Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di...

11
Istituto Comprensivo “G. Rovani” Via Marconi, 44 20099 Sesto San Giovanni - MI Tel: 023658321 Fax: 0236583219 Cod. Mecc. MIIC8AZ009 Cod. Fisc. 85018110156 e- mail: [email protected] sito internet: www.ic-rovani.it Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico –tecnologica” A – Introduzione Quest’anno insegno in una classe prima della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Rovani di Sesto San Giovanni. Ho costruito la programmazione, integrando i temi, proposti e affrontati nel corso di Formazione, ai concetti previsti per l’area matematica e scientifica, in collegamento a quelle musicale e motoria. A) Sequenze, simultaneità e passaggi ritmici : 1.1. Posizioni e atteggiamenti statici e dinamici (passi, saltelli, galoppi) 1.2. Produzioni ed esecuzioni di brani, eventi musicali ( filastrocche, canzoni, durate, silenzi, ritmi e altezze, intensità) - suoni della natura e della realtà ( animali, eventi naturali, campane, campanella scolastica, clacson, telefono, sveglia, etc) 1.3. Elementi spaziali in combinazione (lungo/corto- alto/basso – piccolo/grande – lontano/vicino) 1.4. Fregi ricavati da simmetrie, ribaltamenti, rotazioni e traslazioni di figure 1.5. Ricorrenza verbale e numerica nel conteggio, nella costruzione dei numeri 1.6. Ordinamenti progressivi e regressivi di numeri secondo vari operatori e regole B) Rappresentazioni simboliche e significative: 1.1 Percorsi e mappe; segnaletica stradale 1.2 Note, lettere, simboli musicali (> - < - ¼ - - do –sol) 1.3 Ricami, intrecci e cornici di forme geometriche inventate o ritrovate nei tessuti e negli oggetti 1.4 Cifre e segni aritmetici di calcoli, confronti e ordinamenti (2 - 4 - + - x - > - =), grafi e macchine additivi o sottrattivi 1.5 La trasformazione fisica di un bambino o di una pianta come dimostrazione della crescita regolare – L’apparente movimento del Sole nel cielo di giorno e la comparsa della Luna di notte)

Transcript of Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di...

Page 1: Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di docenza non ho mai utilizzato la lezione frontale come metodo ... come cambiano i

Istituto Comprensivo “G. Rovani”

Via Marconi, 44 20099 Sesto San Giovanni - MI Tel: 023658321 Fax: 0236583219

Cod. Mecc. MIIC8AZ009 Cod. Fisc. 85018110156 e- mail: [email protected] sito internet: www.ic-rovani.it

Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico –tecnologica”

A – Introduzione Quest’anno insegno in una classe prima della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Rovani di Sesto San Giovanni. Ho costruito la programmazione, integrando i temi, proposti e affrontati nel corso di Formazione, ai concetti previsti per l’area matematica e scientifica, in collegamento a quelle musicale e motoria.

A) Sequenze, simultaneità e passaggi ritmici:

1.1. Posizioni e atteggiamenti statici e dinamici (passi, saltelli, galoppi) 1.2. Produzioni ed esecuzioni di brani, eventi musicali ( filastrocche, canzoni, durate, silenzi, ritmi e altezze, intensità) - suoni della natura e della realtà ( animali, eventi naturali, campane, campanella scolastica, clacson, telefono, sveglia, etc) 1.3. Elementi spaziali in combinazione (lungo/corto- alto/basso – piccolo/grande – lontano/vicino) 1.4. Fregi ricavati da simmetrie, ribaltamenti, rotazioni e traslazioni di figure 1.5. Ricorrenza verbale e numerica nel conteggio, nella costruzione dei numeri 1.6. Ordinamenti progressivi e regressivi di numeri secondo vari operatori e regole

B) Rappresentazioni simboliche e significative: 1.1 Percorsi e mappe; segnaletica stradale 1.2 Note, lettere, simboli musicali (> - < - ¼ - ♫ - do –sol) 1.3 Ricami, intrecci e cornici di forme geometriche inventate o ritrovate nei tessuti e

negli oggetti 1.4 Cifre e segni aritmetici di calcoli, confronti e ordinamenti (2 - 4 - + - x - > - =),

grafi e macchine additivi o sottrattivi 1.5 La trasformazione fisica di un bambino o di una pianta come dimostrazione della

crescita regolare – L’apparente movimento del Sole nel cielo di giorno e la comparsa della Luna di notte)

Page 2: Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di docenza non ho mai utilizzato la lezione frontale come metodo ... come cambiano i

B – Riflessioni sul corso e sul percorso didattico proposto

In quasi trent’anni di docenza non ho mai utilizzato la lezione frontale come metodo d’insegnamento. Ho preferito organizzare campi d’indagine, di esperienze o di ricerca, in cui i bambini lavorano in coppia o in gruppi per esporre i loro preconcetti e le loro preconoscenze dalle quali partono per superare l’ostacolo, il problema o la questione che pongo; in seguito essi lavorano discutendo, costruendo oggetti, disegni, giochi, utilizzando testi o altro materiale (sussidi strutturati, ambienti). Dalla riflessione sull’esperienza e sui risultati i bambini possono scoprire la regola, la struttura e il concetto, che permette loro di risolvere il problema iniziale; solo in questo momento lavoreranno anche da soli per applicare la regola scoperta, per confrontarsi con le conoscenze iniziali e in seguito elaborare il nuovo concetto, trasporlo e svilupparlo in nuove situazioni analoghe. La preparazione di ogni attività è per me abbastanza elaborata e lunga, poiché richiede un preliminare allestimento sia del materiale concreto sia un’approfondita conoscenza da parte mia degli elementi disciplinari sottostanti, un’informazione dei probabili interrogativi posti dai bambini e dei possibili sviluppi del concetto. In tal modo gli alunni possono riflettere sia sugli errori fatti, sulle false conoscenze possedute e sull’utilità della riflessione meta cognitiva, che diventa un passaggio obbligato nel modo di operare prima, durante e alla fine anche di una semplice esercitazione scritta: cosa devo guardare nella scheda o nel foglio per capire quale azione devo compiere per prima, cosa mi può servire (il disegno?lo schema?), tengo davanti il disegno per aiutarmi nell’esecuzione strumentale, il colore mi serve per evidenziare la sillaba accentata, etc. Tale metodo di lavoro è sempre stato abbastanza ponderoso per me, ma garantisce all’alunno lo sviluppo progressivo dell’autonomia nel lavoro individuale, il miglioramento dell’apprendimento poiché mediato dall’aiuto dei compagni e reso significativo dall’aggancio con l’esperienza reale, la variabilità delle conoscenze, dei contenuti e degli argomenti, fermo restando le competenze e le abilità fissate dalle Indicazioni Nazionali. Allego due documenti, che espongono in modo più dettagliato lo studio e la trattazione dei concetti in questi mesi. C- Considerazioni finali

La formazione è stata efficace per ciò, che concerne gli spunti e i suggerimenti didattici forniti: come abitualmente elaboro le mie unità didattiche, ho trovato conferme sulla necessità di operare e far operare collegamenti tra le discipline, attraverso lo sviluppo del singolo concetto; tale metodologia permette di dare senso e significato alle esperienze scolastiche, agganciandole anche alla realtà esterna alla scuola. Ritengo indispensabile avere la possibilità di proseguire questo tipo di approccio alla formazione, che si più versatile e meno informativa come i tipici corsi , in cui si pensa solo alla trasmissione di dati.

L’insegnante Ronchi Lorena

Sesto San Giovanni, 14 marzo 2010

Page 3: Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di docenza non ho mai utilizzato la lezione frontale come metodo ... come cambiano i

Gli Ambienti: il ritmo e il segnale

Problema: quali sono le differenze tra gli ambienti che frequentate (casa, scuola, strade, campo di calcio, piscina)? Ipotesi: i bambini notano gli arredi, gli elementi (mobili, casa, acqua), i segni e i suoni propri e identificativi. Decidono di scoprire quali sono comuni e quali invece sono specifici, come cambiano i nostri comportamenti in base ai segni, ai segnali e alle norme comportamentali che li regolano. Esperimento:

A- Costruiamo una città: visita delle strade intorno alla scuola, annotazione di suoni, elementi fissi e mobili, persone e segnali.

� � � � � � �� � � � � � �

Nel corso del lavoro di progettazione e di costruzione del plastico i bambini scelgono quali segnali servono (cartelli stradali, semafori, pompiere, manifesti pubblicitari, insegne di servizi), quali elementi fissi (case, uffici pubblici o privati, luoghi di svago come i giardini, cestini per rifiuti, lampioni) si trovano. Al termine della costruzione: - si scattano foto da vari punti di vista, - si nota la necessità di trovare punti di

orientamento per descrivere un percorso nella città,

- si compiono tragitti usando i termini di davanti, dietro, a destra, fino a…, verso…, in fondo a.., in mezzo, all’angolo giro a…

- si utilizzano i segnali sonori o grafici per inventare storie e trascriverle (il vigile fischia alla signora che attraversa fuori dalle strisce, il bambino guarda il semaforo, la bambina corre con i pattini sul marciapiede), impiegando le regole della sicurezza stradale.

Page 4: Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di docenza non ho mai utilizzato la lezione frontale come metodo ... come cambiano i

� � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �

- si osservano gli edifici dall’alto (figura 2)per capire come la visione cambia e si nota solo una faccia dei solidi, che assomiglia al quadrato , al rettangolo, al cerchio.

Page 5: Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di docenza non ho mai utilizzato la lezione frontale come metodo ... come cambiano i

B- Giochiamo in palestra : giochi e attività di psicomotricità in palestra

� � � � � � �� � � � � � � � � � � � �

Attraverso ricerche di gruppo o personali i bambini devono trovare modi diversi di muoversi e di usare il corpo e gli attrezzi di recupero (elastico, foulard, lenzuolo) o sportivi (cerchi, clavette, sacchetti , orme, palle, funicelle, bastoni, appoggi Baumann, coni). Si utilizzano vari segnali convenzionali per guidare i bambini: - il braccio alzato dell’insegnante indica che si deve formare il cerchio, da cui si parte e si arriva per comunicare al temine di ogni esperienza.

- Le braccia dell’insegnante in vari atteggiamenti indicano direzioni (verso l’alto o verso il basso, a destra o a sinistra, in avanti o indietro), posizioni (sopra o sotto, dentro o fuori, in alto o in basso) o forme (largo o stretto, corto o lungo, grande o piccolo).

- Il fischietto dà il segnale per cambiare movimento o posizione, per indicare lo stop.

- I colori blu o rosso segnalano al bambino quale parte del corpo (destra(blu/ o sinistra/rosso) deve usare o gli serve per afferrare un oggetto (come sul cinturino di stoffa fissati sul polso o alla caviglia; manica tirata al polso/ rosso/pelle calda o manica arrotolata al gomito/ blu/ pelle fredda).

- Le impronte delle mani indicano al bambino seduto nel banco quale parte del foglio sta usando, dove scrivere, come orientare i buchi del foglio.

- Il ritmo di colori, usati nella scheda della figura 7, indica le variazioni ripetute nell’impiego dei cerchi e dei ceppi posati a terra (ritmo binario: gambe tese, gambe piegate; gambe larghe, piede sopra; ritmo ternario: piedi uniti, piedi distanti, un solo piede; con testa alta, con testa in basso, con testa tra le ginocchia).

- Il ritmo di movimenti, di colori e di spostamenti tra attrezzi posti a terra (figura 8) è trascritto nel disegno del percorso fatto ( cerchio giallo, verde, blu, cerchio giallo, verde, blu; o a destra e a sinistra dei coni in modo alternato; o due rotolamenti continui sul tappeto).

Page 6: Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di docenza non ho mai utilizzato la lezione frontale come metodo ... come cambiano i

IL CICLO (RITMO) VITALE DELLA MUFFA

Figura 1

Figura 2 Figura 3

(Pezzo di formaggio ammuffito) Problema: cos’è quest’oggetto? Discussione dei bambini: osservazione, annusa mento e proposta di varie risposte, tra cui “è formaggio con la muffa”. Osservazioni: descrizione dettagliata e disegno del formaggio ammuffito, evidenziando tutti gli aspetti, che si notano. (figure 1e2) Questione: Ma come si è formata? Da dove viene? È vivente? Ipotesi: vari alunni danno diverse idee. Esperimento: per provare che la muffa nasce, mangia e cresce come un vivente si mettono tre cibi differenti in condizioni ambientali diverse (con poca o molta aria, con poca o molta acqua) per verificare quali favoriranno il suo sviluppo. Osservazioni iniziali: e periodiche: nel corso dei mesi successivi ogni gruppo di alunni osserverà i cibi dei quattro contenitori. In questo modo essi verificheranno se e quali cambiamenti avverranno trascrivendo anche graficamente gli eventuali cambiamenti rilevati. (figure 2 e 3)

Page 7: Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di docenza non ho mai utilizzato la lezione frontale come metodo ... come cambiano i

1° VASO: L’ARIA E’ RIDOTTA – NON C’E’ ACQUA Installazione dei vasi il 22 GENNAIO 2010 Descrizione oggettiva e periodica del PANE della MELA E dell’ARANCIA attraverso l’uso dei cinque sensi, del microscopio o lente di ingrandimento

2° VASO: L’ARIA E’ RIDOTTA – C’E’ ACQUA Installazione dei vasi il 22 GENNAIO 2010 Descrizione oggettiva e periodica del PANE della MELA E dell’ARANCIA attraverso l’uso dei cinque sensi, del microscopio o lente di ingrandimento

3° VASO: L’ARIA E’ SEMPRE DISPONIBILE – NON C’E’ ACQUA Installazione dei vasi il 22 GENNAIO 2010 Descrizione oggettiva e periodica del PANE della MELA E dell’ARANCIA attraverso l’uso dei cinque sensi, del microscopio o lente di ingrandimento

1° VASO: L’ARIA E’ SEMPRE DISPONIBILE – C’E’ ACQUA Installazione dei vasi il 22 GENNAIO 2010 Descrizione oggettiva e periodica del PANE della MELA E dell’ARANCIA attraverso l’uso dei cinque sensi, del microscopio o lente di ingrandimento

Page 8: Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di docenza non ho mai utilizzato la lezione frontale come metodo ... come cambiano i

IL CICLO (RITMO) VITALE DEL BAMBINO

Rielaborazione: Dopo l’introduzione dell’esperimento sulla muffa, si ricercano elementi caratteristici dei viventi, che potrebbero concernere agli uomini sia la muffa sia gli animali da affrontare in seguito. Problema: quali sono gli aspetti della vostra vita, che vi dicono che siete viventi? Discussione dei bambini: osservazione, disegno e commento di alcuni aspetti dello loro vita (figura 4) Confronto: introduzione (Cosa vi suggerisce il titolo?), risposte varie. Visione del video “ La vita nascosta” (vita di alcuni insetti). Riflessione su quali aspetti comuni a loro essi hanno trovato nella vita degli insetti: nascono da un uovo, mangiano insetti o vegetali, hanno una corazza dura come il nostro scheletro, si muovono camminando, strisciando o volando, alcuni comunicano per difendersi o per cercare il cibo.

Figura 4

Conclusioni: I bambini hanno osservato che nel 1° e nel 2° vaso, pur essendo diverse le quantità di acqua presenti, la muffa si è sviluppata nel corso di alcuni giorni, ma si è diffusa maggiormente nel secondo; essi hanno notato che anche poca aria ha influito alla sua crescita come il cibo su cui si è formata. Negli altri contenitori il caldo ha seccato troppo il cibo (vaso n3) o ha fatto evaporare rapidamente l’acqua versata periodicamente (vaso n4).

Page 9: Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di docenza non ho mai utilizzato la lezione frontale come metodo ... come cambiano i

IL RITMO E IL SEGNALE IN MUSICA

Figura 5

Problema: potete suonare i vostri nomi? Discussione dei bambini: esposizione di varie proposte (si disegnano, si scrivono) Esperienza: si muovono mentre io suono i loro nomi, devono indovinare quale nome suono; suddivisi poi in quattro gruppi i bambini devono trovare un modo di trascrivere i loro nomi in modo che possano essere identificati e musicati. Ogni gruppo presenta agli altri quanto ha prodotto per versificarne l’efficacia e la coerenza musicale; nasce una discussione su come stabilire un linguaggio comune alla classe e inequivocabile. Conclusioni: alcuni dei simboli trovati sono utilizzati per creare uno spartito, che è interpretato dalla classe con lo strumentario Orff. Si produce anche un cartellone riassuntivo con i nomi di tutti i bambini. Rielaborazione: si cercano nomi di oggetti e di animali, che abbiano lo stesso ritmo del proprio nome.

Page 10: Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di docenza non ho mai utilizzato la lezione frontale come metodo ... come cambiano i

IL RITMO E IL SEGNALE IN MATEMATICA

Il significato di segnale o la presenza del ritmo nel numero

Segnale come la cifra: - di un piano raggiunto, - di un messaggio arrivato alla segreteria telefonica, della durata di un lavaggio a macchina, - dell’ora scandita dal rintocco della campana, - della velocità scandita dal metronomo, - della registrazione avvenuta di un video, - della direzione di una linea per stabilire differenze di potenza tra insiemi - del tempo

Page 11: Relazione finale “l curricolo in area matematico –scientifico … · In quasi trent’anni di docenza non ho mai utilizzato la lezione frontale come metodo ... come cambiano i

Ritmo come: - corrispondenza biunivoca tra le quantità di due insiemi, tra quantità e simboli; - raggruppamenti di oggetti in basi diverse, passando da un ordine all’altro; - formazione del numero precedente o seguente, togliendo o aggiungendo uno al numero di partenza; - successione di grandezze; - movimenti ripetuti del corpo; - sequenze di forme e colori nei fregi; - successione ciclica nelle rotazioni continue della simmetria centrale