Relazione sc 2014

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INDICE

FINALITÀ E OBIETTIVI ............................................................................................................... 4

PROGRAMMA OPERATIVO FESR BASILICATA 2007/2013 ....................................... 5

1. INTRODUZIONE .................................................................................................................... 6

2. STATO DI ATTUAZIONE DEL PO FESR BASILICATA 2007/2013 .............................................. 6

2.1. Analisi complessiva del Programma: i progetti ............................................................ 6

2.2. Analisi complessiva del Programma: impegni, pagamenti e andamento tendenziale .. 7

3. MONITORAGGIO PER TIPOLOGIA DI INTERVENTO ................................................................. 10

4. ANALISI DELLA SPESA MONITORATA PER BENEFICIARIO ...................................................... 11

5. STATO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA PER ASSI ..................................................................... 13

6. OPERAZIONI PIU' SIGNIFICATIVE E PROGRESSI PER SINGOLO ASSE ...................................... 14

6.1 Asse I - Accessibilità ................................................................................................. 14

6.2 Asse II – Società della Conoscenza ......................................................................... 16

6.3 Asse III – Competitività Produttiva ............................................................................ 19

6.4 Asse IV – Valorizzazione dei Beni Culturali e Naturali .............................................. 22

6.5 Asse V – Sistemi Urbani ........................................................................................... 26

6.6 Asse VI – Inclusione Sociale .................................................................................... 28

6.7 Asse VII – Energia e Sviluppo Sostenibile ................................................................ 30

6.8 Asse VIII – Governance e Assistenza Tecnica ......................................................... 33

7. SPESA MONITORATA E CERTIFICATA .................................................................................. 35

8. MISURE DI ACCELERAZIONE DELL’EFFICACIA DEGLI INTERVENTI .......................................... 36

9. ATTIVITÀ PREPARATORIE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE FESR 2014-2020 .................. 38

9.1 Scenario normativo e programmatico comunitario e nazionale ................................. 38

9.2 Le risorse finanziarie per la programmazione 2014-2020 ......................................... 40

9.3 Le fasi di redazione del POR FESR Basilicata 2014-2020 ........................................ 43

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PROGRAMMA OPERATIVO FSE BASILICATA 2007/2013 ........................................ 45

1. TABELLE DI SINTESI DELLO STATO DI AVANZAMENTO FINANZIARIO E FISICO DEL PO FSE

BASILICATA 2007/2013 .................................................................................................... 46

2. LE OPERAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE ..................................................................................... 48

3. LE POLITICHE ATTUATE ..................................................................................................... 61

4. UNO SGUARDO AL FUTURO ................................................................................................ 64

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE BASILICATA 2007/2013 .............................. 70

1. GOVERNANCE DEL PSR BASILICATA 2007/2013 ................................................................ 71

2. ANDAMENTO GENERALE DEL PROGRAMMA ......................................................................... 71

3. INTERVENTI SIGNIFICATIVI DEL P.S.R. BASILICATA 2007/2013 ............................................ 74

3.2. Obiettivo di miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale ........... 74

3.3. Obiettivo di miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale .................................. 77

3.4. Obiettivo di qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale ..................................................................... 79

3.5. L’approccio Leader ................................................................................................... 81

3.6. L’approccio integrato di filiera ................................................................................... 85

4. ATTIVITÀ PREPARATORIE NUOVA PROGRAMMAZIONE 2014/2020 ......................................... 88

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Finalità e obiettivi La presente relazione è redatta ai sensi dell’articolo 6 della Legge regionale n. 31/2009 in vista

della sessione comunitaria 2014 del Consiglio regionale fissata per il 29 aprile p.v.

Essa si compone di tre documenti in ciascuno dei quali è illustrato lo stato di attuazione al 31

dicembre 2013 del relativo programma operativo regionale i cui dati principali sono di seguito

riassunti:

Programma Dotazione

(euro)

Impegni

(euro)

Spesa certificata

(euro)

POR FESR Basilicata 2007-2013 752.186.372 662.089.616 445.533.489

POR FSE Basilicata 2007-2013 322.365.588 318.213.796 230.461.073

PSR FEASR Basilicata 2007-2013 656.000.886 661.797.861 415.720.896

Ciascuno dei tre documenti dedica anche una sezione finalizzata ad illustrare le iniziative avviate

nell’ambito della programmazione comunitaria 2014-2020 dalle strutture regionali competenti,

con particolare riguardo alla redazione dei nuovi programmi operativi.

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PROGRAMMA OPERATIVO FESR BASILICATA 2007/2013

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1. Introduzione La presente sezione della relazione, relativa al Programma Operativo FESR Basilicata

2007/2013, si compone di due parti principali:

nella prima parte sono illustrate le informazioni relative all’attuazione del PO FESR

Basilicata 2007-2013 al 31 dicembre 2013 sulla base delle informazioni registrate

all’interno del sistema di monitoraggio in uso presso la Regione Basilicata (S.I.M.I.P -

Sistema Informativo di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici) inviati e validati

dall’Autorità di Gestione del POR FESR Basilicata 2007-2013 al sistema informativo

nazionale Monitweb in data 14 marzo 2014;

nella seconda si forniscono alcune informazioni sulla programmazione 2014-2020 con

particolare riguardo alle attività avviate a titolo del fondo FESR.

2. Stato di attuazione del PO FESR Basilicata 2007/2013

2.1. Analisi complessiva del Programma: i progetti

I progetti cofinanziati dal Programma operativo sono 1.293. La suddivisione dettagliata per

Assi è riportata in termini assoluti nella Tabella 1 e in termini percentuali nella Figura 1.

Tabella 1 – Ripartizione progetti rendicontati sul PO FESR Basilicata 2007-2013 per Assi in termini assoluti

Assi Numero progetti

I Accessibilità 17

II Società della conoscenza 72

III Competitività produttiva 250

IV Valorizzazione dei beni culturali e naturali 275

V Sistemi urbani 8

VI Inclusione sociale 424

VII Energia e sviluppo sostenibile 116

VII Governance e assistenza tecnica 131

TOTALE 1.293

Fonte: Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013

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Figura 1 – Ripartizione progetti rendicontati sul PO FESR Basilicata 2007-2013 per Assi in termini percentuali

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013 su dati del Sistema di monitoraggio regionale inoltrati a Monitweb

2.2. Analisi complessiva del Programma: impegni, pagamenti e andamento tendenziale

Il totale degli impegni al 31 dicembre 2013 è pari a 662.089.615,72 euro, mentre la spesa

complessiva finale monitorata ammonta a 445.625.363,13 euro. Nella Tabella 2 sono indicati

gli incrementi rispetto al 30 aprile 2013 e al 31/12/2012.

Tabella 2 – Incremento degli impegni e dei pagamenti de PO FESR Basilicata 2007/2013 (valori in Meuro)

30.04.2013 31.12.2012 31.12.2013

Incremento Incremento

Rispetto al 30.04.2013

Rispetto al 31.12.2012

( a ) ( b ) (c) (c) - (a) % (c )-(b) %

Impegni 601,29 555,48 662,09 60,8 10,11 106,61 16,10

Pagamenti 352,80 334,45 445,62 92,82 26,30 111,17 24,95

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013 su dati del Sistema di monitoraggio regionale inoltrati a Monitweb

ASSE I 1,31%

ASSE II 5,57%

ASSE III 19,33%

ASSE IV 21,27%

ASSE V 0,62%

ASSE VI 32,79%

ASSE VII 8,97%

ASSE VIII 10,13%

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Un esame complessivo sullo stato di attuazione finale del PO FESR Basilicata 2007-2013 può

essere effettuato ricorrendo ai seguenti indici di performance:

Capacità di impegno, data dal rapporto tra impegni pubblici e Programmato pubblico1;

Capacità di spesa, data dal rapporto tra la spesa pubblica e il Programmato pubblico.

Con riferimento ai dati di attuazione del PO FESR Basilicata 2007-2013 alla data del 30

aprile 2013, tali indici consentono di rilevare una soddisfacente performance sia in relazione

agli impegni (88,02%) che ai pagamenti (59,24 %) rispetto al programmato, assumendo i

seguenti valori:

Impegno Pubblico =

662.089.615,72 = 88,02% Programmato

Pubblico 752.186.373,00

Spesa Pubblica

=

445.625.363,13

= 59,24% Programmato Pubblico

752.186.373,00

In termini assoluti si rileva un incremento sia dell’ammontare degli impegni che dei pagamenti:

rispetto al 30 aprile 2013 si registra un incremento degli impegni pubblici pari a 60,80

milioni di euro, pari ad un incremento percentuale del +10,11%;

i pagamenti pubblici invece hanno fatto registrare un aumento di 92,82 Meuro rispetto

al 30 aprile 2013, pari ad un incremento percentuale del +26,30%.

Sotto il profilo della capacità d’impegno si registra che tutti gli Assi ad eccezione dell’Asse V-

Sistemi urbani si attestano su valori percentuali intorno al 90,00; nel dettaglio gli Assi che si

attestano su valori superiori alla media sono l’Asse III- Competitività produttiva, l’Asse VII-

Energia e sviluppo sostenibile , l’Asse II – Società della conoscenza e L’Asse I - Accessibilità

con indice superiori al 100%, l’Asse IV- Valorizzazione dei beni culturali e naturali con una

percentuale pari al 121,28% e l’Asse VIII- Governance e assistenza tecnica con una

percentuale pari al 72,71%.

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Per “costo pubblico programmato” si intende il finanziamento pubblico previsto dal PO FESR Basilicata 2007-2013, pari a 752.186.373,00 euro. Esso si compone della partecipazione comunitaria e della partecipazione nazionale pubblica.

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La performance registrata dagli Assi indicati in precedenza si traspone sul lato dei pagamenti.

I dati sono per l’Asse VII- Energia e sviluppo sostenibile 69,06%, l’Asse VIII- Governance e

assistenza tecnica 89,57%, l’Asse II – Società della conoscenza 62,60%2, l’Asse III-

Competitività produttiva 73,28% e l’Asse IV- Valorizzazione dei beni culturali e naturali

63,76%.

La Figura 2 consente di analizzare il trend crescente dei suddetti indici di performance a

livello aggregato (calcolati come il rapporto rispettivamente tra impegni e i pagamenti sul

programmato pubblico) dall’inizio del 2009 ad oggi.

Figura 2 – Trend degli impegni e dei pagamenti pubblici rispetto al programmato

Fonte: elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013

2 Con DGR 1315/2012 si è provveduto ad una modifica della DGR 46/2009 che ha incrementato la dotazione dell’Asse II di 69 meuro

0,00%

20,00%

40,00%

60,00%

80,00%

100,00%

120,00%

140,00%

160,00%

spesa pubblica / programmato pubblico

impegno pubblico / programmato pubblico

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3. Monitoraggio per tipologia di intervento La spesa è stata monitorata per tipologia di intervento ripartendola in spesa per Infrastrutture

(Realizzazione di opere pubbliche), Servizi (Acquisizione di beni e servizi) e Aiuti (Erogazione di

finanziamenti e servizi a singoli destinatari).

In tal senso è possibile rilevare che 753 progetti (per un impegno pari a 443,207 Meuro e

pagamenti per 273,142 Meuro) sono a carattere infrastrutturale; 298 operazioni (per un impegno

pari a 141,007 Meuro e pagamenti per 104,163 Meuro) rientranti nella tipologia “Acquisizione di

beni e servizi” e i restanti 241 interventi in regime di aiuti (impegni pari a 102,1 Meuro e

pagamenti pari a 68,093 Meuro).

Figura 3 – Ripartizione della spesa rendicontata per categoria di investimento

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013 su dati del Sistema di monitoraggio regionale inoltrati a Monitweb

Erogazioni di finanziamenti a

singoli destinatari o imprese 15,28%

Acquisizione di beni e/o servizi

23,39% Realizzazioni di

Opere Pubbliche 61,32%

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4. Analisi della spesa monitorata per beneficiario I soggetti attuatori del PO FESR Basilicata 2007/2013 al 31/12/2013 sono 174.

Circa il 28,86% della spesa complessiva rendicontata (128,596 meuro) riguarda i 285 progetti

attuati dalla Regione Basilicata, mentre il circa 19,77% della spesa (88,103 meuro) è

rendicontata a valere sui 488 interventi aventi come beneficiari i Comuni.

Le Amministrazioni Provinciali di Potenza e Matera fungono da beneficiari di 80 progetti che

hanno comportato una spesa rendicontata di 64,404 meuro, pari a circa 14,45% della spesa

totale. Una notevole incidenza, sia in termini di spesa che in termini di progetti attuati, è fatta

registrare anche dagli interventi aventi come beneficiari le PMI, che registrano 241 progetti per un

importo totale pari a 68,092 meuro, pari al 15,28% del totale.

Il 14,26% della spesa (circa 63,549 meuro) è stata realizzata da al tri beneficiari quali: ATO

Idrico, ASL, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Consorzio per l'area di Ricerca Scientifica,

Consorzi ASI di Potenza e Matera, ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia

e lo Sviluppo Economico Sostenibile), Ente Parco Naturale Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti

Lucane, Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese, Parco Archeologico

Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, S.E.L. SpA, Ferrovie Appulo Lucane.

La tabella 3 e la figura 4 consentono di conoscere il numero di progetti attuati e l’ammontare dei

pagamenti rendicontati dai beneficiari del PO FESR Basilicata 2007-2013, al fine di verificarne

l’incidenza sulla spesa rendicontata al 31.12.2013.

Tabella 3 – Progetti e spesa rendicontata del PO FESR Basilicata 2007-2013, suddivisa per Beneficiario finale

Beneficiari finali Numero progetti

Spesa pubblica

Incidenza su numero

progetti Totale %

Indicenza su spesa Totale %

Comuni 488 88.103.721,34 37,74 19,77

Amministrazioni Provinciali 80 64.404.011,47 6,19 14,45

Altri 136 63.549.010,90 10,52 14,26

Regione Basilicata 285 128.596.836,00 22,04 28,86

Soprintendenze e Dir. Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici

29 11.785.207,88 2,24 2,64

PMI 241 68.092.915,33 18,64 15,28

Consorzio per l'Area di Ricerca Scientifica

7 6.963.610,18 0,54 1,56

Azienda di Promozione Territoriale di Basilicata

27 14.130.050,03 2,09 3,17

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TOTALE 1.293 445.625.363,13 100,00% 100,00%

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013

Figura 4 – Ripartizione della spesa per Beneficiario

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013

PMI; 15,28%

Altri; 14,26%

Amministrazioni Provinciali; 14,45%

Azienda di Promozione Territoriale di Basilicata;

3,17%

Comuni; 19,77%

Consorzio per l'Area di Ricerca

Scientifica; 1,56%

Regione Basilicata; 28,86%

Soprintendenze e Dir. Regionale per i Beni

Culturali e Paesaggistici; 2,64%

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5. Stato di attuazione finanziaria per assi Nella tabella 4 è riportato il dettaglio dello stato di attuazione per Assi del POR FESR 2007-2013.

Tabella 4 – Progetti e spesa rendicontata del PO FESR Basilicata 2007-2013, suddivisa per Beneficiario finale

Assi Dotazione 2007/2013

(euro)

Tasso di cofinanzia

mento UE**

Numero operazio

ni

Totale delle spese pubbliche

rimborsabili sostenute dai

beneficiari (euro)

Contributo pubblico

corrispondente (euro)

I Accessibilità 87.948.267,00 75% 17 73.776.203,76 55.332.152,82

II Società della conoscenza

157.148.226,00 48,00% 72 55.988.104,25 26.874.290,04

III Competitività produttiva

119.974.682,00 47,72% 250 79.234.083,42 37.810.504,61

IV

Valorizzazione dei beni culturali e naturali

102.770.000,00

32,00% 275 79.479.828,75 25.433.545,20

V Sistemi urbani 32.459.384,00 20,00% 8 2.587.070,69 517.414,14

VI Inclusione sociale

71.128.976,00 20,00% 424 43.037.876,03 8.607.575,21

VII Energia e sviluppo sostenibile

146.371.177,00 25,00% 116 89.037.782,43 22.259.445,61

VIII Governance assistenza tecnica

34.385.660,00 35,00% 131 22.392.540,03 7.837.389,01

TOTALE 752.186.372,00 40% 1293 445.533.489,36 184.672.316,64

Fonte: Elaborazione Ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013

L’avanzamento del programma è stato assicurato grazie all’approvazione ed attivazione di 250

procedure attuative (Avvisi, bandi, Accordi di Programma).

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6. Operazioni più significative e progressi per singolo asse

6.1 Asse I - Accessibilità

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI

L’Asse I persegue l’obiettivo generale di “assicurare ai cittadini ed alle imprese residenti

standard elevati di accessibilità e di qualità dei servizi per la mobilità di persone e merci

attraverso il potenziamento delle reti di trasporto e dei sistemi logistici”. L’Asse si declina in tre

obiettivi strategici di seguito illustrati.

1. Rafforzamento della connettività della viabilità interna di livello regionale e

provinciale alle reti TEN

L’obiettivo specifico mira al completamento ed adeguamento di due itinerari di collegamento

viario infraregionale verso la rete stradale TEN - prendendo a riferimento i corridoi tirrenico,

adriatico e jonico - attraverso la realizzazione di cinque interventi infrastrutturali nell’ambito di

due itinerari (direttrici strategiche).

Nell’ambito del corridoio “Adriatico” sono stati finanziati due progetti attuati dalla Provincia di

Potenza nell’ambito del più vasto tracciato della “Oraziana”:

il collegamento tra la SSV 658 Candela/Potenza e la SS 655 Bradanica, I° tronco, 3° lotto

(dallo svincolo di Ripacandida allo svincolo di Ginestra): si tratta di un progetto avviato

solo a novembre 2013 a causa di un ricorso contro l’aggiudicazione dell’appalto che

prevede una lunghezza di 1,4 Km con una galleria naturale e due viadotti già realizzati;

il collegamento tra la SSV Candela-Potenza e la SS 655 Bradanica il 4° lotto 1°stralcio (da

svincolo Ginestra a Venosa Sud): un tracciato della lunghezza di 3,446 km realizzato per

l’80%.

Tali progetti - insieme a quelli finanziati con risorse FSC (ex FAS) sul tracciato dell’Oraziana –

hanno come obiettivo anche la realizzazione di un collegamento trasversale in grado di

connettere funzionalmente due assi viari strategici per lo sviluppo dell’intera Regione e,

precisamente, la Candela – Melfi – Potenza con la SS. Bradanica in direzione per Matera e

Taranto, consentendo la rottura dell’isolamento dell’area del venosino.

Nell’ambito del “corridoio adriatico-jonico” sono stati finanziati tre progetti attuati dalla

Provincia di Matera finalizzati all’adeguamento della SS 175 (innesto ex SS 380 – SS 106

Ionica), inclusa la realizzazione dei relativi svincoli e complanari e lo spostamento di condotte

irrigue nel tratto compreso tra il bivio di Bernalda e la SS 106 Jonica.

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L’opera stradale, già conclusa e percorribile, ha una lunghezza di 21,4 Km. La strada,

compresa nell’asse prioritario Bradanico, rappresenta un tratto dell’itinerario interregionale

Bradanico-Salentino che si sviluppa sull’A16 (innesto di Candela) fino al Salento. Infatti una

volta arrivati al casello di Candela in provincia di Foggia, si può percorrere la “Bradanica” fino

a Matera e da Matera attraverso la SS 175 si arriva sullo Ionio, collegando l’Adriatico e lo Ionio

per mezzo della Basilicata.

2. Potenziamento e miglioramento della rete e dei servizi di trasporto su ferro

L’obiettivo ha puntato al rafforzamento dell’offerta trasportistica ferroviaria regionale,

attraverso interventi di potenziamento della rete e di qualificazione dei servizi relativi alla

mobilità delle persone, lungo l’asse Potenza-Matera-Bari in modo da accrescere l’accessibilità

alle polarità urbane e produttive extraregionali, mediante tre interventi di adeguamento

infrastrutturale e un intervento per l’acquisto di materiale rotabile:

Lavori di rinnovo binario sulla tratta Venusio – Matera Sud della linea FAL Bari –

Matera i cui lavori sono in fase di completamento;

I lavori di rinnovo del binario sulla tratta Genzano- Oppido della rete FAL i cui lavori

sono quasi completati e sono stati rallentati dal nubifragio dell’agosto 2013;

I lavori di efficientamento ed adeguamento funzionale della linea Gravina-Avigliano

Lucania- nella tratta Cancellara – Pietragalla – San Nicola (rete FAL) avviati a

settembre 2013;

L’acquisto di due treni a tre casse entrati in esercizio nei primi mesi del 2014.

3. Potenziamento della mobilità regionale passeggeri

L’obiettivo ha puntato sulla realizzazione di otto aree di interscambio per il raccordo intermodale

dei trasporti su gomma tali da migliorare l’offerta trasportistica regionale, riducendo il ricorso al

trasporto privato e migliorando notevolmente lo standard di servizi ai cittadini /utenti. Si tratta di 8

aree di interscambio localizzati: nella zona industriale di San Nicola di Mefi; nell’area industriale

del Comune di Rapone (SS 401 “Ofantina”); lungo la SP ex 381 del Passo delle Crocelle; al

bivio di Acerenza-Cancellara-Oppido (ex Pian di Cerro); nella stazione di Acerenza; allo scalo

FAL di Marsico Nuovo sulla SS 598; lungo la SP 11 “Montemurro” (ex SS 598-bivio

Montemurro) ed al bivio Francavilla-Sinnica sulla SS 633. Maggiori ritardi si registrano sugli

interventi attuati dalle FAL (Stazione di Acerenza e Scalo di Marsico Nuovo); mentre gli

interventi gestiti direttamente dalla Provincia di Potenza hanno raggiunto un livello di

progettazione esecutiva che ne consentirà al realizzazione nel corso del 2014.

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PRINCIPALI CRITICITA’

Le principali criticità sono emerse nell’ambito dell’obiettivo “Qualificazione delle strutture e dei

servizi logistici regionali” che rimarrà inattuato in quanto, a seguito delle procedure negoziali

avviate dalla Regione Basilicata con le Province di Matera e Potenza e con i Consorzi

industriali delle due Province, il progetto del Consorzio di Matera non hanno acquisito la

valutazione ambientale entro i termini necessari; mentre l’operazione selezionata del

Consorzio Industriale di Potenza relativa alla “Realizzazione di un’area intermodale per lo

scambio di merci nell’agglomerato industriale di Tito Scalo” si concluderà oltre i termini di

ammissibilità e rendicontazione della spese (31 dicembre 2015) per la necessità di realizzare

un intervento di messa in sicurezza propedeutico alla realizzazione dell’area intermodale.

6.2 Asse II – Società della Conoscenza

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI

L’Asse II persegue l’obiettivo generale di “fare della Basilicata una società incentrata sulla

‘economia della conoscenza’ attraverso il potenziamento della ricerca, la diffusione delle

innovazioni e lo sviluppo delle reti ICT”. L’Asse di articola nei seguenti due obiettivi specifici:

1. Sostegno alla domanda di innovazione delle imprese finalizzata all’innalzamento

della competitività del sistema produttivo regionale attraverso il rafforzamento delle

reti di cooperazione tra imprese e organismi di ricerca

Sono stati finanziati diversi progetti, di seguito si da conto dei più significativi:

E’ in corso di completamento la realizzazione dell’edificio del Campus sul Manufacturing

e del Centro ricerche presso l’Area industriale di Melfi, nonché l’allestimento dei relativi

laboratori specialistici.

Il progetto Castelgauss, in corso di attuazione, mira alla realizzazione di un centro di

livello europeo nel settore della sicurezza dello spazio “Space Guard” localizzato nel

Comune di Castelgrande e prevede la realizzazione di una stazione di osservazione di

oggetti orbitanti potenzialmente pericolosi (detriti spaziali). Il progetto - che può

comportare ricadute di interesse industriale, in termini di sviluppi tecnologici, sui metodi,

sulle tecnologie e sui mezzi di osservazione di oggetti nello spazio - sarà operativo nel

corso del 2014 allorquando sarà installato il telescopio da parte della scuola di ingegneria

Aerospaziale dell’Università di Roma.

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Attraverso l’Accordo tra la Regione Basilicata ed il Consorzio per l'area di ricerca

scientifica e tecnologica di Trieste – AREA (ente pubblico di ricerca) è stata finanziata

l’operazione “Basilicata Innovazione” grazie alla quale sono stati attivati alcuni progetti

finalizzati per lo più a supportare le imprese nel processo di promozione della cultura

dell’innovazione e di facilitazione dei processi di trasferimento tecnologico. Con i progetti

Innovation Network , SISTER e Servizio Brevetti si è consolidata l’attività dei sette Centri

di Competenza specializzati per offrire competenze e soluzioni per l’innovazione di

prodotto, di processo e gestionale.

Nell’ambito dell’ operazione “Basilicata Innovazione”, è stato emanato anche un avviso

pubblico per la concessione di voucher per l’innovazione, cosiddetti “Premi Innovazione”

al fine di consentire alle PMI lucane l’accesso a servizi personalizzati di supporto

all’innovazione. A marzo 2014 sono risultate 30 le imprese ammissibili.

Il progetto Biogreen Start finalizzato alla strutturazione ed avvio del Polo delle

biotecnologie verdi della Basilicata (previsto nella strategia regionale per la ricerca e

l’innovazione) per lo sviluppo di prodotti e processi biotecnologici e l’erogazione di servizi

innovativi, per la competitività delle imprese agroalimentari ed agroindustriali.

Il progetto N.I.B.S. (networking and internationalization of Basilicata Space

Technologies) finalizzato alla messa in rete del sistema delle imprese, dell’Università e

degli enti di ricerca operanti nel settore delle tecnologie spaziali con gli analoghi sistemi

utilizzati nel resto d’Europa, in modo da favorire l’implementazione su scala internazionale

della citata strategia regionale per la ricerca e l’innovazione. In tale progetto, grande

importanza riveste l’identificazione dei potenziali end users con particolare attenzione ai

paesi emergenti del bacino del Mediterraneo.

A valere sul Bando a sportello per il sostegno allo start up e allo spin off delle imprese

in settori innovativi sono stati finanziati 6 progetti di start up operanti nell’ambito dell’ICT.

2. Diffusione delle nuove tecnologie e dei servizi avanzati connessi all’impiego dell’ICT,

rafforzando i processi di modernizzazione della P.A. e di innovazione delle PMI

Nell’ambito dell’obiettivo specifico sono stati attivati gli interventi previsti dall’Agenda Digitale in

ambiti quali: Infrastrutture e sicurezza, Identità digitali, Dati Pubblici e Condivisione,

Competenze Digitali, Amministrazione Digitale e Comunità Intelligenti. In particolare si

elencano le seguenti operazioni:

Nell’ambito del “Bando Pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a

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fallimento di mercato finalizzato al superamento del digital divide” (cofinanziato sia da

fondi FESR che FEASR) è stato selezionato un operatore di telecomunicazione (Fastweb

SpA) per completare l’infrastrutturazione della banda larga e garantire un traffico di rete di

almeno 2 Mbps alla residua popolazione che, risiedendo in territori caratterizzati da

particolari condizioni orografiche, non è stata raggiunta dalla ADSL.

E’ stata indetta la gara per il potenziamento e la messa in sicurezza del Data Center

regionale per ospitare applicazioni e servizi cloud per le Pubbliche Amministrazioni, quali

tra gli altri: Anagrafe, Tributi, Catasto, Protocollo, Albo pretorio, Gestione del Personale,

Pagamenti della PA, Sito web. L’operazione consente la messa in sicurezza e

l’attivazione dei servizi di disaster recovery e continuità operativa per assicurare la

protezione dei dati di valore strategico e la relativa gestione, nonché la realizzazione di

un’infrastruttura per la gestione virtualizzata dei sistemi applicativi comunali e l'erogazione

dei servizi in modalità cloud computing. Contestualmente ha preso avvio una

sperimentazione, su 30 comuni, per la definizione degli studi fattibilità tecnica ex art.50 bis

del Codice Amministrazione Digitale per la Continuità Operativa dei dati delle Pubbliche

Amministrazioni.

E’ stato avviato il sistema di Posta Elettronica Certificata. La Regione Basilicata è

iscritta nell’elenco dei Gestori di PEC del DigitPA per rilasciare una casella di PEC a tutti i

cittadini che fanno richiesta. L’operazione prevede la distribuzione di 25.000 token (di cui

23841 token distribuiti nei primi tre anni).

E’ stato implementato il nuovo Portale dei Servizi della Regione Basilicata che integra

in sé tutti i Servizi dell’Ente Regione realizzando nuovi strumenti e metodi di

comunicazione 2.0. Nell’ambito del Portale sono stati resi disponibili nuovi servizi per la

trasparenza amministrativa che tramite il sistema open data consentono di visualizzare,

ad esempio, i pagamenti della PA nei confronti dei beneficiari pubblici e privati.

Il progetto “Conservazione sostitutiva” prevede la dematerializzazione e conservazione,

con conseguente eliminazione del cartaceo, dei dati clinici ed amministrativi della

Regione Basilicata e del Servizio Sanitario Regionale.

E’ stato attivato il servizio Pagamenti on-line, una piattaforma che consente già il

pagamento sul circuito CartaSI (sistema CPay) e sul circuito Poste Italiane e che,

attualmente, consente di effettuare il pagamento dei ticket sanitari relativi alle prestazioni

prenotate attraverso il Centro Unificato di Prenotazione (CUP).

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Gli interventi per la copertura con reti wireless riguardano un’area di 5.000 Kmq nel senso

che la metà del territorio lucano risulta coperto da reti wireless nell’ambito della P.A.

Sono stati realizzati venti interventi di rafforzamento della RUPAR.

PRINCIPALI CRITICITA’

Nel corso del 2013 la Regione Basilicata ha individuato il Dipartimento delle Comunicazioni

del Ministero dello Sviluppo Economico come organismo intermedio delegando l’attuazione

del “grande progetto” “Agenda digitale” (circa 54 milioni di euro di contributo pubblico)

finalizzato all’implementazione sul territorio regionale della Banda Ultra Larga. Il grande

progetto prevedeva di coprire con banda ad almeno 30 Mbps circa il 33% della popolazione

della Basilicata (39 comuni della regione Basilicata in “area bianca”). Il Bando di gara gestito

dal Ministero per il tramite della società Infratel SpA è andato deserto. La Regione ha

immediatamente istituito una Task Force regionale con il compito di rimodulare l’operazione.

6.3 Asse III – Competitività Produttiva

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI

L’Asse III persegue l’obiettivo generale di “accrescere il tasso di competitività sui mercati

nazionali ed internazionali del sistema produttivo della Basilicata a livello sia settoriale che

territoriale”. L’Asse si articola nei seguenti quattro obiettivi specifici:

1. Completamento degli interventi di infrastrutturazione delle aree per insediamenti

produttivi

Nell’ambito dell’obiettivo specifico sono stati attivati i seguenti interventi:

Grazie alle procedure negoziali avviate con gli Enti Locali ed i Consorzi industriali, si è

puntato al completamento infrastrutturale delle aree artigianali e delle aree industriali. Gli

interventi hanno interessato 44 aree artigianali localizzate nel territorio di 39 Comuni; 9

interventi nelle aree industriali gestite dal Consorzio industriale ASI della Provincia di

Matera (Val Basento – Ferrandina; Val Basento - Pisticci scalo; Jesce – Matera; La Martella

– Matera); 16 interventi nelle aree industriali gestite dal Consorzio industriale ASI della

Provincia di Potenza (San Nicola di Melfi, Alta Val d'Agri, Tito, San Nicola di Melfi e Vitalba,

Baragiano, Balvano, Isca Pantanelle, Senise). Gli interventi in atto presentano un valore di

circa 33 milioni di euro.

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E’ stato avviato e concluso l’intervento denominato “Infrastruttura telematica a larga

banda (in fibra ottica e wireless)”, realizzato nelle aree industriali di Jesce e La Martella e

l’area PAIP del Comune di Matera per le imprese del Distretto Industriale del Mobile

Imbottito di Matera.

2. Promozione di un sistema ‘mirato’ di incentivazioni alle imprese ed alle attività

economiche

Nell’ambito dell’obiettivo specifico sono stati attivati bandi a favore delle PMI lucane i cui

investimenti sono per lo più in corso di realizzazione:

La procedura valutativa a sportello per il sostegno all'innovazione della PMI (c.d. Bando

"click day") approvato con DGR n. 1904/2009 e ss.mm.ii. si poneva l’obiettivo di favorire

l’accrescimento dimensionale delle PMI lucane mediante lo stanziamento di 50 milioni di

euro (di cui 32 milioni di euro di fondi FESR e 18 milioni di euro di fondi del Programma

Val d’Agri e del Programma Senisese). Al momento sono 110 le PMI beneficiarie, alcune

delle quali hanno già portato a termine il programma di investimenti.

La “procedura valutativa a sportello per sostegno e innovazione PMI” (c.d. Bando PMI

Innovazione) approvato con DGR n. 2183/2010, è finalizzata a sostenere i “processi

innovativi delle micro, piccole e medie imprese della Basilicata”. Il bando ha stanziato

10,2 milioni di euro ed ha comportato la selezione di 63 PMI beneficiarie a fronte di 289

domande pervenute. E’ in corso l’ammissione a finanziamento di ulteriori imprese a

seguito di alcune rinunce ed economie registrate (circa 1,5 milioni di euro).

La “Procedura valutativa a sportello per il sostegno allo start up e allo spin off di

imprese in settori innovativi” (DGR n. 1044/2011), ha messo complessivamente a

disposizione dei neo e aspiranti imprenditori più di 5 milioni di euro di cui il 29% riservato

a start up di impresa nel settore ICT ed il 13% a favore di spin off accademici o industriali.

Sono state presentate 126 domande di finanziamento per una richiesta totale di oltre 26

milioni di euro. L’avviso era finalizzato a favorire il rafforzamento della competitività e

dell’innovazione del sistema produttivo regionale attraverso il sostegno all’avvio (start up)

e allo sviluppo di nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza nell’ambito di settori

innovativi ritenuti strategici per la Basilicata (energia, mobilità sostenibile,

agrobiotecnologie, osservazione della terra, ICT, materiali e nuove tecnologie di

produzione) e per la valorizzazione economica di idee innovative proposte da operatori

privati qualificati provenienti dal sistema della ricerca o dal mondo della produzione.

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L’avviso “Aiuti agli investimenti in ricerca e sviluppo per le PMI della Basilicata” (DGR

n. 834/2013) per una dotazione complessiva di 3 milioni di euro ha l’obiettivo di favorire

l’accrescimento del contenuto innovativo delle attività produttive, lo sviluppo di produzioni

che contribuiscano all’ampliamento delle opportunità di occupazione qualificata, nonché

favorire la collaborazione fra mondo delle imprese e organismi di ricerca. A novembre

2013 sono pervenute 60 istanze, pari ad un fabbisogno di 10 milioni di euro.

3. Potenziamento delle capacità di internazionalizzazione delle imprese e dei sistemi

produttivi locali ed attrazione degli investimenti dall’Italia e dall’estero

Nell’ambito dell’obiettivo specifico sono state attivate le seguenti azioni a favore del sistema

imprenditoriale lucano:

Con il forte coinvolgimento del partenariato economico e sociale si è proceduto alla

emanazione dell’Avviso pubblico "Sostegno all'internazionalizzazione delle PMI

Lucane" (D.G.R. n. 209/2013 e ss.mm.ii.) avente una dotazione di 2,8 milioni di euro. Il

bando ha l’obiettivo di favorire la partecipazione in forma aggregata delle micro e delle

PMI rappresentative dei principali comparti e settori regionali nei mercati esteri, attraverso

imprese in forma aggregata e/o accordi di cooperazione commerciale e tecnologica,

stimolando l’avvio di progetti finalizzati all’apertura di nuovi mercati o al consolidamento di

mercati già serviti. Sono stati candidati 30 progetti di internazionalizzazione che

prevedono il coinvolgimento di circa 300 imprese.

A decorrere dal 2010 sono state sostenute le azioni e le attività dello “Sportello regionale

per internazionalizzazione delle imprese” (SPRINT).

4. Accesso al credito ed ingegneria finanziaria

L’obiettivo specifico sostiene gli strumenti di ingegneria finanziaria attivati con il programma

operativo:

Il fondo di garanzia FESR per le PMI a favore degli investimenti è stato istituito a

dicembre 2009 (DGR n. 2124/2009 e ss.mm.ii.) ed è gestito da Sviluppo Basilicata S.p.A..

La dotazione del fondo al 31.12.2013 ammontava a 32 milioni di euro a fronte delle quali

risultano concesse garanzie per circa 2,8 milioni di euro. Nel corso del 2013 è stato

approvato il nuovo regolamento del Fondo e sottoscritti gli atti integrativi delle convenzioni

con le banche per disciplinare l’utilizzo del fondo anche per le operazioni sul circolante.

Attraverso un Avviso Pubblico (DGR n. 211/2013) sono stati selezionati sei Consorzi Fidi

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operativi in Basilicata ai quali sono state concesse le risorse (3 milioni di euro) per

integrare i rispettivi fondi rischi al fine di sostenere l’accesso al credito delle PMI aderenti

a tali Consorzi mediante l’erogazione di garanzie alle imprese.

E’ in corso l’ulteriore definanziamento del fondo di garanzia FESR per integrare ulteriormente i

fondi rischi dei Consorzi FIDI (DGR n. 552 del 13 maggio 2014).

PRINCIPALI CRITICITA’

Nonostante la generalizzata situazione di crisi economica e finanziaria continua ad incidere

pesantemente sulla capacità di investimento da parte delle imprese, frenando pertanto il

processo di miglioramento della spese sull’Asse, i bandi di incentivazione per le imprese

hanno registrato un notevole interesse, con un volume di richieste regolarmente superiore alle

disponibilità finanziarie stanziate. Problemi particolari continuano a riscontrarsi nel rapporto

sistema bancario – imprese, in quanto la forte crisi nella erogazione del credito che

caratterizza questa fase economica, ha fortemente limitato la possibilità degli operatori

economici di approvvigionarsi di capitale di debito, con conseguente difficoltà di accesso agli

incentivi previsti dai bandi e rallentamenti nell’attuazione dei programmi di investimento. A

questo scopo si cominciano a percepire i primi segnali nella direzione più favorevole alle

imprese grazie alla modifica apportata al regolamento del fondo di garanzia per consentire la

concessione di garanzie anche per il capitale circolante.

6.4 Asse IV – Valorizzazione dei Beni Culturali e Naturali

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI

L’Asse IV persegue l’obiettivo generale di “accrescere, in una prospettiva di sviluppo turistico

sostenibile, l’attrattività della Basilicata trasformando in vantaggio competitivo la variegata

ricchezza dell’insieme delle risorse culturali e naturali e della biodiversità presenti sul territorio

regionale”. Tale obiettivo generale mira a mobilitare, attraverso un approccio integrato e

fortemente connotato sotto il profilo tematico e territoriale, il complesso e diffuso patrimonio

naturalistico, storico-culturale e della biodiversità presente in Basilicata al fine di accrescere in

maniera sostenibile la competitività nazionale ed internazionale delle destinazioni turistiche

regionali e di favorire il processo di ‘destagionalizzazione’ dei flussi turistici attraverso il

miglioramento e la diversificazione dell’offerta ricettiva ed il sostegno all’orientamento al

mercato dei pacchetti turistici locali.

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L’Asse si articola nei seguenti due obiettivi specifici:

1. Valorizzare l’insieme delle risorse culturali e naturali al fine di strutturare pacchetti

integrati di offerta turistica in grado di diversificare le destinazioni turistiche

regionali ed accrescere la loro competitività sui mercati nazionali ed esteri.

Una grossa parte dell’obiettivo specifico IV.1 è stata perseguita attraverso i Pacchetti Integrati

di Offerta Turistica (PIOT) ormai in piena fase attuativa.

I PIOT sono i progetti strategici che mettono insieme gli attori pubblici e i diversi soggetti del

mondo imprenditoriale per condividere le linee di sviluppo e di messa in rete delle diverse

risorse culturali, naturali e paesaggistiche di uno stesso territorio; nonché per valorizzare i beni

culturali e naturali della Basilicata al fine di strutturare una migliore e più competitiva offerta

turistica sui mercati nazionali ed esteri.

Per questo motivo con i PIOT si sono formati partenariati fra attori pubblici e soggetti privati in

grado di favorire lo sviluppo di forme imprenditoriali innovative e la commercializzazione di

prodotti turistici in linea con il Piano Turistico Regionale.

Tale modello, seppure complesso nella sua attuazione, ha consentito al Sistema Turistico

regionale di compiere un deciso passo in avanti verso la sua affermazione.

Sono stati avviati tutti i PIOT del territorio regionale che sono attualmente ad un differente

livello di attuazione.

I PIOT formatisi (DGR 1094/2010) a seguito della stipula di Accordi di Programma sono 11

(PIOT “Antica Lucania”; PIOT “Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese”; PIOT “Area Nord”;

PIOT “Basilicata NaturaCultura”; PIOT “Feudi Federiciani – Terre di Aristeo”; PIOT “Maratea

Terramare”; PIOT “Matera”; PIOT “Metapontino”; PIOT “Montagne di Emozioni”; PIOT “Monti

della Basilicata”; PIOT “Pollino”).

I PIOT sono volti al finanziamento di interventi complementari e di supporto al miglioramento

dei sistemi turistici locali mediante tre tipologie di azioni (aiuti alle imprese e agli investimenti

privati; interventi pubblici infrastrutturali; azioni di comunicazione e di marketing turistico):

La parte più rilevante delle azioni avviate riguarda interventi infrastrutturali che vedono la

realizzazione di attività di recupero e valorizzazione di beni culturali, sentieri

naturalistici e aree urbane ai fini turistici. Si tratta di circa 60 operazioni selezionate

con fondi FESR oggetto di attuazione al 31 dicembre 2013 cui si aggiungono 46

operazioni finanziate dal FAS secondo le medesime finalità ed incluse nell’ambito dei

PIOT.

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Altra parte di rilievo riguarda la ”Promozione e qualificazione delle imprese operanti

all’interno della filiera turistica”, per la quale sono stati emanati 11 Bandi di aiuto ed

incentivi alle imprese: un bando per ciascuna area PIOT. Sono stati candidati da parte di

imprese del settore turistico 296 progetti di investimento, per una richiesta di contributo

complessiva pari a circa 59 milioni di euro. I progetti in corso di istruttoria rientranti nella

dotazione finanziaria ammontano a 163, per un importo finanziabile pari a circa 34 milioni

di euro e sono stati erogati circa 3,8 milioni di euro per la liquidazione di anticipazione e

stati di avanzamento.

Altra parte rilevante riguarda il “Potenziamento e specializzazione delle azioni di

promozione turistica”, attraverso cui sono state realizzate azioni di comunicazione,

marketing e per la partecipazione a fiere ed eventi di rilevanza nazionale ed

internazionale strettamente collegati al settore turistico, e per la realizzazione di “grandi

eventi” di valorizzazione dei siti naturali ed occasioni culturali in grado da fungere da

attrattori turistici direttamente collegati alla promozione dei PIOT.

Importante appare il dato riguardante i risultati conseguiti nella politica di sviluppo turistico, in

relazione alle informazioni rilevate dall’Agenzia di Promozione Territoriale rispetto agli arrivi,

dai quali si evidenzia un incremento percentuale maggiore rispetto a quello del 2012 se

comparato con i dati degli anni precedenti (+2,9 nel 2013 rispetto al 2012, +1,2% nel 2012

rispetto al 2011; +3,6% nel 2011 rispetto al 2010; +5,7% nel 2010 rispetto al 2009). Il dato è

senz’altro da valutare in maniera ancora più importante, in considerazione della concomitante

fase recessiva delle economia italiana ed europea, che rappresentano i principali bacini di

alimentazione del turismo regionale.

L’appeal della Basilicata e la crescita di notorietà è evidenziato, oltre che dal maggior numero

di visitatori, dall’incremento di turisti provenienti dall’estero e dalle altre regioni italiane rispetto

a quelli delle regioni contermini che, tradizionalmente, costituiscono il nostro principale bacino

di utenza.

2. Promuovere la Rete Ecologica della Basilicata attraverso la tutela e la conservazione

del sistema delle aree protette e della biodiversità valorizzandone la dimensione

sociale ed economica.

Gli interventi relativi alla Promozione della Rete Ecologica della Basilicata sono vari.

Si è registrato il completo avvio del Programma strategico 2010-2013 denominato EPOS

“Educazione e Promozione della Sostenibilità Ambientale” in attuazione del “Nuovo

Quadro programmatico Stato-Regioni e Provincie autonome per l’educazione all’ambiente

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e alla sostenibilità”. Nell’ambito del “Bando EPOS” sono state cofinanziate dieci iniziative

oggi in piena fase di attuazione, che hanno previsto lo sviluppo di azioni immateriali volte

a promuovere servizi di educazione nel settore della promozione e della valorizzazione

della rete ecologica della Basilicata. I beneficiari sono stati individuati nelle strutture di

partenariato formate dai Centri di Educazione Ambientale per la Sostenibilità (CEAS) e

dagli Osservatori Ambientali per la Sostenibilità (OAS), per i quali la Regione Basilicata e

per il tramite del Dipartimento Ambiente ha previsto l’accreditamento per lo svolgimento

delle attività concernenti la promozione dello sviluppo sostenibile.

Sempre nell’ambito del Programma EPOS sono state promosse nel corso dell’anno altri

tre progetti mirati ad iniziative di comunicazione, conoscenza ed informazione sul

patrimonio della Biodiversità: il Bando “I Come Infanzia” rivolto agli istituti scolastici

pubblici della Basilicata; il progetto “Sustainable Communication - la comunicazione per

la sostenibilità” ed il progetto “Bando OAS 2012” finalizzato a promuovere progetti di

informazione e comunicazione tramite gli Osservatori Ambientali per la Sostenibilità;

Sul tema tutela del territorio e sviluppo economico è stato inoltre promosso il “Progetto

Biodiversità, realizzato dall’Area Programma Lagonegrese Pollino, finalizzato ad

accrescere la fruibilità delle risorse naturali nel Parco attraverso l’esecuzione di interventi

volti ad incrementare l’accessibilità alle risorse nonché la loro valorizzazione ai fini

turistici. Gli interventi previsti dal progetto sono stati realizzati nei comuni dell’Area

Programma Lagonegrese Pollino ricadenti nel Parco Nazionale e, nel dettaglio, sono state

manutenute tutte le superfici a verde attrezzato e a verde decorativo, sono stati ripristinati

punti d’acqua quali fontane ed abbeveratoi e soprattutto è stata ripristinata la funzionalità

dei sentieri e dei percorsi natura. I lavori previsti hanno incrementato la fruizione turistico-

ricreativa dei siti interessati rispondendo pienamente alla «mission» del progetto e

mobilitando risorse per un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro.

Si è conclusa con successo nel corso dell’anno la realizzazione del progetto “Naturarte –

Alla scoperta dei parchi di Basilicata”. Il progetto, avviato nel 2012, prevedeva la

promozione di eventi culturali integrati ed itineranti per il miglioramento della fruibilità delle

aree protette con particolare riferimento al Parco Nazionale del Pollino, ed ai due parchi

regionali di Gallipoli Cognato e della Murgia Materana.

Sono in fase di attuazione 19 iniziative concernenti la Promozione di Iniziative di

Certificazione Ambientale. I Bandi si configurano come un sistema di aiuto diretto ad

Enti Locali, Enti Parco e PMI del settore turistico ed artigianale, e sono stati finalizzati

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all’acquisizione di servizi qualificati per l’ottenimento delle certificazioni ambientali e

territoriali con particolare riferimento all’adesione al regolamento comunitario EMAS,

all’ottenimento della certificazione ISO 14001, S.A. 8000, OHSAS 18001 ed

all’ottenimento del marchio comunitario di qualità ecologica al servizio di ricettività turistica

Ecolabel.

Infine, è in piena fase di attuazione il progetto ENERPARK proposto dal parco Gallipoli

Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane che affronta il problema della produzione di

energia alternativa proveniente da superfici forestali organizzate secondo i meccanismi

della gestione forestale sostenibile.

PRINCIPALI CRITICITA’

La scelta di attivare l’obiettivo specifico IV.1 attraverso i PIOT ha determinato un rallentamento

delle fasi di selezione e attivazione degli interventi a carattere infrastrutturale, criticità ad oggi

superata.

Sul fronte della promozione dei regimi di aiuto, si è registrano un ritardo attuativo a causa della

complessità della procedura di selezione rispetto ad un territorio che ha, nella ridotta

propensione agli investimenti e, soprattutto, per la difficoltà di accesso al credito una risposta

più lenta e condizionata.

Riguardo all’obiettivo specifico IV.2., nel corso del 2013, sono stati acquisiti

dall’Amministrazione regionale, i Piani Parco per le aree protette nazionali e regionali ricadenti

sul territorio lucano, che hanno permesso di colmare il ritardo accumulato, adottando anche le

“Misure di conservazione” di alcuni siti regionali. Per i restanti siti sono in corso le procedure

per la definitiva adozione dei Piani di Gestione.

6.5 Asse V – Sistemi Urbani

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI

L’Asse V persegue l’obiettivo generale di valorizzare il ruolo di “motori dello sviluppo”

regionale proprio delle città attraverso il potenziamento delle reti urbane innovative, la

diffusione dei servizi avanzati di qualità e l’innalzamento degli standard di vivibilità per i

residenti. Gli ambiti di intervento formulati nell’Asse V prioritario “Sistemi urbani” sono

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aggregati attorno a due obiettivi specifici, l’uno riguardante la Città di Potenza e l’altro

afferente la Città di Matera.

Nell’ambito di tale obiettivo specifico V.1. – “Rafforzamento delle funzioni di connettività fra reti

e di erogazione di servizi della città di Potenza” è stato ammesso a finanziamento l’intervento

“Servizio Ferroviario Metropolitano Hinterland Potentino” di prossima attuazione che

consentirà il completamento del sistema integrato di mobilità urbana con la realizzazione di un

servizio di metropolitana, per garantire tempi di attraversamento della città e frequenze proprie

di un servizio di questo tipo.

La metropolitana offrirà a numerosi quartieri e poli attrattori del capoluogo di valenza regionale

(tra cui il polo ospedaliero, l’università, il Tribunale) un servizio aggiuntivo al trasporto privato e

pubblico su gomma.

Nell’ambito di tale obiettivo specifico V.2- “Valorizzazione della città di Matera come ‘grande

attrattore’ turistico-culturale” sono stati realizzati quattro interventi riqualificando le

infrastrutture sociali, socio-educative e per il tempo libero; un progetto di mobilità urbana

sostenibile e due per il turismo.

Nell’ambito dei due obiettivi specifici, ossia sia per la città di Matera che di Potenza, sono stati

attivati anche dei regimi di aiuti autorizzando gli scorrimenti di graduatorie di bandi

regionali e selezionando le imprese localizzate nei territori delle due città capoluogo per

incentivare:

lo sviluppo e l’innovazione delle PMI;

gli investimenti in settori e comparti innovativi per attrarre investitori da fuori regione;

il sostegno allo start up ed allo spin off di imprese in settori innovativi;

lo sviluppo e la qualificazione della filiera turistica di Matera.

In parallelo è stato emanato un bando specifico per incentivare gli investimenti in ricerca e

sviluppo per le PMI con sede operativa nella città di Potenza.

Gli investimenti relativi ai bandi saranno avviati nel corso del 2014.

PRINCIPALI CRITICITA’

L’Asse V “Sistemi Urbani” sconta i ritardi derivanti dalla fase di pianificazione e selezione degli

interventi da ammettere a finanziamento.

L’anno 2013 ha segnato la fase di cantierizzazione di molti interventi infrastrutturali e l’avvio

della fase di selezione dei regimi di aiuto. Gli interventi con particolari criticità attuative sono

stati rifinanziati con il Fondo di Sviluppo e Coesione i cui tempi per la certificazione della spesa

è maggiormente compatibile con quelli di attuazione di tali interventi.

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6.6 Asse VI – Inclusione Sociale

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI

L’Asse VI ha quale obiettivo generale la promozione della “società inclusiva” attraverso il

sostegno alla coesione economica sociale e territoriale nonché attraverso il potenziamento

dell‘accessibilità e della qualità dei servizi pubblici e collettivi.

Tale finalità è stata perseguita mediante un’articolazione in due obiettivi specifici, l’obiettivo

specifico VI.1 – “Potenziamento e qualificazione della rete regionale dei servizi volti alla

promozione dell’inclusione sociale” e VI.2 – “Rafforzamento, diversificazione ed innovazione

dei modelli di impresa per la organizzazione dei modelli di impresa per la organizzazione e

gestione dei servizi sociali”.

L’Asse VI è stato attivato a partire dal 2009 (DGR n. 744/2009) mediante Piani di Offerta

Integrata di Servizi (P.O.I.S.): strumenti integrati di investimento a scala comprensoriale alla

cui realizzazione partecipano le province di Potenza e Matera, tutte le aziende sanitarie

regionali e 129 comuni della Basilicata.

I P.O.I.S. mirano al potenziamento dei servizi alla persona e alla comunità in stretta aderenza

al modello di ‘welfare’ regionale introdotto con la Legge Regionale n. 4/2007 (Rete regionale

integrata dei servizi di cittadinanza sociale) e in linea con la visione inclusiva europea.

Nell’ambito della programmazione 2007/2013, infatti, per la prima volta le politiche europee di

coesione hanno assunto il tema dell’inclusione sociale tra i fattori decisivi dello sviluppo

regionale, ritenendo che il miglioramento delle condizioni di vita e l’accessibilità ai servizi

concorrano fortemente a determinare l’attrattività e la competitività dei territori e a perseguire il

benessere dei cittadini.

I POIS ripartiscono il territorio regionale in sette aree territoriali (due in Provincia di Matera e

cinque in quella di Potenza): “Alto Basento”; “Bradanica”; “Lagonegrese Pollino”; “Marmo

Platano Melandro”; “Metapontino”; “Val d’Agri”; “Vulture Alto Bradano”.

A seguito della sottoscrizione nel 2010 dei sette Accordi di Programma ciascuna area ha

individuato delle Amministrazioni capofila P.O.I.S.

L’avanzamento procedurale maturato nel corso del 2013 è evidentemente inseribile in un

fisiologico e progressivo iter attuativo delle opere pubbliche, si registrano: 208 interventi di

edilizia scolastica, 66 operazioni di realizzazione di infrastrutture per servizi socio-

sanitari, 107 interventi che si riferiscono a servizi socio-assistenziali e socio-educativi e 53

relativi a centri ad uso plurimo a servizio della comunità .

L’annualità 2013 è stata caratterizzata da una evidente accelerazione della fase attuativa delle

operazione previste dai P.O.I.S..

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I P.O.I.S. hanno costituito un modello di riferimento per l’azione di programmazione delle

politiche regionali a proiezione locale, ad esempio nelle politiche di contrasto alla povertà

(Programma Co.P.E.S.), come attestato dalla L.R. n. 33/2010 che all’art. 25 definiva gli ambiti

P.O.I.S. quali contesti di riferimento per la riforma degli ambiti sociali di zona per la

conduzione dei servizi territoriali di welfare e l’utilizzo delle risorse nazionali per le politiche

sociali in conformità alla L.R. n. 4/2007. La ripartizione in aree P.O.I.S. è inoltre compatibile

con quanto indicato dal “Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona e alla

comunità 2012-2015” in materia di territorializzazione di riferimento per le politiche alla

persona. Sul piano del valore aggiunto derivante della messa in opera delle operazioni

ricadenti nell’obiettivo “Potenziamento e qualificazione della rete regionale dei servizi volti alla

promozione dell’inclusione sociale”, si conferma:

un impulso robusto allo sviluppo dei servizi per la prima infanzia (n. 22 interventi rivolti

al potenziamento dei servizi per la fascia 0-3 anni) cui progressivamente

corrisponderà, al conseguimento della funzionalità delle operazioni, un significativo

incremento dei posti disponibili presso gli asili nido e dunque un rilevante incremento

del soddisfacimento della domanda territoriale in merito;

un favorevole connubio del potenziamento del patrimonio edilizio scolastico con

l’applicazione di tecnologie per l’utilizzo delle risorse energetiche rinnovabili. Tale

circostanza (che al 31.12.2013 interessa 14 progetti) imputabile in larga parte ad una

scelta programmatica della Provincia di Potenza, punta, sul piano concreto, a

consentire una maggiore sostenibilità economica dei costi di gestione dei plessi

scolastici interessati;

la presenza di 53 operazioni finalizzate alla creazione di centri plurifunzionali, destinati

a funzioni sociali e culturali. Tali interventi, posti in esecuzione in comuni spesso di

ridottissime dimensioni, garantendo una sommatoria di servizi all’interno di un unico

contenitore fisico in un’ottica di sostenibilità dei costi, possono essere considerati quali

“presidi territoriali” funzionali al mantenimento di servizi di comunità importanti per la

qualità di vita dei residenti in aree interne.

PRINCIPALI CRITICITA’

La principale criticità è stata rappresentata dalla mancata attivazione dell’obiettivo specifico

VI.2 – “Rafforzamento, diversificazione ed innovazione dei modelli di impresa per la

organizzazione dei modelli di impresa per la organizzazione e gestione dei servizi sociali” a

causa della mancata approvazione di bandi a favore delle imprese sociali.

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6.7 Asse VII – Energia e Sviluppo Sostenibile

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI

L’Asse VII persegue l’obiettivo di “promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso la

valorizzazione delle risorse energetiche ed il miglioramento degli standard dei servizi

ambientali anche a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini e delle imprese”. Tale

obiettivo è volto a coniugare le molteplici dimensioni assunte dalle politiche di sviluppo

sostenibile che, attraverso il perseguimento della qualità ambientale e dell’uso sostenibile ed

efficiente delle risorse naturali, favoriscono lo sviluppo di filiere produttive attività di ricerca ed

innovazione che concorrono ad aumentare la competitività ed attrattività territoriale. L’Asse si

articola in quattro obiettivi specifici.

1. Migliorare l'equilibrio del bilancio energetico regionale attraverso il risparmio e

l'efficienza in campo energetico, il ricorso alle fonti rinnovabili e l'attivazione delle

filiere produttive

L’obiettivo specifico è stato attivato attraverso:

l’emanazione del “Bando per la concessione di agevolazioni per la progettazione e

realizzazione di interventi per il contenimento dei consumi energetici degli edifici pubblici e

degli impianti di illuminazione pubblica”, con una dotazione finanziaria pari a 7,875 milioni di

euro, destinato alle Amministrazioni provinciali, comunali e alle Aziende Territoriali per

l’Edilizia Residenziale Pubblica della Basilicata. A fronte di 110 proposte progettuali su edifici

pubblici candidati da parte dei Comuni, per un fabbisogno finanziario complessivo di circa 21

milioni di euro, sono stati ammessi a finanziamento 50 progetti esaurendo la dotazione del

bando. La maggior parte dei progetti è tutt’ora in fase di realizzazione.

Nell’ambito di un accordo di programma tra la Regione Basilicata, la Società Energetica

Lucana e le Aziende Sanitarie Locali è stato avviato un programma, con una dotazione di 2

milioni di euro per la realizzazione di pensiline fotovoltaiche e allocate sui parcheggi pubblici

dell’Ospedale S. Carlo di Potenza e presso il Poliambulatorio di Sant’Arcangelo che hanno

consentito di ridurre la “bolletta energetica” dei due edifici interessati.

2. Garantire la gestione sostenibile delle risorse idriche attraverso la razionalizzazione dei

suoi diversi usi e standard di servizi uniformi sul territorio

L’Autorità d’Ambito, con il supporto di Acquedotto Lucano, ha approvato il “Piano Triennale degli

Investimenti”, che comprende nel complesso 72 interventi prioritari; in particolare sono stati avviati:

46 interventi finalizzati al completamento ed all’adeguamento delle infrastrutture di

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adduzione collettamento e depurazione;

due progetti inerenti lavori di rifacimento impianti, con la immissione di misuratori nella

zona Nord-ovest dell'abitato nel Comune di Episcopia e la realizzazione di un sistema

idrico e fognario nel Comune di Tito. Tali progetti prevedono azioni mirate al risparmio

idrico, alla bonifica ed al riutilizzo delle acque reflue al fine di migliorare gli interventi

strutturali necessari a garantire l’accesso da parte di tutti i cittadini e delle imprese ai

servizi idrici e fognari.

E’ stato avviato un “progetto per la georeferenziazione dei principali impianti, reti ed apparecchiature

delle aree irrigue nel Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto e per l’implementazione di un

sistema pilota avanzato di telecontrollo”. Il progetto è attuato in convenzione con la società in house

“Acqua S.p.A” per un importo pari ad euro 1,2423 milioni di euro.

3. Ottimizzazione del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti e recupero delle

aree contaminate anche a tutela della salute umana

E’ stato avviato il processo di adeguamento del Piano Regionale dei Rifiuti alle disposizioni del

D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.. E’ in fase di attuazione l’accordo quadro approvato tra

Ministero dell’Ambiente (MATTM) - Regione Basilicata – CONAI, per l’attuazione del Piano

di Gestione dei Rifiuti della Regione Basilicata. La Deliberazione di Giunta Regionale n.

40/2012 ha disposto il supporto tecnico da parte del CONAI per: promuovere la raccolta

differenziata proveniente da rifiuti di imballaggio; supportare la regione nell’individuazione

delle più adeguate modalità di raccolta, in relazione alle caratteristiche specifiche delle diverse

realtà territoriali lucane nonché proporre analisi e studi per lo sviluppo di sistemi di ricupero di

materia al fine di promuovere il mercato del riciclo.

Sono stati finanziati 4 progetti per l’implementazione della raccolta differenziata

riguardanti il territorio del Comune di Bernalda, il territorio della ex Comunità Montana dell’Alto

Bradano, l’area del Vulture-Melfese ed il territorio della ex Comunità Montana Basso Sinni.

Gli interventi prevedono nello specifico una modalità di raccolta intercompensoriale

organizzata. E' stata avviata la realizzazione dei sistemi integrati di trattamento intermedio

dei rifiuti, attraverso la quale si punterà a implementare ed adeguare la dotazione

impiantistica a supporto della frazione differenziate dei rifiuti urbani. In particolare per quanto

riguarda l’Impianto di compostaggio di Venosa (area nord – capacità di trattamento prevista

18.000 t/anno), è stato affidato l’appalto per la progettazione e la realizzazione dell’impianto. Il

progetto definitivo ha ottenuto dai competenti uffici regionali il rilascio delle autorizzazioni

ambientali ed è in attesa della stipula del contratto.

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Per l’impianto di compostaggio di Sant’Arcangelo (area centro - capacità di trattamento

prevista 13.000 t/anno), la Provincia di Potenza ha aggiudicato la gara per l’incarico di

progettazione e realizzazione e si è in attesa del perfezionamento di alcune autorizzazioni

ambientali.

4. Garantire omogenee condizioni di sicurezza dei cittadini e dei beni sul territorio

attraverso azioni di tutela e salvaguardia ed il rafforzamento del sistema della

conoscenza

Nell’ambito dell’obiettivo specifico si registra l’adeguamento del Piano stralcio relativo alla

“Difesa del Rischio Idrogeologico” che contiene gli aggiornamenti del rischio frane e idraulico

per i Comuni della Basilicata. Un’ottima performance riguarda la “Sistemazione ed il Ripristino

della funzionalità dei reticoli idraulici e dei relativi ambiti fluviali” e la cui attuazione trova spazio

nel Progetto denominato “Vie Blu”. Tale progetto prevede la realizzazione di lavori di ripristino

della funzionalità idraulica dei corsi d’acqua iscritti alle acque pubbliche e che sono stati

monitorati dal Piano Stralcio per la Difesa dal Rischio Idrogeologico (PAI). L’attuazione del

progetto ha portato a compimento tutti gli interventi previsti nelle aree individuate dal PAI

contribuendo enormemente al contrasto ed alla prevenzione di fenomeni di erosione e di

dissesto idrogeologico ed alla regolarizzazione del deflusso delle acque sui reticoli fluviali

oggetto di intervento. Si è avviato in convenzione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il

progetto “Monitoraggio e mitigazione del rischio idrogeochimico finalizzato alla corretta

gestione delle risorse ambientali nel Parco Nazionale del Pollino (Basilicata)”.

Per quel che riguarda la “Protezione e Consolidamento dei centri abitati, dei versanti,

salvaguardia ambientale, ripristino delle condizioni di stabilità dei terreni, rinaturalizzazione dei

siti degradati, lotta all’erosione degli argini e delle coste” sono stati avviati 31 progetti sui

complessivi 33 previsti dall’’Accordo di Programma finalizzato alla programmazione e al

finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico”

stipulato in data 14.12.2010 tra il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare

- M.A.T.T.M. e la Regione Basilicata”.

PRINCIPALI CRITICITA’

Si registra un notevole il ritardo nella realizzazione dei sistemi impiantistici di trattamento

intermedio dei rifiuti, attraverso il quale si sarebbe dovuto puntare per implementare ed

adeguare la dotazione impiantistica a supporto della frazione differenziate dei rifiuti urbani, e

che allo stato attuale non presenta un avvio effettivo di nessun impianto.

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6.8 Asse VIII – Governance e Assistenza Tecnica

ANALISI DEI PROGRESSI E DEI RISULTATI RAGGIUNTI

L’Asse VIII ha come obiettivo generale quello di “accrescere stabilmente la capacità delle

amministrazioni pubbliche nelle attività di programmazione, gestione ed attuazione delle

politiche regionali cofinanziate dal P.O. del Fondo FESR”, perseguito attraverso interventi

finalizzati:

1. al rafforzamento e qualificazione delle attività regionali di indirizzo, implementazione,

gestione, sorveglianza e controllo del P.O.;

2. all’assistenza tecnica e di supporto operativo agli Enti pubblici quali soggetti attuatori delle

linee di intervento a valere sui singoli Assi prioritari;

3. alla costruzione di reti partenariali, progetti di gemellaggio e scambio di esperienze a

scala interregionale e transnazionale;

4. all’accrescimento della conoscenza del POR e degli interventi ivi compresi da parte del

pubblico e dei beneficiari.

Nell’ambito dell’Asse rientrano operazioni di acquisirne di beni e servizi, tra le quali si

evidenziano le seguenti:

Attivazione di contratti di collaborazione. Le attività di programmazione, gestione,

controllo di I e II livello, monitoraggio, sorveglianza e comunicazione sono state assicurate

mediante al ricorso a collaboratori di AT:

- Esperti Senior per rafforzare la capacità di programmazione, gestione, monitoraggio e

procedure di controllo e adeguare la regolazione normativa ed amministrativa per

accrescere le performance realizzative e conseguire condizioni più efficienti di

concorrenzialità. Si tratta delle attività a supporto dell’Ufficio dell’Autorità di Gestione e

dei Dipartimenti coinvolti nell’attuazione del Programma operativo nella fase di

redazione delle proposte di selezione ed ammissione a finanziamento delle operazioni

e di rilascio dei relativi pareri; nella redazione di atti negoziali afferenti alle progettazioni

integrate (P.O.I.S., P.I.O.T. e P.I.S.U.S.); nel monitoraggio della spesa; nel reporting

all’Autorità di Gestione ed al Comitato di Sorveglianza; nella redazione dei Rapporti

annuali di Esecuzione; nel campionamento delle operazioni da sottoporre al

campionamento di I° e II° livello; nella rimodulazione del piano finanziario del

programma; nella redazione delle proposte di revisione del programma operativo;

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nonché nell’attività di controllo di II livello e di system audit a supporto dell’AdA;

- Collaboratori che compongono la Task Force per la realizzazione delle attività di

controllo di I° livello sui progetti cofinanziati con il PO FESR Basilicata 2007-2013;

- Collaboratori a supporto dei Responsabili di Misura per la gestione, il monitoraggio e la

rendicontazione dei progetti finanziati con le c.d. Risorse Liberate del POR Basilicata

2000-2006, inclusi quelli a supporto delle strutture dei PISU 2000-2006 delle

Amministrazioni di Matera e Potenza;

- Collaboratori a supporto delle Autorità di Certificazione nelle attività di verifica e

certificazione delle spese;

- Collaboratori a supporto dell’Autorità di Audit nelle attività di sistem audit e di controllo

di II livello sulle operazioni.

Il ricorso ai servizi di una Software House per l’implementazione ed il mantenimento del

SIMIP: il Sistema Informativo Monitoraggio Investimenti Pubblici in grado di dialogare con il

sistema nazionale MONIT ed utile alla rendicontazione delle spese da parte dei beneficiari

ed al monitoraggio dei dati finanziari, fisici e procedurali da utilizzare ai fini del monitoraggio

dello stato di attuazione dei progetti e del programma; della certificazione della spesa e dei

controlli.

la realizzazione del sistema informativo dell’Autorità di Audit (SIADA) a seguito

dell’obbligo imposto dall’IGRUE di fornire telematicamente le informazioni relative all’attività

svolta da detta autorità. Il sistema informativo è conforme alle indicazioni date dall’IGRUE

nel “Protocollo di colloquio con le Autorità di Audit” e consente di raccogliere e gestire le

informazione pertinenti alle attività di controllo.

L’organizzazione delle riunioni dei Comitati di Sorveglianza del Programma Operativo che

si svolgono annualmente 8solitamente nel mese di giugno).

La realizzazione di azioni di comunicazioni relative al programma in attuazione del Piano

di comunicazione.

Il finanziamento di attività e rapporti di valutazione afferenti al programma.

il progetto “Covenant of Mayors”, approvato e iniziato nel 2011 e completato nel 2013,

nell’ambito del quale la Società Energetica Lucana, beneficiaria del progetto, ha svolto

un’attività di assistenza tecnica specialistica a supporto delle amministrazioni comunali

nella definizione, attuazione e monitoraggio dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile

(PAES). Nel corso del 2013 le attività svolte sono state:

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- supporto all’adesione al Patto dei Sindaci di n. 13 comuni;

- trasmissione alla Commissione Europea di n. 11 PAES;

- consegna a n. 5 comuni dei rispettivi PAES, di cui n. 3 approvati dai rispettivi Consigli

Comunali.

Nell’arco del progetto sono stati complessivamente completati 26 PAES, di cui 14 già

validati dalla Commissione europea.

l’incontro annuale fra la Commissione europea e le Autorità di Gestione di tutti i

Programmi Operativi italiani cofinanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)

che si è tenuto a Matera nei giorni 17-18 ottobre 2013.

PRINCIPALI CRITICITA’

Nel corso del 2013 l’attuazione dell’Asse non ha registrato particolari problemi.

7. Spesa monitorata e certificata La tabella 5 mostra il livello della spesa monitorata e della spesa certificata (quota comunitaria e

quota statale) dal 01.01.2007 sino al 31.12.2013 relativamente al PO FESR Basilicata

2007/2013.

In essa sono stati confrontati i dati della spesa monitorata al 31.12.2013 con quelli della spesa

certificata in data 27.12.2013 nell’ultima domanda di pagamento prodotta dall’Autorità di

Certificazione.

Tabella 5 – Spesa monitorata e spesa certificata al 31 maggio 2013

Spesa monitorata al 31/12/2013 Spesa certificata al 31/12/2013

€ 445.696.420,66 € 445.625.363,13

Fonte: Nostra elaborazione su: dati del Sistema di Monitoraggio regionale inviati a MonitWeb (Spesa monitorata); Domande di pagamento (Spesa certificata)

Pertanto, al 31.12.2013 circa il 59,24% della spesa è stata monitorata (validata dai responsabili di

linea d’intervento e rendicontata al sistema nazionale Monitweb) e certificata dall’Autorità di

Certificazione (figura 5).

Figura 5 – La spesa certificata e da certificare al 31 dicembre 2013 del PO FESR Basilicata 2007/2013 (valori %)

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Spesa certificata

59,24%

Spesa da certificare

40,76%

Fonte: Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2014

8. Misure di accelerazione dell’efficacia degli interventi Con l’approvazione, in data 18 aprile 2013, del documento “Iniziative di accelerazione e di

miglioramento dell’efficacia degli interventi” 3, da parte del Comitato nazionale QSN, i target di

spesa sono stati innalzati e resi più ambiziosi rispetto a quelli definiti nel documento approvato

a febbraio 2012 principalmente per due motivi:

per evitare una problematica concentrazione delle spese da realizzare e certificare

negli ultimi due anni del ciclo di programmazione 2007-2013;

per scongiurare il rischio di sovrapposizione delle spese e delle attività di certificazione

con l’avvio del nuovo ciclo e, quindi, per garantire un efficace e tempestivo avvio della

programmazione 2014-2020.

L’eventuale mancato raggiungimento dei target delle spese certificate (a maggio, ottobre e

dicembre) potrebbe comportare la riprogrammazione delle risorse del programma in misura

3 Nota MiSE – Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica n. 0004951-E del 18 aprile 2013.

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proporzionale alla distanza dal target.

In base ai criteri stabiliti dal succitato documento del Comitato nazionale QSN, i target di

spesa del PO FESR Basilicata 2007/2013 per il 20134, riguardanti la sola quota comunitaria5,

risultano i seguenti:

Tabella 6 – Target di spesa 2013 definiti in sede nazionale dal Comitato QSN e in base alla regola N+2

Scadenze Fonte normativa

Target cumulato – Quota comunitaria

(milioni di euro)

31 dicembre 2013 Regola N+2 (art. 93-97 del Reg. CE n. 1083/2006) 182,121

31 maggio 2014 Comitato nazionale QSN 204,629

31 ottobre 2014 Comitato nazionale QSN 231,929

31 dicembre 2014

Regola N+2 (art. 93-97 del Reg. CE n. 1083/2006) 220,455

Comitato nazionale QSN 237,506

È opportuno sottolineare che il target previsto per il 31/12/2013 è stato raggiunto, in quanto la

quota UE di spesa certificata è pari a 184,67 meuro (circa 2,55 meuro in più rispetto

all’obiettivo).

L’Autorità di Gestione ha attivato fin d’ora opportune misure di accelerazione della spesa

finalizzate al perseguimento degli obiettivi stabiliti in sede nazionale dal Comitato QSN e del

target di spesa al 31 maggio 2014 stimato ai sensi degli art. 93-97 del Reg. CE n°1083/2006.

4 Tali target sono stati determinati tenendo conto della detrazione relativa al Grande Progetto “Piano Azione Coesione: Agenda Digitale nella Regione

Basilicata” selezionato a valere sulla linea di intervento II.1.2.A, la cui scheda è stata presentata alla Commissione Europea dall’Autorità di Gestione a dicembre 2012.

5 Tenuto conto che ciascun asse ha percentuali di cofinanziamento FESR differenti, i target complessivi (quote UE e Stato-Regione) di spesa da certificare

varieranno in base agli assi nell’ambito dei quali saranno generate e certificate le spese

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9. Attività preparatorie relative alla programmazione FESR 2014-2020

9.1 Scenario normativo e programmatico comunitario e nazionale

La fase di avvio della programmazione 2014-2020 ha subito alcuni ritardi imputabili ai tempi

con i quali il Parlamento europeo e, successivamente, il Consiglio europeo hanno approvato le

prospettive finanziarie 2014-2020 e, quindi, hanno determinato le risorse destinate alla politica

di coesione per la programmazione 2014-2020 (novembre 2013).

A dicembre 2013 è stato approvato il regolamento generale (Regolamento UE n. 1303/2013)

che detta le disposizioni comuni ai fondi che forniscono sostegno nell'ambito della politica di

coesione, denominati "fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE):

Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);

Fondo sociale europeo (FSE);

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

Le disposizioni relative a ciascun fondo sono state approvate in specifici regolamenti6.

Al fine di contribuire alla realizzazione della strategia dell'Unione per una crescita intelligente,

sostenibile e inclusiva ogni fondo SIE sostiene 11 obiettivi tematici (OT) di seguito elencati:

OT.1 Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;

OT.2 Migliorare l'accesso alle TIC, nonché l'impiego e la qualità delle medesime;

OT.3 Promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo (per il FEASR) e del

settore della pesca e dell'acquacoltura (per il FEAMP);

OT.4 Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti

i settori;

OT.5 Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la

gestione dei rischi;

6 Regolamento (UE) n. 1301/2013 (il "regolamento FESR"); Regolamento (UE) n. 1304/2013 (il "regolamento FSE"); Regolamento (UE)

n. 1305/2013 (il "regolamento FEASR").

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OT.6 Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;

OT.7 Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle

principali infrastrutture di rete;

OT.8 Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei

lavoratori;

OT.9 Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione;

OT.10 Investire nell'istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le

competenze e l'apprendimento permanente;

OT.11 Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti

interessate e un'amministrazione pubblica efficiente;

Il 9 dicembre 2013 è stata trasmessa alla Commissione europea la bozza di Accordo di

Partenariato tra l’Italia e la Commissione europea. Il documento è stato redatto dal Ministero

dello Sviluppo economico con il coinvolgimento delle Amministrazioni centrali competenti per

materia, delle Regioni e del partenariato socio-economico e contiene l’esplicitazione dei

risultati attesi, delle priorità e dei metodi di intervento a livello di ciascun obiettivo tematico.

A marzo 2014 la Commissione europea ha formulato numerose osservazioni alla bozza di

Accordo di Partenariato; pertanto, grazie all’intenso lavoro di raccordo tra il Ministero dello

Sviluppo Economico e le Amministrazione centrali e regionali è stata elaborata la nuova

versione della proposta di Accordo di Partenariato approvata dal CIPE il 18 aprile e trasmessa

alla Commissione entro il 22 aprile 2014: termine ultimo fissato dal Regolamento generale per

l’invio ufficiale alla Commissione europea.

I programmi operativi previsti dall’Accordo di Partenariato per il ciclo 2014-2020 sono i

seguenti:

a) Programmi Nazionali riguardanti tutte le categorie di Regioni nei seguenti ambiti:

Istruzione, in attuazione di risultati dell’OT10 e OT11 (FSE e FESR, plurifondo);

Occupazione, in attuazione di risultati dell’OT8 e OT11 (FSE e FESR, plurifondo);

Inclusione, in attuazione di risultati dell’OT9 e OT11 (FSE, monofondo);

Città metropolitane, programma sperimentale in attuazione dell’agenza urbana per

quanto riguarda le 14 città metropolitane (FESR e FSE, plurifondo);

Governance, reti, progetti speciali e assistenza tecnica in attuazione di risultati

dell’OT11 e a supporto di altri risultati di diversi OT (FESR e FSE, plurifondo);

Programma YEI (FSE, monofondo);

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40

b) Programmi Nazionali/Multiregionali operanti nelle Regioni in transizione e meno

sviluppate nei seguenti ambiti:

Ricerca e Innovazione;

Imprese e Competitività;

c) Programmi Nazionali/Multiregionali per le sole Regioni meno sviluppate nei seguenti

ambiti:

Infrastrutture e Reti;

Beni culturali;

Legalità;

d) Programmi Regionali (POR) in tutte le Regioni e Province autonome a valere sul

FESR e FSE;

e) Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) in tutte le Regioni e province autonome a

valere sul FEASR;

f) Un Programma nazionale a valere sul FEASR;

g) Un Programma nazionale a valere sul FEAMP.

Nella programmazione 2014-2020 la Regione Basilicata si colloca, in base ai dati del PIL pro

capite relativo all’ultimo triennio preso a riferimento dai Servizi della Commissione (2007-

2009), tra le “regioni meno sviluppate” insieme a Calabria, Campania, Sicilia e Puglia.

Ai sensi del Regolamento UE n. 1303/2013, le Amministrazioni titolari dei PON e la Regione

Basilicata relativamente ai POR dovranno inviare i programmi operativi 2014-2020 alla

Commissione europea al massimo entro tre mesi dall’invio dell’Accordo di Partenariato (21

luglio 2014) al fine di avviare il relativo negoziato. I programmi operativi saranno approvati

dalla Commissione europea entro sei mesi dalla presentazione.

La Regione Basilicata sarà territorio eligibile anche a valere sui programmi operativi nazionali

(PON), contrariamente alla programmazione 2007-2013, in cui si trovava tra le regioni

europee in phasing-out.

9.2 Le risorse finanziarie per la programmazione 2014-2020

L’allocazione delle risorse finanziarie a livello di Regioni e di Programmi operativi non è stata

tuttora approvata.

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41

In base ai “criteri di riparto delle risorse fra Regioni del Mezzogiorno” proposti dal Ministero

dello Sviluppo Economico-DPS ad aprile 2014, la Regione Basilicata potrebbe beneficiare di

un contributo comunitario a titolo FESR e FSE di 863,3 milioni di euro, al quale necessita

aggiungere il cofinanziamento nazionale del 50% (35% a carico del Fondo rotativo IGRUE di

cui alla legge 183/1987 e 15% a carico del Bilancio della Regione)7. Nel complesso i tre

programmi regionali del periodo 2014/2020 potrebbero presentare la seguente dotazione

finanziaria complessiva:

- PO FESR circa 824 milioni di euro;

- POR FSE circa 290 milioni di euro;

- PSR FEASR circa 680 milioni di euro.

A tali risorse si aggiungono quelle destinate a favore del territorio della Basilicata nell’ambito

dei sopraelencati Programmi Operativi Nazionali (PON), inclusi i programmi tematici per il

mezzogiorno, pari a circa 608 milioni di euro, di cui 310 milioni di euro a titolo FESR e 298 a

titolo FSE (Stime MISE-DPS del 7 maggio 2014). Pertanto, si stima che il 35% del budget

complessivo a favore della regione Basilicata è allocato sui programmi Operativi Nazionali.

L’allocazione delle risorse del POR FESR 2014-2020 tra i singoli obiettivi tematici non è stata

tuttora definita. Essa sarà determinata sulla base dei seguenti vincoli stabiliti dal Regolamento

FESR n. 1301/2013 (cosiddette regole del ring fancing):

almeno il 50% del totale delle risorse del FESR a livello nazionale deve essere

destinato a due o più obiettivi tematici tra gli OT 1, 2, 3 e 4;

almeno il 12% del totale delle risorse del FESR a livello nazionale è destinato all’OT 4;

almeno il 5% delle risorse del FESR assegnate a livello nazionale sono destinate ad

azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile delegate alle città per essere gestite

per mezzo degli Investimenti Territoriali Integrati (ITI).

Sulla base di tali regole il MISE-DPS (ottobre 2013) ha formulato le seguenti ipotesi di

ripartizione delle risorse tra gli obiettivi tematici, stabilendo anche gli OT che possono essere

interessati dalla strategie sulle aree interne e per l’agenda urbana:

7 Art. 1 comma 240 della Legge 147/2013 (legge di stabilità 2014).

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42

Aree Interne

Agenda urbana

Regole ring fencing

OT1 Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione

X 13,50%

OT2 Migliorare l'accesso alle TIC, nonché l'impiego e la qualità delle medesime

X X 11,80%

OT3 Promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo e del settore della pesca e dell'acquacoltura

X X 26,20%

OT4 Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori

X X 14,10%

OT5 Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi

X

2,30%

OT6 ** Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse

X

11,00%

OT7 Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete

X8

10,20%

OT8 Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori

1,00%

OT9 Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione

X X 1,40%

OT10 Investire nell'istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l'apprendimento permanente

X

4,00%

OT11 Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente

1,00%

AT Assistenza tecnica (max 4%)

3,50%

Totale

100,00%

OT1-OT4 65,60%

OT5-OT7 23,50%

OT8-OT10 6,40%

OT11 1,00%

AT 3,50%

Totale

100,00%

** inclusi gli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale e attrattività turistica

8 La possibilità di interventi con OT7 su aree interne è in fase di definizione a livello nazionale

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9.3 Le fasi di redazione del POR FESR Basilicata 2014-2020

Per consentire la redazione e l’invio alla Commissione del POR FESR Basilicata 2014-2020, il

Dipartimento regionale Programmazione e Finanze ha avviato le seguenti azioni:

1) Nel corso del 2013 è stata svolta con i competenti Dipartimenti regionali l’analisi finalizzata a

verificare il rispetto delle “condizionalità ex ante” di competenza regionale stabilite dal

Regolamento UE 1303/2013 (es. normativa regionale e/o documenti programmatici settoriali

esistenti). L’esito della verifica è stata trasmessa al MISE-DPS e si attende il riscontro della

valutazione ministeriale.

2) Su una delle principali condizionalità ex ante - rappresentata dalla strategia di “smart

specialisation” - a febbraio 2014 il Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e

Ricerca ha predisposto il documento “Verso la specializzazione intelligente della Basilicata” di

cui si terrà atto nella definizione delle azioni e della strategia del POR FESR 2014-2020

(Allegato “2”);

3) L’Ufficio dell’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha partecipato attivamente alle

iniziative organizzate dal MISE-DPS per l’attuazione dell’opzione strategica “Aree Interne”

definita nel documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari-2014-2020”

(dicembre 2012), rivolta a perseguire cinque obiettivi: i) aumento del benessere della

popolazione locale; ii) aumento della domanda locale di lavoro (e dell’occupazione); iii)

aumento del grado di utilizzo del capitale territoriale; iv) riduzione dei costi sociali della de-

antropizzazione; v) rafforzamento dei fattori di sviluppo locale. Tali obiettivi dovranno essere

perseguiti attraverso due classi di azioni, complementari: a) adeguamento della qualità e

quantità dei servizi essenziali; b) progetti di sviluppo locale. La partecipazione si è

concretizzata predisponendo delle proposte di contributi e delle integrazioni alle bozze dei

documenti strategici e metodologici predisposti dal MISE-DPS. In parallelo è stata garantita la

partecipazione ai gruppi di lavoro per la definizione delle metodologie per la definizione delle

aree e dei piani.

4) A marzo 2014 sono stati individuati, su segnalazione dei rispettivi dirigenti generali dei

Dipartimenti coinvolti nell’attuazione del POR FESR 2014-2020, i “referenti” regionali

responsabili di coinvolgere gli Uffici e di definire il “catalogo delle azioni”;

5) In data 28 marzo 2014 si è svolto l’incontro tra il dirigente generale del Dipartimento

“Programmazione e Finanze” e l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 con i

referenti dei dipartimenti e gli esperti senior di Assistenza Tecnica FESR. Nel corso

dell’incontro è stata illustrata la griglia da utilizzare per rilevare le possibili azioni in coerenza

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con gli obiettivi tematici e con la bozza dell’Accordo di Partenariato (Allegato “1”);

6) Nel corso del mese di maggio il Dipartimento Programmazione e Finanze ha tenuto due

incontri con i 129 Comuni (ad eccezione delle Città di Matera e Potenza) al fine di illustrare i

risultati attesi e le linee di azione di competenza degli Enti Locali stabilite dalla proposta di

Accordo di Partenariato e di individuare i fabbisogni coerenti con la programmazione

regionale e nazionale: un incontro con i Comuni superiori a 5.000 abitanti (12 maggio) ed un

secondo incontro (21 maggio) con i Comuni inferiori a 5.000 abitanti;

7) Il 23 maggio si è svolto l’incontro con il partenariato economico e sociale per illustrare,

insieme ai Dipartimenti regionali, il “catalogo delle azioni” al fine di avviare un confronto

partenariale con le PES. Sono stati concordati due incontri con le PES nella prima metà del

mese di Giugno;

8) E’ stato redatto il Rapporto Ambientale Preliminare trasmesso il 26 maggio all’Ufficio

Compatibilità Ambientale per l’invio ai soggetti rilevanti ai fini ambientali in vista della

Valutazione ambientale strategica (VAS).

Si riporta di seguito il cronoprogramma delle attività da svolgere in vista della redazione della

proposta di Programma operativo da trasmettere alla Commissione europea entro il 21 luglio

2014:

Attività / Step Periodo / Durata

Diagnostica Marzo – Aprile 2014

Lezioni apprese dalla programmazione 2000-2006 Marzo – Giugno 2014

Definizione del catalogo delle azioni Marzo – Maggio 2014

Definizione delle strategie del POR 2014-2020 Aprile - Giugno 2014

Definizioni degli strumenti territoriali e finanziari del POR 2014-20209 Aprile - Luglio 2014

Valutazioni ex-ante Aprile - Luglio 2014

Definizione dell’integrazione tra fondi (FESR, FSE e FEASR) Aprile - Giugno 2014

Definizione dell’integrazione territoriale Aprile - Giugno 2014

Confronto Partenariale Maggio - Giugno 2014

Valutazione ambientale strategica (VAS)10

Aprile - Luglio 2014

9 Si fa riferimento alla definizione degli strumenti della programmazione territoriale integrata (Investimenti territoriali Integrati - ITI o modelli di Sviluppo

Locale di Tipo partecipativo – CLLD); agli eventuali Piani di azione comune; nonché agli eventuali strumenti di ingegneria finanziaria 10

Dagli aspetti preliminari all’apertura della consultazione pubblica relativa alla VAS

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Redazione della bozza di POR Maggio - Luglio 2014

Redazione del sistema di gestione e controllo Aprile - Luglio 2014

PROGRAMMA OPERATIVO FSE BASILICATA 2007/2013

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1. Tabelle di sintesi dello stato di avanzamento finanziario e fisico del PO FSE Basilicata 2007/2013

N.B. I dati finanziari fanno riferimento al 31 Dicembre 2013; i dati di avanzamento fisico fanno riferimento al giorno in cui sono stati estratti,

ovvero il 14 aprile 2014.

Tabella 6 – Avanzamento finanziario PO FSE

Assi Programmazi

one totale

Impegni* Pagamenti** Spese totali certificate***

Capacità di

impegno

Efficienza realizzativa

Capacità di certificazione

A B C D B/A C/A D/A

I Adattabilità 45.190.323,00 44.333.776 30.128.022 28.671.428 66,67% 98,10% 63,45%

II Occupabilità 70.078.494,00 68.434.070 51.978.994 52.938.165 74,17% 97,65% 75,54%

III Inclusone sociale 61.578.494,00 83.074.330 63.159.660 62.109.802 102,57% 134,91% 100,86%

IV Capitale Umano 110.446.235,00 93.256.851 67.153.481 64.524.082 60,80% 84,44% 58,42%

V Transnaz. ed interregionalità 12.506.451,00 10.023.574 7.600.017 7.005.076 60,77% 80,15% 56,01%

VI Assistenza tecnica 12.894.623,00 11.852.396 9.873.096 9.721.913 76,57% 91,92% 75,40%

VII Capacità istituzionale 9.670.968,00 7.238.799 5.541.081 5.490.607 57,30% 74,85% 56,77%

TOTALI 322.365.588,00 318.213.796 235.434.351 230.461.073 99% 73% 71%

Fonte: SIRFO 2007 – Dati al 31 dicembre 2013 – Estrazione dei dati: aprile 2014

* Impegni: impegni giuridicamente vincolanti (programmato pubblico) ** Pagamenti: Spese effettivamente sostenute dai beneficiari (spese documentate Ente) ***Spese totali certificate: importo totale delle spese ammissibili certificate sostenute dai beneficiari (Importi certificati)

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47

Tabella 7 – Avanzamento fisico PO FSE – Progetti

Assi Avviati Rendicontati

I Adattabilità 661 596

II Occupabilità 1.406 654

III Inclusone sociale 1.073 207

IV Capitale Umano 2.404 1.980

V Transnaz. ed interregionalità 485 468

VI Assistenza tecnica 31 20

VII Capacità istituzionale 11 0

TOTALI 6.071 3.925

Fonte: SIRFO 2007 – Dati al 25 febbraio 2013

Tabella 8 – Avanzamento fisico PO FSE – Destinatari

Totale

DESTINATARI AVVIATI 49.763

di cui donne 23.452

di cui giovani (15 – 24 anni) 22.463

Ripartizione in base alla posizione nel mercato del lavoro

Attivi 1 13.846

Disoccupati ² 10.837

Inattivi 25.080

Ripartizione per grado di istruzione

Istruzione primaria e secondaria inferiore (ISCED 1 e 2)

32.960

Istruzione secondaria superiore (ISCED 3) 10.838

Istruzione post-secondaria non universitaria (ISCED 4)

0

Istruzione universitaria (ISCED 5 e 6) 5.965

Fonte: SIRFO 2007 – Dati al 31 dicembre 2013

1 totale dei partecipanti attivi, compresi i lavoratori autonomi

² totale dei disoccupati, compresi i disoccupati di lunga durata

³ totale delle persone inattive, compresi coloro che frequentano corsi di istruzione e formazione, i pensionati, le persone che hanno cessato l’attività, coloro che soffrono di un’invalidità permanente, i lavoratori casalinghi, altri

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2. Le operazioni più significative Nel corso del periodo di gestione del Programma Operativo FSE 2007 – 2013 si è riusciti, grazie

al fattivo concreto contributo di tutti gli Uffici, a non correre mai il rischio del disimpegno di spesa,

contribuendo così non sprecare risorse della collettività, tanto più in un periodo difficile come

quello che la regione e l’intera nazione stanno vivendo.

Una parte consstente del PO FSE 2007-2013, in forza di quanto disposto dalla Legge Regionale

33/2003 e dai regolamenti comunitari, è stato gestito e monitorato dagli Organismi Intermedi,

ovvero dalle Provincie di Potenza e Matera, e dagli organismi in house ad esse collegati,

rispettivamente Apofil e Ageforma. In particolare, sono state sottoscritte con le Provincie due

Intese Interistituzionali, la prima valida per il periodo 2008-2010, la seconda valida per il periodo

2011-2013. Complessivamente le operazioni finanziate nell’ambito del Programma Operativo al

31 Dicembre 2013 sono state 6.071, di cui più del 60% sono concluse e/o in fase di

rendicontazione; i destinatari coinvolti sono complessivamente oltre 49.700 destinatari, di cui

23.452 donne, il 47% del totale.

In riferimento alle caratteristiche dei destinatari avviati, si evidenziano i seguenti dati:

relativamente alla posizione sul mercato del lavoro, nettamente prevalente è la

categoria degli inattivi (65,4%). Seguono gli attivi con una percentuale pari al 20%; i

disoccupati risultano pari al 14,6%.

la fascia d’età 15 – 24 pesa per il 92% sul totale. In valori assoluti i giovani appartenenti

a tale fascia sono 22.463;

in relazione ai titoli di studio si evidenzia una netta prevalenza di soggetti con basso

grado di istruzione (ISCED 1 e 2) pari al 66,2% del totale, segue il livello ISCED 3 con

il 21,8% ed infine il livello di istruzione più elevato (ISCED 5 e 6), con una percentuale

pari all’12%.

Con riferimento ai dati di avanzamento finanziario del programma, al 31 dicembre 2013 sono

stati impegnati complessivamente 318.213.796,00 euro. Nell’annualità 2013 sono stati

impegnati quasi 87.000.000,00 euro, con un incremento rispetto al 2012 pari al 27%,

recuperando una minore capacità di impegno registrata nel 2012, dovuta a disimpegni, rinunce e

revoche, funzionali ad una più efficiente ed efficace riposizionamento delle dotazioni finanziarie a

disposizione, grazie al quale si registra una capacità di impegno pari al 99%, della

programmazione totale.

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49

Gli Assi rispetto ai quali si conferma la capacità di impegno più consistente sono l’Asse III –

Inclusione sociale - con il 134,91% (pari a 83.074.330,0,00 Euro impegnati sui 61.578.494,00

euro programmati), e quindi in overbooking, e a seguire gli Assi I, Adattabilità con il

raggiungimento del 98,10% di somme impegnate, l’Asse II – Occupabilità con il 97,65%. Nel

corso dell’annualità 2013 sull’Asse IV – Capitale Umano, sono state impegnate quasi il 30%

delle somme programmate, grazie all’emanazione di avvisi pubblici sui quali sono stati

riposizionati alcuni degli importi disimpegnati e recuperati nel corso del 2012.

Rispetto ai pagamenti effettuati, gli importi liquidati complessivamente al 31 dicembre 2013

ammontano a 235.434.351,00 Euro, determinando un incremento del 20% rispetto ai

pagamenti effettuati alla fine del 2012, con una efficienza realizzativa del Programma pari al

73%. Le performance realizzative degli Assi I, II e III mostrano ancora la percentuale più alta

(confermando l’andamento rispetto alla rilevazione dell’avanzamento finanziario effettuata

al termine del 2012), rispettivamente con il 66,67%, 74,17% e il 102,57%.

Anche l’Asse VI Assistenza Tecnica mostra una buona efficienza realizzativa (76,57%); tutti gli

altri Assi si attestano intorno a performance realizzative con percentuali intorno al 60% . Si

conferma, pertanto, per l’annualità 2013, un buon andamento per quanto riguarda l’avanzamento

della spesa.

Le spese certificate alla Commissione Europea al 31.12.2013, pari a 230.461.073,00 Euro,

hanno consentito, anche per il 2013, il raggiungimento degli obiettivi di spesa, sulla base

della regola n+2. Il raggiungimento costante dei target così fissati, sono il risultato di una buona

capacità di certificazione, che registra un valore al 31.12.2013 pari al 71% del programmato

totale.

Si fornisce un quadro sintetico delle principali azioni avviate e/o realizzate precisando che se è

possibile fornire informazioni complessive per Asse circa i destinatari interessati in quanto frutto

di elaborazioni già effettuate, secondo le modalità richieste dalla Commissione europea, ai fini del

Rapporto Annuale di Esecuzione 2013, tuttora in corso di redazione, non risulta al momento

possibile fornire dettagli informativi in relazione a tutte le iniziative attivate in quanto ancora

oggetto di elaborazione

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Asse I – Adattabilità

Tabella 9 – Quadro di sintesi

Avviati Conclusi

Progetti 661 596

Destinatari 14.690 13.793

Dati al 31 dicembre 2013

Sono stati finanziati molti progetti di formazione continua e formazione permanente

negli anni passati, che hanno coinvolto più di 600 aziende e più di 7.000 destinatari

complessivamente.

Nell’ambito dell’Atto di Indirizzo in materia di Politiche di intervento contro la crisi

per il biennio 2009-2010 sono stati erogati alle Province circa 2.000.000,00 di euro per

attività di orientamento e formazione di base ai lavoratori iscritti presso i Centri per

l’Impiego. I destinatari delle attività erogate con i fondi a valere sull’Asse I sono i

percettori di Cassa Integrazione in deroga, mentre i destinatari delle attività erogate con i

fondi a valere sull’Asse II Occupabilità sono i percettori di Mobilità in deroga.

L’Amministrazione regionale ha mantenuto la titolarità degli interventi, mentre le Province

hanno operato in qualità di beneficiario, erogando servizi di reinserimento al lavoro

attraverso la rete dei servizi pubblici per l’impiego e servizi informativi e formativi

attraverso le Agenzie provinciali per l’orientamento e la formazione.

Avviso Pubblico “Formazione continua per la riorganizzazione innovativa dei

modelli produttivi nel settore automotive della Basilicata”, finalizzato a sostenere la

capacità competitiva dei sistemi produttivi regionali e l’adeguamento della professionalità

dei lavoratori, attraverso la concessione di aiuti alle imprese interessate alla realizzazione

di attività di formazione continua rivolte al proprio personale operante nelle unità locali di

produzione di beni e servizi ubicate nel territorio della Regione Basilicata. Il termine per la

presentazione delle istanze è scaduto il 30 aprile 2014.

Avviso Pubblico relativo alla sperimentazione dell’apprendistato

professionalizzante, ai sensi dell’art.4 del D.Lgs.14/09/2011 n.167, che la Regione

Basilicata ha normato, per gli aspetti di propria competenza, attraverso un protocollo di

intesa con le Parti Economiche e Sociali regionali (DGR n. 485/2012) e le relative linee

guida attuative (DGR n.1101/2012) che prevede un’azione sperimentale finalizzata alla

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promozione dell’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere con un

sostegno diretto all’impresa o al datore di lavoro che attivi tale tipologia di contratto.

L’Avviso prevede un contributo per la formazione di base e trasversale ed uno per

l’utilizzo di un esperto di comprovata esperienza da affiancare all’apprendista nell’attività

di formazione per l’acquisizione delle competenze tecniche-professionali e specialistiche.

Sono pervenute complessivamente più di 750 istanze, di cui sono state già ammesse al

beneficio del finanziamento del voucher per la formazione di base e trasversale e

all’incentivo per l’attivazione del contratto di apprendistato più di 330 aziende mentre si

stanno chiudendo le istruttorie per altre 300 aziende richiedenti.

Avviso Pubblico finalizzato al finanziamento di interventi di formazione continua,

rivolto alle imprese che hanno contribuito alla realizzazione di politiche regionali anticrisi,

inserendo nel proprio organico lavoratori in CIG in deroga o in mobilità in deroga,

provenienti da aziende in crisi insediate in aree produttive lucane. Nell’Avviso è stata

inserita l’adozione di parametri di costo ammissibili nel quadro delle opzioni di

semplificazione previste dall’art. 11.3(b) del Reg. CE 1081/2006, approvata con DGR n.

597 del 29 Aprile 2011. Sono pervenute n. 2 domande, entrambe approvate, per un

importo complessivo pari a Euro 926.400,00 di cui Euro 741.120,00 di quota pubblica, e

Euro 185.280,00 di cofinanziamento privato. Le attività formative si sono avviate fra la fine

del 2012 e l’inizio del 2013.

Avviso Pubblico denominato SPIC - Sportello Impresa formazione Continua, rivolta

al sostegno di progetti cantierabili da parte del proponente nel termine massimo di 21 giorni

dalla data di comunicazione della loro approvazione, pena la revoca del finanziamento

eventualmente concesso. La natura sperimentale dell’Avviso riguarda il ricorso a modalità

semplificate di istruttoria valutativa, gestione e rendicontazione, accompagnata dalla

modulazione in itinere del flusso di risorse finanziarie assegnabili, sulla base delle effettive

dinamiche di impegno e spesa. Sull’avviso sono state presentate più di n.250 domande e

sono stati finanziati ad oggi n.83 progetti, con n.1.372 destinatari coinvolti.

Attuazione dell’Accordo siglato il 12 febbraio 2009 tra il Governo e la Conferenza

delle Regioni e delle Province autonome, che prevede la realizzazione di misure di

politica attiva – formazione/orientamento – realizzate dalle Agenzie Provinciali in house ed

un contributo alla partecipazione a dette attività nei riguardi dei lavoratori destinatari di

ammortizzatori sociali in deroga realizzate.

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ASSE II – Occupabilità

Tabella 10 – Quadro di sintesi

Avviati Conclusi

Progetti 1.406 654

Destinatari 7.548 6.501

Dati al 31 dicembre 2013

Nell’avvio della programmazione, sull’Asse II sono state concentrate le azioni di contrasto

alla crisi: con l’Avviso Pubblico “Generazioni verso il lavoro”, sono stati assunti quasi 700

giovani lucani, nonostante le difficoltà riscontrate dalle imprese a dare seguito agli

impegni assunti. Con l’attuazione del Programma P.A.R.I., sono state erogati quasi

4.500.000,00 di euro per bonus avvio attività per più di 200 nuove aziende, oltre

all’erogazione di voucher formativi

Avviso Pubblico per l’autoimprenditorialità nel terzo settore, che intende promuovere

l’attitudine all’imprenditorialità dei soggetti, disoccupati e inoccupati, residenti in Basilicata,

che intendano operare nel terzo settore, mediante il sostegno alla formazione e

all’accesso ai servizi specialistici per lo sviluppo di un’idea imprenditoriale innovativa. Per

rispondere a queste finalità l’Avviso Pubblico prevede due linee di intervento: a)

concessione di voucher per la formazione all’autoimprenditorialità nel terzo settore da

spendere su tutto il territorio nazionale e/o europeo; b) contributi per l’autoimprenditorialità

nel terzo settore. Sono stati concessi 133 voucher e finanziate 15 istanze (su 16

presentate) per l’avvio di impresa nel terzo settore.

Avviso Pubblico per l’attivazione di work experiences per favorire l’inserimento

occupazionale nelle imprese della regione Basilicata. L’avviso pubblico prevedeva la

possibilità di una breve attività formativa presso organismi di Formazione e poi un tirocinio

di sei mesi presso aziende interessate ad ospitare tirocinanti. Dato il grosso successo,

calcolato sulla base del numero di domande pervenute, l’Avviso Pubblico è stato più volte

rifinanziato e alcuni tirocini sono ancora in corso. A fronte di più di più di 4700 domande

pervenute, ne sono state ammesse a finanziamento più di 2300, di cui 1700 non

finanziabili per carenza di risorse, ed in seguito a due scorrimenti di graduatorie per

rinunce pervenute in seguito, sono stati ammessi a finanziamento n.578 progetti, le cui

attività sono ad oggi tutte concluse ed in fase di rendicontazione.

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53

In seguito all’emanazione dell’avviso successivo, legato agli incentivi per l’assunzione dei

tirocinanti, sono stati erogati incentivi all’assunzione per n.101 tirocinanti.

I e II Avviso Pubblico per l’erogazione del Microcredito a valere sul Fondo di

sostegno e garanzia. Il II avviso ha apportato una serie di elementi migliorativi rispetto al

I avviso. Si è provveduto, infatti, preliminarmente all’emanazione del nuovo Avviso, a

modificare il Regolamento di Gestione del Fondo di Sostegno e Garanzia FSE, approvato

con D.D. n. 00519/7402 e s.m.i., dilatando da 48 a 60 mesi il termine per la restituzione

del prestito microcredito e configurando, per la disciplina operativa di detto strumento di

finanziamento, un sistema di disposizioni maggiormente coerente con la sua natura e con

gli obiettivi perseguiti attraverso il medesimo.

Avviso Pubblico finalizzato alla concessione di incentivi fiscali per l’assunzione di

lavoratori svantaggiati in Basilicata (cd. “credito d’imposta”), emanato in seguito alle

disposizioni del Decreto Interministeriale del 24/05/2012, Disposizioni di attuazione

dell’art.2 del D.L. 13/05/2011 n.70, convertito con modificazioni dalla Legge 12/07/201

n.106, che prevede la concessione di un credito di imposta per la creazione di lavoro

stabile nel Mezzogiorno, per rispondere con strumenti efficaci al perdurare della

situazione di crisi economica in regione. Presentate 1.216 istanze per un totale di

lavoratori interessati pari a 2180 ed un importo di circa 33 milioni di euro a fronte di 9,7

Meuro disponibili. Al 30 aprile 2014 sono stati assegnati 8,15 Meuro per 281 istanze e

616 lavoratori.

Avvisi Pubblici (3 edizioni) destinati ai lavoratori in mobilità in deroga e cassa

integrazione in deroga, finalizzati a erogare incentivi alle aziende disposte ad assunzioni

a tempo indeterminato, o incentivi direttamente ai destinatari, per creare piccola impresa o

per avviare libere professioni, con l’obiettivo di sfoltire le liste dei lavoratori fuoriusciti dal

ciclo produttivo, e di bilanciare le politiche passive con efficaci politiche attive. Previste

due tipologie di misure: il sostegno alle assunzioni ed il sostegno all’autoimpiego.

Complessivamente i 3 avvisi emanati non hanno riscontrato un forte interesse all’interno

della platea dei lavoratori interessati e anche le richieste di assunzione da parte delle

aziende sono risultate quasi nulle. Ciò è probabilmente dovuto a una scarsa fiducia nel

futuro e alla paura di affrontare un rischio elevato, considerata la pesante crisi che sta

investendo tutto il tessuto produttivo locale.

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Sostegno alle attività degli Organismi Intermedi (Province di Potenza e Matera), legate

all’implementazione di servizi per migliorare l’incrocio tra domanda e offerta, i tirocini

e i servizi di orientamento nei Centri per l’Impiego

ASSE III – Inclusione sociale

Tabella 11 – Quadro di sintesi

Avviati Conclusi

Progetti 1.703 207

Destinatari 7.790 6.072

Dati al 31 dicembre 2013

Programma COPES, con il quale vengono messi in atto interventi di contrasto delle

condizioni di povertà e di esclusione sociale grazie ad un patto di cittadinanza che

prevede il coinvolgimento dei cittadini in condizioni di disagio sociale in iniziative di

inclusione sociale e lavorativa. Ad oggi i beneficiari delle azioni del programma sono più di

700.

II Avviso Pubblico per l’erogazione del Microcredito a valere sul Fondo di sostegno

e garanzia, già citato, è finalizzato alla promozione e rafforzamento di iniziative di

investimento nel terzo settore.

Avviso Pubblico sull’istituzione del “Catalogo Regionale dei corsi di formazione per

persone con disabilità”, con la finalità di rafforzare le politiche di coesione sociale del

F.S.E., e di agevolare l'inserimento sostenibile nel mercato del lavoro dei soggetti

svantaggiati, con specifico riferimento alle persone con disabilità affette da minorazioni

fisiche, psichiche o sensoriali e ai portatori di handicap intellettivo.

Avviso Pubblico sulla valorizzazione e recupero degli antichi mestieri della

Basilicata a rischio di estinzione, e finalizzato all’occupazione di soggetti svantaggiati

e/o disabili nel settore dell'artigianato, attraverso un percorso strutturato come una work

experience. Con le risorse disponibili sono state finanziate 23 istanze su 54 pervenute.

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Avviso Pubblico “Valore Donna”, che intende sostenere le donne lucane in situazioni di

difficoltà attraverso due linee di intervento: 1) la concessione di un voucher per la

conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro; 2) l’attivazione di Work experiences per

donne oggetto di violenza, stalking, sfruttamento della prostituzione, tratta e riduzione in

schiavitù, ed ospitate presso centri di tutela ed accoglienza. Sulla Linea di finanziamento

1) sono state presentate complessivamente 526 domande, di cui inizialmente solo 239

finanziate per carenza di risorse. Con un ulteriore rifinanziamento, ad oggi è stato

possibile erogare n.491 voucher di conciliazione.

Attuazione delle attività realizzate dalle Province di Matera e Potenza legate ai tirocini

formativi e di orientamento mirati allo sviluppo dell’occupabilità e al contenimento di

rischi di emarginazione dei disoccupati ed inoccupati, e di incentivi all’assunzione di

persone disabili. Gli interventi gestiti dagli organismi Intermedi sono tutti finalizzati alla

partecipazione attiva, allo sviluppo di competenze professionali, personali e sociali al fine

di promuovere una più forte integrazione sociale anche in ambito lavorativo.

ASSE IV – Capitale umano

Tabella 12 – Quadro di sintesi

Avviati Conclusi

Progetti 2.404 1.980

Destinatari 38.983 30.560

Dati al 31 dicembre 2013

Avviso Pubblico “Promozione della ricerca e dell’innovazione e sviluppo di

relazioni con il sistema produttivo regionale”, finalizzato a sostenere i processi di

innovazione e trasferimento della conoscenza tra il sistema Universitario e della ricerca e

il sistema delle imprese attraverso il finanziamento di progetti di ricerca per processi

innovativi e di sviluppo e diffusione dell’innovazione, con priorità per i settori relativi allo

studio del paesaggio e delle sue diverse componenti culturali; alla astronomia ed

astrofisica; a settori in generale contenuti nella Strategia Regionale per la Ricerca,

l’Innovazione e la Società dell’Informazione – S.R.I. (osservazione della terra, energia,

mobilità, agrobiotecnologie, materiali innovativi e nuove tecnologie) approvata con D.C.R.

del 4 Agosto 2009 n. 571. Con le risorse disponibili è stato possibile finanziare 19 progetti

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alla cui realizzazione è collegata l’attribuzione di 30 assegni di ricerca e 17 borse di

ricerca.

Progetti per il rafforzamento, nelle scuole della Basilicata, delle competenze di base,

delle competenze per la Scuola Inclusiva, per lo sviluppo della creatività giovanile e delle

competenze per l'innovazione e per la formazione permanente, rivolto agli alunni delle

scuole superiori, in attuazione delle “Linee di intervento triennale per la qualificazione, il

rafforzamento e l’ampliamento dell’offerta formativa scolastica” (approvate con D.G.R.

n.1983 dell’11 novembre 2009);

Percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) basati sull’accordo fra

Regione Basilicata e Ufficio Scolastico Regionale della Basilicata per la realizzazione, a

partire dall'anno scolastico 2011/2012, di percorsi di istruzione e formazione professionale

di durata triennale, in regime di sussidiarietà, da parte degli Istituti Professionali Statali

della regione Basilicata, ai sensi dell'art. 2, comma 3 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87;

Avviso Pubblico “Assegni formativi per esperti LIS” finalizzato a formare nuovi esperti

nella Lingua dei Segni con il duplice obiettivo di: 1. favorire l’acquisizione di competenze

professionali specifiche ai soggetti residenti in Basilicata che intendano operare nel

settore sociale di riferimento; 2. ridurre il divario di comunicazione e di inserimento

sociale delle persone sordomute o audiolese. Per rispondere alle predette finalità l’Avviso

Pubblico prevede la concessione di voucher per la formazione di esperti nella Lingua dei

segni.

Avvisi Pubblici per l’erogazione di contributi per la frequenza di Master universitari

e non universitari, nonché di dottorati di ricerca. Si tratta di una delle iniziative di

maggior successo e di più consolidata tradizione della Regione Basilicata, dal momento

che è stato emanato almeno un Avviso Pubblico all’anno sia nella programmazione 2007-

2013, che nella programmazione 2000-2006, e anche precedentemente, quando veniva

finanziata con risorse non comunitarie. Nel 2010 i contributi per la frequenza dei Master

sono stati considerati Buona Pratica comunitaria e come tali inseriti nel Rapporto Annuale

di Esecuzione. I giovani lucani destinatari dei voucher ad oggi sono stati quasi n.1700.

I e II edizione dell’Avviso Pubblico per la creazione del Catalogo di Alta Formazione,

che rappresenta l’offerta formativa regionale di alta formazione per il conseguimento di

titoli di specializzazione professionale, rilasciati dalla Regione ai sensi della normativa

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vigente; il catalogo ha validità triennale e contiene l’elenco dei corsi validati. La Regione

sostiene la partecipazione ai corsi mediante la concessione di voucher. Ha infatti di

seguito emanato gli Avvisi Pubblico per l’erogazione di voucher per il catalogo

dell’Alta Formazione, quale strumento annuale consolidato nella programmazione

regionale a sostegno dell’alta formazione dei giovani.

ASSE V – Transnazionalità e Interregionalità

Tabella 13 – Quadro di sintesi

Avviati Conclusi

Progetti 485 468

Destinatari 1.197 1.190

Dati al 31 dicembre 2013

Avviso Pubblico per lucani portatori di idee imprenditoriali, finalizzato a favorire lo

scambio di significative esperienze professionali presso imprese, università e centri di

ricerca di altri Stati membri

Progetti di scambio con le altre Regioni coinvolte e azioni di coordinamento rivolte ai

temi delle programmazione e gestione dei provvedimenti anticrisi, alla

programmazione della formazione continua nonché all’analisi ed approfondimento di

alcuni temi relativi alla programmazione FSE 2014-2020 nell’ambito del progetto di

supporto alle Regioni del Mezzogiorno;

Progetto “Verso un Sistema integrato di Alta Formazione”: è stato emanato un avviso

per la concessione di voucher ai giovani disoccupati lucani per la frequenza dei corsi del

Catalogo dell’Alta Formazione Interregionale.

Progetto interregionale sulla costruzione di un sistema nazionale di certificazione

delle competenze, la compagine delle Regioni e P.A. alla guida del Progetto stesso è

stata investita da parte del Coordinamento tecnico di un mandato a lavorare insieme al

MIUR e al MLPS sull'attuazione del Cronoprogramma definito il 5 agosto 2011, su

tematiche nazionali attinenti alle tre tipologie di standard (formativi, di certificazione e

professionali).

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Progetto interregionale "Modelli di semplificazione dei costi ed analisi delle relative

procedure di gestione e controllo in applicazione dei nuovi regolamenti comunitari

in materia di forfetizzazione: confronto e scambio di buone pratiche e indicazioni

per il negoziato della programmazione 2014/2020", le Regioni hanno avviato una fitta

attività di scambio di esperienze finalizzate ad evidenziare aspetti positivi e criticità dei

sistemi di semplificazione adottati. La Basilicata ha presentato le proprie esperienze in

particolare sul sistema delle unità di costo standard (sui servizi minimi dei C.p.I, e sul

sistema della formazione continua a sportello). Nel corso del 2013 le riunioni si

concentreranno sulle regole di esecuzione degli interventi e sui controlli effettuati sugli

interventi finanziati con le UCS.

Avviso Pubblico avente ad oggetto la presentazione di progetti innovativi da

realizzare nella rete dei Centri per la Creatività della Basilicata. Tale avviso, realizzato

nell’ambito del Patto con i Giovani - Asse creatività, nonchè dell’Accordo sottoscritto tra

Regione Basilicata e il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei

Ministri in data 11/11/2011, ha dato attuazione a quanto previsto nel documento “Visioni

Urbane - un’azione integrata per la creatività” approvato con DGR 2215 del 29/12/2010.

Con l’avviso si finanzieranno progetti innovativi di carattere sperimentale, da realizzare in

uno o più dei cinque Centri per la creatività, per la realizzazione di prodotti/servizi creativi

economicamente sostenibili, ovvero con un potenziale di mercato.

ASSE VI – Assistenza tecnica

Tabella 14 – Quadro di sintesi

Avviati Conclusi

Progetti 31 20

Dati al 31 dicembre 2013

Sono comprese in quest’ambito tutte le azioni che assicurano il supporto specialistico e

mirato alle attività di preparazione, gestione, sorveglianza, valutazione, informazione e

controllo del P.O., sono in piena attuazione. Nel 2013 è stata avviata la procedura di gara

di evidenza pubblica relativa all’affidamento del servizio di Assistenza tecnica all’Autorità

di gestione del PO FSE Basilicata 2007-2013 per il restante periodo di attuazione 2014-

2015, essendo in scadenza quello precedente.

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ASSE VII – Capacità istituzionale

Tabella 15 – Quadro di sintesi

Avviati Conclusi

Progetti 11 0

Dati al 31 dicembre 2013

I progetti regionali sono:

Progetto Interregionale per l’innalzamento della capacità istituzionale degli Uffici Giudiziari

in collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia, per il servizio di riorganizzazione e

ottimizzazione dei processi interni di gestione e di innovazione tecnologica presso il

Tribunale di Potenza, che ha realizzato le seguenti attività: cantiere di ottimizzazione per

la riduzione dell’afflusso di pubblico presso le cancellerie civili; rilevazione e

miglioramento delle performances lavorative del personale amministrativo delle

Cancellerie dei Tribunali lucani.

Progetto SINOPIE, per la costruzione del repertorio regionale dei profili

professionali: il “Repertorio Regionale delle Qualificazioni della Basilicata” (RRQ),

istituito con la DGR n. 167 del 14 febbraio 2013 (BUR n. 12 del 16/04/2013), rientra nel

complessivo sistema regionale degli standard professionali, formativi, di certificazione e di

attestazione delle competenze, così come definito dalla D.G.R. n. 243 del 23 febbraio

2011 e s.m.i e dai successivi provvedimenti ad essa connessi, in particolare la D.G.R. n.

1625 dell’8 novembre 2011, con cui è stato istituito il “Repertorio Regionale dei Profili

Professionali della Basilicata”.

Azione di rafforzamento della capacità istituzionale della Regione Basilicata, affidata

al FORMEZ, per meglio governare i processi programmatori e attuativi delle politiche

attuate con il contributo del FSE, promuovendo modalità efficaci di interazione tra i vari

attori della filiera istituzionale.

Servizio di supporto tecnico-organizzativo alle parti economiche e sociali chiamate

a partecipare alla preparazione, attuazione, sorveglianza e valutazione del P.O. FSE

Basilicata 2007/2013”.

Sull’Asse VII sono stati finanziati anche i progetti delle Province, in qualità di Organismi

Intermedi, a valere sull’Intesa Interistituzionale.

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Microcredito a valere sul Fondo di sostegno e garanzia

Si riporta di seguito un ulteriore dettaglio informativo, rispetto a quanto accennato nell’ambito

della descrizione per Asse fatta in precedenza, circa l’attuazione del complesso dell’iniziativa.

L’obiettivo perseguito con l’erogazione del microcredito è quello di sostenere l’avvio di nuove

attività imprenditoriali nel territorio regionale, ovvero la realizzazione di nuovi investimenti da

parte di categorie di soggetti che, per condizioni soggettive e oggettive, si trovino in difficoltà ad

accedere ai canali tradizionali del credito. Le agevolazioni sono concesse nel rispetto della regola

comunitaria del de minimis a favore di iniziative imprenditoriali e professionali presentate da

soggetti quali: microimprese con progetti di crescita e sviluppo aziendale; persone fisiche, singole

o in gruppo, con idee di impresa, ed in particolare individui rientranti nella categoria dei soggetti

svantaggiati; operatori del privato sociale; enti no profit operanti nei settori a valenza sociale.

L’intervento, gestito da Sviluppo Basilicata, ha scontato ritardi nell’avvio delle iniziative previste

per la novità rappresentata dall’utilizzo di uno strumento di ingegneria finanziaria nel campo

d’azione del Fondo Sociale Europeo.

A fronte di una dotazione di 9 milioni di euro (di cui 3 a valere sull’Asse II Occupabilità e 6

sull’Asse III Inclusione sociale) si è registrata una scarsa attrazione del I Avviso lanciato nel mese

di dicembre 2011: appena 103 domande per un importo complessivo di 2,2 Meuro circa. In

seguito, con il lancio del II Avviso nel mese di gennaio 2013, si è verificato un netto innalzamento

delle istanze presentate: 643 per un importo di circa 15 Meuro. Una tale risposta positiva è stata

sicuramente l’effetto di alcune modifiche introdotte che oltre ad estendere la platea di potenziali

destinatari alle microimprese già costituite e non attive nonché a quelle giovanili, femminili e

operanti nel Terzo settore già esistenti, hanno orientato l’intervento in maniera specifica alla

creazione di imprese giovanili. Non è da escludere, inoltre, la diffusione di una maggiore

conoscenza dell’utilità della misura del microcredito tra i potenziali destinatari.

Relativamente al I Avviso attualmente risultano erogati tutti i microcrediti le cui richieste sono

risultate finanziabili (46 per un importo di 887.000 euro circa).

L’istruttoria circa le domande pervenute sul secondo Avviso è ancora in corso, le operazioni

attivate al 31 dicembre 2013 sono 64 per un importo superiore a 1,4 Meuro ma si conta di

imprimere una accelerazione dell’istruttoria e dell’erogazione nei prossimi mesi grazie

all’adozione di alcune soluzione operative adottate in occasione della riapertura dei termini sino

al 30 giugno 2015 decisa dalla Giunta Regionale recentemente.

Il provvedimento della Giunta regionale si è reso necessario considerato che alla precedente

scadenza dei termini, fissata al 31 dicembre 2013, le risorse finanziarie inizialmente disponibili

non solo si sono rivelate insufficienti a soddisfare tutte le richieste pervenute ma consentivano di

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utilizzare soltanto parzialmente la dotazione complessiva del Fondo di sostegno e garanzia

originariamente destinata anche alla misura delle “garanzie” risultata difficilmente attivabile.

La riapertura dei termini ha consentito, anche, di introdurre nell’Avviso Pubblico alcune soluzioni

operative volte a consentire la più ampia ed equa partecipazione possibile di tutti i potenziali

destinatari con particolare riferimento alle imprese del Terzo settore che risultavano

precedentemente penalizzate .

La dotazione finanziaria del Fondo destinata al microcredito è stata innalzata da 9 a 15 milioni di

euro di cui 5 milioni a favore delle iniziative riferite all’Asse II “Occupabilità” e 10 milioni a quelle

riferite all’Asse III "Inclusione sociale”.

3. Le politiche attuate Il quadro socio-economico regionale al 31 Dicembre 2013 è la risultante di condizioni di fragilità

economica strutturali della Basilicata acuite dal periodo di crisi economica, che si protrae ormai

da oltre un quinquennio, il cui inizio è coinciso con l’avvio della programmazione comunitaria

2007-2013 soffocando sul nascere le possibilità di innalzamento della competitività del sistema

regionale nel suo insieme e l’attuazione della strategia regionale di impiego delle risorse

comunitarie costruita con la finalità di assicurare “la piena occupazione e la qualità del lavoro

attraverso il miglioramento degli investimenti in capitale umano e nella ricerca, l’adattabilità dei

lavoratori e delle imprese pubbliche e private, il sostegno all’integrazione sociale e alle pari

opportunità”. Al di là dei luoghi comuni che dipingono un impiego massiccio delle risorse

comunitarie FSE in direzione della formazione professionale, le risorse comunitarie sono state

convogliate in una serie diversificata di strumenti diretti a favorire l’occupazione ed a contrastare

l’espulsione dal mondo del lavoro dei lavoratori di aziende colpite dalla stretta congiunturale

coniugando politiche emergenziali derivanti dalla crisi economico – finanziaria con gli obiettivi di

lungo periodo alla base della politica di coesione. Si tratta di un insieme di policy finalizzato ad

affiancare ai processi di ristrutturazione in atto una adeguata tutela dei lavoratori sul mercato del

lavoro, a promuovere la riqualificazione verso nuove professioni di chi viene espulso dal mondo

del lavoro, ed infine ad assicurare un sostegno adeguato all’innovazione delle competenze. A

queste policy vanno aggiunte le misure di politica attiva messe in atto nell’ambito del Programma

COPES per favorire l’inclusione sociale dei cittadini a rischio di emarginazione sociale e quelle

rivolte miglioramento del sistema dell’istruzione regionale ed all’innalzamento delle competenze

specialistiche del capitale umano.

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Una interessante lettura delle politiche per l’occupazione realizzate con il FSE, effettuata

nell’ambito delle analisi valutative realizzate (la documentazione è disponibile sul sito della

regione Basilicata al seguente link http://fse.basilicata.it/fse/section.jsp?sec=100063) è

visualizzata nel diagramma a bolle riportato di seguito che fornisce evidenza dei seguenti aspetti:

riconduzione a quattro macro finalità delle tipologie di azione avviate dalla Regione

Basilicata;

dotazione finanziaria di ciascuna tipologia di azione, espressa dalla dimensione della

relativa bolla;

aderenza delle tipologie di azioni realizzate a livello regionale con le iniziative e gli

strumenti comunitari, nazionali e regionali. Tale aderenza è espressa dalla prossimità

delle bolle agli assi rappresentativi degli orientamenti e degli strumenti comunitari,

nazionali e regionali.

Figura 6 – Le politiche per l’occupazione realizzate con il Fondo Sociale Europeo

Fonte: Regione Basilicata, Autorità di Gestione Programma Operativo FSE

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L’aver dovuto affrontare e contrastare con modalità emergenziale la crisi economica ha

determinato, nel tentativo di intercettare tutti i target più fragili e potenzialmente più esposti, un

dispiegamento frammentato delle policy regionali con un conseguente ridimensionamento non

tanto degli impatti quanto della percezione degli stessi da parte della collettività lucana ritrovatasi

a dover fare i conti con un arretramento delle condizioni socio-economiche che pur avevano fatto

registrare notevoli passi in avanti tra la fine degli anni ’90 e la prima metà degli anni 2000.

Ora occorre concentrare gli sforzi per invertire le dinamiche negative ed uscire dalla crisi agendo

in direzione dell’innalzamento della competitività di tutto il sistema Basilicata implementando una

strategia di innovazione che estenda il suo campo di intervento dal mondo produttivo all’offerta di

formazione ed istruzione, dai servizi pubblici per l’impiego all’organizzazione del welfare

regionale nonché alle modalità di dialogo ed interazione tra soggetti pubblici e privati che

operano sul territorio regionale al fine di favorire virtuosi processi di integrazione.

Occorre fare tesoro delle esperienze e degli errori per ridisegnare un modello di governance e di

implementazione delle politiche per l’orientamento, formazione dell’istruzione e del lavoro che

ponga al centro delle politiche per l’apprendimento l’individuo prendendo le mosse dalla revisione

dalla legge 33/2003 imposta, peraltro, dal processo ormai inarrestabile di riorganizzazione delle

Province e di modifica delle relative competenze.

Alcuni passi propedeutici sono stati già fatti:

con l’avvio della costruzione del sistema regionale degli standard professionali

formativi e di certificazione delle competenze che consente la messa a punto bagaglio

individuale di apprendimenti “formali e non formali” riconosciuti e spendibili nell’ambito del

Mercato del Lavoro.

attraverso la riorganizzazione della filiera di istruzione e formazione finalizzata a

sostenere la stabilizzazione di una offerta formativa tecnica di eccellenza che vede

l’istituzione di Poli formativi e tecnico professionali (strutture organizzative composte da

istituzioni scolastiche, organismi di formazione, imprese, università, centri di ricerca etc.

che si raccordano con i centri per l’impiego ed interpretano le vocazioni di crescita

economica e sociale delle diverse aree della Regione) e la costituzione degli Istituti

Tecnici Superiori quali vettori di sviluppo e di innovazione strategica.

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4. Uno sguardo al futuro Il nuovo periodo di programmazione comunitaria 2014-2020 e l’attenzione posta dalla

Commissione Europea al problema della disoccupazione giovanile con il varo del programma

YOUTH GUARANTEE, con l’attuazione del quale l’Italia e la nostra regione sono ‘costrette’ a

misurarsi in tempi brevi, offrono la possibilità di imprimere uno slancio all’avvio della nuova

legislatura regionale. Realizzare la nuova programmazione implica un ulteriore e parallelo

impegno nella costruzione di capacità del sistema, sia sul versante della Pubblica

Amministrazione che su quello privato dell'offerta formativa. E’ sul campo delle “innovazioni per

l'apprendimento” che si gioca una delle partite fondamentali per vincere non solo la battaglia

collegata alla sfavorevole congiuntura economica ma anche quella del superamento delle criticità

strutturali della Basilicata. Su questo fronte vanno, dunque, completate e consolidate le azioni di:

completamento del sistema di riconoscimento dei crediti e di certificazione delle

competenze, in rapporto al quadro nazionale nel frattempo delineato. Attraverso di essi

può essere affrontata su migliori basi, l'individualizzazione delle politiche attive, come la

maggiore spendibilità sul mercato del lavoro delle qualificazioni acquisite, anche mediante

interventi integrati fra formal e non formal learning. Non si tratta solo di definire risorse

normative, ma di agire in larghezza e profondità sul sistema dell'offerta, sviluppando

competenze di messa in trasparenza degli apprendimenti individuali, loro valutazione

apprezzativa e misurativa, progettazione competence-based ed adozione di pedagogie di

alternanza. Si tratta dunque di agire in una vera e propria logica di capacity building

ampia;

sviluppo di un catalogo unico dell'offerta di servizi di apprendimento (formativi e

non solo), in stretta relazione con il sistema degli standard, configurati nella logica dei

LEP – Livelli Essenziali delle Prestazioni. Tale strumento dovrà diventare la componente

stabile e qualificata dell'offerta “bottom-up” del sistema (risposta immediata a bisogni

ricorrenti), a supporto del ricorso alla distribuzione di titoli individuali di accesso (voucher)

basati sulla messa in valore degli apprendimenti dei soggetti interessati. E’ necessario

prendere coscienza che la formazione, in quanto componente di un quadro di diritti, non

può essere banalmente ricondotta ad un semplice mercato, in cui avviene un trasparente

incontro fra domanda ed offerta. Senza “istituzioni della capacitazione” ed una adeguata

garanzia di qualità delle proposte in campo, la mera ridistribuzione di titoli di accesso

rischia di generare gravi patologia di sistema. E’ sui LEP, inoltre, che si fonda anche la

riconversione dell’organizzazione dei Servizi per l’impiego;

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65

sviluppo, in parallelo, di modalità stabili di programmazione top-down, rivolte alla

integrazione fra le azioni FSE, gli investimenti FESR, FEASR ed il complessivo

quadro delle politiche economiche e sociali della Regione;

definizione di strategie di apprendimento rivolte all'inclusione sociale attiva, anche nel

loro rapporto con la componente più passiva della lotta alla povertà. Anche in questo caso

sembra necessaria, sulla spinta delle sollecitazioni europee, una significativa innovazione

delle modalità di azione, partendo da una precisa identificazione dei target di intervento.

semplificazione amministrativa e la qualificazione delle capacità ispettive e di

valutazione “in campo”, rivolte a garantire l'effettiva rispondenza dei servizi ai LEP ed agli

indirizzi di programmazione, così come a procedere alle necessarie “correzioni di rotta” di

quest'ultima, sulla base dell'evoluzione dei singoli contesti di intervento.

Nel concreto, quindi, i fronti di lavoro saranno quattro, fra loro strettamente interconnessi, su cui

bisognerà concentrarsi nell’attuazione del nuovo periodo di programmazione comunitaria:

A. Innovazione delle politiche del lavoro (welfare degli apprendimenti);

B. Innovazione delle politiche sociali (welfare delle capacitazioni);

C. Sviluppo della capacità competitiva del territorio (smart development);

D. Sviluppo della capacità istituzionale ed amministrativa (amministrazione a rete)

A. INNOVAZIONE DELLE POLITICHE DEL LAVORO, lungo le seguenti dimensioni

sintetizzabili nella nozione politica di “welfare degli apprendimenti”:

individualizzazione dell’offerta di servizi, in modo da allinearla nei tempi (velocità di

attivazione) e nei contenuti (coerenza) ai bisogni ed alle risorse dei singoli destinatari. Ciò

significa passare dalla logica storica “dello stock” (avvisi una tantum rivolti a creare “onde”

di offerta formativa, con conseguente contingentamento dei beneficiari) ad una logica “di

flusso”, con effetti positivi sulla capacità di risposta ai bisogni, maggior forza ed effettività

del “patto” con i destinatari, semplificazione amministrativa, miglior rapporto fra

finalizzazione e velocizzazione della spesa. Un effetto collaterale dell’individualizzazione,

per la porzione di spesa gestibile attraverso erogazione di titoli di accesso, è la

modificazione delle dinamiche del “mercato” della formazione, che richiede

l’implementazione di nuove forme di governo, importanti anche dal punto di vista dello

sviluppo qualitativo dell’offerta;

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66

centralità delle “transizioni” (dalla scuola al lavoro, dal lavoro precario al lavoro più

stabile, dalla scuola alla formazione all’apprendimento pratico in impresa,

dall’apprendimento locale alle opportunità fuori regione, al relativo rientro strutturato, ...)

come luogo di intervento del FSE. Si tratta di vedere il Fondo come una risorsa stabile a

supporto dell’ideazione e dell’accompagnamento dei percorsi individuali, nei diversi

momenti della vita, finalizzata alla prospettiva occupazionale;

attivazione e responsabilizzazione dei beneficiari intermedi e finali, al fine di

superare gli schemi/i comportamenti di natura “assistenzialista”, stimolare e premiare la

creatività, favorire la presa di rischio, in situazioni opportunamente facilitate e

limitatamente “protette”;

stretta integrazione dell’azione del FSE con i contenuti della strategia di sviluppo

economico regionale e con le caratteristiche settoriali e territoriali, attraverso la

concentrazione delle risorse su un limitato insieme di priorità di policy, rivolte sia alla

creazione di occupazione, sia all’adattamento preventivo e reattivo degli occupati;

conseguentemente, spostamento del focus dalla formazione all’apprendimento, in

particolare verso una più diretta e partecipata relazione fra destinatari delle policies e

contesto di impresa.

B. INNOVAZIONE DELLE POLITICHE SOCIALI, lungo le seguenti dimensioni indicative e non

esaustive, sintetizzabili nella nozione politica di “welfare delle capacitazioni”:

netto riequilibrio fra componenti passiva ed attiva, a favore del secondo termine, visto

non solo e tanto come “necessaria obbligazione”, ma come opportunità/diritto di

inscrizione in un contesto produttivo, in senso economico e sociale. Se da un lato resta

necessario disegnare chiari confini fra ambiti delle politiche del lavoro e delle politiche

sociali, essi non vanno intesi come separazione, ma come linea di interazione, a partire

dal riconoscimento della centralità dei singoli destinatari;

centratura sulla visibile costruzione di beni comuni, capitale sociale e solidarietà,

oggetto di un progressivo logoramento che mina potenzialmente anche il riconoscimento

da parte dei cittadini delle istituzioni e riduce la percezione di credibilità/possibilità

dell’agire collettivo. Non è solo un problema di comunicazione, ma più in generale di

innovazione delle modalità di attuazione, in modo da generare ampie esternalità positive,

dar ridistribuire su una pluralità di tipologie di attori;

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innovazione degli schemi di programmazione e, soprattutto, realizzazione dei servizi

del welfare, come condizione per la loro sostenibilità di medio termine, attraverso studio

ed applicazione sperimentale di differenti modalità di relazione fra pubblico e privato (in

particolare a natura cooperativa e non profit), anche con riferimento a specifici target di

bisogno. Definizione di standard minimi di servizio e di processo (anche attraverso

l’istituto dell’accreditamento). Correlata evoluzione del modello di governance orizzontale

(partecipazione delle formazioni sociali) e verticale (rapporti fra Regione ed istanze

istituzionali locali);

investimento per la qualificazione e l’evoluzione organizzativa del volontariato

regionale e della cooperazioni sociale, visti come soggetti chiave per l’evoluzione delle

relazioni fra pubblico e privato, anche a partire dall’attivazione degli incubatori sociali;

riconoscimento della qualità sociale dell’impresa e dei soggetti della cooperazione e

del terzo settore, agendo anche in logica europea (social label). Particolare attenzione va

posta verso la capacità di creare occasioni di inserimento lavorativo, come fattore distintivo;

revisione degli schemi tradizionali di intervento (COPES), in rapporto all’evoluzione

delle caratteristiche del sistema di produzione dei contenuti di welfare;

enfasi sullo strumento del microcredito, all’interno di percorsi rivolti alla capacitazione

dei relativi destinatari.

C. SVILUPPO DELLA CAPACITÀ COMPETITIVA DEL TERRITORIO, lungo le seguenti

dimensioni, sintetizzabili nella nozione politica di “smart development”:

creazione di un sistema permanente di ricerca e sviluppo rivolto alle imprese e da

esse partecipato, attraverso la creazione di reti stabili (non rigide) fra centri di eccellenza,

soggetti specializzati di mediazione e supporto (fra cui l’incubatore), agenti economici ed

istituzioni educativo-formative. Ciò con riferimento sia alla dimensione locale, sia alle

connessioni del contesto regionale con i soggetti/i poli esterni di interesse;

supporto diretto alle strategie di ricerca, innovazione ed internazionalizzazione, tramite

specifica allocazione in sede di PO di risorse destinate a sostenere i percorsi di

eccellenza nei settori produttivi ad alto contenuto tecnologico (osservazione della terra,

energia e clean economy, meccanica di precisione, ITC) ed in quelli tradizionali

(agroalimentare, turismo, creativo-culturale, edilizia);

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supporto alla R&S in dimensione imprenditiva, agendo sia mediante supporto allo

spin-off, sia direttamente a favore di soggetti in essere, con priorità nei settori chiave della

strategia regionale di smart specialization;

supporto all’ampliamento dell’offerta specialistica distintiva dell’Università (tale da

essere fattore di attrazione anche verso contesti esterni), agendo a favore dell’offerta

master, dello sviluppo di reti e della mobilità transnazionale e nazionale di studenti e

ricercatori;

supporto a politiche di retention del capitale umano qualificato, anche attraverso il

supporto alla sua mobilità transnazionale “a termine”, finalizzata all’integrazione della

Basilicata in reti lunghe (innovation regional networking);

sviluppo delle competenze di gestione dei fattori produttivi nei settori chiave

(innovazione manageriale), come condizione di supporto all’evoluzione della capacità

competitiva;

supporto allo sviluppo dell’industria culturale, con attenzione preventiva ai possibili

esiti positivi della candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019.

D. SVILUPPO DELLA CAPACITÀ ISTITUZIONALE ED AMMINISTRATIVA, lungo le seguenti

dimensioni, sintetizzabili nella nozione politica di “amministrazione a rete”:

evoluzione del quadro legislativo regionale (p.e. ridefinizione della L.R. 33/03) e del

quadro normativo derivato, rivolta all’innovazione delle policies, nelle tre dimensioni di i)

diritti dell’apprendimento; ii) capacitazioni individuali; iii) adeguamento dell’architettura e

dei funzionamenti della Pubblica Amministrazione e della rete di governance;

evoluzione della capacità di governance, attraverso evoluzione delle reti di relazione

fra PA (in verticale) e con i soggetti di rappresentanza, nella definizione estesa propria dei

nuovi Regolamenti sui Fondi (in orizzontale);

supporto all’agenda digitale nella Pubblica Amministrazione e rafforzamento delle

condizioni di trasparenza amministrativa;

supporto all’assolvimento delle condizionalità ex ante, con definito dallo specifico

piano di azione oggetto del PO, in una logica di integrazione fra Fondi;

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sviluppo dei sistemi informativi di supporto alle politiche di istruzione e formazione,

del lavoro e sociali e della loro interoperabilità con particolare riferimento all’Osservatorio

del Mercato del Lavoro quale fondamentale strumento a supporto della programmazione

ed implementazione delle politiche del lavoro;

accompagnamento degli attori (pubblici, di partenariato, dell’offerta) alla progressiva

“riconversione”/sviluppo della propria capacità di offerta di servizi (formativi/di

apprendimento; sociali,...), con particolare riferimento ai centri pubblici di formazione,

attualmente in capo alle Province;

ridefinizione, attraverso azioni di capacity building, degli schemi di governance

orizzontale e verticale, come condizione per l’evoluzione delle relazioni di mercato fra

pubblico e privato (ad esempio accreditamento delle imprese operanti nell’ambito dei

servizi sociali.

Page 70: Relazione sc 2014

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE BASILICATA 2007/2013

Page 71: Relazione sc 2014

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1. Governance del PSR Basilicata 2007/2013 La governance del Programma di Sviluppo Rurale Basilicata 2007-2013 è in capo alle seguenti

Autorità, tutte funzionalmente indipendenti:

Autorità di Gestione: è il soggetto responsabile dell’efficace, efficiente e corretta

gestione e attuazione del programma. Tale ruolo è affidato al Dirigente dell’Ufficio

“Autorità di Gestione P.S.R. Basilicata 2007/2013 Cooperazione internazionale e rapporti

con enti a sostegno dello sviluppo agricolo” del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali

della Regione Basilicata.

Organismo Pagatore: è il soggetto responsabile dell’autorizzazione, dell’esecuzione e

della contabilizzazione del pagamento dei contributi comunitari. Incaricata dello

svolgimento di tale funzione l’Agenzia Generale per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA –

Organismo Pagatore).

Organismo di Certificazione: è il soggetto responsabile della certificazione dei conti

dell’Organismo Pagatore in relazione alla veridicità, completezza e correttezza tenuto

conto del sistema di controllo di gestione istituito. Ai sensi dell’art. 7 del Reg. CE 1290/05

è stato designato, quale organismo di certificazione, la società Mazars & Guérard S.p.A.

L’Autorità di Gestione del PSR, al fine di assicurare l’attuazione del Programma, si avvale degli

Uffici interni al Dipartimento per la gestione delle singole Misure del Programma.

2. Andamento generale del programma Il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Basilicata è stato inizialmente approvato con

Decisione comunitaria nel 2008; da ultimo è stata approvata la versione PO 9 del Programma

con Decisione C(2014)426 del 28/01/2014.

Si fornisce di seguito una sintesi dell’avanzamento fisico, finanziario e procedurale del PSR

Basilicata 2007/2013 al 31/12/2013.

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Tabella 16 – Avanzamento finanziario PSR

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Lo stato di avanzamento dei pagamenti comunitari complessivi (acconto, pagamenti ordinari

intermedi e pagamenti Health Check e Recovery Plan intermedi) rispetto alla dotazione

complessiva 2007-2013 per la Basilicata è pari al 62,8%.

L’andamento di esecuzione finanziaria del Programma in generale mostra una performance

complessiva di spesa pari al 63%, i pagamenti cumulati di spesa pubblica dall’anno 2007 al 2013

corrispondono a 415 Meuro, su un totale di dotazione finanziaria del PSR pari a 656 Meuro.

La migliore performance di spesa, a dicembre 2013, riguarda l’Asse 2 con l’80,26% e l’Asse 1

con il 57%. Nell’ambito dell’Asse 2 il miglior risultato finanziario è quello registrato dalla Misura

226 con il 93%, a seguire dalla Misura 214 con l’88%. Buono anche il livello finanziario di spesa

registrato delle misure dell’Asse 1, dove per le misure legate all’attuale programmazione

spiccano gli avanzamenti finanziari della 112 con il 98,6%, la misura 125 con 55,3% e la misura

123 con 53,2%.

Tabella 17 – Avanzamento finanziario risorse supplementari

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Dotazione finanziaria

2007/2013 (euro)

Tasso du

cofinanziamento

FEASR

Risorse impegnate

(euro)

Risorse Liquidate

(euro)Capacità di spesa

Asse 1 208.507.784 62,00% 224.277.488 127.620.508 56,90%

Asse 2 318.617.980 57,50% 310.632.187 249.321.413 80,26%

Asse 3 70.330.719 62,00% 70.002.967 22.912.960 32,73%

Asse 4 38.885.219 57,50% 38.885.219 7.384.719 18,99%

Assistenza tecnica 19.659.184 62,00% 18.000.000 8.481.297 47,12%

TOTALE 656.000.886 661.797.861 415.720.896 62,82%

Avanzamento finanziario

Dotazione finanziaria

2007/2013 (euro)

Tasso du

cofinanziamento

FEASR

Risorse impegnate

(euro)

Risorse Liquidate

(euro)Capacità di spesa

Asse 1 7.978.780 60,00% 9.102.392 3.379.107 37,12%

Asse 2 3.881.017 60,00% 0 0 0,00%

Asse 3 8.463.537 60,00% 7.641.677 3.820.839 50,00%

Asse 4 0 0 0 0

Assistenza tecnica 0 0 0 0

TOTALE 20.323.334 60,00% 16.744.069 7.199.946 43,00%

Avanzamento finanziario risorlse supplementari (Health check e Recovery plan

Page 73: Relazione sc 2014

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Lo stato di avanzamento delle sole spese pubbliche supplementari (Health Check e Recovery

Plan) effettivamente sostenute rispetto alle spese pubbliche supplementari programmate 2007-

2013 per la Basilicata è pari al 43%. L’andamento di esecuzione finanziaria del Programma per le

risorse supplementari, seppure mostri un lento avanzamento, al 31.12.2013 vede per l’Asse 3,

che ha una dotazione maggiore di risorse, un livello di performance di spesa pari al 50%, mentre

l’Asse 1 del 37%, invece risulta ancora nullo l’avanzamento per l’Asse 2.

Complessivamente per le risorse supplementari (HC e RP) del Programma, il miglior risultato

finanziario è registrato dalla Misura 321 connesso agli interventi della Banda Larga che registra il

50% di esecuzione finanziaria, a seguire quello della Misura 121 con il 38%.

Una sintesi dell’avanzamento fisico e procedurale del programma è riportato nella tabella

seguente.

Tabella 18 – Avanzamento finanziario risorse supplementari

*Per l’Asse 2, il numero di domande si riferisce al numero di contratti (domande di pagamento presentate dallo stesso beneficiario). **Per l’Asse 4, il numero di beneficiari corrisponde agli 8 GAL presenti sul territorio regionale.

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Di seguito, si forniscono in sintesi alcuni elementi quantitativi e qualitativi relativi alla performance

del Programma registrata al 31.12.2013 per i principali interventi di politica di sviluppo rurale.

Avanzamento fisico

N° beneficiariN° domande

pervenute

N° domande

approvate e

finanziate

N° domande che

hanno ricevuto il

saldo

Asse 1 4.838 6.823 4.839 898

Asse 2 * 8.919 34.368 27.138 25.565

Asse 3 360 663 360 28

Asse 4 ** 8 726 473 37

TOTALE 14.125

Avanzamento Procedurale

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3. Interventi significativi del P.S.R. Basilicata 2007/2013

3.2. Obiettivo di miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale

Insediamento di giovani agricoltori

In riferimento agli obiettivi di favorire il potenziamento del capitale umano, facilitare il ricambio

generazionale e creare nuova leadership imprenditoriale, con l’attivazione della Misura 112 si

è intervenuto anche per sostenere l’adeguamento strutturale delle aziende agricole, nonché il

comparto agricolo nell’affrontare le sfide dei mercati con risorse professionalizzate.

I giovani agricoltori che nel complesso hanno beneficiato del premio comunitario sono stati

740 lucani, di cui il 40% donne. In termini di livello di attuazione si può rilevare una situazione

molto positiva in particolare per quanto concerne il volume totale degli investimenti che ha già

abbondantemente raggiunto il valore target 2007/2013, così come il numero dei giovani

beneficiari coinvolti.

Ammodernamento delle aziende agricole

Il miglioramento della competitività delle aziende agricole regionali attraverso processi di

ammodernamento strutturale, realizzati mediante investimenti materiali e immateriali che

migliorino il rendimento globale dell’azienda e siano conformi alle norme comunitarie

applicabili all’investimento. La misura è stata attivata in modalità ordinaria e integrata.

Sono ben 457 le aziende agricole che hanno ricevuto un sostegno agli investimenti a fronte di

624 aziende che sono risultate ammesse al contributo, facendo registrare complessivamente

soddisfacenti livelli di realizzazione finanziaria e fisica.

Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali

La Misura 123 attivata in modalità ordinaria e integrata è stata rivolta alle imprese di

lavorazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della

silvicoltura che dimostrano di vendere/collocare le proprie produzioni, garantendo un’adeguata

remunerazione per le aziende agricole che cedono la materia prima. La Misura ha sostenuto

92 aziende (ammesse al sostegno) di cui il 50 % ha già realizzato in tutto o in parte gli

investimenti materiali e immateriali volti a migliorare il rendimento globale e la performance

aziendale dell’impresa, a consolidarne o a migliorarne la competitività purché sostenuti in

conformità con la normativa comunitaria applicabile. L’obiettivo di realizzazione fisica è

pienamente raggiunto.

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Infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura

La Misura 125 ha finanziato 241 enti pubblici (per lo più Comuni e Consorzi di bonifica) per

investimenti volti all’adeguamento e allo sviluppo dell’infrastrutturazione irrigua, oltre che la

ristrutturazione e messa in sicurezza della rete viaria rurale.

Tali investimenti sono a supporto di un considerevole numero di aziende agricole e forestali.

Di particolare importanza è stato il sostegno per circa 10 Meuro a favore dei 9 Comuni colpiti

dagli eventi alluvionali di ottobre e dicembre 2013.

Si forniscono di seguito le principali informazioni di risultato registrati per l’Asse 1 -

Obiettivo di miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale connessi

ai progetti conclusi al 31.12.20131. Si rinvia alla Relazione Annuale 2013, disponibile sul sito

www.basilicatapsr.it per informazioni più esaustive e per facilitare la lettura dei dati presentati.

In riferimento alla Misura 112, il numero di partecipanti che hanno terminato con successo

un'attività formativa in materia di agricoltura e/o silvicoltura, in relazione alle iniziative concluse

al 31.12.2013, sono desumibili dal prospetto seguente.

Tabella 19 – Quadro dei partecipanti relativi alla Misura 112

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Relativamente ai risultati di genere registrati per il numero di partecipanti che hanno terminato

con successo un'attività formativa in materia di agricoltura e/o silvicoltura, sono riportati nella

tabella seguente.

1 NA: dato non disponibile.

Coltivazione Alimenti Silvicoltura Totale

Ottenere certificato, laurea o diploma 175 0 0 175

Attuazione delle abilità raggiunte 0 0 0 0

TOTALE 175 0 0 175

Tipo di risultato riuscitoNumero di partecipanti

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Tabella 20 – Quadro dei partecipanti relativi alla Misura 112 per genere

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Il Valore agricolo aggiunto (lordo) nelle aziende/imprese sovvenzionate al 31.12.2013, sono

riportate nel prospetto seguente.

Tabella 21 – Valore agricolo aggiunto (lordo) imprese sovvenzionate

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Per le Misure 121 e 123, il numero di aziende che introducono nuovi prodotti e/o nuove

tecniche sono indicati nella tabella di seguito riportata.

Tabella 22 – Quadro delle aziende ‘innovative’ – Misure 121 e 123

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

< 40 40 < 40 40

Ottenere certificato, laurea o diploma 131 0 44 0 175

Attuazione delle abilità raggiunte 0 0 0 0 0

TOTALE 131 0 44 0 175

Tipo di risultato riuscito

Numero di partecipanti

Maschile DonnaTotale

Settore agricolo Industria alimentare Silvicoltura Totale

112- Avvio di giovani agricoltori 33,6 0 0 33,6

114- Utilizzo dei servizi di consulenza 1,3 0 0 1,3

121- Modernizzazione delle imprese agricole 1,6 0 0 1,6

125- Infrastrutture relative allo sviluppo e

all´adeguamento ...0,7 0 0 0,7

TOTALE 37,2 0 0 37,2

Misura relativaVAL nelle aziende/imprese sovvenzionate (migliaia di EUR)

Nuova tecnica Nuovo prodotto Nuova tecnica Nuovo prodotto Nuova tecnica Nuovo prodotto

121- Modernizzazione delle imprese agricole 45 0 NA NA NA NA 45

123 - Aggiungere valore ai prodotti agricoli e della silvicoltura 27 0 NA NA NA NA 27

TOTALE 72 0 NA NA NA NA 72

Misura relativa

Numero di aziende / imprese che introducono nuovi prodotti e/o nuove tecniche

Azienda agricola Azienda alimentare Patrimonio forestaleTotale

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Infine, per le Misure 132 e 133, il numero di progetti nell'ambito di marchi/norme di qualità

riconosciuti per tipo di prodotto, sono desumibili dal prospetto seguente.

Tabella 23 – Quadro dei progetti relativi a marchi/standard europei – Misure 132 e 133

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

3.3. Obiettivo di miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Pagamenti agroambientali

Per il raggiungimento degli obiettivi specifici dell’Asse 2, per l’attivazione della Misura 214

sono state concentrate oltre il 60% delle risorse dell’intero Asse, puntando al sostegno

dell’agricoltura integrata, all’introduzione o mantenimento dell’agricoltura biologica, alla

conservazione di risorse genetiche per la salvaguardia della biodiversità a favore delle

aziende agricole lucane. A tutela dell’agro-biodiversità animale e vegetale e diffusione di

sistemi agroforestali ad alto valore naturalistico, sono stati sostenuti 11 progetti di ricerca

presentati da enti pubblici territoriali (Università, enti di ricerca territoriali, ecc.).

La misura ha quasi raggiunto tutti gli obiettivi previsti dal Programma, fornendo il sostegno a

oltre 2600 aziende agricole.

Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi

La politica di forestazione protettiva, nell’ambito della Misura 226 ha destinato l’80% delle

risorse ad interventi finalizzati alla prevenzione dei boschi dal rischio incendio.

Complessivamente dal 2008 al 2013 sono stati realizzati con il cofinanziamento FEASR, 91

interventi consistenti nelle seguenti tipologie:

creazione e all’avvio della manutenzione delle fasce antincendio e della viabilità interna ed

esterna a fini antincendio (65%).

interventi colturali finalizzati alla prevenzione degli incendi boschivi (33%);

Conformarsi alle norme della

legislazione comunitaria

Partecipazione degli agricoltori ai

programmi di qualità alimentare

Attività di informazione e

promozioneTotale

Formaggi 0 4 1 5

Frutta, verdura, cereali processati o no 0 7 3 10

Altri prodotti alimentari 0 7 1 8

TOTALE 0 18 5 23

Tipo di prodotto agricolo interessato

Etichetta/standard europei

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78

interventi di sostituzione progressiva degli imboschimenti con specie più idonee alle

condizioni locali e a minore rischio di incendio (circa il 2%).

realizzazione, sistemazione e miglioramento di invasi idrici per finalità antincendio (0,02%).

Si forniscono di seguito le principali informazioni di risultato registrati per l’Asse 2 -

Obiettivo di miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale connessi ai progetti

conclusi al 31.12.20132. Si rinvia alla Relazione Annuale 2013, disponibile sul sito

www.basilicatapsr.it per informazioni più esaustive e per facilitare la lettura dei dati presentati.

Al 31.12.2013, le Misure 211, 214, 221 e 226, hanno interessato nel complesso un’area di

80.306 ettari per la gestione che contribuisce alla biodiversità, alla qualità dell'acqua, a

mitigare i cambiamenti climatici, e alla qualità del suolo nonché a evitare la marginalizzazione

e l'abbandono della terra.

Tabella 24 – Ettari interessati dalle Misure 211, 214, 221, 226

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

2 NA: dato non disponibile.

BiodiversitàQualità

dell'acqua

Cambiamento

climatico

Qualità del

suolo

Evitare la

marginalizzazione

Indennità compensative per svantaggi naturali in aree

montane/altre aree con svantaggi0 0 0 0 46415,14

Natura 2000 0 0 0 0 8839,42

Pagamenti agroambientali 36197,93 42585,37 34493,88 38327,07 23848,15

Primo imboschimento di terreno agricolo 0 1204 1204 1204 1204

Ripristinare il potenziale delle foreste e introdurre la

prevenzione …3606,53 3348,92 3348,92 0 0

39804,46 47138,29 39046,8 39531,07 80306,71TOTALE

Campo Misura relativa

Area interessata da una gestione delle terra riuscita (Ha)

Agricoltura

Silvicoltura

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3.4. Obiettivo di qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale

Diversificazione in attività non agricole

La misura 311 offre il sostegno riferito alla nuova sfida Energie Rinnovabili che, in un territorio

per lo più rurale, rappresenta un contributo apprezzabile in termini di conseguimento degli

obiettivi comunitari e nazionali riferiti all’aumento della produzione di energia da fonti

rinnovabili, a scapito di quelle fossili. Il tutto nell’ottica di incrementare la diversificazione del

reddito agricolo.

Gli investimenti attivati in aziende agricole e dedicate all’attività agrituristica sono stati il 98%,

mentre quelli riferiti alla creazione e all’ampliamento di fattorie multifunzionali solo il 2%.

La linea politica prettamente connessa alle energie rinnovabili ha attivato finora per il 64%

operazioni consistenti nella realizzazione di microimpianti per la produzione di energia eolica,

solare non a terra, idrica, mentre per il 36% si tratta di microimpianti per la produzione di

biogas dai quali ricavare energia termica e/o elettrica (compresa cogenerazione) e di

biocombustibili.

Nel complesso sono stati ammessi al sostegno comunitario 282 imprenditori agricoli, oltre il

target previsto dal programma.

Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale

L’obiettivo comunitario di supportare il rafforzamento della rete di servizi essenziali per

l’economia e la popolazione rurale, laddove la carenza è maggiore e far fronte ai rischi di

spopolamento e di depauperamento di tali territori, è stato perseguito con l’attivazione della

Misura 321 del Programma che comprende azioni riferiti ai servizi alla persona, agli interventi

ITC, al sostegno alla produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili, alle

infrastrutture della banda larga. Durante il presente periodo di programmazione si è ritenuto

opportuno concentrare la quasi totalità delle risorse di questa misura allo sviluppo dei servizi a

banda larga, in quanto considerati la base dei servizi essenziali nelle aree interne e comunque

più marginali con l’obiettivo, a fine programma, di garantire una piena uniformità del servizio e

di annullare del tutto l’attuale sperequazione, in termini di accesso alla rete, delle aree interne

rispetto ai capoluoghi ed alle aree oggi meglio servite. Mediante un unico intervento sostenuto

dai fondi FEASR e FESR, demarcato rispetto ai comuni ove si interviene e che vede il

cofinanziamento FEASR per 7,64 Meuro, si è proceduto con bando europeo pubblicato a

dicembre 2011, il cui coordinamento tecnico è stato affidato all’Ufficio Società

dell’Informazione del Dipartimento Presidenza della Giunta Regionale, all’affidamento della

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80

gara a Fastweb Spa. A dicembre 2012 è stato ritenuto opportuno candidare un ulteriore

programma di interventi di rafforzamento della strategia sin qui perseguita, con il Progetto

Regionale “Potenziamento investimenti in Banda Larga”, finalizzato a completare ed integrare

quanto già avviato, in ambito PSR Basilicata, in modo da assicurare la massima uniformità di

copertura di internet veloce e garantire la piena fruibilità del servizio anche alle aree più

interne/marginali. Il secondo intervento, attuato con le medesime procedure del primo, con

una dotazione finanziaria di 6 Meuro prevede due linee di intervento, una di potenziamento

degli investimenti strutturali già previsti (in questo secondo progetto si interverrà sulle centrali

minori) ed una di investimenti alternativi all’infrastruttura terrestre, come da Tipologia D2 del

PSR (terminali utente), giacché esistono aree dove l’investimento strutturale, per densità

antropica e morfologia, si presenta scarsamente sostenibile. Tutti gli investimenti sono previsti

in aree a fallimento di mercato (aree bianche).

Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale

La Misura 323 mira a sostenere azioni di riqualificazione del patrimonio culturale e

paesaggistico al fine di aumentarne l’attrattività con ricadute positive sull’economia rurale e

sulla qualità della vita delle comunità ivi residenti. La concreta attuazione della misura è partita

solo alla fine del 2012 e ha attivato 31 iniziative (ammessi a finanziamento) di cui una dalla

dimensione finanziaria importante (circa 4 meuro). Sono stati 22 i soggetti pubblici e 8 quelli

privati proprietari dei manufatti oggetto di intervento hanno che hanno proposto: investimenti

finalizzati al ripristino, riqualificazione e valorizzazione di manufatti con caratteristiche di pregio

storico, artistico, antropologico e paesistico, legati alle tradizioni popolari delle aree rurali;

investimenti finalizzati alla fruizione culturale in immobili pubblici o di uso pubblico quali:

istituzioni documentarie, musei, teatri, spazi e centri espositivi della cultura rurale (unicamente

nei centri rurali).

Si forniscono di seguito le principali informazioni di risultato registrati per l’Asse 3 -

Obiettivo di qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale

connessi ai progetti conclusi al 31.12.20133. Si rinvia alla Relazione Annuale 2013,

disponibile sul sito www.basilicatapsr.it per informazioni più esaustive e per facilitare la lettura

dei dati presentati.

3 NA: dato non disponibile.

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81

Il dato disponibile del valore aggiunto lordo non agricolo nelle aziende beneficiarie delle

iniziative progettuali concluse al 31.12.2013 con il sostegno FEASR delle Misure dell’Asse 3, è

stato pari a 1,6 Meuro, come si evince dal seguente riepilogo.

Tabella 25 – Valore aggiunto lordo non agricolo nelle aziende beneficiarie - Asse 3

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

3.5. L’approccio Leader

In continuità con la precedente esperienza LEADER+, la Regione Basilicata ha confermato le

stesse 8 aree eleggibili, aprendo la procedura di selezione sia ai vecchi che ai nuovi GAL, e

puntando su alcuni elementi caratterizzanti, finalizzati sia ad una migliore composizione dei

partenariati che ad una maggiore qualità dei Programmi di Sviluppo Locale (PSL).

Per le operazioni attivate in ambito Leader sono state confermate le tre modalità di attuazione

già presenti in LEADER+, ovvero: a “regia diretta GAL”, per le quali sono beneficiari i GAL; “a

Bando”, per le quali sono beneficiari soggetti terzi selezionati tramite bandi pubblici; “in

convenzione”, limitatamente ad operazioni di chiara rilevanza tecnico-scientifica per le quali è

previsto l’affidamento a soggetti che, per finalità istituzionali e/o capacità tecnico-scientifiche,

ne possono garantire la corretta realizzazione.

L’approccio Leader è entrato a regime dal 2012, si riporta di seguito il piano finanziario di

ciascun GAL per modalità di attuazione del LEADER Basilicata.

Azienda agricola Altre imprese Totale

311- Diversificazione in attività non agricole NA NA NA

312- Creazione e sviluppo di imprese 0 1,6 1,6

313 - Incentivazione di attività turistiche NA NA NA

TOTALE NA 1,6 1,6

Misura relativa

Valore aggiunto lordo non agricolo nelle

aziende beneficiarie (migliaia di EUR)

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Tabella 26 – Piano finanziario dei GAL per modalità di attuazione del Leader in Basilicata

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Specificatamente alla modalità del Bando pubblico sono stati attivati 51 bandi per 12,14

Meuro; per le 473 domande di aiuto approvate sono stati liquidati 2,26 Meuro, mentre 9 sono

le iniziative finora concluse. Con l’eccezione della Misura 4.3, le operazioni a regia diretta GAL

non hanno registrato una spesa particolarmente sostenuta, soprattutto a causa dell’incidenza

dell’IVA, sulla cui ammissibilità in ambito FEASR non è stato possibile risalire ad una

posizione congiunta MIPAAF-AGEA-Regioni. Solo sul finire del 2012 la Regione Basilicata ha

deliberato per la costituzione del Fondo IVA esteso anche ai GAL.

In riferimento alla modalità in convenzione si registra un incremento dei pagamenti effettuati,

anche per effetto di un maggior ricorso a tale modalità.

GAL (importi - euro) Regia direttaRegia a

convenzione

Bando

pubblicoTOTALE

Akiris 1.506.448 1.876.270 1.490.000 4.872.718

Basento -

camastra 1.571.796 1.041.000 1.861.670 4.474.466

Bradanica 1.474.688 472.000 2.188.500 4.135.188

Cosvel 1.595.978 449.624 2.121.354 4.166.956

CSR Marmo

Melandro 2.050.222 1.232.304 1.056.720 4.339.246

La Cittadella del

sapere 2.564.182 1.367.900 1.931.178 5.863.260

Le macine 1.379.685 811.000 2.945.661 5.136.346

Sviluppo Vulture 1.553.477 928.405 3.415.156 5.897.038

TOTALE 14.620.280 9.317.185 14.947.755 38.885.219

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Tabella 27 – Quadro dei pagamenti relativo ai GAL

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

Tra le criticità incontrate va nuovamente segnalata la sostanziale inesperienza delle strutture

preposte alla manutenzione e gestione del sistema informativo SIAN, utilizzato dall’Organismo

Pagatore, ed all’istruttoria delle domande di pagamento.

Nel complesso, la spesa maturata al 31 dicembre 2013 ammonta a 7,28 Meuro, cui

corrisponde un avanzamento finanziario del 19%.

Si forniscono di seguito le principali informazioni di risultato registrati per l’Asse 3 e ASSE

4 - APPROCCIO LEADER connessi ai progetti conclusi al 31.12.20134. Si rinvia alla

Relazione Annuale 2013, disponibile sul sito www.basilicatapsr.it per informazioni più

esaustive e per facilitare la lettura dei dati presentati.

4 NA: dato non disponibile.

(euro)

AKIRIS 4.872.718 528.837 10,9%

Basento - Camastra 4.474.466 1.634.786 36,5%

Bradanica 4.135.188 642.914 15,5%

COSVEL 4.166.956 802.561 19,3%

CSR Marmo Melandro 4.339.246 730.516 16,8%

La Cittadella del Sapere 5.863.260 526.498 9,0%

Le Macine 5.136.346 1.917.993 37,3%

Sviluppo Vulture Alto Bradano 5.897.038 600.615 10,2%

TOTALE 38.885.219 7.384.719 19,0%

GAL

Importo

pubblico

(euro)

Pagamenti

al 31/12/2013capacità

di spesa

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84

Sono stati 22 i posti di lavoro creati per l’Asse 3 e 4, distinti ove possibile per genere di

beneficiario.

Tabella 28 – Quadro dei posti di lavoro creati – Asse 3 e 4

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

I posti di lavoro creati, di tipo agricolo ed extra–agricolo hanno riguardato i seguenti campi di

attività.

Tabella 29 – Posti di lavoro creati per campi di attività

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

< 25 25 < 25 25

311- Diversificazione con attività non agricole NA NA NA NA 18

312- Creazione e sviluppo di imprese NA 3 NA 1 4

313- Promozione delle attività connesse al turismo NA NA NA NA NA

Asse 1 NA NA NA NA NA

Asse 2 NA NA NA NA NA

Asse 3 NA NA NA NA NA

TOTALE NA NA NA NA 22

Misura relativa

Numero lordo di posti di lavoro creati

Maschile DonnaTotale

< 25 25 < 25 25

agri-turismo NA NA NA NA NA

artigianato NA NA NA NA NA

al dettaglio NA NA NA NA NA

produzione di energia rinnovabile NA NA NA NA 18

altro NA NA NA NA NA

turismo NA NA NA NA NA

artigianato NA NA NA NA NA

al dettaglio NA NA NA NA NA

produzione di energia rinnovabile NA NA NA NA NA

altro NA 3 NA 1 4

NA NA NA NA 22

Posti di lavoro agricoli

Posti di lavoro extra-agricoli

TOTALE

Tipo di lavoro agricolo Tipo di campo

Numero lordo di posti di lavoro creati

Maschile DonnaTotale

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85

3.6. L’approccio integrato di filiera

Aspetti procedurali ed elementi di governance

Una delle strategie di attuazione del PSR Basilicata riguarda l’introduzione di meccanismi

integrati di attuazione, atti a concentrare selettivamente gli interventi sugli obiettivi strategici

del Programma ed a perseguire un elevato livello di sinergia tra misure (pacchetti di misure e

progetti integrati).

Rispetto a quanto riportato nel Programma, l’attivazione dei Progetti Integrati di Filiera avviata

nel 2009, non ha incluso tra i comparti eleggibili quelli della foresta-legno, delle produzioni

biologiche e dei prodotti minori (miele, funghi e tartufi, florovivaismo, ecc.), puntando invece

nei comparti ortofrutticolo, cerealicolo, zootecnico, vitivinicolo e olivicolo, avendo come finalità

quella di favorire l’aggregazione e la cooperazione tra i diversi operatori di filiera, dalla

produzione alla commercializzazione.

I principali obiettivi perseguibili attraverso l’aggregazione di filiera descritti nel Programma

sono:

integrare verticalmente gli operatori della filiera produttiva (dalla materia prima alla

commercializzazione) favorendo le azioni di valorizzazione delle specificità (marchi), la

diffusione della tracciabilità e rintracciabilità, ed offrendo sbocchi di mercato anche ai

piccoli produttori, migliorando le opportunità di trasferimento delle innovazioni di

prodotto, di processo ed organizzative;

migliorare le condizioni di commercializzazione favorendo la creazione di massa critica,

abbattere i costi della logistica (per es. in collegamento con le piastre commerciali

previste dal FESR), avvantaggiarsi delle campagne di promozione regionali, consolidare

e ampliare iniziative già promosse dal mondo associativo e cooperativo.

Risulta evidente che alcune tipologie di aggregazione di operatori economici esistenti, come le

Organizzazioni di produttori, le cooperative, ecc. già perseguono, almeno in parte, gli obiettivi

sopra enunciati quali ad esempio il perseguimento di una massa critica, tuttavia, la necessità

di rinnovamento e di introduzione di innovazione tecnica prescinde dai rapporti già consolidati

tra operatori, mentre richiede la necessità che tali operatori possano crescere, ad esempio

attraverso mirati investimenti, in modo collegiale.

Nel complesso la Regione Basilicata ha stanziato 90 Meuro di spesa pubblica per l’attuazione

dei PIF, ripartiti tra le diverse Misure attivabili, appartenenti all’Asse 1 e all’Asse 3 del

Programma, ovvero specificamente: 111, 114, 121, 123, 124, 132, 133, 311, 312, 313 e 331.

In considerazione della differente distribuzione territoriale delle aziende riconducibili ai diversi

comparti produttivi, sono stati previsti due livelli di progetti integrati di filiera, ovvero quello di

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livello regionale e quello di livello territoriale, avendo riportato nel bando l’elenco dei comuni e

degli specifici territori per i PIF territoriali. Il PIF territoriale si distingue da quello regionale in

quanto comprende prioritariamente aziende operanti in specifiche aree regionali.

I PIF finanziabili sono stati individuati indicativamente in 6 proposte progettuali a livello

regionale e 12 a livello territoriale.

I soggetti Proponenti dei PIF sono stati individuati tra le seguenti categorie: le Organizzazioni

di Produttori riconosciute; i Distretti agroalimentari e agroindustriali e sistemi produttivi locali

costituitisi ai sensi della normativa regionale in materia; le Cooperative agricole e Consorzi

non associati ad OP riconosciute; altre forme societarie costituite da più soggetti privati, di cui

almeno il 70% rappresentati da aziende agricole, che operano nella filiera o nel distretto in

forma singola o associata; i raggruppamenti temporanei costituiti da più soggetti privati, di cui

almeno il 70% rappresentati da aziende agricole, che operano nella filiera o nel distretto in

forma singola o associata. E’ stato previsto inoltre che venisse individuato il Soggetto Capofila

attraverso un mandato collettivo gratuito ed irrevocabile. Tutti i soggetti partecipanti al PIF,

una volta che questo è stato approvato, hanno condiviso e sottoscritto gli obiettivi e le

strategie operative del PIF stesso a mezzo del “contratto di filiera”.

L’attuazione finanziaria dei PIF

Al 31 dicembre 2013 i PIF hanno impegnato risorse per 77,4 milioni di euro, dei quali 34,4 per

i PIF territoriali e 42,9 per i PIF regionali. Complessivamente, quindi, non sono state

impegnate tutte le risorse destinate ai Progetti Integrati di Filiera che prevedevano una

dotazione finanziaria di 90.000.000. Analizzando la dotazione finanziaria dei PIF per singola

misura si evidenzia come il 40% delle risorse vengono assorbite dalla misura 121, il 22% dalla

misura 123, il 13% dalla misura 311 e l’11% dalla misura 331.

Complessivamente sono state attivate 1.161 operazioni, di cui 609 per i PIF territoriali e 552

per quelli regionali. Al 31 dicembre 2013 i PIF nel complesso presentano un livello di spesa

medio del 32% circa. I PIF territoriali registrano un livello di spesa (23%) nettamente inferiore

a quello dei PIF regionali (39%); fatta eccezione per un PIF Territoriale tutti hanno comunque

cominciato a registrare pagamenti.

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Tabella 30 – Quadro di attuazione finanziaria dei PIF

PIF Settore Ammesso Pagato %

TERRITORIALE

34.419.274,93 7.876.102,11 22,9%

Cerealicoltura

10.218.435,73 3.453.000,29 33,8%

4.170.105,23 1.708.627,33 41,0%

6.048.330,50 1.744.372,96 28,8%

Olivicoltura

6.870.637,53 933.366,02 13,6%

3.939.923,53 933.366,02 23,7%

2.930.714,00 - 0,0%

Ortofrutta

6.705.985,89 2.461.282,54 36,7%

2.581.423,35 622.790,97 24,1%

4.124.562,54 1.838.491,57 44,6%

Viticoltura 4.234.156,03 655.495,23 15,5%

4.234.156,03 655.495,23 15,5%

Zootecnia da latte

6.390.059,75 372.958,03 5,8%

3.244.163,06 106.628,00 3,3%

3.145.896,69 266.330,03 8,5%

REGIONALE

42.984.391,75 16.956.359,20 39,4%

Cerealicoltura 5.820.068,16 2.571.564,65 44,2%

5.820.068,16 2.571.564,65 44,2%

Ortofrutta 12.769.840,33 5.953.800,26 46,6%

12.769.840,33 5.953.800,26 46,6%

Viticoltura 8.797.308,34 3.128.064,98 35,6%

8.797.308,34 3.128.064,98 35,6%

Zootecnia da latte 9.278.774,00 3.409.092,38 36,7%

9.278.774,00 3.409.092,38 36,7%

Zootecnia da carne

6.318.400,92 1.893.836,93 30,0%

6.318.400,92 1.893.836,93 30,0%

TOTALE COMPLESSIVO 77.403.666,68 24.832.461,31 32,1%

Fonte: Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007/2013

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4. Attività preparatorie nuova programmazione 2014/2020 L’Autorità di Gestione del PSR Basilicata 2007/2013, affiancata nel coordinamento dalla

Direzione Generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, ha avviato a settembre

2012 le attività preparatorie per la nuova programmazione 2014-2020 attraverso la costituzione di

un gruppo di lavoro, la partecipazione attiva a tutti i tavoli di confronto partenariale per la

redazione della bozza di Accordo di Partenariato, che si sono svolti a Roma con il coordinamento

del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, lavorando e sviluppando il position

paper della Commissione Europea e il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi

comunitari 2014/2020” (documento “Barca”).

In attesa dell’ Accordo di Partenariato definitivo stipulato tra Commissione Europea e Stato

Membro, previsto entro il primo semestre 2014, si sono avviate e stanno per concludersi le

procedure per l’affidamento della valutazione ex ante e per l’analisi di contesto SWOT e dei

fabbisogni e delle priorità tematiche territoriali propedeutiche alla scrittura del nuovo programma,

con la previsione di giungere alla redazione della bozza del nuovo PSR Basilicata 2014-2020

entro il mese di giugno 2014.

Contemporaneamente, si sono avviate le iniziative per il coinvolgimento del partenariato; la

proposta di Regolamento Comunitario per il 2014-2020 rimarca infatti, la necessità di coinvolgere

gli stakeholder, ovvero i portatori di interesse in tutto il ciclo della policy: dalla preparazione del

Programma alle diverse fasi della sua attuazione, dal monitoraggio dei progetti e delle procedure

alla valutazione dei risultati.

Nel mese di febbraio 2014 si è avviata la consultazione on-line del partenariato con la

pubblicazione del documento preparatorio per l'avvio della redazione nuovo PSR Basilicata

2014-2020; il documento è stato elaborato tenendo conto dei contenuti regolamentari dettati

dall'Unione Europea che vincolano e orientano l'attività di programmazione a livello locale per il

prossimo futuro. In coerenza con gli obiettivi di Europa 2020, la strategia regionale è stata

definita e declinata secondo le priorità descritte dal Regolamento (UE) n.1305/2013 e

rappresenta il primo passo per l'avvio della nuova programmazione che richiede un'azione di

condivisione con i portatori di interesse, il partenariato coinvolto, le comunità locali.

Già a partire dai primi mesi del 2014 è stato avviato un cronoprogramma di incontri sul territorio

con le parti economiche e sociali per una condivisione delle nuove proposte programmatiche e

per un confronto sui fabbisogni del comparto agricolo regionale a supporto dei lavori di redazione

del nuovo programma.