RELAZIONE - torinofascuola.it · RELAZIONE . 2 L’idea progettuale Una distribuzione interna...

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RELAZIONE

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L’idea progettuale Una distribuzione interna chiara e riconoscibile consente all’edificio di aprirsi al paesaggio della città in un’interazione continua tra spazi, dentro/fuori, ambiente/ambiente. L’atrio si trasforma in piazza interna costituendo un paesaggio antropizzato il cui nucleo centrale è l’elemento verticale - CENTRAL CORE - albero/natura/crescita.

Miscelare segni contemporanei e identità storica L’intervento conserva l’identità storica dell’edificio, esaltandone la spazialità e gli elementi linguistici come il pavimento bicolore, scacchiera compositiva su cui posare gli elementi di arredo e di identificazione quali pedine modulari componibili. La creazione di aree funzionali permette di gestire l’attività scolastica con l’apertura al quartiere divenendo vero spazio pubblico, centro civico per il quartiere. L’indirizzo progettuale è di lavorare all’interno dell’involucro edilizio per sostituzioni, sovrapposizioni, aggiunte. Scelta che garantisce la gestione di un cantiere non invasivo, programmabile per parti e settori, prevedendone la concomitanza con il funzionamento della scuola.

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Analisi dei bisogni e loro ricadute come elementi guida

Parole chiave per il progetto

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Una piazza interna, punto di incontro e connessione tra i diversi spazi L’ingresso al PT, ridisegnato, diventa un primo filtro di orientamento e informazione, illustra le funzioni e i programmi delle varie attività. La piazza interna: luogo di incontro e sosta dove ampi gradoni ospitano le sedute attorno all’elemento verticale centrale, l’albero antropizzato. La palestra, spazio divisibile in due settori da pannellature mobili per attività da svolgersi in contemporanea. E’ la scatola magica della scuola, trasformabile: luogo di attività motoria, di rappresentazioni e incontri. Il rivestimento in legno delle pareti attrezzate, del controsoffitto e del pavimento creano la continuità visiva della scatola armonica che avvolge, protegge e gestisce il propagarsi del suono. All’occorrenza le sedute modulari e componibili studiate per il corridoio esterno si spostano all’interno e lo spazio centrale si presta a diventare auditorium.

Una molteplicità di occasioni di apprendimento e scambio Al P1 i tre laboratori, musica, arte-disegno-tecnologia e scienze, si aprono sullo spazio comune della “galleria espositiva e delle idee” che diventa luogo di aggregazione e di condivisione delle esperienze comuni con aree per ospitare i lavori e le sperimentazioni condotte nei laboratori. I laboratori hanno grandi aperture sulla galleria condividendone lo spazio in un’ottica di apprendimento attivo multidisciplinare. Le aule (4 del 1° ciclo e 1 del 2° ciclo) sono progettate per un uso flessibile, capace di adattarsi alle esigenze degli studenti e della ricerca didattica: non solo lezioni ex-cathedra, ma anche lavori di gruppo e momenti educativi interattivi. Il corridoio comune diviene coerente estensione delle classi, con spazi di lavoro individuale e di gruppo e come punto di incontro informale, per la pianificazione delle attività e lo scambio di informazioni. La zona benessere suddivisa in 2 aree: una con tavoli modulari e aggregabili per i lavori individuali e a piccoli gruppi, una con pavimento in gomma diventa spazio per la seduta a terra e per le attività motorie specifiche.

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Al P2 la zona relax, aperta anche al quartiere in orario extrascolastico, è spazio unico e continuo con aree disegnate dagli arredi e della pavimentazione. Aree per il lavoro, il gioco e la condivisione, si alternano a zone con sedute modulari o piattaforme morbide. Nell’altra manica al P2: 4 classi del 3° ciclo e 3 del 2° ciclo e area per gli insegnanti. Per gli arredi saranno utilizzati materiali naturali e di riciclo, a basso impatto ambientale. Saranno mantenuti i pavimenti a quadrotti e quelli in legno. Il pavimento delle aule sarà in legno, linoleum e gomme morbide negli ambienti ad uso comune. Qualità ambientale ed energie rinnovabili Illuminazione: apparecchi diffusori con sorgenti luminose LED, integrati a elementi multifunzionali e sistemi di controllo e di monitoraggio dei consumi. Il sistema sarà strumento didattico per sensibilizzare sul risparmio energetico. Per aule si prevede l’impianto un’illuminazione artificiale ed un sistema di schermatura alle finestre che consentiranno un incremento dell’uniformità di illuminazione naturale e artificiale, controllando fenomeni disturbanti di abbagliamento. Riducendo la potenza installata e ottimizzando, attraverso un sistema di regolazione automatica, il flusso luminoso, si ridurrà il fabbisogno di energia elettrica. L’installazione di superficie solare fotovoltaica sulla falda esposta a sud della manica su via Duchessa Jolanda coprirà circa il 40% dell’attuale consumo di energia elettrica.

Una raccolta delle acque meteoriche in cisterne interrate nella corte interna garantirà il reimpiego per lo scarico dei WC. Un percorso aperto e inclusivo.

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L’approccio partecipativo usato in fase di candidatura del progetto si propone anche per il suo sviluppo e l’attuazione con due azioni.