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Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula AMBITO TERRITORIALE DI GRUMO APPULA PIANO SOCIALE DI ZONA 2014/2016 Relazione Sociale 2014

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Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

AMBITO TERRITORIALE DI GRUMO APPULA

PIANO SOCIALE DI ZONA 2014/2016

Relazione Sociale 2014

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2 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

INDICE

Indice della Relazione Sociale di Ambito al 31 dicembre 2014

Premessa Pag. 3

1. L’Ambito come Comunità: un profilo in evoluzione

1.1 Le caratteristiche del territorio, la struttura demografica, le dinamiche della popolazione. 1.2 Fenomeni e bisogni sociali emergenti.

Pag. 5 Pag. 11

2. Mappa locale del sistema di offerta di servizi sociosanitari

2.1 L’incrocio tra domanda e offerta di servizi e prestazioni erogati nell’ambito del Piano Sociale di Zona 2.1.1 Servizi per la prima infanzia e la conciliazione dei tempi; 2.1.2 Servizi di pronta accoglienza, orientamento e inclusione attiva; 2.1.3 Servizi per sostenere la genitorialità e di tutela dei minori; 2.1.4 Servizi e Strutture per l’integrazione socio- sanitaria e la presa in carico integrata delle non autosufficienze; 2.1.5 Servizi e Strutture per prevenire e contrastare la violenza sulle donne e sui minori; 2.1.6 Azioni di sistema e governance. 2.2 Le azioni trasversali all’attuazione del Piano Sociale di Zona. 2.3 La dotazione infrastrutturale dell’ambito territoriale ed i servizi autorizzati. 2.4 Le risorse finanziarie impiegate.

Pag. 14 Pag. 24 Pag. 27 Pag. 31

3. L’integrazione tra politiche e interventi territoriali 3.1 L’integrazione con le politiche sanitarie, della casa, le politiche attive del lavoro e dell’istruzione, le politiche di contrasto alla povertà. 3.2 La partecipazione a progetti con finanziamenti dell’Unione Europea o altri Enti 3.3 La promozione del Capitale sociale, il coinvolgimento delle risorse solidaristiche e fiduciarie del territorio,la partecipazione dei cittadini.

Pag. 35 Pag. 36 Pag. 38

4. Esercizi di costruzione organizzativa e governance del Piano Sociale di Zona 4.1 Punti di forza e di debolezza del livello raggiunto nella governance territoriale.

Pag. 40

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Premessa

Attraverso la presente relazione sociale di Ambito si illustrano i principali elementi di

risultato e le criticità che hanno caratterizzato il 2014, primo anno di attuazione del nuovo Piano Sociale di Zona 2014/2016 dell’Ambito di Grumo Appula approvato in Conferenza di Servizi in data 20 maggio 2014. Con il nuovo ciclo di programmazione l’Ambito Territoriale ha avviato, anche in considerazione di quanto previsto dal Piano Regionale per le Politiche Sociali 2013/2015, un percorso di autoanalisi e valutazione critica delle proprie prassi operative, degli obiettivi pianificati e dei risultati conseguiti nonché delle criticità principali rilevate a chiusura del precedente ciclo di programmazione. Tanto è stato fatto al fine di operare una più efficace programmazione sociale che garantisse il raggiungimento del traguardo degli Obiettivi di Servizio previsti dallo stesso PRPS, in continuità con quanto di positivo si era in precedenza costruito ma anche innovando e incrementando/ sviluppando il sistema dei Servizi Sociali e Socio- Sanitari integrati dell’Ambito. Tale traguardo è apparso l’unico effettivamente raggiungibile anche perché traducibile in effettivo lavoro nel dare un connotazione di efficacia ed efficienza al Sistema di Welfare Locale anche considerando gli stringenti vincoli di finanza pubblica in cui operano gli Enti locali. Nel 2014 l’Ambito Territoriale di Grumo Appula ha intrapreso il percorso tracciato con il nuovo ciclo di programmazione estremamente sintetizzabile in azioni di ulteriore razionalizzazione della spesa, forte integrazione tra le diverse fonti di finanziamento e significativa concentrazione delle risorse intorno agli Obiettivi di Servizio. Perseguendo queste grandi linee direttrici si è operato nella direzione del consolidamento, rafforzamento e sviluppo della rete di Servizi essenziali creata nel corso degli anni, ricercandone un ulteriore innalzamento del livello di qualità nell’erogazione delle prestazioni. Puntare al raggiungimento dei valori target degli Obiettivi di Servizio previsti dal PRPS non è per il nostro Ambito un tentativo di difendersi in considerazione della ridotta capacità di spesa bensì un obiettivo da considerare ambizioso nonché un’occasione per assicurare alla nostra Comunità locale, coerentemente alle priorità rilevate, Servizi di qualità che siano validi riferimenti sul territorio, garantendo una risposta strutturata alle persone che vivono in condizioni di fragilità e di disagio/marginalità, in alternativa ad un generale quanto dispersivo tentativo di contrasto al disagio generalizzato. Fornire risposte parziali e frammentarie ai bisogni complessi quotidianamente rappresentati dall’ampia porzione di popolazione che versa in condizioni di disagio nella nostra Comunità infatti non farebbe che allontanarci dal nostro obiettivo primario: se consideriamo la vastità dei bisogni individuali e collettivi che la Comunità esprime le risorse sono per definizione scarse ed è dunque obiettivo primario allocarle efficientemente in modo da ottimizzarle, massimizzando il benessere degli individui a maggior ragione se le risorse di cui parliamo sono risorse pubbliche. La Relazione Sociale è, nelle finalità del legislatore regionale, strumento di diffusione dei risultati raggiunti e di condivisione e partecipazione sullo stato di attuazione del Piano Sociale di Zona anche relativamente all’utilizzo delle risorse finanziarie assegnate nonché all’efficienza delle azioni realizzate.

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La redazione della Relazione Sociale è per noi momento piacevolmente propizio per guardare indietro a quanto fatto e darne indispensabile divulgazione ma è anche concederci tempo utile per valutare e ragionare sulla rotta che si sta seguendo. L’aver individuato valori target per i singoli obiettivi di servizio ci permette infatti di operare un interessante processo di valutazione delle performance. I paragrafi che seguono rappresentano la sintesi di questa analisi utile a raggiungere un maggior livello di consapevolezza e motivazione su quanto ancora da fare. Nonostante tutte le criticità che quotidianamente gli attori del sistema hanno riscontrato, anche il 2014 ha garantito ai cittadini, agli operatori e agli amministratori dell’Ambito territoriale di Grumo Appula risultati a nostro avviso importanti. La programmazione sociale di Ambito, si colloca in un contesto di politiche, di strumenti e provvedimenti che la Regione Puglia sta adottando per una riforma del welfare che accentui lo sviluppo delle comunità locali, che trovi nelle alleanze tra gli attori pubblici e gli attori della società, i cittadini, le famiglie, le organizzazioni private profit e no profit e le parti sociali, le energie, le competenze e le risorse per continuare a promuovere opportunità e benessere sociale, rispondendo più adeguatamente all’evoluzione dei bisogni. La quantità di Servizi attivi sul nostro territorio ci rasserena sulla capacità dell’Ambito di offrire risposte concrete ad esigenze reali ma, dalla lettura dei molteplici, variegati e crescenti bisogni della popolazione emerge che è ancora necessario rafforzare ciò che nel 2014 ha raggiunto buoni risultati in termini di rispondenza ai bisogni, implementando gli interventi già posti in essere ed attivandone di nuovi al fine di fronteggiare nuove esigenze della Comunità a cui oggi non si fornisce risposta. Quanto sino ad ora realizzato è stato possibile grazie alla sinergia che ha caratterizzato l’azione di quanti sono impegnati nel nostro Ambito, gli operatori dei Servizi Sociali dei Comuni che lo costituiscono, gli operatori dell’Azienda Sanitaria Locale e del Terzo Settore, delle Associazioni di volontariato e delle Istituzioni Scolastiche, tutti impegnati in un costante e silenzioso lavoro in un quadro economico e sociale di notevole complessità e in continua evoluzione.

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1. L’Ambito come Comunità: un profilo in evoluzione

1.1 LE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO, LA STRUTTURA DEMOGRAFICA, LE DINAMICHE DELLA POPOLAZIONE

L'Ambito Territoriale ha una superficie complessiva di 453,32 kmq e, al 31.12.2014 presentava una popolazione di 69.275 abitanti. La densità demografica è risultata pari a 149 abitanti per kmq.

Ambito Territoriale di Grumo Appula

Popolazione 69.275

Superficie 453,32

Densità 149,9

Tab. 1 Fonte: dati Istat al 31.12.2014

Il territorio di riferimento, presenta nel 2014 pressoché le stesse caratteristiche evidenziate nella relazione sociale del 2013: sotto il profilo geografico il territorio è rurale a bassa densità insediativa; sotto il profilo socio- economico gli aspetti degni di nota sono un tasso di occupazione e un reddito medio pro-capite al di sotto dei valori medi provinciali, regionali e nazionali. La popolazione. La popolazione residente all’interno dell’Ambito è lievemente aumentata rispetto al 2013, passando da 68.721 unità a 69.275. Nella tabella n. 2 si può osservare la distribuzione della popolazione tra i comuni dell’Ambito e la relativa distinzione tra popolazione di sesso maschile e popolazione di sesso femminile.

Ambito Territoriale di Grumo Appula - Popolazione per sesso

M F TOTALI Grumo Appula 6.532 50,20% 6.484 49,80% 13.016 Acquaviva delle Fonti

10.135 48,40% 10.799 51,60% 20.934

Toritto 4.195 49,30% 4.315 50,70% 8.510 Binetto 1.118 50,50% 1.096 49,50% 2.214 Sannicandro di Bari 5.018 50,50% 4.925 49,50% 9.943 Cassano delle Murge

7.207 49,20% 7.451 50,80% 14.658

totale 34.205 49,68% 35.070 50,32% 69.275 Tab. 2 - Fonte: elaborazione dati Istat al 31.12.2014

I dati riferiti alla distribuzione per sesso al 31.12.2014 confermano la prevalenza numerica del sesso femminile: le donne rappresentano il 50,32 % della popolazione dell’Ambito.

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Grumo Appula

Acquaviva delle Fonti

Toritto

Binetto

Cassano delle Murge

Grafico 1 – Popolazione di Ambito per Comune. Fonte: elaborazione dati Istat al 31.12.2014

0

5000

10000

15000

20000

25000

Grumo A. Acquavivadelle F.

Cassano delleM.

Toritto Sannicandro diB.

Binetto

Maschi

Femmine

Grafico 2 – Popolazione di Ambito per Comune e per sesso. Fonte: elaborazione dati Istat al 31.12.2014

È interessante rilevare l’incidenza della popolazione che rientra nella fascia di ultrasessantacinquenni. Se osserviamo la tabella 3, si riscontra una ulteriore crescita della fascia di età dai 65 anni in poi, rispetto ai dati riportati nella relazione precedente: da 10.472 a 12.759 unità confermando il trend di invecchiamento della popolazione considerando l’ulteriore calo delle unità da ricomprendere nella fascia 0-14 passate da 10.034 a 9.939.

Ambito Territoriale di Grumo Appula – Popolazione per fasce d’età

0-14 anni

% 15-64 anni % 65+ anni %

Grumo Appula 1.976 8.711 2.364 Acquaviva delle Fonti 2.763 13.876 4.300 Toritto 1.229 5.722 1.591 Binetto 339 1.555 328 Sannicandro di Bari 1.434 6.774 1.681 Cassano delle Murge 2.198 9.939 2.495

totale 9.939 14,34% 46.577 67,23% 12.759 18,43% Tab. 3 - Fonte: elaborazione dati Istat al 31.12.2014

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0

10

20

30

40

50

60

70

% 0-14 % 15-64 % 65 +

% 0-14% 15-64% 65 +

Grafico 3. Distribuzione per fasce d’età della Popolazione di Ambito 3 - Fonte: elaborazione dati Istat al 31.12.2014

Struttura demografica: i principali indicatori demografici.

Ambito Territoriale di Grumo Appula – Principali Indicatori Demografici Indice di vecchiaia Indice di

dipendenza strutturale

Indice di ricambio

della popolazione

attiva

Indice di Struttura

della Popolazione

Attiva

Indice di carico di figli per

donna feconda1

Indice di natalità (x 1000

ab.)

Indice di mortalità

(x 1000 ab.)

122,17 47,62 104,33 106,58 23,93 9,05 8,20

Tab.4 - Fonte: elaborazione dati Istat al 31.12.2014 Guardando ai principali indicatori demografici, l’indice di vecchiaia, che è il principale indicatore del grado di invecchiamento di una popolazione rappresentando il rapporto percentuale tra il numero degli ultrasessantacinquenni e il numero di giovani fino ai 14 anni, continua ad aumentare: rispetto al 2013 (116), mediamente nei Comuni di Ambito sono presenti 122 anziani ogni 100 giovani. Tale dato conferma quanto riportato al paragrafo precedente, ovvero che il lento processo di “invecchiamento della popolazione” prosegue come nel resto del Paese. Prendendo in considerazione l’indice di dipendenza strutturale, utile a rappresentare il carico socio- economico della popolazione non attiva su quella lavorativamente attiva per definizione (15- 64 anni), esso ci mostra che, teoricamente, quasi la metà dei componenti la popolazione di Ambito è “a carico” dell’altra metà in età lavorativa. Tanto, considerando il tasso di disoccupazione che si attesta intorno al 20 % non è un dato rassicurante sulla sostenibilità socio- economica del sistema locale (riflesso di una situazione nazionale). Se infatti il trend raffigurabile in piramide d’età è di un assottigliamento della base e un allargamento del vertice, le future

1 Carico di figli per donna feconda: rapporto percentuale tra il numero dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in età feconda (15-49 anni). Stima il carico dei figli in età prescolare per le mamme lavoratrici.

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generazioni, di composizione numericamente inferiore rispetto a quelle oggi in età lavorativa, scarsamente riusciranno a reggere il “peso” dell’ampia porzione di popolazione anziana. Tanto è confermato dall’indice di ricambio della popolazione attiva che si attesta, come dato medio di Ambito sul valore di 104,33 dimostrando che la popolazione attiva è costituita principalmente da unità prossime alla pensione (55/64 anni) piuttosto che da unità appena entrate nel mondo del lavoro (15/64 anni): tra la popolazione in età lavorativa prevalgono i “vecchi”. Il numero medio di nascite continua a prevalere, seppur di pochissimo, sul numero medio di decessi con qualche differenza tra Comuni: il saldo è positivo a Grumo Appula, Sannicandro, Binetto e Toritto ed è negativo ad Acquaviva delle Fonti e Cassano delle Murge. I nuclei familiari.

Ambito Territoriale di Grumo Appula - Famiglie

Nuclei Familiari Convivenze

Componenti per famiglia Divorziati/e Vedovi/e

Grumo Appula 4822 6 2,69 129 808 Acquaviva delle Fonti 7973 3 2,62 290 1373 Toritto 3257 2 2,61 80 496 Binetto 794 0 2,79 20 97 Sannicandro di Bari 3677 1 2,7 98 613 Cassano delle Murge 5885 7 2,47 231 691

Totali 26408 19 2,65 848 4078 Tab. 5 - Fonte: elaborazione dati Istat - Tuttitalia al 31.12.2014

Nell'Ambito risultano complessivamente 26.408 mila nuclei familiari, dato di trend in riduzione, la cui composizione media per numero di componenti (2,65), non risulta molto difforme dai dati medi regionale e nazionale. Cresce invece di 45 unità il dato sui divorziati/e. La popolazione immigrata.

Ambito Territoriale di Grumo Appula – popolazione immigrata

Grumo Appula 231 1,8% Acquaviva delle Fonti 688 3,3% Toritto 221 2,3% Binetto 26 1,2% Sannicandro di Bari 395 4,0% Cassano delle Murge 750 5,1%

totale 2311 3,0% Tab.6 - Fonte: elaborazione dati Istat al 31.12.2014

Nell’Ambito, il fenomeno migratorio ha la distribuzione riportata nella tabella 5: è più rilevante nei Comuni di Sannicandro di Bari e Cassano delle Murge e i paesi di origine sono principalmente, in ordine, l’Albania, la Romania, la Georgia, il Marocco e la Nigeria. Rispetto al 2013 la popolazione straniera residente nell’Ambito è cresciuta di circa 400 unità.

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Mercato del lavoro e reddito medio.

Una fragilità rilevante del territorio è connessa allo stato dell'economia e del mercato del lavoro, che rappresentano la principale causa di esclusione sociale nel territorio. La fragilità del sistema produttivo trova conferma nel principale dato sul mercato del lavoro, cioè il tasso di disoccupazione, che presenta un dato medio di Ambito solo leggermente al di sopra del valore medio provinciale (20 %) ma in aumento rispetto al 2013.

Ambito Territoriale di Grumo Appula - Tasso di disoccupazione Grumo Appula 21,4% Acquaviva delle Fonti 21,7% Toritto 19,9% Binetto 17,8% Sannicandro di Bari 20,8% Cassano delle Murge 21,6%

AMBITO 20,5%

Tab. 7 - Fonte: elaborazione dati Urbistat al 31.12.2014 Ulteriore aspetto preoccupante è quello rilevabile dalla sottostante tabella relativa al reddito medio pro- capite: il dato è al di sotto tanto del dato medio provinciale, regionale e nazionale e se consideriamo che gli ultimi dati disponibili sono relativi al 31/12/2011, è molto probabile che attualmente il reddito medio pro- capite sia sceso ulteriormente a causa della recessione economica i cui effetti sono ancora in corso comportando un rischio di esclusione sociale in aumento.

Ambito Territoriale di Grumo Appula - Redditi Irpef (dato 2011) Dichiaranti Popolazione % popolazione Reddito Medio Grumo Appula 4.582 12.952 35,40% 19.096 Acquaviva delle Fonti 9.662 21.016 46,00% 20.974 Toritto 3.164 8.567 36,90% 18.270 Binetto 875 2.158 40,50% 20.270 Sannicandro di Bari 3.734 9.721 38,40% 18.398 Cassano delle Murge 5.955 14.320 41,60% 20.533 AMBITO 27.972 68.734 39,80% 19.590 Provincia di Bari 541.129 1.246.742 43,40% 21.505 Puglia 1.674.213 4.050.072 41,30% 20.277 Italia 30.754.004 59.394.207 51,80% 23.482 Tab. 8 - Fonte: elaborazione dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze relativi all'anno d'imposta 2011

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1.2 FENOMENI E BISOGNI SOCIALI EMERGENTI.

L’aggiornamento dei dati demografici dell’Ambito di Grumo Appula e delle principali dinamiche osservabili, offrono una visione del territorio che non si discosta molto da quanto emerso nei precedenti documenti. Dall’analisi dei dati demografico- statistici riportati nel paragrafo precedente emergono, sinteticamente, i fenomeni sociali ed economici sotto elencati e che sono tutt’ora in corso: 1) La popolazione di Ambito cresce numericamente seppur di poco. Tanto è dovuto a un saldo

naturale e a un saldo migratorio che si rivelano ancora di segno positivo denotando che continuano a nascere più persone di quante ne muoiano e, che emigrano meno soggetti di quanti, provenienti soprattutto dall’estero, scelgano di risiedere nel nostro territorio.

Ambito Territoriale di Grumo Appula - Bilancio Demografico Saldo naturale (n. nati vivi - n. deceduti) Saldo migratorio (n. immigrati - n. emigrati) Grumo Appula 1 15 16 5 -26 -21 Acquaviva delle Fonti -16 -10 -26 39 42 81 Toritto 13 -9 4 -12 -24 -36 Binetto 5 1 6 -10 -4 -14 Sannicandro di Bari 11 12 23 19 13 32 Cassano delle Murge 5 -9 -4 43 -13 30 AMBITO 19 0 19 84 -12 72 Tab. 9 - Fonte: elaborazione dati Istat al 31.12.2014

2) L’incidenza degli ultrasessantacinquenni sul totale della popolazione continua a crescere a fronte di una contrazione dell’incidenza della popolazione di età compresa tra 0 e 14 anni. Il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione è in corso e, a guardare i dati di trend, a meno di una repentina quanto inaspettata inversione di tendenza, a breve il saldo naturale della popolazione diverrà negativo considerata la riduzione delle nascite2 e l’allungamento dell’aspettativa di vita. Continua a confermarsi il fenomeno della maggiore longevità delle donne che hanno un’aspettativa di vita alla nascita mediamente maggiore rispetto a quella degli uomini (predominanza del sesso femminile all’interno della classe di età dai 65 anni in poi).

3) L’indice di dipendenza strutturale è in aumento pertanto cresce il carico socio- economico della popolazione non attiva su quella lavorativamente attiva per definizione (15- 64 anni) mostrando come, teoricamente, quasi la metà dei componenti la popolazione di Ambito è “a carico” dell’altra metà in età lavorativa;

4) Nel 2014 si rileva un riduzione del numero di nuclei familiari a fronte di un basso, seppur costante, numero dei componenti lo stesso attestatosi a 2,6 mentre è lievemente cresciuto il numero di soggetto divorziati;

2 Il numero medio di figli per donna in provincia di Bari (1,28 – dato Istat) è già ampiamente al di sotto del livello di sostituzione

delle generazioni (2,1 figli per donna).

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11 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

5) Il tasso di disoccupazione è pressoché in linea con il dato provinciale e regionale ma in aumento rispetto al 2013 invece il reddito medio pro- capite risulta essere al di sotto della dato medio provinciale e regionale.

Per enucleare le principali aree di bisogno emergente bisogna incrociare i dati sopra elencati con gli indicatori di domanda registrati dai Servizi di Accesso (PUA, Segretariato Sociale, Servizio Sociale): l’assetto organizzativo e la qualificazione del welfare d’accesso al sistema integrato dei servizi ed interventi sociali e socio sanitari hanno contribuito infatti a migliorare la capacità di lettura dell’evoluzione della domanda sociale e, parallelamente, a decentrare sul territorio la funzione di ascolto e presa in carico delle diverse forme di disagio e povertà dei cittadini dell’Ambito.

Ambito Territoriale di Grumo Appula Aree di intervento % di domanda Variazione % 2013

Servizi domiciliari 15% - 6 % Servizi comunitari diurni 16% + 8 % Servizi per la prima infanzia 3% - 2 % Strutture residenziali 3% + 2 % Interventi monetari e di contrasto alla povertà 58% - 6 % Responsabilità familiari 5% + 4 %

Tab. 10 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

Gli interventi monetari e di contrasto alla povertà restano di gran lunga i più richiesti ai Servizi Sociali Professionali di Ambito: trattasi degli interventi che servono a far fronte alle necessità primarie e più impellenti, segno che è ampia la porzione di popolazione deprivata persino del minimo considerato che, date le condizioni del mercato del lavoro, per tali soggetti è difficile contare su risorse economiche certe.

DomiciliariSemiresidenzialiResidenzialiPrima InfanziaMonetariResponsabilità familiari

Grafico 4 – Richiesta Servizi. Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

Il sempre più gravoso carico derivato dal lavoro di cura, in parte causato dall’indebolirsi dei legami familiari e dallo sgretolamento del modello tradizionale di famiglia solidale tra generazioni, in parte dal ridursi dei componenti la famiglia stessa, sempre meno in grado di prendersi cura dei soggetti deboli al proprio interno, si tramuta nel manifesto bisogno di rivolgersi ai Servizi Domiciliari, Diurni o Residenziali nei casi più gravi.

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Il crescere degli interventi legati all’area delle responsabilità familiari infine, è associabile all’incremento delle situazioni di crisi familiari e separazione. Da non sottovalutare nell’analisi interpretativa degli indicatori relativi al flusso di accessi per aree di intervento è anche un diverso codice di lettura: l’effetto influenza che può aver avuto l’incremento dell’offerta di Servizi/la disponibilità delle prestazioni sociali nel trainare la domanda condizionandola (es. disponibilità Buoni Servizio di Conciliazione, disponibilità ore di Assistenza Domiciliare legata al Piano di Azione e Coesione) pur essendo annoverabili tra i punti di forza dell’Offerta di Servizi di Ambito. Nel dettaglio, analizzando gli elementi delle diverse aree di bisogno, si possono brevemente sintetizzare gli aspetti di criticità più significativi e che, dunque, in continuità con i documenti degli anni precedenti, rappresentano gli aspetti della domanda sociale su cui concentrarsi. Nell’area Famiglia e Minori si registrano le seguenti criticità: Fragilità delle famiglie monoparentali e con figli disabili, Aumento delle situazioni di crisi con conseguente difficoltà nella gestione del ruolo genitoriale; Carenze educative dei minori che necessitano del Servizio di Assistenza Educativa Domiciliare; Incremento del numero di nuclei familiari in condizione di povertà che si rivolgono ai Servizi

per richiedere sostegno economico alla gestione familiare; Diminuzione delle possibilità della famiglia allargata di farsi carico del lavoro di cura che

richiedono i soggetti deboli che ne fanno parte; Difficoltà a sostenere qualunque quota di compartecipazione all’accesso ai Servizi anche

dovuta al prolungato stato di disoccupazione dei componenti in età lavorativa. Presenza di fenomeni di multiproblematicità (dipendenza, disabilità, non autosufficienza,

malattie invalidanti, detenzione). Relativamente alla popolazione Anziana e non autosufficiente, al costante invecchiamento della popolazione consegue una necessità di far fronte al carico di cura che tale porzione di popolazione necessita. Tanto è vero a maggior ragione per i sempre più numerosi soggetti che costituiscono la c.d. “quarta età” e che richiedono, a causa degli effetti di più patologie associate, una capacità accuditiva che la famiglia non ha, anche in considerazione della diversa condizione femminile: le donne smettono sempre più i panni della figura di riferimento della famiglia nelle situazioni di bisogno di assistenza per prender parte al mondo del lavoro quando ne hanno l’opportunità. Dall’altra parte il welfare locale non è pronto a sostituirla sui due difficili “fronti” di assistere un anziano genitore e di accudire un figlio in età evolutiva o adolescente. L’area del contrasto alla povertà richiama la povertà materiale già accennata e si associa, necessariamente, al fenomeno degli “Adulti in difficoltà” che va caratterizzandosi, sempre più, in termini di emergenza presentando un elevato livello di complessità che tocca diverse aree di bisogni: Povertà economica e integrazione tra i servizi di prossimità e welfare leggero; Difficoltà inserimento lavorativo e ri-qualificazione professionale; Problematiche della sfera socio-sanitaria (salute mentale, dipendenze) e welfare inclusivo; Accoglienza nelle situazioni di emergenza sociale ed abitativa (con particolare riferimento ai

c.d. senza fissa dimora e le diverse forme di marginalità, ecc.).

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13 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

L’area dell’immigrazione tocca trasversalmente tutte le fasce di bisogni e richiede, al crescere del numero di presenze sul territorio, servizi primari con una forte componente socio-sanitaria ma anche culturale e finalizzata all’integrazione nelle Comunità locali.

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14 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

2. Mappa locale del sistema di offerta di servizi

sociosanitari

2.1 L’INCROCIO TRA DOMANDA E OFFERTA DI SERVIZI E PRESTAZIONI EROGATI NELL’AMBITO DEL PIANO SOCIALE DI ZONA (RISULTATI CONSEGUITI AL 31.12.2014)

Il sistema integrato dei servizi ed interventi sociali e socio sanitari hanno permesso di migliorare la capacità di lettura dell’evoluzione della domanda sociale e intensificare la funzione di ascolto e presa in carico delle diverse forme di disagio e povertà dei cittadini dell’Ambito. I servizi afferenti all’Area del Welfare d’Accesso attivati sono risultati uno strumento essenziale al fine di fornire risposte adeguate rispetto ai bisogni espressi, mediante l’attivazione dei servizi alla persona pensati ad hoc e degli interventi sociali previsti con il Piano di Zona. Analizzando i dati relativi alla domanda di servizi e prestazioni sociali rilevati dalle schede di monitoraggio dell’anno 2014 emerge una domanda piuttosto variegata di prestazioni. Nello specifico si assiste a una richiesta consistente di prestazioni a carattere domiciliare a favore della popolazione anziana; seguono richieste di carattere monetario per la cura e il sostegno alle famiglie e infine, prestazioni a carattere domiciliare a favore dei minori. Di seguito si riportano i dati relativi ad alcune delle prestazioni garantite sul territorio dell’Ambito nel 2014:

SERVIZI RICHIESTE DI ACCESSO Ass. Domiciliare Integrata 77 Ass. Domiciliare 136 Ass. Domiciliare Educativa Per Minori 37 Interventi Monetari Ad Integrazione Del Reddito 971 Tab. 11 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

Il welfare d’accesso permette poi di avere una panoramica relativa al flusso e alla tipologia di domande rivolte dai cittadini residenti nei Comuni dell’Ambito territoriale ai servizi sociali comunali e all’Ufficio di piano nel corso del 2014. I Servizi A Titolarità Pubblica e i Servizi Privati Convenzionati

L’Ambito di Grumo Appula ha garantito nel corso del 2014 i seguenti Servizi e l’erogazione delle seguenti prestazioni nella modalità di gestione indicata nella terza colonna:

Art. Reg. 4/07 Denominazione Modalità di gestione 53-90-101 Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia acquisto prestazioni

altro Servizi di conciliazione vita-lavoro acquisto prestazioni 77-81ter Rete di pronto intervento sociale - emergenza abitativa in economia

102 Percorsi di inclusione socio-lavorativa affidamento a terzi 86 Servizio Sociale Professionale in economia 83 Rete di accesso - segretariato affidamento a terzi

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15 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

3 Rete di accesso - PUA affidamento a terzi 87 Educativa domiciliare per minori affidamento a terzi

altro Buoni di servizio di conciliazione - infanzia acquisto prestazioni 96 Affido familiare - equipe in economia 96 Affido familiare in economia

altro Adozione familiare in economia 52-104 Centri diurni (art. 52-104 RR 4/2007) minori acquisto prestazioni

3 Unità di Valutazione Multidimensionale in economia 88 Assistenza Domiciliare non autosuff. - ADI affidamento a terzi 87 Assistenza Domiciliare non autosuff. - SAD affidamento a terzi

87-88 Assistenza Domiciliare per persone con disagio psichico affidamento a terzi altro Abbattimento barriere architettoniche in economia altro Buoni di servizio di conciliazione - disabili e anziani acquisto prestazioni altro Progetti di Vita Indipendente in economia 105 Centri diurni disabili (art. 105 RR 4/2007) acquisto prestazioni 60 Centri diurni disabili art. 60 RR 4/2007 acquisto prestazioni

55-57 Dopo di Noi (artt. 55-57 RR 4/2007) acquisto prestazioni 60ter Centri diurni Alzheimer (art. 60ter RR 4/2007) acquisto prestazioni

92 Integrazione alunni con disabilità art. 92 RR 4/2007 - equipe in economia 92 Integrazione alunni con disabilità art. 92 RR 4/2007 affidamento a terzi

altro Trasporto sociale per persone con disabilità affidamento a terzi

60-60bis-105 Inserimenti in strutture a ciclo diurno per persone con disagio psichico

acquisto prestazioni

60bis-70 Residenze per persone con disagio psichico (artt. 70-60bis RR 4/2007)

acquisto prestazioni

altro Interventi per persone con dipendenze patologiche affidamento a terzi 107 Maltrattamento e violenza - CAV affidamento a terzi

80-81 Maltrattamento e violenza - residenziale acquisto prestazioni altro Maltrattamento e violenza - equipe in economia altro Interventi di prevenzione in materia di dipendenze patologiche affidamento a terzi

47-48-49-50 Interventi indifferibili per minori fuori famiglia (collocamento in struttura residenziale)

acquisto prestazioni

altro Ufficio di Piano in economia 87-88 Telesoccorso o teleassistenza affidamento a terzi

Tab. 12 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014 Rispetto a quanto previsto da Piano Sociale di Zona, i Servizi non ricompresi nell’elenco di cui sopra e dunque non attivati nel 2014 sono:

- Centro di Ascolto per le famiglie (ex art. 93 R.R. 4/2007): attivato nel 2015 (affidamento a Terzi);

- Rete di accesso – Sportello Immigrati: procedure di gara in corso (affidamento a terzi); - Rete di Pronto Intervento Sociale – PIS: di prossima attivazione; - Centri Diurni Anziani (ex art. 106 R.R. 4/2007): di prossima attivazione.

Da non sottovalutare lo sforzo compiuto da codesto Ambito Territoriale nel garantire continuità a tutti i Servizi già attivi precedentemente al 2014 e nel dare attivazione, nel corso dello stesso anno, al Centro Antiviolenza “Li.A.”, agli interventi per persone con dipendenze patologiche (progetto “Passwork” - borse lavoro), alle attività di promozione dei percorsi di affidamento familiare

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16 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

(Progetto A- Fidiamoci), nel regolamentare e dare avvio alle Équipe Multidisciplinari Integrate nonché alle Azioni trasversali al Piano Sociale di Zona di cui si riferisce al paragrafo 2.2. Il Welfare di Accesso

Il welfare di accesso comprende il Servizio Sociale Professionale, il segretariato sociale e la PUA. Il Servizio Sociale Professionale, articolato sui sei Comuni dell’Ambito secondo gli standard regionali, è rivolto ai bisogni di tutta la Comunità e si propone di assicurare prestazioni necessarie a prevenire, ridurre e/o rimuovere situazioni problematiche o di bisogno sociale dei cittadini, con particolare attenzione nei confronti dei i soggetti più deboli ed emarginati. Il Servizio Sociale Professionale si rivolge a tutti i cittadini residenti nel Territorio dell’Ambito che gravano in situazioni di difficoltà per le quali richiedono un aiuto e un supporto specifico e a tutti coloro che necessitano di informazioni di ogni genere . La Porta Unica di Accesso, a gestione integrata e compartecipata, si configura come un momento di raccordo funzionale tra i vari punti di accesso, quali gli Uffici e i Servizi Distrettuali e Sovradistrettuali (M.M.G., P.L.S., C.S.M., Ser.t.), i Servizi Sociali Professionali, i segretariati sociali dei Comuni dell'Ambito nonchè le diverse unità periferiche dei servizi sociosanitari territoriali. La PUA e il Segretariato Sociale operano come sportello per l’accesso ai servizi socio-assistenziali e sociosanitari. Tali Servizi forniscono informazioni,accoglienza, ascolto e orientamento mediante sportelli sociali distribuiti nei Comuni dell’Ambito Territoriale n. 5 (Grumo Appula, Acquaviva delle Fonti, Binetto, Cassano delle Murge, Sannicandro di Bari, Toritto) a cui possono rivolgersi tutti i cittadini residenti negli stessi Comuni. Durante il 2014 si sono rivolti n. 345 utenti agli uffici P.U.A che hanno garantito n. 5 giorni di apertura a settimana, escludendo tutte le persone che quotidianamente accedono allo sportello anche solo per richiesta informativa. Di seguito gli accessi registrati nei singoli sportelli dislocati su tutto il Territorio dell’Ambito:

Sportelli PUA n. accessi registrati Grumo Appula 114 Binetto 8 Toritto 32 Cassano Delle Murge 66 Sannicandro Di Bari 63 Acquaviva Delle Fonti 62

Tab. 12 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014 I 6 sportelli dislocati su tutti i Comuni dell’Ambito Territoriale si occupano, tra l’altro, di accogliere richieste di inserimento in Strutture Residenziali (R.S.S.A., R.S.A., Case per la Vita…), Semiresidenziali (Centri Diurni) e ogni richiesta per l’attivazione di cure domiciliari a gestione integrata (Assistenza Domiciliare Integrata, ecc.) al fine di consentire ed attuare sistematicamente un percorso assistenziale unitario ed integrato a partire da qualsiasi punto di accesso alla rete dei servizi. Di seguito i dati relativi alle richieste di inserimento in strutture nel corso del 2014:

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17 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

Strutture Residenziali Richieste di Accesso Centri Diurni Disabili (Art.105 R.R. 4/2007) 1 Centri Diurni Disabili (Art.60 R.R. 4/2007) 25 Dopo di Noi (Art 55-57 R.R. 4/2007) 4 Centri Diurni Alzheimer (Art 60 Ter R.R. 4/2007) 5 Residenze per Persone con Disagio Psichico (Art 60-70 Bis R.R. 4/2007) 6 Tab. 13 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

2.1.1 I Servizi per la Prima Infanzia e la Conciliazione dei Tempi

L’asilo nido o nido d’infanzia è una struttura autorizzata per l’erogazione di un servizio educativo e sociale per i bambini in età compresa tra i 3 (tre) ed i 36 (trentasei) mesi. Le finalità del potenziamento di questo servizio, mediante integrazione delle rette degli asili nido pubblici o privati convenzionati anche attraverso fondi del Piano di Azione e Coesione (cfr. paragarafo 2.2), sono le seguenti : sostenere le famiglie, con particolare attenzione a quelle monoparentali, nella cura dei figli e

nelle scelte educative; stimolare lo sviluppo e la socializzazione dei bambini, a tutela del loro benessere psicofisico e

per lo sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive, relazionali e sociali; favorire l’inclusione lavorativa della madre supportata nel proprio ruolo genitoriale dalla

presenza di validi strumenti di aiuto. La Regione Puglia, attraverso l’asse III PO FESR 2007/2013 – intervento 3.2 ha finanziato due unità di offerta Asilo nido, a titolarità pubblica, in particolare nel territorio dei comuni di Toritto e Grumo Appula. Il Comune di Toritto ha aggiudicato a settembre 2013 la concessione di utilizzo di una struttura pubblica di Nido finanziata con fondi FESR “Asilo Nido Il Piccolo Principe” ad un ente privato che a partire dal 2014 gestisce la struttura stessa in concessione. La seconda Struttura (“Il Mondo dei Bimbi”) e tutt’oggi in corso di autorizzazione definitiva malgrado la procedura di concessione della gestione a privati sia stata ultimata. Nell’arco del 2014 sono state registrate 42 richieste di accesso alle due strutture presenti sul Territorio (una ubicata a Toritto e l’altra ad Acquaviva delle Fonti) e 38 sono stati i beneficiari del Servizio. Di seguito le richieste di accesso al Servizio per Comune :

Comuni Richieste di Accesso Toritto 12 Acquaviva delle Fonti 30 Tab. 14 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014 Le richieste di accesso al Sistema dei Buoni Servizi di Conciliazione Vita- Lavoro Anziani e Disabili e Infanzia e Adolescenza sono state invece 207 (sui Buoni Servizio di Conciliazione Vita- Lavoro cfr. paragrafo 2.2). 2.1.2 I Servizi di Pronta Accoglienza, Orientamento e Inclusione Attiva

La rete di pronto intervento sociale si rivolge a tutti i soggetti svantaggiati ed in particolare agli adulti in difficoltà e senza fissa dimora. Il Servizio si propone di Intervenire in caso di emergenza

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18 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

abitativa e aiutare la famiglia intervenendo in caso di procedure di sfratto e di contribuzione alle spese di gestione delle utenze della famiglia. Nel corso del 2014 sono state registrate 3 richieste specificamente dirette ad ottenere i benefici di cui sopra e altrettanti sono stati gli interventi posti in essere a favore dei richiedenti, sono stati inoltre erogati i seguenti contributi a sostegno del canone di locazione: N. persone singole che ha

fatto domanda di accesso N. utenti del servizio

N.interventi/percorsi/progetti avviati

Contributi a sostegno del canone di locazione

59

49

39

Tab. 15 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014 La concessione di benefici dietro la prestazione di opera lavorativa in favore della popolazione dei singoli Comuni che hanno adoperato tale strumento di inclusione ha invece interessato 100 utenti a fronte di 148 soggetti richiedenti così territorialmente distribuiti:

Comuni N. Richieste Grumo Appula 0 Binetto 0 Toritto 50 Cassano delle Murge 0 Sannicandro di Bari 1 Acquaviva delle Fonti 98 Tab. 15 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

Attraverso specifici progetti di intervento, a favore di soggetti con disturbi psichici sono state attivate n. 27 borse lavoro e, al fine di favorire l’inclusione sociale attiva di soggetti ex tossicodipendenti n. 20 borse lavoro. L’obiettivo primario di tali interventi è stato quello di incidere sulla formazione della persona per metterla nelle condizioni di acquisire autonomia e professionalità mediante: Azioni di orientamento e formative di accompagnamento individuale e di gruppo; Sensibilizzazione del tessuto produttivo locale e ricerca delle realtà imprenditoriali locali; Azioni di monitoraggio e di supporto nel percorso di valutazione delle competenze e ingresso

nel mercato del lavoro.

2.1.3 I Servizi per sostenere la Genitorialità e di tutela dei Minori

Il Servizio di Assistenza Domiciliare Educativa (A.D.E.) comprende interventi di natura sociale ed educativa rivolti a minori a rischio devianza e famiglie disagiate, al fine di tutelare, sostenere e salvaguardare lo sviluppo armonico e completo della personalità del minore, mirando all’evoluzione del nucleo familiare in difficoltà e al raggiungimento di un’adeguata autonomia dei genitori nel compito educativo verso i figli, attraverso un’azione educativa individualizzata. L’obiettivo principale è quello di mantenere il minore, per quanto possibile, all’interno del proprio nucleo familiare, secondo quanto indicato dalla legge 184/1983 e successive modifiche e integrazioni, attraverso l’orientamento, il sostegno e, se necessario,il ripristino delle competenze educative della famiglia. Tale intervento deve avere come finalità la promozione di un processo di cambiamento reale del nucleo familiare, al fine di favorire uno sviluppo armonico e completo della

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personalità del minore e prevenire i rischi di emarginazione dello stesso. Il servizio di Assistenza Domiciliare Educativa ha interessato 37 nuclei familiari residenti nell’Ambito Territoriale. Gli interventi indifferibili per minori fuori famiglia (minori collocati in strutture residenziali) sono stati 30, gli affidamenti familiari 35 e le adozioni 17:

COMUNI Interventi indifferibili minori fuori famiglia

Affidamento di minori Adozione di minori

Grumo Appula 12 7 3 Acquaviva delle Fonti 5 15 14 Toritto 4 7 0 Binetto 1 0 0 Sannicandro di Bari 0 0 0 Cassano delle Murge 8 6 0

Tab. 16 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014 Gli inserimenti in Centri Diurni per Minori ex art. 52 R.R. 4/2007, strutture finalizzate a promuovere il benessere della comunità e contrastare fenomeni di marginalità e disagio minorile attraverso la partecipazione anche non continuativa di minori e di giovani del territorio ad interventi di socializzazione ed educativo- ricreativi, sono stati 16 a fronte di 27 domande di accesso ricevute 2.1.4 I Servizi e le Strutture per l’integrazione socio- sanitaria e la presa in carico integrata delle

non autosufficienze.

I Servizi L’Unità di Valutazione Multidimensionale (U.V.M.), strumento cardine di valutazione per la presa in carico integrata delle non autosufficienze e dunque per l’accesso ai Servizi e alle Strutture a forte integrazione socio- sanitaria ha operato, nel corso del 2014 n. 353 valutazioni dando corso a n. 3493 Piani Assistenziali Individualizzati elaborati, operando in stretto raccordo con il Servizio P.U.A., con i Medici di Medicina Generale, gli Specialisti e i Servizi Sociali Professionali dei Comuni di Ambito. Servizio di Assistenza Domiciliare e Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata. Nel corso dell’anno 2014 i beneficiari del Servizio di Assistenza Domiciliare (S.A.D.) sono stati ben 136 per un totale di 19.566 ore di assistenza prestata, mentre gli utenti inseriti nel Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) con prestazioni socio- sanitarie sono stati 77 per un monte ore complessivo di 21.105 ore. Durante tutto l’anno 2014 è stato garantito lo svolgimento delle periodiche visite domiciliari effettuate dal personale addetto al coordinamento, quale strumento essenziale per la verifica dell’andamento del servizio, dell’efficacia delle prestazioni erogate e dell’eventuale insorgere di nuovi bisogni. Molteplici sono state le occasioni di confronto con i familiari degli utenti, atti a stimolare una più intensa collaborazione con il servizio.

3 Si specifica che in tale dato, fornito dalla ASL, rientrano anche richieste inoltrate nel 2013 e valutate nel 2014 così come alcune delle richieste di accesso ai Servizi pervenute nel 2014 sono state valutate nel corso dell’anno 2015.

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20 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

Per l’attuazione dei Servizi è stato adoperato personale qualificato (O.S.S. per il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata) con il compito di: 1. Affiancare la persona nelle attività quotidiane favorendone l’autosufficienza e l’autonomia e

l’inclusione sociale. 2. Aiutare la persona nella cura di sé, igiene,vestizione, cambio/lavaggio biancheria, preparazione

dei pasti, spesa; 3. Favorire la permanenza del soggetto nel proprio domicilio, intervenendo sui punti critici e punti

di forza presenti e rafforzando i punti deboli della rete familiare e sociale, onde migliorare le relazioni parentali ed amicali, sostenere nel processo di cura il loro congiunto e favorire la partecipazione attiva, evitando l’istituzionalizzazione;

4. Curare le condizioni igieniche ed il governo dell’ambiente di vita; 5. Assistere l’utente nello svolgimento di prestazioni di tipo domestico (riordino, pulizia e

miglioramento delle condizioni dell’ abitazione); 6. svolgere interventi di pulizia ordinaria dell’alloggio con particolare riguardo ai servizi igienici,

alla stanza da letto e alla cucina; 7. Realizzare interventi di pulizia straordinaria, manutenzioni e riparazioni domestiche, riordino

armadi e dispense, pitturazioni pareti e interventi per acquistare suppellettili e/o elettrodomestici, abiti e quant’altro sia necessario all’utente per vivere dignitosamente;

8. Collaborare nelle prestazioni di segretariato sociale e di educazione sanitaria, accompagnamento nel disbrigo di pratiche sanitarie e/o amministrative;

9. Informazione agli utenti e alle loro famiglie sui loro diritti, sui servizi di cui possono usufruire e sulle pratiche necessarie per accedervi.

Le prestazioni sono state effettuate dal lunedì al sabato (domenica e festivi in casi eccezionali di non autosufficienza gravissima), in orario sia antimeridiano che pomeridiano, secondo le esigenze dell’utenza e secondo P.A.I. redatto in sede di U.V.M. Assistenza Domiciliare per Persone con Disagio Psichico. L’attività di assistenza domiciliare home maker non professionale, pur prevedendo servizi di aiuto alla persona, non prescinde dal coinvolgimento diretto dell’utente inteso non come soggetto su cui si riversano gli interventi, ma come parte attiva nel processo di cura. Le prestazioni che svolge l’assistente domiciliare sono quelle di:

Affiancare la persona nelle attività quotidiane favorendone l’autosufficienza e l’autonomia e l’inclusione sociale.

Aiutare la persona nella cura di sé, igiene,vestizione, cambio/lavaggio biancheria, preparazione dei pasti, spesa.

Favorire la permanenza del soggetto nel proprio domicilio, intervenendo sui punti critici e punti di forza presenti e rafforzando i punti deboli della rete familiare e sociale, onde migliorare le relazioni parentali ed amicali, sostenere nel processo di cura il loro congiunto e favorire la partecipazione attiva, evitando l’istituzionalizzazione.

Curare le condizioni igieniche ed il governo dell’ambiente di vita Assistere l’utente nello svolgimento di prestazioni di tipo domestico (riordino, pulizia e

miglioramento delle condizioni dell’ abitazione); Interventi di pulizia ordinaria dell’alloggio con particolare riguardo ai servizi igienici, alla

stanza da letto e alla cucina; Realizzare interventi di pulizia straordinaria, manutenzioni e riparazioni domestiche,

riordino armadi e dispense, pitturazioni pareti e interventi per acquistare suppellettili e/o elettrodomestici, abiti e quant’altro sia necessario all’utente per vivere dignitosamente

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21 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

Collaborare nelle prestazioni di segretariato sociale e di educazione sanitaria Accompagnamento nel disbrigo di pratiche sanitarie e/o amministrative; Informazione agli utenti e alle loro famiglie sui loro diritti, sui servizi di cui possono

usufruire e sulle pratiche necessarie per accedervi. Nell’arco del 2014 il Servizio è stato prestato in favore di 35 utenti residenti nei Comuni che costituiscono l’Ambito Territoriale di Grumo Appula per un totale di 6.026 ore di assistenza erogata. Abbattimento barriere architettoniche. Trattasi di misure economiche finalizzate a sostenere i costi dell'abbattimento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati al fine di favorire l’integrazione sociale e migliorare la qualità della vita delle persone diversamente abili secondo la Legge n. 13/89 e secondo le linee giuda regionali (del. G.R. n. 812 del 13 maggio 2009). I contributi destinati ai cittadini con disabilità per l’abbattimento delle barriere architettoniche presso la propria abitazione (contributo non superiore al 50% della spesa sostenuta dal privato) erogati nel 2014 sono stati 16, la procedura è “a sportello” e l'attività di istruttoria è svolta dal personale dell’Ufficio di Piano sulla base della pre- istruttoria dei singoli Comuni dell'Ambito atta a definire il fabbisogno complessivo di ciascun Comune. Progetti di Vita Indipendente4. L’Ufficio di Piano ha accolto n. 10 istanze presentate con il supporto dei Centri di Domotica da parte di persone con disabilità motoria/ affetti da gravi patologie neurodegenerative con permanenti limitazioni alla capacità di movimento con certificazione di handicap o invalidità ai sensi dell'art. 3 comma 3 l. 104/92 e di età compresa tra i 16 e i 64 anni. A seguito di valutazione U.V.M., escludendo i rinunciatari, sono state ammessi a finanziamento n. 6 Progetti di Vita Indipendente per un ammontare di circa 15.000 € l’uno. Tale importo è destinato alla realizzazione di un progetto di vita di vita indipendente orientato al completamento degli studi, alla formazione professionale/inserimento lavorativo, valorizzazione delle proprie capacità nel contesto lavorativo, sociale e in favore di iniziative solidali cui prendono parte i beneficiari. Integrazione alunni con disabilità (integrazione scolastica ed extra scolastica dei disabili ex art. 92 R.R. 4/2007). Il Servizio è finalizzato a favorire l’integrazione e l’autonomia personale e sociale degli alunni disabili, garantendo il diritto allo studio di minori affetti da disabilità fisica- psichica- sensoriale attraverso il loro inserimento in strutture scolastiche ordinarie, ivi compresa la scuola per l’infanzia. Nell’anno 2014, a fronte di n. 96 domande, il Gruppo di Lavoro Handicap di Ambito (GLHA) ha dato avvio al Servizio in favore di n. 76 utenti tutti con certificazione di invalidità grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 l. 104/92. Le Strutture Di seguito si riportano schematicamente le Strutture presso cui, nel corso del 2014, si sono effettuati inserimenti con i relativi dati quantitativi su domanda – offerta.

4 Cfr. paragrafo 2.2

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22 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

Ambito di Grumo Appula. Inserimenti in Strutture ad integrazione socio- sanitaria per la presa in carico delle non- autosufficienze (2014)

STRUTTURE Richieste di

accesso Utenti in

lista d'attesa Prese in carico

Centri diurni socio educativi riabilitativi per persone con disabilità (ex art. 60 R.R. 4/2007) 25 0 25

Dopo di Noi (strutture a ciclo residenziale per persone con disabilità senza supporto familiare ex

artt. 55-57 R.R. 4/2007) 4 0 3

Centri diurni Alzheimer (strutture a ciclo diurno per persone affette dalla sindrome di Alzheimer ex art.

60ter R.R. 4/2007) 5 0 5

Inserimenti in strutture a ciclo diurno per persone con disagio psichico ex artt. 60- 60bis- 105 Reg. reg.

n. 4/2007 1 0 1

Strutture a ciclo residenziale per persone con disagio psichico ex artt. 70-60bis RR 4/2007) 6 0 1

Tab. 17 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014 2.1.5 I Servizi e le Strutture per prevenire e contrastare la violenza sulle donne e i minori.

Nel corso del 2014 l’Ambito Territoriale avviava le procedure di affidamento del Centro Antiviolenza conclusesi solo nel 2015, ponendo fine a una vistosa mancanza perpetrata nel tempo e rispondendo a una necessità, molto spesso nascosta, da parte di donne e minori vittime di violenza del nostro territorio. L’Ambito ha istituito il Servizio con la volontà di garantire nell'ambito del proprio territorio una serie di interventi rivolti a vittime di ogni forma di violenza, maltrattamento e stalking, che, autonomamente, o su invio, si rivolgono allo sportello dedicato, prevedendo altresì interventi qualificati di sensibilizzazione e informazione diffusa sul tema del contrasto della violenza di genere.

Gli obiettivi generali degli interventi offerti già da giugno 2015, sono: Offrire assistenza e consulenza alle donne vittime e ai loro figli, indipendentemente dal loro

status giuridico e di cittadinanza, per accompagnarle nel percorso di uscita dalla violenza; Prevenire e contrastare la violenza su donne e minori in tutte le sue manifestazioni, agite o

minacciate (fisica, psicologica, sessuale, economica, stalking, pedofilia, adescamento online, etc);

Prevenire altre forme di violenza (omofobia, trans fobia, bullismo, etc), promuovendo azioni di sensibilizzazione, informazione e formazione sul territorio;

Rafforzare la Rete Antiviolenza territoriale di soggetti istituzionali e organizzazioni per contrastare la violenza su donne e minori, elaborando linguaggi e strumenti di lavoro condivisi e sinergici;

Promuovere e divulgare una cultura della non violenza che possa avere ricadute nei diversi contesti relazionali (famiglia, scuola, spazi di aggregazione....);

Favorire il riconoscimento di comportamenti aggressivi e provocatori;

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23 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

Favorire l'ascolto ed il riconoscimento del disagio e della violenza di genere in tutte le sue forme;

Creare spazi di ascolto e di confronto che possano facilitare l'espressione di eventuali disagi; Sviluppare un pensiero critico rispetto ai modelli offerti dai mass-media; Rafforzare il senso di protagonismo e di coinvolgimento attivo nel contrasto della violenza di

genere. Per quanto attiene agli inserimenti in strutture a ciclo residenziale ex artt. 80 e 81 R.R. 4/2007 (Casa rifugio per donne vittime di violenza e Casa rifugio per persone vittime di tratta) essi sono stati n. 3, tutti operati dal Servizio Sociale Professionale del Comune di Cassano delle Murge. 2.1.6 Azioni di Sistema e Governance.

Anche per la gestione associata del nuovo triennio di programmazione è stata confermata la scelta della triennalità precedente: i sei Comuni costituenti l’Ambito hanno confermato l’associazione di Comuni e quindi lo strumento della Convenzione ex art. 30 T.U.E.L., dando poteri gestionali e amministrativi al Comune capofila (Comune di Grumo Appula) pur rafforzando l’Ufficio di Piano secondo quanto previsto dal Piano Regionale delle Politiche Sociali. Il Coordinamento Istituzionale, organismo politico/istituzionale con funzioni di indirizzo programmatico e di controllo politico/amministrativo dell'Ambito, si è riunito nel corso del 2014 19 volte, il Coordinamento Tecnico (di cui fanno parte i Responsabili dei Servizi Sociali dei Comuni di Ambito) si è riunito 8 volte. L’incarico di Direzione e Coordinamento è stato confermato in capo all’Avv. Pagano, realmente operativo nel Settore di riferimento, mentre la composizione dell’Ufficio di Piano, per quanto rafforzata dalla reale suddivisione delle responsabilità, continua ad essere abbastanza frammentata in più figure, con poche ore settimanali e assenza di esclusività nel rapporto di lavoro con l’Ufficio di Piano per via delle attuali ristrettezze amministrative sul reclutamento di nuovo personale imposte ai Comuni. L’integrazione sociosanitaria resta un obiettivo ancora da perseguire, in particolar modo a livello direzionale, ma si sostanzia nell’avere validi operatori dell’Asl all’interno del Servizio P.U.A. (nel nostro Ambito Territoriale Servizio socio- sanitario a tutti gli effetti) nonché nel constante lavoro di confronto tra Ufficio di Piano, Servizio Sociale Professionale, PUA, UVM e Dipartimenti Territoriali attraverso cui si sviluppa giorno per giorno una sempre più indissolubile integrazione nell’operare tanto a livello programmatorio quanto a livello operativo. L’operare congiunto dei due settori è stato rafforzato anche dalla costituzione delle Équipe Multidisciplinari Integrate (E.M.I.) di Ambito, composte da personale proveniente dai Servizi Sociali dei Comuni di Ambito e da personale dei Dipartimenti Territoriali ASL. Si sono costituite n. 3 E.M.I. (Adozione Nazionale e Internazionale, Affidamento Familiare, Tutela Minori e Contrasto della Violenza di Genere), conseguenti alla stipula di altrettanti protocolli d’intesa ASL- Ambito. Prassi organizzative, quotidiane condivisioni professionali e la sottoscrizione di accordi di programma e protocolli d’intesa hanno senza dubbio agevolato nel percorso di integrazione tra i due comparti di intervento. Il processo di cambiamento istituzionale, organizzativo e culturale procede per piccoli passi anche nel sistema di welfare locale e sembra necessitare dunque ancora di tempo per essere pienamente assimilato. Per quanto attiene al processo di condivisione e concertazione con il partenariato locale e con le Organizzazioni Sindacali, l’approvazione del nuovo Piano Sociale di Zona 2014/2016 secondo una rinnovata programmazione regionale racchiusa nel nuovo Piano Regionale per le Politiche Sociali è

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24 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

stata occasione di confronto ex- post sui risultati raggiunti e su quelli da perseguire attraverso l’attuazione del Sistema degli Obiettivi di Servizio per il Welfare Territoriale. Tale confronto, allargato e partecipato, è stato nuova e ulteriore occasione di raccordo tra Ufficio di Piano, componenti del Coordinamento Istituzionale (ASL compresa), Terzo Settore e Istituzioni Scolastiche oltre che momento di stimolo ai fini di un rafforzamento delle buone prassi e una correzione di rotta laddove il follow-up, anche sulla governance e sulla comunicazione interna agli attori locali dell’Ambito, non ha dato i risultati sperati. Verso la direzione del miglioramento anche in questo versante, sono stati gli strumenti di cui ci si è dotati nel rispetto dello strumento programmatorio triennale regionale: la Cabina di Regia di Ambito, composta dai tre rappresentanti delle OO.SS. Confederali più rappresentative e dal Rappresentante del Terzo Settore eletto nel corso del 2014. Anche nella condivisione dell’operare con le OO.SS. si stanno facendo notevoli passi avanti grazie al coinvolgimento di essi previsto quale presupposto per procedere nell’attuazione del Piano Sociale di Zona nonché di alcune misure regionali oggi in attuazione quali, ad es. “Cantieri di Cittadinanza”: sempre più numerose sono le occasioni di coinvolgimento e confronto ed è proprio attraverso tali occasioni che si creano i presupposti per una proficua concertazione e per un fattivo cooperare. In ultimo, per quanto attiene la comunicazione rivolta verso l’esterno, nel corso del 2014 essa è stata potenziata anche attraverso un rinnovamento del portale web di Ambito, il quale, di facile lettura, viene agevolmente aggiornato in tempo reale. 2.2 LE AZIONI TRASVERSALI ALL’ATTUAZIONE DEL PIANO SOCIALE DI ZONA

Nel corso del 2014 si sono realizzate le azioni e misure trasversali all’attuazione del Piano Sociale di Zona schematicamente riportate di seguito, a sostegno e integrazione degli interventi in esso previsti in favore delle diverse tipologie di utenza: - Assegno di Cura per la non-autosufficienza:

Condizioni

Obiettivo

Azione

Fondi

Assegno di Cura 2014

La concessione del beneficio economico dipende dalla valutazione U.V.M. che la integra con il relativo P.A.I. N.B.L'Assegno di Cura non è cumulabile con altre misure di sostegno economico al reddito familiare per la non autosufficienza (es. ProV.I./Buoni Servizio di Conciliazione) promosse dalla Regione o dagli Enti locali.Supportare il familiare/care giver (figura di sostituzione) quotidianamente impegnato nelle attività di cura attraverso erogazioni bimestrali del contributo economico.Per i pazienti SLA/SMA: 500 €/mese Punteggio Barthell < 49 punti - 1.000 € Punteggio Barthell 50 < 90 - 1.100 € Punteggio Barthell > 90. Per i pazienti disabili non autosufficienti gravissimi con Punteggio Barthell > 90 punti: € 600/mese

F.N.A. (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) + F.R.N.A. (Fondo Regionale Non Autosufficienza)

Beneficiari

Persone residenti in Puglia almeno dal 01.07.13 affetti da SLA/SMA, demenza frototemporale, Atrofia Muscolare Spinale Progressiva Sporadica, AAtrofia muscolare Bulbo Spinale Progressiva, Paraparesi spastica Ereditaria, Sclerosi Laterale Primaria diagnosticata da Strutture del SSR assistiti presso il proprio domicilio.Pazienti non autosufficienti gravissimi secondo le seguenti priorità: 1) Pazienti in coma, stato vegetativo o minima coscienza da oltre 1 mese; 2)Pazienti affetti da patologie gravemente invalidanti, che ne determino la dipendenza continuativa e vitale per la respirazione assistita e per l'alimentazione indotta; 3)Pazienti affetti da patologie gravemente invalidanti, che ne determino la dipendenza continuativa e vitale per la respirazione assistita o per l'alimentazione indotta; 4) Pazienti affetti da patologie rare, gravemente invalidanti, neurodegerative o cronico degenerative non reversibili e di particolare impegno assistenziale.

Tab. 18 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

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25 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

- Progetti di Vita Indipendente

Beneficiari

Condizioni

Obiettivo

Azione

Fondi

Progetti di vita indipendente (PRO.V.I.)

F.N.A. (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) + F.R.N.A. (Fondo Regionale Non Autosufficienza) : € 134.199 (74.199 + 60.000)

Persone con disabilità motoria/ affetti dagravi patologie neurodegenerative con permenenti limitazioni alla capacità di movimento con certificazione di handicap o invalidità ai sensi dell'art. 3 comma 3 l. 104/92, di età compresa tra i 16 e i 64 anni, con reddito individuale 2012 non superiore a € 20.000.

Realizzare un progetto di vita di vita indipendente orientato al completamento degli studi, alla formazione professionale/inserimento lavorativo, valorizzazione delle proprie capacità nel contesto lavorativo, sociale e in favore di iniziative solidali.

Età tra i 16 e i 64 anni, reddito individuale non superiore a 20.000 €, residenza in Puglia da almeno 12 mesi, vivere presso il proprio domicilio, disabilità motoria riconosciuta ai sensi dell'art. 3 comma 3 l.104/1992

15.000 €/annui max (1.250 €/mese) per massimo 24 mesi. Il diritto del beneficiario decorre dalla data di validazione del Pro.V.I. per l'acquisto di ausili informatici e domotici (non > 30%), assistente personale (non > 80%), servizi di trasporto a domanda, altre spese motivate.

Tab. 19 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014 - Buoni Servizio di Conciliazione Anziani e Disabili

Beneficiari

Obiettivo

Fondi

Uno o più familiari conviventi occupati o partecipanti ad attività formative per minimo 20h/mese o non alla ricerca di lavoro in quanto

Azione

Servizi ex artt. 60 - 60 da € 0 a 7.500 il 100% della tariffa - da € 7.501 a 10.000 il 90 % - da € 10.001 a 12.500 l'80 % -

Servizi ex artt. 68 - 105 - 106 - 92 (ISEE nucleo

familiare)

da € 0 a 7.500 il 100% della tariffa - da € 7.501 a 12.000 il 90 % - da € 12.001 a 16.500 l'80 % - da € 16.501 a 21.000 il 70 % - da € 21.001 a 25.500 il 60 % - da € 25.501 a 30.000 il 50 % per la restante quota parte l'utente compartecipa alla spesa.

F.E.S.R. 2007/2013 ASSE III AZIONE 3.3.2 : € 337.586,58

Per 11 mesi dal 1° gg del mese successivo a quello di convalida da parte dell'Ambito: promuovere prestazioni socio- educative e riabilitative a non autosufficienti (anziani o disabili) e sostegno al carico di cura in ottica di conciliazione vita- lavoro (sostegno economico alla domanda). Favorire il potenziamento di una rete estesa e qualificata di strutture per tali utenti (potenziamento dell'offerta).

Buoni Servizio a copertura della tariffa applicata per l'accesso a Strutture (artt. 60, 60-ter, 68, 105, 106 R.R. 4/2007) e Servizi (A.D.I., Assistenza scolastica specialistica, artt. 88 e 92 R.R. 4/2007) iscritti al catalogo dell'offerta nella fattispecie 50 €/mese di franchigia e:

Condizioni

domanda di accesso protocollata al Comune di residenza (artt. 68, 105, 106)attestazione di uno specialista "alunno in condizioni di handicap", diagnosi funzionale e PEI per l'accesso all'assistenza specialistica (art. 92)

ISEE familiare non > 30.000 € (per art. 60, 60 ter e 88 reddito del beneficiario non > 20.000 nell'anno precedente)

Buoni Servizio di Conciliazione Anziani e Disabili

Persone non autosufficienti disabili o ultra65ennivalutazione in UVM e PAI (Artt. 60,60 ter e 88)

Tab. 20 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

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26 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

- Buoni Servizio di Conciliazione Infanzia e Adolescenza

Beneficiari

Obiettivo

Fondi

Buoni Servizio di Conciliazione Infanzia e AdolescenzaSoggetti in età compresa tra gli 0 e 17 anni e relativi nuclei familiari

Condizioni Uno o più familiari conviventi occupati o partecipanti ad attività formative per minimo 20h/mese ISEE familiare non > 40.000 €

da € 0 a 7.500 il 100% della tariffa - da € 7.501 a 10.000 il 95 % - da € 10.001 a 13.000 l'80 % - da € 13.001 a 15.000 il 70 % - da € 15.001 a 20.000 il 60 % - da € 20.001 a 25.000 il 50 % - da € 25.001 a 30.000 il 40 % - da 30.001 a 35.000 il 30 % - da 35.001 a 40.000 il 20% per la restante quota parte l'utente compartecipa alla spesa.

Per 11 mesi dal 1° gg del mese successivo a quello di convalida da parte dell'Ambito: in favore dei nuclei familiari di minori 0 - 17 anni per l'accesso ai Servizi per la prima infanzia, l'infanzia e l'adolescenza a sostegno al carico di cura in ottica di conciliazione vita- lavoro (sostegno economico alla domanda). Favorire il potenziamento di una rete estesa e qualificata di strutture per tali utenti (potenziamento dell'offerta).

Azione

Buoni Servizio a copertura della tariffa applicata per l'accesso a Strutture (asilo nido, sez. primavera, centro diurno socio- educativo per minori) e Servizi (centro ludico prima infanzia, ludoteca, centro polivalente per minori, educativa domiciliare per minori/prima infanzia, servizi innovativi e sperimentali per la prima infanzia, servizi educativi per il tempo libero) iscritti al catalogo dell'offerta nella fattispecie 50 €/mese di franchigia e:

F.E.S.R. 2007/2013 ASSE III AZIONE 3.3.2 : € 320.225 Tab. 21 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

- Piano di Intervento Infanzia

Beneficiari

Condizioni

Obiettivo

Fondi Piano di Azione e Coesione per i Servizi di Cura (Fondo di Rotazione ex L.183/87) - I Riparto: € 507.564,00

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE DI GRUMO APPULA

PAC INFANZIA 2013 - 2014 (I Riparto)Bambini in età compresa tra i 3 e i 36 mesi e loro famiglie (inserimento in Asili Nido o Servizi Integrativi).Le spese per l'acquisto di posti in nidi privati convenzionati sono consentite solo se sono rispettate le condizionalità generali e soggettive di carattere regolamentare e amministrativo Regionali (Sistema dei Buoni Servizio Infanzia) ivi compreso il rispetto degli standard regionali di qualità, strutturali, organizzativi e funzionali.

1. Estensione del tempo di Servizio degli attuali Asili Nido a titolarità pubblica in termini di prolungamento della fascia oraria giornaliera di apertura del Servizio o estensione del periodo di apertura oltre quello scolastico. 2. Ampliamento dei Servizi di Nido a titolarità pubblica/privata convenzionata con incremento utenti presi in carico e riduzione liste d'attesa. 3. Mantenimento degli attuali livelli di Servizio dei Servizi di Nido a titolarità pubblica. 3. Avvio o ampliamento di Servizi Integrativi di carattere socio- educativo con incremento del numero di utenti presi in carico.

Azione

1. Sostegno diretto alla gestione di strutture a titolarità pubblica (€ 93.078): n. 16 utenti sostenuti dal PAC presso l'Asilo Nido Comunale di Acquaviva delle Fonti (10 a mantenimento + 6 in ampliamento).2. Erogazione di n. 98 Buoni Servizio a sostegno delle famiglie (€ 414.486), nello specifico: 2.1 n. 27 voucher alle famiglie per l'acquisto di n. 27 posti-utente nell'Asilo Nido "Il Piccolo Principe" di Toritto (€ 160.779) per 14 mesi;2.2 n. 27 voucher alle famiglie per l'acquisto di n. 27 posti-utente nell'Asilo Nido di Grumo Appula (€ 160.779) per 14 mesi; 2.3 n. 12 voucher alle famiglie per l'acquisto di n. 12 posti-utente nell'Asilo Nido/Micronido "Biancaneve e i 7 Nani" di Acquaviva delle Fonti (€ 92.928) per 14 mesi.

Tab. 22 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

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27 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

- Piano di Intervento Anziani

Beneficiari

Condizioni

Obiettivo

Azione

Fondi

1. Anziani non autosufficienti che necessitano di prestazioni di assistenza domiciliare socio-assistenziale integrate all’assistenza socio- sanitaria (ADI);2. Anziani non autosufficienti che, non necessitando di prestazioni sanitarie a domicilio, non sono inseriti in programmi di ADI ma in assistenza domiciliare socio-assistenziale (SAD).

PAC ANZIANI 2013 - 2014 (I Riparto)

Accordo di programma tra Ambito e Distretto socio-sanitario per l’accesso alle risorse del PAC e Protocolli operativi sottoscritti tra Ambito e Distretto socio-sanitario per la gestione dell’ADI o per l’accesso e la valutazione dei servizi socio-sanitari. N.B L’azione di assistenza domiciliare socio-assistenziale è comunque prevista solo per casi di non autosufficienza grave, ancorché non necessitante di prestazioni sanitarie domiciliari stabili. Tale stato dovrà essere verificato o attraverso l’avvenuto passaggio di ciascun caso specifico in UVM con conseguente richiesta di sola assistenza domiciliare socio assistenziale ovvero, in presenza di una certificazione del medico di medicina generale che attesti la possibilità di rispondere ai bisogni sanitari del soggetto attraverso servizi alternativi all’ADI, attraverso una valutazione strutturata dei bisogni socio-assistenziali (ad esempio con l’applicazione della scheda SVAMA), che attesti una condizione di non autosufficienza di particolare gravità, tale da richiedere un percorso socio-assistenziale domiciliare per il miglioramento del benessere dell’individuo.Incremento (e in parte mantenimento) delle prestazioni di assistenza domiciliare erogate miglioramento della qualità del servizio 1. erogazione di prestazioni di assistenza domiciliare socio-assistenziale integrate all’assistenza socio- sanitaria;2. erogazione di servizi in assistenza domiciliare socio-assistenziale per anziani non autosufficienti che, non necessitando di prestazioni sanitarie a domicilio, non sono inseriti in programmi di ADI; 3. investimento in allestimenti, forniture e adozioni di soluzioni innovative per la gestione.Assistenza Domiciliare Socio- Assistenziale Integrata per 7 mesi in favore di 42 utenti (7.443 ore) - Assistenza Domiciliare Socio- Assistenziale per anziani non autosufficienti per 7 mesi in favore di 100 utenti (21.194 ore) - Dotazione Strumentale P.U.A. (7 postazioni informatiche).

Piano di Azione e Coesione per i Servizi di Cura (Fondo di Rotazione ex L.183/87) - I Riparto: € 507.783,00 Tab. 23 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014 I fondi destinati alle azioni trasversali sopra schematicamente riportate hanno garantito un indubbio positivo innalzamento della capacità di risposta dell’Ambito ai bisogni della Comunità locale consentendo un potenziamento di Servizi di carattere essenziale nonché un incremento di risorse direttamente spendibili dagli individui per le proprie primarie necessità di cura e maggiore autonomia. Le criticità riscontrate sono tutte legate alla gestione delle procedure di progettazione, programmazione, valutazione, accesso, monitoraggio e rendicontazione che richiedono un lavoro preciso e puntuale e pertanto un notevole impiego di risorse umane, economiche e in termini di tempo cui non sempre l’Ufficio di Piano riesce a far fronte, comportando alle volte il mancato puntuale rispetto dei tempi stabiliti. Tanto è ancor più vero per le complesse procedure di programmazione, progettazione, avanzamento della spesa e rendicontazione afferente ai Fondi PAC. 2.3 LA DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE DELL’AMBITO TERRITORIALE ED I SERVIZI

AUTORIZZATI La qualità e la molteplicità dei servizi offerti e delle strutture (convenzionate e non) presenti sul territorio risulta essere elemento essenziale al fine di garantire a tutti i cittadini uno standard minimo di benessere e una diffusa possibilità di scelta.

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28 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

La dotazione infrastrutturale di Ambito è stata ampliata: nel Comune di Cassano delle Murge è sorta ed è stata autorizzata una nuova Residenza Socio Sanitaria Assistenziale per diversamente abili (ex art. 58 R.R. 4/2007) e una nuova Residenza Protetta per anziani (RSSA ex art. 66 R.R. 4/2007). All’interno dell’Ambito non è presente alcun Centro sociale polivalente per diversamente abili (ex art. 105 R.R. 4/2007) e pertanto alcuni utenti, dopo aver fatto richiesta di inserimento in tale struttura, resisi conto dell’ubicazione della stessa al di fuori del territorio di Ambito (Ambito di Bitonto), pur avendo ricevuto autorizzazione all’accesso hanno poi preferito rinunciare salvo poi presentare nuova richiesta di accesso per strutture ex art. 60 R.R. 4/2007. Dunque, sebbene l’offerta non dovrebbe condizionare la domanda di Servizi, in taluni casi questo accade non garantendo sempre appropriatezza nelle richieste di accesso ai Servizi. La Regione Puglia, attraverso l’asse III PO FESR 2007/2013 – intervento 3.2 ha finanziato due unità di offerta Asilo nido, a titolarità pubblica, in particolare nel territorio dei comuni di Toritto e Grumo Appula. Il Comune di Toritto ha aggiudicato a settembre 2013 la concessione di utilizzo di una struttura pubblica di Nido finanziata con fondi FESR “Asilo Nido Il Piccolo Principe” ad un ente privato che a partire dal 2014 gestisce la struttura stessa in concessione. Il comune di Grumo Appula ha anch’esso aggiudicato nel corso del 2014 la concessione di utilizzo della nuova struttura di nido “Il Mondo dei Bimbi”. La struttura è stata inaugurata nel corso del 2015 ed è in corso di autorizzazione. Di Ambedue le Strutture gli utenti potranno usufruire attraverso procedura di Buoni Servizio di Conciliazione a valere su Fondi PAC I Riparto5. Di seguito si riporta il quadro aggiornato della dotazione complessiva dei Servizi e delle Strutture autorizzate al funzionamento così come consultabili nei Registri Regionali su piattaforma online www.sistema.puglia.it :

STRUTTURE E SERVIZI PER MINORI

Titolare Denominazione Comune Sede Servizi Erogati Comune di Acquaviva Delle Fonti

Asilo Nido Comunale Acquaviva Delle F. - Asilo Nido (Art.53 Reg. R. N.4/2007)

Coop. Soc. Biancaneve E I Sette Nani

Biancaneve E I Sette Nani

Acquaviva Delle F. - Asilo Nido (Art.53 Reg. R. N.4/2007)

Coop. Soc. Biancaneve E I Sette Nani

Biancaneve E I 7 Nani Coop. Soc.

Acquaviva Delle F. - Sezione Primavera (Art.53 Reg. R. N.4/2007)

Parrocchia S. Eustachio Centro Socio Educativo "Granelli Di Senape"

Acquaviva Delle F. - Centro Socio Educativo Diurno (Art. 52 Reg. R. N.4/2007)

Chiara Ascatigno I Giocherelloni Acquaviva Delle F. - Asilo Nido (Art.53 Reg. R. N.4/2007)

Montrone Nicoletta La Bacchetta Magica Acquaviva Delle F. - Centro Ludico Prima Infanzia (Art.90 Reg. R. N.4/2007)

Francesca Di Fonzo La Carica Dei 101 Acquaviva Delle F. - Centro Ludico Prima Infanzia (Art.90 Reg. R. N.4/2007)

5 Cfr. paragrafo 2.2

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29 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

Solidarietà Soc. Coop. Soc. La Locomotiva Binetto - Centro Socio Educativo Diurno (art. 52 Reg. R. n.4/2007)

Solidarietà Società Cooperativa Sociale

Servizi Di Asssitenza Per L'integrazione Dei Diver

Binetto - Servizio Per L'Integrazione Scolastica E Extrascolastica Dei Diversamente Abili (art.92 Reg. R. n.4/2007)

Solidarietà Società Cooperativa Sociale

Servizio Di Assitenza Domiciliare

Binetto - Servizio Di Assistenza Domiciliare (art.87 Reg. R. n.4/2007)

IRTE S.p.a. Assistenza Domiciliare Integrata

Cassano Delle M. - Servizio Assistenza Domiciliare Integrata (art.88 Reg. R. n.4/2007)

Coop. "Progetto Infanzia Famiglia - P.I.F. soc. coop."

I Colori Del Sorriso Cassano Delle M. - Centro Ludico Prima Infanzia (art.90 Reg. R. n.4/2007)

Coop.Sociale Mani Solidali soc.coop. a r.l.

La Casa Dei Bimbi Cassano Delle M. - Micro Nido (art.53 Reg. R. n.4/2007)

Leonarda Fatiguso L'abbraccio Del Koala Cassano Delle M. - Servizio di educazione familiare per l'infanzia o servizio per l'infanzia a domicilio (Educatore familiare) (Art. 101a Reg. R. n.4/2007)

IRTE S.p.a Sorrisi E Cure Cassano Delle M. - Servizio Di Assistenza Domiciliare (art.87 Reg. R. n.4/2007)

Ditta Individuale Giochi E Coccole Di Straziota Angela

Grumo Appula - Ludoteca (art.89 Reg. R. n.4/2007)

Schiralli Angela I Paperi Grumo Appula - Piccolo Gruppo Educativo (art. 101b Reg. R. n.4/2007)

Rella Teresa Il Lungo, Il Corto E Il Pacioccone

Grumo Appula - Centro Ludico Prima Infanzia (art.90 Reg. R. n.4/2007)

Claudia Lonigro Il Mondo Di Teletubbis

Sannicandro Di B. - Ludoteca (art.89 Reg. R. n.4/2007)

Comune di Toritto Asilo Nido - Toritto Toritto - Asilo Nido (art.53 Reg. R. n.4/2007)

Tab. 25 - Fonte: www.sistema.puglia.it

STRUTTURE E SERVIZI PER ANZIANI

Titolare Denominazione Sede Comune Sede Servizi Erogati Solidarietà Società Cooperativa Sociale

Servizio Di Assitenza Domiciliare

Binetto Servizio Di Assistenza Domiciliare (art.87 Reg. R. n.4/2007)

Istituto regionale terza età Residenza Protetta Villa Dei Pini

Cassano Delle Murge

Residenza sociosanitaria assistenziale (RSSA) (art.66 Reg. R. n.4/2007)

SAN MARTINO San Martino Cassano Delle Murge

Residenza sociosanitaria assistenziale (RSSA) (art.66 Reg. R. n.4/2007)

IRTE S.p.a. Assistenza Domiciliare Integrata

Cassano Delle Murge

Servizio Assistenza Domiciliare Integrata (art.88 Reg. R. n.4/2007)

MARIA ASSUNTA SRL Maria Assunta Srl Cassano Delle Murge

Residenza sociosanitaria assistenziale (RSSA) (art.66 Reg. R. n.4/2007)

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30 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

RESIDENCE PER ANZIANI SRL

Residence Per Anziani Srl

Cassano Delle Murge

Residenza sociosanitaria assistenziale (RSSA) (art.66 Reg. R. n.4/2007)

IRTE S.p.a Sorrisi E Cure Cassano Delle Murge

Servizio Di Assistenza Domiciliare (art.87 Reg. R. n.4/2007)

CASA DELLA CARITA' S. VINCENZO DE PAOLI

Casa Della Carita' S. Vincenzo De Paoli

Toritto Casa di riposo (art.65 Reg. R. n.4/2007)

Tab. 26 - Fonte: www.sistema.puglia.it

STRUTTURE E SERVIZI PER DISABILI

Titolare Denominazione Sede Comune Sede Servizi Erogati Societa' Cooperativa Sociale "Solidarieta' "

La Locomotiva Binetto Centro Diurno Socio-Educativo E Riabilitativo (art.60 Reg. R. n.4/2007)

Solidarietà Società Cooperativa Sociale

Servizi Di Asssitenza Per L'integrazione Dei Diver

Binetto Servizio Per L'Integrazione Scolastica E Extrascolastica Dei Diversamente Abili (art.92 Reg. R. n.4/2007)

Solidarietà Società Cooperativa Sociale

Servizio Di Assitenza Domiciliare

Binetto Servizio Di Assistenza Domiciliare (art.87 Reg. R. n.4/2007)

IRTE S.p.a. Assistenza Domiciliare Integrata

Cassano Delle Murge

Servizio Assistenza Domiciliare Integrata (art.88 Reg. R. n.4/2007)

Centro Diurno Alzheimer "Villa dei Pini" della Irte Spa

Centro Diurno Alzheimer "Villa dei Pini"

Cassano Delle Murge

Centro Diurno Integrato Per Il Supporto Cognitivo E Comportamentale Ai Soggetti Affetti Da Demenza (art. 60 TER Reg. R. n.4/2007)

Maria Assunta Srl Maria Assunta Srl Cassano Delle Murge

Residenza Socio-Sanitaria Assistenziale Per Diversamente Abili (R.S.S.A.) (Art.58 Reg. R. N.4/2007)

Irte S.P.A Sorrisi E Cure Cassano Delle Murge

Servizio Di Assistenza Domiciliare (Art.87 Reg. R. N.4/2007)

Cooperativa Aliante Onlus Casa Aliante Toritto Comunita' Socio-Riabilitativa (Art.57 Reg. R. N.4/2007)

Tab. 27 - Fonte: www.sistema.puglia.it

STRUTTURE E SERVIZI PER PERSONE CON PROBLEMATICHE PSICO- SOCIALI

Titolare Denominazione Comune Sede Servizi Erogati DOMUS AUREA NUOVA SALUS

DOMUS AUREA NUOVA SALUS

Cassano Delle Murge

Casa Famiglia o Casa Per La Vita Per Persone Con Problematiche Psico-Sociali (art.70 Reg. Reg. 4/2007)

Tab. 28 - Fonte: www.sistema.puglia.it

STRUTTURE E SERVIZI PER PERSONE CON PROBLEMATICHE SOCIALI

Titolare Denominazione Sede Comune Sede Servizi Erogati Gruppo Appartamento Per Gestanti E Madri Con Figli A Carico

Gruppo Appartamento Per Gestanti E Madri Con Figli A Carico

Cassano Delle Murge

Gruppo Appartamento Per Gestanti E Madri Con Figli (Art.75 Reg. R. N.4/2007)

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31 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

L'AURORA INIZIATIVE SOCIALI DI PREVENZIONE COOPERATIVA SOCIALE

GRUPPO APPARTAMENTO L'AURORA - NOVA FAMILIA

Cassano Delle Murge

Gruppo Appartamento Per Gestanti E Madri Con Figli (Art.75 Reg. R. N.4/2007)

Tab. 29 - Fonte: www.sistema.puglia.it

2.4 LE RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE

Il Piano sociale di zona 2010-2013 dell’Ambito Territoriale si è concluso nel 2014, anno in cui si è dato il via alla nuova programmazione e si è rendicontato quanto speso nel triennio precedente. Al 31.12.2014, come da prospetti economico- finanziari presentati dall’Ambito alla Regione Puglia e di seguito, nella loro versione sintetica riportati, le risorse impegnate ammontavano a circa € 6.000.000 con un saldo residuo di risorse programmate e non impegnate di circa € 600.000, gran parte delle quali impegnate nel 2015 e costituite dagli interventi previsti dal PAC Infanzia I Riparto per cui è stata prevista una proroga all’attuazione. Per quanto concerne l’utilizzo dei residui di stanziamento del precedente Piano Sociale di Zona 2010/2013 essi sono stati impegnati nella programmazione 2015 per:

- Pronto Intervento Sociale (interventi di prossima attuazione), - Sportello Immigrati (interventi di prossima attuazione), - Centro Antiviolenza (già attuato);

Per quanto attiene alle risorse per - Abbattimento barriere architettoniche, - Inserimenti in strutture ex artt. 52,55,57,60 bis, 70, 104,105,106, Strutture Residenziali

contro maltrattamenti e violenze; - Contributi per famiglie Affidatarie; - Trasporto Sociale per persone con disabilità;

gli accantonamenti sono utilizzati per Servizi a richiesta specifica e il rimborso avviene a consuntivo. I Servizi per cui l’Ambito ha speso di più nel corso del 2014 sono stati, in ordine decrescente, gli interventi indifferibili per minori fuori famiglia, l’Assistenza Domiciliare e l’Assistenza Domiciliare Integrata, seguiti dalla spesa per Buoni Servizio di Conciliazione per “Disabili e Anziani” e “Infanzia Adolescenza”. Questi Servizi/Interventi hanno assorbito oltre 2.200.000 € ovvero oltre il 50 % del totale ammontare delle risorse impegnate nel corso dell’anno, a conferma che la spesa è concentrata sul supporto alle due fasce anagrafiche della popolazione in cui si concentra la necessità di supporto da parte del welfare locale: i primi e gli ultimi anni di vita delle persone e dunque i minori e gli anziani non autosufficienti. L’Ambito ha garantito anche nel corso del 2014 continuità a quei servizi che, per loro stessa natura, sono da considerarsi indifferibili e Obiettivo di Servizio secondo il PRPS 2013/2015, sforzandosi di portare a termine le procedure utili all’avvio di nuovi Servizi finalizzati ad adeguarsi al mutare della domanda sociale registrata per andare incontro ai cambiamenti socio- demografici ed economici in corso. Di seguito il dato di spesa suddiviso per categorie di utenza di afferenza ai relativi Servizi e rappresentato graficamente:

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32 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

Disabili - 28 %

Anziani - 26 %Minori - 40 %

Adulti/Povertà - 6 %

Grafico Suddivisione spesa per categorie di utenza - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

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Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

Tab. 30 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

Ambito Territoriale di Grumo Appula – Spesa dei Comuni su risorse proprie per Servizi a valenza di Ambito

COMUNI Servizio Sociale

Professionale UVM Segretariato

Sociale

Trasporto disabili centri

riabilitativi

Interventi indifferibili

Contribuiti per

Emergenza abitativa

Cofinanziamento per servizi a

valenza d'Ambito Affido

Interventi in favore di anziani

Centri diurni anziani (art.

106 R.R. 4/2007

Asili nido TOTALE

Acquaviva delle Fonti € 29.500,00 € 17.700,00 € 11.800,00 € 10.080,00 € 174.951,08 // € 90.804,69 € 22.000,00 // € 4.500,00 € 213.518,00 € 574.853,77

Binetto € 7.146,25 € 4.287,75 € 2.858,50 € 1.998,00 € 14.519,42 // € 8.684,74 // € 10.000,00

//

// € 49.494,66

Toritto € 20.722,18 € 12.433,31 € 8.288,87 € 39.000,00 € 82.855,00 € 6.600,00 € 37.338,85 € 11.000,00 € 10.000,00 // // € 228.238,20

Cassano delle Murge € 71.797,97 € 43.078,79 € 28.719,19 € 2.520,00 € 144.564,68 // € 54.601,96 € 14.040,00 € 5.000 // // € 364.322,59

Sannicandro di Bari € 31.602,25 € 18.961,35 € 12.640,90 € 23.682,36 € 45.000,00 // € 41.155,71 € 8.500,00 //

//

// € 181.542,57

Grumo Appula € 19.000,00 € 11.400,00 € 7.600,00 € 58.000,00 € 199.000,00 € 1.350,00 € 54.882,79 € 10.000,00 € 17.040,00

//

// € 378.272,79

Totale € 179.768,64 € 107.861,19 € 71.907,46 € 135.280,36 € 660.890,18 € 7.950,00 € 287.468,74 € 65.540,00 € 42.040,00 € 4.500,00 € 213.518,00 € 1.776.724,59

Tab. 32 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

Ambito Territoriale di Grumo Appula – Rendiconto per fonte al 31.12.2014

RESIDUI DI

STANZIAMENTO PDZ 10-13 FNPS FGSA FNA

RISORSE PROPRIE

COMUNALI RISORSE ASL PAC

INFANZIA PAC

ANZIANI

BUONI SERVIZIO INFANZIA

BUONI SERVIZIO ANZ/DIS

ALTRE RISORSE PUBBLICHE TOTALE

RISORSE ASSEGNATE

€ 656.007,91 € 261.059,06 € 180.500,04 € 175.625,15 € 1.776.724,59 € 1.643.173,90 € 507.564 € 507.783 € 320.225 € 337.586,58 € 182.897,33 € 6.549.146,56

RISORSE RESIDUE

€ 430.757,91 € 50.000,00 € 0,00 € 39.466,40 - € 470.731,12 € 0,00 € 507.564 € 7.783 € 0,00 € 0,00 € 34.498,54 € 599.338,73

RISORSE IMPEGNATE

€ 225.250,00 € 211.059,06 € 180.500,04 € 136.158,75 € 2.247.455,71 € 1.643.173,90 € 0,00 € 500.000 € 320.225 € 337.586,58 € 148.398,79 € 5.949.807,83

Page 34: RELAZIONE SOCIALE 2014_def.

Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

Impegni di spesa per fonte 2014 - Ambito di Grumo Appula

Ente titolare Denominazione Intervento Risorse

Impegnate Ambito Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia € 279.747,70 Ambito Rete di pronto intervento sociale - emergenza abitativa € 22.950,00 Ambito Servizio Sociale Professionale € 190.642,69 Ambito Rete di accesso – segretariato - PUA € 71.907,46 Ambito Rete di accesso - sportello immigrati € 50.000,00 Ambito Educativa domiciliare per minori € 132.000,00 Ambito Buoni di servizio di conciliazione - infanzia € 320.225,00 Ambito Affido familiare € 68.411,48 Ambito Unità di Valutazione Multidimensionale € 107.861,20 Ambito Assistenza Domiciliare non autosuff. - ADI € 405.217,81 Ambito Assistenza Domiciliare non autosuff. - SAD € 467.916,04 Ambito Assistenza Domiciliare per persone con disagio psichico € 110.052,75 Ambito Abbattimento barriere architettoniche € 40.000,00 Ambito Buoni di servizio di conciliazione - disabili e anziani € 337.586,58 Ambito Progetti di Vita Indipendente € 148.398,79 Ambito Centri diurni anziani (art. 106 RR 4/2007) € 4.382,35 Ambito Integrazione alunni con disabilità art. 92 RR 4/2007 € 205.000,00 Ambito Trasporto sociale per persone con disabilità € 110.464,08 Ambito Interventi indifferibili per minori fuori famiglia € 737.864,13 Ambito Ufficio di Piano € 80.250,00 Ambito Interventi in favore degli anziani € 119.426,14

Singoli Comuni Contributi assistenziali € 3.800,00 Singoli Comuni Soggiorno climatico anziani e minori € 9.460,00 Singoli Comuni Contributi ai bisognosi € 46.605,00 Singoli Comuni Servizio civico € 20.000,00 Singoli Comuni Spese per indigenti € 8.984,47 Singoli Comuni Spese non coperte da SSN € 1.000,00 Singoli Comuni Contributi ai bisognosi € 40.000,00 Singoli Comuni Buoni lavoro - voucher € 6.000,00 Singoli Comuni Progettualità Terza Età € 11.500,00 Singoli Comuni Buoni spesa € 3.590,26 Singoli Comuni Colonia estiva € 13.690,00 Singoli Comuni Attività ricreative disabilità € 3.000,00 Singoli Comuni Contributi in favore di portatori di handicap € 28.200,00 Singoli Comuni Contributi indigenti € 46.700,00 Singoli Comuni Scuola estiva € 8.500,00 Singoli Comuni Contributi ai bisognosi € 31.800,00 Singoli Comuni Soggiorno climatico anziani € 10.000,00 Singoli Comuni Soggiorno climatico disabili € 3.500,00

Ambito Cofinanziamento con risorse ASL € 1.643.173,90 TOTALE € 5.949.807,83

Tab. 33 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

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35 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

La spesa sociale dei Comuni facenti parte dell’Ambito Sociale Territoriale, considerando il dato di spesa effettivamente impegnata è stata quella schematicamente riportata nella seguente tabella: il valore di spesa sociale pro-capite per l’Ambito Territoriale è di € 25,65 e come si evince dalla stessa tabella il Comune con il dato di spesa pro- capite più elevato è stato Grumo Appula.

Ambito Territoriale di Grumo Appula – Dati di spesa sul rendicontato al 31.12.2014 Comuni Spesa totale Popolazione residente Spesa pro-capite

Grumo Appula € 378.272,79 13.016 € 29,06 Acquaviva delle Fonti € 574.853,77 20.934 € 27,46

Binetto € 49.494,66 2.214 € 22,36 Cassano delle Murge € 364.322,59 14.658 € 24,85 Sannicandro di Bari € 181.542,57 9.943 € 18,26

Toritto € 228.238,20 8.510 € 26,82 AMBITO € 1.776.724,58 € 69.275,00 € 25,65

Tab. 33 - Fonte: elaborazione dati di Ambito al 31.12.2014

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36 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

3. L’integrazione tra politiche e interventi territoriali

3.1 L’INTEGRAZIONE CON LE POLITICHE SANITARIE, DELLA CASA, LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO E DELL’ISTRUZIONE.

Oltre ai protocolli operativi cui si è data attuazione anche nel corso del 2014, come da specifici protocolli operativi precedentemente sottoscritti (es. Protocollo operativo PUA- UVM), al fine di favorire l’integrazione delle funzioni socio assistenziali con quelle socio sanitarie e di disciplinare il sistema di Cure Domiciliari Integrate è stato sottoscritto e si è data operatività all’Accordo di Programma per la Realizzazione delle Cure Domiciliari Integrate, requisito fondamentale per l’accesso ai fondi del Piano di Azione e Coesione destinati agli ultrasessantacinquenni di cui l’Ambito ha beneficiato a partire dal 20146. Con particolare riferimento all’Area dell’Integrazione Socio- Sanitaria, nel corso dello stesso anno sono stati sottoscritti n. 3 Protocolli Operativi ASL- Ambito Territoriale per l’istituzione di altrettante Équipe Multidisciplinari Integrate :

- l’Équipe Integrata per l'Adozione Nazionale e Internazionale, ha il compito di promuovere una sempre più adeguata cultura dell’adozione, attivando una serie di procedure e utilizzando strumenti atti a qualificare e sostenere il percorso adottivo e post-adottivo, al fine di contrastare il preoccupante fenomeno del “fallimento adottivo”. Le azioni dell’équipe integrata sono tese all’accompagnamento dei coniugi “aspiranti genitori” a diventare “genitori” e i “bambini” a sentirsi “figli”, pertanto, in ordine alle diverse fasi dell’iter adottivo, essa si occupa dell’informazione, della formazione, della valutazione e del sostegno/accompagnamento alla genitorialità adottiva.

• l’Équipe Integrata per l'Affidamento Familiare: l'affidamento familiare si rivolge a quei bambini e a quelle bambine, ragazze e ragazzi, appartenenti a nuclei familiari nei quali i momenti di disagio e di particolare difficoltà non si concretizzano in una forma esplicita di abbandono morale e materiale dei figli/e, ma in cui un'ulteriore permanenza nella famiglia di origine potrebbe incidere negativamente sul loro sviluppo. L'équipe sovraintende e coordina tutte le fasi dell'iter dell' Affidamento Familiare.

• l’ Équipe Integrata per la Tutela dei Minori e il Contrasto della Violenza di Genere: preposta alla gestione di tutte le fasi del processo di presa in carico (rilevazione, protezione, valutazione, trattamento) in ogni caso di maltrattamento, abuso, violenza nei confronti di donne e minori.

Strumento di coinvolgimento delle Istituzioni Pubbliche (OO.SS. maggiormente rappresentative, Città Metropolitana, ASL/BA e Istituzioni Scolastiche) è stata la Cabina di Regia di Ambito per il Monitoraggio e la Valutazione delle Fasi Attuative del Piano Sociale Di Zona 2014/2016. Tale Organismo supporta il Coordinamento Istituzionale e l’Ufficio Piano di Zona nel monitoraggio e valutazione delle fasi di attuazione del Piano Sociale di Zona del Sistema integrato dei Servizi Sociali e Socio-Sanitari locale ma deve divenire anche mezzo per sviluppare azioni mirate in

6 Cfr. paragrafo 2.2

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37 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

integrazione con le politiche sanitarie, della casa e le politiche attive del lavoro e dell’istruzione visti i componenti volutamente coinvolti.

In ottica di integrazione con le Istituzioni Scolastiche, al fine di regolamentare l’accesso al Servizio di Integrazione Scolastica ed Extrascolastica degli alunni diversamente abili, l’Ufficio di Piano utilizza quale strumento operativo di cui si è dotato già nel corso del precedente ciclo di programmazione il GLHA (Gruppo di lavoro Handicap di Ambito). Il GLHA, che ha il compito di coordinare, monitorare e valutare il servizio di Integrazione Scolastica ed extrascolastica degli alunni diversamente abili, è composto: dal Responsabile del servizio in capo all’Ufficio di Piano, dal referente tecnico dell’ente gestore del Servizio, dal medico e/o psicologo dell’Unità Multidisciplinare del Distretto Socio-Sanitario, dal Referente dell’Ufficio Scolastico Regionale – ambito territoriale di Bari – Area integrazione Scolastica, dai dirigenti scolastici degli Istituti di Ambito e dai rappresentanti del Terzo Settore e delle Associazioni sulla disabilità. 3.2 LA PARTECIPAZIONE A PROGETTI CON FINANZIAMENTI DELL’UNIONE EUROPEA O DI ALTRI

ENTI

Dal 21.07.2014 è stato avviato anche sul Territorio di Grumo Appula il Centro di Accoglienza SPRAR (una sede centrale e 5 appartamenti destinati ai beneficiari del Progetto, dislocati sul territorio comunale), già presente nel territorio del Comune di Sannicandro e di Cassano delle Murge. Le strutture fanno parte della rete nazionale Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati. I Centri di Accoglienza SPRAR, oltre alle misure di accoglienza integrata (vitto e alloggio), comprendono attività di accompagnamento sociale, finalizzate alla conoscenza del territorio e all'effettivo accesso ai servizi locali, fra i quali l'assistenza socio-sanitaria. Sono inoltre previste attività per facilitare l'apprendimento dell'italiano e l'istruzione degli adulti, l'iscrizione a scuola dei minori in età dell'obbligo scolastico, nonché ulteriori interventi di informazione legale sulla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale e sui diritti e doveri dei beneficiari in relazione al loro status. L'accoglienza integrata è completata da servizi volti all'inserimento socio-economico delle persone ed in particolare percorsi formativi e di riqualificazione professionale per promuovere l'inserimento lavorativo, così come sono approntate misure per l'accesso alla casa.

Al 31.12.2014 presso il Centro di Grumo Appula sono state accolte 60 persone (di cui 25 posti ordinari e 35 posti aggiuntivi); il Centro SPRAR di Sannicandro al 31/12/2014 ospitava un numero complessivo di 30 immigrati e quello di Cassano delle Murge 47. Nel corso del 2014 il Comune di Cassano delle Murge ha avviato il progetto “Insieme Doposcuola” con le risorse provenienti dalla sottoscrizione del 5 per mille dell'anno 2012: rivolto ad alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado, ha fornito sostegno extrascolastico finalizzato al recupero di minori a rischio devianza e che presentavano criticità nel percorso scolastico.

Nell’anno 2014 il Comune di Binetto e il Comune di Toritto hanno invece realizzato Servizi di carattere didattico, culturale e ricreativo in favore dei giovani in età scolare, interventi a valere su

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38 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

finanziamenti del GAL Conca Barese (PSRR Puglia 2007-2013 Fondo FEARS ASSE III Misura 321- Azione 1 Intervento A): un’opportunità per i giovani di conoscere il proprio territorio nella sua globalità produttiva e culturale, comprendere il proprio ambiente attraverso la conoscenza e l’esperienza diretta. L’intero programma ha proposto una serie di interventi educativi con laboratori, lezioni e attività ludiche, stimolando il rapporto tra natura e tradizioni locali con l’obiettivo di avvicinare bambini e ragazzi al mondo dell’agricoltura. Il progetto si è articolato in tre interventi integrati che riguardavano l’educazione alimentare, la memoria storica delle tradizioni orali e la riscoperta del territorio attraverso la pratica sportiva in itinerari naturalistici.

3.3 LA PROMOZIONE DEL CAPITALE SOCIALE, IL COINVOLGIMENTO DELLE RISORSE

SOLIDARISTICHE E FIDUCIARIE DEL TERRITORIO,LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI

Nel 2014 le Associazioni/organizzazioni che sul territorio comunale sono state coinvolte dall’Ambito sono complessivamente 204 e sono così distribuite:

- N. 49 Associazioni di volontariato; - N. 70 Associazioni di promozione sociale e culturale; - N. 32 Associazioni sportive; - N. 17 Patronati/CAF; - N. 23 Enti ecclesiastici e Parrocchie; - N. 13 Cooperative Sociali.

Tipologia di Organizzazione

Grumo Appula

Acquaviva delle Fonti

Cassano delle Murge

Toritto Sannicandro di Bari

Binetto Ambito

Associazioni di volontariato

7 18 10 8 5 1 49

Associazioni di promozione sociale e culturale

35 11 12 12 70

Associazioni sportive

22 1 4 5 32

Patronati/CAAF 1 5 11 17 Enti ecclesiastici e Parrocchie

2 7 4 4 5 1 23

Cooperative sociali

1 8 1 2 1 13

La tabella e il grafico offrono una sintesi di tutte le risorse solidaristiche e fiduciarie presenti sul territorio dell’Ambito, che comprendono: cooperative sociali, Enti ecclesiastici e Parrocchie, CAAF e Patronati e Associazioni (sportive, di volontariato, di promozione culturale e sociale). Le

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organizzazioni maggiormente presenti nel nostro Ambito Territoriale afferiscono alle due tipologie di Associazioni di promozione sociale e culturale e di Associazioni di Volontariato. Esse operano in diverse aree di intervento ma in particolar modo sono impegnate in attività di tipo socio-sanitario e di solidarietà sociale.

L’Ufficio di Piano, con l’apporto del Segretariato Sociale di Ambito, ha curato nel corso del 2014 il coinvolgimento delle suddette Organizzazioni attraverso mailing list potenziando ogni possibile forma di comunicazione e partecipazione degli utenti anche attraverso il lancio del nuovo portale web di Ambito, di più facile lettura e costantemente aggiornato su ogni attività/misura/ Servizio di cui l’Ambito è titolare. Al fine di facilitare l’accesso ai Servizi di Ambito, su di esso sono state caricate le singole Carte dei Servizi fornite dagli Enti gestori e ogni recapito utile a ricevere informazioni adeguate su di essi. Ultimo strumento di coinvolgimento di cui l’Ambito di è dotato è stata la Cabina di Regia di Ambito per il Monitoraggio e la Valutazione delle Fasi Attuative del Piano Sociale Di Zona 2014/2016 composta tanto da rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali più rappresentative (CGIL, CISL e UIL) che da un rappresentante del Terzo Settore locale eletto con apposita convocazione del partenariato sociale tutto.

Tale Organismo è mirato anche a favorire la necessaria partecipazione delle OO.SS. più rappresentative e delle Organizzazioni del Terzo Settore.

Della cabina di Regia, in particolare, fanno parte: - Il Responsabile dell’Ufficio Piano di Zona o suo delegato; - Un Rappresentante delle OO.SS. maggiormente rappresentative; - Un Rappresentante della Provincia BA; - Un Rappresentante dell’ASL/BA; - Un Rappresentante delle ASP presenti sul territorio dell’Ambito territoriale;

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40 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

- Un Rappresentante delle Associazioni di tutela degli utenti e dei consumatori e di rappresentanza dei cittadini;

- Un Rappresentante del Terzo Settore; - Un Rappresentante delle Istituzioni Scolastiche.

4. Esercizi di costruzione della Governance del Piano

Sociale di Zona.

Anche per la gestione associata del nuovo triennio di programmazione, iniziato nel 2014, è stata confermata la scelta della triennalità precedente: i sei Comuni costituenti l’Ambito hanno confermato l’associazione di Comuni e quindi lo strumento della Convenzione ex art. 30 T.U.E.L., dando poteri gestionali e amministrativi al Comune capofila (Comune di Grumo Appula) pur rafforzando l’Ufficio di Piano secondo quanto previsto dal Piano Regionale delle Politiche Sociali. Nel corso del 2014, al fine di rendere vincolanti gli impegni reciproci da parte dell’Ambito Territoriale, della ASL e della Città Metropolitana di Bari, è stato sottoscritto specifico Accordo di Programma per l’adozione del Terzo Piano Sociale Anni 2014 – 2016 (Piano di Zona) dell’Ambito di Grumo Appula e per la realizzazione del sistema integrato di interventi, servizi sociali e socio-sanitari. L’Accordo di Programma ha disciplinato le responsabilità e gli impegni -reciproci e nei confronti dell'utenza- degli Enti firmatari che si sono espressamente impegnati a realizzare i compiti loro affidati secondo le modalità previste dall’accordo stesso, dal Piano di Zona e dai Protocolli Operativi sottoscritti e/o eventualmente da sottoscrivere. Gli stessi, in particolare, hanno condiviso gli obiettivi ivi indicati, corrispondenti a quelli contenuti nel quadro sinottico degli obiettivi di servizio previsti dal Terzo Piano Regionale delle Politiche Sociali triennio 2013/2015 e dal Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale di Grumo Appula 2014-2016 e si sono impegnati alla realizzazione degli stessi per quanto di competenza e con le risorse specificate. Il Coordinamento Istituzionale, quale organo di indirizzo politico-amministrativo, ha rappresentato e rappresenta, anche fisicamente, lo spazio in cui i Rappresentanti dei sei Comuni dell’Ambito Territoriale pianificano la costruzione di un sistema di welfare condiviso e individuano priorità e strumenti per realizzarlo. Del Coordinamento Istituzionale fanno parte, i Sindaci e/o gli Assessori alle Politiche Sociali, o Consigliere comunale specificamente delegato di ciascun Comune associato, che si sono fanno garanti, ciascuno per il proprio ente di appartenenza, della presa d’atto dei provvedimenti adottati in seno al Coordinamento istituzionale ed approvati dal Comune capofila nonché della relativa e coerente attuazione a livello comunale delle decisioni assunte. Alle riunioni del Coordinamento Istituzionale partecipa il Direttore Generale della ASL o un suo delegato, che concorre formalmente alla assunzione delle decisioni con riferimento alle scelte connesse agli indirizzi in materia di integrazione sociosanitaria, e un Rappresentante della Città Metropolitana di Bari che concorre formalmente alla assunzione delle decisioni con riferimento alle scelte relative agli interventi che prevedono la collaborazione e il coordinamento con l’Ente Città Metropolitana e alla determinazione dei servizi sovra-ambito. Più in generale possono partecipare al Coordinamento Istituzionale, su invito dei Comuni, anche altri soggetti ove interessati alla realizzazione della rete dei servizi.

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41 Relazione Sociale 2014 – Ambito Territoriale Sociale di Grumo Appula

Il funzionamento del Coordinamento Istituzionale è regolamentato da specifico disciplinare di funzionamento adottato dal Coordinamento stesso. Il Coordinamento Istituzionale si è riunito, nel corso del 2014, 19 volte. Il Coordinamento Tecnico invece comprendente i dirigenti/Responsabili delle politiche sociali di ciascun Comune dell’Ambito, o loro delegati, con il compito di supportare il Coordinatore dell’UdP, nella funzione di garantire la unitarietà e l’integrazione della strategia sociale territoriale. Il Coordinamento, in particolare attraverso periodici incontri, verifica lo stato di attuazione della programmazione sociale d’Ambito e il corretto funzionamento dei vari Servizi. Al Coordinamento partecipano il Direttore del Distretto Sociosanitario ASL (o delegato) ed un rappresentante della Città Metropolitana per le attività connesse alla gestione dei servizi sovra-ambito. Nel corso del 2014 il Coordinamento Tecnico si è riunito 8 volte. Il Coordinatore è nominato dal Sindaco del Comune capofila, previa intesa del Coordinamento Istituzionale ed assume la responsabilità del funzionamento dell’ufficio stesso assolvendo, principalmente, a funzioni di direzione e coordinamento dell’ufficio. L’incarico di Direzione e Coordinamento è stato confermato in capo all’Avv. Pagano, realmente operativo nel Settore di riferimento, mentre la composizione dell’Ufficio di Piano, per quanto rafforzata dalla reale suddivisione delle responsabilità, continua ad essere abbastanza frammentata in più figure, con poche ore settimanali e assenza di esclusività nel rapporto di lavoro con l’Ufficio di Piano per via delle attuali ristrettezze amministrative sul reclutamento di nuovo personale imposte ai Comuni. L’Ufficio di Piano modella la propria organizzazione e svolge la propria attività ispirandosi a criteri di trasparenza, funzionalità ed economicità di gestione, al fine di assicurare alla propria azione efficienza ed efficacia. L’attività gestionale viene svolta dall’Ufficio di Piano, nelle forme e secondo le modalità prescritte dalla legge e dal relativo Regolamento di Ambito, in attuazione degli atti di indirizzo e programmazione enunciati dal Coordinamento Istituzionale. Fermo restando i poteri di indirizzo e di controllo in capo al Coordinamento Istituzionale, l’Ufficio di Piano, in ogni caso, è direttamente responsabile del raggiungimento degli obiettivi e della correttezza ed efficienza della gestione. Ogni componente collabora con tutti gli altri componenti dello stesso Ufficio mettendo a disposizione del gruppo di lavoro le proprie capacità professionali ed attitudini personali. L’Ufficio di Piano garantisce inoltre la massima collaborazione con gli altri Uffici dei Comuni dell’Ambito Territoriale. All’interno dell’UdP di Grumo Appula sono impiegati i seguenti profili professionali:

Funzione di programmazione e progettazione: Un assistente sociale per n.18 ore settimanali; Un istruttore amministrativo per n.12 ore settimanali;

Funzione di gestione tecnica e amministrativa: Coordinatore Ufficio di Piano per n. 20 ore settimanali; Un istruttore amministrativo per n. 12 ore settimanali;

Funzione finanziaria e contabile: Un Responsabile finanziario per n. 12 ore settimanali; Un istruttore amministrativo per n. 12 ore settimanali.

Il sistema di governance per l'implementazione del Piano Sociale di Zona dell' Ambito è stato inoltre arricchito della Cabina di Regia di Ambito per il Monitoraggio e la Valutazione delle Fasi

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Attuative del Piano Sociale Di Zona 2014/2016. Tale Organismo, composto da Organizzazioni Sindacali, Terzo Settore e Istituzioni Pubbliche locali supporta il Coordinamento Istituzionale e l’Ufficio Piano di Zona nel monitoraggio e valutazione delle fasi di attuazione del Piano Sociale di Zona del Sistema integrato dei Servizi Sociali e Socio-Sanitari locale.

Per quanto riguarda le risorse solidaristiche, di cui si fornita la mappatura nel capitolo precedente, esse, oltre ad essere coinvolte attraverso proprio rappresentante all’interno della Cabina di Regia di Ambito, sono state coinvolte anche nel 2014 ai Tavoli di Concertazione per la progettazione del nuovo Piano Sociale di Zona, ai quali hanno partecipato i soggetti del privato sociale, le organizzazioni e tutti i soggetti, pubblici e privati interessati allo sviluppo e alla realizzazione dei servizi integrati del nuovo Piano. Al termine dei tavoli di Concertazione sono inoltre stati sottoscritti i Patti di Partecipazione al processo di attuazione del Piano Sociale di Zona per aree tematiche (disabilità, anziani, minori e famiglie, adulti e contrasto alla povertà).