Relazione booktrailer Il Piccolo Principe

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Il piacere di leggere: formazione, cultura, crescita, Sapere… l’uso della testualità multimediale Booktrailer “Il Piccolo Principe” Antoine de Saint Exupéry Corso Social media Strategies 2015Università degli Studi di Firenze Progettista: Tutor: Stella Rita Emmanuele Prof. Gianluca Simonetta

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Il piacere di leggere: formazione, cultura, crescita, Sapere…

l’uso della testualità multimediale

Booktrailer “Il Piccolo Principe”

Antoine de Saint Exupéry

Corso “Social media Strategies 2015”

Università degli Studi di Firenze

Progettista: Tutor:

Stella Rita Emmanuele Prof. Gianluca Simonetta

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“Una mattina ti svegli e dici: << Era solo una favola…>>

Sorridi di te. Ma nel profondo non sorridi affatto.

Sai bene che le favole sono l’unica verità della vita.”

Antoine de Saint Exupéry

SCENARIO/CONTESTO DI RICERCA

Occuparsi di lettura e scrittura digitale significa compiere un’esplorazione a tutto tondo delle nuove

forme di testualità, collocando la riflessione in una prospettiva storica, partendo dall’analisi della

tradizione, attraverso considerazioni e sviluppi tecnologici, ripresa di forme comunicative e

sperimentazioni nella direzione di un futuro che possiamo solo intravedere e che inequivocabilmente

cambierà le nostre abitudini. Con i supporti digitali il rapporto con il testo si è modificato

profondamente: si legge, si scrive, si pubblica in spazi, tempi e modi mai sperimentati prima. I testi

si possono leggere ma anche ascoltare, guardare, toccare; si possono attraversare sfuggendo alla

lettura lineare; si possono scrivere collettivamente in modo interattivo e co-progettuale a distanza.

La realtà attuale, contraddistinta da sviluppi estremamente rapidi, soprattutto nel campo della

comunicazione, ci conduce verso un dinamico adeguamento alle nuove esigenze e la scuola se vuole

conservare il suo importante ruolo nella società, quello di formatore di coscienze, deve

necessariamente adattarsi a questi cambiamenti per non esserne travolta. Un modo per farlo è quello

di aprirsi alle novità e non solo nei contenuti, ma soprattutto nel modo di "fare scuola". E' compito

della scuola creare un clima diverso, in cui i discenti possano trovare un più ampio ventaglio di

motivazioni e stimoli; qui la didattica di tipo multimediale può giocare un ruolo importante. Essa va

intesa come “spazio” entro il quale confluiscono gli incroci fra i diversi linguaggi, tra i diversi temi,

tra i diversi media. Sappiamo bene che non esiste un sapere uguale per tutti, ma un processo che

deriva dalle realtà culturali e concrete in cui si trova ad operare ed è in questo contesto che gli

strumenti multimediali possono assumere un ruolo determinante.

PROBLEMA DI RICERCA

Purtroppo, gli ultimi dati ISTAT 2014 sulla Lettura riportano dati allarmanti: circa 23 milioni di

persone con più di 6 anni dichiarano di aver letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi, per motivi

non scolastici o professionali. La fascia di età in cui si legge di più è quella tra gli 11 e i 14 anni,

quindi in età adolescenziale in cui i ragazzini sono influenzati dai best-seller come “Saga Twilight;

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“Saga Divergent”, “Saga Hunger Games” ed altri ancora, ma in alta percentuale (66,9%) solo coloro

con entrambi i genitori lettori, contro il 32,7% di quelli con genitori che non leggono libri. La

situazione si presenta ancora più drastica al Sud Italia, in cui meno di una persona su tre ha letto

almeno un libro (29,4%) e quasi una famiglia su dieci (9,8%) non ha alcun libro in casa; mentre i

“lettori forti”, cioè le persone che leggono in media almeno un libro al mese, sono solo il 14,3% dei

lettori in toto.

Se paragoniamo questi ultimi dati ISTAT 2014 sulla Lettura con quelli estratti ed analizzati

dall’Osservatorio social media 2015 che riporta il numero di coloro che si sono collegati almeno

una volta al mese, la differenza è assai notevole e propongo questo confronto perché i social network

sono oggi considerati “nuove tipologie di lettura”; è emerso che: il 60% degli italiani (36,3 milioni)

accede regolarmente a Internet. Gli account attivi sui social sono in totale 28 milioni e la maggior

parte degli utenti accede tramite mobile, un dato che è cresciuto sensibilmente negli ultimi 12 mesi

(+11%). Il social network più utilizzato rimane Facebook (83% degli account sul totale degli utenti

internet) seguito da Instagram (17%), Google Plus (16% di italiani attivi) e Twitter (15%),

quest’ultimo è ancora poco usato perché considerato dagli studiosi un “social di nicchia” più

intellettuale. Di per sé il fatto che le persone utilizzino i social network non è un dato negativo, lo

diventa se spendono molto tempo in attività di questo tipo a discapito della lettura, alimentando il

fenomeno della “disaffezione alla lettura” che consiste nel mancato interesse verso la stessa perché

non c’è alle spalle del fanciullo una famiglia che lo crei. Allora ci si chiede: "E' possibile formare un

lettore motivato verso i libri e la lettura? E quali sono le esperienze da proporre per un inizio positivo

della lettura?" L’analisi dei fattori che influenzano la lettura è interessante. “Il lettore di libri” è tale

perché ha maturato un buon rapporto con l’oggetto libro, perché ne ha compreso la forza

comunicativa, ha elaborato la capacità di decodificare e di trasferire sul piano emozionale la parola

scritta e tutto ciò avviene tra l’infanzia e l’adolescenza grazie ad iniziative (promosse dalla scuola,

dalla famiglia e da altre istituzioni) motivanti.

OBIETTIVO DI RICERCA

Obiettivo principale della ricerca è studiare alcune modalità che possono contribuire a riavvicinare i

giovani al piacere della lettura. In quanto i bambini imparano a leggere il mondo prima ancora di

leggere i libri abbinando un oggetto ad un simbolo astratto - la parola detta o scritta che sia. Imparano

a leggere ascoltando, perché quando vengono loro raccontate delle storie sviluppano il pensiero,

l’'immaginazione e la fantasia. Ed infine, i bambini imparano guardando l'adulto che legge, perché

l'esempio è una tra le forme più efficaci di insegnamento-apprendimento. Allora ci si chiede: “I

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bambini come possono essere invogliati al piacere della lettura se non esistono libri in casa, tanto

meno genitori pronti a leggere le fiabe ai loro figli perché sono purtroppo assenti o impegnati in

altre attività?” Solo la scuola, in queste situazioni, può e deve intervenire. Una preparazione alla

lettura si costruisce lentamente attraverso una funzionale strategia coordinata in equipe

multidisciplinare, rafforzando nell'immaginario infantile l'associazione della lettura ad un'attività

estremamente piacevole che aprirà la porta a tutta una serie di benefici fondamentali per lo sviluppo

emotivo e mentale del bambino, nel suo percorso di crescita attraverso l'adolescenza verso l'età adulta.

OGGETTO/STRUMENTO DI RICERCA

Lo strumento per l’obiettivo di ricerca potrebbe essere l’utilizzo e la produzione di booktrailer.

Se il booktrailer non viene considerato come una semplice pubblicità su un brand, ma come “oggetto

multimediale” volto a promuovere la lettura e a diffondere le passioni da essa suscitate in maniera

innovativa, allora, può davvero assolvere ad una funzione importante. L’idea di stimolare gli alunni

attraverso la realizzazione e la libera diffusione online di questi prodotti, magari in internship con

altre scuole del territorio, può essere un vero motore di promozione della lettura tra le fasce più

giovani della popolazione. Il booktrailer comporta la realizzazione di un video che racconta un libro

in soli tre minuti ed offre, da un punto di vista “scolastico”, l’occasione per acquisire capacità di

sintesi, dimostrare che si è letto e compreso davvero il libro in questione, mediante un originale

processo di apprendimento da parte degli studenti coinvolti emotivamente. Il booktrailer deve estrarre

l’anima del libro, non la trama, questo spetta alla lettura dell’opera. Le musiche sono fondamentali

per generare e suscitare emozioni. La produzione del booktrailer consente di utilizzare una varietà di

linguaggi (interviste, immagini di repertorio, testo esplicativo) collegati da una linea di senso comune

che fa diretto riferimento ad elementi della fabula e dell’intreccio dell’opera presentata. Nel

booktrailer, tuttavia, non si devono fissare i fuochi narrativi, i fatti principali della storia raccontata,

quanto gli elementi comunicativi, esso “non deve svelare ma suscitare”.

Attivare progetti scolastici sulla testualità multimediale usufruendo di tale strumento potrebbe

risultare un ottimo input per il raggiungimento dell’obiettivo: ri-avvicinare giovani e giovanissimi al

piacere di leggere in quanto formazione, cultura e sapere sono le uniche formule “magiche” per

sfuggire dalle reali brutalità dettate dall’ignoranza e dalla non conoscenza.

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PROCEDURA/PROCESSO SPERIMENTALE

Ogni applicazione creativa, stimolata da un utilizzo innovativo di una tecnologia, necessita anche di

un senso che gli consente di diventare soggetto per compiere l’azione finalizzata all’ottenimento di

un obiettivo dato. Creativamente parlando, il booktrailer è strettamente connesso alla multimedialità.

Le possibili applicazioni pedagogico-didattiche per le scuole devono essere apparentemente semplici,

coinvolgenti, creative, realizzabili durante l’orario scolastico e/o in laboratori extra-scolastici;

progettati da un equipe multidisciplinare (pedagogista, insegnante curriculare, insegnante di sostegno,

psicologo, operatori). Il target al quale voglio rivolgere la sperimentazione sono giovani studenti di

età compresa tra i 6 e i 14 anni che rispettivamente frequentano le classi della scuola primaria e

secondaria di I grado. L’idea è quella di affiancare i docenti in un percorso di progettazione assistita

con interventi mirati all’interno delle classi. L’intero percorso sarà monitorato e studiato tramite l’uso

di strumenti di ricerca progettati ad hoc per l’osservazione.

Un esempio pratico: viene assegnato ai discenti, di una prima classe di scuola superiore di I grado,

l’analisi e la comprensione dell’opera “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry. La scelta

non è casuale in quanto essa costituisce la storia più bella di tutti i tempi, scritta e pubblicata per

bambini ma in realtà indirizzata verso il mondo degli adulti che non devono mai perdere i veri valori

della vita: amicizia, amore, rispetto, conoscenza. Probabilmente i giovani in questione non avranno

il libro oppure non possono permettersi di acquistarlo (famiglie in condizioni socio-economiche

difficili), in casa non verranno di certo stimolati alla lettura né alla comprensione dell’opera (assenza

dei genitori, condizioni socio-culturali drastiche): ecco che la didattica multimediale può contribuire

a risolvere il problema. In classe l’insegnante spiega il libro, suddividendolo in capitoli nel corso del

primo trimestre dell’anno scolastico e suggerisce una nuova modalità di presentazione: progettare in

group-work un booktrailer che spieghi tramite mezzi multimediali i capitoli già trattati. In tal modo

il docente sarà in grado di valutare per ogni singolo alunno la capacità di sintesi, la creatività, la

propensione a lavorare in gruppo e molto altro ancora. Il booktrailer può essere semplicemente

realizzato usufruendo delle ICT presenti già nelle aule informatiche delle scuole. Durante la fase

operativa l’insegnante insieme agli altri collaboratori d’equipe mostrano ai ragazzi alcuni booktrailer

professionali presenti su Youtube così da invogliare loro ad iniziare una ricerca su internet per il

reperimento di video, immagini e musiche; in questo caso sarebbe molto utile l’archivio di Creative

Commons, dove reperire tutto il materiale libero da copyright che spesso è possibile riutilizzare

citando autori e fonti. Ovviamente, le immagini devono essere inerenti alla storia da raccontare,

quindi, bisogna in primis stabilire ai fini della ricerca alcune parole chiave riassuntive della

presentazione; in tal caso risulterebbe utile abbozzare in .docx un canovaccio (o per rimanere

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nell’ambito della multimedialità uno storyboard). Il booktrailer può essere realizzato con Windows

Movie Maker o Prezi, applicazioni facile da usare. Sotto la guida dell’insegnante questo materiale,

una volta realizzato, potrebbe essere messo online su blog di lettura collaborativa e quindi trarre

ulteriori spunti didattici e consigli di lettura che soggettivamente o collettivamente interessino e

stimolino gli studenti. Il booktrailer è uno strumento utile che può essere inserito agevolmente nella

pratica didattica quotidiana per progetti multidisciplinari.

Il monitoraggio della sperimentazione avverrebbe a cura dell’insegnante che periodicamente si

confronterà sugli esiti in equipe multidisciplinare. Alcuni strumenti utili alla valutazione della

sperimentazione: un questionario in itinere sottoposto agli insegnanti al fine di valutare stabilità e/o

incrementi positivi tra gli studenti verso il piacere della lettura, come i ragazzi si approcciano alla

multimedialità e dunque alla realizzazione di booktrailer; ed infine interviste obiettive ma non

pressanti per constatare l’interesse degli alunni alla lettura e ad una didattica multimediale.

Nella progettazione di un intervento di implementazione di ICT in contesto scolastico è di

fondamentale importanza tenere conto del potenziale interesse nei confronti del progetto da parte dei

destinatari cui è rivolto, in quanto l’interesse è sintomo di un bisogno e il primo motore della

motivazione. La tecnologia deve, quindi, poter offrire una decisiva opportunità di riconfigurare

l’organizzazione esistente, in direzione di un cambiamento delle pratiche.

Ho voluto dare atto alla sperimentazione dedicandomi alla lettura, analisi e comprensione dell’opera

“Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry per realizzarne il booktrailer orientandomi grazie

alle seguenti fasi (già definite in primis):

1. Scegliere cinque booktrailer professionali sul canale Youtube; per avere una visione più ampia

dello strumento ho selezionato bootrailer che trattano letture diverse tra loro per genere ossia,

fantasy, novella gotica, romanzo, lettura per l’infanzia, thriller-giallo.

Essi sono elencati di seguito, con il link diretto e una breve descrizione dell’autore:

DIVERGENT di Veronica Roth - Booktrailer

https://www.youtube.com/watch?v=tu5Erw-posg&index=16&list=PL5A1C3F465FBC59B8

“A dystopian tale of electrifying decisions, stunning consequences, heartbreaking betrayals,

and unexpected romance”.

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SU ANASI di Dilka Bear - Booktrailer (versione in italiano)

https://www.youtube.com/watch?v=uT-5Kg1h4D0

" I suoi capelli erano come fili d’argento.

In riva al fiume che attraversava il fitto bosco.

Ogni notte li pettinava e cantava.

Si chiamava Su Anasi. La donna dell’acqua

Una favola tartara che mi raccontava mia nonna quando ero piccola. Ambientata nelle vicinanze di

Kazan".

PROMETTO DI SBAGLIARE di Pedro Chagas Freitas – Booktrailer

https://www.youtube.com/watch?v=Uapw8cUXs_I

“Un fenomeno nato grazie al passaparola dei lettori che sembra non fermarsi…

Perché l’amore ci spezza, l’amore ci stordisce, l’amore ci fa sentire immortali e subito dopo

inermi e senza forze. Ma il suo potere più grande è quello di farci sentire liberi.

Questa è la storia di un amore che con un sussurro parla direttamente alla nostra anima”.

PICCOLO BLU E PICCOLO GIALLO di Leo Lionni - Booktrailer

https://www.youtube.com/watch?v=NQwXPlEEjWM

“Una bellissima storia di amicizia e di (de)crescita felice raccontata a Galatina dal Formez ai

bambini Costruttori e Architetti dei Sogni”.

UNDER THE DOME di Stephen King - Booktrailer

https://www.youtube.com/watch?v=zQJmy6k8NNY

“In the book a Maine town is subject to the imposition of an impenetrable dome that isolates

its citizens from the world”.

2. Segue un’analisi sul format dei booktrailer scelti, individuando i molteplici mattoncini che

lo compongono; i principali sono i seguenti:

Musica che accompagna il genere letterario;

Parole, frasi, brevi dialoghi estratti dall’opera;

Immagini coinvolgenti e inerenti all’opera.

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3. Il format dell’opera “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry è stato smontato

secondo i punti di analisi (da esso è generato uno story-board) per essere successivamente ri-

montato grazie all’utilizzo dello strumento Prezi (http://prezi.com/) creato per realizzare

presentazioni di forte impatto. In un certo senso può esser visto come un’evoluzione di

PowerPoint, in quanto permette di disporre di tutti gli elementi che desideriamo mostrare

(immagini, testi, video…) in un unico grande spazio, come se fosse la tela di un quadro che

andiamo a riempire, e creare così una piacevole animazione multimediale.

Segue la rappresentazione grafica e didascalica dello schema di lavoro e dello story-board:

Booktrailer “Il Piccolo Principe”

Schema di lavoro:

1. Scegliere 5 booktrailer

2 (a) analizzarli

2 (b) griglia di analisi per creare

Smontando il format

(Ri) formare il format

Si comprende quali sono i mattoncini

che compongono il format

dei booktrailer analizzati

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Story-board:

Incontro tra il Piccolo Principe e l’Aviatore; scena disegnami una pecora

Asteroide b 612

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Viaggio negli altri pianeti (Re; Vanitoso; Bevitore; Uomo d’affari; Lampione;

Geografo; La Terra)

Baobab

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Giardino fiorito di Rose

Incontro con la Volpe

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Conclusione = frase; autore; libro e casa editrice; musica e diritti d’autore con

link diretto

Musica: Lily Allen “Somewhere only we Know”

4. Infine, ecco il link su Prezi che rimanda al booktrailer “Il Piccolo Principe”:

http://prezi.com/0umtwmfvi3qr/?utm_campaign=share&utm_medium=copy&rc=ex0share

Buona lettura e buona visione!

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