Regolamento Urbanistico Guardistallo

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COMUNE DI GUARDISTALLO Provincia di Pisa VARIANTE AL PIANO STUTTURALE E PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA ALLEGATO 02 DATI SINTETICI DI VARIANTE AL P.S. E DI PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO Coordinamento VAS: Dott. Leonardo Moretti - Geologo Esperti di settore: Dott.ssa Silvia Cipriani Ingegnere per l’Ambiente e il Territorio Dott. Lorenzo Mini Dottore Forestale D.R.E.Am. Italia Soc. Coop. Progetto: Arch. Giovanni Parlanti - Coordinatore Supporto alla pianificazione: Arch. Alice Lenzi Arch. Gabriele Banchetti Arch. Giulia Gori Studio Tecnico Breschi Fedi Santiloni ARCHITETTI Studi geologici e idraulici: Dott. Geol. Gian Franco Ruffini Dott. Geol. Graziano Graziani Il Responsabile del Procedimento: Geom. Fabrizio Sacchini Il Garante della Comunicazione: Dott.ssa Caterina Barni Il Sindaco: Dott. Mauro Giuseppe Ettore Gruppelli STATO MODIFICATO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI Adottato con Delibera di C.C. nr. del MARZO 2014

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COMUNE DI GUARDISTALLO Provincia di Pisa

VARIANTE AL PIANO STUTTURALE E PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

ALLEGATO 02

DATI SINTETICI DI VARIANTE AL P.S. E DI PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO

Coordinamento VAS: Dott. Leonardo Moretti - Geologo

Esperti di settore: Dott.ssa Silvia Cipriani – Ingegnere per l’Ambiente e il Territorio

Dott. Lorenzo Mini – Dottore Forestale

D.R.E.Am. Italia Soc. Coop.

Progetto: Arch. Giovanni Parlanti - Coordinatore

Supporto alla pianificazione:

Arch. Alice Lenzi

Arch. Gabriele Banchetti

Arch. Giulia Gori

Studio Tecnico Breschi – Fedi – Santiloni ARCHITETTI

Studi geologici e idraulici: Dott. Geol. Gian Franco Ruffini Dott. Geol. Graziano Graziani

Il Responsabile del Procedimento: Geom. Fabrizio Sacchini

Il Garante della Comunicazione: Dott.ssa Caterina Barni

Il Sindaco: Dott. Mauro Giuseppe Ettore Gruppelli

STATO MODIFICATO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI

Adottato con Delibera di C.C. nr. del

MARZO 2014

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Codice: Emesso: Leonardo Moretti D.R.E.Am. Italia

Rev.: 00 Controllato: Silvia Cipriani

Data: Marzo 2014 Approvato D.T.: Marcello Miozzo

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SOMMARIO

1. PREMESSA ........................................................................................................................... 1 2. OBIETTIVI E LINEE GUIDA DELLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE ...................... 2

3. IL PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO ......................................................................... 5 3.1. Contenuti............................................................................................................................ 5 3.2. Obiettivi e linee guida........................................................................................................ 5 3.3. Dati di progetto .................................................................................................................. 6

3.3.1. Disciplina delle aree agricole ........................................................................................ 6 3.3.2. Sistema residenziale ..................................................................................................... 6 3.3.3. Disciplina del suolo – I Centri Urbani ............................................................................ 7 3.3.4. Disciplina del suolo – I servizi per il turismo .................................................................. 9 3.3.5. Verifica standard ......................................................................................................... 10 3.3.6. Verifica standard riepilogo .......................................................................................... 11

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1. PREMESSA I dati di progetto sono indicati, nei documenti programmatici e intermedi del 2012, negli elabora-ti del settembre 2013 finalizzati all’adozione e negli elaborati definitivi del marzo 2014 finalizzati alla approvazione dei piani urbanistici dal gruppo di studio coordinato dall’Arch. Giovanni Par-lanti di concerto con l’Ufficio Urbanistica del comune. Il progetto di Variante al Piano Strutturale e del primo Regolamento Urbanistico, anche a segui-to delle modifiche avvenute in sede di osservazioni, si compone degli elaborati descritti di segui-to (si omettono gli elaborati descriventi il sovrapposto fra stato di adozione e stato di approva-zione).

ELABORATI DELLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE

- TAVOLA 4a – SISTEMI E SOTTOSISTEMI FUNZIONALI

- TAVOLA 4b - CARATTERIZZAZIONE ECONOMICO – AGRARIA DEL TERRITORIO

- TAVOLA 5 – LE STRATEGIE DEL TERRITORIO

- TAVOLA 6 – SOVRAPPOSTO

ELABORATI DEL PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO a) Sottosistemi funzionali e classificazione del Patrimonio Edilizio Esistente extraurbano scala 1:10.000 Tavola 01. b) Disciplina dei Suoli U.T.O.E. G1 – G2 – G3 scala 1:2.000. c) Relazione Generale. d) Norme Tecniche di Attuazione, con relativi allegati che ne costituiscono parte integrante:

A (Classificazione degli edifici U.T.O.E. G1), A1(Funzione degli edifici U.T.O.E. G1), A2 (Elenco degli edifici di rilevante valore e di valore), A3 (Schedatura del Patrimonio Edilizio Esistente Extraurbano), B (Album delle U.T.O.E. Turistiche), C ( Normativa Urbanistica Specifica) , C (Individuazione delle funzioni del Centro Storico), D (Dimensionamento e ve-rifica standards).

e) Documenti della Valutazione Ambientale Strategica e relativi allegati. f)Programma di Abbattimento delle Barriere Architettoniche, Relazione-Schede e Tav.03. g) Elaborati geologici:

Allegato G - Relazione geologica ai sensi del DPGR 53/R/2011 a supporto della fattibilità degli interventi previsti dal Regolamenti Urbanistico. Tav. G1- carta della pericolosità geomorfologica (scala 1:10.000). Tav. G2 - carta di pericolosità idraulica (scala 1:10.000). Tav. G3 - carta delle indagini (scala 1:5.000). Tav. G4 - carta delle frequenze fondamentali dei depositi (scala 1:5.000). Tav. G5 - carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS) (scala 1:5.000). Tav. G6 - carta della pericolosità sismica (scala 1:5.000). Tav. G7 - disciplina dei suoli U.T.O.E. G1-G2-G3 con sovrapposizione delle aree a perico-losità idraulica e geomorfologica elevata e molto elevata (scala 1:2.000).

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2. OBIETTIVI E LINEE GUIDA DELLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE La variante n. 1 al Piano Strutturale riguarda “la manutenzione normativa, modifiche carto-

grafiche relative all’adeguamento al PAERP, modifiche di dettaglio riguardanti la copertu-ra dei sistemi e i sottosistemi funzionali”. In particolare la variante è finalizzata:

1. all’adeguamento al Piano delle Attività Estrattive e di Recupero delle aree escavate e Riuti-lizzo dei residui recuperabili della Provincia di Pisa - approvato con deliberazione n. 105 in data 16 dicembre 2010, successivo all’approvazione del P.S.;

2. a risolvere problemi di attuazione e interpretazione delle norme riguardanti i sottosistemi fun-zionali con conseguente rettifica cartografica.

La variante non muta i parametri quantitativi del P.S. vigente stabiliti per le diverse destinazioni funzionali e, nelle affermazioni dei Progettisti, rispetta gli obiettivi strategici dei sistemi, sub-sistemi territoriali e le disposizioni del P.I.T. 2007 e considera quanto previsto nella variante di implementazione al P.I.T. per la disciplina paesaggistica adottata. L’adeguamento al PAERP I Stralcio si attua con la modifica della tavola n. 4a sistemi e sottosi-stemi funzionali del P.S. nella quale sono stati inseriti i nuovi perimetri delle aree destinate ad attività estrattiva e al conseguente adeguamento normativo in particolare dell’art. 25 Sottosi-stema funzionale delle attività estrattive (S.F.A.E.) e suoi obiettivi generali.

Figura 1. Previsioni riferite alle attività estrattive. Pianificazione vigente, TAV.4a P.S. vigente

Previsione PAERP 2010 Sistema funzionale delle attività estrattive, sottosistema funzionale delle cave (S.F.A.E.) art.25.

Nella fase di adozione della variante al P.S. sono stati inseriti i siti di Poggio Montermoli e di Podere Aizzi; il sito di Montermoli a seguito delle osservazioni e accordi avvenuti con la Provin-cia di Pisa è stato stralciato da questo primo Regolamento Urbanistico e demandato a fasi di pianificazione successive, l’eventuale richiesta di stralcio definitivo e redazione di variante al P.A.E.R.P. sarà da verificarsi a seguito dei risultati delle indagini di approfondimento sulla effet-tiva sostenibilità ambientale ed economica della previsione. Questo primo Regolamento Urbanistico non prevede l’attuazione del sito di cava di Poggio Montermoli.

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Figura 2. Tav. 4a P.S. modificata in recepimento parziale del P.A.E.R.P.

Le modifiche cartografiche dei Sottosistemi funzionali riguardano le aree già edificate e urbaniz-zate che sono state oera inserite all’interno del sistema insediativo e non nell’agricolo. Le fasi di revisione dell’uso del suolo e di ricognizione per l’individuazione le incongruenze del Piano Strutturale per quanto riguarda gli usi agronomici, considerate anche le osservazioni portate da vari soggetti nella fase post adozione, hanno portato alla definizione del seguente assetto.

Figura 3. Tav. 4a P.S. Addizioni, modificata rispetto al P.S. vigente e considerate le osserva-zione.

Le tavole n. 4b Caratterizzazione economico – agraria del territorio, di conseguenza le tavole n. 4a Sistemi e sottosistemi funzionali, e n. 5 Le strategie del territorio sono state modificate. Con-

giuntamente la modifica normativa permetterà la trasformabilità delle aree del sistema ambien-tale agricolo (S.F.A.A.) all’interno del perimetro delle U.T.O.E. senza P.M.A.A.

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Figura 4. Tav. 6 Variante P.S. – U.T.O.E. Sovrapposto. Addizioni.

La manutenzione normativa del P.S. è stata attuata genericamente sull’intero corpo, in modo specifico per i punti sopra esposti e con dovute rettifiche e precisazioni all’art.36 “Dimensiona-mento” per quanto concerne i parametri del dimensionamento residenziale. Il parametro da meglio esplicitare infatti si riferisce ai 43,5 mq di SLP/abitante per la funzione residenziale a cui si aggiungono 26,5 mq. di SLP/abitante per le attività urbane, come definite dall’art. 3 delle Norme, per un totale complessivo di 70 mq slp/abitante comprensivo delle attivi-tà urbane. La variante consentirà il trasferimento della SLP delle attività urbane fra U.T.O.E..

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3. IL PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO

3.1. Contenuti

Il Regolamento Urbanistico contiene:

- il perimetro dei centri abitati e dei centri abitati minori;

- le aree interne a tali perimetri da sottoporre ad interventi di conservazione, adeguamento e completamento dei tessuti edilizi esistenti;

- le aree destinate ad opere di urbanizzazione primaria e secondaria;

- le aree da sottoporre a piani attuativi;

- gli interventi consentiti all’esterno dei centri abitati;

- le infrastrutture da realizzare all’esterno dei centri abitati;

- la disciplina del recupero del patrimonio edilizio;

- la valutazione di fattibilità idrogeologica e sismica degli interventi;

- il programma di intervento per l`abbattimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche. Il Regolamento Urbanistico ha mantenuto invariato il quadro generale dei vincoli individuato dal Piano Strutturale.

3.2. Obiettivi e linee guida

Il Regolamento Urbanistico attuerà gli obiettivi e le strategie definite dal Piano Strutturale e della variante proposta. Di seguito si descrivono sinteticamente gli obiettivi che il piano si pone come desunti dal Documento Programmatico dei Progettisti (febbraio 2012) e dalla Relazione Gene-rale del settembre 2013. Obiettivi prioritari del R.U.

1. La tutela e valorizzazione delle risorse ambientali del territorio,

2. la valorizzazione e la salvaguardia delle risorse naturali e del paesaggio;

3. il miglioramento degli assetti idrogeologici;

4. il risparmio delle risorse idriche ed energetiche,

5. il miglioramento e ottimizzazione dei servizi locali,

6. l’incremento dell’offerta turistica e dei servizi ad essa collegati,

7. il miglioramento della accessibilità del territorio ai diversi fruitori.

8. lo sviluppo dell'agricoltura, delle attività connesse e delle altre attività integrate e compatibili

con la tutela e l'utilizzazione delle risorse dei territori rurali;

9. la tutela e la valorizzazione delle testimonianze storiche e culturali assicurando il manteni-

mento ed il restauro delle opere di sistemazione del terreno, dei terrazzamenti, delle albera-

ture, della rete dei percorsi storici.

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3.3. Dati di progetto

3.3.1. Disciplina delle aree agricole La variante al P.S. ha modificato parzialmente la caratterizzazione agraria e il sistema insediati-vo, in relazione alla modifica delle U.T.O.E., della Tav. 4a, di conseguenza sono variati i sotto-sistemi della Tav. 4b. Il R.U. nella Tavola 01 ha sostanzialmente definito le 5 classi della caratterizzazione agraria:

TAV 4B P.S. TAV 01 RU

1 Contigua aggregati urbani Aree agricole residuali interne alle U.T.O.E. 2 Influenza urbana Aree agricole deboli 3 Marginali economia debole Aree agricole deboli 4 Economia sviluppata estensiva Aree prevalentemente agricole 5 Area agricola intensiva Aree esclusivamente agricole versante entro-

terra/Aree esclusivamente agricole versante mare

Il R.U. nella Tav. 02 (scala1:2.000) dettaglia il sottosistema funzionale insediativo della Tav. 4b appartenente al SISTEMA FUNZIONALE INSEDIATIVO della Tav. 4a secondo la legenda ripor-tata sulla tavola. Nelle aree a prevalente o esclusiva destinazione agricola il R.U. persegue gli obiettivi e le finali-tà della normativa generale regionale e di quelle del P.S.; in particolar modo, all'interno di tali aree, salvo le specificazioni di dettaglio di ogni sottozona, sono perseguite:

- la valorizzazione e la salvaguardia delle risorse naturali e del paesaggio;

- il miglioramento degli assetti idrogeologici;

- lo sviluppo dell'agricoltura, delle attività connesse e delle altre attività integrate e compatibili con la tutela e l'utilizzazione delle risorse dei territori rurali;

- la tutela e la valorizzazione delle testimonianze storiche e culturali assicurando il manteni-mento ed il restauro delle opere di sistemazione del terreno, dei terrazzamenti, delle albera-ture, della rete dei percorsi storici.

3.3.2. Sistema residenziale La volontà è quella di confermare la scelta strategica dell’Amministrazione Comunale di non aumentare il carico urbanistico sul territorio, valutando le trasformazioni in riferimento alle ri-chieste in corso, alle previsioni economiche dei prossimi 5 anni e alla disponibilità concreta di aree libere da impegnare del territorio comunale. La progettazione ha operato in primo luogo la valutazione dei fabbisogni insediativi, come ag-giornamento delle fasi di indagine svolte nei primi anni 2000. Le fasi ricognitive preliminari condotte dai progettisti hanno individuato le previsioni ad oggi at-tuate o in itinere del P.S. in regime di salvaguardia coerenti con disposizioni, piani e programmi sovraordinati: Considerando quindi lo stato di attuazione del PRG vigente i progettisti hanno effettuato l’aggiornamento delle tabelle di P.S. riportate in Allegato 01 anche a seguito delle osservazione della Provincia di Pisa del dicembre 2013.

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Tabella 1. Dimensionamento del P.S. aggiornato.

*1- il numero degli abitanti insediabili è calcolato tenendo conto della dimensione dell’alloggio tipo fissata in mc. 300 e della composizione del nucleo familiare tipo (2,3 persone) *2 - il posto letto è dimensionato in mq. 25 slp comprensivo della quota parte servizi oltre ai ser-vizi complementari fino ad un massimo di mq. 35 slp. *3 - il RU potrà prevedere lo spostamento fino ad un massimo del 40% della SLP del fabbricato ex pastificio; *4 - di cui 90 per 30 piazzole per campeggio; *5 – l’incremento è riferito all’attuale proprietà Paparelli. *6 –la nuova SLP viene considerata in recupero dall’azzeramento del Turistico (80 PL) *7 –la SLP di recupero proviene dall’abbattimento del’ex pastifico Mocajo

3.3.3. Disciplina del suolo – I Centri Urbani La disciplina riguardale tre U.T.O.E. G.01 Nucleo Storico, G.02 Addizioni e G.03 Casino di Ter-ra. La zonizzazione è suddivisa nelle seguenti zone o sottozone: Centri storici ed aree di valore storico-ambientale (tipo A) Esse individuano gli aggregati urbani di formazione storica e i tessuti o complessi edilizi che, in base all’analisi del patrimonio edilizio esistente, si caratterizzano per l’elevata densità di valori storico-architettonici e ambientali. Coincidono sostanzialmente con l’U.T.O.E.; Aree edificate di interesse storico ambientale (zone di tipo B0) Sono zone urbane e contesti edilizi prevalentemente di antica formazione caratterizzate dalla presenza di edifici minori di interesse storico ambientale e complessi edilizi che, anche se di re-cente formazione, per la loro localizzazione in un contesto ambientale di pregio, richiedono specifici criteri di controllo degli interventi edilizi. Zone edificate a carattere prevalentemente residenziale (zone di tipo B) Comprendono quelle parti di territorio quasi completamente edificate, nelle quali sono previsti interventi edilizi di completamento. Tali zone sono state ulteriormente suddivise in sottozone in relazione alle caratteristiche degli insediamenti, alla riconoscibilità dell’impianto urbano, alla loro collocazione nel contesto am-bientale. Zone di completamento (ID) Sono aree, che il R.U. individua come completamento del tessuto edilizio. Per esse sono am-messi interventi unitari.

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Aree di riqualificazione Urbanistica (RQ) Sono aree del tessuto insediativo, interessate da edificazione concentrata in stato di abbandono o di sottoutilizzo. Zone residenziali di nuovo insediamento (Aree di Trasformazione AT) Per tali zone il Regolamento Urbanistico individua le aree di espansione e di nuova urbanizza-zione. Insediamenti Turistici (zone di tipo DT) Sono le aree totalmente o parzialmente edificate a prevalente destinazione Turistico ricettiva in-terne al sistema insediativo, nelle quali esiste una dotazione infrastrutturale pressoché comple-ta. Zone destinate ad attrezzature pubbliche di interesse pubblico (zone di tipo F) Le zone classificate F sono le parti del territorio sia urbano che extraurbano destinate ad attrez-zature ed impianti di interesse generale. Esse individuano in ambito urbano o in relazione agli insediamenti urbani le seguenti zone as-soggettate alla verifica degli standards del DM 1444/68:

- zone per l’istruzione

- zone a verde pubblico e per impianti sportivi di interesse urbano

- zone per servizi di interesse comune e generali

- zone per impianti tecnologici

Tabella 2. Verifica degli insediamenti residenziali di previsione R.U. territorio comunale.

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3.3.4. Disciplina del suolo – I servizi per il turismo La vocazione turistica del comune è stabilita dagli studi di P.S. e confermata dalle azioni preli-minari di investigazione del R.U., il territorio vanta la presenza di strutture ricettive consolidate con una offerta servizi diversificata. Per questo settore il Regolamento Urbanistico individua elementi di ulteriore qualificazione dell’offerta volti a favorire l’integrazione con le attività legate alle produzioni tipiche. Il Piano Strutturale ha individuato cinque specifiche U.T.O.E. finalizzate allo sviluppo dei servizi per il turismo, impostate su di una linea strategica di sviluppo e di integrazione ambientale e paesaggistica. Le previsioni sono descritte nell’ Allegato B con schede norme per ogni singola U.T.O.E.. Per alcune di queste, sono stati previsti dal P.S. dimensionamenti in termini di posti letto, fina-lizzati al recupero e allo sviluppo dei nuclei e delle attività. L’allegato “B” dettaglia le possibilità di intervento all’interno delle U.T.O.E., previa un analisi del-lo stato di fatto che prevede l’Uso del Suolo, le Destinazioni d’Uso in atto, le pericolosità geo-morfologiche, pericolosità sismica, pericolosità idraulica. Per le modalità attuative è stata predi-sposta apposita Scheda Norma, con indicazione dettagliata di tutte le possibilità d’intervento, le prescrizioni e destinazioni d’uso ammesse. U.T.O.E. G.4 – TABACCAIA. Per questa U.T.O.E., Il Regolamento Urbanistico ha scelto di

spendere tutto il dimensionamento previsto dal P.S. U.T.O.E. G.5 – IL RICRIO. Il Regolamento Urbanistico ha scelto di non attuare il dimensiona-

mento previsto dal P.S., e di demandare ai prossimi Regolamenti eventuali previsioni di nuova ricettività. U.T.O.E. G.6 – CERRETELLE. Il Regolamento Urbanistico, in conformità al P.S. ha preso atto

della Piano Attuativo in corsi realizzazione. È stata inserita una piccola modifica relativa alla possibilità di trasferimento del 10% della volumetria approvata dalla funzione turistica a quella commerciale. U.T.O.E. G7 – Il PARADISO. Il Regolamento Urbanistico ha scelto di utilizzare tutto il dimen-sionamento previsto dal P.S. U.T.O.E. G8 – Il BORGO. Il Regolamento Urbanistico ha previsto l’utilizzazione di tutto il d i-mensionamento previsto dal P.S.

Tabella 3. Sintesi delle previsioni turistico ricettive.

Tav. RU Esistente Progetto TOTALE PREVISIONE

Esistente Progetto

TAVOLA 02 - DISCIPOSTI LETTOINA DEI SUOLI U.T.O.E. G1 - G2 - G3 ALLEGATO B - ALBUM U.T.O.E. TURISTICHE

posti letto*

posti letto*

POSTI LETTO*

Sup. mq.

(Posti letto* X 25 mq)

Sup. mq.

(Posti letto* X 25 mq)

nuovo

recupero

641** 160 133 293 16.025 7.325

POSTI LETTO

Totale: 934 23.350 mq.

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*1 PL = 25 slp comprensivo della quota parte servizi oltre ai servizi complementari fino ad un massimo di mq. 35 slp. ** dato estratto da Relazione di Avvio di formazione del R.U. Disciplina del suolo – Previsioni commerciali e per servizi

Tabella 4. Previsioni zone commerciali e per servizi territorio comunale.

Tav. RU Localizzazione Esistente In Attuazione Progetto

TAVOLA 02 - DISCIPLINA DEI SUOLI U.T.O.E. G1 - G2 - G3

U.T.O.E. G. 3 Casino di Terra

Sup. mq.

Sup. mq.

Sup. mq.

ID_02 1.900

RQ 02 750

Totale: 2.650

Totale zone commerciali e per servizi Territorio Comunale:

2.650

3.3.5. Verifica standard STANDARD FISSATI DAL P.S. Verde 12 mq./ab Attrezzature scolastiche 4,5 mq./ab Attrezzature di interesse comune 3,5 mq./ab Parcheggi 4 mq./ab. POPOLAZIONE PREVISTA DAL R.U. INTERO TERRITORIO COMUNALE = Abitanti al 31/12/2012 = 1.249.

Abitanti insediabili di previsione R.U. nelle UTOE = 187.

Abitanti insediabili di previsione R.U. nel Territorio aperto: 27.

TOTALE = 1.463 abitanti insediati + insediabili

Il Piano Strutturale fissa per la funzione residenziale 43,5 mq di SUL ad abitante insediato e in-sediabile.

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3.3.6. Verifica standard riepilogo

Tabella 5. Riepilogo attrezzature e spazi di interesse pubblico esistenti e previsti dal R.U. esteso a tutto il territorio comunale – raffronto con il fabbisogno derivante dal dimensiona-mento abitativo del R.U.

Esistenti

Progetto Totale R.U. Fabbisogno

Realizzato

In attua-zione

Totale esistente

TERRITORIO COMUNALE

Attrezzature scolastiche 3.680 3.680 4.066 7.746 6.583,5

Verde 44.571 1.025 45.596 2.099 47.695 17.556

Attrezzature di interesse comune 24.102 24.102 7.408 31.510 5.120,5

Parcheggi 13.415 1.150 14.565 3.392 17.857 5.852

Tabella 6. Riepilogo attrezzature e spazi di interesse pubblico esistenti e previsti dal R.U. esteso a tutto il territorio comunale – raffronto con il fabbisogno derivante dalle presenze estive sul territorio.

Esistenti Progetto Totale R.U. Fabbisogno* Rif. agli ab. esi-stenti, insedia-

bili alle presen-ze estive

Realizzato In attua-

zione

Totale

esistente

-

TERRITORIO COMUNALE

Attrezzature scolastiche ** 3.680 3.680 4.066 7.746

Verde 44.571 2.868 45.596 2.099 47.695 28.864

Attrezzature di interesse comune 24.102 24.102 7.408 31.510 8.3895

Parcheggi 13.415 1.498 14.565 3.292 17.857 9.588

* Il fabbisogno è calcolato aggiungendo agli abitanti insediabili i PL totali di previsione, il P.S. asse-gna 25 mq di SLP per ogni posto letto, tale quantità si assume anche per il dimensionamento degli abitanti equivalenti per la funzione turistico-ricettivo. ** Non si esegue la verifica, in quanto si presume che gli abitanti considerati equivalenti non usufruiscano dell’attrezzatura scolastica.

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Nella tabella sotto riportata sono esplicitati in dettaglio i prelievi effettuati dal presente Regola-mento Urbanistico al Piano Strutturale per ogni UTOE.

Tabella 7. Relazioni fra Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico sistema residenziale.

Tabella 8. Relazioni fra Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico attività ricettive.