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MINISTERO DELL UFFICIO IS Piazza Bac fric81100g@ R PREMESSA Il Regolamento di Istituto, delib modalità organizzative e gest realizzazione del PTOF e del PD e nel rispetto delle vigenti norm locale). E’ sottoposto a verifica ogni qual FINALITÀ Stabilire delle regole per il fu Regolamentare i comportame Contribuire attraverso l’os conseguimento delle finalità Tali finalità saranno perseguite alunni, genitori, operatori scolasti Il presente Regolamento è stat normative del personale della scu D.L.vo 196/2003, L.107/2015 dell’istituzione scolastica. Le regole interne ed i rapporti co Dirigente Scolastico per i rispetti All’atto dell’assunzione in serviz disposizioni contenute nel prese proprie funzioni. All’atto dell’iscrizione ai genito dichiarano: a) di essere stati info agli alunni e alle famiglie è pu impegnarsi a prenderne visione vengano rispettate anche dai prop CAPITO ART. 1 CONVOCAZIONE L'iniziativa della convocazione d Collegiale stesso o da un terzo de 1 L’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERITA’ E DELLA RIC SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO STITUTO COMPRENSIVO STATALE. ccelli 4 - Ripi 0775284015 fax 0775/284015 @istruzione.it - [email protected] www.icripi.gov.it REGOLAMENTO DI ISTITUTO berato dagli OO.CC. preposti, è il docume tionali di carattere generale della scuola DM secondo criteri di trasparenza, funzionalit mative e delle peculiari caratteristiche di cont lvolta se ne ravvisi l’esigenza e/o l’opportunit unzionamento generale dell’Istituto Scolastico enti individuali e collettivi. sservanza degli obblighi derivanti dalla educative e formative proprie dell’istituzione da tutte le componenti che interagiscono n ici e comunità locale. to elaborato tenendo conto del complesso uola: D.L.vo 297\94, D.L.vo 81/08, D.PR. 24 e i decreti attuativi che regolano i divers on gli alunni ed i genitori sono dettate dagli O ivi ambiti di competenza . zio nell’Istituto, tutto il personale è tenuto a ente documento alle quali dovrà attenersi ne ori viene richiesto di sottoscrivere una di ormati che il Regolamento contenente le nor ubblicato sul sito web della scuola nell’ap e a rispettarne le regole; c) di adoperarsi pri figli. OLO PRIMO - ORGANI COLLEGIALI di un Organo Collegiale è esercitata dal Pr ei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esec CERCA ione.it ento che stabilisce le volte a garantire la tà, efficacia, coerenza, testo (scuola-comunità tà. o. convivenza civile al e scolastica. nella e con la scuola: delle principali fonti 49/98, DPR 275\1999, si ed articolati aspetti Organi Collegiali e dal prendere visione delle ello svolgimento delle ichiarazione in cui si rme principali relative pposita sezione; b) di i affinché dette regole residente dell'Organo cutiva.

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERITA’ E DELLA RICERCAUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE.Piazza Baccelli 4

[email protected]

REGOLAMENTO DI IS

PREMESSA Il Regolamento di Istituto, deliberato dagli OO.CC. preposti, modalità organizzative e gestionalirealizzazione del PTOF e del PDM e nel rispetto delle vigenti normative e delle peculiari caratteristiche di contesto (scuolalocale). E’ sottoposto a verifica ogni qualvolta se ne ravvisi l’esigenza e/o l’opportunità.FINALITÀ • Stabilire delle regole per il funzionamento generale dell’Istituto Scolastico. • Regolamentare i comportamenti individuali e collettivi. • Contribuire attraverso l’osservanza degli obblighi derivanti dalla convivenza civile al

conseguimento delle finalità edTali finalità saranno perseguite da tutte le componenti che interagiscono nella e con la scuola: alunni, genitori, operatori scolastici e comunità locale. Il presente Regolamento è stato elaborato tenendo conto del complesso delle principali fonti normative del personale della scuola: D.L.vo 297D.L.vo 196/2003, L.107/2015 e i decreti attuativi che regolano i didell’istituzione scolastica. Le regole interne ed i rapporti con gli alunni ed i genitori sono dettate dagli Organi Collegiali e dal Dirigente Scolastico per i rispettivi ambiti di competenza All’atto dell’assunzione in servizio nell’Istituto, tutto il personale è tenuto a prendere visione delle disposizioni contenute nel presente documento alle quali dovrà attenersi nello svolgimento delle proprie funzioni. All’atto dell’iscrizione ai genitori dichiarano: a) di essere stati informati che il agli alunni e alle famiglie è pubblicato sul sito web della scuola nell’apposita sezione; b) di impegnarsi a prenderne visione e a vengano rispettate anche dai propri figli

CAPITOLO

ART. 1 CONVOCAZIONE L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal PresidenCollegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva.

1

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERITA’ E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE.

Piazza Baccelli 4 - Ripi � 0775284015 fax 0775/284015 @istruzione.it - [email protected]

www.icripi.gov.it REGOLAMENTO DI IS TITUTO

, deliberato dagli OO.CC. preposti, è il documento modalità organizzative e gestionali di carattere generale della scuola volte a garantire la

e del PDM secondo criteri di trasparenza, funzionalità, efficacia, e nel rispetto delle vigenti normative e delle peculiari caratteristiche di contesto (scuola

E’ sottoposto a verifica ogni qualvolta se ne ravvisi l’esigenza e/o l’opportunità.

Stabilire delle regole per il funzionamento generale dell’Istituto Scolastico. Regolamentare i comportamenti individuali e collettivi. Contribuire attraverso l’osservanza degli obblighi derivanti dalla convivenza civile al conseguimento delle finalità educative e formative proprie dell’istituzione scolastica.

Tali finalità saranno perseguite da tutte le componenti che interagiscono nella e con la scuola: alunni, genitori, operatori scolastici e comunità locale. Il presente Regolamento è stato elaborato tenendo conto del complesso delle principali fonti normative del personale della scuola: D.L.vo 297\94, D.L.vo 81/08, D.PR. 249/98, DPR 275D.L.vo 196/2003, L.107/2015 e i decreti attuativi che regolano i diversi ed articolati aspetti

Le regole interne ed i rapporti con gli alunni ed i genitori sono dettate dagli Organi Collegiali e dal per i rispettivi ambiti di competenza .

izio nell’Istituto, tutto il personale è tenuto a prendere visione delle disposizioni contenute nel presente documento alle quali dovrà attenersi nello svolgimento delle

ai genitori viene richiesto di sottoscrivere una dichiarazione in cui si dichiarano: a) di essere stati informati che il Regolamento contenente le norme principali relative

è pubblicato sul sito web della scuola nell’apposita sezione; b) di ione e a rispettarne le regole; c) di adoperarsi affinché

vengano rispettate anche dai propri figli.

APITOLO PRIMO - ORGANI COLLEGIALI

L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal PresidenCollegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva.

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERITA’ E DELLA RICERCA

[email protected]

il documento che stabilisce le della scuola volte a garantire la , funzionalità, efficacia, coerenza,

e nel rispetto delle vigenti normative e delle peculiari caratteristiche di contesto (scuola-comunità

E’ sottoposto a verifica ogni qualvolta se ne ravvisi l’esigenza e/o l’opportunità.

Stabilire delle regole per il funzionamento generale dell’Istituto Scolastico.

Contribuire attraverso l’osservanza degli obblighi derivanti dalla convivenza civile al ucative e formative proprie dell’istituzione scolastica.

Tali finalità saranno perseguite da tutte le componenti che interagiscono nella e con la scuola:

Il presente Regolamento è stato elaborato tenendo conto del complesso delle principali fonti 94, D.L.vo 81/08, D.PR. 249/98, DPR 275\1999,

versi ed articolati aspetti

Le regole interne ed i rapporti con gli alunni ed i genitori sono dettate dagli Organi Collegiali e dal

izio nell’Istituto, tutto il personale è tenuto a prendere visione delle disposizioni contenute nel presente documento alle quali dovrà attenersi nello svolgimento delle

re una dichiarazione in cui si Regolamento contenente le norme principali relative

è pubblicato sul sito web della scuola nell’apposita sezione; b) di adoperarsi affinché dette regole

L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva.

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L'atto di convocazione è disposto, di norma, con preavviso di almeno cinque giorni e di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido (mail i.c.ripi.gov.it e registro elettronico “nuvola”). La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve essere pubblicata all'albo. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. ART. 2 VALIDITÀ SEDUTE La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione ed è valida con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Eventuali membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti non vanno computati. ART. 3 DISCUSSIONE ORDINE DEL GIORNO Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato rispettando la normativa di riferimento. Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi e vengono posti in discussione, di norma, nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione. L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di uno o più componenti dell’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso odg. ART. 4 MOZIONE D'ORDINE Prima della discussione di un argomento all'odg, ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro. Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese. L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione dell'argomento all'OdG al quale si riferisce. ART. 5 DIRITTO DI INTERVENTO - RUOLO E FUNZIONI D EI RAPPRESENTANTI 1) Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, attenendosi in modo pertinente agli argomenti in discussione e utilizzando una comunicazione corretta e rispettosa ancorata a intenti propositivi. Non è consentito più di un intervento su uno stesso argomento, non è consentito interrompere chi sta parlando. 2) Il Presidente assicura il regolare funzionamento del Consiglio e svolge tutte le necessarie iniziative per facilitare e promuovere il regolare ed efficace svolgimento dei lavori. 3) I rappresentanti degli OO.CC. hanno il dovere di svolgere la specifica funzione, facendosi portavoce delle richieste e delle esigenze di tutti, al fine di promuovere consapevolezze sistemiche, superando logiche settoriali e individualistiche. 4) Tutti i rappresentanti sono tenuti a segnalare eventuali problemi e/o criticità esclusivamente attraverso i canali istituzionali agendo sempre con comportamenti volti a individuare e proporre soluzioni efficaci, avendo cura di salvaguardare l’immagine della Pubblica Amministrazione, di tutelare la privacy, favorire climi di collaborazione e dialogo costruttivo e propositivo. 5) Tutti i rappresentanti sono tenuti a fornire eventuali informazioni agli interlocutori, attenendosi a dati ed evidenze oggettive, utilizzando canali formali (comunicazioni scritte, avvisi, assemblee). Sono da evitare l’utilizzo di social network (whatsapp, facebook ecc.). Eventuali comunicazioni

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veicolate con qualsiasi modalità e/o strumento che si configurino lesive della dignità altrui saranno segnalate alle autorità competenti. ART. 6 DICHIARAZIONE DI VOTO Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola. ART. 7 VOTAZIONI Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti. La votazione è segreta e si svolge mediante il sistema delle schede quando riguarda persone. La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti. ART. 8 PROCESSO VERBALE Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza. Per ogni punto all'OdG si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli) e si riportano sinteticamente, se significative e/o se richiesto le considerazioni emerse durante il dibattito,. Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione. I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali, firmati dal segretario e dal Presidente, sono raccolti su appositi registri a pagine numerate e timbrate. I verbali sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico. Il processo verbale viene letto ed approvato prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva. Il verbale redatto e firmato dal solo segretario e non anche dal presidente è pienamente valido. (Cons. Stato – Sez. IV dec. 323 del 22.5.1968) ART. 9 MODALITÀ E VALIDITÀ DELLE DELIBERAZIONI Le deliberazioni sono approvate a maggioranza dei voti validamente espressi; non vengono contate le astensioni, in caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente. Le delibere sono valide anche nel caso in cui non tutte le componenti siano presenti alla seduta. L’espressione del voto è palese e si effettua per alzata di mano. Nelle delibere possono essere verbalizzati i nomi e le motivazioni dei votanti, qualora richiesto. Di norma, non possono essere deliberati argomenti che non sono all’ordine del giorno. La votazione è segreta solo quando si faccia questione di persone o lo richieda con motivazione un membro del consiglio, da accettarsi con votazione palese dalla maggioranza dei presenti o dalla totalità dei presenti di una componente rappresentata. Nell’espressione del voto segreto le schede nulle e bianche vengono contate e valgono nella determinazione della maggioranza; si considera astenuto solo chi non ritira la scheda per il voto. ART. 10 SURROGA DI MEMBRI CESSATI Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell'art.22 del D.P.R. 416/74.

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Il consiglio di istituto può funzionare anche se privo di alcuni membri cessati per perdita dei requisiti, purché quelli in carica non siano inferiori a tre e purché sia presente la componente genitori. ART. 11 DECADENZA I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. ART. 12 DIMISSIONI I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale. L’Organo Collegiale una volta preso atto delle dimissioni queste divengono definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo. ART. 13 NORME DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI IS TITUTO (C.I.) 1. La prima convocazione del C.I., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. 2. Nella prima seduta, il C.I. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del C. d. I. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio. 3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983). 4. Il C.d.I. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente e/o con modalità stabilite dal Consiglio stesso. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età. 5. Il C.d.I. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art.1. 6. Il Presidente del C.d.I. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva 7. L'ordine del giorno proposto dal Presidente della Giunta Esecutiva viene formulato dal Presidente del C.d.I. 8. Il C.d.I., anche su richiesta del D.S. può invitare esperti e /o rappresentanti degli EE.LL. con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori. 9. Le riunioni del consiglio dovranno avere, di norma, indicativamente una durata non superiore alle due ore. 10. Le sedute del C.d.I., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge. Ove il comportamento del pubblico, che non ha diritto di parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. 11. Gli atti del Consiglio d’Istituto sono pubblicati all’albo on line; non sono soggetti a pubblicazione all’albo gli atti concernenti le singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato. La pubblicità è da intendersi riferita agli atti terminali deliberati dal Consiglio (estratti delibere). La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni.

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12. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell'assenza. Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.d.I. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola. ART. 14 NORME DI FUNZIONAMENTO DELLA GIUNTA ESECUTI VA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO 1. Il C.I. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto. 2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza legale dell'Istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa. In caso di assenza o impedimento del Dirigente Scolastico le funzioni di Presidente saranno svolte dal suo sostituto. Il Dirigente Scolastico, in relazione alle esigenze organizzativo-gestionali può convocare la Giunta Esecutiva, anche lo stesso giorno del Consiglio d’Istituto. Le sedute della Giunta sono valide se sono presenti i componenti in numero corrispondente alla metà più uno di quelli, in carica. 3. La Giunta Esecutiva predispone il Programma Annuale e le sue variazioni; prepara i lavori del Consiglio; cura l’esecuzione delle delibere del Consiglio d’Istituto. ART. 15 NORME DI FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DEI DOC ENTI 1. Il C.d.D. si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato ad inizio anno. 2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. 3. Il C.d.D., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni dipartimentali e/o di studio. 4. Delle commissioni nominate dal C.d.D. possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati, esterni alla scuola. ART. 16 NORME DI FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI DI CLAS SE, INTERCLASSE, INTERSEZIONE 1. Il Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione è presieduto dal DS o da un docente suo delegato, ed è convocato, a seconda degli argomenti all’o.d.g. e/o delle tematiche oggetto di delibera, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti (Consigli tecnici). 2. Il Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Attività concordato ed approvato dal collegio docenti all'inizio dell’anno scolastico. ART. 17 RINNOVO ORGANI COLLEGIALI Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo per tutti gli ordini di scuola il primo venerdì del mese di ottobre in orari diversi per Infanzia, Primaria, Secondaria al fine di consentire ai genitori con più figli di partecipare alle assemblee

CAPITOLO SECONDO – ENTI LOCALI

ART. 18 SERVIZI DI COMPETENZA DELL’AMMINISTRAZION E COMUNALE

L’amministrazione Comunale è competente per i seguenti servizi: 1) Mensa; 2) Trasporto; 3) Manutenzione ordinaria e straordinaria degli ambienti, strutture

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interne ed esterne alla scuola. La richiesta di avvalersi dei servizi 1, 2, da parte delle famiglie va indirizzata all’Amministrazione Comunale La gestione del servizio di refezione scolastica è affidata direttamente al Comune. Il piano alimentare e la tabella dietetica vengono sottoposte e approvate dall’ASL di competenza. Diete diverse da quella prevista vanno richieste all’ufficio comunale competente.

CAPITOLO TERZO - ASSETTI ORGANIZZATIVI

ART. 19 FLESSIBILITÀ DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA In riferimento a specifiche e peculiari esigenze della Scuola (feste, manifestazioni, convegni, altri eventi), è possibile adottare efficaci e funzionali forme di flessibilità (DPR 275/99) prevedendo articolazione giornaliera delle lezioni, diversa da quella normalmente osservata, fatto salvo il rispetto del monte ore settimanale e/o giornaliero previsto e dovuto Nello specifico: PER TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA- INFANZIA-PRIMARIA E SECONDARIA

• Articolazione oraria giornaliera diversa da quella normalmente osservata, fatto salvo il rispetto del monte ore settimanale e/o giornaliero(DPR 275/99) per esigenze particolari (feste, manifestazioni, convegni, altri eventi, ecc.).

• Possibilità di svolgere il monte ore di lezione previsto per la giornata in orario pomeridiano e/o serale o anche con orario spezzato.

• Possibilità di svolgere attività progettuali, per particolari esigenze (feste, manifestazioni, eventi, ecc.), nella giornata di sabato scambiando il giorno di chiusura previsto per detta giornata con il lunedì

PER LA SCUOLA DELL’ INFANZIA

• Solo turno antimeridiano con entrambi i docenti per i giorni precedenti le festività di Natale, Pasqua e per martedì grasso

ART. 20 INGRESSO E USCITA ALUNNI Per il buon funzionamento della scuola va garantito da parte dei genitori il rispetto degli orari che verranno definiti e comunicati prima dell’avvio di ogni nuovo anno scolastico. I genitori sono tenuti a rispettare le procedure stabilite dalla scuola inerenti le modalità di ingresso e uscita degli alunni, rispettando tempi, sequenze, aree di raccolta. Gli alunni devono essere accompagnati e ripresi dai genitori o da una persona maggiorenne autorizzata preventivamente con delega scritta dalla famiglia. Art. 21 NORME DI COMPORTAMENTO 1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile. 2. Gli alunni sono tenuti a frequentare puntualmente e regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal consiglio di classe. Gli alunni della scuola primaria e secondaria devono presentare per ogni assenza, anche di un solo giorno, la giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci su apposito libretto o sul registro elettronico. Se l'assenza dovuta a malattia supera i cinque giorni è opportuno presentare una certificazione medica. Per l'alunno che non giustifichi la sua assenza entro tre giorni, il docente coordinatore provvederà ad informare/convocare la famiglia. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, saranno inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie. 3. Gli alunni entrano alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado, nei diversi plessi, secondo gli schemi orari opportunamente definiti e comunicati ad inizio anno.

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E’ consentito agli alunni, di accedere all’ interno dell’ edificio scolastico dove devono mantenere un comportamento corretto 10 minuti prima dell'inizio delle lezioni, la vigilanza sarà a cura dei collaboratori scolastici i primi 5 minuti dopo gli alunni dell’ infanzia e della primaria possono accedere nelle aule accompagnati dagli insegnanti e gli alunni della secondaria possono raggiungere le aule dove ci sarà il docente. La scuola non si assume alcuna responsabilità circa la vigilanza di minori lasciati incustoditi dai genitori, anche nelle aree di pertinenza della scuola, prima dell’orario previsto per l’ ingresso. Al termine delle lezioni solo gli alunni che usufruiscono del servizio trasporto possono attendere l’arrivo dello scuolabus e/o dei genitori assistiti dal personale addetto negli appositi spazi designati. Per gli alunni della scuola dell’infanzia è previsto l’ingresso con orario flessibile dalle ore 8,00 alle ore 9,30. I genitori accompagneranno i figli attenendosi puntualmente alle fasce orarie previste dalla scuola. Non è consentito l’ingresso in orari diversi da quelli indicati. Dopo le ore 9,30 nessun alunno della scuola potrà più essere accolto a scuola. 4. I ritardi vanno annotati sul registro di classe dal docente della prima ora precisando l’orario di arrivo. Dopo tre ritardi il docente coordinatore di interclasse/classe invierà opportuna comunicazione scritta alla famiglia; ai genitori sarà comunicato che il mancato rispetto dell’orario scolastico, fatte salve documentate e motivate eccezioni, rappresenta un indicatore per la valutazione del comportamento; stessa comunicazione andrà fatta nei modi più opportuni agli alunni. Qualora, nonostante la comunicazione si registrassero altri ritardi, i docenti coordinatori di interclasse/classe comunicheranno al dirigente scolastico i nominativi degli alunni in questione. 5. I genitori sono tenuti a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione nei tempi richiesti. 6. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno avvertire la scuola tramite richiesta scritta e prelevare personalmente lo studente (o delegare per iscritto un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento). 7. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc... 8. Gli alunni possono recarsi nei vari ambienti e locali attrezzati della scuola solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità. 9. Durante gli intervalli sono da evitare tutti i giochi che possono rivelarsi pericolosi: gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. 10. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. 11. Saranno sanzionati con severità tutti gli episodi di aggressività (verbale e fisica) che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'interno della scuola sia nei luoghi di pertinenza l’edificio scolastico. 12. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro dei collaboratori scolastici e a seguirne le indicazioni considerato che gli stessi assicurano con i docenti, il buon funzionamento della scuola e svolgono attività di sorveglianza. 13. Gli alunni che per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Educazione motoria/fisica dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L. Per la pratica dell'attività sportiva integrativa e la partecipazione a competizioni sportive dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute. 14. Non è consentito utilizzare materiale extrascolastico durante le ore di lezione; il materiale non pertinente (walkman, videogiochi, figurine, giochi vari, ecc) verrà ritirato e consegnato al termine delle lezioni o ai genitori. Va evitato di lasciare denaro o oggetti di valore negli indumenti lasciati nei corridoi e negli spogliatoi.

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15. Non è consentito usare il cellulare o di altri dispositivi dotati di sistemi di ripresa (fotocamere, videocamere, ecc...) durante l’orario scolastico, se non autorizzati dal docente per specifiche esigenze didattiche. Se l’alunno contravviene alla norma, il cellulare (o altro dispositivo) verrà ritirato, spento dallo studente stesso e consegnato al dirigente o a un suo collaboratore che lo terrà in custodia fino al ritiro da parte di un familiare. (E’ altresì vietato ai docenti utilizzare telefoni cellulari durante lo svolgimento delle attività didattiche (C.M. 362/98; linee indirizzo MPI 15.03.07) salvo autorizzazione del Dirigente Scolastico.) Art. 22 ABBIGLIAMENTO La scuola è un luogo educativo e formativo. A tutti gli alunni e docenti, senza distinzione di genere, è richiesto di frequentare la scuola utilizzando un abbigliamento adeguato e consono al contesto. Eventuali abbigliamenti degli alunni ritenuti inopportuni e non appropriati saranno segnalati ai genitori dal personale docente al fine di concertare efficaci interventi educativi.

CAPITOLO QUARTO SCUOLA-FAMIGLIA

ART. 23 DOVERI DEI GENITORI I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. La puntualità è il primo segno di collaborazione. I genitori sono tenuti al rigoroso rispetto degli orari di ingresso e di uscita degli alunni. Tutte le assenze, anche di un solo giorno, devono essere giustificate dai genitori tramite l’apposito libretto il giorno successivo. I genitori sono tenuti a: a) collaborare affinché gli alunni svolgano regolarmente e con impegno e responsabilità i compiti assegnati; b) controllare sistematicamente il lavoro svolto a scuola; c) controllare che gli alunni portino a scuola tutto l’occorrente per lo svolgimento delle attività didattiche; d) controllare, puntualmente, leggere e firmare tempestivamente e comunque nei tempi richiesti le comunicazioni sul quaderno e/o sul diario; e) ad essere sempre puntuali e presenti alla fine delle lezioni per riprendere gli alunni e ad avvertire la scuola in caso di eventuale impedimento e/o ritardo. f) .E’ impegno dei genitori controllare quotidianamente il sito web dell’Istituto. I genitori sono chiamati, in riferimento a quanto definito dal patto educativo di corresponsabilità e dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, a :

far comprendere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;

stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando proficuamente per costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;

partecipare con regolarità alle riunioni previste; favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; sostenere gli Insegnanti, controllando l'esecuzione dei compiti a casa; educare al rispetto delle regole di convivenza e all’assunzione di comportamenti corretti e

adeguati ad ogni contesto. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e

con congruo anticipo. I genitori in questi casi dovranno accompagnare personalmente i figli e accertarsi, prima di lasciare i figli, che ci sia personale presente a garantire la sorveglianza. In queste circostanze non sempre sarà possibile garantire il normale

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svolgimento delle lezioni e può verificarsi che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti.

Allo scopo di mantenere vivo e proficuo il dialogo e la collaborazione tra le famiglie e la scuola, i genitori sono invitati a partecipare alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento.

Sono possibili anche altre forme di collaborazione previa specifica richiesta. Le modalità di collaborazione saranno sempre definite dalla scuola e dovranno essere autorizzate dal DS.

Art. 23 DIRITTO DI ASSEMBLEA I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297, previa richiesta al Dirigente Scolastico. Art. 24 ACCESSO DEI GENITORI NEI LOCALI SCOLASTICI 1. Non è consentito per nessun motivo l’accesso e/o la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio e/o durante lo svolgimento delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell’Infanzia, limitate al primo periodo dell’avvio dell’anno scolastico, opportunamente concordate con i docenti o per progetti che prevedono il coinvolgimento dei genitori. 2. I genitori, durante l’attività didattica, possono avere accesso alla scuola solo in orario di ricevimento degli insegnanti, o per motivi di particolare urgenza, o se convocati dai docenti. Il loro ingresso nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. ART. 25 ACCESSO MEZZI CORTILE SCOLASTICO E’ vietato l’accesso con auto private negli spazi interni delle scuole, salvo casi eccezionali motivati e autorizzati. I genitori non devono sostare davanti ai portoni e/o cancelli di ingresso creando ostacoli e difficoltà di accesso o deflusso agli alunni e al personale scolastico. Art.26 COMUNICAZIONI DOCENTI - GENITORI 1. Il docente fiduciario di sede sarà in costante rapporto con le famiglie. 2. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola (come previsto dagli organi collegiali). Per le comunicazioni le insegnanti si avvalgono di colloqui individuali, affissioni di avvisi sul sito web della scuola, in bacheca e/o comunicazioni sul diario personale dell’ alunno o tramite registro on line. 3. In presenza di esigenze specifiche, sono previsti incontri su appuntamento a richiesta dagli insegnanti e/o della famiglia, da tenersi in qualsiasi momento dell’anno secondo modalità e orari da concordare. Nei casi in cui se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno e/o altre problematiche. 4.Per facilitare la divulgazione dell’informazione, i vari plessi scolastici possono essere dotati di una bacheca esterna di primaria informazione, ove potranno essere affisse da parte degli OO.CC. o dell’Istituzione Scolastica le informazione riguardanti i genitori. 5.Gli spazi informativi di cui ai precedenti comma sono tenuti in ordine dai responsabili di plesso.. ART. 27 MEZZI INFORMATIVI E DIVULGATIVI 1. Tutte le informazioni, avvisi, comunicazioni, circolari sono pubblicate sul sito web dell’Istituto

nelle specifiche sezioni di riferimento, sul registro elettronico e sulla mail dell’ icripi.gov.it

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2. Ogni plesso scolastico appartenente all’Istituto Comprensivo è dotato di un apposita bacheca ufficiale, situata all’interno dell’edificio, ove si affiggono tutte le informazioni riguardanti la scuola.

Distribuzione materiale informativo e pubblicitario 1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. 2. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche). 3. E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti Locali, Associazioni culturali, ecc. 4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. 5. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale. 6. Per gli alunni si prevede di: a) distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l’organizzazione della scuola; b) autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali; c) autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di lucro.

ART. 28 ASSICURAZIONE Gli alunni sono assicurati con una polizza obbligatoria, generale, ministeriale e gratuita che copre i rischi comuni di infortunio. L’istituto stipula, altresì, un’assicurazione integrativa facoltativa, per la quale richiede dei contributi alle famiglie, consegnando apposito foglio riepilogativo della copertura assicurativa. ART. 29 DONAZIONI Enti, associazioni e privati che intendono offrire alla scuola sussidi, attrezzature, strumentazioni e macchinari vari, sono tenuti a farne richiesta al Consiglio d’Istituto. L’accettazione è condizionata dalla validità educativa del materiale offerto e dalla rispondenza alle norme di sicurezza vigenti. ART. 30 PUBBLICITÀ E SPONSORIZZAZIONI Ai fini di pervenire a idonee forme di autofinanziamento, nel rispetto della vigente normativa sono ammesse nell’Istituto Comprensivo alcune forme pubblicitarie purché siano rispettose del mandato istituzionale della scuola e purché vengano utilizzate esclusivamente per sostegno delle attività scolastiche.

ART. 31 CRITERI GENERALI CONTRATTI SPONSORIZZAZIONE La stipula dei contratti di sponsorizzazione sarà disposta dal Dirigente scolastico, ai sensi dell'art. 41 del D.I. n.44 del 1/2/2001, nel rispetto delle seguenti condizioni:

1. In nessun caso è consentito concludere contratti in cui siano possibili forme di conflitto d'interesse tra l'attività pubblica e quella privata;

2. Non è consentito concludere accordi di sponsorizzazione con soggetti le cui finalità ed attività siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione educativa e culturale della scuola.

3. Non è consentito concludere contratti di sponsorizzazione con soggetti che svolgono attività concorrente con la scuola;

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4. Nella scelta degli sponsor si dovrà accordare la preferenza a quei soggetti che per finalità statutarie, per le attività svolte, abbiano dimostrato particolare attenzione nei confronti dei problemi dell'infanzia e della adolescenza.

5. La sponsorizzazione è ammessa per le seguenti attività svolte nella scuola : a) attività finalizzate alla realizzazione del PTOF; b) realizzazione di manifestazioni didattico-sportive e/o artistico, feste, ecc.; c) acquisto di materiale vario (e/o sussidi), necessario per la realizzazione delle attività

progettuali. 6. La sponsorizzazione è soggetta a pubblicizzazione con affissione all’Albo dell’Istituto e/o

sito web ed è aperta a tutti, fatte salve le condizioni di cui sopra.

ART. 32 CRITERI PRECEDENZA LISTE DI ATTESA ED ANTI CIPI I criteri in ordine di priorita’ da seguire in caso di esubero: SCUOLA DELL’ INFANZIA 1. Iscrizione entro i termini stabilito dalla Circolare Ministeriale sulle iscrizioni; 2. Bambino/a diversamente abile residente nel Comune di appartenenza della scuola; 3. Bambino/a seguito dai servizi sociali residente nel Comune di appartenenza della scuola; 4. Bambino/a residente nel Comune di appartenenza della scuola; 5. Presenza di fratelli/sorelle nello stesso plesso in cui si richiede l’iscrizione; 6. Bambino/a con un solo genitore esercitante la patria potestà ( ragazza madre- ragazzo padre- vedovo 7. Entrambi i genitori lavoratori con documentazione; 8. Bambino fuori dal Comune 9. Età anagrafica maggiore. Eventuali situazioni di disagio, non comprese nelle voci sopra elencate,saranno valutate dalla Commissione preposta e dalla Dirigente Scolastica, che esercita il proprio potere discrezionale, come previsto dalla normativa. Le riconferme della scuola dell’Infanzia saranno curate dalle docenti delle sezioni. SCUOLA PRIMARIA 1. Iscrizione entro i termini stabiliti dalla Circolare Ministeriale sulle iscrizioni; 2. Alunno/a diversamente abile residente nel Comune di appartenenza della scuola; 3. Alunno/a seguito dai servizi sociali e residente nel Comune di appartenenza della scuola; 4. Alunno/a residente nel Comune di appartenenza della scuola; 5. Presenza di fratelli/sorelle nello stesso plesso in cui si richiede l’iscrizione; 6. Alunno/a con un solo genitore esercitante la patria potestà ( ragazza madre- ragazzo padre- vedovo; 7. Alunno/a fuori dal Comune. 8. Gli alunni obbligati (che compiono 6 anni entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento) avranno la precedenza sugli anticipatari. Eventuali situazioni di disagio, non comprese nelle voci sopra elencate, saranno valutate dalla Commissione e dalla Dirigente Scolastica, che esercita il proprio potere discrezionale, come previsto dalla normativa. SCUOLA SECONDARIA

Iscrizione entro i termini stabiliti dalla Circolare Ministeriale sulle iscrizioni; 2. Alunno/a diversamente abile residente nel Comune di appartenenza della scuola; 3. Alunno/a seguito dai servizi sociali residente nel Comune di appartenenza della scuola; 4. Alunno/a residente nel Comune di appartenenza della scuola 5. Presenza di fratelli/sorelle nello stesso plesso in cui si richiede l’iscrizione ; 6. Alunno/a con un solo genitore esercitante la patria potestà ( ragazza madre- ragazzo padre-

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vedovo; 7. Alunno/a fuori dal Comune .

Eventuali situazioni di disagio, non comprese nelle voci sopra elencate, saranno valutate dalla Commissione preposta e dalla Dirigente Scolastica, che esercita il proprio potere discrezionale, come previsto dalla normativa. ART. 33 CRITERI FORMAZIONE CLASSI PRIME/SEZIONI SCU OLA DELLINFANZIA INFANZIA Nelle operazioni di formazione delle sezioni, i docenti dovranno tener conto dei seguenti criteri:

• i fratelli iscritti nel medesimo plesso vengono in linea di massima assegnati alla stessa sezione;

• nelle sezioni saranno previsti, nei limiti del possibile, un egual numero di maschi e femmine; • la divisione per età può prevedere un ugual numero di bambini per ogni fascia di età o

raggruppamenti di sezioni per più fasce di età ; • si terranno in considerazione le eventuali segnalazioni degli operatori esterni (del Nido,

ASL...) per casi particolari • Nella formazione delle sezioni è escluso come criterio la scelta/preferenza

dell’insegnante. • Nella formazione delle sezioni si terrà conto del numero degli alunni per evitare forti

diseguaglianze numeriche. La formazione delle sezioni si effettuerà alla presenza dei docenti della scuola dell’ infanzia e del dirigente scolastico o un suo delegato.

PRIMARIA Nelle operazioni di formazione delle classi prime, la Commissione della FORMAZIONE CLASSI della scuola primaria, sarà coadiuvata dai rappresentanti degli insegnanti della scuola dell’infanzia (Statale e non Statale) e da eventuali docenti di sostegno e dalla psicopedagogista qualora presente per particolari casi. Le classi si formeranno tenendo conto

• dei livelli rilevati dal tabulato • del sesso • dell’età (considerando anche il mese di nascita) • della provenienza di origine • delle difficoltà segnalate

La formazione delle classi si effettuerà alla presenza di una rappresentanza degli insegnanti della scuola dell’ infanzia e del dirigente scolastico o un suo delegato . I docenti delle classi prime incontreranno i docenti della scuola dell’ infanzia in occasione della giornata della pre- accoglienza per un passaggio di ulteriori informazioni. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO I criteri mirano a raggiungere due obiettivi: • l'eterogeneità all'interno di ciascuna classe • l'omogeneità tra le sezioni parallele. Nella formazione dei gruppi classe si terranno globalmente presenti le seguenti variabili: • sesso; • Scuola primaria di provenienza • eventuali indicazioni dell'équipe psico-pedagogica in particolare per gli alunni con difficoltà di apprendimento e/o comportamento ; Per la formazione delle classi si utilizzeranno anche: • I documenti ufficiali di valutazione • le valutazioni sintetiche espresse dai docenti della scuola primaria

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La formazione delle classi si effettuerà alla presenza di una rappresentanza degli insegnanti della scuola primaria e del dirigente scolastico o un suo delegato I docenti delle classi prime incontreranno i docenti della scuola primaria per un passaggio di ulteriori informazioni Per la formazione delle classi prime di tutti e tre gli ordini di scuola, inoltre, si terranno presenti i seguenti limiti:

� Sono ammesse come richieste aggiuntive dei genitori relative all’iscrizione dei figli solo quelle presentate nella scheda di iscrizione, in cui essi possono indicare un compagno da avere nella stessa classe, confermato da scelta corrispettiva nei suoi confronti da parte del medesimo, sulla propria scheda di iscrizione;

� E’ esclusa da parte dei genitori ogni richiesta di sezione e comunque ogni altra richiesta, ad eccezione di presenza di fratelli/gemelli e similari che andrà valutata caso per caso.

� E’ possibile il mantenimento della stessa sezione del ripetente , salvo la famiglia richieda diversamente.

� La pubblicazione dei dati sulla formazione delle classi sarà effettuata agli inizi di settembre

� Scelta del plesso da parte della famiglia: viene accolta solo nel caso in cui i numeri delle iscrizioni coincidano con le disponibilità dei posti.

� I residenti hanno la precedenza per la richiesta del plesso rispetto agli alunni non residenti Inserimento alunni iscritti in corso d’anno In caso di nuove iscrizioni in corso d’anno, gli alunni saranno inseriti, di norma, nella classe/sezione meno numerosa (o rispondente alla fascia di età – sezioni infanzia omogenee), considerando la presenza di alunni diversamente abili e/o bes. Saranno prese in considerazione compatibilmente con vincoli-didattico-organizzativi richieste di inserimento in specifiche classi/sezioni ove vi siano alunni già conosciuti dal nuovo iscritto in modo da facilitare l’inserimento. Qualora le classi/sezioni sono numericamente uguali, gli alunni sono assegnati in considerazione della situazione didattica e delle caratteristiche generali dei due gruppi classi, previo confronto con i docenti interessati. Inserimento alunni stranieri L’inserimento degli alunni stranieri viene curato da una specifica commissione che avrà il compito di assegnare l'alunno ad una determinata classe, dopo aver verificato, tramite specifiche prove d'ingresso, il grado di preparazione e di conoscenza della lingua italiana. Dove necessario si può prevedere l'inserimento in una classe inferiore o superiore rispetto l'età di appartenenza come previsto dalla vigente normativa.( procedura di inserimento prevista dal protocollo) In caso di mancanza totale o parziale della conoscenza della lingua italiana, all'interno del plesso interessato si cercherà di organizzare laboratori linguistici di italiano L2, promuovendo attività di facilitazione e percorsi specifici di apprendimento per piccoli gruppi di alunni. ART. 34 CRITERI ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI/SE ZIONI • Ottimizzare l’utilizzo e la valorizzazione delle risorse professionali (organico dell’autonomia),

in relazione al PTOF, al PDM e in conformità della L.107/15, al fine di garantire un servizio educativo e formativo di elevata qualità.

• Perseguire il miglior utilizzo delle professionalità in relazione a specializzazioni, competenze, esperienze pregresse, percorsi di formazione specifici, attitudini per consentire la promozione del miglioramento del servizio.

• Utilizzare i docenti specializzati (scuola primaria), in modo funzionale alle specifiche esigenze progettuali e curricolari per garantire l’insegnamento della lingua inglese con le risorse presenti nella scuola.

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• Distribuire i docenti beneficiari di L. 104 e/o delle 150 ore per il diritto allo studio su classi/plessi diversi, evitando la presenza di più di un beneficiario in una stessa classe e/o sede

• Accogliere eventuali richieste di spostamento di sede da parte di docenti in organico d’Istituto su eventuali posti liberi, compatibilmente con le esigenze didattico-educative.

• Garantire, nei limiti dei vincoli normativo-organizzativi, la continuità didattica con la permanenza di almeno un docente del team sulla classe (primaria-infanzia) e del docente di sostegno ove presente.

• Evitare di assegnare alle classi prime docenti prossimi al pensionamento e docenti in assegnazione provvisoria e/o docenti utilizzati.

• Favorire la costituzione di team docenti con buona integrazione relazionale e professionale. • Considerare eventuali opportunità o esigenze di rotazione funzionali al miglioramento della

qualità del servizio educativo-formativo. • Considerare eventuali problematiche relazionali e/o di qualsiasi altro genere, emerse dalla

storia della singola classe o del singolo insegnante.

ART. 35 CRITERI FORMULAZIONE ORARIO DI INSEGNAMENTO Al fine di ottimizzare l’offerta formativa e garantire a tutti gli alunni proficue condizioni di apprendimento si ritiene opportuno tener conto prioritariamente delle esigenze didattiche organizzative in relazione ai seguenti criteri:

1. equilibrata distribuzione delle discipline nell’arco della giornata e della settimana (con attenzione alle fasce orarie), alternando, percorsi didattico-disciplinari e percorsi didattico-laboratoriali compatibilmente con i vincoli organizzativi;

2. favorire la contemporaneità disciplinare su classi parallele e non, per consentire modalità di lavoro per classi aperte, gruppi elettivi, gruppi di livello e/o costituzione eterogenei (verticalità-interdisciplinarità), per particolari attività progettuali e/o di integrazione;

3. equo utilizzo dei laboratori; 4. consecutività delle ore per le discipline per le quali se ne ravvisa l’esigenza didattica (in

merito a specifiche e riconosciute esigenze evidenziate dai singoli docenti); 5. razionale utilizzo delle ore di completamento cattedra e risorse orarie (potenziamento)

esigenze didattiche e di organizzazione delle sostituzioni; 6. possibilità di modificare l’articolazione dell’orario giornaliero, mantenendo il numero di ore

di lezione previsto, per particolari esigenze didattico-progettuali e organizzative (ad es. manifestazioni, feste ecc.), con delega al D.S. per i relativi provvedimenti di autorizzazione;

7. garantire i docenti le migliori condizioni di lavoro, creando pause funzionali a tutelarne il benessere psico-fisico.

8. Garantire la presenza dei docenti di sostegno in orari maggiormente idonei e funzionali a rispondere ai bisogni formativi speciali degli alunni disabili.

ART. 36 CRITERI ASSEGNAZIONE AULE Le assegnazione dei gruppi classe alle rispettive aule è affida ad una commissione tecnica composta da tre membri: RLS, Fiduciario e ASPP di sede, di concerto con il RSPP dell’Istituto nel rispetto dei seguenti criteri: 1. Esigenze alunni disabili e /o con bisogni educativi speciali 2. Rispetto norme sicurezza – dimensione aule/numero alunni 3. Vicinanza classi parallele con docenti in comune Le operazioni di assegnazione delle aule vengono opportunamente motivate e verbalizzate dal RLS membro della Commissione.

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CAPITOLO SESTO - ACQUISTI E LIMITE DI SPESA ART. 37 PROCEDURA ORDINARIA DI CONTRATTAZIONE: DERO GA LIMITI DI SPESA(ART.34 C.1 N.44/2001) Per le attività di contrattazione riguardanti acquisti, appalti e forniture il consiglio definisce quale limite superiore di spesa cui dovrà attenersi il D.S. la somma di 10.000 euro . Il dirigente, entro tale limite di spesa procede alla scelta del contraente, previa adeguata indagine di mercato. Qualora l’attività di contrattazione e/o acquisti superi i 10.000 euro procederà alla comparazione delle offerte di almeno tre ditte opportunamente interpellate, secondo modalità e procedure indicate dalla vigente normativa.

CAPITOLO SETTIMO UTILIZZO LABORATORI-SUSSIDI

ART 38 NORME GENERALI USO LABORATORI 1. I laboratori e le aule speciali sono gestite e controllate dai docenti che ne fanno uso che provvederanno anche a stilare un calendario d'accesso e sarà loro cura proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc. 2. Il responsabile di plesso concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi. 3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il docente di turno, è tenuto a interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili. 4. L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili di plesso 5. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni. 6. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti. 7. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.

ART. 39 UTILIZZO DELLA PALESTRA 1. Le Palestre di tutto l’Istituto Comprensivo sono ad uso e servizio di tutte le classi e sezioni del

plesso e dei plessi adiacenti qualora ne siano sprovvisti. 2. In Palestra si entra solo con scarpe da ginnastica, espressamente adibite ad uso sportivo e con

abbigliamento idoneo per lo svolgimento delle attività motorie. 3. Gli insegnanti sono responsabili del comportamento degli alunni nella palestra ed agli stessi

debbono insegnare a trattare con cura gli spazi utilizzati e gli attrezzi sia fissi sia mobili. 4. È vietato mangiare in palestra e negli spogliatoi. 5. Ogni insegnante controlla che gli attrezzi utilizzati vengano tutti rimessi in ordine ogni volta al

termine della lezione. 6. I docenti e il personale non docente curano che il complesso sia conservato il più possibile

pulito, controllando che gli alunni non imbrattino muri con scritte e non rovinino suppellettili e porte.

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7. La Palestra è sempre fornita di presidi atti al primo soccorso. 8. La palestra può essere utilizzata anche da associazioni sportive , fuori dell’ attività

didattica,salvo parere sfavorevole del Consiglio d’ Istituto.

ART. 40 SUSSIDI DIDATTICI La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è presente presso ogni plesso scolastico. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei sussidi. ART. 41 USO DEGLI STRUMENTI DI SCRITTURA E DUPLICAZ IONE 1. Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (macchine da scrivere, fax, fotocopiatrice, ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. É escluso l'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali. 2. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza è riservato al personale docente 3. Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. ART. 42 USO DEL DISTRIBUTORE DI BIBITE E MERENDE L'accesso alle macchine distributrici-bar è consentito agli alunni solo durante gli intervalli, le pause prima e dopo l'attività didattica e comunque non durante le lezioni o i cambi d'ora e, con sorveglianza del collaboratore scolastico.

CAPITOLO OTTAVO ART. 43 SICUREZZA Norme di comportamento 1. Tenere un contegno corretto astenendosi dal compiere qualsiasi atto che possa arrecare danno a sé o agli altri. 2. Osservare tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli, regolamenti, e attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute. 3. Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al ASPP di sede e/o al D.S. 4. Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale a norma. 5. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata. 6. Depositare i materiali in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione. 7. Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro. 8. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati. 9. Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro. 10. Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli strumenti e i materiali di uso comune. 11. Adoperare ogni strumentazioni solamente per l'uso cui è destinata e nel modo più idoneo . 12. Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. 13. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti; 14. Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso;

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15. L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni.

ART. 44 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI • Tutti gli operatori scolastici sono tenuti a conoscere le situazioni di pericolo evidenziate nel

"Documento di Valutazione dei Rischi", elaborato dal Dirigente Scolastico e periodicamente aggiornato in base agli interventi effettuati. I Coordinatori di Sede cureranno la conoscenza del documento, anche da parte del personale supplente temporaneo.

• Ogni lavoratore della scuola ha l’obbligo di segnalare tempestivamente all’Ufficio di Dirigenza qualunque situazione di pericolo e qualunque tipo di disfunzione riscontri, usando possibilmente il modulo appositamente predisposto, e può proporre eventuali rimedi. Periodicamente durante l’anno scolastico saranno effettuate, a cura dei Coordinatori di Sede, prove di evacuazione degli edifici scolastici, seguendo le modalità indicate nel "Piano di evacuazione" predisposto per ciascuna sede scolastica. Preliminarmente ciascuna scolaresca sarà preparata adeguatamente dai docenti di classe attraverso lo studio delle regole da seguire in caso di emergenza e mediante le varie attività didattiche previste nel progetto sulla sicurezza a scuola (inizio anno scolastico- di norma, prima settimana di lezione). A conclusione di ogni prova di evacuazione, i Coordinatori di Sede redigeranno relazione scritta su apposito modulo contenente i dati registrati ed eventuali proposte sulle difficoltà riscontrate. II Coordinatori di sede controllano che la segnaletica sulla sicurezza e per l’evacuazione dell’edificio sia ben in vista nei luoghi previsti.

• Lo Staff di Dirigenza e gli ASPP, tenendo conto del Documento di valutazione dei rischi, nonché delle relazioni sulle prove di evacuazione e delle segnalazioni di disfunzioni pervenute, periodicamente elabora appositi piani di intervento per rimuovere/limitare le situazioni di pericolo e migliorare le condizioni di sicurezza delle sedi scolastiche.

ART.45 SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI Ogni sede scolastica deve avere a disposizione la cassetta di Pronto Soccorso fornita del materiale occorrente periodicamente rifornito. Eventuali interventi dei responsabili del servizio assistenza sanitaria saranno resi noti alle famiglie con anticipo mediante avviso scritto. Di norma, non è consentita la somministrazione di medicinali da parte dei docenti tranne per i salvavita e tenuto conto delle indicazioni normative. Solo in casi del tutto eccezionali, previa autorizzazione scritta della famiglia e idonea certificazione e dichiarazione del medico curante il personale scolastico disponibile potrà somministrare farmaci agli alunni nel rispetto di quanto previsto dalla normativa in vigore secondo procedure opportunamente definite e rese note agli interessati. ART. 46 MENSA Anche l’attività mensa è da intendersi come momento pienamente educativo e opportunità formativa. Sono applicate tutte le norme che vigono in materia di igiene in ambienti pubblici atti alla somministrazione di alimenti. Gli alunni della scuola infanzia che non usufruiscono del servizio mensa devono essere prelevati dai genitori o da altra persona maggiorenne, delegata per iscritto, dalle ore 11.45 alle ore 12.00. ART. 47 INFORTUNI Obblighi da parte dell'infortunato adulto: 1. Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci consegnando, altresì, apposita dettagliata relazione. 2. Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio.. Obblighi da parte del docente – infortuni alunni:

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1. Prestare assistenza all'alunno e avvisare immediatamente: il DS/segreteria e i familiari; 2. Far intervenire l'autoambulanza ove necessario 3. Accertare la dinamica dell'incidente 4. Attenersi scrupolosamente alle procedure e alle specifiche disposizioni del DS, utilizzando l’apposita modulistica 5. Stilare urgentemente, in modo dettagliato e preciso, il rapporto sul modulo interno appositamente predisposto e disponibile in segreteria o presso i collaboratori scolastici che avranno cura di consegnarlo al Dirigente Scolastico 6. Il personale scolastico è tenuto a segnalare qualsiasi infortunio anche lieve, astenendosi dall’effettuare valutazioni personali. malesseri - infortuni e calamità 1. In presenza di un malessere dell’alunno, qualora se ne ravvisi la necessità, si avviserà

tempestivamente il genitore a cui va riconsegnato. 2. In caso di irreperibilità del genitore e/o nei casi ritenuti di particolare urgenza, il personale

scolastico adotterà tutte le misure previste in materia di primo soccorso e, se necessario e urgente, provvederà a chiamare il 118 per consentire il trasporto al più vicino posto di pronto soccorso.

3. In caso di infortunio, l’insegnante presta il primo soccorso, chiama il medico disponibile, se nessun medico è reperibile, chiama il 118, avvisa immediatamente la famiglia ed il D. S..Se l’ infortunio si presenta grave il docente chiamerà prima di tutto il 118, poi avviserà i genitori e infine il DS.

4. Il personale docente e A.T.A. è periodicamente aggiornato e svolge esercitazioni pratiche attenendosi ai piani di evacuazione e di intervento predisposti.

5. Al fine di una prevenzione ed una maggior organizzazione il D. S. dispone l’effettuazione di almeno due simulazioni di calamità all’anno, preferibilmente una nei primi due mesi e, l’altra, a circa metà dell’anno scolastico

ART. 49 ACCESSO DI ESTRANEI AI LOCALI SCOLASTICI 1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'attività didattica chiederanno, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. 2. Nessuna persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche. 3. I genitori o altri esterni che intendono, a titolo volontario mettere a disposizione della scuola competenze, professionalità, e altre forme di collaborazione per contribuire a migliorare l’ ambiente e il servizio scolastico, possono comunicare la loro disponibilità al fiduciario di sede che avrà cura di far compilare l’apposito modulo relativo allo specifico progetto “Banca delle Risorse” in cui verrà precisato il tipo di collaborazione offerta. Coloro che risultano inseriti nella “Banca delle Risorse” potranno accedere ai locali della scuola e collaborare con il personale scolastico secondo orari e modalità concertate con il D.S.o suo delegato. 4. Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso esclusa quella in cui presta servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto. 5. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni previa autorizzazione della Dirigenza. ART. 50 VIGILANZA ALUNNI Scuola dell’infanzia

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L’accoglienza e la consegna dei bambini della scuola dell’infanzia avviene all’ingresso/atrio di ogni sede scolastica I genitori affideranno i figli, nel rispetto degli orari definiti, ai collaboratori scolastici. I genitori degli alunni (o altre persone a loro delegate per iscritto) possono accedere all’interno dell’edificio esclusivamente negli orari stabiliti per l’ingresso o per ritirarli al termine delle attività educative, trattenendosi il tempo strettamente necessario a ritirare il proprio bambino, in modo da evitare il sovraffollamento e non ostacolare le operazioni di sorveglianza. All'uscita tutti gli alunni devono essere consegnati dai docenti e/o dai collaboratori scolastici ai genitori o a persone formalmente delegate, all’assistente e/o all'autista preposto al servizio scuolabus per gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto. In ogni plesso scolastico è predisposto un piano d’uscita che indica tempi e modalità specifiche. E’ necessario che i genitori assicurino puntualità nel prelevare i figli. Qualora l’alunno all’uscita non venga ritirato, i docenti affidano l’alunno al collaboratore scolastico che, trascorsi 10 minuti, è tenuto a contattare telefonicamente la famiglia. Nel caso non fosse reperibile alcun famigliare il collaboratore scolastico avviserà le forze dell’ordine. I collaboratori scolastici, all’interno dell’edificio:

- Svolgono vigilanza nelle aule in caso di necessità, nei corridoi e negli spazi di pertinenza esterni;

- provvedono a tenere chiusi le porte d’ingresso e i cancelli laddove presenti; - hanno compiti di accoglienza e di sorveglianza degli alunni presenti a scuola nei periodi

immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione e del pubblico;

- Sorvegliano gli alunni negli orari di ingresso ed uscita ; - Provvedono appena terminato l’ingresso a chiudere le porte (le porte devono rimanere

chiuse, come pure i cancelli), spetta loro la custodia delle porte e dei cancelli, e la dovuta sorveglianza per evitare che gli alunni possano uscire dall’edificio o che entrino persone non autorizzate.

E’ opportuno che i genitori non entrino nel cortile/atrio della scuola e non si trattengano oltre il tempo strettamente necessario a ritirare il proprio bambino, in modo da non ostacolare le operazioni di affido degli altri alunni. Scuola primaria Ai docenti è richiesta la massima puntualità sia al momento dell'inizio delle lezioni che al termine, gli insegnanti accompagneranno gli alunni della propria classe dall'ingresso alle aule e viceversa. Gli alunni privi di sorveglianza non possono attendere gli insegnanti nelle aule, né l’insegnante può lasciare un gruppo senza sorveglianza per recarsi nell’atrio ad accogliere una parte della classe. All'uscita tutti gli alunni devono essere consegnati dai docenti e/o dai collaboratori scolastici ai genitori o a persone formalmente delegate, all’assistente e/o all'autista preposto al servizio scuolabus per gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto. In ogni plesso scolastico è predisposto un piano d’uscita che indica tempi e modalità specifiche. E’ necessario che i genitori assicurino puntualità nel prelevare i figli. Qualora l’alunno all’uscita non venga ritirato, i docenti affidano l’alunno al collaboratore scolastico che, trascorsi 10 minuti, è tenuto a contattare telefonicamente la famiglia. Nel caso non fosse reperibile alcun famigliare il collaboratore scolastico avviserà le forze dell’ordine. I collaboratori scolastici, all’interno dell’edificio:

- Svolgono vigilanza nelle aule in caso di necessità, nei corridoi e negli spazi di pertinenza esterni;

- provvedono a tenere chiusi le porte d’ingresso e i cancelli laddove presenti;

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- hanno compiti di accoglienza e di sorveglianza degli alunni presenti a scuola nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione e del pubblico;

- Sorvegliano gli alunni negli orari di ingresso ed uscita ; - Provvedono appena terminato l’ingresso a chiudere le porte (le porte devono rimanere

chiuse, come pure i cancelli), spetta loro la custodia delle porte e dei cancelli, e la dovuta sorveglianza per evitare che gli alunni possano uscire dall’edificio o che entrino persone non autorizzate.

E’ opportuno che i genitori non entrino nel cortile/atrio della scuola e non si trattengano oltre il tempo strettamente necessario a ritirare il proprio bambino, in modo da non ostacolare le operazioni di affido degli altri alunni. Scuola Secondaria Cinque minuti prima del suono della campana i docenti si recano nelle aule ad attendere gli alunni. Lungo il tragitto di accesso alle aule gli alunni vengono vigilati dal personale collaboratore scolastico che si dispone all’ingresso e ai vari piani. Gli alunni escono al termine delle lezioni al suono della campana accompagnati dal docente e/o dal collaboratore scolastico in servizio all’ultima ora. All'uscita tutti gli alunni devono essere consegnati dai docenti e/o dai collaboratori scolastici ai genitori o a persone formalmente delegate, all’assistente e/o all'autista preposto al servizio scuolabus per gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto. In ogni plesso scolastico è predisposto un piano d’uscita che indica tempi e modalità specifiche. E’ necessario che i genitori assicurino puntualità nel prelevare i figli. Qualora l’alunno all’uscita non venga ritirato, i docenti affidano l’alunno al collaboratore scolastico che, trascorsi 10 minuti, è tenuto a contattare telefonicamente la famiglia. Nel caso non fosse reperibile alcun famigliare il collaboratore scolastico avviserà le forze dell’ordine. I collaboratori scolastici, all’interno dell’edificio:

- Svolgono vigilanza nelle aule in caso di necessità, nei corridoi e negli spazi di pertinenza esterni;

- provvedono a tenere chiusi le porte d’ingresso e i cancelli laddove presenti; - hanno compiti di accoglienza e di sorveglianza degli alunni presenti a scuola nei periodi

immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione e del pubblico;

- Sorvegliano gli alunni negli orari di ingresso ed uscita ; - Provvedono appena terminato l’ingresso a chiudere le porte (le porte devono rimanere

chiuse, come pure i cancelli), spetta loro la custodia delle porte e dei cancelli, e la dovuta sorveglianza per evitare che gli alunni possano uscire dall’edificio o che entrino persone non autorizzate.

E’ opportuno che i genitori non entrino nel cortile/atrio della scuola e non si trattengano oltre il tempo strettamente necessario a ritirare il proprio bambino, in modo da non ostacolare le operazioni di affido degli altri alunni. ART. 51 CIRCOLAZIONE MEZZI ALL'INTERNO DELL'AREA SC OLASTICA 1.Nelle sedi in cui sono presenti aree adeguate e vengono salvaguardate le condizioni di sicurezza è consentito l'accesso agli scuolabus e ai veicoli dei genitori degli alunni diversamente abili con particolari problemi previa autorizzazione del Dirigente Scolastico esclusivamente solo nelle zone indicate. I suddetti genitori per ragioni di sicurezza e funzionalità avranno cura di accompagnare i propri figli 10 minuti prima o 10 minuti dopo l’orario di inizio e/o termine delle lezioni. 2. Tutte le persone autorizzate ad accedere al cortile interno della scuola sono tenute a procedere a passo d'uomo e sempre con la massima prudenza.

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In casi di emergenza, e/o in relazione a segnalazione di comportamenti non prudenti,o qualora si ravvisino disfunzioni di varia natura, il Dirigente Scolastico adotterà i provvedimenti più opportuni, anche di carattere restrittivo. 3.I veicoli degli operatori dell’ente comunale che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica ed i veicoli per la mensa sono autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d'uomo e con prudenza.

CAPITOLO NONO ART. 52 NORME FINALI Il presente Regolamento, sostituisce integralmente il precedente e ha validità a partire dal giorno successivo all’approvazione del Consiglio di Istituto e per gli anni scolastici a seguire, salvo eventuali modifiche, integrazioni o sostituzioni disposte dal Consiglio di Istituto, su proposta del Collegio Docenti e/o di altre componenti scolastiche. Lo stesso è reso noto a tutte le componenti interessate con pubblicazione sul sito della scuola nella specifica sezione. ART. 53 INTEGRAZIONE REGOLAMENTO DI ISTITUTO Il presente Regolamento di Istituto è finalizzato a delineare le norme di carattere generale, ed è integrato da ogni altro Regolamento di settore e/o ambito specifico. Tutti i Regolamenti adottati sono pubblicati sul sito web della scuola nella specifica sezione. ART. 54 NORMA DI RINVIO Per tutto quanto non contemplato nel presente Regolamento si rinvia alla relativa normativa vigente.