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Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
1
INDICE
1. – IL SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE NELLA NUOVA LEGISLAZIONE URBANISTICA REGIONALE .................................................................................................................................. 2
1.1 – La legislazione regionale di riferimento ................................................................................. 2
1.2 – Gli strumenti di pianificazione comunale ............................................................................... 3
2. – IL QUADRO CONOSCITIVO DEL PIANO STRUTTURALE .................................................. 6
3. – IL PIANO STRUTTURALE COMUNALE ................................................................................ 9
3.1 – Gli obiettivi del piano ...........................................................................................................10
3.2 – Gli aspetti strutturanti il territorio .........................................................................................12
3.2.1 – I fabbisogni insediativi ......................................................................................................12 3.2.2 – Macroclassificazione del territorio comunale ...................................................................12 3.2.3 – L’assetto territoriale ..........................................................................................................14 3.2.3.1 – Il territorio urbanizzato ...................................................................................................14 3.2.3.2 – Il territorio urbanizzabile ................................................................................................16 3.2.3.3 – Schede d’ambito ...........................................................................................................31 3.2.4 – Le infrastrutture per la mobilità .........................................................................................31 3.2.5 – Le dotazioni territoriali ......................................................................................................31 3.2.5.1 – Le attrezzature e gli spazi collettivi ...............................................................................31 3.2.5.2 – Le dotazioni ecologiche e ambientali ............................................................................33
3.3 – Gli aspetti condizionanti le trasformazioni ...........................................................................33
3.3.1 – Vincoli e rispetti ................................................................................................................34 3.3.2 – Tutele derivate dalla Pianificazione sovraordinata...........................................................35 3.3.2.1 – Siti di Importanza Comunitaria ......................................................................................35 3.3.2.2 – Corsi d’acqua ................................................................................................................35 3.3.2.3 – Collegamenti storici .......................................................................................................35 3.3.2.4 – Aree e infrastrutture di interesse archeologico .............................................................36 3.3.2.5 – Rete ecologica ..............................................................................................................37 3.3.3 – Beni tutelati dal D.Lgs. 42/2004 .......................................................................................37 3.3.3.1 – Insediamenti storici urbani ed extraurbani ....................................................................37 3.3.3.2 – Zone di tutela dei corsi d’acqua ....................................................................................38 3.3.3.3 – Sistema forestale e boschivo ........................................................................................38
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
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1. – IL SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE NELLA NUOVA LEGISLAZIONE
URBANISTICA REGIONALE
1.1 – La legislazione regionale di riferimento
Nel corso dell’ultimo decennio la Regione Emilia Romagna ha promulgato nuove leggi-quadro
di regolamentazione del settore urbanistico ed edilizio.
Più specificatamente
la legge n.20 del 24 marzo 2000 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio” ha
introdotto elementi di forte innovazione nel sistema e nei contenuti degli strumenti di
pianificazione territoriale e urbanistica, superando l’ormai consolidato e più che ventennale
sistema degli strumenti definito dalla precedente legge regionale n.47 del 1978.
La legge 20 è stata recentemente modificata e integrata dalla legge regionale n.6/2009
“Governo e riqualificazione solidale del territorio” con l’obiettivo di miglioramento nei
contenuti con la duplice finalità, da un lato, del coinvolgimento degli operatori del settore a
concorrere al soddisfacimento del fabbisogno di edilizia sociale e, dall’altro, della
promozione di misure volte alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente oltre a
prevedere misure di semplificazione degli elaborati costitutivi dei Piani e delle procedure di
approvazione della strumentazione urbanistica.
Inoltre con la più recente promulgazione della legge regionale n.23/2009 “Norme di tutela e
valorizzazione del paesaggio”, la legge-quadro urbanistica regionale è stata integrata con il
nuovo Titolo III bis che, da un lato, dà attuazione alle disposizioni del Codice dei Beni
culturali e del paesaggio ed ai nuovi principi introdotti dalla Convenzione Europea del
Paesaggio e, dall’altro lato, detta un complesso normativo regionale organico in materia di
tutela del paesaggio
la legge n.31 del 25 novembre 2002 “Disciplina regionale dell’edilizia” ha disciplinato
organicamente i procedimenti che regolano l’attività edilizia e gli interventi di trasformazione
del territorio, abrogando la precedente normativa contenuta nella L.R. 33/1990 e in
specifiche disposizioni della L.R. 47/1978
la legge n.37 del 19 dicembre 2002 “Disposizioni regionali in materia di espropri” ha dettato
una specifica disciplina per l’acquisizione di aree necessarie per la realizzazione di opere
pubbliche, al fine di coordinare la materia con i contenuti della nuova legge-quadro
urbanistica regionale.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
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1.2 – Gli strumenti di pianificazione comunale
La nuova legge urbanistica regionale, come si diceva, ha profondamente riformato i contenuti
degli strumenti urbanistici di pianificazione comunale, le procedure e le competenze dei diversi
soggetti istituzionali che partecipano alla loro formazione e approvazione, l’apparato delle
disposizioni relative ai contenuti tecnici dei diversi strumenti pianificatori e le procedure
concorsuali per il coinvolgimento dei soggetti privati e degli operatori del settore, al fine del
perseguimento degli obiettivi prefissati.
La pianificazione comunale di tutela e uso del territorio è articolata:
nel Piano strutturale comunale (PSC) che, conformemente all’art.28 della legge, deve
essere predisposto con riguardo a tutto il territorio comunale per delineare “le scelte
strategiche di assetto e sviluppo e per tutelare l’integrità fisica e ambientale e l’identità
culturale dello stesso”. Il Piano strutturale ha efficacia conformativa del diritto di proprietà
limitatamente all'apposizione dei vincoli e condizioni non aventi natura espropriativa e non
attribuisce alle aree potestà e potenzialità edificatoria.
nel Regolamento urbanistico ed edilizio (RUE) che, come stabilito dall’art.29 della legge,
definisce “le norme attinenti alle attività di costruzione, di trasformazione fisica e funzionale
e di conservazione delle opere edilizie, ivi comprese le norme igieniche di interesse edilizio,
nonché la disciplina degli elementi architettonici e urbanistici, degli spazi verdi e degli altri
elementi che caratterizzano l'ambiente urbano”; il regolamento, conformemente alle
previsioni del PSC, stabilisce la disciplina per le trasformazioni negli ambiti ricadenti nel
territorio urbanizzato e nel territorio rurale e per gli interventi diffusi sul patrimonio edilizio
esistente, nonché le modalità di intervento per il conseguimento di un adeguato livello di
efficienza energetica negli edifici. I nuovi contenuti “urbanistici” (ovvero finora demandati
agli strumenti di pianificazione territoriale) si riferiscono principalmente alla disciplina di tutti
gli interventi edilizi diretti, e cioè ricadenti in aree non sottoposte alla preventiva
compilazione di piano urbanistico di dettaglio, da eseguire tanto sul patrimonio edilizio
esistente che per nuove edificazioni in zone urbanizzate o nel territorio rurale
nel Piano operativo comunale (POC) che “individua e disciplina gli interventi di tutela e
valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare nell’arco
temporale di cinque anni” (art.30 di L.R. 20). Il POC, coordinandosi con il bilancio
pluriennale comunale, dà quindi attuazione principalmente agli ambiti di riqualificazione e
per nuovi insediamenti e a progetti di tutela, recupero e valorizzazione del territorio rurale.
L’introduzione di più livelli di pianificazione, con la conseguente scissione tra pianificazione
strategica e di indirizzo e quella operativa, ha l’obiettivo di corrispondere ad esigenze di
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flessibilità e contrattazione delle dinamiche economiche in atto con il superamento di strumenti
di programmazione imperativi degli usi del territorio.
Il Piano strutturale, quindi, come strumento che indica obiettivi di lungo termine; la legge, infatti,
non stabilisce un arco temporale di riferimento, lasciandolo alla discrezionalità dei Comuni. Il
PSC definisce le invarianti di lungo periodo, determina limiti e condizioni per gli interventi di
trasformazione del territorio compatibili con la tutela e la salvaguardia delle risorse naturali ed
antropiche presenti nel territorio e può dialogare quindi con altri soggetti istituzionali ed i loro
strumenti di pianificazione sovraordinata.
Il Piano strutturale non stabilisce un rigido regime dei suoli, limitandosi a dettare una disciplina
generale degli insediamenti ammissibili, ovvero ad indicare “il fabbisogno di attrezzature e spazi
collettivi e i relativi requisiti …, articolati per bacini di utenza” (artt.A-12 e A-24 della legge 20).
La pianificazione comunale per rendere efficaci gli obiettivi del PSC, per attuare concretamente
le proprie previsioni, si completa quindi con gli strumenti operativi costituiti dal Piano operativo
comunale e dal Regolamento urbanistico ed edilizio.
Il POC, come si diceva, esplica i propri effetti per i soli ambiti di trasformazione e di
riqualificazione la cui realizzazione è prevista nel quinquennio di vigenza del piano stesso.
I suoi contenuti saranno conseguentemente orientati all’attuazione delle più consistenti azioni
urbanistiche e delle opere infrastrutturali e attrezzature di particolare consistenza programmate
nel quinquennio; in questo senso il Piano operativo costituisce uno strumento, fortemente
derivato dal Programma pluriennale di attuazione del piano regolatore, che rapporta gli
investimenti dell’imprenditoria privata con quelli dell’ente pubblico.
Il POC, inteso quindi come “Piano del Sindaco ovvero dell’Amministrazione Comunale, si
configura come strumento dinamico che comprende e correla, non necessariamente in un unico
e non modificabile quadro di riferimento assunto ritualmente ogni cinque anni, le iniziative dei
diversi soggetti pubblici e privati che incidono sui futuri assetti territoriali; il Piano operativo potrà
conseguentemente configurarsi come “successione di POC”, ovvero di più varianti che
introducano nuove azioni di trasformazione e infrastrutturazione derivandoli dagli obiettivi
generali del PSC.
Il Regolamento urbanistico ed edilizio, contrariamente, non ha limiti di validità predeterminati
contenendo le normative di trasformazione edilizia e funzionale sia per gli ambiti urbani
consolidati che per gli interventi nelle zone rurali, discipline, queste, che hanno carattere più
opportunamente e convenientemente continuo nel tempo.
I nuovi strumenti di pianificazione comunale dovranno inoltre tendere agli obiettivi di
semplificazione del sistema pianificatorio enunciati nell’art.19 della nuova legge-quadro
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regionale con l’obiettivo, quindi, di costituire la “carta unica del territorio” che recepisca e
coordini le prescrizioni ed i vincoli derivanti dai Piani sovracomunali, da singoli provvedimenti
amministrativi o da altre previsioni legislative.
Il processo di formazione degli strumenti di pianificazione deve essere affiancato da una
valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale delle scelte operate; la valutazione ha la
precipua finalità sia di verificarne la corrispondenza agli obiettivi generali indicati dalla
legislazione per la pianificazione territoriale e urbanistica, che di indicare misure volte ad
impedire, mitigare o compensare situazioni di criticità già presenti o indotte dai contenuti del
piano.
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2. – IL QUADRO CONOSCITIVO DEL PIANO STRUTTURALE
La legge-quadro urbanistica regionale richiede che, preliminarmente alla stesura dei nuovi
strumenti di pianificazione generale, si provveda ad una organica rappresentazione e
valutazione dello stato del territorio e dei processi evolutivi che lo caratterizzano, al fine di
costituire un quadro di riferimento per la definizione degli obiettivi e dei contenuti del Piano e
per la valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale degli effetti derivanti dall’attuazione
delle azioni e trasformazioni previste (art.4 della legge 20 “Quadro conoscitivo”).
Il complesso delle tematiche affrontate è riferibile ai seguenti aspetti
1. SISTEMA SOCIO-ECONOMICO
QC- A1 RELAZIONE: IL SISTEMA SOCIO ECONOMICO
QC.ALL1 ANALISI DELLA RETE COMMERCIALE DISTRIBUTIVA ESISTENTE
QC.ALL2 INDAGINE CONOSCITIVA DI CARATTERE URBANISTICO-TERRITORIALE E COMMERCIALE DELLA RETE DISTRIBUTIVA
QC.ALL3 ELENCO DELLE AZIENDE AGRICOLE
2. SISTEMA NATURALE E AMBIENTALE
QCR.00 RELAZIONE ILLUSTRATIVA
QCB.01 CARTA GEOLOGICA GEOMORFOLOGICA
scala 1:10.000
QCB.02 INDAGINI GEOGNOSTICHE PREGRESSE. CARTA DEI PUNTI DI INDAGINE
scala 1:10.000
QCB.03 CARTA DELL'IDROGRAFIA DI SUPERFICIE
scala 1:10.000
QCB.04 CARTA DELL'EVOLUZIONE DELL'ALVEO DEL FIUME TREBBIA
scala 1:10.000
QCB.05 CARTA IDROGEOLOGICA
scala 1:10.000
QCB.06 CARTA DELLA VULNERABILITÀ INTRINSECA DELL’ACQUIFERO SUPERFICIALE scala 1:10.000
QCB.07 CARTA PEDOLOGICA
scala 1:10.000
QCB.08 CARTA DELL'USO DEL SUOLO
scala 1:10.000
QCB.09 CARTA DEI VINCOLI
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scala 1:10.000
QCB.10 SCENARI DI PERICOLOSITÀ SISMICA LOCALE
scala 1:10.000
QCB.11A CARTA DELLA COPERTURA VEGETAZIONALE E DELLA FAUNA POTENZIALE scala 1:10.000
QCB.11B CARTA DELLA RETE ECOLOGICA
scala 1:10.000
QCB.12 CARTA DI FATTIBILITÀ PER LE AZIONI DI PIANO
scala 1:10.000
QCB.13 MICROZONAZIONE SISMICA (SECONDO LIVELLO DI APPROFONDIMENTO) scala 1: 10.000
QCB.14 STRATIGRAFIE DEI POZZI
QCB.15 TRINCEE GEOGNOSTICHE
QCB.16 PROVE PENETROMETRICHE STATICHE
QCB.17 PROVE PENETROMETRICHE DINAMICHE
QCB.18 FONTI DELLE INDAGINI GEOGNOSTICHE PREGRESSE
QCB.19 INDAGINI SISMICHE
3. SISTEMA DEI TERRITORI URBANIZZATI
QCR RELAZIONE ILLUSTRATIVA
QCC.01 ANALISI DEI TESSUTI.
scala 1:10.000
QCC.02 SISTEMA INSEDIATIVO STORICO - TESTIMONIALE E AMBIENTALE:
MAPPA STORICA DELLA RETE DEI RIVI DERIVATI DAL TREBBIA, CON L'INDICAZIONE DEI RIVI URBANI E DEI MULINI
INDIRIZZI E DEFINIZIONI PER LA CATALOGAZIONE
ELENCO DEGLI EDIFICI TUTELATI E STORICO - TESTIMONIALI
QUADRO D'UNIONE DELLE SEZIONI DI ANALISI: A, B, C, D, E, F, G, H, I.
scala 1:1000
IL CENSIMENTO DEI NUCLEI IN ZONA AGRICOLA
LOCALITÀ PARTITORE. RILIEVO ARCHITETTONICO DI CORTE AGRICOLA DI PROPRIETÀ DEL COLLEGIO MORIGI
LE SEQUENZE URBANE STORICHE.
scala 1:6.000
IMMAGINI DEGLI EDIFICI STORICO TESTIMONIALI IN ZONE URBANE
QUADRO D’UNIONE DEI NUCLEI IN ZONA AGRICOLA
QC.C03ARETE IDRICA.
scala 1:10.000
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QC.C03BFOGNATURA E DEPURAZIONE. scala 1:10.000
QC.C03CIMPIANTI E RETI TECNOLOGICHE. scala 1:10.000
QCC.04 DOTAZIONI TERRITORIALI E SISTEMA DELLA MOBILITÀ.
scala 1:10.000
QCC.05 SISTEMA DEL TERRITORIO RURALE.
scala 1:10.000
QCC.06 CARTA DELLA SOPRINTENDENZA.
scala 1:10.000
QCC.07 MAPPE NAPOLEONICHE
4. SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE
QCD.01 PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA. VINCOLI AMBIENTALI.
scala 1:10.000
QCD.02 PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA. INDIRIZZI STRATEGICI.
scala 1:10.000
QCD.03 VINCOLI NATURALI, PAESAGGISTICI/CULTURALI, ANTROPICI.
scala 1:10.000
QCD.04 ELENCO DEI BENI SOGGETTI A VINCOLO MONUMENTALE
QCD.05 SERVITU’ MILITARE DEPOSITO MUNIZIONI GOSSOLENGO
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3. – IL PIANO STRUTTURALE COMUNALE
I lineamenti essenziali del PSC discendono dagli obiettivi generali che la legislazione regionale
pone alla pianificazione territoriale e urbanistica volta alla tutela e alla regolamentazione degli
usi e delle trasformazioni del territorio 1, si riferiscono ai contenuti strategici che la medesima
legge-quadro indica per gli strumenti comunali di pianificazione generale 2 ed infine si
conformano e danno attuazione alle prescrizioni, ai vincoli, agli indirizzi e alle direttive della
programmazione sovraordinata, con particolare riferimento al Piano territoriale di
coordinamento provinciale.
I contenuti del nuovo piano strutturale sono riconducibili alle seguenti tematiche
1. gli aspetti strutturanti il territorio
- i fabbisogni insediativi
- la macroclassificazione del territorio comunale
- l’assetto territoriale
- le infrastrutture per la mobilità
- le dotazioni territoriali
2. gli aspetti condizionanti le trasformazioni
1 Si riportano i contenuti del comma 2 dell’art.2 di LR 20/2000
La pianificazione territoriale e urbanistica si informa ai seguenti obiettivi generali: a) promuovere un ordinato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo; b) assicurare che i processi di trasformazione siano compatibili con la sicurezza e la tutela dell’integrità fisica e con
l’identità culturale del territorio; c) migliorare la qualità della vita e la salubrità degli insediamenti urbani; c bis) salvaguardare le zone ad alto valore ambientale, biologico, paesaggistico e storico; d) ridurre la pressione degli insediamenti sui sistemi naturali e ambientali anche attraverso opportuni interventi di
riduzione e mitigazione degli impatti; e) promuovere il miglioramento della qualità ambientale, architettonica e sociale del territorio urbano, attraverso
interventi di riqualificazione del tessuto esistente; f) prevedere il consumo di nuovo territorio solo quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei
tessuti insediativi esistenti ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione; f bis) promuovere l'efficienza energetica e l'utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili, allo scopo di contribuire alla
protezione dell'ambiente e allo sviluppo sostenibile. 2 L’art.28 di LR 20/2000 stabilisce che
Il PSC in particolare: a) valuta la consistenza, la localizzazione e la vulnerabilità delle risorse naturali ed antropiche presenti nel territorio
e ne indica le soglie di criticità; b) definisce, nell'osservanza del principio generale di cui all'articolo 2, comma 2, lettera f), quali fabbisogni
insediativi potranno essere soddisfatti dal POC attraverso la sostituzione dei tessuti insediativi esistenti, ovvero attraverso la loro riorganizzazione, addensamento o riqualificazione, e quali fabbisogni richiedono il consumo di nuovo territorio, non sussistendo alternative insediative nell'ambito del territorio già urbanizzato, nel rispetto dei limiti stabiliti dal PTCP ai sensi dell'articolo 26, comma 2, lettera e);
c) fissa i limiti e le condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni pianificabili; d) individua le infrastrutture e le attrezzature di maggiore rilevanza, per dimensione e funzione, e definisce i criteri
di massima per la loro localizzazione; e) classifica il territorio comunale in urbanizzato, urbanizzabile e rurale; f) individua gli ambiti del territorio comunale secondo quanto disposto dall'Allegato, stabilendone gli obiettivi
sociali, funzionali, ambientali e morfologici e i relativi requisiti prestazionali.
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- i vincoli e i rispetti
- le tutele paesaggistico - ambientali
- le tutele storico-culturali e archeologiche
3.1 – Gli obiettivi del piano
I limiti dell’espansione urbana del Capoluogo sono definiti a nord dal confine amministrativo con
il comune di Piacenza, con il quale si condivide la Strada del Bissone sulla quale si innesta la
Strada di Vallera. Da questo incrocio ad est fino alla strada provinciale Piacenza-Rivergaro si
prevede il mantenimento della sezione viabilistica attuale con la limitazione della velocità ai 30
km/h così come è già attualmente prevista dal comune di Piacenza sulla Strada di Vallera.
E’ esclusa, pertanto, la previsione di nuovi insediamenti ad esclusione di due lotti residenziali di
completamento interclusi, al fine di non incrementare i transiti veicolari da e per la strada
provinciale in vicinanza dello svincolo stradale che, peraltro, necessita di un adeguamento
d’ingresso al centro abitato per chi proviene da Piacenza. Sul suddetto svincolo, attraverso via
Fornace, s’innesterà lo sviluppo urbano residenziale previsto a nord che avrà come limite l’ex
cascina Prebonina dalla quale si diparte la strada di Quartazzola che costituisce il confine nord-
sud con il comune di Piacenza e per la quale sono previsti miglioramenti limitati alla sede
stradale che conduce alla tangenziale sud del capoluogo provinciale.
Ad ovest del Capoluogo i limiti sono dettati dalla servitù militare del deposito munizioni
dell’esercito che è situato nell’ambito del Parco del Trebbia tra il fiume e il tessuto urbano
esistente. Peraltro, la ridefinizione recente della zona di servitù militare incide su parte
dell’ambito urbano consolidato.
A sud-est il tracciato della strada provinciale, opportunamente dotato di interventi di mitigazione
ambientale, costituisce il limite dell’espansione del tessuto prevalentemente residenziale e la
direzione di sviluppo del tessuto prevalentemente produttivo si attesterà lungo la strada Regina
verso la frazione di Quarto.
Per le frazioni di Caratta e Settima l’obiettivo si configura in un consolidamento della struttura
urbanizzata esistente con minime integrazioni residenziali e produttive. Per la frazione di
Quarto, condivisa con il territorio del comune di Piacenza, l’obiettivo è di una contenuta
espansione residenziale ed un minimo ampliamento produttivo per grande parte riservato alle
attività già insediate.
L’obiettivo, per quanto concerne le dotazioni territoriali a Quarto, è quello di concordare col
comune di Piacenza la programmazione e l’attuazione nelle fasi attuative dei rispettivi Piani
Strutturali.
In futuro le nuove urbanizzazioni sono state tutte previste a seguito di richieste, privilegiando
quelle ritenute più idonee ad integrare il tessuto esistente e, comunque, in coerenza con le
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
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scelte operate per i limiti di espansione urbana. Tra i diversi piani attuativi del PSC saranno
scelti prioritariamente quelli previsti per ambiti di patrimonio edile dismesso e per i nuovi
insediamenti quelli situati in stretta connessione e contiguità con l’ambito consolidato esistente
salvaguardando gli spazi riservati a reti ecologiche e a protezione degli ambiti agricoli periurbani
a valenza paesaggistica e di agricoltura di pregio. Le reti ecologiche, pertanto, serviranno ad
orientare lo sviluppo del territorio urbanizzato, così come i tracciati definiti dai filari di alberatura
esistenti così come è avvenuto negli ultimi decenni per i gelsi.
La qualità urbana dei singoli insediamenti e l’immagine complessiva del territorio antropizzato
sarà perseguita facendo la massima attenzione al disegno urbano e ad una corretta
distribuzione delle dotazioni territoriali.
Un obiettivo prioritario sarà quello del miglioramento ed adeguamento alle future esigenze dei
servizi pubblici e soprattutto scolastici esistenti e la creazione di una nuova dotazione di servizi
nelle nuove aree di espansione residenziale a nord del Capoluogo.
L’attuazione di nuovi insediamenti avverrà garantendo la perequazione: aree “uguali” ed equa
distribuzione dei diritti e degli oneri.
Il territorio rurale di Gossolengo per la sua grande qualità costituisce un connettivo
paesaggistico notevole altamente produttivo e ad alta valenza ecologico-ambientale e, pertanto,
insieme al recupero ed al riutilizzo del patrimonio edilizio esistente non più utilizzato e
utilizzabile ai fini agricoli e per le esigenze di nuove strutture legate alla produzione agricola
saranno preferiti siti esistenti da trasformare a fronte di nuovi insediamenti.
Nei nuclei rurali dismessi e non più utilizzabili a fini agricoli sarà stimolato il corretto restauro,
risanamento e ristrutturazione “ridisegnando” il recupero volumetrico di quegli immobili indicati
con intervento di demolizione e ricostruzione all’interno dei perimetri di pertinenza indicati nella
scheda del quadro conoscitivo.
La tavola degli aspetti strutturanti contiene per quanto riguarda la viabilità extraurbana
l’individuazione dei nodi critici da sottoporre a verifica e ad interventi di miglioramento.
Una attenzione particolare di concerto con l’amministrazione provinciale dovrà essere
posta nella verifica del tratto della strada provinciale che collega la città di Piacenza al
Comune Capoluogo. Sembra infatti non troppo prematuro pensare ad un
“adeguamento” di questa sezione stradale per adeguarlo a quella già presente dal tratto
della circonvallazione di Gossolengo fino alla località Molinazzo di Sotto e quindi alla
Pedemontana.
Gli interventi saranno mirati al monitoraggio costante del trend demografico per
garantire per tempo, e attraverso l’attuazione dei P.O.C., un corrispondente
adeguamento dei servizi che interessino tutte le fasce di età e che riguardino non solo
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le discipline sportive e il tempo libero, ma in particolare le strutture destinate
all’assistenza delle persone in situazioni di disagio.
3.2 – Gli aspetti strutturanti il territorio
Sono aspetti strutturanti il territorio gli ambiti, le zone e le infrastrutture che definiscono e
connotano l’assetto territoriale e infrastrutturale del comune di Gossolengo.
3.2.1 – I fabbisogni insediativi
Per la valutazione dei fabbisogni per insediamenti residenziali si rimanda ai dati contenuti
all’interno dell’elaborato QCR. 1.1.3. Scenari di evoluzione della popolazione.
3.2.2 – Macroclassificazione del territorio comunale
Il territorio comunale è ripartito, in base ai dettati della legge urbanistica regionale, nelle
seguenti tre grandi zone territoriali:
Territorio urbanizzato
Il territorio urbanizzato è riferito ai centri storici, agli ambiti urbani consolidati e agli ambiti
da riqualificare e rifunzionalizzare presenti nei centri abitati del territorio comunale.
Nel territorio urbanizzato il PSC persegue gli obiettivi di tutela del patrimonio edilizio di
valore storico, culturale e testimoniale, del mantenimento, della qualificazione e
dell'incremento della rete dei servizi oltre ad un’equilibrata integrazione tra la funzione
abitativa e attività economiche e sociali compatibili negli ambiti urbani consolidati; il PSC
persegue inoltre la riqualificazione funzionale finalizzata al miglioramento della qualità
ambientale e architettonica dello spazio urbano degli ambiti da riqualificare e la
valorizzazione del capitale fisso e delle potenzialità di sviluppo dell'apparato produttivo
locale e interventi di mitigazione degli impatti ambientali e paesaggistici negli ambiti
specializzati per attività produttive.
L’estensione complessiva dei territori urbanizzati è la seguente:
LOCALITÀ ST mq ST ha % TERR.
URBANIZZATO
Sup. territorio comunale
31.462.800 3.146 //
GOSSOLENGO 1.063.723 106 3,38%
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QUARTO 366.727 37 1,17%
SETTIMA 395.389 40 1,26%
CARATTA 34.723 3 0,11%
totale 1.860.561 186 5,91%
Territorio urbanizzabile
Il territorio urbanizzabile è riferito agli ambiti per nuovi insediamenti prevalentemente
residenziali, ai servizi in espansione e gli ambiti per nuovi insediamenti prevalentemente
produttivi. Il territorio urbanizzabile è individuato prioritariamente nelle aree limitrofe agli
abitati esistenti anche al fine di concorrere alla riqualificazione degli stessi, nell’ipotesi di
evoluzione del sistema insediativo per un arco temporale di anni venti.
L’estensione complessiva dei territori urbanizzabili individuati nelle cartografie di PSC è la
seguente:
LOCALITÀ ST mq ST ha % TERR.
URBANIZZABILE
Sup. territorio comunale
31.462.800 3.146 //
GOSSOLENGO 259.042 26 0,82%
QUARTO 77.332 7,7 0,24%
SETTIMA 12.354 1,2 0,03%
CARATTA 7.205 0,7 0,02%
totale 387.266 35,6 1,11%
Territorio rurale
Il territorio rurale è riferito alle rimanenti parti del territorio comunale e si caratterizza per la
necessità di integrare e rendere coerenti politiche volte a salvaguardare il valore naturale,
ambientale e paesaggistico del territorio con politiche volte a favorire lo sviluppo di attività
agricole sostenibili.
Nel territorio rurale il PSC persegue gli obiettivi di sviluppo di una agricoltura sostenibile e
multifunzionale e di preservazione dei suoli ad elevata vocazione agricola, del
mantenimento di una comunità rurale vitale, dello sviluppo delle funzioni economiche,
ecologiche e sociali della silvicoltura, di tutela e valorizzazione economica equilibrata delle
risorse naturali non rinnovabili, di incentivazione della fruizione turistica e di attività
ricreative compatibili con le tutele paesaggistiche, della difesa del suolo e degli assetti
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idrogeologici, geologici ed idraulici e della salvaguardia della sicurezza del territorio e delle
risorse naturali e ambientali e della valorizzazione e salvaguardia del paesaggio rurale
nella sua connotazione economica e strutturale tradizionale.
3.2.3 – L’assetto territoriale
Definiscono l’assetto territoriale del territorio comunale i seguenti ambiti e infrastrutture di
maggiore rilevanza per i quali le NTS formuleranno indirizzi, prescrizioni e direttive per
l’attuazione degli interventi, da definire e specificare successivamente nel RUE e nel POC,
fermo restando il rispetto di specifiche disposizioni formulate dal PTCP:
3.2.3.1 – Il territorio urbanizzato
Centri storici
Il PSC individua i tessuti edilizi di antica formazione che hanno mantenuto la riconoscibilità
della loro struttura insediativa e della stratificazione dei processi formativi; per essi si
persegue l’obiettivo di tutela del patrimonio edilizio di valore storico, culturale e
testimoniale, di recupero e riqualificazione delle aree libere, nonché di sviluppo delle
potenzialità socio-economiche e di eliminazione dei fattori di degrado presenti.
I radicali processi di inurbamento avviati dall’interguerra hanno profondamente trasformato
gli originari modesti borghi rurali Gossolengo, soprattutto, con conseguenti sostanziali
alterazioni sia dell’assetto morfologico e tipologico del tessuto insediativo di provenienza
storica che degli usi e delle funzioni che lo avevano generato.
I centri storici comprendono gli edifici, le aree ed i complessi insediativi costituenti il tessuto
edilizio urbano di interesse storico situato nel capoluogo e nei centri frazionali.
Comprendono gli edifici ed i complessi insediativi di carattere storico ed artistico isolati non
costituenti un organico tessuto urbanistico, localizzati nel territorio agricolo.
Ambiti urbani consolidati
Gli ambiti urbani consolidati si riferiscono alle parti del territorio urbanizzato totalmente o
parzialmente edificate con continuità che presentano un adeguato livello di qualità urbana e
ambientale tale da non richiedere interventi rilevanti di riqualificazione; gli ambiti consolidati
sono costituiti da insediamenti edilizi di vecchia formazione presenti nei centri abitati, dagli
ambiti residenziali a bassa o media densità edilizia, da insediamenti residenziali di più
recente formazione attuati con piani di urbanizzazione e dalla rete delle attrezzature e degli
spazi collettivi.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
15
In questi ambiti il piano strutturale persegue l'obiettivo del mantenimento, della
qualificazione e, ove necessario, dell'incremento della rete dei servizi e di un’equilibrata
integrazione tra la funzione abitativa e le attività economiche e sociali con essa compatibili;
la pianificazione comunale è indirizzata inoltre al miglioramento della salubrità
dell'ambiente urbano, in particolare nelle porzioni dove essa è condizionata dalla presenza
di traffico di attraversamento o dalla vicinanza di impianti produttivi, ed alla qualificazione
funzionale ed edilizia degli insediamenti.
Il RUE provvederà ad articolare le zone in base all’indice fondiario medio di zona ovvero
alle masse volumetriche esistenti e a regolamentare gli interventi di recupero, ampliamento
e completamento degli stessi, nonché i cambi di destinazione d’uso volti a favorire la loro
riqualificazione funzionale.
Ambiti di riqualificazione urbana
Si riferiscono a complessi edilizi e zone che necessitano di politiche di riqualificazione
funzionale che favoriscano il miglioramento della qualità ambientale e architettonica dello
spazio urbano ed una equilibrata distribuzione di servizi, di dotazioni territoriali o di
infrastrutture per la mobilità, ovvero di misure volte al superamento delle condizioni di di
degrado edilizio, igienico e ambientale.
Più specificatamente il PSC individua 1 "Ambiti di Riqualificazione Urbana"
1. Piazza Roma, Gossolengo
2. La Barattiera, Settima
Compete al POC, anche attraverso le forme di concertazione con i soggetti interessati,
individuare gli interventi di riqualificazione da attuarsi nel proprio arco temporale di efficacia
e stabilire in particolare per ciascuna area le destinazioni d'uso ammissibili, gli indici edilizi,
le modalità di intervento, le dotazioni territoriali, i contenuti fisico morfologici e l'assetto
infrastrutturale, definendo, se del caso, gli ambiti oggetto di un unico intervento attuativo
attuabili attraverso PUA nel rispetto di quanto previsto dal Titolo I della LR 19/98 come
modificata.
Ambiti specializzati per attività produttive di rilievo comunale
Questi ambiti sono riferiti alle parti del territorio caratterizzate dalla concentrazione di
attività economiche, commerciali e produttive, con una limitata compresenza di
insediamenti e spazi collettivi e funzioni residenziali di servizio.
In essi il piano strutturale persegue gli obiettivi di valorizzazione del capitale fisso e delle
potenzialità di sviluppo dell'apparato produttivo locale, di mitigazione degli impatti
ambientali e paesaggistici degli insediamenti produttivi, di minimizzazione dei rischi
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
16
antropici e di completamento delle urbanizzazioni e delle dotazioni infrastrutturali, ove
carenti, e dello sviluppo di attività di servizio alle imprese.
Questi ambiti si riferiscono alle zone industriali e artigianali di Gossolengo, Quarto e
Settima.
Il RUE provvederà ad articolare e distinguere questi insediamenti con riferimento all’indice
fondiario medio di zona ovvero alle masse volumetriche esistenti, individuando inoltre
eventuali aree pertinenziali inedificabili, oltre a definire gli interventi di recupero,
ampliamento e completamento degli stessi, nonché i cambi di destinazione d’uso volti a
favorire la loro riqualificazione funzionale.
3.2.3.2 – Il territorio urbanizzabile
Ambiti per nuovi insediamenti prevalentemente residenziali
Si riferiscono alle previsioni di ampliamento degli abitati da destinare ad insediamenti che
dovranno caratterizzarsi per un’equilibrata compresenza di residenza e di attività sociali,
culturali, commerciali e produttive con essa compatibili; per essi il PSC indica la disciplina
generale per la loro attuazione, regolamentando la capacità insediativa minima e massima
delle funzioni ammesse, le prestazioni di qualità urbana attese e le dotazioni territoriali
richieste, anche al fine del perseguimento tra le diverse proprietà della perequazione tra
diritti edificatori e oneri per impianti, opere e spazi pubblici attrezzati.
Il dimensionamento residenziale si basa sulle risultanze che derivano dall’analisi effettuata
nella Relazione del Quadro Conoscitivo relativo al Sistema economico e sociale, dove si è
affrontato, al punto 1.1.3. Scenari di evoluzione della popolazione.
Attraverso l’analisi del trend demografico, si è potuto ipotizzare un incremento della
popolazione di almeno il 40%, pari a 2.183 ab (in considerazione che le risultanze del PSC
devono svilupparsi nell’arco temporale plausibile di 20 anni), questo porta ad avere una
richiesta di almeno
2.183 abitanti = 2.183 nuove stanze
(rapporto abitanti/stanza previsto dal PTCP vigente = 1 in territorio di pianura).
In considerazione del fatto che la dimensione media della famiglia negli ultimi 6 anni risulta
oscillare attorno al valore di 2,4 componenti, ciò porta ad una previsione di 680 nuove
famiglie.
2.183 abitanti / 2,4 = 910 famiglie
Attraverso un’analisi del sistema economico, si è potuto constatare che seppur ci si trovi
negli ultimi anni in una crisi economica accentuata che attraversa il sistema italiano, a
Gossolengo, nel lustro 2005-10, le imprese sono aumentate del 17% con un incremento di
addetti di circa il 7%. Se si tiene in considerazione una crescita in questi termini nei
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
17
prossimi vent’anni, anche in considerazione di una ripresa economica, si può ipotizzare
che gli addetti possano passare da un valore di 1.080 a circa 1.400 (+320). In
considerazione del fatto che la quantità di addetti sulla popolazione rappresenta circa il
30% si può ipotizzare che circa 96 famiglie possano diventare abitanti di Gossolengo, e
quindi circa 230 abitanti.
1.080 addetti + 30% = 1.400 addetti
aumento degli addetti del 7% ogni 5 anni per i prossimi 20 anni = 320 addetti
30% della popolazione sugli addetti = 96 = 96 famiglie
96 famiglie * 2,4 (componenti per famiglia) = 230 nuovi abitanti = 230 nuove stanze
=> circa 2.413 nuove stanze
Il dimensionamento dell’offerta abitativa del PSC, che trasforma le famiglie aggiuntive
previste in quantità di alloggi, è stato calcolato in misura cautelativa, in quanto le stime
effettuate sono basate su parametri che non hanno un andamento certo, perché influenzati
da eventi non prevedibili (proiezioni della popolazione naturale, posti di lavoro creati legati
ad andamenti del mercato, mercato immobiliare in continua mutazione, ecc.), ne è
dimostrazione il fatto che se si fosse considerato semplicemente il trend di crescita dal
1991 al 2011 si poteva ipotizzare che la popolazione di Gossolengo sarebbe quasi
raddoppiata, arrivando a circa 10.000 abitanti.
Altro particolare non trascurabile è che il PSC può essere definito come “piano delle
opportunità”, un piano, cioè, capace di sollecitare uno sviluppo futuro proprio per il suo
carattere non conformativo, ed in quest’ottica sono state fatte delle previsioni leggermente
maggiori rispetto alle risultanze statistiche.
Più specificatamente le previsioni di ampliamento degli abitati si riferiscono ai seguenti
ambiti:
Gossolengo
Nel capoluogo comunale la principale espansione è situata a nord dell’abitato, in particolare
l’espansione nord è pari a ca. 21 ha.
Altre espansioni minori sono situate in via Lama, via Del Castello, e a sud dell’abitato tra la
SP 28 e via Mazzini.
Quarto
Nell’abitato sono previsti 3 ambiti di cui il più ampio, ca. 3 ha, è situato ad est di via Calciati.
Altre espansioni minori sono localizzate in via Dossetti e a sud di via Commercio
Settima
Nell’abitato sono previsti 3 ambiti. Il primo è situato all’intersezione di via Duomo con la SS
45 mentre, il secondo ambito si sviluppa linearmente lungo via degli Alpini.
Caratta
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
18
Nella frazione Caratta sono previsti due ambiti di cui il principale, ca. 0,7 ha è situato a sud
dell’abitato.
Il POC, anche attraverso le procedure di concertazione previste dalla legge-quadro
regionale, individuerà gli ambiti da attuare nell’arco temporale di validità, definendo nel
contempo le specifiche destinazioni d'uso, gli indici edilizi, le modalità di attuazione, le
dotazioni territoriali ed i contenuti fisico morfologici e infrastrutturali.
Le previsioni dimensionali del PSC per edilizia residenziale sono computate con un’ipotesi
di sfruttamento territoriale medio di ca. 2.500 mq. di superficie utile per ettaro di superficie
territoriale degli interi comparti di ampliamento degli abitati da destinare agli insediamenti
abitativi ed ai servizi di interesse collettivo; il basso indice di edificabilità degli ambiti e la
contestuale dotazione di zone destinate al servizi pubblici comporterà un apprezzabile
miglioramento della qualità urbana.
CENTRO ABITATO ID AMBITO ST mq ABITANTI (STx0,75/120mc)
GOSSOLENGO
ANS_R_01 216.717 1.354
ANS_R_02 12.845 80
ANS_R_03 16.000 100
ANS_R_04 13.480 84
ANS_R_05 12.440 78
QUARTO
ANS_R_06 10.743 67
ANS_R_07 30.952 244
ANS_R_08 16.793 105
SETTIMA ANS_R_09 3.027 19
ANS_R_10 9.327 58
CARATTA ANS_R_11 7.205 45
TOT. 349.533 2.234
Il dimensionamento complessivo del PSC è valutabile in 2413 stanze e si rapporta
all’ipotesi di dimensionamento formulata nel presente punto e configura il proseguimento
dei dimensionamenti, rivelatisi tutti corretti, dei piani precedenti.
Ambiti destinati ad attività economiche, commerciali e produttive
Si riferiscono agli Ambiti di ampliamento delle aree produttive di rilievo comunale
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
19
Queste previsioni attengono a nuovi insediamenti produttivi caratterizzati dalla
concentrazione di attività economiche, commerciali e produttive, con una limitata
compresenza di abitazioni al diretto servizio degli insediamenti.
Più specificatamente i nuovi ambiti si riferiscono alle nuove aree della zona industriale-
artigianale di Gossolengo ad est della SP 28, all’ampliamento delle attività presenti a
Quarto lungo la SS 45 e un ambito al limite sud di quest’ultimo abitato.
Il POC, anche attraverso le procedure di concertazione previste dalla legge-quadro
regionale, individuerà gli ambiti da attuare nell’arco temporale di validità, definendo nel
contempo le specifiche destinazioni d'uso, gli indici edilizi, le modalità di attuazione, le
dotazioni territoriali ed i contenuti fisico morfologici e infrastrutturali.
3.2.3.3 – Schede d’ambito
Di seguito sono riportate le schede per ogni ambito d’espansione previsto dal PSC.
Nelle immagini, in scala 1:5.000, sono evidenziati con bordo rosso i vari ambiti
d’espansione,
sono elencati la località, la superficie territoriale, gli abitanti insediabili (calcolati usando
come indice di Utilizzazione territoriale 0,25 mq/mq), le categorie d’intervento previste ed
una breve descrizione.
LEGENDA CATEGORIE D’INTERVENTO
Ambiti per nuovi insediamenti prevalentemente residenziali
Ambiti per nuovi insediamenti prevalentemente produttivi
Servizi in espansione
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
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AMBITO ANS_R_01a
Località: Gossolengo
Superficie territoriale: 58.581,23mq
Abitanti teoricamente insediabili: 366
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa con miglioramento dei collegamenti tra i tessuti residenziali e miglioramento delle dotazioni di spazi e attrezzature pubbliche.
AMBITO ANS_R_01b
Località: Gossolengo
Superficie territoriale: 118.016,60mq
Abitanti teoricamente insediabili: 738
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa con miglioramento dei collegamenti tra i tessuti residenziali e miglioramento delle dotazioni di spazi e attrezzature pubbliche.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
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AMBITO ANS_R_01c
Località: Gossolengo
Superficie territoriale: 11.096,92mq
Abitanti teoricamente insediabili: 69
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa con miglioramento dei collegamenti tra i tessuti residenziali e miglioramento delle dotazioni di spazi e attrezzature pubbliche.
AMBITO ANS_R_01d
Località: Gossolengo
Superficie territoriale: 12.851,08mq
Abitanti teoricamente insediabili: 80
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa con miglioramento dei collegamenti tra i tessuti residenziali e miglioramento delle dotazioni di spazi e attrezzature pubbliche.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
22
AMBITO ANS_R_01e
Località: Gossolengo
Superficie territoriale: 4.223,31mq
Abitanti teoricamente insediabili: 26
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa con miglioramento dei collegamenti tra i tessuti residenziali e miglioramento delle dotazioni di spazi e attrezzature pubbliche.
AMBITO ANS_R_01f
Località: Gossolengo
Superficie territoriale: 11.950mq
Abitanti teoricamente insediabili: 75
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa con miglioramento dei collegamenti tra i tessuti residenziali e miglioramento delle dotazioni di spazi e attrezzature pubbliche.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
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AMBITO ANS_R_02
Località: Gossolengo
Superficie territoriale: 12.845,09mq
Abitanti teoricamente insediabili: 80
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa
AMBITO ANS_R_03
Località: Gossolengo
Superficie territoriale: 16.000mq
Abitanti teoricamente insediabili: 100
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa con miglioramento dei collegamenti tra i tessuti residenziali e miglioramento delle dotazioni di spazi e attrezzature pubbliche.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
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AMBITO ANS_R_04
Località: Gossolengo
Superficie territoriale: 13.480,52mq
Abitanti teoricamente insediabili: 84
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa con miglioramento dei collegamenti tra i tessuti residenziali e miglioramento delle dotazioni di spazi e attrezzature pubbliche.
AMBITO ANS_R_05
Località: Gossolengo
Superficie territoriale: 12.440mq
Abitanti teoricamente insediabili: 78
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
25
AMBITO ANS_R_06
Località: Quarto
Superficie territoriale: 10.743,45mq
Abitanti teoricamente insediabili: 67
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa.
AMBITO ANS_R_07
Località: Quarto
Superficie territoriale: 30.952,22mq
Abitanti teoricamente insediabili: 193
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa con miglioramento dei collegamenti tra i tessuti residenziali e miglioramento delle dotazioni di spazi e attrezzature pubbliche.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
26
AMBITO ANS_R_08
Località: Quarto
Superficie territoriale: 16.792,72mq
Abitanti teoricamente insediabili: 105
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa.
AMBITO ANS_R_09
Località: Settima
Superficie territoriale: 3.027,29mq
Abitanti teoricamente insediabili: 19
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
27
AMBITO ANS_R_10
Località: Settima
Superficie territoriale: 9.326,88mq
Abitanti teoricamente insediabili: 58
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa con miglioramento dei collegamenti tra i tessuti residenziali e miglioramento delle dotazioni di spazi e attrezzature pubbliche.
AMBITO ANS_R_10
Località: Caratta
Superficie territoriale: 7.204,78mq
Abitanti teoricamente insediabili: 45
Categorie d’intervento: Offerta di edilizia abitativa.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
28
AMBITO ANS_P_01
Località: Gossolengo
Superficie territoriale: 77.813,06mq
Categorie d’intervento: Offerta di ambiti produttivi.
AMBITO ANS_P_02
Località: Gossolengo
Superficie territoriale: 78.830,35mq
Categorie d’intervento: Offerta di ambiti produttivi.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
29
AMBITO ANS_P_03
Località: Quarto
Superficie territoriale: 8.994,27mq
Categorie d’intervento: Offerta di ambiti produttivi.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
30
3.1.3.4 – Il territorio rurale
Ambiti di valore naturale e ambientale
Si riferiscono ad ambiti territoriali in cui prevedere progetti e iniziative finalizzati alla
valorizzazione ed alla fruizione degli aspetti di particolare interesse naturalistico ed
ambientale presenti in essi.
In particolare questi ambiti comprendono:
- il sistema delle aree forestali e boschive;
- il reticolo idrografico, limitatamente alle fasce A1, A2, A3 e B1;
il Parco del fiume Trebbia.
Ambiti agricoli periurbani
Negli ambiti agricoli periurbani, il PSC persegue prioritariamente il mantenimento della
conduzione agricola dei fondi, nonché la promozione di attività integrative del reddito
agrario dirette a soddisfare la domanda di strutture ricreative e per il tempo libero e a
contribuire al miglioramento della qualità ambientale urbana, attraverso la realizzazione di
dotazione ecologiche e di servizi ambientali.
In questi ambiti il PSC persegue inoltre l’obiettivo di consolidamento e potenziamento del
ruolo di transizione tra gli insediamenti urbani ed il territorio riservato alle produzioni
agricole con la previsione di interventi mitigativi e compensativi per la ricostituzione della
rete ecologica e limitazioni all’edificazione di strutture agricole suscettibili di generare
impatti negativi significativi sulle aree residenziali urbane.
Il RUE disciplina e specifica gli interventi e gli usi consentiti in essi ed il POC può prevedere
specifici interventi finalizzati al perseguimento degli obiettivi del PSC anche attraverso la
stipula di accordi con i privati interessati qualora assumano rilevante interesse per la
comunità locale.
Ambiti ad alta vocazione produttiva agricola
Gli ambiti ad alta vocazione produttiva agricola sono riferiti alle rimanenti parti del territorio
rurale con ordinari vincoli di tutela ambientale idonee, per tradizione, vocazione e
specializzazione ad una attività di produzione di beni agro-alimentari ad alta intensità e
concentrazione; in essi è favorita l’attività di aziende strutturate e competitive, che utilizzino
tecnologie ad adeguata compatibilità ambientale e pratiche colturali rivolte al miglioramento
della qualità merceologica, della salubrità e sicurezza alimentare dei prodotti.
In essi il PSC persegue prioritariamente obiettivi di tutela e conservazione del sistema dei
suoli agricoli produttivi, evitandone la compromissione con l’insediamento di attività non
strettamente connesse con la produzione agricola, e volti allo sviluppo ambientalmente
sostenibile delle aziende agricole, consentendo interventi edilizi che assicurino dotazioni
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
31
infrastrutturali, attrezzature legate al ciclo produttivo agricolo e al trattamento e alla
mitigazione delle emissioni inquinanti, la trasformazione e l’ammodernamento delle sedi
operative dell'azienda, ivi compresi i locali adibiti ad abitazione.
3.2.4 – Le infrastrutture per la mobilità
Rete stradale
Il PSC persegue l’obiettivo del miglioramento del sistema di mobilità e di trasporto su
gomma, con misure di razionalizzazione e messa in sicurezza dei tracciati stradali esistenti,
di realizzazione di nuovi tracciati alternativi agli esistenti, di miglioramento e manutenzione
della viabilità urbana, di formazione di fasce di mitigazione degli impatti, di risanamento
delle situazioni di inquinamento acustico e atmosferico.
Il Piano strutturale prevede inoltre
- nel capoluogo comunale una prima indicazione per la viabilità interna dell’ambito
d’espansione a nord dell’abitato;
- una serie di interventi puntuali per il miglioramento di alcuni nodi della viabilità;
- il recepimento delle indicazione del PTCP per quanto riguarda la tratta di
Pedemontana che attraversa il territorio meridionale del Comune;
Il PSC individua una rete di percorsi ciclabili volta ad incentivare forme di circolazione non
motorizzate sia con la finalità di incrementare negli abitati l’uso di questi mezzi per i
percorsi tra le abitazioni ed i luoghi di studio, di lavoro o per gli acquisti che per promuovere
forme di fruizione ricreative e turistiche più rispettose dell’ambiente che consentano di
connettere le popolazioni con le risorse naturali, storico-culturali e paesaggistiche del
territorio.
3.2.5 – Le dotazioni territoriali
3.2.5.1 – Le attrezzature e gli spazi collettivi
Infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti
Queste infrastrutture sono relative agli impianti e alle reti tecnologiche che assicurano la
funzionalità e la qualità igienico-sanitaria degli insediamenti e sono riferite a:
- impianti e opere di prelievo, trattamento e distribuzione dell'acqua
- rete fognante, impianti di depurazione e rete di canalizzazione delle acque meteoriche
- spazi e impianti per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi
- pubblica illuminazione, rete e impianti di distribuzione dell'energia elettrica, di gas e di
altre forme di energia
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
32
- impianti e reti del sistema delle comunicazioni e telecomunicazioni
- strade, spazi e percorsi pedonali, piste ciclabili, fermate e stazioni del sistema dei
trasporti collettivi e parcheggi pubblici, al diretto servizio dell'insediamento.
Il PSC negli ambiti ricadenti nel territorio urbanizzato persegue l’obiettivo della completa
dotazione di queste infrastrutture nelle aree in cui risultino carenti, ovvero del loro
mantenimento, potenziamento o adeguamento nei casi in cui le stesse risultino
parzialmente inidonee; relativamente agli ambiti ricadenti nel territorio urbanizzabile la
dotazione di queste infrastrutture e le relative prestazioni saranno specificatamente definite
per ogni singolo ambito.
Attrezzature e spazi collettivi
Sono riferite al complesso degli impianti, opere e spazi attrezzati pubblici, destinati a servizi
di interesse collettivo, necessari per favorire il migliore sviluppo della comunità e per
elevare la qualità della vita individuale e collettiva e più specificatamente ai complessi per
l’istruzione, l’assistenza e servizi sociali, la pubblica amministrazione e sicurezza pubblica,
per le attività culturali, associative e per il culto oltre agli spazi attrezzati a verde per il
gioco, la ricreazione, il tempo libero e le attività sportive o per usi pubblici collettivi e per
parcheggi di interesse generale.
Il Comune di Gossolengo è dotato di una buona rete di servizi valutabile nelle seguenti
quantità:
Tipologia di servizio mq Abitanti Mq / Abitante
attrezzature sociali 4.210,98 5.660 0,74
attrezzature sociali private 1.603,24 5.660 0,28
attrezzature sanitaria 256,96 5.660 0,05
attrezzature tecnologiche 8.614,94 5.660 1,52
sedi amministrative 1.883,95 5.660 0,33
servizi postali 112,25 5.660 0,02
attrezzature religiose 30.375 5.660 5,37
servizi cimiteriali 21.395 5.660 3,78
attrezzature scolastiche 20.184,04 5.660 3,57
parcheggi pubblico 38.715,72 5.660 6,84
verde pubblico 68.997,62 5.660 12,19
attrezzature sportive 109.965,86 5.660 19,43
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
33
TOTALE DOTAZIONI TERRITORIALI
288.929,35 5.660 51,05
che complessivamente riflettono una situazione di buona dotazione di servizi che andranno
conseguentemente potenziati in rapporto e in riferimento alle ulteriori previsioni formulate
dal piano strutturale.
Il POC programmerà, contemporaneamente agli interventi di trasformazione previsti, la
realizzazione delle attrezzature e spazi collettivi ad essi connessi individuando gli spazi e le
attrezzature collettive che dovranno essere realizzate nel corso dell'arco temporale della
propria validità, in conformità alle dotazioni minime stabilite per le diverse funzioni
dall’art.A-24 della L:R. 20/2000.
3.2.5.2 – Le dotazioni ecologiche e ambientali
Dotazioni ecologiche e ambientali
Le dotazioni ecologiche e ambientali del territorio sono finalizzate alla riduzione della
pressione antropica sull’ambiente naturale ed al miglioramento della salubrità dell’ambiente
urbano; in particolare rientrano tra le dotazioni ecologico-ambientali le misure di
salvaguardia della rete ecologica comunale, l’insieme delle reti e impianti per la sostenibilità
ambientale degli insediamenti, con particolare riferimento ai sistemi per il deflusso delle
acque meteoriche, per il trattamento dei reflui, per l’approvvigionamento idrico, per la
raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per il monitoraggio delle condizioni
ambientali oltre all’obiettivo del mantenimento della permeabilità di quote di suoli di nuova
urbanizzazione.
Conformemente alle indicazioni delle azioni contenute nel PSC, è compito del RUE
specificare, conformemente alle indicazioni delle azioni contenute nel PSC, i requisiti
prestazionali delle dotazioni ecologiche e ambientali, mentre il POC può subordinare
l’attuazione delle previsioni alla contemporanea esecuzione delle dotazioni necessarie nei
diversi ambiti di trasformazione.
3.3 – Gli aspetti condizionanti le trasformazioni
Si riferiscono a vincoli normativi e legislativi, ad aspetti peculiari di interesse paesaggistico -
ambientale e storico - culturale che condizionano gli interventi di trasformazione territoriale.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
34
3.3.1 – Vincoli e rispetti
Fasce di rispetto a infrastrutture
Il PSC regolamenta le fasce di rispetto alle infrastrutture in conformità agli specifici
contenuti delle normative nazionali, regionali o degli enti competenti in materia
relativamente a:
- Zone di rispetto stradale: la profondità delle fasce esternamente agli abitati è definita
conformemente alle disposizioni del D.Lgs. n.285/1992 in relazione alla tipologia della
rete viaria:
C. Strade extraurbane secondarie, mt.30
F1. Strade di interesse locale, mt.20
F2 Strade vicinali private ad uso pubblico, mt.10.
Si veda nella cartografia QCC.04 Dotazioni territoriali e sistema della mobilità la
classificazione della rete viaria nel territorio comunale
- Zone di rispetto agli elettrodotti: vanno riferite alla rete delle linee elettriche a media
e alta tensione riportata nelle cartografie QCC.03 Impianti e reti tecnologiche; gli
interventi edilizi e i piani urbanistici attuativi in prossimità delle stesse dovranno
garantire l’osservanza delle fasce e delle norme per il perseguimento dell’obiettivo di
qualità di induzione magnetica determinate dal gestore conformemente alle
disposizioni contenute nel D.Diret. 29/5/2008 con oggetto “Approvazione della
metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti”.
- Zone di rispetto ai pozzi idropotabili e depuratori, riferite a zone di protezione ai
pozzi nelle quali debbono osservarsi speciali cautele per preservare le acque potabili
dall'inquinamento.
Zone di rispetto cimiteriale
Il PSC recepisce le zone di rispetto cimiteriale previste dal PRG vigente conformemente
alle disposizioni contenute nel del Testo unico delle leggi sanitarie, come modificato
dall’art.28 della legge 1/8/2002, n.166.
Zone di rispetto per installazioni militari
L’edificazione e l’uso del suolo nelle aree militari e in quelle soggette a servitù militari sono
vincolate dall’apposita disciplina prescritta dal Ministero della Difesa.
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
35
3.3.2 – Tutele derivate dalla Pianificazione sovraordinata
3.3.2.1 – Siti di Importanza Comunitaria
Nel Comune di Gossolengo è presente una Zona di Protezione Speciale e un Sito di
Importanza Comunitaria che sono parte di più vasti ambiti identificati dal Progetto Rete Natura
2000 come SIC-ZPS IT4010016 Basso Trebbia, finalizzati alla conservazione della diversità
biologica presente e alla tutela degli habitat e delle specie animali e vegetali particolarmente rari
presenti in essi.
3.3.2.2 – Corsi d’acqua
Il PSC recepisce i contenuti in materia del PTCP, finalizzati sia a garantire un adeguato livello di
sicurezza per il deflusso delle acque che alla salvaguardia della risorsa idrica oltre al
perseguimento di obiettivi di conservazione e valorizzazione degli ambienti fluviali di interesse
naturalistico e paesaggistico; più specificatamente le previsioni si riferiscono a
- Alveo attivo o invaso – A1
- Alveo di piena – A2
- Alveo di piena con valenza naturalistica – A3
- Zona di conservazione del sistema fluviale – B1
- Zona di recupero ambientale del sistema fluviale – B2
- Zona ad elevato grado di antropizzazione – B3
- Zona extra arginale o protetta da difese idrauliche – C1
- Zona non protetta da difese idrauliche – C2
3.3.2.3 – Collegamenti storici
La Viabilità storica è costituita dalla rete dei collegamenti storici rilevabili nella cartografia IGM
di primo impianto che testimoniano, nel tracciato e/o nella configurazione fisica, la presenza
della fitta rete di percorsi consolidata nel corso dei secoli; per essa andranno formulate
appropriate normative finalizzate alla conservazione sia dei tracciati che al recupero degli interi
percorsi all'agibilità pedonale pubblica, con riferimento agli indirizzi formulati dal PTCP.
La rete dei collegamenti storici consolidati da tutelare è costituita da:
Strada Statale 45 Valtrebbia
Strada Provinciale di Gossolengo
Strada Comunale da Gossolengo a Quartazzola
Strada Comunale della Regina
Strada Comunale Marchesana
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
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Strada Comunale del Duomo
Strada Comunale Carpignana – Baselica
Strada Comunale di Larzano
Strada Comunale Gragnana
Strada Quartazzola – Colombara
Strada Molinazzo di Sopra – Ca’ Buschi
Strada Banco – Quarto
Strada del Palazzo
Strada del Castellazzo
Via Roma, Gossolengo
Via Marconi, Gossolengo
Via XXV Aprile, Gossolengo
Via Commercio, Quarto
La rete delle tracce di percorso storici da tutelare è costituita da:
proseguimento di via Roma fino al fiume Trebbia
proseguimento della strada Gragnana fino al fiume Trebbia
Inoltre alla fine delle tracce di percorso storico sono presenti due guadi del fiume Trebbia. Il
primo collegava la strada Gragnana alle località Mamago di Sotto e Sordello in comune di
Gragnagno Trebbiense, il secondo collegava Gossolengo a Tuna, in comune di Gazzola.
3.3.2.4 – Aree e infrastrutture di interesse archeologico
Il PSC, conformemente alle disposizioni del PTCP, persegue l’obiettivo della salvaguardia delle
tracce, dei beni e degli elementi ancora rilevabili riferiti ai processi di antropizzazione più antichi,
con l’individuazione delle seguenti tipologie di beni:
Siti di interesse archeologico, riferiti alle seguenti località segnalate nel PTCP, per le
quali dovranno prescriversi idonee discipline di salvaguardia e tutela in accordo con la
Soprintendenza per i Beni Archeologici
Ritrovamento archeologico 0330230001. Località Bell'Aria
Ritrovamento archeologico 0330230002. Località Mattiola
Ritrovamento archeologico 0330230003. Località Lanzafame di sopra
Ritrovamento archeologico 0330230004. Località Ciavernasco
Ritrovamento archeologico 0330230005. Settima
Ritrovamento archeologico 0330230006. Località Case Trebbia
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
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Assi principali della struttura centuriata: sono riferiti a significative persistenze dei
principali assi viari di infrastrutturazione del territorio di epoca romana segnalate nella
porzione del territorio comunale compresa tra la SP 28 e la SS 45 e di essi ne và prescritta
la conservazione.
Ambiti con elementi diffusi della struttura centuriata: aree estese ed omogenee in cui
l’organizzazione della produzione agricola e del territorio segue tuttora la struttura
centuriata come si è confermata o modificata nel tempo.
3.3.2.5 – Rete ecologica
Il PSC persegue l’obiettivo del potenziamento e del consolidamento di un sistema
interconnesso di habitat che contrasti i processi di depauperamento e frammentazione degli
ecosistemi naturali, favorendo prioritariamente il mantenimento e la riproduzione delle specie
faunistiche e vegetazionali presenti nel territorio.
3.3.3 – Beni tutelati dal D.Lgs. 42/2004
3.3.3.1 – Insediamenti storici urbani ed extraurbani
Beni culturali tutelati ai sensi della Parte II del Codice dei beni culturali e del paesaggio
Si riferiscono ai seguenti complessi edilizi di interesse storico-artistico per i quali è stato
dichiarato l’interesse culturale e per essi si applicano le misure di protezione e
conservazione previste nel D.Lgs. 22/1/2004, n.42; gli interventi edilizi su questi complessi
sono sottoposti alla preventiva approvazione della Soprintendenza, secondo le procedure
degli artt.21/28 del D.Lgs. n.42/2004:
Fondo Palazzina, Caratta
Castello di Gossolengo
Chiesa di Gossolengo
Chiesa di Quarto
Villa Soprani Calciati
Castellazzo di Ciavernasco
Chiesa di Settima
Complesso Castello di Baselica
Asilo parrocchiale di Gossolengo
Monumento ai Caduti di Gossolengo (ope legis)
Palazzo Comunale (ope legis)
Castello "I Pilastri", Settima
Relazione del PSC del Comune di Gossolengo
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Palazzo Mandelli, Partitore
Torretta Partitore
Insediamenti di interesse storico, culturale e testimoniale Obiettivo del PSC è la tutela
del sistema insediativo di origine storica mediante la conservazione della tipicità
dell’assetto morfologico dei complessi insediativi e la salvaguardia della configurazione dei
corpi edilizi e degli elementi costruttivi e decorativi di interesse storico-testimoniale. Il RUE,
con riferimento alle specificità di questi complessi provvederà a disciplinare e articolare i
diversi gradi di tutela per gli interventi di recupero, conservazione e valorizzazione, anche
in rapporto alle caratteristiche intrinseche dei beni.
3.3.3.2 – Zone di tutela dei corsi d’acqua
Si riferiscono alle “Aree tutelate per legge” ai sensi dell’art.142 del D.Lgs. 22/1/2004, n.42 e più
specificatamente ai beni paesaggistici ricadenti nei casi del comma 1, lettera c), dell’art.142
medesimo “fiumi, torrenti e corsi d’acqua … e le relative sponde o piedi degli argini per una
fascia di 150 mt. ciascuna”
Le tutele vanno riferite alle intere, o parziali, tratte dei seguenti corsi d’acqua elencati nel R.D.
13/5/1937 “Approvazione dell’elenco delle acque pubbliche della provincia di Piacenza”
Torrente Rifiuto o Rio Trebbiolo (ID 173)
Rio Carbonale (ID 175)
Colatore Rifiutino o Stradazza (ID 179)
Fiume Trebbia (ID 180)
Gli interventi in queste aree sono assoggettati al rispetto delle specifiche procedure indicate nel
capo IV “Controllo e gestione dei beni soggetti a tutela” del D.Lgs. n.42/2004.
3.3.3.3 – Sistema forestale e boschivo
Il PSC recepisce i contenuti normativi in materia formulati dal PTCP, relativamente alla tutela
delle Formazioni boschive. Si veda la Relazione al Sistema naturale e ambientale che descrive
in dettaglio l’assetto vegetazionale.