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RELAZIONE 2018 TORINO Presidente Elisabetta Lanfredini

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RELAZIONE 2018 TORINO

Presidente

Elisabetta Lanfredini

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Chi siamo

I GVV sono una associazione di laici cattolici che intendono vivere la solidarietà e la carità cristiana secondo il Vangelo.

Sono il ramo italiano della AIC Associazione Internazionale di Carità fondata da San Vincenzo de Paoli nel 1617 e presente in 53 paesi del mondo con circa 250.000 volontari. L’AIC ha sede a Lovanio (Belgio) e fa parte dei più importanti organismi internazionali: ONU, Consiglio d’Europa, Centri Cattolici Internazionali.

In Piemonte è presente dal 1655 con il primo gruppo a Pianezza; a Torino opera dal 1836.

Guidati dal carisma vincenziano i GVV agiscono per la promozione umana e sociale delle persone più svantaggiate: lottano contro ogni forma di povertà culturale, materiale e morale senza alcuna discriminazione politica o religiosa. Cercano di instaurare con ogni persona in stato di bisogno una relazione per coinvolgerla in un percorso finalizzato al riscatto personale e all’autopromozione.

Sede ed impegni

La sede centrale in via Saccarelli 2 è la sede legale ed operativa dell’associazione, dove si riuniscono i Consigli Regionale, Provinciale, Cittadino e la Commissione Tecnica per la consulenza, la promozione e l’organizzazione di corsi di formazione e per favorire l’avvio di nuove attività.

Nella sede operano la segreteria e la portineria con l’impegno a tempo pieno di quattro dipendenti, otto volontari e con la stabile e costante presenza delle Figlie della Carità

Contesto sociale

A Torino, così come si legge nel “Rapporto Giorgio Rota” del Centro Einaudi, si registra un aumento sia delle fasce benestanti della popolazione sia di chi vive in povertà. La crisi ha rafforzato le distanze tra zone delle città. L’asse di c.so Regina Margherita rappresenta una sorta ideale di confine tra zone centrali, maggiormente benestanti, e le aree più povere; al tempo stesso si nota però la presenza di zone a basso reddito anche nei quartieri San Paolo e San Salvario.

Torino è una delle città con meno giovani ma con un tasso di disoccupazione giovanile tra i più alti d’Europa. I quartieri più colpiti da questo fenomeno sono quelli a Nord, in particolare nel triangolo compreso tra Vallette, Aurora, Falchera ma anche in parte del centro e nella zona sud al confine fra Mirafiori, Nichelino e Moncalieri.

La disoccupazione è dovuta al ridimensionamento del tessuto delle imprese torinesi che ha riguardato soprattutto la manifattura, l’agricoltura e recentemente il commercio e l’edilizia.

I casi di sfratto sono in notevole aumento fin dal 2014. Gli sfratti rappresentano solo una delle facce del problema casa; vi sono famiglie che sono riuscite a mantenere l’abitazione ma a prezzo di grandi difficoltà nel pagare il canone d’affitto e spesso hanno dovuto inoltrare

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domanda per accedere al fondo per il sostegno alla locazione. Grandi difficoltà sussistono anche nel pagamento delle utenze.

Un altro aspetto legato alla situazione sociale è lo stato di salute; spesso influenzato dalla posizione lavorativa e dal reddito. Molte sono le famiglie che riscontrano difficoltà nel sostenere spese mediche e rinunciano spesso a curarsi.

Tutte queste problematiche sono comuni sia a famiglie italiane che immigrate.

Un problema ancor più complesso e di difficile soluzione è quello degli immigrati non regolari o in attesa di regolarizzazione a cui si aggiungono i minori soli non accompagnati e le donne vittime della tratta provenienti specialmente dal continente africano.

Gruppi e Organizzazione

I GVV cercano di rispondere alle richieste di aiuto diversificando le attività per intervenire in modo mirato.

In Torino sono presenti:

- 31 Gruppi legati al territorio delle Parrocchie e principalmente concentrati nel centro cittadino, mentre sono meno presenti nelle zone Nord Ovest della Città.

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- 18 Gruppi Opere Speciali che lavorano in dimensione cittadina con finalità ben definite sono:

Centro di Accoglienza San Vincenzo con 7 servizi:

- Centro ascolto - Pronto intervento, accoglienza, progetti per vittime di tratta e violenza. - Coordinamento Madre-Bambino, nato nel 1989, tra strutture pubbliche e private

che ospitano o si occupano del problema, con protocollo d’Intesa con Comune, Regione e Tribunale dei Minori. Da questo è nato nel 2009 il Call Center per pronto intervento su problemi riguardanti donne sole con minori a rischio.

- Il Germoglio – Accoglienza temporanea per mamme e bambini o minori vittime della tratta

- Costruire Insieme – gestione di 11 alloggi ATC con nuclei famigliari inseriti dai Servizi Sociali e Emergenza Abitativa.

- Redazione “Dove, Come, Quando” – Guida di Torino ai servizi cittadini - CoSIS per sostegno progetti GVV in Somalia Nuova Aurora con 3 Gruppi e 2 Imprese sociali

- Centro ascolto - Pronto intervento, accoglienza, progetti per vittime di tratta e violenza. - Mensa festiva per adulti in difficoltà con distribuzione di 200/250 pasti - Gruppo Giovani per formazione e servizi - Accoglienza comunitaria per adolescenti stranieri non accompagnati, per tutela e

integrazione - “Minori e Futuro” Impresa Sociale, per la gestione dell’Asilo Nido San Donato e

della Scuola dell’Infanzia Nostra Signora della Salute.

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Via Libera – Struttura di accoglienza di Madre-Bambino o giovani a rischio, in alloggi di semi-autonomia

NES - Nessuno è straniero - Centro polivalente all’interno di un complesso ATC, per supporto a donne e ai loro figli con una serie di attività scolastiche, sportive e educative, di laboratori, di ricerca e avviamento al lavoro, di integrazione.

Servizi Vincenziani per Senza Dimora – assistenza non solo a persone senza dimora, ma anche famiglie, persone malate e carcerate.

Senza Confini – In collaborazione con il Centro Ascolto, segue i casi segnalati in Torino dove non sono presenti i gruppi parrocchiali o casi particolarmente complessi. Alcuni volontari del gruppo svolgono assistenza a persone detenute e ai loro famigliari con visite periodiche e rapporti epistolari e seguono anche persone agli arresti domiciliari.

Giacomo 5 - Gruppo piccolo ma che dà un grande supporto in diversi modi agli altri servizi, soprattutto ha ideato e continua, con la Associazione “Lavoro anch’io”, a dare lavoro a 5 donne con gravi difficoltà. Tutte le spese vengono sostenute attraverso piccole offerte e il ricavo della vendita dell’olio di un produttore ligure. La Lavoro Anch’io ha una duplice ricaduta positiva perché con il lavoro restituisce la dignità a persone che difficilmente reggerebbero una normale assunzione, dà sollievo a anziani, soli con basso reddito, che non potrebbero permettersi la colf e a servizi assistenziali che non potrebbero stipendiare una colf.

Centro Polivalente Nostra Signora della Salute – E’ l’opera che nel 2018 ha richiesto maggior impegno di persone e di mezzi finanziari. Oltre la Scuola Materna si è aperta l’Accoglienza Madre Bambino Nigeriane, in affidamento alla famiglia di una Mediatrice culturale e con la gestione amministrativa di SOS.

Il GVV Nostra Signora della Salute Parrocchiale ha allargato e rinnovato i suoi spazi. Il nuovo gruppo “Il Ponte”, oltre all’attività per gli anziani ha iniziato un sostegno scolastico personalizzato per minori di famiglie assistite e ha in cantiere una serie di laboratori rivolti a minori e ai genitori. Tutto si sta realizzando attraverso la dedizione e la professionalità dei volontari e le offerte di amici.

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Operatori

Si conferma la tendenza, in atto dal 2016, di calo dei volontari e dei collaboratori nonostante l’ingresso di 33 nuovi volontari.

Nei Gruppi parrocchiali è difficile il ricambio generazionale. I volontari per la maggior parte sono impegnati nell’associazione da molti anni e l’età media è alta; diminuiscono i nuovi ingressi e mancano le forze per sostenere tutti gli impegni e tutte le attività. I nuovi volontari sentono il bisogno di fare qualcosa che presenti un risultato tangibile. Pochi si sentono di affrontare, almeno nella fase iniziale, il senso di frustrazione che comporta il confrontarsi con situazioni per le quali è difficile trovare soluzioni e che si trascinano nel tempo. L’ingresso di nuovi volontari ha sempre dato nuovi stimoli.

I Gruppi sono consapevoli dei propri limiti e delle difficoltà da superare. Nonostante ciò si attivano al meglio lavorando con altri gruppi caritativi presenti nelle Parrocchie, creando un clima di partecipazione e condivisione. Buoni sono anche i rapporti dei gruppi con i Servizi sociali, le Circoscrizioni e le altre Associazioni. Pochi gruppi rimangono chiusi in sé stessi e cercano di risolvere i problemi solo con le proprie forze.

Nel corso dell’anno i Gruppi San Luca e San Remigio si sono uniti così come i Gruppi Gran Madre di Dio e Madonna del Rosario mentre i gruppi di Santa Caterina da Siena e San Gaetano hanno chiuso per la mancanza di volontari. Il Gruppo di San Secondo è confluito nel Gruppo speciale “Senza Confini”.

Per affrontare meglio tali criticità i Gruppi Parrocchiali si sono suddivisi in sette Raggruppamenti Territoriali che vanno a coprire buona parte del territorio cittadino. Per ciascun gruppo territoriale è stato individuato un volontario come coordinatore. Questo

VOLONTARI 628

COLLABORATORI184

DIPENDENTI 17FIGLIE DELLA CARITA' 10

MISSIONARI 1

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permetterà ai gruppi di fare un buon lavoro in rete e sfruttare maggiormente le potenzialità di ciascuno.

Nei gruppi delle Opere Speciali è maggiore il numero dei nuovi volontari; questo è dovuto ad un impegno più specifico e determinato nel tempo che rende più facile alle persone assolvere i propri compiti conciliando le attività di volontariato con il lavoro e gli impegni familiari.

Impegno dei volontari

Le ore di servizio svolte sono state 233.032, sono in leggero calo rispetto all’anno precedente, causa la diminuzione dei volontari.

Le ore dedicate alla raccolta fondi e alla promozione del volontariato sono notevolmente aumentate mentre sono diminuite le ore dedicate alla formazione e al sostegno domiciliare.

Nelle Case d’Accoglienza i volontari si distribuiscono i compiti assicurando turni per l’assistenza ed il sostegno. Nelle strutture dove necessita una presenza continua non sempre i volontari riescono a coprire i turni notturni o festivi . In questo caso si ricorre all’aiuto di persone di massima fiducia, in genere studenti universitari, che prestano la loro opera in cambio dell’ospitalità.

Le attività svolte dai Gruppi parrocchiali sono finalizzate a rispondere ad una varietà di esigenze: assistenza alle famiglie, interventi per i minori, interventi per gli anziani, aiuti per casa, ricerca lavoro e supporto ai bisogni sanitari.

17.611 21.98013.916

32.374

147.151formazione

sostegno domiciliare

organizzazione, segreteria, rapporti con enti pubblici

raccolta fondi - promozione volontariato

servizi specifici

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L’impegno specifico del volontariato vincenziano, espressione della sua identità, è il sostegno domiciliare che permette una conoscenza approfondita delle vere necessità delle persone, aiuta a creare un rapporto empatico che va oltre al solo aiuto materiale e permette di intervenire per prevenire basandosi sulla conoscenza diretta delle situazioni più difficili. Il nostro agire mantiene e sviluppa una relazione personale, dà centralità all’ascolto, aiuta le persone a ritrovare fiducia e dignità, a volte persa con la perdita del lavoro.

Rimangono però sempre interventi assistenziali passivi per tamponare situazioni di disagio non risolvibili. Ciò capita specialmente per anziani, ammalati e disabili.

Persone seguite con il sostegno domiciliare

Con il sostegno domiciliare sono state seguite 1.141 famiglie, 5.362 persone, 1.538 minori.

Per quanto riguarda gli anziani che vivono in famiglia si evidenzia, rispetto al 2017, un leggero aumento di stranieri e un calo di italiani. Le persone sole adulte immigrate sono fortemente aumentate così come le persone anziane sole, sia italiane che straniere.

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147 38299

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ITALIANIIMMIGRATI

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Motivazione intervento sostegno domiciliare

Le situazioni seguite, secondo la tipologia di richieste, evidenziano come la maggior parte dei problemi sia legata alla mancanza di lavoro, in aumento rispetto al 2017, come i problemi abitativi. Salgono le richieste d’aiuto da parte di anziani soli e persone per crisi familiari. Rimangono più o meno stabili le altre motivazioni.

La maggior parte delle richieste d’aiuto sono legate alla mancanza di reddito. Il lavoro è indispensabile per dare alle persone la dignità, l’indipendenza economica e la possibilità di un inserimento sociale. L’aiuto alla ricerca di un lavoro è quindi la prima richiesta, ma è anche la più difficile da soddisfare, di conseguenza si interviene a tamponare le difficoltà, ad evitare gli sfratti, a trovare casa a chi non ce l’ha, a pagare bollette insolute, a comperare medicinali non mutuabili e a pagare ticket sanitari.

Lo sforzo di tutti i gruppi, parrocchiali e speciali, è stato principalmente indirizzato verso i minori aiutandoli ad integrarsi con sostegno scolastico e con attività ludico/ricreative. Si è intervenuti a pagare le mense, il materiale scolastico e le attività integrative. Nel periodo estivo il Centro Cittadino ha aiutato i gruppi a pagare le rette di “Estate ragazzi” e campi estivi per i figli nei nuclei familiari più fragili, sostenendo così i genitori e favorendo la socializzazione tra i minori.

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Per i neonati i Gruppi si sono impegnati a aiutare le famiglie e a sostenere tutti i loro bisogni, dal latte ai pannolini, alle cure mediche straordinarie.

Molte delle attività definite, negli anni precedenti, progetti, sono divenute ordinarie attività sostenute dai Gruppi.

Alcuni Gruppi hanno presentato progetti alle rispettive Circoscrizioni che, seppur approvati, non sono stati realizzati per mancanza di fondi.

Ore svolte presso strutture

Nelle strutture i volontari hanno svolto 147.151 ore di servizio distribuite secondo le attività. Sono aumentate le ore dedicate alla distribuzione, quelle dedicate agli anziani in animazione e sostegno in case di riposo così come le ore per l’avviamento al lavoro e per visite nelle carceri. Sono invece diminuite le ore dedicate al doposcuola, centri di aggregazione e soggiorni per minori.

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0RE TOTALI DI SERVIZIO IN STRUTTURE: 147.151

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Le Reti

Il dialogo tra volontariato e Istituzioni, in questi ultimi anni si è incrementato e ha favorito un miglior uso delle risorse disponibili. Mantenendo fermi i nostri valori e la nostra identità è fondamentale collaborare con le realtà pubbliche e private, con le associazioni e le Fondazioni presenti sul territorio cittadino. È importante essere riconosciuti interlocutori affidabili laddove si devono affrontare situazioni difficili, cercare soluzioni, preparare progetti, trovare risorse.

La rete cittadina dei Gruppi vincenziani costituisce la struttura del sistema all’interno del quale si consolida il lavoro dei singoli gruppi, si condividono le responsabilità, si distribuiscono i compiti e si trovano le soluzioni a problemi anche complessi.

I GVV sono presenti nelle seguenti realtà: - Vol.TO – Centro servizi per il volontariato - Prefettura - Commissione Immigrazione - Caritas - Coordinamento per senza dimora - Diocesi di Torino - Agorà del sociale - ATC - Progetti - Istituto Alfieri-Carrù, Difesa dei fanciulli, Opera Pia Viretti – rappresentanza GVV nei

Consigli - UEPE Commissione di sostegno a persone ex detenute in misure alternative - Fondazione Promozione Sociale- Coordinamento - Consiglio dei Seniores

Un’importanza particolare ha il Coordinamento Madre – Bambino, rete di tutte le strutture pubbliche e private che sul territorio di Torino si occupano delle donne in difficoltà con figli. Riconosciuto dal Comune con protocollo d’intesa nel 2010, ha dato vita al Call Center che dal 2017 è entrato a far parte del sistema regionale diventando a pieno titolo un tassello importante del Sistema di Assistenza. È un servizio che funziona 24 ore su 24 per le emergenze.

Il GVV Nuova Aurora ha dato vita a “Minori e Futuro” Onlus che si occupa essenzialmente di promuovere l’educazione e l’istruzione dei minori sostenendo l’impresa sociale che gestisce l’Asilo Nido di via Saccarelli 2 e la Scuola dell’Infanzia di via Fontanella, 11. “Minori e Futuro Onlus” ha organizzato eventi come la Tombola, un Concerto, cene, per contribuire al pagamento delle rette per i bambini di famiglie in difficoltà.

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Formazione

La formazione è alla base del nostro essere Volontari Vincenziani; già San Vincenzo radunava ogni 15 giorni le volontarie per la formazione, per rafforzare non soltanto la dimensione del fare ma soprattutto dell’essere. È importante ritenere formativa non solo le riunioni periodiche ma anche l’organizzazione e la celebrazione di eventi che aiutano ad assimilare valori, competenze e creatività. Padre Valerio Di Trapani assistente nazionale, afferma che il servizio rimane la più importante scuola di vita per i GVV.

Argomento della formazione regionale e cittadina 2018 è stato Il Volontariato Vincenziano in una società in profondo cambiamento.

La formazione spirituale ha approfondito la figura di Abramo come modello di Accoglienza; nel Ritiro Spirituale è stato proposto il tema Dalle Opere alla Fede.

La formazione tecnica ha affrontato i temi:

- Mondo del lavoro, nuove leggi, Centri per l’impiego - Riforma del terzo settore - Nuova legge sulla privacy - Confronto tra volontari dopo la proiezione del film di Ken Loach “Io, Daniel Blake”.

Si è anche svolta una giornata di condivisione sulle attività svolte tra tutti i gruppi Parrocchiali e Speciali.

La risposta dei volontari ai momenti di formazione è stata alta perché sono convinti della necessità di essere formati-informati dal punto di vista spirituale, psicologico, sociale.

Comunicazione

La comunicazione verso l’esterno è uno strumento indispensabile per far conoscere l’Associazione, presentare le attività e allargare il consenso.

Nel mese di maggio si è tenuta la tradizionale “Giornata del Volontariato Vincenziano”. Scopo della giornata, oltre alla raccolta fondi, è stato quello di far conoscere l’associazione ad un pubblico più vasto e di sensibilizzare su progetti mirati: tema del 2018 è stato Impegniamoci perché ogni bambino frequenti dignitosamente la scuola. La giornata ha visto la partecipazione di quasi tutti i volontari.

Per presentare la Scuola dell’Infanzia di via Fontanella è stato realizzato un video girato a altezza di bambino; video che è stato trasmesso in più occasioni.

Obiettivo della comunicazione interna è di rendere tutti i volontari partecipi della vita e delle attività dei GVV, di informare tutti sulle novità e aggiornamenti nell’ambito dell’assistenza: su provvedimenti normativi e amministrativi, bandi, comunicazioni di Enti, Fondazioni e altre Associazioni.

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Il “Dove Come Quando” rimane il tradizionale strumento divulgativo del quale però abbiamo rimandato la nuova edizione per l’impossibilità di dare informazioni esatte, considerando la rivoluzione ei trasferimenti dei servizi.

Adeguamento informatico e sito

Nell’anno si è lavorato per adeguare gli strumenti informatici per una migliore comunicazione interna e esterna. Tutti i gruppi si sono attrezzati. Il Centro ha acquistato nuovi strumenti per permettere ai volontari che lo frequentano di avere la propria postazione dotata di collegamento internet.

Ora si sta lavorando all’aggiornamento del sito e alla ridefinizione per una maggiore fruibilità condivisa.

Risorse

La vera ricchezza dell’associazione e la sua prima risorsa sono il tempo che ogni volontario dedica alle attività dell’associazione. La quantificazione economica dell’impegno dei volontari non è usuale nel bilancio associativo in cui vengono conteggiate le risorse finanziarie, tuttavia è importante riconoscere la centralità delle risorse umane per valorizzarle sempre di più.

Inoltre, i Volontari Vincenziani sono chiamati, per carisma, a contribuire personalmente al finanziamento dell’associazione con la questua che viene fatta in ogni riunione con il coinvolgimento di parenti e amici.

Ogni gruppo si attiva per la raccolta fondi con diverse iniziative: vendite benefiche, pranzi, lotterie, concerti e spettacoli.

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Per la Giornata di Solidarietà alcuni gruppi hanno aderito alla vendita delle patate promossa da “GVV Italia”.

Le parrocchie, in vario modo, sostengono le attività dei gruppi.

Il contributo della Compagnia San Paolo è fondamentale per gestire la struttura nel suo complesso e per renderla sempre più efficiente, migliorando il servizio nei confronti degli assistiti; ha contribuito anche a sostenere il progetto di “Costruire Insieme”.

La Fondazione CRT è intervenuta a sostenere un progetto di aiuto a nuclei familiari disagiati a rischio perdita abitazione.

La Regione sostiene il Call Center.

Il Comune di Torino sostiene con l’80% di rimborso spese la Comunità di “Nuova Aurora”, “Il Germoglio” e il Call Center “Madre-Bambino” insieme ad altri partner, contribuisce per i pasti della Mensa festiva. Sostiene anche il progetto “Emergenza freddo” dei Servizi Vincenziani per senza fissa dimora.

La quota del 5 per mille e la quota Diocesana dell’8 per mille sono state convogliate alla realizzazione del grande progetto di “Nostra Signora della Salute” di via Fontanella.

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RISORSE FINANZIARIE - 2018

AUTOFINANZIAMENTO

ENTI PUBBLICI

PRIVATI E ENTI

DIOCESI

FONDAZIONI