Vela e Moto

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Vela e Motore maggio 2013 107 maggio 2013 Vela e Motore 106 CLASSI OLIMPICHE Princesa...Flavia Dopo i Giochi di Londra la vela olimpica rincomincia il suo cammino verso Rio 2016. Nuove classi, nuovi velisti e punteggi al Trofeo Princesa Sofia di Palma de Maiorca, prima tappa europea della World Cup, dove trionfa la nostra Flavia Tartaglini di Lamberto Cesari

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Articolo vela e motore, Maggio 2013

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Vela e Motoremaggio 2013 107maggio 2013

Vela e Motore106

classi ◆ olimpiche

Princesa...FlaviaDopo i Giochi di Londra la vela olimpica rincomincia il suo cammino verso Rio 2016. Nuove classi, nuovi velisti e punteggi al Trofeo Princesa Sofia di Palma de Maiorca, prima tappa europea della World Cup, dove trionfa la nostra Flavia Tartaglini

di Lamberto Cesari

Vela e Motoremaggio 2013108 Vela e Motore

maggio 2013 109

classi ◆ olimpiche

n 470 Maschile: 1. Belcher-Ryan (AUS) 2. Mantis-Kagialis (GRE) 3. Patience-Glanfield (GBR). 23. Capurro-Puppo (ITA)n 470 Femminile: 1. Oliveira-Barbachan (BRA), 2. Weguelin-Mcintyre (GBR), 3. Haeger-Provancha (GBR), 18. Caputo-Paolillo (ITA)n 49er: 1. Heil-Ploessel (GER), 2. Norregaard-Thomsen (DEN), 3. Evans, Powys (GBR), 11. Plazzi-Molineris (ITA)n 49er FX: 1. Nielsen-Olsen (DEN), 2. Maloney-Meech (NZL), 3. Hansen- Salskov-Iversen (DEN), 8. Conti-Clapcich (ITA)n Finn: 1. Scott (GBR), 2. Postma (NED), 3. Zbogar (SLO), 14. Paoletti (ITA)n Laser Standard: 1. Maloney (NZL) , 2. Burton (NZL), 3. Meech (NZL), 19. Gallo (ITA)n Laser Radial: 1. Young (GBR), 2. Gunni (DEN), 3. Rindom (DEN), 19. Zennaro (IT)n Nacra 17: 1. Mulder-Visser (NED), 2. Groeneveld-Begemann (NED), 3. Vaireaux-Audinet (FRA), 9. Bissaro-Sicouri (TA)n RS:X M: 1. Lafutene (SPA), 2. Wilhelm (GER), 3. Badloe (NED), 22. Camboni (ITA)n RS:X F: 1. Tartaglini (ITA), 2. Shaw (GBR), 3. Delle (GER)

Risultati finali

en 34 equipaggi sia per il Nacra 17 che per il 49er FX, le due classi che avevano già esordito alla tappa di Miami e a Palma hanno visto un grande suc-cesso di partecipazione. Il medagliere si apre nella stessa maniera in cui si era chiuso a Weymouth, con l’Australia in testa, ma con una buona prestazione della squadra italiana beneaugurante per il quadrien-nio appena iniziato. La velista delle fiamme gialle Flavia Tartaglini coglie il successo nella classe RS:X femminile dopo un'incredibile ultima giornata dove ha vinto entambe le medal race balzando dal terzo al primo posto (la doppia medal race è una delle novità introdotte dall’Isaf). Vittoria in una medal race anche per Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri nel Nacra 17, che conquistano il nono posto finale all’esordio per loro in una tappa di World Cup. Giulia Conti e Francesca Clapcich completano le file degli italiani in Medal Race, ottave nel nuovo skiff femminile 49er FX. Abbiamo raggiunto Flavia Tartaglini e Vittorio Bissaro per avere le loro impressioni. Flavia, penso che non ci sia modo migliore di comin-ciare un quadriennio che con la vittoria di due medal race e della tappa di World Cup inaugurale. Si aspettava questo risultato? «Sicuramente è un ottimo avvio di stagione anche se è solo l’inizio di un lungo quadriennio! Sincera-mente non mi aspettavo di vincere la tappa anche se dopo il mese trascorso ad allenarmi in Brasile avevo delle buone sensazioni, Palma era solo un riavvio di stagione e il mio obbiettivo era di riuscire a essere costante in tutte le condizioni, alla fine sono riuscita a centrare l’obiettivo e a togliermi anche una bella soddisfazione in particolare con la vittoria delle due medal race di ultima giornata con condizioni difficili per il vento molto oscillante. Cosa rappresenta questo risultato?

«E' la seconda vittoria di World Cup, la prima è stata a Medemblik nel maggio dello scorso anno, ma sicura-mente ha avuto un gusto diverso, in primo luogo perché è a inizio del nuovo quadriennio, ma soprattutto perché mi ha visto strappare la vittoria all’ingelese Bryony Shaw, ormai da anni ai vertici delle classifiche mon-diali e seconda ai recenti Mondiali di Buzios Brasile».Con l’incertezza che regnava nell’RS:X l'abbiamo vista nell’ultimo anno su diverse barche (tavole), dal catamarano al kitesurf. Ora ha preso la sua decisione? Correrà per Rio con l’RS:X o sta ancora valutando? «Amando la vela, anche con l’eliminazione del win-dsurf dai Giochi di Rio, avrei sicuramente provato a cimentarmi in una delle nuove classi olimpiche, ma con il ritorno del windsurf non ho avuto nessun dubbio e sono subito risalita in tavola… diciamo che ho un conto in sospeso con il windsurf e il mio sogno olimpico». Chi vede come possibili avversarie sulla strada per la qualificazione olimpica? «Ci sono sicuramente tante giovani new entry che hanno già avuto ottimi risultati a livello giovanile e chi invece, che come me, inizia ormai ad avere più esperienza, comunque credo che la sfida principale per la qualificazione olimpica sarà con me stessa!».Quali sono i suoi progetti per la stagione? «Avendo avuto una lunga pausa per i noti problemi relativi all’eliminazione del windsurf, quest’anno l’o-biettivo è di tornare sulla tavola, fare più ore possibili di mare e soprattutto molte gare per rientrare bene nei meccanismi e capire i miei punti forti e deboli per poter poi impostare il lavoro del prossimo anno».

B

Vittorio, siete all’inizio della campagna ma questo nono posto sembra essere un buon inizio. A differenza di altri equipaggi nei primi 10 voi siete nuovi al circuito olim-pico: come avete vissuto questo esordio? «Il risultato è positivo e fa un certo effetto vedere i nostri nomi vicini a velisti famosi. Devo ammettere che non abbiamo caricato di ten-sione la regata, l’abbiamo affrontata come siamo abi-tuati senza prestare attenzione al fatto che le persone contro cui navigavamo avevano già diversi quadrienni alle spalle e le cose sono andate bene. E’ stato comunque stimolante vedere la qualità espressa dai nostri avversari nelle diverse situazioni, sappiamo che per stare ai vertici c’è da lavorare molto ed è quello che stiamo facendo».In questo momento, quali sono i vostri punti di forza e dove invece pensa che dobbiate lavorare? «Il nostro punto di forza è la determinazione. Sia io che Silvia adoriamo le sfide: conclusi gli studi ci siamo trovati entrambi determinati nell’affrontare questo quadriennio nonostante non avessimo esperienza di classi olimpiche. Inoltre siamo entrambi ingegneri, credo che la nostra capacità di analizzare e risolvere i problemi possa essere un’arma in più nella gestione di una preparazione olimpica e sopperire almeno in parte alla nostra poca esperienza. Per quanto riguarda i punti da migliorare ci sono le manovre e il controllo della barca: si possono fare degli enormi passi in avanti. La soluzione è solo fare tante ore di acqua, ecco perché sono così contento di essere ora al mio circolo Fraglia Vela Malcesine, dove si riesce a lavorare in maniera

Sopra, Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri hanno vinto una delle due Medal Race dei Nacra 17. Nell'altra pagina, a destra, Flavia Tartaglini festeggia il successo. Sotto, Giulia Conti e Francesca Clapcich nel 49er FX hanno chiuso all'8° posto.

Le giovani promesse azzurre per Rio 2016

continua e produttiva grazie al vento costante e alle diverse condizioni tra cui poter scegliere».La maggior novità del Nacra 17 è nelle derive curve: come influiscono sulla navigazione e quando incide la loro regolazione sulle prestazioni della barca? «Le derive curve aiutano il sostentamento della barca in navigazione perché aggiungono una componente verticale di portanza. Lo scafo risulta alleggerito e diminuisce la resistenza associata. Il risultato è una barca potenzialmente più veloce, ma allo stesso tempo più instabile, alle alte velocità si ha davvero la sen-sazione di essere “sulle uova”: adrenalina assicu-

rata! La loro regolazione è molto influente sulle prestazioni e sul controllo della barca, ma

non esistono ancora delle teorie solide in merito, le derive curve sono una novità in

assoluto nel panorama dei catamarani sportivi e sono perciò un mondo ancora tutto da esplorare».La sua opinione sul nuovo sistema di punteggio ISAF usato a Palma?

«Questo sistema cambia la conduzione e la gestione dei campionati perché rende

le classifiche instabili fino alla fine. La con-sistenza nei risultati lungo i campionati non

è più così determinante e ci si gioca la regata in molte meno prove. Non ho ancora provato abbastanza questo format per comprendere i reali svantaggi, istin-tivamente direi che mi piace perchè viene dato molto potere all’opportunismo e aumenta la tensione alla fine delle regate: situazione in cui mi piace trovarmi». n