REGOLA LA VITA ECONOMICA DEL PAESE Finanziaria ...una "assurdità" chi uno "scher-zo"… a quanto...

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La prima finanziaria non si scorda mai. E l'esordio del secondo governo Prodi è parso subito indi- menticabile. Una indimenticabile occasione sprecata. Lo hanno detto in tanti. Se non si pensa ora alle misure impopolari indirizzate alla cresci- ta, quando? Ma il problema è alla radice, ed investe la cultura politica dell'ese- cutivo, persino a dispetto della cultura di riferimento della sua maggioranza. Le componenti ideologiche preva- lenti nel governo sono tre: quella tecnico-contabile, quella morali- sta-giustizialista e infine la parte sindacal-populista. Ciò che resta tra i ministri, a cominciare dalla coppia Bersani-Bonino, si 'arra- batta' come può per giustificare l'azione di governo anche quando gli argomenti a favore sono irrin- tracciabili. Il timone oscilla tremu- lo fra le istanze delle parti sociali e l'impossibilità fatale di tagliare la spesa statale. Un indirizzo liberal- progressista può forse ancora tro- vare il sostegno di alcune parti non marginali del centrosinistra, dai rutelliani ai popolari di Letta, dai radicali della Rosa nel Pugno ai diessini liberal. Ma il gioco di squadra impone alle parti più avanzate della coalizione di mar- ciare verso la liberalizzazione del paese con il freno a mano tirato, perdendo in visibilità e incidenza effettiva sulla linea di governo. Di fatto, da questa situazione di squi- librio è uscito fuori un miserevole pacchetto di iniziative privo di slancio modernizzatore, volto a ripristinare l'ammuffita e fallimen- tare retorica della redistribuzione. Almeno nella versione rilanciata da Prodi e Padoa-Schioppa. Chè nulla vieta alla redistribuzione di vestire panni diversi da quelli osservati in questi giorni. In fondo, dietro ad una parola possono nascondersi diversi obiettivi. Sarebbe ora che la sinistra, incapa- ce di liberarsi di certi slogan, aves- se almeno il buon senso di modifi- carne i contenuti. segue a pagina 4 Irpef, modifiche sulla tassa di suc- cessione, il bollo auto e tutto ciò che riguarda la finanziaria ogni giorno diviene sempre più un rom- picapo per tutti… opinioni e solu- zioni totalmente diverse vengono espresse sia dai cittadini che dai politici, c'è chi la definisce un"bazar", chi un "pasticcio", chi una "assurdità" chi uno "scher- zo"… a quanto pare le idee chiare al riguardo ben pochi le hanno! Iniziamo a capire cos'è la legge finanziaria. Essa è uno dei princi- pali documenti giuridici previsti dall'ordinamento dello Stato italia- no per regolare la vita economica del Paese, con essa infatti, il Governo ha la facoltà di introdurre delle innovazioni normative in materia di entrate e di spesa, fis- sando anche il tetto massimo del- l'indebitamento dello Stato. Deve essere presentata dal Governo al Parlamento entro il 30 settembre. Il Parlamento ha tempo di esaminar- la ed emendarla entro il 31 dicem- bre; nel caso in cui si vada oltre la scadenza di fine anno, entra auto- maticamente in vigore il cosiddetto esercizio provvisorio, cioè un periodo massimo di 4 mesi nel corso del quale ha luogo la gestio- ne del bilancio non ancora appro- vato dal Parlamento; in questi mesi le uscite non potranno superare 1/12 di quelle dell'anno preceden- te. In seguito all'approvazione da parte del Parlamento, la legge finanziaria regola la vita economi- ca del Paese nell'arco di un anno solare. Gli obiettivi economici su un periodo più lungo sono invece definiti dal Governo nel Documento di programmazione economica finanziaria (DPEF). Ruolo essenziale è svolto anche dal Trattato di Maastricht, il trattato sull'Unione europea sottoscritto anche dall'Italia il 7 febbraio 1992; in particolare nella sua parte III in cui definisce l'Unione Economica e Monetaria (UEM) che individua i principali obiettivi economici e monetari da perseguire per la pro- gressiva realizzazione dell'Unione Europea. Vari i cambiamenti in vista ma quelli che stanno facendo più scalpore sono la riforma dell'Irpef varata dalla finanziaria e quella sulla modifica della tassa di successione. Fa notare il presiden- te dell'Istat Luigi Biggeri che la riforma dell'Irpef varata dalla Finanziaria porterà benefici a 16 milioni di famiglie, mentre per 4,8 milioni non ci sarà nessun vantag- gio. Un decimo delle famiglie più povere, secondo i calcoli dell'Istat, vedrebbe aumentare il suo reddito familiare disponibile dello 0,8%, mentre quelle a reddito basso e medio basso avrebbero un aumen- to disponibile superiore all'1%. "Complessivamente si ridurrebbe la povertà relativa, grazie all'uscita di 140mila nuclei familiari da que- ste condizioni". Ma per alcuni "dettagli tecnici" dei provvedimen- ti numerose famiglie a reddito medio-basso verranno colpite dalla manovra, così come circa un milio- ne della fascia più povera non trar- rebbe benefici a causa di condizio- ni di nullatenenza, esenzione o incapienza. Si tratta di quattro milioni di italiani, che hanno un reddito sotto i 700 euro al mese. Sono le famiglie più povere e que- ste non avranno benefici dalla Finanziaria. Biggeri ha quindi auspicato che per loro ci siano "misure alternative, mi rendo conto non facili, ma che vanno indivi- duate". segue a pagina 4 L’EDIT ’EDIT ORIALE ORIALE di W illiam Longhi Un miserevole pacchetto privo di modernizzazione Finanziaria, questa ‘sconosciuta’ riforma... Tante le novità in ogni settore economico -sociale che il Governo si appresta a varare REGOLA REGOLA LA LA VIT VITA ECONOMICA ECONOMICA DEL DEL PAESE AESE Ottobre: tumore al seno, torna la campagna ‘nastro rosa’ a pagina 3 L’appuntamento La manovra finanziaria ha lasciato scontento persino qualche esponente della maggioranza, proprio da qui è giunta la pro- posta di istituire il cosiddetto ‘tavolo dei volenterosi’. L’idea è stata lanciata dal presidente della Commissione attività pro- duttive della Camera, nonché segretario di Radicali Italiani, Daniele Capezzone. Il tavolo, costituito da esponenti di mag- gioranza e di opposizione che abbiano sposato l’idea, si pro- pone di vagliare accuratamente la manovra in questione e di presentare, all’occorrenza, anche emendamenti affinché que- sta finanziaria possa essere ‘corretta’ e rappresentare uno sfor- zo congiunto di entrambi gli schieramenti, come in realtà dovrebbe essere. “Siamo ben consapevoli - ha dichiarato al riguardo il segretario dei Radicali Italiani, Capezzone - delle grandi difficoltà con cui dovremo misurarci, ma a maggior ragione siamo determinati a compiere uno sforzo importante. Nasce così un ‘tavolo dei volenterosi’, di quanti cioè, indi- pendentemente dalla loro attuale collocazione politica e parla- mentare, vogliono lavorare per mettere in campo modifiche bipartisan della legge finanziaria. Hanno accettato di farne parte, Sandro Bondi (coordinatore nazionale di Forza Italia), Nicola Rossi (economista, deputato DS), Bruno Tabacci (deputato Udc, già Presidente della Commissione attività pro- duttive della Camera), Mauro Del Bue (Nuovo Psi), Marco Follini (senatore, già segretario Udc), Francesco Nucara (segretario Pri), Pino Pisicchio (Italia dei Valori, presidente della Commissione Giustizia della Camera), Aldo Scarabosio (FI, Presidente della Commissione Industria del Senato). Alcune riunioni si sono già svolte ed il risultato è stato quasi unanime: occorre apportare delle modifiche al testo e, quindi, pare siano già pronti degli emendamenti da presentare. Ma quest’idea non è stata sposata interamente dai due schiera- menti. Se è vero che si sono registrate tantissime adesioni, è pur vero che molte critiche sono state espresse dal governo. “Nel tavolo dei volenterosi – ha commentato il capogruppo della Rosa nel Pugno, Roberto Villetti - ci sono sicuramente dei riformisti moderni e coraggiosi che hanno la sola inten- zione di migliorare la finanziaria. Accanto a loro siedono però agguerriti capi dell’opposizione come Bondi e Alemanno che, facendo il proprio mestiere, vogliono non solo cambiare la finanziaria ma soprattutto dare una spallata al governo. Siccome le intenzioni sono evidentemente diverse, bisogna stare assai attenti perché c’è il rischio che prevalgano i gua- statori”. “Ministri dissenzienti, partiti della maggioranza pron- ti a non votarla: questa legge Finanziaria sembra figlia di nes- suno - ha aggiunto il deputato della Rosa nel Pugno Salvatore Buglio -. Il 'tavolo dei volenterosi', è un cavallo di Troia del- l'opposizione.” LIDEA IDEA : : IL IL TAV OLO OLO DEI DEI V OLENTEROSI OLENTEROSI PER PER PRESENT PRESENT ARE ARE EMENDAMENTI EMENDAMENTI BIP BIP AR AR TISAN TISAN ALLA ALLA MANOVRA MANOVRA segue a pagina 4 di MARIA P AOLA OLIV A ‘Meno tasse più riforme’, tradito il patto dell’Unione in campagna elettorale? a pagina 3 L’approfondimento Giulio Tremonti: “La manovra scatenerà una guerra tra poveri” a pagina 3 Le reazioni Nel dettaglio tutte le novità della manovra economica 2007 a pagina 2 Speciale Finanziaria fondato da Pasquale Merola Mensile di approfondimento culturale di ispirazione liberale - Direzione, Redazione: Via Trieste, 6 81055 S.Maria C.V. (CE) Tel./Fax: 0823.890229 - Testata registrata al Tribunale di S.Maria C.V. al n° 607 reg. periodici del 02/12/03 Poste italiane - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n° 46 art. comma 1-DCB Caserta Anno 3 - Numero 10 - Ottobre 2006 nuovo Euro 1,00 Diffusione gratuita www.ilnuovopicchio.org Con la stessa confidenza con cui si beve un caffé, ci si accomoda in un caffé. Uno dei pochi casi, se non il solo, in cui il prodotto ha dato il nome al suo luogo di consumo: al centro la bevanda che con le sue proprietà stimolanti agisce sulla memo- ria e sulla vitalità favorendo il buonumore e la riflessione; attorno, un ambiente che da queste caratteristiche prende forma. Un posto dove ci si può isolare con i propri pensieri - per ritrovarsi - oppure dove si cerca un dialogo - per confrontarsi.

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La prima finanziaria non si scordamai. E l'esordio del secondogoverno Prodi è parso subito indi-menticabile. Una indimenticabileoccasione sprecata. Lo hannodetto in tanti. Se non si pensa ora alle misureimpopolari indirizzate alla cresci-ta, quando? Ma il problema è alla radice, edinveste la cultura politica dell'ese-cutivo, persino a dispetto dellacultura di riferimento della suamaggioranza. Le componenti ideologiche preva-lenti nel governo sono tre: quellatecnico-contabile, quella morali-sta-giustizialista e infine la partesindacal-populista. Ciò che restatra i ministri, a cominciare dallacoppia Bersani-Bonino, si 'arra-batta' come può per giustificarel'azione di governo anche quandogli argomenti a favore sono irrin-tracciabili. Il timone oscilla tremu-lo fra le istanze delle parti sociali el'impossibilità fatale di tagliare laspesa statale. Un indirizzo liberal-progressista può forse ancora tro-vare il sostegno di alcune parti nonmarginali del centrosinistra, dairutelliani ai popolari di Letta, dairadicali della Rosa nel Pugno aidiessini liberal. Ma il gioco disquadra impone alle parti piùavanzate della coalizione di mar-ciare verso la liberalizzazione delpaese con il freno a mano tirato,perdendo in visibilità e incidenzaeffettiva sulla linea di governo. Difatto, da questa situazione di squi-librio è uscito fuori un miserevolepacchetto di iniziative privo dislancio modernizzatore, volto aripristinare l'ammuffita e fallimen-tare retorica della redistribuzione.Almeno nella versione rilanciatada Prodi e Padoa-Schioppa. Chènulla vieta alla redistribuzione divestire panni diversi da quelliosservati in questi giorni. In fondo,dietro ad una parola possononascondersi diversi obiettivi.Sarebbe ora che la sinistra, incapa-ce di liberarsi di certi slogan, aves-se almeno il buon senso di modifi-carne i contenuti.

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Irpef, modifiche sulla tassa di suc-cessione, il bollo auto e tutto ciòche riguarda la finanziaria ognigiorno diviene sempre più un rom-picapo per tutti… opinioni e solu-zioni totalmente diverse vengonoespresse sia dai cittadini che daipolitici, c'è chi la definisceun"bazar", chi un "pasticcio", chiuna "assurdità" chi uno "scher-zo"… a quanto pare le idee chiareal riguardo ben pochi le hanno!Iniziamo a capire cos'è la leggefinanziaria. Essa è uno dei princi-pali documenti giuridici previstidall'ordinamento dello Stato italia-no per regolare la vita economicadel Paese, con essa infatti, ilGoverno ha la facoltà di introdurredelle innovazioni normative inmateria di entrate e di spesa, fis-sando anche il tetto massimo del-l'indebitamento dello Stato. Deveessere presentata dal Governo alParlamento entro il 30 settembre. IlParlamento ha tempo di esaminar-la ed emendarla entro il 31 dicem-bre; nel caso in cui si vada oltre lascadenza di fine anno, entra auto-maticamente in vigore il cosiddettoesercizio provvisorio, cioè unperiodo massimo di 4 mesi nelcorso del quale ha luogo la gestio-ne del bilancio non ancora appro-vato dal Parlamento; in questi mesile uscite non potranno superare

1/12 di quelle dell'anno preceden-te. In seguito all'approvazione daparte del Parlamento, la leggefinanziaria regola la vita economi-ca del Paese nell'arco di un annosolare. Gli obiettivi economici suun periodo più lungo sono invecedefiniti dal Governo nelDocumento di programmazioneeconomica finanziaria (DPEF).Ruolo essenziale è svolto anche dalTrattato di Maastricht, il trattatosull'Unione europea sottoscrittoanche dall'Italia il 7 febbraio 1992;in particolare nella sua parte III in

cui definisce l'Unione Economicae Monetaria (UEM) che individuai principali obiettivi economici emonetari da perseguire per la pro-gressiva realizzazione dell'UnioneEuropea. Vari i cambiamenti invista ma quelli che stanno facendopiù scalpore sono la riformadell'Irpef varata dalla finanziaria equella sulla modifica della tassa disuccessione. Fa notare il presiden-te dell'Istat Luigi Biggeri che lariforma dell'Irpef varata dallaFinanziaria porterà benefici a 16milioni di famiglie, mentre per 4,8

milioni non ci sarà nessun vantag-gio. Un decimo delle famiglie piùpovere, secondo i calcoli dell'Istat,vedrebbe aumentare il suo redditofamiliare disponibile dello 0,8%,mentre quelle a reddito basso emedio basso avrebbero un aumen-to disponibile superiore all'1%."Complessivamente si ridurrebbela povertà relativa, grazie all'uscitadi 140mila nuclei familiari da que-ste condizioni". Ma per alcuni"dettagli tecnici" dei provvedimen-ti numerose famiglie a redditomedio-basso verranno colpite dalla

manovra, così come circa un milio-ne della fascia più povera non trar-rebbe benefici a causa di condizio-ni di nullatenenza, esenzione oincapienza. Si tratta di quattromilioni di italiani, che hanno unreddito sotto i 700 euro al mese.Sono le famiglie più povere e que-ste non avranno benefici dallaFinanziaria. Biggeri ha quindiauspicato che per loro ci siano"misure alternative, mi rendo contonon facili, ma che vanno indivi-duate".

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LL’EDIT’EDITORIALEORIALE

di William Longhi

Un miserevole pacchetto privo di modernizzazione

Finanziaria, questa ‘sconosciuta’ riforma...Tante le novità in ogni settore economico -sociale che il Governo si appresta a varare

REGOLAREGOLA LALA VITVITAA ECONOMICAECONOMICA DELDEL PPAESEAESE

Ottobre: tumore al seno, torna la campagna ‘nastro rosa’ a pagina 3

L’appuntamento

La manovra finanziaria ha lasciato scontento persino qualcheesponente della maggioranza, proprio da qui è giunta la pro-posta di istituire il cosiddetto ‘tavolo dei volenterosi’. L’idea èstata lanciata dal presidente della Commissione attività pro-duttive della Camera, nonché segretario di Radicali Italiani,Daniele Capezzone. Il tavolo, costituito da esponenti di mag-gioranza e di opposizione che abbiano sposato l’idea, si pro-pone di vagliare accuratamente la manovra in questione e dipresentare, all’occorrenza, anche emendamenti affinché que-sta finanziaria possa essere ‘corretta’ e rappresentare uno sfor-zo congiunto di entrambi gli schieramenti, come in realtàdovrebbe essere. “Siamo ben consapevoli - ha dichiarato alriguardo il segretario dei Radicali Italiani, Capezzone - dellegrandi difficoltà con cui dovremo misurarci, ma a maggiorragione siamo determinati a compiere uno sforzo importante.Nasce così un ‘tavolo dei volenterosi’, di quanti cioè, indi-

pendentemente dalla loro attuale collocazione politica e parla-mentare, vogliono lavorare per mettere in campo modifichebipartisan della legge finanziaria. Hanno accettato di farneparte, Sandro Bondi (coordinatore nazionale di Forza Italia),Nicola Rossi (economista, deputato DS), Bruno Tabacci(deputato Udc, già Presidente della Commissione attività pro-duttive della Camera), Mauro Del Bue (Nuovo Psi), MarcoFollini (senatore, già segretario Udc), Francesco Nucara(segretario Pri), Pino Pisicchio (Italia dei Valori, presidentedella Commissione Giustizia della Camera), Aldo Scarabosio(FI, Presidente della Commissione Industria del Senato).Alcune riunioni si sono già svolte ed il risultato è stato quasiunanime: occorre apportare delle modifiche al testo e, quindi,pare siano già pronti degli emendamenti da presentare. Maquest’idea non è stata sposata interamente dai due schiera-menti. Se è vero che si sono registrate tantissime adesioni, è

pur vero che molte critiche sono state espresse dal governo. “Nel tavolo dei volenterosi – ha commentato il capogruppodella Rosa nel Pugno, Roberto Villetti - ci sono sicuramentedei riformisti moderni e coraggiosi che hanno la sola inten-zione di migliorare la finanziaria. Accanto a loro siedono peròagguerriti capi dell’opposizione come Bondi e Alemanno che,facendo il proprio mestiere, vogliono non solo cambiare lafinanziaria ma soprattutto dare una spallata al governo.Siccome le intenzioni sono evidentemente diverse, bisognastare assai attenti perché c’è il rischio che prevalgano i gua-statori”. “Ministri dissenzienti, partiti della maggioranza pron-ti a non votarla: questa legge Finanziaria sembra figlia di nes-suno - ha aggiunto il deputato della Rosa nel Pugno SalvatoreBuglio -. Il 'tavolo dei volenterosi', è un cavallo di Troia del-l'opposizione.”

LL’’IDEAIDEA: : ILIL TTAAVVOLOOLO DEIDEI VVOLENTEROSIOLENTEROSI PERPER PRESENTPRESENTAREARE EMENDAMENTIEMENDAMENTI BIPBIPARARTISANTISAN ALLAALLA MANOVRAMANOVRA

segue a pagina 4

di MARIA PAOLA OLIVA

‘Meno tasse più riforme’, tradito il patto dell’Unione in campagnaelettorale? a pagina 3

L’approfondimento

Giulio Tremonti: “La manovra scatenerà una guerra tra poveri” a pagina 3

Le reazioni

Nel dettaglio tutte le novità della manovra economica 2007 a pagina 2

Speciale Finanziaria

fondato da Pasquale Merola

Mensile di approfondimento culturale di ispirazione liberale - Direzione, Redazione: Via Trieste, 6 81055 S.Maria C.V. (CE)Tel./Fax: 0823.890229 - Testata registrata al Tribunale di S.Maria C.V. al n° 607 reg. periodici del 02/12/03

Poste italiane - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n° 46 art. comma 1-DCB CasertaAnno 3 - Numero 10 - Ottobre 2006

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Euro 1,00

Diffusione gratuitawww.ilnuovopicchio.org

Con la stessa confidenza con cui si beve uncaffé, ci si accomoda in un caffé.Uno dei pochi casi, se non il solo, in cui ilprodotto ha dato il nome al suo luogo diconsumo: al centro la bevanda che con lesue proprietà stimolanti agisce sulla memo-ria e sulla vitalità favorendo il buonumore ela riflessione; attorno, un ambiente che daqueste caratteristiche prende forma. Unposto dove ci si può isolare con i propripensieri - per ritrovarsi - oppure dove sicerca un dialogo - per confrontarsi.

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FINANZIARIAFINANZIARIA 20072007

Queste le principali misure della mano-vra:

S C O N -T R I N OOBBLIGA-TORIO:

U n adisposizionedel decretolegge n.2 6 2 / 2 0 0 6( c o l l e g a t oa l l aFinanziaria)prevede che basterà una singola violazionealle norme sull’emissione dello scontrino oricevuta fiscale per far scattare la sanzioneaccessoria di sospensione della licenza odell’autorizzazione all’esercizio dell’atti-vità. Tuttavia è allo studio del Governo unemendamento che accoglie le proteste deicommercianti: la sanzione dovrebbe scatta-re con la commissione di tre violazioni in unquinquennio (come previsto in precedenza)ma la chiusura sarà immediata senza atten-dere la definitività del provvedimento diirrogazione.

SUV:La nuova tassa colpisce le autovetture e

gli autoveicoli per trasporto promiscuo dipeso complessivo superiore a 2.600 Kg conesclusione di quelli aventi un numero diposti uguale o maggiore a 8 oppure una por-tata uguale o maggiore a 400Kg. Sono salvidunque i pic-coli fuoristra-da; tuttavial’applicazionedel nuovo tri-buto è condi-zionata all’im-matricolazio-ne del veicolocome autovet-tura o autovei-colo per il tra-sporto promi-scuo di perso-ne e cose. E’suff i c ien teche il mezzodi trasporto non abbia questa immatricola-zione e l’imposta non è dovuta.

RIFORMA TELEVISIVA Nessuneditore tv potrà avere più del 20% dellacapacità trasmissiva sul digitale. Lo rendenoto il ministro delleComunicazioni,Paolo Gentiloni,

illustrando il ddlapprovato oggi dalConsiglio deiMinistri. «Il 20% -sottolinea Gentiloni -equivale sul digitale a10-12 canali nazio-nali». Altre normedel ddl prevedono:1) tetto del 45% perla raccolta pubblici-taria televisiva; 2)una rete Rai ed unarete Mediasetandranno sul digitale entro 15 mesi dallapubblicazione della legge; 3) viene archi-viata la quota-zione in Borsadella Rai; 4)sono abrogatele norme dellalegge Gasparrisul Sic che -dice Gentiloni- «non si èrivelato all'al-tezza per defi-nire la sogliaper i limitiantitrust»; 5)v e r r a n n orafforzate legaranzie pub-bliche nel sistema di rilevazione degli indicidi ascolto; 6) l'Autorità per le

Comunicazioni emaneràun regolamento per l'e-quivalenza di accesso deiservizi media all'internodelle infrastrutture dellabanda larga; 7) sul digi-tale ci sarà l'obbligo diseparazione societaria(non proprietaria) frafornitura di contenutied operatori di rete.

E N T ILOCALi: taglisia ai consiglicomunali chealla spesa per ilpersonale.

Assunzioni d'ora in avantipossibili solonella misura di1 ogni 5

cessazioni. IRES: dedu-

zioni più rigideper le spese ecce-denti i fondi diaccantonamento.

IRPEF: defi-nite nuove ali-quote per il pre-lievo fiscale:23% fino a15.000 euro;27% da 15.001 a28.000 euro;

38% da 28.001 a 55.000 euro; 41% da55.001 a 75.000; 43% da 75.001 in su.

Nuova 'no tax area' aumentata di 500euro: 8.000 europer i lavoratori e7.500 euro per ipensionati.

P R E V I -DENZA: prelie-vo sulle pensionidi lusso e chiu-sura di una fine-stra per l'anzia-nità.

r e n d i t efinanziarie: armonizzazione al 20%delle aliquote relative al prelievosulle rendite finanziarie, con l'innal-zamento

di quella relativaa titoli di stato eo b b l i g a z i o n i(attualmente al12,5%) e l'abbat-timento di quellasui conti correnti(ora al 27%).

S A N I T À :ratifica del Pattoper la Salute traStato e Regioni,che rappresenta

uno dei prov-vedimentidi riforma della spesa pubblica(aumento del ticket per diagnosica eprestazioni specialistiche, introduzionedel ticket al pronto soccorso per le pre-

stazioni che nonhanno caratteredi urgenza).

S U C -

CESSIONI: aumento di imposte catastalied ipotecarie ai fini delle successioni.

TFR: riforma anticipata al 2007. Laparte di tfr non indirizzata alla previdenzaintegrativa sarà attribuita in quota parte(65%) ad un fondo gestito dall'Inps.

SPESA PUBBLICA: Grazie ad inter-venti di razionalizzazione della spesa e dimiglioramento dell’efficienza di Asl eOspedali, il risparmio per il Servizio sanita-rio nazionale sarà di 3 miliardi di euro. Tragli interventi:riduzione prezzi dei farmaci infascia A riduzione prezzi dei dispositivimedici (da provette e siringhe a valvole car-diache, ecc.) attraverso aste pubbliche diacquisto con prezzi calmierati a pari qualitàriduzione delle tariffe dei laboratori di anali-

si (questa misura com-porterà anche unaminore spesa da partedei cittadini).PRONTO SOC-CORSO PER LEP R E S TA Z I O N INON SEGUITE DARICOVERO: Oggi:è già applicato condiverse modalità in 12Regioni italiane

Domani: sarà esteso a tutte le Regioni ilpagamento delle prestazioni specialistiche ediagnostiche eseguite in Pronto soccorso

che non siano urgenti eche non diano seguitoal ricovero (codici bian-chi e codici verdi, perquesti ultimi sonoescluse dal ticket le pre-stazioni per traumi eavvelenamenti). Ilticket sarà di 23 europer la visita medica, più18 euro nel caso dieventuali accertamentidiagnostici.AFFITTI,ALIQUOTA AL20%

E’ ancora in attesadi conferme lo sgravio fiscale sugli affitti, icui redditi invece di confluire nell’imponibi-le Irpef sarebbero tassati con una aliquotasecca del 20%. Può darsi che in una primafase se ne faccia una applicazione limitata.Sembra certa invece la detraibilità dalladichiarazione dei redditi del 19% del cano-ne di locazione pagato per l'alloggio degli

studenti universitari fuori sede, per unimporto massimo

di 500euro.

Nel dettaglio le modiche della ‘manovra’Irpef, Spesa pubblica, Previdenza... ecco come cambierà la vita degli italiani

Un registratore di cassa

Una televisione

Un comune

Un pronto soccorso

Suv

Una Casa

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‘Meno tasse più riforme’, tradito il mottodell’Unione in campagna elettorale?

LL’’APPROFONDIMENTAPPROFONDIMENTOO

'Meno tasse, più riforme' era ilmotto dell'Unione in campagnaelettorale e invece?Il presidente del Consiglio RomanoProdi è orgoglioso di aver fatto unamanovra a favore dei poveri, di chiha meno…Ma da una prima lettura del testo,l'impostazione di questa manovranon sembra a favore delle fascemeno abbienti. Se si pensa al tagliodelle spese sanitarie unita alla rein-troduzione del ticket e l'assurdadisposizione riguardante le autovet-ture, specie sulle auto,secondo laquale chi ha un'auto nuova non ètenuto a pagare il bollo per cinqueanni, mentre chi possiede un'autoun po' vecchia è vessato da nuovetasse e pagherà di più. È ovvio, aconti fatti, che sono proprio le fascemeno abbienti a non poter cambia-re autovettura tutti gli anni.La singolare tassa di successioneapplicata sulle donazione di immo-bili, per la quale avevamo detto chela reintroduzione della tassa dovevaessere per i redditi altissimi; e cosadire dell'art. 188 che stanzia unmiliardo di euro l'anno sino al 2009per le missioni internazionali, e delprovvedimento del TFR che si trat-terebbe addirittura di "un'appropria-zione indebita, ma anche e forsesoprattutto un pericoloso vulnus tratutte le imprese e lo Stato", consi-derando che quest'ultime usano ilTfr per autofinanziarsi. D'ora in poi,è molto probabile che accada chemolte imprese faranno fatica a rien-trare nei parametri di Basilea 2,anche perché le banche non saran-no più disponibili a prestiti in man-canza, appunto, di una parte consi-stente del Tfr. Tra l'altro, con iltaglio dei finanziamenti agli entilocali la Finanziaria rischia dicostringere gli stessi ad un inaspri-mento dei tributi. Come dire allorache gli sgravi, piccoli, previsti dalletasse, potrebbero essere rimangiaticon gli interessi dai Comunicostretti a far quadrare i conti.Eppure le premesse per unaFinanziaria a favore dei 'poveretti'ci sono, se si pensa che il primointoccabile elemento perseguito

dalla finanziaria è la strada dell'e-quità fiscale. Un elemento cheviene reintrodotto dopo che i gover-ni precedenti avevano permesso apochi di arricchirsi ed a molti diperdere la capacità di acquisto deiloro salari, è giusto che ciascunopaghi in base al reddito che ha. Quinasce, casomai il grande limitedella riforma fiscale, che è quelloche riguarda il cosiddetto mondodelle partite iva, che più di altri eva-dono il fisco. Su questo punto nonbasterà la riforma degli studi di set-tore, il governo dovrà impegnarsiper eliminare questo grande ele-mento di disuguaglianza. Da questopunto di vista il TFR è da conside-rarsi un elemento di equità, chedeve garantire nei prossimi anni, ilpagamento di una pensione piùdignitosa a tanti lavoratori dipen-denti. E perché, non è forse giustotassare le auto di grande cilindrata,come i SUV, che oggi invadono lestrade facendole diventare un benedi lusso, e l'introduzione del ticketper il codice bianco nei pronto soc-corso. Ritengo anche importanteche il governo si sia aperto a unnuovo confronto con i comuni e leregioni, così come ritengo utile cheabbia aperto un confronto con i sin-dacati e gli imprenditori sul TFR, èpoi, da apprezzare il rifinanziamen-to delle opere pubbliche, il fatto chesia previsto un aumento di risorseda destinare a scuola e ricercati.Insomma, pare di capire che ancorac'è spazio per migliorare alcunipunti, ma non c'è più spazio per ladisuguaglianza sociale.

di Teresa Pontillo

All'indomani della diffusione del comunicatodi Palazzo Chigi contenente le cifre dellaprossima Finanziaria (una manovra comples-sivamente pari a 33,4 miliardi di euro, di cui18,6 miliardi per interventi finalizzati a pro-muovere la crescita, lo sviluppo economico,l'equità e la giustizia sociale, mentre 14,8miliardi di euro per la riduzione del deficit), siè scatenato un malcontento generale, non sol-tanto della Cdl, ma all'interno della stessamaggioranza di Governo.Vediamo nel dettaglio le misure principalipreviste dalla legge Finanziaria.Gli scaglioni Irpef tornano a cinque e cambia-no anche le aliquote; fino a 15.000 euro direddito, l'aliquota è del 23%,oltre 15.000 efino a 28.000 euro di reddito al 27%, oltre28.000 e fino a 55.000 euro al 38%, oltre55.000 e fino a 70.000 euro al 41%, oltre70.000 euro al 43%.Detrazioni sono previste a sostegno dei reddi-ti delle famigli. Le detrazioni per i figli mino-ri di 3 anni sono pari a 900 euro, mentre per ipiù grandi a 800. Lo sgravio andrà a scalarefino ad un reddito massimo di 95.000 euro.Il maggiore oggetto di polemiche e scherma-glie di questa finanziaria è rappresentato daltaglio di cinque punti del cuneo fiscale (ricor-diamo che per cuneo fiscale s'intende la diffe-renza tra l'onere del costo del lavoro,compre-se tasse e contributi, e il salario percepito dallavoratore), ripartito nella misura del 60% afavore delle imprese e del 40% dei lavoratori.A tenere banco sarebbero le indiscrezionisecondo le quali non vi sarebbero le risorseper realizzarlo, già in questa finanziaria.Infatti, secondo quanto apprende l'agenziaAnsa da fonti dell'esecutivo, le risorse a

disposizione sarebbero un terzo in menorispetto alle previsioni iniziali, 6 miliardi dieuro sui 9 miliardi indicati in un primo tempo,quindi insufficienti per realizzare un impor-tante punto del programma elettorale dellacoalizione del centro sinistra guidata daRomano Prodi. E proprio questo punto sareb-be stato ed è tutt'ora al centro delle polemichedi Confindustria e della Casa delle Libertà,che reputa troppo drastico ed immediato unsimile provvedimento, che “scatenerà unaguerra tra poveri, perché è una manovra chetoglie ai poveri per renderli ancora più pove-ri, mentre le aliquote ai ricchi non sono statetoccate "come ha commentato l'ex ministrodell'Economia G. Tremonti , che"toglie a tuttiper non dare a nessuno", continual'on.Schifani di Forza Italia.Inoltre altro punto cruciale al centro dellepolemiche, è rappresentato dai tagli delle

risorse previsti per i Comuni. La Cdl fa osser-vare che saranno i cittadini a pagarne le con-seguenze, visto che i sindaci dei Comuni(Letizia Moratti, sindaco di Milano, dalrecente incontro con l'esecutivo, ha dichiaratoche logica conseguenza dei tagli, sarà l'au-mento di tasse locali e del costo dei servizi)annunciano di poter aumentare le tasse localiper cercare di tornare ai saldi di bilancio.La Casa delle Libertà è pronta a una duraopposizione in Parlamento, e se non bastassescenderà in piazza con manifestazioni in tuttele città.Appare interessante l'osservazione delCodacons-Coordinamento delle associazioniper la difesa dell'ambiente e dei diritti degliutenti e dei consumatori-circa le ripercussionidella manovra su categorie quali vedovesenza figli, single ed anziani che a conti fatti,con l'aumento dell'aliquota dal 23% al 27%per chi ha un reddito da 15.000 a 26.000 euro,avranno un maggiore pagamento di imposte.Ciò significa che il Governo da un lato haavvantaggiato i nuclei familiari con figli acarico e dall'altro ha penalizzato personecome anziani, single e vedove senza figli chenella stragrande maggioranza dei casi nonnavigano nell'oro. Al fine quindi di riequili-brare i vantaggi legati alla manovra 2007, ilCodacons ha chiesto espressamente alGoverno di abbassare l'aliquota Irpef dal 27%al 23%per i redditi da 15.000 a 26.000 euro.Critiche alla Finanziaria, infine, arrivanoanche da esponenti della maggioranza, cheannunciano l'intento di promuovere importan-ti modifiche alla manovra in sede di discus-sione parlamentare.

di Pasqualina Iodice

“La manovra scatenerà una guerra tra poveri”L’ex Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, interviene sulla finanziaria del Governo Prodi

Ottobre, mese della prevenzione deltumore al seno. Per combattere que-sta grave patologia neoplastica, chenel nostro Paese fa registrare ognianno oltre 36.000 nuovi casi, tornain campo la Campagna NastroRosa, ideata nel 1989 negli StatiUniti da Evelyn Lauder e promossapoi in tutto il mondo. L'obiettivo èquello di sensibilizzare un numerosempre più ampio di donne sull’im-portanza della corretta prevenzionee della diagnosi precoce, attraversotantissime iniziative interessanti. Laprima è la campagna LaPrevenzione ha un dolce sapore: dasabato 7 e per tutti i week-end del

mese, nelle principali piazze italia-ne i volontari della LILT distribui-ranno, a fronte di una offerta, unamaxi-tavoletta da 160 g. di purissi-mo cioccolato Venchi. Durante ilmese di ottobre saranno inoltre adisposizione delle donne con più di25 anni di età i 391 ambulatoriLILT, la maggior parte dei qualiall’interno delle 103 SezioniProvinciali della Lega Italiana perla Lotta contro i Tumori, per visitesenologiche gratuite. Per conosceregiorni e orari di apertura dell’ambu-latorio LILT più vicino, in cui effet-tuare anche esami di diagnosi pre-coce e controlli, si può chiamare,

per informazioni, il numero verde800-998877 o consultare il sitohttp://www.lilt.it. Anche quest’annoè possibile poi contribuire alla rac-colta fondi da destinare a borse distudio per medici senologi mandan-do un SMS al costo di 1 Euro alnumero 48586 dal terminale perso-nale TIM, Vodafone, Wind e 3 Italia, o dal telefono di casa TelecomItalia. Oppure con 2 euro, con chia-mata vocale sempre al numero48586 dal telefono fisso TelecomItalia. Mai come in questo caso, poi,solidarietà fa rima con femminilità.Con la collaborazione di EstéeLauder, Clinique, Aramis, La Mer e

Saloni Aveda, la Campagna NastroRosa coinvolgerà 500 profumerie egrandi magazzini in una serie di ini-ziative speciali, come gli HappyHour con tanto di dimostrazioni eprove gratuite di make up, incontrisulla scelta psicologica del profu-mo, sfilate con le ultime novità distagione e, naturalmente, distribui-zione di una guida pocket con tuttele informazioni corrette sulla pre-venzione del tumore al seno.L’Italia intera, insomma, si tingeràdi rosa, e non solo in senso metafo-rico.

di Silvia Navawww.sanihelp.it

LL’’APPUNTAPPUNTAMENTAMENTOO DIDI OTTOTTOBREOBRE: : TUMORETUMORE ALAL SENOSENO, , TTORNAORNA LALA CAMPCAMPAGNAAGNA NASTRONASTRO ROSAROSA

3OTTOBRE 2006

Page 4: REGOLA LA VITA ECONOMICA DEL PAESE Finanziaria ...una "assurdità" chi uno "scher-zo"… a quanto pare le idee chiare al riguardo ben pochi le hanno! Iniziamo a capire cos'è la legge

continua dalla primaLa redistribuzione è emblematica aquesto riguardo. È un termine che farabbrividire i liberali ma, se adeguata-mente riverniciato, può tranquilla-mente diventare un concetto utile alliberalismo che alberga scomodo,minoritario, ma volenteroso, anche asinistra. Vogliamo proprio continuarea propagandare la redistribuzionecome soluzione alle sperequazioni?Ottimo, facciamone pure una bandie-ra, ma capovolgiamone i cardini. Èsacrosanta, ad esempio, la redistribu-zione della ricchezza dallo stato ai cit-tadini, e non quella, ingiusta, dannosaed illusoria, tra i cittadini. Non voglia-mo rinunciare alla redistribuzione fra

le classi? Magnifico, cosa ci sarebbedi più progressista di una bella e con-sistente redistribuzione di potere d'ac-quisto e forza contrattuale dagli ordiniprofessionali e dai sindacati di ogniordine e grado, ai cittadini-consuma-tori e ai cittadini-lavoratori? Qui redi-stribuzione fa rima con liberalizzazio-ne. Una cosa davvero progressista.Ma non basta. Anzi, più si va avanti,più c'è da ridistribuire, mica fessi que-sti socialisti! La spesa pubblica, adesempio? Non vogliamo ridistribuireanche quella? Beh, inutile dirlo, non sipuò certo immaginare un governoprogressista che si presenti al suo elet-torato con un programma di drasticitagli alla spesa per sanità, scuola e

assistenza. Del resto, molti servizi sono percepitiormai come assolutamente irrinuncia-bili, e molti cittadini difficilmentescambierebbero qualche quattrino inpiù in busta paga con una serie di ser-vizi in meno, per quanto inefficienti eirritanti. Allora, tanto vale redistribui-re anche la spesa pubblica: dagli entistatali ai soggetti privati, interessati oincentivati ad occuparsi di fornire ser-vizi e beni di interesse pubblico; e poidalle burocrazie centrali alla periferia(regioni e comuni), non scatenandoogni volta la farsa dei tagli ai trasferi-menti agli enti territoriali, cui seguo-no, inesorabili, le minacce di inaspri-mento del carico fiscale regionale e

comunale. E allora via, ridistribuiamoanche su questo fronte, senza timori,attribuendo potestà legislativa inmateria fiscale alle regioni e ai comu-ni, lasciando loro anche le residuecompetenze in materia sanitaria e sco-lastica, e in tutto ciò che in periferiapuò essere meglio controllato sotto ilprofilo della copertura finanziaria edell'efficacia. Ma era davvero neces-sario ripescare la quinta aliquota, sca-tenando un'indegna cagnara, solo perracimolare spiccioli e tappare buchi?Si mantenga dunque la progressività,neanche Einaudi ne faceva un dram-ma. Ma si diminuiscano le aliquotetutte, minime e massime, senza ipocri-sie pseudoclassiste.

Finanziaria: un miserevole pacchetto privo di modernizzazioneL’esordio del secondo Governo Prodi è parso subito a tutti un’indimenticabile occasione sprecata

continua dalla primaSi parla poi di modifiche alla tassa di successione, reintrodotta da questo governo, di stretta sul super-bollo, che dovrebbe coinvolgere anche i veicoli di peso superiore ai 2.200 chili, di scambio-provoca-zione con Confindustria. Il viceministro dell'Economia Visco ha detto di essere disponibile a trattaresulla tassa su successioni e donazioni, che prevede un versamento di 336 euro oppure del 4% per ipatrimonio superiori ai 250mila euro. Da riscrivere probabilmente anche la norma sui bolli auto: conla normativa prevista dalla Finanziaria paradossalmente il proprietario di una macchina di lusso nonha aggravi, mentre vengono colpiti i proprietari di vecchie autovetture che non rispettano le ultimedirettive comunitarie sull'inquinamento. Si sta lavorando alle modifiche sul super-bollo per i Suv alloscopo di correggere alcuni parametri per graduare meglio le misure, salvaguardandone gli effetti ditutela ambientali. Preoccupazione principale è quella di escludere alcune autovetture che le famiglienumerose sono costrette a comprare di grosse dimensioni e che, per peso o dimensione, ricadrebberosulla maggiore tassazione. Varie le modifiche che devono essere apportate, si spera comunque che esseportino aiuto e non il contrario per le famiglie italiane.

ILIL VICEMINISTROVICEMINISTRO PRONTPRONTOO AA ‘‘TRATRATTTTAREARE’’SUSU TTASSEASSE DIDI SUCCESSIONESUCCESSIONE EE DONAZIONEDONAZIONE

PRESENTERÀPRESENTERÀ EMENDAMENTIEMENDAMENTI ALLAALLA MANOVRAMANOVRA

continua dalla primaAncora critiche al tavolo dei volenterosi provengono daGennaro Migliore (Prc). Secondo questi "il tavolo dei volente-rosi non ha futuro e bisogna trovare un accordo all'internodell'Unione per raccogliere le proposte di modifica". Mentre per Chiti "non è d'aiuto al confronto costruttivo che deveavvenire alla luce del sole". Intanto, un'intesa di massima è stataraggiunta tra il governo e gli Enti locali che nei giorni scorsiavevano protestato fermamente contro i tagli previsti inFinanziaria. Il ministro per i rapporti con il Parlamento,Vannino Chiti, ha spiegato che l'intesa raggiunta verterà su trepunti: verrà tolto il tetto del 2,76% alla spesa per gli investi-menti. Saranno più contenuti i tagli con uno sconto di 600 milio-ni di euro rispetto agli iniziali 2,8 miliardi.

4 OTTOBRE 2006

L’idea: nasce il tavolo dei volenterosi

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