RELAZIONE GEOTECNICA SULLE FONDAZIONI
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RELAZIONE GEOTECNICA SULLE FONDAZIONI (NTC 2008 CAP. 6 e CIRCOLARE 617/2009 punto C6.2.2.5)
Caratterizzazione fisico meccanica dei terreni
Caratteristiche litostratigrafiche
Dalla Relazione Geologica si assumono i parametri relativi alla geomorfologia e litostratigrafia.
Caratteristiche fisico meccaniche dei terreni
Il modello geotecnico del sito è stato desunto dalla relazione geologica. I parametri meccanici riportati nei
tabulati allegati sono i seguenti:
peso specifico: = 2,0 t/mc
angolo d’attrito 34
coesione : c = 0 daN/cmq
pressione massima di contatto della fondazione = 1.5 – 2.0 daN/cmq
Caratterizzazione sismica del suolo di fondazione:
La categoria di suolo di fondazione è: Categoria B
Modelli geotecnici di sottosuolo e metodi di analisi: Nel modello strutturale di calcolo l’interazione suolo-struttura è stata considerata schematizzando il
terreno come un letto di molle elastiche indipendenti (modello alla Winkler).
La costante di sottofondo del terreno è stata posta pari a 8 daN/cm³.
Le interazione terreno-struttura sono state contemplate nel modello di calcolo strutturale mediante
elementi finiti specifici costituiti da travi su suolo elastico.
Modelli geotecnici di sottosuolo e metodi di analisi: Nel modello strutturale di calcolo l’interazione suolo-struttura è stata considerata schematizzando il
terreno come un letto di molle elastiche indipendenti (modello alla Winkler).
La costante di sottofondo del terreno è stata assunta in accordo alle raccomandazioni dell’Eurocodice 7, EN
1997-1:2004.
Le interazione terreno-struttura sono state contemplate nel modello di calcolo strutturale mediante
elementi finiti specifici costituiti da travi su suolo elastico.
Verifiche della sicurezza e delle prestazioni: identificazione dei relativi stati limite Le verifiche della sicurezza in fondazione sono condotte nei riguardi dello stato limite
ultimo e dello stato limite di esercizio.
Le verifiche nei riguardi dello stato limite ultimo (SLU) previste dalla Normativa sono:
EQU - perdita di equilibrio della struttura, del terreno o dell’insieme terreno-struttura,
considerati come corpi rigidi;
STR - raggiungimento della resistenza degli elementi strutturali, compresi gli elementi
di fondazione;
GEO – raggiungimento della resistenza del terreno interagente con la struttura con
sviluppo di meccanismi di collasso dell’insieme terreno-struttura;
ULP – perdita di equilibrio della struttura o del terreno, dovuta alla sottospinta dell’acqua
(galleggiamento);
HYD - erosione e sifonamento del terreno dovuta a gradienti idraulici.
Verifiche EQU: L’edificio è soggetto ad azioni di tipo verticale e di tipo orizzontale. Come
si evince dal diagramma delle pressioni sul terreno di fondazione, queste ultime sono tutte
di compressione,.
Pertanto essendo le pressioni di compressione sicuramente non si hanno fenomeni di perdita
di equilibrio della struttura.
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Verifiche STR: le verifiche di resistenza degli elementi strutturali di fondazione sono state
eseguite contestualmente alla verifica degli elementi strutturali in elevazione. Le relative
verifiche sono riportate nella relazione di calcolo;
Verifiche GEO: le verifiche di resistenza del terreno interagente con la struttura sono
condotte confrontando i valori di resistenza con quelli di progetto, secondo l’Approccio 2,
come riportato nelle pagine seguenti.
Verifiche UPL e HYD : poiché nel terreno di fondazione non vi è la presenza della falda
non si hanno fenomeni di galleggiamento o di sifonamento.
Verifiche GEO: Approcci progettuali e valori di progetto dei parametri geotecnici.
Sono state effettuate tutte le verifiche (strutturali e geotecniche) secondo l‟Approccio 1 definito dal D.M. 14
gennaio 2008. In funzione dei carichi agenti sulla struttura e dell’approccio scelto per la verifica sono stati
fissati i coefficienti di combinazione delle azioni elementari dovuti ai coefficienti parziali delle azioni. Nel
considerare i parametri geotecnici del terreno, per le combinazioni ove è previsto, sono stati utilizzati i
coefficienti riduttivi M delle caratteristiche dei terreni definiti nella tabella 6.2.II del D.M. 14 gennaio 2008.
Infine, qualora sia previsto, la gerarchia delle resistenza calcolata è stata ridotta in funzione dei coefficienti
riduttivi R forniti in funzione del tipo dell’opera da verificare.
La scelta dell’Approccio 2 richiede che le verifiche devono essere effettuate, tenendo conto dei coefficienti
parziali riportati nelle seguenti tabelle 6.2.I, 6.2.II e 6.4.I del D.M. 14 gennaio 2008 seguendo la
combinazione: (A1 + M1 + R1).
La verifica di resistenza del terreno interagente con la struttura viene condotta con
l’Approccio 2 con la Combinazione (A1 + M1 + R3), nella quale i coefficienti A1 sono
gli stessi delle verifiche strutturali, i coefficienti M1 sono tutti unitari ed il coefficiente R3
per la verifica della capacità portante R=2,3.
Le strutture delle fondazioni sono costituite da travi rovesce.
Calcolo del valore di progetto della resistenza del terreno:
La resistenza di progetto viene calcolata con la formula di Terzaghi-Vesic:
Qt,lim = c Nc C + y Ny t B/2 + q Nq q Si allega il tabulato relativo.
Valore di progetto della pressione sul terreno:
Le pressioni sul terreno derivano dalle azioni agenti sulla struttura fattorizzate con i
coefficienti A1 secondo la combinazione:
Ed = G . GK + P . PK + S ( 2i . Q . QKi) Dalla relazione di calcolo della struttura si evince che la pressione massima sul terreno.
La verifica è effettuata attraverso la seguente relazione: Rd>Ed (condizione di verifica positiva)
Normativa di riferimento
- Legge nr. 1086 del 05/11/1971.
Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a
struttura metallica.
- Legge nr. 64 del 02/02/1974.
Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.
- D.M. LL.PP. del 11/03/1988.
Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e
delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle
opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. (norma possibile se si opera in Zona
sismica 4, attuali Classi I e II).
- D.M. LL.PP. del 14/02/1992.
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Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le
strutture metalliche.
- D.M. 9 Gennaio 1996
Norme Tecniche per il calcolo, l' esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato
normale e precompresso e per le strutture metalliche
- D.M. 16 Gennaio 1996
Norme Tecniche relative ai 'Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei
carichi e sovraccarichi'
- D.M. 16 Gennaio 1996
Norme Tecniche per le costruzioni in zone sismiche
- Circolare Ministero LL.PP. 15 Ottobre 1996 N. 252 AA.GG./S.T.C.
Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche di cui al D.M. 9 Gennaio 1996
- Circolare Ministero LL.PP. 10 Aprile 1997 N. 65/AA.GG.
Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche per le costruzioni in zone sismiche di cui al
D.M. 16 Gennaio 1996.
- D.M. 14/01/2008 Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni
- Circ. 02/02/2009 n. 617 C.S.LL.PP.
- NORMA TECNICA UNI EN 1997-1:2005 (EUROCODICE 7 - PROGETTAZIONE
GEOTECNICA) - Progettazione geotecnica - Parte 1: Regole generali.
- EUROCODICE 8 - Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture - Parte
5: Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici.
TABELLA DEI COEFFICIENTI PARZIALI PER LE AZIONI O PER L'EFFETTO DELLE AZIONI
carichi effetto coeff.parzialeF/E EQU (A1) STR (A2) GEO
Permanenti favorevole G1 0,9 1,0 1,0 sfavorevole G1 1,1 1,3 1,0 Permanenti favorevole G2 0,0 0,0 0,0 non strutturali sfavorevole G2 1,5 1,5 1,3 Variabili favorevole Qi 0,0 0,0 0,0 sfavorevole Qi 1,5 1,5 1,3
TABELLA DEI COEFFICIENTI PARZIALI PER I PARAMETRI GEOTECNICI
parametro simbolo coeff.parziale (M1) (M2)
Tg angolo d'attrito tan 'k ' 1,0 1,25 Coesione efficace c'k c' 1,0 1,25 Resistenza non drenata cuk cu 1,0 1,40 Peso unità di volume 1,0 1,00
TABELLA DEI COEFFICIENTI PARZIALI PER LE FONDAZIONI SUPERFICIALI
verifica coeff.parziale coeff.parziale coeff.parziale
(R1) (R2) (R3) Capacità portante R = 1,0 R = 1,8 R = 2,3 Scorrimento R = 1,0 R = 1,1 R = 1,1
Esecuzione delle verifiche della capacità portante:
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Approccio 1 - Combinazione 2 (A2+M2+R2) (A) incremento azioni variabili
(M) riduzione parametri geotecnici (R) riduzione della resistenza (gruppi M2 ed R2)
Approccio 2 (A1+M1+R3)
(A) incremento azioni variabili (M) parametri geotecnici invariati (R) riduzione della resistenza (gruppi M1 ed R2)
Calcolo della resistenza del sistema geotecnico Rd
Per ogni stato limite ultimo è rispettata la condizione Ed ≤ Rd (6.2.1)
dove Ed è il valore di progetto dell'azione o dell'effetto dell'azione Ed = E *γFFk ; Xk / γM ; ad+ (6.2.2a)
ovvero Ed = γE · E *Fk ; Xk / γM ; ad+ (6.2.2b)
con γE = γF, e dove Rd è il valore di progetto della resistenza del sistema geotecnico: Rd = 1 / γR / R *γFFk ; Xk / γM ; ad+ (6.2.3)
Modello per il calcolo del carico limite
Il terreno di fondazione è considerato costituito da due strati uno superiore ed uno inferiore al piano
di posa della fondazione. La presenza della falda è presa in considerazione in base alla sua
profondità dal piano campagna
Simbologia carico limite fondazione rettangolare:
B Base
L Lunghezza
eb Eccentricità secondo B
el Eccentricità secondo L
D Profondità del piano di posa
Inclinazione del piano di posa
Inclinazione del piano campagna
Angolo di attrito del terreno di fondazione
c Coesione del terreno di fondazione
G Modulo tangenziale del terreno di fondazione
1 Peso specifico terreno superiore
Peso specifico terreno di fondazione
1Sat Peso specifico terreno saturo superiore
Sat Peso specifico terreno saturo di fondazione
Hf Profondità della falda
W0 Peso specifico acqua
Fv Componente ortogonale dell'azione sulla
fondazione
Fh Componente tangenziale dell'azione sulla
fondazione
Dati della fondazione rettangolare
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Profondità della falda Hf=2[m]
Peso specifico acqua W0=1[t/mc]
B 0.40 [m]
L 10 [m]
eb 0,10 [m]
el 0,15 [m]
D 1,00 [m]
0 [°]
0 [°]
34 [°]
c 0 [kgf/cmq]
G 14 [kgf/cmq]
1 2 [t/mc]
2 [t/mc]
1Sat 2 [t/mc]
Sat 2 [t/mc]
Hf >15 [m]
W0 1 [t/mc]
Fv 1.500 [kgf]
Fh 2.600 [kgf]
Carico limite
Il calcolo del carico limite è valutato secondo la formula di Terzaghi-Meyerof
dove :
Nq,Nc,N=Coefficienti di Terzaghi - Meyerof per la striscia indefinita
q,c, = coefficienti correttivi di forma funzione del rapporto B/L
q,c, = coefficienti correttivi di inclinazione del carico dipendente da H/V
q,c, = coefficienti correttivi di inclinazione del piano di posa
q,c, = coefficienti correttivi di inclinazione del piano campagna
q,c, = coefficienti correttivi di punzonamento dipendenti da un indice di rigidezza del terreno,
in particolare detto Ir l'indice di rigidezza del terreno (secondo la teoria di Vesic dipendente dal
modulo tangenziale G=0.5 E/(1+) del terreno, dalla coesione c, dalla tensione effettiva alla
profondità B/2 sotto il piano di posa, dall'angolo di attrito del terreno di fondazione) ed Ircrit
l'indice di rigidezza critico (dipendente dall' angolo di attrito del terreno e dal rapporto B/L) risulta
che i coefficienti di punzonamento sono uguali alla unità quando Ir>=Ircrit, mentre sono minori
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dell' unità quando Ir<Ircrit.
Oltre a queste correzioni un' altra deriva dalla eccentricità del carico riducendo le dimensioni della
fondazione in modo che il carico risulti centrato rispetto alla fondazione ridotta, dette 'eb' ed 'el' le
eccentrità del carico nella direzione di B ed L il carico limite si calcola per una fondazione di
dimensioni ridotte B' =B-2eb e L' =L-2el
I coefficienti di Terzaghi - Meyerof per la striscia ed i coefficienti correttivi sono dati dalle
relazioni:
Il coefficiente N non è suscettibile di una espressione in forma analitica chiusa, ed è stato calcolato
per via numerica da diversi Autori. I valori del coefficiente sono riportati nella seguente tabella in
funzione dell'angolo :
° 0 1 2 3 4 5 6 7 8
N 0 0.07 0.15 0.24 0.34 0.45 0.57 0.71 0.86
° 9 10 11 12 13 14 15 16 17
N 1.03 1.22 1.44 1.69 1.97 2.29 2.65 3.06 3.53
° 18 19 20 21 22 23 24 25 26
N 4.07 4.68 5.39 6.2 7.13 8.2 9.44 10.88 12.54
° 27 28 29 30 31 32 33 34 35
N 14.47 16.72 19.34 22.4 25.99 30.22 35.19 41.06 48.03
° 36 37 38 39 40 41 42 43 44
N 56.31 66.19 78.03 92.25 109.41 130.22 155.55 186.54 224.64
° 45 46 47 48 49 50
N 271.76 330.75 403.67 496.01 613.16 762.89
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Effetto del sisma secondo la teoria di Sano
L'Autore propone di diminuire l'angolo d'attrito degli strati portanti di una quantità data dalla
relazione:
dove Amax=(S-2)/100*g è l'accelerazione sismica orizzontale massima. L'esperienza, però,
dimostra che l'applicazione acritica di questa relazione può condurre a valori eccessivamente
cautelativi della Qlim. La correzione di Sano si applica esclusivamente a terreni incoerenti ben
addensati. Attenzione: è errato applicare la correzione a terreni sciolti o mediamente addensati,
dove le vibrazioni sismiche producono il fenomeno opposto a quello della dilatanza, con aumento
del grado di addensamento e dell'angolo d'attrito.
La fondazione data è equivalente ad una fondazione rettangolare di dimensioni B=1 [m] ed L=9 [m]
Nq Nc N
14.640 25.707 16.609
q c
1.000 1.000 1.000
q c
1.000 1.000 1.000
q c
0.821 0.808 0.739
q c
0.932 0.924 0.932
q c
1.077 1.082 0.942
N'q N'c N'
12.063 20.755 10.779
Riduzione angolo di attrito per il sisma (ex S=9) 4 [°]
Indice di rigidezza critico Ircrit = 108.368
Indice di rigidezza Ir = 91.934
V = 120000 [kgf]
H = 12000 [kgf]
eb = 0 [m]
el = 1 [m]
Hlim = 63672 [kgf]
Hamm = 48979 [kgf]
vAmm=3.000
hAmm=1.300
Modello terreno per il calcolo dei cedimenti:
Il terreno è modellato come sequenza di strati che possono essere ad elevata permeabilità o
praticamente impermeabili, nel seguito queste due tipologie di terreno verranno indicate con terreni
a Grana grossa e con terreni a Grana fina. Per tale modello si assume che il cedimento
complessivo sia la somma di un cedimento immediato ed uno di consolidazione, quest'ultimo
dovuto alla dissipazione delle sovra-pressioni neutre che nascono per effetto dell'applicazione dei
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carichi alla fondazione; data la natura dei terreni questa aliquota di cedimento avviene solo negli
strati a bassa permeabilità. Il cedimento immediato invece è somma di due contributi: il primo
dovuto ai cedimenti per effetto della sola variazione di forma nei terreni a grana fina, la seconda
dovuta ai cedimenti per effetto della variazione di forma e volume nei terreni a grana grossa, risulta
quindi che per i terreni a grana grossa è assente il cedimento di consolidazione. La ipotesi che si
pone alla base del metodo è che i terreni a grana grossa possano drenare verso l'esterno, infatti nel
caso contrario, (ad esempio nel caso che uno strato sia confinato entro un volume chiuso di terreno
a grana fina) le condizioni idrauliche al contorno degli strati a grana grossa sono determinate dalla
applicazione del carico alla fondazione ed in particolare, poichè l'acqua non può drenare verso
l'esterno il terreno si comporterebbe come un mezzo elastico con modulo elastico pari a quello
dell'acqua. La deformabilità degli strati è individuata attraverso il modulo edometrico ed il modulo
elastico non drenato per gli strati di terreno a grana fina. Il cedimento è calcolato in base alla teoria
di Skempton e Bjerrum per gli strati a grana fina, e secondo la teoria elastica per i gli strati a grana
grossa. Il cedimento di consolidazione è valutato in funzione del cedimento edometrico secondo la
relazione Wc=Wed dove è fornito dai diagrammi seguenti espressi in funzione del coefficiente
'A' di Skempton, del rapporto H/B per la striscia ovvero di H/D per il quadrato o cerchio, per valori
intermedi si interpola linearmente.
La precedente relazione è applicabile ad uno strato omogeneo di spessore H; nei casi reali di terreno
stratificato la precedente non è applicabile, ma assumendo valida l'ipotesi di Steinbrenner possiamo
porre il cedimento nella forma:
dove:
la sommatoria è estesa ai soli strati a grana fina
Ai coefficiente di Skempton dello strato imo
zi quota superiore dello strato in considerazione
i spessore dello strato
Wed(zi) cedimento di uno strato ideale di spessore zi e modulo edometrico Eedi-1
Wed(zi+i) cedimento di uno strato ideale di spessore zi+i e modulo edometrico Eedi
è letto dai diagrammi assumendo come spessore dello strato zi ovvero zi+i
Per gli strati a grana grossa si assume che il cedimento sia dato dalla espressione:
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nella quale la somma è estesa al numero di intervalli in cui si divide lo strato i e il cedimento totale
degli strati a grana grossa sia:
nella quale la somma è estesa a tutti gli strati a grana grossa.
La fondazione è considerata infinitamente rigida rispetto al terreno. Il volume di terreno influenzato
dalla costruzione è tale che il substrato rigido non influenza il comportamento della fondazione,
pertanto l'ultimo strato viene esteso fino alla profondità per la quale sono significativi gli incrementi
di tensione indotti dai carichi
Simbologia terreno misto:
H Spessore dello strato
A Coefficiente A di Skempton
Eed Modulo edometrico del terreno dello
strato
Peso specifico del terreno dello strato
Sat Peso specifico del terreno saturo dello
strato
E0 Modulo elastico non drenato
Imp. Indica se lo strato è impermeabile o
meno (grana fina si/no)
N° H[m] Eed[kgf/cmq] [t/mc] Imp. A E0[kgf/cmq] Sat[t/m]
1 1 27 2 Si 0.6 40 2
2 5 27 2 No -----
---
-------- 2
3 6 27 2 Si 0.6 40 2
Carico netto qeff=1 [daN/cmq]
Cedimento Immediato (fine) W0f=10 [mm]
Cedimento Immediato (grossa) W0g=54 [mm]
Cedimento di consolidazione(fine) Wc =1,3 [mm]
Cedimento totale Wt =1,4 [mm]
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VERIFICA SCORRIMENTO DI FONDAZIONE
verifica coeff.parziale coeff.parziale coeff.parziale
(R1) (R2) (R3)
Scorrimento R = 1,0 R = 1,1 R = 1,1
Azione tangenziale massima sismica S(s) = 2 daN/cmq x 0,36 x 1,1 = 0,79 daN/cmq
Coefficiente di attrito (24°) rta = tg (0,8 x
Resistenza d’attrito Ra = 2 daN/cmq x 0,348 = 0,697 daN/cmq
Resistenza passiva Rp = ½ 3,605 x 0,8^2 x 1,8 = 2,07 daN/cmq
Resistenza complessiva Rc=Ra+Rp = 2,77 daN/cmq
Coefficiente di sicurezza Ks = Rc / S(s) = 2,77 / 0,79 = 3,50
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VERIFICA DELLE STRUTTURE DI FONDAZIONE D.M. 14/01/2008 - Circ. 617/2009
Identificazione progetto: TETTOIA IMPIANTO CAPITIGNANO
Ditta:
ACIAM SpA
DATI DI PROGETTO
Geometria dell'opera: Caratteristiche geotecniche:
Dimensione massina longitudinale Lmax mt 15,00 Peso specifico t/mc 2,00
Dimensione minima trasversale Lmin mt 11,20 Angolo d'attrito interno (deg) f 38,00
Altezza del fabbricato Hmed mt 9,00 Angolo di inclinazione spinta (deg) d 5
Coefficiente d'attrito fond-terreno c 1,09
Pressione massima SLU di calcolo Ed (pr) daN/cmq 2,00 Carico limite Terzaghi daN/cmq plim. 5,00
Parametri geotecnici: cp M1 M2
Coefficienti: EQU A1 (STR) A2 (GEO) Tang angolo d'attrito (tan 'k) gf' 1,00 1,25
PP favorevole G1 0,90 1,00 1,00 Coesione efficace c'k c' 1,00 1,25
PP sfavorevole G1 1,10 1,30 1,00 Resistenza non drenata cuk cu 1,00 1,40SP favorevole G2 0,00 0,00 0,00 Peso dell'unità di volume gg 1,00 1,00
SP sfavorevole G2 1,50 1,50 1,30 Verifiche SLU: R1 R2 R3
SA favorevole Q1 0,00 0,00 0,00 Capacità portante R 1,00 1,80 2,30
SA sfavorevole Q1 1,50 1,50 1,30 ScorrimentoR 1,00 1,10 1,10
VERIFICA EQU
Stato limite di equilibrio come corpo rigido, stabilità globale: VERIFICA Ed<Rd
Massa sismica globale Gks t 378
Azione ribaltante Mr t mt 595 Ed 674,2
Azione stabilizzante Ms t mt 2.117 Rd 1715
Ms / Mr = Kequ 3,56 Ed<Rd ok
APPROCCIO 2 A1 M1 R3 caratteris tica di ca lcolo
PP sfavorevole G1 1,1 320 352
SP sfavorevole G2 1,5 200 300
SA sfavorevole Q1 1,5 200 300
Tang angolo d'attrito (tan 'k) gf' 1,00 0,0637
Coesione efficace c'k c' 1,00 M1 M2 0
Resistenza non drenata cuk cu 1,00 0,78 0,63 0
Peso dell'unità di volume gg 1,00 0,66 0,56 2,0
Capacità portante R1 2,30 f (M1) f (M2)
ScorrimentoR2 1,10 38,00 32,01
VERIFICA STR
Allegata alla relazione di calcolo strutturale
VERIFICA GEO VERIFICHE Ed<Rd
Stato limite di resistenza del terreno
Pressione massima SLU di calcolo Ed (pr) daN/cmq 2,00 Ed 2,00
Carico l imite Terzaghi ql im daN/cmq 5,00 Rd 2,17
Valore della resistenza di progetto Rd (pr) daN/cmq 2,17 Ed<Rd ok
Scorrimento sul piano fondale Ed (sc) t 136,08 Ed 150
Res is tenza a l lo scorrimento RS t 413,44 Rd 413
Valore della resistenza di progetto Rd (sc) t 375,85 Ed<Rd ok