RELAZIONE FINALE relativo al progetto “Giochi d’acqua ... · alza la vela bianca, e se la vela...

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RELAZIONE FINALE relativo al progetto “Giochi d’acqua” prodotto da Amato Maria Adriana. Il progetto è stato realizzato nell’Istituto Comprensivo Cantù 1, nella Scuola Primaria “E. Bianchi” di Cantù. IL Progetto svolto si intitola “Giochi d’acqua”. Esso vuole condurre i bambini alla scoperta di nuovi modi di considerare l’acqua, non solo come fonte inesauribile e necessaria di benessere e quindi scientifico, ma soprattutto sotto il profilo artistico - pittorico, musicale ed emozionale. Il percorso ha avuto inizio nel mese di Ottobre dell’anno 2005 e si è concluso nel mese di Febbraio del2006.

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RELAZIONE FINALE relativo al progetto “Giochi d’acqua” prodotto da Amato Maria Adriana. Il progetto è stato realizzato nell’Istituto Comprensivo Cantù 1,

nella Scuola Primaria “E. Bianchi” di Cantù.

IL Progetto svolto si intitola “Giochi d’acqua”.

Esso vuole condurre i bambini alla scoperta di nuovi modi di

considerare l’acqua, non solo come fonte inesauribile e necessaria

di benessere e quindi scientifico, ma soprattutto sotto il profilo

artistico - pittorico, musicale ed emozionale.

Il percorso ha avuto inizio nel mese di Ottobre dell’anno 2005 e si

è concluso nel mese di Febbraio del2006.

Le discipline coinvolte nel progetto sono:

arte ed immagine,

musica,

informatica,

scienze motorie e sportive.

Relativo alla disciplina “ arte ed immagine” il programma è stato

articolato nel seguente modo:

• produzione di elaborati dal titolo “ l’acqua diventa …”;

• produzione di un cartellone sul tema dell’acqua;

• creazione di manufatti con materiale riciclati (pesce), e

ambientazione dello stesso su un cartoncino;

• riproduzione di una goccia d’acqua su cartoncino

azzurro, utilizzando la matita bianca per gli effetti

luce e la matita blu per le ombre;

• produzione di un elaborato su cartoncino azzurro delle onde

del mare con ritagli di carta di diverso spessore;

• produzione di elaborati con la tecnica dell’acquarello creando

effetti luce e riflesso della luna sull’acqua;

Relativo alla disciplina “ musica ” il programma è stato articolato

nel seguente modo:

• ascolto di canti legati al tema dell’acqua in particolare i brani

dal titolo “Era qui era lì” e “Viva il mare”;

Ciurma, ciurma, ciurma, ah,

alza la vela bianca,

e se la vela manca,

il remo basterà!

E basta con la terra così dura,

testa di roccia, corna di macigno,

basta con la buccia secca e scura,

corpo di faggio, tronco di castagno.

Buttiamoci nel mare che è bagnato,

che è fatto tutto d’acqua bella e molle:

io sulla terra dura sono nato,

ma poi fui marinaio, come Dio volle!

Ciurma, ciurma, ciurma, ah,

alza la vela bianca,

e se la vela manca,

il remo basterà!

Il mare è sempiterna capriola,

si trottola per tutto quanto il

giorno,

e hai sopra il gabbiano che ti

vola,

e il delfino che ti salta

attorno:

gettiamoci nel mare che è

giocoso,

che è fatto d’acqua tutta

fresca e sciolta:

io sono nato a Borgo

Montagnoso,ma poi fu

marinaio, la buona volta!

Quella che ogni giorno viene giù dal monte,

ma venendo giù non lascia impronte,

quella che fa salti e che si butta giù,

non si fa male e poi ritorna sempre su.

Era qui,

ora è lì,

ora è là:

è l’acqua fresca che va.

Quella che tranquilla dorme a lungo in mare

e dal vento poi si fa cullare,

quella che va in cielo più alta di un uccello

e poi frusciando cade giù sopra l’ombrello.

Era qui,

ora è lì,

ora è là:

è l’acqua fresca che va.

• accompagnamento ritmico utilizzando parti del corpo;

• accompagnamento mimico gestuale ai canti;

• ascolto di musiche new - age relative alla pioggia e al mare;

• descrizioni delle sensazioni suscitate dall’ascolto di tali

musiche;

Una canzone che si rispetti si canta e si suona con gli strumenti. Proviamo ad aggiungere l’accompagnamento alla nostra canzone “Era qui, era lì” . Facciamo questi movimenti uno dopo l’altro:

• BATTIAMO LA MANO SUL GINOCCHIO

• BATTIAMO LE MANI TRA LORO

• FACCIAMO SCHIOCCARE LE DITA

• utilizzo di un brano come sottofondo musicale di una poesia

dal titolo “Acqua”.

Proviamo a recitare questa poesia utilizzando un sottofondo

musicale: Acqua, fresca e frusciante;

acqua, pura e frizzante;

acqua, limpida e pulita;

acqua, piena di vita;

acqua, in tutto il mondo

acqua, è un girotondo.

Sono possibili varie alternative e cioè:

• Inizio della musica, poi sottovoce la lettura.

• Inizia la lettura, quando la voce tace attacca la musica.

• Leggere le prime parole; tace la voce, attacca la

musica. Tace la musica, continua la recitazione.

Relativo alla disciplina “informatica” il programma è stato

articolato nel seguente modo:

• inizialmente sono state svolte delle prove di ingresso per

verificare le competenze acquisite da parte dei bambini;

Nelle trasmissioni radiofoniche la musica può

creare una atmosfera speciale intorno alle parole,

può completare il loro significato, può mettere in

risalto un aspetto particolare.

• realizzazione di una parte dal titolo “Emozioni a galla” al

computer;

• scrittura al computer di alcuni testi utilizzando word;

Ascoltando delle musiche che riproducevano la pioggia e l’oceano abbiamo provato delle sensazioni….

• trascrizioni delle emozioni suscitate dalle musiche new - age

dal titolo “Mi fa pensare…”;

• ricerca di alcuni disegni o clip - art;

• produzione di disegni utilizzando il programma paint;

Mi fa pensare alla pioggia,alle onde del mare, ai fiori che cadono dal cielo, poi al sole…. E mi fa pensare ad un’atmosfera piovosa, all’amicizia, al tramonto, ai violini, e alle ballerine che danzano gioiose.

• inserimento di tali disegni o clip - art sui testi svolti.

Relativo alla disciplina “scienze motorie e sportive” il programma è

stato articolato nel seguente modo:

• accompagnamento ritmico, utilizzando varie parti del corpo;

• accompagnamento mimico e gestuale ai canti;

• utilizzo di materiale strutturato (corde) per rappresentare

il movimento del mare e della pioggia, alternando movimenti

lenti e veloci in base al ritmo del brano ascoltato

Le lezioni di arte ed immagine sono state svolte in classe, tranne

nei casi in cui sono stati utilizzati gli acquarelli, in quel caso i

lavori sono stati eseguiti nell’aula di laboratorio.

In aula computer sono state svolte le lezioni di informatica; invece

in palestra sono state eseguite le lezioni di scienze motorie e

sportive.

Svariati sono stati anche gli strumenti utilizzati, naturalmente

legati ai lavori da svolgere in base alla disciplina:

nel caso di arte e immagine sono stati utilizzati: pastelli a

cera, pennelli, tempere, acquerelli ecc.;

nel caso di musica sono stati utilizzati: cd ed un lettore;

nel caso di scienze motorie e sportive, sono state utilizzate

come materiale delle corde;

e infine nel caso di informatica naturalmente sono stati

utilizzati: computer, floppy, stampanti, ecc..

Le classi coinvolte sono state la 3^ A formata da 18 alunni e la 3^

B formata a sua volta da 17 alunni; l’insegnante impegnata in

questo progetto è stata l’insegnante dei laboratori che si è

occupata dello svolgimento e della realizzazione di tale progetto.

Tutti gli alunni sono stati coinvolti in questo progetto di classe,

inserito a sua volta in un progetto di plesso, intitolato “Acqua

azzurra acqua chiara” conclusosi con la realizzazione di uno

spettacolo, anch’esso centrato sul tema dell’acqua.

Il progetto è stato accolto dai bambini positivamente; molto

interessante è stato sperimentare le nuove tecniche per dipingere

le gocce d’acqua e il mare, oppure utilizzare la tecnica

dell’acquarello per dipingere il mare e completare con i pastelli a

cera, la creazione del riflesso della luna sull’acqua; oppure

costruire le onde con carta di diverso spessore; sono state delle

attività che hanno coinvolto i bambini, i quali si sono impegnati

moltissimo affinché i lavori venissero svolti al meglio.

Qualche svantaggio c’è stato dal punto di vista organizzativo; era

necessaria la presenza di almeno un’altra insegnante, in quanto è

molto importante la collaborazione nei progetti, come anche nel

team, è fondamentale perché collaborando e distribuendosi i

compiti, non solo si riesce a seguire meglio gli alunni, ma ci si

confronta di più, scegliendo in questo modo la soluzione migliore a

tutti i problemi che sorgono.

È importante perché anche le responsabilità e i dubbi che

emergono durante l’attuazione del progetto si cerca insieme di

risolverli.

È mancato in questo caso, il confronto e la collaborazione con

un’altra docente. Ad esempio, i bambini hanno partecipato ad una

esperienza nuova che è stata quella di descrivere le proprie

emozioni ascoltando delle musiche che riproducevano il suono della

pioggia che cade o il rifrangersi delle onde sulla battigia.

I bambini naturalmente non essendo abituati ad ascoltare questo

tipo di musica, ma soprattutto poco abituati a descrivere le loro

emozioni, a “mi fa pensare…”, si distraevano molto facilmente (

soprattutto i bambini più movimentati), e non riuscivano a

concentrarsi, a pensare a quello che stavano ascoltando e quindi a

trascrivere il loro pensiero.

In questo caso si è resa necessaria la presenza dell’insegnante per

condurli all’ascolto, alla formulazione delle frasi, e quindi a

mettere per iscritto quello che loro provavano nell’ascoltare quelle

musiche.

E stata infatti difficile realizzare questa parte del progetto, ed

era importante proprio in questo momento la presenza di un’altra

insegnante, appunto per seguire meglio i bambini.

Un altro problema che ha rallentato un po’ i lavori è sorto in aula

computer.

L’aula computer possiede solo dieci computer di cui solo due nuovi,

gli altri molto lenti perché un po’ datati; nel periodo delle attività

riguardanti il progetto, due di loro si sono rotti. Quindi mentre ad

ogni computer vi erano due bambini, in questo caso sono stati fatti

alcuni gruppetti da tre bambini per ogni computer.

Anche per stampare sono sorte delle difficoltà; perché in questa

aula erano presenti quattro stampanti, anche in questo caso tre

stampanti sono stati resi inutilizzabili, quindi lavorare con diciotto

bambini e solo una stampante è stata una vera e propria impresa.

I tempi sono stati molto lunghi, l’attesa da parte dei bambini per

vedere il loro lavoro completato è stata estenuante, naturalmente

in questi casi si perde l’entusiasmo iniziale, non solo da parte dei

bambini, ma anche da parte dell’insegnante, che conta di

completare entro una tale data un progetto e invece si ritrova ad

allungare i tempi senza che possa far nulla per ovviare a tale

inconveniente.

La relazione tra insegnante e alunni è migliorata, anche perché ai

bambini piacevano moltissimo le nuove attività e si affidavano

molto di più all’insegnante; la collaborazione, nata dall’entusiasmo

che i bambini avevano per i nuovi lavori, aumentava rendendoli

anche più facili all’ascolto e più interessati alle attività.

Anche per l’insegnante è stata una esperienza nuova.

Naturalmente le nuove proposte venivano inizialmente

sperimentate e successivamente valutate e riproposte agli alunni.

Le abilità acquisite da parte dell’insegnante sono state dal punto

di vista pittorico e musicale.

Le relazioni tra gli alunni sono migliorate; i bambini erano molto

interessati alle attività, ed erano molto più disponibili nei

confronti dei bambini che avevano più difficoltà, sia dal punto di

vista pittorico, che dal punto di vista relazionale.

I bambini avevano molto interesse e curavano non solo il proprio

lavoro, ma anche quello degli altri.

Valutare le tecnologie e il materiale usato, in base a quanto

scritto sopra, si pensa che non si possa dare una valutazione

positiva, almeno per quanto riguarda l’aula computer e le stampanti

in quel determinato periodo.

Attualmente l’aula computer sta cambiando dal punto di vista delle

stampanti, ma non c’è nessuna modifica per quanto riguarda i

computer, anzi nell’anno in corso si è aggiunto un altro computer

nella lista dei non utilizzabili.

Queste situazioni naturalmente creano delle condizioni poco

piacevoli, che a lungo andare contribuiscono nel creare dei

malcontenti dal punto di vista professionale.

In riferimento al progetto, è possibile senz’altro riferire che

l’esperienza è stata molto positiva e che ha arricchito tanto

l’insegnante dal punto di vista artistico e relazionale.

Sono proprio questo genere di attività, dove si riesce a

comunicare di più e ad essere più coinvolti, riuscendo ad

instaurare un rapporto migliore con i bambini, non solo in questi

casi si lavora meglio, ma si creano quelle situazioni dove ognuno

cerca di essere se stesso, senza aver paura di sbagliare; questo

dà l’opportunità di conoscere di più i bambini, le loro ansie, i loro

timori e le loro incertezze .

Lavorando a questo progetto che, se da una parte è stato faticoso

per la mancanza di condivisione con altri insegnanti, dall’altra ha

portato l’insegnante stessa a conoscere bene i bambini, che per la

prima volta le si presentavano davanti.

Questo progetto è stato in un certo senso la base, su cui si sono

creati i rapporti, necessari per proseguire nelle attività per tutto

l’anno.

Anche tra i bambini il rapporto è migliorato, aiutare gli altri è

stato fondamentale, per creare quel clima sereno e importante

per affrontare le situazioni che si presentano giornalmente.

Inizialmente i bambini erano poco disponibili verso gli altri, più per

timore che altro, poi successivamente attraverso le attività come

anche l’organizzazione a gruppetti ha portato quell’empatia

necessaria per continuare a imparare in un clima di serenità e di

gioia.

L’esperienza si è conclusa nel mese di Febbraio, e non è possibile

continuare tale progetto, perché il progetto di plesso di

quest’anno è completamente diverso rispetto a quello dello scorso

anno, di conseguenza l’insegnante si è orientata verso nuovi

obiettivi.