Relazione e valutazione a scuola Loria 8 marzo 2010.

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Relazione e valutazione Relazione e valutazione a scuolaa scuola

Loria 8 marzo 2010Loria 8 marzo 2010

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La relazione a scuolaLa relazione a scuola

La situazione scolastica è costituita da La situazione scolastica è costituita da una struttura relazionale in cui ogni una struttura relazionale in cui ogni membro della classe e della membro della classe e della comunità scolastica è in rapporto con comunità scolastica è in rapporto con tutti gli altri in un contesto di tutti gli altri in un contesto di apprendimento e valutazione. apprendimento e valutazione.

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Per ciascuno di questi elementi relazionali Per ciascuno di questi elementi relazionali si sviluppa una dinamica si sviluppa una dinamica

la valutazione è una delle componenti più la valutazione è una delle componenti più determinanti. determinanti.

la vita scolastica è caratterizzata da la vita scolastica è caratterizzata da costanti momenti valutativi costanti momenti valutativi

il comportamento il comportamento il rendimento dell’allievo dal punto di vista il rendimento dell’allievo dal punto di vista

dell’apprendimentodell’apprendimentol’intera persona l’intera persona la rappresentazione di séla rappresentazione di sé

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Modalità di comunicazioneModalità di comunicazione

SemplificazioneSemplificazione generalizzazionegeneralizzazione la mancanza di riferimenti concreti la mancanza di riferimenti concreti

spaziali e temporali, la tendenza a rendere spaziali e temporali, la tendenza a rendere i comportamenti definitivi ( mai, ogni i comportamenti definitivi ( mai, ogni volta, sempre).volta, sempre).

Le attribuzioni riferite all’allievo in modo Le attribuzioni riferite all’allievo in modo assoluto al di fuori del contesto relazionale assoluto al di fuori del contesto relazionale

vengono ritenute la spiegazione del vengono ritenute la spiegazione del comportamento( siccome sei pigro non fai comportamento( siccome sei pigro non fai mai i compiti)mai i compiti)

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Personificazione e Personificazione e sostanzializzazione di attributi.sostanzializzazione di attributi.

Dal punto di vista dell’allievoDal punto di vista dell’allievo:: non poter riferire la valutazione ricevuta ad una non poter riferire la valutazione ricevuta ad una

situazione specifica di riferimento di cui poter situazione specifica di riferimento di cui poter coglier il significato per poi produrre il coglier il significato per poi produrre il cambiamento.cambiamento.

La valutazione investe tutta la persona , la La valutazione investe tutta la persona , la rappresentazione di sé .rappresentazione di sé .

Dal punto di vista dell’insegnanteDal punto di vista dell’insegnante Fissazione dell’allievo in ruoli rigidi e Fissazione dell’allievo in ruoli rigidi e

semplificati,disimpegno rispetto all’azione semplificati,disimpegno rispetto all’azione educativa.educativa.

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Comunicazione verbale e non e Comunicazione verbale e non e valutazionevalutazione

La disposizione degli alunni in aula può La disposizione degli alunni in aula può indicare l’impostazione educativa del indicare l’impostazione educativa del docente e i suoi criteri di valutazione degli docente e i suoi criteri di valutazione degli allievi e dei comportamenti.allievi e dei comportamenti.

n. volte che l’ins. chiama un sogg.n. volte che l’ins. chiama un sogg. dare la paroladare la parola il tono di voce( andamento emotivo della il tono di voce( andamento emotivo della

comunicazione).comunicazione).Molti messaggi comunicativi vengono Molti messaggi comunicativi vengono

mandati attraverso il non verbalemandati attraverso il non verbale

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Che cosa valutare? Per quale Che cosa valutare? Per quale fine si valuta?fine si valuta?

Per giudicare se l’allievo sa o non sa? Per giudicare se l’allievo sa o non sa? È un momento nel processo di apprendimento È un momento nel processo di apprendimento insegnante e alunno si rendono conto:insegnante e alunno si rendono conto: di quanto è stato appresodi quanto è stato appresodi quanto è stato capito di quanto è stato capito del perché dell’erroredel perché dell’errore di che cosa è necessario fare per passare dalla di che cosa è necessario fare per passare dalla

situazione attuale ad una successiva di situazione attuale ad una successiva di apprendimentoapprendimento

La relazione dipende dalle modalità di La relazione dipende dalle modalità di comunicazione e dai criteri di valutazione che comunicazione e dai criteri di valutazione che pongono l’allievo in posizione più o meno pongono l’allievo in posizione più o meno vantaggiosa vantaggiosa

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La difficoltà di valutazioneLa difficoltà di valutazione non è facile identificare la quantità e la qualità non è facile identificare la quantità e la qualità

effettiva del deficit e potenzialità rispetto a:effettiva del deficit e potenzialità rispetto a: maturazione di personalitàmaturazione di personalità modalità relazionalimodalità relazionali meccanismi di difesameccanismi di difesa meccanismi di adattamentomeccanismi di adattamento meccanismi di compensazionemeccanismi di compensazione

Il rischioIl rischio: non riuscire a correlare i diversi piani : non riuscire a correlare i diversi piani

Non cogliere la globalità ed il suo modo specifico Non cogliere la globalità ed il suo modo specifico di funzionare.di funzionare.

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Sul piano relazionale Sul piano relazionale il SIGNIFICATO che l’allievo con minorazione il SIGNIFICATO che l’allievo con minorazione

assume assume Insegnanti e allievi finiscono col costruirsi Insegnanti e allievi finiscono col costruirsi

un’identità dell’allievo, non a partire un’identità dell’allievo, non a partire dall’ESSERE PERSONA altre, ma a partire dall’ESSERE PERSONA altre, ma a partire dall’h . dall’h .

tutta la vita scolastica è organizzata in tutta la vita scolastica è organizzata in funzione a ciò Tutti gli interventi finalizzati funzione a ciò Tutti gli interventi finalizzati al recupero sul piano della al recupero sul piano della rappresentazione di sé, dell’immagine rappresentazione di sé, dell’immagine sociale vengono accentuano e socializzano sociale vengono accentuano e socializzano tutti gli aspetti di diversitàtutti gli aspetti di diversità

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Il secondo atteggiamento Il secondo atteggiamento insegnanti dichiarano che l’allievo è un bambino insegnanti dichiarano che l’allievo è un bambino

come tutti gli altri.come tutti gli altri. La dichiarazione di solidarietà ,crea un movimento La dichiarazione di solidarietà ,crea un movimento

di sollecitudine da parte dei compagni, elemento di sollecitudine da parte dei compagni, elemento della rappresentazione del sé che impedisce al della rappresentazione del sé che impedisce al soggetto di distinguere la propria normalità soggetto di distinguere la propria normalità

Se il compagno manifesta comportamenti di Se il compagno manifesta comportamenti di disturbo in classe può generare un sentimento di disturbo in classe può generare un sentimento di rifiuto, aggressività da parte dei compagni che rifiuto, aggressività da parte dei compagni che non accettano un trattamento diversificato da non accettano un trattamento diversificato da parte delll’ins..In questo caso il bambino si può parte delll’ins..In questo caso il bambino si può sentire disorientato nella definizione di sé in sentire disorientato nella definizione di sé in rapporto agli altri, perché oggetto di un rapporto agli altri, perché oggetto di un trattamento di aiuto/rifiuto da parte degli stessi trattamento di aiuto/rifiuto da parte degli stessi soggetti.soggetti.

Il docente tende a volte a non valutare Il docente tende a volte a non valutare negativamente i risultati negativi di negativamente i risultati negativi di apprendimenti inadeguatiapprendimenti inadeguati

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Il punto focale della VALUTAZIONE Il punto focale della VALUTAZIONE dell’allievo sta nel dare il giusto peso dell’allievo sta nel dare il giusto peso alle componenti RELAZIONALE- alle componenti RELAZIONALE- COGNITIVA e nell’integrarle COGNITIVA e nell’integrarle

Esse concorrono al rafforzamento del Esse concorrono al rafforzamento del sé mediante l’accettazione sociale e sé mediante l’accettazione sociale e l’acquisizione di capacità.l’acquisizione di capacità.

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L’is. È un polo fondamentale della L’is. È un polo fondamentale della relazione scolastica.relazione scolastica.

Si trova nello svolgimento della Si trova nello svolgimento della professione ad interagire con:professione ad interagire con:

ALLIEVIALLIEVIGRUPPO CLASSEGRUPPO CLASSEGENITORIGENITORICOLLEGHICOLLEGHICAPO D?ISTITUTOCAPO D?ISTITUTOCOMUNITà SOCIALIE IN CUI LA SCUOLA è COMUNITà SOCIALIE IN CUI LA SCUOLA è

INSERITA.INSERITA.

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All’interno di questa struttura All’interno di questa struttura relazionale complessa il suo relazionale complessa il suo atteggiamento dipende da fattori atteggiamento dipende da fattori giocati dal ruolo di ciascuna giocati dal ruolo di ciascuna componente relazionale.componente relazionale.

Fattore determinante è l’insegnante Fattore determinante è l’insegnante stesso con la sua PERSONALITA’e stesso con la sua PERSONALITA’e MOTIVAZIONE.MOTIVAZIONE.

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La scelta professionale deriva da molteplici La scelta professionale deriva da molteplici fattori fattori

L’atteggiamento verso la professione L’atteggiamento verso la professione dipende dalla motivazione;dipende dalla motivazione;

nel suo lavoro, a prescindere dalla causa nel suo lavoro, a prescindere dalla causa della scelta rispetto ad un'altra opportunità, della scelta rispetto ad un'altra opportunità, risponde con il comportamento a bisogni risponde con il comportamento a bisogni profondi inconsci.profondi inconsci.

Le motivazioni profonde sono conseguenza Le motivazioni profonde sono conseguenza della storia personale di ciascuno, della storia personale di ciascuno, dipendono dalla personalità, dal suo modo dipendono dalla personalità, dal suo modo di funzionamento psicologico, dal suo di funzionamento psicologico, dal suo adattamento alla realtà. adattamento alla realtà.

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IL CONTATTO CON IL IL CONTATTO CON IL BAMBINOBAMBINO

IPERIDENTIFICAZIONEIPERIDENTIFICAZIONE Processo psicologico, un individuo si identifica con Processo psicologico, un individuo si identifica con

un altro, portando tale stato d’animo all’eccesso un altro, portando tale stato d’animo all’eccesso vivendo dall’interno le emozioni dell’altro.vivendo dall’interno le emozioni dell’altro.

Iperidentificarsi equivale a far le sue emozioni ad es. Iperidentificarsi equivale a far le sue emozioni ad es. i sentimenti di abbandono, il dolore per il rifiuto, la i sentimenti di abbandono, il dolore per il rifiuto, la sofferenza per l’emarginazione.sofferenza per l’emarginazione.

Aspetti positivi: consente di penetrare con le Aspetti positivi: consente di penetrare con le emozioni laddove non si arriva con la ragione.emozioni laddove non si arriva con la ragione.

Aspetti negativi: tale processo irrazionale rischia di Aspetti negativi: tale processo irrazionale rischia di non poter essere controllato..non poter essere controllato..

Conseguenze: confusione, emotività anomala Conseguenze: confusione, emotività anomala dell’ins..dell’ins..

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RIDUZIONISMO COME DIFESA RIDUZIONISMO COME DIFESA CONTRO L’ANGOSCIACONTRO L’ANGOSCIA

Spesso il livello di tensione dell’ins. cresce Spesso il livello di tensione dell’ins. cresce fino ai limiti della tolleranza. Il sentimento fino ai limiti della tolleranza. Il sentimento deriva dal senso d’impotenza verso le deriva dal senso d’impotenza verso le situazioni da affrontare e dalla situazioni da affrontare e dalla constatazione che col passare del tempo constatazione che col passare del tempo poco si modifica.poco si modifica.

E’ una forma di difesa che porta ad agire E’ una forma di difesa che porta ad agire senza interrogarsi, ad esempio induce a senza interrogarsi, ad esempio induce a perseverare nelle routines perdendo di perseverare nelle routines perdendo di vista la situazione generale. vista la situazione generale.

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FUSIONE E MATERNAGE FUSIONE E MATERNAGE

E’ un atteggiamento protettivo che E’ un atteggiamento protettivo che può indurre a fusione. L’angoscia si può indurre a fusione. L’angoscia si riduce diminuendo la distanza tra sé riduce diminuendo la distanza tra sé ed il bambino. Il rapporto diventa ed il bambino. Il rapporto diventa strettamente duale e si basa su strettamente duale e si basa su codici ristretti. tempo..codici ristretti. tempo..

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REAZIONE D’IMPOTENZAREAZIONE D’IMPOTENZA

Avere in affidamento un b. disabile è un evento Avere in affidamento un b. disabile è un evento ricco di speranze. ricco di speranze.

Spesso la condizione resta inalterata nel tempo.In Spesso la condizione resta inalterata nel tempo.In realtà qualcosa si muove sempre, ma in maniera realtà qualcosa si muove sempre, ma in maniera poco percepibile; Ne deriva un senso d’impotenza poco percepibile; Ne deriva un senso d’impotenza ed un vissuto d’immutabilità che aumenta col ed un vissuto d’immutabilità che aumenta col passare del tempo.passare del tempo.

Il mandato stesso della scuola finalizzato al Il mandato stesso della scuola finalizzato al conseguimento di qualche risultato determina un conseguimento di qualche risultato determina un progressivo abbandono della capacità di progressivo abbandono della capacità di tolleranza.tolleranza.

L’abbandono talvolta arriva in forma di L’abbandono talvolta arriva in forma di abbandono dell’interessamento della ricerca.abbandono dell’interessamento della ricerca.

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AGGRESSIVITA’ MASCHERATAAGGRESSIVITA’ MASCHERATA

Pessimismo, drastica riduzione della Pessimismo, drastica riduzione della comunicazione, isolamento insegnante-comunicazione, isolamento insegnante-bambino, sfiducia nel lavoro collettivo bambino, sfiducia nel lavoro collettivo stanno al posto della palese aggressività e stanno al posto della palese aggressività e la loro natura inconscia li rende la loro natura inconscia li rende incontrollabili. In tale comportamento vi è incontrollabili. In tale comportamento vi è una connotazione di autoaggressività una connotazione di autoaggressività costituita dall’abbassamento dell’autostima, costituita dall’abbassamento dell’autostima, idee d’incapacità, sensazione idee d’incapacità, sensazione d’impreparazione rivendicazione per la d’impreparazione rivendicazione per la mancanza di aiuti tecnici. Il vissuto mancanza di aiuti tecnici. Il vissuto aggressivo non può essere represso a lungo aggressivo non può essere represso a lungo e è destinato a sfociare (mai sul bambino).e è destinato a sfociare (mai sul bambino).

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REAZIONI SOGGETTIVEREAZIONI SOGGETTIVE

La depressione è la reazione La depressione è la reazione soggettiva più diffusa. Si manifesta soggettiva più diffusa. Si manifesta anche con la tendenza a anche con la tendenza a manifestazioni psicosomatiche che manifestazioni psicosomatiche che riflettono la tensione. riflettono la tensione.

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FUGA IN AVANTIFUGA IN AVANTI

Tutti gli espedienti considerati hanno in Tutti gli espedienti considerati hanno in comune una radice di retroazione;comune una radice di retroazione;

una situazione spiacevole può essere una situazione spiacevole può essere sfuggita con una proiezione in avanti, con sfuggita con una proiezione in avanti, con un esagerato ottimismo. Ciò permette di un esagerato ottimismo. Ciò permette di mantenere la sicurezza personale. Si mantenere la sicurezza personale. Si traduce in una eccessiva fiducia a tecniche traduce in una eccessiva fiducia a tecniche alle quali si attribuisce un valore magico. alle quali si attribuisce un valore magico. La natura del processo è di tipo protettivo.La natura del processo è di tipo protettivo.

riduce la consapevolezza critica e la riduce la consapevolezza critica e la possibilità di un intervento correttivo.possibilità di un intervento correttivo.

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IN CLASSE: UN MODELLO IN CLASSE: UN MODELLO SISTEMICOSISTEMICO

E’ E’ il contesto che dà senso all’attività, il contesto che dà senso all’attività, all’esperienza di ciascuno.all’esperienza di ciascuno. Non è il metodo Non è il metodo che stabilisce il nostro ruolo,ma la che stabilisce il nostro ruolo,ma la situazione relazionale situazione relazionale

Le nostre relazioni con gli altri, così come Le nostre relazioni con gli altri, così come quelle con gli oggetti, sono fortemente quelle con gli oggetti, sono fortemente impregnate di convenzioni sociali e ciò ci impregnate di convenzioni sociali e ciò ci induce a proporre delle attività che induce a proporre delle attività che restano nel mondo rassicurante del restano nel mondo rassicurante del conosciuto.conosciuto.

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Per il bambino invece l’essenziale è Per il bambino invece l’essenziale è vivere bene la situazione classe e ciò vivere bene la situazione classe e ciò significa significa sentirsi sicurosentirsi sicuro

Coinvolto nelle azioni e interazioni, Coinvolto nelle azioni e interazioni, sentirsi autonomo.sentirsi autonomo.

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Il bambino disabile come gli altri, non incontra Il bambino disabile come gli altri, non incontra difficoltà nel vivere le interazioni col gruppo e con difficoltà nel vivere le interazioni col gruppo e con la classe. I diversi soggetti della classe sono la classe. I diversi soggetti della classe sono strettamente legati e s’influenzano reciprocamente.strettamente legati e s’influenzano reciprocamente.

Le attività di questo insieme di individui sono Le attività di questo insieme di individui sono regolate da un’organizzazione interna in relazione a regolate da un’organizzazione interna in relazione a progetti e attività. progetti e attività.

I membri (gli allievi) vengono modificati dalla I membri (gli allievi) vengono modificati dalla presenza degli altri.presenza degli altri.

Il sistema risultante è diverso dalla somma delle Il sistema risultante è diverso dalla somma delle parti.parti.

L’insieme non è separabile da un ambiente e in L’insieme non è separabile da un ambiente e in relazione coi progetti.relazione coi progetti.

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Il modello sistemico ci aiuta a capire i problemi della scuola: Il modello sistemico ci aiuta a capire i problemi della scuola: più la classe è imperniata sugli apprendimentipiù la classe è imperniata sugli apprendimenti formali formali e si e si oppone agli scambi, più il sistema tende a ripiegarsi in se oppone agli scambi, più il sistema tende a ripiegarsi in se stesso; per resistere al disordine respinge e rifiuta i devianti stesso; per resistere al disordine respinge e rifiuta i devianti e tende ad uniformare i suoi elementi (sistema chiuso).e tende ad uniformare i suoi elementi (sistema chiuso).

Più favorisce gli scambi tra i suoi membri, ma anche con Più favorisce gli scambi tra i suoi membri, ma anche con l’esterno (sistema aperto), più permetterà agli elementi che l’esterno (sistema aperto), più permetterà agli elementi che lo compongono di evolversi e di svilupparsi.lo compongono di evolversi e di svilupparsi.

In un sistema aperto gli alunni disabili trovano il loro posto In un sistema aperto gli alunni disabili trovano il loro posto e sono necessari proprio in ragione della diversità che e sono necessari proprio in ragione della diversità che introducono con la loro presenza.introducono con la loro presenza.

Il criterio d’inserimento nei sistemi chiusi è Il criterio d’inserimento nei sistemi chiusi è la competenzala competenza scolastica che diventa nel sistema apertoscolastica che diventa nel sistema aperto la capacità di la capacità di partecipare alle interazioni nell’insieme classe.partecipare alle interazioni nell’insieme classe.

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Il sistema non è tanto un’organizzazione degli Il sistema non è tanto un’organizzazione degli elementi che lo compongono quanto elementi che lo compongono quanto un’organizzazione delle interazioni:un’organizzazione delle interazioni:

il ruolo dell’ins. è quello di facilitare questo il ruolo dell’ins. è quello di facilitare questo fenomeno, deve intervenire per ricordare le fenomeno, deve intervenire per ricordare le regole del gioco sociale, per orientare l’azione.regole del gioco sociale, per orientare l’azione.

Quest’ organizzazione ci permette di Quest’ organizzazione ci permette di comprendere la relazione d’aiuto: per aiutare comprendere la relazione d’aiuto: per aiutare l’alunno a superare le proprie difficoltà non ci si l’alunno a superare le proprie difficoltà non ci si può accontentare del trattamento dei sintomi, può accontentare del trattamento dei sintomi, occorre considerare il problema nel suo insieme, occorre considerare il problema nel suo insieme, nei diversi sistemi ai quali appartiene il soggetto nei diversi sistemi ai quali appartiene il soggetto e nei quali ha un ruolo.e nei quali ha un ruolo.

A volte è sufficiente il cambiamento di posto in A volte è sufficiente il cambiamento di posto in classe e mettere l’alunno vicino a qualcuno che classe e mettere l’alunno vicino a qualcuno che l’accoglie favorevolmente, perché muti l’accoglie favorevolmente, perché muti completamente il suo comportamento.completamente il suo comportamento.

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COME ABBATTERE IL COME ABBATTERE IL PREGIUDIZIOPREGIUDIZIO

A scuola è possibile ridurre l’influenza dei A scuola è possibile ridurre l’influenza dei pregiudizi negativi decondizionando da pregiudizi negativi decondizionando da stereotipi, elevando il grado di consapevolezza, stereotipi, elevando il grado di consapevolezza, attivando l’ipotesi di contatto. Quando attivando l’ipotesi di contatto. Quando all’interno di una classe si lavora insieme e si all’interno di una classe si lavora insieme e si ottengono successi, i pregiudizi crollano.ottengono successi, i pregiudizi crollano.

L’integrazione di qualità chiede al disabile di L’integrazione di qualità chiede al disabile di essere protagonista e non elemento del coro essere protagonista e non elemento del coro ed il successo fa crollare il ed il successo fa crollare il pregiudizio( progettare attività con cui il pregiudizio( progettare attività con cui il soggetto possa esprimersi in condizioni di soggetto possa esprimersi in condizioni di parità).parità).

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INDICATORI DI QUALITA INDICATORI DI QUALITA In questa fase vi è la ricerca della In questa fase vi è la ricerca della

consonanza che si traduce in tolleranza consonanza che si traduce in tolleranza ( accettazione che non mette in gioco le ( accettazione che non mette in gioco le emozioni del singolo o del gruppo)emozioni del singolo o del gruppo)

Si modificano i comportamenti formali, non Si modificano i comportamenti formali, non gli atteggiamenti, c’è un’aggunta al gruppo, gli atteggiamenti, c’è un’aggunta al gruppo, non un’interazione,una comunicazione non un’interazione,una comunicazione mediata.mediata.

Sulla base di comportamenti si modificano Sulla base di comportamenti si modificano gli atteggiamenti ( non è proprio male) = gli atteggiamenti ( non è proprio male) = ACCETTAZIONE.ACCETTAZIONE.

ACCOGLIENZA rappresenta il passaggio ACCOGLIENZA rappresenta il passaggio ulteriore, impone interiorità, accettazione ulteriore, impone interiorità, accettazione

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la scomparsa dell’iperprotettivitàla scomparsa dell’iperprotettività la diminuzione d’aiuto non richiestola diminuzione d’aiuto non richiesto la scomparsa delllinsofferenzala scomparsa delllinsofferenza la comparsa di atteggiamenti di la comparsa di atteggiamenti di

normalitànormalità la comunicazione circolare col la comunicazione circolare col

disabiledisabile la difesa come membro del gruppola difesa come membro del gruppo

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La famigliaLa famiglia

Complesso sistema di relazioniComplesso sistema di relazioni

Il bambino disabile richiede uno sforzo Il bambino disabile richiede uno sforzo speciale speciale

FasiFasi

1.Shock iniziale1.Shock iniziale

2.Azioni difensive2.Azioni difensive

3.Azioni positive3.Azioni positive

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La scuolaLa scuola

-Riconoscere la presenza di risorse -Riconoscere la presenza di risorse positivepositive

-volontà di alleanza-volontà di alleanza

come?come?

1.Curare adeguatamente la 1.Curare adeguatamente la comunicazione per sviluppare una comunicazione per sviluppare una reciproca fiduciareciproca fiducia

2.Collaborare: lavorare con diverse 2.Collaborare: lavorare con diverse competenze e ruolicompetenze e ruoli

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Una forte alleanzaUna forte alleanza

definizione di:definizione di:

.obiettivi.obiettivi

.metodi di lavoro.metodi di lavoro

.modalità di verifica.modalità di verifica

Le autonomieLe autonomie

Riduzione dei comportamenti Riduzione dei comportamenti problema.problema.

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La comunicazione La comunicazione interprofessionale interprofessionale

LA DINAMICA COMUNICATIVALA DINAMICA COMUNICATIVA Il gruppo riesce a comunicare effettivamente se Il gruppo riesce a comunicare effettivamente se

esiste una reale attenzione ai rispettivi ambiti esiste una reale attenzione ai rispettivi ambiti culturali; In un’ipotetica seduta di sintesi l’ins. culturali; In un’ipotetica seduta di sintesi l’ins. spesso non dimostra di avere un metodo, emette spesso non dimostra di avere un metodo, emette giudizi sostanzialmente approssimativi non giudizi sostanzialmente approssimativi non sempre in grado di documentare e sempre in grado di documentare e contestualizzare.contestualizzare.

La La dimensione educativa dimensione educativa a cui spetta il compito a cui spetta il compito di fondere i diversi apporti in una realtà globale, di fondere i diversi apporti in una realtà globale, parla sottovoce; l’ins spesso gioca un ruolo parla sottovoce; l’ins spesso gioca un ruolo accessorio e il suo lavoro finisce per diventare accessorio e il suo lavoro finisce per diventare anonimo.anonimo.

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ANALISI DEI CONTENUTIANALISI DEI CONTENUTI I contenuti della comunicazione possono riguardare gli I contenuti della comunicazione possono riguardare gli

argomenti trattati oppure i modi in cui tali argomenti sono argomenti trattati oppure i modi in cui tali argomenti sono affrontati.affrontati.

Spesso l’attenzione che dovrebbe essere concentrata sul Spesso l’attenzione che dovrebbe essere concentrata sul soggetto si sposta su temi impliciti che possono dar vita a soggetto si sposta su temi impliciti che possono dar vita a collusioni, avversioni, prese di posizione che riflettono collusioni, avversioni, prese di posizione che riflettono l’andamento emozionale del gruppo. In tal caso la l’andamento emozionale del gruppo. In tal caso la comunicazione subisce inevitabili distorsioni.comunicazione subisce inevitabili distorsioni.

Ad esempio succede che la problematica pedagogica sia Ad esempio succede che la problematica pedagogica sia tenuta in scarsa considerazione perché il soggetto in esame tenuta in scarsa considerazione perché il soggetto in esame viene visto in un’ottica riduttiva a causa ad un’attenzione viene visto in un’ottica riduttiva a causa ad un’attenzione terapeutica. In realtà è l’aspetto pedagogico che può terapeutica. In realtà è l’aspetto pedagogico che può costituire la base di un programma globale.costituire la base di un programma globale.

Tradizionalmente gli incontri di equipe si sviluppano Tradizionalmente gli incontri di equipe si sviluppano attraverso il dare la parola a ciascun membro del gruppo attraverso il dare la parola a ciascun membro del gruppo per trarre dall’insieme delle informazioni una sintesi.per trarre dall’insieme delle informazioni una sintesi.

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Una strategia proponibileUna strategia proponibile

definire la realtà in termini di trasformazione definire la realtà in termini di trasformazione per cercare di cogliere la persona. E’ utile:per cercare di cogliere la persona. E’ utile:

porre domandeporre domandecostruire un giudiziocostruire un giudizioavvicinarsi ad una visione globale del casoavvicinarsi ad una visione globale del casoelaborare un piano razionale d’interventoelaborare un piano razionale d’interventorafforzare la fiducia in un lavoro rafforzare la fiducia in un lavoro

diintegrazionediintegrazione

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Le domande Le domande

vanno: - pensatevanno: - pensatedelimitatedelimitateformulate in forma sempliceformulate in forma sempliceva sgomberato il campo da equivoci va sgomberato il campo da equivoci

terminologici.terminologici. I quesiti e l’utilizzazione degli esperti I quesiti e l’utilizzazione degli esperti

non sono tanto un problema di non sono tanto un problema di tecnica, ma di atteggiamento.tecnica, ma di atteggiamento.

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