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Relatore:

R i t a B o c c a r d R i t a B o c c a r d oo

Arquà Polesine (RO), 6 marzo 2012

SEGRETERIA DEL BILANCIODIREZIONE AGROAMBIENTE

SERVIZIO TUTELA DEL TERRITORIO RURALE

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Reg CE 1698/05 art. 52: lettera b) punto iii).

Orientamenti Strategici Comunitari: Obiettivo strategico - Migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione dell’economia rurale; Azione chiave i) iii) viii).

Piano Strategico Nazionale: Obiettivo prioritario - Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione.

Programma Sviluppo Rurale: Obiettivo specifico 3.7- Migliorare, conservare e valorizzare il patrimonio rurale.

Asse III Asse III

Qualità della vita nelle zone rurali Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia e diversificazione dell’economia ruralerurale

Approvato con DGR n. 3560/2007, come modificato dalla DGR n.4082/2009 e dalla DGR n. 1616/2009

Sottomisura 323/a - Tutela e riqualificazione del Sottomisura 323/a - Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale – Patrimonio ruralepatrimonio rurale – Patrimonio rurale

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STATALESTATALE

Legge 24 dicembre 2003, n. 378“Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’architettura rurale”

+Decreto del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, 6 ottobre 2005

“Individuazione delle diverse tipologie di architettura rurale presenti sul territorio nazionale e definizione dei criteri tecnici-scientifici per la

realizzazione degli interventi ai sensi della L. 378/03”+

Direttiva del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, 30/10/2008

Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”

Decreto Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamenti in materia edilizia”

INQUADRAMENTO INQUADRAMENTO LEGISLATIVOLEGISLATIVO

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edifici ed insediamentiedifici ed insediamenti

(realizzati tra il XII e il XIX secolo*)

che siano testimonianze

significative, nell'ambito

dell'articolazione e della

stratificazione storica,

antropologica ed urbanistica del

territorio, della storia delle

popolazioni e delle comunità

rurali, delle rispettive economie

agricole tradizionali,

dell'evoluzione del paesaggio

gli spazi e le costruzionispazi e le costruzioni adibiti alla residenza ed alle attività agricole

testimonianze materialitestimonianze materiali che concorrono alla definizione di unità storico-antropologiche riconoscibili

le pavimentazionipavimentazioni degli spazi aperti residenziali o produttivi

la viabilitàviabilità rurale storica

i sistemi di canalizzazione, irrigazione e canalizzazione, irrigazione e approvvigionamento idricoapprovvigionamento idrico

le recinzioni recinzioni degli spazi destinati alla residenza ed al lavoro

i sistemi di contenimento dei terrazzamentiterrazzamenti

i ricoveri temporaneiricoveri temporanei anche in strutture vegetali o in grotta

gli elementi e i segni della religiosità localereligiosità locale

Decreto del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, 6 ottobre 2005*

DEFINIZIONEDEFINIZIONE

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REGIONALEREGIONALE

Legge regionale 13 settembre 1978, n. 58 “Edificabilita’ e tutela delle zone agricole” (abrogata)

Legge regionale 5 marzo 1985, n. 24 “Edificabilita’ e tutela delle zone agricole” (abrogata)

Art. 10: “Tutela ed edificabilità delle zone agricole”

Legge regionale 12 dicembre 2003, n. 40 “Nuove norme per gli interventi in agricoltura”

Art. 38 :”Conservazione del paesaggio e dei fabbricati rurali di interesse storico-archeologico”

Art. 39: “Recupero del patrimonio edilizio rurale”

Legge regionale 27 giugno 1985, n. 61 “Norme per l’assetto e l’uso del territorio” - Artt. 9 e 10

Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 e s.m.i. “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio” - ” - Art. 43:“Tutela ed edificabilità del territorio agricolo”

Deliberazione della Giunta regionale 26/09/2010, n. 2274: “Linee di indirizzo per la redazione del quadro conoscitivo del Piano di Assetto del Territorio per quanto attiene le zone agricole. Tipologie di architettura rurale nel

Veneto”

INQUADRAMENTO INQUADRAMENTO LEGISLATIVOLEGISLATIVO

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Titolo V – Tutela ed edificabilità del territorio agricoloTitolo V – Tutela ed edificabilità del territorio agricolo

Art. 43 – Tutela del territorio agricolo nel Piano Regolatore ComunaleArt. 43 – Tutela del territorio agricolo nel Piano Regolatore Comunale

1. Il piano di assetto del territorio (PAT) individua: a) gli edifici con valore storico-ambientale e le destinazioni d'uso compatibili;b) le tipologie e le caratteristiche costruttive per le nuove edificazioni, le modalità d'intervento per il recupero degli edifici esistenti con particolare attenzione a quelli di cui alla lettera a).

Art. 44 – EdificabilitàArt. 44 – Edificabilità

5. Gli interventi di recupero dei fabbricati esistenti in zona agricola sono disciplinati dal PAT e dal PI ai sensi dell’articolo 43. Sono sempre consentiti gli interventi di cui alle lettere a), b), c) e d) dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia” e successive modificazioni, nonché l’ampliamento di case di abitazione fino ad un limite massimo di 800 mc comprensivi dell’esistente, purché eseguiti nel rispetto integrale della tipologia originaria.

L.R. 23 aprile 2004, n. 11

GOVERNO DEL TERRITORIOGOVERNO DEL TERRITORIOPiano di Assetto del Territorio Piano di Assetto del Territorio

(PAT)(PAT)

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b)b) interventi di manutenzione straordinaria:interventi di manutenzione straordinaria: le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso;

c)c) interventi di restauro e di risanamento conservativo:interventi di restauro e di risanamento conservativo: gli interventi edilizi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano destinazioni d'uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio;

d)d) interventi di ristrutturazione edilizia:interventi di ristrutturazione edilizia: gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l'eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell‘ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica.

INTERVENTI DI RECUPEROINTERVENTI DI RECUPEROD.P.R. n. 380/2001

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ad elementi ad elementi giustappostigiustapposti

abitazione e rustico affiancati linearmente in un unico edificio, ad uno o due

piani

ad elementi ad elementi separatiseparati

abitazione e rustico costituiti da due edifici ben

distinti, più costruzioni distribuite senza regola

fissa o intorno all’aia

a forme a forme complessecomplesse

composta dall'abitazione del proprietario, da quelle

dei vari lavoranti, dal rustico ed altri annessi

agricoli, spesso organizzati intorno a corti aperte o

chiuse

ad elementi ad elementi sovrappostisovrapposti

abitazione sovrapposta al rustico, a due o tre piani

D.G.R.V. del 26/09/2010, n. 2274

PRINCIPALI TIPOLOGIEPRINCIPALI TIPOLOGIE

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ambiti tipologie

prealpino e montano

ad elementi sovrapposti

casoni, malghe, baite, tabià

prealpino collinare

ad elementi giustapposti e

sovrapposti

di pianura

ad elementi giustappostiad elementi

separatia forme

complesse

casoni agricoli,

ville

lagunare, deltizio e costiero

ad elementi giustapposti

(bonifica)

casoni lagunarie degli ortolani

D.G.R.V. del 26/09/2010, n. 2274DISTRIBUZIONE TERRITORIALEDISTRIBUZIONE TERRITORIALE

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di pianura

lagunare, deltizio e costiero

collinare e prealpino

prealpino e montano

casoni agricolicasoni agricoli

ad elementi giustapposti ad elementi giustapposti (tipo veneziano, di bonifica, a L, a U) (tipo veneziano, di bonifica, a L, a U)

ad elementi separati ad elementi separati

ad elementi complessi (corte, boaria, ad elementi complessi (corte, boaria, ecc.) ecc.)

villeville

sud-est Venezia, sud-est Treviso, Padova

Padova, Venezia, escluso sud-est, sud-est di Vicenza, parte centrale di Treviso

alto e basso Polesine, sud-est Verona, nord-est Venezia

est e ovest Verona, Rovigo, Padova

Treviso, Vicenza, nord-ovest di Verona, ovest di Venezia, Rovigo

casoni lagunari e degli ortolani casoni lagunari e degli ortolani

ad elementi giustapposti (di bonifica)ad elementi giustapposti (di bonifica)

est di Venezia, est di Rovigo

Venezia, Rovigo

ville ville

ad elementi giustapposti o sovrappostiad elementi giustapposti o sovrapposti

nord di Treviso, sud di Belluno

nord di Treviso, nord-est di Vicenza,

nord di Verona

abitazioni permanenti abitazioni permanenti ad elementi sovrappostiad elementi sovrapposti

(fino 700 metri ca)

abitazioni semipermanenti abitazioni semipermanenti casoni di montagnacasoni di montagna, fienili, ecc.

(600-1200 metri ca)

abitazioni temporanee:abitazioni temporanee:malghe, casere, baite, tabiàmalghe, casere, baite, tabià

(> 1200 metri ca)

nord di Treviso, nord di Vicenzanord di Verona, Belluno

nord di Vicenza

nord di Vicenza, nord di Verona, Belluno

D.G.R.V. del 26/09/2010, n. 2274

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BENI CULTURALI E BENI CULTURALI E PAESAGGISTICIPAESAGGISTICI

BENI CULTURALIBENI CULTURALI

le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico,

etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in

base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà

(artt. 10, 12 e 45 del D.Lgs. n. 42/04)

art 10, comma 4, lett. l): le tipologie di architettura rurale aventi

interesse storico od etnoantropologico quali testimonianze dell'economia rurale tradizionale

BENI PAESAGGISTICIBENI PAESAGGISTICI

gli immobili e le aree costituenti espressione dei valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del territorio e gli altri beni individuati

dalla legge o in base alla legge

(artt. 136, 142, 143 e 156 del D.lgs n. 42/04)

D.Lgs n. 42/2004Autorizzazione della

Soprintendenza competente

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EDIFICI CON VALORE EDIFICI CON VALORE STORICO-AMBIENTALESTORICO-AMBIENTALE

Disposizioni in materia di urbanistica ed edilizia,

preferibilmente nel rispetto dei criteri-tecnico-scientifici

del Decreto MiBAC/2005VALORE STORICO – VALORE STORICO – ARCHITETTONICOARCHITETTONICO

edifici e manufatti rurali con caratteristiche compositive e costruttive di pregio,

con valenza storica e tipologica, espressione della cultura rurale

(L. n. 378/2003, L.R. n. 24/85, L.R. n. 40/03, L.R. n. 11/2004)

VALORE STORICO - TESTIMONIALEVALORE STORICO - TESTIMONIALE

edifici e manufatti che, ancorché di architettura povera, risultano testimonianze storiche della

cultura e della tradizione rurale locale

(L. n. 378/2003, LR n. 11/2004)

VALORE STORICO – AMBIENTALEVALORE STORICO – AMBIENTALE

edifici e manufatti rurali che rappresentanoedifici e manufatti rurali che rappresentano immagini culturali, evocative del senso di immagini culturali, evocative del senso di

appartenenza ad un luogo o a un paesaggio, ad appartenenza ad un luogo o a un paesaggio, ad una comunità e cultura localeuna comunità e cultura locale

(L. n. 378/2003, L.R. n. 24/85, L.R. n. 40/03, L.R. n. 11/2004)

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ORIENTAMENTI PER IL RECUPEROORIENTAMENTI PER IL RECUPERO

CONSERVATIVOCONSERVATIVO

rifiuto di ogni tecnologia ed ogni trasformazione, con un

rispetto quasi integrale dell’organismo edilizio

originario

TECNOLOGICO- TECNOLOGICO- AMBIENTALISTAAMBIENTALISTA

introduzione delle più sofisticate tecnologiche di

tipo soft e bionaturalistiche

MODERATAMENTEMODERATAMENTEINNOVATIVOINNOVATIVO

introduzione equilibrata delle tecnologie fondamentali e

conservazione dei caratteri tipologici compositivi e

strutturali; introduzione, se necessario, di spazi nuovi chiaramente distinguibili

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Obiettivi specificiObiettivi specifici A. migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali B. consolidare lo sviluppo e il potenziamento dell’economia delle zone ruraliC. contribuire al mantenimento della popolazione rurale attiva in loco valorizzando le

risorse endogene localiD. aumentare l’attrattività degli ambiti rurali, attraverso la valorizzazione delle componenti

culturali, architettoniche e paesaggisticheE. assicurare il miglioramento fondiario delle malghe per mezzo di interventi strutturali

Obiettivi operativiObiettivi operativia. migliorare le conoscenze e l’informazione sugli elementi e le caratteristiche che

contraddistinguono il patrimonio storico-architettonico, paesaggistico e culturale delle aree rurali

b. incentivare la conservazione e la riqualificazione del patrimonio architettonico e degli elementi caratterizzanti il paesaggio nelle aree rurali

c. promuovere la valorizzazione degli aspetti e delle componenti del patrimonio rurale che presentano un interesse storico, artistico, paesaggistico o culturale

d. favorire il consolidamento e lo sviluppo della dimensione culturale e ricreativa del contesto rurale, in particolare nelle aree a forte valenza ambientale e paesaggistica.

e. migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei malghesi mediante interventi strutturali

GLI OBIETTIVIGLI OBIETTIVI

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IL CAMPO DI APPLICAZIONEIL CAMPO DI APPLICAZIONE

investimenti investimenti

finalizzati alla conservazione e valorizzazioneconservazione e valorizzazione di aspetti e

componenti del patrimonio culturale delle aree rurali, con

specifico riferimento alla conservazione delle valenzevalenze di

natura funzionalefunzionale unitamente a quelle di interesse

storico, artistico, paesaggistico, architettonico o storico, artistico, paesaggistico, architettonico o

culturaleculturale

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AZIONE 1 - Realizzazione di studi e censimentiAZIONE 1 - Realizzazione di studi e censimentifinalizzati a monitorare e documentare i caratteri storici, architettonici e culturali degli elementi che caratterizzano il paesaggio e l’architettura rurale, a scopo di analisi propedeutica agli interventi di recupero e riqualificazione previsti dalle Azioni 2, 3 e 4, nonché di informazione e sensibilizzazione delle relative collettività.

AZIONE 2 – Recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico AZIONE 2 – Recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico architettonicoarchitettonico

delle aree rurali, compresa la ricostruzione di fabbricati crollati, con particolare riferimento a strutture, immobili e fabbricati rurali, ad uso produttivo e non produttivo, localizzati comunque in aree o centri rurali, che presentano particolare interesse sotto il profilo architettonico, artistico, storico, archeologico o etnoantropologico o che costituiscono comunque espressione della storia, dell’arte e della cultura locale, in funzione di una loro prioritaria fruizione pubblicafruizione pubblica, attuati in relazione agli appositi studi/censimenti previsti dall’azione 1 o alle indicazioni fornite nell’ambito degli strumenti per il governo del territorio.

AZIONE 3 – Valorizzazione e qualificazione del paesaggio ruraleAZIONE 3 – Valorizzazione e qualificazione del paesaggio rurale

con riferimento a elementi specifici e tipici del paesaggio ruraleelementi specifici e tipici del paesaggio rurale, considerati particolarmente caratterizzanti, per tipologie e caratteristiche costruttive e/o architettoniche, in relazione agli appositi studi/censimenti previsti dall’azione 1 o alle indicazioni fornite nell’ambito degli strumenti per il governo del territorio.

AZIONE 4 – Interventi per la valorizzazione culturale delle aree ruraliAZIONE 4 – Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali riguardanti iniziative di recupero e/o valorizzazione di immobili pubblici e di uso pubblico finalizzati ad una prevalente fruizione culturale, quali piccoli musei, archivi, mostre e esposizioni, teatri, centri ed istituzioni documentarie, spazi e centri espositivi per la produzione di iniziative culturali, compresa la realizzazione di correlate attività di informazione e promozione.

LE AZIONILE AZIONI

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AZIONE 1AZIONE 1

realizzazione di studi, censimenti e ricerche storiche sugli aspetti storico architettonici e paesaggistici, sulle tipologie costruttive e sui materiali, sulle caratteristiche storico-culturali.

AZIONE 2AZIONE 2

realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria, di adeguamento igienico-sanitario, restauro e risanamento conservativo di strutture, immobili e fabbricati, anche isolati, quali ad esempio malghe, tabià etc, senza che l’intervento comporti modifica della destinazione originaria e al fine di preservarne nel tempo l’utilizzo e la funzionalità; potrà essere altresì consentita la ricostruzione di fabbricati crollati, dei quali esista il rudere dei muri perimetrali che ne testimonia il sedime, nel rispetto della tipologia e volumetria originaria, accertata la documentazione fotografica o iconografica depositata presso gli enti competenti.

AZIONE 3AZIONE 3

ripristino e recupero degli elementi tipici e caratteristici del paesaggio agrario, quali la viabilità storica vicinale e di accesso ai fondi, i terrazzamenti, i muretti a secco, le conterminazioni degli appezzamenti, nonché i manufatti che costituiscono testimonianza del lavoro e della vita collettiva (lavatoi, abbeveratoi, forni, etc.).

AZIONE 4AZIONE 4

a) realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo di strutture e immobili;b) acquisto e noleggio di attrezzature e dotazioni; realizzazione di prodotti e materiali informativi; creazione e/o messa in rete di itinerari culturali.

GLI INTERVENTI AMMISSIBILIGLI INTERVENTI AMMISSIBILI

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Nel caso dell’azione 4, possono accedere ai benefici solamente le Associazioni tra soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro costituite per scopi coerenti con la misura.

AZIONE 1AZIONE 1

Enti locali Gruppi di Azione Locale

(GAL) Enti Parco Fondazioni ONLUS

AZIONE 2-3AZIONE 2-3

Imprenditori agricoli

Altri soggetti privati

Enti pubblici ONLUS Regole

AZIONE 4AZIONE 4

Enti pubblici Associazioni tra soggetti pubblici e

privati

I SOGGETTI BENEFICIARI I SOGGETTI BENEFICIARI

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Per gli interventi realizzati da soggetti privati, si applicano le condizioni previste dal regime de minimis, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1998/2006. Per aiuti "de minimis" si intendono agevolazioni concesse entro importi regolamentati che, in quanto tali, non sono ritenuti in grado di falsare la concorrenza tra gli Stati membri. In particolare il limite degli aiuti "de minimis" è di € 200.000,00 su un periodo di 3 anni a decorrere dal giorno di erogazione del

primo aiuto.

IL LIVELLO E L’ENTITA’ DI IL LIVELLO E L’ENTITA’ DI AIUTOAIUTO

tipologia beneficiari livello di aiuto ammissibile importo massimo di contributo (€)

AZIONE 1AZIONE 1

Tutti 70% 20.000,00

AZIONI 2-3AZIONI 2-3

Per gli imprenditori agricoli 50% 50.000,00

Per gli altri soggetti privati 40% 50.000,00

Per gli enti pubblici e ONLUS 75% 100.000,00

Per Enti pubblici e Regole (in caso di aiuto per malghe, solo azione 2)

75% 150.000,00

AZIONE 4AZIONE 4

Tutti – Per interventi 1 e 2 75% 100.000,00

Tutti – Per interventi 3 50%

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La Misura presenta relazioni dirette ed indirette con gli altri interventi dell’Asse 3*, in

particolare per quanto riguarda le Misure 321321 (servizi essenziali) e 313313

((incentivazione attività turistiche), evidenziando anche specifiche correlazioni con

alcuni interventi dell’Asse 2 (misure agroambientali).

In considerazione delle modalità attuative indicate dal presente programma, che

prevedono l’attivazione della Misura mediante l’approccio Leader, l’intervento risulta

del tutto funzionale alle strategie di sviluppo locale attivate attraverso l’Asse 4**.

* Asse 3: Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia** Asse 4: Attuazione dell’approccio Leader

LA RELAZIONE E LA RELAZIONE E COERENZA CON LE ALTRE COERENZA CON LE ALTRE

MISUREMISURE

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L'attuazione della Misura riguarda l'intero territorio regionale con esclusione dei Poli

urbani (aree A). Nelle altre aree B, C, D può essere avvenire attraverso i Programmi

di Sviluppo Locale ai sensi dell'Asse 4, attraverso i Progetti Integrati di Area

attivati da partenariati pubblico-privati di cui alla Misura 341 o attraverso interventi a

bando regionale. Dopo la selezione dei GAL, nelle aree interessate dai Programmi di

Sviluppo Locale la Misura è attuata esclusivamente attraverso l'Asse 4. Nella fase di

costituzione dei GAL e dei partenariati di cui alla Misura 341, e prima dell'avvio della

loro operatività, la Misura verrà attivata sulle aree B, C, D attraverso bandi regionali

che consentiranno una rapida attivazione degli interventi. Nella ripartizione delle

risorse è in ogni caso garantita la prevalenza ai territori ubicati nelle aree C e D. A Poli urbani

B1 Aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata. Sub-area rurale urbanizzata

B2 Aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata. Sub-area urbanizzata

C Aree rurali intermedie

D Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo

L’AMBITO TERRITORIALE L’AMBITO TERRITORIALE OPERATIVOOPERATIVO

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Quadro normativo di riferimentoQuadro normativo di riferimento

Modalità e condizioni generali di attuazione delle strategie di sviluppo locale elaborate dai GAL nell’ambito dei PSL, definite dal bando di selezione dei GAL (Allegato E alla DGR n. 199 del 12.2.2008);

Documento di Indirizzi procedurali (Allegato A alla DGR n. 4083 del 29.12.2009);

Schemi e indicazioni operative per l’approvazione degli interventi da parte dei GAL (Allegato B al Decreto n. 27 del 19.11.2009);

Linee Guida Misure per l’attuazione delle Misure e Azioni del PSR attraverso l’Asse 4 LEADER (Allegato A al Decreto n. 23 del 23/12/2010);

Linee Guida per l’informazione e l’utilizzo dei loghi (Decreto n. 13 del 19.6.2009).

ATTUAZIONE ATTRAVERSO ATTUAZIONE ATTRAVERSO L’ASSE 4 LEADERL’ASSE 4 LEADER

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LINEE GUIDA REGIONALILINEE GUIDA REGIONALIAllegato A al DDR n. 23 del 23/12/2010

1)1) Ambito territoriale di applicazioneAmbito territoriale di applicazione

2)2) Soggetti richiedentiSoggetti richiedenti

3)3) Criteri di ammissibilità dei soggetti richiedentiCriteri di ammissibilità dei soggetti richiedenti

4)4) Interventi ammissibiliInterventi ammissibili

5)5) Condizioni di ammissibilità degli interventiCondizioni di ammissibilità degli interventi

6)6) Impegni e prescrizioni operativeImpegni e prescrizioni operative

7)7) Spese ammissibiliSpese ammissibili

8)8) Livello ed entità di aiutoLivello ed entità di aiuto

9)9) Criteri di prioritàCriteri di priorità

10)10) Condizioni ed elementi di preferenzaCondizioni ed elementi di preferenza

11)11) Documentazione da allegare alla domanda di aiutoDocumentazione da allegare alla domanda di aiuto

12)12) Documentazione da allegare alla domanda di pagamentoDocumentazione da allegare alla domanda di pagamento

Page 24: Relatore: R i t a B o c c a r d o Arquà Polesine (RO), 6 marzo 2012 SEGRETERIA DEL BILANCIO DIREZIONE AGROAMBIENTE SERVIZIO TUTELA DEL TERRITORIO RURALE.

STATO DI ATTUAZIONE STATO DI ATTUAZIONE ATTRAVERSO L’ASSE 4 LEADERATTRAVERSO L’ASSE 4 LEADER

GAL denominazione azione formuladata pubblicazione

BURscadenza bando importo bando

1 GAL ALTO BELLUNESE

1 GD     40.000,00 2 B 28/01/2011 28/04/2011 1.110.000,00 4 R 19/04/2011 27/06/2011 500.000,00 3 B 10/06/2011 09/08/2011 500.000,00 2 B 09/09/2011 09/12/2011 500.000,00 4 R     100.000,00

2 GAL PREALPI E DOLOMITI

1 R 29/06/2010 29/07/2010 40.000,00 1 GD 20/08/2010 08/10/2010 42.000,00 1 R 15/10/2010 15/12/2010 10.000,00 3 B 03/02/2012 03/04/2012 600.000,00 2 B 03/02/2012 03/05/2012 1.000.000,00

3 GAL PATAVINO SCARL 1 GD     40.000,00

4 GAL BASSA PADOVANA SCARL 1 GD     40.000,00

5 GAL POLESINE DELTA DEL PO

1 GD     17.000,00 3 B     80.245,00 4 B     600.000,00 2 B     683.000,00

6 GAL POLESINE ADIGE

1 GD     20.000,00 4 B     400.000,00 2 B     487.000,00 3 B     40.000,00

7 GAL DELL'ALTA MARCA TREVIGIANA SCARL

1 GD     30.127,43 4 B     300.000,00 3 B     150.000,00 2 B     510.000,00 4 B     414.860,00

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GAL denominazione azione formuladata pubblicazione

BURscadenza

bando importo bando

8 GAL TERRE DI MARCA SCARL

1 B 30/04/2010 29/07/2010 21.000,00 2 B 26/08/2011 24/11/2011 469.695,72 3 B 26/08/2011 24/11/2011 260.000,00 4 B 26/08/2011 24/11/2011 200.000,00

9 GAL VENEZIA ORIENTALE

1 GD     120.000,00 2 B 06/05/2011 04/08/2011 300.000,00 4 B 06/05/2011 05/07/2011 400.000,00 3 B 06/05/2011 05/07/2011 180.000,00 2 B     260.000,00 4 B     100.000,00

3 B     86.741,25

10 GAL ANTICO DOGADO 1 GD     40.000,00

11 GAL MONTAGNA VICENTINA3 B 18/03/2011 27/06/2011 755.216,61 2 B 18/03/2011 27/06/2011 534.000,00 4 B 18/03/2011 27/06/2011 600.000,00

12 GAL TERRA BERICA Società Cooperativa

4 B 01/07/2011 29/09/2011 162.000,00 3 B 01/07/2011 29/09/2011 150.000,00

2 B 01/07/2011 29/09/2011 700.000,00

13 GAL BALDO LESSINIA 1 GD 30/12/2011 29/01/2012 30.000,00

14 GAL DELLA PIANURA VERONESE1 GD     20.000,00 4 B 18/11/2011 16/02/2012 250.000,00

STATO DI ATTUAZIONE STATO DI ATTUAZIONE ATTRAVERSO L’ASSE 4 LEADERATTRAVERSO L’ASSE 4 LEADER

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SEGRETERIA DEL BILANCIODIREZIONE AGROAMBIENTE

SERVIZIO TUTELA DEL TERRITORIO RURALE

PER INFORMAZIONI:Direzione Regionale Piani e Programmi

Palazzo ex GazzettinoVia Torino, 110 - 30172 Mestre (VE)tel. 041.2795452 – fax 041.2795492

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Referente di Misura: arch. Rita BoccardoDirezione Agroambiente

Servizio Tutela del Territorio RuraleEdificabilità delle aree agricole

tel. 041.2795641 – fax 041.2795448e-mail: [email protected]