RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA ANNO 2015...35% per l'anno 2015, del 40% per l'anno 2016 e...

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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA ANNO 2015

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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

ANNO 2015

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INDICE:

PREMESSA Pag. 3

1. AGGIORNAMENTO DEL QUADRO DI RIFERIMENTO “ 5

1.1 RUOLO DELL'ENTE CAMERALE “ 5

1.2 L'ANALISI DEL CONTESTO E LO SCENARIO 2015 “ 8

1.3 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO “ 10

1.4 LE RELAZIONI ISTITUZIONALI DELLA CAMERA “ 12

2. AGGIORNAMENTO DEL CONTESTO TECNICO E ORGANIZZATIVO DELLA CAMERA DI

COMMERCIO

“ 14

2.1 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E LE RISORSE UMANE DELLA CAMERA “ 14

2.2 LE INFRASTRUTTURE E LE RISORSE TECNOLOGICHE “ 18

3. VALUTAZIONE DELLO STATO DI ATTUAZIONE DI OBBIETTIVI E PROGRAMMI DEL

PROGRAMMA PLURIENNALE

“ 22

4. LE RISORSE ECONOMICHE, FINANZIARIE E PATRIMONIALI “ 26

5. OBIETTIVI E PROGRAMMI DI INTERVENTO “ 27

6. LINEE PROGRAMATICHE E DIRETTIVE 2015 PER LE AZIENDE SPECIALI “ 48

7. LE INFRASTRUTTURE E LA POLITICA DELLE PARTECIPATE “ 51

Conclusioni - La condivisione degli obiettivi e delle strategie. 54

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Premessa

Vicina al territorio più di qualsiasi altro organismo deputato al sostegno e al rilancio

dell’Economia, la Camera di Commercio è chiamata ad assolvere un ruolo essenziale nell’economia

locale in un momento assai critico per la maggior parte dei settori produttivi del nostro Paese.

Essa interviene sui mercati per curare principalmente il dinamico rapporto tra la domanda e

l’offerta, ponendosi come interprete ed interlocutore riguardo alle reali esigenze ed alle effettive

richieste provenienti dagli operatori economici e dai cittadini/consumatori.

Consapevole del proprio ruolo, la stesura della Relazione Previsionale e Programmatica

rappresenta, dunque, per l’Ente camerale, l’occasione giusta per individuare le priorità e le linee

strategiche attraverso le quali far fluire il proprio intervento nell’economia del territorio, con lo

scopo ultimo di dare piena attuazione ai progetti che consentiranno la realizzazione e il

raggiungimento di concreti obiettivi da apprezzare, misurare e migliorare nel tempo, perché si

possa giungere ad un incisivo processo di crescita reale del territorio. In osservanza al dettato

regolamentare (art. 5 del D.P.R. 2 novembre 2005 n. 254 Regolamento per la disciplina della

gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di Commercio), il documento che segue riporterà,

in primo luogo, l’aggiornamento del contesto sociale, economico, giuridico ed organizzativo nel

quale la Camera opera. In relazione agli obiettivi strategici, si procederà all’individuazione dei

progetti più significativi e rilevanti per il conseguimento degli obiettivi stessi.

La costruzione di questi documenti è piuttosto complessa, ma la coerenza sottesa a

ciascuno di essi, intesa come corrispondenza tra gli obiettivi delineati dal Consiglio camerale e le

risorse a disposizione, sia finanziarie che umane, dovrà essere il filo conduttore che si snoderà

nella predisposizione prima della Relazione Previsionale e Programmatica e successivamente del

Preventivo economico 2015.

La Relazione Previsionale e Programmatica, difatti, si qualifica come strumento di

ricognizione e di aggiornamento del Programma pluriennale, cui dà progressiva attuazione, nonché

come tavola sulla quale disegnare le linee d’indirizzo per la predisposizione del bilancio preventivo

dell’anno di riferimento.

Il 2015 rappresenta un anno di forte cambiamento in quanto vedrà la concretizzazione della

procedura di accorpamento della Camera di Commercio di Rovigo con la Camera di Commercio di

Venezia, avviata con le deliberazioni adottate, in tal senso, dai due Consigli camerali in data 30

luglio 2014.

Il progetto di accorpamento, primo in Italia, risponde alle esigenza di ridimensionamento e

riorganizzazione/razionalizzazione delle Camere di Commercio dettati dal D.L. n. 90/2014

convertito in legge n. 114 del 11/8/2014 che all'art. 28 stabilisce, nelle more del riordino del

sistema delle Camere di Commercio, la riduzione del Diritto annuale dalle stesse incamerato del

35% per l'anno 2015, del 40% per l'anno 2016 e del 50% a decorrere dall'anno 2017.

I diritti di segreteria saranno fissati sulla base di costi standard definiti dal Ministero dello

Sviluppo Economico, sentite le Società per gli studi di settore (SOSE) e l'Unioncamere, secondo

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criteri di efficienza da conseguire anche attraverso l'accorpamento degli enti e degli organismi del

sistema camerale e lo svolgimento delle funzioni in forma associata.

In tale contesto la Camera di Commercio di Rovigo, considerato che il riordino del sistema

camerale non potrà non passare per un ridimensionamento del numero degli attuali enti camerali

Camera, ha ritenuto di avviare da subito tale percorso trovando nella consorella di Venezia

condivisione di obiettivi e di priorità per continuare a dare impulso e sviluppo al sistema delle

imprese locali nell'intento di trovare percorsi virtuosi di razionalizzazione e risparmio che, in un

ottica di ridimensionamento delle entrate, permetta di assicurare ancora risorse e finanziamenti

per la promozione e lo sviluppo del sistema economico locale.

La presente Relazione, comunque, nelle more di conclusione delle procedure di

accorpamento, viene costruita ancora nella dimensione territoriale e strutturale della Camera di

Commercio di Rovigo che, causa il taglio alle risorse provenienti dal Diritto Annuale, vede

notevolmente ridimensionata nel 2015 l'azione promozionale diretta al territorio e alle imprese.

Gli obiettivi strategici e le linee programmatiche vengono quindi confermate sostanzialmente nei

contenuti generali con un forte dimensionamento delle risorse in attesa della necessaria

integrazione/aggiornamento che sarà necessariamente operata alla conclusione della procedura di

accorpamento.

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1. AGGIORNAMENTO DEL QUADRO DI RIFERIMENTO

1.1 RUOLO DELL’ENTE CAMERALE

Con l’insediamento dei nuovi organi, avvenuto il 19 marzo 2010, ha avuto inizio il nuovo mandato

istituzionale in relazione al quale il Consiglio, ai sensi dell’art. 4, del D.P.R. n. 254, del 2 novembre

2005, con deliberazione n. 13 del 24/11/2010 ha approvato il Programma pluriennale della Camera

di Commercio per l'intero mandato.

Il Programma si presenta come un cruscotto a supporto dell’Ente camerale nel raggiungimento

della propria mission istituzionale, e viene aggiornato annualmente, con la Relazione Previsionale e

Programmatica.

La programmazione pluriennale e annuale

Come sopra accennato, nel presente documento, di programmazione annuale, si mettono in

evidenza le principali attività da realizzare nel corso del 2015, seguendo l'impostazione che è stata

delineata nel Programma pluriennale 2010-2015. In particolare, la Relazione Previsionale e

Programmatica evidenzia le linee strategiche d’azione dell’Ente camerale secondo cui calibrare le

attività di ogni esercizio, individuate come interazione tra gli assi fondamentali di intervento e le

funzioni istituzionali che caratterizzano l’azione dell’Ente stesso.

La Camera di Commercio, in linea e continuità con il precedente esercizio, al fine di adeguare il

proprio Programma pluriennale ai principi del D. Lgs 150/2009 c.d. “Decreto Brunetta”, utilizza il

sistema di pianificazione e controllo secondo l’approccio “Balanced Scorecard”, che si presenta

quale utile strumento di ausilio allo sviluppo del Ciclo della gestione della Performance all’interno

delle Camere di Commercio. In tal senso la “Balanced Scorecard” costituisce uno strumento valido

non solo per la misurazione delle performance, ma anche per la pianificazione, gestione e governo

delle stesse. Nello specifico, l’approccio “Balanced Scorecard” consente di:

• collegare la dimensione strategica con la gestione operativa;

• garantire una gestione e misurazione della performance multidimensionale;

• fornire o rappresentare uno strumento di rendicontazione sintetico e di immediata

lettura ed interpretazione.

Sulla base della programmazione di mandato, in una ottica multidimensionale (utilizzando come

sopra richiamato l’approccio Balanced Scorecard) ed integrando con le nuove disposizioni

normative che hanno portato alla realizzazione del Piano delle Performance, è stata realizzata la

mappa strategica dell’Ente, che racchiude e sviluppa le linee guida individuate nella

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programmazione pluriennale.

A premessa dell’analisi dell’impostazione seguita, si tiene a precisare come l’intento sia stato

quello di individuare azioni che non trovano necessariamente collocazione autonoma ed isolata

all’interno del Programma, ma che per loro stessa natura si intersecano e sono necessariamente

interdipendenti tra loro, talvolta funzionali al perseguimento di più obiettivi strategici, nell’ottica di

realizzare un quadro sinergico di attività.

L’assunto da cui si parte è che la programmazione, tanto pluriennale quanto annuale, riguarda le

attività di tutta la Camera di Commercio (amministrative e certificative, di studio e

programmazione, di regolazione del mercato, di promozione economica, di supporto alle

precedenti, così come delineate dallo Statuto).

Nella programmazione per il 2015 la Camera di Commercio di Rovigo, considerato il forte

ridimensionamento delle risorse disponibili da Diritto annuo, delinea le proprie strategie di azione

su tre linee principali:

– azioni che l’Ente camerale intende perseguire attraverso le sue strutture collegate, con

particolare attenzione all'Azienda speciale per i Mercati di Lusia e di Rosolina e alle

partecipate soggetti di sviluppo locali quali il CUR, il Consvipo, la T2I, l'Unii, il Gal Polesine

Delta del Po e il Gal Polesine Adige;

– azioni che l'ente camerale intende perseguire attraverso il reperimento di risorse finanziarie

regionali e/o in sinergia con altri enti e istituzioni;

– azioni di finanziamento indirette attuate in relazione al progetto di accorpamento con la

Camera di Commercio di Venezia per il tramite dell'Azienda Speciale Venezia Opportunità.

In particolare, al progetto di accorpamento con la Camera di Commercio di Venezia si punta per

riuscire a dare continuità all'azione di supporto al sistema economico locale, grazie alle risorse che

si riusciranno a far confluire sul territorio polesano ancorché non direttamente gestite e attinte dal

Bilancio della Camera di Commercio di Rovigo.

Nella previsione, quindi, di addivenire al completamento del progetto di unificazione, la Camera

continuerà nelle linee di fondo individuate nella Relazione di mandato:

• La Camera di Commercio di Rovigo si caratterizzerà sempre più come la “Camera

dell’economia” per valorizzare il confronto e la progettualità “a sistema”, tra le Associazioni

Imprenditoriali nonché per coinvolgere le rappresentanze dei lavoratori e dei consumatori

con l’intento di favorire il confronto sui problemi riguardanti lo sviluppo del territorio.

• Con le diverse Istituzioni, in primo luogo la Regione, la Provincia (o l'Ente che ad essa

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subentrerà), i Comuni, va rafforzato il principio della sussidiarietà delle nostre azioni.

• Con le altre Camere di Commercio, oltre all'unificazione con Venezia, vanno pensati

percorsi per la costruzione di sinergie e per la razionalizzazione di alcuni prodotti e servizi,

implementando oltre a quelli già attivati, nuovi servizi in comune, siano essi obbligatori o

facoltativi, anche alla luce della legge di riforma degli Enti camerali, che prevede la

semplificazione dei servizi, come elemento simbolo di un soggetto pubblico moderno ed

efficiente quali sono le Camere di Commercio.

1.2 L'ANALISI DEL CONTESTO E LO SCENARIO 2015

Scenari previsione 2015

Secondo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale, il Pil mondiale nel 2013 è cresciuto

del 3,3%, trainato dall’aumento del 4,7% delle economie emergenti e della crescita più contenuta

(+1,4%) delle economie avanzate. Tra queste ultime, alla crescita di Stati Uniti, Regno Unito e

Giappone, si è contrapposta la debolezza dell’area dell’euro, mentre nelle economie emergenti vi

sono stati segnali di rallentamento della crescita collegati alla contrazione della domanda da parte

dei paesi avanzati e alla situazione finanziaria.

Per quanto riguarda le previsioni per il biennio 2014-2015, nell’aggiornamento del mese di ottobre

2014 del World Economic Outlook (WEO), il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha rivisto al

ribasso le aspettative. Per le economie avanzate ci si attende una crescita del Pil del +1,8%: la

crescita sarà più marcata negli Stati Uniti e nel Regno Unito, mentre l’Area Euro appare il punto

debole dell’economia mondiale, con una previsione di ripresa per l’anno in corso del +0,8% e del

+1,3% per il 2015, condizionata anche dal rallentamento delle economie più forti. A frenare la

ripresa contribuirebbero le tensioni geopolitiche e un peggioramento del clima di fiducia.

Nei paesi emergenti il FMI si attende una crescita del 4,4% nel 2014 e del +5,0% nel 2015; in Brasile

e Russia è prevista una stagnazione per l’anno corrente mentre l’economia indiana ha riacquistato

vigore grazie all’aumento di spesa pubblica precedente le elezioni. La Cina dovrebbe crescere del

+7,4%, anche se la debolezza delle importazioni suscita interrogativi sulla tenuta della domanda

interna.

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Per l’Italia, il FMI ha stimato una diminuzione del PIL del -1,9% per l’anno 2013, e prevede per

l’anno in corso una flessione dello 0,2% (contro il +0,6 stimato nel report di aprile) e una leggera

ripresa solo a partire dal 2015 (+0,8%).

Le previsioni dell’OECD e del Centro studi di Confindustria (settembre 2014) sono ancora peggiori:

-0,4%. La dinamica del PIL italiano è, infatti, tornata negativa nei primi due trimestri del 2014, dopo

che a fine 2013 si era registrato un temporaneo arresto della caduta iniziata più di due anni prima.

Secondo l’Istat, il deterioramento dei ritmi produttivi riflette la carenza di domanda interna che

colpisce soprattutto gli investimenti. Negli ultimi due mesi, la fiducia delle imprese italiane è

arretrata sui valori di inizio anno, con perdite più marcate nei settori dei servizi, e anche la fiducia

dei consumatori non migliora. Tuttavia il deprezzamento del cambio dell’euro verso il dollaro

porterebbe ad una ripresa delle esportazioni. Inoltre, il mercato del lavoro, nonostante qualche

isolato segnale positivo, non sembra ancora presentare miglioramenti significativi.

Scendendo a livello Regionale e Provinciale le fonti informative di previsione sono più limitate e

meno aggiornate. Secondo le stime di Uniocamere-Prometeia di maggio 2014, il Veneto nel 2013

ha fatto registrare un decremento del Prodotto Interno Lordo pari a un -1,6% rispetto all’anno

precedente (risultato in media con il nord-est e migliore di quello nazionale), esito di una

contrazione degli investimenti del -4,4% e dei consumi delle famiglie -2,3%, che non trovano

adeguato contrappeso nella dinamica delle esportazioni, pur ancora positiva (+2,8%). Il risultato

2013, pur se negativo è di molto migliorato rispetto al 2012 (-2,4%) denotando un rallentamento

della recessione. In un 2013 di difficoltà, l’export si è confermato fattore trainante: il valore delle

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esportazioni ha toccato i 52,6 miliardi di euro correnti, con un incremento in valore assoluto di 1,4

miliardi (+2,8%). Il Veneto si conferma la seconda regione italiana, dopo la Lombardia, per valore di

beni esportati (13,5% delle vendite estere nazionali).

Alcuni dati positivi emergono, invece, sul fronte dell’occupazione anche se l’ultimo aggiornamento

è a giugno 2014: secondo l’Istat gli occupati in Veneto sono aumentati su base annua del +1,1% le

persone in cerca di occupazione diminuiscono del -2,2% e anche gli inattivi arretrano del -2%,

portando il tasso di disoccupazione da 7,5 a 7,3.

Relativamente alla provincia di Rovigo, in mancanza di aggiornamenti relativi al Pil, è possibile

analizzare i i dati sul valore aggiunto (solo in forma aggregata) che nel 2013 rappresentava il 4,3%

di quello Veneto, la medesima quota del 2012. I dati per settore disponibili sono riferiti all’anno

2012, ed evidenziano che il settore dei servizi ha contribuito per oltre due terzi del valore aggiunto

all’interno dell’economia provinciale.

Per quanto riguarda le previsioni, un indicatore di riferimento è rappresentato dalle risultanze

dell’indagine Veneto Congiuntura settore manifatturiero, realizzata da Unioncamere Veneto.

Premesso che per il secondo trimestre 2014, nelle imprese con almeno 2 addetti del settore

manifatturiero della provincia si sono registrate performance positive nella produzione (+0,3%;

Veneto, +1,2%), negli ordini esteri (+6,8%; Veneto, +4,2%) e del fatturato estero (+4,6%; Veneto,

+4,1%), mentre sono risultati in calo gli ordini interni (-3,9%; Veneto, +1,9%) e il fatturato interno (-

4,3%; Veneto, -0,2%), le previsioni espresse dagli imprenditori per il terzo trimestre 2014 sono

state molto negative.

Infatti, i saldi tra giudizi positivi e negativi sono risultati con il segno meno per tutti gli indicatori

considerati, ad eccezione degli ordini esteri, ed in peggioramento rispetto alle previsioni formulate

dagli imprenditori nel secondo trimestre 2014. Di seguito il dettaglio dei risultati: produzione, -23,6

p.p. (Veneto -18,8); fatturato, -23,0 p.p (Veneto, -14,9); ordini interni, -28,3 p.p. (Veneto, -21,7);

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ordini esteri, 11,1 p.p. (Veneto, 0,1); occupazione, -5,5 p.p. (Veneto, -6,4).

PREVISIONI - Provincia di ROVIGO - VenetoCongiuntur a SETTORE MANIFATTURIERO - (saldo % delle risposte) -anni 2012-2014

-45,0

-40,0

-35,0

-30,0

-25,0

-20,0

-15,0

-10,0

-5,0

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

Produzione Fatturato Ordini interni Ordini esteri Occupazione

1 t r im. 2 0 12 2 t r im. 2 0 12 3 t r im. 2 0 12 4 t r im. 2 0 12 1 t rim. 2 0 13 2 t rim. 2 0 13 3 t rim. 2 0 13 4 t r im. 2 0 13 1 t r im. 2 0 14 2 t r im. 2 0 14

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PREVISIONI VENETO - Veneto Congiuntura SETTORE MANI FATTURIERO - (saldo % delle r isposte) -anni 2012-2 014

-4 5,0

-4 0 ,0

-3 5,0

-3 0 ,0

-2 5,0

-2 0 ,0

-15,0

-10 ,0

-5,0

0 ,0

5,0

10 ,0

15,0

2 0 ,0

Produzione Fatturato Ordini interni Ordini esteri Occupazione

1 t r im. 2 0 12 2 t r im. 2 0 12 3 t rim. 2 0 12 4 t rim. 2 0 12 1 t rim. 2 0 13 2 t r im. 2 0 13 3 t r im. 2 0 13 4 t rim. 2 0 13 1 t rim. 2 0 14 2 t rim. 2 0 14

1.3 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

Come anticipato nelle premesse nel corso del 2014 il legislatore è intervenuto pesantemente sul

sistema camerale in relazione al quale l'art. 28 “Riduzione del diritto annuale delle camere di

commercio e determinazione del criterio di calcolo delle tariffe e dei diritti di

segreteria” del D.L. n. 90/2014 così come convertito in Legge n. 114/2014 stabilisce:

1. Nelle more del riordino del sistema delle camere di commercio, industria, artigianato e

agricoltura, l'importo del diritto annuale di cui all'articolo 18 della legge 29 dicembre 1993,

n. 580, e successive modificazioni, come determinato per l'anno 2014, e' ridotto, per

l'anno 2015, del 35 per cento, per l'anno 2016, del 40 per cento e, a decorrere dall'anno 2017,

del 50 per cento.

2. Le tariffe e i diritti di cui all'articolo 18, comma 1, lettere b), d) ed e), della legge 29 dicembre

1993, n. 580, e successive modificazioni, sono fissati sulla base di costi standard definiti dal

Ministero dello sviluppo economico, sentite la Societa' per gli studi di settore (SOSE) Spa e

l'Unioncamere, secondo criteri di efficienza da conseguire anche attraverso l'accorpamento

degli enti e degli organismi del sistema camerale e lo svolgimento delle funzioni in forma

associata.

3. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della

finanza pubblica.

Tale disposizione impatta direttamente ridimensionando fortemente, soprattutto per le Camere di

piccole dimensioni, la capacità delle medesime di assicurare le azioni di promozione e di sviluppo

del sistema delle imprese nella misura degli anni precedenti vanificando il rafforzamento de ruolo

e delle funzioni istituzionali così come delineate dal recente Decreto Legislativo n. 23 del

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15.02.2010, che ha attuato la delega di cui all’art. 53 della Legge 23.7.2009, n. 99 per la riforma

delle Camere di Commercio. Le stesse, erano già state organizzate dalla legge 23.12.1993, n. 580,

che ne aveva favorito lo sviluppo e gettato le basi per un’evoluzione che consentisse loro di stare al

passo con i tempi, nel delineare nuovi ambiti di intervento, con mezzi moderni ed efficienti al

servizio delle imprese e dei territori. A circa sedici anni dalla riforma, attuata con la Legge 580, il

citato decreto legislativo si era posto come una pietra miliare nella crescita dell’Ente camerale,

intervenendo a potenziare ambiti importanti che riguardano il ruolo, la mission, l’organizzazione e

la governance. Le principali novità introdotte si possono così riassumere sinteticamente:

• Camere di Commercio con una nuova identità

• il “sistema camerale” diviene un concetto individuato ed affermato

• un ruolo più qualificato tra le Istituzioni

• compiti e funzioni rafforzati ed ampliati

• risorse organizzate in modo migliore e più efficiente

Le Camere di Commercio sono definite quali “enti pubblici dotati di autonomia funzionale”,

attribuendo loro per legge il ruolo di Enti rappresentativi ed esponenziali di comunità autonome

come quella delle imprese, riconosciute esse stesse come portatrici di interessi particolari e

specifici, di valore sociale (il “fare impresa”).

Il taglio delle risorse attuato con il citato D.L. n. 90 rende di fatto impossibile alle Camere più

piccole soddisfare le funzioni e le competenze che ne hanno qualificato la legge di riforma e

ridimensiona notevolmente l'azione delle più grandi.

In relazione al quadro normativo, come sopra delineato, l'assemblea dell’Unioncamere Nazionale

dello scorso 29 aprile ha delineato alcuni indirizzi cui sarebbe opportuno che l’intero sistema

camerale aderisse, al fine di una autoriforma che punti ad aumentare l’efficienza e l’efficacia

dell’azione delle Camere di Commercio.

Discende da questa Assemblea la decisione di adottare i costi standard nel sistema camerale, come

quella di non erogare più contributi sulla linea del Fondo Perequativo alle Camere di Commercio in

rigidità di bilancio, come avvenuto fino ad oggi anche per la Camera di Rovigo.

Un’altra linea di indirizzo adottata dall’Assemblea dell’Unioncamere è quella inerente a possibili

accorpamenti tra strutture camerali al fine della razionalizzazione e riduzione dei costi, con

l’obiettivo di erogare maggiori risorse promozionali per il territorio. Detta linea è stata

recentemente ribadita in una nota inviata alle Camere da Unioncamere nazionale, in cui si

sottolinea la necessità di ricorrere agli accorpamenti, su base territoriale, di più Enti camerali

contigui.

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Fulcro del progetto di riforma elaborato dall’Unioncamere Nazionale, al termine di un lavoro svolto

da una commissione di lavoro e dal comitato esecutivo, è la centralità delle Camere di Commercio

sui territori, come Enti pubblici esponenziali di rappresentanza delle imprese, a servizio dello

sviluppo delle stesse in diversi settori di attività, che vanno dal credito all’internazionalizzazione,

dall’innovazione all’alternanza scuola lavoro, senza tralasciare le questioni connesse all’agenda

digitale.

Il Ministero dello Sviluppo Economico con nota circolare del 26 giugno 2014 ha invitato le Camere

di Commercio ad adottare misure atte a ridurre l’impatto negativo del taglio del diritto annuale,

così come sottolineato dal Ministero dello sviluppo economico nella circolare del 26/06/2014,

laddove si richiama “la necessità, già a legislazione vigente, di utilizzare tutte le soluzioni previste

dalla legge n. 580/1993, come modificata dal decreto legislativo n . 23 del 2010, per una riduzione

dei costi strutturali che consenta di riaprire spazi per una adeguata attività promozionale. Si fa

riferimento in particolare alle previsioni di ricorso allo svolgimento di funzioni associate fra Camere

diverse ai sensi dell’art. 2, commi 2, oltre che ai sensi del comma 3, all’utilizzo congiunto di un

medesimo Segretario Generale per più Camere, ai sensi dell’art. 20, comma 2, e anche ad eventuali

progetti volontari di accorpamento ai sensi dell’art. 1, comma 5, della medesima legge 580”.

E’ in questo contesto che si è sviluppata l'ipotesi di accorpamento tra le Camere di Commercio di

Venezia e di Rovigo: infatti, a regime, obiettivo dell’operazione è la razionalizzazione della nuova

struttura, con relativo abbassamento dei costi, per far fronte da un lato alla diminuzione del gettito

del diritto annuale, dall’altro all’attivazione di nuovi servizi camerali da offrire alle imprese,

nell’alveo di competenze dei nostri Enti.

La procedura di accorpamento, iniziata con l'adozione da parte dei due consigli camerali di Venezia

e di Rovigo della delibera di “Accorpamento delle circoscrizioni territoriali ai sensi art. 1, comma 5,

L. 580/1993” in data 30 luglio 2014, è in attesa di essere perfezionata con l'adozione del Decreto

del Ministero dello Sviluppo Economico, previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni.

Trasparenza – legalità dell'azione pubblica

Relativamente al quadro generale di riferimento che delinea l'organizzazione e l'inquadramento

della Camera di Commercio nel sistema generale delle pubbliche amministrazioni, è sostanziale

richiamare il Decreto Legislativo 150/2009, che dà attuazione ai principi fondamentali della riforma

della Pubblica Amministrazione, stabilendo regole sulla programmazione, la trasparenza, il

controllo, la premialità, la contrattazione collettiva, la dirigenza e le sanzioni disciplinari. Istituisce

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inoltre due soggetti fondamentali della riforma, gli Organismi indipendenti di valutazione e la

Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche. Le

Amministrazioni pubbliche, con il decreto 150/2009, devono organizzare il proprio lavoro in

un’ottica di miglioramento continuo, introducendo un “Ciclo generale di gestione della

performance”, affinché le stesse possano servirsi di un quadro di azione che realizza il passaggio

dalla logica dei mezzi (input) a quella dei risultati (output ed out come), così da produrre un

miglioramento tangibile e, nel contempo, garantire la trasparenza dei risultati. Le Amministrazioni

redigono un Piano triennale di performance nel quale sono indicati sia gli obiettivi strategici che

quelli operativi, nonché le azioni specifiche di miglioramento. L’utente in primis diviene così il

centro della programmazione e della rendicontazione, grazie alla definizione di obiettivi misurabili

su varie dimensioni di performance. Le disposizioni sulla trasparenza nelle Pubbliche

Amministrazioni si rafforzano ulteriormente attraverso l’obbligo, previsto dal decreto, di

predisporre una apposita sezione sul proprio sito internet, che contenga tutte le informazioni

concernenti l’organizzazione, gli andamenti gestionali, l’utilizzo delle risorse per il perseguimento

dei risultati, inoltre si pubblicano on line l’attività di misurazione e valutazione e l’adozione, per

ogni Amministrazione, di un “Programma triennale per la trasparenza e l’integrità”.

A tale previsione e in stretto collegamento con la medesima si sono aggiunti la Legge n. 190/2012

recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella

pubblica amministrazione" e il decreto legislativo n. 33/2013 recante "Riordino della disciplina

riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle

pubbliche amministrazioni" che introducono nuove e importanti adempimenti cui anche le Camere

di Commercio sono tenute ad attivarsi che si concretizzano nel Piano anticorruzione e nel

Programma pluriennale per l'integrità e la Trasparenza da adottarsi entro il 31/01 di ogni anno.

Oltre al quadro normativo normativo generale che definisce l'organizzazione e l'entità della

Camera di Commercio nell'ambito del sistema delle pubbliche amministrazioni, l'azione camerale è

sottoposta alla numerosa e sempre più in evoluzione normativa che disciplina specificamente le

attività e i servizi che istituzionalmente la Camera garantisce al sistema delle imprese e del quale,

in modo sintetico ma esaustivo, si dà indicazione, di seguito in relazione ai principali ambiti

d'azione di riferimento.

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Registro Imprese e Albo Artigiani

Il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, di attuazione della direttiva comunitaria 2006/123/CE

relativa ai servizi nel mercato interno (in vigore dall’8 maggio 2010), ha disciplinato, in conformità

alla normativa europea, le norme di accesso e di esercizio di molteplici attività ricadenti

nell’ambito dei servizi.

In particolare il decreto ha variato le norme relative alla somministrazione di alimenti e bevande e

quelle relative al commercio, agli acconciatori, estetisti e tinto-lavanderie, con ricaduta sulle

attività del Registro Imprese e dell’Albo Artigiani; ha soppresso i ruoli degli agenti di affari in

mediazione, degli agenti e rappresentanti di commercio, degli spedizionieri e dei mediatori

marittimi.

Le imprese attive e iscritte a ruolo al 12 maggio 2012 - data di entrata in vigore dei decreti del

Ministro dello Sviluppo Economico 26 ottobre 2011, recanti la disciplina delle modalità di

iscrizione nel Registro Imprese e nel REA dei soggetti che esercitano l’attività di agente di

commercio, agente d’affari in mediazione, spedizioniere e mediatore marittimo - devono

aggiornare la propria posizione nel Registro Imprese e nel REA entro il 12 maggio 2013,

presentando un’apposita comunicazione, pena l’inibizione della prosecuzione dell’attività

esercitata. Entro lo stesso termine, le persone fisiche iscritte nei ruoli suddetti ma che non

svolgono effettivamente l’attività, hanno l’obbligo di iscriversi in un’apposita sezione speciale del

REA, pena la perdita del requisito professionale richiesto per l’esercizio delle corrispondenti

attività.

Data la complessità dell’adempimento e il considerevole numero di soggetti coinvolti (imprese

individuali e collettive, persone fisiche), il Ministero dello Sviluppo Economico ha differito al 30

settembre 2013 il termine inizialmente individuato dal decreto.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2012, è stata pubblicata la legge 17 dicembre 2012,

n. 221, relativa alla conversione in legge con modifiche del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179,

che stabilisce l’obbligo di riportare l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), nella domanda di

prima iscrizione al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane presentata dalle imprese

individuali. L’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) deve essere richiesto a uno dei gestori

autorizzati, il cui elenco è pubblicato nel sito internet dell’Agenzia per l’Italia Digitale (ex DigitPa),

all’indirizzo www.digitpa.gov.it/pec_elenco_gestori.

Gli imprenditori individuali già iscritti nel registro delle imprese al 20 ottobre 2012 (data di entrata

in vigore del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179), con l’esclusione di quelli assoggettate a

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procedura concorsuale, sono tenuti a pubblicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata

(PEC) entro il 30 giugno 2013, con le stesse modalità e alle stesse condizioni (esenzione da diritti di

segreteria ed imposta di bollo) previste per l’analoga comunicazione già trasmessa dalle società.

Dopo il 30 giugno 2013, l'ufficio del registro delle imprese che riceve una domanda di iscrizione da

parte di un'impresa individuale che non ha iscritto il proprio indirizzo di posta elettronica

certificata, in luogo dell'irrogazione della sanzione prevista dall'articolo 2194 del codice civile,

sospende la domanda fino ad integrazione della stessa con l'indirizzo di posta elettronica certificata

e comunque per quarantacinque giorni; trascorso tale periodo, la domanda si intende come non

presentata.

La legge 11 dicembre 2012, n. 224, in vigore dal 5 gennaio 2013, ha modificato la disciplina

dell’attività di autoriparazione regolata dalla legge 5 febbraio 1992, n. 122, prevedendo il

raggruppamento delle sezioni meccanica-motoristica ed elettrauto nella nuova sezione

meccatronica, senza modificare le altre sezioni già esistenti (carrozzeria e gommista).

Con la circolare n. 3659/c dell’11 marzo 2013, il Ministero dello Sviluppo Economico ha fornito il

proprio orientamento in merito alle modalità di riconoscimento dei requisiti professionali richiesti

per lo svolgimento dell’attività di meccatronica; sulla scorta delle disposizioni contenute nella

riforma e dei criteri applicativi suggeriti dal Ministero dello Sviluppo Economico, l’ufficio del

Registro Imprese ha diffuso una circolare esplicativa alle imprese interessate ed ha curato la

procedura di conversione automatica delle abilitazioni già esistenti nella nuova sezione relativa

all’attività di meccatronica.

Sempre in tema di conversione di abilitazioni professionali, il Ministero dello Sviluppo Economico,

con lettera circolare del 19 marzo 2012, aveva fornito chiarimenti per la conversione automatica

delle abilitazioni delle imprese operanti nell’ambito dell’attività di installazione di impianti negli

edifici, da quelle originariamente previste dalla legge 5 marzo 1990, n. 46 in quelle disciplinate nel

d.m. 22 gennaio 2008, n. 37, stabilendo i presupposti per l’adeguamento dei requisiti tecnico-

professionali delle imprese operanti.

L’operazione di conversione automatica ha avuto luogo negli ultimi giorni dell’anno 2012 mentre,

per le posizioni che presentavano limitazioni nelle abilitazione già riconosciute ai sensi della legge

46/1990, si è reso necessario l’intervento manuale da parte degli addetti dell’ufficio del Registro

delle Imprese, allo scopo di generare un protocollo d’ufficio, mediante il quale dare conto dell’esito

della conversione delle abilitazioni, per l’impresa e il responsabile tecnico della stessa.

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SUAP - Sportello Unico per le Attività Produttive.

Il regolamento per la semplificazione della disciplina del S.U.A.P., approvato con d.p.r. 7 settembre

2010, n. 160, ha assegnato al sistema camerale un ruolo centrale nella realizzazione di questo

importante strumento di semplificazione amministrativa, istituito al fine di snellire i rapporti tra

Pubblica Amministrazione e mondo delle imprese, in quanto costituisce l’unico soggetto pubblico

di riferimento territoriale per tutti i procedimenti che hanno ad oggetto l’esercizio di attività

produttiva, strumento che soltanto da due anni sta trovando una omogenea attuazione nel

territorio del nostro Paese.

Le Amministrazioni Comunali, infatti, possono esercitare le funzioni inerenti al S.U.A.P. in forma

singola o associata tra loro, o in convenzione con le Camere di Commercio; al riguardo, tutti i

Comuni della provincia di Rovigo hanno scelto di delegare all’Ente camerale le funzioni strumentali

e organizzative dei procedimenti amministrativi, mediante l’utilizzo della procedura informatica

accessibile dal portale www.impresainungiorno.it, ferme restando le competenze sostanziali di

pertinenza di ciascuna Amministrazione.

La Camera di Commercio di Rovigo, per raggiungere l'obiettivo della definitiva semplificazione delle

procedure da cui possa scaturire un minore costo per imprese e cittadini e maggiore efficienza

della Pubblica Amministrazione, ha realizzato numerose azioni di supporto per promuovere la

diffusione e l'utilizzo degli strumenti telematici del S.U.A.P., organizzando numerosi incontri e

seminari di formazione rivolti ai dipendenti delle Amministrazioni comunali, delle Associazioni di

categoria, nonché agli iscritti agli Ordini professionali, per garantire agli addetti ai lavori una

preparazione professionale qualificata ed una conoscenza specifica sugli argomenti di maggior

interesse connessi al S.U.A.P.

In particolare, per l’anno 2014 l’Ente camerale ha focalizzato il proprio impegno nella promozione

dell’utilizzo del portale per la predisposizione delle pratiche concernenti l’edilizia produttiva, anche

per corrispondere alle specifiche richieste provenienti dai professionisti del settore; nei primi sei

mesi dell’anno sono stati realizzati quattro seminari di formazione rivolti, rispettivamente, al

personale delle Amministrazioni Comunali operante nell’ambito del S.U.A.P. e agli iscritti all’Ordine

degli Ingegneri e nei Collegi provinciali dei Geometri e degli Architetti.

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1.4 LE RELAZIONI ISTITUZIONALI DELLA CAMERA

Il riconoscimento normativo dell’essere «Sistema Camerale» di cui fanno parte, oltre alle Camere

di Commercio italiane, le Camere di Commercio italiane all’estero, quelle estere in Italia, le Aziende

Speciali, le Unioni regionali, l’Unioncamere Nazionale e le strutture di sistema, è uno dei principali

elementi di innovazione della recente Riforma della legge 580/1993. La Camera di Commercio di

Rovigo ha già affermato la sua nuova identità di parte integrante ed attiva del network camerale,

infatti da tempo opera nello sviluppo e nel potenziamento delle relazioni di una rete sinergica,

unica nel panorama delle Pubbliche Amministrazioni. La Camera di Commercio di Rovigo quindi

garantisce la propria presenza attiva all’interno di un sistema che favorisce la condivisione del

know-how e delle competenze per la realizzazione di iniziative progettuali congiunte, che

potrebbero risultare inefficaci e di scarso successo se realizzate esclusivamente in autonomia. Lo

sviluppo ed il potenziamento delle relazioni all’interno del network, quindi, è prezioso e funzionale

non solo per favorire ed aiutare la realizzazione delle strategie camerali, ma anche per lo

sfruttamento dell’economia di scala per l’efficienza gestionale. Il Sistema camerale si configura

come una rete composta da 105 Camere di Commercio, 127 Aziende Speciali, 19 Unioni Regionali,

9 Centri Esteri Regionali, 73 Camere di Commercio italiane all’estero, 33 Camere di Commercio

italo estere, oltre 2000 partecipazioni in infrastrutture e società. L’Unioncamere rappresenta il

Sistema Camerale e ne coordina l’azione, promuove i rapporti con le altre Istituzioni di livello

internazionale, nazionale e locale. Realizza interventi sia a favore delle Camere di Commercio che

delle imprese, predispone studi e ricerche, istituisce osservatori e interventi, inoltre, avvalendosi

anche delle proprie società specializzate, sviluppa iniziative per l’internazionalizzazione

dell’economia italiana. Le Unioni Regionali sono rappresentative delle Camere di Commercio della

stessa regione, ne coordinano le attività e i programmi, studiano i problemi comuni, promuovono

iniziative congiunte, forniscono supporto per lo sviluppo economico locale, realizzano indagini e

gestiscono i rapporti interregionali e con le strutture di servizio. I Centri Regionali per il Commercio

Estero, in Veneto operanti tramite Veneto Promozione scpa, sostengono il processo di

internazionalizzazione delle imprese, ospitano delegazioni straniere, promuovono la

partecipazione a mostre internazionali, fiere e a missioni all’estero. Le Camere di Commercio

Italiane all’estero, con sede nelle principali città del mondo, sono associazioni a carattere

volontario di operatori ed imprese ed hanno la finalità di favorire le relazioni economiche con le

imprese straniere interessate al mercato italiano. Esse offrono servizi ed attività per agevolare

l’ingresso delle imprese italiane sui mercati esteri e viceversa. Sulla base dell’articolato e

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complesso sistema istituzionale e associativo sopra richiamato, si inserisce il particolare momento

economico e sociale mondiale. L’esigenza di contenimento e riduzione della spesa pubblica (resa

ancor più urgente dal declassamento del debito pubblico appena intervenuto), unitamente alle

richieste di maggiore libertà economica e minori vincoli all’esercizio dell’attività d’impresa, sta al

contempo mettendo in discussione le stesse funzioni svolte dallo Stato e dagli enti locali. Il

dibattito sulla riorganizzazione del sistema pubblico a sostegno del mondo delle imprese coinvolge

pienamente anche il sistema camerale. In questo scenario, appare quindi evidente la necessità di

dare avvio a una nuova fase di autoriforma, mirata ad una sempre maggiore efficienza e qualità dei

servizi offerti dalle Camere di commercio e basata, già nell’immediato, su uno sforzo più intenso e

più esteso verso la realizzazione di alcuni servizi in forma associata. Un ruolo importante, infine,

assume il Fondo di perequazione intercamerale, che funge da volano finanziario per la

realizzazione di progetti rivolti all’elevazione della modernizzazione e dell’efficienza dei servizi

camerali, nonché di azioni a favore dello sviluppo del sistema delle imprese, con particolare

riferimento ai temi dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, ecc.

Di particolare interesse per la ricerca e la documentazione è l'attività dell'Istituto Guglielmo

Tagliacarne, fondazione dell'Unioncamere per la promozione della cultura economica. L'Istituto

provvede a realizzare ricerche economiche ed elaborazioni statistiche di particolare interesse;

inoltre svolge un'intensa attività formativa, anche nei confronti del personale camerale.

In ambito locale, come ogni parte attiva di un sistema, anche la Camera, per svolgere in modo

efficace i propri molteplici compiti, deve mantenere e sviluppare collaborazioni con le altre

Istituzioni pubbliche, con le Associazioni di categoria, le singole imprese e i clienti / utenti. Nelle

sedi dove si discutono le politiche economiche territoriali e dove si progettano le azioni per

accrescere la competitività del sistema locale, è fondamentale la sua presenza, per offrire progetti

di sviluppo del territorio, risorse finanziarie comunque importanti ed una struttura professionale e

dinamica. Le Camere di Commercio sono un punto di incontro naturale tra imprese e cittadini, tra

imprese e mercato, tra imprese ed Istituzioni; ed è esattamente attraverso questo ruolo esclusivo

che le Camere di Commercio si qualificano sempre di più come soggetti attivi per favorire lo

sviluppo economico. Questa missione, per poter essere realizzata in modo efficace, necessita di un

rapporto responsabile e trasparente, che tale si deve mantenere nel corso del tempo, con le

imprese in primis, le quali tramite le proprie Associazioni possono mettere a confronto i rispettivi

interessi. A queste si uniscono poi ulteriori interlocutori che trovano nelle Camere un’Istituzione di

riferimento, quali ordini ed associazioni professionali, associazioni dei consumatori, Pubbliche

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Amministrazioni locali, sindacati, singoli utenti.

Il sistema come sopra rappresentato che ad oggi conta dei numeri come sopra indicati è destinato

necessariamente a subire un ridimensionamento in funzione di come sarà delineato dal legislatore

il riordino del sistema camerale.

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2.AGGIORNAMENTO DEL CONTESTO TECNICO E ORGANIZZATIVO DELLA CAMERA DI COMMERCIO

Il modello organizzativo dell’Ente camerale è stato aggiornato con deliberazione della Giunta camerale n. 203 del 28/10/2013 e si struttura nel

seguente organigramma: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA CAMERA DI COMMERCIO D I ROVIGO-FUNZIONIGRAMMA 2013-2015

SEGRETARIO GENERALEDotazione

qualif ica dirig. 1 unità

SERVIZIO I dotazione Cat. D

AFFARI GENERALI – PROGRAMMAZIONE 1 unita t.p.

E CONTROLLO AREA AMMINISTRATIVA E ISTITUZIONALE AREA ECONOMICA Dotazione

(Area di competenza Segretario Generale) qualifica dirig. 1 unità

Ufficio Affari Generali – Programmazione dotazione categoria D *non coperto 1 unità

e controllo 1 unità t.p.

Segreteria di Presidenza e Organi Collegiali dotazione categoria C

Supporto all'attività degli organi decisionali 1 unità t.p.

Relazioni interistituzionali e partecipazioni dotazione categoria B

Protocollo e spedizioni, Archivio 1 unità p.t. 50%

Programmazione e Controllo di gestione *non coperto 1 unità Cat. D pt 20%

Eventi e Premi Istituzionali

SERVIZIO II dotazione Cat. D SERVIZIO III dotazione Cat. D SERVIZIO IV dotazione Cat. D SERVIZIO V dotazione Cat. D SERVIZIO VI dotazione Cat. D

REGISTRO IMPRESE-REA 1 unita t.p. RISORSE UMANE E FINANZIARIE 1 unita t.p. PROVVEDITORATO, 1 unita t.p. PROMOZIONE ECONOMICA 1 unita t.p. STATISTICA – REGOLAZIONE DEL MERCATO 1 unita t.p.

C.P.A. - ALBO IMPRESE UFFICIO TECNICO E COMUNICAZIONEARTIGIANE Ufficio Gestione Risorse Umane - dotazione Cat. D INFORMATIZZAZIONE

Bilancio e Contabilità 2 unita t.p.

Ufficio Registro Imprese, REA, dotazione Cat. D - Trattamento giuridico del personale dotazione Cat. C Ufficio Provveditorato e Ufficio dotazione Cat. D Ufficio Promozione - Commercio Estero e dotazione Cat. D Ufficio Comunicazione- Statistica – Regolazione del mercato e dotazione Cat. D

Dirittto annuale 1 unita t.p. - Relazioni sindacali 3 unità t.p. Tecnico - Risorse Tecnologiche e 1 unita t.p. Contributi 2 unita t.p. Metrologia Legale 2 unita t.p.

- Registro Imprese-REA dotazione Cat. C - Formazione Informatizzazione dotazione Cat. C - Commercio estero e Sportello per dotazione Cat. C - Brevetti e Marchi dotazione Cat. C

- Diritto annuale 9 unità t.p. - Trattamento economico del - Provveditorato 2 unità t.p. l'internazionalizzazione 2 unità t.p. - Protesti e Sanzioni 2 unità t.p.

- Rilascio smart card *non coperto 1 unità Cat. C personale - Ufficio Tecnico dotazione Cat. B - Promozione Interna ed estera - Consumatori dotazione Cat. B

- Commissione Prov.le Art.to Pt 50% - Trattamento previdenziale del - Centralino 1 unità t.p. - Supporti per l'imprenditorialità, Comitato - Studi e Osservatori Economici 1 unità t.p.

- Albo Imprese Artigiane personale - Stamperia 1 unità p.t.50% Imprenditoria femminile - Statistica e Prezzi- Gestione Bilancio e contabilità - Servizi ausiliari dotazione Cat. A - Marchio: “Polesine” - CSR Responsabilità Sociale delle Imprese

- Informatizzazione e relazioni 2 unità t.p. - Contributi - Informazione e Comunicazione pubblica informatiche 1 unita pt 50%

DOTAZIONE ORGANICA COMPLESSIVAqualifica dirigenziale n. 2 unitàCategoria D n. 15 unitàCategoria C n. 19 unitàCategoria B n. 3 unitàCategoria A n. 2 unità t.p.Categoria A n.1 unità pt 50%Totale n. 42 unità

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La dotazione organica complessiva rideterminata in n. 41 unità, incluso il Segretario Generale, al

1.10.2014, risulta così coperta e distribuita con n. 32 dipendenti a tempo pieno e n. 8 part-time:

Qualifica/categoria Dotazione

organica

n. (*)

Posti coperti

al 1/10/2014

n. (*)

Posti vacanti e

Disponibili

n. (*)

Dirigenziale 2 1 1

Categoria D.3

Categoria D.1

5

10

5

10

0

Categoria C 19 19 0

Categoria B.1 3 3 0

Categoria A 3 3 0

TOTALE 41 40 1

NB: rappresentazione in unità senza tener conto dei part-time

L'Ente camerale nel corso del 2013 ha provveduto a rideterminare la dotazione organica

complessiva adottando un nuovo modello di organizzazione delle risorse umane con l'obiettivo

specifico di individuare i profili professionali e la quantità degli stessi necessari allo svolgimento

delle attività assegnate dalla legge o dall'amministrazione.

Nondimeno l'azione tesa a ridefinire i criteri generali di organizzazione, oltre a perseguire obiettivi

di miglioramento delle prestazioni e dei servizi, risponde alle esigenze di contenimento e

progressiva riduzione della spesa per le politiche del personale anche attraverso il blocco del turn

over del personale dei livelli cessato dal servizio per il triennio 2013-2015.

La struttura organizzativa studiata dall'Amministrazione conta su n. 42 unità lavorative a tempo

indeterminato, distinte tra personale dei livelli delle categorie A-B-C- e D (n. 40 unità), e due unità

della qualifica dirigenziale, delle quali una anche con funzioni di Segretario Generale, a capo delle

due Aree Amministrativo/Istituzionale e Promozionale poste a base della macro-organizzazione

della Camera di Commercio.

Nel corso degli ultimi anni la gestione del personale ha impattato con le nuove disposizioni

normative quali il D.Lgs 150/2009 noto anche come "Riforma Brunetta", che ha riformato in

maniera importante la realtà delle Pubbliche Amministrazioni. Come noto, tale decreto contiene

disposizioni innovative e modifiche alle normative vigenti, in particolare al D. Lgs n. 165/2001 e

riserva particolare attenzione alla valorizzazione e regolamentazione della valutazione, al salario

accessorio e alla contrattazione. Per la verità, il successivo D. Lgs 141 del 1° agosto 2011 ha

apportato modifiche e integrazioni che, almeno temporaneamente, attenuano la portata della

riforma, rinviando alla prossima tornata contrattuale l'applicazione di alcune disposizioni

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normative, tuttavia la "svolta" che ci si attende per le Pubbliche Amministrazioni appare epocale.

Anche l'Ente camerale polesano ha approvato il proprio Sistema di misurazione e valutazione della

performance, nel cui ambito sono disciplinate le metodologie relative afferenti il personale. Tra la

fine dell'anno in corso e l'inizio del prossimo anno tali metodologie, riferite ai dirigenti e al

personale non dirigente saranno oggetto di ulteriore rivisitazione, al fine di adeguarle

maggiormente ad un modello di gestione basato sulla programmazione delle attività dell’Ente,

all’individuazione di obiettivi sia a livello di Amministrazione nel suo complesso, che a livello di

singole aree organizzative e conseguente rilevazione della performance realizzata, attraverso un

sistema di indicatori che permettano di quantificare e quindi confrontare target attesi e conseguiti.

E’ un modello che la Camera di Commercio ha peraltro già adottato da alcuni anni e che la “riforma

Brunetta” intensifica ulteriormente, al fine di rivestire un ruolo centrale e ispiratore dei sistemi di

misurazione e valutazione della performance, sia riferita all'Ente nel suo complesso, sia riferita alla

performance individuale. D’altra parte, il blocco dei rinnovi contrattuali ed il congelamento del

trattamento economico e delle progressioni orizzontali dei dipendenti e il taglio generale alle

risorse delle Camere di Commercio, impongono all'Ente, una maggior attenzione nella delicata

attività di valorizzazione ed incentivazione delle risorse umane e nella valutazione sul migliore

utilizzo delle risorse stesse; ciò comporterà la crescente necessità per la dirigenza di verificare

l’effettiva produttività delle risorse umane ad essa assegnate.

Il pieno raggiungimento degli obbiettivi fissati sarà certificato, dall’Organo di Valutazione

Strategica, ora OIV, di cui all’art. 35 del D.P.R. n. 254/2005, e art.14 del Decreto Legislativo 27

ottobre 2009 n. 150, composto da n. 1 esperto esterno all’Amministrazione, scelto sulla base di

comprovate doti di professionalità ed esperienza in campo giuridico, economico ed amministrativo.

Nel rispetto delle innovazioni introdotte dalle nuove norme legislative, sarà importante constatare

la crescita professionale del personale, oltre che tramite l’attività di verifica finale operata

dall’Organo di Valutazione Strategica (OIV) con l’ausilio di parametri di tipo numerico-quantitativo,

anche tramite un costante monitoraggio in corso di esercizio che consentirà alla Giunta, all’Organo

di Valutazione ed al Segretario Generale di verificare il raggiungimento degli obiettivi d’efficienza,

efficacia ed economicità assegnati ai dirigenti.

Per incentivare maggiormente il personale al raggiungimento di un miglior livello quantitativo e

qualitativo nell’erogazione dei servizi, l’Amministrazione intende affinare ancor più nell’anno 2015 i

criteri meritocratici per la valutazione individuale, da parte della Dirigenza, del livello partecipativo

del singolo dipendente alla Produttività Collettiva, con conseguente diversificazione dell’erogazione

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dei relativi compensi, criteri, peraltro, già introdotti nel Contratto Decentrato oggi vigente.

2.2 LE INFRASTRUTTURE E LE RISORSE TECNOLOGICHE

Le Infrastrutture:

Alla data del 1 ottobre 2014 gli immobili in uso alla Camera di Commercio di Rovigo sono quelli

risultanti dai prospetti seguenti:

n. PROPRIETA'

1 SEDE = Piazza Garibaldi n. 6 45100

ROVIGO

All'interno della sede camerale sono presenti ;

• 2 uffici dell'AZIENDA SPECIALE PER I

MERCATI ORTOFRUTTICOLI DI LUSIA E

ROSOLINA;

• 1 ufficio a disposizione di T2I

2 PALAZZO RETROBORSA Via T. Fraccon, 17

45100 ROVIGO

Al secondo piano del Palazzo Retroborsa sono

presenti due entità di programmazione per lo

sviluppo locale delle zone rurali denominati

GAL con contratto di comodato oneroso:

1) GAL - ADIGE rimborso forfetario 2.640,00 +

IVA/annuo

2) GAL -DELTA -PO rimborso forfetario 3.600,00

+ IVA/annuo

3 MAGAZZINO/ARCHIVIO Piazza F.lli Cervi,

9/10 45100 ROVIGO

4 MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI LUSIA Via

Provvidenza, n. 1 45020 LUSIA

La gestione avviene attraverso:

L'AZIENDA SPECIALE PER I MERCATI

ORTOFRUTTICOLI DI LUSIA E ROSOLINA.

5 MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI

ROSOLINA di via Po Brondolo n. 43 -

45010 Rosolina (RO)

La gestione avviene attraverso

L'AZIENDA SPECIALE PER I MERCATI

ORTOFRUTTICOLI DI LUSIA E ROSOLINA.

FITTI ATTIVI PER LOCALI DI PROPRIETA’ DELL’ENTE CAMERALE

BAR CAFFE' BORSA - SOC. MOBY DICK DI

PAPARELLA L. & C. S.N.C.

(BAR P.ZZA GARIBALDI N. 2 - ROVIGO)

Canone:

Mensile: € 3.225,55 (IVA comp.);

Annuo: € 38.706,60 (IVA comp.);

oltre il rimborso dei consumi annuali effettivi di

acqua, luce, gas.

TABACCHERIA TOSINI MARCO

(NEGOZIO P.ZZA GARIBALDI N. 4 - ROVIGO)

Canone:

Mensile: € 372,03 (IVA comp.);

Annuo: € 4.464,36 (IVA comp.);

oltre il rimborso dei consumi annuali effettivi di gas

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Rispetto al quadro come sopra delineato nel corso del 2014 si procederà al rientro di tutti gli uffici

camerali nella sede centrale di Piazza Garibaldi, per riuscire già a partire dal 2015 a recuperare

maggiori risorse mediante affitto dei locali del Palazzo Retroborsa.

Le risorse Tecnologiche

Alla data del 1 ottobre 2014 le risorse tecnologiche e la relativa infrastruttura di cui si avvale la

Camera per la propria operatività istituzionale, possono essere così descritte ed elencate:

• 2 edifici in proprietà: la Sede camerale e il Palazzo Retroborsa, dotati di sportelli per erogazione

di servizi al pubblico, e di cablaggio strutturato; il secondo, nei pressi della sede, è stato

ristrutturato recentemente, con un cablaggio più aggiornato alle ultime evoluzioni

tecnologiche, mentre per il primo è in corso una imponente ristrutturazione, che comprende la

infrastruttura tecnologica;

• 4 sale conferenze di cui 2 con allestimenti multimediali fissi ed un Sistema di videoconferenza

attivo, e altre 2 con dispositivi di proiezione mobile. Si dispone di n. 4 pc portatili, per l'uso

durante convegni, riunioni, webconference, etc. In fase di ristrutturazione il Salone del Grano

sarà dotato di un impianto multimediale per conferenze di maggior spessore; in base al budget,

potranno essere effettuate delle predisposizioni per future implementazioni;

• 50 postazioni di lavoro “stabili” (42 dipendenti di ruolo, 5 esterni/aziende, 3 postazioni

intercambiabili Registro Imprese), e varie postazioni ad uso del personale tecnico specialistico

(grafica, web, tele/assistenza, installazioni, formazione, riparazioni), alcuni pc portatili. A

magazzino disponiamo di alcuni pc, pronti per le emergenze, e di pc ritirati in quanto obsoleti,

dei quali alcuni tuttavia potrebbero essere utilizzati in situazioni di emergenza; il turn-over per

obsolescenza tecnologica impone acquisti graduati nel tempo;

• 4 servers fisici (2 Esxi Vmware, 1 videosorveglianza, 1 backup) e 6 virtualizzati VmWare di cui n

3 per la gestione del dominio windows ed 1 per gestione di prenotazione sale e monitoraggio

servers

• Rapporto numero PC/numero personale che opera all’interno della Camera 65 /47 = 1,38;

• Storage condiviso intranet 3 TeraByte. Lo storage condiviso è quello utilizzato per le aree

compartimentali del dominio interno dove vengono condivisi i documenti di area e per la

intranet. E' in corso di progettazione la implementazione di un sistema nas network attached

storage ad 8 bay disks per rafforzare la infrastruttura ed il backup dei dati. E' stato

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implementato il sistema di backup detto “file non in linea” di Microsoft, su 4 postazioni, tramite

il quale i documenti risiedono nel server e sono backuppati ogni giorno alla chiusura; si prevede

di estenderlo ulteriormente ad altre postazioni più strategiche: dirigenti, capiservizio, etc.

• Numero documenti pubblicati su Intranet = 290 circa, comprensivi della rassegna stampa;

• Sito Internet: n.ro “articoli” pubblicati = 620; si prevedono aggiornamenti e migliorie strutturali

allo scopo di mantenere il sito efficiente e al passo con l'evoluzione del web 2.0; è disponibile

un sistema di newsletter, incluso nel sito;

• 45 stampanti o multifunzione/fax, di cui 17 sostituite recentemente usufruendo di convenzione

Consip, con modelli fronte/retro e scheda di rete. E’ in corso di prosecuzione un progetto,

accompagnato da opportune analisi, per razionalizzare ulteriormente l’impiego e la

dislocazione delle periferiche di stampa e ridurre i consumi della carta; alcune stampanti,

oramai obsolete ed i cui costi di manutenzione superano il valore del cespite, dovranno essere

dismesse; si prevede in tale frangente l'acquisizione di un multifunzione a colori, in rete,

formato A3;

• 2 stampanti di badge per erogare dispositivi di firma digitale;

• sistema di telefonia VoIP, completato a novembre 2012, che si avvale di switches Cisco “power

over ethernet”

Il parco hardware si compone di oltre 430 dispositivi singolarmente soggetti a

manutenzione e turnover ed oltre 600 installazione software soggette ad aggiornamenti.

Il numero di postazioni di lavoro predisposte deve essere superiore al numero di personale

in organico per questi motivi:

− poter far fronte alle esigenze di ciascun periodo (personale a tempo determinato);

− poter far fronte a guasti alle stazioni di lavoro ed in particolare gli sportelli al pubblico mediante

sostituzione di PC ottenendo un risparmio sui contratti di assistenza;

Del parco PC attualmente installato il 15% ha un’età media superiore a sei anni. Il

rimanente 85 % è costituito da PC con età media inferiore ai cinque anni.

La rete informatica interna, è dotata di una interfaccia Intranet che viene usufruita per la

erogazione di informazioni e connessioni a servizi internet per i dipendenti camerali. In particolare

è utilizzata per i seguenti servizi e/o diffusione di documenti:

1. richieste di permessi (ferie, congedi, missioni, etc)

2. rassegna stampa;

3. regolamenti interni;

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4. indirizzario camerale,

5. cartellino orario,

6. menu aggiornato delle varie procedure.

Tutti i dipendenti sono dotati di casella di posta elettronica e P.E.C., anche il personale di

livello inferiore è stato dotato degli strumenti informatici di base, intranet e posta elettronica, onde

ottimizzare il flusso informativo.

La Camera dispone di alcune caselle di Posta Elettronica Certificata istituzionale e del protocollo

informatico. E’ infatti oramai consolidato da tempo presso la totalità degli uffici l’utilizzo del

protocollo informatico, comprensivo di fascicolazione delle pratiche, grazie ai sistemi LegalCycle e

LegalForm di Infocamere, con archivi custoditi presso i server delle medesima società consortile.

La gestione delle richieste ed interventi di assistenza tecnica, prevede un sistema scritturale che

comprende la tracciabilità degli stessi, usufruendo della firma elettronica e la reportistica in-

itinere.

Il costo di gestione dei sistemi informatici ed assistenza è tenuto al minimo livello, grazie

alla collaborazione e disponibilità del personale interno ed alla programmazione strutturata degli

interventi su base settimanale.

Per il futuro è previsto un aggiornamento nella formazione del personale tecnico preposto,

allo scopo di far fronte alla continua evoluzione dei sistemi informatici.

Ove possibile ed in base alle risorse, viene implementato il progetto di realizzare in casa la grafica

di cui la Camera continuativamente si avvale (progetto grafico e prestampa), per la riduzione dei

costi e miglioramento del prodotto finale. Tale progetto potrà comprendere anche e non solo

l'ambito di gestione della cartellonistica e segnaletica interna.

Livello Servizi telematici

Dispositivi elettronici rilasciati alla utenza attraverso gli uffici camerali preposti:

Descrizione 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Carte

tachigrafiche== 10 491 1.063 637 440 503 941 1072 964 655

Business Key == == == 21 112 96 109 293 198 455 376

Carta

nazionale

dei servizi

496 787 862 362 691 505 594 987 711 865 591

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3.VALUTAZIONE DELLO STATO DI ATTUAZIONE DI OBIETTIVI E PROGRAMMI DEL PROGRAMMA

PLURIENNALE

Con il nuovo indirizzo programmatico e strumento di gestione, si deve dar conto della realizzazione

degli obiettivi; ciò ora è possibile ripartendo dalla relazione che illustra gli obiettivi del programma

pluriennale, per poi parzialmente analizzare, in termini di azioni, quanto previsto nell’esercizio

2014, quanto realizzato o in corso di realizzazione nei precedenti esercizi e quanto trasferito al

prossimo/i esercizio/i.

Per quanto concerne gli obiettivi riportati nel piano quinquennale, si rappresenta quanto segue.

Azioni a favore dei settori economici

Per quanto concerne gli interventi a favore dei singoli settori si prevedono le seguenti linee di

intervento specifico:

Settore primario

Riqualificazione e rilancio dei Mercati Ortofrutticoli di Lusia e Rosolina. Nell’ottica di filiera,

costituzione di un “Intesa per l’agroalimentare”, come luogo di raccordo e coordinamento per le

politiche di settore, che potrà trovare nell’Azienda Speciale per i Mercati di Lusia e Rosolina, quale

Agenzia specializzata per la commercializzazione, valorizzazione e promozione dei prodotti tipici, lo

strumento operativo. Sostegno alle iniziative/progettualità delle Associazioni del settore volte

principalmente alla promozione delle filiere e delle produzioni locali.

Stato di attuazione: il Piano di rilancio dei Mercati, contenente le linee strategiche di sviluppo

dell’Azienda, in mancanza dei fondi necessari per gli interventi infrastrutturali, mira a nuovi

obiettivi, in linea con il contenimento delle spese e la ristrettezza delle risorse, diretti ad favorire

nuovi interventi sulle strutture realizzati dagli operatori al fine di modernizzare le modalità

commerciali.

In previsione dell'accorpamento con la Camera di Commercio di Venezia e tenuto conto che la

linea del legislatore sembra andare verso una razionalizzazione anche delle Aziende Speciali e delle

partecipate del sistema camerale, si dovrà cominciare a ragionare su una possibile sinergia con

altre strutture.

Continua l’impegno dell’Azienda per realizzare in maniera diretta, sia con la collaborazione delle

Associazioni, che con il sostegno ad iniziative (progetti specifici, organizzazione e partecipazione a

fiere) promosse da soggetti terzi, per la valorizzazione e la promozione dei prodotti polesani. Tra

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queste, si segnala il costante apporto fornito ai Consorzi di Promozione e Tutela dei prodotti locali

che hanno ottenuto il marchio DOP (aglio) e IGP (insalata di Lusia). E' stata attivata una prima

collaborazione operativa con la Grande Distribuzione e la partecipazione di sistema a

manifestazioni di interesse nazionale.

Nel 2014, inoltre, la Camera ha pubblicato un bando riservato alle imprese agricole, per

l'erogazione di contributi alle imprese esercenti attività di supporto alla produzione vegetale per gli

adempimenti di cui al D.Lgs n. 81/2008.

Cooperazione e Pesca

Sostegno al movimento cooperativistico e ad iniziative di carattere promozionale e formativo nel

settore specifico.

Stato di attuazione: in linea con gli obiettivi sopra descritti, sono stati finanziati nel corso degli anni

progetti e iniziative dirette alla valorizzazione del sistema delle imprese cooperative. Per il 2014 i

progetti, attualmente finanziati, sono tre e mirano, rispettivamente, alla gestione di uno “Sportello

informativo a sostegno del settore pesca”, alla realizzazione di una “Agenzia per l'impresa sociale”

e al supporto delle imprese del settore con linee guida per l'applicazione dei sistemi di gestione

integrata qualità, responsabilità amministrativa, sociale e sicurezza”. E' stato avviato anche un

progetto di promozione della cosiddetta “Economia sociale”, in continua espansione nel nostro

terrotorio.

Artigianato di produzione e industria

Sostegno alla progettualità specifica, sia nel campo dell’innovazione, di prodotto e di processo, che

nel campo della formazione anche con metodi innovativi, della diffusione e acquisizione di

tecnologie e della ricerca.

Sostegno alle azioni di gruppo per la “visibilità competitiva” delle aziende (iniziative promozionali

sui mercati interni ed esteri, contatti con operatori esteri, marchi di identificazione delle

specializzazioni e di provenienza territoriale, ecc.).

Stato di attuazione: in linea con gli obiettivi sopra descritti, sono stati finanziati nel corso degli anni

progetti e iniziative promosse dalle Associazioni di categoria, tese anche all’innovazione,

formazione ed accesso al credito delle imprese polesane.

In particolare per il 2014, in materia di innovazione, risultano avviate le seguenti iniziative:

➢ “Protocollo Polesine” che prevede la realizzazione per il tramite della Camera di Commercio

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delle seguenti iniziative finanziate da fondi regionali:

• Servizi alle imprese. E' Stato attivato un bando a sportello per la ricerca di Temporary

manager, con un plafond disponibile di € 1.000.000,00 e con un contributo concedibile pari

al 40% del costo relativo al temporary manager, con un massimale di € 30.000,00. Il tutto

previa la definizione di un accordo con Federmanager e Manageritalia.

• Finanziamenti agevolati. E' previsto un contributo regionale in conto abbattimento

interessi su operazioni di investimento assistite in linea prioritaria da fondi BEI. Ciò sarà

possibile con la messa a disposizione della Camera dii Commercio di Rovigo di un plafond di

€ 5.000.000,00 per erogazione di Finanziamenti a tasso agevolato, con rimborso minimo 36

mesi e massimo 180 mesi (con 12 mesi massimi di preammortamento) e con una copertura

dell’investimento: sino al 100%.

• Incubatori certificati. Concessione di un contributo in conto capitale di € 200.000,00 alla

Camera di Rovigo per la costituzione di un incubatore certificato destinato all’inserimento

di start-up innovative.

• Desk Italia/Polesine. E' inoltre prevista l'istituzione presso la Camera di Rovigo di uno

sportello Desk Italia per promuovere le potenzialità del territorio polesano ed attrarre

investitori esteri, con una dotazione finanziaria di € 200.000,00.

➢ realizzazione di azioni per per la diffusione e la promozione delle iniziative come sopra previste

dal Protocollo Polesine, onde informare le imprese, tramite attività promozionali e incontri, da

tenersi nell'ambito del territorio provinciale, così da raggiungere il maggior numero di

imprenditori.

➢ realizzazione di azioni di innovazione e trasferimento tecnologico per le piccole e medie

imprese della provincia di Rovigo: è stata avviata una procedura di manifestazione di interesse

per la contribuzione di progetti finalizzati a atele obiettivo.

➢ due iniziative per la realizzazione di momenti informativi e formativi a favore delle piccole e

medie imprese della provincia di Rovigo:

a) progetto: "Realizzazione di azioni formative e informative le piccole e medie imprese

della provincia di Rovigo”.

b) Progetto "Efficienza energetica: risparmio per il territorio, opportunità di sviluppo per le

imprese” con il quale si propone di diffondere tra le imprese artigiane una maggior cultura

in tema di utilizzo delle diverse fonti di energia, in particolare far acquisire nuove

conoscenze e competenze in materia in linea con le improrogabili esigenze di tutela

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dell'ambiente e risparmio energetico.

Sul tema dell'innovazione, nel corso del 2014, si è spinta molto l'attività di T2I scarl, società

partecipata al 20% dalla Camera di Rovigo e all'80% da quella di Treviso, tipicamente rivolta

all'innovazione ed al trasferimento tecnologico.

Internazionalizzazione

In tema di internazionalizzazione, la Camera si è convenzionata con Padova Promex, l'apposita

Azienda speciale della Camera di Commercio di Padova, con la cui collaborazione si dà supporto

alle aziende polesane che vogliono partecipare ad iniziative all'estero.

La Camera, in collaborazione con le associazioni produttive, ha realizzato, inoltre, l'iniziativa Meet-

in Polesine Convention Bureau (MIP-CB), al fine di promuovere Rovigo, il Polesine ed il Delta del Po

come nuova destinazione turistica “green”, anche per il settore business.

La manifestazione tenutasi dall’11 al 14 Ottobre ha visto la realizzazione di un Roadshow che ha

portato nel territorio polesano 15 buyers, tra italiani e stranieri provenienti principalmente da

Europa, Russia ed Est EU, USA.

Anche nel 2014 si è assicurato il contributo alle imprese polesane per la partecipazione a fiere e

manifestazioni in Italia ed all'estero.

Commercio

Rivalutazione dei centri storici, con sostegno a progetti specifici riguardanti la rivitalizzazione dei

centri urbani e della piccola distribuzione.

Stato di attuazione: in linea con gli obiettivi sopra descritti, sono stati erogati supporti organizzativi

e finanziari ad iniziative promosse dalle Associazioni di categoria, volte a rilanciare il ruolo dei

principali centri storici del Polesine e, nel contempo, a promuovere i prodotti locali. Attualmente,

in relazione alla programmazione 2014 risultano supportati alcuni progetti per la realizzazione di

eventi che valorizzino il centro storico di Rovigo (“Fiori, Sapori e Moda in centro” - “Botteghe

Storiche” - “Mercato europeo del commercio ambulante”) e di Lendinara.

Turismo

Il settore economico che appare avere le maggiori chances di crescita è il turismo. Le attività

turistiche, come è stato riconosciuto da autorevoli studi, devono pertanto assumere un ruolo di

guida nei prossimi anni nell’ambito dell’economia provinciale, candidando il territorio, attraverso i

suoi rappresentanti ufficiali, a riqualificarsi secondo un modello funzionale ad uno sviluppo

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sostenibile, che porti anche all’incentivazione di attività produttive legate all’agricoltura e

all’artigianato tradizionale. Lo strumento per conseguire questo obiettivo è quello, da una parte, di

coordinare le iniziative dei vari Enti ed Organismi e, dall’altra, di dar corpo a progettualità

trasversali di grande respiro e di forte impatto, anche fruendo delle diverse linee di finanziamento

regionali ed europee. Iniziative per l’avvio di un sistema turistico di visitazione ed esperienza del

territorio integrato (percorsi ciclo-equo-fluvio-marittimi, collegati con valenze artistiche e culturali,

punti di degustazione enogastronomica, emergenze ambientali e culturali e infrastrutture di

servizio e di ospitalità).

Stato di attuazione: nel 2014, è proseguita l'azione di supporto alla diffusione del marchio

"Polesine", creato nell'ambito del Progetto "Polesine Grandi Orizzonti", avviato in stretta

collaborazione con i diversi attori in ambito turistico-promozionale, grazie ad un finanziamento

della Fondazione CARIPARO (Provincia, Parco del Delta e CARD del Po), che ha consentito ai diversi

attori istituzionali e privati di operare in sinergia e su progettualità condivise per lo sviluppo del

settore turistico polesano; ciò al fine di attuare una politica coordinata tra tutti i soggetti che si

occupano di turismo e di promozione turistica, con l' adozione di un marchio identificativo del

territorio e delle sue eccellenze.

La Camera collabora, inoltre, con l’Ente Parco regionale del Delta del Po per la realizzazione di

progetti specifici, affiancandosi ai GAL ed al CONSVIPO per il cofinanziamento delle iniziative nel

settore specifico. Sostiene in qualità di socio l’attività dell’Assonautica Polesana e dell'Unione

Navigazione interna.

Trasporti

Sostegno e collaborazione in ordine a iniziative per la razionalizzazione dei collegamenti e le

funzionalità logistiche delle infrastrutture presenti e potenziali sul territorio (Interporto di Rovigo,

Porto Levante, AIA, Area dell’Autodromo, ecc.).

Stato di attuazione: in linea con gli obiettivi sopra descritti, la Camera continua il sostegno alle

infrastrutture partecipando, in qualità di socio, alle società del settore.

Assicurazioni, Finanza e credito; Servizi alle imprese.

Realizzazione e messa a regime del progetto camerale per il sostegno per l’accesso al credito da

parte delle PMI. Revisione del Regolamento camerale per l’erogazione dei contributi ai Confidi.

Potenziamento dei servizi per l’imprenditoria.

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Stato di attuazione: su questo versante, la Camera ha profuso un grande impegno nella

realizzazione di azioni dirette e nel finanziamento di progetti attuati dalle Associazioni di categoria.

In sintonia con le esigenze rappresentate della imprese, è stato operato un aggiornamento del

Regolamento per l’erogazione dei contributi ai confidi provinciali, dopo la revisione operata nel

2013.

E' perseguita l'attività relativa al progetto "Microcredito d'impresa", avviato nel 2012 su input della

Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con la consorella

patavina e le Province di Rovigo e Padova.

E' perseguita l'importante attività, svolta in passato dall'Azienda Speciale Polesine Innovazione oggi

confluita nella partecipata T2I, di incubatore d'impresa e di formazione ai neo imprenditori. in

collaborazione con la Regione Veneto, per quanto concerne l'imprenditorialità femminile e

giovanile.

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4. LE RISORSE ECONOMICHE, FINANZIARIE E PATRIMONIALI

In vista delle decisioni da assumere in sede di programmazione economico-patrimoniale per il

prossimo triennio devono essere tenute in debita considerazione le recenti disposizioni adottate

sia a livello governativo in materia di riforma della pubblica amministrazione, sia a livello di

governance della Camera di Commercio di Rovigo, che determinano in maniera significativa la

necessità dell'Ente di rimodulare, rispetto agli anni precedenti, le strategie di gestione economico-

finanziaria al fine di recepire le disposizioni legislative e decisionali interne intervenute:

• decreto legge 24 giugno 2014, 90, convertito con modificazioni nella legge 114/2014, che

all'art. 28 dispone “Nelle more del riordino del sistema delle camere di commercio,

industria, artigianato e agricoltura, l'importo del diritto annuale di cui all'art. 18 della legge

29 dicembre 1993, n. 580, e successive modificazioni, come determinato per l'anno 2014, è

ridotto, per l'anno 2015, del 35 per cento, per l'anno 2016, del 40 per cento e, a decorrere

dall'anno 2017, del 50 per cento.”;

• la deliberazione del Consiglio n. 10 del 30 luglio scorso con la quale si è dato avvio,

analogamente a quanto adottato dal Consiglio della Camera di commercio di Venezia, alla

procedura finalizzata all'aggregazione fra la Camera di commercio di Rovigo e la Camera di

Commercio di Venezia, con l'obbiettivo di ottenere la razionalizzazione dei costi generali,

economie di scala e sinergie tra i due Enti camerali tali da creare uno spazio, nella misura in

cui si riescano a raggiungere tali risparmi in termini di riduzione dei costi strutturali, per

continuare a svolgere il ruolo proprio degli enti camerali quali propulsori del sistema

economico del territorio.

Allo stato attuale, comunque, bisogna evidenziare che gli interventi sopra descritti non agiscono

con tempistiche che si possono definire sinergiche in quanto, mentre le misure di riduzione del

diritto, e quindi del conseguente taglio alle risorse finanziarie a disposizione degli Enti camerali, è

di immediata applicazione, quella inerente il preannunciato accorpamento della Camera di Rovigo

con la Camera di Venezia in un unico organismo trova tempi più lunghi di attuazione in quanto la

materia necessita di specifici provvedimenti legislativi e normativi non ancora disponibili.

Innanzitutto la previsione delle entrate tiene conto delle disposizioni introdotte dall'art. 28 del dl

90/2014, convertito con modifiche nella legge 114/2014, che introduce il taglio del diritto annuo

dovuto alle imprese rispettivamente del 35% nel 2015, 40% nel 2016 e del 50% dal 2017, rispetto

alle misure in vigore nel 2014.

In linea con le proposte di riforma degli Enti camerali, definite dall'Assemblea dei Presidenti delle

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Camere di commercio nella seduta del 29.4.2014, non è più previsto il contributo da Fondo

Perequativo per rigidità di bilancio che, fino al 2014, ha finanziato il bilancio camerale con una

entrata mediamente calcolata nel triennio 2012-2014 quantificabile in circa € 273.000,00, che

costituiscono così ulteriori minori entrate a partire dal 2015.

Ai fini di contenere i rilevanti effetti negativi delle disposizioni di taglio del diritto camerale si

ritiene, nelle more del completamento di riforma della P.A. e dell'impatto che questa a sua volta

avrà sul percorso di autoriforma intrapreso dal Sistema camerale, di individuare alcune prime linee

strategiche, tese alla razionalizzazione e riduzione dei costi gestionali, che possono essere qui

sinteticamente individuati:

• riduzione dei costi di funzionamento attraverso la razionalizzazione degli spazi nei quali si

svolgono le varie attività della Camera di Commercio, attraverso la concentrazione di tutti gli

uffici presso la sede storca dell'Ente e la contestuale messa a disposizione dei locali del c.d.

Palazzo Retroborsa, sulla cui destinazione si possono eventualmente studiare soluzioni di

redditività attraverso la concessione in affitto o la vendita.

Con questa manovra si può stimare in circa € 70.000,00/anno il risparmio derivante in termini di

minori costi per utenze, manutenzioni ordinarie e spese varie di funzionamento;

• determinazione delle quote associative del sistema camerale di livello regionale (Unioncamere

Veneto/Veneto Promozione) e nazionale (Unioncamere) prevedendo un taglio progressivo a

partire dal 2015 nella stessa misura del taglio previsto per il diritto annuo; la simulazione porta

a determinare minori trasferimenti già a partire dall'esercizio 2015 di circa € 65.000,00;

ulteriori economie potranno eventualmente derivare dalle eventuali decisioni, che a breve

saranno assunte a livello nazionale, al fine di armonizzare la misura dei contributi a favore di

Unioncamere con le minori risorse a disposizione degli Enti camerali associati;

• assicurare la riduzione delle spese di personale, sia del personale dei livelli che dirigenziale, al

lordo degli oneri riflessi e dell'IRAP, garantendo il contenimento della dinamica retributiva e

occupazionale, attraverso il blocco del turn-over, per il personale cessato dal servizio

volontariamente ovvero cessato a seguito dell'applicazione delle disposizioni di cui all'art. 72,

comma 11 del DL 112/2008, nel testo sostituito dall'art. 1, comma 5, del DL 90/2014,

convertito con modificazioni in legge 114/2014 che, nel riscrivere la disciplina relativa alla

risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro, procedimentalizza e mette a regime una misura

utile per attuare politiche di ricambio generazionale, prima applicabile solo fino al 31.12.2014;

nell'ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale si stima di consolidare,

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a fine del 2017, una minore spesa in termini di trattamento obbligatorio di circa € 190.000;

nell'ambito della riduzione della spesa per il personale si intende proseguire nella manovra già

intrapresa da qualche anno di progressiva riduzione del trattamento accessorio.

In relazione alle considerazioni come sopra riportate le risorse economiche sulle quali, alla data di

redazione del presente documento, si stima che il nostro Ente possa, in previsione, contare per

l’esercizio 2015 sono indicate di seguito.

TOTALE PROVENTI CORRENTI € 6.143.380

Diritto annuale € 3.121.800

Diritti di segreteria € 890.000

Contributi trasferimenti ed altre entrate € 2.057.200

Proventi gestione servizi € 74.380

Le risorse necessarie complessivamente per far fronte agli oneri correnti delle attività

programmate sono stimate, invece, in circa € 6.402.209,00, come illustrato nella seguente tabella:

TOTALE ONERI CORRENTI € 6.402.209

Personale € 1.673.861

Funzionamento € 1.402.578

Interventi economici € 2.291.650

Ammortamenti ed accantonamenti € 1.034.120

Per ciò che concerne gli investimenti invece la situazione può essere così riassunta:

TOTALE INVESTIMENTI € 170.000

Immateriali (ancora non definiti)

Materiali € 170.000

Finanziari (ancora non definiti)

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5. OBIETTIVI E PROGRAMMI D’INTERVENTO

Il 2015, come già anticipato nei precedenti paragrafi, sarà per la Camera di Commercio di Rovigo

un anno di svolta e di profondi cambiamenti per il taglio alle risorse, determinatosi a seguito della

riduzione del 35% del diritto annuo disposta con D.L. 90/2014, e per l'avvio del progetto di

accorpamento con la Camera di Commercio di Venezia, la cui procedura si prevede sarà conclusa

entro giugno p.v. con la nascita di una unica Camera di Commercio che prenderà il nome di

“Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA) di Venezia Rovigo Delta –

Lagunare.

Si tratta del primo accorpamento tra Camere di Commercio in Italia, e conseguentemente, privo di

esperienze e sperimentazioni precedenti cui far riferimento, ma che fonda le basi sulle seguenti

aspettative/prospettive di benefici per il territorio e il sistema delle imprese locali:

1. il rafforzamento degli assi di intervento sui temi della portualità, ricordando che oltre al

Porto di Chioggia sussiste anche quello di Porto Levante nell’area polesana ed entrambi già

soggiacciono alla vigilanza della Capitaneria di Porto della città clodiense;

2. una interrelazione più generale sui temi infrastrutturali e della navigazione interna, che

guardi ad una maggiore facilità di collegamento anche con altre regioni e territori,

attraendo traffici di merci da convogliare sui due porti citati, anche per il tramite

dell'Interporto di Rovigo e delle aree attrezzate logistiche disponibili, di cui il Polesine oggi

ha grande offerta;

3. una migliore strategia di sviluppo del turismo, non solo balneare, ma anche legato alla visita

di quegli ecosistemi poco noti, ma non per questo meno fascinosi, come l’area del Delta del

Po o e la laguna Sud come strumenti che potrebbero essere sinergici per la migliore

conoscenza poi delle aree interne;

4. realizzazione di politiche comuni per lo sviluppo della pesca, una attività in sofferenza, ma

essenziale per le realtà economiche considerate;

5. un altro punto di comune interesse è quello legato alla valorizzazione delle produzioni

tipiche locali del primario che apre poi due scenari:

• messa a fattor comune dei Mercati ortofrutticoli già esistenti nei territori, Lusia,

Rosolina, dove Camera di Commercio di Rovigo è presente con la propria Azienda

speciale, e Brondolo;

• attenzione alle imprese che si occupano non solo delle produzioni, ma anche della

trasformazione e della vendita.

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6. prospettive nell’area culturale e nel rapporto con gli istituti universitari: Venezia, così come

Rovigo, hanno una tradizione di attenzione al binomio cultura/impresa che dovrà essere

rafforzato mettendo a fattor comune ciò che esiste nei due territori;

7. l’accesso ai fondi strutturali della tornata 2014 – 2020 che potrebbe essere più semplice per

un soggetto con queste caratteristiche in strettissima sinergia con l’Unioncamere Nazionale

e del Veneto;

8. sviluppo e interazione strategica delle Aziende speciali già esistenti, anche pensando ad

accorpamenti tra le stesse o alla costituzione di nuovi e diversi soggetti che sostituiscano

quelli esistenti e permettano la gestione di quanto affidato in modo più razionale.

La presente Relazione, nelle more di conclusione delle procedure di accorpamento, viene costruita

ancora nella dimensione territoriale e strutturale della Camera di Commercio di Rovigo che, causa

il taglio alle risorse provenienti dal Diritto Annuale, vede notevolmente ridimensionata nel 2015

l'azione promozionale diretta al territorio e alle imprese.

Gli obiettivi strategici e le linee programmatiche vengono quindi confermate sostanzialmente nei

contenuti generali, con un forte dimensionamento delle risorse in attesa della necessaria

integrazione/aggiornamento che sarà necessariamente operata alla conclusione della procedura di

accorpamento.

In questa sede per ciascuna Area vengono riportate le schede relative ad ogni Obiettivo strategico

individuato, indicando lo stato di attuazione e linee programmatiche e di indirizzo per l'anno 2015.

Area Strategica 1 – La Camera di Commercio come Pubblica Amministrazione per le Imprese

La particolare situazione economico-sociale della provincia e del Paese sollecita la Camera

nell'offrire all'impresa strumenti concreti per meglio operare in efficienza e qualità e per

supportarla nella comprensione del contesto nel quale sviluppa, o intende sviluppare, il proprio

business. In particolare la Camera si impegna per la riduzione dei tempi e la semplificazione

dell'azione amministrativa attraverso il cambiamento e l'innovazione amministrativa e

tecnologica.

La normativa in tema di semplificazione è in continua evoluzione e richiede alle Pubbliche

Amministrazioni un adeguamento costante che, spesso, crea malintesi e allungamento dei tempi,

pertanto diventa cruciale sapersi adeguare al dettato normativo rapidamente, ma allo stesso

tempo saper proporre soluzioni procedimentali ed organizzative in grado di offrire una reale

semplificazione delle procedure per l'utente finale. Tutto questo richiede una ricognizione dei

processi lavorativi, alla luce della “nuova e mutevole semplificazione”, l'individuazione delle

criticità e l'adeguamento delle procedure sfruttando dove possibile le nuove tecnologie.

Prospettiva Imprese cittadini ed istituzioni

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Obiettivo Strategico 1.1 – Semplificazione ed innovazione procedimentale e documentale degli

adempimenti in un'ottica di efficienza e soddisfazione degli utenti.

Il nostro Paese sta attraversando un momento delicato della propria storia, in cui le imprese

rischiano di veder vanificati i loro sforzi in presenza di uno scenario macroeconomico incerto, che

deprime la fiducia dei consumatori (con ripercussioni negative sul mercato interno) e getta un

cono d’ombra sull’immagine dell’Italia all’estero (con ripercussioni potenzialmente negative sul

mercato internazionale). Quello che sta succedendo in questi mesi non va letto probabilmente

come un’ennesima fase del ciclo economico. I segnali raccolti dal mondo delle imprese sollecitano

cambiamenti di tipo strutturale non solo nell’economia, ma nell’intera società: l’orizzonte dei

prossimi anni ci riserva uno sforzo enorme – non solo economico-finanziario – per realizzare quel

sistema-Paese avanzato e moderno, che può consentirci di affrontare e superare le sfide che ci

attendono. La Camera di Commercio di Rovigo, continuando il processo avviato negli anni scorsi, e

anzi aumentando gli sforzi gestionali ed organizzativi che una congiuntura così negativa impone, si

propone di incrementare ulteriormente la qualità dei servizi erogati, razionalizzando,

ottimizzando ed efficientando tutti gli obiettivi, per diventare sia un’Amministrazione a servizio

dell’impresa e del consumatore, che un’Amministrazione per lo sviluppo e la competitività del

territorio. La dematerializzazione dei procedimenti rientra sicuramente in questi ambiti, con tutti i

vantaggi che il passaggio dalla carta al bit permette di realizzare. Particolare importanza viene

riservata al veicolare le comunicazioni e i procedimenti attraverso l’uso della Posta Elettronica

Certificata, il cui possesso e la cui pubblicità sono divenuti obbligatori dal 2011 per tutte le società

italiane e che dal 2013 comprendono tutte le imprese iscritte. Il provvedere alla trasmissione in

formato elettronico e mediante PEC, a tutta la platea degli interlocutori – pubblici e privati, interni

ed esterni – in possesso dello strumento, permette di rendere più economico e rapido il dialogo

con gli interlocutori dell’Ente.

Da alcuni anni le attività anagrafiche ed amministrative delle Camere di Commercio sono state

interessate da una vera e propria svolta, rappresentata in particolare dalla telematizzazione del

Registro delle Imprese. Il Registro Imprese telematico ha innovato profondamente le logiche e le

modalità di offerta del servizio, dando prova della capacità del sistema camerale di reinterpretare

questa funzione in chiave moderna, coniugando l’esigenza di garanzia e sicurezza

dell’informazione, con i principi emergenti di semplificazione, efficienza, efficacia ed economicità

dell’azione amministrativa e innescando forti spinte al cambiamento nell’intera organizzazione.

Il percorso di rinnovamento avviato proseguirà con ulteriore slancio nei prossimi anni,

affiancandosi – anche per supportarla e stimolarla – all’azione generale di riforma della Pubblica

Amministrazione promossa a livello centrale. L’aspetto più importante che si intende confermare

nel prossimo futuro è quindi il ruolo che l’Ente camerale dovrà svolgere, in quanto Pubblica

Amministrazione, nel promuovere lo sviluppo del territorio, anche attraverso la qualità e

l’efficienza dei propri servizi anagrafico-certificativi alle imprese locali.

Si è di fronte anche ad altre svolte epocali per il sistema camerale, analoghe alla “Comunicazione

unica”, e cioè l’attuazione finalmente completa della “Direttiva servizi”, con la definitiva e concreta

attuazione dello Sportello Unico Attività Produttive, che semplificheranno l’avvio di molte attività,

allineando così l’Italia ai tempi di avvio delle imprese agli altri Paesi europei.

La qualità dei servizi della Pubblica Amministrazione deve diventare un fattore di competitività e

di attrattività per il territorio: diversamente, prevale nell’opinione pubblica la percezione di una

burocrazia “pesante”, il cui costo costituisce un onere per la collettività. Come Istituzione di

riferimento per il sistema delle imprese, la Camera intende farsi interprete di queste istanze e,

attraverso il confronto con i rappresentanti del sistema economico e le Istituzioni del territorio,

vuole imprimere una spinta al processo di “alleggerimento” della burocrazia, ma al tempo stesso

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generare valore per il sistema economico, attraverso l’eccellenza dei servizi.

Stato di avanzamento dell'obiettivo strategico.

Nel corso del 2011, 2012, 2013 e 2014 la Camera ha avviato una serie di azioni volte alla

semplificazione e al miglioramento dell'efficienza dei principali servizi rivolti all'utente esterno. In

particolare tre sono le linee di azione:

1) progetto SUAP al quale hanno aderito la totalità dei Comuni e che ha l'obiettivo di migliorare

sempre più il servizio attraverso attività di convenzionamento, formazione e supporto;

2) implementazione dei servizi on-line offerti al cittadino/utente quali l'attivazione dell'Albo on-

line; modalità on-line di richieste di contributo, ecc.

3) avvio delle notifiche digitali della sanzioni amministrativa, che tra l'altro consente

all'Amministrazione di realizzare alcune economie di spesa, ma anche di ridurre i costi posti a

carico dei soggetti sanzionati:

4) semplificazione e ammodernamento interna all'Ente con i progetti riordino Archivio,

Inventario, dematerializzazione, riduzione dei tempi medi di pagamento.

Linee di indirizzo per il 2015

Efficienza e riduzione dei tempi dell’Azione amministrativa.

Sarà necessario migliorare, in misura significativa, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie più

avanzate e processi di reingegnerizzazione delle procedure, i tempi di conclusione dei

procedimenti; ciò interesserà tutti gli ambiti dell’attività Amministrativa ed i rapporti con le altre

Pubbliche Amministrazioni. (Enti locali , Uffici giudiziari, fiscali, previdenziali etc.). La Camera si

farà interprete di questa esigenza, spingendo anche per il 2015 sul potenziamento dei processi di

riduzione dei tempi amministrativi.

Semplificazione degli adempimenti.

La Camera di Commercio da anni è impegnata nella diffusione, ma anche nell’utilizzo diretto, delle

principali tecnologie di E-Government, che ormai sono divenute strumenti abituali nello

svolgimento delle attività e nei rapporti con il tessuto economico provinciale. Si proseguirà nella

azione di volano, anche sulla scorta delle molteplici disposizioni normative degli ultimi mesi, nel

generale processo di informatizzazione dei rapporti tra cittadini, imprese e Pubblica

Amministrazione e fra le stesse Amministrazioni pubbliche del territorio, anche attraverso la

continua diffusione presso gli operatori economici locali di strumenti avanzati quali la firma

digitale, la posta elettronica certificata, la business key, non solo in ottica di diffusione degli

strumenti di E-Government, ma anche per generare e tradurre concretamente tutte le

semplificazioni amministrative possibili che le imprese chiedono ad una PA moderna e vicino alle

esigenze del territorio. L’obiettivo, pertanto, è quello di proseguire con determinazione sulla

strada della semplificazione, diminuendo il più possibile il peso della burocrazia sulle nostre

imprese, proponendo il sistema camerale – in stretto raccordo con il mondo associativo – come

protagonista dei processi di innovazione per rendere efficienti i rapporti con le imprese.

Con riferimento alla qualità dei servizi offerti, diventa centrale la funzione informativa della banca

dati del Registro Imprese: è necessario che le informazioni erogate rappresentino un

imprescindibile strumento a favore delle imprese stesse, non solo a garanzia di correttezza e

trasparenza, ma anche come base di conoscenza in un'ottica di vantaggio del sistema produttivo.

In ordine al SUAP: “Sportello Unico per le Attività Produttive”, sportello virtuale a livello nazionale

(attraverso una forte collaborazione tra le Camere di Commercio, l’ANCI e la Regione Veneto),

proseguirà l’impegno dell’Ente nel supporto e sostegno, anche economico, al progetto che lo vede

protagonista, volto allo sviluppo degli Sportelli Unici comunali in forma omogenea, sia sotto il

profilo amministrativo che informatico: sono infatti 50 su 50 i Comuni che hanno aderito al

progetto, da coordinare con gli Enti terzi interessati per materia, nazionali e locali (Vigili del Fuoco,

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Provincia, ULSS, ecc.). Tutto ciò con una forte interrelazione con l’attività di Infocamere, società

del sistema camerale che ha avuto l’incarico di costruire la piattaforma informatica

(impresainungionrno.gov), a livello nazionale.

Dal lato degli strumenti messi a disposizione del sistema camerale agli imprenditori per attuare

definitivamente il passaggio ad un sistema di procedure semplificate, vale la pena di ricordare che

attraverso la Business Key, una chiave USB che contiene la firma digitale, si può dare attuazione

ad un capillare utilizzo degli strumenti telematici da parte delle imprese, comprese quelle

individuali. Sul piano delle comunicazioni è tutt’ora in atto la diffusione alle imprese delle caselle

di posta elettronica certificata (PEC), il cui utilizzo consentirà all’utente di poter dialogare

direttamente con la Pubblica Amministrazione, assumendo tale comunicazione valore legale alla

stregua della posta raccomandata.

Nel corso del 2015 verranno proseguite le azioni e i programmi indirizzati già avviati nei

precedenti anni volti a:

1) una più intensa diffusione della PEC, della Firma digitale e del sistema Telemaco pay;

2) una maggiore qualità e tempestività delle informazioni all’utenza, soprattutto tramite Web;

3) la collaborazione con le Istituzioni pubbliche e gli Enti locali in materia di e.government e di

interazione telematica;

4) l’implementazione della telematica anche in altri ambiti dell’attività amministrativa (Albi e

ruoli, metrologia legale ecc.)

5) la gestione telematica dei flussi documentali interni anche attraverso processi di

dematerializzazione e work-flow;

6) la gestione on-line di acquisto di beni e servizi (e.procurement).

7) attuazione delle norme che prevedono la possibilità da parte degli utenti dei servizi camerali

di poter effettuare pagamenti allo sportello senza il ricorso al contante.

Saranno coinvolti nel progetto virtuoso avviato dai nostri uffici con le tecnologie digitali anche

altre Pubbliche Amministrazioni, come per esempio gli Uffici Giudiziari, che necessitano anche del

supporto camerale per uscire da una cronica, e purtroppo non ancora superata, lentezza delle

tempistiche, di grande aggravio per le imprese.

Tuttavia, ciò non toglie che per garantire un adeguato servizio di assistenza e supporto

informativo all’utenza, il rapporto con l’Ente sarà comunque misto: in forma “fisica” e

“telematica”. Seppur quindi bisognerà continuare a dare impulso ad una progressiva

informatizzazione di tutte le attività camerali, a fronte degli indirizzi governativi per tutta la

Pubblica Amministrazione, non ultimo il Codice per l’Amministrazione Digitale e le Direttive del

Ministero per la P.A. e l’innovazione, è innegabile che, trovandoci ancora in un periodo di

transizione, in virtù delle recenti innovazioni, l’utenza prediliga ancora l’approccio “fisico” con

l’Ente. Ragion per cui risulta importante garantire un contatto non solo più diretto e tempestivo,

ma anche più vicino ed aderente alle esigenze dell’utenza di riferimento.

Semplificazione amministrativa.

La Camera di Commercio di Rovigo dovrà continuare ad essere un Ente pubblico che si pone in

prima linea per l’efficienza, sia essa tecnologica, ma anche in termini di programmazione e

progettazione: è in via di implementazione un moderno sistema di valutazione delle attività

lavorative utilizzando i nuovi sistemi con relativi indicatori quali-quantitativi. Ci si pone l'obiettivo

di fare rientrare al più presto anche Rovigo tra le Camere di Commercio in grado di utilizzare

appieno gli strumenti necessari per attuare concretamente la riforma della P.A. voluta a suo

tempo dal Ministro Brunetta.

Tutto ciò in un quadro di riqualificazione delle risorse umane, volta ad accrescerne le competenze

e le capacità innovative e relazionali, recuperando in efficacia ed in efficienza dell’azione

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camerale, con il fine primario di liberare il maggior quantitativo di risorse economiche da

destinare alle imprese, direttamente ed indirettamente.

Finalità – Benefici attesi

Incrementare l'efficienza dell'azione della Pubblica Amministrazione.

Ridurre gli oneri e il grado di burocrazia per il sistema delle imprese.

Incrementare i servizi telematici anche attraverso il sito internet dell'Ente.

Incrementare il proprio ruolo di supporto per le P.A. coinvolte nei processi e azioni comuni.

Migliorare la percezione qualitativa dei servizi offerti agli utenti esterni.

Risorse previste.

Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.

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Area Strategica 2 – Promozione e sostegno allo sviluppo

La programmazione di azioni per la promozione e lo sviluppo delle imprese e del territorio

polesano non può avvenire se non guardando ad un contesto più ampio, quello nazionale ed

internazionale. Questo processo avviene attraverso una analisi dei sistemi semplici (quelli locali)

per arrivare a quelli complessi (quelli globali), in una parola attraverso una approccio "globale".

Lo sviluppo di un territorio che voglia essere dinamico e competitivo deve essere globale, cioè

espressione della capacità, da parte di chi lo governa e di chi ne è protagonista, di confrontarsi

con il resto del mondo e, al tempo stesso, di approfondire la propria identità e specificità. Un

territorio che non si confronti a livello globale, infatti, rischia rapidamente di farsi emarginare dai

grandi flussi di scambio produttivo, sociale, culturale e conseguentemente di morire per

“provincialismo”.

La promozione e il sostegno dello sviluppo, stante il perdurare della grave crisi originatasi alla fine

del 2008, assumono oggi rilevanza strategica per la ripresa di un sentiero virtuoso di crescita,

condizione indispensabile per rilanciare l'economia, l'occupazione e per dare una prospettiva alla

giovani generazioni.

Per quanto concerne in particolare il Polesine, la crisi che ha investito l’economia a livello

internazionale si è ripercossa ancora più pesantemente sul territorio del Polesine già interessato,

da vari anni, dagli effetti di una grave crisi socio-economica ed occupazionale dimostrata dai

principali indicatori di crisi del mercato del lavoro che evidenziano l’aumento delle ore di cassa

integrazione, l’aumento delle richieste di collocamento in mobilità, la diminuzione delle

procedure di assunzione e la riduzione del tasso di attività. Tale situazione, peraltro, comporta,

come conseguenza, l’impoverimento di tutto il territorio nelle sue diversificate realtà. In questo

contesto, la Regione Veneto, nella consapevolezza che il superamento di tale situazione necessita

di strategie condivise e azioni sinergiche tra tutti gli attori coinvolti, ha attivato un Tavolo di

Coordinamento che, nell’ambito del Protocollo d’Intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico

del 4 maggio 2011, ratificato con DGR n. 697 del 24 maggio 2011, ha individuato qualificate linee

di intervento che prevedono iniziative finalizzate a favorire gli investimenti produttivi, gli

interventi nel settore dei servizi alle imprese, delle infrastrutture, della intermodalità e della

logistica, del turismo e della difesa dell’ambiente anche al fine di favorire il reinserimento dei

soggetti espulsi da processi produttivi o in Cassa Integrazione nonché di promuovere iniziative

per favorire l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali e l’occupazione.

Le linee di intervento individuate dal "Protocollo Polesine" sono da ritenersi prioritarie per l'anno

2015, e detto protocollo diventa lo strumento per perseguire i seguenti obiettivi di medio/lungo

periodo per fare del territorio della provincia di Rovigo una meta:

− per le imprese già insediate che devono decidere di non delocalizzarsi e per quelle, in

particolare di nuova costituzione, che si vuole indurre ad insediarsi;

− per le famiglie, che devono trovare un contesto di servizi ed opportunità, una qualità della

vita rispondente alle loro aspettative ed una possibilità di produrre reddito adeguato;

− per i talenti che, potendo trovare un contesto ambientale, relazionale, culturale ed

imprenditoriale appropriato, dovrebbero ridare forza propulsiva all’eccellenza polesana;

− per i turisti, che devono poter fruire del patrimonio naturalistico, artistico e culturale di cui

il territorio è dotato.

E' indispensabile, in particolare, rafforzare le condizioni affinché il mondo economico polesano,

possa partecipare da protagonista al cambiamento, nella consapevolezza che l’impresa diffusa,

indipendentemente dal settore di attività e dalla forma giuridica, rappresenta un patrimonio di

competenze e di valori in grado di contribuire attivamente alla ripresa complessiva del territorio.

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Prospettiva Imprese cittadini ed istituzioni

Obiettivo Strategico 2.1 – Sostegno alle imprese attraverso il credito, L'obiettivo

l'internazionalizzazione, l'innovazione e l'ambiente.

L'Obiettivo si sviluppa su diverse tematiche:

Sostegno alle imprese, credito.

Il mondo imprenditoriale italiano, prevalentemente costituito da piccole e medie imprese

sottocapitalizzate, dipende fortemente dal credito bancario, ma la crisi di liquidità che ha colpito

le banche negli ultimi anni ha reso nuovamente difficile l’accesso al credito per le nostre imprese.

Il sistema creditizio nel suo complesso, nazionale ed internazionale, risente delle tensioni

finanziarie provocando un aumento di costi bancari a cui si affiancano aumenti di sofferenze e

bilanci negativi per le imprese. Importante il ruolo dell’intervento pubblico per allentare i rischi di

avvitamento del sistema. Il percorso che le imprese polesane dovranno seguire per uscire dalla

crisi appare ancora lungo e difficile. Anche in Polesine, infatti, si è registrata una richiesta sempre

più elevata di garanzie da parte degli Istituti di credito e, in un momento di forte stretta creditizia

come quello attuale, il ruolo dei Confidi diventa determinante proprio per la funzione di ponte

che questi svolgono fra le imprese e gli intermediari finanziari. E’ fondamentale che in questa fase

di congiuntura economica le aziende possano usufruire, tramite i Confidi, di un supporto che

fornisce assistenza specialistica ed articolata nell’accesso al credito oltre che, elemento non

secondario, nell’ampliamento delle capacità di credito, nella riduzione del costo del denaro, nella

trasparenza delle condizioni.

Linee di indirizzo per il 2015

Il tema dell’accesso al credito per le piccole e medie imprese rimane un tema prioritario per la

Camera di commercio di Rovigo, anche nel 2015. La Camera di commercio proprio in quest'ottica,

pur non potendo dare continuità alla contribuzione ai Con.Fi.Di continuerà e porterà a

conclusione le iniziative di sostegno, avviate nel 2014, e finanziate con i fondi regionali

“Protocollo Polesine”.

In particolare trattasi degli interventi che la Giunta regionale, con deliberazione n. 1813 del 3

ottobre 2013 ha affidato all'Ente camerale in attuazione del citato protocollo ed, in particolare:

• potenziamento del Rhodon Trust per la Finanza d’Impresa;

• gestione del plafond regionale per contributi in conto abbattimento interessi su operazioni

di investimento assistite in linea prioritaria da fondi BEI;

• Istituzione di uno sportello Desk Italia per promuovere le potenzialità del territorio

polesano ed attrarre investitori esteri.

Internazionalizzazione.

Il contesto internazionale continua a registrare cambiamenti significativi che si uniscono alla grave

crisi economica in atto. Il problema della competitività sui mercati internazionali si pone in modo

sempre più urgente e pressante. La crisi non è superata e contemporaneamente si è ridotto

nell’ultimo biennio il grado di apertura internazionale dell’economia. In testa fra i Paesi verso cui

esportiamo i Paesi Europei, ma occorre indirizzare l’azione promozionale anche verso quei paesi

che hanno un PIL in crescita ed una crescente domanda interna. Occorre quindi ripensare anche

al modo ed ai modelli organizzativi per affrontare i mercati esteri più promettenti Brasile, India,

Russia, Paesi balcanici, Medio Oriente. Proseguirà il forte sostegno camerale agli interventi per

l’internazionalizzazione per il ruolo di volano che ha sull’economia locale, cercando anche di

rinnovarli e riqualificarli inserendoli in un contesto più globale di promozione del territorio. Si

intende potenziare le azioni di sistema e di cooperazione con gli altri attori per la promozione

dell’internazionalizzazione. In un momento di forte contrazione delle risorse pubbliche per la

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promozione diviene essenziale il coordinamento delle iniziative esistenti per evitare

sovrapposizioni e dispersione di risorse. Occorre valorizzare un piano unitario di confronto che

supporti la progressiva razionalizzazione degli interventi promossi dalle diverse Istituzioni, la

condivisione degli obiettivi degli interventi.

Linee di indirizzo per il 2015

Il 2015, causa il taglio delle risorse, non prevede interventi diretti di supporto/contribuzione alle

imprese. La Camera continuerà comunque nel supporto alle Aziende tramite sportello volto a:

• una maggiore diffusione dei servizi per l’internazionalizzazione offerti da tutti gli attori

istituzionali e privati e del sistema camerale.

Innovazione e trasferimento tecnologico

Alla luce del contesto congiunturale in atto è fondamentale il rafforzamento dei servizi innovativi

per le piccole e medie imprese implementando i rapporti con l’Università, con gli Organismi di

ricerca e trasferimento tecnologico, il sistema Associazionistico, con lo scopo di sviluppare azioni e

progetti per la competitività delle imprese polesane.

Si intende valorizzare in chiave economica i risultati della ricerca scientifica e tecnologica

conseguiti nell'ambito accademico: è in questa ottica che la Camera di commercio vuole

promuovere l’innovazione e il trasferimento tecnologico, al fine di migliorare efficienza e

produttività delle aziende e conseguentemente il loro posizionamento competitivo nei mercati

locali e globali. L’innovazione va intesa non solo come fenomeno legato allo sviluppo tecnologico,

ma come una attitudine ed un nuovo approccio culturale nel fare impresa. In questo contesto

vanno inquadrati gli interventi relativi alla innovazione tecnologica, all’innovazione di servizio,

all’innovazione organizzativa, all’innovazione di prodotto, all’innovazione tecnologica dei processi

produttivi, all’innovazione per la transizione alla tecnologia, digitale, all’innovazione per il tramite

della tutela della proprietà intellettuale, all’innovazione legata ai sistemi di gestione ambientale.

Linee di indirizzo per il 2015

Nel corso del 2015, questa linea d'intervento sarà realizzata dalla Camera assicurando il

contributo consorziale alla partecipata T2I (Trasferimento Tecnologie e Innovazione) nata nel 2014

dalla fusione delle sue Aziende Speciali Polesine Innovazione e Treviso Tecnologia e deputata al

sostegno delle imprese nelle tematiche in oggetto.

Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.

In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta

principalmente alle seguenti tipologie di interventi:

• sostegno diretto alle imprese locali per la partecipazione a fiere di valenza nazionale e

internazionale;

• sostegno all'internazionalizzazione alle imprese, mediante la realizzazione di missioni

economiche all'estero e di workshop in collaborazione con Padova Promex e/o il sostegno ad

iniziative delle Associazioni produttive;

• contributi diretti alle imprese di tutti i settori, mediante l'emanazione di appositi bandi, per

favorirne la modernizzazione e la competitività, con un a significativa dotazione di risorse

finanziarie nell'ambito degli interventi economici;

• sostegno ai Co.fidi;

• fornitura di garanzie a nuove imprese nell'ambito del progetto "Microcredito d'impresa";

• sostegno agli investimenti produttivi, mediante l'attivazione degli strumenti individuati dalla

Regione del Veneto nell'abito del "Protocollo Polesine" e affidati alla Camera dalla Giunta

Regionale;

• sviluppo di tematiche attinenti l'innovazione e l'internazionalizzazione, con progetti specifici

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del Fondo perequazione, attuati attraverso la partecipata T2I.

• potenziamento del "Rhodon Trust per la finanza d'impresa", utilizzando le risorse messe a

disposizione dalla Regione del Veneto nell'ambito del"Protocollo Polesine".

Finalità – Benefici attesi

Incrementare l'internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale locale favorendone lo sbocco

verso i principali mercati esteri.

Migliorare la liquidità e il reperimento di risorse finanziare da parte delle imprese locali.

Diffondere la cultura e la conoscenza necessarie all'impresa che vuole ampliare il proprio

fatturato ai mercati esteri.

Incrementare la propensione all'innovazione delle imprese locali.

Risorse previste.

Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.

Obbiettivo Strategico 2.2 – Incrementare l'attrattività del territorio provinciale

L'Obiettivo si sviluppa su diverse tematiche:

Turismo.

Il turismo deve rappresentare un punto di forza dell’economia polesana, non solo a parole. Esso

sarà sostenuto in modo adeguato, nell'ottica di una strategia concordata e condivisa tra i diversi

attori istituzionali e con il mondo delle imprese, che porti ad un effettivo coordinamento tra

pubblico e privato. Tale settore deve andare comunque legato al tema dei prodotti tipici polesani

per vendere in Italia ed all’estero, un “prodotto Polesine” che dovrà riuscire ad attivare un forte

richiamo attrattivo. Il turismo provinciale è destinato ad assumere ancora di più che in passato un

ruolo di agente di sviluppo, non soltanto economico, del territorio.

Linee di indirizzo per il 2015

Nel 2015, in assenza di risorse da impegnare direttamente per progetti e iniziative, l'obiettivo sarà

perseguito con:

• attività di sportello per orientare/informare le imprese su finanziamenti e opportunità

offerti dal territorio;

• promozione del marchio polesine;

• ricerca di sinergie e collaborazioni con CCIAA di Venezia in funzione dell'accorpamento.

Marketing territoriale.

Negli ultimi anni l’economia dello sviluppo ha posto al centro dell’analisi il ruolo del contesto

territoriale in cui operano le imprese e i lavoratori, sottolineando come la competizione non si

svolga tra singole imprese o singoli settori di attività, ma bensì tra aree e tra territori. La

promozione dello sviluppo del territorio deve essere basata su una serie coordinata di azioni volte

ad agire sulla capacità di attrattività, con lo scopo di contribuire ad un suo sviluppo equilibrato,

coerente con il quadro delle risorse e delle potenzialità che lo caratterizzano. Fondamentale, per

raggiungere lo scopo, la collaborazione di una pluralità di attori che concorrano attivamente alla

definizione ed alla implementazione delle scelte. Altrettanto importante il raccordo con le

iniziative degli Enti locali, provinciali e regionali ed il confronto costante con il sistema di

rappresentanza delle imprese.

Linee di indirizzo per il 2015

Nel 2015, in assenza di risorse da impegnare direttamente per progetti e iniziative, l'obiettivo sarà

perseguito con:

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• attività di sportello per orientare/informare le imprese su finanziamenti e opportunità

offerti dal territorio;

• ricerca di sinergie e collaborazioni con CCIAA di Venezia in funzione dell'accorpamento.

Sviluppo della filiera agricola e agroindustriale

Le imprese agroalimentari della provincia che in questi anni hanno perseguito strategie di

sviluppo, lo hanno fatto accentuando i caratteri di qualità e tipicità dei loro prodotti, curando gli

aspetti immateriali e, seppure solo in piccola parte, puntando sull’export.

In nome della competitività, anche le aziende agroindustriali devono affrontare una fase di

rinnovamento materiale, migliorando processi produttivi, impianti e strutture. E’ necessario,

pertanto, che le politiche pubbliche si adeguino ai nuovi fabbisogni della realtà imprenditoriale

locale, affiancandola e sostenendola nel processo di miglioramento organizzativo (coordinamento

della filiera, marketing, promozione, export, contatti con la Grande Distribuzione).

Linee di indirizzo per il 2015

Saranno supportate, anche per il tramite dell'Azienda Speciale per i Mercati di Lusia e Rosolina,

azioni volte al sostegno dei programmi di filiera e all’incremento della competitività della stessa,

anche attraverso investimenti in infrastrutture tecnico-scientifiche, impianti e strumentazioni

avanzate; miglioramento delle produzioni per garantire prodotti particolarmente qualificati per i

successivi processi di trasformazione, con rispondenza ai requisiti di sicurezza alimentare;

sviluppo di metodologie di qualificazione e certificazione delle produzioni agroalimentari nelle fasi

di produzione, trasformazione e conservazione, nonché processi innovativi e tecnologie per la

tracciabilità di filiera; valorizzazione di produzioni tradizionali e tipiche; marketing dei prodotti per

l'accesso alla Grande Distribuzione.

Lo sviluppo della filiera agricola e agroindustriale sarà approfondito, principalmente, anche con la

realizzazione di progetti integrati territoriali ed in particolare di filiera, per garantire uno stretto

legame fra le produzioni agricole locali e il sistema agroalimentare ed energetico per la

trasformazione e la commercializzazione dei prodotti, al fine di superare il frazionamento delle

imprese agricole, favorire la crescita delle aziende attraverso meccanismi aggregativi e valorizzare

le produzioni del territorio, con il fine di garantirne degli sbocchi remunerativi, nel rapporto con la

distribuzione organizzata.

Sostegno alle aggregazioni, reti d'impresa, crescita dimensionale e nuova impresa.

Alla luce del contesto congiunturale in atto è fondamentale il rafforzamento di azioni volte a

supportare il ricambio generazionale, il sostegno alle aggregazioni, alle reti ed allo start up

d’impresa, l’analisi e i check up aziendali. In questa direzione, fondamentale è lo sviluppo delle

collaborazioni con l’Università ai fini dello sviluppo del sistema universitario polesano, nonché gli

interventi a sostegno dei progetti delle Associazioni di categoria per garantire l'aumento della

competitività delle imprese polesane.

Linee di indirizzo per il 2015

Nel 2015, se pur ridimensionato nei numeri, l'apporto della Camera di Commercio per l'obiettivo

in oggetto sarà assicurato con:

• attività di sportello per orientare/informare le imprese su finanziamenti e opportunità

offerti dal territorio;

• costituzione di un incubatore certificato destinato all’inserimento di start-up innovative

tramite i finanziamenti messi a disposizione della Regione nell'ambio del “Protocollo

Polesine”;

• partecipazione e sostegno alla T2I;

• ricerca di sinergie e collaborazioni con CCIAA di Venezia in funzione dell'accorpamento.

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Scuola

La Camera di commercio in collaborazione con le Associazioni produttive, è impegnata per

agevolare la conoscenza e il dialogo fra Scuola e mondo del lavoro, due mondi che ancor oggi

continuano a rimanere piuttosto distanti. Già da diversi anni, infatti, l’Ente assicura il sostegno

attraverso la partecipazione ai progetti di alternanza scuola-lavoro. La Camera di commercio,

inoltre, è sempre stata protagonista e attivamente impegnata ad offrire opportunità di esperienze

di alternanza scuola-lavoro, di stage estivi, di tirocini formativi nell’ambito di progetti promossi sia

dalla Provincia di Rovigo sia in collaborazione con la locale Università di Rovigo.

L’indagine Exclesior, fra l'altro, che rileva la domanda di lavoro espressa delle imprese e che è

svolta annualmente dal sistema camerale, registra che la conoscenza diretta tra imprenditore ed

aspirante lavoratore offre maggiori possibilità di assunzione.

Linee di indirizzo per il 2015

Nel 2015 la Camera proseguirà le azioni intraprese attraverso la collaborazione con il CUR

(Consorzio Università di Rovigo) e la T2i.

Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.

In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente

alle seguenti tipologie di interventi:

• sostegno alla progettualità delle Associazioni produttive nelle materie rientranti

nell'Obbiettivo;

• attuazione di interventi mirati in materia di alternanza scuola lavoro;

• realizzazione del progetto Start-Up incubatore di impresa;

• partecipazione al Tavolo del turismo provinciale, nell'ambito dell'iniziativa Polesine Grandi

Orizzonti realizzata insieme a Provincia, Ente Parco del Delta del Po, CARD, con il sostegno

economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo;

• sottoscrizione protocollo con Unindustria e CNA per finanziamento di azioni nell'ambito

dell'iniziativa "Tavolo dei Sindaci" avviata a livello provinciale.

Finalità – Benefici attesi

Incrementare l'attrattività del territorio polesano in termini di investimenti, nuovi insediamenti

produttivi e avvio di nuove imprese;

Incrementare le presenze turistiche quale volano di sviluppo economico per tutte le attività

direttamente e indirettamente coinvolte.

Risorse previste.

Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.

Obbiettivo Strategico 2.3 – Promuovere il grado di trasparenza, conoscenza, legalità e tutela del

mercato.

La trasparenza, la circolazione delle informazioni e della conoscenza, la legalità, le buone prassi e

regole condivise sono strumenti irrinunciabili e fondamenti per gli Enti e le Istituzioni, quali sono

le Camere di Commercio, deputate a contribuire e attuare iniziative e azioni per uno sviluppo

omogeneo e integrato del sistema economico locale.

In tale ambito la composizione delle controversie derivanti dalle relazioni economiche tra imprese

e tra imprese e cittadini, garantire la funzionalità del servizio di rilevazione dei prezzi sul mercato,

promuovere gli strumenti di regolazione del mercato rappresenta il principale obiettivo strategico

per l'Ente camerale. Rientrano quindi nell'obiettivo tutte le azioni volte a efficientare i servizi di

attività ispettiva e di regolazione del mercato, il monitoraggio sui prezzi, lo sviluppo e l'incentivo

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delle attività di mediazione e conciliazione.

Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.

In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente

alle seguenti tipologie di interventi:

• incremento dell'efficienza del servizio ispettivo;

• recupero arretrato attività sanzionatoria;

• sottoscrizione della Convenzione per lo svolgimento in forma associata di funzioni, compiti e

attività in materia di contratti-tipo e controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei

contratti di cui all’art. 2, comma 2, lettere h) ed i), della legge 29 dicembre 1993, n. 580 e

affidamento dell’incarico di esercizio delle stesse a Unioncamere del Veneto.

Regolamentazione del mercato e attività ispettiva.

Il D. Lgs. n.59/2010 ha disciplinato, in conformità alla normativa europea, le norme di accesso e di

esercizio delle attività di servizi. In particolare ha soppresso alcuni ruoli, fra cui quello degli Agenti

di Affari in mediazione disciplinando le modalità di trasposizione di tutti i dati ivi contenuti nel

Rea. L'intervento è rivolto all'aggiornamento del soppresso Ruolo dei Mediatori, per il quale, al

fine quindi del "ribaltamento" di dati corretti delle posizioni dei soggetti iscritti, occorre

procedere alla verificazione di posizioni, presunte anomale, di società di mediazione, anche al fine

di una sempre maggiore “legalizzazione” dell’attività stessa e di lotta agli abusivi.

Nel corso dell’anno 2015 la Camera intensificherà l’azione già avviata di regolazione e tutela del

mercato con un potenziamento dell’attività di vigilanza sulla conformità e sicurezza dei prodotti,

cercando di qualificare maggiormente il tipo di controlli da effettuare, potenziando i controlli di

laboratorio al fine di garantire l’analisi di conformità dei prodotti. L’attività di vigilanza nell’ambito

poi delle funzioni di garanzia della correttezza dei rapporti commerciali, verrà riproposta con la

consolidata attività di verifica degli strumenti di misura, con l’attività di sorveglianza sugli

strumenti metrici in uso, allo scopo di accertare il regolare e corretto funzionamento dell’attività

regolamentata nella metrologia legale.

Con il decreto legge 69 del 2013 così come convertito con modificazioni dalla legge 98 del 2013, è

stata ripristinato. con alcune importanti modificazioni, l'obbligo -- per chi intende esercitare in

giudizio un'azione relativa ad una controversia in materia di diritti di esperire preliminarmente il

procedimento di mediazione presso uno degli Organismi autorizzati (e la nostra Camera dal 2011

è diventata, in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova, Organismo di mediazione).

A differenza, di altre province venete limitrofe, la realtà di questa provincia non ha ancora visto un

decollo significativo di questa opportunità: potrebbe essere invece uno strumento ulteriore

importante per consentire risposte veloci ai contenziosi e ridurre finalmente in modo concreto i

tempi della giustizia ordinaria. A tal fine si intende dunque riprendere e intensificare l'attività di

comunicazione camerale, per diffondere ulteriormente le procedure alternative alla risoluzione

giurisdizionali di conflitti, con incontri presso le Associazioni di categoria, oltre che con seminari,

per illustrare direttamente agli imprenditori le opportunità previste dalla Giustizia alternativa, con

particolare riferimento ai vantaggi della media-conciliazione.

Informazione economica

La conoscenza del territorio in tutti i suoi aspetti e la capacità di leggerne le trasformazioni,

secondo modalità che rispecchino al meglio la realtà, costituiscono le basi sulle quali si può

fondare una consapevole programmazione. In un periodo di crisi quale l’attuale, che sta vivendo

un momento di forte incertezza, il monitoraggio costante dell’evoluzione economica e sociale da

un lato e l’analisi in profondità di aspetti riguardanti aree territoriali e settori produttivi e/o servizi

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dall’altro, assumono fondamentale rilevanza. Ciò in quanto monitoraggi e studi mettono a

disposizione degli amministratori pubblici elementi di valutazione per la messa a punto, nel breve

periodo, di strumenti utili a contrastare i negativi effetti che le difficoltà economico-finanziarie

producono sulle imprese e sulle famiglie e, nel medio – lungo periodo, informazioni che possono

aiutare a definire la traiettoria verso la quale indirizzare il sentiero di sviluppo del territorio.

Analisi e ricerche, quindi, su base sistemica e permanente, in grado di fornire strumenti per

assistere ed orientare nelle scelte e nei processi decisionali non solo gli amministratori pubblici,

ma anche le imprese che quotidianamente devono assumere decisioni per le quali necessitano di

conoscenze sul territorio, sui mercati, sulla situazione occupazionale; il sistema delle associazioni,

il sistema creditizio, che in concomitanza con la predisposizione dei piani di sviluppo, ha l’esigenza

di conoscere la struttura socio economica del territorio e l’andamento dei principali comparti

produttivi; il sistema formativo, nella sua articolazione professionale, superiore e universitaria per

l’individuazione dei nuovi corsi da attivare sul territorio o di percorsi e azioni utili per dialogare il

più possibile in sintonia con il mondo del lavoro, nell’ambito di in un percorso di avvicinamento

che vede ancora troppa distanza fra i due mondi.

La Camera di Commercio dispone di un patrimonio informativo importante: numeri relativi alle

imprese, documenti delle stesse, bilanci, ma anche numerosità degli addetti, analisi della

congiuntura etc.

Ai fini di una migliore e più efficiente utilizzazione del patrimonio informativo camerale, nell'ottica

della gestione associata delle funzioni e dei servizi, la Camera di Rovigo è partner del progetto

"Gestione associata degli Uffici studi e statistica delle Camere di commercio del Veneto (Progetto

Gass)", coordinato dall'Unioncamere regionale, al fine di qualificare. integrare e potenziare, in

una logica di sistema, i servizi in materia di statistica e studi e prezzi.

Per quanto concerne la tematica dei prezzi, si deve completare la revisione delle modalità di

rilevazione dei prezzi all'ingrosso dei prodotti agricoli, avviata nel 2013, anche al fine di renderla

maggiormente funzionale rispetto alle profonde modificazioni strutturali intervenute nei mercati

negli ultimi anni.

Finalità – Benefici attesi

Incrementare la conoscenza e la trasparenza del mercato.

Incrementare il ricorso a forme alternative di giustizia (mediaconciliazione; civile; arbitrato), più

rispondenti alle necessità delle imprese.

Ottimizzare costi e risorse mediante attivazione di servizi comuni con altre Camere.

Incremento degli strumenti di informazione economica.

Avvio del progetto dell'Unioncamere Veneto per la gestione associata delle funzioni in materia di

statistica, studi e prezzi.

Revisione della rilevazione dei prezzi all'ingrosso dei prodotti agricoli.

Progettazione di un Osservatorio sull'economia civile.

Risorse previste.

Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.

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Area Strategica 3 – Ottimizzazione della struttura, dell'organizzazione e delle risorse

Un Ente competitivo deve essere in grado di operare in efficienza, efficacia ed economicità,

condizioni questi ottimali per promuovere e garantire la creazione di valore, inteso come la

capacità di pianificare e proporre soluzioni per risolvere i problemi di individui e organizzazioni

sulla base dei principi di cui all’articolo 118 della Costituzione.

L’adozione di un sistema gestionale volto alla creazione di valore comporta la scelta di modalità di

valutazione e di analisi tipiche del mercato, da qui la necessità di individuare tutte le interrelazioni

e correlazioni tra determinanti del valore e leve gestionali al fine di orientare in modo corretto le

scelte dei vertici.

Il perseguimento di una performance proattiva e competitiva richiede una scelta ragionata e

consapevole tra gli strumenti strategici tipici aziendali: programmazione strategica e operativa,

controllo e valutazione con Balanced Scorecard; raccolta delle istanze degli stakeholders interni ed

esterni; comunicazione interna ed estera efficace.

L'evoluzione del contesto economico, socio culturale e normativo ha reso tali

strumenti/metodologie gestionali preziosi supporti per la P.A.; da qui l'impegno della Camera di

dotarsi di strumenti quali:

• il Benchmarking per un confronto costruttivo ed un miglioramento continuo nella gestione

camerale;

• la Balanced Scorecard a supporto dell'attività di programmazione e controllo e per

l'implementazione del ciclo della Performance.

Prospettiva Processi Interni

Obbiettivo Strategico 3.2 – Riorganizzazione dei servizi in un'ottica di ottimizzazione dei

costi/efficienza attraverso anche la collaborazione con enti e sistema camerale

Ai fini della razionalizzazione delle funzioni camerali, si intende continuare ad impegnarsi in

progetti di centralizzazione di servizi comuni a tutte le Camere di Commercio della Regione, in

capo ad Unioncamere Veneto o ad una delle sette Camere dotata di specifiche eccellenze. Già nel

corso del 2012 si è assunta la gestione centralizzata in capo alla Camera di Venezia delle funzioni

in materia di ambiente ed in capo ad Unioncamere di quelle in materia di vigilanza sulle clausole

inique. Nel corso del 2015 si punterà ad una sempre maggiore razionalizzazione dei servizi con

conseguente risparmio di costi e maggiore efficienza nell'erogazione sopratutto in previsione e in

conformità al progetto di accorpamento con la Camera di Venezia.

La riorganizzazione dei principali servizi sia interni che esterni, costituisce uno degli obiettivi

strategici della Camera di Commercio di Rovigo nell'ottica di ottimizzare risorse umane e

finanziarie a disposizione con due finalità principali:

• dare servizi migliori o comunque in grado di garantire determinati standard qualitativi;

• recupero di risorse mediante riduzione dei costi.

L'obiettivo comprende quindi interventi e attività volte a riorganizzare processi, ottimizzando il

lavoro dei singoli uffici e servizi anche mediante la collaborazione con Enti del sistema camerale.

Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.

In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente

alle seguenti tipologie di interventi:

• approvazione di protocolli con altre Camere per l'avvio di servizi in forma associata:

Camera di Mediazione di Padova e Rovigo; Ufficio Ambiente centralizzato con CCIAA di

Venezia; Commissione Regionale contratti-tipo e controllo sulla presenza di clausole

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inique;

• incremento delle partnership con Enti e Istituzioni per perseguimento di iniziative comuni:

Accordo volontario per campagne manutenzione e certificazione impianti termici;

Convenzione Camera di Commercio - Padova Promex in materia di internazionalizzazione;

Protocollo di intesa per “Attuazione del programma EU della DG Energy Patto dei Sindaci

Covenant of Mayors nei comuni della Provincia di Rovigo”

• adesione e avvio del progetto Benchmarking per la misurazione anche mediante

comparazione del grado di efficienza dei servizi

Linee di indirizzo per il 2015

Su questa linea di intervento il 2015 sarà rivolto alla riorganizzazione dei servizi/uffici in funzione

dell'accorpamento con la Camera di Commerciovdi Venezia.

Prosecuzione del progetto benchmarking.

Finalità – Benefici attesi

Miglioramento degli standard e razionalizzazione dei servizi;

Riduzione dei costi;

Incremento dell'efficienza operativa.

Risorse previste.

Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.

Obbiettivo Strategico 3.5 – Riorganizzazione e razionalizzazione della gestione e della struttura

delle Aziende Speciali, quali strumenti di sviluppo del territorio e del sistema delle imprese

locali.

Le Aziende Speciali delle Camere di Commercio costituiscono strumenti previsti dalla L. 580/93

con i quali, se ben strutturate e gestite con logiche di efficienza e economicità, è possibile

realizzare un effetto “moltiplicatore” dell'efficacia degli interventi messi in atto a favore delle

imprese e del sistema economico in generale.

In tale ottica e con il suddetto obiettivo occorre implementare sempre di più la gestione delle

Aziende Speciali con strumenti di ottimizzazione e monitoraggio della gestione, quali un sistema

di controllo di gestione e di misurazione dei risultati raggiunti.

A questo si aggiunge l'esigenza di un sempre maggiore stretto rapporto e coerenza tra l'azione

dell'Ente camerale, anche mediante un processo di armonizzazione e uniformità delle regole e

delle normative che ne stanno alla base.

Nell'obiettivo rientrano quindi tutte le attività e iniziative volte ad accrescere l'autonomia

finanziaria e l'equilibrio economico delle Aziende Speciali della Camera di Commercio di Rovigo,

nonché l'approfondimento di una loro razionalizzazione nell'ambito del sistema camerale del

Veneto.

Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.

In relazione all'obbiettivo strategico, l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta

principalmente alle seguenti tipologie di interventi:

• unificazione dell'Azienda Speciale Polesine Innovazione con Treviso Tecnologia nella

partecipata T2i;

• progetto di rilancio dell'Azienda Mercati;

• introduzione di sistemi di controllo di gestione;

• allargamento alle Aziende Speciali dei principi del D.Lgs. n. 150/2009 (Decreto Brunetta);

• estensione della definizione degli obiettivi strategici anche alle Aziende Speciali.

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Linee di indirizzo per il 2015

Il 2015 sarà rivolto soprattutto alla verifica per l'Azienda Mercati di Lusia e di Rosolina di una sua

possibile evoluzione/razionalizzazione in relazione a possibili collaborazioni con il mercato di

Brondolo.

(per le linee e direttive sull'attività specifica si rimanda al successivo paragrafo 6.)

Finalità – Benefici attesi

• ridefinizione delle Aziende speciali nel loro ruolo di “moltiplicatori” degli interventi

camerali a favore delle imprese;

• incremento dell'efficienza dell'azione delle Aziende Speciali;

• incremento dell'autonomia finanziaria e della capacità di equilibrio economico.

Risorse previste.

Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.

Obbiettivo Strategico 3.6 – Sviluppo di un sistema integrato di pianificazione, controllo e

valutazione.

Riprendendo il concetto di aumento della qualità e di diminuzione degli oneri, sia burocratico-

amministrativi che finanziari, non si può non sottolineare la centralità che riveste

nell’organizzazione il Piano della Performance, introdotto tra i documenti di programmazione.

Ai sensi dell’art. 10 del Decreto Legislativo 150/09 infatti “Al fine di assicurare la qualità,

comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance, le

Amministrazioni pubbliche, redigono annualmente un documento programmatico triennale,

denominato appunto Piano della performance da adottare in coerenza con i contenuti e il ciclo

della programmazione finanziaria e di bilancio, che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed

operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori

per la misurazione e la valutazione della performance dell'amministrazione, nonché gli obiettivi

assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori”.

Il Piano della Performance realizzato dall’Ente, che sarà aggiornato sulla base delle indicazioni che

emergeranno dalla Relazione Previsionale e Programmatica, ha dato avvio e ha strutturato l’intero

Ciclo di Gestione della Performance: le imprese e le Associazioni, che certo restano i principali

“clienti”, ma anche le altre Istituzioni, i consumatori, i lavoratori dipendenti, i singoli cittadini e

tutti i portatori di interesse rilevanti sono resi partecipi degli obiettivi che l’Ente si è dato,

garantendo trasparenza e intelligibilità verso l’intera comunità. In questa ottica orientare la

gestione alla performance risulta essere fondamentale per l'Ente, non solo perché obbligo

normativo, ma anche e soprattutto perché rientra a tutti gli effetti tra gli assi strategici di

riferimento degli organi e degli amministratori camerali: studiare l’outcome in ottica di

valutazione dell'impatto a supporto della coerenza strategica degli interventi camerali, monitorare

i processi per l'ottimizzazione organizzativa, consolidare lo stesso Ciclo della performance

mediante automatizzazione della Balanced Scorecard rappresentano assi fondamentali per il

miglioramento gestionale-organizzativo. L’azione della Camera di Commercio, oltre che efficiente

ed efficace, deve essere anche trasparente. Pubblicità e trasparenza intese come conoscibilità

all’esterno dell’azione amministrativa dell’Ente; conoscibilità che passa anche da un continuo

miglioramento della comunicazione istituzionale, ovvero il veicolare, con puntualità, precisione,

semplicità e chiarezza tutte le informazioni, le attività e le opportunità che l’Ente produce. Non

possono essere trascurate – oggi in maniera particolare - nell’ambito delle azioni di politiche

pubbliche messe in campo l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse dell’Ente, anche attraverso

attente analisi conoscitive economico-finanziarie per la razionalizzazione dei costi e delle risorse.

In tale ambito viene riconfermato l’obiettivo pluriennale del contenimento dei costi per il

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personale e di funzionamento e l’ottimizzazione della riscossione delle entrate, attraverso il

consolidamento delle procedure per efficientare la riscossione del Diritto Annuale e attraverso il

potenziamento di azioni volte alla riscossione di entrate da servizi.

Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.

In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente

alle seguenti tipologie di interventi:

• continuità nell'adesione al progetto Benchmarking Toscana

• implementazione degli strumenti di monitoraggio e controllo intermedio (Adozione

sistema FEBE e TETI di rilevazione degli indicatori)

• revisione e aggiornamento dei principali regolamenti interni (regolamento di

funzionamento della Giunta camerale, regolamento di organizzazione degli uffici/servizi)

• nomina OIV

• introduzione della metodologia Balanced scorecard

• programmazione condivisa promozionale mediante avviso pubblico

Linee di indirizzo per il 2015

Realizzazione di interventi volti al miglioramento continuo del ciclo della Performance.

Attuazione e integrazione del Piano di miglioramento.

Incremento degli strumenti di controllo di gestione.

Implementazione degli strumenti di coinvolgimento degli stakeholders.

Avvio di sinergie/collaborazioni con la Camera di Commercio di Venezia in vista

dell'accorpamento.

Finalità – Benefici attesi

• Sviluppo di una Pianificazione strategica ragionata e coerente con i bisogni dei propri

stakeholders;

• Sviluppo di un sistema di monitoraggio e rendicontazione dei risultati e del ritorno in

termini di outcome degli interventi attuati;

• Consolidamento di una gestione efficace ed efficiente nel rispondere ai bisogni del sistema

economico e del sistema delle imprese;

• Adozione di un sistema di incentivazione delle risorse umane improntato ai principi della

meritocrazia e della capacità di miglioramento della performance

Risorse previste.

Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.

Prospettiva Apprendimento innovazione e crescita

Obbiettivo Strategico 3.3 – Miglioramento della comunicazione interna ed esterna,

consolidamento della leadership dell'Ente camerale.

La comunicazione è ormai elemento fondamentale della nuova Amministrazione pubblica

partecipata ed efficiente. Comunicazione come strumento di conoscenza e di democrazia, che

avvicina amministratori e portatori d'interesse, consentendo ai primi di ascoltare i secondi e di

rendere loro conto del proprio operato, contribuendo allo sviluppo della trasparenza. Ma anche

comunicazione come elemento fondamentale per il funzionamento stesso degli enti pubblici,

risorsa e paradigma organizzativo al tempo stesso. Rientrano quindi nell'obiettivo tutte le azioni

volte ad incrementare la comunicazione sia interna che esterna e istituzionale dell'ente camerale.

Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.

In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente

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alle seguenti tipologie di interventi:

• implementazione degli strumenti di comunicazione esterna anche attraverso il sito

istituzionale con allargamento ai principali mezzi di comunicazione cosiddetti “social”.

• implementazione degli strumenti di comunicazione interni attraverso area condivisa.

• Attuazione della normativa in materia di Trasparenza e integrità

Linee di indirizzo per il 2015

Comunicazione.

Posto che la comunicazione è stata riconosciuta come attività imprescindibile e strategica che la

Pubblica Amministrazione deve obbligatoriamente realizzare quale criterio indispensabile per i

nuovi standard di organizzazione e gestione dei pubblici servizi, si ritiene importante sviluppare

tale aspetto nel corso del 2015.

In tale contesto verranno perseguiti i seguenti obbiettivi:

Comunicazione interna:

− promozione di strumenti efficaci di comunicazione interna per sviluppare le buone prassi

comunicative, per favorire l’integrazione tra i diversi Servizi/Aree, il controllo

dell’immagine complessiva dell’Ente, la sinergia degli operatori verso il tema delle buone

relazioni

− coinvolgimento di coloro che operano all’interno dell’Ente, rendendoli davvero

consapevoli degli obiettivi, dei progetti e dei cambiamenti in corso, per erogare servizi

efficaci ed efficienti

Comunicazione esterna:

− creazione di una situazione di comunicazione diffusa nel rapporto dei vari Servizi con

l’utente/cliente esterno, passando da una comunicazione meramente informativa ad una

comunicazione strategica dell’Ente

− utilizzo dei principali mezzi di comunicazione c.d. “social” come facebook, twitter etc. al

fine di allargare la diffusione delle informazioni dell'Ente ad ogni tipologia di utenza

− miglioramento, tramite l’utilizzo delle tecnologie informatiche più moderne, dell’accesso

degli utenti/clienti esterni ad informazioni aggiornate, a servizi effettivi, utili e semplificati,

in modo rapido, puntuale e trasparente

− promozione e diffusione delle attività dell’Ente e del suo funzionamento

− Consolidamento della sezione “Amministrazione Trasparente”

− applicazione della normativa in materia di anticorruzione

Finalità – Benefici attesi

• incremento della trasparenza;

• incremento della leadership della Camera di Commercio di Rovigo;

• miglioramento del grado di appartenenza all'Ente da parte del personale dipendente

• miglioramento della visibilità e conoscenza dell'azione camerale sul territorio

• incremento della capacità di coinvolgimento degli stakeholders

Risorse previste.

Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.

Obbiettivo Strategico 3.4 – Qualificare e sviluppare le professionalità interne.

Lo sviluppo delle risorse umane a disposizione dell'Ente costituisce uno degli obiettivi strategici

cui la Camera di Commercio di Rovigo pone particolare attenzione.

E' infatti ormai universalmente riconosciuto come lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse

umane costituisca uno degli strumenti principali sui quali operare al fine di ottimizzare processi,

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attività e servizi che l'Ente è chiamato ad assicurare ai propri utenti finali.

In particolare, la gestione delle competenze delle persone nelle organizzazioni costituisce un

fattore altamente qualificante, sia per quanto riguarda le risorse interne nella definizione delle

mappe di conoscenza, nei processi formativi e di assegnazione ai progetti, sia per quanto riguarda

le risorse esterne nel processo di loro acquisizione.

Ciò significa saper sviluppare le professionalità interne all’Ente al fine di saper leggere la propria

organizzazione, censire i punti critici del proprio apparato ed individuare i bisogni formativi e

saper individuare i giusti percorsi formativi.

L'esigenza di sviluppo delle risorse umane non può però dissociarsi dall'esigenza di una maggiore

razionalizzazione dei costi sopratutto in un periodo di forte crisi del sistema economico. La sfida è

dunque quella di coniugare l'esigenza di una diminuzione e ottimizzazione dei costi del personale,

rispetto a quanto la Camera riesce a erogare per lo sviluppo del sistema economico e delle

imprese locali, puntando sull'attuazione di un sistema che riesca effettivamente a premiare e

incentivare ilo merito.

Tra i numerosi interventi possibili lo sforzo dell'Ente camerale nel perseguimento dell'obiettivo è

volto a:

• La mappatura delle competenze interne e l'individuazione dei gap da colmare attraverso

specifici percorsi formativi.

• La valutazione professionale e l’analisi del gap delle competenze interne disponibili.

• L’attività di ottimizzazione organizzativa del portafoglio delle competenze, in coerenza con

lo sviluppo delle strategie interne.

• L'incentivazione di percorsi di attività formativa non formale interna.

• Monitoraggio sulla contrattazione collettiva.

• Ridefinizione del sistema incentivante del personale.

Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.

In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente

alle seguenti tipologie di interventi:

• avvio progetto mappatura delle competenze;

• incentivazione di percorsi di formazione interna non formale.

Linee di indirizzo per il 2015

analisi delle risultanze monitoraggio sulla contrattazione collettiva

ridefinizione sistema incentivante del personale in ottica di riduzione dei costi e incentivazione

del merito

incremento dell'attività di formazione non formale

costituzione di gruppi di lavoro trasversali ai vari uffici/Servizi

studio di percorsi atti a migliorare il benessere organizzativo

azioni positive in materia di pari opportunità

Finalità – Benefici attesi

• incremento della professionalità e delle competenze del personale interno

• miglioramento del benessere organizzativo

• incremento della capacità di fare squadra e di lavorare per obiettivi comuni

• miglioramento del dato benchmarkig sulla spesa del personale

Risorse previste.

Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.

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Prospettiva Economico-finanziaria

Obbiettivo Strategico 3.1 – Economicità. Efficienza ed efficacia della gestione

Negli ultimi anni è stata sempre maggiore l'attenzione rivolta dal legislatore al rinnovamento della

Pubblica Amministrazione. L'art. 1 della L. 241/90 ha reso operativo il principio di buona

amministrazione, già previsto dall'art. 97 della Costituzione.

L'aspetto più preponderante di questa serie di riforme è l'esigenza di riuscire a misurare il costo

della burocrazia. Da un approccio all'attività di gestione del bene pubblico caratterizzato dalla

minuziosa osservanza alle procedure e alle norme giuridiche che le regolano si è passati ad un

tipo di gestione manageriale basata su programmi ed obiettivi con la necessità di misurare

l'azione amministrativa in termini di economicità, efficacia, pubblicità e trasparenza secondo le

modalità previste dalla legge e dalle disposizioni che disciplinano i procedimenti.

A questo quadro si aggiungano i sempre maggiori interventi del legislatore per una diminuzione

della spesa pubblica. In tale contesto risulta fondamentale per l'Ente pubblico dotarsi di

strumenti di misurazione (indici economici, patrimoniali) in grado di tenere sotto controllo la

solidità economico patrimoniale dell'Ente e di tradurre l'attività posta in essere in termini di

efficienza ed efficacia.

Stato di avanzamento dell'obbiettivo strategico.

In relazione all'obbiettivo strategico l'azione camerale realizzata ad oggi si è rivolta principalmente

alle seguenti tipologie di interventi:

• individuazione nell'ambito del Piano Triennale della Performance di indicatori significativi

in grado di misurare la solidità economico e finanziaria dell'Ente

• monitoraggio degli indicatori

• avvio di azioni di contenimento dei costi

Linee di indirizzo per il 2015

proseguimento e implementazione degli interventi avviati;

avvio di interventi di implementazione del controllo di gestione

miglioramento degli indicatori di economicità

Finalità – Benefici attesi

Incremento del sistema di misurazione e monitoraggio adottato

Incremento del sistema di controllo di gestione

miglioramento del sistema di rendicontazione

individuazione di prassi e azioni di contenimento e ottimizzazione della spesa

Risorse previste.

Le risorse saranno definite in sede di Bilancio di Previsione.

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6.LINEE PROGRAMMATICHE E DIRETTIVE 2015 PER LE AZIENDE SPECIALI

Linee programmatiche 2015 Azienda Speciale per i Mercati di Lusia e Rosolina.

L'Azienda dovrà riconsiderare gli obiettivi da raggiungere nell'ambito della missione aziendale,

partendo dal presupposto di non potere più limitarsi alla gestione delle due strutture mercatali, ma

ampliando le proprie funzioni, con l'aggiunta di competenze in materia di marketing dei prodotti e

di relazioni con i principali operatori economici della distribuzione organizzata. Dovrà continuare a

sostenere l'attività dei Consorzi di promozione e Tutela dei prodotti a marchio europeo, tramite

realizzazione di progetti, ricercandone i relativi finanziamenti e promuovere, organizzare, gestire la

partecipazione a manifestazioni, fiere e seminari in cui proporre e promuovere le filiere delle

imprese del settore.

L'attività dell'Azienda dovrà riguardare nel 2015:

• Proseguimento nell'attuazione del Piano di rilancio dei due Mercati, ponendo in essere

tutte quelle attività necessarie per favorire lo sviluppo dei due Mercati e l'utilizzo delle

relative strutture;

• Promuovere i due Mercati come centri di sviluppo dell'attività agroalimentare ed

erogatori di servizi agli operatori del sistema;

• Collaborare all'organizzazione ed alla gestione di eventi fieristici per la promozione dei

prodotti agroalimentari e delle imprese del settore;

• Realizzare progetti ed attuare azioni di promozione, in collaborazione con i relativi

Consorzi di tutela, dei prodotti DOP e IGP del Polesine;

• Attivare collaborazioni di marketing e commerciali con la Grande Distribuzione;

• Attuare progetti in collaborazione con le scuole, le ASL e le Associazioni dei consumatori;

Per quanto riguarda le Azioni di servizio l'Azienda dovrà:

A) Migliorare costantemente i servizi di mercato ai commercianti e produttori, mirando al

contenimento dei costi ed ad una sempre maggiore efficienza nell'erogazione dei

servizi;

B) Attivare nuove forme di collaborazione economico/gestionale con gli operatori, al fine

di ridurre i tempi di erogazione dei servizi e degli incassi.

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7.LE INFRASTRUTTURE E LA POLITICA DELLE PARTECIPATE

Infrastrutture.

La politica delle infrastrutture sta assumendo in questi anni una importanza straordinaria: ad essa

è affidato il compito della modernizzazione di un territorio, poiché è indiscutibile che oggi un

porto, un'autostrada , un interporto, sono paragonati ai grandi elementi primari attorno ai quali un

territorio articola se stesso. L’Ente camerale, nella consapevolezza che l’assetto infrastrutturale è la

chiave per la modernizzazione dell’economia locale, agirà su un duplice fronte: da una parte

concorrerà nel promuovere il potenziamento e l’implementazione delle infrastrutture esistenti,

dall’altra suggerirà politiche volte a nuove soluzioni di trasporto puntando sulla realizzazione di reti

di trasporto locale rapide ed efficienti, il rafforzamento della viabilità ordinaria, il potenziamento

dei trasporti su acqua, la rivalutazione del trasporto ferroviario.

Dovrà essere approfondito il tema dell'ipotizzato sviluppo del Porto di Porto Levante, con la

possibile costituzione della nuova Autorità portuale in sinergia con il Porto di Chioggia. Attenzione

sarà data anche per la realizzazione di porti turistici e strutture per il diportismo, sfruttando

adeguatamente le vie d'acqua e le risorse del nostro territorio in campo fluvio marittimo.

Attenzione dovrà essere data nel corso del 2015 anche alla tematica della reindustrializzazione del

Polesine, sulla base degli accordi a suo tempo definiti con Ministeri e Regione del Veneto, come

anche a tutte le componenti in materia energetica, dal Rigassificatore alle tematiche delle energie

alternative. La Camera inoltre si impegna a sostenere, e promuovere, anche in collaborazione con

le altre Istituzioni ed Enti, la realizzazione della banda larga su tutto il territorio provinciale.

Gli enti/società partecipati.

L’azione di governo dell’Ente camerale per la promozione e lo sviluppo del contesto economico

locale, in modo coerente con il proprio mandato istituzionale, passa anche attraverso la

partecipazione in società, consorzi ed altri enti. Le partecipazioni societarie della Camera di

Commercio, che sono investimenti a lungo termine non aventi natura speculativa, ma bensì

strategica per l’Ente, saranno necessarie al perseguimento di due obiettivi:

1). partecipare al rafforzamento delle società del sistema camerale, che garantiscono

qualificati servizi nelle diverse aree di operatività camerale e che garantiscono il necessario

supporto tecnologico all’erogazione degli stessi;

2). partecipare al rafforzamento di strutture societarie operanti sul territorio provinciale, che

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garantiscono la presenza di infrastrutture e di soggetti che concorrono allo sviluppo

dell’economia locale. Recenti norme di legge hanno introdotto alcune limitazioni all’utilizzo

dello strumento societario da parte della Camera, sia in relazione alla costituzione di nuove

realtà che all’acquisizione di ulteriori partecipazioni, prevedendo altresì che debba essere

preso in considerazione l’insieme delle partecipazioni esistenti, al fine di verificarne le

motivazioni che ne determinano il mantenimento o in mancanza l’eliminazione. La gestione

strategica dei rapporti con le società partecipate sarà finalizzata a quanto sopra indicato,

avendo sempre come unico punto di riferimento il progressivo potenziamento

dell’economia polesana.

La Camera, dunque, intende proseguire anche nel 2015 nell'azione di sostegno e collaborazione

degli Enti/società partecipate, per l'attuazione di tutte le possibili sinergie, collaborazioni e

condivisioni di iniziative, volte a favorire lo sviluppo del sistema delle imprese locali e del sistema

economico locale in generale.

Obiettivi strategici particolarmente significativi sono:

• il sostegno e la collaborazione con i due GAL, per le azioni di sviluppo legate ai contributi

Leader assegnati al territorio polesano;,

• sostegno al CUR per l'attività di sviluppo e innovazione legate alla promozione

dell'Università locale, ritenuta una vera e propria leva per lo sviluppo, alla luce delle

collaborazioni già attivate ed a quelle in via di definizione;

• sostegno ad Assonautica Polesana e Unione della Navigazione Interna per il settore

turismo;

• sostegno alla T2i (Trasferimento tecnologico e Innovazione) per il settore dell'innovazione e

dello Start-up;

• un discorso a parte va fatto per il Consorzio per lo Sviluppo, Azienda Speciale della

Provincia cui partecipa la Camera unitamente alla Provincia ed a 48 Comuni polesani. Dopo

tanti anni di discussioni e dibattiti in ordine alla sua valenza, come Ente dedicato allo

sviluppo del Polesine, appare necessario capire quale sarà il suo destino, dopo la

“soppressione” della Provincia di Rovigo. Da parte di alcune Associazioni sono state

avanzate delle proposte concrete per trasformare il CONSVIPO in un'Agenzia per lo sviluppo

del nostro territorio, più efficace e moderna, sulla scorta di analoghe già operanti in altri

territori. Nel corso del 2015 anche la Camera dovrà approfondire la questione, alla luce del

nuovo assetto amministrativo-istituzionale che ci sarà in Polesine dopo l'avvenuta

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“soppressione” della Provincia e le relative conseguenze in tutto l'ambito istituzionale

provinciale. Dovrà essere sviluppato il confronto sui molteplici spunti e sollecitazioni,

pervenuti dal mondo economico per la creazione di una nuova Agenzia, a partecipazione

pubblico-privata, struttura dedicata a promuovere servizi e interventi per favorire la

reindustrializzazione e lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio, di supporto alla

competitività delle imprese, con nuovi compiti e con nuove professionalità.

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Conclusioni - L a condivisione degli obiettivi e delle strategie.

L’unità di intenti fra le Associazioni Imprenditoriali, le rappresentanze economiche e sociali del

territorio resta il principio cardine dell’attività camerale anche per il 2015, al quale tutte le

rappresentanze dovranno dedicare le competenze e le energie più rappresentative.

In tal senso la Camera valorizzerà la collegialità nella individuazione, definizione delle strategie,

delle azioni, degli interventi, delle progettualità attraverso anche il rilancio del ruolo propositivo e

di indirizzo del Consiglio Camerale, quale soggetto di massima rappresentatività economica

territoriale. La Camera a tal fine farà ricorso al coinvolgimento delle Associazioni Imprenditoriali

tramite la già collaudata ed efficace Consulta dei Direttori, per individuare i bisogni, le istanze e le

esigenze del mondo delle imprese, a supporto delle decisioni dell'Amministrazione nel rispetto dei

rispettivi ruoli, competenze e responsabilità.

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