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Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN LOGOPEDIA Presidente: Prof. M.G. Ceravolo Direttore ADP: Dr.ssa Maria Laura Castagna Tutor clinico dr.ssa Patrizia Lopez 1 REGOLAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI TIROCINIO CLINICO A.A. 2015/2016 Versione 1.0- 27.1.2015

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Presidente: Prof. M.G. Ceravolo

Direttore ADP: Dr.ssa Maria Laura Castagna

Tutor clinico dr.ssa Patrizia Lopez

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REGOLAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI TIROCINIO

CLINICO

A.A. 2015/2016

Versione 1.0- 27.1.2015

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PREMESSA

Il regolamento didattico del Corso di Laurea in Logopedia, in conformità alla normativa

vigente ed in base al piano di studi prevede, per il tirocinio clinico, un numero di CFU pari a 60

(1500 ore) così distribuiti: 475 ore (19 CFU ) nel primo anno, 525 ore (21 CFU) nel secondo

anno e 500 ore (20 CFU) nel terzo anno.

Nell’ambito del programma didattico-formativo, il tirocinio clinico è momento professionalizzante, di

fondamentale importanza per lo studente, per l’apprendimento delle abilità pratiche e per lo

sviluppo di competenze indispensabili nell’esercizio della professione.

Il tirocinio permette di acquisire abilità cliniche, pratiche e comunicative attraverso un

percorso definito per obiettivi che integrano, arricchiscono e verificano gli apprendimenti teorici. In

particolare permette allo studente di:

Verificare da un punto di vista applicativo le conoscenze acquisite

Anticipare nell’esperienza aspetti che approfondirà successivamente

Integrare le conoscenze teoriche

Maturare capacità diagnostiche attraverso la formulazione di ipotesi

Verificare le ipotesi diagnostiche seguendo i principi dell’Evidence Based Practice

Sviluppare capacità decisionali ed organizzative

Acquisire competenze operative

Nella formulazione degli obiettivi riabilitativi e nella selezione dei programmi la priorità è

rappresentata dallo studio teorico/pratico delle Scienze Logopediche, che si attua nei settori

qualificanti la Logopedia, come il recupero funzionale delle disabilità comunicative, uditive,

deglutitorie, cognitive emergenti in tutte le fasce d’età, nel contesto dell’approccio globale alla

persona assistita tipico della Medicina Riabilitativa.

Obiettivi formativi specifici della formazione pratica

Gli obiettivi si rifanno al Profilo Professionale e all'ordinamento didattico e sono riportati sulla

scheda di Tirocinio e approvati dal Consiglio del Corso di Laurea.

Gli obiettivi specifici della formazione pratica (“saper fare”) nonché della formazione utile allo

sviluppo, in 3 anni, di competenze comportamentali e di capacità di relazione (cosiddetto “saper

essere”) interessano i seguenti campi:

1. Prevenzione

2. Cura e riabilitazione

3. Educazione terapeutica

4. Formazione/autoformazione

5. Responsabilità professionale

6. Gestione/management

7. Comunicazione e relazione

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Relativamente alle competenze pratiche (“saper fare”) gli obiettivi si riassumono come

segue:

PREVENZIONE: Il logopedista dovrà essere in grado di individuare i bisogni di salute e di

prevenzione della disabilità attraverso: l' individuare situazioni potenzialmente a rischio attraverso

Screening mirati all'individuazione precoce dei disturbi del linguaggio e della comunicazione ,

dell'udito e delle funzioni orali in tutte le fasce d'età . In particolare questo ambito rappresenta una

parte integrante del programma riabilitativo e vede il logopedista impegnato in attività volte

all'individuazione ed al superamento di situazioni a rischio per il singolo e per la collettività, con

azioni esplicate attraverso indagini , screening e follow-up

CURA E RIABILITAZIONE: questo ambito si riferisce alle competenze che lo studente deve

possedere per assumere informazioni oggettive e soggettive attraverso l'utilizzo di strumenti

standardizzati, colloqui e osservazioni per l'identificazione dei bisogni riabilitativi logopedici della

persona e della collettività. Collaborare alla stesura del progetto riabilitativo, pianificare l'intervento

di cura e riabilitazione logopedica, definire il programma riabilitativo, individuare le modalità

terapeutiche più adeguate al paziente identificando le strategie di cura e riabilitazione dei disordini

del linguaggio orale e scritto , uditive, delle funzioni comunicativo-sociali, cognitive , prassiche e

della deglutizione in tutte le fasce d'età. Verificare la necessità di ausili per il miglioramento della

vita quotidiana. Eseguire l'intervento riabilitativo secondo il progetto/ programma. Stendere il

programma riabilitativo in forma scritta con obiettivi a breve, medio e lungo termine, condividerlo

con il paziente e con la famiglia ,stabilire il contratto terapeutico Valutare l'outcome e le risposte

dell'intervento riabilitativo registrandone le modificazioni, prevenire e affrontare le situazioni

critiche, attuare interventi mirati per fronteggiare situazioni critiche. Garantire la sicurezza del

paziente e l'applicazione di interventi privi di rischi, in relazione alla normativa vigente. Saper

adattare e modificare l'intervento durante il percorso riabilitativo nel rispetto delle esigenze del

paziente. Saper valutare l'intervento logopedico durante il percorso riabilitativo.

EDUCAZIONE TERAPEUTICA: è l' attività sanitaria del logopedista tesa a sviluppare nella

persona o nei gruppi, consapevolezza e responsabilità, si realizza attraverso interventi di

educazione terapeutica, stabilendo una relazione di aiuto atta a sostenere la persona assistita e la

famiglia, Inoltre istruire la persona assistita e i familiari ad apprendere abilità di autocura e

recupero funzionale. Valutare il fabbisogno educativo della persona assistita e della famiglia e

valutare in itinere l'aderenza al progetto educativo.

FORMAZIONE/AUTOFORMAZIONE:

è il contesto nel quale il Logopedista si forma, sviluppa e consolida le proprie fondamenta culturali,

attraverso le seguenti competenze: saper identificare gli obiettivi di apprendimento e formazione

nel percorso formativo con coordinatore e tutor, saper valutare il raggiungimento degli obiettivi.

Assumere la responsabilità della propria formazione e sviluppo professionale, autovalutare il

raggiungimento degli obiettivi, riflettere e autovalutarsi nelle implementazioni delle proprie

conoscenze e abilità

RESPONSABILITA PROFESSIONALE: è l' ambito che traduce l' assunzione di responsabilità del

professionista Logopedista in tutto l' agire professionale attraverso il raggiungimento delle seguenti

competenze: nella condotta professionale impara ad agire rispettando il profilo professionale, il

codice deontologico, le norme e le leggi relative alla professione, sviluppa specificità di

competenze nei riguardi dell'individuo e della famiglia Impara ad agire nell'interesse del paziente

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riconoscendo le sue motivazioni la sua autonomia e le sue abilità ed esercita nella propria

autonomia la pratica clinica nel rispetto degli interessi del paziente e delle altre figure professionali

GESTIONE/MANAGEMENT: comprende tutti gli strumenti gestionali (risorse, informazioni, aspetti

economici) indispensabili per la corretta attuazione dell'agire quotidiano del Logopedista attraverso

le seguenti azioni: identificare la natura del problema, analizzare, scegliere e interpretare,

individuare la risoluzione del problema ricorrendo ad eventuali collaborazioni. Nella gestione del

proprio lavoro saper riconoscere e rispettare ruoli e competenze, interagire e collaborare con

equipe multiprofessionali, utilizzare Linee Generali e protocolli per uniformare le modalità

operative. Nella gestione del rischio clinico, identificare e segnalare le difficoltà. Saper utilizzare i

sistemi informativi e informatici per analizzare i dati.

COMUNICAZIONE E RELAZIONE: Questo ambito definisce il sub-strato relazionale attraverso cui

il Logopedista applicherà la propria pratica professionale nel contesto riabilitativo e in quello

sociale ed istituzionale, attraverso competenze comunicative e di relazione con l'utente e la sua

famiglia, con modalità di ascolto attivo e di gestione delle dinamiche relazionali, interagendo

anche con altri professionisti, coordinatori e tutor e con operatori di altre strutture.

Nell’ All. 1 che costituisce parte integrante del presente Regolamento sono dettagliati gli obiettivi

della formazione pratica ed i relativi CFU

Relativamente alle competenze comportamentali e di capacità di relazione (cosiddetto

“saper essere”) si definisce quanto segue:

I laureati in logopedia devono dimostrare autonomia di giudizio attraverso le seguenti abilità :

- Praticare trattamenti riabilitativi logopedici riconoscendo e rispettando la dignità, la cultura, i

valori, i diritti dei singoli individui

- Utilizzare abilità di pensiero critico per erogare interventi efficaci agli utenti nelle diverse età

- Assumere la responsabilità e rispondere del proprio operato durante la pratica

professionale in conformità al profilo, al codice deontologico e a standard etici e legali

- Dimostrare consapevolezza dell'influenza dei propri sentimenti, valori e pregiudizi sulla

relazione col paziente e la presa di decisioni

I laureati in logopedia devono sviluppare le seguenti abilità comunicative:

- Ascoltare, informare, dialogare con pazienti e familiari in modo efficace e comprensibile

- Comunicare, argomentare e motivare il proprio operato e le decisioni assunte con i colleghi

e con differenti figure professionali

- Adattare la comunicazione a seconda del contesto e nel rispetto di differenze culturali,

etniche e valoriali delle persone assistite

- Attuare tecniche di counseling logopedico per la comunicazione in area problematica, per

attivare le risorse e le capacità di risposta del cliente e coinvolgere la famiglia e i caregivers

nel percorso riabilitativo

- Utilizzare gli strumenti di documentazione dell'attività clinico - riabilitativa

I laureati in logopedia devono sviluppare le seguenti capacità di autoapprendimento :

- Sviluppare abilità di studio indipendente

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- Dimostrare capacità e autonomia nel cercare le informazioni necessarie per risolvere

problemi o incertezze della pratica professionale, consultando la letteratura corrente e

favorendo la sua applicazione nella pratica logopedia

- Dimostrare conoscenze dei metodi di ricerca relativi alle problematiche e alle questioni

delle terapia del linguaggio

- Dimostrare la capacità di ricercare con continuità le opportunità di autoapprendimento;

- Dimostrare capacità di autovalutazione delle proprie competenze e delineare i propri

bisogni di sviluppo e apprendimento

- Strumenti didattici, metodologie e attività formative per sviluppare i risultati attesi:

- Utilizzo di contratti e piani di autoapprendimento al fine di responsabilizzare lo studente

nella pianificazione del suo percorso di tirocinio e nell'autovalutazione;

- Laboratori di metodologia della ricerca bibliografica cartacea e online;

- Lettura guidata alla valutazione critica della letteratura scientifica e professionale sia in

italiano sia in inglese.

Nell’All. 2, che costituisce parte integrante del presente Regolamento, sono dettagliati gli obiettivi

delle competenze comportamentali e di relazione perseguibili in ciascun anno di corso.

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NORME GENERALI

Il Consiglio di Corso di Laurea, al fine di garantire un adeguato ed omogeneo percorso clinico-

formativo, in ottemperanza agli obiettivi del piano di studi, stabilisce le regole di seguito riportate.

1. Figure responsabili della formazione tecnico-pratica

1.a Le figure professionali responsabili della formazione tecnico-pratica degli allievi del Corso di

studi sono regolamentate dalla Legge e così identificate:

a) Direttore Attività Didattica Professionalizzante

b) Tutore di tirocinio

c) Guida di tirocinio

In aggiunta, viene istituito il ruolo del referente di sede, identificato presso ciascuna sede di

tirocinio della rete formativa, tra le Guide di tirocinio.

1.b Competenze del referente di sede

Il referente di sede

- organizza l’attività tecnico-pratica degli allievi nella propria sede in modo tale che essi

possano raggiungere gli obiettivi prestabiliti ( vedi libretto di formazione ) affidandoli alle

proprie guide di tirocinio.

- certifica la presenza degli allievi tramite le schede- presenza mensili

- verifica, a fine turnazione, che gli obiettivi prestabiliti siano stati raggiunti.

- mantiene contatti continui con il Direttore ADP ed il Tutore di tirocinio, anche tramite

incontri programmati o su richiesta, per risolvere eventuali problematiche sia di ordine

individuale che generale.

- in alcune sedi ( in presenza di una sola guida di tirocinio ) svolge anche la funzione di

guida di tirocinio.

- collabora con le proprie guide di tirocinio alla formulazione dei giudizi a fine turnazione.

- organizza, nella propria sede e con le proprie guide di tirocinio, esercitazioni sugli

obiettivi programmati.

- durante l’A.A. inoltra al tutore di tirocinio le eventuali variazioni sui nominativi delle guide

di tirocinio.

- comunica al Direttore ADP ad inizio dell’A.A.. i nominativi delle guide di tirocinio “

provvisorie” ed al termine dello stesso quelle che effettivamente hanno svolto attività

didattica

2. Rete formativa

2.1 Al fine di garantire la formazione pratica secondo quanto previsto dal piano di studi, il Corso di

Laurea prevede che l’attività di tirocinio possa essere svolta presso strutture assistenziali

convenzionate con il S.S.R. presenti sul territorio regionale, identificate in relazione alla pertinenza

delle attività in esse realizzate rispetto agli obiettivi formativi dei diversi anni di corso.

Nell’ Allegato 3, che costituisce parte integrante del presente Regolamento, sono dettagliate le

strutture appartenenti alla rete formativa selezionate ai fini dello svolgimento di attività di tirocinio

nell’ambito del Corso di Laurea in Logopedia.

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3. Frequenza del tirocinio

3.a Un credito di tirocinio equivale a 25 ore settimanali ( di cui 20 di tirocinio effettivo + 5 di studio

individuale ).

3.b La frequenza al tirocinio clinico programmato è obbligatoria per tutti gli studenti iscritti nei tre

anni di corso. E’ prevista altresì attività formativa complementare propedeutica e di

approfondimento (laboratori pre-clinici, esercitazioni, seminari)

3. c. La frequenza delle 20 ore di tirocinio effettivo è abitualmente distribuita in 5 giorni (dal lunedì

al venerdì) con 4 ore giornaliere. Una distribuzione alternativa in 4 giorni, con 5 ore giornaliere

(cosiddetta “ settimana corta “ ) può essere attuata per un massimo di 2 settimane consecutive

soltanto in previsione di un imminente esame. Le ore effettuate in eccedenza al di fuori di una

delle due modalità sopra menzionate non sono cumulabili come pure le giornate.

3.d All’inizio di ciascun A.A., e comunque prima dell’avvio delle attività di tirocinio, l’allievo

concorda con il Direttore ADP, o in sua vece con il tutore di tirocinio, la pianificazione della

frequenza delle sedi della rete formativa, utile al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano di

studi. Presso ciascuna sede di tirocinio sono individuati Referenti di sede, i quali accolgono gli

allievi affidandoli a Guide di tirocinio. Il Referente di sede vigila affinché l’attività di tirocinio si

svolga sempre in presenza della Guida. A tal fine, in caso di assenza programmata o inattesa della

Guida, il Referente si fa garante della prosecuzione dell’attività di tirocinio affidando l’allievo ad

altra Guida, laddove disponibile. In caso di impossibilità di sostituzione della Guida, il Referente di

sede provvede a darne tempestiva comunicazione al Direttore ADP, o in sua vece al tutore di

tirocinio, affinché provveda ad una rimodulazione del piano di tirocinio individuale dell’allievo.

3.e Tutti gli studenti devono firmare il registro di presenza tenuto dalle guide incaricate. E’

responsabilità dello studente eseguire il computo aggiornato delle ore di tirocinio e di confrontarsi

con il Direttore ADP.

3.f L’attività giornaliera di tirocinio ha inizio soltanto in presenza della propria guida di tirocinio o di

eventuale sostituto.

3.g Gli orari programmati nel piano di tirocinio devono essere rispettati. Le assenze devono essere

comunicate in anticipo (salvo casi particolari) al Direttore ADP.

Tutte le ore di assenza, sia quelle riguardanti la partecipazione a sessioni di esame o ad attività

didattiche estemporanee, quali seminari e convegni, sia quelle riguardanti periodi di malattia o

gravi impedimenti personali devono essere recuperate, con le seguenti modalità:

- N. 1 giorno di assenza durante la settimana: si recupera il sabato della stessa settimana

nella sede di appartenenza.

- N. 2 o più giorni di assenza in una unica sede: devono essere recuperati nella sede in cui

si sono verificati, definendo le date (incluso il sabato ) con il referente di sede.

Assenze continuative di durata superiore a 10 giorni vincolano la reintegrazione nell’attività pratica

all’esibizione di certificato medico di idoneità, da consegnare tempestivamente al Direttore ADP o,

in sua vece, al tutore di tirocinio

In caso di assenze superiori a 5 giorni, nello stesso periodo in continuità / discontinuità il Referente

di sede è tenuto a segnalare tale evento, tempestivamente, al Direttore ADP o, in usa vece, al

tutore di tirocinio.

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Il tutore di tirocinio provvede a valutare la modalità di riorganizzazione del piano di tirocinio

individuale, adattandola al fine di garantire il conseguimento dei CFU e degli obiettivi formativi

previsti.

3.h In caso di sospensione dell’attività assistenziale presso una sede di tirocinio per sciopero del

personale, gli allievi si ritengono esonerati dall’effettuare il recupero della giornata di assenza.

3.i La rilevazione delle presenze avviene attraverso apposita Scheda individuale di presenza

mensile, secondo la seguente modalità

il Referente di sede compila le voci di sua competenza all’inizio ed al termine di ogni mese

l’allievo, giornalmente, pone la firma sia in entrata che in uscita apportando l’orario preciso.

la guida di tirocinio esegue un controllo giornaliero e segnala l’eventuale assenza giornaliera

dell’allievo barrando la casella della firma o apponendo al suo interno una “A”

il Referente di sede provvede a far pervenire le schede di presenza al tutore di tirocinio, tramite

posta, tempestivamente al termine del periodo di frequenza di ogni allievo, trattenendone una

copia

3.l Durante il tirocinio clinico è consentita una pausa di 15 minuti nel rispetto delle priorità

assistenziali.

3.m Alle studentesse in periodo di maternità si applicano le disposizioni legislative vigenti secondo

le disposizioni del medico Competente

4. Codice di comportamento

4.1. Durante il tirocinio lo studente è tenuto a mantenere un comportamento rispettoso della deontologia e del ruolo professionale per cui si sta formando. Lo studente è responsabile della propria divisa e si impegna ad indossarla, con appropriatezza e decoro, solo nelle sedi preposte al tirocinio e durante le attività formative. Lo studente è tenuto a seguire tutte le istruzioni fornite per ciò che concerne il servizio di nolo/lavaggio della divisa al momento della sua assegnazione; è fatto divieto per lo studente provvedere al lavaggio delle divisa al di fuori della struttura sanitaria in cui viene svolto il tirocinio. 4.2 Lo studente ha l’obbligo di esporre sulla propria divisa il cartellino di riconoscimento consegnato dalla segreteria studenti 4.3 Durante il tirocinio è vietato indossare anelli, bracciali, orologi, orecchini e collane. In considerazione alla particolare attività clinica e alle norme di igiene personale è vietato portare unghie lunghe e smalto. 4.4 E’ vietato accettare mance, prendere o farsi dare a qualsiasi titolo farmaci o materiale sanitario

in dotazione alla sede in cui si svolge l tirocinio. E’ fatto altresì divieto di utilizzare, a scopo

personale, le strutture e/o i servizi della sede di tirocinio.

5. Propedeuticità nella formazione professionalizzante

5.a L’ammissione al tirocinio è determinata dai seguenti criteri:

- la frequenza delle sedi della rete formativa è differenziata in relazione agli obiettivi

assegnati a ciascun anno di Corso. E’ possibile frequentare solo le sedi inserite nella

formazione dell’anno di corso al quale si è iscritti

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6.Partecipazione a convegni

6.a La partecipazione a seminari e convegni può rientrare nelle attività di formazione se pertinenti

con gli obiettivi di tirocinio; pertanto le ore di partecipazione potranno essere cumulabili.

6.b La richiesta di partecipazione ad iniziative scientifiche, accompagnata dalla motivazione della

richiesta e dal programma al fine del loro riconoscimento, viene autorizzata dal Direttore ADP,

previo parere favorevole del Presidente del Corso di studi.

6.c Lo studente dovrà produrre copia dell’attestato di partecipazione e redigere una relazione

scritta sui punti principali dei temi trattati che concorrerà alla valutazione del tirocinio.

6.d E’ compito del Direttore ADP comunicare agli Uffici amministrativi preposti agli aspetti

assicurativi degli studenti, la partecipazione ad eventi in sedi diverse da quelle rientranti nella rete

formativa.

7. Obiettivi di tirocinio e valutazione

7.a L’esperienza di tirocinio è valutata su criteri stabiliti con pesi ponderati per singolo obiettivo

formativo utilizzando: diario di tirocinio, schede di valutazione, elaborati

7.b All’avvio dell’esperienza clinica viene consegnato ad ogni studente, dalla segreteria il libretto di

tirocinio dove verranno inseriti gli obiettivi formativi previsti, programmati per anno di corso.

7.c Al termine di ciascun periodo di tirocinio in una sede viene effettuata una valutazione di merito

dello studente in relazione agli obiettivi di apprendimento programmati.

7.d Al termine di ciascun anno accademico, la Commissione di tirocinio composta dal Presidente

del Corso di Laurea, o da un Docente incaricato, e dal Direttore ADP affiancato dal Tutore,

certifica il livello di apprendimento in ambito professionale raggiunto. La valutazione positiva al

tirocinio si ottiene quando lo studente raggiunge le competenze previste dal piano degli obiettivi.

Le valutazioni finali per ciascun anno sono espresse in trentesimi, lo studente che non raggiunge

la votazione di 18 su 30 nella valutazione finale è iscritto in qualità di “ripetente” allo stesso anno,

con l’obbligo di ripetere tutta l’attività .

Lo studente che non ha superato positivamente le valutazioni finali di tirocinio al terzo anno non è

ammesso all’esame di laurea.

7.e La valutazione conseguita al termine di ciascun anno rientrerà nel Curriculum formativo dello

studente e contribuirà alla formulazione della valutazione complessiva per l’accesso all’esame di

laurea.

8. Attività formativa in laboratorio/aula teorico-pratica

8.a Durante il periodo di tirocinio sono previste attività di laboratorio o d’aula teorico-pratica quali:

sessioni di briefing, laboratori, cui lo studente è tenuto a partecipare.

In particolare, i laboratori pre-clinici obbligatori si sviluppano attraverso:

- dimostrazione a piccoli gruppi con contenuto teorico-pratico,

- laboratorio libero con la supervisione di un tutor, secondo calendario concordato con gli studenti e

rispettoso della turnazione in tirocinio clinico;

8. b Il calendario delle attività per anno accademico ed i contenuti verranno resi noti

preventivamente tramite affissione nelle bacheche situate nella sede del corso 8.c Nell’ordinamento didattico del Corso di Laurea è prevista inoltre una attività di laboratorio completamente formalizzata, in piccoli gruppi. L’attività si svolge nel II semestre del II anno di Corso, per un ammontare di 30 ore.

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8.d Al compimento delle attività formative effettuate nel Laboratorio formalizzato è prevista una valutazione certificativa delle competenze pratiche acquisite, con un giudizio formulato in 30/30, che concorre alla determinazione del voto di Laurea.

9 .Infortuni

9.a Lo studente è assicurato dall’Università Politecnica delle Marche per gli infortuni. La polizza

assicurativa copre gli studenti per gli infortuni verificati durante il periodo di svolgimento delle

diverse attività formative previste dall’intero piano di studi.

9.b In caso di infortunio è responsabilità dello studente attuare ed eseguire la seguente procedura:

1. Comunicare immediatamente l’accaduto al Direttore ADP o alla guida di tirocinio che

invieranno lo studente presso il Pronto Soccorso; eseguire esami e visite stabilite dal

medico che riceve la denuncia di infortunio, ritirare i documenti rilasciati, avvertire

immediatamente la sede organizzativa del tirocinio..

2. Il Pronto Soccorso redige il verbale in uno stampato che viene consegnato allo studente

3. Con il supporto del Tutore, lo studente redige poi una relazione circostanziata, datata e

firmata, (foglio prestampato) dell’avvenuto infortunio alla quale allega una copia del verbale

di pronto soccorso. Tale relazione è firmata dal Direttore ADP che certifica l’effettiva

presenza dello studente al tirocinio clinico.

4. Una copia della denuncia di infortunio e della documentazione presentata viene inserita nel

fascicolo personale dello studente mentre l’originale viene inviato tempestivamente, via fax,

alla Presidenza della Facoltà di Medicina e Chirurgia- Servizio Provveditorato Economato e

Patrimonio- e in formato cartaceo alla Direzione Amministrativa dell’Università Politecnica

delle Marche che predisporrà l’iter assicurativo previsto.

10. Provvedimenti disciplinari

10.a In caso di inadempienze rispetto a quanto disciplinato nel presente regolamento, lo

studente verrà richiamato dal Direttore ADP.

10.b In caso di recidiva del disposto al punto 10.a e in caso di falsificazione della firma di

presenza o firma senza l’effettiva presenza in tirocinio, il Direttore ADP richiama lo studente ed

ha facoltà di sospenderlo fino a 6 giorni con l’obbligo di recupero ore.

10.c Qualora lo studente metta in atto comportamenti ritenuti lesivi della dignità della

professione, si rimanda al comitato Didattico la decisione del provvedimento disciplinare da

adottare.

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Allegato n. 1 Obiettivi della formazione tecnico-pratica articolati per anno di corso e relativi CFU

SKILLS (ABILITA’ PRATICHE) – OBIETTIVI I ANNO SIGNIFICATO E PREREQUISITI CFU

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Ambito Core Competence Integrato

P CuR ET FA RP GM CoR

1 Favorire l’intervento precoce per evitare l’instaurarsi di condizioni che possano avere conseguenze negative o

peggiorative dei disturbi di interesse logopedico

Rilevazione dei parametri vitali: pressione arteriosa, frequenza cardiaca, saturimetria Ispezione di cute e mucose.

Effettuare procedure di BLS. Adeguata applicazione di principi di igiene delle mani e uso di dispositivi atti a prevenire

l’insorgenza di infezioni durante le operazioni di assistenza al paziente

Conoscenza ed applicazione dei principi di igiene e sicurezza

nella gestione del setting riabilitativo (operatore, pazienti e

strumenti)

Acquisizione informazioni cliniche per la valutazione dei rischi 2 X X

2 Adattare la comunicazione a seconda del contesto e nel rispetto di differenze culturali, etniche e valoriali delle persone

assistite. Saper utilizzare un linguaggio comprensibile al paziente e tarato sulle sue difficoltà comunicative

Saper interagire con un soggetto affetto da disabilità fisica e cognitiva o con disagio emotivo, o incapace di comprendere

il linguaggio verbale.

Riconoscere le principali reazioni della persona alla malattia, alla sofferenza e all’ospedalizzazione, rispettando le

differenze comportamentali che emergono.

Dimostrare la capacità di stabilire e mantenere relazioni di aiuto con la persona assistita, la famiglia e il contesto sociale

applicando i fondamenti delle dinamiche relazionali

Riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori dell’equipe, stabilendo relazioni

collaborative.

Capacità di interpretazione ed utilizzo degli strumenti

concettuali in riferimento alle teorie fondamentali della

semantica e della pragmatica comunicativa

Capacità di osservazione ed approccio al paziente:

2 X X

3 Osservazione del soggetto in età evolutiva dal punto di vista linguistico, comunicativo, relazionale in contesto educativo:

scheda Mc Arthur

Osservazione del soggetto in età geriatrica dal punto di vista linguistico, deglutologico, comunicativo, relazionale anche

in contesti residenziali

Conoscenza dello sviluppo cognitivo e psicomotorio in età

evolutiva e età geriatrica 2 X

4 Gestire la cartella logopedica in conformità della normativa vigente. Saper raccogliere, nel corso dell'anamnesi, le

informazioni pertinenti ed essenziali alla pianificazione del progetto riabilitativo, nel rispetto della dignità del paziente.

Capacità di descrivere la struttura ospitante, le figure professionali presenti , il tipo di prestazioni erogate e

l’organizzazione del Servizio Gestire la privacy in ambito sanitario, analizzando il trattamento dei dati e orientando il

proprio comportamento al rispetto del segreto professionale

Gestione della documentazione clinica

3 X

5 Clinimetria : osservazione clinica ed interpretazione funzionale delle seguenti scale di valutazione :

- disfagia: Dysphagia Outcome Severity Scale – DOSS

- disartria: profilo di valutazione della disartria

- disfonia: scala GIRBAS, Voice Handicap Index - VHI

- disturbi cognitivi: Mini Mental State Examination –MMSE, Glasgow Coma Scale, Galveston Orientation and Amnesia

Test – GOAT, Levels of Cognitive Functioning – LCF,

- distrubi comportamentali: neurobehavioral rating scale revised – NRSR,

-autonomia: ADL, IADL, Disability Rating Scale – DRS, Supervision Rating Scale – SRS, independent living scale,

vocational independence scale, Community Integration Questionnaire - CIQ

Utilizzare le conoscenze cliniche e le teorie della linguistica per

accertare le alterazioni del linguaggio nei vari quadri patologici.

Osservare la clinica dei disturbi deglutitori in relazione

all'aspetto funzionale.

Analizzare e interpretare in modo accurato i dati raccolti e

integrarli con informazioni sulla storia del paziente

Osservare ed identificare le tipologie di disturbi cognitivo-

comportamentali nel paziente con ictus cerebrale e trauma

cranico, per definire il profilo di funzionamento globale.

4

X

6

Sviluppare abilità di studio indipendente

Sviluppare competenze per l’elaborazione di progetti di tirocinio

Orientare l’intervento riabilitativo logopedico alle evidenze scientifiche e alle linee guida

Identificare specifici ambiti di ricerca in base a criteri epidemiologici, raccogliendo dati relativi al proprio ambito di

competenza e implementandoli nella propria attività clinica

Reperire le evidenze disponibili in letteratura (banche dati).

Effettuare ricerche/revisioni bibliografiche pertinenti a quesiti clinici di interesse

Evidenziare situazioni di difficoltà nel percorso formativo

Utilizzare le conoscenze necessarie per la comprensione dei

fenomeni biologici, dei principali meccanismi di funzionamento

degli organi ed apparati con particolare riguardo a quelli

coinvolti nella comunicazione e nel linguaggio

Conoscere le basi fisiologiche della comunicazione, del

linguaggio, dell’apprendimento, dello sviluppo psicologico,

psicomotorio, cognitivo

Comprendere i fondamenti della fisiopatologia applicabili alle

diverse situazioni cliniche che comportino disturbi della

comunicazione, con riferimento anche a parametri diagnostici

2

X

7 Dimostrare la consapevolezza dell’influenza dei propri sentimenti, valori e pregiudizi sulla relazione con il paziente e la

presa di decisioni

Apprendere i principi culturali, etici e professionali che regolano l’agire del Logopedista nei confronti delle persone

assistite e della collettività, iniziando ad applicare questi principi in esperienze presso strutture sanitarie e assistenziali

Rilevare effetti indesiderati o collaterali durante le attività

terapeutiche

2 X

8 Corrette posture dell’ operatore nella movimentazione del pz. D. LGS. n. 81 / 2008.

Corretto uso di ausili maggiori e minori Applicazione di norme

per la sicurezza dell’operatore 2 X X

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SKILLS (ABILITA’ PRATICHE) – OBIETTIVI II ANNO PREREQUISITI CFU

21

Ambito Core Competence Integrato

P CuR ET FA RP GM CoR

1 Saper valutare disturbi comunicativo-linguistici acquisiti in età adulta e inerenti la sfera dei

disturbi della loquela: disfonie, dislalie, disartrie, anche mediante la selezione, somministrazione e interpretazione di test di screening, e batterie standardizzate

Anatomia dell’organo della voce (muscoli e nervi

interessati) , Fisiologia della fonazione e articolazione, Neurolinguistica

Conoscenze necessarie per la comprensione dei

fenomeni biologici, dei principali meccanismi di

funzionamento degli organi ed apparati con particolare riguardo a quelli coinvolti nella

comunicazione e nel linguaggio

2

X

2 Saper valutare disturbi comunicativo-linguistici acquisiti in età adulta e inerenti la sfera dei

disturbi delle afasie, anche mediante la selezione, somministrazione e interpretazione di test di

screening e batterie standardizzate Selezionare e utilizzare procedure di valutazione appropriate, avvalendosi di strumenti validati

e psicometrici

Correlati anatomici della funzione del linguaggio e

quadri sindromici delle afasie.

Conoscenza delle basi scientifiche delle metodologie di valutazione logopedica dei disturbi della

comunicazione verbale e non verbale e del

linguaggio orale e scritto

3 X X X

3 Saper valutare disturbi della deglutizione acquisiti in adulti e anziani, anche mediante la

selezione, somministrazione e interpretazione di test di screening, e approcci formali standardizzati

Anatomia delle strutture coinvolte nella deglutizione

e Fisiologia della deglutizione 2 X X

4 Saper valutare disturbi neuropsicologici acquisiti in adulti e anziani anche mediante la

selezione, somministrazione e interpretazione di test di screening, e approcci formali

standardizzati

Principi di neuropsicologia e correlati anatomici

delle funzioni cognitive 3 X X

5 Saper valutare disturbi comunicativo-linguistici specifici in età evolutiva , quali i disturbi

specifici del linguaggio, la dislessia, la disortografia, la disgrafia e discalculia, i disturbi legati a

sordità congenita

Pediatria e Neuropsichiatria infantile: tappe dello

sviluppo psicomotorio, Inquadramento dei disturbi

comunicativi in età infantile 3 X X

6 Saper valutare disturbi comunicativo-linguistici e dell’apprendimento secondari in età

evolutiva, quali ricorrono in caso di ritardo mentale, PCI, DSA, Sindromi genetiche Saper osservare e interpretare:

a) le tappe dello sviluppo psico-motorio;

b) il comportamento orale non comunicativo (prassie orali e sviluppo autonomie alimentari);

c) il comportamento relativo all’attività esplorativa (nascita e sviluppo della rappresentazione mentale);

d) il comportamento comunicativo prelinguistico (nascita e sviluppo della comunicazione

intenzionale);

e) il comportamento sociale; f) il comportamento comunicativo linguistico.

Pediatria e Neuropsichiatria infantile: tappe dello

sviluppo psicomotorio, principali patologie congenite

3 X X X

7 Saper valutare disturbi neuropsicologici e dell’apprendimento acquisiti in età evolutiva, quali

ricorrono in esiti di lesioni encefaliche focali o diffuse, post- trauma cranico, encefalite,

interventi neurochirurgici, lesioni vascolari

Pediatria e Neuropsichiatria infantile:

inquadramento di lesioni cerebrali acquisite in età

evolutiva 2 X X

8 Saper valutare disturbi della deglutizione in età evolutiva

Pediatria e Neuropsichiatria infantile: inquadramento di principali patologie congenite 3 X X

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SKILLS (ABILITA’ PRATICHE) – OBIETTIVI III ANNO PREREQUISITI CFU

20

Ambito Core Competence Integrato

P CuR ET FA RP GM CoR

1 Sviluppare piani terapeutici e riabilitativi appropriati con obiettivi misurabili e raggiungibili. Modificare il piano terapeutico in base alle necessità del paziente. Pianificare ed eseguire l’intervento riabilitativo secondo il progetto, identificandone le

modalità, i tempi di applicazione delle differenti tecniche riabilitative. Valutare le risposte all’intervento riabilitativo

registrandone le modificazioni in itinere attraverso strumenti e metodologie valutative idonei. Definire le priorità e la

successione dell’intervento riabilitativo. Saper motivare e sostenere il paziente nel percorso riabilitativo. Saper utilizzare un linguaggio comprensibile al paziente e tarato sulle sue difficoltà comunicative

Le competenze sovra descritte dovranno essere acquisite relativamente alle seguenti categorie di disabilità comunicativo-

linguistiche e deglutitorie:

Conoscenza dei metodi di ricerca relativi alle problematiche e alle

questioni della terapia del

linguaggio

Saper orientare l’intervento riabilitativo logopedico alle

evidenze scientifiche e alle linee

guida.

Utilizzare, in base alle evidenze, i

dati clinici ottenuti da strumenti standardizzati per pianificare

modelli educativi e riabilitativi

orientati alla prevenzione e cura

dei disordini del linguaggio e della comunicazione.

Praticare trattamenti riabilitativi

logopedici riconoscendo e

rispettando la dignità, la cultura, i valori, i diritti dei singolo individui.

Riconoscere le principali reazioni

della persona alla malattia, alla

sofferenza e all’ospedalizzazione,

rispettando le differenze comportamentali che emergono

Saper selezionare, somministrare e

interpretare gli strumenti di

diagnosi clinica propri della valutazione Logopedica

1.a - disturbi comunicativo-linguistici acquisiti in età adulta e inerenti la sfera dei disturbi della loquela: disfonie,

dislalie, disartrie. In particolare, saper gestire la prevenzione delle disfunzioni laringee e favorire una corretta igiene vocale

Esprimere competenze specifiche nella valutazione e riabilitazione della persona con disturbi della voce cantata e parlata

2 X X

1.b -disturbi comunicativo-linguistici acquisiti in età adulta e inerenti la sfera dei disturbi delle afasie, 2 X 1.c - disturbi della deglutizione acquisiti in adulti e anziani

2 X X 1.d -disturbi neuropsicologici acquisiti in adulti e anziani

In particolare, saper inquadrare i disturbi di pazienti affetti da Malattia di Alzheimer o altre demenze e patologie

degenerative (Parkinson, SLA,…) e saper individuare elementi utili per la prognosi riabilitativa

2 X X

1.e - disturbi comunicativo-linguistici specifici in età evolutiva , quali i disturbi specifici del linguaggio, la dislessia,

la disortografia, la disgrafia e discalculia, i disturbi legati a sordità congenita

In particolare, saper eseguire screening per l’identificazione precoce dei soggetti a rischio in età scolare e prescolare.

Conoscere gli screening audiologici e acquisire competenze per migliorare la situazione bio-psico-sociale della persona con disturbi uditivi e del suo care givers

2 X X X

1.f - disturbi comunicativo-linguistici e dell’apprendimento secondari in età evolutiva, quali ricorrono in caso di

ritardo mentale, PCI, DSA, Sindromi genetiche 2 X 1.g -disturbi neuropsicologici e dell’apprendimento acquisiti in età evolutiva, quali ricorrono in esiti di lesioni

encefaliche focali o diffuse, post- trauma cranico, encefalite, interventi neurochirurgici, lesioni vascolari

2 X

1.h - disturbi della deglutizione in età evolutiva 2 X 2 Attuare tecniche di counselling logopedico rivolte al paziente, alla famiglia e ai caregivers nel percorso riabilitativo. Stabilire

e mantenere relazioni di aiuto con la persona assistita, la famiglia e il contesto sociale applicando i fondamenti delle

dinamiche relazionali

Ascoltare, informare, dialogare con i pazienti e i familiari in

modo efficace e comprensibile .

Conoscere e utilizzare gli

strumenti concettuali e le teorie

fondamentali della semantica e della pragmatica comunicativa

2 X X X

3 Lavorare in modo efficace all’interno di una squadra organizzata o di un servizio. Comunicare, argomentare e motivare il

proprio operato e le decisioni assunte con i colleghi e con differenti figure professionali. Prendere decisioni in coerenza con le

dimensioni legali, etiche e deontologiche che regolano l’organizzazione sanitaria e la responsabilità professionale.

Riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori dell’equipe, stabilendo relazioni collaborative. Interagire e collaborare attivamente in equipe per la gestione e la programmazione degli interventi riabilitativi

Conoscere i principi culturali,

etici e professionali che regolano

l’agire del Logopedista nei

confronti delle persone assistite e della collettività. Gestire la

cartella logopedica in conformità

della normativa vigente

2 X X

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Allegato n.2 Obiettivi comportamentali e relazionali articolati per anno di corso

I ANNO II ANNO III ANNO

Si pone in modo cooperativo Si pone in modo cooperativo Si pone in modo cooperativo

È ordinato nella persona e nella divisa È ordinato nella persona e nella divisa E’ produttivo

Giustifica le sue assenze ed i suoi ritardi Giustifica le sue assenze ed i suoi ritardi

È ordinato nella persona e nella divisa

Reagisce positivamente alle osservazioni dell’ equipe e del paziente

Garantisce un impegno continuo nell’ attività pratica Giustifica le sue assenze ed i suoi ritardi

Rispetta il segreto professionale su ciò che ha visto, ascoltato, constatato e compreso

Reagisce positivamente alle osservazioni dell’ equipe e del paziente

Garantisce un impegno continuo nell’ attività pratica

Rispetta la dignità e l’ intimità del paziente E’ critico nei confronti dei limiti della sua conoscenza e della sua abilità

Riesce a mantenere il controllo in una situazione di emergenza

Rispetta le regole igieniche nella prestazione dell’ assistenza , nell’ impiego dei materiali e nella tenuta dei locali

Rispetta il segreto professionale su ciò che ha visto, ascoltato, constatato e compreso

Reagisce positivamente alle osservazioni dell’ equipe e del paziente

Sa ascoltare gli altri Rispetta la dignità e l’ intimità del paziente E’ critico nei confronti dei limiti della sua conoscenza e della sua abilità

Comunica efficacemente Rispetta le regole igieniche nella prestazione dell’ assistenza , nell’ impiego dei materiali e nella tenuta dei locali

Rispetta il segreto professionale su ciò che ha visto, ascoltato, constatato e compreso

Rispetta la privacy del paziente Sa gestire in modo equilibrato le proprie emozioni Rispetta la dignità e l’ intimità del paziente

Mette il paziente a suo agio Rispetta le regole igieniche nella prestazione dell’ assistenza , nell’ impiego dei materiali e nella tenuta dei locali

Capacità di risposta appropriata a domande Valorizza le idee altrui

Capacità di utilizzare le informazioni per elaborare un programma di trattamento

Usa linguaggio e terminologie chiare ed adeguate al suo livello culturale

E’ capace di motivare la persona

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Allegato n. 3 Rete formativa di tirocinio

1. Comune di Ancona Nidi d’infanzia (5) 2. Comune di Fano Nidi d’infanzia (2) 3. Comune di Fermo Nidi d’infanzia e Centro riabilitazione Montessori 4. Residenza Dorica ANCONA 5. I.R.C.R. servizi alla persona Macerata 6. C.R. Fondazione città di Senigallia EX-IRAB 7. OSP. RIUNITI – ANCONA: AZ. OSP. “UMBERTO 1°”: CL DI NEURORIABILITAZIONE 8. IST. DI RIABILITAZIONE “S, STEFANO”- EX VILLA ADRIA. sede di Porto Potenza Picena, sedi ambulatoriali

di CAR Jesi, CAR Filottrano, Ascoli Piceno, Macerata,Tolentino. 9. IST. “DON GNOCCHI”- FALCONARA MARITTIMA – SEZIONE ADULTI e sedi ambulatoriali età evolutiva Ancona nord, Senigallia, Fano, Osimo, Ancona Brecce bianche 10. INRCA–ANCONA: U.O. DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE 11. Lega del Filo d’oro di OSIMO 12. AV1 Ospedale Marche Nord Santa Croce di Fano 13. AV1 Ospedale di Urbino 14. AV1 Distretti Sanitari di Fano, Macerata Feltria, Mondavio, Pegola, Cagli, Urbania 15. AV2 -IESI: U.O. DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE – SEZIONE ADULTI 16. AV2 Dstretto Sanitario ex CRAS di Ancona 17. AV2 Distretto Sanitario di Senigallia, Chiaravalle 18. AV3 Ospedale di Treia, Ospedale di Porto Potenza Picena 19. AV3 Distretto di Recanati, Civitanova Marche 20. AV4 Ospedale Murri di Fermo 21. AV4 Distretto di Porto San Giorgio 22. AV5 Ospedale di Ascoli Piceno

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Allegato n. 4 Libretto di formazione e Libretto di attività formativa professionalizzante A CONCLUSIONE DEL PERIODO DI ATTIVITA’ IN UNA DETERMINATA SEDE L’ALLIEVO DEVE PRESENTARE IL LIBRETTO DI FORMAZIONE ALLA PROPRIA GUIDA DI TIROCINIO CHE PROVVEDE A COMPILARE AL COMPLETO LE PARTI DI SUA COMPETENZA ED A TRASCRIVERE GLI OBIETTIVI ED IL VOTO SUL LIBRETTO DI ATTIVITA’ FORMATIVA PROFESSIONALIZZANTE DISTRIBUITO DALLA SEGRETERIA STUDENTI. PRESENTARSI ALLA PROVA DI VERIFICA SULL’ APPRENDIMENTO CON I DUE LIBRETTI COMPLETI DI FOTO E GIUDIZI E’ FATTO DIVIETO ASSOLUTO DA PARTE DEGLI ALLIEVI MANIPOLARE I 2 LIBRETTI DI TIROCINIO : SONO AUTORIZZATI AD EFFETTUARE EVENTUALI MODIFICHE E/O INTEGRAZIONI SOLTANTO GLI OPERATORI DIDATTICI. IL LIBRETTO DI ATTIVITA’ FORMATIVA PROFESSIONALIZZANTE E QUELLO DI FORMAZIONE SONO COMPILATI DALLA GUIDA DI TIROCINIO SOLAMENTE SE L’ ALLIEVO HA EFFETTUATO I RECUPERI DI TUTTE LE EVENTUALI GIORNATE DI ASSENZA.

MODULI DI APPRENDIMENTO E RELAZIONI

AL FINE DI AGEVOLARE L’APPRENDIMENTO TUTTI GLI ALLIEVI HANNO L’OBBLIGO DI COMPILARE IN OGNI SEDE DI TIROCINIO NON MENO DI 3 MODULI DI APPRENDIMENTO O RELAZIONI SU CASI CLINICI SCELTI

CON LA PROPRIA GUIDA DI TIROCINIO. A COMPILAZIONE AVVENUTA , LA GUIDA DI TIROCINIO HA IL COMPITO DI CORREGGERE, ASSIEME ALL’ALLIEVO, EVENTUALI INESATTEZZE. TALE MODULO, UNA VOLTA CORRETTO E FIRMATO E’ POI RILASCIATO ALLO STUDENTE. GLI ALLIEVI DEL 3° ANNO POSSONO SOSPENDERE TALE ATTIVITA’ CON LA CONCLUSIONE DEL 1° SEM.

STUDENTI 2° ANNO – TESI

COLORO CHE DESIDERANO LAUREARSI AL TERMINE DELL’A.A. SUCCESSIVO DEVONO NECESSARIAMENTE RIVOLGERSI AD UN DOCENTE DEL CORSO PER DEFINIRE ARGOMENTO E SEDE DELLA TESI SUBITO DOPO LA SESSIONE PRIMAVERILE DI LAUREA. L’ELENCO COMPLETO CON L’ARGOMENTO, SEDE, RELATORE E CORRELATORE ( FACOLTATIVO ) DEVE PERVENIRE AL DIRETTORE ADP IL PRIMA POSSIBILE DA PARTE DEI RAPPRESENTANTI DEL CORSO. LA DEFINIZIONE DELLA SEDE DI TESI E’ DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER PIANIFICARE I PERCORSI FORMATIVI DELL’ A.A. SUCCESSIVO.

ALLIEVI 2° ANNO – PROGETTO ERASMUS

COLORO CHE DESIDERASSERO ADERIRE AL PROGETTO ERASMUS, PRIMA DI INIZIARE IL TIROCINIO ALL’ ESTERO, DEVONO OBBLIGATORIAMENTE ACQUISIRE I CREDITI NELLA RIABILITAZIONE DELL’ ETA’ EVOLUTIVA ED IN RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA.

MODULISTICA

TUTTA LA MODULISTICA NECESSARIA ( SCHEDA PRESENZE, MODULI APPRENDIMENTO, LIBRETTO DI FORMAZIONE, MODULO PER INFORTUNISTICA, ECC. ) SONO A DISPOSIZIONE SIA C/O IL TUTORE DI TIROCINIO CHE C/O I REFERENTI DI SEDE.

VARIAZIONE RECAPITO TELEFONICO ED E-MAIL

L’EVENTUALE MODIFICA DEL RECAPITO TELEFONICO ED E – MAIL DEVE ESSERE COMUNICATO TEMPESTIVAMENTE SIA AL DIRETTORE ADP, AL TUTORE DI TIROCINIO ED ALLA SEGRETARIA DEL C D L

PROVE DI VERIFICA SULL’ APPRENDIMENTO

PRESENTARSI ALLE PROVE CON IL LIBRETTO DI FORMAZIONE ED IL LIBRETTO DI ATTIVITA’ FORMATIVA PROFESSIONALIZZANTE ( COMPLETI ANCHE DI FOTO ) E IN DIVISA

VISITE MEDICHE PERIODICHE

TUTTI GLI ALLIEVI SONO SOTTOPOSTI A VISITA MEDICA DA PARTE DEL MEDICO COMPETENTE: L’ INADEMPIENZA DI TALE OBBLIGO COMPORTA LA SOSPENSIONE IMMEDIATA DALL’ ATTIVITA’ DI TIROCINIO.

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SERVIZIO LAVAGGIO DIVISE E GUARDAROBA

LE DIVISE SPORCHE NON POSSONO ESSERE PORTATE FUORI DALLA SEDE DI TIROCINIO PER COMPRENSIBILI MOTIVI DI IGIENE: IN OGNI SEDE E’ ATTIVO UN SERVIZIO DI LAVAGGIO E GUARDAROBA CON CUI LA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA HA STIPULATO UNA CONVENZIONE . LE MODALITA’ DI RITIRO DELLE DIVISE PULITE VARIA DA SEDE A SEDE.

ASSENZE GIUSTIFICATE

LE ASSENZE PER ESAME SONO GIUSTIFICATE SOLTANTO NELLE DATE DEGLI APPELLI UFFICIALI DEI CORSI INTEGRATI. AFFINCHE' L' ASSENZA SIA GIUSTIFICATA IL COORDINATORE DEL CORSO INTEGRATO COMPILA UN APPOSITO MODULO ( ALLEGATO A ) IN CUI SI ATTESTA L' AVVENUTA PARTECIPAZIONE ALL' EVENTO. (TALE MODULO DEVE ESSERE CONSEGNATO AL REFERENTE DI SEDE IN CUI SI E' VERIFICATA L' ASSENZA ) LE ASSENZE PER ESAME IN DATE DIVERSE DA QUELLE DEGLI APPELLI UFFICIALI DEL CORSI INTEGRATI DEVONO ESSERE RECUPERATE

CAMBIO SEDE DI TIROCINIO IN ITINERE

SOLO CON AUTORIZZAZIONE DEL DIRETTORE ADP PROCEDURA DI RICHIESTA: COMPILARE MODULO APPOSITO ED INVIARLO AL DIRETTORE ADP o TUTOR CLINICO dott.ssa Patrizia Lopez ([email protected]) E p.c. ALLA SEGRETERIA DEL CDL dott.ssa LAURA PIMPINI ( [email protected] ) PROCEDURA AMMINISTRATIVA IN CASO DI INCIDENTE / INFORTUNIO DURANTE L’ L’ESPLETAMENTO DELL’ATTIVITA’ TECNICO-PRATICA O DURANTE IL TRAGITTO CASA / SEDE DI TIROCINIO E VICEVERSA ( in vigore dal 1° Luglio 2011 ) SUBITO DOPO L’ INCIDENTE / INFORTUNIO …………………………

IL REFERENTE DI SEDE O LA PROPRIA GUIDA DI TIROCINIO HANNO IL COMPITO DI

ACCOMPAGNARE L’ALLIEVO CON URGENZA AL PRONTO SOCCORSO PIU ‘ VICINO.

AVVISARE TEMPESTIVAMENTE IL DIRETTORE ADP SULL’ACCADUTO.

L' ALLIEVO HA L' OBBLIGO DI

1) COMPILARE AL COMPLETO L’APPOSITO MODULO ( VEDI ALLEGATO B ) CON ANNESSA FIRMA

DELLA PROPRIA GUIDA ( SE L' INCIDENTE / INFORTUNIO E' AVVENUTO DURANTE L' ESPLETAMENTO DELL ' ATTIVITA' DI TIROCINIO ) ALLEGANDO DOCUMENTAZIONE RILASCIATA DAL PRONTO SOCCORSO.

2) DARE TEMPESTIVA COMUNICAZIONE TELEFONICA AL DIRETTORE ADP PER METTERLO A

CONOSCENZA DELL' ACCADUTO ( RECAPITI TELEFONICI: 071/5963532 – 5964536 – 071/2206041 – 333.9895878 )

3) SPEDIRE, SUBITO DOPO IL CONTATTO TELEFONICO, LA DOCUMENTAZIONE SOVRAMENZIONATA

AL DIRETTORE ADP AL FAX 071 / 2206100 ALTERNATIVA AD UNA EVENTUALE MANCATA DISPONIBILITA’ DEL DIRETTORE ADP 1) CONTATTARE TELEFONICAMENTE LA TUTOR PER METTERLA A CONOSCENZA

2) SPEDIRE ALLA MEDESIMA LA DOCUMENTAZIONE ( APPOSITO MODULO COMPILATO E

CERTIFICATO DEL PS ) AL FAX 071 / 5965651. I CERTIFICATI MEDICI ( ED ALTRA DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALL’ EVENTO ) SUCCESSIVI AL PRIMO E LA RELAZIONE MEDICA DI CHIUSURA INFORTUNIO, UNA VOLTA RILASCIATI DAI MEDICI COMPETENTI, DEVONO ESSERE TRASMESSI DALLO STUDENTE AL DIRETTORE ADP (ENTRO LE 24 H DAL RILASCIO )