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Relazione e Bilancio dell’Esercizio 2012

43ª Assemblea ordinaria dei SociSarsina - 24 giugno 2013

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Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna

Consiglio di Amministrazione al 1.6.2013

MAGAGNI Giulio PresidenteBUDA Pierino Vicepresidente VicarioRICCI Secondo VicepresidenteACCORSI Giuseppe ConsigliereBARAGHINI Valter ConsigliereBARTOLOMEI Bruno ConsigliereCAVALLI ENRICA ConsigliereCIMATTI Luigi ConsigliereFIORI Viviano ConsigliereFRISONI Cesare Consigliere

GALASSI Gabriele ConsigliereGIANNINI Alberto ConsigliereGUIDI Giuseppe ConsigliereMAFFEI Carlo ConsigliereMARGINI Andrea ConsigliereMIOLI Augusto ConsigliereRAVAGLIOLI Domenico ConsigliereSALOMONI Andrea ConsigliereSINTINI Nazario ConsigliereVINCENZI Patrizio Consigliere

MAGAGNI Giulio PresidenteBUDA Pierino Vicepresidente VicarioRICCI Secondo VicepresidenteBARAGHINI Valter ConsigliereCAVALLI ENRICA Consigliere

CIMATTI Luigi ConsigliereFIORI Viviano ConsigliereGALASSI Gabriele ConsigliereRAVAGLIOLI Domenico Consigliere

Comitato Esecutivo

PULA Fabio PresidenteALBERTINI Ezio Sindaco effettivoALBANI Giovanni Sindaco effettivo

Collegio Sindacale

PINZA Roberto PresidentePAOLUCCI Luigi Filippo EffettivoGRASSI Piergiorgio Effettivo

Probiviri

QUADRELLI Daniele Direttore GeneraleCATTANI Valentino Vice Direttore VicarioPOLLICE Stefano Vice Direttore

Direzione

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Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna

Dipendenti al 1.6.2013

QUADRELLI Daniele Direzione

CATTANI Valentino Vice Direzione V.

POLLICE Stefano Vice Direzione

ALTIERI Andrea

ANNUNZIATA Nunzia

ARENA Carmen

ARRAS Elsa

BENINCASA Gianluca

BERNAGOZZI Claudio

BLESI Santina

BOSCHETTI Giulia

BUGELLI Stefano

BURZI Gloria

CALZONI Giovanni

CAMPRI Bruno

CAZZOLA Silvano

CLEMENTI Andrea

CO’ Cinzia

DEL BUONO Pasquale

DEL MAGNO Stefano

FABBRI Paolo

FELICANI Andrea

FRANCHI Stefano

GIANNUZZI Francesco

GRANDI Paola

GUGNONI Paolo

GUIDUCCI Carlo

MELEGA Paolo

MENGOLI Laura

MICCOLI Mattia

MOI Antonio

MONORITI Giovanni

PAGNONI Francesco

PALMIRANI Piero

PARADISI Giuseppe

PARMEGGIANI Biancamaria

PIANA Angela

PORTO Irene

TROMBETTA Fabiana

TROMBETTI Alessandro

VALENTINO Maria

VERATTI Angela

ZALAMBANI Roberto

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Sommario

Relazione del Consiglio di Amministrazione al bilancio chiuso al 31 dicembre 2012 . . . . 7

Relazione del Collegio Sindacale al bilancio chiuso al 31 dicembre 2012 . . . . . . . . . . . . 61

Bilancio chiuso al 31 dicembre 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67

Nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73

Relazione di certificazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

Statistiche 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

Elenco Banche di Credito Cooperativo associate e relative filialiin attività al 30 settembre 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

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Relazione del Consiglio di Amministrazioneal bilancio chiuso

al 31 dicembre 2012

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PREMESSA

Cari colleghi cooperatori, gentili ospiti, gentile Direttore della Banca d’Italia di Bologna Dott. Trimarchi, gentile direttoredella Banca d’Italia di Forlì Dott. Magrini.

Vi porgo un cordiale saluto e rappresento la nostra gratitudine per la presenza a questa assemblea di bilancio.

Il luogo nel quale svolgiamo oggi l’Assemblea è particolarmente significativo. Ci troviamo infatti all’interno del teatroSilvio Pellico, inaugurato l’8 gennaio 1912 con la denominazione di “teatro cattolico”.

Proprio qui, su questo palco, il 27 gennaio di cent’anni fa, venne costituita la Cassa Rurale di Depositi e Prestiti diSarsina, divenuta nel 1938 Cassa Rurale ed Artigiana e dal 1993 Banca di Credito Cooperativo, mantenendo la stessadenominazione di località e la stessa proprietà diffusa.

Firmarono l’Atto costitutivo diversi sacerdoti, e poi agricoltori e possidenti ma anche artigiani di varie categorie profes-sionali anticipando un fenomeno tipico dei decenni successivi: il progressivo inserimento di piccoli imprenditori titolari diaziende famigliari nella cooperazione di credito.

La media e alta vallata del Savio furono la culla di numerose, micro realtà mutualistiche e solidaristiche delle quali dalsecondo dopoguerra a oggi la Banca di Credito Cooperativo di Sarsina è diventata una diretta e solida continuazione.

Salutiamo e celebriamo quindi, come credito cooperativo emiliano romagnolo e nazionale il centenario della Banca diCredito Cooperativo di Sarsina.

Il bisogno ha generato le Casse Rurali ed Artigiane ora Banche di Credito Cooperativo, esso unitamente al grande afflatoideale e valoriale ed alla passione degli uomini che vi hanno lavorato, è alla base del successo delle BCC, non dobbiamodimenticarlo in questi anni in cui si profilano nuovi bisogni nei nostri territori.

UN ANNO DOPO

È trascorso poco più di un anno dai violenti terremoti che hanno sconvolto aree e comunità della nostra regione.

Passato il primo momento di sconcerto, affrontato il dolore, i lutti e le ferite, le nostre comunità si sono rimboccate le mani-che ed hanno cominciato innanzitutto l’opera di ricostruzione del sistema produttivo e degli assetti istituzionali scolastici.

Nonostante e malgrado le difficoltà burocratiche enormi, le incertezze delle norme, il ritardo degli aiuti economici pub-blici, è iniziata una nuova fase di sviluppo che, potrà essere sicuramente sorretta dalle effettive erogazioni economichepreviste dagli interventi statali e regionali.

Vi è stato un moto collettivo che ha costituito la base per riprendere le speranze e costruire fattivamente ciò che eraandato distrutto.

Vi sono anche contraddizioni che spiegano bene il nostro Paese e che vanno superate: si possono tassare ad esempio icontributi erogati per il terremoto?

Ciò che è stato importante e lo è tuttora è stata la consapevolezza che il sisma aveva colpito una delle aree produttivepiù importanti del Paese con la presenza di distretti produttivi, come il biomedicale, di rilevanza internazionale; da noiper la prima volta in Italia è avvenuto un terremoto industriale

Nell’area del cratere si produce circa il 2% del Pil nazionale, 19,6 miliardi di ricchezza nel 2011 e 12,2 miliardi di eurodi esportazioni.

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Il valore aggiunto perso a causa del sisma si stima in 3,1 miliardi di euro.

Oltre al biomedicale è stato fortemente colpito il tessile, abbigliamento e il settore agricolo e zootecnico, l’intero settoreagro industriale deve fare fronte a danni stimati a 2,4 miliardi di euro circa.

Il credito cooperativo dell’Emilia Romagna in stretta collaborazione con Federcasse e il movimento nazionale dellacooperazione di credito, ha coordinato immediatamente alcuni primi interventi e iniziative a supporto della clientela divaste aree ad alta vocazione imprenditoriale; interventi ulteriori e più strutturati sono avvenuti con il coordinamento delCommissario Straordinario e delegato alla ricostruzione e Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Erraniche qui si coglie l’occasione di ringraziare fortemente, unitamente all’Assessore per lo sviluppo economicoGiancarlo Muzzarelli per la straordinaria attività ed impegno.

L’intero sistema bancario regionale ha operato con straordinaria attenzione e prossimità, nei territori del terremoto.

Le prime iniziative hanno riguardato interventi urgenti finalizzati alla ripresa del tessuto produttivo e sociale. Il sistemadel credito cooperativo dell’Emilia Romagna, a supporto della BCC associata Banca Centro Emilia (durissimamente colpi-ta dal terremoto) ed Emilbanca, con il sostegno del gruppo bancario Iccrea ha messo a disposizione un plafond comples-sivo di 170 milioni di euro per interventi urgenti finalizzati alla ripresa.

Dal 23 maggio 2012 il credito cooperativo italiano ha attivato inoltre a favore delle popolazioni colpite, un raccolta didanaro che ora assomma a 1.500.000 euro, che sarà utilizzata per interventi nel territorio entro l’estato 2013.

In coordinamento con Federcasse e in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano, guidato da unesponente del sistema del credito cooperativo e di Confcooperative regionale Giuseppe Alai, Presidente della BancaReggiana, si è dato vita all’iniziativa “Rimettiamola in forma” per l’acquisto di parmigiano reggiano a prezzo di merca-to. Alla sua conclusione l’iniziativa ha permesso la vendita di oltre 16.500 chili per un importo di oltre 221.000 euro.

A questa iniziativa è stata abbinata una seconda iniziativa “Un euro per rinascere”.

A queste iniziative coordinate a livello regionale/nazionale si vanno necessariamente ad aggiungere le tante altre iniziati-ve spontanee di singole BCC della regione e non.

NUOVO POLO SCOLASTICO A CORPORENO DI CENTO

Di grande rilievo, va ricordata l’iniziativa impegnata nella rinascita di un nuovo polo scolastico a Corporeno di Cento.Cento, nel Ferrarese, è stato uno dei comuni più colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012. Il mondo dell'edilizia scolasticane è uscito a pezzi: su 26 edifici scolastici, solo 5 sono risultati agibili. L'amministrazione comunale ha affrontato il problema-scuole preferendo rinunciare a soluzioni di fortuna (container o moduli), troppo costose e non ammortizzabili, privilegiandosoluzioni ad altissimo contenuto tecnologico-impiantistico, in grado di garantire la disponibilità dei manufatti in tempi brevi.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo alcune imprese del territorio e la locale Banca di Credito Cooperativo“Banca Centro Emilia” hanno fatto fronte comune dando vita ad un'organizzazione in grado di partecipare in modosinergico alla rinascita della città e della sua comunità. “Centro Emilia Terremoto 2012”, società costituita da Abk,Andalini, Cigaimpianti, Elektrosistem e Itl Consulting, nasce a pochi giorni dagli eventi sismici con uno scopodichiarato: costruire il polo scolastico di Corporeno.

L’operazione è stata finanziata da Iccrea Bancaimpresa con l’intervento di un pool di 13 BCC dell’EmiliaRomagna a cui si aggiungono altre 4 BCC fra i “Benefattori”. L’intero progetto è costato circa 7 milioni di euro.Così ultimata, la struttura scolastica e stata consegnata al Comune di Cento in attesa che lo stesso Comune riceva i con-tributi promessi a fondo perduto da parte della Regione, dello Stato e anche della Unione Europea finalizzati all’indi-spensabile ricostruzione degli istituti scolastici. 9

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Il nuovo plesso scolastico sviluppa su una superficie complessiva di oltre 15.000 metri quadrati (mq), l’area edifi-cata è pari a 6.200 mq e comprende 3 corsi di scuola elementare per un totale di 15 aule di insegnamento + 13 aulecomplementari e 3 corsi di scuole medie, per un totale di 9 aule di insegnamento e 10 aule complementari, oltre ad unazona refettorio (circa 300 mq) , una palestra (mq. 620) e gli uffici di direzione.

Il plesso scolastico di Corporeno, tirato su a tempo di record in soli 78 giorni e in grado di ospitare oltre 700 alun-ni, è stato inaugurato Domenica 28 ottobre alla presenza del Commissario straordinario e Presidente della RegioneEmilia-Romagna Vasco Errani, del sindaco del Comune di Cento Piero Lodi, del presidente della Provincia di FerraraMarcella Zappaterra, del vicario generale dell’Arcidiocesi di Bologna Giovanni Silvagni, del presidente di Iccrea HoldingGiulio Magagni.

PROTOCOLLO CON CONFCOOPERATIVE EMILIA ROMAGNA

Nel mese di agosto 2012 è stato sottoscritto un protocollo di intesa (plafond complessivo 10 milioni) per la concessionedi finanziamenti agevolati alle imprese e cooperative agricole per contribuire al riscatto economico e sociale del territorionell’area colpita dal sisma.Obiettivo del finanziamento di assicurare liquidità alle imprese agricole associate per l’anticipo dei prodotti conferiti.

LA MORATORIA VOLONTARIA

Sempre d’intesa con il Commissario straordinario e la Regione le banche operanti nell’area del cratere, in collaborazionecon ABI, hanno volontariamente prorogato la moratoria riguardante la sospensione dei mutui “ope legis” scaduta alnovembre 2012, in un primo momento al 30 giugno 2013, e nel mese scorso, d’intesa con le associazione degli impren-ditori e dei consumatori, l’hanno estesa fino al 31 dicembre 2013.

LE MISURE PER LA RICOSTRUZIONE

Il Commissario straordinario e la Regione hanno dovuto operare nell’ambito di un contesto nazionale privo di leggi spe-cifiche relative alle calamità’, dovendosi confrontare con ben due Governi diversi, e nell’ambito di un contesto economicointernazionale non certo favorevole per il nostro Paese.

Ciò ha certamente allungato i tempi di compiuta efficacia delle misure messe in campo sia con Cassa Depositi e Prestiti,che con Fondi Europei, ma in questi ultimi mesi la macchina operativa sta cominciando ad andare a pieno regime, pur inun clima ancora di parziale diffidenza.

Gli strumenti previsti e messi in campo sono diversi: di seguito una sintesi dei principali.

• Contributi a fondo perduto per la ricostruzione (Mude - Cambiali Errani): fino al 100% del valore riconosciuto per ilripristino dell’immobile; fino all’80% per impianti e attrezzature; fino al 50% per le scorte gravemente danneggiate;fino al 50% per le delocalizzazioni.

• Oltre 72,8 milioni di euro, messi a disposizione dall’Inail, per imprese che abbiano carenze strutturali nei capannoni eper i quali occorra intervenire per aumentarne la sicurezza, anche attraverso interventi di miglioramento sismico.

• Crediti d’imposta: per le assunzioni sono previsti 5 milioni di euro entro il 2013, mentre per le spese di investimen-to sono 10 milioni per ciascuno degli anni 2013-14-15, operativi con i decreti in corso di adozione.

• Fondo per il credito agevolato per le grandi imprese, in attesa di decreto attuativo e credito agevolato per le Pmigià operativo per la parte non finanziata con contributo a fondo perduto.

• Sostegno delle aziende agricole e agro-industriali: ammontano a complessivi 99 milioni di euro le risorse aggiun-10

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tive previste con l’integrazione al Programma di Sviluppo rurale.• Contributi per la delocalizzazione temporanea delle imprese commerciali, artigianali, professionali e di servizio e

per l’attività di promozione e animazione per 12,3 milioni di euro grazie all’utilizzo del contributo di solidarietà dellealtre regioni del centro nord alle risorse europee per la competitività.

• Con lo stesso contributo di solidarietà, anche 20 milioni di euro per lo sviluppo innovativo delle imprese e per lasede del nuovo tecnopolo dedicato a ricerca industriale e incubazione d’impresa.

• Contributi per il sostegno della ricerca nelle imprese: 50 milioni di euro per le imprese dell’area, con provvedi-menti in corso di emanazione che comprendono sia progetti delle piccole e medie imprese, che grandi progetti diricerca per il rafforzamento delle filiere con contributi fino al milione di euro.

• Fondo di liquidità, pari a 6 miliardi, per il pagamento di imposte, contributi e premi assicurativi a favore di imprese elavoratori.

• Delibera del Consiglio del Ministri del 31 gennaio 2013 per lo spostamento al 30 settembre 2013 della data di appro-vazione dei bilanci delle società di capitali danneggiate. Il provvedimento è propedeutico all’approvazione di unanorma di legge che consenta di distribuire le perdite del 2012 su cinque annualità.

• È stata introdotta con provvedimento di legge la detassazione dei contributi ricevuti per la riparazione e ricostru-zione delle attività produttive.

• Con delibere dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas sono state introdotte agevolazioni pari in media al 20% perdue annualità (maggio 2012/maggio 2014) per le tariffe acqua, gas, energia elettrica.

Per quanto attiene le imprese, all’inizio di maggio i dati principali sono i seguenti:

• sono state 1.057 le imprese che hanno già richiesto contributi per la delocalizzazione temporanea, in particolareall’interno delle 21 ‘aree’ individuate dai Comuni per un ammontare di contributi per gli interventi privati e pubblicipari a 15 milioni di euro.

• sono state 386 le domande presentate dalle aziende agricole per il ripristino del potenziale produttivo agricolodanneggiato compresi i ricoveri temporanei per un ammontare di contributi richiesti pari a 27,5 milioni di euro.

• sono state 138 le domande sui fondi Inail, per gli interventi di rimozione delle carenze strutturali dei capannonisulla prima finestra chiusa all’8 aprile per 5,5 milioni di euro di contributi; il bando è di nuovo aperto.

• le domande di contributo per gli interventi di ripristino e ricostruzione di immobili ad uso produttivo, commer-ciale, uffici e depositi ubicati in edifici (Mude) sono 840 per un importo di oltre 65 milioni di euro, di cui oltre 18milioni già pagati; il sistema delle BCC ha già ricevuto nell’ambito Mude, 26 Cambiali Errani per un importo di 2,5milioni di euro, di cui 788.000 erogati.

• sono 160 le domande presentate sulla piattaforma Sfinge (Imprese).

Per comprendere bene la natura degli emiliani ricordiamo un semplice fatto: la regione aveva invitato le imprese adandare “oltre il terremoto”, a pensare ad investimenti ulteriori, ritrovando un piccolo capitolo di spesa per 15 milioni dirisorse, a questa sollecitazione 1.209 imprese hanno presentato domande per investimenti pari a 390 milioni di euro!

La Federazione regionale ha partecipato fin da subito a tutte le riunione organizzate dalla Regione, seguendone il per-corso di costruzione legislativa atto a realizzare le misure finanziarie per la ricostruzione, sia in termine di accordi regio-nali, che con Cassa Depositi e Prestiti.

ALTRE INIZIATIVE COORDINATE DA BANCA CENTRO EMILIA

Grazie al generoso contributo offerto dalla Federazione delle BCC del Friuli Venezia Giulia si è reso possibile il tra-sferimento della Filiale di Mirandola, pesantemente danneggiata dal terremoto, nei nuovi locali di ViaCirconvallazione Nord 46/48, in tempi relativamente brevi.

Le generose donazioni provenienti dalla Federazione delle BCC della Campania e dalla BCC dell’Alto Reno hannoconsentito l’acquisto degli arredi scolastici e delle modernissime tecnologie per la didattica di cui è dotato il “nuovoplesso scolastico di Corporeno”. 11

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Banca Centro Emilia ha emesso due prestiti obbligazionari etici, garantiti dal Fondo di Garanzia degliObbligazionisti delle BCC, dando la possibilità ai propri risparmiatori di offrire un proprio contributo di solidarietà. Fragli acquirenti la BCC dell’Alto Reno.

Rispondendo all’appello del Sindaco di Cento, Banca Centro Emilia in collaborazione con la BCC di Caraglio, ha acqui-stato una tensostruttura e ha allestito un Centro Ricreativo estivo per ragazzi dai 4 ai 12 anni. In seguito la tenso-struttura è stata affidata alla Protezione Civile poiché compresa nel progetto “Colonna Mobile Nazionale”.

Le due BCC venete della Marca e di Marcon sono state protagoniste in collaborazione con Banca Centro Emilia dialtrettante iniziative di solidarietà a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, a Conegliano Veneto il 20 luglio ea Marcon Venezia il 6 ottobre 2012.

La Federazione delle BCC dell’Emilia Romagna è intervenuta nel 2012 ed anche per tutto il 2013 nei confronti dellaconsorella Banca Centro Emilia, duramente coinvolta nel terremoto, abbuonando i contributi e i costi dei servizi per idue anni, che sono stati ricaricati sulle altre BCC dell’Emilia Romagna.

DENTRO E DOPO LA CRISI

L’uscita dalla crisi sembra ancora lontana, pesano su di noi le difficoltà dell’economia reale.

I tratti più eclatanti e caratterizzanti della crisi sembrano perdurare: la chiusura di aziende, la difficoltà del sistema dellepiccole e medie imprese, la moria delle piccole aziende del sistema commerciale, la forte crisi da indebitamento di impre-se un tempo vitalissime, la gravissima situazione del settore immobiliare e delle costruzioni.

Sembra di essere di fronte ad uno sgretolamento del sistema imprenditoriale, alla frantumazione del sistema di sviluppo natonel dopoguerra, tutto ciò genera smarrimento, una dimensione psicologica collettiva, dominata dalla paura, dall’angoscia.

Esiste una preoccupazione abbastanza generalizzata, circa il possibile declino del nostro intero sistema di vita, così comesi è venuto a creare ed evolvere dal dopoguerra in poi.

Un percorso doloroso segnato anche da vere e proprie tragedie umane, anch’esse segnate dalla paura di perdere il pro-prio posto di lavoro, la propria azienda, il frutto dei sacrifici di decenni e decenni di attività; la ricchezza delle famiglieitaliane viene messa alla prova: la crisi ha prodotto anche tanti debiti e con essa la necessità di farvi fronte, di prevenirel’esclusione sociale, di fare fronte all’insolvenza, di mettere assieme una nuova funzione assicurativa come paracadutesociale e una nuova prevenzione, ma allo stesso tempo la necessità di incentivare nuove assunzioni di rischio che stimoli-no la domanda.

Occorre ricordarsi in questa fase, come la razionalità perfetta sia impossibile per gli umani e se la crisi è anche l’effettodi un eccesso di ottimismo, di illusione del controllo della conoscenza, di sovrastima delle capacità ad esempio del siste-ma finanziario, sia altrettanto necessario evitare un eccesso di pessimismo che costituirebbe una spirale negativa.

A fronte di ciò la politica è chiamata a dare certezze, assumere decisioni necessarie che favoriscano la ripresa dello svi-luppo del Paese; le problematiche della disoccupazione giovanile e dell’eccessivo carico fiscale che grava sulle imprese esul lavoro sono temi che richiedono risposte pressanti. Le difficoltà delle famiglie italiane sono elevatissime. La pubblicaamministrazione deve tornare a pagare completamente i propri debiti dando certezze agli imprenditori, artigiani, com-mercianti che gli hanno fornito beni / servizi.

Tocca al sistema dei partiti, al Governo, assicurare un quadro di stabilità e di prospettiva.

Ma è un compito di tutti, compreso il sistema bancario e il credito cooperativo, dare speranza ad un futuro posi-tivo, anche nella consapevolezza che occorrerà tempo per creare una vera svolta.12

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Deve esservi la consapevolezza che è necessario bandire ogni forma di depressione e di pessimismo, perché da esso nonnasce nulla di buono, bisogna evitare ogni strategia opportunistica e il ripetersi di errori cognitivi, bisogna incentivaree accompagnare ogni sforzo e ogni attività che genera la creazione di risorse e nuova occupazione, bisogna ritrovareun nuovo equilibrio tra sviluppo e stabilità del sistema.

LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO

In un recente quaderno di Banca d’Italia alcuni studiosi e ricercatori hanno esaminato la situazione del credito coo-perativo alla sfida di Basilea3: le tendenze, gli impatti e le prospettive.

Nell’incipit del documento si afferma che le BCC sono “attori centrali nel settore bancario italiano”, e si evidenzia “laprofonda conoscenza del territorio e la capacità di valutazione dei progetti imprenditoriali che hanno contribuito neltempo a rendere questi intermediari importanti interlocutori per piccole, medie e micro imprese, e come l’adesionenon ha impedito al modello di business delle BCC di evolversi gradualmente, ampliando la propria offerta di prodotti eservizi”.

Un riconoscimento importante riservato al ruolo storico ricoperto dalla cooperazione di credito nel nostro Paese.

Il documento ricomprende poi, una ricostruzione storica dell’ultimo decennio, anche alla luce della crisi intervenuta nel2007, riprendendo temi e problematiche già poste a suo tempo dalla Dott.ssa Anna Maria Tarantola nel 14° congres-so nazionale del credito cooperativo a Roma il 9 dicembre 2011 e successivamente dal Governatore Ignazio Visco nelsuo intervento alla presentazione del volume “Civiltà dei borghi: culla di cooperazione” il 20 novembre 2012.

Da questa pluralità di interventi emerge, per noi, una nitida constatazione riassuntiva che potremmo cosìdefinire: “siete stati bravi, il modello ha funzionato, ma la crisi ha messo allo scoperto difficoltà non con-giunturali, necessità impellenti di intervento sul modello stesso, sull’organizzazione delle banche, a fronte diun contesto operativo più complesso e competitivo del passato”.

Dagli interventi citati emergono alcune condizioni peculiari attuali del credito cooperativo: la difficoltà di generare red-dito, una struttura dei costi troppo rigida, l’indebolimento della capacità di autofinanziamento e il progressivoaumento del rischio di credito, che rappresentano elementi critici in prospettiva anche sul piano patrimoniale.

Inoltre occorre tener di conto delle riflessioni dello stesso Governatore: “Nelle BCC il passaggio al nuovo modello dioperatività non è stato sostenuto dalla revisione dei meccanismi di governance, necessari a fronteggiare l’ac-crescersi dei rischi, restano ricorrenti alcuni aspetti di debolezza che è urgente rimuovere e sui quali è altal’attenzione della vigilanza sul piano dei controlli e dell’azione di intervento: competenze non sempre ade-guate degli esponenti aziendali e scarso rinnovo degli organi collegiali, fattori che facilitano il consolidarsi diposizioni “egemoni”; basso grado di incisività e indipendenza dei collegi sindacali. Modelli gestionali e proce-dure inadeguati hanno in diversi casi pregiudicato l’utilizzo efficace e virtuoso dei vantaggi di conoscenzaderivanti dalle strette relazioni delle BCC con i propri soci-clienti, favorendo scelte allocative inefficienti”.

Ciò che ci viene detto reiteratamente dalla vigilanza noi lo conosciamo bene, nella grande maggioranza delle nostrebanche è forte la consapevolezza di questi limiti e difficoltà. Qualcuno è già in cammino per modificare la propria situa-zione.

Non è in discussione il nostro ruolo economico e sociale nei territori dove operiamo e nemmeno si può metterein discussione il fatto che le banche di credito cooperativo italiane abbiano svolto un ruolo molto importante e disostegno all’economia reale e alle piccole medie imprese in questi anni di dura crisi.

Spesso nei territori ci siamo trovati a dover far fronte a una forte contrazione dei prestiti a cui abbiamo dedicato consi-derevole attenzione, continuando ad impiegare e facendoci carico di un sostanziale sacrificio, mediante il quale peraltro 13

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si è continuato a creare coesione e sostenibilità nelle comunità locali, ma introiettando una cospicua quantità di sofferen-ze derivata anche da una inadeguata selezione del credito.

Il prezzo pagato dalle nostre BCC alla crisi economica, alla difficoltà degli imprenditori e delle famiglie, è pesante, comesi vedrà anche nella parte dedicata al risultato economico 2012 per le BCC dell’Emilia Romagna.

Non vi è dubbio che il tempo sta scadendo, per mettere mano, ancora con più decisione, a quelle che sono le nostre diffi-coltà ormai strutturali, si tratta di aprire una vera nuova fase di cambiamento.

Ritardare ancora gli interventi, per molte BCC potrebbe non essere più sostenibile.

Occorre essere consapevoli e praticare strade nuove, non basta più un’attività di semplice manutenzione,bisogna rivedere la rete di filiali, la rete del sistema, bisogna introdurre un forte ricorso alla banca online,bisogna razionalizzare i sistemi informativi, creare maggiori sinergie e compenetrazione tecnico-organizzati-va tra i vari soggetti del sistema, accentuare la dimensione imprenditoriale, aumentare il ricorso alle connes-sioni delle reti informatiche, ridefinire l’equilibrio complessivo del sistema, a fronte dei mutamenti interve-nuti nei mercati bancari e nella società italiana.

È una sfida di contenimento di costi, ma non solo, è infatti prima di tutto una sfida di idee nuove e di culturaassai complessa e impegnativa, perché occorre allo stesso tempo mutare salvaguardando le differenze positive dellanostra storica esperienza e ricercandone delle nuove.

Una sfida che riguarda tutti i soggetti del sistema e in cui è prioritario il fattore tempo, ovvero si deve averel’esatta cognizione che non abbiamo più a disposizione uno spazio temporale illimitato.

È infatti proprio del modello che dovremo avere il coraggio di parlare, cercando di comprendere se, per vivere questotempo, e continuare a svolgere il ruolo di protagonisti positivi a sostegno di famiglie, di artigiani, piccole e medie impre-se, per potere continuare a sostenere le comunità locali in cui siamo insediati, sia necessario mettere mano ad un model-lo, che è stato sì virtuoso per molto tempo, ma che oggi è alle corde e mostra forti inefficienze organizzative - ope-rative e autonomie esasperate non più accettabili.

Nel primo autunno organizzeremo un Convegno interno, aperto alle altre Federazioni Regionali e magari d’intesa conalcune di esse sul futuro modello del Credito Cooperativo.

IL RUOLO DELLE STRUTTURE ASSOCIATIVE CENTRALI

Nella ridefinizione dei compiti e delle funzioni assai delicato ed importante è il ruolo che deve giocare Federcasse.

Non vi è dubbio che se tutta la rete associativa deve modificare i propri comportamenti, Federcasse è al centro di taleprogetto sul versante associativo, essa è un centro di guida, impulso e orientamento, ma non può e non deve faretutto.

Siamo consapevoli della delicatezza del momento, del fatto che la crisi che riguarda le BCC, rende tutto molto problema-tico e richiede anche interventi urgenti. Nella fasi di cambiamento non sempre tutto è chiarissimo e l’orizzonte spesso sipresenta più opaco del dovuto, tuttavia è proprio in queste fasi che occorre darsi obiettivi chiari e un ordine di prio-rità degli interventi, noi collaboreremo con le strutture centrali per dare vita a un progetto, che anche nella dialettica,costruisca e definisca strutture comuni e un unico disegno prospettico.

L’essenzializzazione dei compiti deve essere ispirata da effettivi principi di sussidiarietà per i quali l’intervento alivello territoriale e federale regionale deve essere effettuato in caso di inadeguatezza-impossibilità-incapacità delle strut-ture federative regionali di svolgere il proprio compito definito statutariamente.14

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Le attività dei fondi (Fondo Garanzia dei Depositanti – Fondo Obbligazionisti e Fondo Istituzionale) devono essereimmaginate in una logica più stringente in cui il peso delle garanzie, come già rilevammo l’anno scorso, rischia didiventare, in qualche caso, insopportabile per le BCC e potrebbe travolgere tutto il sistema.

È già stato detto come tale peso sia già divenuto inaccettabile, quando rischia di premiare il moral hazard, i conflitti diinteresse, il tentativo di scaricare comportamenti inadeguati e scorretti se non fraudolenti sul sistema.

La costituzione del FGI, con tutto il suo portato economico e con l’introduzione di meccanismi di salvaguardia e prote-zione, sollecita una riflessione pragmatica sulla praticabilità effettiva di tale strumento in tempi economici difficilicome questi.

Non vi è nessuno in mezzo a noi, che non veda come sia passato ormai troppo tempo dal momento in cui si è pensatoal FGI, che non è di fatto ancora operativo, e nemmeno sappiamo fino in fondo, se lo potrà mai essere veramente.Una responsabilità questa che richiama con grande forza l’intera classe dirigente del credito cooperativo italiano e a cuinon si può sfuggire.

Crediamo che si possa essere convinti, più che mai, che occorra oggi giocare d’anticipo e prevenire le crisi.

Senza voler al momento pensare e immaginare a modifiche istituzionali del FGD che non sono contemplate dalle normativee negli stessi dichiarati della vigilanza, occorre prestare fortissima attenzione alle regole che ci possiamo dare da soli.

In questi anni abbiamo dovuto affrontare, anche in Emilia Romagna, diverse situazioni di crisi, l’esperienza ci hadimostrato come vi siano cause interne che riguardano inadeguatezza nell’attività di indirizzo, gestione e controllo, con-flitti di interesse e inadeguatezza della corporate governance.

La stessa esperienza ci ha insegnato che spesso le Federazioni regionali sono piuttosto disarmate, dal punto divista statutario, per affrontare tali problematiche.

Tutta l’attività da noi svolta sugli statuti, in questi anni, prima delle BCC, anticipando l’attività poi svolta in sede nazio-nale, per la predisposizione dello statuto-tipo delle BCC, e poi delle Federazioni regionali, è spiegabile soprattuttocon le difficoltà e i problemi che in sede locale si sono dovuti affrontare, maturando la convinzione di unapalese assenza di strumenti in grado di prevenire le situazioni di crisi, cogliendo i segnali deboli presenti nelleBCC e mediante strutture e strumenti di internal auditing e della Federazione regionale.

La definizione di una bozza di statuto regionale, dopo mesi di analisi, riflessioni, confronti, anche con eminenti stu-diosi della materia, ha consentito al gruppo di lavoro interno di pervenire ad una bozza di statuto che è stato affidatoalla valutazione di merito di Federcasse.

Nel nuovo statuto sono state introdotte delle norme che tendono a favorire la “Prevenzione delle crisi e la stabilità delleBCC”, attraverso:• la costituzione di parametri di riferimento ed il loro monitoraggio, che utilizzando gli elementi conoscitivi dei fondi e gli

strumenti presenti presso le federazioni regionali, definiscono gli obblighi di ogni singola banca associata, stabilitipreventivamente in un apposito regolamento approvato dall’assemblea ordinaria su proposta del CdA della Federazione;

• nell’oggetto sociale e nell’operatività, all’art. 9 del nuovo statuto “Regolamento dell’attività di internal auditing diverifica e revisione” si definisce una gamma graduale di interventi e di sanzioni nei confronti delle banche ina-dempienti;

• all’art. 14 “Doveri dei soci” si fa specifico obbligo alle BCC di usufruire dell’attività di internal auditing federalee di fornire alla Federazione i piani strategici delle banche circa lo sviluppo territoriale prima di dare attuazione aipiani stessi e di fornire i verbali ispettivi e le altre richieste o indicazioni rilevanti circa il governo della banca inviatedall’autorità di vigilanza.

Sulle tematiche delle nuove regole e del nuovo statuto nel luglio 2012 si è svolto un apposito convegno regionale a cuiha partecipato con proprie relazioni anche Federcasse (Buonacompra di Cento - 21 luglio 2012). 15

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La bozza di statuto è stata approvata dal CdA della Federazione regionale il 4 febbraio 2013.

Noi ci attendiamo, anche attraverso la partecipazione al gruppo di lavoro preordinato da Federcasse, un’attivitàche consenta, in tempi rapidi, l’adozione di uno statuto-tipo più in grado di regolare le attività delle nostre banche, inun contesto in cui le garanzie reciproche, costituiscono un sistema di vincoli e responsabilità, ineludibile per tutti.

In questo tempo di crisi, vi sono questioni che diventano un pezzo importante delle nostre strategie, è il caso delle poli-tiche retributive e contrattuali che devono essere attentamente presidiate con comportamenti e obiettivilineari e predefiniti da Federcasse.

Si tratta di avere presente come di fronte ad una crisi di ricavi non rapidamente superabile, occorra operare sullestrutture dei costi, oggi troppo rigidi, delle nostre BCC.

Il confronto a livello nazionale non può prescindere da una riflessione che assuma una precondizione: il passaggioattuale è molto stretto, le difficoltà delle aziende palesi, nessun trattamento economico - normativo oggi raggiunto, gra-zie allo sviluppo continuo di dieci anni del sistema delle BCC, può ritenersi raggiunto e conservato per sempreoccorre la consapevolezza che senza la necessaria duttilità e flessibilità, tali condizioni possono evaporare rapidissima-mente, con le crisi delle singole banche e di tutto il sistema BCC. Il contesto concorrenziale bancario gode di strumenti,condizioni e potestà ben più adeguate per fare fronte ad esempio al decremento di addetti e sportelli.

La capacità di fermarsi, e se serve di fare un passo indietro, è la capacità dei gruppi dirigenti lungimiranti che creanooggi, di nuovo, le premesse per lo sviluppo di domani e dopo domani.

Federcasse deve essere rigorosa in questo comportamento.

Vanno ricondotte situazioni oggi non più sostenibili: può essere accettato, e lo diciamo solo a mero titolo esempio, chei costi relativi ai permessi ed ai distacchi sindacali, anche grazie ad una normativa nazionale inadeguata, perl’Emilia Romagna, passi da 450.000 euro del 2007 a 950.000 del 2012 negli anni peggiori della crisi?

Sono importi che si commentano da soli, che devono vedere un intervento normativo adeguato a ricondurli in soglieaccettabili, in questi anni di difficoltà economica.

I costi delle rappresentanze sindacali non possono costituire una variabile indipendente.

Identiche osservazioni si potrebbero fare per diversi istituti contrattuali che sono definiti in sede nazionale, ma che inogni caso devono trovare un corrispettivo negli incrementi di produttività a livello locale e a livello di singolaBCC.

Il rinnovo del prossimo CCNL e dei contratti integrativi regionali non potrà non tener conto di tali problematiche e delleesigenze espresse dalle BCC.

Federcasse è anche il luogo dove si esercita un’azione di sana lobby a favore del sistema del credito cooperativo: Bancad’Italia, Consob, Ministeri e Governo, altre autorità indipendenti costituiscono i luoghi in cui esercitare principalmenteuna funzione di rappresentanza e raccordo.

Il livello europeo è un altro luogo sensibile in cui esercitare tale azione, in collegamento con il credito cooperativo euro-peo. È questa un’azione che Federcasse interpreta con attenzione e rigore.

Su molti aspetti che caratterizzano le nostra attuale difficoltà, è possibile esercitare, in sede nazionale, un ruolo innova-tivo, citiamo sempre a mo’ di esempio: • creare le condizioni per favorire una nuova capitalizzazione delle BCC;• attivarsi affinché si possa modificare l’attuale legislazione sui sindaci revisori, che dovrebbe consentire di

costruire dall’interno figure professionali adeguate per contenere il fenomeno del conflitto di interesse;16

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• un sistematico esame e confronto in sede tecnica dell’andamento del credito nelle varie regioni;• accentuare le attenzioni alle modifiche delle normative (vedi ad esempio usura, antiriciclaggio);• definire approcci più pragmatici, sia che si ridefiniscano “i nuovi controlli” o che si affronti il tema della pubblicità e

delle campagne di informazione.

A tutti i livelli è chiesto uno sforzo di essenzializzazione, definendo preventivamente gli ambiti di impegno e un preci-so ordine di priorità, ponendo particolare attenzione ai costi che direttamente o indirettamente si ribaltano sulsistema.

IL SISTEMA INFORMATIVO DELLE BCC ITALIANE

Se la questione dei costi è divenuta un ambito per uno sforzo ineludibile per il credito cooperativo italiano, non vi è dub-bio che la razionalizzazione dei sistemi informativi e dei centri servizi, costituisce una sfida essenziale per lo stesso.

Questa questione ha aperto, in particolare con gli amici del Trentino, una problematica che apparentemente si presentacome insolubile, da una parte essi pensano e credono che chiedere loro una partecipazione ad un disegno nazionale,costituisca una specie di eutanasia o di suicidio assistito, cui non possono e non vogliono prestarsi, dall’altra pezzi rile-vanti del sistema evidenziano come una razionalizzazione dei sistemi informativi sia una via obbligata, per recupe-rare costi e ridare vitalità organizzativa ed economica al sistema ed inoltre la stessa rivisitazione del modello, non puòche passare dalla ridefinizione dell’architettura delle strutture del sistema informativo.

È per noi inoltre evidente, e sempre più problematico, il fatto, che gli amici trentini utilizzino apertamente il sistemainformativo per una concorrenza di Cassa Centrale nei confronti del sistema di servizi e prodotti di Iccrea Holding e dellesocietà da esse controllate, nei nostri territori regionali.

Nessuno può chiedere il suicidio di nessuno, tuttavia è altrettanto vero che non possono esistere spazi di comodità, osi possa immaginare che tutto rimanga pietrificato, uguale a sé stesso.

Questa condizione frutto del passato, ritarda soluzioni di razionalizzazione e omogeneizzazione e aumenta i costi com-plessivi dei nostri sistemi informativi ed imprenditoriali in generale.

Ci chiediamo anche, da emiliano romagnoli, se in questi tempi così difficili sul piano economico, Phoenix possa celebrarebilanci ed utili così vistosi e se non vi sia una contraddizione pesante in tutto ciò.

Siamo consapevoli delle difficoltà ma crediamo, da amici che hanno condiviso una lunga storia che, per questa stessa sto-ria sarebbe opportuno fare passi avanti.

In questi anni la Federazione Emilia Romagna non è stata solo un cliente di Phoenix, ma ha fornito un contribu-to continuo e di rilievo per l’innovazione degli strumenti e delle metodologie resi disponibili alle BCC tramite il sistemainformatico di Phoenix.

Concreta testimonianza di questi contributi sono oggi:• la procedura di budget;• il sistema di marketing strategico;• il sistema di marketing operativo (CRM);• i modelli di calcolo e di proiezione degli assorbimenti patrimoniali in ambito ICAAP;• i modelli per la pianificazione strategica e per l’evoluzione del TIT.

Altri contributi sono già in cantiere per il futuro.

Un ruolo particolare per questi risultati ha avuto la collaborazione con CDS e con Cedecra. 17

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Ci sentiamo quindi con le carte in regola per chiedere che, come è già stato detto per altri ambiti, sia necessario fare unpasso indietro, per tenere i piedi nella propria storia, perché a volte si può ben rinunciare a qualcosa di proprio se ilfuturo è fatto di un migliore percorso comune.

La nostra Federazione è impegnata a lavorare in tale direzione, e a sostenere le strutture che hanno intrapreso un per-corso di razionalizzazione.

LE STRUTTURE FEDERATIVE REGIONALI

Tutte le strutture federative regionali sono dentro una fase di cambiamento, che è in relazione anche alla modificadi Federcasse.

Accanto ad un’azione fondamentale di contenimento dei costi, e proprio in funzione anche di questa, è iniziata unafase di razionalizzazione che dovrà estendersi ulteriormente.

Per quanto ci attiene, oltre alla messa a disposizione del sistema di esperienze, capacità e strumenti nei settori cheriguardano: • le attività di internal auditing e di compliance;• i piani di sviluppo delle banche;• il modello di valutazione e monitoraggio regionale delle banche stesse; • il modello di formazione per le BCC; • il modello di gestione delle paghe e delle risorse umane.

Abbiamo avviato un confronto con la Federazione Toscana per arrivare a creare adeguate sinergie e, a regime, alcuniimportanti servizi unici.

L’obiettivo del confronto con Federtoscana è la ricerca di economie di scala e di scopo, con l’intenzione di migliorarele performance reciproche e scambiarsi le migliori prassi operative e metodologiche, anche per questo abbiamoaderito sperimentalmente al progetto nazionale Kadma con una nostra banca, cercando ove possibile, di integrarequell’importante esperienza organizzativa con lo strumento di SIO gestito da CSD/Cedecra.

Nella ricerca di sinergie, siamo aperti a collaborazioni con le altre Federazioni Regionali, in particolare conquelle limitrofe con l’obiettivo di creare valore per le BCC.

Nelle opere di riorganizzazione e razionalizzazione si modificano equilibri creati in un lungo tempo, per tale ragione èessenziale una forte dose di onestà intellettuale, evitare comportamenti opportunistici, rispettare lo statoeffettivo delle cose, dai livelli di costo reali non fittizi e non drogati internamente da altri componenti, e dai livellieffettivi di efficienza organizzativa funzionale.

Questa premessa è indispensabile per creare una fiducia reciproca e Federcasse anche tramite i suoi consulenti deveessere la prima garante di questo stato di cose.

L’obiettivo deve essere quello di utilizzare il meglio riconoscendolo laddove vi è e promuovendolo dove non vi è.

In questo modo si possono creare o ricreare le condizioni per un percorso effettivamente praticabile, che migliora lasituazione di tutti.

Per ogni organizzazione parlano soprattutto le cose fatte, i risultati ottenuti, l’effettiva propensione al cambiamento, l’a-pertura al nuovo, la disponibilità a lavorare in sinergia, che è precondizione per creare economie e sviluppo.

Come Federazione regionale abbiamo segnato il passo per la definizione del nostro piano di sviluppo 2013-2015, atten-18

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dendo l’attività nostra sullo statuto, l’attività di KPMG sulla Federazione e sulle altre Federazioni, e ora sulla FederazioneItaliana.

Siamo ora in attesa delle ultime risposte per potere predisporre internamente il nostro piano di sviluppo triennaleall’interno del quale esamineremo dettagliatamente gli elementi e i fattori della nostra situazione congiunturale e soprat-tutto di prospettiva evidenziando i compiti che dovremmo fare, individuando le linee orientative per le società regionali,Cedecra in particolare, con la quale la Federazione regionale ha operativamente aumentato la propria inte-grazione, sviluppando nuove sinergie su procedure, nuovi ambiti operativi nei confronti delle BCC ed unamodulata attività di formazione a favore delle nostre aziende.

Osserviamo fin da ora che Cedecra sarà all’interno dei processi di razionalizzazione che abbiamo fin qui, se pure somma-riamente delineato.

In questo anno così difficile, ci sembra particolarmente significativo che si sia riusciti a mantenere intatto l’impiantoformativo regionale, introducendo anche nuovi elementi di organizzazione e innovazione. La collaborazione conSeF ora Accademia BCC è sempre di alto livello e di grande importanza.

Noi continuiamo a pensare che la formazione costituisca, soprattutto in questi tempi, una delle chiavi essenzialiper uscire dalla crisi.

I cataloghi della nostra formazione, quello generale, quello per gli organi collegiali, quello per le attività con le società delgruppo bancario, quello del Cedecra, le nostre attività di alta formazione in economia e gestione del creditocooperativo con l’Alma Mater costituiscono un importante obiettivo da mantenere, migliorare e rafforzare.

375 giornate di formazione per un totale complessivo di 486 giornate di studio – formazione svolte, e comples-sive 7.566 presenze, ci dicono dello sforzo svolto in questi anni, cui non abbiamo rinunciato, nonostante la crisi.

GLI SCENARI MACRO E NAZIONALE

IL MERCATO BANCARIO

Nel corso del 2012 l’offerta di credito ha beneficiato della graduale rimozione dei vincoli di liquidità che gravavano sullebanche italiane, anche grazie alle politiche attuate dall’Eurosistema. L’offerta di finanziamenti è tuttavia ancora frenatadall’elevato rischio percepito dagli intermediari, in relazione agli effetti della recessione sui bilanci delle imprese. I creditideteriorati sono aumentati in misura significativa. Emergono però segnali positivi: la raccolta al dettaglio è in crescita, lecondizioni di liquidità sono migliorate, alcuni intermediari sono tornati a emettere sui mercati all’ingrosso. Il core tier 1e il total capital ratio dei principali gruppi bancari sono aumentati.

In particolare, nel corso dell’anno l’andamento del credito ha risentito della debolezza, sia pure in attenuazione, delladomanda da parte di imprese e famiglie – legata alla congiuntura economica sfavorevole e al peggioramento del mercatoimmobiliare – e di condizioni di offerta ancora tese.

Le informazioni qualitative desunte dalle risposte degli intermediari italiani all’indagine trimestrale sul credito bancario(Bank Lending Survey) indicano che nel terzo trimestre del 2012 i criteri di offerta di prestiti alle imprese sono divenutilievemente più restrittivi, riflettendo un aumento del rischio percepito connesso con il deterioramento delle prospettivedell’attività economica; le inchieste presso le imprese, più recenti, segnalano che negli ultimi mesi le difficoltà di accessoal credito sarebbero rimaste ancora elevate, su livelli inferiori a quelli registrati al picco delle tensioni ma ancora superio-ri a quelli antecedenti la crisi. A novembre 2012 gli impieghi del sistema bancario presentano un tasso di variazione paria -1,9 per cento su base d’anno (+1,8 per cento a fine 2011)1.

191 Fonte: Flusso BASTRA B.I

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Nell’ultimo trimestre dell’anno il costo medio dei nuovi prestiti alle imprese è risalito –dopo una lieve flessione registratanel primo semestre - al 3,6 per cento. L’aumento ha riguardato soprattutto i tassi applicati ai finanziamenti di ammonta-re superiore a un milione di euro.

Con riguardo alla qualità del credito erogato dalle banche italiane, il tasso di ingresso in sofferenza dei prestiti alle fami-glie resta relativamente basso, all’1,4 per cento, come alla fine dello scorso anno. Quello dei prestiti alle imprese ha rag-giunto il 3,3 per cento e dovrebbe toccare un picco a metà del 2013, per poi diminuire.

In relazione all’attività di funding, le condizioni di raccolta sui mercati all’ingrosso per gli intermediari italiani, anche senon ancora normalizzate, sono lievemente migliorate, beneficiando dell’attenuazione delle tensioni sui mercati del debi-to sovrano. La crescita dei depositi della clientela residente è rimasta sostenuta nel corso dell’anno. Il costo delle formedi raccolta più stabili si è mantenuto invariato: il tasso di interesse medio applicato ai conti correnti di imprese e fami-glie, principale componente della raccolta al dettaglio, si è attestato allo 0,5 per cento a novembre, invariato rispettoad agosto.

Il rendimento corrisposto alle famiglie sui nuovi depositi con durata fino a un anno, molto sensibile alle tensioni sui mer-cati della raccolta all’ingrosso, è diminuito di un decimo di punto percentuale, al 2,7 per cento. Il rendimento delle nuoveemissioni obbligazionarie è sceso di circa un punto percentuale sia per i titoli a tasso fisso (3,3 per cento) sia per quelli atasso variabile (3,1 per cento).

Sul fronte reddituale, le informazioni sull’andamento di conto economico del sistema bancario a settembre 20122 indica-no una crescita del 2,5 per cento del margine di interesse. Il margine di intermediazione risulta cresciuto del 6,9 percento giovando in larga misura dell’aumento dei proventi dell’attività di negoziazione, conseguiti prevalentemente nelprimo trimestre. Il risultato di gestione è cresciuto del 21,8 per cento, anche grazie alla riduzione dei costi operativi.

Secondo le relazioni trimestrali consolidate dei cinque maggiori gruppi bancari, nei primi nove mesi del 2012 il rendi-mento del capitale e delle riserve (ROE), espresso su base annua e valutato al netto delle poste straordinarie connessecon le svalutazioni degli avviamenti, è aumentato di circa un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2011, al3,3 per cento.

Il rafforzamento patrimoniale è continuato nel terzo trimestre del 2012. Alla fine di settembre i coefficienti relativi alpatrimonio di base (tier 1 ratio) e al complesso delle risorse patrimoniali (total capital ratio) si sono attestati, rispettiva-mente, all’11,5 e al 14,3 per cento.

L’ANDAMENTO DELLE BCC-CR NEL CONTESTO DEL SISTEMA BANCARIO

Il persistente quadro macroeconomico sfavorevole ha ridotto la domanda di credito dell’economia, mentre la necessità dicontenere i rischi e aumentare la dotazione patrimoniale ha indotto molti gruppi bancari a ridurre o contenere forte-mente l’erogazione di nuovo credito.

In tale contesto, la Categoria ha consolidato la propria posizione di mercato sul versante dell’intermediazione tradiziona-le, mantenendo un tasso di variazione delle masse intermediate superiore alla media del sistema bancario.

Nel corso dell’ultimo anno il sistema del Credito Cooperativo ha ulteriormente ampliato la copertura territoriale in accor-do con il principio di vicinanza e prossimità che fa parte del modello di servizio alla clientela proprio di una banca coope-rativa a radicamento locale.Nel corso degli ultimi dodici mesi (dicembre 2011 – dicembre 2012) gli sportelli delle BCC-CR sono aumentati di 37unità (+0,8% a fronte di una diminuzione dell’1% registrata nel sistema bancario complessivo) fino a raggiungere adicembre 2012 quota 4.448 pari al 13,6% del sistema bancario.

20 2 Fonte: Flusso BASTRA B.I

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Le BCC-CR risultano presenti in 2.718 comuni, in particolare di piccole e medie dimensioni, e in 101 province. Alla stes-sa data le BCC-CR rappresentano ancora l’unica presenza bancaria in 551 comuni italiani, mentre in altri 549 comunicompetono con un solo concorrente.I dipendenti approssimano a dicembre 2012 le 32.000 unità, in sostanziale stazionarietà su base d’anno, ad essi vannoaggiunti gli oltre 4.700 dipendenti delle Federazioni locali, società del GBI, Casse Centrali e organismi consortili.

Il numero totale dei soci è pari a 1.135.096 unità, con un incremento del 3,5% su base d’anno. I soci affidati ammon-tano a 458.675 (+1% annuo). Il numero complessivo dei clienti delle BCC-CR supera i 6,2 milioni (+3,8% annuo), diquesti oltre 1,6 milioni sono clienti affidati. La provvista complessiva delle BCC-CR (raccolta da banche e da clientela + obbligazioni) supera a dicembre 2012 i 183miliardi di euro, in crescita del 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2011 (-0,8% nella media di sistema). La forte cre-scita risulta ancora determinata in misura preponderante dalla componente di raccolta interbancaria che risente dell’ec-cezionale sviluppo dei primi mesi del 2012 e si incrementa su base d’anno del 75,2% contro il -3,5% medio di sistema.La raccolta da clientela (comprensiva di obbligazioni), pari a 153,7 miliardi, cresce dell’2,4% (0,4% nel sistema banca-rio). Gli impieghi lordi a clientela delle BCC ammontano a dicembre 2012 a 138,9 miliardi di euro, invariati rispetto allafine del 2011 (+0,0%); nello stesso periodo il sistema bancario presenta una contrazione pari a -0,9%. A fronte diuna crescita su base d’anno nelle aree Nord-ovest (+0,2%), Centro (+2,1%) e Sud (+1,2%), si è rilevata una contra-zione negli impieghi erogati dalle BCC-CR del Nord-est (-1,4%). La quota di mercato degli impieghi delle BCC-CR è del7,1%.Considerando anche i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, gli impieghi dellaCategoria ammontano complessivamente a 151,8 miliardi di euro, per una quota di mercato del 7,7%.A dicembre 2012 si segnala nelle BCC-CR un tasso di incremento annuo delle partite in sofferenza del 25%, superiorea quanto rilevato nel sistema bancario complessivo (+16,5%). Gli incagli crescono nelle BCC ad un ritmo leggermenteinferiore (+24,2%), contro il +29,8% registrato nella media del sistema. Il rapporto sofferenze lorde/impieghi delleBCC è pari a dicembre al 6,5% (6,4% in media nel sistema bancario);Il rapporto incagli lordi/impieghi è pari a al 6,1%(3,9% nel sistema bancario). È proseguita anche la forte crescita dei crediti deteriorati diversi da sofferenze e incagli giàsegnalata in precedenti report: il totale delle esposizioni deteriorate è pari a dicembre 2012 al 14,4% degli impieghilordi (12,1% nella media di sistema).Il patrimonio delle BCC (capitale e riserve) ammonta a dicembre 2012 a 19,7 miliardi di euro, con un incremento dello0,9% su base d’anno.Il tier1 ratio ed il coefficiente patrimoniale delle BCC, pressoché stazionari rispetto allo stesso periodo del 2011, sonopari a dicembre 2012 rispettivamente al 14,1% ed al 15,2%.Il confronto con la media dei grandi e dei piccoli gruppi bancari evidenzia il permanere di un significativo divario a favoredelle banche di Categoria.

L’ANDAMENTO DELL’ECONOMIA NELL’EMILIA ROMAGNA

Un anno particolarmente difficile, all’insegna della recessione e del terremoto che è andato a colpire un’area ad altissi-ma densità di imprese. Infatti, nella zona colpita dal sisma, si produce circa il 2 per cento del Pil nazionale ed è eviden-te che i danni alle strutture e il blocco produttivo di quell’area (33 Comuni nel cratere, 54 Comuni quelli individuati dalDecreto Legge) complessivamente ha inciso gravemente non solo sul Pil della nostra regione, ma dell’intera economianazionale. I dati ufficiali parlano di danni complessivi per l’Emilia Romagna di oltre 12 miliardi di euro. Al momentosono state stanziate risorse complessive per oltre 9 miliardi di euro, di cui 6 miliardi solo per la ricostruzione.

A fine 2012, la consistenza delle imprese attive è diminuita tendenzialmente dello 0,6 per cento, consolidando la fasenegativa in atto da inizio anno. Perdono terreno le società di persone (-1,2 per cento) e le ditte individuali (-1,8 percento), mentre si rafforzano le società di capitale (+0,7 per cento) e le “altre società” (+3,0 per cento).

Il comparto manifatturiero è entrato in una spirale recessiva: per l’industria in senso stretto nei primi nove mesi maleproduzione (-4,0 per cento), fatturato (-3,8 per cento) e ordini (-4,3 per cento). L’industria in senso stretto, che 21

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raggruppa i comparti estrattivo, manifatturiero ed energetico, ha di fatto vanificato i recuperi avvenuti nel biennio2010-2011, accusando una flessione del 6,6 per cento. Il 2012 è apparso al di sotto anche dei livelli del 2007 in misuraassai pronunciata (-19,0 per cento) e anche per il 2014 si prospetta una situazione sostanzialmente analoga (-18,0 percento).

Il settore delle costruzioni in difficoltà da oltre quattro anni, vede arrestarsi il processo di sistematica diminuzionetendenziale del fatturato: il volume d’affari ha subito una diminuzione del 2,2 per cento nel primo semestre compensatoora con un + 3,3 per cento nel secondo, mentre la produzione ha visto nettamente prevalere le imprese che hannodichiarato cali. Le difficoltà maggiori hanno riguardato le imprese più strutturate, più colpite dalla frenata delle operepubbliche. Il valore aggiunto dovrebbe diminuire in termini reali del 6,0 per cento rispetto al 2011, consolidando lafase negativa in atto dal 2008.

Il commercio al dettaglio ha registrato flessioni nelle vendite come mai avvenuto negli ultimi dieci anni, in correlazio-ne con un andamento assai depresso dei consumi e dei redditi. Le situazioni più critiche sono state registrate nella picco-la e media distribuzione (rispettivamente -7,3 e -6,6 per cento). La grande distribuzione ha evidenziato una relativamaggiore tenuta (-1,5 per cento).

L’Emilia-Romagna si contraddistingue per l’apertura ai mercati esteri: secondo i dati Istat, nei primi nove mesi del 2012l’export è ammontato a circa 37 miliardi di euro, superando del 3,6 per cento l’importo dell’analogo periodo del 2011.La crescita dell’export tuttavia è meno elevata rispetto agli andamenti del 2011, ed anzi, è in calo negli ultimi mesi del2012 a causa dei contraccolpi del rallentamento degli scambi mondiali. Tra i principali prodotti esportati spicca l’au-mento del 9,3 per cento del sistema moda, che ha rappresentato l’11,6 per cento del totale delle esportazioni. I pro-dotti metalmeccanici – hanno costituito il 55,9 per cento delle vendite all’estero – sono cresciuti del 3,6 per cento,uguagliando l’incremento complessivo dell’export. La migliore performance è venuta dagli autoveicoli, il cui export èsalito del 28,6 per cento, per effetto soprattutto dell’impennata dell’importante mercato statunitense (+78,0 percento). Negli altri settori, i prodotti agro-alimentari sono aumentati in modo apprezzabile oltre la media generale(+4,1 per cento).

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nei primi nove mesi tenuta dell’occupazione (+0,1 per cento). Il calo delleattività industriali in senso stretto (-2,7 per cento) è stato compensato dai miglioramenti degli altri rami di attività.Meglio le donne (+1,3 per cento) rispetto agli uomini (-0,8 per cento).

A sostenere l’occupazione ha provveduto anche il largo impiego degli ammortizzatori sociali. Causa recessione e inatti-vità imposta dal sisma, nei primi dieci mesi la cassa integrazione guadagni ha autorizzato circa 73 milioni e 390 milaore, superando dell’11,4 per cento il quantitativo di un anno prima. È inoltre aumentato, tra gennaio e settembre, ilricorso alla mobilità (+6,0 per cento) oltre alle domande di disoccupazione (+40,6 per cento).

Note negative per la disoccupazione, il cui tasso è previsto al valore record del 7,0 per cento, con la prospettiva di sali-re al 7,9 per cento nel prossimo anno. La crescita delle persone in cerca di lavoro, arrivate a circa 142.000, è dipesadall’entrata nel mercato del lavoro di molti inattivi, cioè studenti, casalinghe e pensionati.

L’agricoltura, a sua volta, a causa della siccità estiva accusa una perdita importante, che la ripresa dei prezzi alla produ-zione non riuscirà quasi certamente a colmare e stenta a mantenere livelli di redditività soddisfacenti. A questo vannoaggiunti i danni causati dal terremoto – il primo bilancio ufficioso stima in circa 500 milioni di euro per la sola agricol-tura e circa 150 milioni per l’agro/industria –.

La stagione turistica ha avuto un esito moderatamente negativo. In un contesto caratterizzato dalla riduzione dellaspesa delle famiglie e dai timori indotti dal sisma dello scorso maggio, il calo poteva assumere proporzioni più vistose.Così non è stato e pertanto si può parlare di sostanziale tenuta, almeno per quanto concerne la consistenza dei flussi diarrivi e presenze. I dati provvisori raccolti in tutte le province dell’Emilia-Romagna dalle Amministrazioni provinciali,relativamente al periodo gennaio-agosto 2012, hanno evidenziato per arrivi e presenze diminuzioni rispettivamente parial 2,4 e 1,8 per cento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La clientela straniera ha mostrato una miglioretenuta rispetto a quella italiana.

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L’artigianato manifatturiero ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con un bilancio molto negativo. Il maggiore orien-tamento al mercato interno, depresso dalla fase recessiva, ha penalizzato il settore, mentre la scarsa propensioneall’internazionalizzazione, tipica della piccola impresa, non ha consentito di cogliere le opportunità offerte dalla crescitadel commercio mondiale, come invece è avvenuto nelle imprese industriali più strutturate. Secondo l’indagine del siste-ma camerale, il 2012 si è chiuso con una flessione produttiva del 6,7 per cento rispetto all’anno precedente (-9,2 percento in Italia). Per restare agli ultimi dieci anni, solo nel 2009 c’è stata una diminuzione più accentuata pari al 15,4per cento.

Cooperative. I dati di preconsuntivo 2012, supportati anche dall’indagine congiunturale, confermano che, nel quadro diincertezza che da molti anni sta caratterizzando l’economia nazionale e regionale, le cooperative aderenti aConfcooperative Emilia-Romagna resistono meglio di altri soggetti non cooperativi alla crisi, pur in presenza di segnalipreoccupanti. A fine 2012 si registra infatti un leggero incremento del fatturato (+2,4 per cento) e un sostanziale con-solidamento dell’occupazione (0,4 per cento). Dai dati forniti da Legacooperative si evince che tra le cooperative ade-renti, quelle che si difendono meglio dalla crisi sembrano essere quelle dell’agroindustria, dei dettaglianti e di consumo,che registrano stabilità per tutti i parametri sopra elencati (ad eccezione del numero di soci, in aumento per le coopera-tive di consumo). Le più penalizzate, invece, sembrano essere quelle del turismo, che vedono calare valore della produ-zione e margini, e della pesca (calano marginalità e occupazione).

Nell’ambito del credito, secondo le statistiche divulgate dalla Banca d’Italia, a fine settembre 2012 gli impieghi “vivi”,ovvero al netto delle sofferenze, concessi alla clientela ordinaria residente, escluso le Istituzioni finanziarie e monetarie,sono diminuiti in Emilia-Romagna del 4,7 per cento rispetto all’analogo periodo del 2011, in misura superiore rispetto aquanto rilevato in Italia (-2,1 per cento). Nessun ramo di attività è stato risparmiato dal riflusso degli impieghi. La qua-lità del credito è apparsa in ulteriore deterioramento. A settembre 2012 le somme depositate sono cresciute del10,1 per cento rispetto a un anno prima (+8,8 per cento in Italia). Si tratta di un andamento più che positivo, che èandato ben oltre l’inflazione e il livello dei tassi passivi. In un contesto economicamente sfavorevole, segnato dal caloreale dei consumi, è da sottolineare il forte incremento tendenziale delle famiglie consumatrici (+13,4 per cento) –hanno rappresentato il 68,5 per cento delle somme depositate – largamente superiore all’evoluzione rilevata nel Paese(+6,8 per cento). I tassi d’interesse praticati in Emilia-Romagna dal sistema bancario alla clientela residente sonoapparsi in aumento.

Le previsioni fino al 2014 di Unioncamere Emilia-Romagna e Prometeia, hanno descritto per l’Emilia-Romagna unoscenario meno negativo rispetto a quanto avvenuto nel 2012, ma il volume di ricchezza prodotto è destinato a essereancora inferiore ai livelli precedenti la crisi.

In un contesto internazionale segnato dalla leggera accelerazione della crescita mondiale e dalla debolezza di quelladell’Europa monetaria, il 2013 si prospetta per l’Emilia-Romagna come un anno ponte verso la ripresa, comunque con-tenuta, che dovrebbe prendere corpo nel 2014. Nel prossimo anno il Pil si manterrà sostanzialmente sugli stessi livellidel 2012 (-0,1 per cento), senza insomma mostrare nessun significativo progresso rispetto a una situazione dai conno-tati recessivi.

La domanda interna sarà penalizzata dall’ulteriore diminuzione della spesa delle famiglie e delle Istituzioni sociali private(-0,9 per cento), mentre gli investimenti sono destinati a una timida risalita (+0,7 per cento), ma insufficiente a colmarela flessione del 7,5 per cento patita nel 2012. Il basso tono dei consumi delle famiglie si coniuga all’ulteriore erosionedel valore aggiunto reale per abitante e alla modesta crescita del reddito disponibile (+0,8 per cento), non in grado,quanto meno, di recuperare rispetto alla diminuzione del 2,2 per cento accusata nel 2012.

Il mercato del lavoro dovrebbe beneficiare di questa situazione, ma in misura assai ridotta e comunque del tutto insuffi-ciente a recuperare sulle diminuzioni patite negli anni precedenti. Per le unità di lavoro si avrà una crescita piuttostotimida (+0,6 per cento) e ancora più debole sarà l’aumento atteso per la consistenza dell’occupazione (+0,3 per cento).L’abbattimento del tasso di disoccupazione è rimandato a tempi migliori. Nel 2014 dovrebbe attestarsi al 7,9 per cento,appena al di sotto dell’8 per cento atteso per il 2013.

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IL SISTEMA BANCARIO REGIONALE

Nel 2012 i prestiti bancari alla clientela residente in regione, in decelerazione dalla seconda metà del 2011, hannosegnato una progressiva caduta, la cui intensità si è attenuata solo nell’ultima parte dell’anno. A dicembre 2012 la dimi-nuzione rispetto a dodici mesi prima è stata dell’1,7 per cento, contro una crescita dell’ 1,4 nell’anno precedente. Laflessione delle consistenze è stata di 4,7 miliardi di euro, circa il 3 per cento del prodotto interno lordo della regione.

Il calo ha interessato i finanziamenti al settore produttivo (-2,6 per cento), in particolare quelli erogati alle piccoleimprese (-3,6), a fronte della stagnazione del credito alle famiglie consumatrici. Tali andamenti sono stati influenzatidalla diminuzione della domanda di prestiti, soprattutto di quelli finalizzati agli investimenti da parte delle imprese eall’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie. Dal lato dell’offerta le condizioni sono rimaste restrittive, condizionatedall’aumento del rischio di credito a fronte di un affievolimento delle tensioni sul fronte della raccolta.

Il deterioramento del quadro congiunturale si è ripercosso sul rischio di credito che è aumentato, attestandosi su livellistoricamente elevati. Il flusso delle nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti è stato pari al 2,5 per cento nellamedia dei quattro trimestri del 2012 (1,9 nel 2011), più del doppio rispetto ai livelli precedenti la crisi. Anche l’inciden-za delle altre partite deteriorate (crediti scaduti, incagliati o ristrutturati), un indicatore che può anticipare le nuove sof-ferenze, è aumentata (dal 5,7 al 7,4 per cento).

Il deterioramento della qualità del credito alle imprese è stato intenso. Il flusso delle nuove sofferenze in rapporto aiprestiti è aumentato dal 2,5 al 3,5 per cento. L’incremento ha interessato tutte le principali branche di attività economi-ca sebbene sia stato più accentuato per le imprese delle costruzioni (dal 4,4 al 6,3 per cento). Anche l’incidenza dellepartite deteriorate diverse dalle sofferenze è aumentata al 9,1 per cento, oltre due punti percentuali in più rispettoall’anno precedente; per il comparto delle costruzioni il valore ha superato il 17 per cento.

Nel 2012, al permanere di tensioni sui mercati interbancari si è affiancata una robusta ripresa della provvista al dettagliodelle banche. A dicembre la raccolta effettuata presso le famiglie consumatrici e le imprese residenti in regione è aumen-tata del 7,4 per cento, dopo la stasi del 2011.

La crescita è riconducibile alle famiglie consumatrici (8,4 per cento), in particolare alla componente dei depositi (11,5),caratterizzata da una dinamica più sostenuta rispetto alle obbligazioni bancarie (3,5). Tale andamento ha riflesso sia lepreferenze delle famiglie per un’allocazione del risparmio verso forme più liquide sia la modifica del regime di tassazionedei redditi finanziari introdotta all’inizio del 2012. La crescita dei depositi è stata trainata dalle forme vincolate (a rispar-mio), che offrono remunerazioni maggiori.

Nel 2012 si è assistito a un ridimensionamento della struttura del sistema finanziario della regione, a seguito delle stra-tegie degli intermediari volte alla riduzione dei costi di struttura. Il numero di sportelli è calato, da 3.522 a 3.466, cosìcome quello degli ATM.

Si è ridotto anche il numero di intermediari bancari e finanziari operanti in regione, a seguito di operazioni di fusione eincorporazione: alla fine dell’anno risultavano attive 121 banche, otto in meno rispetto a dicembre 2011. Le banche consede amministrativa in Emilia-Romagna a fine 2012 erano 52, tre in meno rispetto a un anno prima. A esse facevanocapo circa il 52 per cento dei prestiti concessi a residenti, il 59 per cento dei depositi e il 61 per cento degli sportelli.

Nel 2012 le quote di mercato delle banche locali (intermediari di piccole dimensioni con sede in regione non appartenen-ti a gruppi) si sono mantenute sugli stessi livelli del 2011 nel segmento dei prestiti alle famiglie e alle imprese (22,1 percento) mentre sono aumentate in quello dei depositi (dal 25,6 al 26,2 per cento). La quota regionale dei primi cinquegruppi nazionali nell’ultimo anno si è ridotta nel segmento dei prestiti, mentre è aumentata in quello dei depositi.

LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO IN EMILIA-ROMAGNA

Non vi è dubbio che l’andamento delle BCC della nostra regione ha dovuto fare i conti con un anno particolarmente diffi-cile all’insegna della recessione, del terremoto e della siccità.

Pertanto i numeri che misurano l’andamento del sistema produttivo emiliano-romagnolo nel 2012 sono quasi tutti di24

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segno negativo: calo reale del Pil del 2,6 per cento, leggermente superiore al -2,4 per cento nazionale, per le conse-guenze del sisma ma anche domanda interna in sensibile diminuzione (-3,7 per cento), a causa dei concomitanti calidei consumi delle famiglie (-3,3 per cento) e, soprattutto, degli investimenti (-7,5 per cento).

La crisi economica segna oramai strutturalmente i bilanci delle nostre banche.

Diverse sono state le situazioni di difficoltà gestite anche in questo anno, il che prova come le condizioni del contestocontinuino a pesare fortemente sui bilanci delle nostre banche. Il 2012, tuttavia, grazie anche all’ “effetto BCE”, si chiu-de con un risultato incoraggiante rispetto al 2011, anche se, come si vedrà in seguito, le condizioni che lo hanno deter-minato ed il permanere di uno scenario critico sconsigliano ogni facile entusiasmo.

I dati evidenziano un Gruppo che conta 22 BCC associate (23 con BMS), 374 sportelli (386 con BSM), competen-za territoriale su circa l’80,2% dei comuni della regione, 113.182 soci e 3.006 dipendenti (3.152 con BSM).

La raccolta diretta (Depositi, Pct e Obbligazioni) ha fatto registrare un +4,14% (+3,07% con BSM) su base annuaattestandosi a quota 13.590 (14.808 con BSM) milioni di euro. La raccolta indiretta a valori di mercato è stata di4.465 milioni di euro (5.062 con BMS) (-0,57%) (-0,88% con BSM).

Gli impieghi economici a favore dei soci, delle imprese e delle comunità locali registrano un decremento del -1,06%(-0,92% con BSM) attestandosi a 12.889 milioni di euro (13.924 con BSM), a conferma di come il CreditoCooperativo abbia comunque assecondato il difficile momento congiunturale, in bilico fra recessione e stagnazione, inter-pretando in tal modo quella diversità caratteristica delle BCC sul territorio, a fianco delle famiglie e delle piccole e medieimprese.

È parallelamente proseguito l’incremento dei crediti in sofferenza, che ammontano a 750 milioni di euro (839 conBSM) con un tasso di incremento annuo del 28,46% (30,16% con BSM), percentuale in crescita rispetto allo stessoperiodo dell’anno precedente. Il rapporto sofferenze/impieghi risulta pari al 5,82 per cento (6,03% con BSM), inaumento rispetto all’anno precedente.

L’utile al netto da imposte ha registrato una crescita su base annua del +107 per cento attestandosi a 25 milioni dieuro, il margine di interesse registra nello stesso periodo un aumento del 4,88%.

Il margine di intermediazione ha raggiunto la consistenza di 577 milioni di euro facendo registrare un aumento subase annua del +13,7%.

Vediamo alcuni ma significativi dati.

Gli utili netti, dopo aver registrato nel 2011 il dato più basso dal 2006, sono più che raddoppiati, attestandosi di pocosopra ai 25 milioni di euro. Si tratta senza dubbio di un buon risultato che rimane tuttavia ancora molto lontano dailivelli pre-crisi.

D’altra parte il raddoppio dell’utile è stato realizzato contestualmente ad un corposo incremento delle rettifiche divalore per deterioramento del credito giunte a toccare il livello record di quasi 200 milioni.

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Su entrambi i risultati ha inciso fortemente il ricorso al finanziamento BCE, stimato in circa 100 milioni di euro dimaggiori ricavi; questa imponente iniezione di redditività, di natura straordinaria, ha permesso alle BCC dell’EmiliaRomagna di realizzare la duplice performance sull’utile e sulle rettifiche di valore.

A dicembre 2011 la Banca Centrale Europea (BCE) ha effettuato una consistente operazione di finanziamento agli istitu-ti bancari dell’eurozona a tassi di favore.Di tale iniezione di liquidità hanno favorito anche la maggior parte delle BCC dell’Emilia Romagna.

Diversi sono stati gli utilizzi di questi fondi resi disponibili, nelle prime fasi, a condizioni vantaggiose, e inevitabile è statoil loro impatto sui bilanci 2012 delle nostre Banche.

Come già detto, è stato stimato un impatto sulla redditività lorda, di circa 100 milioni di euro a livello regionale, che hapermesso alle BCC dell’Emilia Romagna di mantenere un consistente livello di copertura sui crediti anomali, oltre che unutile in crescita rispetto all’anno precedente.

Di seguito si riporta un confronto tra i dati di bilancio effettivi e i dati scorporati dell’effetto BCE stimato.

I 100 milioni circa di effetto complessivo sulla redditività lorda regionale derivano:

– per 57 milioni circa dall’aumento del Margine d’interesse per maggiori interessi su ricavi da portafoglio e ban-che al netto degli interessi passivi del costo dell’operazione in BCE;

– per 43 milioni circa dall’aumento del risultato da negoziazione titoli.26

UTILI E RETTIFICHE SU CREDITI BCC EMILIA ROMAGNA

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Se si considera quindi la redditività lorda rappresentata dalla somma dell’ utile netto e delle rettifiche su credi-to, depurata dell’effetto BCE, il 2012 segnerebbe un calo rispetto al 2011, pur confermando il miglioramento rispetto aquelli che, da questo punto di vista, per ora sembrano essere stati gli anni peggiori della crisi, il 2009 ed il 2010.

Determinante sarà, nei prossimi anni, far sì che il venir meno di questa componente straordinaria e significativa di red-ditività possa accompagnarsi ad un calo proporzionale delle componenti negative del conto economico.

Un grande serbatoio di recupero è rappresentato senza dubbio da quei 200 milioni di rettifiche di valore sui credi-ti. La sfida consisterà nel fare in modo che il rientro su livelli più normali di questa voce possa avvenire senza diminui-re il livello di copertura del rischio su credito. Ciò implica, come ovvia conseguenza, una inversione della tenden-za di crescita del credito anomalo osservata negli ultimi anni.

Nel 2012 il trend di crescita delle sofferenze è stato generalizzato. Se nel lungo periodo la crescita è stata più intensa peril Sistema Bancario Italia, nel 2012 le BCC (sia regionali che nazionali) hanno mostrato percentuali di crescita più accentuate.

La provvista complessiva mostra un incremento nel 2012. Le BCC dell’Emilia Romagna presentano una crescita piùsostenuta rispetto al Sistema BCC Italia e al Sistema Bancario Italia.

UTILI E RETTIFICHE SU CREDITI BCC EMILIA ROMAGNA

ANDAMENTO ANNUALE SOFFERENZE

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Gran parte di questo risultato è dovuto, anche per il 2012, al ricorso al finanziamento BCE, come si osserva dall’anda-mento della raccolta da banche.

Tuttavia anche sulla provvista da clientela le BCC dell’Emilia Romagna presentano nel 2012 tassi di crescita più elevatisia del Sistema BCC Italia che del Sistema Bancario complessivo.

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ANDAMENTO ANNUALE RACCOLTA

ANDAMENTO ANNUALE RACCOLTA DA BANCHE

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Deciso e progressivo è stato invece il rallentamento sugli impieghi; in particolare nel 2012 si registra per le BCCdell’Emilia Romagna una contrazione pari all’1% mentre il Sistema BCC Italia ed il Sistema Bancario Italia sono cresciuti,anche se in percentuali modeste.

La qualità degli impieghi mostra ancora segnali di deterioramento:

• gli impieghi in bonis (-6,1%) registrano una flessione più accentuata di quella mostrata dal sistema;• crescono per contro le partite deteriorate, anch’esse a velocità più sostenute del sistema trainate da scaduti e ristrut-

turati (+71,9%), incagli (+45,3%) e sofferenze (+28,5%);• l’incidenza dalle esposizioni deteriorate risulta maggiore del sistema BCC di 60 bps.

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ANDAMENTO ANNUALE RACCOLTA DA CLIENTELA

ANDAMENTO ANNUALE IMPIEGHI

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L’analisi del deterioramento del credito mostra un tasso di decadimento in crescita su base annua di circa 3pp e di quasi4pp nell’arco dell’ultimo triennio.

Il grado di copertura risulta in aumento e superiore a quello del sistema BCC su tutti i portafogli pur mantenendosi al disotto di quello dei primi 5 gruppi bancari.

Questo risultato è il frutto anche dell’ attenzione richiamata da Banca d’Italia su una corretta e prudente gestione del creditoanomalo, alla quale le BCC dell’Emilia Romagna, spesso con l’aiuto della Federazione, hanno saputo e voluto dare risposta.

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Diverse sono state le BCC che hanno attuato un deciso rafforzamento del livello di copertura del rischio di creditodimostrando di saper affrontare scelte difficili come quella di una perdita di esercizio e di un percorso di risanamento.

Netta si dimostra l’attenzione ai costi nel 2012: si registra infatti un calo del Cost/Income considerevole per effettocongiunto della crescita del margine d’intermediazione e della contrazione dei costi operativi. Le BCC registranoun trend in costante calo, sia a livello regionale che nazionale, in misura superiore al complessivo sistema bancario Italia. Ilgap nei confronti del Sistema bancario Italia, persistente da dicembre 2008, risulta da dicembre 2011 annullato.

Il Patrimonio di Vigilanza delle BCC dell’Emilia Romagna mostra percentuali di crescita positive dal 2008, tuttavia sisegnalano tassi più contenuti nell’ultimo biennio. Si evidenzia la netta ripresa della componente di patrimonio supple-mentare. 31

COST INCOME BCC EMILIA ROMAGNA

COST INCOME

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Il Tier1 delle BCC Emilia Romagna risulta sostanzialmente stabile, attestandosi a quota 13,01% a dicembre2012, leggermente al di sotto del Sistema BCC Italia. In decisa crescita risulta il Sistema Bancario Italia, che si atte-sta comunque ancora su valori largamente inferiori alle BCC.

Il Total Capital Ratio mostra invece un trend in flessione sia per le BCC Emilia Romagna, sia per le BCC Italia, in con-trotendenza con il Sistema Bancario Italia che, nel 2012, mostra di aver colmato il gap negativo. Il livello di 13,91%raggiunto dalle BCC dell’Emilia Romagna è in ogni caso largamente superiore al requisito minimo richiesto dell’8%.

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ANDAMENTO ANNUALE PATRIMONIO DI VIGILANZA

TIER1

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Le regole di Basilea3 mirano ad incidere profondamente sui principali aspetti dell’operatività bancaria quali la quantità equalità del capitale minimo che le banche saranno obbligate a detenere a fronte dei rischi assunti, le modalità di calcolodell’attivo ponderato per il rischio (RWA), il grado di leva finanziaria, l’equilibrio di scadenze tra attivo e passivo e più ingenerale il rischio di liquidità.

L’introduzione di Basilea 3 non dovrebbe portare criticità particolari dal punto di vista del rispetto dei nuovirequisiti minimi per le BCC dell’Emilia Romagna, che mostrano indici già oggi adeguati e robusti.

Tuttavia ci sono spunti e riflessioni interessanti che Basilea 3 pone ed andrebbero colti in ottica di futuro sviluppo delmodello del Credito Cooperativo, i principali sono i seguenti:

• L’analisi del profilo di liquidità evidenzia come le BCC dell’Emilia Romagna (e più in generale il sistema del CreditoCooperativo) se da un lato dispongono autonomamente dei mezzi necessari al rispetto dei nuovi standard regolamen-tari, dall’altro manifesta margini di efficientamento rilevanti non sfruttati (da cercarsi soprattutto nella modalità didistribuzione delle risorse all’interno del movimento ed alla possibilità da raggiungere vantaggi decisivi quali la ponde-razione zero per i rapporti intra BCC nel caso di realizzazione di un sistema di garanzie incrociate);

• Sul piano patrimoniale l’adozione di indici regolamentari più severi e mirati alla ricerca del capitale di migliore qualità,non determina aggravi particolari per le BCC dell’Emilia Romagna. Da considerare però che le crescenti difficoltà digenerare reddito e quindi riserve, e il continuo e rapido deterioramento nella qualità del credito impongono estremaattenzione e la necessità di presidiare con competenza temi gestionali quali, su tutti, il miglioramento delle tecniche divalutazione, di selezione e di prezzatura del credito.

TOTAL CAPITAL RATIO

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LA FOCALIZZAZIONE SULL’ANDAMENTO DEL CREDITO DELLE BCC DELL’EMILIA ROMAGNAAL 31.12.2012

A febbraio 2013 la Federazione ha condotto una analisi approfondita sulla situazione del credito delle BCC aderentialla Federazione dell’Emilia Romagna evidenziando una situazione triennale in cui sono stati presi in esame i profili del-l’esposizione di ogni singola banca, il profilo di rischio, i tassi di decadimento e il grado di copertura comparandoli con lesituazioni dei primi 5 gruppi bancari italiani, delle banche grandi, delle banche piccole, delle banche minori e del sistemadelle BCC-Cr a livello nazionale. I dati prodotti sono stati consegnati individualmente ad ogni BCC in ConferenzaGenerale dei Direttori.

Nel tasso di decadimento sono stati presi in esame l’evoluzione dei crediti in bonis, dei crediti deteriorati, delle sofferen-ze, degli incagli, past2 e ristrutturati.

Sono stati esaminati altresì gli audit di processo del credito, in cui si è constatato se vi era un’adozione di policydella Federazione, suggerita dalla Federazione a marzo 2012, se esistevano comunque dei criteri di formalizzati divalutazione del credito. Sono stati inoltre forniti gli esiti di adeguatezza o meno, della valutazione campionaria di con-gruità inpairment 2011 e 2012.

Si è poi fornito ad ogni BCC, un giudizio definito dal sistema interno SVM (sistema di valutazione monitoraggio internoa settembre 2012); un giudizio qualitativo, quantitativo e sintetico con una scala di sei parametri. Tale attività ha costi-

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tuito un focus molto importante anche in funzione della predisposizione dei bilanci delle BCC regionali, i quali ottempe-rando alle indicazioni assai precise fornite da Banca d’Italia con la circolare del 13 marzo hanno effettuato consistentirettifiche di credito. Alcune BCC hanno fatto la scelta di chiudere in perdita per far fronte al deterioramento del propriocredito (vedasi Banca di Rimini, Gatteo, Creta e CC Reggiano).

A maggio 2013 è stato prodotto un documento piuttosto articolato sulle BCC dell’Emilia Romagna e Basilea 3 ripor-tando gli impatti e la situazione aggiornata a dicembre 2013 e ridefinendo le attività continue e specifiche della nostraFederazione per favorire l’entrata in Basilea3, citiamo in proposito i progetti:• in collaborazione con Prometeia sul “Liquidity TIT” per considerare il costo della raccolta nel CDG e adeguare la

policy di liquidità come indicato dalla 26/306;• un workshop interno a luglio 2013 per valutare l’effetto dell’exit strategy da BCE sugli indici di liquidità di Basilea3;• un progetto in collaborazione con Crif sul “Fair value credit assesment” finalizzato alla valutazione del portafo-

glio crediti delle BCC.

LE SITUAZIONI DI CRISI E DI DIFFICOLTÀ E L’EVOLUZIONE NEI TERRITORI

La Federazione regionale è stata particolarmente impegnata, anche nel corso del 2012 e nella prima parte del2013, nell’affrontare situazioni di difficoltà di alcune BCC: (CC Reggiano, Romagna Cooperativa, Alto Reno, Rimini).

Le situazioni delle BCC sono differenziate, in tutte peraltro si è lavorato, d’intesa con Banca d’Italia di Bologna e di Forlì-Cesena e con la collaborazione piena dei loro amministratori e dirigenti, per creare le condizioni essenziali per superarele odierne difficoltà.

Le condizioni delle BCC di Rimini, Alto Reno e CC Reggiano sembrano tutte avviate positivamente, con molto impe-gno degli amministratori e dirigenti nell’opera di risanamento. Sarebbe errato pensare peraltro di essere al termine dellavoro che abbisogna invece di una forte attenzione all’andamento di comportamenti rigorosi e virtuosi. Le Federazioneregionale continuerà ad offrire a queste aziende tutto il proprio contributo e l’assistenza necessaria.

Una particolare sottolineatura dobbiamo farla per la BCC dell’Alto Reno, che ha affrontato una situazione digovernance assai complicata, riuscendo a definire, nell’ultima assemblea sociale di rinnovo delle cariche, un assetto dellacorporate governance, in linea con le necessità imposte dalla situazione e con gli orientamenti del FGD. È quindi con sod-disfazione che rivolgiamo ai loro amministratori e dirigenti le nostre congratulazioni per la risolutezza e la chiarezza concui hanno impostato il rinnovo dei loro organi dirigenti.

La situazione di Romagna Cooperativa, costituisce la problematica più complessa, per il sistema BCC emiliano romagno-lo, e viene seguita - monitorata dalla Federazione regionale, pressoché giorno per giorno.

Si tratta di una sfida complicata, che non ha risultati scontati: vi è un percorso definito dal Piano triennale, presentato inBanca d’Italia e al FGD che svolge la sua funzione di controllo, dopo avere assicurata la sua offerta di garanzia. I marginidella BCC sono sicuramente risicati.

Gli amministratori, la direzione, i dirigenti, gli impiegati, con il sostegno della compagine sociale, sono impegnati nella sfida.

L’importo del credito deteriorato che come è noto è quello con la più alta incidenza della regione e la situazione di crisidelle imprese, in quei territori, non aiuta certamente.

Ma alla base di questo profilo, vi è senza dubbio l’adozione delle nuove politiche di gestione del credito, voluto dallanuova dirigenza, che contraddistingue il percorso di risanamento avviato dalla BCC.

Pur nella evidente difficoltà, occorre evidenziare come il grado di copertura del credito deteriorato complessivo risultioggi superiore alla media delle BCC dell’Emilia Romagna. 35

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Oggi la BCC è interessata da una visita ispettiva di Banca d’Italia, confidiamo che anche da questa ispezioneemerga la positività dello sforzo in atto.

Il sistema regionale è impegnato a sostenere la BCC nella sua sfida: saranno sottoscritti gli 8,5 milioni a tassi contenuti,usufruendo integralmente della garanzia del FGD (tasso Euribor 6 mesi + 240 p.b.) sarà poi garantito un interventoaggiuntivo solidaristico il cui importo è già superiore ai 10 milioni di euro.

La vicenda di Romagna Cooperativa consente di introdurre anche la questione degli sportelli e della loro vendita all’in-terno del sistema BCC E.R. che, partendo da difficoltà, può consentire un’opera di razionalizzazione della presenza delcredito cooperativo nei territori romagnoli.

In particolare la vendita di alcuni sportelli a BCC consorelle, la chiusura e il trasferimento volontario di altri, costituisco-no un passo positivo per tutto il sistema.

La questione della presenza delle BCC sui medesimi territori, pone anche il problema delle prospettive difusione delle BCC sovrapposte.

La Federazione non persegue a tutti i costi le fusioni delle BCC, tuttavia essa invita ogni soggetto, a valutarecon cura le condizioni attuali e prospettiche, dei mercati, della concorrenza, e delle singole situazioni reddi-tuali e organizzative che richiedono un pensiero lungo, una strategia prospettica lungimirante: in luoghidove è fortemente addensata la presenza del credito cooperativo, ed esso si sovrappone pesantemente, conrischi di deselezione negativa, è necessario porsi il problema di aggregazioni che costituiscano “buone opera-zioni industriali”.

A tale proposito si sottolinea con molto favore la positiva opera di aggregazione appena attivata, con forte partecipa-zione sociale, dalle BCC di Cavola e Sassuolo e Banca Reggiana che hanno dato vita in quei territori ad una nuovaentità, di forte respiro e ruolo, con la costituzione tramite fusione per unione, del Banco Emiliano - Credito Cooperativo.A nome di tutto il sistema porgiamo loro i nostri complimenti sinceri e un augurio agli amministratori e ai dirigenti, allaBCC per il loro futuro e lo sviluppo nei territori presidiati.

Dobbiamo anche rilevare come in questi mesi del 2013 è giunta a conclusione la storia della BCC di Creta diCastelsangiovanni tramite l’incorporazione in una BCC lombarda distante peraltro pochi chilometri dalla sede dellastessa Creta. Si è trattato di un percorso lungo, e a volte anche molto difficile; non si tratta di una storia che scompare odi una vendita dell’anima ma dell’integrazione con una BCC consorella portatrice della stessa storia e della stessa culturadel credito cooperativo. Va anche rilevato e sottolineato come la BCC abbia provveduto, prima della fusione, a restituire iprestiti ottenuti in questi anni dalla Federazione regionale, mentre è in corso la definizione del prestito subordinato otte-nuto dalle BCC dell’Emilia Romagna che dovrebbe chiudersi quanto prima. Rivolgiamo agli amministratori, ai dirigenti eai soci della BCC di Creta di Castel Sangiovanni che confluiscono nella nuova realtà i migliori auguri per il prossimo futu-ro, convinti anche che è possibile mantenere contatti e relazioni in contesti così prossimi come i nostri.

Abbiamo come Federazione regionale attivato una ricerca sui giovani che sarà la base per interventi più attivi, peraltrogià in atto in molte BCC, sul versante dell’acquisizione di nuovi soci giovani.

Un altro aspetto che non può essere considerato secondario è quello relativo alla presenza femminile nei nostri CdA,e nei nostri soci, la collaborazione dell’Associazione IDEE può essere molto importante, essa va concretamente aiutatada parte di tutte le BCC della regione e dalla stessa Federazione.

IL GRUPPO BANCARIO

Il Gruppo Bancario lccrea, che fin dall'estate 2008 ha avviato un percorso di razionalizzazione della struttura organizza-tiva, a fronte degli sviluppi della crisi ha attivato ulteriori e nuovi passi volti a favorire una sempre maggiore collabora-

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zione e sintonia con le Banche, affiancando a soluzioni organizzative e modelli di servizio, soluzioni che dessero rispostaai bisogni emergenti delle nostre BCC. In questo senso ha posto in essere una serie di iniziative volte a conseguire sia leopportunità offerte dalla BCE per garantire i livelli di liquidità funzionali alle esigenze delle BCC, che significativi marginireddituali.

Per consolidare la relazione di partnership con le BCC è stato rivisitato il modello di servizio di lccrea Banca ed lccreaBancaImpresa. I nuovi modelli hanno consentito di avviare processi di pianificazione congiunta fra le Società ed alcuneBCC, come strumenti di vicinanza e condivisione dei percorsi di sviluppo.

Le Società del Gruppo bancario lccrea non operano direttamente con il mercato, ma predispongono un sistema integratodi soluzioni a beneficio di ogni BCC, per supportarla nello sviluppo nel proprio territorio di competenza.

L'area istituzionale raggruppa le Società che offrono prodotti e servizi dedicati esclusivamente alle Banche, dai servizi dinatura finanziaria, ai sistemi di pagamento, dall'amministrazione titoli e dai servizi di recupero crediti, ai servizi web e dicali centre. Le Società di riferimento sono lccrea Banca e BCC Gestione Crediti. lccrea Banca, come più sopra richiamato,ha avviato l'esperienza dei Gestori della Relazione Istituzionale (GRI), figure professionali che si propongono come puntodi riferimento nel rapporto tra le BCC e la Società.

L'area Corporate è costituita dalle Società che offrono soluzioni alle piccole e medie imprese ed enti pubblici locali clientidelle Banche. Si tratta di un'offerta per rispondere alle piccole e medie imprese ed enti pubblici locali clienti delle Banche.Si tratta di un'offerta per rispondere ad esigenze di finanza ordinaria e finanza straordinaria, di crediti a medio/lungotermine e servizi estero, di leasing e factoring, di noleggio e altri avanzati servizi di consulenza. Le Società di riferimentosono lccrea BancaImpresa e le controllate BCC Factoring e BCC Lease.

L'area Retail raggruppa le Società che offrono prodotti e servizi per le famiglie clienti delle BCC. L'offerta comprende lagestione del risparmio, la previdenza complementare, i finanziamenti personali, i mutui, la monetica e i prodotti assicu-rativi. Le Società del Gruppo interessate sono BCC Risparmio&Previdenza, BCC Vita, BCC Assicurazioni, BCCCreditoConsumo, BCC Retail oltre ad lccrea Banca per quanto attiene alla monetica.

Banca Sviluppo è la banca retail che il Gruppo bancario ha acquisito al termine del 2011 e che ha visto il primo anno diintegrazione nel Gruppo proprio durante il 2012. Si tratta di una scelta strategica, a servizio del Movimento, una bancache interviene quando le condizioni locali non consentono di dare soluzione di sistema a crisi significative. Il suo intento èdi mantenere all'interno del nostro Sistema il valore creato nel tempo, di continuare ad offrire ai clienti un approcciotipico del Credito Cooperativo, di mettere a disposizione a condizioni di mercato i propri sportelli alle BCC limitrofe edinteressate quando le condizioni lo consentano.

Infine, all'interno del Gruppo è presente BCC Solutions che rivolge i propri servizi di facility management alle Società delGruppo e alle strutture nazionali del Movimento.

Nel corso del 2012 è stato completato il progetto di revisione degli assetti organizzativi della Finanza di Gruppo e delRisk Management con l'obiettivo di consolidare il ruolo di lccrea Banca, quale responsabile della gestione operativa delleattività di funding e di accrescere l'efficacia del governo dei rischi da parte della Capogruppo, nonché l' efficientamentodell'intero sistema dei controlli interni e degli assetti organizzativi, operativi e societari del Gruppo.

A novembre 2012 lccrea Holding ha aumentato il proprio capitale sociale per 34 milioni di euro proponendo alle BCC unpercorso di razionalizzazione delle quote detenute nel Gruppo. L'aumento è stato riservato alle BCC e agli altri enti delCredito Cooperativo che detenevano azioni di lccrea BancaImpresa e liberato entro il 31 dicembre 2012 mediante confe-rimento in natura delle azioni ordinarie della Società lccrea BancaImpresa S.p.A., in funzione di un rapporto di scambiodi uno a uno. Il secondo passo di questa azione riguarda l'aumento di capitale dedicato alle BCC che si trovano al di sottodella soglia del 60/o nel rapporto fra Patrimonio di Vigilanza e capitale del Gruppo detenuto. Tale operazione, oltre arafforzare i dati patrimoniali del Gruppo, è stata pensata per consentire, a tutte le BCC che volessero raggiungere un piùintenso livello di relazione con il Gruppo, di poter entrare nel novero delle banche partecipi al Patto fra il GBI e le BCC,inaugurato a seguito della precedente operazione di capitalizzazione. Quanto descritto rientra a pieno titolo in un per- 37

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corso di assunzione di responsabilità da parte del Gruppo bancario verso le BCC. Nell'anno 2012 si sono realizzate leprime concrete esperienze di partnership attraverso l'attivazione di stage; l'avvio del programma Ins.Co.Re. volto adindividuare e valorizzare le BCC Partner che operano in maniera concreta e sinergica con il Gruppo bancario; la realizza-zione di azioni di marketing, la messa a disposizione di interventi di consulenza specifici ed ulteriori rispetto le previsionicontrattuali, oltre a numerose iniziative di agevolazione.

Il Gruppo ha consolidato il ruolo di supporto alla gestione finanziaria di Sistema avviando una serie di iniziative volte aconseguire liquidità tali da garantire il regolare funzionamento delle Banche e significativi margini reddituali. Al terminedell'esercizio 2012, i finanziamenti assistiti da collaterale concessi alle BCC si sono attestati a circa 16,3 mld di eurorispetto ai 7,8 mld dell'esercizio 2011.

Inoltre, in linea con l'obiettivo di garantire al Sistema Cooperativo di far fronte, anche in condizioni di stress, ai fabbiso-gni di liquidità, lccrea Banca ha proseguito un processo di diversificazione delle fonti di approvvigionamento.

A seguito dei processi di riorganizzazione ed efficientamento intrapresi dal GBI è emersa la necessità di progettare ulte-riori passi volti a superare la frammentazione nella relazione e supportare le BCC nello sviluppo dei volumi non solo cre-ditizi. Fra le varie iniziative va ricordata la creazione di BCC Retail. Tale progetto prevede la progressiva integrazionedelle agenzie assicurative territoriali e lo sviluppo di attività di supporto e animazione delle nostre reti al fine di rispon-dere alle esigenze del cliente finale.

Aureo Gestioni, in coerenza con l'immagine di Gruppo che ne segna l'appartenenza, ha rivisitato la propria gamma diofferta e ha cambiato la propria denominazione sociale in BCC Risparmio&Previdenza.

La Capogruppo ha inoltre deliberato un progetto di integrazione di BCC Multimedia in lccrea Banca, mediante fusione. Èstato infine avviato un programma di razionalizzazione organizzativa ed applicativa dei sistemi di sintesi per garantireuna visione dei fenomeni e dei risultati sia a livello di singole Società sia a livello consolidato. Tale importante azione ècoerente con il processo di razionalizzazione complessiva dell'informatica di Sistema che il Gruppo sta portando avanticon il contributo dei centri applicativi.

PROMOZIONE E SVILUPPO

Nel corso del 2012 gli sportelli hanno raggiunto il totale di n. 374 (386 con BSM) complessivi. Il numero complessivodelle associate è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2010 (22 BCC associate, 23 con BSM).Nel corso del 2012 la Federazione ha continuato a supportare tecnicamente la costituenda “Banca di Parma CreditoCooperativo”. È stato completato l'iter che ha portato alla costituzione della Società, che deve ora ottenere l'autorizza-zione da parte di Banca d'Italia. La documentazione è stata inviata a Federcasse.La recente modifica apportata alle Istruzioni di Vigilanza (con innalzamento del capitale sociale minimo per l’autorizza-zione a 5 mln. di Euro) ha inevitabilmente “rallentato” le aspettative di apertura della nuova Banca.Sono in corso, a riguardo, tutte i passi necessari per avviare all’effettività operatività bancaria.

RAPPORTI CON LE SOCIETÀ DEL GRUPPO

In sinergia con Iccrea Banca spa e le singole Società del Gruppo, il nostro servizio di pianificazione e di marketing strate-gico sta collaborando sia a supporto dello sviluppo ALM, che in ambito di supporto ed utilizzo della procedura marke-ting. Nell'ambito del sostegno alle politiche di Green Economy, di concerto con le società del Gruppo BIT-spa, e Iccrea BancaImpresa il Credito Cooperativo regionale ha partecipato alla manifestazione fieristica Ecomondo 2012. La partecipazioneha previsto l'allestimento di uno stand, messo a disposizione delle BCC della Regione e tre momenti formativi: un conve-gno sulla finanza con relatori della BEI e dell'assessorato alle attività produttive E.R., e due workshops.

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La collaborazione proseguirà anche nel 2013 con la stessa struttura organizzativa, ma con una maggiore attenzione alcoinvolgimento delle BCC.Nell’esercizio 2012 il Comitato Commerciale dell’Emilia Romagna coordinato e promosso d’intesa con la Holding, si èriunito 3 volte per esaminare i servizi e le iniziative offerte dalle Società del gruppo nei tre segmenti di operatività,Corporate, Retail, Istituzionale, favorendo il confronto con le Associate.

RAPPORTI CON LA REGIONE EMILIA ROMAGNA, ENTI LOCALI “PROVINCE, COMUNI”

Fin dalla fine del mese di maggio 2012 la Federazione regionale, in rappresentanza ed a supporto delle BCC operantinell’area del sisma ha partecipato alle decine di incontri organizzati dalla Regione, seguendo il percorso di costruzionelegislativa atto a realizzare le misure finanziarie per la ricostruzione, sia in termine di accordi regionali, che con CDP, checon BEI dandone compiuta informazione alle Associate interessate; questa attività proseguirà certamente anche pertutto il 2013, ma anche per i prossimi due o tre anni.Si sono nuovamente rinnovati, orami è il quinto anno, gli accordi anticrisi con le singole Amministrazioni Provinciali chehanno previsto l’anticipazione della Cassa Integrazione Straordinaria, Ordinaria ed il sostegno al reddito dei lavoratoridelle imprese in crisi.Si sono rinnovati anche gli Accordi Provinciali per assicurare liquidità alle imprese creditrici dei Comuni e delle Provincedella Regione, attraverso la cessione pro-soluto dei crediti a favore delle Banche od intermediari finanziari, in attesa chele recenti iniziative attuate dal Governo Centrale trovino pratica attuazione.

RAPPORTI CON I CONFIDI

Nel corso del 2012 i Confidi hanno registrato un ulteriore contrazione dell’operatività di garanzia, stante il perduraredella crisi. Pochi gli investimenti, l’operatività dei Confidi ha riguardato principalmente, le moratorie, la liquidità, i ripia-namenti e le ristrutturazioni, qualche investimento nel settore Green Economy.La riduzione dell’operatività unita all’ulteriore aumentato degrado del credito garantito, le difficoltà nel monitoraggio hannoportato molti Confidi a peggiorare sia il proprio conto economico che soprattutto la propria dotazione patrimoniale. Si conferma la necessità che i processi aggregativi possano aiutare i Confidi a meglio superare le difficoltà diquesti anni, ma da soli non saranno sufficienti. Si ravvisa l’opportunità di un’attività di reciproca informazione e coordinata, sinergica fra la Regione, il Pubblico, il sistemabancario, le Associazioni ed i Confidi stessi, per metter in atto iniziative tese a salvaguardare l’esistenza dei Confidi stessi. Si sono realizzati ulteriori aggiornamenti alla procedura GCS, che ha portato la Procedura a fornire ulteriori funzionalitàdi interesse sia per le BCC, che per i Confidi.La Federazione ha proseguito l’attività di Audit con tutti i tre Confidi vigilati avente se in regione e con Cooperfidi Italia.

RAPPORTI CON CONFCOOPERATIVE EMILIA ROMAGNA

Il rapporto ed il dialogo con Confcooperative Regionale è costante e proficuo. Cogliamo l’occasione per salutareil Dott. Massimo Coccia Presidente di Confcooperative regionale che ha sostituito il Dott. Maurizio Gardini oggiPresidente nazionale di Confcooperative, salutiamo anche il Direttore regionale Dott. Marco Venturelli.Nel mese di agosto si è sottoscritto un protocollo di intesa (plafond complessivo 10 milioni) per la concessione difinanziamenti agevolati alle imprese e cooperative agricole per contribuire al riscatto economico e sociale del ter-ritorio nell’area colpita dal sisma.Obiettivo del finanziamento di assicurare liquidità alle imprese agricole associate per l’anticipo dei prodotti conferiti. Unitamente a Confcooperative si è collaborato per intensificare l’operatività con Cooperfidi Italia, mediante una siner-gica informativa alle BCC sulle possibilità operative del Confidi Vigilato.Sottolineiamo oggi con grande soddisfazione la costituzione avvenuta a Bologna il 7 giugno 2013 dell’Alleanza 39

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Cooperativa Italiana Emilia Romagna. A noi sembra che in un mondo pieno di divisioni, frammentazioni e litigiosità,il fatto che le tre più grandi centrali cooperative del Paese costituiscano un’alleanza, rappresenti un segno di novitàimportante per tutti. L’alleanza rende più forti e più sicuri e ciò può dare veramente buoni frutti.

L’AMBITO OPERATIVO E PROGETTUALE

L’ATTIVITÀ DEGLI ORGANI CONSILIARI E DELLE COMMISSIONI

Nel corso dell’esercizio 2012 si sono tenuti 9 Consigli di Amministrazione, 10 Comitati Esecutivi, 10 Conferenze e riu-nioni plenarie dei Direttori, e 1 riunione del Comitato Tecnico dei Direttori.La Commissione Formazione, presieduta e coordinata dal Vicepresidente Secondo Ricci, si è riunita 5 volte durante il2012, orientandosi oltre che sui tradizionali settori di lavoro (area base, specialistica e manageriale) sull’attività di con-sulenza ed aggiornamento per gli Organi collegiali e sulla collaborazione con gli Ordini professionali.

INTERNAL AUDITING

Al servizio di Internal auditing, composto da otto collaboratori più il responsabile, aderiscono tutte le 22 BCC dellaregione. Il servizio è fornito in outsourcing a quattro Confidi regionali ex 107.I piani di audit sono stati tutti completati con l’impegno di 946 giornate (+1% rispetto al 2011) oltre all’attività di backoffice. Le attività di audit sono state indirizzate verso i seguenti processi condotti su tutte le BCC: Governo, Credito, Finanza,Antiriciclaggio, Liquidità, Sistemi di Remunerazione, ICAAP, Follow-up; per 13 BCC è stato condotto l’audit su 47 filiali.L’attività di Follow-up è stata rivolta verso le principali criticità riscontrate nel 2011, verificandone lo stato di attuazionedegli interventi messi in atto. Nel complesso sono stati auditati 15 processi per un numero complessivo di 209 (+19% rispetto al 2011); di cui 140 inloco e 69 a distanza. Sono stati prodotti 481 report (+8% rispetto al 2011) di cui: 244 ordinari (compresi i Follow-up), 13 relativi ai controlli Consob (ex art. 16), 22 relazioni annuali Consob (ex art. 14), 26 consuntivi e 176 controlli adistanza.Il servizio, a dicembre 2012, ha ottenuto, da parte di un ente terzo indipendente, la certificazione Qar (QualityAssurance Review), quale attestazione dell'allineamento agli international audit standard per la pratica professionale.

NORMATIVE E COMPLIANCE

Nel corso dell’anno 2012, oltre alla consueta attività di supporto alla quotidiana operatività delle Associate, in particolarenelle materie sulle quali maggiormente si appunta l’attenzione del mercato e della Vigilanza (trasparenza [con un parti-colare focus sulle decisioni dell’ABF] – antiriciclaggio), si segnala il lavoro sui temi fondamentali della governance banca-ria emersi nel periodo: • L’“autovalutazione” dei Consigli di amministrazione, alla luce della lettera del Governatore della Banca d’Italia dell’11

febbraio 2012; • la disciplina dei “soggetti collegati”;• la disciplina in materia di interlocking.Ciò al fine di permettere alle Associate una “conformità” normativa il più aderente possibile.

È proseguita l’attività di redazione dei format dei principali contratti bancari (in collaborazione con il Cedecra), così comela formazione e l’assistenza agli OdV costituiti dalle Associate che hanno adottato il Modello previsto dal D. Lgs.231/2001.

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STUDI, PIANIFICAZIONE, MARKETING E RISK MANAGEMENT

Nell’ambito dell’attività di Pianificazione nell’anno 2012 si è confermata una forte consulenza per l’erogazione di servizidi pianificazione strategica alle BCC e loro monitoraggio (con la metodologia di Balanced Scorecard), in ragione dellanecessità generalizzata di revisioni ripetute e continue delle proiezioni travolte dalla crisi e di sostegno ad alcuneAssociate in situazione di effettiva difficoltà. Nel 2012 sono stati attivati 5 nuovi contratti per il servizio di BalancedScorecard e 8 per il servizio di Piano Strategico.Importante è stata l’evoluzione degli strumenti e delle metodologie in ambito di pianificazione strategica, con l’introdu-zione di un focus per la pianificazione dell’andamento del credito anomalo e l’offerta di un nuovo servizio di aggiorna-mento annuale del piano strategico, cosiddetto “rolling”, che consente alla BCC di valutare il passaggio ad una pianifica-zione strategica con arco di proiezione costante a tre anni. Di rilievo anche l’attività realizzata a favore di CSD che haportato al trasferimento sul sistema direzionale SID2000 di molte delle componenti sviluppate e consolidate in anni diutilizzo dalla Federazione in ambito di pianificazione strategica. Ciò ha reso disponibile per le BCC un salto di qualità intermini di automazione, integrazione e potenza degli strumenti di pianificazione strategica.Terminato il percorso intrapreso nel 2011 di revisione della piattaforma di pianificazione strategica Sipico a supportodelle Associate, nel 2012 sono stati effettuati ulteriori interventi di ottimizzazione al layout ed ai contenuti informatividello strumento, con l’introduzione di una nuova vista di apertura dei volumi di banca per residenza della clientela,estraendo i dati dalla piattaforma di Marketing di Phoenix in uso alle Associate. Sono state inoltre ultimate le attività di manutenzione necessarie per creare l’automatismo di importazione (che saràeffettivo entro la prima metà del 2013) di alcune di quelle poche variabili attualmente ancora caricate manualmentedalle Associate. È stato infine rinnovato il contratto triennale di collaborazione con Prometeia ottenendo una riduzione di costo di circa il20% a parità di servizio. In fase di rinnovo del contratto è stato valutato, anche in sede di gruppo di lavoro con le BCC,l’attualità dello strumento anche alla luce degli sviluppi in corso a livello nazionale di strumenti, in parte simili. Nel secondo semestre 2012 ha preso avvio con due BCC “Pilota” un nuovo Progetto “Razionalizzazione dei costi”, incollaborazione con la società CRS, di ausilio alle Associate interessate a migliorare l'efficienza gestionale attraverso politi-che di contenimento dei costi di acquisto e di razionalizzazione dei consumi, tramite la rinegoziazione delle condizionid'acquisto dai fornitori. La metodologia d’intervento di CRS permette infatti di individuare e di conoscere, per determi-nate categorie di spesa, i «best price» di mercato in virtù dei consumi, dei processi decisionali, delle procedure gestionalie del livello qualitativo presente in ogni BCC. Al momento il progetto è stato sospeso per il limitato interesse registratopresso le Associate.Sul fronte degli Studi l’attività si concretizza nella predisposizione di interventi che la Federazione è chiamata a tenerenell’esercizio della sua attività di rappresentanza a tutti i livelli ed in diversi ambiti territoriali. L’attività di studio si rivol-ge anche alle BCC, attraverso analisi e monitoraggi del contesto esterno di riferimento, pubblicazioni di benchmark estatistiche regionali, organizzazione di workshop. Tra questi ultimi, di particolare rilievo, è stato uno studio sull’anda-mento dei dati semestrali delle BCC dell’Emilia Romagna, a confronto con i dati del Sistema Bancario Italia e del SistemaBCC Italia.

Nel corso del 2012 sono stati avviati anche diversi progetti in ambito Risk Management:1. Collaborazione con Iccrea Banca per la diffusione dello strumento di analisi ALM via web: oltre a supportare Iccrea

nel definire la reportistica da mettere a disposizione delle Banche emiliano-romagnole, sono stati realizzati nei mesidi maggio, giugno, luglio e settembre degli incontri mirati a favorire la conoscenza dello strumento. A tali incontri,organizzati presso la sede della Federazione, hanno partecipato, oltre ai tecnici dell’UO ALM di Iccrea Banca, quasitutte le BCC della Regione, a rotazione, con la possibilità di accedere direttamente allo strumento ed analizzare ipropri dati in un’ottica di gestione dei rischi di tasso e liquidità.

2. Implementazione di un modello per la stima della componente di “rischio di liquidità” all’interno del sistema di TassiInterni di Trasferimento (TIT) utilizzati per il controllo di gestione: nel terzo trimestre del 2012, Prometeia ha svol-to, su richiesta della Federazione, d’intesa con Cedecra, un’attività di ricognizione del livello di adeguatezza delSistema dei TIT in uso presso le BCC della Regione. È emersa una sostanziale adeguatezza dello strumento perquanto riguarda la misurazione, attraverso i sistemi di controllo di gestione, della componente di redditività derivan-te dalla gestione del rischio di tasso di interesse, mentre è risultato poco gestito l’effetto del rischio di liquidità sulmargine ed il contributo che deriva da una corretta valutazione delle poste a vista. Per il superamento di questecarenze, è stata avviata, un’attività finalizzata alla definizione di un modello di stima del funding spread, che tenga

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conto anche dell’effettiva volatilità e vischiosità delle poste a vista. Il progetto si concluderà entro il primo semestredel 2013.

3. Consulenza ai Confidi per la redazione del resoconto Icaap: a fine 2012 è iniziata anche l’attività di consulenza a unConfidi che ha presentato per la prima volta, ad aprile 2013, il resoconto Icaap alla Banca d’Italia.

Questi nuovi progetti hanno affiancato le attività ordinarie di supporto alle Associate nelle analisi svolte in tema digestione e monitoraggio dei rischi.

Servizio Monitoraggio e Fondi di Garanzia

Nel primo semestre del 2012 il Servizio è stato coinvolto sia nell’attività di analisi del modello utilizzato dal Fondo diGaranzia Obbligazionisti per attribuire il rating ad ogni BCC (modello SVRB) , sia nell’attività di confronto e approfondi-mento con le singole BCC che ne hanno fatto richiesta per meglio capire il funzionamento e l’interpretazione del modello.Contestualmente il Servizio ha cominciato ad approcciare tutta la serie di attività legate alla gestione dei Fondi diGaranzia di Categoria con particolare riguardo per quelle connesse alla realizzazione del Fondo di Garanzia Istituzionale(FGI) assicurando la partecipazione attiva della Federazione ai tavoli di lavoro istituiti da Federcasse e rappresentandol’indirizzo della Federazione in relazione a tali tematiche presso le BCC associate e l’Organismo Centrale di Categoria.L’esigenza emersa in seno a tali cantieri di disporre di un presidio sistematico di queste tematiche oltre che di avere unosservatorio costante sulle BCC Associate, ha portato il Servizio a rafforzare il proprio organico di una risorsa a partiredal mese di novembre. Il servizio cura anche la gestione del Sistema di Valutazione e Monitoraggio e la produzione dellareportistica periodicamente utilizzata dalla Federazione per valutare, in un’ottica di prevenzione delle situazioni di crisi,l’andamento delle BCC Associate. In coerenza con le indicazioni di Banca d’Italia, ha sviluppato nei primi mesi del 2013,un focus particolare per il monitoraggio dell’incidenza del credito anomalo e del livello di copertura.

Servizio Elaborazione Dati e Informatica

Ha fornito supporto tecnico-informatico a tutti i settori della Federazione, provvedendo alla gestione dell’apparato infor-matico aziendale ed alla alimentazione delle numerose basi dati utilizzate dalle diverse aree della Federazione.Produce inoltre direttamente e pubblica periodicamente le statistiche andamentali patrimoniali ed economiche, sulla basedelle segnalazioni inviate dalle Associate alla Banca d’Italia.Presidia inoltre il Fondo Garanzia Istituzionale e gli altri Fondi a livello di interfaccia delle fonti informative e gestionedelle basi dati. Ha provveduto alla ricostruzione di report utili al controllo e monitoraggio delle elaborazioni periodichefornite dal Fondo, fornendo anche supporto per integrazioni e revisioni dei report ricevuti.

Servizio Marketing

Il servizio fornisce assistenza e consulenza alle BCC nell’ambito del processo di sviluppo del mercato e di marketing strategico.Marketing strategico: sono state realizzate le implementazioni all’interno dell’applicativo di marketing strategico deimodelli di propensione all’acquisto prodotti, a socio e di attrition. Diffusa nel corso dell’anno è stata la realizzazione diestrazioni ad hoc a seconda delle richieste che ormai regolarmente arrivano dalle banche con la finalità sia di monitorag-gio della clientela che di estrazione di target per campagne commerciali. Inoltre il marketing strategico è stata la base diimpostazione dei marketing report realizzati per le BCC con il supporto consulenziale di Crif sulla cui base è stato effet-tuato un road show presso le direzioni marketing della banche in cui sono stati esposti i risultati delle politiche commer-ciali intraprese dalle banche nel corso degli ultimi tre anni, conferendo un benchmark sia temporale che regionale.Marketing operativo: nel corso del 2012 sono state portate a termine diverse attività di avvio del CRM presso le BCC.Ad oggi le banche attive sono dieci. Tale attività è stata svolta, su tre realtà, avvalendosi della consulenza di Euseco.Piani operativi. Da un’attività in sinergia tra i servizi di Pianificazione, Risk management e Marketing è stata messa apunto un nuova offerta di supporto alle BCC per la realizzazione dei Piani Operativi annuali. Sono stati realizzati i pianioperativi per tre BCC, in diverse modalità di dettaglio, sviluppando per alcune solo la parte commerciale, per altri solo laparte di funding e investimenti.

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ORGANIZZAZIONE E INNOVAZIONE

L'attività del servizio organizzazione e innovazione si è sviluppata lungo quattro direttrici principali: • Analisi organizzative per BCC • IT Governance• Formazione• Sviluppo delle metodologie e tecnologie di comunicazione e collaborazione in rete

Analisi organizzative per BCC: insieme a SEF è stato messo a punto, e applicata sul campo, una modello per svolgereanalisi organizzative presso le BCC utilizzando le metodologie e tecniche delle organizzazioni collaborative e delle lear-ning organizations (apprendimento organizzativo) per creare "sistemi di azioni coordinate tra individui e gruppi che dif-feriscono per le loro preferenze, informazioni, interessi, o conoscenza" e favorire "la delicata conversione del conflitto incooperazione, la mobilitazione di risorse e il coordinamento di sforzi".Sul tema dell'IT Governance la Federazione BCC Emilia Romagna ha partecipato ai gruppi di lavoro che hanno avuto peroggetto la rivisitazione dei contratti di outsourcing tra Cedecra Informatica Bancaria e le Banche e i contratti sul FacilityManagement e sulle Segnalazioni di Vigilanza tra Cedecra Informatica Bancaria e Phoenix Informatica Bancaria.In forte sinergia con il Servizio Formazione si sono ricercati, sperimentati e applicati nuovi metodi e tecniche per erogarela formazione alle BCC associate. Grazie ai sistemi di eLearning siamo riusciti ad aumentare la partecipazione ai corsi diformazione riducendo il costo medio pro-capite per la partecipazione ai corsi mettendo a disposizione corsi che possonoessere seguiti dalle persone nei giorni e nei tempi che ognuno preferisce.In collaborazione con il Servizio Formazione e Comunicazione, Federcasse e Iccrea Holding, e con il contributo volonta-rio di tutte le Federazioni Regionali, è stato organizzato il Seminario Nazionale "Cooperare al presente" a cui hanno par-tecipato circa 450 persone di 150 società del Credito Cooperativo, collegando per la prima volta insieme tutte le infra-strutture di videoconferenza presenti sul territorio nazionale.Sul fronte delle metodologie e tecnologie di comunicazione e collaborazione in rete, oltre al già citato sistema di eLearning,è stato definitivamente attivato su larga scala il sito intranet collaborativo "Bccer Grid-Thinking", attraverso il quale le per-sone che lavorano in Federazione, In Cedecra e nelle nostre BCC si scambiano idee e si offrono supporto reciproco.Un'altro strumento molto apprezzato è stato il sito "questionari.fedemilia.bcc.it" attraverso il quale la Federazione rac-coglie le valutazioni al termine dei corsi di formazione. Lo strumento è stato molto utilizzato anche da Cedecra e altreBCC per svolgere i propri questionari di soddisfazione del cliente interno ed esterno.

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

L’attività di formazione e aggiornamento professionale proposta dalla Federazione alle Associate nel 2012, è stata ampia earticolata, in linea con le crescenti esigenze manifestate attraverso l’intenso lavoro di analisi sui fabbisogni, realizzato in colla-borazione con SeF Consulting, la Scuola Centrale del Credito Cooperativo che, all’inizio del 2013, ha assunto la denominazio-ne di Accademia BCC. Numerosi sono stati i passaggi sui programmi e sulle aree tematiche di intervento, sia in fase di analisidelle stime di partecipazione alle attività, condivise con l’area risorse umane e formazione delle Associate, sia soprattutto inCommissione Regionale allargata sulla Formazione. La stessa, si è infatti riunita cinque volte nel corso dell’anno, presiedutadal vice Presidente della Federazione Secondo Ricci, con una presenza media, in sala o in videoconferenza, di 15 BCC.Rinnovato e ulteriormente arricchito di nuove professionalità e competenze il panel delle docenze, anche grazie alle segna-lazioni delle BCC e all’analisi delle numerose proposte di collaborazione vagliate dall’Ufficio Formazione della Federazionee da SeF Consulting, fondamentale sia nel lavoro di analisi, sia in quello di elaborazione e gestione delle attività.Complessivamente, tra le aule della sede della Federazione e quelle messe a disposizione da parte delle Associate, le gior-nate di studio sono 375, le stesse del 2011, ma con un significativo aumento delle presenze, da 5.499 a 6.186; dati aiquali vanno aggiunte 111 giornate di formazione aziendale extra catalogo nelle BCC, per complessive 1.380 presenze.Nella tabella allegata si riporta il dettaglio dei settori di attività, delle giornate e delle presenze totali.Oltre al Catalogo Generale dei corsi, presentato e disponibile in rete fin dal mese di febbraio per la pianificazione delleAssociate, è stato progettato per la seconda volta uno specifico Catalogo per gli Organi Collegiali e, esperienza prima inItalia, un Catalogo delle attività con le società del Gruppo Bancario. Incrementata anche l’attività con l’Ordine professio-nale di riferimento, per l’erogazione dei crediti ai commercialisti e, prima volta nella storia della Federazione, firmata 43

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una convenzione con la Fondazione Forense Bolognese per il rilascio dei crediti nell’ambito della formazione continuadegli avvocati. Raggiunto inoltre, per la prima volta, uno specifico accordo di collaborazione con Cedecra InformaticaBancaria per la formazione e la consulenza agli operatori delle Associate, accentuato nel 2013 con la realizzazione di unulteriore Catalogo comune delle attività. Si è concluso presso il Polo Scientifico Didattico di Forlì dell’Università diBologna il 2° Corso di Alta Formazione in Economia e Gestione del Credito Cooperativo ed è stato predisposto il bandoper una terza sessione giunta a conclusione lo scorso 8 giugno. Ha avuto successo anche la seconda edizione del Corso diAlta Formazione sull’applicazione della normativa antiriciclaggio nel sistema bancario e finanziario nazionale e interna-zionale presso l’Accademia delle Scienze di Bologna. Erogate anche le attività di formazione e aggiornamento obbligato-rio per la certificazione assicurativa Isvap e tutta l’area riguardante la formazione legata agli aspetti di salute e sicurezzasui luoghi di lavoro.

“PROGETTO SOCI” DELLE BCC DELL’EMILIA ROMAGNA

Allo scopo di realizzare percorsi operativi finalizzati sia nell’individuazione di strumenti e azioni per lo sviluppo dellecompagini sociali sia ad affiancare e supportare le singole Banche di Credito Cooperativo nello svolgimento delle attivitàa favore dei soci e nell’ottimizzazione delle attività dell’Ufficio Soci la Federazione delle Banche di Credito Cooperativodell’Emilia Romagna ha avviato, dalla fine del 2008, il “Progetto Soci”.

Gli interventi operativi della Federazione regionale hanno riguardato:• i corsi di formazione specialistica per addetti e neo-addetti Uffici soci, avvalendosi della collaborazione di docenti SeF

(ora Accademia BCC), Federcasse e Università di Bologna (12 fra il 2009 e il 2012 e 5 programmati per il 2013);• l’individuazione di potenziali soci (e soci giovani) all’interno del portafoglio clienti delle BCC attraverso la realizza-

zione di analisi descrittive della clientela e nel successivo sviluppo di piani e azioni commerciali e reclutamento (mirato)nuovi soci (e soci giovani), grazie allo sviluppo di un “algoritmo di inferenza statistica” messo a punto con CRIF(Marketing della Federazione regionale in collaborazione con CRIF - 2010/2011).

La compagine sociale delle BCC dell’EmiliaRomagna è cresciuta a ritmi più sostenutirispetto al Sistema BCC Italia: negli ultimi cin-que anni il tasso di crescita è costantementesuperiore (quasi doppio) rispetto al SistemaBCC Italia.

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• i corsi di Formazione Identitaria (in collaborazione con Accademia BCC area Emilia Romagna) per Presidenti eDirettori di BCC (per Presidenti, 21 partecipanti; per Direttori, 20 partecipanti), e per tutto il personale delle BCC(3 BCC; 628 partecipanti totali fra il 2009 e il 2012) e per neo-assunti BCC (dal 2009 al 2012,153 partecipanti);

• gli interventi ad hoc per la realizzazione del Bilancio Sociale delle BCC (nel 2012, con la redazione del BSM da parte delleultime 2 BCC che ancora non lo realizzavano, è stato raggiunto l’importante obbiettivo del 100% di BCC dell’Emilia Romagnache realizzano regolarmente il Bilancio Sociale e di Missione) e che ancora non dispongono di un house organ/newsletter;

• format per la realizzazione del sito internet aziendale con area dedicata ai soci;• format per seminari, convegni, conferenze sui valori del mutualismo e della cooperazione per i Soci e potenziali

Soci, Consulte e Comitati Soci;• realizzazione di audiovisivi con storia del Credito Cooperativo da completarsi a cura delle BCC (con la loro storia

sociale) sulla base dei cortometraggi “Dalla storia al futuro” (2009) e “Bilancio Sociale e di Missione BCC EmiliaRomagna, in occasione del 150° Unità d’Italia” (2011), realizzati dalla Federazione regionale;

• all’interno della “Formazione Specialistica”, prevista per il 2013, sono presenti cinque percorsi specifici dal titolo “Identitàe rendicontazione mutualistica”, “Come comunicare con i media (prosieguo dell’attività 2012)”, “Come fidelizzare i soci”,“Politiche e strumenti per la gestione della compagine sociale”, “Vigilanza cooperativa:coerenza e trattamento fiscale”.

BCC Emilia Romagna Principali strumenti dicomunicazione verso i soci:negli ultimi sei anni la diffusione presso le BCCdei principali strumenti di comunicazioneverso i soci è costantemente cresciuta.Nel 2012 tutte le BCC della regione hanno rea-lizzato il Bilancio Sociale e di Missione.

I percorsi formativi sono stati realizzati in base alle indicazioni sia dell’Analisi dei Fabbisogni Formativi e sia del Gruppodi Lavoro “Progetto Soci” per incrementare e implementare le potenzialità degli Uffici soci delle BCC associate (veri anellivirtuali tra il territorio e le Banche), preposti al monitoraggio, allo sviluppo e alla partecipazione dei soci, aperti allecomunità e agli uffici interni, ai Comitati territoriali e alle filiali al fine di curare la componente cooperativa nella consa-pevolezza degli aspetti commerciali attinenti al socio e ai giovani.All’interno degli obiettivi insiti nel Progetto hanno avuto e hanno sempre più rilievo le attività destinate in modo specifi-co al target “Giovani” che “rappresentano non soltanto dei potenziali clienti, ma anche i componenti delle future compa-gini sociali e i futuri amministratori delle BCC”. Si tratta di un ambito di ulteriore sviluppo strettamente collegato alProgetto Giovani del Credito Cooperativo, sviluppato a livello nazionale con la fattiva collaborazione anche dellaFederazione delle BCC dell’Emilia Romagna.

BCC, GLI OBIETTIVI DEL “PROGETTO GIOVANI”

Il Credito Cooperativo rivolge una particolare attenzione ai giovani. Intesi non solo come destinatari di prodotti e servizimirati, ma anche come interlocutori privilegiati dei territori nei quali operano le singole BCC, con l'obiettivo di accoglierlinelle compagini sociali e sviluppare, in questo modo, la diffusione e la cultura della cooperazione di credito.È con questo obiettivo che il Credito Cooperativo italiano ha avviato già da alcuni anni il progetto Giovani “BCC. La bancadei giovani” (nell’ambito del quale è molto importante il contributo e l’apporto delle BCC dell’Emilia Romagna), che si èavvalso in una prima fase della collaborazione e dell'apporto scientifico di Istituti di ricerca quali l’lspo e di esperti del 45

2008 2009 2010 2011 2012

Soci BCC Emilia Romagna 82.634 89.718 98.242 105.870 113.182< > % anno precedente +10,24% +8,57% +9,50% +7,76% +6,91%Soci BCC Italia 940.000 1.010.805 1.069.913 1.096.635 1.135.096< > % anno precedente +8,75% +7,53% +5,84% +2,49% +3,51%Quota % Em.Rom/Italia 8,79% 8,87% 9,18% 9,65% 9,97%

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settore tra i quali il professore Vittorino Andreoli. Tappe importanti sono state rappresentate dai convegni sul tema 'gio-vani' organizzati nel 2010 dal SeF (oggi Accademia BCC) a Taormina e Dubrovnik. Proprio questo ultimo appuntamentoha dato il via ad una intensa attività con i gruppi di Giovani Soci delle BCC. Da questo punto di vista, le Banche di Credito Cooperativo si propongono come palestre di azione e di coinvolgimento.Creando occasioni in cui i giovani possano fare esperienza e pratica di protagonismo responsabile. In cui siano produttoridi idee, co-produttori di decisioni, attori di realizzazioni.Coordinati o solo supportati dalle loro BCC, i Gruppi Giovani Soci (37 a dicembre 2012, di cui 3 di BCC dell’EmiliaRomagna), svolgono pratiche di coinvolgimento dei giovani (normalmente) under 35. Alcuni gruppi si sono dotati di unoStatuto o di un Regolamento e si sono costituiti in Consulte o Associazioni. Per un migliore funzionamento alcune hannocreato delle commissioni interne per dedicarsi ad eventi di diversa natura (dallo Svago, alla Formazione, al Lavoro, ecc.).I Gruppi Giovani Soci sono nati e nascono tuttora (il loro numero è in costante crescita: a maggio 2013 hanno raggiunto la con-sistenza di 51 Gruppi. In Emilia Romagna ai 3 già esistenti ne saranno costituiti altri 4 o 5 entro il 2013) per incentivare buonepratiche di target giovane nei comparti sociali nonché per contribuire a promuovere il protagonismo dei giovani, offrendo unconcreto sostegno al fine di favorire l'occupazione e l'auto-occupazione, è un modo infatti per garantire coesione sociale.Anche il progetto Buona Impresa! si propone come ulteriore tappa di questo cammino. Con Buona Impresa! ilCredito Cooperativo si è posto l’obiettivo di stimolare e agevolare l'imprenditorialità giovanile mettendo a disposizionestrumenti concreti che favoriscano la nascita di nuove imprese, promuovendo occupazione ed auto-occupazione.I giovani che si rivolgeranno alle BCC aderenti troveranno un'offerta articolata, costruita su misura, di prodotti chevanno dal “Mutuo - Prodotto per lo start-up di giovani imprese” (pensato per coprire le esigenze di investimentoiniziale) al leasing, dal factoring all'advisory per il passaggio generazionale e all'internazionalizzazione, allagreen economy. Il prodotto principale è comunque il mutuo offerto per l'avvio dell'attività.All’iniziativa hanno aderito tutte le 22 Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna. I risultati di una recenteindagine (primavera 2013) evidenziano che sono state accolte il 53% delle richieste pervenute e 25% erano “in istrut-toria” 37 sono state le imprese giovanili finanziate e 25 le start-up per un totale di 1,3 milioni di euro di finanziamenti.Per quanto riguarda l’Emilia Romagna sono state 5 le domande di start-up pervenute, 4 delle quali (80%) sono stateaccolte e 1 domanda è in istruttoria, per complessivi 205 mila euro erogati.Con l'iniziativa Buona Impresa! le BCC intendono rafforzare il loro essere partner dei giovani e del loro futuro offren-do risposte concrete a concrete esigenze. Non solo in termini di sostegno creditizio, ma di vero e proprio “accompa-gnamento” lungo il percorso che il giovane decide di intraprendere. Buona Impresa! è un augurio per il futuro dellenuove generazioni. Ed è un augurio per le BCC, che possano divenire sempre più protagoniste della crescita dei territori.

REVISIONE E VIGILANZA COOPERATIVA

Anche nel decorso esercizio, è proseguita l’attività istituzionale di revisione che inquadrandosi in una specifica disposizio-ne statutaria non comporta addebiti specifici per le Banche in quanto i costi sono coperti dai contributi associativi.Nel corso dell’esercizio 2012 si è provveduto a completare l’attività di verifica per il biennio 2011/2012 relativa allaVigilanza Cooperativa. Le verifiche effettuate presso tutte le BCC hanno dato esito positivo ed alle stesse è stato rilasciato l’attestato di coope-rativa a mutualità prevalente. Detta attività è stata svolta con il supporto di due professionalità esterne. Per quanto riguarda l’attività svolta per conto del Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo si è provve-duto, sia ad espletare la funzione di coordinamento e controllo delle segnalazioni periodiche obbligatorie, sia a gestire gliinterventi a sostegno a favore delle BCC associate. In ordine all’attività svolta per conto del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo, il Servizio haprovveduto al coordinamento ed alla gestione delle varie incombenze che hanno permesso alle nostre Associate di conti-nuare ad emettere le proprie obbligazioni con la garanzia del Fondo stesso.Infine, nel corso del 2012, si è proceduto ad un ulteriore aggiornamento di alcune procedure relative Fondo di Garanzia Istituzionale.

SERVIZIO SINDACALE

Nel 2012 l’ufficio relazioni sindacali e del lavoro è stato impegnato, oltre a svolgere la quotidiana consulenza giuslavori-46

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stica e sindacale alle Banche associate, nel garantire la corretta informazione ed applicazione delle rilevanti novità legisla-tive intervenute in materia giuslavoristica e previdenziale. Sul piano regionale si è poi continuato il confronto con le Organizzazioni sindacali in merito alla corretta applicazione initinere di alcune norme contrattuali previste dallo stesso CIR ed in merito alla esigibilità di alcune disposizioni in essocontenute, tra cui quella relativa al welfare aziendale. I medesimi incontri regionali sono stati inoltre motivo di informazione e confronto con le Organizzazioni sindacali inmerito all’andamento regionale del Credito Cooperativo, con particolare riguardo alle condizioni di occupazione deidipendenti e all’impatto sui colleghi delle vicende che hanno coinvolto il nostro settore. Il 2012 è stato anche un anno di significative riforme legislative che hanno coinvolto il mondo del lavoro, toccando sia ladisciplina giuslavoristica che quella previdenziale.Tra le altre novità, si rammenta il significativo impatto che ha avuto sul mondo del lavoro l’entrata in vigore della cd. LeggeFornero, la quale ha riformato molti istituti del diritto del lavoro, tra cui i contratti a termine e i licenziamenti. Di particolarerilievo dal punto di vista giuslavoristico è stato inoltre il cd. decreto sviluppo, che ha integrato e corretto la Legge 92/2012.Sono stati inoltre conclusi – con l’ausilio della Federazione – diversi accordi aziendali mirati allo sviluppo del personale ealla parziale riorganizzazione delle banche.È stata infine implementata la Bacheca dei modelli online, nella quale sono inserite tutte le lettere ed i contratti di lavorodi cui le banche necessitano.

SERVIZIO STIPENDI

Oltre a garantire il consueto servizio di elaborazione stipendi, con annessi adempimenti previdenziali e fiscali, nell’anno2012 l’ufficio personale / stipendi è stato impegnato in altre attività imputabili nelle due aree di competenza e di seguitospecificate. Riassumendo:

Area elaborazione stipendiDisponibilità del modello F24 in flusso telematico;Creazioni di nuova reportistica per gli adempimenti connessi all’entrata in vigore della nuova riforma del mercato dellavoro “Legge Fornero”;Creazione di nuova reportistica per l’adempimento relativo alla dichiarazione della forza lavoro maschile e femminile perle pari opportunità;Creazione di un quattordicesimo cedolino paga al fine del tempestivo ed immediato pagamento del Premio di Risultatoscaturito dalla firma del nuovo accordo di rinnovo del CCNL avvenuto in data 21.12.2012;Creazione di nuove procedure utili per i controlli dei dati stipendi.

Area risorse umaneInsieme all’area formazione della scrivente Federazione e con la collaborazione di Blutec e Sef Consulting si è concluso epresentato alle BCC il nuovo modulo dei processi formativi;Si è conclusa la migrazione verso la nuova procedura di rilevazione delle presenze denominata “G.Pres 3”.Oltre a ciò, si è garantita la consueta consulenza in ambito lavoristico, anche in collaborazione con l’area sindacale, inconsiderazione delle molteplici novità normative che hanno interessato lo scorso anno.

SERVIZIO STUDI RICERCHE GIURIDICO TRIBUTARI

Nel corso dell’esercizio è proseguita la consueta attività di consulenza e assistenza nella redazione e controllo delle prin-cipali dichiarazioni fiscali per le Banche Associate. Sono stati predisposti incontri formativi e circolari a commento delleprincipali novità introdotte per il settore bancario.Per le BCC associate si è provveduto alla trasmissione telematica delle seguenti dichiarazioni: Unico (IRES – IVA); IRAP;Iva (comunicazione dati); 770 (semplificato e ordinario) e 730 - dipendenti. L’ufficio è stato, inoltre, impegnato nell’assi-stenza ai fini della redazione del bilancio d’esercizio.L’impegno profuso nei vari settori ha visto la Federazione regionale collaborare fattivamente con la FederazioneNazionale e con i centri servizi al fine di meglio supportare le associate nell’adozione dei nuovi aggiornamenti normativientrati in vigore nel corso dell’esercizio. 47

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Nel corso dell’intero esercizio sono stati organizzati e/o pianificati incontri di aggiornamento e formazione sia a favoredei responsabili dell’area bilancio e contabilità che dei componenti dei Consigli di Amministrazione e dei Collegi Sindacali.

L’ATTIVITÀ CONSOLIDATA

LA RAPPRESENTANZA

Di seguito si sintetizzano le principali attività che la Federazione svolge in modo sistematico e consolidato nell’ambitodella rappresentanza:

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Le relazioni sul territorio

TIPO RELAZIONE LIVELLO INTERLOCUTORI/CASISTICA Regione Province Enti locali Camere di Commercio Aziende Sanitarie Locali Aziende municipalizzate Associazione di categoria Organizzazioni Professionali Consorzi Garanzia Fidi Fondo di Garanzia Fondo di Protezione Tutoraggio Federale Operazioni di concentrazione Aperture nuovi sportelli Emissione prestiti subordinati Risposte a verbali ispettivi Azioni sanzionatorie

Rapporti ordinari

Crisi aziendali

I Rapporti con Banca d'Italia

I rapporti e le relazioni esterne

TIPO RELAZIONE LIVELLO INTERLOCUTORI Federcasse Iccrea Holding Le strutture imprenditoriali Confcooperative Confartigianato Coldiretti API Confindustria Consorzi Fidi CEDECRA DAM Amaltea ICCREA Bancaimpresa Aureo gestioni Iccrea Banca Phoenix SBA Federazioni regionali

I rapporti con illivello regionale

I rapporti e le relazioni interne

I rapporti con illivello nazionale

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I SERVIZI

Di seguito si sintetizzano le principali attività che la Federazione svolge in modo sistematico e consolidato nell’ambito deiservizi alle BCC:

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TIPO RELAZIONE LIVELLO INTERLOCUTORI

I rapporti e le relazioni interne(segue)

CDA Comitato Esecutivo Bilancio Commissioni Formazione Sviluppo e Progetti Comitato Tecnico dei Direttori Conferenza dei Direttori Assistenza tecnica e normativa Gruppi di lavoro tecnici Pianificazione e controllo Marketing Risk management (ALM-ICAAP) Convegno regionale Assemblea annuale Eventi ad hoc Relazioni a distanza e sul luogo per singola BCC

I rapporti con le BCC

TIPO UNITÀ ORGANIZZATIVA SERVIZIO Consulenza e assistenza Normativa e compliance Compliance Elaborazioni statistiche Comunicazione di sistema e Bilancio Sociale Formazione Immagine e marchio/logo Immagine e Comunicazione Marketing di Sistema Consulenza e assistenza Legale Costituzione nuove BCC Fusioni

Servizi

Assistenza Rapporti con le società del Gruppo Rapporti con le istituzioni regionali Gestione delle convenzioni regionali Gestione pratiche di finanziamento Rappresentanza verso Enti e Associazioni Gestione pratiche con contributi statali rendicontazioni e liquidazioni contributi Relazioni esterne Vigilanza Cooperativa Revisione e Vigilanza Fondo di Garanzia dei Depositanti - Revisione Cooperativa Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti Sindacale e gestione Commissioni sindacali e di conciliazione del personale Consulenza ed assistenza

Rapporti con le societàdel Gruppo, le Istituzionie Crediti Speciali

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TIPO UNITÀ ORGANIZZATIVA SERVIZIO Consulenza ed assistenza Dichiarazioni fiscali - mod. 770 ordinario Dichiarazioni fiscali - mod. 770 semplificato ichiarazioni fiscali - Comunicazioni annuali dati IVA Dichiarazioni fiscali - Modello UNICO Dichiarazioni fiscali - Modello 730

Servizi(segue)

Studi e ricerche Giuridico Tributari

Centralizzazione rilevazione presenze Elaborazione stipendi Consulenza e assistenza Denunce annuali Attività in loco Controlli a distanza Regolamenti Analisi organizzative generali Analisi operatività di filiale Analisi singoli servizi/processi Documento programmatico sulla sicurezza Outsourcing Continuità operativa Apertura nuovi sportelli Budgeting Pianificazione operativa Fondo di Garanzia Istituzionale Pianificazione strategica Controllo di Gestione/Direzionale Sipico CRM Marketing supporto al processo commerciale Monitoraggio Piani Strategici (Balanced Scorecard) ALM-ICAAP

Amministrazione del personale

Internal auditing

Organizzazione

Pianificazione, Marketinge Risk management

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Ora alcuni indicatori fondamentali sui dati di bilancio del 2012 della Federazione:

I ricavi delle vendite e prestazioni risultano sostanzialmente stabili; lo scostamento rispetto al budget si deve princi-palmente a ricavi, non previsti, per rifinanziamento di progetti presso Fondosviluppo. La crescita dei contributi èstata inferiore quanto previsto in sede di budget.

L’incidenza dei contributi sul valore della produzione è stata pari al 68%, in aumento di 1 punto percentuale rispetto al 2011. 51

COMPOSIZIONE DEL VALORE DELLA PRODUZIONE (VAR. %)

Contributi68%

COMPOSIZIONE DEL VALORE DELLA PRODUZIONE (VAR. %)

Var. effettiva Var. prevista (budget)

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Il fatturato dell’ Internal Audit si è mantenuto al di sopra degli 800 mila euro, nonostante la riduzione per effetto del-l’abbuono a Centro Emilia.

Anche l’attività di Formazione alle BCC si è mantenuta, in termini di costi diretti di produzione, sui livelli dell’anno prece-dente.52

INTERNAL AUDIT

INVESTIMENTI IN FORMAZIONE ALLE BCC

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Lo stesso si può dire per la Formazione Interna.

I costi della produzione sono cresciuti del 3,5%, più di quanto programmato. 53

INVESTIMENTI IN FORMAZIONE INTERNA(*) formazione presso la Federazione stimata al costo di 500/gg

ANDAMENTO RICAVI E COSTI DI PRODUZIONE (VAR. %)

Var. effettiva Var. prevista (budget)

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L’ andamento si differenzia a livello di singole voci:

• i Costi per Servizi crescono del +2,4% per effetto principalmente del progetto di analisi del territorio per la cessionedi sportelli (attività di Price Waterhouse Coopers, finanziato con Fondosviluppo), dell’aumento dei costi per personaledelle BCC in distacco sindacale;

• i Costi per Godimento di beni di terzi registrano una crescita del +18,6% per l’aumento delle spese di gestione deilocali della Sede e dell’affitto;

• i Costi del Personale crescono del +3,9%, meno di quanto previsto, grazie principalmente al minor costo del rinnovodel Contratto Nazionale. È proseguita la particolare attenzione al contenimento della crescita, agendo sulle componen-ti comprimibili del costo: trasferte, premi (rinuncia al premio dei dirigenti), contenimento dell’organico. L’andamentoinferiore al budget si è determinato nonostante costi straordinari per incentivo all’esodo i cui effetti in termini di ridu-zione dell’organico si determineranno nel 2013;

• gli Ammortamenti e le svalutazioni diminuiscono del -18,2% più o meno in linea con quanto previsto, per effetto delprogressivo esaurimento delle immobilizzazioni immateriali legate allo sviluppo delle procedure nell’ambito risorseumane;

• gli Oneri diversi di gestione crescono del +1,9%: in questo ambito i risparmi realizzati grazie ai minori costi sostenutiper il Convegno regionale e per Riunioni e Incontri sono risultati più che compensati dall’incremento dei ContributiAssociativi di Federcasse, gravati dal contributo straordinario per il Fondo di Garanzia Istituzionale, e dall’aumentodell’IVA indetraibile.

La politica di attenzione ai costi, avviata già nel 2011, ha trovato attenta attuazione anche nel 2012 su tutti i principalicapitoli di spesa che si sono rivelati gestibili in via ordinaria, e senza ricadute di rilievo sul livello di servizio.

Dal 1° gennaio 2013 l’organico della Federazione regionale si è ridotto di 2 unità, entro l’anno si prevedonoulteriori diminuzioni.54

ANDAMENTO COSTI DI PRODUZIONE (VAR. %)

Effettiva Prevista

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D’altro lato, alcuni costi più strutturali, meno gestibili nel breve periodo, hanno registrato incrementi.

Il valore della produzione al netto dei contributi, risulta anche nel 2012 inferiore al costo del personale (principale vocedi spesa della Federazione). 55

ALCUNI EFFETTI DELL’ATTENZIONE AI COSTI

ALCUNI EFFETTI SU COSTI STRUTTURALI

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L’andamento di questo rapporto misura la capacità della Federazione di produrre valore da servizi fatturati sufficiente acoprire la sua più rilevante spesa di funzionamento senza incidere sui contributi associativi. Va detto che la significativitàdi questo indice risente della natura “ibrida” del rapporto tra la Federazione e le Associate, in parte associativa ed inparte imprenditoriale. In particolare in questi anni di crisi, si tende a preferire, quando possibile, non fatturare servizi(come nel caso del supporto all’ICAAP, della Videoconferenza, del progetto qualità ABI) anche se ciò penalizza il valoredella produzione.

Un secondo effetto distorsivo sul valore della produzione si deve alle “partite di giro”, attività per le quali la Federazionesvolge solo un ruolo di centro di acquisto regionale o di ri-fatturazione rispetto al livello nazionale.

Di rilievo, infine, sul calo del valore della produzione degli ultimi due anni, la decisa riduzione delle attività progettualifinanziate tramite Fondosviluppo.

La produttività per addetto non registra variazioni significative. 56

RAPPORTO TRA COSTI DEL PERSONALE E VALORE DELLA PRODUZIONE AL NETTO DEI CONTRIBUTI

PRODUTTIVITÀ MEDIA DEL PERSONALE (VAR. % ANNUA)

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L’incidenza dei costi del personale sui costi di produzione si conferma pari al 39%.

INFORMAZIONI ATTINENTI I PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZECUI LA SOCIETÀ È ESPOSTA / INFORMAZIONI L’AMBIENTE

PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE

La Federazione – a mente del proprio Statuto sociale (articoli 1 - 2 - 3) – è una società cooperativa con funzioni consor-tili e rappresenta l’organismo associativo delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna.La natura sostanzialmente captive dell’attività e dei servizi prestati comporta che – sia pure in via “derivata” – i rischi ele incertezze cui la Federazione è esposta sono, in un certo senso, “speculari” a quelli delle Banche Associate.

Ciò si manifesta sotto un duplice profilo:

• Di tipo economico - finanziario: i contributi e i corrispettivi per le attività svolte (articolo 21 dello Statuto sociale) che“sostengono” le spese di gestione sono a carico delle Banche socie; ciò comporta un coerente e continuo bilanciamentodelle esigenze (gestione della società /attenzione al conto economico delle Banche socie contributrici);

• Di tipo “operativo”: la Federazione – oltre alla sua ormai consolidata attività di consulenza fornita alle Associate – ha datempo aggiunto altre ed importanti funzioni, richieste sia dal contesto di riferimento sia dalle stesse Banche Associate.

Si pensi all’esternalizzazione di funzioni di controllo (Audit, Compliance), si pensi al progetto in tema di marketingstrategico. 57

COMPOSIZIONE COSTI DI PRODUZIONE

Costipersonale39%

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È di tutta evidenza la delicatezza delle funzioni citate (e i possibili rischi connessi) come, peraltro, è di altrettanta eviden-za la necessità delle medesime per un concreto ed efficace supporto all’attività quotidiana delle Associate.

AMBIENTE

Sotto il profilo dell’ambiente, la Federazione ha sempre supportato l’attività delle Associate a riguardo (si pensi allaConvenzione stipulata con Lega Ambiente per la diffusione delle fonti di energia rinnovabili).

“In proprio” (oltre al “normale” smaltimento differenziato per i toner, i PC in disuso, etc.), l’attenzione della Federazioneall’ambiente si manifesta anche nell’attività formativa, con il progetto – sempre più ambizioso ed in evoluzione – di“Le autostrade della conoscenza, l’informazione che viaggia”.

Con il progetto, si è data una risposta concreta al bisogno di trasferimento della conoscenza verso le Banche Associateed i loro amministratori e dipendenti, superando alcuni limiti delle tradizionali lezioni in aula e delle riunioni “classiche”quali:

• la distanza tra la sede della Federazione dove si tengono i corsi e gli incontri e le sedi di lavoro dei partecipanti, fatto-re che rappresenta un ostacolo per i costi di trasferta e per il rapporto tra costo e opportunità;

• l’orario dei corsi, che spesso si sovrappone ad altri impegni operativi;

• la capacità delle aule, che pone di fatto un limite alla partecipazione degli utenti.

L’obiettivo è stato centrato grazie alla realizzazione di un sistema di video-comunicazione unificata che integra in unaunica infrastruttura i sistemi di videoconferenza classici, i sistemi di comunicazione tramite Personal Computer ed isistemi di telefonia VoIP mettendo a disposizione degli utenti un ampio portafoglio di terminali di comunicazione perconsentire ad ognuno di utilizzare lo strumento più adatto alle proprie esigenze pur mantenendo la capacità di video-comunicare con gli altri.

L’attivazione di questo progetto permette inoltre di apportare il nostro piccolo contributo alla tutela ambientale; viaggial’informazione; non viaggiano le persone. Così anche le Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna sono impegnate nell’auspicata riduzione delle emissionidi CO2 .

CONFORMITÀ DELL’ART. 2 DELLA LEGGE 31.12.1992 N. 59

A questo punto dobbiamo adempiere alle prescrizioni di legge dandovi atto in conformità dell’art. 2 della legge31.12.1992 n. 59, che l’attività svolta nel 2012 dalla Federazione ha riguardato esclusivamente la sua funzione specifi-ca di assistenza e rappresentanza a favore delle associate, nonché invitarvi ad approvare il bilancio chiuso al 31.12.2012che presenta le seguenti risultanze riassuntive:

Stato PatrimonialeAttivo € 18.318.969Passivo € 4.698.805Patrimonio netto € 13.620.164Utile dell’esercizio € 0

Conto Economico Valore della produzione € 11.284.733Costi della produzione € 11.218.48858

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Proventi e oneri finanziari € 157.221Rettifiche di valore € -18.200Proventi e oneri straordinari € 30.236Imposte sul reddito dell’esercizio € 235.502Utile dell’esercizio € 0

Vogliamo infine ricordare che al fine di chiudere a pareggio l’attività economica ordinaria della Federazioneverranno retrocessi 150.000 euro alle BCC associate a titolo di conguaglio del contributo associativo 2012.

A tale riguardo è opportuno precisare che in sede di esame del pre-consuntivo 2012 gli amministratori nel determinarel’ammontare della seconda rata del contributo associativo 2012 avevano adottato un criterio estremamente prudenziale.

La costante attenzione al contenimento dei costi ed il dividendo distribuito dalla partecipata Ciscra Spa, cihanno consentito di restituire alla associate l’importo di 150.000 euro che è pari all’1,95% dell’importo com-plessivo dei contributi associativi di competenza 2012.

CONCLUSIONI

Cari amici, cari ospiti,

sono alle conclusioni di questa lunga relazione.

Prima di passare la parola al Presidente del Collegio Sindacale, voglio esprimere un forte ringraziamento a Banca d’Italiadi Bologna al Dott. Francesco Trimarchi, a Banca d’Italia di Forlì al Dott. Magrini Alunno, ed ai loro collabora-tori.

Il nostro ringraziamento non vuole essere generico: in questi anni in Emilia Romagna abbiamo vissuto diverse vicendedi crisi e di difficoltà. Alcune nostre BCC: Banca di Rimini, Banca Romagna Cooperativa, BCC Alto Reno, CC Reggiano,Creta, hanno vissuto momenti difficili e hanno ricevuto provvedimenti pesanti, dal commissariamento al ricambio obbli-gato di classe dirigente, di direzione e di controllo.

Non sempre è stato possibile utilizzare l’intervento del FGD, tuttavia se ha retto la nostra capacità di portare un qualcheutile contributo alla soluzione di quelle crisi, è fondamentalmente e principalmente dovuto dal rapporto sinergico e dicollaborazione tra noi e Banca d’Italia. Ovviamente nel rispetto rigoroso dei ruoli e delle potestà, in primis di Bancad’Italia che ha il compito di controllarci e di indicarci il rispetto di norme e regole nel nome di una ricerca continua eapprofondita di una condizione di sana e prudente gestione.

Siamo consapevoli e coscienti dei nostri limiti, della mancanza di strumenti di governance più adeguati, della limitatezzadelle nostre strutture, di un quadro regolamentare che non assegna alle Federazioni regionali particolari potestà operati-ve, soprattutto in assenza dell’autorizzazione di intervento del FGD, pur tuttavia pensiamo che in diverse situazioni, cono senza l’intervento del Fondo si siano potuti ottenere alcuni risultati, non sempre scontati.

Non c’è in noi nessun appagamento anzi vi è la consapevolezza di un lavoro e di una attività che, paradossalmente, èancora agli inizi, di sfide non ancor completamente risolte, ma vi è anche la consapevolezza che il sistema se lavoracoeso, se è attento e rigoroso, può portare a casa importanti risultati, anche nelle situazioni più difficili.

Se si lavora giorno per giorno con attenzione, se si hanno dirigenti nelle BCC capaci di sacrificarsi ed impegnarsi dura-mente si possono invertire rotte esiziali, recuperare situazioni pregiudicate o quasi pregiudicate, ristabilire condizioni perun nuovo sviluppo e per una nuova stagione del credito cooperativo. 59

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Quindi veramente grazie per la Vostra attività, i Vostri interventi, e le Vostre riflessioni.

Permettetemi di ringraziare, a nome della nostra Federazione, Federcasse per la propria attività in questo momentomolto difficile in cui tutti siamo chiamati ad esercitare uno sforzo di cambiamento, un ringraziamento che estendo allesocietà del gruppo nessuna esclusa.

Un ringraziamento in particolare ai due Vice Presidenti, al Vice Presidente Vicario Buda e al Vice Presidente Ricciper l’impegno di certo non ordinario messo nella attività sia in regione che a livello nazionale nel credito cooperativo ita-liano, un ringraziamento che estendo a tutto il Comitato Esecutivo, al Collegio Sindacale e a tutte le BCC dellaregione.

Infine ma non per ultimo ringrazio il Direttore Generale, i Vice Direttori, e tutti i dipendenti della Federazione peril lavoro svolto.

Il Presidente(Giulio Magagni)

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Relazione del Collegio Sindacaleal bilancio chiuso

al 31 dicembre 2012

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Signori Soci,

il bilancio della Società chiuso al 31 dicembre 2011 è stato redatto dagli Amministratori secondo le disposizionicivilistiche introdotte dal D.Lgs. 17 gennaio 2003 n. 6. Il bilancio stesso, composto da stato patrimoniale, conto econo-mico e nota integrativa, è stato regolarmente comunicato al Collegio Sindacale, unitamente alla relazione sulla gestione.

Preliminarmente Vi informiamo che questo Collegio, oltre ad avere l’obbligo di vigilare sull'osservanza della Legge edello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, ammini-strativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento (così come previsto dall’art. 2403, comma1, del Codice civile), esercita altresì, ai sensi dell’art. 2409 bis comma 2 del Codice civile, la revisione legale dei conti.Tale funzione è stata affidata al Collegio Sindacale, in quanto, in conformità al disposto dall'art. 2409-bis, comma 2, delCodice civile, lo Statuto di codesta Federazione, ex art. 36, prevede che tale funzione possa essere esercitata anche dalCollegio Sindacale.

PARTE PRIMA: Relazione al bilancio ex art. 14, co. 1, lett. a), D.Lgs. n. 39/10

Abbiamo svolto la revisione legale del bilancio d’esercizio della Società chiuso al 31 dicembre 2012. La responsabilitàdella redazione del bilancio d’esercizio, in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione, competeall’Organo amministrativo della Società. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basa-to sulla revisione legale.

Il nostro esame é stato condotto secondo gli statuiti principi di revisione contabile. In conformità ai predetti principi, larevisione é stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’eserciziosia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione legale è statosvolto in modo coerente con la dimensione della Società e con il suo assetto organizzativo. Esso comprende l’esame,sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilan-cio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza dellestime effettuate dall’Organo amministrativo. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressio-ne del nostro giudizio professionale.

Lo stato patrimoniale e il conto economico relativi all’esercizio precedente, i cui dati sono presentati a fini comparativi,secondo quanto richiesto dalla legge, si riassumono nelle seguenti risultanze sintetiche. Per il giudizio relativo al bilanciodell’esercizio precedente, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 21 maggio 2012.

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STATO PATRIMONIALE 2012 2011

ATTIVO 18.318.969 18.723.033 PASSIVO 4.698.805 5.102.872 PATRIMONIO NETTO 13.620.164 13.620.161 UTILE DELL’ESERCIZIO 0 0

CONTO ECONOMICO 2012 2011

VALORE DELLA PRODUZIONE 11.284.733 10.859.384 COSTI DELLA PRODUZIONE 11.218.488 10.839.681 PROVENTI E ONERI FINANZIARI 157.221 179.170 RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE -18.200 0 PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 30.236 85.178 IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO 235.502 284.051 UTILE DELL’ESERCIZIO 0 0

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CRITERI DI VALUTAZIONE

In merito ai criteri di valutazione del patrimonio sociale seguiti dall’Organo amministrativo, si attesta che gli stessisono conformi a quanto disposto dall'art. 2426 del Codice civile e osserviamo in particolare quanto segue:

■ per quanto attiene le immobilizzazioni immateriali si segnala che, con il nostro consenso, risultano iscritti costi(software, progetti federativi) aventi utilità pluriennale, ed imputati al netto degli ammortamenti; per quantoattiene le ragioni in base alle quali è stata ravvisata l’opportunità di tale iscrizioni si rimanda a quanto dettagliata-mente esposto nella Nota integrativa;

■ le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto, computandovi anche i costi accessori. Dal valoredelle immobilizzazioni in argomento è stato dedotto l'ammortamento, essendo di durata limitata nel tempo;

■ gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali sono stati calcolati in base a piani che tengonoconto della prevedibile durata e intensità dell'utilizzo futuro dei beni;

■ le immobilizzazioni finanziarie sono costituite dalle Partecipazioni in società collegate e/o controllate sulla cuivalutazione concordiamo, secondo i criteri meglio specificati in nota integrativa;

■ i crediti sono stati iscritti nell’attivo circolante secondo il valore di presumibile realizzo;

■ al fondo per trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato è stato accantonato l'adeguamento degli onerimaturati per il personale in servizio al termine dell'esercizio, secondo la normativa prevista nel vigente contratto dilavoro;

■ i ratei e i risconti sono stati iscritti in bilancio, con il nostro accordo, in base al principio della competenzatemporale;

■ i fondi rischi sono stati determinati in misura corrispondente alle relative passività potenziali, con criteriche riteniamo tecnicamente corretti;

■ i debiti sono stati iscritti nel passivo al valor nominale.

In merito ai criteri di imputazione dei componenti positivi e negativi del conto economico attestiamo che gli stessi sonoconformi a quanto disposto dagli artt. 2423-bis e 2425-bis del Codice civile. In particolare si osserva quanto appresso:

■ i ricavi e i proventi sono stati iscritti al netto dei resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte connesse conla prestazione di servizi;

■ sono stati indicati esclusivamente utili realizzati alla data di chiusura dell’esercizio;

■ i proventi e gli oneri, inclusi quelli di natura finanziaria e straordinaria, sono stati iscritti applicando il principio dicompetenza, indipendentemente dalla data di incasso e di pagamento;

■ si è tenuto conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di que-sto;

■ la Società ha correttamente iscritto a conto economico le imposte correnti (I.Re.S. ed I.R.A.P.) di competenza del-l’esercizio.

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GIUDIZIO EX ART. 14, COMMA 2 LETT. C) DEL D. LGS. N. 39/2010

Signori soci,

a nostro giudizio il summenzionato bilancio è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione;esso pertanto è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale efinanziaria ed il risultato economico della “Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna S.c.”per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012.La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione, in conformità a quanto previsto dalle norme di legge,compete agli Amministratori della Società. È di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazio-ne della gestione con il bilancio, come richiesto dall’art. 14, co.2, lett.e), del D.Lgs. n. 39/2010. A tal fine abbiamo svol-to le procedure indicate dal principio di revisione n. PR 001 emanato dal consiglio Nazionale dei Dottori Commercialistie degli Esperti Contabili e raccomandato dalla Consob. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con ilbilancio d’esercizio della Società alla data del 31 dicembre 2012.

PARTE SECONDA:relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea ai sensi dell’art. 2429, comma 2, del Codice Civile

Nel corso dell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2012 la nostra attività è stata ispirata alle disposizioni di legge e alleNorme di Comportamento del Collegio sindacale raccomandate dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti edEsperti Contabili. Abbiamo svolto l’attività di vigilanza sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo e sul rispetto deiprincipi di corretta amministrazione. In particolare abbiamo partecipato alle Assemblee dei Soci ed alle adunanze del Consiglio di Amministrazione e delComitato Esecutivo, per le quali, sulla base delle informazioni disponibili, non abbiamo rilevato violazioni della legge edello statuto sociale, né operazioni manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali dacompromettere l’integrità del patrimonio sociale.Abbiamo ottenuto dagli Amministratori, durante le riunioni periodiche, informazioni sul generale andamento dellagestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per le loro dimensioni o caratteri-stiche, effettuate dalla Società e possiamo, anche in questo caso, ragionevolmente assicurare che le azioni poste in esse-re, sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale con-flitto di interesse o in contrasto con le delibere assunte dall’Assemblea dei Soci o tali da compromettere l’integrità delpatrimonio sociale.Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo della Società, per quanto di nostracompetenza, anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni e, a tale riguardo, non abbiamoosservazioni particolari da riferire.Abbiamo valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, nonché sull’affidabilità diquest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabilidelle funzioni, nonché attraverso l’esame dei documenti aziendali. Anche a tale proposito non abbiamo osservazioni par-ticolari da riferire.Non sono pervenute denunce ai sensi dell’art. 2408 del Codice civile.Nel corso dell’esercizio non sono stati rilasciati dal Collegio Sindacale pareri previsti dalla legge.Durante l’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richiederne men-zione nella presente relazione. Abbiamo esaminato il bilancio d’esercizio della Società chiuso al 31 dicembre 2012 in merito al quale abbiamo in prece-denza riferito.Possiamo aggiungere a tal proposito che abbiamo anche vigilato sull’impostazione generale data allo stesso, sulla suagenerale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura e, a tale riguardo, non abbiamoosservazioni particolari da riferire.Abbiamo verificato l’osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della relazione sulla gestione, che pre-senta il contenuto previsto dalla legge e risulta coerente con le risultanze del bilancio e delle altre informazioni in nostropossesso. 64

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Per quanto a nostra conoscenza, gli Amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme dilegge ai sensi dell’art. 2423, comma quattro, del Codice civile.

Abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell’e-spletamento dei nostri doveri.

Il Collegio, sulla base dei riscontri e dei controlli effettuati, dichiara che non risultano elementi che possano mettere indubbio la sussistenza del presupposto di continuità aziendale.

Il Collegio Sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 2 della Legge 59/1992 e dell’art. 2545del Codice Civile, comunica di condividere i criteri seguiti dal Consiglio di Amministrazione nella gestionesociale per il conseguimento degli scopi mutualistici in conformità col carattere cooperativo della Società edettagliati nella relazione sulla gestione presentata dagli stessi Amministratori.

OSSERVAZIONI E PROPOSTE IN ORDINE ALL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO

Signori Soci,

considerando anche le risultanze dell’attività di revisione legale dei conti demandata a questo Collegio,

p r o p o n i a m o

all’Assemblea di approvare il bilancio d’esercizio chiuso il 31 dicembre 2012, così come redatto dall’Organo amministra-tivo.

Bologna, addì 27 Maggio 2013

IL COLLEGIO SINDACALEPula Fabio

Nani GiovanniAlbertini Ezio

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Bilancio chiusoal 31 dicembre 2012

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STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

2012 2011

A) CREDITI VERSO SOCIPER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI –– ––

B) IMMOBILIZZAZIONI I - Immobilizzazioni immateriali 51.212 118.188

II - Immobilizzazioni materiali 132.470 199.277

III - Immobilizzazioni finanziarie 9.194.490 9.212.689

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 9.378.172 9.530.154

C) ATTIVO CIRCOLANTE

I - Rimanenze –– ––

II - Crediti 1.944.884 1.526.351

III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni –– ––

IV - Disponibilità liquide 6.931.325 7.608.390

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 8.786.209 9.134.741

D) RATEI E RISCONTI 64.588 58.138

TOTALE ATTIVO 18.318.969 18.723.033

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PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

2012 2011

A) PATRIMONIO NETTO

I - Capitale 4.060.030 4.060.030

IV - Riserva legale 9.391.568 9.391.568

VII - Altre riserve 168.566 168.563

IX - Utile dell’esercizio –– ––

TOTALE PATRIMONIO NETTO 13.620.164 13.620.161

B) FONDI PER RISCHI E ONERI 72.762 72.762

C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 1.525.808 1.707.697

D) DEBITI 2.874.112 3.117.148

E) RATEI E RISCONTI 226.123 205.265

TOTALE PASSIVOE PATRIMONIO NETTO 18.318.969 18.723.033

CONTI D’ORDINE E GARANZIA 2.782.621 2.800.847

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2012 2011

A) VALORE DELLA PRODUZIONE 11.284.733 10.859.384

B) COSTI DELLA PRODUZIONE 11.218.488 10.839.681

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 157.221 179.170

D) RETTIFICHE DI VALOREDI ATTIVITÀ FINANZIARIE -18.200 ––

E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 30.236 85.178

22) IMPOSTE SUL REDDITODELL’ESERCIZIO 235.502 284.051

23) UTILE DELL’ESERCIZIO –– ––

CONTO ECONOMICO

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Nota integrativaal bilancio chiuso

al 31 dicembre 2012

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Il Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, di cui la presente nota integrativa costitui-sce parte integrante ai sensi e per gli effetti dell'art. 2423 comma 1 del Codice Civile, corrispon-de alle risultanze delle scritture contabili, tenute regolarmente, ed è redatto in conformità alledisposizioni previste dagli artt. 2423, 2423 bis, 2423 ter, 2424, 2424 bis, 2425, 2425 bis delCodice Civile.I criteri di valutazione adottati sono conformi alle disposizioni di cui all'art. 2426 C.C. e nonhanno subito sostanziali modifiche rispetto a quelli adottati nel Bilancio del precedente esercizio.Non si sono inoltre verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe dicui al 4° comma dell'art. 2423 C.C. e al 2° comma dell'art. 2423 bis.La valutazione delle voci è stata effettuata nel pieno rispetto del principio della prudenza e com-petenza e nella prospettiva della continuazione dell'attività sociale e inoltre tenuto conto dellafunzione economica di ciascuno degli elementi dell’attivo e del passivo, non sono inoltre stati con-tabilizzati utili non realizzati alla chiusura dell'esercizio e si è tenuto conto dei proventi e deglioneri di competenza dell'esercizio, anche se non incassati o pagati alla chiusura dello stesso.Si è tenuto conto che non vi sono rischi o perdite di competenza 2011 conosciuti dopo la chiu-sura dell'esercizio stesso.In ossequio alle disposizioni dell’art. 2423 ter del Codice Civile, è stato indicato, per ciascunavoce dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico, l’importo della voce corrispondente dell’e-sercizio precedente.Lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico e la presente Nota Integrativa evidenziano valoriespressi in unità di euro, così come disposto dall’art. 2423, comma 5, del Codice Civile.Si precisa inoltre che talune voci del conto economico sono state oggetto di riclassificazione inbase al documento interpretativo del principio contabile n. 12 “Composizione e schemi del bilan-cio d’esercizio di imprese mercantili, industriali e di servizi”.Vi confermiamo che nella redazione del Bilancio, non sono state effettuate compensazioni di par-tite e che la Società non ha eseguito rivalutazioni economiche nè valutazioni in deroga ai criterilegali.

CRITERI DI VALUTAZIONE:

Immobilizzazioni immateriali Sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuatinel corso degli esercizi e imputati direttamente alle singole voci.In questa voce sono stati imputati i costi sostenuti per l’acquisto di software applicativi di utilitàpluriennale, i costi per l’attivazione e l’implementazione di progetti federali aventi valenza plu-riennale.

Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali indicate in questa voce sono costituite da mobili, macchine perufficio, arredi e impianti di proprietà della società.Sono iscritte al costo di acquisto e rettificate dai corrispondenti fondi di ammortamento. I coefficienti di ammortamento utilizzati per la determinazione delle quote di ammortamentosono quelli ritenuti corrispondenti a mantenere il valore dei cespiti conforme alla residua possibi-lità di utilizzazione dei beni.

Immobilizzazioni finanziarieLe immobilizzazioni finanziarie sono costituite dalle Partecipazioni in Società controllate, collega-te ed altre. 75

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Si tratta di investimenti durevoli e strategici per la Federazione.Le partecipazioni risultano iscritte al costo di acquisto rettificato, in alcuni casi, da svalutazionioperate nell’esercizio 2010 ed in esercizi precedenti.

CreditiSono esposti al presumibile valore di realizzo. L’adeguamento del valore nominale al valore pre-sunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti.

Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate dai depositi in conto corrente presso Banche e pressoBancoposta e dalla giacenza liquida di cassa. Sono iscritte al valore nominale.

Ratei e riscontiSono iscritte in tali voci quote di costi e proventi comuni a diversi periodi che maturano propor-zionalmente al tempo, secondo il principio della competenza.

Fondi per rischi ed oneriNella valutazione di tali fondi sono stati rispettati i criteri generali di prudenza e di competenzae non si è proceduto alla costituzione di fondi rischi generici privi di giustificazione economica.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinatoIl Fondo rappresenta i diritti maturati dai dipendenti della Società alla data del 31 Dicembre2011 in conformità alla legislazione in materia ed al contatto collettivo di lavoro vigente. Lavoce non comprende le quote di accantonamento destinate al finanziamento del “FondoPensione” di categoria.

DebitiSi tratta di debiti scadenti tutti entro l’esercizio successivo e non vi sono debiti assistiti da garan-zie reali sui beni della Società.Sono rilevati al loro valore nominale.

Imposte sul redditoLe imposte correnti sono state accantonate secondo le aliquote e le norme vigenti in base ad unarealistica previsione del reddito imponibile al 31 dicembre 2012.

Costi e RicaviSono determinati secondo il principio della prudenza e della competenza.

Conti d’ordineAzioni e Titoli presso terziLa voce è costituita da Azioni e Titoli della Società in deposito presso terzi.La valutazione è stata fatta al valore nominale.

Eventi rilevanti dell’esercizioNel decorso esercizio 2012 non vi sono fatti di particolare rilievo da segnalare.

* * * *76

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Passeremo ora in rassegna le voci che compongono lo Stato Patrimoniale ed il ContoEconomico, redatti secondo la normativa vigente al fine di fornire le informazioni richieste dal-l'art. 2427 del Codice Civile.

ATTIVO

B – IMMOBILIZZAZIONI

I - IMMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

La voce è costituita da:

- Immobilizzazioni in corso e acconti:La voce non risulta avvalorata.

- Altre:In questa voce sono stati imputati i costi sostenuti per l’acquisto di software applicativi di utilitàpluriennale ed i costi sostenuti per l’attivazione dei progetti federali aventi valenza pluriennale. Nel corso del 2012 sono intervenute le seguenti variazioni:

Valore di Bilancio al 31.12.2011 € 118.188- Ammortamenti dell’esercizio 2012 - € 66.976Valore di Bilancio al 31.12.2012 € 51.212

Come evidenziato nei principi contabili, gli oneri pluriennali vengono ammortizzati in cinqueesercizi e comunque in base alla loro residua utilità.

II - IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Le immobilizzazioni materiali indicate in questa voce sono costituite da mobili, macchine perufficio, arredi e impianti di proprietà della società.

Nel corso del 2012 hanno subito le seguenti movimentazioni:

Valore di Bilancio al 31.12.2010: € 199.277+ Acquisti dell’esercizio 2012 valutati al costo: + € 5.590+ Vendite dell’esercizio 2011 - Scarico costo dei cespiti - € 1.292 + Scarico fondo di ammortamento + € 1.139- Ammortamenti dell'esercizio 2012 - € 72.244Valore di Bilancio al 31.12.2012 € 132.470

I coefficienti di ammortamento utilizzati per la determinazione delle quote annuali sono quelliritenuti corrispondenti a mantenere il valore dei cespiti conforme alla residua possibilità di utiliz-zazione dei beni. 77

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III - IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE

1) Partecipazioni

Nel corso del 2012 le partecipazioni hanno subito le seguenti variazioni:

Valore di Bilancio al 31.12.2011: € 9.212.689Iccrea Holding Spa: aumento capitale sociale per concambion. 600 azioni Iccrea Bancaimpresa Spa + € 29.918Iccrea Bancaimpresa Spa: concambio n. 600 azioni con pari numerodi azioni Iccrea Holding Spa - € 29.918Sef Consulting: svalutazione partecipazione per riduzione capitalesociale della partecipata a copertura perdite - € 18.199Valore di Bilancio al 31.12.2012 € 9.194.490

A) PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE

1) Coperaudit S.p.A. – Società Fiduciaria e di RevisioneÈ la partecipazione più rilevante acquisita a seguito della incorporazione della società Multifinavvenuta nel mese di dicembre 2002; essa infatti rappresenta il 99,82% del capitale dellapartecipata ed è costituita da n. 119.784 azioni del valore nominale di 1 euro cadauna; nonpresenta variazioni rispetto al Bilancio 2011.Si tratta di una società costituita nell’anno 1983 avente per oggetto l’esercizio delle funzionifiduciarie e di revisione previste dalla Legge 23.11.39 n. 1966 e dal R.D. 22.4.1940 n. 531.Durante l’esercizio 2012 la società ha svolto una ridotta attività fiduciaria. In particolare leoperazioni di rimpatrio giuridico di titoli e certificati di deposito depositati presso BancheSammarinesi ed effettuate con lo “Scudo fiscale” negli anni 2009-2010 su segnalazione dialcune Banche di Credito Cooperativo, una volta resesi liquide per scadenza delle obbligazionio dei CD, sono state trasferite, come avvenuto per gli esercizi precedenti, a richiesta dei fidu-cianti presso le Banche di Credito Cooperativo che avevano a suo tempo proposto le opera-zioni.Al 31/12/2012 risultano in essere n. 45 mandati di cui n. 31 per gestione di liquidità e titoliper un ammontare complessivo di euro 8.375.516 e n. 14 per amministrazione di quote diS.r.l. per un ammontare nominale di euro 192.570 riguardanti n. 7 società. La società chiude il Bilancio 2012 con una perdita di euro 13.678.

B) PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE

1) CISCRA S.p.A.Al 31/12/2012 la partecipazione ammonta ad euro 704.452 ed è costituita da n. 199.496azioni del valore nominale complessivo di euro 1.338.618, che rappresenta il 21% dell’inte-ro capitale sociale della partecipata. Nel corso del 2012 non ha subito variazioni.La partecipazione risulta iscritta in Bilancio al costo d’acquisto che risulta nettamente inferio-re al valore nominale della partecipazione stessa.La partecipata, oltre alla tradizionale attività di produzione e commercializzazione di stampa-ti, oggetti promozionali e di comunicazione per le BCC, ha esteso la propria attività allagestione di magazzini e scorte, all’archiviazione ottica e fisica ed alla trasparenza bancaria.78

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La società chiude l’esercizio 2012 con un utile di euro 1.022.423.È opportuno ricordare che nel corso dell’esercizio 2012 l’Assemblea degli azionisti della par-tecipata ha deliberato la distribuzione ai soci di un dividendo di € 0,671 per ogni azione pos-seduta: pertanto alla nostra Federazione è stato attribuito un dividendo di € 133.862.La distribuzione di un dividendo di pari importo sarà proposto nel corso della prossimaAssemblea Ordinaria dei Soci che si terrà il 14 Maggio 2013.

2) CEDECRA INFORMATICA BANCARIA S.r.l.Al 31.12.2012 la partecipazione ammonta complessivamente ad euro 6.926.909 ed è costi-tuita da una quota del valore nominale di euro 6.850.500. La nostra quota rappresenta il 40,05% dell’intero capitale sociale della partecipata cheammonta complessivamente ad euro 17.105.000. Non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2011.La società partecipata, svolge prevalentemente servizi di carattere informatico, in particolaregestisce la rete interbancaria delle BCC associate e non associate.È opportuno ricordare che la società, in quanto proprietaria del complesso immobiliare oveha sede la nostra Federazione, ci ha concesso in locazione l’intera palazzina ove sono statitrasferiti gli uffici a partire dal mese di Febbraio 2009.Nella palazzina ove è ubicata la sede di Cedecra, una parte dei locali sono stati concessi inlocazione a società del “Gruppo Bancario”.Pertanto, a partire dall’esercizio 2009, la società oltre a svolgere i servizi di natura informa-tica, svolge tutti i servizi di carattere immobiliare per la gestione delle due palazzine di pro-prietà.La società chiude il Bilancio 2012 con un utile di euro 1.130.973.

C) ALTRE PARTECIPAZIONI

1) ICCREA Holding S.p.A. - RomaRappresenta la partecipazione nella holding del movimento delle Banche di CreditoCooperativo società così trasformatasi nel 1994.Al 31.12.2012 la partecipazione ammonta a € 1.325.487 ed è costituita da n. 25.557 azio-ni per complessivi € 1.320.019 di valore nominale.L’Assemblea Straordinaria degli azionisti di Iccrea Holding, nel corso dell’esercizio 2012,nell’ambito del processo rivolto a favorire un rafforzamento quali-quantitativo dei mezzi pro-pri e nell’ambito di un percorso di razionalizzazione della struttura partecipativa delle Societàdel Gruppo, al fine di garantire una maggiore efficienza nella “governance”, ha deliberato unaumento di capitale sociale a pagamento da attuare in due distinti momenti.Nel corso della prima fase dell’operazione, che si è conclusa al 31 dicembre 2012, sono stateemesse nuove azioni a pagamento finalizzate al concambio di azioni Iccrea Banca Impresa conazioni Iccrea Holding, secondo un rapporto di cambio di n. 1 azione IBI con n. 1 azioneIccrea Holding.Nel corso del 2012 la nostra partecipazione ha subito le seguenti variazioni:Valore di Bilancio al 31.12.2011: € 1.295.569+ concambio n. 600 azioni Iccrea Banca Impresa Spa da € 51,65 cadauna € 29.918Valore di Bilancio al 31.12.2012 € 1.325.487

La valutazione delle azioni è stata fatta al costo d'acquisto.La società chiuderà il Bilancio 2012 in utile. 79

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2) E.C.R.A. S.r.l. - RomaÈ la società che cura i servizi editoriali del nostro Movimento a livello nazionale.La partecipazione ammonta a € 1.033 e nel corso del 2012 non ha subito variazioni.La società chiuderà il bilancio 2012 in utile.

3) ICCREA BANCAIMPRESA S.p.A. - RomaÈ la società delle Banche di Credito Cooperativo controllata da Iccrea Holding spa che opera sulterritorio a livello nazionale nel settore “corporate” (leasing, mutui e finanza straordinaria).La sua operatività si sviluppa nel leasing mobiliare ed immobiliare a supporto delle BCC in ope-razioni a medio e lungo termine in pool.La partecipazione figurava iscritta in Bilancio al 31.12.2011 al costo d'acquisto di € 29.918 edera costituita da n. 600 azioni del valore nominale di euro 51,65 cadauna per un valore nomi-nale complessivo di € 30.990. Nel corso del 2012, a seguito dell’operazione di concambio con azioni di Iccrea Holding, la par-tecipazione si è azzerata. Iccrea Bancaimpresa chiuderà il Bilancio 2012 in utile.

4) SeF Consulting S.p.A. - RomaÈ una società costituita nel 1992 per la gestione della Scuola Centrale del CreditoCooperativo; si tratta di un organismo a livello nazionale che cura il settore della "formazio-ne" del nostro Movimento.Al 31.12.2012 la nostra partecipazione ammonta complessivamente ad € 4.238 e risultacostituita da n. 42 azioni del valore nominale di euro 100 cadauna per un valore nominalecomplessivo di euro 4.200 che corrisponde al 2,10% dell’intero capitale sociale della parteci-pata che al 31.12.2012 ammonta ad euro 200.000.In data 13 dicembre 2012 l’Assemblea straordinaria degli azionisti di SeF Consulting spa hadeliberato:– la riduzione del Capitale Sociale da euro 1.058.039 ad euro 200.000 a copertura delle

perdite al 31.8.2012 e precedenti;– la trasformazione della società da “Società per azioni” in “Società consortile per azioni”

con contestuale modifica della ragione sociale in “Accademia BCC – Società consortile perazioni”;

– l’aumento del Capitale Sociale da euro 200.000 ad euro 800.000.Al 31 dicembre 2012 il valore di bilancio della nostra partecipazione presenta un decrementodi euro 18.199 rispetto al Bilancio 2011 pari all’importo della svalutazione operata in pro-porzione al patrimonio netto della partecipata.

5) UNICOPER TURIST - S.c.r.l.Unicoper Turist opera quale agenzia turistica per il Movimento Cooperativo regionale e per lenostre Associate.Nel corso del 2012, in presenza di una riduzione del volume d’affari, è proseguita l’attività diristrutturazione della società già avviata in precedenti esercizi, con conseguente riduzioneanche del personale addetto e con l’utilizzo dello strumento della “CIG-Cassa IntegrazioneGuadagni. Attualmente l’organico della società è costituito da n. 1 unità lavorativa.Al 31.12.2012 la partecipazione ammonta ad euro 3.100 ed è costituita da n. 12 azioni delvalore nominale di euro 258,22 cadauna per un valore nominale complessivo di euro 3.099.La società chiude l’esercizio 2012 con una perdita di euro 19.845. Non si è proceduto ad effettuare svalutazioni in quanto non sussiste, in capo alla società par-tecipata, una perdita di valore ritenuta durevole.80

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6) Amaltea Società Consortile a.r.l. La società gestisce l'agenzia di assicurazioni che opera a livello regionale quale plurimandata-ria per alcune primarie compagnie sia nazionali che estere ed in particolare per le CompagnieAssimoco spa, Assimoco Vita spa, BCC Assicurazioni spa e BCC Vita spa.Al 31.12.2012 la partecipazione, valutata al costo di acquisto, ammonta complessivamentead euro 44.400 ed è costituita da una quota del valore nominale complessivo di euro40.716; non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2011.La percentuale di possesso al 31.12.2012 è pari al 11,19%.La partecipata ha chiuso il Bilancio 2012 con un utile di € 48.314 destinato a parziale coper-tura della perdita residua dell’esercizio 2009, portata a nuovo, pari ad euro 53.183.Nel corso del 2012 Amaltea ha continuato a svolgere nei confronti delle nostre Banche quel-l’importante ruolo di “Centro servizi” specializzato nell’ambito del processo Banca-Assicurazione di tipo strategico, direzionale, amministrativo, informatico, commerciale e postvendita. Amaltea nell’ambito della propria “mission”, oltre a fornire la formazione prevista dalRegolamento ISVAP e l’assistenza normativa per gli operatori del settore, ha svolto le inizia-tive necessarie per consentire un risparmio importante nella sottoscrizione di polizze istitu-zionali delle nostre Banche.Nel corso del mese di marzo 2013 la nostra quota di partecipazione in Amaltea è stata ven-duta alla società “BCC Retail” e contestualmente si è proceduto alla sottoscrizione di unaquota di partecipazione di euro 1.000 nella stessa società BCC Retail.Entro il mese di maggio 2013, si dovrebbe concludere l’iter di fusione di Amaltea in “BCCRetail” e pertanto Amaltea cesserà di esistere come società regionale dell’Emilia Romagna,rimanendo tuttavia intatta la struttura al fine di permettere la normale continuazione delleattività in essere con le BCC consorziate.BCC Retail è nata con la funzione strategica di specializzazione per il Credito Cooperativonelle aree dei servizi per la clientela a partire dai prodotti assicurativi nell’ottica di implemen-tare a breve l’attività in altri settori quali il risparmio gestito, la monetica ed il credito al con-sumo.

7) IRECOOP Emilia Romagna - Soc. Coop. a.r.l.È una cooperativa operante a livello regionale nel settore della formazione. Essa promuoveiniziative volte ad approfondire la conoscenza dei principi, della struttura e delle funzionisociali della cooperazione, in particolare attraverso processi di qualificazione e di formazionedei quadri dirigenti del Movimento Cooperativo.La nostra Federazione detiene n. 2.000 quote da nominali € 25,82 cadauna per complessivi€ 51.640; nel corso del 2012 la voce non presenta variazioni.La partecipata ha chiuso il Bilancio 2012 con una perdita di euro 11.525.Vogliamo ricordare che da tempo è stato avviato un rapporto di collaborazione con Irecoopche ci fornisce un valido supporto nell’attività organizzativa dei corsi di formazione delnostro personale e del personale delle BCC.

8) BCC ENERGIA - Consorzio del Credito Cooperativo per i Servizi EnergeticiIl Consorzio, costituito nel 2009 su iniziativa di Federcasse, Iccrea Holding Spa e BIT Spa, halo scopo di ricercare le fonti di energia a miglior costo e prestazioni, di promuovere la stipu-lazione dei relativi contratti con i fornitori e di coordinare le politiche energetiche deiConsorziati al fine di migliorare le condizioni di fornitura, l’efficienza, lo sviluppo e la razio-nalizzazione energetica, fungendo da organismo di servizio.

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La nostra Federazione ha aderito al Consorzio nel corso del 2011 mediante sottoscrizione eversamento di n. 1 quota consortile di euro 1.500; nel corso del 2012 la voce non presentavariazioni.Il Consorzio chiude il Bilancio 2012 in utile.

Per quanto riguarda le partecipazioni possedute dalla Federazione, ad esclusione diSef Consulting Spa, non si è proceduto ad effettuare svalutazioni in quanto non sus-sistono, in capo alle altre società partecipate, perdite di valore ritenute durevoli.

II - Crediti

Tutti i crediti figurano iscritti in bilancio al presumibile valore di realizzo. Il valore complessivo al 31.12.2012 è di € 1.944.884 e presenta un incremento di € 418.533rispetto al Bilancio 2011. In ottemperanza al disposto del punto 6 dell'art. 2427 Codice Civile siriporta di seguito la tabella dei crediti distinti in base al periodo di realizzo.

Non vi sono crediti scadenti oltre i 5 anni, nè vi sono crediti assistiti da garanzia reale.

Al fine di fornire maggiori informazioni ai soci si forniscono i seguenti dettagli:

– Crediti verso Clienti: Scadenti entro l’esercizio 2013: - Soci per fatture emesse ancora da incassare € 579.587- Soci per fatture da emettere € 937.780- Soci per note di credito da emettere € -2.552- Altri clienti per fatture emesse ancora da incassare € 97.001 - Altri clienti per fatture da emettere € 110.959Scadenti oltre l’esercizio 2013: € 0

Totale € 1.722.775

– Crediti verso società controllate - Fatture emesse ancora di incassare € 0- Fatture da emettere € 0

Totale € 0– Crediti verso società collegate

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Crediti verso: Importo di Scadenti Scadenti Bilancio entro l'anno entro 5 anni

Clienti 1.722.775 1.722.775 -Società controllate - - -Società collegate 5.863 5.863 -Soc. controllanti - - -Crediti tributari 155.838 155.838 -Imposte anticipate 19.524 19.524 -Altri 40.884 40.884 -Totale 1.944.884 1.944.884 -

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Scadenti entro l’esercizio 2013: - Fatture emesse ancora di incassare € 0

- Fatture da emettere € 5.863Totale € 5.863

– Crediti tributari Scadenti entro l’esercizio 2013: - Verso Erario per ritenute d’acconto su interessi attivi bancari € 2.222 - Verso Equitalia € 23.101 - Credito Ires 2011 € 126.204 - Credito Iva 2012 € 4.311

Totale € 155.838

– Imposte anticipate - importi scadenti entro il 2013 € 19.524 - importi scadenti oltre il 2013 € 0

Il prospetto di dettaglio delle voci sopraindicate si trova in nota integrativa al punto 22 delConto Economico.

– Altri Crediti - Federazione Italiana BCC: Contributi “Revisione Cooperativa” € 76.409

- Cauzioni prestate € 744 - Crediti diversi € 2.370

Totale € 79.523

– A dedurre - Fondo svalutazione crediti € 38.639

Totale € 40.884

Vi informiamo che i crediti sono stati valutati al presumibile valore di realizzo.Al 31.12.2012 il Fondo svalutazione crediti ammonta a € 38.639 e non presenta variazioni rispettoal Bilancio 2011; tale importo è stato stimato sufficiente a coprire l’eventuale rischio di insolvenze.

IV - Disponibilità liquide

Al 31.12.2012 ammontano a € 6.931.325 e sono così ripartite:

- Depositi bancari presso Banche di Credito Cooperativo € 3.140.702- Depositi bancari presso Iccrea € 3.786.720- Deposito c/c postale € 1.376- Denaro e valori in cassa € 2.527

Totale € 6.931.325

Rispetto al Bilancio 2011 la voce subisce un decremento di € 677.065.

D - RATEI E RISCONTI ATTIVI

La voce ammonta complessivamente ad € 64.588 è così costituita:

a) Ratei attivi:Sono ricavi di competenza 2012 che avranno la loro manifestazione finanziaria nell’esercizio 2013:

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- Interessi al 31.12.2012 “Conto deposito vincolato” presso Emilbanca € 3.443Totale € 3.443

a) Risconti attivi:Sono spese rinviate per competenza all'esercizio 2013 e precisamente:- Canone servizi informatici, manutenzioni e noleggio auto 2013 € 27.178- Premi polizze assicurative 2013 € 18.457- Competenze attività di consulenza 2013 € 15.510

Totale € 61.145

Rispetto al Bilancio 2011 la voce Ratei e Risconti attivi subisce un decremento di € 6.450.

PASSIVO

A - Patrimonio netto

Il patrimonio netto ha subito nel corso dell’esercizio le seguenti movimentazioni:

I - Capitale socialeAmmonta a € 4.060.030 ed è costituito da n. 156.155 azioni da euro 26,00 cadauna sotto-scritte e versate da n. 23 soci. Non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2011.

IV - Riserva legaleAmmonta ad € 9.391.568 e non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2011.

VII - Altre RiserveQuesta posta di bilancio risulta così composta:

a) Riserva StraordinariaAl 31.12.2012 ammonta a euro 166.805: si tratta di una riserva costituita con delibera assem-bleare in data 26 giugno 2006 mediante accantonamento di una quota di utile dell'esercizio 2005.Non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2011.

b) Fondo in sospensione d'impostaLa voce è costituita dal “Fondo sopravvenienze attive a copertura perdite di esercizio” edammonta a € 1.549 e non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2011.84

VOCI SALDO INIZIALE INCREMENTI DECREMENTI SALDO FINALE

Capitale sociale 4.060.030 – – 4.060.030Riserva sovrapprezzo azioni – – – –Riserve di rivalutazione – – – –Riserva legale 9.391.568 – – 9.391.568Riserva per azioniproprie in portafoglio – – – –Riserve statutarie – – – –Altre riserve 168.563 3 – 168.566Utile dell’esercizio – – – –

Totale patrimonio netto 13.620.161 3 – 13.620.164

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c) Versamenti in conto Capitale eseguiti da sociLa voce ammonta ad euro 210 e rappresenta la quota residua assegnata ai soci della incorporata“Consorzio Cedecra” a seguito dell’applicazione del rapporto di concambio “alla pari”.Non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2011.

d) Riserva da arrotondamentoÈ opportuno ricordare che talune piccole differenze vengono allocate in questa voce e derivanodalla sommatoria degli arrotondamenti all’unità di euro delle singole voci che costituiscono lostato patrimoniale. Rispetto al Bilancio 2011 presenta una variazione pari a +3.Con riguardo al grado di disponibilità delle poste di patrimonio netto, nella tabella che segue, siespone la situazione alla data di chiusura di bilancio.

È opportuno comunque ricordare che lo statuto della Federazione non prevede distribuzione diriserve ai soci durante la vita della società ed in caso di scioglimento la somma disponibile a fineliquidazione dovrà essere devoluta interamente ai fondi per lo sviluppo e la promozione dellacooperazione secondo le modalità previste dalla legge.

Come esplicitamente richiesto dall’articolo 2427,7 bis esponiamo l’utilizzazione delle poste dipatrimonio intervenuta nei precedenti esercizi:

SALDO QUOTA DISPONIBILE PER 31.12.2012 NON DISPONIBILE DISTRIBUZIONE ALTRI UTILIZZI DISPONIBILE AI SOCI

Capitale 4.060.030 4.060.030 Riserve di capitaleRiserva per azioni proprieRiserva da sovrapprezzo azioniRiserve da rivalutazione Riserve di utiliRiserva legale 9.391.568 9.391.568Riserva statutariaRiserva StraordinariaAltre riserve 168.566 168.566

CAPITALE RISERVA ALTRE RISULTATO TOTALE SOCIALE LEGALE RISERVE ESERCIZIO

31/12/2009 4.060.030 6.282.777 168.561 3.204.940 13.716.311Destinazione del risultato esercizio 3.108.791 –3.204.940Altre variazioni +1Risultato dell’esercizio corrente

31/12/2010 4.060.030 9.391.568 168.565 – 13.620.163Destinazione del risultato esercizio –3.204.940Altre variazioni –2Risultato dell’esercizio corrente

31/12/2011 4.060.030 9.391.568 168.563 – 13.620.161Destinazione del risultato esercizio Altre variazioni +3Risultato dell’esercizio corrente

31/12/2012 4.060.030 9.391.568 168.566 – 13.620.164

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B) - Fondi per rischi e OneriAl 31.12.2012 la voce ammonta ad euro 72.762 e non presenta variazioni rispetto al Bilancio 2011.

C) - Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Consistenza al 31.12.2011: € 1.707.697+ Accantonamenti 2012:

+ Rivalutazione € 48.990+ Quota TFR 2012 € 103.616- Deduzione 0,50% € 14.738- Imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR € 5.389- Utilizzo per cessazione rapporto di lavoro

e anticipazione TFR a dipendenti € 314.368Consistenza al 31.12.2012 € 1.525.808

Il fondo rappresenta i diritti maturati dai dipendenti della Società alla data del 31.12.2012 anorma del vigente contratto di lavoro.

D) - Debiti

Ammontano complessivamente a € 2.874.112 e presentano un incremento di € 243.036rispetto al Bilancio 2011. Si tratta di debiti scadenti tutti entro l'esercizio successivo e non vi sono debiti assistiti da garan-zie reali sui beni della società.Al fine di fornire maggiori informazioni ai soci si presentano i seguenti dettagli.

– Debiti verso BancheAl 31.12.2012 non risultano debiti nei confronti di istituti di credito.

– Debiti verso fornitori a breve - Soci per fatture ricevute, da pagare € 0

- Soci per fatture da ricevere € 0- Soci per rimborso costo personale distaccato € 685.941- Soci per note di credito da emettere a conguaglio contributi associativi € 150.000- Altri fornitori per fatture ricevute, da pagare € 274.800- Altri fornitori per fatture da ricevere € 249.155

- Altri fornitori per note di credito da ricevere € -107 Totale € 1.359.789

– Debiti verso imprese controllate a breve - per fatture ricevute da pagare € 0

- per fatture da ricevere € 2.625 Totale € 2.625 – Debiti verso imprese collegate a breve

- per fatture ricevute da pagare € 2.585 - per fatture da ricevere € 221.316

Totale € 223.90186

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– Debiti tributari a breve - Irpef e Ritenute d'acconto da versare € 276.179- Imposta sostitutiva su rivalutazione TFR (credito) € -772- Imposte Dirette: Ires e Irap € 474.729

Totale € 750.136

– Debiti verso Istituti di previdenza e di sicurezza sociale a breve: - Contributi INPS da versare € 206.156- Contributi INAIL da versare € 76- Fondo Naz.le di Previdenza:quota TFR 2012 e contrib. Dicembre 2012 € 45.815

Totale € 252.047

– Altri debiti a breve: - Ritenute sindacali da versare € 1.162- c/ servizio tessere Viacard € 15.825- Cassa Mutua Nazionale - Roma € 1.301- Confcooperative Emilia Romagna: contributo promozionale 2012 € 10.000- Confartigianato Emilia Romagna: contributo 2012 € 60.000- Compensi e rimborsi spese 2012 da liquidare € 139.040- Arretrati rinnovo contrattuale 2012 e relativi contributi € 25.390- Emilbanca: conguaglio interessi mutui prima casa dipendenti € 14.950

- Banca di Forlì: conguaglio interessi mutuo prima casa dipendenti € 1.577 - BCC Castenaso: conguaglio interessi mutuo prima casa dipendenti € 608

- Estratti conto carte di credito da liquidare € 1.466- Altri debiti € 14.295

Totale € 285.614

E - Ratei e Risconti

a) Ratei PassiviLa voce è così costituita: - Ferie non godute dai dipendenti € 176.855 - Contributi su ferie non godute € 44.025 - Altre spese di competenza 2012 € 5.243 Totale € 226.123

Rispetto al Bilancio 2011 la voce presenta un incremento di € 20.858.

C/ d'Ordine e Garanzia

- Altri c/d'ordine: Azioni e Titoli presso terziAl 31.12.2012 la voce risulta costituita dai seguenti titoli depositati a custodia presso terzi:

- azioni Iccrea Holding Spa € 1.320.019 - azioni Ciscra Spa € 1.338.618

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- azioni SeF Consulting Spa € 4.200 - azioni Coperaudit Spa € 119.784 Totale € 2.782.621

Rispetto al Bilancio 2011 i conti d’ordine presentano un incremento di € 18.226.

CONTO ECONOMICO

Per quanto riguarda lo schema del conto economico redatto secondo la vigente normativa delCodice Civile ci limiteremo ad illustrare il dettaglio delle voci esposte, ove queste non siano già diper sè sufficienti a fornire un quadro esauriente della gestione della Società ed al fine di facilita-re un raffronto con il precedente bilancio.

A - Valore della produzione

Al punto 1) Ricavi delle prestazioni, sono stati indicati tutti i ricavi per le prestazioni di servizi(Servizio paghe, Internal auditing, Compliance, ecc.)

Ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dall’art. 2513 del codice civile, si riportano separata-mente i dati relativi all’attività svolta con i soci che confermano, per l’esercizio in commento, lasussistenza delle condizioni di mutualità prevalente.

Al punto 5) Altri ricavi e proventi, sono state imputate le seguenti poste contabili:

- Contributi associativi € 7.715.000 - Rimborsi spese attività formativa € 896.764 - Rimborso costo servizio crediti speciali € 181.244 - Abbonamenti “La mia Banca” € 97.849 - Rimborsi costi rivista nazionale “Credito Cooperativo" € 64.130 - Rimborso spese pubblicità € 48.981 - Altri € 7.176

Totale € 9.011.144

B - Costi della produzione

Al punto 7) Costi per servizi, sono stati imputati tutti i costi relativi ai servizi forniti alla Fede -razione.È opportuno ricordare che la riclassificazione dei costi è stata fatta in ossequio al principio con-tabile n° 12; pertanto ci limiteremo ad evidenziare le poste più significative e precisamente:88

TOTALE RICAVI DI CUI AL DI CUI VERSO DI CUI VERSO PUNTO A1 – ART. 2425 C.C. SOCI NON SOCI

Valore Bilancio 2.273.589 1.720.378 553.211Incidenza percentuale 100% 75,67% 24,33%

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- Costo personale BCC in distacco sindacale € 741.423 - Altri costi relativi al personale (rimborsi spese, assicurazione, buono mensa, Cassa Mutua, personale interinale, ecc.) € 165.200 - Formazione personale interno € 22.269 - Attività formativa BCC € 610.228 - Servizio elaborazione paghe e gestione risorse umane € 488.727 - Servizio “Revisione cooperativa” € 27.647 - Servizio marketing strategico, budget, controllo di gestione € 12.710 - Progetto Sipico € 115.573 - Progetto osservatorio “Micro Imprese” € 120.000 - Progetto “Compliance” € 17.000 - Progetto “Analisi territorio filiali BCC Emilia Romagna” € 205.060 - Altri progetti e servizi € 80.723

- Pubblicità regionale e nazionale € 130.877 - Funzionamento Organi Sociali € 242.712 - Manutenzione e riparazioni € 31.429 - Compensi a terzi, spese legali e consulenze € 254.614 - Revisione e certificazione bilancio € 14.865 - Altri costi (assicurazioni, utenze, gestione automezzi, ecc.) € 592.183

Totale € 3.872.790

I costi per il funzionamento degli Organi sociali comprendono i compensi spettanti ad Ammi ni -stratori e Sindaci per l'esercizio 2012 che globalmente sono così suddivisi: - Compensi ad Amministratori € 190.312 - Compensi ai Sindaci € 52.400

Totale € 242.712

Gli emolumenti spettanti alla Società di Revisione “Analisi Spa” di competenza dell’esercizio2012 ammontano ad € 14.865 e sono relativi all’attività di revisione e certificazione delBilancio d’esercizio 2011.

Al punto 8) Costi per godimento beni di terziLa voce risulta così costituita: - Affitto locali sede € 343.530 - Spese di gestione locali sede € 375.522

Totale € 719.052 Punto 9) Costi per il personaleI valori indicati sono di per sè sufficienti a fornire un quadro esauriente dei costi sostenuti per ilpersonale. In ossequio a quanto richiesto al punto 15) dell'art. 2427 del Codice Civile si forniscono leseguenti indicazioni riguardanti il numero dei dipendenti:

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Categoria Dipendenti al Dipendenti al n. medio 31.12.2011 31.12.2012 dipendentiDirigenti 2 2 2Funzionari 20 19 19,5Quadri 6 8 7Impiegati 16 15 15,5Totale 44 44 44

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Punto 10) Ammortamenti e svalutazioniIl punto a) – si riferisce agli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali che sono statecalcolate in relazione alla loro residua utilità.Il punto b) – si riferisce agli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, che sono stati cal-colati in base alla residua possibilità di utilizzo dei beni.

Punto 14) Oneri diversi di gestioneSi tratta di una voce residuale che comprende sia costi per attività istituzionale sia spese dicarattere generale, ci limiteremo pertanto ad indicare le poste più significative:

- Convegno annuale € 27.980 - Contributi associativi € 1.022.055 - Convegni, riunioni, incontri e partecipazione organi centrali € 52.933 - Pubblicazioni (La Mia Banca – Cooperazione di Credito E.R.) € 85.732 - Abbonamenti, rivista nazionale (Credito Cooperativo) € 92.275 - Collana “Quaderni di Formazione” € 6.890 - Funzionamento Commissioni € 9.790 - Altre spese (cancelleria, fotocopie, beneficenza e varie) € 167.009 - Iva indetraibile € 633.235

Totale € 2.097.899

C - Proventi ed oneri finanziariI proventi e oneri finanziari indicati nello schema di Bilancio sono i seguenti:

Punto 15) risulta così costituito:- Dividendi da partecipazioni in imprese collegate: - Ciscra Spa € 133.862 - Dividendi da partecipazioni in altre imprese - ICCREA Holding Spa € 8.715 - Iccrea Bancaimpresa Spa € 144

Totale € 142.721

Punto 16) Risulta così costituito: - Interessi attivi da banche € 14.552

Punto 17) Risulta così costituito:- Interessi passivi bancari € 52

D - Rettifiche di valore di attività finanziarie

Punto 19) risulta così costituito:- Svalutazioni di Partecipazioni: - SEF Consulting Spa € 18.20090

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E - Proventi e oneri straordinari

Punto 20) Proventi straordinariSono costituiti da:- Sopravvenienze attive per ricavi ed altre partite

di competenza di precedenti esercizi e insussistenze del passivo: - Contributi assunzione lavoratore disabile € 35.175- Altre sopravvenienze attive € 374

- Arrotondamenti in euro: in questa voce confluiscono le piccole differenze dovute all’arrotondamento all’unità di euro delle singolevoci del conto economico € 2

Totale proventi straordinari € 35.551

Punto 21) Oneri straordinariSono costituiti da: - Sopravvenienze passive e insussistenze dell’attivo per partite di competenza di precedenti esercizi € 5.315 Totale oneri straordinari € 5.315

Punto 22) Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate.La voce risulta così costituita: + Imposte correnti, Ires e Irap € 235.502 – Imposte anticipate sorte nell’esercizio € 0 + Imposte anticipate annullate € 0

Totale in bilancio € 235.502

Ricordiamo che si è provveduto ad iscrivere alla voce 22 del Conto Economico un importo diImposte dirette a carico dell’esercizio 2012 per euro 235.502 che riteniamo congruo in relazio-ne al presumibile carico fiscale di competenza.

Le imposte differite iscritte nel bilancio al 31.12.2012 sono riepilogate nel prospetto che segue,nel quale sono riportate, rispettivamente, la determinazione delle differenze temporanee che lehanno generate e i relativi effetti fiscali.

Le imposte anticipate sono state iscritte sulle differenze temporanee rilevate tra le componentidel reddito imponibile e le componenti dell’utile civilistico, ipotizzando redditi imponibili futurisufficienti a riassorbire tali differenze nell’arco temporale considerato. Le imposte anticipate edifferite sono state stanziate sulla base delle aliquote vigenti negli esercizi successivi al 2012.

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DESCRIZIONE ANNO ANNO ANNO ANNO ANNO TOTALE 2013 2014 2015 2016 2017

A) Differenze temporanee imponibili

B) Differenze temporanee deducibili

– plusvalenze su cespiti

– spese rappresentanza deducibili – spese di manutenzione eccedenti – accantonamento a fondi rischi 70.995 70.995 – accantonamento costo personale – compensi CdA non ancora corrisposti Totale differenze temporanee deducibili (B) 70.995 70.995 Imposte anticipate su (B) 19.524 19.524

– ammortamenti anticipati Totale differenze temporanee imponibili (A) Imposte differite su (A)

Differenza tra imposte differite ed imposte anticipate 19.524 19.524

RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE TEORICO E ONERE FISCALE EFFETTIVO DI BILANCIO

IMPORTO ALIQUOTA

A) risultato prima delle imposte 235.502 27,50%B) Imposte sul reddito IRES - onere fiscale teorico 64.763 27,50%

- effetto di proventi esenti o non imponibili 35.422 27,50%- effetto di oneri interamente o parzialmente indeducibili 46.938 27,50%- effetto di altre variazioni in diminuzione 4.015 27,50%- effetto di altre variazioni in aumento 17.245

C) Imposte su reddito IRES - onere fiscale effettivo 89.509D) IRAP onere fiscale teorico con applicazione aliquota nominale (differenza tra valore e costo della produzione) 173.775 3,90%

- effetto di proventi/oneri che non concorrono alla base imponibile 15.118 3,90%- effetto di altre variazioni 42.900 3,90%

E) IRAP - onere fiscale effettivo 145.993

Riepilogo:- Onere fiscale effettivo di bilancio- IRES 89.509- IRAP 145.993

Totale imposte di competenza dell’esercizio 235.502

Riconciliazione tra onere fiscale da bilancio e onere fiscale teorico (IRES)

Nel seguito si espone la riconciliazione tra l’onere teorico risultante dal bilancio e l’onere fiscaleteorico.

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Altre informazioni

Operazioni di locazione finanziariaLa società non ha in essere operazioni di locazione finanziaria che comportano il trasferimento allocatario della parte dei rischi e dei benefici, pertanto non vi sono informazioni da fornire aisensi dell'art. 2427, punto 22, del Codice Civile.

Informazioni sugli strumenti finanziari emessi dalla società e sul fair value degli stru-menti finanziari derivatiLa società non ha emesso strumenti finanziari e non detiene strumenti finanziari derivati e,quindi, non vi sono indicazioni da fornire ai sensi dell’art. 2427-bis, primo comma, n. 1, CodiceCivile.

Operazioni con parti correlateAi sensi dell’art. 2427 numero 22 bis non si evidenziano operazioni con parti correlate rilevantinon concluse a normali condizioni di mercato.

Accordi non risultanti dallo Stato PatrimonialeNon vi sono al 31.12.2012 accordi non risultanti nella contabilità aziendale.

Informazioni sulle società o enti che esercitano attività di direzione e coordinamento -art. 2497 bis del Codice CivileLa società non è soggetta a direzione o coordinamento da parte di società o enti.

Azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni, titoli o valori simili emessidalla società, e azioni proprieLa società non ha emesso azioni o titoli di cui all’oggetto e non detiene azioni proprie.

Il presente Bilancio, composto da Stato patrimoniale, Conto economico e Nota integrativa, rap-presenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultatoeconomico dell'esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

p. il Consiglio di Amm.neIl Presidente

(Giulio Magagni)

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1,01

%

utile

TOTA

LE

9.21

2.689

–18.1

99

9.73

1.116

9

.194.5

90

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Relazione di certificazione

95

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96

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97

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98

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99

Banche di Credito Cooperativodell’Emilia Romagna Associate

Statistiche 2012

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100

QUADRO RIASSUNTIVO DELLE TABELLE STATISTICHE

Tavola 1 - Aziende al 31/12/2012

Tavola 2 - Elenco sportelli

Tavola 3 - Suddivisione per classi di ampiezza

Tavola 4 - Dinamica degli sportelli

Tavola 5 - Sviluppo della base sociale per provincia

Tavola 6 - Prospetto raccolta diretta

Tavola 7 - Prospetto raccolta diretta per provincia

Tavola 8 - Dinamica raccolta diretta per provincia 2001/2012

Tavola 9 - Prospetto raccolta indiretta

Tavola 10 - Impieghi economici

Tavola 11 - Impieghi per provincia 2002/2012

Tavola 12 - Dinamica degli impieghi delle Banche di Credito Cooperativo

Tavola 13 - Rapporto impieghi/depositi

Tavola 14 - Dinamica depositi, impieghi e rapporto impieghi/depositi

Tavola 15 - Titoli di proprietà

Tavola 16 - Titoli di proprietà suddivisi per provincia

Tavola 17 - Patrimonio

Tavola 18 - Patrimonio per provincia

Tavola 19 - Disponibilità presso banche suddivise per provincia

Tavola 20 - Liquidità presso banche

Tavola 21 - Rapporto patrimonio/depositi

Tavola 22 - Mappa Credito Cooperativo europeo

Tavola 23 - Cooperazione di Credito in Europa

Tavola 24 - Cooperazione di Credito in Europa per Paesi

Tavola 25 - La struttura del Movimento del Credito Cooperativo

Tavola 26 - Ripartizioni delle BCC per regioni

Tavola 27 - Dislocazione delle sedi delle BCC nella Regione Emilia-Romagna

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101

Banche di Credito Cooperativoal 31 dicembre 2012

TAVOLA 1

Province Numero aziende Numero sportelli Numero soci

BOLOGNA FERRARA FORLÌ - CESENA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI REP. SAN MARINO TOTALI

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102

Banche di Credito Cooperativoelenco sportelli per azienda al 31/12/2012

TAVOLA 2

Emil Banca BO 48Castenaso BO 8Monterenzio BO 7Vergato BO 4Cesena FC 19Forli' FC 23Gatteo FC 9Romagna Cooperativa FC 24Romagna Est FC 19Sala di Cesenatico FC 9Sarsina FC 5Banca Malatestiana RN 28Banca di Rimini RN 18

Valmarecchia RN 15Romagna Occidentale RA 11Ravennate e Imolese RA 45Centro Emilia FE 17Creta PC 7Banca Reggiana RE 24Cavola e Sassuolo RE 17C.C. Reggiano RE 10TOTALE REGIONE E.R. 374Banca San Marino RSM 12

TOTALE 386

* Da segnalazioni di Vigilanza e dalla Banca di San Marino R.S.M.

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103

Banche di Credito Cooperativosuddivise per classi di ampiezzacon riferimento alla raccoltaal 31/12/2012

TAVOLA 3

2012

Fino a 100 milioni di euro

Da 100 a 300 milioni di euro

Oltre 300 milioni di euro

TOTALE

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104

Dinamica delle Banche diCredito Cooperativo e degli sportellidal 2002 al 2012

TAVOLA 4

Anno Aziende Sportelli Sportelli per azienda

2002 25 274 10,962003 25 286 11,442004 25 303 12,122005 25 320 12,802006 25 334 13,362007 25 353 14,122008 23 371 16,132009 23 380 16,522010 23 388 16,872011 23 388 16,872012

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105

Dinamica della base socialedelle Banche di Credito Cooperativoper provincia dal 2002 al 2012

TAVOLA 5

Province 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

BOLOGNA 13.052 15.789 17.374 19.044 20.994 22.926 25.449 26.733 28.670 30.427FERRARA 2.705 2.689 2.746 2.815 2.882 3.559 3.944 4.532 5.425 5.880FORLÌ - CESENA E RIMINI 13.413 14.097 14.829 15.842 16.904 18.460 20.204 22.404 24.964 26.391MODENA – – – – – – – – – –PARMA – – – – – – – – – –PIACENZA 1.206 1.280 1.449 1.681 1.860 1.981 2.139 2.435 2.595 2.752RAVENNA 10.795 11.736 12.505 13.376 14.344 15.249 16.319 17.229 18.203 19.467REGGIO EMILIA 5.744 6.842 8.618 9.597 10.977 12.780 14.579 16.385 18.385 20.953REP. S.MARINO – – – – – – – – – –TOTALI 46.915 52.433 57.521 62.355 67.961 74.955 82.634 89.718 98.242 105.870SOCI PER BCC (media) 1.877 2.097 2.396 2.598 2.832 3.123 3.756 4.078 4.466 4.812

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106

Prospetto della raccolta diretta*delle Banche di Credito Cooperativoal 31 Dicembre 2012(Dati espressi in migliaia di euro)

TAVOLA 6

DEP., PCT di cui DEP., PCT di cui INCREMENTO e OBBLIG. di cui PCT OBBLIG. e OBBLIG. di cui PCT OBBLIG. importo % al 31/12/12 al 31/12/11

Ravennate e Imolese 2.170.140 65 1.001.986 2.076.462 369 980.997 93.678 4,51%Emil Banca 1.804.056 598 754.132 1.694.574 6.000 748.881 109.482 6,46%Banca Malatestiana 1.096.030 1.958 411.534 1.044.349 2.855 408.777 51.682 4,95%Romagna Cooperat. 899.319 3.404 446.110 861.200 3.755 458.596 38.119 4,43%Forli' 883.105 329 379.136 877.404 0 370.590 5.701 0,65%Romagna Est 726.627 0 325.897 716.976 140 347.377 9.651 1,35%Banca Reggiana 715.819 450 317.831 715.567 2.411 352.391 252 0,04%Banca di Rimini 609.199 1.775 230.917 584.730 0 240.619 24.469 4,18%Cavola e Sassuolo 580.421 11.415 219.281 529.692 19.528 255.086 50.728 9,58%Valmarecchia 577.403 27.029 258.039 560.507 28.130 243.596 16.897 3,01%Centro Emilia 461.182 9.356 210.728 427.630 5.785 216.503 33.552 7,85%Gatteo 460.541 0 225.287 452.797 0 242.734 7.744 1,71%Cesena e Ronta 458.565 1.191 166.383 443.488 4.237 196.190 15.077 3,40%Romagna Occident. 393.684 3.841 142.987 363.385 3.311 143.125 30.299 8,34%Sala di Cesenatico 388.766 680 178.581 389.095 473 201.069 -329 -0,08%Castenaso 381.564 681 206.412 380.344 2.095 197.261 1.220 0,32%C.C. Reggiano 368.337 1.258 164.485 338.971 205 217.966 29.366 8,66%Monterenzio 176.638 179 79.989 173.254 2.145 79.358 3.383 1,95%Alto Reno 149.016 586 55.809 141.093 1.382 54.815 7.923 5,62%Creta 111.766 0 43.528 104.720 387 49.669 7.046 6,73%Sarsina 93.809 462 19.352 92.050 1.276 32.248 1.759 1,91%Vergato 83.646 0 35.942 80.701 1.394 34.691 2.945 3,65%TOTALE REG. E.R. 13.589.633 65.257 5.874.347 13.048.990 85.880 6.072.538 540.643 4,14%Banca San Marino 1.217.896 5.822 0 1.317.857 8.384 0 -99.961 -7,59%TOTALE 14.807.529 71.079 5.874.347 14.366.847 94.264 6.072.538 440.682 3,07%

* Da segnalazioni di Vigilanza e dalla Banca di San Marino R.S.M.

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107

Raccolta diretta per provincia*delle Banche di Credito Cooperativo (in milioni di euro)

TAVOLA 7

VARIAZ.%

* Esclusa Banca di San Marino R.S.M.

BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO SIST. BANCARIO REGIONALE PROVINCE

2011 2012

Provincia Bologna 2.470

Provincia Forlì - Cesena 3.833

Provincia Ravenna 2.440

Provincia Rimini 2.190

Altre 2.166

TOTALE REGIONALE 13.049

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108

Dinamica della raccolta direttadelle Banche di Credito Cooperativoper provincia dal 2002 al 2012(Dati espressi in milioni di euro)

TAVOLA 8

Province 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

BOLOGNA 1.531 1.702 1.925 2.038 2.068 2.183 2.390 2.508 2.514 2.470FERRARA 231 245 273 268 286 310 360 385 414 428FORLÌ - CESENA E RIMINI 2.986 3.426 3.881 4.201 4.600 5.054 5.594 6.132 6.199 6.023MODENA – – – – – – – – – –PARMA – – – – – – – – – –PIACENZA 46 60 71 91 107 112 121 115 107 105RAVENNA 1.156 1.316 1.482 1.638 1.813 1.955 2.211 2.336 2.374 2.440REGGIO EMILIA 556 659 729 821 947 1.098 1.286 1.410 1.520 1.584REP. S.MARINO 1.026 1.079 1.151 1.160 1.289 1.392 1.701 1.471 1.371 1.318TOTALI 7.526 8.487 9.512 10.217 11.107 12.104 13.663 14.358 14.498 14.367

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109

Prospetto della raccolta indiretta*delle Banche di Credito Cooperativoal 31 Dicembre 2012(Dati espressi in migliaia di euro)

TAVOLA 9

RACC. INDIRETTA RACC. INDIRETTA Incremento al 31/12/2012 al 31/12/2011 Importo %

Ravennate e Imolese 991.715 965.757 25.958 2,69%Emil Banca 779.703 794.742 -15.039 -1,89%Banca Reggiana 255.291 253.300 1.991 0,79%Centro Emilia 223.406 210.402 13.004 6,18%Forli' 215.351 226.177 -10.826 -4,79%Castenaso 206.943 205.660 1.283 0,62%Romagna Occidentale 191.466 187.407 4.058 2,17%Romagna Est 182.760 176.308 6.452 3,66%Banca Malatestiana 180.165 199.424 -19.259 -9,66%Cesena e Ronta 150.768 149.497 1.271 0,85%Romagna Cooperativa 142.691 152.052 -9.361 -6,16%Cavola e Sassuolo 139.494 141.996 -2.502 -1,76%Banca di Rimini 128.693 137.668 -8.975 -6,52%Valmarecchia 121.087 145.634 -24.547 -16,86%Gatteo 96.620 100.259 -3.639 -3,63%C.C. Reggiano 88.417 78.283 10.134 12,95%Monterenzio 83.761 79.436 4.325 5,44%Vergato 78.473 74.732 3.741 5,01%Sala di Cesenatico 65.992 63.514 2.478 3,90%Creta 63.018 67.944 -4.926 -7,25%Alto Reno 60.877 60.636 241 0,40%Sarsina 18.421 19.758 -1.337 -6,77%TOTALE REGIONE E.R. 4.465.112 4.490.587 -25.475 -0,57%Banca San Marino 596.679 616.245 -19.566 -3,18%TOTALE 5.061.791 5.106.832 -45.041 -0,88%

* Da segnalazioni di Vigilanza e dalla Banca di San Marino R.S.M.

La fonte è "controllo di gestione" e comprende i seguenti aggregati:TOT. RACCOLTA AMMINISTRATATOT. RACCOLTA GESTITA

DI CUI GESTIONI PATRIMONIALIDI CUI FONDI E SICAV

TOT. RACCOLTA ASSICURATIVADI CUI RAMO DANNIDI CUI RAMO VITADI CUI RAMO FIDEIUSSIONIDI CUI RAMO INFORTUNI/MALATTIADI CUI RAMO VEICOLIDI CUI FONDI PENSIONE

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110

IMPIEGHI IMPIEGHI INCREMENTO al 31/12/2012 al 31/12/2011 importo %

Ravennate e Imolese 2.009.400 2.030.061 -20.661 -1,02%Emil Banca 1.722.276 1.748.873 -26.597 -1,52%Banca Malatestiana 1.095.344 1.120.008 -24.664 -2,20%Romagna Cooperativa 945.619 960.485 -14.865 -1,55%Forli' 893.382 913.609 -20.227 -2,21%Romagna Est 728.796 751.133 -22.337 -2,97%Banca Reggiana 683.152 688.850 -5.698 -0,83%Banca di Rimini 621.323 618.439 2.884 0,47%Cavola e Sassuolo 512.436 510.316 2.119 0,42%Gatteo 440.727 456.255 -15.528 -3,40%Centro Emilia 408.675 401.870 6.805 1,69%Cesena e Ronta 407.014 419.747 -12.732 -3,03%Castenaso 394.959 399.404 -4.446 -1,11%Sala di Cesenatico 383.652 380.386 3.266 0,86%Romagna Occidentale 358.900 354.003 4.897 1,38%C.C. Reggiano 352.758 311.479 41.279 13,25%Valmarecchia 351.287 370.953 -19.667 -5,30%Monterenzio 162.175 158.750 3.425 2,16%Alto Reno 142.287 144.718 -2.431 -1,68%Creta 111.159 117.183 -6.025 -5,14%Sarsina 88.457 91.347 -2.890 -3,16%Vergato 75.647 79.977 -4.330 -5,41%TOTALE REG. E.R. 12.889.425 13.027.849 -138.424 -1,06%Banca San Marino 1.034.991 1.026.112 8.879 0,87%TOTALE 13.924.416 14.053.961 -129.545 -0,92%

Impieghi economici*delle Banche di Credito Cooperativoal 31 dicembre 2012(Dati espressi in migliaia di euro)

TAVOLA 10

* Da segnalazioni di Vigilanza e dalla Banca di San Marino R.S.M.

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111

Dinamica degli impieghidelle Banche di Credito Cooperativoper provincia dal 2002 al 2012(Dati espressi in milioni di euro)

TAVOLA 11

Province 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

BOLOGNA 1.273 1.479 1.648 1.801 1.857 2.086 2.348 2.463 2.546 2.532FERRARA 185 194 195 221 234 270 312 330 377 402FORLÌ - CESENA E RIMINI 2.515 2.960 3.445 3.903 4.274 4.792 5.391 5.663 6.114 6.082MODENA – – – – – – – – – –PARMA – – – – – – – – – –PIACENZA 38 52 64 80 97 109 114 120 123 117RAVENNA 988 1.198 1.382 1.506 1.668 1.845 2.007 2.131 2.329 2.384REGGIO EMILIA 421 503 617 716 819 995 1.193 1.291 1.420 1.511REP. S.MARINO 285 320 344 426 572 653 907 1.197 1.226 1.026TOTALI 5.705 6.705 7.695 8.653 9.521 10.750 12.272 13.195 14.135 14.054

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112

Dinamica degli impieghi*delle Banche di Credito Cooperativo(Dati espressi in milioni di euro)

TAVOLA 12

BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO PROVINCE

2011 2012

Provincia Bologna 2.532

Provincia Forlì - Cesena 3.973

Provincia Ravenna 2.384

Provincia Rimini 2.109

Altre 2.030

TOTALE REGIONALE 13.028

VARIAZ.%

* Esclusa Banca di San Marino R.S.M.

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113

IMP./DEP. IMP./DEP. al 31/12/2012 al 31/12/2011

Romagna Cooperativa 105,15% 111,53%Castenaso 103,51% 105,01%Banca di Rimini 101,99% 105,76%Forli' 101,16% 104,13%Romagna Est 100,30% 104,76%Banca Malatestiana 99,94% 107,24%Creta 99,46% 111,90%Sala di Cesenatico 98,68% 97,76%C.C. Reggiano 95,77% 91,89%Gatteo 95,70% 100,76%Alto Reno 95,48% 102,57%Emil Banca 95,47% 103,20%Banca Reggiana 95,44% 96,27%Sarsina 94,29% 99,24%Ravennate e Imolese 92,59% 97,77%Monterenzio 91,81% 91,63%Romagna Occidentale 91,16% 97,42%Vergato 90,44% 99,10%Cesena e Ronta 88,76% 94,65%Centro Emilia 88,61% 93,98%Cavola e Sassuolo 88,29% 96,34%Valmarecchia 60,84% 66,18%TOTALE REGIONE E.R. 94,85% 99,84%Banca San Marino 84,98% 77,86%TOTALE 94,04% 97,82%

Rapporti impieghi/depositi*delle Banche di Credito Cooperativoal 31 dicembre 2012

TAVOLA 13

* I dati della Raccolta contengono i P.C.T. e le Obbligazioni

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114

Anno Depositi Impieghi Rapporto %2002 7.526 5.705 75,82003 8.487 6.705 79,02004 9.512 7.695 80,92005 10.217 8.653 84,62006 11.107 9.521 85,72007 12.104 10.750 88,82008 13.663 12.272 89,82009 14.358 13.195 91,92010 14.498 14.135 97,52011 14.367 14.054 97,82012

* Compresa Banca di San Marino R.S.M.

Dinamica dei depositi,degli impieghi e del rapporto impieghidepositi delle Banche di Credito Cooperativodal 2002 al 2012*(Dati espressi in milioni di euro)

TAVOLA 14

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115* Da segnalazioni di Vigilanza e dalla Banca di San Marino R.S.M.

Titoli di proprietàdelle Banche di Credito Cooperativo*al 31 dicembre 2012(Dati espressi in migliaia di euro)

TAVOLA 15

TITOLI TITOLI INCREMENTO al 31/12/2012 al 31/12/2011 importo %

Ravennate e Imolese 651.319 330.612 320.707 97,00%Emil Banca 441.424 196.538 244.886 124,60%Banca Malatestiana 416.733 142.868 273.865 191,69%Valmarecchia 356.238 332.344 23.894 7,19%Romagna Est 324.471 171.364 153.107 89,35%Forli' 241.524 158.443 83.081 52,44%Sala di Cesenatico 211.194 115.542 95.651 82,78%Banca di Rimini 200.512 87.458 113.054 129,27%Gatteo 198.202 112.998 85.204 75,40%Cavola e Sassuolo 186.823 79.095 107.728 136,20%Centro Emilia 185.142 105.244 79.898 75,92%Romagna Cooperativa 178.309 123.360 54.948 44,54%Cesena e Ronta 174.997 134.857 40.140 29,76%Banca Reggiana 163.577 99.678 63.899 64,11%Romagna Occidentale 104.976 58.742 46.234 78,71%Castenaso 90.488 54.583 35.904 65,78%C.C. Reggiano 69.013 63.289 5.724 9,04%Monterenzio 57.562 42.026 15.536 36,97%Alto Reno 57.107 26.418 30.689 116,17%Vergato 38.834 21.838 16.996 77,83%Creta 19.551 9.939 9.612 96,71%Sarsina 14.495 10.293 4.202 40,82%TOTALE REG. E.R. 4.382.491 2.477.529 1.904.962 76,89%Banca San Marino 263.358 252.459 10.899 4,32%TOTALE 4.645.849 2.729.988 1.915.861 70,18%

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116

Titoli di proprietàdelle Banche di Credito Cooperativoal 31 dicembre 2012 divisi per provincia(Dati espressi in migliaia di euro)

TAVOLA 16

Province 2012 2011 Variazione %

BOLOGNA 341.403 FERRARA 105.244 FORLÌ - CESENA 826.857 PIACENZA 9.939 RAVENNA 389.355 REGGIO EMILIA 242.062 RIMINI 562.669 REP. S. MARINO 252.459 TOTALI 2.729.987

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117

Patrimonio di Vigilanza*delle Banche di Credito Cooperativoal 31dicembre 2012(Dati espressi in migliaia di euro)

TAVOLA 17

PATRIMONIO PATRIMONIO INCREMENTO al 31/12/2012 al 31/12/2011 IMPORTO %

Ravennate e Imolese 280.485 267.662 12.823 4,79%Emil Banca 214.814 215.794 -980 -0,45%Banca Malatestiana 209.732 207.350 2.381 1,15%Romagna Est 115.504 106.011 9.493 8,95%Banca di Rimini 101.248 112.641 -11.393 -10,11%Forli' 100.212 98.834 1.378 1,39%Valmarecchia 88.027 78.365 9.661 12,33%Romagna Cooperativa 86.920 81.746 5.174 6,33%Banca Reggiana 85.121 82.328 2.793 3,39%Cesena e Ronta 59.155 53.182 5.973 11,23%Cavola e Sassuolo 56.570 53.702 2.867 5,34%Gatteo 54.023 57.012 -2.989 -5,24%Sala di Cesenatico 50.410 50.307 103 0,21%Castenaso 47.159 44.810 2.349 5,24%Centro Emilia 43.583 39.996 3.587 8,97%Romagna Occidentale 42.673 41.211 1.462 3,55%C.C. Reggiano 39.166 38.445 720 1,87%Alto Reno 29.415 29.000 415 1,43%Monterenzio 21.339 20.693 646 3,12%Sarsina 17.876 17.243 633 3,67%Vergato 17.160 16.775 385 2,30%Creta 15.964 17.448 -1.484 -8,51%TOTALE REGIONE E.R. 1.776.554 1.730.555 45.999 2,66%Banca San Marino 211.074 210.098 976 0,46%TOTALE 1.987.628 1.940.653 46.975 2,42%

* Da segnalazioni di Vigilanza e dalla Banca di San Marino R.S.M.

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118

Province 2012 2011 Variazione %

BOLOGNA 327.071 FERRARA 39.996 FORLÌ - CESENA 464.334 PIACENZA 17.448 RAVENNA 308.873 REGGIO EMILIA 174.467 RIMINI 398.356 REP. S. MARINO 210.098 TOTALI 1.940.644

Patrimonio*delle Banche di Credito Cooperativoal 31 dicembre 2012 diviso per provincia(Dati espressi in migliaia di euro)

TAVOLA 18

* Da segnalazioni di Vigilanza e da Banca di San Marino R.S.M.

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119

Liquidità delle Banche di Credito Cooperativo*al 31 dicembre 2012 suddivisa per provincia(Dati espressi in migliaia di euro)

TAVOLA 19

Province Totale c/o Banche di cui c/o ICCREA %

BOLOGNA FERRARA FORLÌ - CESENA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI TOTALI

* Esclusa Banca di San Marino R.S.M.

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120

TOTALE DEPOSITI DI CUI RAPPORTO C/O BANCHE C/O ICCREA %

Vergato 2.920 2.920 100,00%Sarsina 12.011 12.011 100,00%Creta 4.688 4.688 100,00%Forli' 71.292 71.264 99,96%Romagna Est 164.121 163.792 99,80%Banca di Rimini 67.777 67.341 99,36%Romagna Cooperativa 37.999 37.743 99,33%Alto Reno 13.852 13.754 99,29%Romagna Occidentale 25.282 25.022 98,97%Cesena e Ronta 75.252 74.265 98,69%Banca Reggiana 47.829 46.367 96,94%Castenaso 23.968 22.275 92,94%Sala di Cesenatico 17.590 16.168 91,91%Valmarecchia 46.352 42.570 91,84%Centro Emilia 18.010 16.113 89,47%Banca Malatestiana 99.641 88.595 88,91%C.C. Reggiano 31.839 27.564 86,57%Ravennate e Imolese 127.489 103.976 81,56%Gatteo 15.823 12.625 79,79%Cavola e Sassuolo 62.115 38.558 62,07%Emil Banca 310.534 159.194 51,26%Monterenzio 25.693 12.097 47,08%TOTALE REGIONE E.R. 1.302.076 1.058.902 81,32%

Liquidità presso corrispondentidelle Banche di Credito Cooperativo*al 31 dicembre 2012(Dati espressi in migliaia di euro)

TAVOLA 20

* Escluso Banca di San Marino R.S.M.

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DEPOS. PCT E OBBLIGAZ. PATRIMONIO RAPPORTO al 31/12/2012 al 31/12/2011 %

Vergato 83.646 17.160 20,52%Alto Reno 149.016 29.415 19,74%Banca Malatestiana 1.096.030 209.732 19,14%Sarsina 93.809 17.876 19,06%Banca di Rimini 609.199 101.248 16,62%Romagna Est 726.627 115.504 15,90%Valmarecchia 577.403 88.027 15,25%Creta 111.766 15.964 14,28%Sala di Cesenatico 388.766 50.410 12,97%Ravennate e Imolese 2.170.140 280.485 12,92%Cesena e Ronta 458.565 59.155 12,90%Castenaso 381.564 47.159 12,36%Monterenzio 176.638 21.339 12,08%Emil Banca 1.804.056 214.814 11,91%Banca Reggiana 715.819 85.121 11,89%Gatteo 460.541 54.023 11,73%Forli' 883.105 100.212 11,35%Romagna Occidentale 393.684 42.673 10,84%C.C. Reggiano 368.337 39.166 10,63%Cavola e Sassuolo 580.421 56.570 9,75%Romagna Cooperativa 899.319 86.920 9,67%Centro Emilia 461.182 43.583 9,45%TOTALE REG. E.R. 13.589.633 1.776.554 13,07%Banca San Marino 1.217.896 211.074 17,33%TOTALE 14.807.529 1.987.628 13,42%

* Da segnalazioni di Vigilanza e dalla Banca di San Marino R.S.M.

Prospetto del rapporto patrimonio/raccolta *delle Banche di Credito Cooperativoal 31 dicembre 2012(Dati espressi in migliaia di euro)

TAVOLA 21

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La mappa del Credito Cooperativo europeo

TAVOLA 22

OSTERREICHISCHE RAIFFEISEN (AUSTRIA)OSTERREICHISCHE GENOSS (AUSTRIA)CREDIT PROFESSIONNEL (BELGIO)CENTRAL COOPERATIVE BANK (BULGARIA)COOPERATIVE CENTRAL BANK (CIPRO)DANSKE ANDELSKASSER (DANIMARCA)OKOBANK (FINLANDIA)BANQUES POPULAIRES (FRANCIA)CREDIT AGRICOLE (FRANCIA)CREDITI MUTUEL (FRANCIA)BVR DZ BANK (GERMANIA)ASS. OF COOPERATIVE BANKS (GRECIA)ASS. NAZ. BANCHE POPOLARI (ITALIA)

BANCHE DI CREDITO COOP. - FEDERCASSE (ITALIA)ASS. LITHUANIAN C.U. (LITUANIA)CAISSES CEN. RAIFFEISEN (LUSSEMBURGO)RABOBANK (OLANDA)KRAJOWY ZWIAZEK B.S. (POLONIA)FENACAM (PORTOGALLO)COOPERATIVE BANK (REGNO UNITO)CREDITCOOP (ROMANIA)DEZEINA BANJA SLOVENJE (SLOVENIA)UNION NACIONAL COOP. C.R. (SPAGNA)LANDSHYPOTEX (SVEZIA)SCHWEIZER V. RAIFFEISENBANKEN (SVIZZERA)TAKAREKBANK - NAT. FED. SAVINGS COOP (UNGHERIA)

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123

BANCHE 3.860SPORTELLI 65.970SOCI 55.438.374CLIENTI 181.100.597DIPENDENTI 777.469TOTALE ATTIVO (*) 5.656.492DEPOSITI (*) 3.111.306IMPIEGHI (*) 3.308.318

(*) In milioni di Euro

La Cooperazione di Credito in Europa

TAVOLA 23

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124

Il Credito Cooperativo in Europa

TAVOLA 24

ASSOCIAZIONE EUROPEA BANCHE COOPERATIVE

ORGANIZZAZIONI TITOLARI

I valori sono in milioni di euro. Fonte: Associazione Europea Banche Cooperative 2013, dati al 31.12.2011.

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125

I livelli del movimento delle Banche di Credito Cooperativo

TAVOLA 25

15 FEDERAZIONI

LIVELLO LOCALEBANCHE DI CREDITO COOPERATIVO

LIVELLO INTERMEDIO

2 CASSE PROVINCIALI

PiemonteV. D’Aosta

Liguria

10

Lombardia

46Bolzano

48Trento

45Veneto

40

Friuli V. G.

15

Emilia Rom.e R. S. M.

23

Toscana

32Marche

20

LazioUmbria

Sardegna

31

AbruzzoMolise

10

Campania

21

PugliaBasilicata

27

Calabria

16Sicilia

28

Bolzano Trento

SOCIETÀ DI SERVIZI

LIVELLO NAZIONALE

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126

46805

45332

48197

40677

15232

23389*439**

20198

1099

27154

1691

28168

21133

31324

32345

10219

Ripartizione territoriale delle Banche di Credito Cooperativoitaliane e della Repubblica di San Marinoper regioni a 31.12.2012

TAVOLA 26

413 Banche di Credito Cooperativo (compreso RSM)

4.424 Sportelli (compreso RSM)

Raccolta diretta 161 miliardi di EuroImpieghi economici 151,8 miliardi di Euro Soci 1.156.700

* Sportelli di BCC aderenti alla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo Emilia Romagna e della R.S.M.

** Sportelli di BCC operanti in regione (376 di BCC aderenti alla Federazione regionale; 31 di BCC non aderenti alla Federazione regionale; 36 sportelli di BCC di altre regioni)

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127

Dislocazione delle sedidelle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagnae della Repubblica di San Marino al 31.12.2012

TAVOLA 27

SEDI

BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO 23SPORTELLI 389

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129

Elenco Banchedi Credito Cooperativo

associatee relative filiali

in attività *

* aggiornamento al 30/09/2013

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PROVINCIA DI BOLOGNABCC ALTO RENO Via Giovanni XXIII - 40041 Gaggio Montano cod. ABI 83311 Lizzano in Belvedere Piazza Marconi, 8 368602 Vidiciatico (Lizzano in Belvedere) Via Marconi, 12/14 368613 Porretta Terme Via Mazzini, 33 370204 Ponte della Venturina (Granaglione) Via Nazionale, 52/1 368415 Gaggio Montano Piazzetta T. Zaccanti, 11/13 368206 Montese (MO) Piazza della Repubblica, 16 668807 Pavullo nel Frignano (MO) Viale Martiri, 5 66920 Castelluccio (Porretta Terme) Sportello automatico Silla (Gaggio Montano) Sportello automatico

BCC CASTENASO Via Tosarelli, 207 - 40055 Villanova (Castenaso) cod. ABI 84721 Villanova (Castenaso) Via Tosarelli, 207 367602 Castenaso Via Nasica, 47 367613 Ponticella (San Lazzaro) Via Edera, 24/2 370704 San Lazzaro Via Jussi, 3 370715 Cadriano (Granarolo dell’Emilia) Via 2 Agosto 1980, 45/d 368506 Bologna - Pontevecchio Via Sigonio, 10/d 024007 Ponte Rizzoli (Ozzano Emilia) Stradelli Guelfi, 38 369908 Funo (Bentivoglio) Via Santa Marta, 6/8 36620 Marano (Castenaso) Sportello automatico Bologna Sportello automatico

BCC MONTERENZIO Via Centrale, 13 - 40060 S. Benedetto del Querceto cod. ABI 86721 San Benedetto del Querceto (Monterenzio) Via Centrale, 13 369402 Pizzano (Monterenzio) Via Coltermine, 1/2/f 369413 Monghidoro Via Vittorio Emanuele II, 32/34 369304 San Benedetto Val di Sambro Via Roma, 29 370405 Castiglione dei Pepoli Via Bolognese, 1 367706 Rastignano (Pianoro) Via Andrea Costa, 106a-h 370007 San Lazzaro di Savena Via Salvo d’Acquisto, 8/a 37070 Monterenzio Sportello automatico

BCC VERGATO Via Monari, 27 - 40038 Vergato cod. ABI 84221 Vergato Via Monari, 27 371202 Riola (Vergato) Via Nazionale, 52 371213 Castel d’Aiano Via Bologna, 19 366904 Marzabotto Via A. Moro, 6/a 36890 Pian di Venola (Marzabotto) Sportello automatico Tolè (Vergato) Sportello automatico

EMIL BANCA Via Mazzini, 152 - 40138 Bologna cod. ABI 70721 Bologna - Borgo Panigale Via Emilia Ponente, 260 024002 Bologna - San Ruffillo Via Toscana, 105 024013 Bologna - Zanardi Via Zanardi, 178 024024 Bologna - Mazzini Via Mazzini, 152 024035 Bologna - Piazza Maggiore Piazza Maggiore, 5/b 02405

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6 Bologna - San Donato Via Machiavelli, 1 024067 Bologna - Pilastro Via Pirandello, 22 024078 Bologna - Arcoveggio Via dell’Arcoveggio, 56/22 024089 Bologna - San Lorenzo Via San Lorenzo, 20/a 0240910 Bologna “Business Park” Via Trattati Comunitari Europei 1957-2007, 19 0241011 Bologna - D’Azeglio Via D’Azeglio, 59 0241112 Modena - Palazzo Europa - MO Via Emilia Ovest, 115 1290113 Ferrara - FE Via Ravenna, 151 1300014 Ferrara - FE Viale Cavour, 62 1300115 Anzola dell’Emilia Via delle Terremare, 1/a 3658016 Argelato Via Argelati, 10 3659017 Funo (Argelato) Via Galliera, 212 3659118 Baricella Via Roma, 7 3660019 San Marino (Bentivoglio) Via Saletto, 3/2 3662220 Budrio Via Bissolati, 7 3664021 Longara (Calderara di Reno) Via Longarola, 54 3665022 Calderara di Reno Piazza Marconi, 1 3665123 Casalecchio di Reno Via Pascoli, 5/VI 3667024 Castello d’Argile Via Matteotti, 92 3672025 Castel Maggiore Via Gramsci, 196 3674026 Granarolo dell’Emilia Via San Donato, 207 3685027 Loiano Via Roma, 60 3687028 Malalbergo Piazza Unità d’Italia, 3 3688029 Altedo (Malalbergo) Via Nazionale, 118 3688130 Minerbio Via Garibaldi, 7 3691031 Molinella Via Mazzini, 135 3692032 San Martino in Argine (Molinella) Via Sant’Elena, 51 3692133 Monzuno Piazza XXIV Maggio, 3/a 3697034 Vado (Monzuno) Via Val di Setta, 25/a 3697135 Rioveggio (Monzuno) Via Val di Setta, 15 3697236 Pianoro Via Nazionale, 130/2 3700037 Sala Bolognese Via Gramsci, 202 3703038 Padulle (Sala Bolognese) Via della Pace, 94 3703139 Madonna dei Fornelli (San Benedetto Val S.) Via Firenze, 3 3704040 San Giorgio di Piano Via delle Rimembranze, 8 3705041 San Giovanni in Persiceto Viale Circonvallazione Italia, 28 3706042 San Pietro in Casale Piazza dei Martiri, 15 3708043 Sasso Marconi Largo Cervetta, 3 3710044 Ponte Ronca (Zola Pedrosa) Via Risorgimento, 414 3713045 Argenata - FE Via Garibaldi, 1/c 6717046 Ostellato - FE Via Roma, 5 6730047 Poggio Renatico - FE Via San Carlo, 1 6731048 Portomaggiore - FE Via Dante Alighieri, 11/13 67320 Bologna - Palazzo Unicoper Sportello automatico Molinella - Centro commerciale La Pila Sportello automatico Cona (Ferrara) - FE Sportello automatico Bologna - Centro Commerciale “Meraville” Sportello automaticoPROVINC

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PROVINCIA DI FERRARABANCA CENTRO EMILIA Via Statale, 39 - 44040 Corpo Reno (Cento) cod. ABI 85091 Corpo Reno (Cento) Via Statale, 39 234002 Buonacompra (Cento) Via Bondanese, 98 234013 Renazzo (Cento) Via Renazzo, 52 234034 Cento - Porta Molina Via IV Novembre, 11/c 234055 Cento - “Filiale del Lavoro” Via Ferrarese, 23/d 234996 Pieve di Cento - BO Via Matteotti, 34/a 370107 Sant’Agostino Via Statale, 164 673408 Palata Pepoli (Crevalcore) - BO Via Provanone, 5073 367909 Crevalcore - BO Via Roma, 141 3679110 S. Matteo della decima (S. Giovanni P.) - BO Piazza Fratelli Cervi, 25 3706011 Sant’Agata Bolognese - BO Piazza dei Martiri, 15 3709012 Finale Emilia - MO Largo Cavallotti, 4 6675013 Mirandola - MO Via Tabacchi, 49 6685014 Carpi - Cibeno - MO Via F.D. Rooswelt, 76/a 2330115 Carpi - MO Via Peruzzi, 4 2330016 Porto Garibaldi - Comacchio Via Bonnet, 3-1 2350017 San Giuseppe - Comacchio Via Lido di Pomposa, 1 23501 Cento - c/o Essiccatoio Fava Sportello automatico Casumaro (Cento) Sportello automatico

PROVINCIA DI FORLÌ-CESENABANCA DI CESENA Via Bovio, 76 - 47023 Cesena cod. ABI 70701 Cesena Via Bovio, 80 239002 San Carlo (Cesena) Via San Carlo, 341 239013 Sant’Egidio (Cesena) Via Cervese, 1462 239024 Ponte Pietra (Cesena) Via Cesenatico, 1755 239035 Vigne (Cesena) Piazza Partigiani, 21 239046 Ponte Abbadesse (Cesena) Via Ponte Abbadesse, 450 239057 Diegaro (Cesena) Via Borghesi, 125 239088 Ronta (Cesena) Via Ravennate, 5080 239099 Cesena Via Savio, 521 2391010 Cella (Mercato Saraceno) Via Togliatti, 1903 6785011 Pisignano (Cervia) - RA Via Celletta, 9 2360112 Cesenatico Viale Roma, 92 2400013 Cesena Via G. Finali, 15 2391214 Cervia - RA Piazza Andrea Costa, 13 2360015 Ravenna - RA Piazza Baracca, 12 1310016 San Piero in Bagno (Bagno di Romagna) Via Valgimigli, 3/c 6770017 Gambettola Via Pascucci, 39 6781018 San Mauro Pascoli Via Roma, 43 6801019 Sarsina Piazza Plauto, 38 68040 Bagnile (Cesena) Sportello automatico San Vittore (Cesena) Sportello automatico Pisignano - Base Aeronautica (Cervia) - RA Sportello automatico

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BANCA DI FORLÌ Corso della Repubblica, 4 - 47100 Forlì cod. ABI 85561 Forlì Corso della Repubblica, 4 132002 San Varano (Forlì) Viale Firenze, 184 132013 San Martino in Strada (Forlì) Via della Pieve, 2/a 132024 Pieveacquedotto (Forlì) Via Sacco, 3 132035 Forlì - zona industriale Via Meucci, 20 132046 Forlì Viale Spazzoli, 22/24 132057 Forlì Piazza Foro Boario, 14/15/16 132068 Forlì Viale Manzoni, 18 132079 Forlì Viale Roma, 129 1320810 Villanova di Forlì Viale Bologna, 307/e 1320911 Castrocaro Terme - Terra del Sole Via Marconi, 19 6774012 Meldola Via Matteotti, 10 6784013 Predappio Viale Matteotti, 29/31 6795014 Villafranca (Forlì) Via Lughese, 236 1321015 San Zaccaria (Ravenna) - RA Via Dismano, 623 1310016 Carpinello (Forlì) Via Cervese, 181 1321117 Vecchiazzano (Forlì) Via Castel Latino, 20/22 1321218 Fratta Terme (Bertinoro) Piazza Colitto, 1/2 6772019 Forlì Viale dell’Appennino, 193/195 1321320 Ronco (Forlì) Via Leonilde Iotti, 6 1321421 Forlì Via Bertini, 197-199 1321522 Galeata Piazza Aldo Palareti, 16 6780023 Santa Sofia Piazza Matteotti, 3 68030

BCC GATTEO Via della Cooperazione, 10 - 47030 Gatteo cod. ABI 85741 Sant’Angelo (Gatteo) Via Allende, 90/a 678202 Gatteo Viale Pascoli, 2 678213 Gatteo Mare (Gatteo) Piazza della Libertà, 10/b 678224 Budrio (Longiano) Via Emilia, 3196 678305 Gambettola Viale Carducci, 36 678106 Valverde (Cesenatico) Via Raffaello, 50 240007 Cesenatico Via Roma, 35 240018 Cesena Via Fiorenzuola, 1122 239009 Gatteo Via della Cooperazione, 10 67823

BANCA ROMAGNA COOPERATIVA Piazza Trieste, 17 - 47034 Forlimpopoli cod. ABI 70731 Forlì Viale Roma, 230 132002 Cervia - RA Via G. Di Vittorio, 17/a 236003 Pinarella (Cervia) - RA Viale Tritone, 7/b 236014 Martorano (Cesena) Via don E. Medri, 38 239005 Cesena - Firenzuola Via Oberdan, 539 239016 San Giorgio (Cesena) Via Fratelli Latini, 3 239027 Cesena - Oltresavio Viale Matteotti, 384 239038 Calabrina (Cesena) Via Provinciale Cervese, 31 239049 Villachiaviche (Cesena) Via Valsugana, 81 2390510 Macerone (Cesena) Via Cesenatico, 5699 2390011 Calisese (Cesena) Via Montiano, 2264 2390112 Cesena - San Mauro Via San Mauro, 547 23903

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13 Montefiore (Cesena) Via Lucchi, 155 2391014 Cesenatico Viale Trento, 42 2400014 Villalta (Cesenatico) Via Cesenatico, 299 2400115 Cesenatico - Ponenete Viale Caboto, 49 2400216 Bagnarola (Cesenatico) Via Cesenatico, 712 2400317 San Piero in Bagno (Bagno di Romagna) Via Garibaldi, 45 6770018 Santa Maria Nuova (Bertinoro) Via XXIV Ottobre, 54 6772019 Capocolle (Bertinoro) Via Emilia, 1774 6772220 Forlimpopoli Piazza Trieste, 17 6779021 Budrio di Longiano Via Carducci, 8/b 6783022 Savignano Via Cagnona, 1899 68050 Bulgarnò (Cesena) Sportello automatico Capannaguzzo (Cesena) Sportello automatico Montiano (Cesena) Sportello automatico Alfero (Verghereto) Sportello automatico Forlimpopoli (Centro Comm. “Bennet”) Sportello automatico Cesenatico - Camping Sportello automatico Martorano - Campo Sportivo Sportello automatico Villa Chiaviche (Cesena) Sportello automatico Civitella di Romagna Sportello automatico

BCC ROMAGNA EST Corso Perticari, 25 - 47039 Savignano sul Rubicone cod. ABI 88521 Bellaria (Bellaria e Igea Marina) - RN Piazza Matteotti, 9 677102 Cagnona (Bellaria e Igea Marina) - RN Viale Panzini, 149 677113 Bordonchio (Bellaria e Igea Marina) - RN Via Ennio, 49 677124 Igea Marina (Bellaria e Igea Marina) - RN Via Properzio, 13 677135 Roncofreddo Via Cesare Battisti, 73 679806 San Mauro Pascoli Via L. Tosi, 23 680107 San Mauro a Mare (San Mauro Pascoli) Viale Marina, 59 680118 Santarcangelo Villa Ricci - RN Via G. Marini, 27 680209 Santarcangelo Emilia - RN Via Ugo Bassi, 38 6802110 Savignano sul Rubicone Corso Perticari, 25/27 6805011 Savignano sul Rubicone - zona Cesare Via Emilia Ovest, 75 6805112 Rio Salto (Savignano sul Rubicone) Via Pietà, 3 6805313 Rimini Fiera - RN Via della Fiera, 111 2420014 Villa Chiaviche (Cesena) Via Cervese, 2190 2390015 Rimini Centro - RN Via Castelfidardo, 16/18 2420216 Bellaria-Planetario (Bellaria e Igea Marina) - RN Via Ravenna, 151 6771417 Savignano sul Rubicone Piazza Colombo, 3 6805418 Rimini Mare - RN Viale Regina Elena, 2 2420319 Gambettola Via del Lavoro, 1 67810 Bellaria - Centro Congressi Europeo - RN Sportello automatico Savignano sul Rubicone “Romagna Center” Sportello automatico Crocetta (Longiano) Sportello automatico

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BCC SALA DI CESENATICO Via Campone, 377 - 47042 Sala (Cesenatico) cod. ABI 87921 Sala (Cesenatico) Via Campone, 377 240002 Cesenatico - Porto Via Mazzini, 1 240013 Cesenatico - Mare Viale Torino, 30 240024 Gambettola Via Kennedy, 22 678105 Cervia - RA Via Oriani, 14 236006 Cesenatico - Madonnina Via Monte Rosa, 11 240037 Pievesistina (Cesena) Via dell’Arrigoni, 260 239008 Cervia - RA Via Malva Sud, 65 236019 Cesena - Fiorita Viale Marconi, 356 23901

BCC SARSINA Via Roma, 18 - 47027 Sarsina cod. ABI 88501 Sarsina Via Roma, 18 677002 San Piero in Bagno (Bagno di Romagna) Via T. Corzani, 32 680403 Mercato Saraceno Piazza Mazzini, 44 678504 Bora (Mercato Saraceno) Via Aldo Moro, 151 678515 Gualdo (Roncofreddo) Viale Marconi, 285 67980

PROVINCIA DI PIACENZABCC CRETA C.C. PIACENTINO Via XXV Aprile, 1 - 29015 Castelsangiovanni cod. ABI 85171 Castelsangiovanni Via XXV Aprile, 1 652602 Vico Barone (Ziano Piacentino) Via Strada nuova, 10 655203 Borgonovo val Tidone Piazza De Cristoforis, 36 652004 Trevozzo (Nibbiano) Via Umberto I, 7 653805 Piacenza Via C. Colombo, 43 126006 Rovescala (PV) Via Roma, 26 561807 Pecorara Via Vittorio Veneto, 4 27860

PROVINCIA DI RAVENNABCC ROMAGNA OCCIDENTALE Piazza Fanti, 17 - 48014 Castelbolognese cod. ABI 84621 Castelbolognese Piazza Fanti, 17 675302 Casola Valsenio Via Marconi, 16 675203 Riolo Terme Corso Matteotti, 56/58 675804 Solarolo Piazza Garibaldi, 18 676105 Imola - BO Piazzale Michelangelo, 2 210006 Imola - zona industriale - BO Via Togliatti, 25 210017 Imola - BO Via Volta, 1/5 210028 Mordano - BO Via Generale Vitali, 41 369809 Imola “Levante” - BO Via Carducci, 5 2100310 Toscanella (Dozza) - BO Via Emilia, 21/a 3680011 Castel San Pietro Terme Via Scania, 11 36750 Palazzuolo sul Senio - FI Sportello automatico

CRED. COOP. RAVENNATE E IMOLESE Via Baracca, 48 - 48022 Lugo cod. ABI 85421 Faenza Piazza della Libertà, 14 237002 Granarolo Faentino (Faenza) Via Garibaldi, 6 237013 Faenza - zona industriale Via Laghi, 79 237024 Faenza - Borgo Corso Europa, 85 23703

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5 Faenza - Ovest Via Galileo Galilei, 7 237056 Lugo Via Baracca, 48 238007 Lugo - zona industriale Via Fiumazzo, 46/3 238018 Lugo Via Mentana, 19 238029 Mezzano (Ravenna) Piazza della Repubblica, 5 1310010 Classe (Ravenna) Via Zuccherificio, 4 1310111 San Pietro in Trento (Ravenna) Via Taverna, 101 1310212 Ravenna Via Canneti, 12 1310313 Ravenna Viale Berlinguer, 12 1310414 Lido di Classe (Ravenna) Via Vasco de Gama, 47 1310515 Marina di Ravenna (Ravenna) Viale delle Nazioni, 125 1310616 Ravenna - Corso Nord Viale Cilla, 22 1310717 San Pietro in Vincoli (Ravenna) Viale Farini, 143 1310818 Russi Corso Farini, 24 6759019 San Pancrazio (Russi) Via G. Randi, 2/2 6759120 Godo (Russi) Via Faentina, 173 6759221 Bagnacavallo Largo De Gasperi, 18 6749022 Alfonsine Corso Matteotti, 79 6748023 Brisighella Via Baccarini, 16 6751024 Fusignano Corso Emaldi, 73 6756025 Tredozio - FO Via XX Settembre, 55 6808026 Modigliana - FO Corso Garibaldi, 12 6787027 Cotignola Corso Sforza, 30 6755028 Massa Lombarda Piazza Matteotti, 15 6757029 Conselice Piazza Foresti, 1 6754030 Sassoleone (Casalfiumanese) - BO Piazza del Leone, 1 3668031 Casalfiumanese - BO Via 1° Maggio, 30 3668132 Sassomorelli (Imola) - BO Via Correcchio, 12 2100033 Castel del Rio - BO Piazza della Repubblica, 78 3670034 Imola “Rocca” - BO Viale Saffi, 30 2100135 Faenza - Cappuccini Piazza Martiri Spagnoli, 11 2370636 Lido Adriano (Ravenna) Viale Virgilio, 80 1310937 Faenza - San Rocco Via Maestri del Lavoro, 2 2370738 Imola - Selice Via Selice Provinciale, 21/c 2100239 Lugo “Porta Brozzi” Via Giardini, 6 2380340 Medicina - BO Via Libertà, 51 3690041 Ravenna “Darsena” Piazza P. Harris, 3 1311042 Villanova (Bagnacavallo) Piazza Tre Martiri, 21 6749243 Ravenna - San Biagio Via Faentina, 24 1311144 Imola “Amendola” - BO Viale Amendola, 56/F 2100345 Imola “Centrale” - BO Via Emilia, 212 2100446 Castiglione (Ravenna) Piazza della Libertà, 7 1311247 Savio (ravenna) Via Romea Sud, 587 13113 Faenza Sportello automatico Faenza Sportello automatico Conselice Sportello automatico

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PROVINCIA DI REGGIO EMILIABANCA REGGIANA Via Adua, 97/D - 42100 Reggio Emilia cod. ABI 70581 Guastalla Corso Prampolini, 1/a 663602 Pieve (Guastalla) Via Pieve, 26/b 663613 Gualtieri Piazza Bentivoglio, 7 663504 Santa Vittoria (Gualtieri) Strada Statale 63, 249 663515 Collecchio - PR Via Saragat, 1 656906 Parma - PR Via Emilia Est, 115/a 127007 Lentigione (Brescello) Via Imperiale, 86 661808 Boretto Via Matteotti, 15 661709 Villarotta (Luzzara) Via Mandelli, 4/e 6638010 Dosolo - MN Via Cerati, 18 5762011 Novellara Piazza Unità d’Italia, 18 6640012 Reggio Emilia (1) Via Adua, 97/d 1280013 San Tomaso (Bagnolo in Piano) Via don Montagna, 2 6614014 Pomponesco - MN Piazza XXIII Aprile, 2 5780015 Noceto - PR Via Mazzini, 7 6584016 Reggio Emilia (2) Via G. Cocconi Cervi, 1/b 1280217 Reggio Emilia (3) Largo M. Gerra, 2/m 1280318 Medesano - PR Via Verdi, 4/b 6579019 Bibbiano Via G.B. Venturi, 76 6616020 Correggio Corso Cavour, 22 6632021 Sant’Ilario d’Enza Piazza della Repubblica, 6/a 6650022 Parma - PR Via Emilia Ovest, 61 1270123 Reggio Emilia (4) Via Sessi, 1/b 1280424 Castelnovo di sotto Viale Sant’Andrea, 8 66270 Noceto - c/o Polveriera - PR Sportello automatico Cizzolo (Viadana) - MN Sportello automatico

BCC CAVOLA E SASSUOLO Via Verdi, 1 - 42010 Cavola (Toano) cod. ABI 86231 Cavola (Toano) Via Verdi, 1 665202 Castelnovo nei Monti Via Roma, 22 662803 Villa Minozzo Piazza Martiri di Cervarolo 665604 Sassuolo - MO Via Po, 34 670105 Formigine - MO Via per Sassuolo, 32 667806 Sassuolo - MO Piazza della Libertà, 40 670117 Castellarano Via Radici in Monte, 100 662608 Reggio Emilia Via Fratelli Cervi, 87 128009 Toano Piazza della Libertà, 1/b 6652110 Frassinoro - MO Piazza Miani, 3 6679011 Reggio Emilia Via dei Mille, 8 1280112 Montecavolo (Quattrocastella) Via Fratelli Cervi, 34 6642013 Canossa (Ciano d’Enza) Via Val d’Enza Nord, 165 6630014 Montecchio Emilia Via XX Settembre, 6 6639015 Rubiera Via Terraglio, 15 6647016 Modena Via Giardini, 370 1290017 Cavriago Via del Cristo, 1/A 66290 Farneta (Montefiorino) Sportello automatico

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CRED. COOP. REGGIANO Via Pellegrini, 16 - 42019 Scandiano cod. ABI 80951 Viano Via Roma, 2 665502 Roteglia (Castellarano) Via Radici in Monte, 52 662603 Casina Piazza IV Novembre, 1 662504 Scandiano Via Crispi, 1/c 665105 Casalgrande Via Statale, 467/39 662406 San Giovanni in Querciola (Viano) Via Prediera, 2/a 665517 Reggio Emilia Largo Giambellino, 1 128008 Reggio Emilia “Est” Via Emilia Ospizio, 102 128019 Reggio Emilia “Centro” Via Ludovico Ariosto, 29/g 1280210 Rivolta di Reggio Emilia Via Rosmini, 85 18803

PROVINCIA DI RIMINIBANCA MALATESTIANA Via XX Settembre, 63 - 47037 Rimini cod. ABI 70901 San Vito (Rimini) Via Pareto, 1 242012 Santa Giustina (Rimini) Via Emilia, 379 242023 Celle (Rimini) Via XXIII Settembre, 125 242034 Rimini - Mercato ittico Via sinistra del porto, 82/a 242045 Torre Pedrera (Rimini) Via San Salvador, 51 242056 Rivabella (Rimini) Via Coletti, 143 242067 Santarcangelo Via Pascoli, 19 680218 Poggio Berni Via Santarcangiolese, 2890 681209 Lo Stradone (Borghi) - FC Via Provinciale Uso, 42 6773010 Ospedaletto (Coriano) Piazza Gramsci, 1 6777011 Coriano Via M. L. King, 23 6777212 Fontanelle (Riccione) Via Sicilia, 51 2410013 Alba (Riccione) Via Emilia, 62 2410114 Rivazzurra (Rimini) Via dei Martiri, 58 2420015 Rimini - Flaminia Via Flaminia Conca, 80 2420116 Rimini - Centro Via IV Novembre, 35 2420217 Misano Adriatico Via Tavoleto, 3/a 6786018 Rimini - Grotta Rossa Via della Gazzella, 23 2420719 San Giovanni in Marignano Via Vittorio Veneto, 15/m 6800020 Riccione - Polo Adriatico Via del Commercio, 2 2410221 Morciano di Romagna Via Roma, 57 6793022 Villa Verrucchio (Verrucchio) Via Tenuta Amalia, 1 6810023 Viserba (Rimini) Via John Lennon 2421124 Saludecio Via S. Maria del Monte, 635/c 6799025 Rimini - Palazzo Ghetti Via XX Settembre, 63 2421226 Cattolica Via Ferri, 16 6775027 Riccione - Centro Viale Ceccarini, 165 2410328 Rimini - Marecchiese Via Marecchiese, 131 24213

BANCA DI RIMINI Via Garibaldi, 147 - 47037 Rimini cod. ABI 89701 Rimini Via Garibaldi, 147 242062 Viserba Mare (Rimini) Via Dati, 27 242013 Miramare (Rimini) Viale Marconi, 57/59 242024 Rimini Via Colonna, 1 24203

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5 Rimini - GrosRimini Via Edelweiss Rodriguez Senior, 7 242046 Rimini Via D. Campana, 60 242057 Rimini Circonvallazione meridionale, 54 242008 Rimini Via Dante, 29 242079 Rimini Viale Vespucci, 54 2420810 Montefiore Conca Piazza della Libertà, 4 6790011 Cattolica - Centro Via Matteotti, 39/41/43 6775012 Morciano Via XXV Luglio, 51 6793013 Riccione Via Emilia, 64 2410014 Riccione Viale Dante, 146 2410115 Viserba Monte (Rimini) Via Beltramini, 55 2420916 Gemmano (Rimini) Viale Regina Emilia, 149 2421017 Montescudo (Cattolica - Diamante) Piazza Berlinguer, 84 6775118 Sant’Andrea in Casale (San Clemente) Via Tovoletro, 1827 68110

BCC VALMARECCHIA Via Marecchiese, 560 - 47040 Corpolò (Rimini) cod. ABI 89951 Corpolò (Rimini) Via Marecchiese, 560 242002 Rimini Via Marecchiese, 227 242043 Rimini Via Caduti di Marzabotto, 42 242014 Rimini Via Tiberio, 87 242025 Rimini Via Flaminia, 161 242036 Villa Verucchio (Verucchio) Via Casale, 191 681007 Poggio Berni Via Santarcangiolese, 2990 681208 Pietracuta (San Leo) Via Gramsci, 35/37 685709 Novafeltria Via Garibaldi, 5/7 6846010 Pennabilli Via Roma, 39/41 6848011 Carpegna Piazza Conti, 12 6825012 Santarcangelo di Romagna Piazzetta Marini, 31/34 6802013 Miramare (Rimini) Via Regina Margherita, 201 2420514 San Mauro Pascoli Via Pascoli, 36/38 6801015 Rimini Via Praga, 7 24206

REPUBBLICA DI SAN MARINOBANCA DI SAN MARINO Strada della Croce, 39 - 47031 Faetano (RSM) cod. ABI 85401 Faetano Strada della Croce, 39 098002 San Marino Città Via Giacomini, 128 098013 Dogana Via 3 Settembre, 252 098024 Domagnano Via 25 marzo, 2 098035 San Marino Città Contrada del Collegio, 22 098046 Borgo Maggiore Via Oddone Scarito, 68 098057 Rovereta (Dogana) Strada di Rovereta, 42 098078 Montegiardino Piana della Pace, 1 098089 Gualdicciolo (Acquavina) Via F. da Montebello, 22 0980910 Fiorina (Domagnano) Strada Paderna, 2 0981211 Dogana “World Trade Center” Via Consiglio dei 60, 99 0981012 Murata Via del Serrone, 67/b 0981113 Dogana “Private Banking” Via Campolungo, 59 09822

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a CISCRA - COMUNICAZIONE COORDINATA

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