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IL PICCOLO PRINCIPE

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IL PICCOLO PRINCIPE

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PAGIN A 2 MAR ZO 2015 N UM. 3 IL PIC C O L O PR IN C IPE

I NOSTRI SPONSOR

CONVITTO NAZIONALE “PRINCIPE DI NAPOLI” E SCUOLE ANNESSE

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IL PIC C O L O PR IN C IPE PAGIN A 3

“Libertà vo’ cercando ch’è sì cara…”

Questo numero de “il Piccolo Princi-

pe” abbiamo voluto dedicarlo alle

mille sfaccettature che ha la libertà,

costituzionalmente tutelata in Italia

e in moltissimi altri paesi, ma anche

a riflessioni sulla fragilità che ognuna

di queste facce ha.

Certo i “fatti di Parigi “hanno svela-

to nel modo più drammatico la stra-

da in salita che, nonostante millena-

rie conquiste, ancora deve essere

percorsa per poter ritenere sicuri

valori che davamo per scontati.

Non è qui il caso di addentrarci nei

complicati problemi politico religiosi

che sono alla radice dell’opacizza-

zione o del misconoscimento vero e

proprio della parola libertà, ma non

potevamo rimanere indifferenti, co-

me giornalino, ai pericoli esterni ed

interni che la libertà, segnatamente

di parola e di pensiero, sta corren-

do.

Le pagine centrali di

questo numero de “Il

Piccolo Principe” vo-

gliono essere un pic-

colo omaggio alla

libertà di espressione

in qualunque forma

sia effettuata, orale,

scritta, disegnata, mu-

sicata o altro ancora.

Anche gli alunni dei

gradi inferiori delle

nostra scuole sono stati invitati a

riflettere sul tema e a esprimersi

“liberamente”.

Il modo più emblematico di dire la

nostra voce sul delicato tema ci è

parso, in questi giorni, il disegno, il

fumetto, la fotografia. Speriamo di

essere riusciti a comunicare il nostro

radicale, esistenziale e sociale biso-

gno di tutelare la “libertà”.

La Redazione

Sento il bisogno di rivolgermi a tutti

gli studenti per fare un appello: parte-

cipare ancor più attivamente al gior-

nalino scolastico con articoli, pensieri,

poesie, disegni, vignette, insomma in

qualsiasi forma.

Dico questo perché il giornalino sco-

lastico è un bene comune, custode del

nostro punto di vista su tutto quello

che riguarda la scuola e la realtà gio-

vanile. Proprio per questo ha bisogno

di una pluralità di voci che lo rendo-

no di qualità e rappresentativo di tutta la comunità studen-

tesca. Superiamo allora la timidezza e facciamo sentire a

tutti la nostra visione delle cose, la nostra opinione, le no-

stre proposte.

Per vivere, questo giornalino, ha bisogno di noi, delle no-

stre parole e pensieri.

E non pensate che non serva a niente! In primis dà senso a

quello che è un giornale studentesco, e poi, oltre ad essere

un'esperienza giornalistica, è un'occasione di libera espres-

sione artistica, linguistica, politica, civica, filosofica, quel

che vi pare.

I beni comuni hanno bisogno di

partecipazione per essere comuni;

so bene che in esso vanno esposte

le molteplici attività che le varie

scuole realizzano, ma solo il nostro

diretto intervento in qualità di

scrittori aperti, a volte scanzonati,

lo rende davvero vivo e nostro.

Qualcuno pensa che non esprimere

ciò che pensiamo ci rende sicuri e

l'esporci, invece, ci rende vulnera-

bili e attaccabili; in realtà lo scrivere ci fa riflettere, prende-

re coscienza e ci aiuta a costruire attivamente il nostro futu-

ro,

Pensiamo, riflettiamo, scriviamo, disegniamo, condividia-

mo. C'è tanto dentro ognuno di noi, tiriamolo fuori!

Virgilio Nitrici V D

P.S. con questo articolo non voglio affatto sembrare in po-

sizione di superiorità, tutt'altro: fino a pochi mesi fa non

facevo neanche parte del giornalino, ma visto che ho riflet-

tuto sull'argomento, ho ritenuto giusto condividere il mio

pensiero ed estendere la riflessione a tutti noi studenti.

Il Giornalino “bene comune”

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PAGIN A 4 MAR ZO 2015 N UM. 3 IL PIC C O L O PR IN C IPE

Qui Suis Je?

Chi sono io? Si, proprio questo è il titolo della se-

guente riflessione. Di fronte all'invasione di

#JeSuisCharlie sui media ho scoperto che in questi

giorni non solo è morto Charlie e i ragazzi della sua

redazione, ma che tante altre persone, in condizioni

simili, non se la stanno passando molto meglio, an-

zi.

Partiamo direttamente dalla questione francese: "Ad

aprire il cor­teo a Parigi c’erano tutti i capi di stato

e di governo”, dal Tale, al Talal­tro, a Quellaltro,

a Quellaltrancora. Netagnau, la Merchel sottobrac-

cio a Renzie. “Tutti uniti, i 50 capi di stato, per dire

no al terrorismo, nel nome della libertà e della fra-

tellanza universale”. Et voilà. “Una risposta forte,

nel nome della democrazia, contro l’integralismo”.

Fine articolo. Ah no, chiedo scusa: #jesui­schar­lie

Queste sono le etichette dei Bravi e Giusti, dei Gran-

di Editorialisti, di tutti i Grandi Giornali. E i com-

menti buonisti li conosciamo già. Poi abbiamo visto

le belle foto, dei capi di stato, tutti in prima fila, a

braccetto, quasi determinati a favore della libertà.

Invece ti informi un po' meglio, leggi, ti incuriosisci

e trovi questa:

E

allo-

ra, a questo punto, di fronte a questi personaggi che

dicono "#JeSuisCharlie", ti chiedi, #Chisonoio? Qui

suis-je?, da che parte sto? a questa domanda vorrei

rispondere alla fine, se la vostra pazienza me lo per-

metterà.

Die­tro i capi di stato, NESSUNO. Cioè: una pic­cola

schiera di per­sone, probabilmente guar­da­spalle

che lavo­ra­vano. Poi, il VUOTO.

La gente che mani­fe­stava dav­vero, era tenuta

a distanza di qual­che cen­ti­naio di metri.

In quel vuoto, die­tro di loro, c’erano:

Raif Badawi. Un attivista saudita in carcere dal

2012, condannato alla galera per dieci anni

perchè la pensava diversamente: la con­

danna è per apostasia (abbandono della

religione) e offese all’Islam ma in realtà

quella accusa copre un “reato” ben più gra-

ve commesso dal blogger. Badawi ha osato

dire apertamente, nel suo e in altri siti, che

l’Università Islamica di Riyadh è un labora-

torio del wahabismo più radicale (un movi-

mento riformatore islamico, ndr) che spinge

tanti gio­vani sau­diti ad abbrac­ciare il jiha-

dismo armato. Ogni venerdì, ogni male­

detto venerdì che Dio o Allah mette in ter-

ra, Raif Badawi è stato e verrà frustato 50

volte sulla pub­blica piazza a Jed­dah, per

un totale di 1000 frustate in 20 settimane (il

ragazzo è stato trasferito dalla sua cella alla

clinica del carcere per un con­trollo, il medi-

co ha accer­tato che le lacerazioni causate

dalle prime frustate non si erano ancora ci-

catrizzate e che il detenuto non avrebbe

potuto sopportarne altre). Come se non

bastasse, c'è una multa da pagare di un mi-

lione di Riyal (circa 225.500 euro). "Je Suis

Raif Badawi"

2000 per­sone trucidate, negli stessi giorni dei

dodici di Charlie Hebdo, in Nigeria, per ma-

no di altri “integralisti islamici”. " Je Suis

Tous Les Victimes Nigérianes "

Due giornalisti, rapiti da settembre, ammazzati

in Libia sempre negli stessi giorni di Charlie

Hebdo.

"Je Suis Sofiene Chourabi et Nadhir Ktari"

La lotta al terrorismo non è la stessa cosa della lotta

per la libertà, sebbene si cerchi ripetutamente di

confonderle, appiattendo la seconda sulla prima.

Innanzitutto perché ogni governo può ricondurre

chi gli pare sotto questo marchio infamante. E se su

Al Qaeda e il Califfato sono tutti d’accordo, almeno

per quanto emerge alla luce del sole, e tutti possono

dunque marciare tenendosi sotto braccio, in altri

casi non è affatto così.

Sono loro che erano nel vuoto. Nel vuoto dell'opi-

nione pubblica. Nel vuoto del rispetto.

Allora finalmente potrò rispondere alla domanda,

Qui Suis-je?

Suis-je Charlie (strumentalizzato) oppure Suis-je

quelqu'un?

Sono la voce superficiale che segue quella del coro

oppure non mi accontento delle apparenze e quindi

cerco, approfondisco, leggo. Sto dalla parte dei po-

litici che manifestano ipocritamente, oppure da

quella del vero Charlie Hebdo, di Raif Badawi, delle

vittime nigeriane, di Sofiene Chourabi e Nadhir Kta-

ri, tutti quei qualcuno che

pagano cara la libertà d'o-

pinione e d'espressione?

Sicuramente dalla parte di

quei qualcuno.

#Je Suis Quelqu'un!

Virgilio Nitrici V D

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IL PIC C O L O PR IN C IPE PAGIN A 5

Carnevale 2015: Liceo Scientifico

In foto: Domiziana Baglioni, Francisco

Becker, Giovanni Mancinelli, Alessandro

Rossi, Riccardo Ricciarelli, Graziano Poc-

ceschi, Michele Paladina.

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PAGIN A 6 MAR ZO 2015 N UM. 3 IL PIC C O L O PR IN C IPE

Davvero fortunato il pubblico

che ha potuto “gustare”, venerdì

22 dicembre, il Concerto di Na-

tale dei ragazzi della Scuola Se-

condaria di Primo Grado annessa

al Convitto nazionale “Principe

di Napoli” di Assisi. Calati

nell’atmosfera magica offerta dal

Chiostro della Chiesa di Santa

Caterina (luogo colmo di fascino

e spiritualità, facente parte

dell’antico monastero benedetti-

no del 1275 ed oggi in perfetto

equilibrio con l’arcana bellezza

dei reperti di epoca romana, tra

cui l’Anfiteatro del I° secolo d.C.

che domina accanto alla Spa-

Museum del Relais “Nun”) gli

spettatori sono stati trascinati

dall’alto potere seduttivo del car-

net musicale, guidato magistral-

mente dalla prof.ssa Bettelli Va-

lentina.

Gli studenti hanno dato prova di

incredibile sinergia tra prepara-

zione e risultato finale e, nello

spazio armonioso, sospesi nella

piacevole sensazione del “senza

tempo”, lo spettacolo si è aperto

con l’assaggio polifonico stru-

mentale tratto dalle musiche di

scena per il Peer Gynt del “Il

mattino” di Edward Grieg. Con

eleganza e raffinatezza si sono

esibite le studentesse Angelica

Sirci ed Eleonora Flavi, le quali,

la prima con l’arpa e la seconda

con il violino, hanno incantato

gli ascoltatori. Inoltre, hanno ag-

giunto forza ed equilibrio al bra-

no, anche i flauti e le

pianole sulle note di

una melodia ispirata

ai colori dell’alba,

sicuramente gradevo-

le augurio per il ri-

chiamo al tema della

luce e della rinascita.

A seguire: l’inno gregoriano “Ut

queant laxis” (antico canto dedi-

cato a san Giovanni); “Venite a

laudare” (lauda del 1200 tratta

dal laudario di Cortona, compo-

sta in lingua volgare, monodica,

dedicata alla Madonna e ai san-

ti); tre brani appartenenti alla

tradizione dei canti Spiritual :

“Kumbaia”, “Amazing Graces”,

“Oh happy day”, che, nati all’e-

poca della schiavitù, permetteva-

no alla popolazione di colore di

ritrovarsi condividendo momenti

di amicizia e di speranza. Non

potevano di certo mancare i can-

ti polifonici presi dalla nostra

tradizione come “Fermarono i

cieli” e “In notte placida” com-

posti da Sant’Alfonso Maria de

Liguori e un tradizionale proven-

zale “La marcia dei Re”. Infine, il

diletto ha raggiunto il suo apice

con il “Cantico delle creature” di

Branduardi e i canti “Schalom”

(polifonico inglese) e “Dodi li”

(israeliano, ispirato al “Cantico

dei cantici”, emblema di ogni

storia d’amore). Ma le emozioni

non si sono concluse con questa

splendida serata… così hanno

proseguito a far proseliti, il gior-

no successivo, il 13 dicembre, con

il

primo “open day” del corrente

anno, che la scuola ha organizza-

to mettendo a punto un pro-

gramma che ha permesso ai visi-

tatori di deliziarsi, prima con de-

gli spettacoli teatrali (messi in

scena dagli alunni della Primaria

e da una rappresentanza dei ge-

nitori), poi con una gustosissima

cena allestita nella suggestiva sala

del refettorio e terminata con

una divertente e spassosa tombo-

la.

Un grazie sentito va a tutti colo-

ro (a partire dal Rettore e Diri-

gente Scolastico: Annalisa Boni,

sino ai docenti ed educatori, co-

mitato dei genitori, personale ata

e tutti i ragazzi della scuola Se-

condaria) che hanno permesso la

riuscita di questi appuntamenti,

che, senza dubbio, alzando l’asti-

cella del buon umore, hanno

contribuito alla creazione di mo-

menti di entusiasmante collabo-

razione e di gioiosa condivisione.

Gala di Emozioni

Milva Nucciarelli

Follow your Dreams… (di Abdellah Alliouhi III B)

L'attesa, l'ansia, l'adrenalina.

E poi, quando sei lì, sì proprio lì in mezzo a quel cir-

cuito sai che devi correre! Correre! Correre!

Non sai come e perché ma tu continui a farlo.

Ti mancherà il fiato... ma tu continuerai a correre!

Ti si appannerà la vista... ma tu continuerai a correre!

Ti mancherà la forza... e sarà allora che la cercherai dentro di te!

Non è solo uno sport, ma qualcosa di più,

Un insegnamento per la vita, dove si può vincere o si può perdere, ma lo si fa dando il 100%, e forse qualcosa

in più, poiché a volte il vincitore è semplicemente colui che non ha mai smesso di lottare!

Io corro per inseguire i miei sogni... perché i sogni non svaniscono finché le persone non li abbandonano!

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IL PIC C O L O PR IN C IPE PAGIN A 7

Durante l’ultima settimana di

Gennaio dal 26/01 al 31/01, le

usuali attività didattiche del Liceo

Scientifico sono state sospese per

dar modo agli studenti che hanno

difficoltà, di colmare le proprie

lacune con corsi specifici. Negli

anni passati sono sempre stati or-

ganizzati da parte dell’istituto sco-

lastico dei corsi di recupero pome-

ridiani. Quest’anno però, a causa

di un taglio di fondi del 50%, per

questi corsi si è dovuto ricorrere a

questa nuova organizzazione delle

lezioni. All’interno dell’istituto

quindi si sono svolte sia attività di

recupero che attività di potenzia-

mento per gli studenti che non

avevano carenze nel rendimento.

Il rettore del liceo, Annalisa Boni,

afferma che questa settimana po-

trebbe essere efficacemente sfrut-

tata per sperimentare metodi di-

dattici alternativi come quello

dell’aiuto dato direttamente dagli

alunni più brillanti del nostro Li-

ceo. Per il prossimo anno si pensa

già di iniziare la scuola con qual-

che giorno di anticipo in modo da

recuperare le ore perse in settima-

ne organizzate con questa tipolo-

gia di lezioni che, come appena

sperimentato, hanno causato l’u-

scita anticipata di alcune classi di

studenti.

Una metodologia di apprendi-

mento che asseconda e segue le

linee della riforma della “Buona

scuola” che permetterà l’istituzio-

ne del “curriculum dello studen-

te”.

“Gli studenti devono poter segui-

re e coltivare talenti

e inclinazioni. Con il

curriculum dello stu-

dente rompiamo la

rigidità dell’orario

settimanale uguale

per tutti e offriamo

strumenti reali per

l’orientamento.” Ha

dichiarato la senatri-

ce Francesca Puglisi.

Mentre con l’organizzazione at-

tuale si tende a dare ai ragazzi

un’istruzione generale riguardante

un ampio panorama di competen-

ze, si pensa di far in modo che gli

studenti abbiano la possibilità di

specializzarsi e avere un focus sui

loro interessi disciplinari, pur man-

tenendo un livello di istruzione

orizzontale nelle altre materie.

L’opinione della rettrice a riguar-

do è molto positiva infatti afferma

che “Il compito principale della

scuola è orientare, capire talenti,

aspirazioni e far costruire un’im-

magine di sé ora e nel futuro”, ma

crede che sia comunque necessaria

una maturità dello studente, quin-

di vedrebbe il progetto della buo-

na scuola attuabile

soprattutto negli ulti-

mi 3 anni del liceo,

affermando:

“Specializzazione pre-

coce, no. La nostra

società è complessa,

c’è quindi bisogno di

uno sguardo d’insieme

per poterla compren-

dere al meglio”.

Davide Rossetti III B

Fermo Didattico, assaggio del nostro futuro?

Nata da poco, creata da

Stefano Minni, la Web

Radio Gel è una collabo-

razione tra il Convitto

Nazionale Principe Di

Napoli e il liceo scientifi-

co di Assisi.

Siamo un gruppo di dieci perso-

ne che non hanno grandi inte-

ressi ma si interessano di tutto.

Insieme parleremo, scherzere-

mo, dialogheremo affrontando

diversi temi legati alla legalità.

Ci occuperemo di ciò che ci ac-

cade intorno, faremo inchieste,

raccoglieremo informazioni e

interviste, comporremo un pro-

gramma con un pizzico di umo-

rismo e satira tutta giovanile.

La Web Radio Gel, Giovani E

Legalità, è un'occasione non

canonica di esplorare le pos-

sibilità del nostro crescere

per rilanciare le nostre espe-

rienze.

Punta ad essere un'opportu-

nità preziosa per Riconosce-

re, Comprendere, Racconta-

re il nostro mondo e non da

ultimo diventare parte della

nostra comunità.

È un modo per esprimersi in

un paese dove la parola dei

giovani è sempre meno ascol-

tata; insieme abbiamo creato

uno spazio dove c'è spazio e

spazio per tutti.

Vogliamo essere un sassolino

nella scarpa. Portare disordine

creativo dentro le nostre vite e

quelle di chi ci ascolta perché

esplorare orizzonti non significa

portare telecamere su un'isola

piena di celebrità.

Siamo una radio superba ma ce

lo possiamo permettere!

Ci vediamo alla prossima

puntata!

Sofia Fey III A

Web Radio Gel

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PAGIN A 8 MAR ZO 2015 N UM. 3 IL PIC C O L O PR IN C IPE

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IL PIC C O L O PR IN C IPE PAGIN A 9

Cos'è "libertà"?

Un'arte? Una filosofia? una politica?

Una assicurazione incendio?

Oppure: Religione di Stato?

La libertà è potere reale?

O è nulla, vale a dire,

tutto?

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PAGIN A 10 MAR ZO 2015 N UM. 3 IL PIC C O L O PR IN C IPE

In un’epoca in cui le giovani generazioni coltiva-

no orti, accudiscono animali e cucinano “in ma-

niera virtuale”, alla Scuola primaria statale collo-

cata all’interno della struttura del Convitto Na-

zionale di Assisi è stato introdotto tra le attività a

partire da quest’anno anche l’orto didattico, tra-

sformando uno dei tanti angoli verdi a disposi-

zione in un’aula a cielo aperto. Per «imparare

facendo». Qui i bambini possono dedicarsi alla

coltura di ortaggi “veri”, piantare i semi e vederli

gradualmente trasformarsi in piante, osservare la

natura, i suoi ritmi lenti e perfetti, il ciclo delle

stagioni e a raccogliere i frutti di questo lavoro.

Il Progetto Orto, che coinvolge principalmente

gli alunni delle classi I, II e III, si avvale della col-

laborazione dei dipartimenti di Agraria e di

Scienze Farmaceutiche dell’Università di Perugia,

oltre che di orticoltori locali e delle famiglie degli

alunni. È un modo divertente per trasmettere ai

bambini i saperi legati alla cultura del cibo, il sen-

so di interdipendenza uomo-natura, il rispetto

della natura e dei suoi tempi, favorendo così lo

sviluppo di una vera coscienza ecologica di

“piccoli custodi del creato”.

Ma non solo: i baby ortolani possono cimentar-

si in un’attività manuale che li stimola a speri-

mentare e sviluppare nuove abilità e attitudini,

fare esperienze concrete e sul campo, che sono

rilassanti e insegnano a lavorare in gruppo, facili-

tando il positivo sviluppo di tutte le dinamiche

della personalità.

L’orto didattico sarà anche l’occasione per fare

educazione alimentare, per far comprendere ai

piccoli l’importanza della qualità dei cibi nel

mantenere se stessi in buona salute. Il produrre

essi stessi alimenti vegetali li aiuterà a compren-

dere l’importanza del consumo di tali prodotti.

Educazione alimentare che sarà approfondita

ulteriormente dalle classi IV e V, per conoscere la

composizione e il valore nutritivo degli alimenti,

la loro importanza e funzione, per sviluppare un

comportamento responsabile nella scelta.

Al via l’orto didattico della Scuola Primaria!

Il giorno 3 Dicembre 2014, in sala Teatro, dalle ore 10,30 alle ore 12,30, ha avuto luogo, come mo-

mento didattico di continuità fra le scuole annesse al Convitto, l’incontro: “Insieme per una lezione di

Storia” che ha visto fianco a fianco gli allievi della classe IIB della Scuola Sec. di I grado e della classe

IVB del Liceo Scientifico. Gli studenti, che si erano già accostati all’argomento nelle rispettive program-

mazioni, hanno partecipato, con grande interesse, ad un approfondimento sul tema della realizzazione

della monarchia assoluta in Francia nel XVII sec., tramite la visione del film di Roberto Rossellini: “La

presa del potere di Luigi XIV”.

Il film, più volte citato da storici italiani e francesi come preziosa “mise en scène”, è tratto, con raffinata

maestria rosselliniana, dal libro: “Memorie di Luigi XIV”, che il Re Sole aveva scritto e dedicato al Gran

Delfino.

E’ stato, questo, un bel momento di condivisione nell’ambito delle discipline umanistiche, di questi due

gradi di scuola, che pur essendo separati e distinti, sanno individuare momenti di incontro e di scambio

di prospettive e visioni.

Prof. Isabella Procacci

Il ‘Re Sole’ per la continuità tra scuola secondaria di I grado e Liceo Scientifico

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IL PIC C O L O PR IN C IPE PAGIN A 11

La musica è sempre stata importante per l'uomo: già nell'antica Grecia ai tempi dei pitagorici e

di Platone la musica era una disciplina importantissima, alla stregua della matematica e della

fisica. Anche oggi dalle pubblicità ai grandi spettacoli a teatro, dalle colonne sonore dei film

alle playlist dei nostri cellulari, la musica è fondamentale per ognuno di noi e senza di essa, la

vita non sarebbe la stessa!

Anche la nostra scuola si impegna per valorizzare al meglio la musica, come ad esempio du-

rante l'assemblea d’istituto del 20/12, nella

quale è stata data la possibilità agli studenti

di esprimere le loro doti canore e musicali.

Nella prima parte dello spettacolo alcuni

alunni (Carlo Tosoni, Marco Rocchi, Matteo

De Ambrosi, Andrea Passeri ed Emanuele La

Bella) hanno emozionato il pubblico

con speciali duetti e brani eseguiti al piano-

forte, al sassofono, alla chitarra e al violino,

dimostrando grande preparazione.

A metà mattinata il coro del Liceo Scientifi-

co, formato da alunni e insegnanti, dopo

duri mesi di prove, si è esibito riproducendo

dei brani natalizi, dando prova di grande maestria: infatti, sono stati capaci di passare da me-

lodie medievali ai più moderni brani della tradizione americana. Questo è stato possibile gra-

zie ai ragazzi che hanno accompagnato con il pianoforte e alla professionalità e agli insegna-

menti della maestra Francesca Maria Saracchini, la preparatissima direttrice di coro.

Dopo l’esibizione canora, tre band, i “Madness for dinner”, “Ades Reverse” e “The Nameless

Band”, hanno intrattenuto il pubblico alternando cover e canzoni originali. In un turbine di

ritmi più o meno martellanti, i tre gruppi hanno mostrato a pieno le loro capacità, incuranti

delle difficoltà date dal luogo in cui suonavano (si sa, le palestre scolastiche non sono rinoma-

te per la loro acustica), portando tra le

mura della scuola un soffio di adrenalina

tutta giovanile. Un’esperienza avvincente e

divertente per tutti i partecipanti, che, si

spera, possa essere ripetuta nella scuola

coinvolgendo tutti gli studenti!

La musica, in quanto arte, va coltivata ed

esercitata (ogni musicista sa che un brano

non si prepara per niente in fretta e facil-

mente) infatti per iniziativa del prof. Cec-

cotti e della preside, le aule di musica delle

scuole elementari e medie saranno aperte a

tutti coloro che vorranno suonare e provare, e perchè no, stare anche con i piccoli musicisti,

che, crescendo, potranno diventare dei grandi pianisti, sassofonisti, chitarristi, batteristi, bassi-

sti.

Veronica Cerquiglini, Davide Rossetti,

Francesco Agnello, Laura Marini, Giulia Nalli

Musica, che passione!

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PAGIN A 12 MAR ZO 2015 N UM. 3 IL PIC C O L O PR IN C IPE

Qualche estemporanea stuccatura, abbondante bianco alle pa-

reti, una bella TV da 40 pollici, sei colorati pannelli-espositori e

la magia è presto fatta; l'aula di Disegno e Storia dell'Arte del

nostro Liceo ritrova una sua identità.

E' bastato esternare un pensiero, una volontà di rinnovamento e

cambiamento per coinvolgere alcuni alunni disponibili, appas-

sionati e battaglieri. Tutti intenti a cambiare il volto di uno spa-

zio troppo anonimo ed impersonale.

Quattro pomeriggi di piacevole e “duro” lavoro hanno visto i

nostri ragazzi coinvolti in questa mini impresa tesa a rendere un

loro spazio più piacevole, attraente e coerente.

E' proprio così; anche questo è il nostro Liceo. Il senso della

“scuola oltre la scuola”, del fare “non tanto per fare”,

“dell'esserci per essere”, del “condividere per crescere”, del

“dare senza pretendere di avere”, del riconoscersi in uno spazio

che dall'oggi al domani si “sente proprio”.

E' dal “sentirlo proprio” che dovrebbe nascere il

senso di appartenenza, di rispetto e di custodia; è

dall'averlo visto trasformare che potrebbe nascere

la motivazione di un cambiamento possibile, di

una struttura scolastica a cui si tiene di più perché

si sente di aver contribuito al suo miglioramento.

E' per questo che considero il restyling dell'aula di

Disegno e Storia dell'Arte un piccolo segno, solo

un inizio, un vero e proprio Work in progress che

aiuti tutti, alunni e docenti, a vivere la scuola

come una nostra seconda casa, dove il tempo che

vi si trascorre sia piacevole e leggero, dove al su-

ono dell'ultima campanella non si “scappi”, ma si

esca con qualche

brillante idea per il

giorno successivo,

per noi e per loro; i

nostri alunni.

L'arte visiva ha una

grande forza; quella

di comunicare con

immediatezza e di

essere percepita all'i-

stante; di suscitare

emozioni e sensa-

zioni attraverso il

colore, l'equilibrio

delle forme, il se-

gno, le superfici, ed

è forse il primo strumento che ci potrebbe aiutare

a migliorare il nostro “ambiente di lavoro”.

Mi piacerebbe far scaturire una sorta di contami-

nazione, “un'epidemia vitale” fatta di idee, pro-

poste e motivazioni che inondi l'intero Liceo, che

mobiliti tutti

noi verso un

consapevole

Work in

progress per

una scuola

che diventi, pur mantenendo l'identità della sua

istituzione, estensione della nostra abitazione.

Un'utopia? Forse......; ma se l'utopia diventa vera

motivazione “costruire” e sicuramente più sempli-

ce.

Ed infine un grazie, di cuore, a tutti gli alunni e

personale ATA che si sono resi disponibili a realiz-

zare questo piccolo ma signifi-

cativo progetto, con entusiasmo

e disponibilità, senza se....e sen-

za ma.

Un ringraziamento particolare

alla Coop del centro Italia, per

averci omaggiato della TV, e ai

Prof.ri De Sanctis e Filippucci

per la loro preziosa collabora-

zione.

Prof. Federico Della Bina

Work in Progress dall’aula di Disegno

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IL PIC C O L O PR IN C IPE PAGIN A 13

Il giorno 13 dicembre ’14 si è svolta

l’attesissima festa con le famiglie,

ormai divenuta una tradizione,

in occasione della prima giorna-

ta di OPEN DAY organizzata

dalle scuole Primaria e Seconda-

ria di I grado annesse al Convit-

to nazionale di Assisi. La Prima-

ria aveva già aperto le sue

“porte” sin dalla stessa mattina,

accogliendo un numero cospi-

cuo di visitatori incuriositi ed inte-

ressati dalla ricca offerta formativa

presentata. Nel pomeriggio, dalle

ore 16, è seguita la presentazione

degli spazi e laboratori dove ven-

gono svolte anche le attività didat-

tiche della Secondaria di I grado. Il

programma della festa, invece, ha

avuto ufficialmente inizio con il

saluto del Rettore Dirigente scola-

stico prof.ssa Annalisa Boni , a par-

tire dalle ore 16,15, la quale ha ri-

volto un caloroso benvenuto a tut-

ti i presenti presso il teatro del

Convitto stesso. Per allietare il po-

meriggio, gli alunni della Prima-

ria ,vestiti con la divisa rossa, diretti

dall’insegnante Saracchini Francesca

Maria, si sono esibiti dando voce a

diversi brani cantati in italiano, spa-

gnolo e in inglese e suonando sug-

gestive melodie al flauto dolce. Di

seguito, gli alunni delle classi IV e V

hanno espresso i loro auguri di Na-

tale in inglese cantando “Christmas

Wishes”. Dai canti si è passati ad

esibizioni teatrali da parte degli

alunni della cl. IV Primaria, i quali

si sono cimentati nella drammatiz-

zazione di due semplici ma simpa-

tici racconti. Il primo centrato sul

valore dell’amicizia anche fra

“diversi”, aveva come protagonista

un gatto che odia il formaggio, ma

questo gli permette di conoscere un

topo che naturalmente lo adora.

Da ciò scaturisce un’amicizia impro-

babile tra i due animali così diversi

tra loro. (storia inventata da Giulia

Burganti cl.IV). Nel secondo, dal

titolo “Un mondo di domande”,

hanno recitato il resto degli alunni

della stessa cl. IV , chiedendosi

scherzosamente da dove venisse la

neve, come fosse fatta e concluden-

do con un inaspettato gioco finale.

E’ terminata così l’esibizione degli

alunni della Primaria, lasciando i

cuori di tutti i presenti ricolmi d’in-

dimenticabili e dolci emozioni. Il

palco del teatro è stato poi anima-

Festa con le Famiglie / Open Day 13 Dicembre 2014

to da un gruppo di alunne della

Secondaria di I grado, che si sono

esibite in una sequenza divertente

e giocosa di coreografie autopro-

dotte ed attraverso musiche e

costumi, hanno creato una calda

atmosfera natalizia. Ma non finisce

qui! Il ricco programma , dopo

una breve pausa in cui è stata of-

ferta gentilmente una gustosa me-

renda a tutti i bambini da parte di

alcune mamme, è proseguito con

una esibizione teatrale intitolata

“L’albero con le scarpe slacciate”,

a cura del Comitato dei genitori

del Convitto nazionale.(“… tre

anni fa un gruppo di genitori deci-

se, tra le altre iniziative, di orga-

nizzare una festa a scuola per le

festività natalizie, che coincidesse

anche con il periodo delle iscrizio-

ni. Obiettivo duplice: migliorare le

relazioni tra le componenti scola-

stiche stimolando i genitori ad una

maggiore partecipazione attiva a

sostegno della scuola e dei propri

figli. Al tempo stesso si dava un

messaggio all’esterno di una scuola

viva, attiva , in fermento dove

trasparisse una grande voglia di

appartenenza…..Da questi presup-

posti è nata l’idea di fare teatro,

qualcosa di nostro da regalare ai

nostri figli come un modo per di-

mostrare gratitudine per il loro

impegno scolastico, mettendosi in

gioco anche da grandi, per regala-

re un sorriso. Il teatro rende, per-

tanto, facile la formazione di un

gruppo eterogeneo che si pone un

obiettivo comune, anche in breve

tempo.Cosa che nella società di

oggi risulta sempre più difficile

saper lavorare in gruppo….” Pao-

lo Roldini). Genitori ed alcuni

convittori, pertanto, in veste di

attori, hanno messo in sce-

na una simpatica parodia

ambientata ai giorni d’og-

gi , con costumi, scenogra-

fie, musiche, trucco ed ef-

fetti speciali di vero effet-

to, che hanno divertito e

coinvolto il pubblico entu-

siasta (anche dei più piccoli).

Nell’allegra e vivace atmosfera

creatasi, la serata è proseguita con

un ricco buffet, offerto in parte

dal Convitto, in una sala mensa

affollatissima vedendo riuniti, in-

sieme al Rettore, famiglie, docenti,

personale ATA ed anche alcuni

ospiti visitatori dell’OPEN DAY. A

seguire si è svolta, come da tradi-

zione natalizia, l’immancabile

tombolata con le cartelline realiz-

zate dagli alunni della Secondaria

di I grado e curata dal Comitato

dei genitori. I premi sono stati nu-

merosi e ricchi, offerti gentilmente

dai genitori stessi.Di questa lunga

“maratona” non resta altro che un

piacevole ricordo e un doveroso

ringraziamento spetta a tutti colo-

ro che hanno contribuito alla sua

positiva realizzazione.

Ins. Patrizia Scanu

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MARZO 2015 NUM. 3 IL PICCOLO PRINCIPE

IMMAGINE DI COPERTINA

ILLUSTRAZIONE REALIZZATA DALLA STUDENTESSA MARTA MA-

CELLARI ( I I I C), ISPIRATA AI DISEGNI DI ANTOINE SAINT EXU-

PÉRY DEL NOTO LIBRO “IL PICCOLO PRINCIPE”. IN ESSA, F I -

GURA IL PROTAGONISTA

DELLA STORIA CHE TIENE IN MANO IL NOME DEL NOSTRO

GIORNALINO.

DIRETTORE RESPONSABILE

Annalisa Boni (Rettore - Dirigente Scolastico)

DOCENTE REFERENTE

Rosita Massucci

A QUESTO NUMERO HANNO PARTECIPATO

I DOCENTI

Milva Nucciarelli, Patrizia Scanu, Isabella Procacci, Federico Della Bina

GLI STUDENTI

Virgilio Nitrici, Silvia Mencarelli, Giulia Nalli, Abdellah Alliouhi, Marta Macellari,

Francesco Agnello, Giulia Dionigi, Sofia Fey, Davide Rossetti, Veronica Cerquiglini

FOTO, DISEGNI E ILLUSTRAZIONI

Prof. Federico Della Bina, Amedeo Martorelli, Andrea Tamagnini, Eleonora Ciotti,

Christian Torroni, Giulia Nalli

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