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Regione Piemonte ASL NO (Novara) Periodico di informazione e formazione sanitaria dell’ASL NO Novembre - Dicembre 2010 In forma Grazie a MAICO finalmente puoi sentire meglio la televisione, il cellulare, il telefono di casa e la tua musica preferita. La nuova tecnologia OPEN EAR riduce i rumori di fondo e da la sensazione di non avere “nulla nelle orecchie”. NIENTE PIÙ SCUSE SENTIRE MEGLIO È POSSIBILE Novara - Audiofocus Maico Via dei Mille, 1/E - Tel. 0321 36292 Orario da Lunedì a Venerdì 9/12.30-15/19 Sabato 9/12 Arona - Audiofocus Maico Via Gramsci, 7 - Tel. 338 6074580 Martedì dalle 9 alle 12 Giovedì dalle 15 alle 17.30 Bellinzago - Ottica S. Anna - Via Libertà, 94 - Tel. 0321 985510 Il 4° sabato del mese dalle 9 alle 12 Borgomanero - Ottica Uno - Via Novara, 47 - Tel. 0322 835865 Venerdì dalle 9 alle 12 Oleggio - Ottica Bertolotti - P.za Martiri Libertà, 12 - Tel. 0321 992543 Lunedì dalle 9 alle 12

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Regione Piemonte

ASL NO (Novara)Periodico di informazione e formazione sanitaria dell’ASL NO

Novembre - Dicembre 2010

In forma

Grazie a MAICO finalmente puoi sentire meglio la televisione, il cellulare, il telefono di casa e la tua musica preferita.La nuova tecnologia OPEN EAR riduce i rumori di fondo e da la sensazione di non avere “nulla nelle orecchie”.

NIENTE PIÙ SCUSE SENTIRE MEGLIO È POSSIBILE

Novara - Audiofocus MaicoVia dei Mille, 1/E - Tel. 0321 36292Orario da Lunedì a Venerdì 9/12.30-15/19 Sabato 9/12

Arona - Audiofocus MaicoVia Gramsci, 7 - Tel. 338 6074580Martedì dalle 9 alle 12 Giovedì dalle 15 alle 17.30

Bellinzago - Ottica S. Anna - Via Libertà, 94 - Tel. 0321 985510Il 4° sabato del mese dalle 9 alle 12

Borgomanero - Ottica Uno - Via Novara, 47 - Tel. 0322 835865Venerdì dalle 9 alle 12

Oleggio - Ottica Bertolotti - P.za Martiri Libertà, 12 - Tel. 0321 992543Lunedì dalle 9 alle 12

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IN FORMA

Periodico di informazione

e formazione sanitaria

dell’ASL NO (Novara)

Direttore Editoriale

Mario Minola

Sergio Bertone

Arabella Fontana

Direttore Responsabile

Elena Vallana

Vicedirettore

Raffaella D’Andretta

Comitato Redazione

(con funzioni di coordinamento)

Davide Bordonaro

Maurizio Robberto

Comitato Redazione

Anna Rita Audone

Edoarda Dell’Acqua

Mirella Frattini

Carmen Gatti

Alessandra Mondini

Alberta Paggi

Claudio Teruggi

Redazione

Ufficio Stampa ASL NO

Via Dei Mille, 2 - 28100 Novara

Tel. 0321 374521

Fax 0321 374546

e-mail: [email protected]

Grafica e Stampa

Tipografia la Nuova Operaia

Via Paolo Desana, 13

Casale Monferrato (AL)

Tel. 0142.452559

S o m m a r i oIN FORMAPagina 12 Numero 6/2010

Si ringrazia Raffaella D’Andretta per la foto in copertina

PubblicitàEM STUDIOVia Villafranca, 30 - 10024 Moncalieri (TO)Tel. 011.19502529 - 011. 19502736Fax 011.3853923Registrazione Tribunale di Novara:Aut. n. 31/97 del 26/07/1997

Sito Internet:www.asl.novara.it

Messaggi pubblicitari a pagamento:Ad esclusione di ogni altro soggetto e quindi dell’ASL NO e della EM STUDIO il solo inserzionista è responsabile dei messaggi.

Un anticipo della sanità del futuro a Cameri pag. 2-3

Parte il sistema di pagamento del ticket on line pag. 4

Okkio alla tua salute: vaccinati contro l’influenza pag. 5

Panettone, pandoro, torrone e frutta secca: le leccornie della tradizione pag. 6-7

Natale, lo conosciamo davvero? pag. 8-9

Croce Rossa di Galliate: un cammino lungo trent’anni pag. 10-11

Visti da vicino: gli Hospital Boys pag. 12

Dicono di noi... pag. 12

Conosciamo l’Opera Pia Corbetta pag. 12

Conosciamo l’Opera Pia Corbetta

Visti da vicino: gli Hospital BoysGli Hospital Boys sono il Gruppo Sportivo dell’Ospedale di Borgomanero dell’ASL NO, nato dalla passione per lo sport. Si tratta di medici, infermieri, tecnici che ogni giorno lavorano in corsia e poi si ritrovano fuori dall’Ospedale per giocare, un po’ per diver-timento e un po’ per solidarietà, a tennis, a basket, a calcio e calcetto.Il Gruppo, che si sostiene con autofinanzia-mento, ha per ogni reparto una squadra di calcetto, due di basket e di tennis. In questi anni ha partecipato a diversi tornei e non sono mancate iniziative a scopo benefico.Gli Hospital Boys sostengono, infatti, l’iniziativa “un giocattolo e un libro per amico” che ha come obiettivo quello di raccogliere giochi e altri gadget, pastelli, pennarelli e libri da de-stinare ai piccoli pazienti durante il ricovero, l’attesa o l’esecuzione di un esame, per far sì che l’approccio con le strutture sanitarie sia per i bimbi il meno doloroso e traumatico possibile.Hanno partecipato, inoltre, come ospiti alla “Domenica Sportiva” e a “Quelli che il Cal-

cio”. Le manifestazioni vogliono essere anche un modo per riflettere sull’importanza dello sport che, oltre a mettere insieme persone di ogni età, è di stimolo per ricordare che per raggiungere e mantenere una sana qualità di vita bisogna mettere in atto comportamenti e stili corretti.Gli Hospital Boys hanno, infine, preso parte alla partita benefica “Siamo tutti nel pallo-ne…” che si è tenuta il 24 settembre scorso ad Oleggio. La manifestazione ha visto sfidarsi sul campo le squadre dell’Associazione “G.S. I Bindun” di Beppe Bergomi, gli “Hospital Boys” dell’ASL NO insieme al gruppo del “CPP Oleggio”.Ha presenziato all’evento anche il Direttore Sportivo del Novara Calcio, Pasquale Sensibile, per sottolineare la vicinanza e l’attenzione che la squadra novarese dimostra nei confronti delle persone più fragili.Il ricavato della manifestazione sportiva, or-ganizzata dall’ASL NO in collaborazione con la Provincia di Novara, il Comune di Oleg-gio, l’Associazione “Aiuta Psiche” di Arona,

l’“ISPAM” di Borgomanero e la Cooperativa Sociale “Prometeo” di Verbania, è stato de-voluto al progetto di realizzazione del nuovo gruppo appartamento di Oleggio. La partita, conclusasi con la vittoria dei “G.S. I Bindun”, ha voluto essere la testimonian-za concreta di come sia importante prendersi cura della sofferenza psichica, per superare il pregiudizio che contribuisce a far nascere la discriminazione e l’isolamento sociale.

Il Gruppo appartamento è un alloggio che ospita cinque persone nella fase conclusiva del loro programma riabilitativo e di reinserimen-to sociale. Nell’abitazione gli ospiti possono rivivere il gusto di una casa, i ritmi di una vita familiare, la possibilità di disporre di una ca-mera tutta per sé, una cucina dove preparare e consumare un pasto, un luogo dove ricevere amici e familiari. Un ambiente da arredare in maniera personalizzata, insomma, una casa da vivere.

a cura di Carmen Gatti

La casa di Riposo di Borgolavezzaro “Opera Pia Corbetta” è una struttura concepita per ospita-re anziani autosufficienti e non autosufficienti; nata con l’intento di accogliere ogni ospite in un ambiente cordiale e confortevole che lo faccia sentire realmente a casa, garantendone sicurezza e tranquillità. In questa struttura si cerca di combattere la solitudine e l’isolamento che sopraggiungo-no, a volte a ingrigire gli anni dell’età avanza-ta. La battaglia per vincere il disagio grave e profondo, dovuto alle limitazioni psicofisiche che insorgono con il mutare dell’età, è molto impegnativa, per questo presso la Struttura

vengono dedicati agli ospiti: tempo, risorse, attenzione e cure.Il personale addetto all’assistenza è seleziona-to in base alla professionalità, ma anche alla capacità di relazionarsi in modo positivo e al-legro con i ricoverati.Gli operatori socio-sanitari che operano all’in-terno della struttura sono diretti da Cristina, infermiera alla quale parenti ed ospiti possono rivolgersi per informazioni di carattere infer-mieristico, mentre Alessia coordina il persona-le che da assistenza alla persona. Lo staff è arricchito dalla figura di Pier Mario, un animatore che organizza, per gli ospiti che desiderano partecipare, oltre a giochi di vario genere, la festa di compleanno, il pizza e il tor-

ta party, la festa dell’anguria. Agli anziani viene, inoltre, data loro la possibi-lità di frequentare un corso di pittura. La scuo-la di pittura è gestita da Rosanna, una volonta-ria che con pazienza insegna a decorare centri, tovagliette, grembiuli e altro ancora. Nel mese di maggio scorso ad es. è stata allestita pres-so la casa di riposo una mostra dei lavori di pittura eseguiti dagli ospiti, il ricavato è stato reinvestito nell’acquisto di colori e materiali per poter continuare le lezioniInfine nella residenza assistenziale operano an-che alcuni fisioterapisti e una parrucchiera che rende le ospiti donne sempre belle, qualsiasi età loro abbiano.Nel mese di aprile 2010 è stata, infine, nomi-nata la dott.ssa Giovanna Segalini nuovo presi-dente dell’Opera Pia Corbetta.

scambio gagliardetti Bergomi e Fortisotto: foto di gruppo

Bruzzi e Nava

Bergomi e CPP

Bindun

IN FORMAPagina 2 Numero 6/2010 IN FORMA Pagina 11Numero 6/2010

Un anticipo della sanità del futuro a CameriInaugurazione della nuova sede dell’equipe di Medici di Medicina Generale

a cura di Elena VallanaNel mese di ottobre scorso è stata inau-gurata a Cameri, in via Novara n. 45, la nuova sede dell’équipe integrata dei me-dici di medicina generale. La sede accoglie il raggruppamento degli ambulatori di medici di medicina generale composto da sei medici di base operanti a Cameri: Lorenzo Baldini, Silvia Catufa, Giampiero Cerri, Maria Rita Ferrari, Silva-no Galli e Davide Gobbi. Il gruppo di medici di famiglia si occupa della salute di circa 8500 assistiti.Promotrice del progetto è l’Azienda Far-maceutica di Cameri e Trecate SpA che ha realizzato i lavori, dopo aver ottenuto in uso gratuito l’edificio dal Comune di Ca-meri, che ha approvato nel mese di marzo 2009 la concessione in uso di una porzio-ne dell’immobile di proprietà comunale situato in via Novara, 45.Nel mese di ottobre 2009 l’Azienda Far-maceutica ha stipulato una convenzione con l’ASL NO con la quale si impegna-va a concedere i locali al piano terreno dell’edificio in locazione all’Azienda Sani-taria Locale da adibire ad ambulatori dei medici di famiglia.Il contratto prevede una canone a cari-co dell’ASL NO ed ogni medico pagherà all’ASL un affitto per l’utilizzo degli am-bulatori.L’edificio di circa 220 mq. si articola in sei locali destinati ad ambulatori medici, uno utilizzato come archivio, uno come spo-gliatoio ed una sala da attesa.Il costo dei lavori di riqualificazione è sta-to di circa 220.000 € a carico dell’Azienda Farmaceutica di Cameri e Trecate SpA.La struttura è facilmente accessibile gra-zie ai percorsi appositamente studiati anche per le persone con difficoltà mo-torie.Sicuramente è un migliore servizio per l’uten-za – dichiara Francesco Grazioli, Diret-

tore del Distretto di Galliate - grazie alla presenza continuativa di un medico, dal lune-dì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, in modo da garantire sem-pre una risposta pronta alle richieste della popolazione ed un filtro agli accessi impropri ai Pronto Soccorso degli Ospedali.Per le prenotazioni delle visite dei medici di famiglia e per altre procedure burocratiche è presente dalle 8.00 un collaboratore di stu-dio, attraverso il quale ci auguriamo, a breve, di poter prenotare anche i prelievi, le visite specialistiche e gli accertamenti diagnostici.La localizzazione di questo raggruppamen-to di medici di famiglia – afferma Arabella Fontana, Direttore Sanitario dell’ASL NO – è particolarmente felice, vista la vicinanza con la sede distrettuale ed i relativi servizi

consultoriali (ginecologico e pediatrico), am-bulatoriali (neuropsichiatria infantile, centro prelievi, medicina legale per le certificazioni, servizio vaccinazioni). Ai fini dell’integrazione socio-sanitaria nelle adiacenze è presente anche un Assistente Sociale del CISA Ovest Ticino ed è attivo lo Sportello Unico Socio Sa-nitario Integrato.La sede – afferma Mario Minola, Direttore Generale dell’ASL NO – è una nuova tap-pa del progetto, avviato da anni nella nostra ASL, di potenziamento e valorizzazione dei servizi sanitari territoriali (ricordiamo Arona, Ghemme e Trecate, per citare solo le più re-centi realizzazioni).Attraverso la collaborazione con l’Ammini-strazione Comunale di Cameri, con l’Azienda Farmaceutica di Cameri e Trecate e con i me-

Nella foto, da sinistra: Rosa Maria Monfrinoli in Vecchio Sindaco di Cameri, Mario Minola Direttore Generale ASL NO, Riccardo Messina Presidente dell’Azienda Farmaceutica di Cameri e Trecate SpA., on. Gianni Mancuso, on. Gaetano Nastri, sen. Franca Biondelli, sen. Elisabetta Rampi, Giuliana Manica Consigliere Regionale Regione Piemonte

servizi d’istituto (trasporti dei malati per visite mediche, servizi per privati), al servizio ”MSB” (mezzo di soccorso base, composto da tre volontari abilitati dal Servizio 118), fino all’attività della “Medicalizzata” del 118, come servizio prioritario.Inoltre, il Comitato di Galliate rientra nel Piano di Protezione Civile, con un proprio nucleo Operativo delle Attività del Settore Emergenza, sviluppato sul-la base dell’Ordinanza Commissariale n.387/2010.Soltanto per la “Medicalizzata” sono impegnate circa 60 persone tra medici, infermieri professionali abilitati al servi-zio 118, VdS (per i quali l’accesso al 118 comporta tre “step” di formazione più il superamento di un “tirocinio protet-to”), oltre ai due dipendenti di Croce Rossa, i quali svolgono 12 ore di attività giornaliere in qualità di autisti, dal lunedì al sabato.Il resto della copertura ai servizi è svol-ta esclusivamente dai volontari, 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, in qualsiasi condizione meteo.Il vertice direzionale ha, inoltre, deciso di affiancare il settore CRI Emergenza ad altre associazioni di volontariato, in attività per il cittadino: ecco quindi la collaborazione della CRI con Anlaids, ad esempio nella vendita di bonsai per la raccolta di fondi, con l’Unicef, con la Lega Tumori.Continua anche quest’anno la colla-borazione con il Banco Alimentare: da fine ottobre, il cibo ed i generi di prima necessità raccolti dal Banco sono stati distribuiti anche dalla Croce Rossa di Galliate insieme alla Caritas a famiglie in difficoltà temporanea di Galliate e Cameri. L’intenzione del direttivo della Cri di Galliate è quella di ampliare sempre più l’attività collaterale extra sanitaria.Una bella iniziativa, in questo senso, è

stata l’organizzazione di alcuni Corsi di Primo soccorso: rivolti alla popolazione, hanno avuto un ottimo riscontro nel-la partecipazione della gente, tenendo conto anche dell’impegno necessario. Ogni corso ha, infatti, una durata di un mese e mezzo, con una frequenza di due ore per due giorni alla settimana. Al termine è stato rilasciato il Brevetto Europeo Primo Soccorso.Per festeggiare il Trentennale, dall’inizio dell’anno la CRI di Galliate ha presen-tato una serie di iniziative organizzate in maniera da avere un evento in ogni Comune del territorio, più un evento che coinvolga i tre Comuni insieme.Infatti, a maggio sono già stati organizza-ti: a Cameri, il Concerto con la “Ban-da Margherita”, il Coro “Lo Scricciolo” ed il Coro “Santa Cecilia” presso lo SportCube, a favore degli ospiti della Casa di Riposo S.Michele Arcangelo di Cameri, che sono stati portati al centro sportivo proprio dai volontari della CRI; a Galliate una “Camminata” per le stra-de della cittadina con due percorsi, da 6 Km. e da 3 Km. (per i bambini), che ha consentito di riscoprire angoli caratte-ristici e pittoreschi di Galliate.Sempre a Galliate, a maggio, è stato or-ganizzato un Concorso di Pittura “La

Croce Rossa di Galliate, trent’anni in mezzo a noi”, in cui la giuria era forma-ta da un artista per ogni Comune e da tre giornalisti.Per quanto riguarda Romentino, nel mese di settembre, nella Piazza del Mer-cato erano presenti, invece, il Gruppo Cinofilo, Polizia e Carabinieri con lezio-ni a disposizione della popolazione sul Codice della Strada.E’ in corso di preparazione, inoltre, un libro celebrativo dell’attività del Co-mitato galliatese, al vertice del quale, lo ricordiamo, vi sono: Remo Bignoli – Commissario Locale; Giuseppe Ferrara – Commissario VDS; Matteo Cattelan – Commissario Pionieri; Luca Briacca Commissario Provinciale Pionieri ed in-fine Stefano Gornati – Delegato Stampa ed Immagine.A conclusione dei festeggiamenti, il 4 dicembre 2010, presso la Sala Man-fredda di Galliate (in viale Qua-gliotti, 1) si terrà il concerto del prestigioso gruppo gospel “Anno Domi-ni Gospel Choir” di Torino: il concerto benefico, offerto con la collaborazione del Cral Asl 13 di Novara, avrà lo scopo di raccogliere fondi che verranno uti-lizzati dalla CRI di Galliate per le loro attività. Ricordiamo, infatti, che i Comi-tati di Croce Rossa possono continuare ad operare grazie ad attività proprie di raccolta fondi, a donazioni, ai servizi istituzionali ed a convenzioni agevolate per quanto riguarda gli acquisti del ma-teriale sanitario.E’ stato un anno pieno di attività e di soddisfazioni, insomma, per queste per-sone che da tanti anni contribuiscono – volontariamente – alla nostra sicu-rezza ed alle quali vanno i nostri auguri ed i nostri ringraziamenti per le attività svolte finora e per quelle dei prossimi, tanti, anni.

nella foto, il gruppo di Volontari (settembre 2010)

IN FORMA Pagina 3Numero 6/2010IN FORMAPagina 10 Numero 6/2010

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Da 30 anni ci prendiamo cura

dei vostri occhi

dici di medicina generale di questo distretto, entra così in funzione il nuovo raggruppa-mento degli ambulatori dei medici di famiglia, in modo da costituire un presidio effettivo ed integrato di assistenza sanitaria primaria per la popolazione camerese.Questa “casa della salute” si inserisce nel percorso già avviato di trasformazione delle modalità organizzative della risposta sanita-ria nel nostro territorio, per adeguarla alle mutate esigenze del terzo millennio.In effetti a fronte ad una popolazione sem-pre più anziana ed affetta da patologie di tipo cronico-degenerativo che richiedono una risposta integrata e multidisciplinare – pro-segue Minola – è indispensabile rafforzare il sistema di continuità assistenziale, dove la rete territoriale gioca un ruolo fondamentale per la presa in carico dei cittadini.I medici di medicina generale rappresentano il perno di questa rete: il modello che si va a sperimentare a Cameri, come sta già av-venendo a Ghemme, sarà la palestra dove i protagonisti principali della medicina del territorio potranno “allenarsi” per migliorare il gioco di squadra e per ottenere risultati sempre più efficaci a favore della salute della popolazione assistita, anticipando la sanità del futuro.

Nella foto, da sinistra: Rosa Maria Monfrinoli in Vecchio, Riccardo Messina, Mario Minola, Silvia Catufa medico di medicina generale, Gianni Mancuso, Gaetano Nastri, Massimo Giordano Assessore Sviluppo economico: industria, piccola e media impresa, artigianato. Ricerca, innovazione, energia, tecnologia delle comunicazioni della Regione Piemonte, Franca Biondelli

Nella foto, da sinistra: Rosa Maria Monfrinoli in Vecchio, Mario Minola e Riccardo Messina

Particolare di un ambulatorio

Croce Rossa di Galliate: un cammino lungo trent’anni

a cura di Raffaella D’Andretta

La Croce Rossa di Galliate compie trent’anni: è infatti dei primi di dicem-bre del 1980 il suo primo servizio, ef-fettuato grazie alla volontà di un gruppo di amici che hanno frequentato i corsi necessari all’abilitazione, presso la sede di Novara.La CRI di Galliate, nata come Delega-zione della sede di Novara, ha potuto cominciare la sua esistenza grazie, per prima cosa, al lascito di un edificio da parte dei coniugi galliatesi Macchi. Un edificio ereditato in condizioni non pro-prio ottimali: la sua ristrutturazione è stata frutto anche di sabati e domeni-che trascorsi a lavorare in cantiere, da parte di interi gruppi di famiglie. La Pro Loco di Galliate si è poi fatta carico del-la donazione della prima ambulanza.Erano tempi in cui la prima divisa dei volontari era… un grembiule bianco.Con pazienza, negli anni la CRI di Gal-liate si è sviluppata fino a diventare da Sottocomitato a Comitato indipenden-

te, il cui territorio di intervento è quello tra i Comuni di Galliate, Cameri e Ro-mentino, dai quali proviene la maggio-ranza dei suoi volontari. Nel 2000 nasce anche il reparto “Pio-nieri” (i volontari dai 14 ai 26 anni di età) avendo raggiunto il numero di 10 membri, necessari alla sua costituzione.Oggi, tra Volontari del Soccorso e Pio-nieri e il Corpo Militare di Croce Rossa, il Comitato di Galliate conta circa 160 persone.

La sua attività negli anni si è evoluta di pari passo con la Croce Rossa Italia-na: dal semplice caricare in ambulanza il malato e portarlo in ospedale, allo studio dell’importanza delle criticità, con la valutazione delle urgenze e delle emergenze.Con il Decreto del Presidente Cossiga del 1992 nascono le prime modalità di coordinamento in situazioni di assisten-za sanitaria d’emergenza, poi con l’Atto di Intesa Stato-Regioni del 1996, si sta-bilisce l’applicazione delle modalità indi-cate dal Decreto del 1992. Nasce il 118 e Galliate costituisce un bacino d’utenza ed una ubicazione geografico-logistica ideali per la localizzazione di una delle sedi di Emergenza Sanitaria 118 della nostra ASL (le altre sedi di 118 sono a Novara, Arona e Borgomanero).A tutt’oggi, la Croce Rossa di Gallia-te svolge parecchie attività: dai servizi sportivi (per garantire la sola copertura di assistenza del Novara Calcio sono impegnati ben tre Comitati: Galliate, Novara e Trecate), ai servizi dialisi, ai

IN FORMAPagina 4 Numero 6/2010 IN FORMA Pagina 9Numero 6/2010

a cura di Elena VallanaE’ stato attivato, all’indirizzo www.asl.no-vara.it, il sistema di pagamento on line del ticket per le prestazioni specialistiche, prenotate agli sportelli CUP (Centro Unico Prenotazioni) o tramite il numero verde (800 51 85 00), da effettuarsi nelle strutture sanitarie dell’ASL NO.Per effettuare il pagamento occorre dis-porre di:

identificativo Ticket (identificativo di •12 cifre stampato in alto a destra nel foglio di prenotazione o comunicato dal call center al momento della pre-notazione)

codice fiscale del titolare della pre-•stazione;

carta di credito VISA, MASTER-•CARD, MAESTRO.

Parte il sistema di pagamento on line

Non è prevista alcuna commissione aggi-untiva a carico del cittadino. Al termine del pagamento è possibile stampare la ricevuta valida ai fini fiscali e da presentare in ambulatorio il giorno dell’appuntamento.Indicando il proprio indirizzo e-mail si riceverà tramite posta elettronica con-ferma del versamento e ricevuta di paga-mento.E’ comunque possibile in qualunque mo-mento accedere al sistema per ristam-pare la ricevuta dell’avvenuto pagamento in caso di smarrimento.Sono al momento escluse dal pagamen-to on line le prestazioni diagnostiche di Laboratorio (esami del sangue, urine, …), di Radiodiagnostica (Radiologia) e Riso-nanza Magnetica.

Per ricevere assistenza è possible contat-tare il Numero Verde (abilitato da tele-fono fisso) 800 450 900 dal lunedì al ven-erdì dalle 8.30 alle 17.30, in alternativa è possibile inviare una richiesta di aiuto via e-mail all’indirizzo: [email protected] (è importante indicare nella richiesta indicare: numero ticket, codice fiscale e il problema riscontrato).

Il sistema telematico integra una capillare rete di punti in cui è possibile pagare il ticket:

Centri Unici di Prenotazione pre-senti sul territorio dell’ASL NO; Punti Blu (casse automatiche) col-locate negli Ospedali di Arona (via San Carlo, 11) e Borgomanero (vi-ale Zoppis, 10), le sedi territoriali di Arona (p.zza De Filippi, 2), Novara (via Dei Mille, 2 e viale Roma, 7), Oleggio (via Gramsci), Trecate (via Rugiada, 20);

Sportello Banca di Legnano – presso Ospedale di Borgomanero (atrio Ospedale di Borgomanero);

Tutti gli Sportelli della Banca di Legnano negli orari di apertura.

Partner del progetto sono: ARESS Regione Piemonte, per il finanziamento in aderenza al pr-ogetto SIRSE (Sistema Integrato della Sanità Elettronica); la re-alizzazione tecnica è avvenuta a cura di CSI-Piemonte e Engineering, mentre il sistema di pagamento è fornito dall’istituto tesoriere Banca di Legnano.

Esempio di foglio di prenotazione con evidenza delle informazioni per il pagamento

orientale Mago deriva dalla parola mag che letteralmente significa dono e che definiva una casta sacerdotale che per preparazione, tradizione e predisposizione naturale era in grado di entrare in sintonia con le energie dell’universo. Non è strano, dunque, che i Magi intrapresero il loro viaggio per adora-re Cristo, avendone “avvertito” la nascita e vedendolo come il restauratore della lumi-nosa esistenza primordiale. Nel Vangelo e nelle leggende orientali sui Magi, si narra che portarono tre doni: oro, incenso e mirra.Che cosa simboleggiano? L’oro è il simbo-lo dell’essenza divina del Cristo come Re dell’Universo; l’incenso, più sottilmente, della natura umana del Salvatore che con il suo sacrificio si pone come tramite tra gli uomini ed il Padre. Sulla mirra gli autori occidentali hanno idee diverse dagli orientali. I primi ritengono che la mirra preannuncia la passione e la morte del Cristo mentre per gli orientali la mirra era un attributo del Cristo come grande sapiente, medico e guaritore. Marco Polo racconta nel suo Milione che “tanto tempo fa tre re dalla loro regione andarono a visitare un profeta nato da poco e portarono con loro tre offerte oro, incenso e mirra per poter rico-noscere se quel profeta era Dio, re o sapiente. Pensavano: se prende oro è un re, se prende incenso è un Dio, se prende mirra è un sapiente. Lo adorarono e gli offrirono oro,incenso e mirra e il bambino prese tutte e tre le offerte”. Non possiamo non chiudere la parentesi dedicata ai Magi senza accennare ai luoghi dove riposano le loro spoglie. Nel transetto della Basilica romanica di S. Eustorgio a Milano si trova la Cappella dei Magi,in cui è conservato il colossale sarcofago in pietra (vuoto) risalente al tardo Impero Romano: la tomba dei Magi. I

loro resti erano lì giunti intorno al 344 d.C. dalla basilica di S. Sofia a Costantinopoli. Nel 1162 l’imperatore Federico Barbarossa si impossessò delle reliquie e le trasferì al duomo di Colonia,dove ancora oggi sono conservate in un prezioso reliquiario. Milano, nei secoli a venire ,cercò ripetutamente di riavere le reliquie,ma senza successo. Solo nel XX secolo riuscì ad ottenerne una piccola parte: il 3 Gennaio 1904 furono ricollocati solennemente alcuni frammenti ossei delle spoglie dei Magi (due fibule, una tibia e una vertebra) in S. Eustorgio in un’urna di bronzo accanto all’antico sarcofago vuoto con la scritta “Sepulcrum Trium Magorum” (tomba dei Tre Magi). Ancor oggi molti luoghi in Italia, Svizzera, Francia e Germania si fregiano dell’onore di aver ospitato le reliquie durante il tragitto di trasferimento da Milano a Colonia e in molte chiese ancora troviamo frammenti lasciati in dono. Ulteriore testimonianza di questo passaggio l’abbiamo anche nelle insegne di alberghi ed osterie tutt’ora esistenti come “Ai Tre Re”, ”Le Tre Corone”, ”Alla Stella”.

Come ben sappiamo, ogni manifestazione del Sacro è descritta come Luce e quindi la Stella altro non è che la materializzazione del Divino e nello stesso tempo il simbo-lo della luce dello spirito che è presente in ogni uomo. La comune rappresentazione a forma di cometa e la denominazione di “Stella Cometa” si devono al grande pitto-re Giotto che,impressionato dal passaggio della cometa di Halley nel 1301, la disegnò appunto come una cometa dalla lunga coda nella cappella degli Scrovegni a Padova. A partire dal XV secolo questo particolare ot-tiene una grandissima fortuna artistica nelle rappresentazioni della Natività e del Prese-pe, anche grazie al fatto che la coda della stella risponde al desiderio di rappresentare un oggetto celeste che indica una direzione, in accordo con l’interpretazione popolare del testo evangelico.Al Natale sono legate molte usanze e tra-dizioni: quella dello scambio dei regali ha la sua origine dai Saturnali romani, dove era usanza che le persone ricche preparassero doni che poi venivano distribuiti ai più po-veri. L’attuale detentore del monopolio del-

la distribuzione dei regali è Babbo Natale, chiamato Santa Claus nei Paesi anglosassoni, che nella versione iconografica che noi co-nosciamo, fu introdotto dal vignettista Tho-mas Nast in una serie di fumetti natalizi pub-blicati su Harpers Weekly dal 1863 al 1866. Il personaggio di Nast si rifaceva a san Nico-la (da cui Santa Claus), che visse in Asia Mi-nore intorno al 350 dell’Era Volgare. La festa di san Nicola viene celebrata il 6 Dicembre e comporta uno scambio di doni. Con il passare del tempo questo personaggio si è fuso con quello di Kris Kringle, una creazione tedesca dell’Ottocento. La consuetudine di cantare canzoni natali-zie, o carole, ebbe inizio nel 1800. Il termine carola proviene dall’antico inglese significa “cantare gioiosamente”. I biglietti di auguri,oggi per la maggior parte sostituiti dai più comodi ma molto asetti-ci SMS, sono una continuazione dell’antica pratica degli scambi di preghiere e voti be-neauguranti pronunciati per l’anno a venire. L’ultimo simbolo a giungere nelle nostre case per colorare il periodo natalizio è la Stella di Natale, introdotta da Joel Poinsett che la portò con se tornando dal Messico negli Stati Uniti nel 1828. Secondo la tradi-zione, un ragazzino messicano troppo po-vero per mettere un regalo nella cassetta delle elemosine la Vigilia di Natale, si mise a pregare davanti alla chiesa. Nel punto in cui era inginocchiato fiorì una bella pianta e il bambino la offrì alla statua di Gesù Bambino. In Messico la Poinsettia (nome botanico della Stella di Natale) e conosciuta come “flor de la Noche Buena” (fiore della Notte Santa).Molto abbiamo detto, raccontato, scritto sul Natale, dimenticando forse che que-sta festa chiede soprattutto silenzio, rac-coglimento e riflessione per poteri per-mettere di assaporare la sua vera essenza: la nascita del Bambino che porta la luce spi-rituale nel Mondo.

Bibliografia:Lepore Francesca Romana, Il libro delle feste, Mondatori, 1999Cattabiani Alfredo, Calendario, Rusconi, 1989 Zolar, Dizionario delle superstizioni, ECO, 1990D’Apremont Arnaud, La vera storia di Babbo Natale, Età dell’Acquario, 2005.

IN FORMA Pagina 5Numero 6/2010IN FORMAPagina 8 Numero 6/2010

Okkio alla tua salute: vaccinati contro l’influenza

a cura di Elena Vallana

Con la stagione invernale, come ogni anno, si ripresentano alcuni rischi per la nostra salute legati alla circolazione di molti microbi. Tra questi, i virus influenzali, rappresentano un serio problema, in grado di provocare gravi complicanze, so-prattutto nelle persone più deboli. Nel corso di epidemie, l’influenza può fare ammalare dal 5 al 30% della popolazione, causando importanti conseguenze negative sulle attività lavo-rative e sull’offerta di Servizi di Pubblica utilità, provocando inoltre un aumento della mortalità nelle categorie di soggetti maggiormente a rischio (anziani o pazienti affetti da malattie croniche debilitanti).

La vaccinazione antinfluenzale, è ormai riconosciuta come il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la diffusione dell’in-fluenza e le sue complicazioni ed è fornita gratuitamente ai soggetti appartenenti alle categorie a rischio:

soggetti di età pari o superiore a 65 anni

soggetti di tutte le età:

con malattie croniche dell’apparato circolatorio, - respiratorio

con malattie metaboliche (es. diabetici, persone - affette da malattie renali e di tipo immunologico ecc)

con malattie congenite o acquisite che comportino - carente produzione di anticorpi, immunosoppres-sione indotta da farmaci (pazienti oncologici) o da HIV

con malattie infiammatorie croniche a livello inte-- stinale

con malattie per le quali sono programmati impor-- tanti interventi chirurgici

donne che sono nel secondo/terzo trimestre di gra-vidanza durante la stagione epidemica di influenza

personale di assistenza o contatti familiari di sogget-ti ad alto rischio

persone addetto ad attività lavorative di particolare interesse collettivo (vigili del fuoco, polizia, insegnan-ti, ecc.)

persone a contatto con animali per motivi di lavoro.

La vaccinazione deve essere ripetuta tutti gli anni, in quanto i virus dell’influenza cambiano le loro caratteristiche antigeniche molto velocemente e, quindi, ogni anno cambia la composizione del vaccino che conferisce una protezione.

L’ASL NO promuove la campagna di vaccinazione antinfluen-zale che è iniziata nel mese di ottobre 2010 e continuerà fino alla fine del mese di dicembre garantendo, soprattutto attra-verso l’impegno dei Medici di Medicina Generale (medici di famiglia), la somministrazione gratuita del vaccino ai soggetti a rischio.

E’ importante osservare anche uno stile di vita corretto per combattere l’influenza e il raffreddore, ecco alcuni suggeri-menti:

indossare abiti che permettono di trattenere il calore del 1. corpo (cotone e la seta e, sopra, la lana);

fuori casa proteggersi, nelle giornate fredde e ventose, 2. con sciarpe di lana o anche di seta,

vestirsi “a cipolla” (a strati), per liberarsi eventualmente 3. di una parte degli abiti entrando in un luogo riscaldato;

meglio un bagno caldo piuttosto che una doccia. Infatti il 4. bagno riscalda e rilassa di più;

umidificare gli ambienti;5.

durante l’influenza occorre seguire una dieta liquida con 6. spremute, succhi di frutta e verdura;

lavarsi molto frequentemente le mani con acqua e sa-7. pone.

NATALE, lo conosciamo davvero?

a cura di Alberto Martinetti

La festa del Natale comincia molto prima della sua celebrazione, nei giorni ricchi di dolcezza che l’attesa fa scorrere con gesti speciali e diversi dalla quotidianità. Giorni all’insegna dell’allegria e della gioia dello stare insieme in famiglia, grandi e piccoli, uniti dalla felicità di trascorrere il tempo dell’Attesa in casa a cucinare, impacchettare ea creare tutto quanto servirà per rendere perfetta la più importante ricorrenza del ca-lendario cristiano. Cercheremo ora di scoprire il significato nascosto e l’origine dei simboli che appar-tengono alla festa a cui siamo sicuramente più legati.Le radici del Natale risalgono all’epoca im-periale romana quando l’imperatore Au-reliano, nel 274 d.C., aveva proclamato il 25 Dicembre, giorno del Natale del Sole Invitto, per festeggiare con giochi e grandi cerimonie la risalita dell’astro della vita al di sopra dell’orizzonte dopo il solstizio in-vernale. Questa festa spettacolare era talmente amata anche dai cristiani che la chiesa ro-mana, preoccupata della diffusione dei culti solari, pensò di celebrare nello stesso gior-no il Natale del Cristo, inteso come vero Sole dell’Umanità.La presenza dell’abete nelle feste natalizie è riferibile al calendario dei Celti, nel quale ogni mese dell’anno era posto sotto la pro-tezione di un albero e dove c’erano anche dei giorni speciali che ne avevano uno tutto per sé. Il calendario celtico era un calendario

lunare,composto quindi da 13 mesi di 28 giorni per un totale di 364 e che quindi aveva un avanzo di 24 ore, l’equivalente del nostro 23 dicembre. Un giorno mancante ritenuto vigilia del solstizio d’inverno con-siderato nefasto e quindi dedicato al tasso, l’albero del lutto. Il 24 era invece giornata di festeggiamenti presieduti dall’abete, l’albero della nascita, dono dell’amore divino e simbolo dell’im-mortalità. La Chiesa ne osteggiò inizialmente l’uso simbolico natalizio fra le popolazioni del Nord Europa, ma alla fine preferì identificar-lo con l’Albero della Vita, piantato al centro dell’Eden, dal quale Adamo ed Eva potevano nutrirsi. Per questo motivo si appendono all’Albero di Natale tante luci che rappre-sentano la luce che Cristo dona all’Umanità, mentre i frutti e i dolciumi appesi sono il simbolo del nutrimento della vita spirituale e dell’amore che ci offre.Al Natale sono consacrate altre piante che variano da nazione a nazione e da epoca ad epoca. In Inghilterra, ad esempio, si racconta che il biancospino germoglia il giorno di Natale e fiorisce a Pasqua, come il Cristo. La notte di Natale i contadini emiliani usa-no appendere un rametto di ginepro nelle stalle come portafortuna. Una pianta che ha una collocazione importante nell’iconogra-fia natalizia è il vischio, simbolo beneaugu-rate di rinascita e di immortalità. Dobbiamo ancora risalire ai popoli celtici e più preci-samente ai loro sacerdoti, i Druidi, per sco-

prirne la provenienza e l’uso: il vischio è una pianta parassita che non ha radici in terra e che cresce sui rami di molti alberi forman-do ciuffi tondi che restano verdi per tutto l’anno. Può sembrar strano che una pianta parassita sia considerata beneaugurante, ma questa anomalia trova spiegazione nel fatto che si sosteneva discendesse direttamente dal cielo. Veniva quindi raccolto dai Druidi con un falcetto d’oro (l’oro è da sempre il simbolo del divino) e non veniva mai posa-to a terra. Questa pianta simbolica pagana è stata facilmente cristianizzata vedendo-vi un’emanazione della Grazia Divina che dall’alto vigila sulle cose terrene.Altra pianta legata al Natale è l’agrifoglio. Le sue simboliche proprietà risiedono nelle foglie che sono dure, coriacee,frastagliate e pungenti e nelle bacche rosse che si rifanno al sole, luce del mondo nell’aurora natalizia.Il più grande protagonista della scenografia natalizia presente nelle nostre case è il Pre-sepio, termine che deriva dalla parola latina praesepium che significa greppia, mangiatoia e che altro non è che il racconto di una na-scita che ha cambiato il mondo e che nella sua silenziosità ed immobilità ci parla con luoghi e personaggi ricchi di simbolismo. La grotta è il grembo materno, da sem-pre presente nelle leggende dall’origine dell’umanità, è il luogo della nascita, della ri-generazione, simbolo del cosmo e passaggio che conduce in cielo.Il muschio e i licheni crescono dove nulla cresce, sono resistenti e proliferi, avanza-no per primi nella terra appena liberata dal ghiaccio, fra le pietre il cemento. Sono pre-paratori della vita, destinati a morire perché su di loro e grazie a loro nascano le future piante. Il bue è un animale forte, paziente, instan-cabile e buono, è la cavalcatura dei saggi; l’asino al contrario è testardo ed ignorante e rappresenta l’istinto materiale che l’uomo deve vincere e dominare.I pastori vegliano e vigilano sulle greggi ed essendo nomadi eseguono i loro compiti senza attaccarsi a cose o a luoghi. La mezzanotte è l’ora magica, il momento nel quale un giorno finisce e un altro inizia. E’ il momento simbolico che segna il pas-saggio da un ciclo all’altro ed è proprio alla mezzanotte che deponiamo il Bambino nella mangiatoia al centro del Presepio.La grotta, i pastori, il bue e l’asino; per com-pletare la scena della Natività mancano an-cora i Re Magi e la misteriosa Stella. I Magi erano tre fratelli: Melkion regnava sui Persiani, Balthasar sugli Indiani e Gaspar pos-sedeva il paese degli Arabi. Nella tradizione

IN FORMAPagina 6 Numero 6/2010 IN FORMA Pagina 7Numero 6/2010

Panettone, pandoro, torrone e frutta secca: le leccornie della tradizione...

a cura di Davide Bordonaro, intervista alla dott.ssa Flavia Milan Dirigente Me-dico del Servizio di Igiene degli Alimen-ti e della Nutrizione, Referente Sede di Arona

Il Natale è il momento dell’anno in cui riscopriamo i sapori della tra-dizione e la gioia di riunirci davan-ti a una tavola imbandita con amici e parenti, gustando il cibo che di-venta piacere e non solo necessità. Tra le tante portate di un pranzo nata-lizio, e che già coprono il nostro fab-bisogno calorico di due giorni o an-che più, non vanno dimenticati i dolci che tradizionalmente si consumano in occasione delle festività: il panetto-ne, simbolo del Natale,in questi ultimi anni sostituito spesso dal pandoro e il torrone .Secondo la ricetta tradizionale gli in-gredienti del panettone sono: farina bianca, burro, uova, zucchero, canditi assortiti e uvetta sultanina. La ricetta si è arricchita, fino ad arri-vare alle ricette dei nostri panettoni farciti, sempre più golosi, arricchiti di creme o di cioccolato e sempre più calorici. Occorre prestare molta attenzione ai panettoni industriali, a quelli farciti e a quelli molto elaborati perché spesso contengono ingredienti di scarsa qua-lità come margarina e grassi vegetali idrogenati. Questi sostituti del burro hanno un punto di fusione più elevato, quindi, possono sostituirlo efficacemente.

Il loro utilizzo in campo industriale è legato a particolari caratteristiche: il costo più contenuto permette di ave-re prodotti più concorrenziali, il loro minore deterioramento (i grassi a contatto con l’aria possono subire un processo di irrancidimento) e consen-te una durata maggiore dei prodotti. Come contraltare, però, questi sosti-tuti del burro, se consumati in quan-tità eccessive, possono avere effetti negativi sull’organismo; è infatti dimo-strato che abbassano il colesterolo HDL (buono) e alzano quello LDL aumentando il rischio cardiovascola-re, predisponendo all’insorgenza del processo di aterosclerosi. Senza pensare però a grandi danni, il rischio immediato che corriamo du-rante le feste di Natale è quello di ri-trovarci con inestetici chili di troppo che poi faticano “a lasciarci”. Le calorie abbondano sulle tavole del-le feste e anche il panettone apporta, a seconda degli ingredienti utilizzati

da 380 kcal a 450 kcal per 100 g. I panettoni farciti sono più calorici, ma anche i cosiddetti “dietetici” non scen-dono sotto le 335 kcal; se a questo si aggiunge che di solito viene proposto alla fine di un pasto già abbondante, è comprensibile perché i nutrizionisti consigliano di mangiarlo in quantità li-mitate, e comunque lontano dai pasti principali, magari a colazione intingen-dolo nel latte, in modo da far aumen-tare il senso di sazietà. L’altro dolce che troviamo sulle nostre tavole nel periodo natalizio è il pando-ro, che possiede caratteristiche nutri-zionali simili al panettone e per questo va consumato con moderazione.Il pandoro contiene più burro e uova del panettone, ma le differenze tra i due dolci non sono sostanziali. Proprio per questo motivo non si può asserire che il panettone sia meno calorico del pandoro: entrambi questi dolci natali-zi sono calorici e vanno mangiati con parsimonia. Per quanto riguarda la scelta, quindi, l’unico criterio da adottare è quello del gusto personale.

Un altro dolce che non manca sulle tavole imbandite a festa è sicuramente il torrone.A differenza di panettone e pandoro, gli altri dolci tipici del periodo nata-lizio, la ricetta del torrone è rimasta pressoché immutata nel corso dei secoli e presenta solo poche varian-ti rispetto a quella classica a base di miele, tuorlo d’uovo, zucchero, man-dorle, nocciole e ostie. Esiste, infatti, una versione più morbida, e una rico-perta di cioccolato e/o arricchita con pistacchio e frutta candita. Il torrone è un alimento il cui appor-to calorico può variare da 400 a 500 kcal/100 g. Anche chi non è goloso, di solito con-clude il pranzo di Natale puntando sulla frutta secca.La frutta secca è infatti consumata tradizionalmente durante le cene del periodo natalizio e compare spesso a chiusura del pasto, esattamente come il torrone, di cui nocciole e mandorle sono gli ingredienti caratterizzanti. Questa usanza, la comunanza con al-cuni ingredienti ha consolidato la con-vinzione che si tratti di alimenti simili, adatti per chiudere un pasto senza ag-giungere molte calorie (c’è chi inorri-disce all’idea di una fetta di panettone, ma mastica in continuazione noccioli-

Panettone:Calorie:Acqua:Carboidrati:Proteine:Grassi:Calcio:Ferro:Fosforo:

390

26,9056,206,40

16,70149

3130

Kcal

g.g.g.g.

mg.mg.mg.

Pandoro:Calorie:Acqua:Carboidrati:Proteine:Grassi:Calcio:Ferro:Fosforo:

390

26,9045,208,40

19,70149

3130

Kcal

g.g.g.g.

mg.mg.mg.

ne con l’aperitivo o a fine pasto…). Frutta secca e torrone presentano parecchi punti in comune, comprese le modalità di consumo più tradizio-nali. Ciò vanifica spesso qualsiasi ten-tativo di limitazione delle calorie del pasto, in quanto una piccola quantità di noci, nocciole o un pezzetto di tor-rone sono spesso equivalenti a una portata o più. Si tratta infatti di alimenti ipercalorici, con una notevole componente lipidica: noci, nocciole e mandorle apportano più di 500 kcal ogni 100 g di alimento. La frutta secca, a parità di calorie, è da preferirsi al torrone per un maggiore apporto di acidi grassi essenziali.

I consumi di frutta secca e torrone dal punto di vista nutrizionale non sono quindi equivalenti, pur apportando una contributo energetico approssi-mativamente comparabile.Queste leccornie solitamente sono accompagnati da un buon bicchiere di vino, cosa consiglia?E’ importante evitare l’assunzione di alcolici (se non per gli irrinunciabili brindisi) e di superalcolici in quanto apportano calorie aggiuntive al già ca-rico menù delle feste. A titolo esemplificativo ricordiamo che un calice di vino rosso da 125 ml apporta circa 90 calorie, un bicchieri-no di superalcolico 100 calorie.