIS: 2.061 1.487 1.151 199 95 - 4.993

- Esposizioni scadute non deteriorate - - - - - - -

- Altre esposizioni 2.061 1.487 1.151 199 95 - 4.993

Totale B 2.061 1.487 1.151 199 95 - 4.993

Totale (A+B) 2.061 1.487 1.184 325 95 - 5.152

c) Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie

Tipologie esposizioni/valori Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Estero Totale

A. ATTIVITÀ DETERIORATE 21.490 - 50 - - - 21.540

ESPOSIZIONI PER CASSA: 21.490 - 50 - - - 21.540

- Sofferenze 21.490 - 50 - - - 21.540

- Incagli - - - - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - -

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - - - - - - -

- Sofferenze - - - - - - -

- Incagli - - - - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - -

Totale A 21.490 - 50 - - - 21.540

B. ESPOSIZIONI IN BONIS: 6.867 716 202.847 - - - 210.430

- Esposizioni scadute non deteriorate - - - - - - -

- Altre esposizioni 6.867 716 202.847 - - - 210.430

Totale B 6.867 716 202.847 - - - 210.430

Totale (A+B) 28.357 716 202.897 - - - 231.970

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82 Bilancio 2011 Bilancio 2011

d) Resto del mondo

Tipologie esposizioni/valori Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Estero Totale

A. ATTIVITÀ DETERIORATE - - - - - 1.132 1.132

ESPOSIZIONI PER CASSA: - - - - - 1.132 1.132

- Sofferenze - - - - - 434 434

- Incagli - - - - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - - - 698 698

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - - - - - - -

- Sofferenze - - - - - - -

- Incagli - - - - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - -

Totale A - - - - - 1.132 1.132

B. ESPOSIZIONI IN BONIS: - - - - - 629.099 629.099

- Esposizioni scadute non deteriorate - - - - - - -

- Altre esposizioni - - - - - 629.099 629.099

Totale B - - - - - 629.099 629.099

Totale (A+B) - - - - - 630.231 630.231

e) Società non finanziarie

Tipologie esposizioni/valori Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Estero Totale

A. ATTIVITÀ DETERIORATE 7.500 1.492 7.899 5.393 204 - 22.488

ESPOSIZIONI PER CASSA: 7.500 1.492 7.899 5.393 204 - 22.488

- Sofferenze 2.904 67 4.719 4.749 90 - 12.529

- Incagli 574 150 1.103 562 114 - 2.503

- Esposizioni ristrutturate - - - - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate 4.022 1.275 2.077 82 - - 7.456

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - - - - - - -

- Sofferenze - - - - - - -

- Incagli - - - - - - -

- Esposizioni ristrutturate - - - - - - -

- Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - -

Totale A 7.500 1.492 7.899 5.393 204 - 22.488

B. ESPOSIZIONI IN BONIS: 799.550 290.702 494.253 69.160 3.435 - 1.657.100

- Esposizioni scadute non deteriorate - - - - - - -

- Altre esposizioni 799.550 290.702 494.253 69.160 3.435 1.657.100

Totale B 799.550 290.702 494.253 69.160 3.435 - 1.657.100

Totale (A+B) 807.050 292.194 502.152 74.553 3.639 - 1.679.588

3.3 Grandi rischi

31/12/2011

a) ammontare grandi rischi totale a valore ponderato 733.114

b) numero 18

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83Bilancio 2011 Bilancio 2011

3.2 RISCHIO DI MERCATO

3.2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1 Aspetti generali

Il rischio d’interesse, inteso come trasformazione delle scadenze, ossia come squilibrio tra le scadenze medie dell’attivo e del passivo, nell’ambito dell’attività svolta dalla società è poco rilevante in quanto l’attivo è costituito da impieghi rappresentati da crediti verso i clienti le cui scadenze sono chiare e definite; la società, inoltre, non effettua “trading” sul mercato e, conseguentemente, la scadenza media dell’attivo è ben monitorata e non è soggetta a variazioni impreviste.L’approvvigionamento delle fonti finanziarie, conseguentemente, è costruito sulla base del profilo degli impieghi.La gestione finanziaria non è di tipo speculativo e anche lo “spread” medio si attesta su un livello pressoché costante durante l’esercizio.Anche per quanto concerne la tipologia di operazioni di tesoreria non si riscontrano disomogeneità sostanziali tra fonti e impieghi, operando su entrambi i fronti con strumenti di tipo parametrato.

2 Gestione del rischio di tasso d’interesse

Alla luce di quanto sopra, complessivamente la società non si avvale di modelli avanzati di gestione della tesoreria, essendo sufficiente un puntuale monitoraggio delle fonti e degli impieghi, che presentano un orizzonte temporale medio di breve termine.La gestione della tesoreria avviene in modo integrato con l’ambiente di Factoring e di Contabilità Generale e l’aggiornamento dei saldi delle disponibilità bancarie è continuo e garantito da collegamenti di tipo “remote banking”, servizio fornito da una delle Banche del Gruppo; conseguentemente, il monitoraggio dei tassi di raccolta è continuo e giornaliero.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1 Distribuzione per durata residua delle attività e delle passività finanziarie

Voci/durata residua Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi

fino a 6 mesiDa oltre 6 mesi

fino a 1 annoDa oltre 1 anno

fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni

Oltre 10 anni Durata

inderminata

1. Attività 1.658.412 202.800 535.259 48.781 - - 424.428

1.1 Titoli di debito - - - - - - -

1.2 Crediti 1.658.412 202.800 535.259 48.781 - - 424.428

1.3 Altre attività - - - - - - -

2. Passività 2.739.037 - - - - - -

2.1 Debiti 2.739.037 - - - - - -

2.1 Titoli di debito - - - - - - -

2.3 Altre passività - - - - - - -

3. Derivati finanziari - - - - - - -

Opzioni - - - - - - -

3.1 Posizioni lunghe - - - - - - -

3.2 Posizioni corte - - - - - - -

Altri derivati - - - - - - -

3.3 Posizioni lunghe - - - - - - -

3.4 Posizioni corte - - - - - - -

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84 Bilancio 2011 Bilancio 2011

2 Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso d’interesse

Alla luce di quanto sopra, complessivamente la società non si avvale di modelli avanzati di gestione della tesoreria, essendo sufficiente un puntuale monitoraggio delle fonti e degli impieghi, che presentano un orizzonte temporale medio di breve termine.La gestione della tesoreria avviene in modo integrato con l’ambiente di Factoring e di Contabilità Generale e l’aggiornamento dei saldi delle disponibilità bancarie è continuo e garantito da collegamenti di tipo “remote banking”, servizio fornito da una delle Banche del Gruppo; conseguentemente, il monitoraggio dei tassi di raccolta è continuo e giornaliero

3.2.2 RISCHIO DI PREZZO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1 Aspetti generali

Il rischio di prezzo, inteso come eventualità di subire perdite nell’ambito dell’attività di negoziazione di valori mobiliari, non è presente in società, in quanto l’attività svolta non prevede il “trading” sul mercato: gli impieghi sono rappresentati da crediti autoliquidanti o per cassa destinati a permanere in bilancio fino alla loro naturale scadenza.L’operatività in strumenti derivati al termine dell’esercizio è assente; la società non è altresì presente in alcuna operazione di cartolarizzazione.

2 Gestione del rischio di prezzo

Alla luce di quanto sopra, la ridotta esposizione al rischio di prezzo non richiede l’utilizzo di particolari strumenti, oltre a quelli dedicati all’ordinaria gestione.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1 Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di prezzo

Alla luce di quanto sopra, la ridotta esposizione al rischio di prezzo non richiede l’utilizzo di particolari strumenti, oltre a quelli dedicati all’ordinaria gestione.

3.2.3 RISCHIO DI CAMBIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1 Aspetti generali

La quota di portafoglio espresso in valuta estera è maggiore rispetto al passato; fenomeno, quest’ultimo, riconducibile ad un incremento dell’operatività sui mercati esteri.L’incidenza complessiva è comunque di limitata entità tale che, al momento, il rischio di cambio può considerarsi non significativo.

2 Gestione del rischio di cambio

Per quanto riguarda il rischio di cambio le disposizioni operative stabiliscono che le operazioni in valuta devono essere coperte con provvista di pari divisa e scadenza.

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85Bilancio 2011 Bilancio 2011

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1 Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati (Valori migliaia di Euro)

VociValute

Dollari USA

Zloty polacchi

Corone danesi

Sterline inglesi

Dollari australiani

Altre valute

1. Attività finanziarie 265.682 99.890 17.757 5.577 5.333 4

1.1 Titoli di debito - - - - - -

1.2 Titoli di capitale - - - - - -

1.3 Crediti 265.682 99.890 17.757 5.577 5.333 4

1.4 Altre attività finanziarie - - - - - -

2. Altre attività - 662 - - -

3. Passività Finanziarie 265.543 100.005 17.749 6.310 5.328 -

3.1 Debiti 265.543 100.005 17.749 6.310 5.328 -

3.2 Titoli di debito - - - - - -

3.3 Altre passività finanziarie - - - - - -

4. Altre passività - 709 - - - -

5. Derivati - - - - - -

5.1 Posizioni lunghe - - - - - -

5.2 Posizioni corte - - - - - -

Totale attività 265.682 100.552 17.757 5.577 5.333 4

Totale passività 265.543 100.714 17.749 6.310 5.328 -

Sbilancio (+/-) 139 (162) 8 (733) 5 4

2 Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di cambio

Per quanto riguarda il rischio di cambio le disposizioni operative stabiliscono che le operazioni in valuta devono essere coperte con provvista di pari divisa e scadenza.

3.3 RISCHI OPERATIVI

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1 Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Nell’ambito dei rischi aziendali, il rischio operativo rappresenta una componente dal contenuto molto ampio, tale talvolta da essere considerato in via residuale rispetto al rischio di credito e al rischio di mercato.Alla luce delle indicazioni emerse nell’ambito del Nuovo Accordo di Basilea (recepite anche dalle “Istruzioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nell’ Elenco Speciale – circ. n. 216 del 5 agosto 1996 – e successivi aggiornamenti”), la nozione di rischio operativo è stata ricondotta alle seguenti categorie di fattori causali:• risorse umane: eventi legati a errori, frodi, violazioni di regole e procedure interne e, in generale, a problemi

d’incompetenza o negligenza del personale• sistemi: tutto ciò che è riconducibile ai sistemi tecnologici in uso e, quindi, in tale categoria rientrano i

problemi relativi ai sistemi informativi, ad errori di programmazione, ad interruzioni nell’infrastruttura di rete e di telecomunicazione

• processi: fattori legati al processo del credito in genere quali violazioni della sicurezza informatica connessa ad un insufficiente sistema di controlli, errori di registrazione e contabilizzazione delle transazioni, errori nei modelli di misurazione

• fattori esterni: riconducibili, in generale, a tutto ciò che sfugge al controllo, quali cambiamenti nel contesto legislativo in genere (con effetti negativi sulla redditività aziendale), atti criminali di varia natura (furti, incendi, etc.); in senso lato in tale categoria potrebbe, in teoria, essere compreso anche il rischio “reputazionale”, ossia riconducibile a perdite potenziali derivanti da un comportamento non corretto con le controparti in

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86 Bilancio 2011 Bilancio 2011

genere; la società, però, ha ritenuto opportuno dedicare ad esso un trattamento a sé stante, in linea con quanto previsto dal Nuovo Accordo di Basilea.

• Lo schema logico di cui sopra è stato condiviso con la Capogruppo nell’ambito della “Policy di gestione dei rischi operativi” di UBI><Banca, con importanti ricadute sul sistema di gestione e rilevazione.

2 Politiche di gestione del rischio operativo

La gestione del rischio operativo parte dalla considerazione che la manifestazione dei rischi connessi, in particolare, ai fattori umani, di sistema e di processo può essere minimizzata con l’introduzione di procedure gestionali chiare e ben definite nella definizione delle responsabilità e con appropriate politiche di controllo interno.In questo ambito, pertanto, i processi aziendali sono documentati nelle procedure interne con previsione di specifici controlli di I livello (controlli di linea) volti al monitoraggio dell’effettivo espletamento delle attività previste; le eventuali anomalie che emergono sono oggetto di indagine, mediante un sistema di controlli di II livello, per valutarne il contenuto in termini di rischio operativo (con o senza impatto a conto economico).Dato che l’efficienza ed efficacia dei processi è considerata condizione essenziale per garantire la continuità aziendale, è presente anche un insieme di controlli di III livello finalizzati all’individuazione di eventuali interventi su singole fasi dell’attività operativa.Per quanto concerne il rischio operativo derivante da circostanze esterne, l’azienda si è dotata di particolari cautele (polizze assicurative, servizi di consulenza da parte di professionisti esterni) con l’obiettivo di minimizzare l’eventualità di manifestazione di eventi che, per loro natura, non possono essere sottoposti a controllo diretto.

2.1 Aspetti organizzativi

La gestione del rischio operativo, secondo le linee guida sopra delineate, è attuata in ottemperanza alla “Policy di gestione dei rischi operativi” della Capogruppo UBI><Banca, con importanti ricadute in ambito organizzativo.In particolare, sono individuate le seguenti 4 categorie di soggetti:• Referente Rischi Operativi (RRO), responsabile nell’ambito della propria entità giuridica della realizzazione

della policy di gestione dei rischi operativi definita per il Gruppo, per quanto attiene agli aspetti connessi alla gestione del rischio operativo, riferisce funzionalmente al Direttore Generale della Capogruppo e partecipa su invito al Comitato Rischi Operativi di quest’ultima; in UBI Factor il ruolo è svolto dal Direttore Generale

• Supporto Rischi Operativi Locale (SROL), riveste il ruolo principale di supporto al Referente Rischi Operativi nel governo complessivo del processo di gestione dei rischi operativi riconducibili all’entità di appartenenza e nella verifica del rispetto dei requisiti di idoneità del sistema di gestione dei rischi operativi; in UBI Factor il ruolo è svolto dal Responsabile della Funzione Risk Management e Antiriciclaggio

• Risk Champion (RC), presidia operativamente lo svolgimento del processo di Gestione dei rischi operativi - in relazione alla propria area di business - ai fini della sua validazione complessiva, coordinando e supportando i Risk Owners, supportando il processo di monitoraggio dei rischi e partecipando alla definizione ed attuazione delle strategie di “mitigance”; in UBI Factor il ruolo viene svolto dai Responsabili delle Aree / Servizi / Funzioni, che, nell’ambito della gestione del rischio operativo, riferiscono direttamente al “RRO” tramite il “SROL”

• Risk Owner (RO), ha il compito di riconoscere e segnalare gli eventi perdita (LDC) e/o potenziali (RSA) che si manifestano; partecipa all’attuazione degli interventi correttivi e migliorativi.In UBI Factor il ruolo è svolto dai soggetti che, in quanto operanti nell’ambito delle Unità Organizzative relative ai “Risk Champions” indicati in precedenza, sono in grado di riconoscere, nell’ambito della propria attività quotidiana, gli eventi di perdita a consuntivo e/o potenziali riconducibili a fattori di rischio operativo.

I controlli di II livello (controllo dei rischi) sono svolti dal Responsabile della Funzione Risk Management e Antiriciclaggio.Si segnala, comunque, che, considerata l’importanza attribuita al processo di “Operational Risk Management”, l’intera struttura aziendale è coinvolta nel continuo nell’attività di monitoraggio, e non necessariamente in sede di espletamento di uno specifico controllo di linea.

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87Bilancio 2011 Bilancio 2011

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Sistemi di classificazione

La classificazione degli eventi di rischio operativo è effettuata in conformità alla “Policy a presidio dei Rischi Operativi del Gruppo UBI Banca” condivisa con la Capogruppo e in linea con quanto previsto dal Nuovo Accordo di Basilea.In particolare le anomalie rilevate dai “Risk Owners” sono condivise elettronicamente dal “Risk Champion” che, a seguito del proprio controllo, provvede a segnalarne il contenuto alla Funzione Risk Management e Antiriciclaggio al fine di evidenziarne l’eventuale impatto in termini di rischio operativo.• Periodicamente, in occasione della rilevazione di perdite operative su nuovi eventi o dell’aggiornamento di

perdite su eventi già censiti, il Responsabile della Funzione Risk Management e Antiriciclaggio provvede ad informare il Servizio Rischi Operativi della Capogruppo.

Sistema di misurazione

Come previsto dalla “Policy di gestione dei rischi operativi”, la rilevazione delle perdite operative e il conseguente sistema di misurazione si sviluppa attraverso due macro attività: la “Loss Data Collection” e il “Risk Assessment”.Nell’ambito della prima, periodicamente al verificarsi di eventi anomali con rischio operativo a cui è connessa una perdita iscritta a conto economico, la Funzione Risk Management e Antiriciclaggio, nella persona del suo Responsabile (che ricopre il ruolo di “SROL”), mediante accesso a specifica applicazione residente sul portale Intranet di UBI><Banca, provvede all’aggiornamento del Data Base “Perdite Operative” di Gruppo; la quantificazione delle perdite a consuntivo è principalmente finalizzata alla successiva segnalazione ad ABI, da parte della Capogruppo, nell’ambito, del “Progetto DIPO”; peraltro, l’informazione è condivisa, su iniziativa della Funzione Risk Management e Antiriciclaggio, all’interno dell’azienda con i “Risk Champions” affinché si possano prendere le necessarie contromisure.L’attività di “Risk Assessment” è finalizzata alla stima delle perdite operative potenziali a cui l’azienda è esposta; tale attività, che si è svolta per la prima volta nel corso del 2007, è caratterizzata per una prima fase (“risk mapping”) di mappatura degli scenari di rischio, principalmente mediante l’analisi di normativa interna / esterna, delle perdite storiche e di sistema e di interviste condotte con gli “esperti” delle unità di business attraverso tutte le fasi del processo; la seconda fase (“self risk assessment”), di auto-diagnosi, è stata caratterizzata dalla valutazione, da parte degli stessi “esperti”, del grado di esposizione al rischio operativo delle attività analizzate, mediante una combinazione di giudizi circa la probabilità che gli eventi potenziali si verifichino nella realtà, il danno economico che la società stessa potrebbe dover affrontare al realizzarsi degli stessi e l’efficacia percepita dei controlli attualmente in essere. Nel corso del 2011 è stata condotta analoga attività e le risultanze emerse, sostanzialmente allineate a quelle degli anni precedenti, sono in corso di condivisione con la Capogruppo. Per quanto riguarda il tipo di approccio da seguire, nell’ambito di quelli previsti dal Nuovo Accordo di Basilea (e recepiti nelle “Istruzioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nell’ Elenco Speciale – circ. n. 216 del 5 agosto 1996 – e successivi aggiornamenti”), il Consiglio di Amministrazione, previa condivisione con la Capogruppo, ha deliberato, nel corso del 2008, di adottare il “metodo standardizzato” (TSA), informandone, attraverso la Capogruppo, anche l’Organo di Vigilanza; tale scelta resta tuttora operante.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Nell’ambito dell’attività di “Loss Data Collection”, nel corso del 2011 le perdite operative registrate ammontano complessivamente a 376 mila euro (pari allo 0,74 % del margine d’intermediazione).L’importo è riconducibile pressoché totalmente a spese legali iscritte a conto economico mediante utilizzo di fondo rischi ed oneri stanziato in precedenza su specifiche posizioni nonché a sopravvenienze passive iscritte a conto economico a fronte di un contenzioso in corso (causa non revocatoria).

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88 Bilancio 2011 Bilancio 2011

3.4 RISCHIO DI LIQUIDITA’

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

3 Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

In generale, il rischio in oggetto può derivare dall’incapacità di reperire fondi o di reperirli a costi superiori a quelli di mercato (“funding liquidity risk”) o dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (“market liquidity risk”) incorrendo in perdite a conto capitale.

1 Gestione del rischio di liquidità

In linea di principio, il rischio in oggetto è di limitata entità atteso che la raccolta della società è concentrata pressoché totalmente presso le Banche del Gruppo, condividendone la politica di approvvigionamento in rapporto alle caratteristiche degli impieghi.Pur in un contesto di Gruppo sostanzialmente tranquillo, si segnala una situazione generale non favorevole del mercato finanziario che ha portato la stessa Capogruppo a contenere in misura rilevante le risorse destinate alle società del Gruppo (tra cui UBI Factor) determinandone una contrazione degli impieghi.Con particolare riferimento ad operazioni di “sconto a titolo definitivo” (IAS compliant) si segnala, tuttavia, un rischio di liquidità di media entità legato alla stima corretta del periodo di “stress time” concordato con le controparti, termine oltre il quale, in caso di mancato o ritardato incasso, la società può subire un “mancato guadagno”.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Alla luce di quanto sopra, con particolare riferimento ad operazioni di “sconto a titolo definitivo” (IAS compliant), nel corso del 2011, per effetto di non corrette stime dello “stress time” connesso alle medesime, la società ha registrato “mancati guadagni” (ossia minori ricavi a conto economico) per circa Euro 132 mila (di cui Euro 99 mila originatisi nel corso primo semestre 2011).

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89Bilancio 2011 Bilancio 2011

Sezione 4 Informazioni sul patrimonio

4.1 Il patrimonio dell’impresa

4.1.1 Informazioni di natura qualitativa

Il patrimonio netto della società è composto dal capitale sociale, interamente versato, da sovrapprezzi di emissione, da riserve derivanti dalla politica di destinazione utile netto di esercizio (nell’ambito delle indicazioni di pay-out fornite dalla Capogruppo, azionista unico), da avanzi di fusione, da riserve derivanti da plusvalenze per cessione ramo d’azienda e da riserve FTA. Non sono presenti riserve da valutazione, ad eccezione della riserva derivante dalla valutazione attuariale del TFR (Actuarial Gain/Loss). Non sono detenute azioni proprie e non sono detenuti strumenti di capitale.

4.1.2 Informazioni di natura quantitativa

4.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione

Voci/valoriImporto

31/12/2011Importo

31/12/2010

1. Capitale 36.116 36.116

2. Sovrapprezzi di emissione 2.066 2.066

3. Riserve 83.110 69.371

- di utili 74.895 61.156

a) legale 7.223 7.223

b) statutaria - -

c) azioni proprie - -

d) altre 67.672 53.933

- altre 8.215 8.215

4. (Azioni proprie) - -

5. Riserve da valutazione (123) (55)

- Attività finanziarie disponibili per la vendita - -

- Attività materiali - -

- Attività immateriali - -

- Copertura di investimenti esteri - -

- Copertura dei flussi finanziari - -

- Differenze di cambio - -

- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -

- Leggi speciali di rivalutazione - -

- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (123) (55)

- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto - -

6. Strumenti di capitale - -

7. Utile (perdita) d'esercizio 6.756 18.601

Totale 127.925 126.099

4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza

4.2.1 Patrimonio di vigilanza

4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa

Il “patrimonio di vigilanza” è calcolato a partire dai valori patrimoniali e dal risultato economico determinati con l’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sulla base delle “Istruzioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nell’Elenco Speciale – circ. n. 216 del 5 agosto 1996 e successivi aggiornamenti”, nonché delle “Istruzioni per la redazione dei bilanci degli intermediari iscritti nell’Elenco Speciale – dicembre 2009”, entrambe emanate dalla Banca d’Italia. Il “patrimonio di vigilanza” è calcolato come somma algebrica di una serie di elementi positivi e negativi, la cui computabilità viene ammessa - con o senza limitazioni - in relazione alla loro ‘qualità’ patrimoniale.Le componenti positive del patrimonio, depurate dagli eventuali oneri di natura fiscale, devono poter essere

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90 Bilancio 2011 Bilancio 2011

utilizzate senza restrizioni o ritardi per la copertura dei rischi e delle perdite aziendali nel momento in cui tali rischi o perdite si manifestano.Il “patrimonio di vigilanza” di UBI Factor si compone del “patrimonio di base” (TIER 1) e del “patrimonio supplementare” (TIER 2) (non sono presenti deduzioni quali i c.d. “filtri prudenziali”2 che, in caso contrario, andrebbero computati in aumento e/o diminuzione a seconda della natura). In dettaglio, con riferimento a UBI Factor:• il “patrimonio di base” (TIER 1) include il capitale versato (corrispondente alla voce 120 dello Stato

Patrimoniale), le riserve (riconducibili alle voci 150 e 160 dello Stato Patrimoniale), l’utile di periodo al netto della parte potenzialmente destinabile a dividendi e altre forme di erogazione (corrispondente alla voce 180 dello Stato Patrimoniale); dal totale dei suddetti elementi vengono dedotte le immobilizzazioni immateriali (corrispondente alla voce 110 dello Stato Patrimoniale).

• La somma algebrica degli elementi positivi e negativi del patrimonio di base costituisce il “patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre” che, sommato algebricamente agli “elementi da dedurre dal patrimonio di base” (pari al 50 % delle interessenze azionarie superiori al 10% in banche e società finanziarie - nella fattispecie riguardanti la partecipazione nella società Siderfactor S.p.A. in liquidazione), determina il “totale patrimonio di base”.

• il “patrimonio supplementare” (TIER 2) comprende le riserve da valutazione generatesi in sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, con particolare riguardo agli effetti sul Fondo Trattamento di Fine Rapporto (corrispondenti alla voce 170 dello Stato Patrimoniale).

• Tale importo, non essendoci in UBI Factor i c.d. “filtri prudenziali”, costituisce il “patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre” che, sommato algebricamente agli “elementi da dedurre dal patrimonio supplementare” (pari al 50 % delle interessenze azionarie superiori al 10% in banche e società finanziarie - nella fattispecie riguardanti la partecipazione nella società Siderfactor S.p.A. in liquidazione), determina il “totale patrimonio supplementare”.

• il “patrimonio di vigilanza” è la risultante della somma algebrica del “patrimonio di base” e del “patrimonio supplementare”, non essendo presenti in UBI Factor altri elementi da dedurre, nonché altri importi componenti il cosiddetto “patrimonio di terzo livello” (TIER 3).

4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa

Totale 31/12/2011 Totale 31/12/2010

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 125.915 107.214

B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: - -

B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - -

B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) - -

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 125.915 107.214

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 162 283

E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 125.753 106.931

F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali (123) (55)

G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: - -

G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - -

G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) - -

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) (123) (55)

I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare 162 283

L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) (285) (338)

M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare - -

N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 125.468 106.593

O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) - -

P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 125.468 106.593

4.2.2 Adeguatezza patrimoniale

4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa

Le nuove disposizioni di vigilanza prudenziale emanate da Banca d’Italia (“Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le Banche – circ. n. 263 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti”; “Istruzioni di Vigilanza per gli intermediari finanziari iscritti nell’Elenco Speciale – circ. n. 216 del 5 agosto 1996 e successivi aggiornamenti”)

2 I filtri prudenziali sono correzioni apportate alle voci del patrimonio netto di bilancio, allo scopo di salvaguardare la qualità del patrimonio di vigilanza e di

ridurne la potenziale volatilità indotta dall’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS.

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91Bilancio 2011 Bilancio 2011

sottolineano l’importanza del processo aziendale di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale, stabilendo, in generale, che le banche e gli intermediari debbano definire un processo volto a determinare il capitale complessivo adeguato, in termini attuali e prospettici, a fronteggiare tutti i rischi rilevanti (c.d. processo ICAAP). La Capogruppo UBI Banca ha, in tal senso, istituito una specifica unità organizzativa denominata Servizio ICAAP, all’interno dell’Area Risk Management, a cui è stata affidata la responsabilità delle attività connesse con il processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale corrente e prospettica.Per UBI Factor la normativa di riferimento (“Istruzioni di Vigilanza per gli intermediari finanziari iscritti nell’Elenco Speciale – circ. n. 216 del 5 agosto e successivi aggiornamenti”) non prevede obblighi su base individuale, in quanto società appartenente al Gruppo UBI sottoposto a vigilanza su base consolidata.La Funzione Risk Management e Antiriciclaggio di UBI Factor, peraltro, monitora internamente la composizione del patrimonio e la sua adeguatezza in rapporto agli obblighi regolamentari nonché in rapporto alla propensione al rischio della società (condivisa con la Capogruppo nell’ambito della “mission” aziendale definita di concerto con la Capogruppo nell’ambito delle linee guida recepite dallo stesso C.d.A. di UBI Factor), confrontandosi nel continuo con il proprio Direttore Generale e informandone su base semestrale il Consiglio di Amministrazione; inoltre, sulla base delle istruzioni ricevute dal Servizio ICAAP della Capogruppo, provvede all’alimentazione dei flussi informativi periodici con particolare riferimento ai requisiti patrimoniali in termini di rischio di credito e operativo, nonché per quanto concerne il rischio tasso.Il Direttore Generale di UBI Factor, inoltre, si coordina con la Capogruppo (attraverso la partecipazione ai Comitati di Direzione di quest’ultima, nonché con il confronto con l’Alta Direzione di UBI Banca) per valutare eventuali specifici interventi (sul patrimonio o di mitigazione, per esempio, del rischio di credito sottostante) resi necessari da operazioni che possano avere impatti patrimoniali particolarmente significativi.Con particolare riferimento all’adeguatezza regolamentare del patrimonio individuale, UBI Factor adotta il “metodo standardizzato” sia per quanto concerne il rischio operativo sia per il rischio di credito.

4.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa

Categorie/ValoriImporti non ponderati Importi ponderati/requisiti

31/12/2011 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2010

A. ATTIVITA' DI RISCHIO - - - -

A.1 Rischio di credito e di controparte - - - -

1. Metodologia standardizzata 6.632.977 6.802.334 1.773.417 1.581.741

2. Metodologia basata sui rating interni - - - -

2.1 Base - - - -

2.2 Avanzata - - - -

3. Cartolarizzazioni - - - -

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA - -

B.1 Rischio di credito e di controparte 106.405 94.904

B.2 Rischi di mercato - -

1. Metodologia standard - -

2. Modelli interni - -

3. Rischio di concentrazione - -

B.3 Rischio operativo - -

1. Metodo base - -

2. Metodo standardizzato 7.848 7.764

3. Metodo avanzato - -

B.4 Altri requisiti prudenziali - -

B.5 Altri elementi del calcolo (28.563) (25.667)

B.6 Totale requisiti prudenziali 85.690 77.001

C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICENTI DI VIGILANZA - -

C.1 Attività di rischio ponderate 1.773.417 1.581.741

C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 7,09% 7,55%

C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 7,07% 7,53%

I valori sopra esposti sono desunti dall’elaborazione della Segnalazione di Vigilanza Base 5. In particolare si evidenzia che:

1) A.1.1. Rischio di credito : i valori ponderati sono determinati applicando alle esposizioni equivalenti i coefficienti di ponderazione previsti dalla

normativa di Banca d’Italia in base alla tipologia di clientela;

2) B.1. Requisito patrimoniale: viene calcolato nella misura fissa del 6% del totale dei valori ponderati;

3) B.3.2. Rischio operativo: viene calcolato nella misura fissa del 15% della media del Margine di Intermediazione degli ultimi tre esercizi;

4) B.5 Riduzione dei requisiti patrimoniali: è determinata nella misura fissa del 25% dei requisiti come sopra determinati, in quanto la nostra società è

parte di Gruppo bancario consolidante;

5) B.6 Totale requisiti prudenziali: è dato dalla somma algebrica dei valori B.1, B.3.2 e B.5.

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92 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci Importo lordo Imposta sul reddito Importo netto

10. Utile (Perdita) d'esercizio 13.262 (6.507) 6.755

Altri componenti reddituali

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita:

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

- rettifiche da deterioramento - - -

- utili/perdite da realizzo - - -

c) altre variazioni - - -

30. Attività materiali - - -

40. Attività immateriali - - -

50. Copertura di investimenti esteri:

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

c) altre variazioni - - -

60. Copertura dei flussi finanziari: - - -

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

c) altre variazioni - - -

70. Differenze di cambio:

a) variazioni di valore - - -

b) rigiro a conto economico - - -

c) altre variazioni - - -

80. Attività non correnti in via di dismissione:

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

c) altre variazioni - - -

90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti (94) 26 (68)

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni

valutate a patrimonio netto:

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

- rettifiche da deterioramento - - -

- utili/perdite da realizzo - - -

c) altre variazioni - - -

110. Totale altre componenti reddituali (94) 26 (68)

120. Redditività complessiva (Voce 10+110) 13.168 (6.481) 6.687

Sezione 6 – Operazioni con parti correlate

Come previsto dallo IAS 24 si forniscono di seguito le informazioni relative ai rapporti con le parti correlate.

6.1 Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica(Valori unità di Euro)

Voci Totale 31/12/2011

Amministratori 163.307

Sindaci 121.759

Dirigenti 279.569

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93Bilancio 2011 Bilancio 2011

6.2 Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci

Non risultano né crediti né garanzie rilasciate in favore di amministratori e sindaci, nonché di altre parti correlate, come previsto dallo IAS 24.

6.3 Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Nella tabella seguente si evidenzia il dettaglio dei rapporti patrimoniali e economici nei confronti delle società del Gruppo e parti correlate:

ATTIVO PASSIVO COSTI RICAVI

Controllante

UBI Banca 5.193.603 2.712.137.653 (31.727.138) 14.949

Società del Gruppo

Banco di Brescia - 5.325.482 (1.056.926) 16.364

Banca Regionale Europea 239.356 626.688 (3.646.282) 3.859

Banco S.Giorgio - 89.751 (148.228) -

Banca Valle Camonica 253.848 64.769 (205.245) 547

UBI Private Investment - 226 (7.320) -

UBI Leasing 50.632 - - 200.723

UBI Sistemi Servizi - - (155.014) -

Coralis Rent - 771 (7.995) -

Banca Popolare Bergamo 50.729 1.063.442 (3.228.196) 13.730

Banca Popolare Commercio Industria 195.242 185.874 (441.335) 20.777

Banca Popolare Ancona - 18.983 (75.660) -

IW Bank - 1.087 (34.418) -

Società collegate

Siderfactor S.p.A. in liquidazione 32.581.615 5.308 (5.308) 1.272.564

I rapporti patrimoniali sopra dettagliati possono essere così descritti:

- UBI Banca: i saldi passivi relativi alle linee di credito concesse alla società, i crediti e i debiti fiscali per imposte dirette nell’ambito del consolidato fiscale, le fatture da ricevere per le commissioni di garanzia ricevute e per i servizi resi;

- Società del Gruppo: i saldi attivi e passivi di c/c, le fatture da ricevere relative alle commissioni di segnalazione ed ai servizi resi, i crediti e i debiti per il personale distaccato in/out;

- Società collegate: il saldo del conto finanziamento concesso dalla società e le fatture da ricevere.

I rapporti economici sopra dettagliati possono essere così descritti:

- UBI Banca: gli interessi passivi corrisposti sulle linee di credito concesse alla società, le spese bancarie, le commissioni passive su garanzia concesse ed il costo dei servizi resi;

- Società del Gruppo: gli interessi attivi e passivi sui saldi di c/c, le spese bancarie, le commissioni passive di segnalazione, i costi e ricavi per il personale distaccato in/out, gli affitti passivi ed il costo dei servizi resi;

- Società collegate: gli interessi attivi sul conto finanziamento concesso dalla società, i ricavi per service amministrativo e le commissioni passive di segnalazione.

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94 Bilancio 2011 Bilancio 2011

Pubblicità dei corrispettivi di revisione legale (*) e dei servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies.

Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si riportano nella tabella che segue le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione KPMG S.p.A. ed alle società appartenenti alla stessa rete per i seguenti servizi:

1) Servizi di revisione che comprendono:

• l’attività di controllo dei conti annuali, finalizzata all’espressione di un giudizio professionale; • l’attività di controllo dei conti infrannuali.

2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento, la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di affidabilità in relazione a tale specifico elemento.

3) Servizi di consulenza fiscale.4) Altri servizi che comprendono incarichi di natura residuale.

I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2011, sono quelli contrattualizzati, comprensivi di eventuali indicizzazioni (non includono spese vive, l’eventuale contributo di vigilanza e l’IVA).

Non sono inclusi, come da disposizione citata, i compensi riconosciuti ad eventuali revisori secondari o a soggetti delle rispettive reti.

Tipologia di serviziSoggetto che ha erogato il servizio

Destinatario del servizio

Compensi (Euro)

Revisione legale (*): KPMG S.p.A. UBI Factor S.p.A.

- bilancio annuale 87.800

- revisione reporting package semestrale 27.165

Servizi di attestazione:

- Mod. UNICO, IRAP, Mod. 770 Semplificato e Ordinario KPMG S.p.A. UBI Factor S.p.A. 3.080

Altri servizi:

- supporto metodologico nell'ambito del progetto KPMG Advisory S.p.A. UBI Factor S.p.A. 298.000

di migrazione del sistema informativo

- verifica bilancio in inglese KPMG S.p.A. UBI Factor S.p.A. 10.000

- consulenze Polonia KPMG Tax M.Michna Sp.k. UBI Factor S.p.A. 46.510

Totale 472.555

(*) Come definita dal D.Lgs. n. 39 del 27.1.2010

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95Bilancio 2011 Bilancio 2011

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96 Bilancio 2011