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    RELAZIONE TECNICA

    Protezione contro i fulmini

    Valutazione del rischio

    e scelta delle misure di protezione

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    SOMMARIO

    1 CONTENUTO DEL DOCUMENTO ...................................................................................................... 3

    2 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO ............................................................................................ 3

    3 INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE ........................................................ 3

    4 DATI INIZIALI ....................................................................................................................................... 3

    4.1 Densità annua di fulmini a terra .......................................................................................................... 3

    4.2 Dati relativi alla struttura .................................................................................................................... 4

    4.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne ............................................................................................... 4

    4.4 Definizione e caratteristiche delle zone ................................................................................................ 4

    5 CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE

    ELETTRICHE ESTERNE .............................................................................................................................. 5

    6 VALUTAZIONE DEI RISCHI................................................................................................................ 5

    6.1 Rischio R1: perdita di vite umane ........................................................................................................ 5

    6.1.1 Calcolo del rischio R1 ....................................................................................................................... 5

    6.1.2 Analisi del rischio R1 ........................................................................................................................ 5

    7 SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE ..................................................................................... 6

    8 CONCLUSIONI ....................................................................................................................................... 8

    9 APPENDICI ............................................................................................................................................. 8

    9.1 APPENDICE - Caratteristiche della struttura .................................................................................... 8

    9.2 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche ........................................................................... 8

    9.3 APPENDICE - Caratteristiche delle zone ........................................................................................... 8

    9.4 APPENDICE - Frequenza di danno .................................................................................................. 10

    9.5 APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi .............................................. 10

    9.6 APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta .......................................... 10

    9.7 APPENDICE - Dimensionamento SPD ............................................................................................. 11

    9.7.1 Scelta delle protezioni ..................................................................................................................... 12

    9.7.2 Sezione di collegamento degli SPD ................................................................................................. 14

    9.7.3 Descrizione SPD.............................................................................................................................. 15

    10 ALLEGATO - DISEGNO DELLA STRUTTURA ........................................................................... 18

    11 ALLEGATO - AREA DI RACCOLTA PER FULMINAZIONE DIRETTA AD ............................ 19

    12 ALLEGATO - AREA DI RACCOLTA PER FULMINAZIONE INDIRETTA AM ....................... 20

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    CONTENUTO DEL DOCUMENTO

    Questo documento contiene:

    - la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine;

    - la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie.

    1 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO

    Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme:

    - CEI EN 62305-1

    "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi generali"

    Febbraio 2013;

    - CEI EN 62305-2

    "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio"

    Febbraio 2013;

    - CEI EN 62305-3

    "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone"

    Febbraio 2013;

    - CEI EN 62305-4

    "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture"

    Febbraio 2013;

    - CEI 81-29

    "Linee guida per l'applicazione delle norme CEI EN 62305"

    Febbraio 2014.

    2 INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE

    L'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da

    utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta.

    La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre

    costruzioni.

    Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.2 della norma CEI EN 62305-2, le dimensioni e le caratteristiche della struttura da

    considerare sono quelle dell'edificio stesso.

    3 DATI INIZIALI

    3.1 Densità annua di fulmini a terra

    Come rilevabile dalla ex-norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per chilometro quadrato nel

    comune di MONTORIO NEI FRENTANI in cui è ubicata la struttura vale:

    Nt = 2,5 fulmini/km² anno

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    3.2 Dati relativi alla struttura

    La pianta della struttura è riportata nel disegno (Allegato Disegno della struttura).

    La destinazione d'uso prevalente della struttura è: ospedaliero

    In relazione anche alla sua destinazione d’uso, la struttura può essere soggetta a:

    - perdita di vite umane

    - perdita economica

    In accordo con la norma CEI EN 62305-2 per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto

    essere calcolato:

    - rischio R1;

    Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell’adozione delle misure di protezione,

    non sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente.

    L’edificio ha copertura metallica e struttura portante metallica o in cemento armato con ferri d’armatura continui.

    3.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne

    La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche:

    - Linea di energia: ENERGIA

    - Linea di segnale: TELECOM

    Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle linee elettriche.

    3.4 Definizione e caratteristiche delle zone

    Tenuto conto di:

    - compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare;

    - eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP (impulso

    elettromagnetico);

    - i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale

    presenza di persone;

    - le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione

    esistenti;

    sono state definite le seguenti zone:

    Z1: INTERNA

    Z2: ESTERNA

    Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono

    riportate nell'Appendice Caratteristiche delle Zone.

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    4 CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE

    L'area di raccolta AD dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato

    nella norma CEI EN 62305-2, art. A.2, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta AD).

    L'area di raccolta AM dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per

    sovratensioni indotte, è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella norma CEI EN 62305-2, art.

    A.3, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta AM).

    Le aree di raccolta AL e AI di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato

    nella norma CEI EN 62305-2, art. A.4 e A.5.

    I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all’anno (N) sono riportati nell'Appendice

    Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi.

    I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate

    nell'Appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta.

    5 VALUTAZIONE DEI RISCHI

    5.1 Rischio R1: perdita di vite umane

    5.1.1 Calcolo del rischio R1

    I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati.

    Z1: INTERNA

    RA: 2,45E-08

    RB: 1,23E-07

    RC: 2,45E-07

    RM: 8,54E-07

    RU(ENERGIA INTERNO): 3,08E-08

    RV(ENERGIA INTERNO): 1,54E-07

    RW(ENERGIA INTERNO): 3,08E-07

    RZ(ENERGIA INTERNO): 9,23E-06

    RU(FONIA E DATI): 1,71E-07

    RV(FONIA E DATI): 8,55E-07

    RW(FONIA E DATI): 1,71E-06

    RZ(FONIA E DATI): 8,55E-05

    Totale: 9,92E-05

    Z2: ESTERNA

    RA: 2,45E-09

    Totale: 2,45E-09

    Valore totale del rischio R1 per la struttura: 9,92E-05

    5.1.2 Analisi del rischio R1

    Il rischio complessivo R1 = 9,92E-05 è maggiore di quello tollerato RT = 1E-05, occorre adottare idonee misure di protezione per ridurlo. La composizione delle componenti che concorrono a formare il rischio R1, espressi in percentuale del valore di R1

    per la struttura, è di seguito indicata.

    Z1 - INTERNA

    RD = 0,3957 %

    RI = 99,6018 %

    Totale = 99,9975 %

    RS = 0,2281 %

    RF = 1,1406 %

    RO = 98,6288 %

    Totale = 99,9975 %

    Z2 - ESTERNA

    RD = 0,0025 %

    RI = 0 %

    Totale = 0,0025 %

    RS = 0,0025 %

    RF = 0 %

    RO = 0 %

    Totale = 0,0025 %

  • 6

    dove:

    - RD = RA + RB + RC

    - RI = RM + RU + RV+ RW + RZ

    - RS = RA + RU

    - RF = RB + RV

    - RO = RM + RC + RW + RZ

    essendo:

    - RD il rischio dovuto alla fulminazione diretta della struttura

    - RI il rischio dovuto alla fulminazione indiretta della struttura

    - RS il rischio connesso alla perdita di esseri viventi

    - RF il rischio connesso al danno fisico

    - RO il rischio connesso all’avaria degli impianti interni.

    I dati sopra indicati, evidenziano che il rischio R1 per la struttura si verifica essenzialmente nelle seguenti zone:

    Z1 - INTERNA (99,9975 %)

    - in gran parte per avaria degli impianti interni

    - a causa principalmente della fulminazione indiretta della struttura

    - il contributo principale al valore del rischio R1 nella zona è dato dalle seguenti

    componenti di rischio:

    RZ (FONIA E DATI) = 86,1817 %

    Avaria degli impianti interni per fulminazione indiretta della linea

    6 SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE

    Per ridurre il rischio R1 a valori non superiori a quello tollerabile RT = 1E-05, è necessario agire sulle seguenti

    componenti:

    - RZ nelle zone:

    Z1 - INTERNA

    adottando una o più delle possibili misure di protezione seguenti:

    - per la componente Z:

    1) Sistema di SPD

    2) Interfaccia isolante

    3) Aumento tensione di tenuta apparecchiature

    Tenuto conto della fattibilità tecnica, in relazione anche ai vincoli da rispettare, per la protezione della struttura in

    esame sono state scelte le misure di protezione seguenti:

    - nella zona Z1 - INTERNA:

    Impianto interno: ENERGIA INTERNO

    - Sistema di SPD - livello: I

    Impianto interno: FONIA E DATI

    - Sistema di SPD - livello: I

    - Sulla Linea L1 - ENERGIA:

    - SPD arrivo linea - livello: I

    - Sulla Linea L2 - TELECOM:

    - SPD arrivo linea - livello: I

    E’ stata effettuata l'analisi relativa al rischio R4 in conformità alla presente norma.

  • 7

    L’adozione di queste misure di protezione modifica i parametri e le componenti di rischio.

    I valori dei parametri per la struttura protetta sono di seguito indicati.

    Zona Z1: INTERNA

    PA = 1,00E+00

    PB = 1,0

    PC (ENERGIA INTERNO) = 1,00E-02

    PC (FONIA E DATI) = 1,00E-02

    PC = 1,99E-02

    PM (ENERGIA INTERNO) = 6,40E-05

    PM (FONIA E DATI) = 1,78E-04

    PM = 2,42E-04

    PU (ENERGIA INTERNO) = 1,00E-02

    PV (ENERGIA INTERNO) = 1,00E-02

    PW (ENERGIA INTERNO) = 1,00E-02

    PZ (ENERGIA INTERNO) = 3,00E-03

    PU (FONIA E DATI) = 1,00E-02

    PV (FONIA E DATI) = 1,00E-02

    PW (FONIA E DATI) = 1,00E-02

    PZ (FONIA E DATI) = 5,00E-03

    rt = 0,001

    rp = 1

    rf = 0,001

    h = 5

    Zona Z2: ESTERNA

    PA = 1,00E+00

    PB = 1,0

    PC = 0,00E+00

    PM = 0,00E+00

    rt = 0,0001

    rp = 1

    rf = 0

    h = 1

    Rischio R1: perdita di vite umane

    I valori delle componenti di rischio per la struttura protetta sono di seguito indicati.

    Z1: INTERNA

    RA: 2,45E-08

    RB: 1,23E-07

    RC: 4,88E-09

    RM: 8,58E-09

    RU(ENERGIA INTERNO): 3,08E-10

    RV(ENERGIA INTERNO): 1,54E-09

    RW(ENERGIA INTERNO): 3,08E-09

    RZ(ENERGIA INTERNO): 9,23E-08

    RU(FONIA E DATI): 1,71E-09

    RV(FONIA E DATI): 8,55E-09

    RW(FONIA E DATI): 1,71E-08

    RZ(FONIA E DATI): 8,55E-07

    Totale: 1,14E-06

    Z2: ESTERNA

    RA: 2,45E-09

    Totale: 2,45E-09

    Valore totale del rischio R1 per la struttura: 1,14E-06

    Per la scelta degli SPD vedere l'Appendice Dimensionamento SPD.

  • 8

    7 CONCLUSIONI

    A seguito dell'adozione delle misure di protezione vale quanto segue. Rischi che non superano il valore tollerabile: R1

    SECONDO LA NORMA CEI EN 62305-2 LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE

    FULMINAZIONI.

    8 APPENDICI

    8.1 APPENDICE - Caratteristiche della struttura

    Dimensioni: vedi disegno

    Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (CD = 0,5)

    Schermo esterno alla struttura: assente

    Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 2,5

    8.2 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche

    Caratteristiche della linea: ENERGIA

    La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso

    Tipo di linea: energia - aerea

    Lunghezza (m) L = 180

    Coefficiente ambientale (CE): suburbano

    Caratteristiche della linea: TELECOM

    La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso

    Tipo di linea: segnale - aerea

    Lunghezza (m) L = 1000

    Coefficiente ambientale (CE): suburbano

    8.3 APPENDICE - Caratteristiche delle zone

    Caratteristiche della zona: INTERNA

    Tipo di zona: interna

    Tipo di pavimentazione: ceramica (rt = 0,001)

    Rischio di incendio: ridotto (rf = 0,001)

    Pericoli particolari: medio rischio di panico (h = 5)

    Protezioni antincendio: nessuna (rp = 1)

    Schermatura di zona: assente

    Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna

    Impianto interno: ENERGIA INTERNO

    Alimentato dalla linea ENERGIA

    Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2)

    Tensione di tenuta: 2,5 kV

    Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1)

    Impianto interno: FONIA E DATI

    Alimentato dalla linea TELECOM

    Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2)

    Tensione di tenuta: 1,5 kV

    Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1)

    Valori medi delle perdite per la zona: INTERNA

    Rischio 1

    Numero di persone nella zona: 50

    Numero totale di persone nella struttura: 50

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    Tempo per il quale le persone sono presenti nella zona (ore all'anno): 3000

    Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) LA = LU = 3,42E-06

    Perdita per avaria di impianti interni (relativa a R1) LC = LM = LW = LZ = 3,42E-05

    Perdita per danno fisico (relativa a R1) LB = LV = 1,71E-05

    Rischio 4 perdite economiche.

    I valori di seguito riportati sono quelli

    proposti dalla norma CEI EN 62305-2

    e servono esclusivamente per il calcolo

    del rischio R4 (perdite economiche) in

    quanto non è stato espressamente

    richiesto la rinuncia, dell’analisi del rischio

    contro le perdita economiche.

    Quindi, secondo la Legge 186/68 che

    individua nelle norme CEI la regola

    dell’arte è stata condotta anche questa

    verifica.

    Valore dei muri (€): 510.048

    Valore del contenuto (€): 59.616

    Valore degli impianti interni inclusa

    l'attività (€): 92.736

    Valore totale della struttura (€): 662.400

    Perdita per avaria di impianti interni (relativa a R4) LC = LM = LW = LZ = 1,40E-03

    Perdita per danno fisico (relativa a R4) LB = LV = 5,00E-04

    Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: INTERNA

    Rischio 1: Ra Rb Rc Rm Ru Rv Rw Rz

    Rischio 4: Rb Rc Rm Rv Rw Rz

    Caratteristiche della zona: ESTERNA

    Tipo di zona: esterna

    Tipo di suolo: ghiaia (rt = 0,0001)

    Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna

    Valori medi delle perdite per la zona: ESTERNA

    Numero di persone nella zona: 50

    Numero totale di persone nella struttura: 50

    Tempo per il quale le persone sono presenti nella struttura (ore all'anno): 3000

    Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) LA = 3,42E-07

  • 10

    Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: ESTERNA

    Rischio 1: Ra

    8.4 APPENDICE - Frequenza di danno

    Frequenza di danno tollerabile FT = 0,10

    Non è stata considerata la perdita di animali

    Applicazione del coefficiente rf alla probabilità di danno PEB e PB: no

    Applicazione del coefficiente rt alla probabilità di danno PTA e PTU: no

    FS1: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulla struttura

    FS2: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alla struttura

    FS3: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulle linee entranti nella struttura

    FS4: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alle linee entranti nella struttura

    Zona

    Z1: INTERNA

    FS1: 7,18E-03

    FS2: 2,51E-04

    FS3: 1,17E-03

    FS4: 2,77E-02

    Totale: 3,63E-02

    Z2: ESTERNA

    FS1: 7,18E-03

    FS2: 0,00E+00

    FS3: 0,00E+00

    FS4: 0,00E+00

    Totale: 7,18E-03

    8.5 APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi

    Struttura

    Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura AD = 5,74E-03 km²

    Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura AM = 4,15E-01 km²

    Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura ND = 7,18E-03

    Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura NM = 1,04E+00

    Linee elettriche

    Area di raccolta per fulminazione diretta (AL) e indiretta (AI) delle linee:

    ENERGIA

    AL = 0,007200 km²

    AI = 0,720000 km²

    TELECOM

    AL = 0,040000 km²

    AI = 4,000000 km²

    Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (NL) e indiretta (NI) delle linee:

    ENERGIA

    NL = 0,009000

    NI = 0,900000

    TELECOM

    NL = 0,050000

    NI = 5,000000

    8.6 APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta

    Zona Z1: INTERNA

    PA = 1,00E+00

    PB = 1,0

    PC (ENERGIA INTERNO) = 1,00E+00

    PC (FONIA E DATI) = 1,00E+00

    PC = 1,00E+00

    PM (ENERGIA INTERNO) = 6,40E-03

    Zona Z2: ESTERNA

    PA = 1,00E+00

    PB = 1,0

    PC = 0,00E+00

    PM = 0,00E+00

  • 11

    PM (FONIA E DATI) = 1,78E-02

    PM = 2,41E-02

    PU (ENERGIA INTERNO) = 1,00E+00

    PV (ENERGIA INTERNO) = 1,00E+00

    PW (ENERGIA INTERNO) = 1,00E+00

    PZ (ENERGIA INTERNO) = 3,00E-01

    PU (FONIA E DATI) = 1,00E+00

    PV (FONIA E DATI) = 1,00E+00

    PW (FONIA E DATI) = 1,00E+00

    PZ (FONIA E DATI) = 5,00E-01

    8.7 APPENDICE - Dimensionamento SPD

    LINEA L1 - ENERGIA

    Dati generali L'impianto elettrico considerato è un sistema TT.

    La linea di alimentazione che alimenta il quadro generale è trifase con neutro e la tensione nominale del sistema

    verso terra è 230 V.

    Non sono state prese in considerazione le sovratensioni per fulminazione diretta della struttura e per fulmini a terra

    in prossimità della struttura.

    Nel caso in esame è stato assunto un coefficiente di sicurezza b = 1.

    Struttura dell'impianto Le caratteristiche principali dell'impianto sono le seguenti.

    QE0

    Corrente di cortocircuito : 10 kA

    Corrente di guasto a terra : 0,05 kA

    Il QE0 alimenta i seguenti quadri :

    QE1

    - Distanza : 10 m

    - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)

    - Tipo di alimentazione : trifase con neutro

    Il QE0 alimenta direttamente (senza quadri intermedi) alcuni circuiti.

    Poiché i circuiti hanno la stessa tensione di tenuta (2500 V), ai fini della scelta delle protezioni è stato considerato

    il circuito avente le caratteristiche peggiori :

    Circuito terminale n° 1

    - Distanza dal QE0 : 20 m

    - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)

    - Tipo di linea : fase - neutro

    QE1 Il QE1 alimenta i seguenti quadri :

    QEFT - distanza : 5 m

    - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)

    - Tipo di alimentazione : trifase con neutro

    QE2 - distanza : 20 m

  • 12

    - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)

    - Tipo di alimentazione : trifase con neutro

    Il QE1 alimenta direttamente (senza quadri intermedi) alcuni circuiti.

    Poiché i circuiti hanno la stessa tensione di tenuta (2500 V), ai fini della scelta delle protezioni è stato considerato

    il circuito avente le caratteristiche peggiori :

    Circuito terminale n° 1

    - Distanza dal QE1 : 30 m

    - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)

    - Tipo di linea : fase - neutro

    QEFT Il QEFT alimenta direttamente (senza quadri intermedi) alcuni circuiti.

    Poiché i circuiti hanno la stessa tensione di tenuta (2500 V), ai fini della scelta delle protezioni è stato considerato

    il circuito avente le caratteristiche peggiori :

    Circuito terminale n° 1

    - Distanza dal QEFT : 10 m

    - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)

    - Tipo di linea : trifase con neutro

    QE2 Il QE2 alimenta direttamente (senza quadri intermedi) alcuni circuiti.

    Poiché i circuiti hanno la stessa tensione di tenuta (2500 V), ai fini della scelta delle protezioni è stato considerato

    il circuito avente le caratteristiche peggiori :

    Circuito terminale n° 1

    - Distanza dal QE2 : 30 m

    - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)

    - Tipo di linea : fase - neutro

    8.7.1 Scelta delle protezioni

    Le protezioni installate sull'impianto sono:

  • 13

  • 14

    8.7.2 Sezione di collegamento degli SPD

    La sezione minima dei conduttori di collegamento degli SPD è:

    • Classe I : 16 mm2

    • Classe II : 6 mm2

    • Classe III : 1,5 mm2

    Per gli SPD di classe I non soggetti a scaricare una parte significativa della corrente di fulmine è sufficiente la

    sezione di 6 mm2.

  • 15

    8.7.3 DESCRIZIONE SPD

    Limitatore di sovratensione per la protezione di circuiti in corrente alternata, in occasione di scariche dirette ed

    indirette, da installarsi all’origine dell’impianto BT , nell’avanquadro a monte del differenziale generale. Sistema

    di SPD tipo CON.TRADE NFC No FollowCurrent® con funzionamento a limitazione, così costituito:

    • N. 3 SPD con funzionamento a limitazione tipo L25/100 230 t cod. 215 000 per l’istallazione tra Fase e Neutro, ciascuno aventi le seguenti caratteristiche :

    - Tensione massima continuativa Uc: 335 V c.a.

    - Classe di prova sec .IEC 61643-1+A1: I e II

    - Corrente ad impulso Iimp.: 25 kA (10/350µs)

    - Corrente nominale di scarica In: 35 kA (8/20 µs)

    - Corrente max. di scarica: 100 kA (8/20 µs)

    - Corrente di corto circuito con max. fusibile di prot. (L) Icc.: 50 kAeff

    - Impedisce la circolazione della corrente susseguente di reteNFC No FollowCurrent®

    - Fusibile di prot. max. (L): 250 AgG

    - Fusibile di prot. max. (L-L), con riduzione di Iimp e Imax: 125 AgG

    - Livello di protezione Up: ≤ 1,5 kV

    - Tempo di risposta: ≤ 25 ns

    - Segnalazione ottica locale e contatto in scambio per l’indicazione remota dell’eventuale guasto dell’SPD.

    • N. 1 SPD con funzionamento a innesco tipo I 100 cod. 208200 per l’istallazione tra Neutro e Terra, associato a L 25/100, avente le seguenti caratteristiche :

    - Tensione massima continuativa Uc: 255 V c.a.

    - Classe di prova sec .IEC 61643-1+A1: I

    - Corrente ad impulso Iimp.: 100 kA (10/350µs)

    - Corrente nominale di scarica In: 75 kA (8/20 µs)

    - Livello di protezione Up: ≤ 1,5 kV

    - Tempo di risposta: ≤ 100 ns

    • N. 1 Connettore a pettine tipo CP 7 cod. 249 597 per il collegamento dei 4SPD avente le seguenti caratteristiche :

    - Materiale: rame 16 mm² con protezione esterna in fusione di PVC

    Cod. riepilogativo (n. 3 cod. 215 000 +n. 1 cod. 208 200 + n. 1 cod. 249 597)

  • 16

    Limitatore di sovratensione per la protezione di circuiti in corrente alternata, in occasione di scariche dirette ed

    indirette, da installarsi nel Quadro Generale e nei Sotto Quadri dell’impianto BT a valle del differenziale generale.

    Sistema di SPD tipo CON.TRADE NFC No FollowCurrent® con funzionamento a limitazione, così costituito:

    • N. 4 SPD con funzionamento a limitazione tipo L10/400 230 t cod. 214 000 per l’istallazione tra i conduttori attivi e Terra, ciascuno aventi le seguenti caratteristiche :

    - Tensione massima continuativa Uc: 335 V c.a.

    - Classe di prova sec .IEC 61643-1+A1: I e II

    - Corrente ad impulso Iimp.: 12,5 kA (10/350µs)

    - Corrente nominale di scarica In: 40 kA (8/20 µs)

    - Corrente max. di scarica: 60 kA (8/20 µs)

    - Corrente di corto circuito con max. fusibile di prot. (L) Icc.: 100 kAeff

    - Impedisce la circolazione della corrente susseguente di reteNFC No FollowCurrent®

    - Fusibile di prot. max. (L): 160 AgG

    - Fusibile di prot. di uso consigliato, con riduzione di Imax: 125 AgG

    - Livello di protezione Up: ≤ 1,5 kV

    - Tempo di risposta: ≤ 25 ns

    - Segnalazione ottica locale e contatto in scambio per l’indicazione remota dell’eventuale guasto dell’SPD.

    • N. 1 Connettore a pettine tipo CP 4 cod. 249 594 per il collegamento dei 4 SP avente le seguenti caratteristiche :

    - Materiale: rame 16 mm² con protezione esterna in fusione di PVC

    Cod. riepilogativo (n. 4 cod. 214 000 +n. 1 cod. 249 594)

  • 17

    Limitatore di sovratensione per la protezione di circuiti trasmissione fonia/dati , in occasione di scariche indirette,

    , così costituito:

    • N. 1 SPD S ADSL - -ISDN cod. 500003, avente le seguenti caratteristiche : - Tensione massima continuativa Uc: 170 V c.c.

    - Classe di prova sec .IEC 61643-21: II

    - Corrente nominale di scarica complessiva In(8/20 µs): 5kA(PIN 4+PIN 5/PE)

    - Corrente nominale di scarica per filo In(8/20 µs): 2,5 kA (PIN 4+PIN 5/PE)

    - Livello di protezione Up: ≤ 1000 V (PIN 4 o PIN 5/PE)

    ≤ 500 V (PIN 4/5)

    - Tempo di risposta: ≤100 ns (PIN 4 o PIN 5/PE)

    ≤ 1 ns (PIN 4/5)

    - Induttanza Longitudinale : 50 µH

    - Induttanza in trasmissione : 0,5 µH

    - Resistenza Longitudinale / filo R: 0,3 Ώ

    - Frequenza di trasmissione Massima > 25 MHz

  • 18

    9 Allegato - Disegno della struttura

  • 19

    10 Allegato - Area di raccolta per fulminazione diretta AD

    Area di raccolta AD (km²) = 5,74E-03

  • 20

    11 Allegato - Area di raccolta per fulminazione indiretta AM

    Area di raccolta AM (km²) = 4,15E-01