RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA ANNO 2015...35% per l'anno 2015, del 40% per l'anno 2016 e...
Transcript of RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA ANNO 2015...35% per l'anno 2015, del 40% per l'anno 2016 e...
RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
ANNO 2015
INDICE:
PREMESSA Pag. 3
1. AGGIORNAMENTO DEL QUADRO DI RIFERIMENTO “ 5
1.1 RUOLO DELL'ENTE CAMERALE “ 5
1.2 L'ANALISI DEL CONTESTO E LO SCENARIO 2015 “ 8
1.3 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO “ 10
1.4 LE RELAZIONI ISTITUZIONALI DELLA CAMERA “ 12
2. AGGIORNAMENTO DEL CONTESTO TECNICO E ORGANIZZATIVO DELLA CAMERA DI
COMMERCIO
“ 14
2.1 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E LE RISORSE UMANE DELLA CAMERA “ 14
2.2 LE INFRASTRUTTURE E LE RISORSE TECNOLOGICHE “ 18
3. VALUTAZIONE DELLO STATO DI ATTUAZIONE DI OBBIETTIVI E PROGRAMMI DEL
PROGRAMMA PLURIENNALE
“ 22
4. LE RISORSE ECONOMICHE, FINANZIARIE E PATRIMONIALI “ 26
5. OBIETTIVI E PROGRAMMI DI INTERVENTO “ 27
6. LINEE PROGRAMATICHE E DIRETTIVE 2015 PER LE AZIENDE SPECIALI “ 48
7. LE INFRASTRUTTURE E LA POLITICA DELLE PARTECIPATE “ 51
Conclusioni - La condivisione degli obiettivi e delle strategie. 54
2/62
Premessa
Vicina al territorio più di qualsiasi altro organismo deputato al sostegno e al rilancio
dell’Economia, la Camera di Commercio è chiamata ad assolvere un ruolo essenziale nell’economia
locale in un momento assai critico per la maggior parte dei settori produttivi del nostro Paese.
Essa interviene sui mercati per curare principalmente il dinamico rapporto tra la domanda e
l’offerta, ponendosi come interprete ed interlocutore riguardo alle reali esigenze ed alle effettive
richieste provenienti dagli operatori economici e dai cittadini/consumatori.
Consapevole del proprio ruolo, la stesura della Relazione Previsionale e Programmatica
rappresenta, dunque, per l’Ente camerale, l’occasione giusta per individuare le priorità e le linee
strategiche attraverso le quali far fluire il proprio intervento nell’economia del territorio, con lo
scopo ultimo di dare piena attuazione ai progetti che consentiranno la realizzazione e il
raggiungimento di concreti obiettivi da apprezzare, misurare e migliorare nel tempo, perché si
possa giungere ad un incisivo processo di crescita reale del territorio. In osservanza al dettato
regolamentare (art. 5 del D.P.R. 2 novembre 2005 n. 254 Regolamento per la disciplina della
gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di Commercio), il documento che segue riporterà,
in primo luogo, l’aggiornamento del contesto sociale, economico, giuridico ed organizzativo nel
quale la Camera opera. In relazione agli obiettivi strategici, si procederà all’individuazione dei
progetti più significativi e rilevanti per il conseguimento degli obiettivi stessi.
La costruzione di questi documenti è piuttosto complessa, ma la coerenza sottesa a
ciascuno di essi, intesa come corrispondenza tra gli obiettivi delineati dal Consiglio camerale e le
risorse a disposizione, sia finanziarie che umane, dovrà essere il filo conduttore che si snoderà
nella predisposizione prima della Relazione Previsionale e Programmatica e successivamente del
Preventivo economico 2015.
La Relazione Previsionale e Programmatica, difatti, si qualifica come strumento di
ricognizione e di aggiornamento del Programma pluriennale, cui dà progressiva attuazione, nonché
come tavola sulla quale disegnare le linee d’indirizzo per la predisposizione del bilancio preventivo
dell’anno di riferimento.
Il 2015 rappresenta un anno di forte cambiamento in quanto vedrà la concretizzazione della
procedura di accorpamento della Camera di Commercio di Rovigo con la Camera di Commercio di
Venezia, avviata con le deliberazioni adottate, in tal senso, dai due Consigli camerali in data 30
luglio 2014.
Il progetto di accorpamento, primo in Italia, risponde alle esigenza di ridimensionamento e
riorganizzazione/razionalizzazione delle Camere di Commercio dettati dal D.L. n. 90/2014
convertito in legge n. 114 del 11/8/2014 che all'art. 28 stabilisce, nelle more del riordino del
sistema delle Camere di Commercio, la riduzione del Diritto annuale dalle stesse incamerato del
35% per l'anno 2015, del 40% per l'anno 2016 e del 50% a decorrere dall'anno 2017.
I diritti di segreteria saranno fissati sulla base di costi standard definiti dal Ministero dello
Sviluppo Economico, sentite le Società per gli studi di settore (SOSE) e l'Unioncamere, secondo
3/62
criteri di efficienza da conseguire anche attraverso l'accorpamento degli enti e degli organismi del
sistema camerale e lo svolgimento delle funzioni in forma associata.
In tale contesto la Camera di Commercio di Rovigo, considerato che il riordino del sistema
camerale non potrà non passare per un ridimensionamento del numero degli attuali enti camerali
Camera, ha ritenuto di avviare da subito tale percorso trovando nella consorella di Venezia
condivisione di obiettivi e di priorità per continuare a dare impulso e sviluppo al sistema delle
imprese locali nell'intento di trovare percorsi virtuosi di razionalizzazione e risparmio che, in un
ottica di ridimensionamento delle entrate, permetta di assicurare ancora risorse e finanziamenti
per la promozione e lo sviluppo del sistema economico locale.
La presente Relazione, comunque, nelle more di conclusione delle procedure di
accorpamento, viene costruita ancora nella dimensione territoriale e strutturale della Camera di
Commercio di Rovigo che, causa il taglio alle risorse provenienti dal Diritto Annuale, vede
notevolmente ridimensionata nel 2015 l'azione promozionale diretta al territorio e alle imprese.
Gli obiettivi strategici e le linee programmatiche vengono quindi confermate sostanzialmente nei
contenuti generali con un forte dimensionamento delle risorse in attesa della necessaria
integrazione/aggiornamento che sarà necessariamente operata alla conclusione della procedura di
accorpamento.
4/62
1. AGGIORNAMENTO DEL QUADRO DI RIFERIMENTO
1.1 RUOLO DELL’ENTE CAMERALE
Con l’insediamento dei nuovi organi, avvenuto il 19 marzo 2010, ha avuto inizio il nuovo mandato
istituzionale in relazione al quale il Consiglio, ai sensi dell’art. 4, del D.P.R. n. 254, del 2 novembre
2005, con deliberazione n. 13 del 24/11/2010 ha approvato il Programma pluriennale della Camera
di Commercio per l'intero mandato.
Il Programma si presenta come un cruscotto a supporto dell’Ente camerale nel raggiungimento
della propria mission istituzionale, e viene aggiornato annualmente, con la Relazione Previsionale e
Programmatica.
La programmazione pluriennale e annuale
Come sopra accennato, nel presente documento, di programmazione annuale, si mettono in
evidenza le principali attività da realizzare nel corso del 2015, seguendo l'impostazione che è stata
delineata nel Programma pluriennale 2010-2015. In particolare, la Relazione Previsionale e
Programmatica evidenzia le linee strategiche d’azione dell’Ente camerale secondo cui calibrare le
attività di ogni esercizio, individuate come interazione tra gli assi fondamentali di intervento e le
funzioni istituzionali che caratterizzano l’azione dell’Ente stesso.
La Camera di Commercio, in linea e continuità con il precedente esercizio, al fine di adeguare il
proprio Programma pluriennale ai principi del D. Lgs 150/2009 c.d. “Decreto Brunetta”, utilizza il
sistema di pianificazione e controllo secondo l’approccio “Balanced Scorecard”, che si presenta
quale utile strumento di ausilio allo sviluppo del Ciclo della gestione della Performance all’interno
delle Camere di Commercio. In tal senso la “Balanced Scorecard” costituisce uno strumento valido
non solo per la misurazione delle performance, ma anche per la pianificazione, gestione e governo
delle stesse. Nello specifico, l’approccio “Balanced Scorecard” consente di:
• collegare la dimensione strategica con la gestione operativa;
• garantire una gestione e misurazione della performance multidimensionale;
• fornire o rappresentare uno strumento di rendicontazione sintetico e di immediata
lettura ed interpretazione.
Sulla base della programmazione di mandato, in una ottica multidimensionale (utilizzando come
sopra richiamato l’approccio Balanced Scorecard) ed integrando con le nuove disposizioni
normative che hanno portato alla realizzazione del Piano delle Performance, è stata realizzata la
mappa strategica dell’Ente, che racchiude e sviluppa le linee guida individuate nella
5/62
programmazione pluriennale.
A premessa dell’analisi dell’impostazione seguita, si tiene a precisare come l’intento sia stato
quello di individuare azioni che non trovano necessariamente collocazione autonoma ed isolata
all’interno del Programma, ma che per loro stessa natura si intersecano e sono necessariamente
interdipendenti tra loro, talvolta funzionali al perseguimento di più obiettivi strategici, nell’ottica di
realizzare un quadro sinergico di attività.
L’assunto da cui si parte è che la programmazione, tanto pluriennale quanto annuale, riguarda le
attività di tutta la Camera di Commercio (amministrative e certificative, di studio e
programmazione, di regolazione del mercato, di promozione economica, di supporto alle
precedenti, così come delineate dallo Statuto).
Nella programmazione per il 2015 la Camera di Commercio di Rovigo, considerato il forte
ridimensionamento delle risorse disponibili da Diritto annuo, delinea le proprie strategie di azione
su tre linee principali:
– azioni che l’Ente camerale intende perseguire attraverso le sue strutture collegate, con
particolare attenzione all'Azienda speciale per i Mercati di Lusia e di Rosolina e alle
partecipate soggetti di sviluppo locali quali il CUR, il Consvipo, la T2I, l'Unii, il Gal Polesine
Delta del Po e il Gal Polesine Adige;
– azioni che l'ente camerale intende perseguire attraverso il reperimento di risorse finanziarie
regionali e/o in sinergia con altri enti e istituzioni;
– azioni di finanziamento indirette attuate in relazione al progetto di accorpamento con la
Camera di Commercio di Venezia per il tramite dell'Azienda Speciale Venezia Opportunità.
In particolare, al progetto di accorpamento con la Camera di Commercio di Venezia si punta per
riuscire a dare continuità all'azione di supporto al sistema economico locale, grazie alle risorse che
si riusciranno a far confluire sul territorio polesano ancorché non direttamente gestite e attinte dal
Bilancio della Camera di Commercio di Rovigo.
Nella previsione, quindi, di addivenire al completamento del progetto di unificazione, la Camera
continuerà nelle linee di fondo individuate nella Relazione di mandato:
• La Camera di Commercio di Rovigo si caratterizzerà sempre più come la “Camera
dell’economia” per valorizzare il confronto e la progettualità “a sistema”, tra le Associazioni
Imprenditoriali nonché per coinvolgere le rappresentanze dei lavoratori e dei consumatori
con l’intento di favorire il confronto sui problemi riguardanti lo sviluppo del territorio.
• Con le diverse Istituzioni, in primo luogo la Regione, la Provincia (o l'Ente che ad essa
6/62
subentrerà), i Comuni, va rafforzato il principio della sussidiarietà delle nostre azioni.
• Con le altre Camere di Commercio, oltre all'unificazione con Venezia, vanno pensati
percorsi per la costruzione di sinergie e per la razionalizzazione di alcuni prodotti e servizi,
implementando oltre a quelli già attivati, nuovi servizi in comune, siano essi obbligatori o
facoltativi, anche alla luce della legge di riforma degli Enti camerali, che prevede la
semplificazione dei servizi, come elemento simbolo di un soggetto pubblico moderno ed
efficiente quali sono le Camere di Commercio.
1.2 L'ANALISI DEL CONTESTO E LO SCENARIO 2015
Scenari previsione 2015
Secondo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale, il Pil mondiale nel 2013 è cresciuto
del 3,3%, trainato dall’aumento del 4,7% delle economie emergenti e della crescita più contenuta
(+1,4%) delle economie avanzate. Tra queste ultime, alla crescita di Stati Uniti, Regno Unito e
Giappone, si è contrapposta la debolezza dell’area dell’euro, mentre nelle economie emergenti vi
sono stati segnali di rallentamento della crescita collegati alla contrazione della domanda da parte
dei paesi avanzati e alla situazione finanziaria.
Per quanto riguarda le previsioni per il biennio 2014-2015, nell’aggiornamento del mese di ottobre
2014 del World Economic Outlook (WEO), il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha rivisto al
ribasso le aspettative. Per le economie avanzate ci si attende una crescita del Pil del +1,8%: la
crescita sarà più marcata negli Stati Uniti e nel Regno Unito, mentre l’Area Euro appare il punto
debole dell’economia mondiale, con una previsione di ripresa per l’anno in corso del +0,8% e del
+1,3% per il 2015, condizionata anche dal rallentamento delle economie più forti. A frenare la
ripresa contribuirebbero le tensioni geopolitiche e un peggioramento del clima di fiducia.
Nei paesi emergenti il FMI si attende una crescita del 4,4% nel 2014 e del +5,0% nel 2015; in Brasile
e Russia è prevista una stagnazione per l’anno corrente mentre l’economia indiana ha riacquistato
vigore grazie all’aumento di spesa pubblica precedente le elezioni. La Cina dovrebbe crescere del
+7,4%, anche se la debolezza delle importazioni suscita interrogativi sulla tenuta della domanda
interna.
7/62
Per l’Italia, il FMI ha stimato una diminuzione del PIL del -1,9% per l’anno 2013, e prevede per
l’anno in corso una flessione dello 0,2% (contro il +0,6 stimato nel report di aprile) e una leggera
ripresa solo a partire dal 2015 (+0,8%).
Le previsioni dell’OECD e del Centro studi di Confindustria (settembre 2014) sono ancora peggiori:
-0,4%. La dinamica del PIL italiano è, infatti, tornata negativa nei primi due trimestri del 2014, dopo
che a fine 2013 si era registrato un temporaneo arresto della caduta iniziata più di due anni prima.
Secondo l’Istat, il deterioramento dei ritmi produttivi riflette la carenza di domanda interna che
colpisce soprattutto gli investimenti. Negli ultimi due mesi, la fiducia delle imprese italiane è
arretrata sui valori di inizio anno, con perdite più marcate nei settori dei servizi, e anche la fiducia
dei consumatori non migliora. Tuttavia il deprezzamento del cambio dell’euro verso il dollaro
porterebbe ad una ripresa delle esportazioni. Inoltre, il mercato del lavoro, nonostante qualche
isolato segnale positivo, non sembra ancora presentare miglioramenti significativi.
Scendendo a livello Regionale e Provinciale le fonti informative di previsione sono più limitate e
meno aggiornate. Secondo le stime di Uniocamere-Prometeia di maggio 2014, il Veneto nel 2013
ha fatto registrare un decremento del Prodotto Interno Lordo pari a un -1,6% rispetto all’anno
precedente (risultato in media con il nord-est e migliore di quello nazionale), esito di una
contrazione degli investimenti del -4,4% e dei consumi delle famiglie -2,3%, che non trovano
adeguato contrappeso nella dinamica delle esportazioni, pur ancora positiva (+2,8%). Il risultato
2013, pur se negativo è di molto migliorato rispetto al 2012 (-2,4%) denotando un rallentamento
della recessione. In un 2013 di difficoltà, l’export si è confermato fattore trainante: il valore delle
8/62
esportazioni ha toccato i 52,6 miliardi di euro correnti, con un incremento in valore assoluto di 1,4
miliardi (+2,8%). Il Veneto si conferma la seconda regione italiana, dopo la Lombardia, per valore di
beni esportati (13,5% delle vendite estere nazionali).
Alcuni dati positivi emergono, invece, sul fronte dell’occupazione anche se l’ultimo aggiornamento
è a giugno 2014: secondo l’Istat gli occupati in Veneto sono aumentati su base annua del +1,1% le
persone in cerca di occupazione diminuiscono del -2,2% e anche gli inattivi arretrano del -2%,
portando il tasso di disoccupazione da 7,5 a 7,3.
Relativamente alla provincia di Rovigo, in mancanza di aggiornamenti relativi al Pil, è possibile
analizzare i i dati sul valore aggiunto (solo in forma aggregata) che nel 2013 rappresentava il 4,3%
di quello Veneto, la medesima quota del 2012. I dati per settore disponibili sono riferiti all’anno
2012, ed evidenziano che il settore dei servizi ha contribuito per oltre due terzi del valore aggiunto
all’interno dell’economia provinciale.
Per quanto riguarda le previsioni, un indicatore di riferimento è rappresentato dalle risultanze
dell’indagine Veneto Congiuntura settore manifatturiero, realizzata da Unioncamere Veneto.
Premesso che per il secondo trimestre 2014, nelle imprese con almeno 2 addetti del settore
manifatturiero della provincia si sono registrate performance positive nella produzione (+0,3%;
Veneto, +1,2%), negli ordini esteri (+6,8%; Veneto, +4,2%) e del fatturato estero (+4,6%; Veneto,
+4,1%), mentre sono risultati in calo gli ordini interni (-3,9%; Veneto, +1,9%) e il fatturato interno (-
4,3%; Veneto, -0,2%), le previsioni espresse dagli imprenditori per il terzo trimestre 2014 sono
state molto negative.
Infatti, i saldi tra giudizi positivi e negativi sono risultati con il segno meno per tutti gli indicatori
considerati, ad eccezione degli ordini esteri, ed in peggioramento rispetto alle previsioni formulate
dagli imprenditori nel secondo trimestre 2014. Di seguito il dettaglio dei risultati: produzione, -23,6
p.p. (Veneto -18,8); fatturato, -23,0 p.p (Veneto, -14,9); ordini interni, -28,3 p.p. (Veneto, -21,7);
9/62
ordini esteri, 11,1 p.p. (Veneto, 0,1); occupazione, -5,5 p.p. (Veneto, -6,4).
PREVISIONI - Provincia di ROVIGO - VenetoCongiuntur a SETTORE MANIFATTURIERO - (saldo % delle risposte) -anni 2012-2014
-45,0
-40,0
-35,0
-30,0
-25,0
-20,0
-15,0
-10,0
-5,0
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
Produzione Fatturato Ordini interni Ordini esteri Occupazione
1 t r im. 2 0 12 2 t r im. 2 0 12 3 t r im. 2 0 12 4 t r im. 2 0 12 1 t rim. 2 0 13 2 t rim. 2 0 13 3 t rim. 2 0 13 4 t r im. 2 0 13 1 t r im. 2 0 14 2 t r im. 2 0 14
10/62
PREVISIONI VENETO - Veneto Congiuntura SETTORE MANI FATTURIERO - (saldo % delle r isposte) -anni 2012-2 014
-4 5,0
-4 0 ,0
-3 5,0
-3 0 ,0
-2 5,0
-2 0 ,0
-15,0
-10 ,0
-5,0
0 ,0
5,0
10 ,0
15,0
2 0 ,0
Produzione Fatturato Ordini interni Ordini esteri Occupazione
1 t r im. 2 0 12 2 t r im. 2 0 12 3 t rim. 2 0 12 4 t rim. 2 0 12 1 t rim. 2 0 13 2 t r im. 2 0 13 3 t r im. 2 0 13 4 t rim. 2 0 13 1 t rim. 2 0 14 2 t rim. 2 0 14
1.3 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
Come anticipato nelle premesse nel corso del 2014 il legislatore è intervenuto pesantemente sul
sistema camerale in relazione al quale l'art. 28 “Riduzione del diritto annuale delle camere di
commercio e determinazione del criterio di calcolo delle tariffe e dei diritti di
segreteria” del D.L. n. 90/2014 così come convertito in Legge n. 114/2014 stabilisce:
1. Nelle more del riordino del sistema delle camere di commercio, industria, artigianato e
agricoltura, l'importo del diritto annuale di cui all'articolo 18 della legge 29 dicembre 1993,
n. 580, e successive modificazioni, come determinato per l'anno 2014, e' ridotto, per
l'anno 2015, del 35 per cento, per l'anno 2016, del 40 per cento e, a decorrere dall'anno 2017,
del 50 per cento.
2. Le tariffe e i diritti di cui all'articolo 18, comma 1, lettere b), d) ed e), della legge 29 dicembre
1993, n. 580, e successive modificazioni, sono fissati sulla base di costi standard definiti dal
Ministero dello sviluppo economico, sentite la Societa' per gli studi di settore (SOSE) Spa e
l'Unioncamere, secondo criteri di efficienza da conseguire anche attraverso l'accorpamento
degli enti e degli organismi del sistema camerale e lo svolgimento delle funzioni in forma
associata.
3. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della
finanza pubblica.
Tale disposizione impatta direttamente ridimensionando fortemente, soprattutto per le Camere di
piccole dimensioni, la capacità delle medesime di assicurare le azioni di promozione e di sviluppo
del sistema delle imprese nella misura degli anni precedenti vanificando il rafforzamento de ruolo
e delle funzioni istituzionali così come delineate dal recente Decreto Legislativo n. 23 del
11/62
15.02.2010, che ha attuato la delega di cui all’art. 53 della Legge 23.7.2009, n. 99 per la riforma
delle Camere di Commercio. Le stesse, erano già state organizzate dalla legge 23.12.1993, n. 580,
che ne aveva favorito lo sviluppo e gettato le basi per un’evoluzione che consentisse loro di stare al
passo con i tempi, nel delineare nuovi ambiti di intervento, con mezzi moderni ed efficienti al
servizio delle imprese e dei territori. A circa sedici anni dalla riforma, attuata con la Legge 580, il
citato decreto legislativo si era posto come una pietra miliare nella crescita dell’Ente camerale,
intervenendo a potenziare ambiti importanti che riguardano il ruolo, la mission, l’organizzazione e
la governance. Le principali novità introdotte si possono così riassumere sinteticamente:
• Camere di Commercio con una nuova identità
• il “sistema camerale” diviene un concetto individuato ed affermato
• un ruolo più qualificato tra le Istituzioni
• compiti e funzioni rafforzati ed ampliati
• risorse organizzate in modo migliore e più efficiente
Le Camere di Commercio sono definite quali “enti pubblici dotati di autonomia funzionale”,
attribuendo loro per legge il ruolo di Enti rappresentativi ed esponenziali di comunità autonome
come quella delle imprese, riconosciute esse stesse come portatrici di interessi particolari e
specifici, di valore sociale (il “fare impresa”).
Il taglio delle risorse attuato con il citato D.L. n. 90 rende di fatto impossibile alle Camere più
piccole soddisfare le funzioni e le competenze che ne hanno qualificato la legge di riforma e
ridimensiona notevolmente l'azione delle più grandi.
In relazione al quadro normativo, come sopra delineato, l'assemblea dell’Unioncamere Nazionale
dello scorso 29 aprile ha delineato alcuni indirizzi cui sarebbe opportuno che l’intero sistema
camerale aderisse, al fine di una autoriforma che punti ad aumentare l’efficienza e l’efficacia
dell’azione delle Camere di Commercio.
Discende da questa Assemblea la decisione di adottare i costi standard nel sistema camerale, come
quella di non erogare più contributi sulla linea del Fondo Perequativo alle Camere di Commercio in
rigidità di bilancio, come avvenuto fino ad oggi anche per la Camera di Rovigo.
Un’altra linea di indirizzo adottata dall’Assemblea dell’Unioncamere è quella inerente a possibili
accorpamenti tra strutture camerali al fine della razionalizzazione e riduzione dei costi, con
l’obiettivo di erogare maggiori risorse promozionali per il territorio. Detta linea è stata
recentemente ribadita in una nota inviata alle Camere da Unioncamere nazionale, in cui si
sottolinea la necessità di ricorrere agli accorpamenti, su base territoriale, di più Enti camerali
contigui.
12/62
Fulcro del progetto di riforma elaborato dall’Unioncamere Nazionale, al termine di un lavoro svolto
da una commissione di lavoro e dal comitato esecutivo, è la centralità delle Camere di Commercio
sui territori, come Enti pubblici esponenziali di rappresentanza delle imprese, a servizio dello
sviluppo delle stesse in diversi settori di attività, che vanno dal credito all’internazionalizzazione,
dall’innovazione all’alternanza scuola lavoro, senza tralasciare le questioni connesse all’agenda
digitale.
Il Ministero dello Sviluppo Economico con nota circolare del 26 giugno 2014 ha invitato le Camere
di Commercio ad adottare misure atte a ridurre l’impatto negativo del taglio del diritto annuale,
così come sottolineato dal Ministero dello sviluppo economico nella circolare del 26/06/2014,
laddove si richiama “la necessità, già a legislazione vigente, di utilizzare tutte le soluzioni previste
dalla legge n. 580/1993, come modificata dal decreto legislativo n . 23 del 2010, per una riduzione
dei costi strutturali che consenta di riaprire spazi per una adeguata attività promozionale. Si fa
riferimento in particolare alle previsioni di ricorso allo svolgimento di funzioni associate fra Camere
diverse ai sensi dell’art. 2, commi 2, oltre che ai sensi del comma 3, all’utilizzo congiunto di un
medesimo Segretario Generale per più Camere, ai sensi dell’art. 20, comma 2, e anche ad eventuali
progetti volontari di accorpamento ai sensi dell’art. 1, comma 5, della medesima legge 580”.
E’ in questo contesto che si è sviluppata l'ipotesi di accorpamento tra le Camere di Commercio di
Venezia e di Rovigo: infatti, a regime, obiettivo dell’operazione è la razionalizzazione della nuova
struttura, con relativo abbassamento dei costi, per far fronte da un lato alla diminuzione del gettito
del diritto annuale, dall’altro all’attivazione di nuovi servizi camerali da offrire alle imprese,
nell’alveo di competenze dei nostri Enti.
La procedura di accorpamento, iniziata con l'adozione da parte dei due consigli camerali di Venezia
e di Rovigo della delibera di “Accorpamento delle circoscrizioni territoriali ai sensi art. 1, comma 5,
L. 580/1993” in data 30 luglio 2014, è in attesa di essere perfezionata con l'adozione del Decreto
del Ministero dello Sviluppo Economico, previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni.
Trasparenza – legalità dell'azione pubblica
Relativamente al quadro generale di riferimento che delinea l'organizzazione e l'inquadramento
della Camera di Commercio nel sistema generale delle pubbliche amministrazioni, è sostanziale
richiamare il Decreto Legislativo 150/2009, che dà attuazione ai principi fondamentali della riforma
della Pubblica Amministrazione, stabilendo regole sulla programmazione, la trasparenza, il
controllo, la premialità, la contrattazione collettiva, la dirigenza e le sanzioni disciplinari. Istituisce
13/62
inoltre due soggetti fondamentali della riforma, gli Organismi indipendenti di valutazione e la
Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche. Le
Amministrazioni pubbliche, con il decreto 150/2009, devono organizzare il proprio lavoro in
un’ottica di miglioramento continuo, introducendo un “Ciclo generale di gestione della
performance”, affinché le stesse possano servirsi di un quadro di azione che realizza il passaggio
dalla logica dei mezzi (input) a quella dei risultati (output ed out come), così da produrre un
miglioramento tangibile e, nel contempo, garantire la trasparenza dei risultati. Le Amministrazioni
redigono un Piano triennale di performance nel quale sono indicati sia gli obiettivi strategici che
quelli operativi, nonché le azioni specifiche di miglioramento. L’utente in primis diviene così il
centro della programmazione e della rendicontazione, grazie alla definizione di obiettivi misurabili
su varie dimensioni di performance. Le disposizioni sulla trasparenza nelle Pubbliche
Amministrazioni si rafforzano ulteriormente attraverso l’obbligo, previsto dal decreto, di
predisporre una apposita sezione sul proprio sito internet, che contenga tutte le informazioni
concernenti l’organizzazione, gli andamenti gestionali, l’utilizzo delle risorse per il perseguimento
dei risultati, inoltre si pubblicano on line l’attività di misurazione e valutazione e l’adozione, per
ogni Amministrazione, di un “Programma triennale per la trasparenza e l’integrità”.
A tale previsione e in stretto collegamento con la medesima si sono aggiunti la Legge n. 190/2012
recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella
pubblica amministrazione" e il decreto legislativo n. 33/2013 recante "Riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
pubbliche amministrazioni" che introducono nuove e importanti adempimenti cui anche le Camere
di Commercio sono tenute ad attivarsi che si concretizzano nel Piano anticorruzione e nel
Programma pluriennale per l'integrità e la Trasparenza da adottarsi entro il 31/01 di ogni anno.
Oltre al quadro normativo normativo generale che definisce l'organizzazione e l'entità della
Camera di Commercio nell'ambito del sistema delle pubbliche amministrazioni, l'azione camerale è
sottoposta alla numerosa e sempre più in evoluzione normativa che disciplina specificamente le
attività e i servizi che istituzionalmente la Camera garantisce al sistema delle imprese e del quale,
in modo sintetico ma esaustivo, si dà indicazione, di seguito in relazione ai principali ambiti
d'azione di riferimento.
14/62
Registro Imprese e Albo Artigiani
Il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, di attuazione della direttiva comunitaria 2006/123/CE
relativa ai servizi nel mercato interno (in vigore dall’8 maggio 2010), ha disciplinato, in conformità
alla normativa europea, le norme di accesso e di esercizio di molteplici attività ricadenti
nell’ambito dei servizi.
In particolare il decreto ha variato le norme relative alla somministrazione di alimenti e bevande e
quelle relative al commercio, agli acconciatori, estetisti e tinto-lavanderie, con ricaduta sulle
attività del Registro Imprese e dell’Albo Artigiani; ha soppresso i ruoli degli agenti di affari in
mediazione, degli agenti e rappresentanti di commercio, degli spedizionieri e dei mediatori
marittimi.
Le imprese attive e iscritte a ruolo al 12 maggio 2012 - data di entrata in vigore dei decreti del
Ministro dello Sviluppo Economico 26 ottobre 2011, recanti la disciplina delle modalità di
iscrizione nel Registro Imprese e nel REA dei soggetti che esercitano l’attività di agente di
commercio, agente d’affari in mediazione, spedizioniere e mediatore marittimo - devono
aggiornare la propria posizione nel Registro Imprese e nel REA entro il 12 maggio 2013,
presentando un’apposita comunicazione, pena l’inibizione della prosecuzione dell’attività
esercitata. Entro lo stesso termine, le persone fisiche iscritte nei ruoli suddetti ma che non
svolgono effettivamente l’attività, hanno l’obbligo di iscriversi in un’apposita sezione speciale del
REA, pena la perdita del requisito professionale richiesto per l’esercizio delle corrispondenti
attività.
Data la complessità dell’adempimento e il considerevole numero di soggetti coinvolti (imprese
individuali e collettive, persone fisiche), il Ministero dello Sviluppo Economico ha differito al 30
settembre 2013 il termine inizialmente individuato dal decreto.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2012, è stata pubblicata la legge 17 dicembre 2012,
n. 221, relativa alla conversione in legge con modifiche del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179,
che stabilisce l’obbligo di riportare l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), nella domanda di
prima iscrizione al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane presentata dalle imprese
individuali. L’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) deve essere richiesto a uno dei gestori
autorizzati, il cui elenco è pubblicato nel sito internet dell’Agenzia per l’Italia Digitale (ex DigitPa),
all’indirizzo www.digitpa.gov.it/pec_elenco_gestori.
Gli imprenditori individuali già iscritti nel registro delle imprese al 20 ottobre 2012 (data di entrata
in vigore del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179), con l’esclusione di quelli assoggettate a
15/62
procedura concorsuale, sono tenuti a pubblicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata
(PEC) entro il 30 giugno 2013, con le stesse modalità e alle stesse condizioni (esenzione da diritti di
segreteria ed imposta di bollo) previste per l’analoga comunicazione già trasmessa dalle società.
Dopo il 30 giugno 2013, l'ufficio del registro delle imprese che riceve una domanda di iscrizione da
parte di un'impresa individuale che non ha iscritto il proprio indirizzo di posta elettronica
certificata, in luogo dell'irrogazione della sanzione prevista dall'articolo 2194 del codice civile,
sospende la domanda fino ad integrazione della stessa con l'indirizzo di posta elettronica certificata
e comunque per quarantacinque giorni; trascorso tale periodo, la domanda si intende come non
presentata.
La legge 11 dicembre 2012, n. 224, in vigore dal 5 gennaio 2013, ha modificato la disciplina
dell’attività di autoriparazione regolata dalla legge 5 febbraio 1992, n. 122, prevedendo il
raggruppamento delle sezioni meccanica-motoristica ed elettrauto nella nuova sezione
meccatronica, senza modificare le altre sezioni già esistenti (carrozzeria e gommista).
Con la circolare n. 3659/c dell’11 marzo 2013, il Ministero dello Sviluppo Economico ha fornito il
proprio orientamento in merito alle modalità di riconoscimento dei requisiti professionali richiesti
per lo svolgimento dell’attività di meccatronica; sulla scorta delle disposizioni contenute nella
riforma e dei criteri applicativi suggeriti dal Ministero dello Sviluppo Economico, l’ufficio del
Registro Imprese ha diffuso una circolare esplicativa alle imprese interessate ed ha curato la
procedura di conversione automatica delle abilitazioni già esistenti nella nuova sezione relativa
all’attività di meccatronica.
Sempre in tema di conversione di abilitazioni professionali, il Ministero dello Sviluppo Economico,
con lettera circolare del 19 marzo 2012, aveva fornito chiarimenti per la conversione automatica
delle abilitazioni delle imprese operanti nell’ambito dell’attività di installazione di impianti negli
edifici, da quelle originariamente previste dalla legge 5 marzo 1990, n. 46 in quelle disciplinate nel
d.m. 22 gennaio 2008, n. 37, stabilendo i presupposti per l’adeguamento dei requisiti tecnico-
professionali delle imprese operanti.
L’operazione di conversione automatica ha avuto luogo negli ultimi giorni dell’anno 2012 mentre,
per le posizioni che presentavano limitazioni nelle abilitazione già riconosciute ai sensi della legge
46/1990, si è reso necessario l’intervento manuale da parte degli addetti dell’ufficio del Registro
delle Imprese, allo scopo di generare un protocollo d’ufficio, mediante il quale dare conto dell’esito
della conversione delle abilitazioni, per l’impresa e il responsabile tecnico della stessa.
16/62
SUAP - Sportello Unico per le Attività Produttive.
Il regolamento per la semplificazione della disciplina del S.U.A.P., approvato con d.p.r. 7 settembre
2010, n. 160, ha assegnato al sistema camerale un ruolo centrale nella realizzazione di questo
importante strumento di semplificazione amministrativa, istituito al fine di snellire i rapporti tra
Pubblica Amministrazione e mondo delle imprese, in quanto costituisce l’unico soggetto pubblico
di riferimento territoriale per tutti i procedimenti che hanno ad oggetto l’esercizio di attività
produttiva, strumento che soltanto da due anni sta trovando una omogenea attuazione nel
territorio del nostro Paese.
Le Amministrazioni Comunali, infatti, possono esercitare le funzioni inerenti al S.U.A.P. in forma
singola o associata tra loro, o in convenzione con le Camere di Commercio; al riguardo, tutti i
Comuni della provincia di Rovigo hanno scelto di delegare all’Ente camerale le funzioni strumentali
e organizzative dei procedimenti amministrativi, mediante l’utilizzo della procedura informatica
accessibile dal portale www.impresainungiorno.it, ferme restando le competenze sostanziali di
pertinenza di ciascuna Amministrazione.
La Camera di Commercio di Rovigo, per raggiungere l'obiettivo della definitiva semplificazione delle
procedure da cui possa scaturire un minore costo per imprese e cittadini e maggiore efficienza
della Pubblica Amministrazione, ha realizzato numerose azioni di supporto per promuovere la
diffusione e l'utilizzo degli strumenti telematici del S.U.A.P., organizzando numerosi incontri e
seminari di formazione rivolti ai dipendenti delle Amministrazioni comunali, delle Associazioni di
categoria, nonché agli iscritti agli Ordini professionali, per garantire agli addetti ai lavori una
preparazione professionale qualificata ed una conoscenza specifica sugli argomenti di maggior
interesse connessi al S.U.A.P.
In particolare, per l’anno 2014 l’Ente camerale ha focalizzato il proprio impegno nella promozione
dell’utilizzo del portale per la predisposizione delle pratiche concernenti l’edilizia produttiva, anche
per corrispondere alle specifiche richieste provenienti dai professionisti del settore; nei primi sei
mesi dell’anno sono stati realizzati quattro seminari di formazione rivolti, rispettivamente, al
personale delle Amministrazioni Comunali operante nell’ambito del S.U.A.P. e agli iscritti all’Ordine
degli Ingegneri e nei Collegi provinciali dei Geometri e degli Architetti.
17/62
1.4 LE RELAZIONI ISTITUZIONALI DELLA CAMERA
Il riconoscimento normativo dell’essere «Sistema Camerale» di cui fanno parte, oltre alle Camere
di Commercio italiane, le Camere di Commercio italiane all’estero, quelle estere in Italia, le Aziende
Speciali, le Unioni regionali, l’Unioncamere Nazionale e le strutture di sistema, è uno dei principali
elementi di innovazione della recente Riforma della legge 580/1993. La Camera di Commercio di
Rovigo ha già affermato la sua nuova identità di parte integrante ed attiva del network camerale,
infatti da tempo opera nello sviluppo e nel potenziamento delle relazioni di una rete sinergica,
unica nel panorama delle Pubbliche Amministrazioni. La Camera di Commercio di Rovigo quindi
garantisce la propria presenza attiva all’interno di un sistema che favorisce la condivisione del
know-how e delle competenze per la realizzazione di iniziative progettuali congiunte, che
potrebbero risultare inefficaci e di scarso successo se realizzate esclusivamente in autonomia. Lo
sviluppo ed il potenziamento delle relazioni all’interno del network, quindi, è prezioso e funzionale
non solo per favorire ed aiutare la realizzazione delle strategie camerali, ma anche per lo
sfruttamento dell’economia di scala per l’efficienza gestionale. Il Sistema camerale si configura
come una rete composta da 105 Camere di Commercio, 127 Aziende Speciali, 19 Unioni Regionali,
9 Centri Esteri Regionali, 73 Camere di Commercio italiane all’estero, 33 Camere di Commercio
italo estere, oltre 2000 partecipazioni in infrastrutture e società. L’Unioncamere rappresenta il
Sistema Camerale e ne coordina l’azione, promuove i rapporti con le altre Istituzioni di livello
internazionale, nazionale e locale. Realizza interventi sia a favore delle Camere di Commercio che
delle imprese, predispone studi e ricerche, istituisce osservatori e interventi, inoltre, avvalendosi
anche delle proprie società specializzate, sviluppa iniziative per l’internazionalizzazione
dell’economia italiana. Le Unioni Regionali sono rappresentative delle Camere di Commercio della
stessa regione, ne coordinano le attività e i programmi, studiano i problemi comuni, promuovono
iniziative congiunte, forniscono supporto per lo sviluppo economico locale, realizzano indagini e
gestiscono i rapporti interregionali e con le strutture di servizio. I Centri Regionali per il Commercio
Estero, in Veneto operanti tramite Veneto Promozione scpa, sostengono il processo di
internazionalizzazione delle imprese, ospitano delegazioni straniere, promuovono la
partecipazione a mostre internazionali, fiere e a missioni all’estero. Le Camere di Commercio
Italiane all’estero, con sede nelle principali città del mondo, sono associazioni a carattere
volontario di operatori ed imprese ed hanno la finalità di favorire le relazioni economiche con le
imprese straniere interessate al mercato italiano. Esse offrono servizi ed attività per agevolare
l’ingresso delle imprese italiane sui mercati esteri e viceversa. Sulla base dell’articolato e
18/62
complesso sistema istituzionale e associativo sopra richiamato, si inserisce il particolare momento
economico e sociale mondiale. L’esigenza di contenimento e riduzione della spesa pubblica (resa
ancor più urgente dal declassamento del debito pubblico appena intervenuto), unitamente alle
richieste di maggiore libertà economica e minori vincoli all’esercizio dell’attività d’impresa, sta al
contempo mettendo in discussione le stesse funzioni svolte dallo Stato e dagli enti locali. Il
dibattito sulla riorganizzazione del sistema pubblico a sostegno del mondo delle imprese coinvolge
pienamente anche il sistema camerale. In questo scenario, appare quindi evidente la necessità di
dare avvio a una nuova fase di autoriforma, mirata ad una sempre maggiore efficienza e qualità dei
servizi offerti dalle Camere di commercio e basata, già nell’immediato, su uno sforzo più intenso e
più esteso verso la realizzazione di alcuni servizi in forma associata. Un ruolo importante, infine,
assume il Fondo di perequazione intercamerale, che funge da volano finanziario per la
realizzazione di progetti rivolti all’elevazione della modernizzazione e dell’efficienza dei servizi
camerali, nonché di azioni a favore dello sviluppo del sistema delle imprese, con particolare
riferimento ai temi dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, ecc.
Di particolare interesse per la ricerca e la documentazione è l'attività dell'Istituto Guglielmo
Tagliacarne, fondazione dell'Unioncamere per la promozione della cultura economica. L'Istituto
provvede a realizzare ricerche economiche ed elaborazioni statistiche di particolare interesse;
inoltre svolge un'intensa attività formativa, anche nei confronti del personale camerale.
In ambito locale, come ogni parte attiva di un sistema, anche la Camera, per svolgere in modo
efficace i propri molteplici compiti, deve mantenere e sviluppare collaborazioni con le altre
Istituzioni pubbliche, con le Associazioni di categoria, le singole imprese e i clienti / utenti. Nelle
sedi dove si discutono le politiche economiche territoriali e dove si progettano le azioni per
accrescere la competitività del sistema locale, è fondamentale la sua presenza, per offrire progetti
di sviluppo del territorio, risorse finanziarie comunque importanti ed una struttura professionale e
dinamica. Le Camere di Commercio sono un punto di incontro naturale tra imprese e cittadini, tra
imprese e mercato, tra imprese ed Istituzioni; ed è esattamente attraverso questo ruolo esclusivo
che le Camere di Commercio si qualificano sempre di più come soggetti attivi per favorire lo
sviluppo economico. Questa missione, per poter essere realizzata in modo efficace, necessita di un
rapporto responsabile e trasparente, che tale si deve mantenere nel corso del tempo, con le
imprese in primis, le quali tramite le proprie Associazioni possono mettere a confronto i rispettivi
interessi. A queste si uniscono poi ulteriori interlocutori che trovano nelle Camere un’Istituzione di
riferimento, quali ordini ed associazioni professionali, associazioni dei consumatori, Pubbliche
19/62
Amministrazioni locali, sindacati, singoli utenti.
Il sistema come sopra rappresentato che ad oggi conta dei numeri come sopra indicati è destinato
necessariamente a subire un ridimensionamento in funzione di come sarà delineato dal legislatore
il riordino del sistema camerale.
20/62
2.AGGIORNAMENTO DEL CONTESTO TECNICO E ORGANIZZATIVO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
Il modello organizzativo dell’Ente camerale è stato aggiornato con deliberazione della Giunta camerale n. 203 del 28/10/2013 e si struttura nel
seguente organigramma: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA CAMERA DI COMMERCIO D I ROVIGO-FUNZIONIGRAMMA 2013-2015
SEGRETARIO GENERALEDotazione
qualif ica dirig. 1 unità
SERVIZIO I dotazione Cat. D
AFFARI GENERALI – PROGRAMMAZIONE 1 unita t.p.
E CONTROLLO AREA AMMINISTRATIVA E ISTITUZIONALE AREA ECONOMICA Dotazione
(Area di competenza Segretario Generale) qualifica dirig. 1 unità
Ufficio Affari Generali – Programmazione dotazione categoria D *non coperto 1 unità
e controllo 1 unità t.p.
Segreteria di Presidenza e Organi Collegiali dotazione categoria C
Supporto all'attività degli organi decisionali 1 unità t.p.
Relazioni interistituzionali e partecipazioni dotazione categoria B
Protocollo e spedizioni, Archivio 1 unità p.t. 50%
Programmazione e Controllo di gestione *non coperto 1 unità Cat. D pt 20%
Eventi e Premi Istituzionali
SERVIZIO II dotazione Cat. D SERVIZIO III dotazione Cat. D SERVIZIO IV dotazione Cat. D SERVIZIO V dotazione Cat. D SERVIZIO VI dotazione Cat. D
REGISTRO IMPRESE-REA 1 unita t.p. RISORSE UMANE E FINANZIARIE 1 unita t.p. PROVVEDITORATO, 1 unita t.p. PROMOZIONE ECONOMICA 1 unita t.p. STATISTICA – REGOLAZIONE DEL MERCATO 1 unita t.p.
C.P.A. - ALBO IMPRESE UFFICIO TECNICO E COMUNICAZIONEARTIGIANE Ufficio Gestione Risorse Umane - dotazione Cat. D INFORMATIZZAZIONE
Bilancio e Contabilità 2 unita t.p.
Ufficio Registro Imprese, REA, dotazione Cat. D - Trattamento giuridico del personale dotazione Cat. C Ufficio Provveditorato e Ufficio dotazione Cat. D Ufficio Promozione - Commercio Estero e dotazione Cat. D Ufficio Comunicazione- Statistica – Regolazione del mercato e dotazione Cat. D
Dirittto annuale 1 unita t.p. - Relazioni sindacali 3 unità t.p. Tecnico - Risorse Tecnologiche e 1 unita t.p. Contributi 2 unita t.p. Metrologia Legale 2 unita t.p.
- Registro Imprese-REA dotazione Cat. C - Formazione Informatizzazione dotazione Cat. C - Commercio estero e Sportello per dotazione Cat. C - Brevetti e Marchi dotazione Cat. C
- Diritto annuale 9 unità t.p. - Trattamento economico del - Provveditorato 2 unità t.p. l'internazionalizzazione 2 unità t.p. - Protesti e Sanzioni 2 unità t.p.
- Rilascio smart card *non coperto 1 unità Cat. C personale - Ufficio Tecnico dotazione Cat. B - Promozione Interna ed estera - Consumatori dotazione Cat. B
- Commissione Prov.le Art.to Pt 50% - Trattamento previdenziale del - Centralino 1 unità t.p. - Supporti per l'imprenditorialità, Comitato - Studi e Osservatori Economici 1 unità t.p.
- Albo Imprese Artigiane personale - Stamperia 1 unità p.t.50% Imprenditoria femminile - Statistica e Prezzi- Gestione Bilancio e contabilità - Servizi ausiliari dotazione Cat. A - Marchio: “Polesine” - CSR Responsabilità Sociale delle Imprese
- Informatizzazione e relazioni 2 unità t.p. - Contributi - Informazione e Comunicazione pubblica informatiche 1 unita pt 50%
DOTAZIONE ORGANICA COMPLESSIVAqualifica dirigenziale n. 2 unitàCategoria D n. 15 unitàCategoria C n. 19 unitàCategoria B n. 3 unitàCategoria A n. 2 unità t.p.Categoria A n.1 unità pt 50%Totale n. 42 unità
La dotazione organica complessiva rideterminata in n. 41 unità, incluso il Segretario Generale, al
1.10.2014, risulta così coperta e distribuita con n. 32 dipendenti a tempo pieno e n. 8 part-time:
Qualifica/categoria Dotazione
organica
n. (*)
Posti coperti
al 1/10/2014
n. (*)
Posti vacanti e
Disponibili
n. (*)
Dirigenziale 2 1 1
Categoria D.3
Categoria D.1
5
10
5
10
0
Categoria C 19 19 0
Categoria B.1 3 3 0
Categoria A 3 3 0
TOTALE 41 40 1
NB: rappresentazione in unità senza tener conto dei part-time
L'Ente camerale nel corso del 2013 ha provveduto a rideterminare la dotazione organica
complessiva adottando un nuovo modello di organizzazione delle risorse umane con l'obiettivo
specifico di individuare i profili professionali e la quantità degli stessi necessari allo svolgimento
delle attività assegnate dalla legge o dall'amministrazione.
Nondimeno l'azione tesa a ridefinire i criteri generali di organizzazione, oltre a perseguire obiettivi
di miglioramento delle prestazioni e dei servizi, risponde alle esigenze di contenimento e
progressiva riduzione della spesa per le politiche del personale anche attraverso il blocco del turn
over del personale dei livelli cessato dal servizio per il triennio 2013-2015.
La struttura organizzativa studiata dall'Amministrazione conta su n. 42 unità lavorative a tempo
indeterminato, distinte tra personale dei livelli delle categorie A-B-C- e D (n. 40 unità), e due unità
della qualifica dirigenziale, delle quali una anche con funzioni di Segretario Generale, a capo delle
due Aree Amministrativo/Istituzionale e Promozionale poste a base della macro-organizzazione
della Camera di Commercio.
Nel corso degli ultimi anni la gestione del personale ha impattato con le nuove disposizioni
normative quali il D.Lgs 150/2009 noto anche come "Riforma Brunetta", che ha riformato in
maniera importante la realtà delle Pubbliche Amministrazioni. Come noto, tale decreto contiene
disposizioni innovative e modifiche alle normative vigenti, in particolare al D. Lgs n. 165/2001 e
riserva particolare attenzione alla valorizzazione e regolamentazione della valutazione, al salario
accessorio e alla contrattazione. Per la verità, il successivo D. Lgs 141 del 1° agosto 2011 ha
apportato modifiche e integrazioni che, almeno temporaneamente, attenuano la portata della
riforma, rinviando alla prossima tornata contrattuale l'applicazione di alcune disposizioni
22/62
normative, tuttavia la "svolta" che ci si attende per le Pubbliche Amministrazioni appare epocale.
Anche l'Ente camerale polesano ha approvato il proprio Sistema di misurazione e valutazione della
performance, nel cui ambito sono disciplinate le metodologie relative afferenti il personale. Tra la
fine dell'anno in corso e l'inizio del prossimo anno tali metodologie, riferite ai dirigenti e al
personale non dirigente saranno oggetto di ulteriore rivisitazione, al fine di adeguarle
maggiormente ad un modello di gestione basato sulla programmazione delle attività dell’Ente,
all’individuazione di obiettivi sia a livello di Amministrazione nel suo complesso, che a livello di
singole aree organizzative e conseguente rilevazione della performance realizzata, attraverso un
sistema di indicatori che permettano di quantificare e quindi confrontare target attesi e conseguiti.
E’ un modello che la Camera di Commercio ha peraltro già adottato da alcuni anni e che la “riforma
Brunetta” intensifica ulteriormente, al fine di rivestire un ruolo centrale e ispiratore dei sistemi di
misurazione e valutazione della performance, sia riferita all'Ente nel suo complesso, sia riferita alla
performance individuale. D’altra parte, il blocco dei rinnovi contrattuali ed il congelamento del
trattamento economico e delle progressioni orizzontali dei dipendenti e il taglio generale alle
risorse delle Camere di Commercio, impongono all'Ente, una maggior attenzione nella delicata
attività di valorizzazione ed incentivazione delle risorse umane e nella valutazione sul migliore
utilizzo delle risorse stesse; ciò comporterà la crescente necessità per la dirigenza di verificare
l’effettiva produttività delle risorse umane ad essa assegnate.
Il pieno raggiungimento degli obbiettivi fissati sarà certificato, dall’Organo di Valutazione
Strategica, ora OIV, di cui all’art. 35 del D.P.R. n. 254/2005, e art.14 del Decreto Legislativo 27
ottobre 2009 n. 150, composto da n. 1 esperto esterno all’Amministrazione, scelto sulla base di
comprovate doti di professionalità ed esperienza in campo giuridico, economico ed amministrativo.
Nel rispetto delle innovazioni introdotte dalle nuove norme legislative, sarà importante constatare
la crescita professionale del personale, oltre che tramite l’attività di verifica finale operata
dall’Organo di Valutazione Strategica (OIV) con l’ausilio di parametri di tipo numerico-quantitativo,
anche tramite un costante monitoraggio in corso di esercizio che consentirà alla Giunta, all’Organo
di Valutazione ed al Segretario Generale di verificare il raggiungimento degli obiettivi d’efficienza,
efficacia ed economicità assegnati ai dirigenti.
Per incentivare maggiormente il personale al raggiungimento di un miglior livello quantitativo e
qualitativo nell’erogazione dei servizi, l’Amministrazione intende affinare ancor più nell’anno 2015 i
criteri meritocratici per la valutazione individuale, da parte della Dirigenza, del livello partecipativo
del singolo dipendente alla Produttività Collettiva, con conseguente diversificazione dell’erogazione
23/62
dei relativi compensi, criteri, peraltro, già introdotti nel Contratto Decentrato oggi vigente.
2.2 LE INFRASTRUTTURE E LE RISORSE TECNOLOGICHE
Le Infrastrutture:
Alla data del 1 ottobre 2014 gli immobili in uso alla Camera di Commercio di Rovigo sono quelli
risultanti dai prospetti seguenti:
n. PROPRIETA'
1 SEDE = Piazza Garibaldi n. 6 45100
ROVIGO
All'interno della sede camerale sono presenti ;
• 2 uffici dell'AZIENDA SPECIALE PER I
MERCATI ORTOFRUTTICOLI DI LUSIA E
ROSOLINA;
• 1 ufficio a disposizione di T2I
2 PALAZZO RETROBORSA Via T. Fraccon, 17
45100 ROVIGO
Al secondo piano del Palazzo Retroborsa sono
presenti due entità di programmazione per lo
sviluppo locale delle zone rurali denominati
GAL con contratto di comodato oneroso:
1) GAL - ADIGE rimborso forfetario 2.640,00 +
IVA/annuo
2) GAL -DELTA -PO rimborso forfetario 3.600,00
+ IVA/annuo
3 MAGAZZINO/ARCHIVIO Piazza F.lli Cervi,
9/10 45100 ROVIGO
4 MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI LUSIA Via
Provvidenza, n. 1 45020 LUSIA
La gestione avviene attraverso:
L'AZIENDA SPECIALE PER I MERCATI
ORTOFRUTTICOLI DI LUSIA E ROSOLINA.
5 MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI
ROSOLINA di via Po Brondolo n. 43 -
45010 Rosolina (RO)
La gestione avviene attraverso
L'AZIENDA SPECIALE PER I MERCATI
ORTOFRUTTICOLI DI LUSIA E ROSOLINA.
FITTI ATTIVI PER LOCALI DI PROPRIETA’ DELL’ENTE CAMERALE
BAR CAFFE' BORSA - SOC. MOBY DICK DI
PAPARELLA L. & C. S.N.C.
(BAR P.ZZA GARIBALDI N. 2 - ROVIGO)
Canone:
Mensile: € 3.225,55 (IVA comp.);
Annuo: € 38.706,60 (IVA comp.);
oltre il rimborso dei consumi annuali effettivi di
acqua, luce, gas.
TABACCHERIA TOSINI MARCO
(NEGOZIO P.ZZA GARIBALDI N. 4 - ROVIGO)
Canone:
Mensile: € 372,03 (IVA comp.);
Annuo: € 4.464,36 (IVA comp.);
oltre il rimborso dei consumi annuali effettivi di gas
24/62
Rispetto al quadro come sopra delineato nel corso del 2014 si procederà al rientro di tutti gli uffici
camerali nella sede centrale di Piazza Garibaldi, per riuscire già a partire dal 2015 a recuperare
maggiori risorse mediante affitto dei locali del Palazzo Retroborsa.
Le risorse Tecnologiche
Alla data del 1 ottobre 2014 le risorse tecnologiche e la relativa infrastruttura di cui si avvale la
Camera per la propria operatività istituzionale, possono essere così descritte ed elencate:
• 2 edifici in proprietà: la Sede camerale e il Palazzo Retroborsa, dotati di sportelli per erogazione
di servizi al pubblico, e di cablaggio strutturato; il secondo, nei pressi della sede, è stato
ristrutturato recentemente, con un cablaggio più aggiornato alle ultime evoluzioni
tecnologiche, mentre per il primo è in corso una imponente ristrutturazione, che comprende la
infrastruttura tecnologica;
• 4 sale conferenze di cui 2 con allestimenti multimediali fissi ed un Sistema di videoconferenza
attivo, e altre 2 con dispositivi di proiezione mobile. Si dispone di n. 4 pc portatili, per l'uso
durante convegni, riunioni, webconference, etc. In fase di ristrutturazione il Salone del Grano
sarà dotato di un impianto multimediale per conferenze di maggior spessore; in base al budget,
potranno essere effettuate delle predisposizioni per future implementazioni;
• 50 postazioni di lavoro “stabili” (42 dipendenti di ruolo, 5 esterni/aziende, 3 postazioni
intercambiabili Registro Imprese), e varie postazioni ad uso del personale tecnico specialistico
(grafica, web, tele/assistenza, installazioni, formazione, riparazioni), alcuni pc portatili. A
magazzino disponiamo di alcuni pc, pronti per le emergenze, e di pc ritirati in quanto obsoleti,
dei quali alcuni tuttavia potrebbero essere utilizzati in situazioni di emergenza; il turn-over per
obsolescenza tecnologica impone acquisti graduati nel tempo;
• 4 servers fisici (2 Esxi Vmware, 1 videosorveglianza, 1 backup) e 6 virtualizzati VmWare di cui n
3 per la gestione del dominio windows ed 1 per gestione di prenotazione sale e monitoraggio
servers
• Rapporto numero PC/numero personale che opera all’interno della Camera 65 /47 = 1,38;
• Storage condiviso intranet 3 TeraByte. Lo storage condiviso è quello utilizzato per le aree
compartimentali del dominio interno dove vengono condivisi i documenti di area e per la
intranet. E' in corso di progettazione la implementazione di un sistema nas network attached
storage ad 8 bay disks per rafforzare la infrastruttura ed il backup dei dati. E' stato
25/62
implementato il sistema di backup detto “file non in linea” di Microsoft, su 4 postazioni, tramite
il quale i documenti risiedono nel server e sono backuppati ogni giorno alla chiusura; si prevede
di estenderlo ulteriormente ad altre postazioni più strategiche: dirigenti, capiservizio, etc.
• Numero documenti pubblicati su Intranet = 290 circa, comprensivi della rassegna stampa;
• Sito Internet: n.ro “articoli” pubblicati = 620; si prevedono aggiornamenti e migliorie strutturali
allo scopo di mantenere il sito efficiente e al passo con l'evoluzione del web 2.0; è disponibile
un sistema di newsletter, incluso nel sito;
• 45 stampanti o multifunzione/fax, di cui 17 sostituite recentemente usufruendo di convenzione
Consip, con modelli fronte/retro e scheda di rete. E’ in corso di prosecuzione un progetto,
accompagnato da opportune analisi, per razionalizzare ulteriormente l’impiego e la
dislocazione delle periferiche di stampa e ridurre i consumi della carta; alcune stampanti,
oramai obsolete ed i cui costi di manutenzione superano il valore del cespite, dovranno essere
dismesse; si prevede in tale frangente l'acquisizione di un multifunzione a colori, in rete,
formato A3;
• 2 stampanti di badge per erogare dispositivi di firma digitale;
• sistema di telefonia VoIP, completato a novembre 2012, che si avvale di switches Cisco “power
over ethernet”
Il parco hardware si compone di oltre 430 dispositivi singolarmente soggetti a
manutenzione e turnover ed oltre 600 installazione software soggette ad aggiornamenti.
Il numero di postazioni di lavoro predisposte deve essere superiore al numero di personale
in organico per questi motivi:
− poter far fronte alle esigenze di ciascun periodo (personale a tempo determinato);
− poter far fronte a guasti alle stazioni di lavoro ed in particolare gli sportelli al pubblico mediante
sostituzione di PC ottenendo un risparmio sui contratti di assistenza;
Del parco PC attualmente installato il 15% ha un’età media superiore a sei anni. Il
rimanente 85 % è costituito da PC con età media inferiore ai cinque anni.
La rete informatica interna, è dotata di una interfaccia Intranet che viene usufruita per la
erogazione di informazioni e connessioni a servizi internet per i dipendenti camerali. In particolare
è utilizzata per i seguenti servizi e/o diffusione di documenti:
1. richieste di permessi (ferie, congedi, missioni, etc)
2. rassegna stampa;
3. regolamenti interni;
26/62
4. indirizzario camerale,
5. cartellino orario,
6. menu aggiornato delle varie procedure.
Tutti i dipendenti sono dotati di casella di posta elettronica e P.E.C., anche il personale di
livello inferiore è stato dotato degli strumenti informatici di base, intranet e posta elettronica, onde
ottimizzare il flusso informativo.
La Camera dispone di alcune caselle di Posta Elettronica Certificata istituzionale e del protocollo
informatico. E’ infatti oramai consolidato da tempo presso la totalità degli uffici l’utilizzo del
protocollo informatico, comprensivo di fascicolazione delle pratiche, grazie ai sistemi LegalCycle e
LegalForm di Infocamere, con archivi custoditi presso i server delle medesima società consortile.
La gestione delle richieste ed interventi di assistenza tecnica, prevede un sistema scritturale che
comprende la tracciabilità degli stessi, usufruendo della firma elettronica e la reportistica in-
itinere.
Il costo di gestione dei sistemi informatici ed assistenza è tenuto al minimo livello, grazie
alla collaborazione e disponibilità del personale interno ed alla programmazione strutturata degli
interventi su base settimanale.
Per il futuro è previsto un aggiornamento nella formazione del personale tecnico preposto,
allo scopo di far fronte alla continua evoluzione dei sistemi informatici.
Ove possibile ed in base alle risorse, viene implementato il progetto di realizzare in casa la grafica
di cui la Camera continuativamente si avvale (progetto grafico e prestampa), per la riduzione dei
costi e miglioramento del prodotto finale. Tale progetto potrà comprendere anche e non solo
l'ambito di gestione della cartellonistica e segnaletica interna.
Livello Servizi telematici
Dispositivi elettronici rilasciati alla utenza attraverso gli uffici camerali preposti:
Descrizione 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Carte
tachigrafiche== 10 491 1.063 637 440 503 941 1072 964 655
Business Key == == == 21 112 96 109 293 198 455 376
Carta
nazionale
dei servizi
496 787 862 362 691 505 594 987 711 865 591
27/62
3.VALUTAZIONE DELLO STATO DI ATTUAZIONE DI OBIETTIVI E PROGRAMMI DEL PROGRAMMA
PLURIENNALE
Con il nuovo indirizzo programmatico e strumento di gestione, si deve dar conto della realizzazione
degli obiettivi; ciò ora è possibile ripartendo dalla relazione che illustra gli obiettivi del programma
pluriennale, per poi parzialmente analizzare, in termini di azioni, quanto previsto nell’esercizio
2014, quanto realizzato o in corso di realizzazione nei precedenti esercizi e quanto trasferito al
prossimo/i esercizio/i.
Per quanto concerne gli obiettivi riportati nel piano quinquennale, si rappresenta quanto segue.
Azioni a favore dei settori economici
Per quanto concerne gli interventi a favore dei singoli settori si prevedono le seguenti linee di
intervento specifico:
Settore primario
Riqualificazione e rilancio dei Mercati Ortofrutticoli di Lusia e Rosolina. Nell’ottica di filiera,
costituzione di un “Intesa per l’agroalimentare”, come luogo di raccordo e coordinamento per le
politiche di settore, che potrà trovare nell’Azienda Speciale per i Mercati di Lusia e Rosolina, quale
Agenzia specializzata per la commercializzazione, valorizzazione e promozione dei prodotti tipici, lo
strumento operativo. Sostegno alle iniziative/progettualità delle Associazioni del settore volte
principalmente alla promozione delle filiere e delle produzioni locali.
Stato di attuazione: il Piano di rilancio dei Mercati, contenente le linee strategiche di sviluppo
dell’Azienda, in mancanza dei fondi necessari per gli interventi infrastrutturali, mira a nuovi
obiettivi, in linea con il contenimento delle spese e la ristrettezza delle risorse, diretti ad favorire
nuovi interventi sulle strutture realizzati dagli operatori al fine di modernizzare le modalità
commerciali.
In previsione dell'accorpamento con la Camera di Commercio di Venezia e tenuto conto che la
linea del legislatore sembra andare verso una razionalizzazione anche delle Aziende Speciali e delle
partecipate del sistema camerale, si dovrà cominciare a ragionare su una possibile sinergia con
altre strutture.
Continua l’impegno dell’Azienda per realizzare in maniera diretta, sia con la collaborazione delle
Associazioni, che con il sostegno ad iniziative (progetti specifici, organizzazione e partecipazione a
fiere) promosse da soggetti terzi, per la valorizzazione e la promozione dei prodotti polesani. Tra
28/62
queste, si segnala il costante apporto fornito ai Consorzi di Promozione e Tutela dei prodotti locali
che hanno ottenuto il marchio DOP (aglio) e IGP (insalata di Lusia). E' stata attivata una prima
collaborazione operativa con la Grande Distribuzione e la partecipazione di sistema a
manifestazioni di interesse nazionale.
Nel 2014, inoltre, la Camera ha pubblicato un bando riservato alle imprese agricole, per
l'erogazione di contributi alle imprese esercenti attività di supporto alla produzione vegetale per gli
adempimenti di cui al D.Lgs n. 81/2008.
Cooperazione e Pesca
Sostegno al movimento cooperativistico e ad iniziative di carattere promozionale e formativo nel
settore specifico.
Stato di attuazione: in linea con gli obiettivi sopra descritti, sono stati finanziati nel corso degli anni
progetti e iniziative dirette alla valorizzazione del sistema delle imprese cooperative. Per il 2014 i
progetti, attualmente finanziati, sono tre e mirano, rispettivamente, alla gestione di uno “Sportello
informativo a sostegno del settore pesca”, alla realizzazione di una “Agenzia per l'impresa sociale”
e al supporto delle imprese del settore con linee guida per l'applicazione dei sistemi di gestione
integrata qualità, responsabilità amministrativa, sociale e sicurezza”. E' stato avviato anche un
progetto di promozione della cosiddetta “Economia sociale”, in continua espansione nel nostro
terrotorio.
Artigianato di produzione e industria
Sostegno alla progettualità specifica, sia nel campo dell’innovazione, di prodotto e di processo, che
nel campo della formazione anche con metodi innovativi, della diffusione e acquisizione di
tecnologie e della ricerca.
Sostegno alle azioni di gruppo per la “visibilità competitiva” delle aziende (iniziative promozionali
sui mercati interni ed esteri, contatti con operatori esteri, marchi di identificazione delle
specializzazioni e di provenienza territoriale, ecc.).
Stato di attuazione: in linea con gli obiettivi sopra descritti, sono stati finanziati nel corso degli anni
progetti e iniziative promosse dalle Associazioni di categoria, tese anche all’innovazione,
formazione ed accesso al credito delle imprese polesane.
In particolare per il 2014, in materia di innovazione, risultano avviate le seguenti iniziative:
➢ “Protocollo Polesine” che prevede la realizzazione per il tramite della Camera di Commercio
29/62
delle seguenti iniziative finanziate da fondi regionali:
• Servizi alle imprese. E' Stato attivato un bando a sportello per la ricerca di Temporary
manager, con un plafond disponibile di € 1.000.000,00 e con un contributo concedibile pari
al 40% del costo relativo al temporary manager, con un massimale di € 30.000,00. Il tutto
previa la definizione di un accordo con Federmanager e Manageritalia.
• Finanziamenti agevolati. E' previsto un contributo regionale in conto abbattimento
interessi su operazioni di investimento assistite in linea prioritaria da fondi BEI. Ciò sarà
possibile con la messa a disposizione della Camera dii Commercio di Rovigo di un plafond di
€ 5.000.000,00 per erogazione di Finanziamenti a tasso agevolato, con rimborso minimo 36
mesi e massimo 180 mesi (con 12 mesi massimi di preammortamento) e con una copertura
dell’investimento: sino al 100%.
• Incubatori certificati. Concessione di un contributo in conto capitale di € 200.000,00 alla
Camera di Rovigo per la costituzione di un incubatore certificato destinato all’inserimento
di start-up innovative.
• Desk Italia/Polesine. E' inoltre prevista l'istituzione presso la Camera di Rovigo di uno
sportello Desk Italia per promuovere le potenzialità del territorio polesano ed attrarre
investitori esteri, con una dotazione finanziaria di € 200.000,00.
➢ realizzazione di azioni per per la diffusione e la promozione delle iniziative come sopra previste
dal Protocollo Polesine, onde informare le imprese, tramite attività promozionali e incontri, da
tenersi nell'ambito del territorio provinciale, così da raggiungere il maggior numero di
imprenditori.
➢ realizzazione di azioni di innovazione e trasferimento tecnologico per le piccole e medie
imprese della provincia di Rovigo: è stata avviata una procedura di manifestazione di interesse
per la contribuzione di progetti finalizzati a atele obiettivo.
➢ due iniziative per la realizzazione di momenti informativi e formativi a favore delle piccole e
medie imprese della provincia di Rovigo:
a) progetto: "Realizzazione di azioni formative e informative le piccole e medie imprese
della provincia di Rovigo”.
b) Progetto "Efficienza energetica: risparmio per il territorio, opportunità di sviluppo per le
imprese” con il quale si propone di diffondere tra le imprese artigiane una maggior cultura
in tema di utilizzo delle diverse fonti di energia, in particolare far acquisire nuove
conoscenze e competenze in materia in linea con le improrogabili esigenze di tutela
30/62
dell'ambiente e risparmio energetico.
Sul tema dell'innovazione, nel corso del 2014, si è spinta molto l'attività di T2I scarl, società
partecipata al 20% dalla Camera di Rovigo e all'80% da quella di Treviso, tipicamente rivolta
all'innovazione ed al trasferimento tecnologico.
Internazionalizzazione
In tema di internazionalizzazione, la Camera si è convenzionata con Padova Promex, l'apposita
Azienda speciale della Camera di Commercio di Padova, con la cui collaborazione si dà supporto
alle aziende polesane che vogliono partecipare ad iniziative all'estero.
La Camera, in collaborazione con le associazioni produttive, ha realizzato, inoltre, l'iniziativa Meet-
in Polesine Convention Bureau (MIP-CB), al fine di promuovere Rovigo, il Polesine ed il Delta del Po
come nuova destinazione turistica “green”, anche per il settore business.
La manifestazione tenutasi dall’11 al 14 Ottobre ha visto la realizzazione di un Roadshow che ha
portato nel territorio polesano 15 buyers, tra italiani e stranieri provenienti principalmente da
Europa, Russia ed Est EU, USA.
Anche nel 2014 si è assicurato il contributo alle imprese polesane per la partecipazione a fiere e
manifestazioni in Italia ed all'estero.
Commercio
Rivalutazione dei centri storici, con sostegno a progetti specifici riguardanti la rivitalizzazione dei
centri urbani e della piccola distribuzione.
Stato di attuazione: in linea con gli obiettivi sopra descritti, sono stati erogati supporti organizzativi
e finanziari ad iniziative promosse dalle Associazioni di categoria, volte a rilanciare il ruolo dei
principali centri storici del Polesine e, nel contempo, a promuovere i prodotti locali. Attualmente,
in relazione alla programmazione 2014 risultano supportati alcuni progetti per la realizzazione di
eventi che valorizzino il centro storico di Rovigo (“Fiori, Sapori e Moda in centro” - “Botteghe
Storiche” - “Mercato europeo del commercio ambulante”) e di Lendinara.
Turismo
Il settore economico che appare avere le maggiori chances di crescita è il turismo. Le attività
turistiche, come è stato riconosciuto da autorevoli studi, devono pertanto assumere un ruolo di
guida nei prossimi anni nell’ambito dell’economia provinciale, candidando il territorio, attraverso i
suoi rappresentanti ufficiali, a riqualificarsi secondo un modello funzionale ad uno sviluppo
31/62
sostenibile, che porti anche all’incentivazione di attività produttive legate all’agricoltura e
all’artigianato tradizionale. Lo strumento per conseguire questo obiettivo è quello, da una parte, di
coordinare le iniziative dei vari Enti ed Organismi e, dall’altra, di dar corpo a progettualità
trasversali di grande respiro e di forte impatto, anche fruendo delle diverse linee di finanziamento
regionali ed europee. Iniziative per l’avvio di un sistema turistico di visitazione ed esperienza del
territorio integrato (percorsi ciclo-equo-fluvio-marittimi, collegati con valenze artistiche e culturali,
punti di degustazione enogastronomica, emergenze ambientali e culturali e infrastrutture di
servizio e di ospitalità).
Stato di attuazione: nel 2014, è proseguita l'azione di supporto alla diffusione del marchio
"Polesine", creato nell'ambito del Progetto "Polesine Grandi Orizzonti", avviato in stretta
collaborazione con i diversi attori in ambito turistico-promozionale, grazie ad un finanziamento
della Fondazione CARIPARO (Provincia, Parco del Delta e CARD del Po), che ha consentito ai diversi
attori istituzionali e privati di operare in sinergia e su progettualità condivise per lo sviluppo del
settore turistico polesano; ciò al fine di attuare una politica coordinata tra tutti i soggetti che si
occupano di turismo e di promozione turistica, con l' adozione di un marchio identificativo del
territorio e delle sue eccellenze.
La Camera collabora, inoltre, con l’Ente Parco regionale del Delta del Po per la realizzazione di
progetti specifici, affiancandosi ai GAL ed al CONSVIPO per il cofinanziamento delle iniziative nel
settore specifico. Sostiene in qualità di socio l’attività dell’Assonautica Polesana e dell'Unione
Navigazione interna.
Trasporti
Sostegno e collaborazione in ordine a iniziative per la razionalizzazione dei collegamenti e le
funzionalità logistiche delle infrastrutture presenti e potenziali sul territorio (Interporto di Rovigo,
Porto Levante, AIA, Area dell’Autodromo, ecc.).
Stato di attuazione: in linea con gli obiettivi sopra descritti, la Camera continua il sostegno alle
infrastrutture partecipando, in qualità di socio, alle società del settore.
Assicurazioni, Finanza e credito; Servizi alle imprese.
Realizzazione e messa a regime del progetto camerale per il sostegno per l’accesso al credito da
parte delle PMI. Revisione del Regolamento camerale per l’erogazione dei contributi ai Confidi.
Potenziamento dei servizi per l’imprenditoria.
32/62
Stato di attuazione: su questo versante, la Camera ha profuso un grande impegno nella
realizzazione di azioni dirette e nel finanziamento di progetti attuati dalle Associazioni di categoria.
In sintonia con le esigenze rappresentate della imprese, è stato operato un aggiornamento del
Regolamento per l’erogazione dei contributi ai confidi provinciali, dopo la revisione operata nel
2013.
E' perseguita l'attività relativa al progetto "Microcredito d'impresa", avviato nel 2012 su input della
Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con la consorella
patavina e le Province di Rovigo e Padova.
E' perseguita l'importante attività, svolta in passato dall'Azienda Speciale Polesine Innovazione oggi
confluita nella partecipata T2I, di incubatore d'impresa e di formazione ai neo imprenditori. in
collaborazione con la Regione Veneto, per quanto concerne l'imprenditorialità femminile e
giovanile.
33/62
4. LE RISORSE ECONOMICHE, FINANZIARIE E PATRIMONIALI
In vista delle decisioni da assumere in sede di programmazione economico-patrimoniale per il
prossimo triennio devono essere tenute in debita considerazione le recenti disposizioni adottate
sia a livello governativo in materia di riforma della pubblica amministrazione, sia a livello di
governance della Camera di Commercio di Rovigo, che determinano in maniera significativa la
necessità dell'Ente di rimodulare, rispetto agli anni precedenti, le strategie di gestione economico-
finanziaria al fine di recepire le disposizioni legislative e decisionali interne intervenute:
• decreto legge 24 giugno 2014, 90, convertito con modificazioni nella legge 114/2014, che
all'art. 28 dispone “Nelle more del riordino del sistema delle camere di commercio,
industria, artigianato e agricoltura, l'importo del diritto annuale di cui all'art. 18 della legge
29 dicembre 1993, n. 580, e successive modificazioni, come determinato per l'anno 2014, è
ridotto, per l'anno 2015, del 35 per cento, per l'anno 2016, del 40 per cento e, a decorrere
dall'anno 2017, del 50 per cento.”;
• la deliberazione del Consiglio n. 10 del 30 luglio scorso con la quale si è dato avvio,
analogamente a quanto adottato dal Consiglio della Camera di commercio di Venezia, alla
procedura finalizzata all'aggregazione fra la Camera di commercio di Rovigo e la Camera di
Commercio di Venezia, con l'obbiettivo di ottenere la razionalizzazione dei costi generali,
economie di scala e sinergie tra i due Enti camerali tali da creare uno spazio, nella misura in
cui si riescano a raggiungere tali risparmi in termini di riduzione dei costi strutturali, per
continuare a svolgere il ruolo proprio degli enti camerali quali propulsori del sistema
economico del territorio.
Allo stato attuale, comunque, bisogna evidenziare che gli interventi sopra descritti non agiscono
con tempistiche che si possono definire sinergiche in quanto, mentre le misure di riduzione del
diritto, e quindi del conseguente taglio alle risorse finanziarie a disposizione degli Enti camerali, è
di immediata applicazione, quella inerente il preannunciato accorpamento della Camera di Rovigo
con la Camera di Venezia in un unico organismo trova tempi più lunghi di attuazione in quanto la
materia necessita di specifici provvedimenti legislativi e normativi non ancora disponibili.
Innanzitutto la previsione delle entrate tiene conto delle disposizioni introdotte dall'art. 28 del dl
90/2014, convertito con modifiche nella legge 114/2014, che introduce il taglio del diritto annuo
dovuto alle imprese rispettivamente del 35% nel 2015, 40% nel 2016 e del 50% dal 2017, rispetto
alle misure in vigore nel 2014.
In linea con le proposte di riforma degli Enti camerali, definite dall'Assemblea dei Presidenti delle
34/62
Camere di commercio nella seduta del 29.4.2014, non è più previsto il contributo da Fondo
Perequativo per rigidità di bilancio che, fino al 2014, ha finanziato il bilancio camerale con una
entrata mediamente calcolata nel triennio 2012-2014 quantificabile in circa € 273.000,00, che
costituiscono così ulteriori minori entrate a partire dal 2015.
Ai fini di contenere i rilevanti effetti negativi delle disposizioni di taglio del diritto camerale si
ritiene, nelle more del completamento di riforma della P.A. e dell'impatto che questa a sua volta
avrà sul percorso di autoriforma intrapreso dal Sistema camerale, di individuare alcune prime linee
strategiche, tese alla razionalizzazione e riduzione dei costi gestionali, che possono essere qui
sinteticamente individuati:
• riduzione dei costi di funzionamento attraverso la razionalizzazione degli spazi nei quali si
svolgono le varie attività della Camera di Commercio, attraverso la concentrazione di tutti gli
uffici presso la sede storca dell'Ente e la contestuale messa a disposizione dei locali del c.d.
Palazzo Retroborsa, sulla cui destinazione si possono eventualmente studiare soluzioni di
redditività attraverso la concessione in affitto o la vendita.
Con questa manovra si può stimare in circa € 70.000,00/anno il risparmio derivante in termini di
minori costi per utenze, manutenzioni ordinarie e spese varie di funzionamento;
• determinazione delle quote associative del sistema camerale di livello regionale (Unioncamere
Veneto/Veneto Promozione) e nazionale (Unioncamere) prevedendo un taglio progressivo a
partire dal 2015 nella stessa misura del taglio previsto per il diritto annuo; la simulazione porta
a determinare minori trasferimenti già a partire dall'esercizio 2015 di circa € 65.000,00;
ulteriori economie potranno eventualmente derivare dalle eventuali decisioni, che a breve
saranno assunte a livello nazionale, al fine di armonizzare la misura dei contributi a favore di
Unioncamere con le minori risorse a disposizione degli Enti camerali associati;
• assicurare la riduzione delle spese di personale, sia del personale dei livelli che dirigenziale, al
lordo degli oneri riflessi e dell'IRAP, garantendo il contenimento della dinamica retributiva e
occupazionale, attraverso il blocco del turn-over, per il personale cessato dal servizio
volontariamente ovvero cessato a seguito dell'applicazione delle disposizioni di cui all'art. 72,
comma 11 del DL 112/2008, nel testo sostituito dall'art. 1, comma 5, del DL 90/2014,
convertito con modificazioni in legge 114/2014 che, nel riscrivere la disciplina relativa alla
risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro, procedimentalizza e mette a regime una misura
utile per attuare politiche di ricambio generazionale, prima applicabile solo fino al 31.12.2014;
nell'ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale si stima di consolidare,
35/62
a fine del 2017, una minore spesa in termini di trattamento obbligatorio di circa € 190.000;
nell'ambito della riduzione della spesa per il personale si intende proseguire nella manovra già
intrapresa da qualche anno di progressiva riduzione del trattamento accessorio.
In relazione alle considerazioni come sopra riportate le risorse economiche sulle quali, alla data di
redazione del presente documento, si stima che il nostro Ente possa, in previsione, contare per
l’esercizio 2015 sono indicate di seguito.
TOTALE PROVENTI CORRENTI € 6.143.380
Diritto annuale € 3.121.800
Diritti di segreteria € 890.000
Contributi trasferimenti ed altre entrate € 2.057.200
Proventi gestione servizi € 74.380
Le risorse necessarie complessivamente per far fronte agli oneri correnti delle attività
programmate sono stimate, invece, in circa € 6.402.209,00, come illustrato nella seguente tabella:
TOTALE ONERI CORRENTI € 6.402.209
Personale € 1.673.861
Funzionamento € 1.402.578
Interventi economici € 2.291.650
Ammortamenti ed accantonamenti € 1.034.120
Per ciò che concerne gli investimenti invece la situazione può essere così riassunta:
TOTALE INVESTIMENTI € 170.000
Immateriali (ancora non definiti)
Materiali € 170.000
Finanziari (ancora non definiti)
36/62
5. OBIETTIVI E PROGRAMMI D’INTERVENTO
Il 2015, come già anticipato nei precedenti paragrafi, sarà per la Camera di Commercio di Rovigo
un anno di svolta e di profondi cambiamenti per il taglio alle risorse, determinatosi a seguito della
riduzione del 35% del diritto annuo disposta con D.L. 90/2014, e per l'avvio del progetto di
accorpamento con la Camera di Commercio di Venezia, la cui procedura si prevede sarà conclusa
entro giugno p.v. con la nascita di una unica Camera di Commercio che prenderà il nome di
“Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA) di Venezia Rovigo Delta –
Lagunare.
Si tratta del primo accorpamento tra Camere di Commercio in Italia, e conseguentemente, privo di
esperienze e sperimentazioni precedenti cui far riferimento, ma che fonda le basi sulle seguenti
aspettative/prospettive di benefici per il territorio e il sistema delle imprese locali:
1. il rafforzamento degli assi di intervento sui temi della portualità, ricordando che oltre al
Porto di Chioggia sussiste anche quello di Porto Levante nell’area polesana ed entrambi già
soggiacciono alla vigilanza della Capitaneria di Porto della città clodiense;
2. una interrelazione più generale sui temi infrastrutturali e della navigazione interna, che
guardi ad una maggiore facilità di collegamento anche con altre regioni e territori,
attraendo traffici di merci da convogliare sui due porti citati, anche per il tramite
dell'Interporto di Rovigo e delle aree attrezzate logistiche disponibili, di cui il Polesine oggi
ha grande offerta;
3. una migliore strategia di sviluppo del turismo, non solo balneare, ma anche legato alla visita
di quegli ecosistemi poco noti, ma non per questo meno fascinosi, come l’area del Delta del
Po o e la laguna Sud come strumenti che potrebbero essere sinergici per la migliore
conoscenza poi delle aree interne;
4. realizzazione di politiche comuni per lo sviluppo della pesca, una attività in sofferenza, ma
essenziale per le realtà economiche considerate;
5. un altro punto di comune interesse è quello legato alla valorizzazione delle produzioni
tipiche locali del primario che apre poi due scenari:
• messa a fattor comune dei Mercati ortofrutticoli già esistenti nei territori, Lusia,
Rosolina, dove Camera di Commercio di Rovigo è presente con la propria Azienda
speciale, e Brondolo;
• attenzione alle imprese che si occupano non solo delle produzioni, ma anche della
trasformazione e della vendita.
37/62
6. prospettive nell’area culturale e nel rapporto con gli istituti universitari: Venezia, così come
Rovigo, hanno una tradizione di attenzione al binomio cultura/impresa che dovrà essere
rafforzato mettendo a fattor comune ciò che esiste nei due territori;
7. l’accesso ai fondi strutturali della tornata 2014 – 2020 che potrebbe essere più semplice per
un soggetto con queste caratteristiche in strettissima sinergia con l’Unioncamere Nazionale
e del Veneto;
8. sviluppo e interazione strategica delle Aziende speciali già esistenti, anche pensando ad
accorpamenti tra le stesse o alla costituzione di nuovi e diversi soggetti che sostituiscano
quelli esistenti e permettano la gestione di quanto affidato in modo più razionale.
La presente Relazione, nelle more di conclusione delle procedure di accorpamento, viene costruita
ancora nella dimensione territoriale e strutturale della Camera di Commercio di Rovigo che, causa
il taglio alle risorse provenienti dal Diritto Annuale, vede notevolmente ridimensionata nel 2015
l'azione promozionale diretta al territorio e alle imprese.
Gli obiettivi strategici e le linee programmatiche vengono quindi confermate sostanzialmente nei
contenuti generali, con un forte dimensionamento delle risorse in attesa della necessaria
integrazione/aggiornamento che sarà necessariamente operata alla conclusione della procedura di
accorpamento.
In questa sede per ciascuna Area vengono riportate le schede relative ad ogni Obiettivo strategico
individuato, indicando lo stato di attuazione e linee programmatiche e di indirizzo per l'anno 2015.
Area Strategica 1 – La Camera di Commercio come Pubblica Amministrazione per le Imprese
La particolare situazione economico-sociale della provincia e del Paese sollecita la Camera
nell'offrire all'impresa strumenti concreti per meglio operare in efficienza e qualità e per
supportarla nella comprensione del contesto nel quale sviluppa, o intende sviluppare, il proprio
business. In particolare la Camera si impegna per la riduzione dei tempi e la semplificazione
dell'azione amministrativa attraverso il cambiamento e l'innovazione amministrativa e
tecnologica.
La normativa in tema di semplificazione è in continua evoluzione e richiede alle Pubbliche
Amministrazioni un adeguamento costante che, spesso, crea malintesi e allungamento dei tempi,
pertanto diventa cruciale sapersi adeguare al dettato normativo rapidamente, ma allo stesso
tempo saper proporre soluzioni procedimentali ed organizzative in grado di offrire una reale
semplificazione delle procedure per l'utente finale. Tutto questo richiede una ricognizione dei
processi lavorativi, alla luce della “nuova e mutevole semplificazione”, l'individuazione delle
criticità e l'adeguamento delle procedure sfruttando dove possibile le nuove tecnologie.
Prospettiva Imprese cittadini ed istituzioni
38/62
Obiettivo Strategico 1.1 – Semplificazione ed innovazione procedimentale e documentale degli
adempimenti in un'ottica di efficienza e soddisfazione degli utenti.
Il nostro Paese sta attraversando un momento delicato della propria storia, in cui le imprese
rischiano di veder vanificati i loro sforzi in presenza di uno scenario macroeconomico incerto, che
deprime la fiducia dei consumatori (con ripercussioni negative sul mercato interno) e getta un
cono d’ombra sull’immagine dell’Italia all’estero (con ripercussioni potenzialmente negative sul
mercato internazionale). Quello che sta succedendo in questi mesi non va letto probabilmente
come un’ennesima fase del ciclo economico. I segnali raccolti dal mondo delle imprese sollecitano
cambiamenti di tipo strutturale non solo nell’economia, ma nell’intera società: l’orizzonte dei
prossimi anni ci riserva uno sforzo enorme – non solo economico-finanziario – per realizzare quel
sistema-Paese avanzato e moderno, che può consentirci di affrontare e superare le sfide che ci
attendono. La Camera di Commercio di Rovigo, continuando il processo avviato negli anni scorsi, e
anzi aumentando gli sforzi gestionali ed organizzativi che una congiuntura così negativa impone, si
propone di incrementare ulteriormente la qualità dei servizi erogati, razionalizzando,
ottimizzando ed efficientando tutti gli obiettivi, per diventare sia un’Amministrazione a servizio
dell’impresa e del consumatore, che un’Amministrazione per lo sviluppo e la competitività del
territorio. La dematerializzazione dei procedimenti rientra sicuramente in questi ambiti, con tutti i
vantaggi che il passaggio dalla carta al bit permette di realizzare. Particolare importanza viene
riservata al veicolare le comunicazioni e i procedimenti attraverso l’uso della Posta Elettronica
Certificata, il cui possesso e la cui pubblicità sono divenuti obbligatori dal 2011 per tutte le società
italiane e che dal 2013 comprendono tutte le imprese iscritte. Il provvedere alla trasmissione in
formato elettronico e mediante PEC, a tutta la platea degli interlocutori – pubblici e privati, interni
ed esterni – in possesso dello strumento, permette di rendere più economico e rapido il dialogo
con gli interlocutori dell’Ente.
Da alcuni anni le attività anagrafiche ed amministrative delle Camere di Commercio sono state
interessate da una vera e propria svolta, rappresentata in particolare dalla telematizzazione del
Registro delle Imprese. Il Registro Imprese telematico ha innovato profondamente le logiche e le
modalità di offerta del servizio, dando prova della capacità del sistema camerale di reinterpretare
questa funzione in chiave moderna, coniugando l’esigenza di garanzia e sicurezza
dell’informazione, con i principi emergenti di semplificazione, efficienza, efficacia ed economicità
dell’azione amministrativa e innescando forti spinte al cambiamento nell’intera organizzazione.
Il percorso di rinnovamento avviato proseguirà con ulteriore slancio nei prossimi anni,
affiancandosi – anche per supportarla e stimolarla – all’azione generale di riforma della Pubblica
Amministrazione promossa a livello centrale. L’aspetto più importante che si intende confermare
nel prossimo futuro è quindi il ruolo che l’Ente camerale dovrà svolgere, in quanto Pubblica
Amministrazione, nel promuovere lo sviluppo del territorio, anche attraverso la qualità e
l’efficienza dei propri servizi anagrafico-certificativi alle imprese locali.
Si è di fronte anche ad altre svolte epocali per il sistema camerale, analoghe alla “Comunicazione
unica”, e cioè l’attuazione finalmente completa della “Direttiva servizi”, con la definitiva e concreta
attuazione dello Sportello Unico Attività Produttive, che semplificheranno l’avvio di molte attività,
allineando così l’Italia ai tempi di avvio delle imprese agli altri Paesi europei.
La qualità dei servizi della Pubblica Amministrazione deve diventare un fattore di competitività e
di attrattività per il territorio: diversamente, prevale nell’opinione pubblica la percezione di una
burocrazia “pesante”, il cui costo costituisce un onere per la collettività. Come Istituzione di
riferimento per il sistema delle imprese, la Camera intende farsi interprete di queste istanze e,
attraverso il confronto con i rappresentanti del sistema economico e le Istituzioni del territorio,
vuole imprimere una spinta al processo di “alleggerimento” della burocrazia, ma al tempo stesso
39/62
generare valore per il sistema economico, attraverso l’eccellenza dei servizi.
Stato di avanzamento dell'obiettivo strategico.
Nel corso del 2011, 2012, 2013 e 2014 la Camera ha avviato una serie di azioni volte alla
semplificazione e al miglioramento dell'efficienza dei principali servizi rivolti all'utente esterno. In
particolare tre sono le linee di azione:
1) progetto SUAP al quale hanno aderito la totalità dei Comuni e che ha l'obiettivo di migliorare
sempre più il servizio attraverso attività di convenzionamento, formazione e supporto;
2) implementazione dei servizi on-line offerti al cittadino/utente quali l'attivazione dell'Albo on-
line; modalità on-line di richieste di contributo, ecc.
3) avvio delle notifiche digitali della sanzioni amministrativa, che tra l'altro consente
all'Amministrazione di realizzare alcune economie di spesa, ma anche di ridurre i costi posti a
carico dei soggetti sanzionati:
4) semplificazione e ammodernamento interna all'Ente con i progetti riordino Archivio,
Inventario, dematerializzazione, riduzione dei tempi medi di pagamento.
Linee di indirizzo per il 2015
Efficienza e riduzione dei tempi dell’Azione amministrativa.
Sarà necessario migliorare, in misura significativa, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie più
avanzate e processi di reingegnerizzazione delle procedure, i tempi di conclusione dei
procedimenti; ciò interesserà tutti gli ambiti dell’attività Amministrativa ed i rapporti con le altre
Pubbliche Amministrazioni. (Enti locali , Uffici giudiziari, fiscali, previdenziali etc.). La Camera si
farà interprete di questa esigenza, spingendo anche per il 2015 sul potenziamento dei processi di
riduzione dei tempi amministrativi.
Semplificazione degli adempimenti.
La Camera di Commercio da anni è impegnata nella diffusione, ma anche nell’utilizzo diretto, delle
principali tecnologie di E-Government, che ormai sono divenute strumenti abituali nello
svolgimento delle attività e nei rapporti con il tessuto economico provinciale. Si proseguirà nella
azione di volano, anche sulla scorta delle molteplici disposizioni normative degli ultimi mesi, nel
generale processo di informatizzazione dei rapporti tra cittadini, imprese e Pubblica
Amministrazione e fra le stesse Amministrazioni pubbliche del territorio, anche attraverso la
continua diffusione presso gli operatori economici locali di strumenti avanzati quali la firma
digitale, la posta elettronica certificata, la business key, non solo in ottica di diffusione degli
strumenti di E-Government, ma anche per generare e tradurre concretamente tutte le
semplificazioni amministrative possibili che le imprese chiedono ad una PA moderna e vicino alle
esigenze del territorio. L’obiettivo, pertanto, è quello di proseguire con determinazione sulla
strada della semplificazione, diminuendo il più possibile il peso della burocrazia sulle nostre
imprese, proponendo il sistema camerale – in stretto raccordo con il mondo associativo – come
protagonista dei processi di innovazione per rendere efficienti i rapporti con le imprese.
Con riferimento alla qualità dei servizi offerti, diventa centrale la funzione informativa della banca
dati del Registro Imprese: è necessario che le informazioni erogate rappresentino un
imprescindibile strumento a favore delle imprese stesse, non solo a garanzia di correttezza e
trasparenza, ma anche come base di conoscenza in un'ottica di vantaggio del sistema produttivo.
In ordine al SUAP: “Sportello Unico per le Attività Produttive”, sportello virtuale a livello nazionale
(attraverso una forte collaborazione tra le Camere di Commercio, l’ANCI e la Regione Veneto),
proseguirà l’impegno dell’Ente nel supporto e sostegno, anche economico, al progetto che lo vede
protagonista, volto allo sviluppo degli Sportelli Unici comunali in forma omogenea, sia sotto il
profilo amministrativo che informatico: sono infatti 50 su 50 i Comuni che hanno aderito al
progetto, da coordinare con gli Enti terzi interessati per materia, nazionali e locali (Vigili del Fuoco,
40/62
Provincia, ULSS, ecc.). Tutto ciò con una forte interrelazione con l’attività di Infocamere, società
del sistema camerale che ha avuto l’incarico di costruire la piattaforma informatica
(impresainungionrno.gov), a livello nazionale.
Dal lato degli strumenti messi a disposizione del sistema camerale agli imprenditori per attuare
definitivamente il passaggio ad un sistema di procedure semplificate, vale la pena di ricordare che
attraverso la Business Key, una chiave USB che contiene la firma digitale, si può dare attuazione
ad un capillare utilizzo degli strumenti telematici da parte delle imprese, comprese quelle
individuali. Sul piano delle comunicazioni è tutt’ora in atto la diffusione alle imprese delle caselle
di posta elettronica certificata (PEC), il cui utilizzo consentirà all’utente di poter dialogare
direttamente con la Pubblica Amministrazione, assumendo tale comunicazione valore legale alla
stregua della posta raccomandata.
Nel corso del 2015 verranno proseguite le azioni e i programmi indirizzati già avviati nei
precedenti anni volti a:
1) una più intensa diffusione della PEC, della Firma digitale e del sistema Telemaco pay;
2) una maggiore qualità e tempestività delle informazioni all’utenza, soprattutto tramite Web;
3) la collaborazione con le Istituzioni pubbliche e gli Enti locali in materia di e.government e di
interazione telematica;
4) l’implementazione della telematica anche in altri ambiti dell’attività amministrativa (Albi e
ruoli, metrologia legale ecc.)
5) la gestione telematica dei flussi documentali interni anche attraverso processi di
dematerializzazione e work-flow;
6) la gestione on-line di acquisto di beni e servizi (e.procurement).
7) attuazione delle norme che prevedono la possibilità da parte degli utenti dei servizi camerali
di poter effettuare pagamenti allo sportello senza il ricorso al contante.
Saranno coinvolti nel progetto virtuoso avviato dai nostri uffici con le tecnologie digitali anche
altre Pubbliche Amministrazioni, come per esempio gli Uffici Giudiziari, che necessitano anche del
supporto camerale per uscire da una cronica, e purtroppo non ancora superata, lentezza delle
tempistiche, di grande aggravio per le imprese.
Tuttavia, ciò non toglie che per garantire un adeguato servizio di assistenza e supporto
informativo all’utenza, il rapporto con l’Ente sarà comunque misto: in forma “fisica” e
“telematica”. Seppur quindi bisognerà continuare a dare impulso ad una progressiva
informatizzazione di tutte le attività camerali, a fronte degli indirizzi governativi per tutta la
Pubblica Amministrazione, non ultimo il Codice per l’Amministrazione Digitale e le Direttive del
Ministero per la P.A. e l’innovazione, è innegabile che, trovandoci ancora in un periodo di
transizione, in virtù delle recenti innovazioni, l’utenza prediliga ancora l’approccio “fisico” con
l’Ente. Ragion per cui risulta importante garantire un contatto non solo più diretto e tempestivo,
ma anche più vicino ed aderente alle esigenze dell’utenza di riferimento.
Semplificazione amministrativa.
La Camera di Commercio di Rovigo dovrà continuare ad essere un Ente pubblico che si pone in
prima linea per l’efficienza, sia essa tecnologica, ma anche in termini di programmazione e
progettazione: è in via di implementazione un moderno sistema di valutazione delle attività
lavorative utilizzando i nuovi sistemi con relativi indicatori quali-quantitativi. Ci si pone l'obiettivo
di fare rientrare al più presto anche Rovigo tra le Camere di Commercio in grado di utilizzare
appieno gli strumenti necessari per attuare concretamente la riforma della P.A. voluta a suo
tempo dal Ministro Brunetta.
Tutto ciò in un quadro di riqualificazione delle risorse umane, volta ad accrescerne le competenze
e le capacità innovative e relazionali, recuperando in efficacia ed in efficienza dell’azione
41/62
camerale, con il fine primario di liberare il maggior quantitativo di risorse economiche da
destinare alle imprese, direttamente ed indirettamente.
Finalità – Benefici attesi
Incrementare l'efficienza dell'azione della Pubblica Amministrazione.
Ridurre gli oneri e il grado di burocrazia per il sistema delle imprese.
Incrementare i servizi telematici anche attraverso il sito internet dell'Ente.
Incrementare il proprio ruolo di supporto per le P.A. coinvolte nei processi e azioni comuni.
Migliorare la percezione qualitativa dei servizi offerti agli utenti esterni.
Risorse previste.
Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.
42/62
Area Strategica 2 – Promozione e sostegno allo sviluppo
La programmazione di azioni per la promozione e lo sviluppo delle imprese e del territorio
polesano non può avvenire se non guardando ad un contesto più ampio, quello nazionale ed
internazionale. Questo processo avviene attraverso una analisi dei sistemi semplici (quelli locali)
per arrivare a quelli complessi (quelli globali), in una parola attraverso una approccio "globale".
Lo sviluppo di un territorio che voglia essere dinamico e competitivo deve essere globale, cioè
espressione della capacità, da parte di chi lo governa e di chi ne è protagonista, di confrontarsi
con il resto del mondo e, al tempo stesso, di approfondire la propria identità e specificità. Un
territorio che non si confronti a livello globale, infatti, rischia rapidamente di farsi emarginare dai
grandi flussi di scambio produttivo, sociale, culturale e conseguentemente di morire per
“provincialismo”.
La promozione e il sostegno dello sviluppo, stante il perdurare della grave crisi originatasi alla fine
del 2008, assumono oggi rilevanza strategica per la ripresa di un sentiero virtuoso di crescita,
condizione indispensabile per rilanciare l'economia, l'occupazione e per dare una prospettiva alla
giovani generazioni.
Per quanto concerne in particolare il Polesine, la crisi che ha investito l’economia a livello
internazionale si è ripercossa ancora più pesantemente sul territorio del Polesine già interessato,
da vari anni, dagli effetti di una grave crisi socio-economica ed occupazionale dimostrata dai
principali indicatori di crisi del mercato del lavoro che evidenziano l’aumento delle ore di cassa
integrazione, l’aumento delle richieste di collocamento in mobilità, la diminuzione delle
procedure di assunzione e la riduzione del tasso di attività. Tale situazione, peraltro, comporta,
come conseguenza, l’impoverimento di tutto il territorio nelle sue diversificate realtà. In questo
contesto, la Regione Veneto, nella consapevolezza che il superamento di tale situazione necessita
di strategie condivise e azioni sinergiche tra tutti gli attori coinvolti, ha attivato un Tavolo di
Coordinamento che, nell’ambito del Protocollo d’Intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico
del 4 maggio 2011, ratificato con DGR n. 697 del 24 maggio 2011, ha individuato qualificate linee
di intervento che prevedono iniziative finalizzate a favorire gli investimenti produttivi, gli
interventi nel settore dei servizi alle imprese, delle infrastrutture, della intermodalità e della
logistica, del turismo e della difesa dell’ambiente anche al fine di favorire il reinserimento dei
soggetti espulsi da processi produttivi o in Cassa Integrazione nonché di promuovere iniziative
per favorire l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali e l’occupazione.
Le linee di intervento individuate dal "Protocollo Polesine" sono da ritenersi prioritarie per l'anno
2015, e detto protocollo diventa lo strumento per perseguire i seguenti obiettivi di medio/lungo
periodo per fare del territorio della provincia di Rovigo una meta:
− per le imprese già insediate che devono decidere di non delocalizzarsi e per quelle, in
particolare di nuova costituzione, che si vuole indurre ad insediarsi;
− per le famiglie, che devono trovare un contesto di servizi ed opportunità, una qualità della
vita rispondente alle loro aspettative ed una possibilità di produrre reddito adeguato;
− per i talenti che, potendo trovare un contesto ambientale, relazionale, culturale ed
imprenditoriale appropriato, dovrebbero ridare forza propulsiva all’eccellenza polesana;
− per i turisti, che devono poter fruire del patrimonio naturalistico, artistico e culturale di cui
il territorio è dotato.
E' indispensabile, in particolare, rafforzare le condizioni affinché il mondo economico polesano,
possa partecipare da protagonista al cambiamento, nella consapevolezza che l’impresa diffusa,
indipendentemente dal settore di attività e dalla forma giuridica, rappresenta un patrimonio di
competenze e di valori in grado di contribuire attivamente alla ripresa complessiva del territorio.
43/62
Prospettiva Imprese cittadini ed istituzioni
Obiettivo Strategico 2.1 – Sostegno alle imprese attraverso il credito, L'obiettivo
l'internazionalizzazione, l'innovazione e l'ambiente.
L'Obiettivo si sviluppa su diverse tematiche:
Sostegno alle imprese, credito.
Il mondo imprenditoriale italiano, prevalentemente costituito da piccole e medie imprese
sottocapitalizzate, dipende fortemente dal credito bancario, ma la crisi di liquidità che ha colpito
le banche negli ultimi anni ha reso nuovamente difficile l’accesso al credito per le nostre imprese.
Il sistema creditizio nel suo complesso, nazionale ed internazionale, risente delle tensioni
finanziarie provocando un aumento di costi bancari a cui si affiancano aumenti di sofferenze e
bilanci negativi per le imprese. Importante il ruolo dell’intervento pubblico per allentare i rischi di
avvitamento del sistema. Il percorso che le imprese polesane dovranno seguire per uscire dalla
crisi appare ancora lungo e difficile. Anche in Polesine, infatti, si è registrata una richiesta sempre
più elevata di garanzie da parte degli Istituti di credito e, in un momento di forte stretta creditizia
come quello attuale, il ruolo dei Confidi diventa determinante proprio per la funzione di ponte
che questi svolgono fra le imprese e gli intermediari finanziari. E’ fondamentale che in questa fase
di congiuntura economica le aziende possano usufruire, tramite i Confidi, di un supporto che
fornisce assistenza specialistica ed articolata nell’accesso al credito oltre che, elemento non
secondario, nell’ampliamento delle capacità di credito, nella riduzione del costo del denaro, nella
trasparenza delle condizioni.
Linee di indirizzo per il 2015
Il tema dell’accesso al credito per le piccole e medie imprese rimane un tema prioritario per la
Camera di commercio di Rovigo, anche nel 2015. La Camera di commercio proprio in quest'ottica,
pur non potendo dare continuità alla contribuzione ai Con.Fi.Di continuerà e porterà a
conclusione le iniziative di sostegno, avviate nel 2014, e finanziate con i fondi regionali
“Protocollo Polesine”.
In particolare trattasi degli interventi che la Giunta regionale, con deliberazione n. 1813 del 3
ottobre 2013 ha affidato all'Ente camerale in attuazione del citato protocollo ed, in particolare:
• potenziamento del Rhodon Trust per la Finanza d’Impresa;
• gestione del plafond regionale per contributi in conto abbattimento interessi su operazioni
di investimento assistite in linea prioritaria da fondi BEI;
• Istituzione di uno sportello Desk Italia per promuovere le potenzialità del territorio
polesano ed attrarre investitori esteri.
Internazionalizzazione.
Il contesto internazionale continua a registrare cambiamenti significativi che si uniscono alla grave
crisi economica in atto. Il problema della competitività sui mercati internazionali si pone in modo
sempre più urgente e pressante. La crisi non è superata e contemporaneamente si è ridotto
nell’ultimo biennio il grado di apertura internazionale dell’economia. In testa fra i Paesi verso cui
esportiamo i Paesi Europei, ma occorre indirizzare l’azione promozionale anche verso quei paesi
che hanno un PIL in crescita ed una crescente domanda interna. Occorre quindi ripensare anche
al modo ed ai modelli organizzativi per affrontare i mercati esteri più promettenti Brasile, India,
Russia, Paesi balcanici, Medio Oriente. Proseguirà il forte sostegno camerale agli interventi per
l’internazionalizzazione per il ruolo di volano che ha sull’economia locale, cercando anche di
rinnovarli e riqualificarli inserendoli in un contesto più globale di promozione del territorio. Si
intende potenziare le azioni di sistema e di cooperazione con gli altri attori per la promozione
dell’internazionalizzazione. In un momento di forte contrazione delle risorse pubbliche per la
44/62
promozione diviene essenziale il coordinamento delle iniziative esistenti per evitare
sovrapposizioni e dispersione di risorse. Occorre valorizzare un piano unitario di confronto che
supporti la progressiva razionalizzazione degli interventi promossi dalle diverse Istituzioni, la
condivisione degli obiettivi degli interventi.
Linee di indirizzo per il 2015
Il 2015, causa il taglio delle risorse, non prevede interventi diretti di supporto/contribuzione alle
imprese. La Camera continuerà comunque nel supporto alle Aziende tramite sportello volto a:
• una maggiore diffusione dei servizi per l’internazionalizzazione offerti da tutti gli attori
istituzionali e privati e del sistema camerale.
Innovazione e trasferimento tecnologico
Alla luce del contesto congiunturale in atto è fondamentale il rafforzamento dei servizi innovativi
per le piccole e medie imprese implementando i rapporti con l’Università, con gli Organismi di
ricerca e trasferimento tecnologico, il sistema Associazionistico, con lo scopo di sviluppare azioni e
progetti per la competitività delle imprese polesane.
Si intende valorizzare in chiave economica i risultati della ricerca scientifica e tecnologica
conseguiti nell'ambito accademico: è in questa ottica che la Camera di commercio vuole
promuovere l’innovazione e il trasferimento tecnologico, al fine di migliorare efficienza e
produttività delle aziende e conseguentemente il loro posizionamento competitivo nei mercati
locali e globali. L’innovazione va intesa non solo come fenomeno legato allo sviluppo tecnologico,
ma come una attitudine ed un nuovo approccio culturale nel fare impresa. In questo contesto
vanno inquadrati gli interventi relativi alla innovazione tecnologica, all’innovazione di servizio,
all’innovazione organizzativa, all’innovazione di prodotto, all’innovazione tecnologica dei processi
produttivi, all’innovazione per la transizione alla tecnologia, digitale, all’innovazione per il tramite
della tutela della proprietà intellettuale, all’innovazione legata ai sistemi di gestione ambientale.
Linee di indirizzo per il 2015
Nel corso del 2015, questa linea d'intervento sarà realizzata dalla Camera assicurando il
contributo consorziale alla partecipata T2I (Trasferimento Tecnologie e Innovazione) nata nel 2014
dalla fusione delle sue Aziende Speciali Polesine Innovazione e Treviso Tecnologia e deputata al
sostegno delle imprese nelle tematiche in oggetto.
Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.
In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta
principalmente alle seguenti tipologie di interventi:
• sostegno diretto alle imprese locali per la partecipazione a fiere di valenza nazionale e
internazionale;
• sostegno all'internazionalizzazione alle imprese, mediante la realizzazione di missioni
economiche all'estero e di workshop in collaborazione con Padova Promex e/o il sostegno ad
iniziative delle Associazioni produttive;
• contributi diretti alle imprese di tutti i settori, mediante l'emanazione di appositi bandi, per
favorirne la modernizzazione e la competitività, con un a significativa dotazione di risorse
finanziarie nell'ambito degli interventi economici;
• sostegno ai Co.fidi;
• fornitura di garanzie a nuove imprese nell'ambito del progetto "Microcredito d'impresa";
• sostegno agli investimenti produttivi, mediante l'attivazione degli strumenti individuati dalla
Regione del Veneto nell'abito del "Protocollo Polesine" e affidati alla Camera dalla Giunta
Regionale;
• sviluppo di tematiche attinenti l'innovazione e l'internazionalizzazione, con progetti specifici
45/62
del Fondo perequazione, attuati attraverso la partecipata T2I.
• potenziamento del "Rhodon Trust per la finanza d'impresa", utilizzando le risorse messe a
disposizione dalla Regione del Veneto nell'ambito del"Protocollo Polesine".
Finalità – Benefici attesi
Incrementare l'internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale locale favorendone lo sbocco
verso i principali mercati esteri.
Migliorare la liquidità e il reperimento di risorse finanziare da parte delle imprese locali.
Diffondere la cultura e la conoscenza necessarie all'impresa che vuole ampliare il proprio
fatturato ai mercati esteri.
Incrementare la propensione all'innovazione delle imprese locali.
Risorse previste.
Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.
Obbiettivo Strategico 2.2 – Incrementare l'attrattività del territorio provinciale
L'Obiettivo si sviluppa su diverse tematiche:
Turismo.
Il turismo deve rappresentare un punto di forza dell’economia polesana, non solo a parole. Esso
sarà sostenuto in modo adeguato, nell'ottica di una strategia concordata e condivisa tra i diversi
attori istituzionali e con il mondo delle imprese, che porti ad un effettivo coordinamento tra
pubblico e privato. Tale settore deve andare comunque legato al tema dei prodotti tipici polesani
per vendere in Italia ed all’estero, un “prodotto Polesine” che dovrà riuscire ad attivare un forte
richiamo attrattivo. Il turismo provinciale è destinato ad assumere ancora di più che in passato un
ruolo di agente di sviluppo, non soltanto economico, del territorio.
Linee di indirizzo per il 2015
Nel 2015, in assenza di risorse da impegnare direttamente per progetti e iniziative, l'obiettivo sarà
perseguito con:
• attività di sportello per orientare/informare le imprese su finanziamenti e opportunità
offerti dal territorio;
• promozione del marchio polesine;
• ricerca di sinergie e collaborazioni con CCIAA di Venezia in funzione dell'accorpamento.
Marketing territoriale.
Negli ultimi anni l’economia dello sviluppo ha posto al centro dell’analisi il ruolo del contesto
territoriale in cui operano le imprese e i lavoratori, sottolineando come la competizione non si
svolga tra singole imprese o singoli settori di attività, ma bensì tra aree e tra territori. La
promozione dello sviluppo del territorio deve essere basata su una serie coordinata di azioni volte
ad agire sulla capacità di attrattività, con lo scopo di contribuire ad un suo sviluppo equilibrato,
coerente con il quadro delle risorse e delle potenzialità che lo caratterizzano. Fondamentale, per
raggiungere lo scopo, la collaborazione di una pluralità di attori che concorrano attivamente alla
definizione ed alla implementazione delle scelte. Altrettanto importante il raccordo con le
iniziative degli Enti locali, provinciali e regionali ed il confronto costante con il sistema di
rappresentanza delle imprese.
Linee di indirizzo per il 2015
Nel 2015, in assenza di risorse da impegnare direttamente per progetti e iniziative, l'obiettivo sarà
perseguito con:
46/62
• attività di sportello per orientare/informare le imprese su finanziamenti e opportunità
offerti dal territorio;
• ricerca di sinergie e collaborazioni con CCIAA di Venezia in funzione dell'accorpamento.
Sviluppo della filiera agricola e agroindustriale
Le imprese agroalimentari della provincia che in questi anni hanno perseguito strategie di
sviluppo, lo hanno fatto accentuando i caratteri di qualità e tipicità dei loro prodotti, curando gli
aspetti immateriali e, seppure solo in piccola parte, puntando sull’export.
In nome della competitività, anche le aziende agroindustriali devono affrontare una fase di
rinnovamento materiale, migliorando processi produttivi, impianti e strutture. E’ necessario,
pertanto, che le politiche pubbliche si adeguino ai nuovi fabbisogni della realtà imprenditoriale
locale, affiancandola e sostenendola nel processo di miglioramento organizzativo (coordinamento
della filiera, marketing, promozione, export, contatti con la Grande Distribuzione).
Linee di indirizzo per il 2015
Saranno supportate, anche per il tramite dell'Azienda Speciale per i Mercati di Lusia e Rosolina,
azioni volte al sostegno dei programmi di filiera e all’incremento della competitività della stessa,
anche attraverso investimenti in infrastrutture tecnico-scientifiche, impianti e strumentazioni
avanzate; miglioramento delle produzioni per garantire prodotti particolarmente qualificati per i
successivi processi di trasformazione, con rispondenza ai requisiti di sicurezza alimentare;
sviluppo di metodologie di qualificazione e certificazione delle produzioni agroalimentari nelle fasi
di produzione, trasformazione e conservazione, nonché processi innovativi e tecnologie per la
tracciabilità di filiera; valorizzazione di produzioni tradizionali e tipiche; marketing dei prodotti per
l'accesso alla Grande Distribuzione.
Lo sviluppo della filiera agricola e agroindustriale sarà approfondito, principalmente, anche con la
realizzazione di progetti integrati territoriali ed in particolare di filiera, per garantire uno stretto
legame fra le produzioni agricole locali e il sistema agroalimentare ed energetico per la
trasformazione e la commercializzazione dei prodotti, al fine di superare il frazionamento delle
imprese agricole, favorire la crescita delle aziende attraverso meccanismi aggregativi e valorizzare
le produzioni del territorio, con il fine di garantirne degli sbocchi remunerativi, nel rapporto con la
distribuzione organizzata.
Sostegno alle aggregazioni, reti d'impresa, crescita dimensionale e nuova impresa.
Alla luce del contesto congiunturale in atto è fondamentale il rafforzamento di azioni volte a
supportare il ricambio generazionale, il sostegno alle aggregazioni, alle reti ed allo start up
d’impresa, l’analisi e i check up aziendali. In questa direzione, fondamentale è lo sviluppo delle
collaborazioni con l’Università ai fini dello sviluppo del sistema universitario polesano, nonché gli
interventi a sostegno dei progetti delle Associazioni di categoria per garantire l'aumento della
competitività delle imprese polesane.
Linee di indirizzo per il 2015
Nel 2015, se pur ridimensionato nei numeri, l'apporto della Camera di Commercio per l'obiettivo
in oggetto sarà assicurato con:
• attività di sportello per orientare/informare le imprese su finanziamenti e opportunità
offerti dal territorio;
• costituzione di un incubatore certificato destinato all’inserimento di start-up innovative
tramite i finanziamenti messi a disposizione della Regione nell'ambio del “Protocollo
Polesine”;
• partecipazione e sostegno alla T2I;
• ricerca di sinergie e collaborazioni con CCIAA di Venezia in funzione dell'accorpamento.
47/62
Scuola
La Camera di commercio in collaborazione con le Associazioni produttive, è impegnata per
agevolare la conoscenza e il dialogo fra Scuola e mondo del lavoro, due mondi che ancor oggi
continuano a rimanere piuttosto distanti. Già da diversi anni, infatti, l’Ente assicura il sostegno
attraverso la partecipazione ai progetti di alternanza scuola-lavoro. La Camera di commercio,
inoltre, è sempre stata protagonista e attivamente impegnata ad offrire opportunità di esperienze
di alternanza scuola-lavoro, di stage estivi, di tirocini formativi nell’ambito di progetti promossi sia
dalla Provincia di Rovigo sia in collaborazione con la locale Università di Rovigo.
L’indagine Exclesior, fra l'altro, che rileva la domanda di lavoro espressa delle imprese e che è
svolta annualmente dal sistema camerale, registra che la conoscenza diretta tra imprenditore ed
aspirante lavoratore offre maggiori possibilità di assunzione.
Linee di indirizzo per il 2015
Nel 2015 la Camera proseguirà le azioni intraprese attraverso la collaborazione con il CUR
(Consorzio Università di Rovigo) e la T2i.
Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.
In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente
alle seguenti tipologie di interventi:
• sostegno alla progettualità delle Associazioni produttive nelle materie rientranti
nell'Obbiettivo;
• attuazione di interventi mirati in materia di alternanza scuola lavoro;
• realizzazione del progetto Start-Up incubatore di impresa;
• partecipazione al Tavolo del turismo provinciale, nell'ambito dell'iniziativa Polesine Grandi
Orizzonti realizzata insieme a Provincia, Ente Parco del Delta del Po, CARD, con il sostegno
economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo;
• sottoscrizione protocollo con Unindustria e CNA per finanziamento di azioni nell'ambito
dell'iniziativa "Tavolo dei Sindaci" avviata a livello provinciale.
Finalità – Benefici attesi
Incrementare l'attrattività del territorio polesano in termini di investimenti, nuovi insediamenti
produttivi e avvio di nuove imprese;
Incrementare le presenze turistiche quale volano di sviluppo economico per tutte le attività
direttamente e indirettamente coinvolte.
Risorse previste.
Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.
Obbiettivo Strategico 2.3 – Promuovere il grado di trasparenza, conoscenza, legalità e tutela del
mercato.
La trasparenza, la circolazione delle informazioni e della conoscenza, la legalità, le buone prassi e
regole condivise sono strumenti irrinunciabili e fondamenti per gli Enti e le Istituzioni, quali sono
le Camere di Commercio, deputate a contribuire e attuare iniziative e azioni per uno sviluppo
omogeneo e integrato del sistema economico locale.
In tale ambito la composizione delle controversie derivanti dalle relazioni economiche tra imprese
e tra imprese e cittadini, garantire la funzionalità del servizio di rilevazione dei prezzi sul mercato,
promuovere gli strumenti di regolazione del mercato rappresenta il principale obiettivo strategico
per l'Ente camerale. Rientrano quindi nell'obiettivo tutte le azioni volte a efficientare i servizi di
attività ispettiva e di regolazione del mercato, il monitoraggio sui prezzi, lo sviluppo e l'incentivo
48/62
delle attività di mediazione e conciliazione.
Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.
In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente
alle seguenti tipologie di interventi:
• incremento dell'efficienza del servizio ispettivo;
• recupero arretrato attività sanzionatoria;
• sottoscrizione della Convenzione per lo svolgimento in forma associata di funzioni, compiti e
attività in materia di contratti-tipo e controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei
contratti di cui all’art. 2, comma 2, lettere h) ed i), della legge 29 dicembre 1993, n. 580 e
affidamento dell’incarico di esercizio delle stesse a Unioncamere del Veneto.
Regolamentazione del mercato e attività ispettiva.
Il D. Lgs. n.59/2010 ha disciplinato, in conformità alla normativa europea, le norme di accesso e di
esercizio delle attività di servizi. In particolare ha soppresso alcuni ruoli, fra cui quello degli Agenti
di Affari in mediazione disciplinando le modalità di trasposizione di tutti i dati ivi contenuti nel
Rea. L'intervento è rivolto all'aggiornamento del soppresso Ruolo dei Mediatori, per il quale, al
fine quindi del "ribaltamento" di dati corretti delle posizioni dei soggetti iscritti, occorre
procedere alla verificazione di posizioni, presunte anomale, di società di mediazione, anche al fine
di una sempre maggiore “legalizzazione” dell’attività stessa e di lotta agli abusivi.
Nel corso dell’anno 2015 la Camera intensificherà l’azione già avviata di regolazione e tutela del
mercato con un potenziamento dell’attività di vigilanza sulla conformità e sicurezza dei prodotti,
cercando di qualificare maggiormente il tipo di controlli da effettuare, potenziando i controlli di
laboratorio al fine di garantire l’analisi di conformità dei prodotti. L’attività di vigilanza nell’ambito
poi delle funzioni di garanzia della correttezza dei rapporti commerciali, verrà riproposta con la
consolidata attività di verifica degli strumenti di misura, con l’attività di sorveglianza sugli
strumenti metrici in uso, allo scopo di accertare il regolare e corretto funzionamento dell’attività
regolamentata nella metrologia legale.
Con il decreto legge 69 del 2013 così come convertito con modificazioni dalla legge 98 del 2013, è
stata ripristinato. con alcune importanti modificazioni, l'obbligo -- per chi intende esercitare in
giudizio un'azione relativa ad una controversia in materia di diritti di esperire preliminarmente il
procedimento di mediazione presso uno degli Organismi autorizzati (e la nostra Camera dal 2011
è diventata, in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova, Organismo di mediazione).
A differenza, di altre province venete limitrofe, la realtà di questa provincia non ha ancora visto un
decollo significativo di questa opportunità: potrebbe essere invece uno strumento ulteriore
importante per consentire risposte veloci ai contenziosi e ridurre finalmente in modo concreto i
tempi della giustizia ordinaria. A tal fine si intende dunque riprendere e intensificare l'attività di
comunicazione camerale, per diffondere ulteriormente le procedure alternative alla risoluzione
giurisdizionali di conflitti, con incontri presso le Associazioni di categoria, oltre che con seminari,
per illustrare direttamente agli imprenditori le opportunità previste dalla Giustizia alternativa, con
particolare riferimento ai vantaggi della media-conciliazione.
Informazione economica
La conoscenza del territorio in tutti i suoi aspetti e la capacità di leggerne le trasformazioni,
secondo modalità che rispecchino al meglio la realtà, costituiscono le basi sulle quali si può
fondare una consapevole programmazione. In un periodo di crisi quale l’attuale, che sta vivendo
un momento di forte incertezza, il monitoraggio costante dell’evoluzione economica e sociale da
un lato e l’analisi in profondità di aspetti riguardanti aree territoriali e settori produttivi e/o servizi
49/62
dall’altro, assumono fondamentale rilevanza. Ciò in quanto monitoraggi e studi mettono a
disposizione degli amministratori pubblici elementi di valutazione per la messa a punto, nel breve
periodo, di strumenti utili a contrastare i negativi effetti che le difficoltà economico-finanziarie
producono sulle imprese e sulle famiglie e, nel medio – lungo periodo, informazioni che possono
aiutare a definire la traiettoria verso la quale indirizzare il sentiero di sviluppo del territorio.
Analisi e ricerche, quindi, su base sistemica e permanente, in grado di fornire strumenti per
assistere ed orientare nelle scelte e nei processi decisionali non solo gli amministratori pubblici,
ma anche le imprese che quotidianamente devono assumere decisioni per le quali necessitano di
conoscenze sul territorio, sui mercati, sulla situazione occupazionale; il sistema delle associazioni,
il sistema creditizio, che in concomitanza con la predisposizione dei piani di sviluppo, ha l’esigenza
di conoscere la struttura socio economica del territorio e l’andamento dei principali comparti
produttivi; il sistema formativo, nella sua articolazione professionale, superiore e universitaria per
l’individuazione dei nuovi corsi da attivare sul territorio o di percorsi e azioni utili per dialogare il
più possibile in sintonia con il mondo del lavoro, nell’ambito di in un percorso di avvicinamento
che vede ancora troppa distanza fra i due mondi.
La Camera di Commercio dispone di un patrimonio informativo importante: numeri relativi alle
imprese, documenti delle stesse, bilanci, ma anche numerosità degli addetti, analisi della
congiuntura etc.
Ai fini di una migliore e più efficiente utilizzazione del patrimonio informativo camerale, nell'ottica
della gestione associata delle funzioni e dei servizi, la Camera di Rovigo è partner del progetto
"Gestione associata degli Uffici studi e statistica delle Camere di commercio del Veneto (Progetto
Gass)", coordinato dall'Unioncamere regionale, al fine di qualificare. integrare e potenziare, in
una logica di sistema, i servizi in materia di statistica e studi e prezzi.
Per quanto concerne la tematica dei prezzi, si deve completare la revisione delle modalità di
rilevazione dei prezzi all'ingrosso dei prodotti agricoli, avviata nel 2013, anche al fine di renderla
maggiormente funzionale rispetto alle profonde modificazioni strutturali intervenute nei mercati
negli ultimi anni.
Finalità – Benefici attesi
Incrementare la conoscenza e la trasparenza del mercato.
Incrementare il ricorso a forme alternative di giustizia (mediaconciliazione; civile; arbitrato), più
rispondenti alle necessità delle imprese.
Ottimizzare costi e risorse mediante attivazione di servizi comuni con altre Camere.
Incremento degli strumenti di informazione economica.
Avvio del progetto dell'Unioncamere Veneto per la gestione associata delle funzioni in materia di
statistica, studi e prezzi.
Revisione della rilevazione dei prezzi all'ingrosso dei prodotti agricoli.
Progettazione di un Osservatorio sull'economia civile.
Risorse previste.
Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.
50/62
Area Strategica 3 – Ottimizzazione della struttura, dell'organizzazione e delle risorse
Un Ente competitivo deve essere in grado di operare in efficienza, efficacia ed economicità,
condizioni questi ottimali per promuovere e garantire la creazione di valore, inteso come la
capacità di pianificare e proporre soluzioni per risolvere i problemi di individui e organizzazioni
sulla base dei principi di cui all’articolo 118 della Costituzione.
L’adozione di un sistema gestionale volto alla creazione di valore comporta la scelta di modalità di
valutazione e di analisi tipiche del mercato, da qui la necessità di individuare tutte le interrelazioni
e correlazioni tra determinanti del valore e leve gestionali al fine di orientare in modo corretto le
scelte dei vertici.
Il perseguimento di una performance proattiva e competitiva richiede una scelta ragionata e
consapevole tra gli strumenti strategici tipici aziendali: programmazione strategica e operativa,
controllo e valutazione con Balanced Scorecard; raccolta delle istanze degli stakeholders interni ed
esterni; comunicazione interna ed estera efficace.
L'evoluzione del contesto economico, socio culturale e normativo ha reso tali
strumenti/metodologie gestionali preziosi supporti per la P.A.; da qui l'impegno della Camera di
dotarsi di strumenti quali:
• il Benchmarking per un confronto costruttivo ed un miglioramento continuo nella gestione
camerale;
• la Balanced Scorecard a supporto dell'attività di programmazione e controllo e per
l'implementazione del ciclo della Performance.
Prospettiva Processi Interni
Obbiettivo Strategico 3.2 – Riorganizzazione dei servizi in un'ottica di ottimizzazione dei
costi/efficienza attraverso anche la collaborazione con enti e sistema camerale
Ai fini della razionalizzazione delle funzioni camerali, si intende continuare ad impegnarsi in
progetti di centralizzazione di servizi comuni a tutte le Camere di Commercio della Regione, in
capo ad Unioncamere Veneto o ad una delle sette Camere dotata di specifiche eccellenze. Già nel
corso del 2012 si è assunta la gestione centralizzata in capo alla Camera di Venezia delle funzioni
in materia di ambiente ed in capo ad Unioncamere di quelle in materia di vigilanza sulle clausole
inique. Nel corso del 2015 si punterà ad una sempre maggiore razionalizzazione dei servizi con
conseguente risparmio di costi e maggiore efficienza nell'erogazione sopratutto in previsione e in
conformità al progetto di accorpamento con la Camera di Venezia.
La riorganizzazione dei principali servizi sia interni che esterni, costituisce uno degli obiettivi
strategici della Camera di Commercio di Rovigo nell'ottica di ottimizzare risorse umane e
finanziarie a disposizione con due finalità principali:
• dare servizi migliori o comunque in grado di garantire determinati standard qualitativi;
• recupero di risorse mediante riduzione dei costi.
L'obiettivo comprende quindi interventi e attività volte a riorganizzare processi, ottimizzando il
lavoro dei singoli uffici e servizi anche mediante la collaborazione con Enti del sistema camerale.
Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.
In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente
alle seguenti tipologie di interventi:
• approvazione di protocolli con altre Camere per l'avvio di servizi in forma associata:
Camera di Mediazione di Padova e Rovigo; Ufficio Ambiente centralizzato con CCIAA di
Venezia; Commissione Regionale contratti-tipo e controllo sulla presenza di clausole
51/62
inique;
• incremento delle partnership con Enti e Istituzioni per perseguimento di iniziative comuni:
Accordo volontario per campagne manutenzione e certificazione impianti termici;
Convenzione Camera di Commercio - Padova Promex in materia di internazionalizzazione;
Protocollo di intesa per “Attuazione del programma EU della DG Energy Patto dei Sindaci
Covenant of Mayors nei comuni della Provincia di Rovigo”
• adesione e avvio del progetto Benchmarking per la misurazione anche mediante
comparazione del grado di efficienza dei servizi
Linee di indirizzo per il 2015
Su questa linea di intervento il 2015 sarà rivolto alla riorganizzazione dei servizi/uffici in funzione
dell'accorpamento con la Camera di Commerciovdi Venezia.
Prosecuzione del progetto benchmarking.
Finalità – Benefici attesi
Miglioramento degli standard e razionalizzazione dei servizi;
Riduzione dei costi;
Incremento dell'efficienza operativa.
Risorse previste.
Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.
Obbiettivo Strategico 3.5 – Riorganizzazione e razionalizzazione della gestione e della struttura
delle Aziende Speciali, quali strumenti di sviluppo del territorio e del sistema delle imprese
locali.
Le Aziende Speciali delle Camere di Commercio costituiscono strumenti previsti dalla L. 580/93
con i quali, se ben strutturate e gestite con logiche di efficienza e economicità, è possibile
realizzare un effetto “moltiplicatore” dell'efficacia degli interventi messi in atto a favore delle
imprese e del sistema economico in generale.
In tale ottica e con il suddetto obiettivo occorre implementare sempre di più la gestione delle
Aziende Speciali con strumenti di ottimizzazione e monitoraggio della gestione, quali un sistema
di controllo di gestione e di misurazione dei risultati raggiunti.
A questo si aggiunge l'esigenza di un sempre maggiore stretto rapporto e coerenza tra l'azione
dell'Ente camerale, anche mediante un processo di armonizzazione e uniformità delle regole e
delle normative che ne stanno alla base.
Nell'obiettivo rientrano quindi tutte le attività e iniziative volte ad accrescere l'autonomia
finanziaria e l'equilibrio economico delle Aziende Speciali della Camera di Commercio di Rovigo,
nonché l'approfondimento di una loro razionalizzazione nell'ambito del sistema camerale del
Veneto.
Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.
In relazione all'obbiettivo strategico, l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta
principalmente alle seguenti tipologie di interventi:
• unificazione dell'Azienda Speciale Polesine Innovazione con Treviso Tecnologia nella
partecipata T2i;
• progetto di rilancio dell'Azienda Mercati;
• introduzione di sistemi di controllo di gestione;
• allargamento alle Aziende Speciali dei principi del D.Lgs. n. 150/2009 (Decreto Brunetta);
• estensione della definizione degli obiettivi strategici anche alle Aziende Speciali.
52/62
Linee di indirizzo per il 2015
Il 2015 sarà rivolto soprattutto alla verifica per l'Azienda Mercati di Lusia e di Rosolina di una sua
possibile evoluzione/razionalizzazione in relazione a possibili collaborazioni con il mercato di
Brondolo.
(per le linee e direttive sull'attività specifica si rimanda al successivo paragrafo 6.)
Finalità – Benefici attesi
• ridefinizione delle Aziende speciali nel loro ruolo di “moltiplicatori” degli interventi
camerali a favore delle imprese;
• incremento dell'efficienza dell'azione delle Aziende Speciali;
• incremento dell'autonomia finanziaria e della capacità di equilibrio economico.
Risorse previste.
Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.
Obbiettivo Strategico 3.6 – Sviluppo di un sistema integrato di pianificazione, controllo e
valutazione.
Riprendendo il concetto di aumento della qualità e di diminuzione degli oneri, sia burocratico-
amministrativi che finanziari, non si può non sottolineare la centralità che riveste
nell’organizzazione il Piano della Performance, introdotto tra i documenti di programmazione.
Ai sensi dell’art. 10 del Decreto Legislativo 150/09 infatti “Al fine di assicurare la qualità,
comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance, le
Amministrazioni pubbliche, redigono annualmente un documento programmatico triennale,
denominato appunto Piano della performance da adottare in coerenza con i contenuti e il ciclo
della programmazione finanziaria e di bilancio, che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed
operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori
per la misurazione e la valutazione della performance dell'amministrazione, nonché gli obiettivi
assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori”.
Il Piano della Performance realizzato dall’Ente, che sarà aggiornato sulla base delle indicazioni che
emergeranno dalla Relazione Previsionale e Programmatica, ha dato avvio e ha strutturato l’intero
Ciclo di Gestione della Performance: le imprese e le Associazioni, che certo restano i principali
“clienti”, ma anche le altre Istituzioni, i consumatori, i lavoratori dipendenti, i singoli cittadini e
tutti i portatori di interesse rilevanti sono resi partecipi degli obiettivi che l’Ente si è dato,
garantendo trasparenza e intelligibilità verso l’intera comunità. In questa ottica orientare la
gestione alla performance risulta essere fondamentale per l'Ente, non solo perché obbligo
normativo, ma anche e soprattutto perché rientra a tutti gli effetti tra gli assi strategici di
riferimento degli organi e degli amministratori camerali: studiare l’outcome in ottica di
valutazione dell'impatto a supporto della coerenza strategica degli interventi camerali, monitorare
i processi per l'ottimizzazione organizzativa, consolidare lo stesso Ciclo della performance
mediante automatizzazione della Balanced Scorecard rappresentano assi fondamentali per il
miglioramento gestionale-organizzativo. L’azione della Camera di Commercio, oltre che efficiente
ed efficace, deve essere anche trasparente. Pubblicità e trasparenza intese come conoscibilità
all’esterno dell’azione amministrativa dell’Ente; conoscibilità che passa anche da un continuo
miglioramento della comunicazione istituzionale, ovvero il veicolare, con puntualità, precisione,
semplicità e chiarezza tutte le informazioni, le attività e le opportunità che l’Ente produce. Non
possono essere trascurate – oggi in maniera particolare - nell’ambito delle azioni di politiche
pubbliche messe in campo l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse dell’Ente, anche attraverso
attente analisi conoscitive economico-finanziarie per la razionalizzazione dei costi e delle risorse.
In tale ambito viene riconfermato l’obiettivo pluriennale del contenimento dei costi per il
53/62
personale e di funzionamento e l’ottimizzazione della riscossione delle entrate, attraverso il
consolidamento delle procedure per efficientare la riscossione del Diritto Annuale e attraverso il
potenziamento di azioni volte alla riscossione di entrate da servizi.
Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.
In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente
alle seguenti tipologie di interventi:
• continuità nell'adesione al progetto Benchmarking Toscana
• implementazione degli strumenti di monitoraggio e controllo intermedio (Adozione
sistema FEBE e TETI di rilevazione degli indicatori)
• revisione e aggiornamento dei principali regolamenti interni (regolamento di
funzionamento della Giunta camerale, regolamento di organizzazione degli uffici/servizi)
• nomina OIV
• introduzione della metodologia Balanced scorecard
• programmazione condivisa promozionale mediante avviso pubblico
Linee di indirizzo per il 2015
Realizzazione di interventi volti al miglioramento continuo del ciclo della Performance.
Attuazione e integrazione del Piano di miglioramento.
Incremento degli strumenti di controllo di gestione.
Implementazione degli strumenti di coinvolgimento degli stakeholders.
Avvio di sinergie/collaborazioni con la Camera di Commercio di Venezia in vista
dell'accorpamento.
Finalità – Benefici attesi
• Sviluppo di una Pianificazione strategica ragionata e coerente con i bisogni dei propri
stakeholders;
• Sviluppo di un sistema di monitoraggio e rendicontazione dei risultati e del ritorno in
termini di outcome degli interventi attuati;
• Consolidamento di una gestione efficace ed efficiente nel rispondere ai bisogni del sistema
economico e del sistema delle imprese;
• Adozione di un sistema di incentivazione delle risorse umane improntato ai principi della
meritocrazia e della capacità di miglioramento della performance
Risorse previste.
Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.
Prospettiva Apprendimento innovazione e crescita
Obbiettivo Strategico 3.3 – Miglioramento della comunicazione interna ed esterna,
consolidamento della leadership dell'Ente camerale.
La comunicazione è ormai elemento fondamentale della nuova Amministrazione pubblica
partecipata ed efficiente. Comunicazione come strumento di conoscenza e di democrazia, che
avvicina amministratori e portatori d'interesse, consentendo ai primi di ascoltare i secondi e di
rendere loro conto del proprio operato, contribuendo allo sviluppo della trasparenza. Ma anche
comunicazione come elemento fondamentale per il funzionamento stesso degli enti pubblici,
risorsa e paradigma organizzativo al tempo stesso. Rientrano quindi nell'obiettivo tutte le azioni
volte ad incrementare la comunicazione sia interna che esterna e istituzionale dell'ente camerale.
Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.
In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente
54/62
alle seguenti tipologie di interventi:
• implementazione degli strumenti di comunicazione esterna anche attraverso il sito
istituzionale con allargamento ai principali mezzi di comunicazione cosiddetti “social”.
• implementazione degli strumenti di comunicazione interni attraverso area condivisa.
• Attuazione della normativa in materia di Trasparenza e integrità
Linee di indirizzo per il 2015
Comunicazione.
Posto che la comunicazione è stata riconosciuta come attività imprescindibile e strategica che la
Pubblica Amministrazione deve obbligatoriamente realizzare quale criterio indispensabile per i
nuovi standard di organizzazione e gestione dei pubblici servizi, si ritiene importante sviluppare
tale aspetto nel corso del 2015.
In tale contesto verranno perseguiti i seguenti obbiettivi:
Comunicazione interna:
− promozione di strumenti efficaci di comunicazione interna per sviluppare le buone prassi
comunicative, per favorire l’integrazione tra i diversi Servizi/Aree, il controllo
dell’immagine complessiva dell’Ente, la sinergia degli operatori verso il tema delle buone
relazioni
− coinvolgimento di coloro che operano all’interno dell’Ente, rendendoli davvero
consapevoli degli obiettivi, dei progetti e dei cambiamenti in corso, per erogare servizi
efficaci ed efficienti
Comunicazione esterna:
− creazione di una situazione di comunicazione diffusa nel rapporto dei vari Servizi con
l’utente/cliente esterno, passando da una comunicazione meramente informativa ad una
comunicazione strategica dell’Ente
− utilizzo dei principali mezzi di comunicazione c.d. “social” come facebook, twitter etc. al
fine di allargare la diffusione delle informazioni dell'Ente ad ogni tipologia di utenza
− miglioramento, tramite l’utilizzo delle tecnologie informatiche più moderne, dell’accesso
degli utenti/clienti esterni ad informazioni aggiornate, a servizi effettivi, utili e semplificati,
in modo rapido, puntuale e trasparente
− promozione e diffusione delle attività dell’Ente e del suo funzionamento
− Consolidamento della sezione “Amministrazione Trasparente”
− applicazione della normativa in materia di anticorruzione
Finalità – Benefici attesi
• incremento della trasparenza;
• incremento della leadership della Camera di Commercio di Rovigo;
• miglioramento del grado di appartenenza all'Ente da parte del personale dipendente
• miglioramento della visibilità e conoscenza dell'azione camerale sul territorio
• incremento della capacità di coinvolgimento degli stakeholders
Risorse previste.
Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.
Obbiettivo Strategico 3.4 – Qualificare e sviluppare le professionalità interne.
Lo sviluppo delle risorse umane a disposizione dell'Ente costituisce uno degli obiettivi strategici
cui la Camera di Commercio di Rovigo pone particolare attenzione.
E' infatti ormai universalmente riconosciuto come lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse
umane costituisca uno degli strumenti principali sui quali operare al fine di ottimizzare processi,
55/62
attività e servizi che l'Ente è chiamato ad assicurare ai propri utenti finali.
In particolare, la gestione delle competenze delle persone nelle organizzazioni costituisce un
fattore altamente qualificante, sia per quanto riguarda le risorse interne nella definizione delle
mappe di conoscenza, nei processi formativi e di assegnazione ai progetti, sia per quanto riguarda
le risorse esterne nel processo di loro acquisizione.
Ciò significa saper sviluppare le professionalità interne all’Ente al fine di saper leggere la propria
organizzazione, censire i punti critici del proprio apparato ed individuare i bisogni formativi e
saper individuare i giusti percorsi formativi.
L'esigenza di sviluppo delle risorse umane non può però dissociarsi dall'esigenza di una maggiore
razionalizzazione dei costi sopratutto in un periodo di forte crisi del sistema economico. La sfida è
dunque quella di coniugare l'esigenza di una diminuzione e ottimizzazione dei costi del personale,
rispetto a quanto la Camera riesce a erogare per lo sviluppo del sistema economico e delle
imprese locali, puntando sull'attuazione di un sistema che riesca effettivamente a premiare e
incentivare ilo merito.
Tra i numerosi interventi possibili lo sforzo dell'Ente camerale nel perseguimento dell'obiettivo è
volto a:
• La mappatura delle competenze interne e l'individuazione dei gap da colmare attraverso
specifici percorsi formativi.
• La valutazione professionale e l’analisi del gap delle competenze interne disponibili.
• L’attività di ottimizzazione organizzativa del portafoglio delle competenze, in coerenza con
lo sviluppo delle strategie interne.
• L'incentivazione di percorsi di attività formativa non formale interna.
• Monitoraggio sulla contrattazione collettiva.
• Ridefinizione del sistema incentivante del personale.
Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.
In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente
alle seguenti tipologie di interventi:
• avvio progetto mappatura delle competenze;
• incentivazione di percorsi di formazione interna non formale.
Linee di indirizzo per il 2015
analisi delle risultanze monitoraggio sulla contrattazione collettiva
ridefinizione sistema incentivante del personale in ottica di riduzione dei costi e incentivazione
del merito
incremento dell'attività di formazione non formale
costituzione di gruppi di lavoro trasversali ai vari uffici/Servizi
studio di percorsi atti a migliorare il benessere organizzativo
azioni positive in materia di pari opportunità
Finalità – Benefici attesi
• incremento della professionalità e delle competenze del personale interno
• miglioramento del benessere organizzativo
• incremento della capacità di fare squadra e di lavorare per obiettivi comuni
• miglioramento del dato benchmarkig sulla spesa del personale
Risorse previste.
Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.
56/62
Prospettiva Economico-finanziaria
Obbiettivo Strategico 3.1 – Economicità. Efficienza ed efficacia della gestione
Negli ultimi anni è stata sempre maggiore l'attenzione rivolta dal legislatore al rinnovamento della
Pubblica Amministrazione. L'art. 1 della L. 241/90 ha reso operativo il principio di buona
amministrazione, già previsto dall'art. 97 della Costituzione.
L'aspetto più preponderante di questa serie di riforme è l'esigenza di riuscire a misurare il costo
della burocrazia. Da un approccio all'attività di gestione del bene pubblico caratterizzato dalla
minuziosa osservanza alle procedure e alle norme giuridiche che le regolano si è passati ad un
tipo di gestione manageriale basata su programmi ed obiettivi con la necessità di misurare
l'azione amministrativa in termini di economicità, efficacia, pubblicità e trasparenza secondo le
modalità previste dalla legge e dalle disposizioni che disciplinano i procedimenti.
A questo quadro si aggiungano i sempre maggiori interventi del legislatore per una diminuzione
della spesa pubblica. In tale contesto risulta fondamentale per l'Ente pubblico dotarsi di
strumenti di misurazione (indici economici, patrimoniali) in grado di tenere sotto controllo la
solidità economico patrimoniale dell'Ente e di tradurre l'attività posta in essere in termini di
efficienza ed efficacia.
Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.
In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente
alle seguenti tipologie di interventi:
• individuazione nell'ambito del Piano Triennale della Performance di indicatori significativi
in grado di misurare la solidità economico e finanziaria dell'Ente
• monitoraggio degli indicatori
• avvio di azioni di contenimento dei costi
Linee di indirizzo per il 2015
proseguimento e implementazione degli interventi avviati;
avvio di interventi di implementazione del controllo di gestione
miglioramento degli indicatori di economicità
Finalità – Benefici attesi
Incremento del sistema di misurazione e monitoraggio adottato
Incremento del sistema di controllo di gestione
miglioramento del sistema di rendicontazione
individuazione di prassi e azioni di contenimento e ottimizzazione della spesa
Risorse previste.
Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.
57/62
6.LINEE PROGRAMMATICHE E DIRETTIVE 2015 PER LE AZIENDE SPECIALI
Linee programmatiche 2015 Azienda Speciale per i Mercati di Lusia e Rosolina.
L'Azienda dovrà riconsiderare gli obiettivi da raggiungere nell'ambito della missione aziendale,
partendo dal presupposto di non potere più limitarsi alla gestione delle due strutture mercatali, ma
ampliando le proprie funzioni, con l'aggiunta di competenze in materia di marketing dei prodotti e
di relazioni con i principali operatori economici della distribuzione organizzata. Dovrà continuare a
sostenere l'attività dei Consorzi di promozione e Tutela dei prodotti a marchio europeo, tramite
realizzazione di progetti, ricercandone i relativi finanziamenti e promuovere, organizzare, gestire la
partecipazione a manifestazioni, fiere e seminari in cui proporre e promuovere le filiere delle
imprese del settore.
L'attività dell'Azienda dovrà riguardare nel 2015:
• Proseguimento nell'attuazione del Piano di rilancio dei due Mercati, ponendo in essere
tutte quelle attività necessarie per favorire lo sviluppo dei due Mercati e l'utilizzo delle
relative strutture;
• Promuovere i due Mercati come centri di sviluppo dell'attività agroalimentare ed
erogatori di servizi agli operatori del sistema;
• Collaborare all'organizzazione ed alla gestione di eventi fieristici per la promozione dei
prodotti agroalimentari e delle imprese del settore;
• Realizzare progetti ed attuare azioni di promozione, in collaborazione con i relativi
Consorzi di tutela, dei prodotti DOP e IGP del Polesine;
• Attivare collaborazioni di marketing e commerciali con la Grande Distribuzione;
• Attuare progetti in collaborazione con le scuole, le ASL e le Associazioni dei consumatori;
Per quanto riguarda le Azioni di servizio l'Azienda dovrà:
A) Migliorare costantemente i servizi di mercato ai commercianti e produttori, mirando al
contenimento dei costi ed ad una sempre maggiore efficienza nell'erogazione dei
servizi;
B) Attivare nuove forme di collaborazione economico/gestionale con gli operatori, al fine
di ridurre i tempi di erogazione dei servizi e degli incassi.
58/62
7.LE INFRASTRUTTURE E LA POLITICA DELLE PARTECIPATE
Infrastrutture.
La politica delle infrastrutture sta assumendo in questi anni una importanza straordinaria: ad essa
è affidato il compito della modernizzazione di un territorio, poiché è indiscutibile che oggi un
porto, un'autostrada , un interporto, sono paragonati ai grandi elementi primari attorno ai quali un
territorio articola se stesso. L’Ente camerale, nella consapevolezza che l’assetto infrastrutturale è la
chiave per la modernizzazione dell’economia locale, agirà su un duplice fronte: da una parte
concorrerà nel promuovere il potenziamento e l’implementazione delle infrastrutture esistenti,
dall’altra suggerirà politiche volte a nuove soluzioni di trasporto puntando sulla realizzazione di reti
di trasporto locale rapide ed efficienti, il rafforzamento della viabilità ordinaria, il potenziamento
dei trasporti su acqua, la rivalutazione del trasporto ferroviario.
Dovrà essere approfondito il tema dell'ipotizzato sviluppo del Porto di Porto Levante, con la
possibile costituzione della nuova Autorità portuale in sinergia con il Porto di Chioggia. Attenzione
sarà data anche per la realizzazione di porti turistici e strutture per il diportismo, sfruttando
adeguatamente le vie d'acqua e le risorse del nostro territorio in campo fluvio marittimo.
Attenzione dovrà essere data nel corso del 2015 anche alla tematica della reindustrializzazione del
Polesine, sulla base degli accordi a suo tempo definiti con Ministeri e Regione del Veneto, come
anche a tutte le componenti in materia energetica, dal Rigassificatore alle tematiche delle energie
alternative. La Camera inoltre si impegna a sostenere, e promuovere, anche in collaborazione con
le altre Istituzioni ed Enti, la realizzazione della banda larga su tutto il territorio provinciale.
Gli enti/società partecipati.
L’azione di governo dell’Ente camerale per la promozione e lo sviluppo del contesto economico
locale, in modo coerente con il proprio mandato istituzionale, passa anche attraverso la
partecipazione in società, consorzi ed altri enti. Le partecipazioni societarie della Camera di
Commercio, che sono investimenti a lungo termine non aventi natura speculativa, ma bensì
strategica per l’Ente, saranno necessarie al perseguimento di due obiettivi:
1). partecipare al rafforzamento delle società del sistema camerale, che garantiscono
qualificati servizi nelle diverse aree di operatività camerale e che garantiscono il necessario
supporto tecnologico all’erogazione degli stessi;
2). partecipare al rafforzamento di strutture societarie operanti sul territorio provinciale, che
59/62
garantiscono la presenza di infrastrutture e di soggetti che concorrono allo sviluppo
dell’economia locale. Recenti norme di legge hanno introdotto alcune limitazioni all’utilizzo
dello strumento societario da parte della Camera, sia in relazione alla costituzione di nuove
realtà che all’acquisizione di ulteriori partecipazioni, prevedendo altresì che debba essere
preso in considerazione l’insieme delle partecipazioni esistenti, al fine di verificarne le
motivazioni che ne determinano il mantenimento o in mancanza l’eliminazione. La gestione
strategica dei rapporti con le società partecipate sarà finalizzata a quanto sopra indicato,
avendo sempre come unico punto di riferimento il progressivo potenziamento
dell’economia polesana.
La Camera, dunque, intende proseguire anche nel 2015 nell'azione di sostegno e collaborazione
degli Enti/società partecipate, per l'attuazione di tutte le possibili sinergie, collaborazioni e
condivisioni di iniziative, volte a favorire lo sviluppo del sistema delle imprese locali e del sistema
economico locale in generale.
Obiettivi strategici particolarmente significativi sono:
• il sostegno e la collaborazione con i due GAL, per le azioni di sviluppo legate ai contributi
Leader assegnati al territorio polesano;,
• sostegno al CUR per l'attività di sviluppo e innovazione legate alla promozione
dell'Università locale, ritenuta una vera e propria leva per lo sviluppo, alla luce delle
collaborazioni già attivate ed a quelle in via di definizione;
• sostegno ad Assonautica Polesana e Unione della Navigazione Interna per il settore
turismo;
• sostegno alla T2i (Trasferimento tecnologico e Innovazione) per il settore dell'innovazione e
dello Start-up;
• un discorso a parte va fatto per il Consorzio per lo Sviluppo, Azienda Speciale della
Provincia cui partecipa la Camera unitamente alla Provincia ed a 48 Comuni polesani. Dopo
tanti anni di discussioni e dibattiti in ordine alla sua valenza, come Ente dedicato allo
sviluppo del Polesine, appare necessario capire quale sarà il suo destino, dopo la
“soppressione” della Provincia di Rovigo. Da parte di alcune Associazioni sono state
avanzate delle proposte concrete per trasformare il CONSVIPO in un'Agenzia per lo sviluppo
del nostro territorio, più efficace e moderna, sulla scorta di analoghe già operanti in altri
territori. Nel corso del 2015 anche la Camera dovrà approfondire la questione, alla luce del
nuovo assetto amministrativo-istituzionale che ci sarà in Polesine dopo l'avvenuta
60/62
“soppressione” della Provincia e le relative conseguenze in tutto l'ambito istituzionale
provinciale. Dovrà essere sviluppato il confronto sui molteplici spunti e sollecitazioni,
pervenuti dal mondo economico per la creazione di una nuova Agenzia, a partecipazione
pubblico-privata, struttura dedicata a promuovere servizi e interventi per favorire la
reindustrializzazione e lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio, di supporto alla
competitività delle imprese, con nuovi compiti e con nuove professionalità.
61/62
Conclusioni - L a condivisione degli obiettivi e delle strategie.
L’unità di intenti fra le Associazioni Imprenditoriali, le rappresentanze economiche e sociali del
territorio resta il principio cardine dell’attività camerale anche per il 2015, al quale tutte le
rappresentanze dovranno dedicare le competenze e le energie più rappresentative.
In tal senso la Camera valorizzerà la collegialità nella individuazione, definizione delle strategie,
delle azioni, degli interventi, delle progettualità attraverso anche il rilancio del ruolo propositivo e
di indirizzo del Consiglio Camerale, quale soggetto di massima rappresentatività economica
territoriale. La Camera a tal fine farà ricorso al coinvolgimento delle Associazioni Imprenditoriali
tramite la già collaudata ed efficace Consulta dei Direttori, per individuare i bisogni, le istanze e le
esigenze del mondo delle imprese, a supporto delle decisioni dell'Amministrazione nel rispetto dei
rispettivi ruoli, competenze e responsabilità.
62/62