Relazione tecnica - comune.castelleone.cr.it · Relazione tecnica _____ Indice 1. Premessa 2....

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Relazione tecnica _______________________________________________________________________________________

Indice

1. Premessa 2. Caratteristiche del percorso ciclabile 3. Il sottopasso alla Strada SP ex-SS n.415 “Paullese” 4. Impermeabilizzazioni 5. Opere di completamento

- barriere di sicurezza - raccolta ed allontanamento acque stradali - illuminazione stradale - segnaletica stradale - opere a verde

6. Aree da espropriare 7. Aree da occupare temporaneamente 8. Modalità per l’esecuzione dei lavori 9. Cronoprogramma fasi attuative 10. Indicazioni per la stesura del Piano di Sicurezza 11. Allegati

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1. Premessa La presente relazione tecnica illustra le caratteristiche principali delle opere necessarie alla realizzazione di una strada ciclabile che collega la via Bodesine con la zona industriale del Comune di Castelleone nella soluzione scelta ed individuata nella Relazione illustrativa. Il progetto prevede l’attraversamento della SP ex-SS415 mediante la costruzione di un manufatto in c.a nell’area di allestimento e la successiva traslazione in sede definitiva sotto la sede stradale. L’interruzione del traffico sarà limitato alla sola fase di traslazione del monolite e avrà una durata complessiva di circa 24 ore. Prima di effettuare la traslazione del monolite nella sede finale, dovranno essere eseguite le prove di carico per il collaudo statico. L’accesso al sottopasso posto ad una quota di - 4,00 m dal piano stradale, sarà realizzato mediante rampe in calcestruzzo armato aventi pendenza inferiore al 5%.

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2. Caratteristiche del percorso ciclabile Con riferimento alla tavola di progetto n.5 il nuovo tratto di ciclabile avrà le seguenti caratteristiche principali:

- origine in via Bodesine - destinazione ingresso alla zona industriale - sede autonoma ed indipendente - circolazione bidirezionale - uso promiscuo (cicli e pedoni) - lunghezza metri 300,00 circa - larghezza metri 3,50 - pendenza longitudinale max. 4,3%

Il percorso sarà costituito, a partire dall’origine:

- un tratto pianeggiante d’ingresso alla rampa da via Bodesine - una rampa a scendere di lunghezza 82 m. a pendenza pari a 4,4 % - un attraversamento stradale in piano, di lunghezza 20 m. e a quota – 4,00 - una rampa a salire di lunghezza 60 m. a pendenza pari a 4,4 % e rampa

una di lunghezza m.43 con pendenza 3,4% - tratto di percorso in piano di lunghezza m.85 ricavato sulla strada già esistente e che collega alla viabilità interna alla zona industriale

L’attraversamento stradale avverrà in sottopasso ad una quota di -4,00 m dal piano stradale e avrà un’altezza libera non inferiore a 2,50 m. La pavimentazione della ciclabile sarà eseguita in asfalto che consente di mantenere un costo basso, un’ottima scorrevolezza per il ciclista e velocità di realizzazione. Le rampe che conducono al sottopasso saranno dotate di muri di sostegno in calcestruzzo armato gettato in opera.

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3. Il sottopasso alla strada SP ex-S.S 415 “Paullese” Il manufatto scatolare sarà costituito da un monolite in calcestruzzo armato a sezione rettangolare costruito su una platea di varo e pronto per la traslazione in sede di esercizio. La sezione del monolite avrà le seguenti dimensioni interne:

- altezza 2,65 m. - larghezza 3,50 m. - lunghezza 17,00 m.

Gli elementi strutturali dovranno avere i seguenti spessori minimi: - soletta d’estradosso 0,50 m. - basamento 0,50 m. - pareti laterali 0,40 m.

I materiali da impiegarsi dovranno avere i requisiti minimi:

- classe del calcestruzzo C 30/37 con a/c = 0.5 - acciaio per c.a B 450 C

Si allega la sezione trasversale del monolite (Allegato 1) e delle rampe (Allegato 2). Il manufatto dovrà essere adeguatamente impermeabilizzato su tutte le superfici a contatto con il terreno e con le acque di falda. Le riprese dei getti saranno a tenuta idraulica e dotate di giunti composti da bentonite di sodio. La costruzione del monolite avverrà nei pressi della strada da attraversare e sarà spinto dalla sede di allestimento e costruzione fino alla sede di esercizio con martinetti idraulici agenti sulla platea di fondo e contrastati su una parete di reggispinta. Considerato il basso spessore di ricoprimento del manufatto non è possibile mantenere la sede stradale in esercizio durante la spinta; anche adottando quegli accorgimenti che potrebbero garantire la regolarità del traffico, c’è il pericolo di trascinamenti di materiale per attrito fra manufatto e terreno generato dalla spinta. La fase di spinta sarà pertanto eseguita in trincea a scavo aperto e prevedendo l’interruzione del traffico stradale per il tempo minimo necessario a ripristinare le condizioni di transitabilità (circa 24 ore).

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4. Impermeabilizzazioni Assume particolare importanza, al fine della conservazione delle strutture e della sicurezza dell’utenza, proteggere adeguatamente tutte le strutture interrate (sottopasso e rampe) poste al di sotto del livello della falda freatica e quindi a contatto con l’acqua della stessa. Esse dovranno essere adeguatamente protette per preservare l’interno del monolite e delle rampe da venute d’acqua per infiltrazioni nelle strutture stesse. Sulla base dell’esperienza acquisita nel corso della realizzazione di opere simili per condizioni di progetto, si propone l’utilizzo di conoscenze e prodotti di provata esperienza e presenti sul mercato da decenni. Monolite Relativamente alle modalità esecutive delle opere in c.a., la migliore garanzia di tenuta idraulica è fornita dalla monoliticità delle strutture gettate in opera. In particolare per il monolite che, per le modalità esecutive della spinta, non potendosi applicare impermeabilizzazioni sulle superfici esterne (in quanto soggette a degrado per l’abrasione in fase di spinta), i getti dovranno essere particolarmente curati al fine evitare migrazioni di acqua attraverso vespai, corpi estranei e discontinuità o micro fessurazioni. Pertanto non potendosi effettuare impermeabilizzazioni esterne si adotterà un sistema di impermeabilizzazione interna di tipo cementizio plastico in grado di resistere a spinta idrostatica negativa. La protezione continua, impermeabile e perfettamente adesa alla superficie del cls evita fenomeni di trasmigrazione tra interfaccia cls e manto impermeabile. In caso di rottura accidentale si potrà circoscrivere il punto di venuta e provvedere facilmente alla riparazione. (vedere schema Allegato 3) Rampe Le rampe saranno realizzate su una platea continua sulla quale saranno impostati i muri di elevazione dotati di giunti strutturali e di dilatazione/contrazione per assorbire gli assestamenti del terreno o eventi sismici. Anche le rampe e i giunti dovranno essere resi ermetici all’acqua di falda. Per l’impermeabilizzazione sottoquota delle superfici orizzontali e verticale dei muri fino al livello max. della falda, sarà utilizzato un impermeabilizzante pregetto bentonitico auto-agganciante al calcestruzzo, che grazie alla sua particolare struttura dà al prodotto un imbattibile autoconfinamento con prestazioni di impermeabilità elevatissime. La formazione di un catino impermeabile tra platea e muri è condizione indispensabile per garantire l’ermeticità dell’insieme.

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Tutte le riprese di getto orizzontali e verticali dovranno essere opportunamente sigillate mediante posizionamento sulle superfici di un cordolo continuo bentonitico (vedi schema Allegato 4). 5. Opere di completamento Sono previste le seguenti opere di completamento: a) impianto di raccolta e di sollevamento acque b) barriere di sicurezza stradali c) illuminazione pubblica d) segnaletica stradale e) opere a verde f) arredo Impianto di raccolta e di sollevamento acque La raccolta delle acque fluenti dalla sede ciclabile avverrà mediante canalette posizionate sia lateralmente che a fondo rampa e collegate ad una vasca di accumulo. Il progetto prevede l’installazione di una vasca prefabbricata in c.a per la raccolta delle acque meteoriche situata nel punto più basso delle rampe di accesso al sottopasso stradale. La capacità della vasca è stabilita in funzione della massima portata meteorica di afflusso e della superficie del bacino di raccolta. Il sollevamento delle acque sarà effettuato da n.2 elettropompe centrifughe sommergibili idonee al pompaggio di acque meteoriche. Il funzionamento delle pompe sarà comandato da un regolatore automatico di livello con segnalazione di troppo pieno in collegamento ad un impianto d’allarme. Barriere di sicurezza stradali Sono previste barriere metalliche di sicurezza a tre onde per la protezione allo sviamento dei veicoli nei tratti più vicini alla pista ciclabile. Le barriere saranno poste al margine esterno della banchina della strada statale. Sono elementi necessari in situazioni di particolare pericolosità del traffico veicolare come ad esempio nei tratti in affiancamento alla SP con traffico veloce e pesante. Il lato del guardrail rivolto verso la pista ciclabile potrà essere opportunamente schermato con arredo a verde piantumato alla distanza opportuna per le operazioni periodiche di manutenzione.

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Illuminazione pubblica Il nuovo tratto stradale sarà dotato di un impianto di illuminazione pubblica idoneo a garantire un’adeguata visibilità nelle ore notturne. Il livello di illuminazione in funzione del servizio richiesto non sarà inferiore a 5 lux in superficie e 100 lux nel sottopasso. Gli apparecchi dovranno soddisfare alle norme CEI e portare il marchio IMQ, essere del tipo chiusi con grado di protezione meccanica IP55 e classe II. La disposizione dei centri luminosi sarà di tipo unilaterale con altezza di montaggio pari a 3 m. e interdistanza fra i centri luminosi di metri 15. All’interno del sottopasso saranno installate n.4 plafoniere dotate di batteria tampone con intervento automatico in mancanza di energia elettrica. L’impianto sarà alimentato con cavo in tubo rigido del diametro di 100 mm. in materiale plastico interrato ad una profondità di 1,00 m. Ogni centro luminoso sarà dotato di un pozzetto prefabbricato per la derivazione del cavo di alimentazione all’apparecchio d’illuminazione. Gli apparecchi luminosi saranno del tipo a Led con temperatura di calore approx. di 3200 °K. La scelta della tecnologia Led garantisce un risparmio annuo rispetto alla lampada di riferimento tradizionale di circa 232 Kwh/anno cad. centro luminoso. (vedi Allegato 5) Segnaletica stradale Il nuovo tracciato sarà completo di segnaletica orizzontale e verticale idonea a fornire tutte le indicazioni di percorso ai ciclisti secondo quanto predisposto dal Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada. Opere a verde Siepi ed arbusti costituiranno elementi di separazione e di mitigazione con la viabilità veicolare nonché elementi d’arredo e di riqualificazione del percorso ciclo-pedonale. Saranno previste essenze resistenti e a lento accrescimento che richiedano quindi limitata manutenzione. Saranno messe a dimora specie arbustive ed arboree tipiche della vegetazione locale. Arredo Ai margini del percorso saranno previsti elementi d’arredo a disposizione del ciclista e del pedone.

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6. Aree da espropriare Con riferimento alla tavola n.7 le aree da acquisire sono così individuate: - mappale 145 foglio n. 28 per una superficie stimata di mq. 500 - mappale 458 foglio n. 28 per una superficie stimata di mq. 50 - mappale 225 foglio n. 28 per una superficie stimata di mq. 500 - mappale 227 foglio n. 28 per una superficie stimata di mq. 227 - mappale 722 foglio n.28 per una superficie stimata di mq. 236 Complessivamente l’area di esproprio è circa 1513 mq. 7. Aree da occupare temporaneamente L’area di cantiere idonea per l’allestimento e la costruzione del monolite è stata individuata sul mappale 145 foglio n.28. E’ l’unica area completamente libera da costruzioni e sottoservizi per cui si presta particolarmente per tutte le operazioni di cantiere e di successiva spinta del monolite. Completate le operazioni di cantiere e di spinta del monolite, l’area sarà restituita alla proprietà ripristinata come nello stato attuale cioè a prato con nuova recinzione. La superficie di occupazione temporanea necessaria per tutte le lavorazioni di cantiere è stimata pari a circa mq. 2210 così individuata:

- mappale 145 fg.28 mq. 1000 - mappale 458 fg.28 mq. 400 - mappale 225 fg.28 mq. 360 - mappale 227 fg.28 mq. 450

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8. Modalità per l’esecuzione dei lavori I lavori di cantiere saranno pianificati al fine di evitare interferenze con il traffico veicolare in transito sulla Statale e per ridurre al minimo indispensabile l’interruzione del traffico durante la traslazione del monolite sotto la carreggiata stradale. Le aree di intervento sono libere e dopo la loro acquisizione potranno essere rese immediatamente disponibili per l’inizio dei lavori. L’impresa Appaltatrice dovrà essere in grado di attuare un programma di lavori che preveda contemporaneamente la fase di costruzione del monolite scatolare e la formazione dei due raccordi stradali al sottopasso. Le fasi di traslazione del monolite sotto la sede stradale dovranno essere preventivamente concordate con la Direzione Lavori e l’Ente gestore della SP ex-S.S. 415, al fine di limitare al minimo indispensabile l’interruzione di traffico che si prevede essere non superiore a 24 ore circa. Le operazioni di scavo, traslazione del monolite, reinterro e ripristino della sede stradale dovranno essere ben organizzate ed avvenire senza alcuna interruzione, dall’inizio fino alla riapertura della viabilità e nei tempi minimi previsti. Per la costruzione del monolite si prevede l’esecuzione di uno scavo spinto al di sotto del livello della falda freatica. Al fine di poter operare in assenza di acqua e con le scarpate dello scavo stabili, si dovrà prevedere, in dipendenza del periodo stagionale in cui si effettuerà lo scavo, l’installazione di un impianto di drenaggio con well-point per abbassare temporaneamente il livello della falda al di sotto della quota di fondo scavo. L’impianto dovrà rimanere attivo per tutta la durata delle costruzione, la successiva spinta del sottopasso ed il collegamento alle rampe stradali. Completato la traslazione del monolite ed effettuati i raccordi di completamento delle rampe al sottopasso, si potrà procedere al riempimento degli scavi dell’area di cantiere mediante il terreno di risulta degli scavi stessi.

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9. Cronoprogramma fasi attuative Per la programmazione delle opere si possono prevedere le seguenti fasi di attuazione con i tempi massimi : a- progettazione preliminare e definitiva 30 giorni b- progettazione esecutiva 30 giorni c- approvazione progettazione esecutiva 30 giorni d- gara d’appalto e affidamento lavori 30 giorni e- esecuzione dei lavori 180 giorni f- collaudo finale 30 giorni Si allega lo schema del cronoprogramma delle fasi attuative. (Allegato 6) 10. Indicazioni preliminari per la stesura del Piano di Sicurezza I lavori in oggetto, per durata e tipologia, rientrano nel campo di applicazione del Decreto legislativo 9 aprile 2008 n.81 e successive modificazioni riguardanti la sicurezza dei lavoratori nei cantieri temporanei e mobili. Le opere dovranno essere pianificate con scelte atte a definire l’organizzazione del lavoro e della sicurezza; in particolare dovranno essere nominati i soggetti ai quali affidare la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori nel cantiere e definiti i criteri di sicurezza e le scelte tecniche esecutive atte a prevenire infortuni agli esecutori delle opere. Il cantiere dovrà essere dotato di adeguate recinzioni metalliche ed elementi in cls tipo (new jersey) al fine di prevenire l’accesso all’area di cantiere e degli scavi aperti per tutta la durata dei lavori. Per la natura dei lavori da realizzare si dovrà porre attenzione alle seguenti attività lavorative:

- esecuzione scavi profondi - movimentazione macchine operatrici - ponteggi - opere provvisionali - casserature per getti in opera e disarmo - legature armature in acciaio per c.a - getti calcestruzzo - impermeabilizzazioni - stesura manto di conglomerato bituminoso

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L’Impresa Appaltatrice sarà tenuta ad elaborare il Piano Operativo di Sicurezza per tutte le attività inerenti all’appalto. Lo stesso dicasi per le eventuali imprese subappaltatrici. L’allestimento del cantiere dovrà prevedere idonei box uffici e ricovero del personale con i relativi servizi igienici per tutta la durata dei lavori. L’ingresso/uscita degli automezzi, dovrà consentire di svolgere le attività sulle aree individuate dal Piano di Coordinamento senza causare interferenze con la normale viabilità della SP ex-SS N.415. A tale scopo dovranno essere previste le idonee tabelle di segnalazione del cantiere secondo quanto previsto dal Codice Stradale. Per quanto riguarda i possibili pericoli provenienti dall’ambiente esterno si segnalano in particolare:

- interferenza dei mezzi operativi con il traffico stradale proveniente dalla SP ex-SS415;

- presenza dei sottoservizi individuati nella tavola n. 3; Le prime indicazioni sull’organizzazione dell’area di cantiere sono riportate sulla tavola n.8.

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ALLEGATI

Cronoprogramma dei lavori

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

1 Progettzione Preliminare ed Definitiva

2 Progettazione Esecutiva

3 Approvazione progettazione Esecutiva

4 Gara d'Appalto e affidamento lavori

5 Esecuzione Lavori

6 Collaudo Finale

ALLEGATO n. 6

Pro

gr.

Fasi

Lavori di realizzazione di una nuova pista ciclabile di collegamentoalla zona industriale del capoluogo attraverso un sottopasso alla Ex- S.S.415

Mesi