Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio *...

90
Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 46 a Assemblea Ordinaria dei Soci Bologna - 20 giugno 2016

Transcript of Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio *...

Page 1: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015

46a Assemblea Ordinaria dei SociBologna - 20 giugno 2016

Page 2: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

1

INDICE

Organi sociali

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Relazione del Collegio Sindacale

Bilancio al 31 dicembre 2015Stato Patrimoniale:

- Attivo- Passivo- Conti d’ordine- Conto Economico

Nota integrativa al Bilancio al 31 dicembre 2015:- Criteri di Valutazione- Situazione Patrimoniale- Conto Economico- Prospetto partecipazioni

Relazione società di revisione

Elenco BCC - raccolta diretta - impieghi - dipendenti - sportelli

pag. 3

pag. 5

pag. 47

pag. 53

pag. 61

pag. 83

pag. 87

INDICE

Organi sociali

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Relazione del Collegio Sindacale

Bilancio al 31 dicembre 2015Stato Patrimoniale:

- Attivo- Passivo- Conti d’ordine- Conto Economico

Nota integrativa al Bilancio al 31 dicembre 2015:- Criteri di Valutazione- Situazione Patrimoniale- Conto Economico- Prospetto partecipazioni

Relazione società di revisione

Elenco BCC - raccolta diretta - impieghi - dipendenti - sportelli

pag. 3

pag. 5

pag. 47

pag. 53

pag. 61

pag. 83

pag. 87

Page 3: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

2

Page 4: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

3

ORGANI SOCIALI

Consiglio

Presidente MAGAGNI Giulio *Vicepresidente RICCI Secondo *Consiglieri ACCORSI Giuseppe

ALESSANDRINI AlfredoBABBI GiancarloBARTOLOMEI BrunoCAVALLI Enrica *CIMATTI Luigi *FABBRETTI MauroFIORI Viviano *MAFFEI CarloMIOLI AugustoMONTI Corrado *MULARONI FaustoRAVAGLIOLI Domenico *SALOMONI AndreaVINCENZI Patrizio

* Componenti il Comitato Esecutivo

Collegio Sindacale

Presidente PULA FabioSindaci effettivi ALAI Giuseppe

BARAGHINI ValterSindaci supplenti BURZI Gloria

GOTTARDI Massimiliano

Probiviri

Presidente PINZA RobertoPAOLUCCI Luigi FilippoGRASSI Piergiorgio

Direzione

Direttore CATTANI ValentinoVice Direttore POLLICE Stefano

Page 5: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

4

Page 6: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

5

Relazione del Consiglio di Amministrazioneal bilancio chiuso al 31 dicembre 2015

Page 7: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

6

Page 8: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

7

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEAL BILANCIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2015

Premessa

Gentili ospiti, cari colleghi cooperatori delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna, Presidenti e Direttori delle Federazioni regionali, rappresentanti della Holding e del Gruppo bancario, Vi porgo un cordiale saluto e ringraziamento per la presenza a questa 46° Assemblea regionale di bilancio della nostra Federazione.

Con la pubblicazione della legge di Riforma del credito cooperativo sulla Gazzetta Ufficiale del 14 aprile 2016 il sistema della cooperazione mutualistica di credito entra in una nuova fase dellasua esistenza. Si è completato un percorso lungo, tortuoso e non sempre facile, ma il risultato rispecchia, pressoché nella sua totalità, il progetto di autoriforma: un gioco di squadra in cui ha assunto un importante un ruolo, oltre a Federcasse, Confcooperative e il suo Presidente. Una riforma che si innesta in un contesto di forte cambiamento e di mutamenti su cui ritornerò più avanti, sintetizzandone anche i passaggi più importanti.

Dopo la crisi economico-finanziaria del 2008, e quella del debito sovrano iniziata nell’estate del 2011, con le attese di una ripresa sistematicamente rinviate al secondo semestre di ogni successivo anno, oggi si intravedono i primi segnali di inversione. Le riforme strutturali, i fattori congiunturali, la politica espansiva della BCE che sorregge la domanda interna e gli investimenti, sono fattori che favoriscono ed alimentano segnali incoraggianti, ancorché in misura diversa rispetto ai vari paesi, per un’auspicata e prospettata ripresa economica.

L’Europa, lo vediamo ogni giorno, sta attraversando una situazione eccezionale, affrontando sfide severe: il rischio del Brexit, la questione “ migranti”, le minacce del terrorismo.

In questo contesto, il sistema bancario si confronta con il nuovo quadro normativo e regolamentare europeo introdotto fra il 2008 e il 2014, composto dai tre pilastri della disciplina relativa all’Unione Bancaria, cui si aggiungono le regole di compatibilità delle misure a sostegno delle banche con la disciplina degli aiuti di Stato1.

I primi due pilastri sono stati avviati con il Meccanismo di Vigilanza unica (SSM)2 e il Meccanismo unico di risoluzione delle crisi (SRM)3 e il relativo quadro armonizzato di prevenzione, gestione e risoluzione delle crisi bancarie racchiuso nella direttiva BRRD, completatosi con l’approvazione dei D.Lgs. 180 e 181 del 16/11/2015. Mentre il terzo pilastro, relativo al regime armonizzato per la protezione dei depositi bancari (DGS) - che è stato

1 Cfr. Comunicazione della Commissione Europea 2013/C 216/01 relativa all’approvazione, dal 1 agosto 2013, delle norme in materia di Aiuti di Stato alle misure di sostegno alle banche nel contesto della crisi finanziaria.

2 E’ entrato in vigore nel novembre 2013 e ha preso avvio il 4 novembre 2014 al termine del c.d. Comprehensive Assessment, condotto dalla BCE in collaborazione con le autorità nazionali di vigilanza. Questo ha previsto una prima fase di analisi individuale (Asset Quality Review - AQR) delle 130 banche a rilevanza sistemica (15 banche italiane analizzate – tra cui l’ICCREA) i cui risultati sono serviti ad alimentare la successiva fase di Stress Test, conclusasi nell’ottobre 2014. Per 123 banche individuate come “significative” (di cui 13 italiane) la BCE ne ha assunto la funzione di vigilanza.

3 Pilastro complementare al primo con l’obiettivo di preservare la stabilità finanziaria mediante una gestione centralizzata delle procedure di risoluzione delle banche in crisi, affidata ad una autorità unica, il Single Resolution Board (SRG). Il sistema dal 1^gennaio 2016 deve assicurare la liquidazione ordinata delle crisi delle banche cd. significative e di quelle per cui può essere necessario l’intervento del Fondo di risoluzione europeo. Il processo di decisione è guidato dagli strumenti della BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive, approvata dal parlamento europeo il 15 maggio 2014, ed approvata dal parlamento Italiano il 2 luglio 2015. Lo strumento per rendere tangibile la capacità di intervento del SRM è il Single Resolution Fund (SRF), costituito mediante versamenti a carico di tutte la banche che nel 2024 avrà una consistenza dell’1% dei depositi protetti dai sistemi digaranzia, pari a circa 55 mld. di euro.

Page 9: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

8

recepito nel nostro ordinamento con il d.lgs. n. 103 del 10/20/2016 -, manca ancora del completamento dell’assicurazione dei depositi pan-europeo (EDIS) per l’ostruzionismo tenace di alcuni paesi: il tema della “fiducia” fra le nazioni gioca un ruolo determinante, di fronte al difficile equilibrio tra riduzione dei rischi e condivisione degli stessi.

E’ in questo clima che le quotazioni delle banche italiane hanno toccato il minimo: da inizio 2016 le perdite borsistiche superano ampiamente il 35% e non se la passano bene nemmeno gli altri istituti europei. Dall’inizio della crisi sono stati persi due terzi del valore della capitalizzazione, pari a circa 160 mld, cui andrebbero aggiunti gli aumenti di capitale nel periodo che porterebbero il valore a 200 mld. Ai problemi di profittabilità del settore, legati ai tassi sotto zero sui depositi introdotti dalla BCE, si somma la qualità del credito. Al segnale di rallentamento dei nuovi ingressi delle sofferenze - destinato a ritornare ai livelli di pre-crisi solo nel 2017 - si contrappone una massa di crediti inesigibili (NPL) che a dicembre 2015 ammontava a 360 miliardi (200 mld netti ovvero a 90 mld considerando solo le sofferenze) e a 2,5 miliardi (di cui 1,4 netti) per BCC della nostra regione.

L’inquietudine informativa, l’avvento del “bail-in”, aumentano l’insicurezza degli azionisti e dei risparmiatori con conseguente perdita della fiducia, condizione primaria nel rapporto banca-cliente. Anche il Governatore ha dichiarato quanto sia importante evitare di interpretare le nuove norme europee sulla gestione delle crisi sottovalutando l’obiettivo della stabilità del settore creditizio: “perché le banche non sono supermercati che in caso di fallimento chiudono e se ne riapre un altro: se fallisce una banca è più probabile che quella accanto abbia dei problemi”.

Il sistema bancario europeo soffre di una crisi costata miliardi di euro tra salvataggi pubblici (in altri paesi europei) e danni all’economia reale. In questo generale malessere anche le banche italiane stanno vivendo una fase di debolezza, sia per ragioni comuni con il resto del continente sia per altre specifiche del nostro mercato. Per altro anche prestigiose Banche europee manifestano forti segnali di problematicità.

E’ essenziale che le banche non falliscano, o meglio, è necessario fare di tutto perché ciò non accada alle banche grandi (too big to fail).

Le riforme sopra descritte hanno puntato a far si che il Sistema bancario si patrimonializzasse: questo le ha costrette, vista la scarsa possibilità di conseguire utili, ad effettuare aumenti di capitale ovvero ad emettere “quei” prestiti subordinati venduti alla clientela retail dalle “quattro banche” poste in risoluzione.

Quanto accaduto dimostra che, dietro ad un “formale adeguamento” all’obiettivo della patrimonializzazione, non sempre vi è una banca solida e ben gestita.

Le banche, ed in particolare quelle locali come il Credito Cooperativo, hanno un ciclo economico che poggia principalmente sul margine di interesse che, dall’inizio della crisi, si è ridotto di circa il 40%, e continuerà ancora a “patire” per via dei tassi prossimi allo zero onegativi.

Il conto economico negli ultimi anni è stato “sostenuto” dai proventi straordinari derivanti dallafinanza – destinati a ridursi o ad annullarsi - che hanno contribuito ad equilibrare i conti economici ovvero a contenere le perdite. In minor misura è apprezzabile, in generale per le BCC, l’apporto del margine da servizi, componente oggi invece sempre più importante nella composizione del margine di intermediazione.

Page 10: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

9

Sul fronte dei costi le banche si trovano gravate da costi rigidi di struttura e da quelli di una rete distributiva ingombrante. Il Credito Cooperativo, che oggi rappresenta il 14% degli sportelli, ma non altrettanto rispetto agli altri indici di penetrazione del mercato, paga un prezzo maggiore in quanto, negli anni della crisi, ha ampliato la sua rete diversamente da quanto ha fatto il sistema bancario.

Ma il vero problema oggi, come già in precedenza richiamato, sono le sofferenze ed in generale i cosi detti NPL (non performing loans), i crediti che, con molta probabilità, non saranno rimborsati o lo saranno solo in minima parte. Le banche sono appesantite da questa zavorra,eredità della recessione, che costa in termini di svalutazioni prudenziali sui conti economici anche per l’effetto combinato degli hair cut da applicare alle garanzie.

Tale effetto potrebbe essere ridotto dal recente decreto sulle banche (D.L. 59/16), che dovrebbe favorire un più rapido recupero dei crediti attraverso procedure più snelle facendo ricorso anche ad istituti inediti.

Per le banche locali e per le BCC, in particolare dal 2012, la qualità del credito è fortemente peggiorata, soprattutto per quelle che, allo scoppio della crisi, sono risultate più esposte verso la clientela non tipica (specialmente grandi imprese) e verso il settore delle costruzioni. Il tradizionale vantaggio informativo derivante dalla maggiore conoscenza e vicinanza al territorio non è riuscito a contrastare in modo efficace i limiti alla diversificazione territoriale e settoriale del portafoglio, né il rischio derivante da legami “simbiotici” con il territorio di riferimento, spesso dimostratisi patologici.

Fino ad ora la possibilità in mano alle banche per il recupero dei crediti mediante cessione a prezzi congrui e non lasciati alla mercé del compratore è legata a variabili esogene: il ciclo economico, la ripresa dell’inflazione e dei tassi di interesse che favorirebbero il margine diinteresse; iniziative private, come il Fondo Atlante, possono giocare un ruolo importante per l’acquisto sulle tranche junior di veicoli di cartolarizzazione, lasciando al mercato le più appetibili tranche senior.

In questo scenario evolutivo il sistema bancario ha bisogno di un suo consolidamento ed orientamento anche verso modelli di business diversi da quelli attuali, ovvero reinventandosi di fronte ad un mondo che cambia velocemente, e dove i concorrenti stanno diventando nuovi soggetti, ossia i colossi legati all’impetuoso sviluppo delle tecnologie dell’informazione, dei social network, delle comunicazioni e dell’e-commerce, che stanno investendo in tecnologie e nei sistemi di pagamento mobili.

Gli smartphone trainano la rivoluzione digitale nelle transazioni elettroniche: ormai 16 milioni di italiani, in genere la fascia più giovane della popolazione, si relazionano con la loro banca solo via internet. La rete “fisica” è sempre meno strategica, e anche se nel breve una clientela mediamente più “anziana” sta garantendo il sostegno, la dinamica demografica determinerà uno switch della clientela più profittevole verso intermediari non bancari.

Anche se le filiali resteranno sempre uno spazio fisico per la relazione diretta con le persone,questo cambiamento porta ad un nuovo profilo del bancario e a conseguenti investimenti in formazione e cultura, e anche ad un’inevitabile riduzione degli organici.

Allo scenario si assommi, infine, la necessità di assicurare una qualità della Governance da cui discendono i problemi che hanno portato alla crisi di molte banche, anche di BCC, che deve rispondere a parametri, quali quantitativi e di genere, prescritti dall’Organo di Vigilanza e dalle direttive europee.

Page 11: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

10

Come ha detto recentemente il Presidente della Banca Centrale Europea “in quattro anni è cambiato tutto”.

La riforma si è resa pertanto necessaria anche a seguito del crescente numero di crisi che ha interessato le BCC negli ultimi anni ed in particolare tra il 2010 e il 2015. Tutti gli interventi sono stati risolti facendo affidamento ai mezzi e alle sole risorse interne alla cooperazione di credito. L’intervento del luglio 2015 a favore di BRC ha segnato lo spartiacque tra il ruolo del Fondo Garanzia dei Depositanti (FGD)4, in quanto allora ritenuto ancora compatibile con la disciplina degli aiuti di stato, e i successivi che hanno visto l’intervento del Fondo Garanzia Istituzionale (FGI): Banca Brutia, Banca Irpina, Banca Alta Padovana5, Castelgoffredo e Crediveneto.

E’ in questo contesto che la nostra riforma “ha preso forma”. Dopo un iter lungo e tortuoso durato oltre 15 mesi, con la pubblicazione della legge 8 aprile 2016 n. 49, di conversione del D.L. 18/2016, la riforma è divenuta legge dello Stato il 15 aprile scorso.

Fondamentale, come già accennato, nei lunghi mesi di confronto istituzionale, il contributocongiunto di Confcooperative e Federcasse, per il ruolo che hanno giocato sin dal quel 20gennaio 2015 quando si riuscì, in extremis, a stralciare dal decreto, con cui il Consiglio deiMinistri ha riformato le Banche Popolari, analogo provvedimento per le BCC. Un atto che, nellaformulazione proposta, avrebbe d’un tratto cancellato un secolo di storia privando le Banche dicredito cooperativo della propria autonomia ed avrebbe radicalmente cambiato il volto dellacooperazione.

Il percorso poi intrapreso dal Credito Cooperativo, con le prime audizioni parlamentari nellecommissioni finanze della Camera e del Senato, ha fatto prendere via via consapevolezza allapolitica dell’importanza di salvaguardare una biodiversità nel panorama del sistema bancario e,allo stesso tempo, al Credito cooperativo dell’estrema necessità della riforma.

Banca d’Italia, in più occasioni, non ha poi fatto mancare sollecitazioni verso una rapidasoluzione. Da quelle del Capo del dipartimento di Vigilanza Bancaria e Finanziaria, con unrichiamo alla necessità di un “cambio di passo” verso soluzioni di un assetto meno frammentatoe nello stesso tempo preservando i valori della cooperazione e della prossimità con il territoriovalori che costituiscono il punto di forza delle banche locali”, a quelle del Governatore inoccasione dell’Assemblea annuale, con il riconoscimento del “ ruolo di sostegno delle BCC allecomunità locali preservando il loro spirito mutualistico”.

A giugno il Credito cooperativo, dopo un intenso confronto interno, consegna alle Autorità laproposta di autoriforma sintetizzata in dieci punti chiave, mentre a ottobre la espone nel corsodel seminario istituzionale in Senato di fronte alle Commissioni Finanze e Tesoro dei due ramidel parlamento, dove il rappresentante della Banca d’Italia rimarca tra gli elementi cardine dellariforma: il pieno controllo della capogruppo da parte delle BCC e il ruolo di coordinamentodella stessa tramite un contratto di coesione.

Ma mentre il Credito Cooperativo era in attesa del suo decreto, il 22 novembre, sulla sua stradasi trova a fare i conti con il cd. “decreto salvabanche” dove, oltre ad essere chiamato a sborsare225 milioni di euro (15 milioni di euro a carico delle BCC della nostra Federazione), si è visto 4 L’ammontare degli interventi dell’FGD nell’ultimo quinquennio (2011 – 2015) ha rappresentato l’80% di quello complessivamente deliberato dalla sua costituzione (1998). In questo caso l’FGD ha coperto lo sbilancio tra le poste attive e passive cedute ed ha acquistato i crediti in sofferenza, non inclusi nella cessione a Banca Sviluppo Spa, intervenuta poi sulla Banca Alta Padovana e nel 2016 a favore di Crediveneto CC. Inoltre, tramite l’intervento volontario dell’FGI, si è intervenuti per ristorare tutti i portatori dei prestiti subordinati.

5 Avvenuto con l’acquisito delle attività e le passività da parte della Banca di Roma.

Page 12: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

11

accostare, senza motivo, dalla pubblica opinione, ai quattro Istituti andati in risoluzione ai qualivengono applicate, per la prima volta, le nuove norme europee (Direttiva BRRD), i cui decretierano stati approvati soli pochi giorni prima.

In quei giorni i toni si accendono e non mancano i tentativi di ventilare una possibileapplicazione di modelli d’oltralpe, dove l’accentramento si contrappone alla mutualità eall’autonomia; a questo si risponde con un comunicato nazionale sui media e sui social network(#iostoconleBCC).

Ad inizio 2016, con un comunicato congiunto, Federcasse, il Gruppo Bancario Iccrea, e CassaCentrale, annunciano il percorso verso una soluzione unitaria per la realizzazione di un’unicacapogruppo del futuro Gruppo Bancario Cooperativo.

Dopo il richiamo del Capo del Governo alla bontà della proposta di autoriforma, la notte fra il10 e 11 febbraio in Consiglio dei Ministri viene varato l’atteso decreto, poi pubblicato sullaG.U. del 15 febbraio con il n. 18/2016. Il decreto, che doveva suggellare un iterapparentemente condiviso con le forze di Governo, la Banca d’Italia e il Mef, vieneimmotivatamente “modificato” mettendo in discussione, in particolare, l’indivisibilità delleriserve in occasione dell’esercizio dell’opzione di “way-out”.Il Credito Cooperativo, ancora una volta, riesce a “ricondurre” l’articolato sui contenuticondivisi. Viene reintrodotto il riconoscimento del ruolo delle autonomie di Bolzano e Trento,la costituzione del Fondo temporaneo - quale strumento di natura privatistica mutualistico-assicurativo basilare per accompagnare e gestire la fase transitoria in particolar modo inoccasione dei processi di concentrazione -, sono apportate correzioni a incongruenzegiuridiche/tecniche, e fissati, con maggior chiarezza, gli ambiti di competenza del Mef e dellaBanca d’Italia circa l’applicazione della normativa. Il decreto prima passa alla Camera e poiviene definitivamente approvato dal Senato il 6 aprile con il voto di fiducia.Un riconoscimento importante riservato al ruolo storico ricoperto dalla cooperazione di creditonel nostro paese.

Era doveroso, seppur in sintesi, ripercorrere insieme il cammino che ha portato il CreditoCooperativo alle soglie del “terzo tempo” : dopo la fase originaria della totale autonomia equella della “rete”, si è giunti alla coesione-integrata. Tempo segnato nella storia dalla nascita, afine ottocento, della prima CRA, poi dall’anno 1937 con la legge speciale (il T.U.C.R.A), dal1993 con il nuovo TUB dove le BCC, oltre a cambiare denominazione, furono confermatebanche a mutualità prevalente ed incluse nel medesimo testo con gli altri Istituti di credito. Si èaperta ora la fase, altrettanto determinante, della costruzione concreta del Gruppo BancarioCooperativo, con il confronto tra le Capogruppo, le Federazioni Locali e le BCC, e con la Bancad’Italia e la Banca Centrale Europea.

E’ il momento di mettere in campo il meglio che questo Sistema è stato in grado di costruire,mediante la convergenza verso un Gruppo unico da 20 miliardi di patrimonio, assicurandol’autonomia delle Casse Raifaissen, con la costituzione del Gruppo provinciale dove la CassaCentrale di Bolzano fungerà da capogruppo, mentre si metteranno in atto tutte le sinergie pervalorizzare quanto di meglio, in questi anni, è stato espresso dal Gruppo Bancario Iccrea e dallaCassa Centrale di Trento.

La Riforma ha accolto la maggior parte delle indicazioni provenienti dal Sistema e oggi siconfigura come una grande opportunità per il credito cooperativo e per la cooperazione italiananel suo complesso. I tratti essenziali sono: il rafforzamento della mutualità – con la possibilitàdell’innalzamento della soglia massima di capitale sottoscrivibile e del numero minimo dei sociper una BCC - e la conferma dell’autonomia delle BCC che manterranno la propria licenzabancaria.

Page 13: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

12

Al Gruppo Bancario Cooperativo6 Spa, detenuto per almeno il 51 per cento dalle BCC, le BCCdovranno aderire attraverso la sottoscrizione di un patto di coesione che consentirà di mettere afattor comune, con un sistema di garanzie incrociate, il patrimonio di tutte le BCC con ilpatrimonio disponibile delle banche più virtuose in parte vincolato a favore di quelle indifficoltà. Quanto più le BCC saranno virtuose, tanto più la loro gestione sarà autonoma;viceversa, più sarà rischiosa la gestione, più i controlli saranno vincolanti, sino ad arrivare adinterventi diretti con la sostituzione del management o del Consiglio di Amministrazione.

Il patto di coesione è elemento principale del nuovo assetto del Gruppo Bancario Cooperativo, el’art. 37-bis del TUB al comma 3, ne disciplina la direzione e il coordinamento dellacapogruppo sul gruppo; mentre l’emanazione della normativa secondaria spetta alla Bancad’Italia, in coordinamento con la BCE. Il contratto, fatti salvi i forti vincoli normativi, dovràessere il risultato di un'analisi e di una condivisione a vari livelli nel sistema.

Crediamo che questa riforma sia davvero una grande opportunità per il nostro sistema.Valorizzando le tante best practice presenti nel nostro mondo potremmo costituire un grupposolido ed efficiente, in grado di creare valore per tutti. Una capogruppo come quella che questaRiforma ci permette di costituire è un unicum in Europa. In altri Paesi, dove le banchecooperative hanno dimostrato comunque di essere forti, si è scelto di non lasciare le licenzebancarie sui territori ma di ridurle ad un’unica licenza nazionale. Noi invece continueremo adoperare come facciamo da oltre 130 anni, con alle spalle un gruppo in grado di fare investimentied economie di scala.

Fondamentale resterà il ruolo dei soci che, anche se diversamente dal passato, saranno chiamatia vigilare sulle loro cooperative.

Questa riforma va colta in fretta e senza indugi: la legge ci concede 18 mesi per la formazionedel Gruppo bancario Cooperativo, dovremo lavorare per arrivare prima assicurando la massimacondivisione tra di noi e gli organismi di vigilanza. Siamo stati in grado di far capirel’importanza della nostra storia, ora dobbiamo essere in grado di mettere in campo un cambio dipasso nella nostra capacità di fare impresa.

Tra i primi atti della riforma vi è la messa a punto dello Statuto e la costituzione del Fondo Temporaneo delle Banche di credito cooperativo - fondo obbligatorio e temporaneo e rubricato all’art. 2-bis - pensato per consentire di traghettare le banche che versano in situazione di crisi alla costituzione del GBC. Uno strumento mutualistico assicurativo a cui tutte le BCC dovranno aderire – entro 30 giorni dalla data di approvazione dello statuto - fino alla data di adesione al Gruppo, che dovrà favorire processi di consolidamento e soprattutto di concentrazione delle BCC, peraltro già avviati su tutto il territorio, sicuramente nei confronti di quelle banche che presentano situazioni di tensione patrimoniale e indici di copertura sui crediti non adeguati.

A tale proposito nel corso del 2015 sono state perfezionate 15 aggregazioni – tra cui due nella nostra regione - mentre 30, tra progetti ed autorizzazioni, sono quelli registrati nel primo trimestre 2016, compresi quelli in atto tra le BCC della nostra regione.

In tale quadro (di generale “riduzione” delle Banche associate) le Federazioni locali, come già formulato nella precedente relazione di bilancio, saranno chiamate a ripensare il loro ruoloovvero a mettere a disposizione i propri servizi che appaiono essenziali ai processi di decentramento che dovranno essere messi in atto dal nuovo Gruppo Bancario Cooperativo. 6 Il Gruppo Bancario Cooperativo è una figura giuridica nuova, inedita nel panorama bancario con un requisito minimo di Patrimonio netto pari a1 miliardo di euro. La capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo svolgerà un’azione di direzione e controllo al fine di sostenere la capacità di servizio delle singola BCC e la funzione di sviluppo dei territori nonché di garantire la stabilità, la liquidità e conformità alle nuove regole Europee dell’Unione bancaria. Il gruppo sarà soggetto a vigilanza BCE.

Page 14: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

13

Tale “ripensamento” si fa strada anche alla luce del parere espresso il 24 marzo 2016 dalla Banca Centrale Europea in merito all’allora decreto legge. La BCE, nel valutare positivamente il fatto che il Decreto, prevede che la capogruppo si doti di sistemi di controllo e poteri volti ad assicurare il rispetto dei requisiti prudenziali, stigmatizza l’estrema importanza di funzioni di controllo ben congegnate, ivi compresi la gestione del rischio, il controllo di conformità, l'audit interno e la pianificazione, facenti capo esclusivamente alla capogruppo.

Questo ci porta ad ipotizzare che tali servizi “evoluti”, oggi resi dalle Federazioni, compresa la nostra, debbano essere naturalmente attratti nella sfera della Capogruppo ovvero offerti alla stessa, preservando, per altro, tutte le competenze/eccellenze espresse in questi ambiti e confermandole in sedi territoriali decentrate del Gruppo medesimo.

Il rapporto con le BCC della dimensione associativa, consolidato nel tempo, non può e deve essere reciso ma valorizzato e consolidato e riformulato, come patrimonio prezioso edinsostituibile.

In questo ipotizzato scenario, i processi di riorganizzazione avranno comunque impatti occupazionali e provocheranno “ricambi” di professionalità, saranno necessari - nel confronto costruttivo con le OO.SS - piani di gestione degli esuberi e di ricollocazione oltre all’accesso a procedure per la prevenzione dei conflitti collettivi, strumenti che il Credito Cooperativo sarà certo in grado di porre in atto nel rispetto delle persone e delle competenze.

1 - Il CONTESTO GLOBALE E IL CREDITO COOPERATIVO

1 – 1 Lo scenario macroeconomico di riferimento

Nel 2015 l’andamento dell’economia mondiale ha proseguito il percorso di crescita modesta già evidenziato di recente. Da un lato, il driver principale degli ultimi anni, la crescita dei paesiemergenti, ha ulteriormente sofferto il rallentamento della congiuntura cinese, la riduzione dei prezzi petroliferi registrata a partire dal 2014 (il prezzo al barile del Brent è sceso da oltre 100 a circa 30 dollari) e l’inversione di tendenza della politica monetaria americana (prevalentemente in termini di aspettative degli operatori: il rialzo dei tassi ufficiali della Federal Reserve è arrivato solo a dicembre 2015).

Dall’altro lato, quello che sembrava emergere come il nuovo fattore trainante, ovverol’economia in ripresa degli Stati Uniti, a fine 2015 ha registrato un significativo peggioramento che ha compensato lo slancio positivo di Regno Unito, Giappone e, in misura decisamente minore, Zona Euro. In particolare, nell’ultimo trimestre dell’anno, l’indice mondiale complessivo dei responsabili degli acquisti relativo al prodotto è sceso da 53,6 a 52,9 punti in linea con alcune delle macro-dinamiche ricordate in precedenza (decelerazione delle economie emergenti, in particolare India, Russia e Brasile, a fronte di un leggero recupero in Cina, e miglioramento delle economie avanzate, soprattutto Regno Unito e Giappone).

Tale valore si colloca su un livello inferiore alla media storica di lungo periodo ed è riconducibile sia al settore manifatturiero che a quello dei servizi. Il commercio mondiale ha mantenuto un trend positivo, grazie ad un’accelerazione dell’interscambio nel secondo semestre dell’anno, nonostante il ritmo piuttosto lento. L’inflazione è rimasta bassa, per via del contributo negativo dei beni energetici. Nell’area OCSE, l’indice dei prezzi al consumo si è attestato allo 0,7 per cento su base annua (1,8 per cento se si considera il dato cosiddetto “core”, al netto di alimentari ed energetici).

Page 15: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

14

In Italia, la prolungata caduta su base annua del PIL, in atto da dicembre del 2011, si è arrestata nel primo trimestre del 2015. Nel quarto trimestre l’andamento del 2015 è stato leggermente superiore alle attese e in crescita (+0,8 per cento su base annua). Nello stesso anno sono emersi segnali coerenti di una moderata intensificazione dell’attività economica, con un aumento dell’1,0 per cento in media della produzione industriale.

Nonostante il miglioramento del clima di fiducia delle imprese e dei consumatori (entrambi strutturalmente al di sopra della soglia di espansione di 100 punti nel corso del 2015, ma quello delle imprese in calo nella seconda metà dell’anno), sulla ripresa continua a gravare la fragilità del mercato del lavoro. La disoccupazione, che frena l’espansione del reddito disponibile, ha iniziato a decrescere a dicembre del 2014, dopo aver toccato il massimo del 13,1 per cento, pur rimanendo su un livello elevato in prospettiva storica: l’11,6 per cento a dicembre 2015.

L’inflazione, misurata dalla variazione annua dell’indice nazionale dei prezzi al consumo, è gradualmente scesa allo 0,1 per cento in dicembre (ma è tornata negativa a -0,3 per cento a febbraio 2016) per effetto della decelerazione dei prezzi dei prodotti energetici, mentre quelli associati alle componenti meno volatili (“core”) sono risultati comunque contenuti (0,6 per cento a dicembre 2015, 0,5 per cento a febbraio 2016).

1 – 2 L’andamento dell’industria bancaria europea

L’industria bancaria europea si sta gradualmente riprendendo dalla crisi e le istituzioni creditizie hanno cominciato ad intraprendere delle azioni volte al rafforzamento dei propri bilanci, nonostante stiano operando in uno scenario, congiunturale e finanziario, caratterizzato da diversi fattori d’incertezza.

Dal lato degli impieghi, è proseguita la contrazione dei prestiti alle società non finanziare, una riduzione che ha interessato quasi tutti i paesi dell’Eurozona. A livello europeo, gli impieghi a società non finanziarie, dopo essere scesi dell’1,4 per cento nel 2014, sono diminuiti dello 0,6 per cento nel I trimestre del 2015 e di un ulteriore 0,2 percento nel trimestre successivo (sempre su base annuale), per poi risalire marginalmente dello 0,1 per cento nel III trimestre e mostrare una crescita nulla nel IV, assestandosi a 4.289,1 miliardi di euro nell’ultima rilevazione disponibile (gennaio 2016).

Per quanto riguarda la raccolta, dopo aver registrato una sostanziale riduzione nel 2011, i depositi delle istituzioni bancarie europee sono tornati a crescere ed hanno confermato il trendpositivo del 2014. I depositi di società non finanziarie sono cresciuti su base annua del 5,1 per cento nel III trimestre e del 5,5 per cento nel IV trimestre del 2015, dopo l’aumento di 4 punti percentuali sperimentato nel 2014,

1 – 3 L’andamento dell’industria bancaria nazionale

Sul fronte del credito, dalle informazioni preliminari di fine anno pubblicate dalla Banca d’Italia si rileva una sostanziale stabilità dello stock di impieghi complessivi delle Istituzioni finanziarie e monetarie (-0,2 per cento) ai residenti durante il 2015.

Per quel che riguarda le sofferenze lorde, nel mese di dicembre si sono registrati miglioramenti nella dinamica delle varie componenti. Lo stock rimane superiore ai 200 miliardi, ma il trend di crescita è in sensibile rallentamento e le sofferenze nette si attestano a 87 miliardi.La raccolta bancaria diretta non cresce, in ragione della perdurante contrazione delle obbligazioni bancarie. Gli unici aggregati in espansione sono quelli dei depositi in conto corrente e dei pronti contro termine.

Page 16: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

15

1 – 4 L’andamento delle BCC-CR nel contesto dell’industria bancaria

Significativo è stato il processo aggregativo nel Credito Cooperativo nel corso dell’anno.Sul fronte della raccolta, nel corso del 2015 si è riscontrato un progressivo riassorbimento del trend di espansione della componente da clientela rilevata nell’esercizio precedente.

Con riguardo all’attività di finanziamento, con i primi segnali di miglioramento della situazione economica si è assistito ad una stabilizzazione nella dinamica dei finanziamenti erogati, a testimonianza del forte impegno delle Banche di Credito Cooperativo nel finanziare la clientela, soprattutto le piccole imprese e le famiglie, in un periodo cruciale per la ripresa del Paese.

Le prime informazioni sul conto economico d’esercizio delle banche della categoria relative ad un campione di 353 BCC-CR sulle 364 complessivamente operanti a dicembre 2015 indicano a fine 2015 un utile netto aggregato negativo. Dal campione analizzato 69 BCC-CR risultano in perdita (19,5% del campione analizzato, contro il 15,7% registrato a fine 2014); tra queste 8 BCC presentano una perdita maggiore di 20 milioni di euro, 12 BCC presentano una perdita compresa tra 10 e 20 milioni di euro, 9 presentano una perdita compresa tra 5 e 10 milioni di euro mentre 28 BCC fanno registrare una perdita compresa tra 1 e 5 milioni di euro. Complessivamente le perdite in capo alle 69 BCC-CR ammontano a 576 milioni di euro. Le restanti BCC-CR registrano un utile aggregato pari complessivamente a 468 milioni di euroCon riguardo alla dinamica delle poste di conto economico nel corso dell’anno, le BCC-CR analizzate fanno registrare una sensibile contrazione del margine di interesse (-5,1% contro il -2,6% di dicembre 2014). Si registra una buona crescita delle commissioni nette: +6,9% contro il +3,4% dello scorso esercizio.

Risulta in calo il contributo del trading su titoli: l’utile da cessione o riacquisto di attività e passività finanziarie (voce 100 CE), pari a dicembre a 1,5 miliardi di euro per le BCC del campione, presenta una contrazione dell’11,1% su base d’anno (nel 2014 si era registrata una crescita pari al +78,2%). Il contributo di questo comparto reddituale permane elevato (24,5% del mergine di intermediazione).

In conseguenza delle dinamiche descritte, si rileva una contrazione del margine di intermediazione (-4,8% contro il +12,5% del 2014). Si segnala una sostanziale stazionarietà nell’importo delle rettifiche e riprese di valore (voce 130): -0,6%. L’aggregato ammonta a 2,7miliardi di euro, valore che rappresenta il 2,3% dei crediti a clientela, in linea con il precedente esercizio. Si rileva, infine, un leggero aumento delle spese per il personale (+1,3% contro il +0,8% del 2014).

I costi operativi, su cui ha significativamente inciso il contributo per il salvataggio delle 4 banche in crisi deciso dal governo a fine anno, crescono sensibilmente (+11,4%) e il cost income ratio risulta pari al 59,2%, in crescita significativa rispetto alla fine dello scorso esercizio (52,2%).

Il tasso di copertura delle sofferenze risulta pari al 55,0% (51,8% a dicembre 2014), quello delle inadempienze probabili si attesta al 26,5%.I coefficienti patrimoniali risultano in sensibile crescita rispetto allo scorso esercizio (il CET1 ratio è pari al 16,6% e il Total Capital Ratio è pari al 17%).

Per quanto attiene agli aspetti strutturali nel corso dell’ultimo anno il numero delle BCC è passato dalle 376 di dicembre 2014 alle 364 di dicembre 2015. Nello stesso periodo il numero degli sportelli è diminuito di 23 unità attestandosi a 4.414. Alla fine del 2015 le BCC-CR risultano presenti in 101 province e in 2.693 comuni. In 549 comuni le BCC rappresentano l’unica presenza bancaria, mentre in 544 comuni operano in concorrenza con un solo

Page 17: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

16

intermediario. Nell’82 per cento dei comuni bancati dalla categoria sono presenti sportelli di una sola BCC.

I dipendenti sono 31.363, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0,5%); alla stessa data nella media dell’industria bancaria si registra una contrazione degli organici pari al -0,2%. I dipendenti complessivi del Credito Cooperativo, compresi quelli delle società del sistema, ammontano a circa 36.500 unità. Il numero totale dei soci è pari a dicembre 2015 a 1.248.724 unità, con un incremento del 3,3% su base d’anno.

1 – 5 L’andamento dell’economia dell’Emilia Romagna

Nel 2015 l’economia italiana è ritornata a crescere e la ripresa sta guadagnando velocità, trainata dai livelli di fiducia delle famiglie e delle imprese e dalla tendenza positiva della produzione industriale, al di là della volatilità di breve periodo.

Con un tasso di crescita del Pil deIl'1,0% (rispetto al +0,3% del 2014) l'Emilia-Romagna si conferma come una delle regioni protagoniste della ripresa economica del Paese: di un solo decimale inferiore alla Lombardia (+1,1%) e di due decimali superiore al Veneto (+0,8), comunque superiore a quello nazionale (+0,8%).

Alla crescita reale del Pil, si associa un andamento ugualmente positivo per la domanda interna, di cui viene stimato un aumento dell'1,1% rispetto al 2014. A sostenere l'economia regionale è l'export che, ha chiuso con un aumento annuale del 4,4. La crescita significativa del quarto trimestre 2015 ha consentito di arrivare ad un totale di 55,3 miliardi di euro di beni e servizi complessivamente esportati nel 2015, il 1,4% del totale nazionale.

Numeri quindi con il segno più che, seppur ancora lontani dalla situazione pre-crisi del 2007, confermano come, anche se da irrobustire, la ripresa è avviata.

La ripresa del Pil ha avuto esiti positivi sul mercato del lavoro, il cui andamento è stato caratterizzato da un leggero incremento dell'occupazione. Nei primi nove mesi del 2015 in Emilia-Romagna risultavano occupate mediamente circa 1.913.000 persone (Istat), vale a dire lo 0,2% in più rispetto al 2014. Sotto l'aspetto del genere, sono state le donne a contribuire alla tenuta dell'occupazione (+0,5%), a fronte della sostanziale stabilità degli uomini (-0,04%).

L'Emilia-Romagna ha registrato il secondo miglior tasso di occupazione del Paese, alle spalle del Trentino-Alto Adige. Con un tasso di disoccupazione del 7,7% (0,6 punti in meno rispetto al 2014) si è collocata a fine anno, tra le regioni italiane meno afflitte dal fenomeno. Per quanto concerne il tasso di attività, nel terzo trimestre 2015 è risultata la terza regione italiana (72,1%), in virtù del tasso di attività femminile, tra i più elevati del Paese (64,2%).

I dati congiunturali raccolti dal sistema camerale dell'Emilia-Romagna sui principali comparti produttivi evidenziano, sempre a fine anno, un andamento moderatamente positivo, in particolare per le imprese manifatturiere che esportano.La produzione dell'industria in senso stretto è mediamente cresciuta deIl'1,4% rispetto allo stesso arco temporale del 2014. Il fatturato dell’industria regionale espresso a valori correnti si era ridotto dello 0,7 per cento nel 2014 e grazie all’avvio della ripresa, nel 2015 è aumentato dell’1,6 per cento. La produzione industriale regionale aveva chiuso il 2014 con una flessione dello 0,6 per cento. Grazie soprattutto ai risultati dei primi due trimestri dell’anno, il bilancio a fine anno si chiude con un incremento dell’1,4 per cento della produzione industriale rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

Page 18: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

17

Lo scenario economico redatto nello scorso ottobre da Prometeia ha previsto per il 2015 una diminuzione reale del valore aggiunto delle costruzioni dell’Emilia-Romagna pari allo 0,6 per cento (-1,2 per cento in Italia), che ha consolidato la fase negativa in atto dal 2008. Lo spessore della crisi traspare ancora di più se si considera che in rapporto al 2007, cioè alla vigilia della crisi economica nata dall’insolvenza dei mutui statunitensi ad alto rischio, il 2015 accusa una flessione reale del 26,9 per cento (-31,5 per cento in Italia).

Per quanto riguarda le previsioni, secondo lo scenario di Prometeia, nel 2016 il valore aggiunto dell’industria delle costruzioni dell’Emilia-Romagna dovrebbe apparire in ripresa (+1,5 per cento), facendo da preludio a una fase di crescita destinata a durare, quanto meno, fino al 2020, a un tasso medio annuo attorno al 2 per cento.

Nei primi nove mesi del 2015 è stata rilevata in Emilia-Romagna una crescita media nominale delle vendite al dettaglio in forma fissa e ambulante dello 0,5 per cento rispetto all’analogo periodo del 2014, in contro tendenza rispetto alla situazione negativa emersa nei primi nove mesi dell’anno precedente (-3,3 per cento). Nel commercio gli andamenti meno dinamici sono stati registrati nella piccola e media distribuzione, i cui aumenti medi si sono attestati, per entrambe, le fasce allo 0,2 per cento. Il basso tono del secondo e terzo trimestre è alla base della moderata crescita. La grande distribuzione ha evidenziato una situazione meglio intonata, che ha tratto origine da continue crescite trimestrali (+1,1 per cento).

In base alle prime stime elaborate dall'Assessorato Regionale Agricoltura, il valore delle produzioni agricole dell'Emilia-Romagna è rimasto sostanzialmente stabile su base annua (-0,3 per cento). La lieve flessione fa seguito a due anni caratterizzati da un ben più ampio segno rosso. La produzione lorda vendibile è rimasta comunque prossima al livello dei 4.100 milioni di euro. Agricoltura, silvicoltura e pesca nel 2015 hanno concorso alla formazione del reddito regionale con quasi 3.425 milioni di euro, equivalenti al 2,6 per cento del totale regionale, e le vendite all’estero di prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca sono ammontate a poco più di 852 milioni di euro, pari all’1,6 per cento del totale delle esportazioni regionali.

I primi dati provvisori delineano una stagione turistica in ripresa, che si è valsa della migliorata intonazione dei consumi nazionali e di un clima più favorevole. Nel periodo gennaio-settembre 2015 è stata registrata una crescita del 6,4 per cento degli arrivi, cui si è associato l’aumento del 4,0 per cento dei pernottamenti. E’ pertanto proseguita la tendenza negativa della durata del periodo medio di soggiorno sceso da 5,74 a 5,61 giorni (-2,2 per cento). L’aumento dei pernottamenti, che costituiscono la base per il calcolo del reddito del settore turistico, è da attribuire soprattutto alla clientela italiana (+5,0 per cento), a fronte del più contenuto incremento degli stranieri (+1,2 per cento). In ambito straniero la Germania ha confermato la propria preminenza (7,1 per cento del totale presenze), in virtù della crescita dell’1,8 per cento delle presenze. A seguire Svizzera e Liechtenstein e Francia. Da segnalare i larghi vuoti deirussi (-45,8 per cento).

Il settore dell’artigianato manifatturiero ha chiuso i primi dieci mesi del 2015 con un bilancio nuovamente negativo, ma in termini meno accesi rispetto all’involuzione dell’anno precedente. La lenta ripresa del mercato interno, che assorbe gran parte delle vendite, ha reso meno amaro l’andamento congiunturale, che resta tuttavia ancora debole e dalle prospettive ancora incerte.Secondo i dati Unioncamere Emilia-Romagna, mentre il numero delle imprese attive in regione è diminuito nel lasso di tempo indicato – del 2,7 per cento, il numero delle cooperative attive aumentava del 2,4 per cento. Stessa situazione per il numero degli addetti: in calo del 4,6 per cento per il complesso delle imprese ed in aumento del 2,6 per cento per le imprese cooperative.

I dati forniti dalla Lega delle cooperative segnalano che a livello dei singoli settori di attività, e considerando assieme i diversi aspetti, i comparti che chiudono meglio il 2015 sono quello delle

Page 19: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

18

cooperative di consumo e quelle delle cooperative di dettaglianti. I dati del preconsuntivo di Confcooperative mostrano come il 2015 abbia portato alle imprese cooperative, che avevano resistito meglio di altre alla crisi, un qualche accenno di timida ripresa, almeno in alcuni settori.

A fine 2015 si dovrebbe registrare un fatturato in leggero aumento ed un sostanziale consolidamento dell’occupazione.

Per il 2016-2017 le previsioni di Prometeia descrivono per la regione un'economia avviata alla ripresa, che sarà più consistente, dopo quella assai contenuta del 2014, e più ampia rispetto al +1,2% del 2015: il Pii dovrebbe infatti crescere deIl'1,5% nel 2016, per salire ulteriormente deIl'1,7% nel 2017.

Determinanti per la crescita saranno i Fondi strutturali destinati dall'Ue all'Emilia Romagna (Fesr, Fse e Feasr) che presentano una dotazione intorno ai 2,5 miliardi. A queste risorse si aggiungeranno quelle dei Programmi operativi nazionali (Pon) e delle ulteriori iniziative dirette della Commissione come Horizon, Creative Europe e Cosme.

La crescita del Pil sarà sostenuta dalla domanda estera. Nel 2016 le esportazioni di beni sono previste in aumento, in termini reali, del 4,1 per cento, uguagliando il tasso di crescita del 2015. A valori correnti si prevede un incremento del 5,7 per cento, in accelerazione rispetto a quello atteso per il 2015 pari al 4,5 per cento. Tale situazione dovrebbe tradurre una ripresa dei prezzi all’export, attorno all’1,5 per cento. Inoltre la crescita del Pil avrà effetti positivi sul mercato del lavoro. Le unità di lavoro dovrebbero crescere dello 0,8 per cento, uguagliando l’andamento del 2015, mentre un po’ più sostenuto sarà l’aumento della consistenza degli occupati (+1,1 per cento).

1 – 6 La dinamica del settore bancario in Emilia Romagna

La moderata ripresa dell’attività produttiva si è in parte riflessa sulla dinamica del credito bancario erogato in regione, la cui diminuzione si è attenuata nel corso del 2015. A dicembre la riduzione del credito al settore privato non finanziario è stata dello 0,5 per cento su base annua (-2,3 alla fine del 2014) attestandosi a 40.777 milioni di euro. I prestiti alle imprese si sono ridotti dell’1,0 per cento su base annua, un calo più contenuto rispetto a quello registrato alla fine del 2014 (-3,1). I prestiti alle famiglie consumatrici sono tornati a crescere (0,8 per cento). La dinamica positiva ha riflesso il rafforzamento della domanda di nuovi mutui ipotecari da parte delle famiglie, sospinta dall’aumento delle transazioni immobiliari e da tassi d’interesse particolarmente contenuti.La graduale ripresa ciclica stenta a riflettersi sulla qualità del credito bancario: gli indicatori permangono su livelli storicamente elevati sebbene si intravedano alcuni segnali di miglioramento. Il flusso delle nuove sofferenze in rapporto ai prestiti (tasso di ingresso in sofferenza) è leggermente aumentato in corso d’anno, attestandosi al 3,2 per cento nel 2015 (3,0 nel 2014), circa il triplo rispetto ai livelli precedenti la crisi. Altri indicatori di anomalie dei prestiti, diverse dalle sofferenze e anticipatrici delle stesse, indicano tuttavia una riduzione delle difficoltà di rimborso del debito da parte delle imprese e delle famiglie. Per le famiglie consumatrici, il tasso di ingresso in sofferenza si è ridotto, passando dall’1,6 per cento del 2014 all’1,4 nella media del 2015.Nel 2015 i depositi bancari di famiglie e imprese sono aumentati del 3,5 per cento raggiungendo la consistenza di 26.264 milioni di euro, una variazione leggermente superiore di quella dell’anno precedente (3,2). Tale andamento è stato determinato dall’accelerazione dei depositi detenuti dalle imprese che ha beneficiato, a sua volta, del miglioramento dei risultati d’esercizio. I depositi delle famiglie consumatrici sono aumentati del 2,6 per cento, in leggero rallentamento rispetto all’anno precedente (3,4 a dicembre 2014). Al proseguimento della

Page 20: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

19

crescita dei conti correnti (9,9 per cento) si è contrapposta un’ulteriore flessione delle forme vincolate di deposito (-8,0).Nel 2015 è proseguito il ridimensionamento della struttura del sistema finanziario regionale; la riduzione della presenza delle banche sul territorio si inserisce nel processo di razionalizzazione della rete distributiva che ha caratterizzato gli anni successivi all’avvio della crisi economica.Il numero di banche presenti in Emilia-Romagna alla fine dell’anno era pari a 108, di cui 43 con sede in regione. Nel corso del 2015 è proseguito il calo del numero di sportelli bancari, scesi a 3.139 unità, oltre 80 in meno rispetto al 2014.

1 – 7 Le Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna

Nonostante lo scenario regionale indichi una ripresa economica in ogni ramo di attività, persiste la ridotta domanda di credito da parte del sistema economico confermando la tendenza in atto da alcuni anni verso il riflusso degli impieghi, stante comunque la necessità del sistema bancario di contenere i rischi e aumentare la dotazione patrimoniale.In questo contesto il Gruppo delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna,seppur fra luci e ombre, ha mantenuto nel corso del 2015 la propria posizione di mercato sul versante dell’intermediazione tradizionale, mantenendo un tasso di variazione delle masse intermediate in linea con la media del sistema bancario, pur continuando ad accusare ancoraevidenti segnali di deterioramento nella qualità del credito; lo dimostrano i dati al 31 dicembre 2015, recentemente elaborati dalla Federazione regionale.I dati evidenziano un Gruppo che conta 20 Banche di Credito Cooperativo associate (21 con BSM), 343 sportelli (354 con BSM), competenza territoriale su circa il 78% dei comuni della regione, 121.334 soci e 2.815 dipendenti.La raccolta diretta (Depositi, Pct e Obbligazioni) ha fatto registrare un - 3,06% su base annua attestandosi a quota 12.698 milioni di euro. La raccolta indiretta è stata di 5.380 milioni di euro (+ 12,01%).Gli impieghi economici a favore dei soci, delle imprese e delle comunità locali registrano un leggero decremento del - 0,71% attestandosi a 11.406 milioni di euro, a conferma di come comunque il Credito Cooperativo, anche nel 2015, abbia assecondato il momento congiunturale, ancora in bilico fra stagnazione e ripresa, mantenendo sostanzialmente invariata l’erogazione di credito a favore del sistema economico e interpretando in tal modo quella diversità caratteristica delle BCC sul territorio, a fianco delle famiglie e delle piccole e medie imprese.E’ parallelamente proseguito l’incremento dei crediti in sofferenza, che ammontano a 1.288milioni di euro con un tasso di incremento annuo del 14,90%, percentuale comunque in significativa riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il rapportosofferenze/impieghi risulta pari all’11,30 per cento, in aumento rispetto all’anno precedente.Il risultato lordo di gestione ha registrato una flessione su base annua del - 22,1 per cento e il margine di interesse registra nello stesso periodo un decremento del - 8,4%.Il margine di intermediazione ha raggiunto la consistenza di 578 milioni di euro facendo registrare un calo su base annua del - 7,6%.

L’analisi che segue risente dell’effetto straordinario della cessione di Banca Romagna Cooperativa (BRC), avvenuta a luglio 2015. Per questa ragione l’esame dell’andamento è condotto a perimetro costante, al netto dei dati BRC del 2014.

Page 21: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

20

Profilo strutturale:

• Interbancario: il comparto registra una contrazione, dopo anni di forte crescita, in particolare sulla raccolta, per l’effetto dei finanziamenti BCE. L’andamento è confermato anche al netto dell’effetto BRC.

• Clientela: l’intermediazione tradizionale registra, nel 2015, una diminuzione. L’andamento aperimetro costante (al netto di BRC) mostra una sostanziale tenuta per gli impieghi ed un calo contenuto per la raccolta. Questa ultima è interessata da politiche di trasformazione in raccolta indiretta (principalmente gestita e assicurativa), tese a contenere il costo della raccolta, in una fase di tassi particolarmente bassi. La sfiducia generata dalla vicenda delle 4banche, inoltre, ha accentuato questa tendenza di mercato.

-40,0%

-20,0%

0,0%

20,0%

40,0%

60,0%

80,0%

100,0%

120,0%

140,0%

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Impieghi e Raccolta Banche: var % annuali

Impieghi Banche Raccolta Banche

-10,0%

-5,0%

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Impieghi e Raccolta Clientela: var % annuali

Impieghi Clientela Raccolta Clientela

Page 22: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

21

• Rapporto Impieghi/Raccolta: prosegue anche nel 2015 il mantenimento dell’indicatore su livelli prudenziali. Il leggero rialzo non si deve ad una ripresa degli impieghi ma al calo della raccolta.

Profilo di rischio:

• Sofferenze: anche nel 2015 si conferma il trend di crescita delle sofferenze che si attestanoall’11,3% degli impieghi. I crediti deteriorati raggiungono il 21,5%.

2,5% 3,2% 3,8% 4,5%5,8%

7,6%9,8%

11,3%

5,3%7,5%

8,7%10,5%

14,8%

18,1%19,7%

21,5%

-

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

3.000.000

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Soff. e Soff. / Impieghi - Crediti Det. e Crediti Det./ Impieghi

sofferenze crediti deteriorati Sofferenze/Impieghi Crediti deteriorati/Impieghi

88,0%

90,0%

92,0%

94,0%

96,0%

98,0%

100,0%

102,0%

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Impieghi/Raccolta

Impieghi / Raccolta

Page 23: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

22

• Crediti Deteriorati: la crescita dei crediti deteriorati risulta tuttavia in rallentamento. Un segnale positivo è rappresentato dalla diminuzione dei crediti scaduti.

• Copertura Crediti Deteriorati: il grado di copertura medio dei crediti deteriorati è in costante

crescita dal 2010. Il 2015 si chiude con una copertura media pari al 42,2%, corrispettivo del 57,1% di copertura per le sofferenze e del 28,5% sulle inadempienze probabili. Nel complesso dal 2008, il grado di copertura dei crediti deteriorati risulta aumentato di 17 punti percentuali.

48,645,3

41,844,7

47,850,5

54,057,1

9,0 9,6 8,0

13,416,5

23,8 25,128,5

1,7 2,1 1,4 2,7 4,5 5,0 5,2 5,6

24,9 22,3 21,2

24,9 26,5

32,9 38,0

42,2

-

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Percentuale di copertura Crediti Deteriorati

sofferenze clientela inadempienze probabili scaduti crediti deteriorati

Dati in migliaia di euro 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015crediti deteriorati 602.298 895.818 1.117.961 1.367.831 1.909.725 2.244.466 2.267.298 2.450.617sofferenze 282.521 384.188 487.581 584.022 746.775 947.164 1.121.241 1.288.296inadempienze probabili 249.937 358.874 484.763 614.290 890.162 1.102.955 1.036.823 1.072.264scaduti 69.841 152.755 145.617 169.520 272.788 194.347 109.233 90.057

48,7

24,8 22,439,6

17,5

1,08,1

-40,0

-20,0

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

100,0

120,0

140,0

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Trend Crediti Deteriorati: var%

sofferenze clientela inadempienze probabili scaduti crediti deteriorati

Page 24: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

23

Profilo posizionamento:

• Quote di mercato: l’andamento delle quote di mercato consente di inquadrare le dinamiche di sviluppo delle BCC all’interno del relativo contesto di mercato di riferimento.

» Raccolta diretta: dopo il picco di raccolta pari al 10,2% nel 2007, le BCC dell’Emilia Romagna hanno mantenuto nel complesso stazionaria la quota di mercato su livelli pari al 9,2%.

» Impieghi: l’erogazione del credito è stata particolarmente sostenuta tra il 2007 e il 2010 (con evidente funzione anticiclica delle BCC sul territorio in fase di crisi economica). Daqui l’incremento delle quote di mercato fino al 2010. Nel 2015 la quota di mercato rimane sostanzialmente invariata rispetto agli ultimi due anni.

» Dipendenti: dal 2010 al 2013 il numero di dipendenti operanti presso le BCC ha avuto un andamento superiore ai competitors. Dopo avere toccato la quota massima nel 2013 del 17,2%, nel 2015 si registra un rientro di tale quota per due punti percentuali, pari al 14,8%.

» Sportelli: il ridimensionamento della presenza di sportelli sul mercato di riferimento è stato più accentuato per il complesso degli operatori bancari piuttosto che per il totale delle BCC dell’Emilia Romagna. Dal 2010 si registra l’avvio del processo di razionalizzazione degli sportelli: il mercato registra una contrazione media annua pari al -2,2% (-457 sportelli) mentre le BCC in Emilia Romagna una contrazione media annua pari al -0,1% (-9 sportelli). Anche in questo caso la netta diminuzione della quota nel 2015 mostra un’inversione di tendenza per le BCC, e l’allineamento, più che proporzionale con la tendenza di sistema.

Profilo reddituale:

• Margini: l’analisi storica dell’evoluzione dei margini mostra come il trend sul margine di intermediazione sia stato fortemente sostenuto dal trend del margine di interesse (vedi variazioni annuali sostanzialmente allineate). Dal 2011 si registra un principio di dissociazione dal margine di interesse tout-court: nel 2014 sono presenti addirittura

9,5% 10,0%

10,2%9,2% 9,1% 9,4% 9,3%

9,3% 9,4% 9,2% 9,2%

7,1% 7,0% 7,1% 7,3% 7,7% 7,7% 7,1% 7,2% 7,3% 7,3% 7,3%

11,3% 11,8%

14,8%

12,6% 12,6%13,7%

14,5%

16,8% 17,2% 16,9%

14,8%

9,2% 9,3%

11,4%

10,0% 9,7%10,7% 10,7%

11,8%12,9% 12,5%

10,9%

6,0%

8,0%

10,0%

12,0%

14,0%

16,0%

18,0%

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Trend Quote di Mercato

Raccolta Impieghi Dipendenti Sportelli

Page 25: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

24

variazioni di segno opposto tra i due comparti. Ciò per l’effetto combinato del margine da servizi e, soprattutto, degli utili da negoziazione titoli.

• Composizione Margine d’Intermediazione: come visto sopra, nel periodo in esame la

componente del margine di interesse è andata riducendo il suo sostegno al margine di intermediazione. Il grafico seguente bene evidenzia il contributo degli utili da negoziazione titoli che è cresciuto in maniera esponenziale dal 2011. Tale grandezza, dal rappresentare una componente residuale tra il 2005 e il 2010, dal 2011 assume consistenze via via più rilevanti, assorbendo pienamente la flessione del margine di interesse (nel grafico dal 2008 in avanti le due curve si muovono in senso diametralmente opposto)7. Nel 2015 il contributo del margine di interesse alla formazione del margine di intermediazione è stato pari al 52% (era il 73% nel 2010), quello dell’utile da negoziazione titoli al 25% (era l’1,5% nel 2010). Il 2015, tuttavia, segnala anche un’inversione di tendenza, con una lieve flessione della contribuzione dell’utile da negoziazione titoli.

• Cost Income e Costo Medio per Dipendente: netto è l’incremento del cost income negli anni più difficili della crisi, dal 2007 al 2010. La gestione dei costi è certamente una debolezza

7 Decisiva per la crescita in valori assoluti degli utili da negoziazione titoli dal 2012 in avanti, è stato l’intervento della BCE.

-25,0%

-20,0%

-15,0%

-10,0%

-5,0%

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Margine di interesse e Margine di intermediazione: var % annuali

Margine di interesse Margine d'intermediazione

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Composizione MINTER: Margine Interesse e Utile negoziazione Titoli

Margine Interesse / Margine Intermediazione Utile negoziazione titoli / Margine Intermediazione

Page 26: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

25

del sistema del credito cooperativo regionale che, unita alla rigidità delle leve di redditività,genera livelli di cost income difficili da contenere.Il costo medio per dipendente dal 2013 registra un progressivo incremento. Nel 2015 presenta il valore più alto del periodo in considerazione (76 mila euro).È importante evidenziare tuttavia l’incidenza sui valori del 2015 dei costi sostenuti a fronte dei processi di fusione.

• Rettifiche di valore: dal 2010 è costante la crescita delle rettifiche di valore per il deterioramento di credito, attività e operazioni finanziarie, che ha eroso progressivamente l’utile d’esercizio. Tuttavia si evidenzia un sostanziale arresto della crescita delle rettifiche negli ultimi tre anni.

Profilo patrimoniale:

• Ratio patrimoniali: gli anni successivi all’innesto della crisi (2010-2012) presentano una patrimonializzazione in contrazione per le BCC dell’Emilia Romagna. Successivamente è

-

10

20

30

40

50

60

70

80

50,0%

55,0%

60,0%

65,0%

70,0%

75,0%

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Cost Income e Costo Medio Dipendente

Cost Income Costo Medio Dipendente (mgl euro)

26.587 38.221 49.424 60.226 59.909 71.873

140.268

199.995

305.935 299.862 308.735

-100.000

-50.000

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Rettifiche di valore e Utile d'esercizio

utile (perdita) d'esercizio (290) rett./riprese di valore nette per deterior. crediti, att. e altre op.fin. (130)

Page 27: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

26

netto il rafforzamento patrimoniale, in particolare delle componenti di qualità primaria. Il Tier1 a dicembre 2015 è pari al 15,5%, contro una media del sistema pari all’11,5%8.

1 – 8 Promozione e sviluppo

Nel corso del 2015 il numero complessivo delle associate è rimasto sostanzialmente invariato (20 BCC associate, 21 con BSM), pur registrando la messa in liquidazione di Banca Romagna Cooperativa, e l’acquisizione contestuale della stessa da parte di Banca Sviluppo il 16 luglio 2015, e, nel novembre 2015, l’inizio dell’operatività di Banca di Parma Credito Cooperativo.Gli sportelli, a fine anno, risultavano essere complessivamente 341 (354 con BSM)

Nel corso dell’anno si sono registrati inoltre gli iter (delibere consigliari, autorizzazioni della Banca d’Italia, assemblee dei soci, ecc.) per due importanti operazioni di fusione. La prima ha visto interessate la Banca di Cesena Credito Cooperativo e la BCC di Gatteo che hanno dato luogo al nuovo soggetto Credito Cooperativo romagnolo BCC di Cesena e Gatteo. La seconda è avvenuta tra Banca di Rimini Credito Cooperativo e BCC Valmarecchia che hanno formato la nuova RiminiBanca Credito Cooperativo. Entrambi i nuovi istituti di credito sono pienamente operativi dal 1° gennaio 2016.

Tutti questi processi sono stati “accompagnati” dalle strutture tecniche della Federazione regionale, impegnate peraltro, nel corso dei primi mesi del corrente 2016, in altri processi aggregativi che porteranno ad una riduzione del numero delle associate.

8 Dato relativo ai 12 maggiori gruppi italiani, aprile 2016 – Analisi Bilanci Bancari – Prometeia

14,79%

12,48%12,86%

13,28% 13,13% 13,03%

13,72%

15,47% 15,49%

15,32%

13,40%13,85%

14,21% 14,04% 13,93%

14,59%

15,59%15,81%

12,00%

12,50%

13,00%

13,50%

14,00%

14,50%

15,00%

15,50%

16,00%

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Tier 1 Ratio e Total Capital Ratio

CET1 Ratio Total Capital Ratio

Page 28: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

27

2 - L’ORGANIZZAZIONE E I SERVIZI DELLA FEDERAZIONE

2 – 1 SERVIZIO: VERIFICA E REVISIONI

Collaboratori: Stefano Franchi, Giuseppe Paradisi

Anche nel corso del 2015 è proseguita l’attività istituzionale di verifica che s’inquadra in una specifica disposizione statutaria.

Per quanto riguarda l’attività di verifica relativa alla Vigilanza Cooperativa si è provveduto a dare inizio alle revisioni del biennio 2015 – 2016: le nove verifiche effettuate presso le Associate hanno dato esito positivo e a tutte è stato rilasciato l’attestato di cooperativa a mutualità prevalente. Detta attività è stata svolta con il supporto di una professionalità esterna.

In merito all’attività svolta per conto del Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo si è provveduto, sia ad espletare la funzione di coordinamento e controllo delle segnalazioni periodiche obbligatorie, sia a gestire gli interventi di sostegno a favore delle BCC Consorziate. Tra queste quelle inerenti la previsione di piani di intervento relativi alle banche ricomprese nella selezione base del FGD.

Relativamente all’attività svolta per conto del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo, il servizio ha provveduto al coordinamento ed alla gestione delle varie procedure che hanno permesso alle Associate di continuare ad emettere le obbligazioni con la garanzia del Fondo.

In ordine all'attività relativa al Fondo di Garanzia Istituzionale, nel corso del 2015, si è provveduto a svolgere i compiti relativi all’inizio della attività di detto Fondo per permettere gli interventi a sostegno che verranno attuati a favore delle Associate.

2 – 2 AREA: INTERNAL AUDIT

Servizio: Auditing Generale e Filiali Collaboratori: Gianluca Benincasa, Andrea Felicani, Mattia Miccoli, Francesco Pagnoni, Renato Torelli

Sono state effettuate 829 giornate uomo, per complessivi 203 processi, di cui 134 in loco e 69 a distanza. Sono stati redatti 447 reports, tra cui anche i “consuntivi 2014”, con annessa Valutazione del Sistema dei controlli interni.

Al Servizio aderiscono tutte le 18 Bcc della regione (n. 19, nel 2015) oltre a tre Confidi regionali ex 107 Tub.Nel 2015 tutte le attività previste nei piani di audit sono state realizzate rispettando i livelli di servizio stabiliti dal nuovo accordo contrattuale, conforme ai dettami della disciplina di cui alla Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 della Banca d’Italia.

Anche nel 2015 sono state condotte attività di follow-up volte a verificare lo stato di attuazione degli interventi correttivi suggeriti ed è stato assicurato il più sinergico coordinamento tra le diverse funzioni di controllo, anche attraverso la predisposizione di documenti programmatici condivisi.

Page 29: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

28

Per la prima volta è stata redatta la Relazione annuale in merito ai controlli svolti sulle funzioni operative importanti e di controllo esternalizzate.

Nel corso del 2015 sono stati realizzati diversi interventi, inizialmente non ricompresi nei piani di audit, a fronte di specifiche richieste pervenute alle associate da parte dell’Organo di vigilanza, volte ad apprezzare la funzionalità delle iniziative adottate dalla Banca, unitamente all’effettivo superamento dei punti di debolezza eventualmente emersi in sede ispettiva.

Servizio: Back office e Controlli a distanza Collaboratori: Giovanni Calzoni - Giulia Boschetti

Sono stati prodotti n. 76 reports recanti l’analisi dei principali profili patrimoniali, reddituali eprudenziali relativi a tutti i trimestri 2015 con il confronto rispetto al trimestre e all’anno precedente ed il posizionamento rispetto ai dati regionali.

I controlli a distanza sono stati condotti attraverso la verifica del posizionamento delle Bcc associate sia sul piano economico-reddituale (analisi del profilo patrimoniale/strutturale, di rischiosità creditizia e di redditività) sia sul piano normativo-prudenziale (analisi operatività con i soci, operatività fuori zona, requisiti patrimoniali [cet1,tier1, TCR], grandi esposizioni, rischio di concentrazione, liquidità, esposizione al rischio di tasso, soggetti collegati e partecipazioni in imprese non finanziarie)

Le basi dati utilizzate sono state le Segnalazioni Statistiche e di Vigilanza alla Banca d’Italia e l’applicativo Sid 2000 di Csd.

Servizio: I.T. Auditing

Risorse: Sub esternalizzazione: BDO Italia S.p.A. - Deloitte ERS Srl - Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Piemonte Valle d´Aosta e Liguria

Sono state effettuate 109 giornate uomo, di cui 30 presso le Bcc associate e 79 in back office, per un totale complessivo di 871 ore. Sono stati redatti 95 reports, suddivisi in “I.T. General Controls” e “Audit Report sui Sistemi Informativi”, comprensivi del giudizio sul sistema dei controlli ICT per ciascuna Bcc associata.

Presso il Cedecra informatica bancaria srl (centro servizi) sono state condotte due attività distinte per complessive 44 giornate (28 giornate per l’attività di IT e n. 16 per l’attività di back office). Sono stati redatti due reports.

Tutti gli interventi hanno assunto una rilevante importanza anche in relazione agli adempimenti richiesti dalla Circolare 285/2013, con particolare riferimento ai capitoli Sistemi Informativi e Continuità Operativa.Gli interventi del piano di IT Audit si sono basati sul Framework CobiT5® (Control Objectives for Information and related Technology) edito dalla ITGI® (Information Technology Governance Institute).

Per ogni attività effettuata sono stati prodotti i relativi report, inviati nei tempi previsti dall’accordo

Page 30: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

29

2 – 3 AREA: NORMATIVE E COMPLIANCE

Servizio: Compliance e legale Collaboratori: Stefano Del Magno, Andrea Altieri.

Nel corso dell’anno 2015, oltre alla consueta attività di supporto alla quotidiana operatività delle Associate, tra le attività del Servizio si segnalano:• La prosecuzione dell’attività di redazione e aggiornamento dei format – comunque non

vincolanti, costituendo gli stessi una mera traccia - dei contratti bancari;• L’attenzione a tutte le evoluzioni della normativa SEPA;• L’attenzione a tutte le evoluzioni della normativa in materia di intermediazione finanziaria

ed assicurativa [in particolare: disciplina degli abusi di mercato, i prodotti finanziari “complessi”, il “rischio di concentrazione” la Direttiva BRRD e prestazione dei servizi e delle attività di investimento, nonché dei servizi accessori, la “riconducibilità” delle azioni BCC al novero degli strumenti finanziari / la vendita delle polizze assicurative abbinate ai finanziamenti];

• L’attenzione continua alla normativa in materia di trasparenza bancaria [in particolare: monitoraggio e commento delle decisioni ABF più significative, “portabilità” dei conti correnti, la questione “anatocismo”];

• Il presidio assiduo della normativa antiriciclaggio ed usura [in particolare: autoriciclaggio, voluntary disclosure e SOS, problematiche specifiche in tema di titolare effettivo / cumulo di interessi corrispettivi e moratori ai fini usura];

• L’attenzione alla direttiva CRDIV e al suo recepimento nel nostro ordinamento giuridico [le modifiche al TUB e al TUF, il nuovo sistema sanzionatorio, il whistleblowing];

• L’attenzione a specifiche questioni di vigilanza prudenziale e/o governance che incidono particolarmente sulle BCC [la riduzione/riacquisto/rimborso delle azioni, il “mero adeguamento” dello Statuto tipo];

• L’attenzione ad alcuni istituti giuridici di “nuovo” interesse per le Banche [il pignoramento presso terzi e il pignoramento “fiscale” presso la Banca, le novità di diritto fallimentare introdotte dal D.L. 83/2015].

Servizio: Fiscale e tributario Collaboratori: Francesco Giannuzzi

Nel corso dell’esercizio è proseguita l’attività di consulenza e assistenza nella redazione e controllo delle principali dichiarazioni fiscali delle Banche Associate. Sono stati predisposti incontri formativi e circolari a commento delle principali novità introdotte per il settore bancario. Si è provveduto a supportare le BCC alla trasmissione telematica di: Modello Unico, Irap, 770 semplificato ed ordinario, Tobin Tax, imposta di bollo virtuale, 730, imposta sostitutiva, interessi passivi e comunicazioni operatori finanziari, che sono in costante e continuo aumento.E’ stata fornita assistenza ai fini della redazione del bilancio d’esercizio e nel recepire sia gli aggiornamenti emanati dall’Organismo di Vigilanza che le modifiche ai principi contabili internazionali. Il servizio ha collaborato fattivamente con la Federazione nazionale, con le altre Federazioni e centri servizi al fine di meglio supportare le Associate nell’adozione dei nuovi aggiornamenti normativi entrati in vigore nel corso dell’esercizio.Notevole impegno si è profuso per le due operazioni di fusione “con effetto” 1° gennaio 2016, sia sotto il profilo delle problematiche contabili e fiscali sia per i c.d. “adempimenti di partenza”.

Page 31: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

30

Sono stati organizzati e/o pianificati incontri di aggiornamento e formazione sia a favore dei responsabili dell’area bilancio e contabilità sia dei componenti dei Consigli di Amministrazione e dei Collegi Sindacali.

Servizio: Politiche sindacali Collaboratori: Pasquale Del Buono

Il servizio ha assicurato la consulenza giuslavoristica e sindacale, garantendo la corretta informazione ed applicazione delle rilevanti novità legislative intervenute in materia giuslavoristica e previdenziale. Il 2015 è stato, infatti, un anno di significative riforme legislative che hanno coinvolto il mondo del lavoro. E’ entrato in vigore del c.d. Jobs act, a cui sono stati fatti seguire incontri di formazione a cui hanno partecipato anche la Federazione Sicilia e Veneta. Alla luce di tali riforme, si è provveduto ad implementare ed aggiornare la “Bacheca on line” che contiene gli atti e i contratti di lavoro di cui le banche si servono quotidianamente nella gestione del personale. La commissione sindacale ha continuato il confronto con le Organizzazioni sindacali per gestire diversi eventi che hanno coinvolto la nostra regione. Sono state, infatti, finalmente definite le condizioni di accesso al welfare aziendale, dopo 5 anni di lavoro, con accordo del 22 ottobre 2015. Ha seguito la procedura ex art. 22 CCNL – parte terza - che ha portato ad una significativa riduzione del costo del personale e al passaggio di tutti i dipendenti di BRC in Banca Sviluppo. Il servizio è stato altresì impegnato nei due processi di fusioni che hanno impegnato la commissione sindacale. Contemporaneamente a tali fusioni, si è anche proceduto all’esodo di circa 40 dipendenti. Nel mese di ottobre è stato anche riscritto il regolamento per la concessione dei mutui prima casa ai dipendenti, adeguando i tassi alle attuali condizioni di mercato.Anche il calcolo del Premio di Risultato ha reso necessari importanti interventi per adeguare i parametri all’attuale situazione di redditività delle Banche.Gli incontri regionali sono stati tra l’altro motivo di informazione e confronto con le Organizzazioni sindacali in merito all’andamento regionale del Credito Cooperativo, con particolare riguardo alle condizioni di occupazione dei dipendenti e all’impatto sui colleghi delle vicende che hanno coinvolto il nostro settore. Nel corso del primo quadrimestre 2016 è stata condotta e portata in porto la trattativa ex. Art. 22 CCNL – parte terza – con riferimento al Banco Emiliano che ha portato ad una riduzione del costo del personale.Infine, la Commissione sindacale di conciliazione ha gestito circa 200 accordi di conciliazione.

2 – 4 AREA: RELAZIONI ISTITUZIONALI, COMUNICAZIONE E FORMAZIONE Servizio: Relazioni istituzionali e Convenzioni

Collaboratori: Paolo Melega, Giovanni Monoriti, Elsa Arras

Regione Emilia RomagnaLe relazioni con la Regione Emilia Romagna nel 2015 hanno permesso:a) di sottoscrivere, in nome e per conto delle BCC Associate un unico Protocollo regionale per

il sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà; tale nuovo accordo ha di fattosostituito quelli provinciali esistenti fino all’anno precedente. Nel 2015 le BCC hanno

Page 32: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

31

anticipato la Cassa Integrazione a 959 lavoratori per un importo di oltre 1.955.000 €, risultato che ci pone fra i primissimi gruppi bancari nel 2015, in questa attività;

b) di continuare ad informare le Associate circa i provvedimenti riguardanti la ricostruzione e la ripresa post sisma e le altre provvidenze riguardanti le avversità “esondazioni ”.

ConfidiFra le diverse attività svolte con i Confidi si sottolinea:a) l’adeguamento delle convenzioni in essere con i Confidi, con particolare riferimento

all’operazioni in Controgaranzia con il Fondo Centrale di Garanzia;b) l’affinamento, in collaborazione con Cedecra, del portale di comunicazione con i Confidi

GCSWeb, per il miglior presidio delle garanzie, con particolare riferimento alle controgaranzie di MCC Fondo Centrale (creazione di un’alert temporale).

Il portale che ha la specifica funzione di dialogare con i Confidi e, ad oggi, di inviare i flussi mensili riguardanti le informazioni dovute sui finanziamenti garantiti, gestisce oltre 8.100 posizioni, per complessivi 511 milioni di € di rischio in essere.Dopo alcuni anni di contrazione nell’operatività con i Confidi, si registra un contenuto incremento nell’operatività che è passata dalle 1.710 operazioni del per un erogato di € 129 milioni (2014), alle 1.901 operazioni per un erogato di € 134 milioni (2015).E’ proseguita l’attività di consulenza e di informazione alle BCC, sull’intero perimetro di agevolazioni pubbliche operative. Si segnala in particolare l’assistenza sulle agevolazioni gestite dalle ATI dei Confidi gestori di risorse pubbliche (Fondo Energia e Fondo Starter). Società del GruppoNel 2015 è proseguita la collaborazione con Iccrea BancaImpresa per favorire l’accesso delle Associate alla Garanzia del Fondo. Sono state erogate giornate formative sul tema. L’operatività delle Associate, pur certamente non esprimendo ancora le complessive potenzialità, si sta incrementando, favorendo un minor assorbimento patrimoniale per le BCC. L’attività del Service di Iccrea BancaImpresa a sostegno dell’operatività BCC è un punto di eccellenza. Nell’attuale contesto di mercato è in atto una riflessione sui costi.Frequenti sono stati gli scambi informativi, ed anche l’organizzazione di seminari formativi-informativi con BIT e le Società del gruppo sui PSR, i cui bandi per l’ottenimento delle agevolazioni alle imprese stanno iniziando ad essere pubblicati. Unitamente ad Iccrea Holding si è partecipato ad alcuni incontri promossi dalla Regione riguardo gli incentivi e le misure della programmazione dei Fondi Europei 2014-2020. Tale attività sta entrando nella parte operativa.E’ in atto una collaborazione informativa fra Iccrea Holding. la Federazione e BIT, per sensibilizzare la Regione su alcune possibilità di allocazione e gestione dei fondi previsti nell’ambito della complessiva programmazione europea e delle risorse BEI e FEI. Cedecra Informatica Bancaria S.r.l.Sono mantenuti i rapporti di collaborazione con il Cedecra, società partecipata che svolge servizi di carattere informatico e di outsourcing per la maggior parte delle associate, con la presenza su tavoli di lavoro congiunti e con la messa a disposizione della contrattualistica.

Servizio: Immagine, comunicazione e stampa Risorse interne: Bruno Campri

Il Servizio ha tenuto rapporti continuativi con i media e ha svolto un’intensa attività editoriale e di documentazione.Ha curato le visite aziendali di delegazioni italiane (del movimento e non) e straniere (coreana,brasiliana). Ha partecipato a manifestazioni, convegni, seminari e conferenze stampa tra i quali: i territori nutrono il pianeta” (Federcasse - Padiglione della Società Civile di Cascina Triulza -Expo di Milano).

Page 33: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

32

Ha curato la Rassegna Stampa selezionando tematicamente, per la presidenza, la direzione e il CdA.Ha partecipato alle riunioni del Gruppo di Lavoro Tecnico nazionale e del Gruppo di Lavoro ristretto “Comunicazione” del Credito Cooperativo per la realizzazione della “Campagna di Comunicazione 2015 del Credito Cooperativo”, e fornito alle BCC informazioni, indicazioni e suggerimenti sull’utilizzo dei materiali predisposti, ovvero sul corretto utilizzo del "below the line” (manifesti, locandine, leaflets, TV, pubblicità radiofonica, banner per siti web, ecc..). Ha collaborato con il Servizio Comunicazione di Federcasse.Ha curato la pubblicazione (in collaborazione con la segreteria) dell’annuale “Report” di Bilancio della Federazione regionale, la pubblicazione del “Bilancio Sociale e di Missione 2014.Ha redatto n. 5 newsletter “Cooperazione di Credito in Emilia Romagna”. Ha collaborato con Confcooperative Emilia Romagna, costruendo e veicolando nei media di Confcooperative le principali informazioni relative al Credito Cooperativo regionale, ed è proseguita la collaborazione con il periodico ”Lettera dalla Cooperazione” nella rubrica dedicata al credito cooperativo.

Progetto SociE’ proseguita nel corso dell’anno l’attività relativa al “Progetto Soci”. Il Gruppo di Lavoro “Progetto Soci” si è riunito tre volte nel corso dell’anno, e ha analizzato e discusso in merito alla formazione, in merito alle Associazioni di Giovani Soci BCC e al “Quinto forum nazionale dei Giovani Soci delle BCC” (Milano 18/20 settembre), e alla start up del portale www.sociesoci.com. All’interno della “Formazione Specialistica” riservata ai responsabili e addetti degli Uffici Soci e delle Segreterie delle BCC Associate (e in alcuni specifici casi anche ai responsabili e addetti Marketing e Comunicazione), prevista per il 2015, sono stati realizzati tre interventi specifici, dal titolo: “Comunicazione e Marketing Digitale”; “Come comunicare con i media (prosieguo dell’attività 2011-2014)”; “Rendicontazione Mutualistica - Metrica Mutualistica e Bilancio di Coerenza”.

Marketplace “Soci & Soci"Pubblicato ufficialmente il 25 febbraio 2015 e pienamente operativo dai primi di marzo il marketplace “Soci & Soci", è un circuito regionale dedicato potenzialmente agli oltre 120.000 soci delle BCC dell’Emilia Romagna, creato per offrire loro una serie di servizi e convenzioni esclusive: un punto virtuale di incontro tra chi cerca e chi fornisce servizi e prodotti. Il portale www.sociesoci.com, realizzato dalla Federazione delle BCC dell’Emilia Romagna con la collaborazione di Iccrea Banca - U.O. Sviluppo Applicazioni Web e Multicanalità - è infatti uno spazio di relazione, un luogo di incontro commerciale e di servizio. A fine 2015 erano attive sul portale 5 BCC, presenti con 336 aziende complessive, oltre 3.000 le visite totali nel corso dell’anno con una media di accessi giornalieri pari a 9,15 e un picco registrato nel mese di ottobre pari a 15,00.

Progetto Giovani Soci BCCLe Associazioni Giovani Soci BCC attive in Emilia Romagna a fine 2014 erano 5 alle quali se ne è aggiunta una sesta nel corso del 2015. Il progetto si propone di affiancare le BCC che hanno intenzione di attivare Gruppi o Associazioni di Giovani Soci allo scopo di incentivare l’adozione e la condivisione di buone pratiche, la diffusione e la cultura della cooperazione di credito, nonché la ricerca di occasioni in cui i giovani possano fare esperienza e pratica di protagonismo responsabile, in cui siano produttori di idee, co-produttori di decisioni

Page 34: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

33

Servizio Formazione Collaboratori: Alessandro Trombetti Piano Livello corso Giornate Formazione Presenze Piano di formazione 2015

AS - amministratori e sindaci 18 380

AT – alta formazione 32 267 B - formazione di base 42 436 M - formazione manageriale 20 215 N - normative 32 655 S - formazione specialistica 188 3.023 Totali 332 4.976

Piano Livello corso Giornate di studio svolte Presenze Piano di formazione 2015

Giornate di studio 332 4.976

Giornate Accademia extra catalogo nelle Bcc

42 550

Totali 374 5.526

Per il 2015 è stato predisposto il Piano Formativo in linea con gli standards degli ultimi anni. Scelta consapevole dell’ importanza della formazione per la competitività e l’aggiornamento, specialmente in contesti perturbati di mutamento. Fondamentale per il coordinamento e l’indirizzo il ruolo della Commissione Regionale allargata sulla Formazione.Dando seguito alle innovazioni introdotte nel 2014, il Piano Formativo unisce e ordina materie e metodologie didattiche anche molto differenti, ricercando la maggiore incisività ed efficacia nell’accrescimento del capitale umano, contestualmente alla maggior efficienza possibile. Complessivamente, tra le aule della sede centrale della Federazione e quelle messe a disposizione dalle Associate sui differenti poli provinciali, le giornate di studio sono state 332, dato al quale vanno aggiunte le 42 giornate di formazione aziendale extra catalogo svolte in collaborazione con Accademia nelle Bcc, per complessive 5.526 presenze. Non va tralasciato, infine, l’importante lavoro sul progetto degli affiancamenti in filiale (training on the job), che ha visto un impegno attivo sul campo da parte di 5 BCC, per un totale di 60 giornate di lavoro.Un’attenzione particolare è stata rivolta alla formazione degli Amministratori e dei Sindaci delle Bcc, per un aggiornamento continuo in tema di gestione responsabile. All’interno di quest’area si è rinnovata la presenza di attività ricomprese negli accordi con la Fondazione Forense Bolognese e con la Fondazione dei Dottori Commercialisti.E’ stata realizzata, inoltre, una dettagliata attività formativa sviluppata da Cedecra Informatica Bancaria ed una sezione dedicata agli approfondimenti delle conoscenze sugli applicativi Zucchetti in uso in tutte le banche in ambito risorse umane. Presso l’Accademia delle Scienze dell’Università di Bologna si è concluso il V° Corso di Alta Formazione sull’applicazione della normativa antiriciclaggio nel sistema economico nazionale ed internazionale.Presso la sede della Federazione regionale è stato avviato, con il patrocinio del Dipartimento di Scienze Economiche ed il supporto della Fondazione Alma Mater, il Corso di Formazione Superiore in Economia, Identità e Gestione del Credito Cooperativo.

Page 35: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

34

Sono state progettate e realizzate, infine, anche le attività di formazione ed aggiornamento obbligatorio per la certificazione assicurativa IVASS, per il mantenimento Epfa e per la certificazione AML1 in ambito antiriciclaggio (attestazione AIRA), oltre agli interventi didattici riguardanti gli aspetti di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, svolti in collaborazione con Prosit Italia, partner istituzionale della Federazione.

2 – 5 AREA: PIANIFICAZIONE, RISK MANAGEMENT, MARKETING, STUDI, RISORSE UMANE, AMMINISTRAZIONE

Servizio studi, pianificazione, risk management

Collaboratori: Carlo Maria Guiducci, Stefano Bugelli, Biancamaria Parmeggiani, Giuseppe Paradisi, Laura Mengoli, Carmen Arena

Indicatori 2013 2014 2015BCC associate al 31.12 22 20 20Piani strategici% sul totale banche associate

1150%

1155%

1785%

Balanced Scorecard% sul totale banche associate

627%

420%

840%

Raf% sul totale banche associate

--

--

20100%

Icaap% sul totale banche associate

22100%

20100%

20100%

SERVIZIO DI PIANIFICAZIONE Intensa è stata l’attività di supporto ed erogazione di servizi di pianificazione strategica. Sono stati realizzati 18 Piani Strategici, tra aggiornamenti e nuovi piani.Al contempo per 8 BCC sono state redatte analisi di Balanced Scorecard volte a fornire un dettaglio del grado di raggiungimento degli obiettivi strategici alle banche.Sono anche stati predisposti i RAF di tutte le banche della regione (18) utilizzando il modulo sviluppato internamente dalla Federazione, correlato alla pianificazione strategica triennale e all’Icaap annuale.Per quanto riguarda la pianificazione operativa le attività realizzate nel corso dell’anno sono state relative alla predisposizione di modelli e metodologie di analisi, nel dettaglio:1. TIT clientela: sono stati integrati gli algoritmi realizzati con Prometeia per la stima del

rischio tasso e del costo della liquidità sul TIT clientela, sia per le poste a scadenza che per quelle a vista

2. TIT controparti diverse da clientela: sono stati integrati gli algoritmi realizzati con Prometeia per la valutazione del TIT finanza

3. Costing: è stato realizzato un modello regionale di costing che ripartisce e ribalta costi e ricavi indiretti sulle filiali, tramite diversi livelli di dettaglio. L'acquisizione di un unico modello di valutazione del costing consente di pervenire a conti economici di filiale comparabili anche tra diverse BCC.

4. Reporting: le istanze relative a TIT (clientela e finanza) e costing, hanno trovato la loro messa a terra in un nuovo sistema di reporting condiviso con il GdL in cui trovano rappresentazione le novità introdotte sia in termini di misurazione degli spread al TIT che in termini di ripartizione/ribaltamento dei costi/ricavi sulla rete commerciale, nonché vengono rappresentate viste specifiche per la finanza, il centro direzionale, la tesoreria.

Il servizio ha continuato a fornire supporto nella realizzazione dei budget commerciali

Page 36: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

35

SERVIZIO STUDISul fronte degli Studi l’attività si concretizza nella predisposizione di interventi che la Federazione è chiamata a tenere nell’esercizio della sua attività di rappresentanza a tutti i livelli ed in diversi ambiti territoriali. L’attività di studio si rivolge anche alle BCC, attraverso analisi e monitoraggi del contesto esterno di riferimento, pubblicazioni di benchmark e statistiche regionali, organizzazione di workshop.Ha fornito supporto tecnico-informatico a tutti i settori della Federazione, provvedendo alla gestione dell’apparato informatico aziendale ed alla alimentazione delle numerose basi dati utilizzate dalle diverse aree della Federazione. Produce inoltre direttamente e pubblica periodicamente le statistiche andamentali patrimoniali ed economiche, sulla base delle segnalazioni di vigilanza.Presidia inoltre l’FGI e gli altri Fondi a livello di interfaccia delle fonti informative e gestione delle basi dati. Ha provveduto alla ricostruzione di report utili al controllo e monitoraggio delle elaborazioni periodiche fornite dal Fondo, fornendo anche supporto per integrazioni e revisioni dei report ricevuti.

SERVIZIO RISK MANAGEMENTNel 2015 il Servizio Risk Management è stato coinvolto sia nell’attività di supporto e consulenza alle BCC in ambito di monitoraggio rischi, ICAAP e servizio relativo al RAF (in coordinamento con la Pianificazione Strategica), sia nell’attività di sviluppo modelli e predisposizione di documentazione (metodologica e di processo) e tools applicativi.In ambito RAF il Servizio ha supportato tutte le BCC regionali (con attività personalizzatebanca per banca) nella predisposizione della strumentazione e della documentazione necessaria per giungere alla delibera finale del documento.Dal punto di vista del Credit Risk Management è stato completato il supporto dei modelli di PD, LGD e cruscotto di reporting: progetto sviluppato con la consulenza di Crif e con il supporto dei centri servizi (in particolare di CSD e Cedecra).

Per le attività avviate in fase di analisi nel 2015 ma da realizzare a partire dal 2016 si segnalano:1. Modello di RATING andamentale: definizione dei rating criteria e valutazione della

possibilità di renderli attuabili e personalizzabili a livello regionale nel modello di rating (progetto 2016 “ messa a terra rating”);

2. Modello di RATING accettazione: implementazione del raccordo dell’attuale modello di rating andamentale (clientela già acquisita) con la parte di accettazione (nuova clientela);

3. LGD: stima dei dati necessari per definire i parametri necessari a valutare i tempi e i volumi di recupero sui NPL (progetto 2016 “messa a terra policy del credito”)

4. Reportistica Credito: da manutenere e sviluppare in funzione delle analisi del gruppo di lavoro

Monitoraggio andamentale: aggiornare i criteri di classificazione esistenti alla luce delle modifiche apportate alla policy del credito

Servizio: Marketing strategico e operativo Collaboratori: Carmen Arena, Laura Mengoli

1. Gennaio 2015: rilascio liste monitoraggio per ciascuna BCC con benchmark regionale:• clienti privati soci senza rapporto• clienti privati altamente propensi all’abbandono (modello di attrition, sviluppato con

CRIF)• tasso di redemption del modello di abbandono

Page 37: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

36

2. Luglio 2015: rilascio analisi regionale carte:• N°clienti carte di credito, di debito, multifunzione, prepagate• N° carte di credito, di debito, multifunzione, prepagate• Saldo da inizio anno carte di credito, di debito, multifunzione, prepagate• Saldo per filiale carte di credito, di debito, multifunzione, prepagate

3. Settembre 2015: rilascio marketing report (report di analisi sulla clientela elaborato annualmente ai fini della pianificazione commerciale) per ciascuna BCC con benchmark regionale e annuale.

4. Novembre 2015: rilascio analisi Next Best Product (8 BCC partecipanti)

Le nuove attività del 2015 sono state indirizzate alle analisi spot effettuate sui clienti senza rapporti e propensi all’abbandono (punto 1), sulle carte di credito (punto 2) e sul Next Best Product (punto 3). Per il resto si è proceduto nella produzione del marketing report (sempre atteso) e a soddisfare le richieste di modellizzazioni e estrazioni ad hoc per conto delle BCC. L’attesa, per tutto il corso del 2015, del rilascio della nuova piattaforma di marketing strategico (Analyzer2) ha congelato la proattività per una serie di ragioni:

• ogni nuova analisi impostata sulla vecchia piattaforma dovrà essere replicata manualmente nella nuova piattaforma

• la nuova piattaforma conterrà molte nuove informazioni in termini di tassi, margini, rischio clientela. Si tratta di dati di forte rilievo, che consentiranno di dare un notevole valore aggiunto alle nuove analisi / nuovi investimenti che si vorranno affrontare

Inoltre molte analisi della vecchia piattaforma utili all’estrazione di target clientela di immediato utilizzo, sono state sorpassate dalla messa a disposizione da parte di Cedecra di una matrice di possesso prodotti che consente, a qualsiasi data di riferimento venga lanciata la transazione che la genera, di avere l’immediato riscontro del dettaglio di possesso prodotti per ogni cliente. Ciò risulta particolarmente efficace per campagne spot, laddove il dato dal marketing strategico risente (e sarà così anche con la nuova piattaforma) per tali obiettivi del lag temporale di un mese.

Servizio: Stipendi e Risorse umane Collaboratori: Paolo Gugnoni, Irene Porto, Fabiana Trombetta, Angela Veratti, Nunzia Annunziata, Santina Blesi

Sono stati prodotti 55.268 cedolini (compresi amministratori, sindaci, tirocinanti e borsisti) di cui 6.872 della regione Puglia

Nel 2015, oltre alla consueta attività inerente l’ambito stipendi e annessi adempimenti fiscali e previdenziale, il servizio è stato impegnato nello studio della nuova manovra lavoro “Jobs Act” , sia in ambito consulenziale, sia per quel che riguarda le ricadute nelle elaborazioni paghe. A tal fine sono state progettate e rese operative anche procedure informatiche (QUIR, Welfare e altro) per attenuare gli impatti sull’operatività interna delle BCC. Un assorbimento rilevante di risorse è derivato dalle fusioni che hanno interessato, con decorrenza gennaio 2016, quattro BCC regionali. Sono stati fatti diversi approfondimenti con gli istituti interessati quali INPS, INAIL, DTL, Centro per l’Impiego Disabili, per potere assicurare la massima assistenza ai colleghi più direttamente impegnati nei processi aggregativi. Nel mese di novembre è stato organizzato un incontro con le BCC della regione Puglia, per la presentazione dell’ambiente HR, gestione delle risorse umane, da noi sviluppato con l’assistenza di Blutec.

Page 38: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

37

E’ stato inoltre completato il passaggio ad anagrafica unica, un unico ambiente condiviso con le BCC, per la gestione delle informazioni anagrafiche dei lavoratori. E’ stato fornito unsupporto all’area sindacale ed è proseguita l’attività di consulenza nei verso la Federazione Sicilia.

2 – 6 I PROGETTI

Tra le diverse attività progettuali realizzate nell’anno si segnalano, per la particolare rilevanza, le seguenti:

1. Nuova policy regionale dei crediti2. Modello di rating andamentale di PD, LGD e cruscotto di Credit Risk Reporting 3. Modello di TIT Titoli del portafoglio di proprietà

1. Nuova policy regionale dei creditiSu impulso dell’ Organo di Vigilanza e con l’obiettivo di recepire le più recenti modifiche normative (7° aggiornamento della circolare 272, Banca d’Italia, che ha modificato le definizioni regolamentari di attività deteriorate, al fine di allinearle con le nuove nozioni di Non Performing Exposure e Forbearance introdotte dall’ EBA) è stata rivista la policy regionale dei crediti.

La Banca d’Italia, in coerenza metodologica con l’AQR, ha indicato linee guida finalizzate all’evoluzione della policy del credito che la Federazione mette a disposizione delle Banche associate, orientate a maggiore oggettività nella definizione dei criteri, maggior dettaglio nel processo di valutazione delle garanzie ed a unrafforzamento del ruolo delle misure di rischio nella valutazione.

L’attività, realizzata con la collaborazione di CRIF, ha inoltre permesso di colmare l’ assenza di policy di classificazione.

Il progetto ha analizzato i diversi tipi di impatto (economici, di processo, organizzativi, metodologici, sistemi IT) tenuto conto della situazione specifica di partenza delle Banche associate, permettendo:

• di gestire con conoscenza oggettiva la ricerca del miglior punto di equilibrio tra massima compliance (alla normativa e alle indicazioni di Bancad’Italia) e minimi impatti (comunque rilevanti specialmente a livello organizzativo e IT)

• di disporre di una mappa dei principali gap da colmare• di coinvolgere da subito i diversi attori di sistema interessati

Dopo un periodo di consultazione nel quale le Banche associate hanno potuto segnalare proposte di modifica o integrazione, il 28 ottobre 2015 è stata rilasciata la versione definitiva.

2. Modello di rating andamentale di PD, LGD e cruscotto di Credit Risk Reporting

Il nuovo modello di rating sviluppato, con la consulenza di Crif, dalla Federazione Emilia Romagna (implementato da CSD ed erogato da Cedecra) è stato pensato al fine di fornire al Risk Management delle Bcc Emilia Romagna uno strumento operativo per la declinazione delle attività previste dalla normativa di riferimento (15° aggiornamento della Circ. 263/06 ).

Page 39: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

38

Rappresenta la seconda tappa di un percorso progettuale pluriennale che, dopo una fase di analisi e di individuazione dei gap (2014), ha riguardato gli strumenti di base all’interno del processo di risk managemnt.

L’obiettivo è favorire i processi di standardizzazione ed evoluzione delle attività di credit risk management ed alleggerire, nel rispetto del requisito di autonomia della funzione, l’assorbimento di risorse (di tempo, di personale) sulle Bcc.

Il nuovo modello di rating permette di sviluppare analisi di processo di gestione del credito, prima non possibili perché il portafoglio non era sufficientemente distribuito sulle classi, in modo da permettere di adottare politiche gestionali diversificate. Permette inoltre di sviluppare una serie di analisi ulteriori, come ad esempio il pricing teorico e le analisi di concentrazione.

Fornisce la misura delle grandezze (PD e LGD per il tramite del danger rate) che permettono di effettuare una stima della perdita attesa sul portafoglio bonis della banca. Tale stima ha, per ora, valenza gestionale, ovvero è utile ai fini di analisi e approfondimento del risk manager.

3. Modello di TIT Titoli del portafoglio di proprietà

Il progetto segue e completa la prima fase di attività che ha portato all’introduzione del liquidity TIT nel sistema di controllo di gestione delle Banche associate.

Il progetto si è articolato in quattro fasi:

• Modello di governo delle banche: sono state individuate le diverse unità di business in cui si articola la banca ed attribuite le componenti patrimoniali, reddituali e di rischio

• TIT dell’operatività diversa da quella con clientela: sono state identificate, per il profilo di liquidità e tasso, le diverse tipologie di operatività (titoli, sofferenze, altre poste patrimoniali, altre poste della finanza)ed è stato misurato il TIT (rischio tasso e costo del funding)

• Adeguamenti IT: sono stati individuati gli impatti sulle procedure di gestione del TIT

• Redazione della policy dei TIT: è stata integrata la policy dei TIT con le regole di definizione e gestione dei Tassi Interni di Trasferimento per l’operatività diversa da quella con clientela.

2- 7 L’ATTIVITA’ DEGLI ORGNANI CONSIGLIARI E CONSULTIVI

Nel corso dell’esercizio 2015 si sono tenuti 15 Consigli di Amministrazione, 9 Comitati Esecutivi, 6 Conferenze, riunioni plenarie e 2 Comitati Tecnici dei Direttori.

La commissione formazione, presieduta e coordinata dal Vicepresidente Secondo Ricci, si è riunita tre volte.

Il 14 dicembre 2015 l’assemblea straordinaria ha approvato il nuovo statuto della Federazione conforme agli standard di Federcasse.

Page 40: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

39

2 – 8 GESTIONE DELLE CRISI E INTERVENTI DI SISTEMA

Banca Romagna Cooperativa

Banca Romagna Cooperativa, commissariata il 23 ottobre 2013 è stata messa in liquidazione con la contestuale acquisizione da parte di Banca Sviluppo il 16 luglio 2015, assicurando così la continuità dei rapporti con la clientela e, salvaguardando, al contempo, tutti i livelli occupazionali di tutti i 187 dipendenti con il contributo straordinario del Fondo di solidarietà.

L’operazione, come già in precedenza citato, è stata realizzata con il sostegno del Fondo di Garanzia dei Depositanti che ha coperto lo sbilancio tra le poste attive e passive cedute ed ha acquistato i crediti in sofferenza, non inclusi nella cessione a Banca Sviluppo Spa. Da questa cessione erano rimasti esclusi i prestiti subordinati (retail) che tramite il concorso dell’FGI - concorso solidale e su base volontaria delle BCC/CRA – sono stati interamente rimborsati (per capitale e interessi), per un importo di 15,5 milioni di euro di cui 4,8 milioni acarico delle BCC dell’Emilia Romagna.

La soluzione trovata è stata problematica in quanto si sono sommati e sovrapposti anche nuovi fattori esogeni (posizione della Commissione europea rispetto all’intervento del FGD, posizione rispetto ai prestiti subordinati, ecc.): la soluzione originariamente prevedeva l’intervento di altre BCC limitrofe: il punto di equilibrio trovato ha comunque confermato la capacita di rispondere come sistema, in modo reattivo ed unitario.

Una vicenda contraddistinta da errori o ritardi organizzativi-gestionali, e comportamenti segnati da interessi da distingue e separare tra le gestioni amministrative pregresse e quella più recente. Una traversia maturata in un contesto economico particolarmente critico di quel territorio, che ha portato ad una perdita di circa 440 milioni, coperti per oltre il 50% da parte della stessa BCC,che ha richiesto un forte impegno della categoria a cui il Credito cooperativo dell’Emilia Romagna si rivolge con estrema gratitudine.

Banco Emiliano

Il Fondo Garanzia dei Depositanti, sulla base delle linee di continuità con il passato, ha sviluppato un Piano di Revisione annale in ottica di prevenzione delle crisi. Quale articolazione territoriale la Federazione ha condiviso il perimetro delle BCC interessate le linee di intervento e le azioni. Per tutte le quattro Banche risultanti da questa selezione è stato concordato di intraprendere azioni di monitoraggio periodico e verifica dei piani attuativi e redazione di un Piano di riassetto di rilancio. In relazione ad una situazione di particolare criticità, venutasi a creare dopo un’ordinaria visita ispettiva dell’Organo di Vigilanza, a novembre è stato avviato un tavolo tecnico con i Direttori delle BCC delle regione per l’analisi del piano di riassetto e rilancio del Banco Emiliano. A tale scopo la messa a punto del piano di riassetto e rilancio ha reso necessario un intervento di consolidamento del patrimonio della Banca mediante l’emissione di un prestito obbligazionario subordinato della durata di sette anni per un ammontare di 10 milioni di euro che è stato sottoscritto da tutte le BCC della regione. Per contro la Banca ha sottoscritto una lettera di impegni con la declinazione specifica di tutte leazioni correttive da porre in atto (tra cui: la riduzione del costo del personale, del numero dei componenti il Cda e la razionalizzazione delle filiali), la cui realizzazione è anche condizione per la sottoscrizione, sempre da parte delle BCC regionali di un altro prestito subordinato di pari importo nel corso del 2016.

Page 41: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

40

3 - IL GRUPPO BANCARIO ICCREA-

ll Gruppo bancario Iccrea nel 2015 ha sviluppato quanto previsto dal Piano Strategico approvato ad inizio anno, avviando una significativa riorganizzazione, accentrando molte attività in Iccrea Holding, razionalizzando i riferimenti e le attribuzioni anche nei confronti dell’Organo di Vigilanza Europeo. In questa ottica, nel corso del corrente anno si è poi attivato il processo di fusione inversa fra Iccrea Banca ed Iccrea Holding, passo che sarà utile anche in funzione della riforma del Credito Cooperativo.

Il Gruppo bancario nell’assolvere alla propria missione di supporto costante alle BCC per supportarne il miglioramento nel posizionamento sul mercato e accrescerne la capacità competitiva, contribuisce alla creazione di valore sul territorio oltre che attraverso la messa a disposizione di prodotti e servizi nei diversi segmenti di operatività, anche mediante la distribuzione di una quota significativa di commissioni commisurate ai volumi operativi sviluppati.

In sintesi, a dicembre 2015 il Gruppo Bancario Iccrea ha continuato a fornire supporto alle BCC che può essere sintetizzato per l’intero sistema nei 355,6 milioni di euro di commissioni retrocesse, nei 5 milioni di euro di contributi di sistema e nelle numerose iniziative in favore delle banche, in particolare attraverso il supporto alla liquidità e alla redditività di sistema, fra cui meritano particolare menzione le attività di finanziamenti collateralizzati, l’emissione di prestiti obbligazionari, gli strumenti di tesoreria a breve, le operazioni di cartolarizzazione ed i finanziamenti tramite la costituzione del T-LTRO Group. Inoltre, le operazioni in pool con Iccrea BancaImpresa si sono positivamente sviluppate, in particolare quelle riguardanti l’Emilia-Romagna, intesa come territorio in cui ha sede l’impresa cliente, che sono state pari all’11,9% di quelle realizzate. Per quanto concerne le attività rivolte al mercato retail, lo sviluppo delle attività di monetica costituiscono la parte preponderante delle commissioni retrocesse alle BCC. L’innovazione e lo sviluppo dell’intero comparto hanno portato a rendere l’offerta un vero hub relazionale, coinvolgendo in un circuito virtuoso i possessori delle carte, le imprese clienti e le stesse BCC, accrescendo il valore percepito da ogni singolo attore. BCC Risparmio&Previdenza ha continuato il proprio positivo sviluppo, incrementando anch’essa le commissioni retrocesse grazie al gradimento riscontrato dai prodotti a cedola, dal collocamento delle Sicav di Terzi, dal Fondo pensione e dalla raccolta nell’ambito dei mandati di gestione, in tutti i casi registrando un significativo incremento delle masse. L’esercizio 2015 è stato caratterizzato anche dall’importante operazione straordinaria di acquisizione delle attività e passività della Banca Romagna Cooperativa da parte di Banca Sviluppo.

Va ricordato che il Gruppo bancario Iccrea contribuisce in modo significativo alle attività degli Enti Centrali federativi del Credito Cooperativo attraverso i contributi associativi e la partecipazione alle campagne Istituzionali nazionali.

Tutte le società del Gruppo sono costantemente focalizzate sulla cura e sullo sviluppo della relazione con le BCC. In particolare, con la Federazione Emilia-Romagna si è ulteriormente consolidato l’approccio di partnership e vicinanza. Insieme all’attività svolta dai GRI, dai centri impresa e dai commerciali delle società retail, la Federazione Emilia-Romagna ha anche sviluppato importanti progetti con il DAM, si segnalano i percorsi di sviluppo delle agevolazioni del Fondo Centrale di Garanzia e del plafond FEI assegnato ad IBI. Particolaresignificato hanno rivestito i rapporti intrattenuti con Aster costruiti insieme alla Federazione Emilia-Romagna

Page 42: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

41

4 - PRINCIPALI INDICATORI DI BILANCIO 2015 DELLA FEDERAZIONE

I ricavi delle vendite e prestazioni risultano in crescita del +1,8%, per effetto dell’avvio di nuove attività come l’IT Audit per le BCC e per l’aumento della richiesta di attività di Pianificazione (Piani di fusione e Piani strategici) e Risorse Umane. La forte riduzione degli Altri ricavi si deve principalmente al mancato utilizzo del fondo spese ed oneri futuri (i nuovi progetti hanno trovato copertura all’interno del plafond regionale di Fondosviluppo), ed alla campagna nazionale di comunicazione.I Contributi sono diminuiti del -1,6% rispetto al 2014.

-16,0%

-14,0%

-12,0%

-10,0%

-8,0%

-6,0%

-4,0%

-2,0%

0,0%

2,0%

Ricavi vendite eprestazioni

Contributi Altri ricavi

1,8%

-1,6%

-14,3%

Valore della Produzione

Variazione 15/14

Page 43: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

42

Internal Auditing, Formazione e Risorse Umane si confermano i servizi fatturati, non compresi nei contributi, che più contribuiscono alla formazione del valore della produzione.

€ 0

€ 200.000

€ 400.000

€ 600.000

€ 800.000

€ 1.000.000

ServizioCompliance

ServizioCreditiSpeciali

ServizioFormazione

ServizioInternalAuditing

ServizioPianificazionee Marketing

ServizioRisorseUmane

Servizi fatturati

2014 2015

-10,0%

-8,0%

-6,0%

-4,0%

-2,0%

0,0%

2,0%

4,0%

6,0%

Costi servizi Costi godimentobeni di terzi

Costi personale Amm.ti e sval.ni Oneri diversi digest.

Costi di produzione

Variazione 15/14

Page 44: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

43

Le principali categorie di costo mostrano per lo più una diminuzione: gli Oneri diversi di gestione diminuiscono del -4,7% principalmente per effetto del

risparmio sui costi del convegno annuale (non realizzato), della riduzione dei contributi Federcasse e del contenimento di beneficenze ed omaggi;

gli Ammortamenti e le svalutazioni diminuiscono del -48,8% per effetto del progressivo esaurimento delle immobilizzazioni immateriali legate allo sviluppo delle procedure nell’ambito risorse umane;

i Costi per Godimento di beni di terzi registrano una crescita, peraltro prevista a budget e dovuta al ribasso straordinario del 2014, per le spese di gestione dei locali della Sede;

i Costi per Servizi diminuiscono del -1,4%, tra le principali voci in diminuzione: l’attività formativa, il marketing, l’osservatorio imprese.

i Costi del Personale diminuiscono del -0,9%, nonostante alcune componenti straordinarie non previste. E’ proseguita l’attenzione sulle voci comprimibili del costo: trasferte, premi (rinuncia al premio dei dirigenti), contenimento dell’organico.

4.222.634 4.184.497

35,62 36,32 39,3 41,3 42,3 43,3 42,3 39,3 37,3

0

10

20

30

40

50

60

70

€ 0

€ 500.000

€ 1.000.000

€ 1.500.000

€ 2.000.000

€ 2.500.000

€ 3.000.000

€ 3.500.000

€ 4.000.000

€ 4.500.000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Personale Costi personale Numero dipendeti

Costi servizi 35%

Costi godimento beni di terzi

6%

Costi personale 39%

Amm.ti e sval.ni 0%

Oneri diversi di gest. 19%

Altri accanton.ti 1%

Composizione costi di produzione

Page 45: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

44

Il valore della produzione al netto dei contributi, si conferma anche nel 2015 inferiore al costo del personale (principale voce di spesa della Federazione).

L’andamento di questo rapporto misura la capacità della Federazione di produrre valore da servizi fatturati sufficiente a coprire la sua più rilevante spesa di funzionamento senza incidere sui contributi associativi. Va detto che in questi anni di crisi, si è teso a preferire, quando possibile, non fatturare servizi (come nel caso del supporto all’ICAAP, al Risk Management, al Risk Appetite Framework, al Marketing,) anche se ciò penalizza il valore della produzione.

Un secondo effetto distorsivo sul valore della produzione si deve alle “partite di giro”, attività per le quali la Federazione svolge solo un ruolo di centro di acquisto regionale o di ri-fatturazione rispetto al livello nazionale.

5 – INFORMAZIONI ATTINENTI I PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE CUI LA SOCIETA’ E’ ESPOSTA/INFORMAZIONI / INFORMAZIONI L’AMBIENTE

5 – 1 Principali rischi ed incertezze

La Federazione - a mente del proprio Statuto Sociale (articoli 1 - 2 - 3) - è una società cooperativa con funzioni consortili e rappresenta l’organismo associativo delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna.La natura sostanzialmente captive dell’attività e dei servizi prestati comporta che – sia pure in via “derivata” – i rischi e le incertezze cui la Federazione è esposta sono, in un certo senso, “speculari” a quelli delle Banche Associate.

Ciò si manifesta sotto un duplice profilo:• Di tipo economico – finanziario: i contributi e i corrispettivi per le attività svolte (articolo

21 dello Statuto sociale) che “sostengono” le spese di gestione sono a carico delle Banche socie; ciò comporta un coerente e continuo bilanciamento delle esigenze (gestione della società /attenzione al conto economico delle Banche socie contributrici);

€ 0 € 500.000

€ 1.000.000 € 1.500.000 € 2.000.000 € 2.500.000 € 3.000.000 € 3.500.000 € 4.000.000 € 4.500.000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Costi del Personale e Valore della Produzione al netto dei Contributi

Costi personale (Valore Produzione - Contributi Associativi)

Page 46: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

45

• Di tipo “operativo”: la Federazione – oltre alla sua ormai consolidata attività di consulenza fornita alle Associate – ha da tempo aggiunto altre ed importanti funzioni, richieste sia dal contesto di riferimento sia dalle stesse Banche Associate.

Si pensi all’esternalizzazione della finzione di Internal Audit, alla pianificazione, Marketing e Risk management.E’ di tutta evidenza la delicatezza delle funzioni citate (e i possibili rischi connessi) come, peraltro, è di altrettanta evidenza la necessità delle medesime per un concreto ed efficace supporto all’attività quotidiana delle Associate.

5 – 2 Ambiente

Sotto il profilo dell’ambiente, la Federazione ha sempre supportato l’attività delle Associate a riguardo (si pensi alla Convenzione stipulata con Lega Ambiente per la diffusione delle fonti di energia rinnovabili).“In proprio” (oltre al “normale” smaltimento differenziato per i toner, i PC in disuso, uso di carta riciclata, limitazione dell’uso degli ascensori, etc), l’attenzione della Federazione all’ambiente si manifesta anche nell’attività formativa, mediante l’uso delle Videoconferenza e della tecnologia delle formazione a distanza e-learnig che consente di erogare la formazione limitando gli spostamenti.”L’attivazione di questa tecnologia consente di apportare il nostro contributo alla tutela ambientale: così anche le Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna sono impegnatenella riduzione delle emissioni di CO2 .

6 –CONFORMITA’ DELL’ART. 2 DELLA LEGGE 31.12.1992 ART. 59

A questo punto dobbiamo adempiere alle prescrizioni di legge dandovi atto in conformità dell’art. 2 della legge 31.12.1992 n. 59, che l’attività svolta nel 2015 dalla Federazione ha riguardato esclusivamente la sua funzione specifica di assistenza e rappresentanza a favore delle associate, nonché invitarvi ad approvare il bilancio chiuso al 31.12.2015 che presenta le seguenti risultanze riassuntive:

Stato PatrimonialeAttivo € 18.348.663Passivo € 4.934.887Patrimonio netto € 13.413.776Utile dell’esercizio € 0

Conto EconomicoValore della produzione € 10.407.293Costi della produzione € 10.613.185Proventi e oneri finanziari € 158.289Rettifiche di valore € -54.300Proventi e oneri straordinari € 202.414Imposte sul reddito dell’esercizio € 100.511Utile dell’esercizio € 0

A fine di chiudere a pareggio l’attività economica ordinaria della Federazione saranno retrocessi 230.000 euro alle Bcc associate a titolo di conguaglio del contributo associativo 2015.

Page 47: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

46

A tale riguardo è opportuno precisare che in sede di esame del pre-consuntivo 2015 gli amministratori nel determinare l’ammontare della seconda rata del contributo associativo 2015 avevano adottato un criterio estremamente prudenziale. La costante attenzione al contenimento dei costi, ed il dividendo distribuito dalla partecipata Ciscra Spa, ci hanno consentito di restituire alle associate l’importo di 230.000 euro che è pari al 3,16% dell’importo complessivo dei contributi associativi di competenza 2015.

7 - CONCLUSIONI

Un ringraziamento a tutte le Associate, al sistema del credito cooperativo nazionale e regionale nel suo complesso, al Cedecra per la collaborazione, alla Banca d’Italia ed in particolare ai Direttori delle due sedi territoriali, alle società del Gruppo, a Confcooperative, agli Amministratori e al Collegio Sindacale, alla Direzione Generale e a tutti i collaboratori che in un anno molto impegnativo hanno continuato a dare prova di elevata professionalità e senso di responsabilità.

Infine un grazie ed un caloroso abbraccio a Daniele Quadrelli che dopo 16 anni di Direzione ha passato il testimone, consegnando una Federazione con le carte in regola e con servizi di eccellenza da offrire alle Banche e al nuovo Gruppo Bancario Cooperativo, facendosi apprezzare per la schiettezza che contraddistingue i romagnoli e per la sua strenua difesa della cooperazione.

p. Il Consiglio di AmministrazioneIl Presidente

(Giulio Magagni)

Page 48: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

47

Relazione del Collegio Sindacaleal bilancio chiuso al 31 dicembre 2015

Page 49: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

48

RELAZIONE UNITARIA DEL COLLEGIO SINDACALE ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI AL BILANCIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2015

All’Assemblea dei Soci della società Federazione delle banche di credito cooperativo dell’Emilia Romagna s.c.r.l.

Premessa

Il Collegio sindacale, nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, ha svolto sia le funzioni previste dagli artt. 2403 e segg., c.c. sia quelle previste dall’art. 2409 - bis, c.c. La presente relazione unitaria contiene nella sezione A) la “Relazione del revisore indipendente ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39” e nella sezione B) la “Relazione ai sensi dell’art. 2429, comma 2, c.c.”.

A) Relazione del revisore indipendente ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39

Relazione sul bilancio d’esercizio

Abbiamo svolto la revisione legale del bilancio d’esercizio della Federazione delle banche di credito cooperativo dell’Emilia Romagna s.c.r.l.,, costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2015, dal conto economico per l’esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa.

Responsabilità degli amministratori per il bilancio d’esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d’esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione.

Responsabilità del revisore

È nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio d’esercizio sulla base della revisione legale. Abbiamo svolto la revisione legale in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell’art. 11, comma 3, del D.Lgs. n. 39/2010. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione legale al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio d’esercizio non contenga errori significativi.

La revisione legale comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio d’esercizio. Le procedure scelte dipendono dal giudizio professionale del revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio d’esercizio dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Nell’effettuare tali valutazioni del rischio, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione del bilancio d’esercizio dell’impresa che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno dell’impresa. La revisione legale comprende altresì la valutazione dell’appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, nonché la valutazione della rappresentazione del bilancio d’esercizio nel suo complesso.

Page 50: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

49

Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Giudizio

A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Federazione delle banche di credito cooperativo dell’Emilia Romagna s.c.r.l. al 31 dicembre 2015 e del risultato economico per l’esercizio chiuso a tale data, in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio d’esercizio.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione al fine di esprimere, come richiesto dalle norme di legge, un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione, la cui responsabilità compete agli amministratori della società, con il bilancio d’esercizio della medesima al 31 dicembre 2015. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d’esercizio della Federazione delle banche di credito cooperativo dell’Emilia Romagna s.c.r.l. al 31 dicembre 2015.

B) Relazione ai sensi dell’art. 2429, comma 2, c.c.

B1) Attività di vigilanza ai sensi dell’art. 2403 e ss., c.c.

Conoscenza della società, valutazione dei rischi e rapporto sugli incarichi affidati

Dato atto dell’ormai consolidata conoscenza che il collegio sindacale dichiara di avere in merito alla società e per quanto concerne:i) la tipologia dell’attività svolta;ii) la sua struttura organizzativa e contabile;tenendo anche conto delle dimensioni e delle problematiche della società, viene ribadito che la fase di “pianificazione” dell’attività di vigilanza - nella quale occorre valutare i rischi intrinseci e le criticità rispetto ai due parametri sopra citati - è stata attuata mediante il riscontro positivo rispetto a quanto già conosciuto in base alle informazioni acquisite nel tempo.

È stato, quindi, possibile confermare che:- l’attività tipica svolta dalla società non è mutata nel corso dell’esercizio in esame ed è

coerente con quanto previsto all’oggetto sociale;- l’assetto organizzativo e la dotazione delle strutture informatiche sono rimasti

sostanzialmente invariati;- le risorse umane costituenti la “forza lavoro” non sono sostanzialmente mutate; - quanto sopra constatato risulta indirettamente confermato dal confronto delle risultanze dei

valori espressi nel conto economico per gli ultimi due esercizi, ovvero quello in esame (2015) e quello precedente (2014). È inoltre possibile rilevare come la società abbia operato nel 2015 in termini confrontabili con l’esercizio precedente e, di conseguenza, i nostri controlli si sono svolti su tali presupposti avendo verificato la sostanziale confrontabilità dei valori e dei risultati con quelli dell’esercizio precedente.

La presente relazione riassume, quindi, l’attività concernente l’informativa prevista dall’art. 2429, comma 2, c.c. e più precisamente:- sui risultati dell’esercizio sociale;- sull’attività svolta nell’adempimento dei doveri previsti dalla norma;

Page 51: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

50

- sulle osservazioni e le proposte in ordine al bilancio, con particolare riferimento all’eventuale utilizzo da parte dell’organo di amministrazione della deroga di cui all’art. 2423, comma 4, c.c.;

- sull’eventuale ricevimento di denunce da parte dei soci di cui all’art. 2408 c.c.

Si resta, in ogni caso, a completa disposizione per approfondire ogni ulteriore aspetto in sede di dibattito assembleare.Le attività svolte dal collegio hanno riguardato, sotto l’aspetto temporale, l’intero esercizio e nel corso dell’esercizio stesso sono state regolarmente svolte le riunioni di cui all’art. 2404 c.c. e di tali riunioni sono stati redatti appositi verbali debitamente sottoscritti per approvazione unanime.

Attività svolta

Durante le verifiche periodiche, il collegio ha preso conoscenza dell’evoluzione dell’attività svolta dalla società, ponendo particolare attenzione alle problematiche di natura contingente e/o straordinaria al fine di individuarne l’impatto economico e finanziario sul risultato di esercizio e sulla struttura patrimoniale, nonché gli eventuali rischi come anche quelli derivanti da perdite su crediti, monitorati con periodicità costante. Il collegio ha quindi periodicamente valutato l’adeguatezza della struttura organizzativa e funzionale dell’impresa e delle sue eventuali mutazioni rispetto alle esigenze minime postulate dall’andamento della gestione.

Per tutta la durata dell’esercizio si è potuto riscontrare che:- il personale amministrativo interno incaricato della rilevazione dei fatti aziendali non è

sostanzialmente mutato rispetto all’esercizio precedente;- il livello della sua preparazione tecnica resta adeguato rispetto alla tipologia dei fatti

aziendali ordinari da rilevare e può vantare una sufficiente conoscenza delle problematiche aziendali;

In conclusione, per quanto è stato possibile riscontrare durante l’attività svolta nell’esercizio, il collegio sindacale può affermare che:- le decisioni assunte dai soci e dall’organo di amministrazione sono state conformi alla

legge e allo statuto sociale e non sono state palesemente imprudenti o tali da compromettere definitivamente l’integrità del patrimonio sociale;

- sono state acquisite le informazioni sufficienti relative al generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società;

- le operazioni poste in essere sono state anch’esse conformi alla legge e allo statuto sociale e non in potenziale contrasto con le delibere assunte dall’assemblea dei soci o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale;

- non si pongono specifiche osservazioni in merito all’adeguatezza dell’assetto organizzativo della società, né in merito all’adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione;

- nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richiederne la segnalazione nella presente relazione;

- non si è dovuto intervenire per omissioni dell’organo di amministrazione ai sensi dell’art. 2406 c.c.;

- non sono state ricevute denunce ai sensi dell’art. 2408 c.c.;- non sono state fatte denunce ai sensi dell’art. 2409, co. 7, c.c.;

Page 52: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

51

B2) Osservazioni in ordine al bilancio d’esercizio

Il progetto di bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stato approvato dall’organo di amministrazione e risulta costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa.Inoltre:• l’organo di amministrazione ha altresì predisposto la relazione sulla gestione di cui all’art.

2428 c.c.;• tali documenti sono stati consegnati al collegio sindacale in tempo utile affinché siano

depositati presso la sede della società corredati dalla presente relazione, e ciò indipendentemente dal termine previsto dall’art. 2429, comma 1, c.c.Sinteticamente i dati dello stato patrimoniale e del conto economico risultano i seguenti:

STATO PATRIMONIALE 2015 2014Attivo 18.348.663 18.314.979Passivo 4.934.887 4.703.318Patrimonio Netto 13.413.776 13.611.661Utile dell’esercizio 0 0CONTO ECONOMICO 2015 2014Valore della Produzione 10.407.293 10.675.941Costi della Produzione 10.613.185 10.674.889Proventi e Oneri Finanziari 158.289 153.777Rettifiche di Valore di Attività Finanziarie -54.300 -46.498Proventi e Oneri Straordinari 202.414 128.429Imposte sul Reddito dell’esercizio 100.511 236.760UTILE DELL’ESERCIZIO 0 0

È stato, quindi, esaminato il progetto di bilancio, in merito al quale sono fornite ancora le seguenti ulteriori informazioni:- i criteri di valutazione delle poste dell’attivo e del passivo soggette a tale necessità

inderogabile sono stati controllati e non sono risultati sostanzialmente diversi da quelli adottati negli esercizi precedenti, conformi al disposto dell’art. 2426 c.c.;

- è stata posta attenzione all'impostazione data al progetto di bilancio, sulla sua generale conformità alla legge per quello che riguarda la sua formazione e struttura e a tale riguardo non si hanno osservazioni che debbano essere evidenziate nella presente relazione;

- è stata verificata l’osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della relazione sulla gestione e a tale riguardo non si hanno osservazioni che debbano essere evidenziate nella presente relazione;

- l’organo di amministrazione, nella redazione del bilancio, non ha derogato alle norme di legge ai sensi dell’art. 2423, comma 4, c.c.;

- è stata verificata la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui si è avuta conoscenza a seguito dell’assolvimento dei doveri tipici del collegio sindacale e a tale riguardo non vengono evidenziate ulteriori osservazioni;

- è stata verificata la correttezza delle informazioni contenute nella nota integrativa per quanto attiene l’assenza di posizioni finanziarie e monetarie attive e passive sorte originariamente in valute diverse dall’euro;

- il sistema dei “conti d’ordine e garanzie rilasciate” risulta esaurientemente illustrato;- il Collegio Sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 2 della Legge

59/1992 e dell’art. 2545 del Codice Civile, comunica di condividere i criteri seguiti

Page 53: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

52

dal Consiglio di Amministrazione nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi mutualistici in conformità col carattere cooperativo della Società e dettagliati nella relazione sulla gestione presentata dagli stessi Amministratori.

- in merito alla proposta dell’organo di amministrazione circa la destinazione del risultato netto di esercizio esposta in chiusura della relazione sulla gestione, il collegio non ha nulla da osservare, facendo peraltro notare che la decisione in merito spetta all’assemblea dei soci.

Risultato dell’esercizio sociale

Il risultato netto accertato dall’organo di amministrazione relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, come anche evidente dalla lettura del bilancio, risulta essere pari a zero.

I risultati della revisione legale del bilancio da noi svolta sono contenuti nella sezione A della presente relazione.

B3) Osservazioni e proposte in ordine all’approvazione del bilancio

Considerando le risultanze dell’attività da noi svolta il collegio propone all’assemblea di approvare il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, così come redatto dagli amministratori.

Bologna lì 16 maggio 2016

Il collegio sindacalePula Fabio (Presidente)Alai Giuseppe (Sindaco effettivo)Baraghini Valter (Sindaco effettivo)

Page 54: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

53

Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015e Nota Integrativa

Page 55: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

54

Bilancio 2015

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2015

STATO PATRIMONIALE 31/12/2015 31/12/2014

ATTIVO

A) Crediti verso soci per versamenti dovutiCapitale sottoscritto non richiamatoCapitale richiamato non versato

TOTALE A) Credito verso soci per vers. 0 0

B) ImmobilizzazioniI - Immobilizzazioni immateriali

1) Costi di impianto e ampliamento2) Costi di ricerca, sviluppo, pubblicità3) Diritti di brevetto Industriale4) Concessioni, Licenze, marchi, altri5) Avviamento 6) Immobilizzazioni in corso e acconti7) Altre 0 2.733

Totale Immobilizzazioni immateriali 0 2.733

II - Immobilizzazioni materiali1) Terreni e fabbricati2) Impianti e macchinario3) Attrezzature industriali e commerciali4) Altri beni5) Immobilizzazioni in corso e acconti

83.441 82.395

Totale immobilizzazioni materiali 83.441 82.395

III - Immobilizzazioni finanziarie1) Partecipazioni in

a) Imprese controllateb) Imprese collegatec) Imprese controllantid) Altre imprese

07.736.362

1.362.147

119.7847.736.362

1.362.1472) Crediti

a) verso imprese controllateimporti scadenti oltre 12 mesiimporti scadenti entro 12 mesi

b) verso imprese collegateimporti scadenti oltre 12 mesiimporti scadenti entro 12 mesi

c) verso controllantiimporti scadenti oltre 12 mesi

Page 56: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

55

Bilancio 2015

importi scadenti entro 12 mesid) verso altri

importi scadenti oltre 12 mesiimporti scadenti entro 12 mesi

3) Altri titoli 4) Azioni proprie

Totale Immobilizzazioni finanziarie 9.098.509 9.218.293

TOTALE B) IMMOBILIZZAZIONI 9.181.950 9.303.421

C) Attivo circolanteI - Rimanenze

1) Materie prime, sussidiarie, consumo2) Prodotti in corso di lavorazione3) lavori in corso su ordinazione4) Prodotti finiti e merci5) Acconti

Totale Rimanenze 0 0

II - Crediti1) verso clienti

importi scadenti entro 12 mesiimporti scadenti oltre 12 mesi

807.610 1.395.352

2) verso imprese controllateimporti scadenti entro 12 mesiimporti scadenti oltre 12 mesi

0 0

3) verso imprese collegateimporti scadenti entro 12 mesiimporti scadenti oltre 12 mesi

10.035 4.341

4) verso controllantiimporti scadenti entro 12 mesiimporti scadenti oltre 12 mesi

4 bis) crediti tributariimporti scadenti entro 12 mesiimporti scadenti oltre 12 mesi

177.128 30.301

4 ter) imposta anticipateimporti scadenti entro 12 mesiimporti scadenti oltre 12 mesi

84.336 56.836

5) verso altriimporti scadenti entro 12 mesiimporti scadenti oltre 12 mesi

10.254 99.359

Totale Crediti 1.089.363 1.586.189

III - Attività finanziarie1) Partecipazioni in imprese controllate2) Partecipazioni in imprese collegate3) Partecipazioni in imprese controllanti4) Altre partecipazioni5) Azioni proprie6) Altri titoli

Totale Attività finanziarie 0 0

Page 57: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

56

Bilancio 2015

IV - Disponibilità liquide1) Depositi bancari e postali2) Assegni3) Denaro e valori in cassa

8.024.577

5.014

7.380.701

4.858Totale Disponibilità liquide 8.029.591 7.385.559

TOTALE C) Attivo circolante 9.118.954 8.971.748

D) Ratei e risconti attiviRatei e risconti attivi 47.759 39.810Disaggi su prestitiTotale D) Ratei e risconti attivi 47.759 39.810

TOTALE ATTIVO A + B + C + D 18.348.663 18.314.979

PASSIVO 31/12/2015 31/12/2014

A) Patrimonio nettoI. - CapitaleII. - Riserva di sovrapprezzo delle azioniIII. - Riserve di rivalutazioneIV. - Riserva legaleV. - Riserva per azioni proprieVI. - Riserve statutarieVII. - Altre riserve

Riserve facoltativeVersamenti in Conto capitale eseg. sociFondo svalutaz. crediti ex art. 71 DPRFondo accanton. contributi art. 55DPR 917Fondo plusvalenze reinvestiteFondo ammortamenti anticipati fiscali

VIII. - Utili (Perdite) portati a nuovoIX - Utile/Perdita dell’esercizio

3.853.642

9.391.568

168.356

210

00

4.051.528

9.391.568

168.355

210

00

TOTALE A) Patrimonio netto 13.413.776 13.611.661

B) Fondi per rischi e oneri1) per trattamento di quiescenza2) per imposte anche differite3) Altri

1.767406.676

1.767306.676

TOTALE B) Fondi per rischi e oneri 408.443 308.443

C) Trattamento fine rapporto lavoro subordinato 1.382.746 1.588.291

D) Debiti1) Obbligazioni

Importi scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

Page 58: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

57

Bilancio 2015

2) Obbligazioni convertibiliImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

3) Debiti verso soci per finanziamentiImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

4) Debiti verso bancheImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

5) Debiti verso altri finanziatoriImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

6) AccontiImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

7) Debiti verso fornitoriImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

1.259.895 1.525.043

8) Debiti rappresentati da titoli di creditoImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

9) Debiti verso imprese controllateImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

10)Debiti verso imprese collegateImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

278.539 129.113

11)Debiti verso controllantiImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

12)Debiti tributariImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

719.201 443.294

13) Debiti verso Istituti PrevidenzialiImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

173.412 184.504

14) Altri DebitiImporti scadenti entro 12 mesiImporti scadenti oltre 12 mesi

508.063 292.946

TOTALE D) Debiti 2.939.110 2.574.900

E) Ratei e Risconti PassiviRatei e risconti passivi 204.588 231.684Aggio su prestitiTotale E) Ratei e risconti passivi 204.588 231.684

TOTALE PASSIVO A + B + C + D + E 18.348.663 18.314.979

Page 59: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

58

Bilancio 2015

CONTI D’ORDINE 31/12/2015 31/12/2014

Cauzioni amministratoriAzioni e titoli della soc. presso terzi 2.674.637 2.794.421Beni di terzi presso la societàImpegni per beni da ricevereImpegni per sottoscrizione partecipazioni

a) Fidejussionia favore di imprese controllatea favore di imprese collegatea favore di controllantia favore di terzi

b) Avallia favore di imprese controllatea favore di imprese collegatea favore di controllantia favore di terzi

c) Altre garanzie personalia favore di imprese controllatea favore di imprese collegatea favore di controllantia favore di terzi

d) Garanzie realia favore di imprese controllatea favore di imprese collegatea favore di controllantia favore di terziTOTALE CONTI D’ORDINE 2.674.637 2.794.421

CONTO ECONOMICO 31/12/2015 31/12/2014

A) Valore della produzione1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni2) Variazioni delle Rimanenze di produzione3) Variazioni dei lavori in corso4) Incrementi di Immobilizzazioni5) Altri ricavi e proventi

Atri ricavi e proventiContributi in conto esercizio

2.000.245

8.407.048

1.964.739

8.711.202

TOTALE A) Valore della produzione 10.407.293 10.675.941

B) Costi della produzione6) per materie prime, sussidiarie. consumo

per merci7) per servizi 3.671.563 3.724.7798) per godimento di beni di terzi 673.143 637.7519) per il personale

a) Salari e stipendib) Oneri socialic) Trattamento di fine rapporto

2.988.911692.628234.428

3.058.298744.784231.497

Page 60: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

59

Bilancio 2015

d) Trattamento di quiescenza e similie) Altri costi

138.707129.824

131.29256.763

10) Ammortamenti e svalutazionia) Ammortam. immobiliz. immaterialib) Ammortam.immobilizzazioni materialic) Altre svalutazioni delle immobilizz.d) Svalutazione crediti

2.7335.138

2.73312.652

11) Var. delle rimanenze materie prime dimerci

12) Accantonamenti per rischi13) Altri accantonamenti 100.000 014) Oneri diversi di gestione 1.976.110 2.074.340TOTALE B) Costi della produzione 10.613.185 10.674.889DIFFERENZA ( A - B ) -205.892 1.052

C) Proventi ed oneri finanziari15) Proventi da partecipazioni

in imprese controllatein imprese collegatein altre imprese

133.86216.612

133.8620

TOTALE 150.474 133.86216) Altri proventi finanziari

a) da Crediti iscritti nelleImmobilizzazioni

verso imprese controllateverso imprese collegateverso controllantiverso terzi

b) da titoli iscritti nelle immobilizzazionic) da titoli iscritti in attivo circol.d) Proventi diversi da precedenti

da imprese controllateda imprese collegateda controllantida terzi 7.815 19.928

TOTALE 7.815 19.92817) Interessi e altri oneri finanziari

verso imprese controllateverso imprese collegateverso controllantiverso terzi 0 13

17 bis) Utili e perdite su cambi TOTALE 0 13TOTALE C) Proventi e oneri finanziari 158.289 153.777

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie18) Rivalutazioni

a) di partecipazionib) di immobilizzazioni finanziariec) di titoli iscritti in attivo circol.

TOTALE

Page 61: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

60

Bilancio 2015

19) Svalutazionia) di partecipazionib) di immobilizzazioni finanziariec) di titoli iscritti in attivo circol.

54.300 46.498

TOTALE 54.300 46.498TOTALE D) Rettifiche di valore di att. -54.300 -46.498

E) Proventi e oneri straordinari20) Proventi

Plusvalenze da alienazioniSopravvenienze att. e insussistenza pass.Altri proventi straordinari

0212.317

6.566.769

0132.920

0TOTALE 6.779.086 132.92021) Oneri

Minusvalenze da alienazioniImposte relative a esercizi precedentiSopravvenienze pass. e insussistenze att.Altri oneri straordinari

9.9036.566.769

4.4901

TOTALE 6.576.672 4.491TOTALE E) Proventi e oneri straordinari 202.414 128.429

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 100.511 236.76022) Imposte sul reddito dell’esercizio,

correnti, differite e anticipate 100.511 236.760

26) UTILE / PERDITA D’ESERCIZIO 0 0

Si dichiara che il presente bilancio è conforme alle scritture contabili.

Il Presidente(Giulio Magagni)

Page 62: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

61

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2015

Il Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, di cui la presente nota integrativa costituisce parte integrante ai sensi e per gli effetti dell'art. 2423 comma 1 del Codice Civile, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili, tenute regolarmente, ed è redatto in conformità alle disposizioni previste dagli artt. 2423, 2423 bis, 2423 ter, 2424, 2424 bis, 2425, 2425 bis del Codice Civile.I criteri di valutazione adottati sono conformi alle disposizioni di cui all'art. 2426 C.C. e non hanno subito sostanziali modifiche rispetto a quelli adottati nel Bilancio del precedente esercizio.Non si sono inoltre verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe di cui al 4° comma dell'art. 2423 C.C. e al 2° comma dell'art. 2423 bis.La valutazione delle voci è stata effettuata nel pieno rispetto del principio della prudenza e competenza e nella prospettiva della continuazione dell'attività sociale e inoltre tenuto conto della funzione economica di ciascuno degli elementi dell’attivo e del passivo, non sono inoltre stati contabilizzati utili non realizzati alla chiusura dell'esercizio e si è tenuto conto dei proventi e degli oneri di competenza dell'esercizio, anche se non incassati o pagati alla chiusura dello stesso.Si è tenuto conto che non vi sono rischi o perdite di competenza 2015 conosciuti dopo la chiusura dell'esercizio stesso.In ossequio alle disposizioni dell’art. 2423 ter del Codice Civile, è stato indicato, per ciascuna voce dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico, l’importo della voce corrispondente dell’esercizio precedente.Lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico e la presente Nota Integrativa evidenziano valori espressi in unità di euro, così come disposto dall’art. 2423, comma 5, del Codice Civile.Si precisa inoltre che talune voci del conto economico sono state oggetto di riclassificazione in base al documento interpretativo del principio contabile n. 12 “Composizione e schemi del bilancio d’esercizio di imprese mercantili, industriali e di servizi”.Vi confermiamo che nella redazione del Bilancio, non sono state effettuate compensazioni di partite e che la Società non ha eseguito rivalutazioni economiche nè valutazioni in deroga ai criteri legali.

Criteri di valutazione:

Immobilizzazioni immateriali Sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi e imputati direttamente alle singole voci.In questa voce sono stati imputati i costi sostenuti per l’acquisto di software applicativi di utilità pluriennale, i costi per l’attivazione e l’implementazione di progetti federali aventi valenza pluriennale.

Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali indicate in questa voce sono costituite da mobili, macchine per ufficio, arredi e impianti di proprietà della società.Sono iscritte al costo di acquisto e rettificate dai corrispondenti fondi di ammortamento.

Page 63: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

62

I coefficienti di ammortamento utilizzati per la determinazione delle quote di ammortamento sono quelli ritenuti corrispondenti a mantenere il valore dei cespiti conforme alla residua possibilità di utilizzazione dei beni.

Immobilizzazioni finanziarieLe immobilizzazioni finanziarie sono costituite dalle Partecipazioni in Società controllate, collegate ed altre.Si tratta di investimenti durevoli e strategici per la Federazione.Le partecipazioni risultano iscritte al costo di acquisto rettificato, in alcuni casi, da svalutazioni operate nell’esercizio 2015 ed in esercizi precedenti.

CreditiSono esposti al presumibile valore di realizzo. L’adeguamento del valore nominale al valore presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti.

Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate dai depositi in conto corrente presso Banche e presso Bancoposta e dalla giacenza liquida di cassa. Sono iscritte al valore nominale.

Ratei e riscontiSono iscritte in tali voci quote di costi e proventi comuni a diversi periodi che maturano proporzionalmente al tempo, secondo il principio della competenza.

Fondi per rischi ed oneriNella valutazione di tali fondi sono stati rispettati i criteri generali di prudenza e di competenza e non si è proceduto alla costituzione di fondi rischi generici privi di giustificazione economica.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinatoIl Fondo rappresenta i diritti maturati dai dipendenti della Società alla data del 31 Dicembre 2015, al netto degli anticipi corrisposti, in conformità alla legislazione in materia ed al contatto collettivo di lavoro vigente. La voce non comprende le quote di accantonamento destinate al finanziamento del “Fondo Pensione” di categoria.

DebitiSi tratta di debiti scadenti tutti entro l’esercizio successivo e non vi sono debiti assistiti da garanzie reali sui beni della Società.Sono rilevati al loro valore nominale.

Imposte sul redditoLe imposte correnti sono state accantonate secondo le aliquote e le norme vigenti in base ad una realistica previsione del reddito imponibile al 31 dicembre 2015.

Costi e RicaviSono determinati secondo il principio della prudenza e della competenza.

Conti d’ordineAzioni e Titoli presso terziLa voce è costituita da Azioni e Titoli della Società in deposito presso terzi.La valutazione è stata fatta al valore nominale.

Page 64: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

63

Eventi rilevanti dell’esercizio:Nel decorso esercizio 2015 vi sono fatti di particolare rilievo da segnalare.Si tratta degli interventi a supporto della soluzione delle crisi bancarie di Banca Romagna Cooperativa e della Banca Padovana che ha comportato un esborso complessivo di euro 6.566.768,63, a carico delle Bcc associate, per il rimborso delle passività subordinate collocate presso la clientela “retail” delle due banche.Passeremo ora in rassegna le voci che compongono lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico, redatti secondo la normativa vigente al fine di fornire le informazioni richieste dall'art. 2427 del Codice Civile.

ATTIVO

B – IMMOBILIZZAZIONI

I - IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

La voce è costituita da:

- Altre:In questa voce sono stati imputati i costi sostenuti per l’acquisto di software applicativi di

utilità pluriennale ed i costi sostenuti per l’attivazione dei progetti federali aventi valenza pluriennale.

Nel corso del 2015 sono intervenute le seguenti variazioni:

Valore di Bilancio al 31.12.2014 € 2.733- Ammortamenti dell’esercizio 2015 - € 2.733Valore di Bilancio al 31.12.2015 € 0

Come evidenziato nei principi contabili, gli oneri pluriennali vengono ammortizzati in cinque esercizi e comunque in base alla loro residua utilità.

II - IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Le immobilizzazioni materiali indicate in questa voce sono costituite da mobili, macchine per ufficio, arredi e impianti di proprietà della società.

Nel corso del 2015 hanno subito le seguenti movimentazioni:

Valore di Bilancio al 31.12.2014: € 82.395+ Acquisti dell’esercizio 2015 valutati al costo: + € 6.431+ Vendite e rottamazioni dell’esercizio 2015:

- Scarico costo dei cespiti - € 493+ Scarico fondo di ammortamento + € 246

- Ammortamenti dell'esercizio 2015 - € 5.138Valore di Bilancio al 31.12.2015 € 83.441

Page 65: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

64

I coefficienti di ammortamento utilizzati per la determinazione delle quote annuali sono quelli ritenuti corrispondenti a mantenere il valore dei cespiti conforme alla residua possibilità di uti-lizzazione dei beni.

III - IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE

1) Partecipazioni

Nel corso del 2015 le partecipazioni hanno subito le seguenti variazioni:

Valore di Bilancio al 31.12.2014: € 9.218.293Coperaudit – Società Fiduciaria e di Revisione Spa in liquidazione: scarico per fine liquidazione - € 119.784Valore di Bilancio al 31.12.2015: € 9.098.509

A) PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE

1) Coperaudit spa – Società Fiduciaria e di Revisione in liquidazioneE’ stata la partecipazione più rilevante acquisita a seguito della incorporazione della società Multifin avvenuta nel mese di dicembre 2002; essa infatti rappresentava il 99,82% del capitale della partecipata ed era costituita da n. 119.784 azioni del valore nominale di 1 euro cadauna.Si trattava di una società costituita nell’anno 1983 avente per oggetto l’esercizio delle funzioni fiduciarie e di revisione previste dalla Legge 23.11.39 n. 1966 e dal R.D. 22.4.1940 n. 531.Tenuto conto che ormai da alcuni anni l’attività della fiduciaria era estremamente ridotta, in data 8 luglio 2015, l’Assemblea Straordinaria degli azionisti ha deliberato la messa in liquidazione della società; le operazioni di liquidazione si sono concluse nel mese di dicembre 2015.In data 15 dicembre 2015 l’Assemblea dei soci ha approvato il Bilancio finale di liquidazione, ed in data 22 dicembre 2015 la società è stata cancellata dal Registro delle Imprese di Bologna.La partecipazione nel corso del 2015 ha subito le seguenti variazioni:

Valore di Bilancio al 31.12.2014 € 119.784- attribuzione patrimonio netto residuo a fine liquidazione - € 65.484- svalutazione partecipazione - € 54.300Valore di Bilancio al 31.12.2015 € 0

B) PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE

1) C.I.S.C.R.A. S.p.A.Al 31/12/2015 la partecipazione ammonta ad euro 704.452 ed è costituita da n. 199.496 azioni del valore nominale complessivo di euro 1.338.618, che rappresenta il 21% dell’intero capitale sociale della partecipata. Nel corso del 2015 non ha subito variazioni.La partecipazione risulta iscritta in Bilancio al costo d’acquisto che risulta nettamente inferiore al valore nominale della partecipazione stessa.

Page 66: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

65

La partecipata, oltre alla tradizionale attività di produzione e commercializzazione di stampati, oggetti promozionali e di comunicazione per le BCC, ha esteso la propria attività alla gestione di magazzini e scorte, all’archiviazione ottica e fisica ed alla trasparenza bancaria.La società chiude l’esercizio 2015 con un utile di euro 1.581.397.E’ opportuno ricordare che nel corso dell’esercizio 2015 l’Assemblea degli azionisti della partecipata ha deliberato la distribuzione ai soci di un dividendo di € 0,671 per ogni azione posseduta: pertanto alla nostra Federazione è stato attribuito un dividendo di € 133.862.Nel corso dell’Assemblea Ordinaria degli azionisti che si è tenuta il 10 maggio 2016, in concomitanza con la ricorrenza del 50° Anniversario della costituzione di Ciscra, è stato deliberato in via eccezionale la distribuzione di un dividendo in ragione di € 1,007 per ogni azione posseduta; pertanto alla nostra Federazione compete un dividendo pari a € 200.892.

2) CEDECRA INFORMATICA BANCARIA S.r.l.Al 31.12.2015 la partecipazione ammonta complessivamente ad euro 7.031.909 ed è costituita da una quota del valore nominale di euro 6.955.500.La nostra quota rappresenta il 40,66% dell’intero capitale sociale della partecipata che ammonta complessivamente ad euro 17.105.000. Nel corso del 2015 non ha subito variazioni.La società partecipata, svolge prevalentemente servizi di carattere informatico, in particolare gestisce la rete interbancaria delle BCC associate e non associate.E’ opportuno ricordare che la società, in quanto proprietaria del complesso immobiliare ove ha sede la nostra Federazione, ci ha concesso in locazione l’intera palazzina ove sono stati trasferiti gli uffici a partire dal mese di Febbraio 2009.Nella palazzina ove è ubicata la sede di Cedecra, una parte dei locali sono stati concessi in locazione a società del “Gruppo Bancario”.Pertanto, a partire dall’esercizio 2009, la società oltre a svolgere i servizi di natura informatica, svolge tutti i servizi di carattere immobiliare per la gestione delle due palazzine di proprietà.La società chiude il Bilancio 2015 con un utile di euro 1.774.896.

C) ALTRE PARTECIPAZIONI

1) ICCREA Holding S.p.A. - RomaRappresenta la partecipazione nella holding del movimento delle Banche di Credito Cooperativo società così trasformatasi nel 1994.Al 31.12.2015 la partecipazione ammonta a € 1.325.487 ed è costituita da n. 25.557 azioni per complessivi € 1.320.019 di valore nominale, che rappresenta il 0,11% dell’intero capitale sociale della partecipata. Non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2014.La valutazione delle azioni è stata fatta al costo d'acquisto.E’ opportuno ricordare che l’Assemblea Straordinaria degli azionisti di Iccrea Holding, nel corso dell’esercizio 2012, nell’ambito del processo rivolto a favorire un rafforzamento quali-quantitativo dei mezzi propri e nell’ambito di un percorso di razionalizzazione della struttura partecipativa delle Società del Gruppo, al fine di garantire una maggiore efficienza nella “governance”, aveva deliberato un aumento di capitale sociale a pagamento da attuare in due distinti momenti.Al 31 dicembre 2012 si era conclusa la prima fase con l’aumento del capitale riservato alle Bcc ed altri Enti del Credito Cooperativo titolari di quote azionarie nel Capitale di Iccrea Bancaimpresa.Nel corso del 2013 fu deliberato (seconda fase) un aumento a pagamento del capitale sociale riservato con esclusione del diritto di opzione, da offrire in sottoscrizione alle sole Bcc che

Page 67: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

66

avessero un rapporto tra la partecipazione detenuta in Iccrea Holding ed il loro patrimonio di vigilanza inferiore al 6%.In ulteriore esercizio della delega conferita ex art. 2443 c.c. dall’Assemblea straordinaria dei Soci, il Consiglio di Amministrazione della partecipata in data 11 settembre 2014 ha deliberato la terza fase dell’operazione di aumento di Capitale Sociale, da realizzare mediante un aumento a pagamento dello stesso, con esclusione del diritto di opzione, anch’esso riservato alle Bcc che, alla data anzidetta, con riferimento al Bilancio chiuso al 31 dicembre 2013, avessero un rapporto tra la partecipazione detenuta in Iccrea Holding ed il loro patrimonio di Vigilanza inferiore al 6%.L’operazione si era chiusa il 30 novembre 2014: al termine dell’operazione di aumento risultavano essere state sottoscritte nuove azioni per un valore nominale complessivo di euro 30.784.794,55.Da ultimo, a completamento dell’intero iter di rafforzamento del capitale sociale a suo tempodeliberato, il Consiglio di Amministrazione, in data 25 settembre 2015, ha deliberato la 4^ ed ultima fase dell’operazione di aumento del Capitale, mediante aumento a pagamento dello stesso, con esclusione del diritto di opzione, riservato alle Bcc/Cr che a quella data avessero un rapporto tra la partecipazione al capitale di Iccrea Holding ed il proprio patrimonio di vigilanza inferiore al 6%.L’operazione si è chiusa il 15 dicembre 2015: al termine dell’operazione di aumento risultavano essere state sottoscritte nuove azioni per un valore nominale complessivo di euro 17.074.560,30.Conseguentemente al 31 dicembre 2015 il Capitale sociale di Iccrea Holding ammonta ad euro 1.151.045.403,55 rappresentato da n. 22.285.487 azioni ordinarie da nominali euro 51,65 cadauna.La società chiuderà il Bilancio 2015 in utile.

2) E.C.R.A. s.r.l. - RomaÈ la società che cura i servizi editoriali del nostro Movimento a livello nazionale.La partecipazione ammonta a € 1.033 e nel corso del 2015 non ha subito variazioni.La società chiude il bilancio 2015 con un utile di euro 58.754.

3) Accademia Bcc Società consortile p.a. - RomaLa società, già denominata Sef Consulting Spa, fu costituita nel 1992 per la gestione della Scuola Centrale del Credito Cooperativo; si tratta di un organismo a livello nazionale che cura il settore della "formazione" del nostro Movimento.In data 13 dicembre 2012 l’Assemblea straordinaria degli azionisti di SeF Consulting spa deliberò la trasformazione della società da “Società per azioni” in “Società consortile per azioni” con contestuale modifica della ragione sociale in “Accademia Bcc – Società consortile per azioni”Al 31.12.2015 la nostra partecipazione ammonta complessivamente ad € 7.204 e risulta costituita da n. 160 azioni del valore nominale di euro 100 cadauna per un valore nominale complessivo di euro 16.000 che corrisponde al 2% dell’intero capitale sociale della partecipatache al 31.12.2015 ammonta ad euro 800.000.Nel corso del 2014 la nostra partecipazione fu svalutata in relazione al patrimonio netto della Società al 31 dicembre 2013.La partecipata chiude il Bilancio 2015 con un utile di euro 71.176.

Page 68: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

67

4) IRECOOP Emilia Romagna – Soc. Coop. a r.l.E’ una cooperativa operante a livello regionale nel settore della formazione. Essa promuove iniziative volte ad approfondire la conoscenza dei principi, della struttura e delle funzioni sociali della cooperazione, in particolare attraverso processi di qualificazione e di formazione dei quadri dirigenti del Movimento Cooperativo.La nostra Federazione detiene n. 2.000 quote da nominali € 25,82 cadauna per complessivi € 51.640 di valore nominale.Nel corso del 2014 la nostra partecipazione fu svalutata in relazione al patrimonio netto della Società al 31 dicembre 2013.Vogliamo ricordare che da tempo è stato avviato un rapporto di collaborazione con Irecoop che ci fornisce un valido supporto nell’attività organizzativa dei corsi di formazione del nostro personale e del personale delle BCC.

5) BCC ENERGIA – Consorzio del Credito Cooperativo per i Servizi EnergeticiIl Consorzio, costituito nel 2009 su iniziativa di Federcasse, Iccrea Holding Spa e BIT Spa, ha lo scopo di ricercare le fonti di energia a miglior costo e prestazioni, di promuovere la stipulazione dei relativi contratti con i fornitori e di coordinare le politiche energetiche dei Consorziati al fine di migliorare le condizioni di fornitura, l’efficienza, lo sviluppo e la razionalizzazione energetica, fungendo da organismo di servizio.La nostra Federazione ha aderito al Consorzio nel corso del 2011 mediante sottoscrizione e versamento di n. 1 quota consortile di euro 1.500; nel corso del 2015 la voce non presenta variazioni.Il Consorzio chiude il Bilancio 2015 con un utile pari ad euro 20.071.

6) BCC RETAIL – Società Consortile a r.l. Bcc Retail è nata con la funzione strategica di specializzazione per il Credito Cooperativo nelle aree dei servizi per la clientela a partire dai prodotti assicurativi nell’ottica di implementare a breve l’attività in altri settori quali il risparmio gestito, la monetica ed il credito al consumo.Al 31.12.2015 la nostra partecipazione ammonta ad euro 1.000 e risulta iscritta in Bilancio al valore nominale; essa rappresenta lo 0,10% dell’intero capitale sociale della partecipata che ammonta complessivamente ad euro 1.000.000; la voce non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2014.Bcc Retail chiude il Bilancio 2015 con una perdita di euro 190.772.Non si è proceduto ad effettuare svalutazioni in quanto non sussiste, in capo alla società partecipata, una perdita di valore ritenuta durevole.

II - Crediti

Tutti i crediti figurano iscritti in bilancio al presumibile valore di realizzo.

Il valore complessivo al 31.12.2015 è di € 1.089.363 e presenta un decremento di € 496.826.rispetto al Bilancio 2014. In ottemperanza al disposto del punto 6 dell'art. 2427 Codice Civile si riporta di seguito la tabella dei crediti distinti in base al periodo di realizzo.

Page 69: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

68

Crediti verso: Importo di Bilancio

Scadenti entro l’anno

Scadenti entro 5 anni

Clienti 807.610 807.610 -Società controllate - - -Società collegate 10.035 10.035 -Soc. controllanti - - -Crediti tributari 177.128 177.128 -Imposte anticipate 84.336 84.336 -Altri 10.254 10.254 -

Totale 1.089.363 1.089.363 -

Non vi sono crediti scadenti oltre i 5 anni, nè vi sono crediti assistiti da garanzia reale.

Al fine di fornire maggiori informazioni ai soci si forniscono i seguenti dettagli:- Crediti verso Clienti:

Scadenti entro l’esercizio 2016:- Soci per fatture emesse ancora da incassare € 16.822- Soci per fatture da emettere € 671.182- Altri clienti per fatture emesse ancora da incassare € 15.416- Altri clienti per fatture da emettere € 107.190- Altri clienti per note di credito da emettere € -3.000Scadenti oltre l’esercizio 2016: € 0

Totale € 807.610

- Crediti verso società controllate- Fatture emesse ancora di incassare € 0- Fatture da emettere € 0

Totale € 0

- Crediti verso società collegateScadenti entro l’esercizio 2016:- Fatture emesse ancora di incassare € 0- Fatture da emettere € 10.035

Totale € 10.035

- Crediti tributariScadenti entro l’esercizio 2015- Verso Erario per credito Ires 2014 € 135.422- Verso Erario per ritenute d’acconto su interessi attivi bancari € 2.032- Verso Erario per credito Iva 2015 € 4.828- Verso Equitalia € 23.101- Altri crediti d’imposta € 11.745

Totale € 177.128

Page 70: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

69

- Imposte anticipate- importi scadenti entro il 2016 € 84.336- importi scadenti oltre il 2016 € 0

Il prospetto di dettaglio delle voci sopraindicate si trova in nota integrativa al punto 22 del Conto Economico.

- Altri Crediti- Federazione Italiana BCC: Contributi “Revisione Cooperativa” € 33.195- Federazione Italiana BCC: “Campagna di Comunicazione” € 10.311- Crediti diversi € 5.387

Totale € 48.893

- A dedurre- Fondo svalutazione crediti € 38.639

Totale € 10.254

Vi informiamo che i crediti sono stati valutati al presumibile valore di realizzo.Al 31.12.2015 il Fondo svalutazione crediti ammonta a € 38.639 e non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2014; tale importo è stato stimato sufficiente a coprire l’eventuale rischio di insolvenze.

IV - Disponibilità liquide

Al 31.12.2015 ammontano a € 8.029.591 e sono così ripartite:

- Depositi bancari presso Banche di Credito Cooperativo € 1.079.856- Depositi bancari presso Iccrea € 6.944.202- Deposito c/c postale € 519- Denaro e valori in cassa € 5.014

Totale € 8.029.591

Rispetto al Bilancio 2014 la voce subisce un incremento di € 644.032.

D - Ratei e Risconti attivi

La voce ammonta complessivamente ad € 47.759 è così costituita:a) Ratei attivi:Sono minori costi di competenza 2015 che avranno la loro manifestazione finanziaria nell’esercizio 2016:- Regolazione a ns. credito premio 2015 polizza infortuni dipendenti € 844

Totale € 844

Page 71: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

70

b) Risconti attivi:Sono spese rinviate per competenza all'esercizio 2016 e precisamente:- Canone servizi informatici e manutenzioni 2016 € 11.054- Premi polizze assicurative 2016 € 20.261- Competenze attività di consulenza 2016 € 15.600

Totale € 46.915

Rispetto al Bilancio 2014 la voce Ratei e Risconti attivi subisce un incremento di € 7.949.

PASSIVO

A - Patrimonio netto

Il patrimonio netto ha subito nel corso dell’esercizio le seguenti movimentazioni:

VOCI SALDO INIZIALE

INCREM. DECREM. SALDO FINALE

Capitale sociale 4.051.528 520 198.406 3.853.642Riserva sovrapprezzo azioni - - - -Riserve di rivalutazione - - - -Riserva legale 9.391.568 - - 9.391.568Riserva per azioni proprie in portafoglio

- - - -

Riserve statutarie - - - -Altre riserve 168.565 1 - 168.566Utile dell’esercizio - - - -Totale patrimonio netto 13.611.661 521 198.406 13.413.776

I - Capitale sociale

Al 31.12.2015 ammonta a € 3.853.642 ed è costituito da n. 148.217 azioni da euro 26,00 cadauna sottoscritte e versate da n. 21 soci.

Nel corso del 2015 sono intervenute variazioni:Valore di Bilancio al 31.12.2014 € 4.051.528+ ammissione nuovo socio: Banca di Parma € 520- esclusione da socio: Banca Romagna Cooperativa € 198.406Valore di Bilancio al 31.12.2015 € 3.853.642

IV - Riserva legale

Ammonta ad € 9.391.568 e non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2014.

Page 72: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

71

VII - Altre Riserve

Questa posta di bilancio risulta così composta:

a) Riserva StraordinariaAl 31.12.2015 ammonta a euro 166.805: si tratta di una riserva costituita con delibera assembleare in data 26 giugno 2006 mediante accantonamento di una quota di utile dell'esercizio 2005.Non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2014.

b) Fondo in sospensione d'impostaLa voce è costituita dal "Fondo sopravvenienze attive a copertura perdite di esercizio" ed ammonta a € 1.549 e non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2014.

c) Versamenti in conto Capitale eseguiti da sociLa voce ammonta ad euro 210 e rappresenta la quota residua assegnata ai soci della incorporata “Consorzio Cedecra” a seguito dell’applicazione del rapporto di concambio “alla pari”.Non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2014.

d) Riserva da arrotondamentoE’ opportuno ricordare che talune piccole differenze vengono allocate in questa voce e derivano dalla sommatoria degli arrotondamenti all’unità di euro delle singole voci che costituiscono lo stato patrimoniale. Rispetto al Bilancio 2014 presenta una variazione pari a +1.

Con riguardo al grado di disponibilità delle poste di patrimonio netto, nella tabella che segue, si espone la situazione alla data di chiusura di bilancio.

Saldo al Quota: disponibile per:31.12.2015 Non

disponib.Disponib. Distribuz.

e ai sociAltri

utilizziCapitale 3.853.642 3.853.642

Riserve di capitaleRiserva per azioni proprieRiserva da sovrapprezzo azioniRiserve da rivalutazione

Riserve di utiliRiserva legale 9.391.568 9.391.568Riserva statutariaRiserva StraordinariaAltre riserve 168.566 168.566

E’ opportuno comunque ricordare che lo statuto della Federazione non prevede distribuzione di riserve ai soci durante la vita della società ed in caso di scioglimento la somma disponibile a fine liquidazione dovrà essere devoluta interamente ai fondi per lo sviluppo e la promozione della cooperazione secondo le modalità previste dalla legge.

Page 73: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

72

Come esplicitamente richiesto dall’articolo 2427, 7 bis esponiamo l’utilizzazione delle poste di patrimonio intervenuta nei precedenti esercizi:

Capitale sociale

Riserva legale

Altre Riserve

Risultatoesercizio

Totale

31/12/2012 4.060.030 9.391.568 168.566 - 13.620.164Destinazione del risultato esercizioAltre variazioni -8.502 -3Risultato dell’esercizio corrente

31/12/2013 4.051.528 9.391.568 168.563 13.611.659Destinazione del risultato esercizioAltre variazioni +2Risultato dell’esercizio corrente

31/12/2014 4.051.528 9.391.568 168.565 13.611.661Destinazione del risultato esercizioAltre variazioni -197.886 +1Risultato dell’esercizio corrente

31/12/2015 3.853.642 9.391.568 168.566 13.413.776

B) - Fondi per rischi e OneriIn esercizi precedenti gli Amministratori avevano provveduto ad effettuare accantonamenti al“Fondo oneri e spese future” al fine di costituire un fondo da utilizzarsi in relazione ad oneri futuri che avrebbero avuto la loro manifestazione finanziaria certa nell’esercizio 2014 eseguenti. Essi si riferiscono ad attività progettuali, ad incentivi all’esodo e ad eventuali svalutazioni di partecipazioni.Le progettualità si riferiscono in prevalenza ad attività di adeguamento di strumenti, metodologie e servizi alle nuove disposizioni di vigilanza prudenziale sul sistema dei controlli interni, sistemi informativi e continuità operativa (Circolare di Banca d’Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 – 15° aggiornamento del 2 luglio 2013).

Nel corso dell’esercizio 2015 sono intervenute le seguenti variazioni:

Valore di Bilancio al 31.12.2014 € 308.443+ Accantonamento 2015 € 100.000

Valore di Bilancio al 31.12.2015 € 408.443

Page 74: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

73

L’accantonamento 2015 è stato fatto anche in relazione agli oneri di carattere consulenziale e legale che avranno manifestazione certa nell’esercizio 2016 e seguenti.

C - Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Consistenza al 31.12.2014: € 1.588.291+ Accantonamenti 2015:

+ Rivalutazione € 19.583+ Quota TFR 2015 € 74.445- Deduzione 0,50% € 13.507- Imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR € 3.329- Utilizzo per cessazione rapporti di lavoro € 282.737

Consistenza al 31.12.2015 € 1.382.746

Il fondo rappresenta i diritti maturati dai dipendenti della Società alla data del 31.12.2015 anorma del vigente contratto di lavoro.

D - Debiti

Ammontano complessivamente a € 2.939.110 e presentano un incremento di € 364.210rispetto al Bilancio 2014.Si tratta di debiti scadenti tutti entro l'esercizio successivo e non vi sono debiti assistiti da garanzie reali sui beni della società.Al fine di fornire maggiori informazioni ai soci si presentano i seguenti dettagli.

- Debiti verso BancheAl 31.12.2015 non risultano debiti nei confronti di istituti di credito.

- Debiti verso fornitori a breve- Soci per fatture ricevute, da pagare € 0- Soci per fatture da ricevere € 0- Soci per rimborso costo personale distaccato € 566.945- Soci per note di credito da emettere a conguaglio contributi

associativi € 230.000- Altri fornitori per fatture ricevute, da pagare € 234.374- Altri fornitori per fatture da ricevere € 230.354- Altri fornitori per note di credito da ricevere € -1.778

Totale € 1.259.895

- Debiti verso imprese controllate a breve- per fatture ricevute da pagare € 0- per fatture da ricevere € 0

Totale € 0

Page 75: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

74

- Debiti verso imprese collegate a breve- per fatture ricevute da pagare € 2.925- per fatture da ricevere € 275.614

Totale € 278.539

- Debiti tributari a breve- Irpef e Ritenute d'acconto da versare € 313.640- Imposta sostitutiva su rivalutazione TFR € 393- Imposte Dirette: Ires e Irap € 405.168

Totale € 719.201- Debiti verso Istituti di previdenza e di sicurezzasociale a breve:- Contributi INPS da versare € 173.373- Contributi INAIL da versare € 39

Totale € 173.412- Altri debiti a breve:

- Ritenute sindacali da versare € 307- c/ servizio tessere Viacard € 20.000- Cassa Mutua Nazionale - Roma € 1.894- Banca Sviluppo: rimborso azioni Banca Romagna Cooperativa in l.c.a. € 198.406- Confartigianato Emilia Romagna: contributo 2012 € 60.000- Compensi e rimborsi spese 2014 da liquidare € 169.523- Emilbanca: conguaglio interessi mutui prima casa dipendenti € 28.051- Estratti conto carte di credito da liquidare € 908- Altri debiti € 28.974

Totale € 508.063

E - Ratei e Risconti

a) Ratei PassiviLa voce è così costituita:- Ferie non godute dai dipendenti € 158.971- Contributi su ferie non godute € 39.234- Altre spese di competenza 2015 € 6.383

Totale € 204.588

Rispetto al Bilancio 2014 la voce presenta un decremento di € 27.096.

C/ d'Ordine e Garanzia

- Altri c/d'ordine: Azioni e Titoli presso terziAl 31.12.2015 la voce risulta costituita dai seguenti titoli depositati a custodia presso terzi:

Page 76: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

75

- azioni Iccrea Holding spa € 1.320.019- azioni Ciscra spa € 1.338.618- azioni Accademia Bcc soc. consortile p.a. € 16.000

Totale € 2.674.637

Rispetto al Bilancio 2014 i conti d’ordine presentano un decremento pari ad € 119.784.

CONTO ECONOMICO

Per quanto riguarda lo schema del conto economico redatto secondo la vigente normativa del Codice Civile ci limiteremo ad illustrare il dettaglio delle voci esposte, ove queste non siano già di per sè sufficienti a fornire un quadro esauriente della gestione della Società ed al fine di facilitare un raffronto con il precedente bilancio.

A - Valore della produzione

Al punto 1) Ricavi delle prestazioni, sono stati indicati tutti i ricavi per le prestazioni di servizi (Servizio paghe, Internal auditing, Compliance, ecc.)

Ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dall’art. 2513 del codice civile, si riportano separatamente i dati relativi all’attività svolta con i soci che confermano, per l’esercizio in commento, la sussistenza delle condizioni di mutualità prevalente.

Totale ricavi di cui al punto A1 – Art. 2425 C.C.

di cui verso Soci

di cui verso non Soci

Valore Bilancio 2.000.245 1.610.938 389.307Incidenza percentuale 100% 80,54% 19,46%

Al punto 5) Altri ricavi e proventi, sono state imputate le seguenti poste contabili:

- Contributi associativi € 7.285.002- Rimborsi spese attività formativa € 847.146- Rimborso costo servizio crediti speciali € 197.189- Rimborsi costi rivista nazionale “Credito Cooperativo" € 62.040- Altri € 15.671

Totale € 8.407.048

B - Costi della produzione

Al punto 7) Costi per servizi, sono stati imputati tutti i costi relativi ai servizi forniti alla Federazione.

È opportuno ricordare che la riclassificazione dei costi è stata fatta in ossequio al principio contabile n° 12; pertanto ci limiteremo ad evidenziare le poste più significative e precisamente:

Page 77: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

76

- Costo personale BCC in distacco sindacale € 566.945- Altri costi relativi al personale (rimborsi spese, assicurazione, buono

mensa, Cassa Mutua, ecc.) € 133.227- Formazione personale interno € 12.048- Attività formativa BCC € 518.622- Servizio elaborazione paghe e gestione risorse umane € 497.712- Servizio “Revisione cooperativa” € 28.836- Progetto Sipico € 90.790- Progetto “Compliance” € 17.000- Progetto “Credit Risk Management” € 217.000- Progetto “R.A.F. – Risk Appetite Framework” € 22.500- Progetto “IT Risk Assessment” € 13.500- Altri progetti e servizi € 167.406- Pubblicità regionale € 65.013- Funzionamento Organi Sociali € 278.920- Manutenzione e riparazioni € 48.022- Compensi a terzi, spese legali e consulenze € 421.544- Revisione e certificazione bilancio € 16.000- Altri costi (assicurazioni, utenze, gestione automezzi, ecc.) € 556.478

Totale € 3.671.563

I costi per il funzionamento degli Organi sociali comprendono i compensi spettanti ad Amministratori e Sindaci per l'esercizio 2015 che globalmente sono così suddivisi:

- Compensi ad Amministratori € 219.976- Compensi ai Sindaci € 58.944

Totale € 278.920

Gli emolumenti spettanti alla Società di Revisione incaricata, di competenza dell’esercizio 2015, ammontano ad € 16.000 e sono relativi all’attività di revisione e certificazione, ex art. 15 Legge 31/1/1992 n. 59.

Al punto 8) Costi per godimento beni di terziLa voce risulta così costituita: - Affitto locali sede € 325.680- Spese di gestione locali sede € 347.463

Totale € 673.143=========

Punto 9) Costi per il personaleI valori indicati sono di per sè sufficienti a fornire un quadro esauriente dei costi sostenuti per il personale. In ossequio a quanto richiesto al punto 15) dell'art. 2427 del Codice Civile si forniscono le seguenti indicazioni riguardanti il numero dei dipendenti:

Page 78: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

77

Dipendenti al 31.12.2014

Dipendenti al 31.12.2015

n. medio dipendenti

Dirigenti 3 3 3Funzionari 13 12 12,5Quadri 10 9 9,5Impiegati 15 16 15,5Totale 41 40 40,5

Punto 10) Ammortamenti e svalutazioniIl punto a) – si riferisce agli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali che sono state calcolate in relazione alla loro residua utilità.Il punto b) - si riferisce agli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, che sono stati calcolati in base alla residua possibilità di utilizzo dei beni.

Punto 13) Altri accantonamentiGli Amministratori hanno provveduto ad effettuare un accantonamento di euro 100.000 al “Fondo oneri e spese future” al fine di incrementare un fondo da utilizzarsi in relazione ad oneri futuri che avranno la loro manifestazione finanziaria certa nell’esercizio 2016 e seguenti.Essi si riferiscono in particolare ad oneri di carattere consulenziale e legale connessi alle vicende di Banca Romagna Cooperativa.

Punto 14) Oneri diversi di gestioneSi tratta di una voce residuale che comprende sia costi per attività istituzionale sia spese di carattere generale, ci limiteremo pertanto ad indicare le poste più significative:

- Contributi associativi € 989.006- Convegni, riunioni, incontri e partecipazione organi centrali € 38.867- Pubblicazioni (Cooperazione di Credito E.R.) € 8.022- Abbonamenti, rivista nazionale (Credito Cooperativo) € 81.847- Funzionamento Commissioni € 42.381- Altre spese (cancelleria, fotocopie, beneficenza e varie) € 141.334- Iva indetraibile € 674.653

Totale € 1.976.110

C - Proventi ed oneri finanziari

I proventi e oneri finanziari indicati nello schema di Bilancio sono i seguenti:

Punto 15) risulta così costituito:- Dividendi da partecipazioni in imprese collegate:

- Ciscra spa € 133.862

- Dividendi da partecipazioni in altre imprese- Iccrea Holding spa € 16.612

Totale € 150.474

Page 79: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

78

Punto 16) Risulta così costituito:- Interessi attivi da banche € 7.815

Punto 17) Risulta così costituito:- Interessi passivi da banche € 0

D - Rettifiche di valore di attività finanziarie

Punto 19) Risulta così costituito:Svalutazioni di Partecipazioni:- Coperaudit Spa € 54.300

============

E - Proventi e oneri straordinari

Punto 20: Proventi straordinariSono costituiti da:- Sopravvenienze attive per ricavi ed altre partite di competenza di

precedenti esercizi e insussistenze del passivo:- Rimborso Dirigenti Sindacali anno 2013 € 17.738- Progetti finanziati da Fondosviluppo Spa € 32.740- Altre sopravvenienze attive € 161.839

- Rimborso oneri straordinari per interventi F.G.I. € 6.566.769Totale proventi straordinari € 6.779.086

Punto 21: Oneri straordinariSono costituiti da:- Sopravvenienze passive e insussistenze dell’attivo per partite

di competenza di precedenti esercizi € 9.903- Arrotondamenti in euro: in questa voce confluiscono le

piccole differenze dovute all’arrotondamento all’unità di euro dellesingole voci del conto economico

€ 0

- Oneri Straordinari per interventi F.G.I. € 6.566.769Totale oneri straordinari € 6.576.672

Gli Oneri di carattere straordinario per gli interventi F.G.I. sono costituiti dalle somme erogate dalla Federazione a favore del Fondo di Garanzia Istituzionale per le azioni a supporto della soluzione delle crisi di Banca Romagna Cooperativa e della Banca Padovana in conformità a quanto previsto dagli articoli 5 e 7 dello Statuto del Fondo di Garanzia Istituzionale.

Dette somme sono state rimborsate pro quota dalle Bcc associate e figurano per pari importo tra i proventi di carattere straordinario.

Page 80: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

79

In dettaglio gli interventi sono stati effettuati nella seguente misura:- Banca Romagna Cooperativa € 4.791.808- Banca Padovana € 1.774.961

Totale € 6.566.769

Punto 22: Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate.La voce risulta così costituita:+ Imposte correnti, Ires e Irap € 128.011- Imposte anticipate sorte nell’esercizio € 27.500+ Imposte anticipate annullate € 0

Totale in bilancio € 100.511

Ricordiamo che si è provveduto ad iscrivere alla voce 22 del Conto Economico un importo di Imposte dirette a carico dell’esercizio 2015 per euro 128.011 che riteniamo congruo in relazione al presumibile carico fiscale di competenza.

Le imposte differite iscritte nel bilancio al 31.12.2015 sono riepilogate nel prospetto che segue, nel quale sono riportate, rispettivamente, la determinazione delle differenze temporanee che le hanno generate e i relativi effetti fiscali.

Le imposte anticipate sono state iscritte sulle differenze temporanee rilevate tra le componenti del reddito imponibile e le componenti dell’utile civilistico, ipotizzando redditi imponibili futuri Le imposte anticipate sono state iscritte sulle differenze temporanee rilevate tra le componenti del sufficienti a riassorbire tali differenze nell’arco temporale considerato. Le imposte anticipate e differite sono state stanziate sulla base delle aliquote vigenti negli esercizi successivi al 2015.

La tabella sottostante evidenzia tali imposte riferite esclusivamente all’Ires.

Descrizione Anno2016

Anno2017

Anno2018

Anno2019

Anno2020

Totale

A) DIFFERENZE TEMPORANEEIMPONIBILI

- plusvalenze su cespiti - ammortamenti anticipatiTotale differenze temporaneeimponibili (A)

Imposte differite su (A)B) Differenze temporanee deducibili- spese rappresentanza deducibili- spese di manutenzioneeccedenti

- accantonamento a fondo rischi 306.676 306.676- accantonamento costo personale- compensi CdA non ancora corrisposti

Page 81: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

80

Totale differenze temporanee deducili (B) 306.676 306.676Imposte anticipate su (B) 84.336 84.336Differenza tra imposte differite ed imposte anticipate 84.336 84.336

Nel seguito si espone la riconciliazione tra l’onere teorico risultante dal bilancio e l’onere fiscale teorico.

Riconciliazione tra onere fiscale da bilancio e onere fiscale teorico (IRES)

Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancioImporto Aliquota

A) Risultato prima delle imposte 100.511 27,50%B) Imposte sul reddito IRES - onere fiscale teorico 27.640 27,50%- effetto di proventi esenti o non imponibili 87.249 27,50%- effetto di oneri interamente o parzialmente indeducibili 92.447 27,50%- effetto di altre variazioni in diminuzione 29.598 27,50%- effetto di altre variazioni in aumento 20.980 27,50%C) Imposte su reddito IRES - onere fiscale effettivo 24.220D) IRAP onere fiscale teorico con applicazione aliquota nominale

(differenza tra valore e costo della produzione) 159.066 3,90%- effetto di proventi/oneri che non concorrono alla base imponibile 18.381 3,90%- effetto di altre variazioni (101.157

)3,90%

E) IRAP - onere fiscale effettivo 76.290

Riepilogo:- Onere fiscale effettivo di bilancio- IRES 24.220- IRAP 76.290

Totale imposte di competenza dell’esercizio 100.510

Altre informazioni

Operazioni di locazione finanziariaLa società non ha in essere operazioni di locazione finanziaria che comportano il trasferimento al locatario della parte dei rischi e dei benefici, pertanto non vi sono informazioni da fornire ai sensi dell'art. 2427, punto 22, del Codice Civile.

Informazioni sugli strumenti finanziari emessi dalla società e sul fair value degli strumenti finanziari derivatiLa società non ha emesso strumenti finanziari e non detiene strumenti finanziari derivati e, quindi, non vi sono indicazioni da fornire ai sensi dell’art. 2427-bis, primo comma, n. 1, Codice Civile.

Page 82: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

81

Operazioni con parti correlateAi sensi dell’art. 2427 numero 22 bis non si evidenziano operazioni con parti correlate rilevanti non concluse a normali condizioni di mercato.

Accordi non risultanti dallo Stato PatrimonialeNon vi sono al 31.12.2014 accordi non risultanti nella contabilità aziendale.

Informazioni sulle società o enti che esercitano attività di direzione e coordinamento - art. 2497 bis del Codice CivileLa società non è soggetta a direzione o coordinamento da parte di società o enti.

Azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni, titoli o valori simili emessi dalla società, e azioni proprieLa società non ha emesso azioni o titoli di cui all’oggetto e non detiene azioni proprie.

Il presente Bilancio, composto da Stato patrimoniale, Conto economico e Nota integrativa, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell'esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

p. il Consiglio di Amm.neIl Presidente

(Giulio Magagni)

Page 83: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

82

ASS

ET

TO

DE

LL

EPA

RT

EC

IPA

ZIO

NI

DE

LL

AFE

DE

RA

ZIO

NE

RE

GIO

NA

LE

AL

31.1

2.20

15

SOC

IET

A’

Cap

itale

So

cial

eal

31

/12/

2015

Patr

imon

io

nett

o al

31/1

2/20

15

Val

ore

unita

rio

azio

ni o

quot

e

Val

ore

dibi

lanc

io

al

31/1

2/20

14

Var

iazi

oni

+ -

Con

sist

.n.

azi

oni

quot

e al

31/1

2/15

Val

ore

nom

inal

eal

31

/12/

2015

Val

ore

dibi

lanc

ioal

31

/12/

2015

%po

ssed

uta

al

31/1

2/15

Ris

ulta

to20

15

SOC

IETA

’ C

ON

TRO

LLA

TE:

1)C

OPE

RA

UD

ITSp

Ain

liq

uida

zion

ese

de B

olog

na=

==

119.

784

-119

.784

==

==

=

SOC

IETA

’ C

OLL

EG

ATE

:1)

CIS

CR

As.p

.a. s

ede

Vill

anov

a de

l Ghe

bbo

(RO

)

2) C

EDEC

RA

INFO

RM

ATI

CA

BA

NC

AR

IA S

rlse

de B

olog

na

6.37

4.50

0

17.1

05.0

00

=

24.5

65.6

18

€ 6

,71 =

704.

452

7.03

1.90

9

= = .

199.

496 =

1.33

8.61

8

6.95

5.50

0

704.

452

7.03

1.90

9

21,0

0%

40,6

6%

utile

utile

ALT

RE

SO

CIE

TA’:

1) I

CC

REA

HO

LDIN

G

s.p.a

. Rom

a

2) E

.C.R

.A. s

.r.l.

Rom

a

3)A

CC

AD

EMIA

BC

CSo

ciet

àC

onso

rtile

p.a

. –Se

de R

oma

4)IR

ECO

OP

Emili

a R

omag

nasc

rlse

de B

olog

na

5) B

cc E

nerg

ia –

Con

sorz

io d

el

Cre

dito

Coo

pera

tivo

per i

Se

rviz

i Ene

rget

ici -

Sede

Rom

a

6)B

cc R

etai

l -So

ciet

àC

onso

rtile

r.l

.-Se

de M

ilano

1.15

1.04

5.40

4

104.

000

800.

000

575.

296

187.

500

1.00

0.00

0

=

2.01

3.18

3

499.

978 =

234.

061

809.

948

€ 51

,65 =

€10

0,00

€ 25

,82

€1.

500 =

1.32

5.48

7

1.03

3

7.20

4

25.9

23

1.50

0

1.00

0

= = = = = =

25.5

57 =

160

2.00

0 1 ==

1.32

0.01

9

1.04

0

16.0

00

51.6

40

1.50

0

1.00

0

1.32

5.48

7

1.03

3

7.20

4

25.9

23

1.50

0

1.00

0

0,11

%

1,00

%

2,00

%

8,98

%

0,80

%

0,10

%

utile

utile

utile

perd

ita

utile

perd

ita

TO

TA

LE

9.21

8.29

2-1

19.7

849.

685.

317

9.09

8.50

8

Page 84: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

83

Relazione di certificazione

Page 85: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

84

Page 86: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

85

Page 87: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

86

Page 88: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

87

BCC 2015Fondi

intermediati

Raccolta diretta Dep. PCT e

ObbligazioniImpieghi

propri tot.N.

Dipend.N.

SportelliBanca Parma 9.010 2.759 0 12 1BCC Vergato 144.171 85.070 69.852 26 4BCC Sarsina 156.643 121.146 89.911 26 5BCC Alto Reno 266.530 141.352 125.972 44 7BCC Monterenzio 354.994 184.084 171.100 48 7C.C. Reggiano 537.994 382.143 359.850 91 10BCC Gatteo * 542.438 385.394 369.329 88 9BCC Romagna Occident. 564.442 418.201 382.089 94 12BCC Castenaso 582.234 370.688 354.196 92 8BCC Cesena e Ronta * 635.576 455.669 403.692 121 18BCC Sala di Cesenatico 656.548 394.119 382.530 90 9Banca Centro Emilia 767.484 507.096 455.195 124 17BCC Valmarecchia ** 885.311 534.963 348.038 94 15Banca di Rimini ** 924.723 612.612 585.884 147 17BCC Romagna Est 1.123.499 739.169 694.399 162 19Banca di Forli' 1.330.410 862.757 900.439 174 22Banco Emiliano 1.706.436 1.251.611 1.143.615 271 40Banca Malatestiana 1.790.503 1.075.675 964.622 232 28EmilBanca 3.029.461 1.837.083 1.719.923 437 46CC Ravennate e Imolese 3.179.156 2.336.492 1.885.767 447 47TOT. REGIONE 19.187.564 12.698.083 11.406.402 2.817 341

* dall’1.1.2016: Credito Cooperativo Romagnolo

** dall’1.1.2016: RiminiBanca

Page 89: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

stampato su carta riciclata 100% Cyclus Offset

Page 90: Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015 ORGANI SOCIALI Consiglio Presidente MAGAGNI Giulio * Vicepresidente RICCI Secondo* Consiglieri ACCORSI Giuseppe ALESSANDRINI Alfredo BABBI

Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2015

46a Assemblea Ordinaria dei SociBologna - 20 giugno 2016