REGIONE LIGURIA – Servizi alle Imprese Agricole e F ... IL PROSSIMO COMUNICATO SARA’ EMESSO...

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LABO-CAAR -Loc. Pallodola, 19038 Sarzana (SP) - tel. 0187.278770- fax 0187.278785 - segreteria telefonica 0187.278799 e-mail [email protected]Web www.agriligurianet.it, http://sima.liguriainrete.it REGIONE LIGURIA – Servizi alle Imprese Agricole e Florovivaismo PRODUZIONE INTEGRATA- AMBITO OLIVICOLTURA www.facebook.com/agriligurianet @caarservizi FENOLOGIA VENERDI’ 15 aprile Inizialmente nuvoloso con deboli piogge nell’interno, dal pomeriggio schiarite. Temperature in calo SABATO 16 aprile Molto nuvoloso con deboli piogge sparse alternate a schiarite. Temperature in aumento DOMENICA 17 aprile Variabile. Temperature stazionarie LUNEDì 18 aprile Bel tempo. Temperature in aumento MARTEDì 19 aprile Passaggi nuvolosi. Temperature in aumento MERCOLEDì 20 aprile Bel tempo. Temperature in aumento BOLLETTINO OLIVO LA SPEZIA—COMUNICATO APRILE 2016 AVVERSITA’ In questo periodo è possibile notare sull’apparato fogliare o sui rame!, danni da avversità definite minori, in quanto generalmente non creano danni tali da gius$ficare interven$ specifici di contenimento. Ad esempio la margaronia, che come larva a&acca i giovani germogli, e l’ozior- rinco, che come adulto risale i tronchi e danneggia le foglie, provocano general- mente danni trascurabili, ma in caso di giovani impian$, è opportuno tenere so&o controllo tali avversità. Lebbra: negli ul$mi anni, a causa dell’andamento caldo-umido dell’autunno, sono sta$ segnala$ marciumi dei fru!, riconducibili a lebbra. In par$colare nel 2014, annata estremamente anomala dal punto di vista clima$co, sono sta$ effe&ua$ campionamen$ in tu&a la Regione e con il supporto del Prof. Nigro dell’Università di Bari è stata accertata la presenza degli agen$ della lebbra in alcuni marciumi. Dal 2015 sono stati pertanto inseriti nei disciplinari di produ- zione integrata i principi attivi utilizzabili contro tale patologia, con il limite di 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità: pyraclostrobin e trifloxy- strobin+tebuconazolo (entro la fioritura). Si ricorda tuttavia che i trattamenti rameici effettuati contro l’occhio di pavone sono spesso sufficienti a contenere la patologia. L’olivo si trova in tu&e le aree nella fase fenologica di sviluppo dei bo&oni fiorali: nelle aree cos$ere ed in quelle più calde dell’entroterra, la mag- gior parte delle piante di varietà Frantoio presenta mignole in distensione e prossime alla dimensione finale, mentre alle quote più elevate e nelle aree più fredde le mignole hanno iniziato ad allungarsi, ma non superano i 10-15 mm di lunghezza. Le piante appaiono generalmente in buono stato e non presentano defoglia- zioni importan$ né anomalie di sviluppo o patologie. Solamente nelle aree più temperate ed umide, prossime al mare, si è evidenziata la presenza di occhio di pavone nelle porzioni più basse della chioma di alcune piante. GESTIONE OLIVETO CONTROLLO INFESTANTI: dalla mignolatura fino all’indurimento nocciolo l’olivo ha le maggiori esigenze idriche e nutrizionali, ed uno stress potrebbe inficiare i processi di fioritura ed allegagione ed aumentare la cascola dei fru!cini. Per questa ragione, considerando anche le condizioni clima$che, trascorse ed a&uali, che non hanno consen$to l’accumulo di riserve idriche, è importante limitare la compe$zione delle infestan$ per evitare che si consumi velocemente la riserva. Il contenimento della crescita del co$co erboso si può o&enere a&raverso diverse tecniche. Sfalcio/trinciatura: in questo caso è opportuno lasciare il trinciato a terra in modo da formare uno strato pacciamante. In questo modo si potrà limitare la perdita d’acqua per evaporazione, l’erba crescerà con maggior difficoltà, le eventuali piogge potranno infiltrarsi nel terreno con maggior efficacia e si limiterà il ruscellamento superficiale. Lavorazioni superficiali: da eseguire ad una profondità di circa 10 cm, con le quali si potranno anche interrare eventuali concimi distribui$ in superficie. Diserbo chimico: qualora non si possano a&uare le altre tecniche, si potrà ricorrere al diserbo chimico. Si evidenzia che il disciplinare regionale di produ- zione integrata stabilisce che l’intervento chimico non va eseguito nell’interfi- la, ma solo sulla fila, e che il principio a!vo Glifosate può essere impiegato ad una dose massima di 9 litri/ha per anno. Tale tra&amento è sconsigliato nelle aree sogge&e ad erosione. POTATURE STRAORDINARIE: in questo periodo è possibile iniziare ad effe&ua- re, anche nelle aree più interne, tu! quei tagli di maggior diametro, per ripor- tare le piante ad una forma e dimensione tale da perme&ere una razionale ges$one della chioma. I tagli dovranno essere a&ua$ preferibilmente da terra con strumen$ agevolatori. Si raccomanda di lavorare in massima sicurezza, con adegua$ Disposi$vi di Protezione Individuali (DPI) (guan$, casche&o, bracciali e/o pantaloni prote!vi an$taglio, ecc.). Nel caso sia poi necessario salire sulla pianta assicurarsi bene della stabilità per evitare cadute. Qualora la chioma sia compromessa dal punto di vista sanitario, oppure non si riesca a riportarla ad un’altezza razionale, si dovrà optare per il taglio al tron- co, a circa 1 m da terra. A seconda del numero di piante, il taglio al tronco potrebbe essere effe&uato solo su un terzo o metà delle piante il primo anno, mantenendo le restan$ in produzione, ed effe&uare il taglio sulle restan$ piante gli anni successivi. Se il taglio al tronco è stato eseguito lo scorso anno, ora andranno scelte le future branche. Per i primi due anni, si cercherà di diradare i rame!, elimi- nando quelli mal posiziona$ o con problemi al legno, e quelli che sono in compe$zione con i rame! scel$ come future branche. Dopo di che, una volta che la pianta inizierà nuovamente a produrre e che si vede ormai una chiara impalcatura con branche princi- pali ben impostate, si potranno inizia- re le normali operazioni di potatura di produzione. Per ulteriori informazioni sulle arez- zature ulizzabili si riporta il link al volume “La meccanizzazione dell’olivo e della vite in Liguria”: http://bit.ly/1Mq0Deq ATTENZIONE! si ricorda che l’abba!mento di alberi di olivo è vietato. Qualora si renda necessario eliminare una pianta, o diradare un impianto troppo fi&o, è necessario fare specifica richiesta all’Ispe&orato Agrario Regionale compe- tente per territorio . PREVISIONI METEO—a cura di Arpal—www.arpal.gov IL PROSSIMO COMUNICATO SARA’ EMESSO GIOVEDI’ 12 MAGGIO 2016 NEWS: AGGIORNAMENTI XYLELLA FASTIDIOSA L’EFSA (European Food Safety Authority) ha condotto uno studio che dimostra che il ceppo di Xylella fastidiosa CoDiRO è responsabile della malattia che sta distruggendo gli alberi di ulivo nel sud Italia. La pubblicazione, in inglese, è visionabile al seguente link: http://goo.gl/ALk09y

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LABO-CAAR - Loc. Pallodola, 19038 Sarzana (SP) - tel. 0187.278770- fax 0187.278785 - segreteria telefonica 0187.278799 e-mail [email protected]– Web www.agriligurianet.it, http://sima.liguriainrete.it

REGIONE LIGURIA – Servizi alle Imprese Agricole e F lorovivaismo PRODUZIONE INTEGRATA- AMBITO OLIVICOLTURA

www.facebook.com/agriligurianet @caarservizi

FENOLOGIA

VENERDI’

15 aprile

Inizialmente nuvoloso con deboli piogge nell’interno, dal

pomeriggio schiarite. Temperature in calo

SABATO

16 aprile

Molto nuvoloso con deboli piogge sparse alternate a

schiarite. Temperature in aumento

DOMENICA

17 aprile

Variabile.

Temperature stazionarie

LUNEDì

18 aprile

Bel tempo.

Temperature in aumento

MARTEDì

19 aprile

Passaggi nuvolosi.

Temperature in aumento

MERCOLEDì

20 aprile

Bel tempo.

Temperature in aumento

BOLLETTINO OLIVO LA SPEZIA—COMUNICATO APRILE 2016

AVVERSITA’ In questo periodo è possibile notare sull’apparato fogliare o sui rame!, danni

da avversità definite minori, in quanto generalmente non creano danni tali da

gius$ficare interven$ specifici di contenimento.

Ad esempio la margaronia, che come larva a&acca i giovani germogli, e l’ozior-

rinco, che come adulto risale i tronchi e danneggia le foglie, provocano general-

mente danni trascurabili, ma in caso di giovani impian$, è opportuno tenere

so&o controllo tali avversità.

Lebbra: negli ul$mi anni, a causa dell’andamento caldo-umido dell’autunno,

sono sta$ segnala$ marciumi dei fru!, riconducibili a lebbra. In par$colare nel

2014, annata estremamente anomala dal punto di vista clima$co, sono sta$

effe&ua$ campionamen$ in tu&a la Regione e con il supporto del Prof. Nigro

dell’Università di Bari è stata accertata la presenza degli agen$ della lebbra in

alcuni marciumi. Dal 2015 sono stati pertanto inseriti nei disciplinari di produ-

zione integrata i principi attivi utilizzabili contro tale patologia, con il limite di 1

intervento all’anno indipendentemente dall’avversità: pyraclostrobin e trifloxy-

strobin+tebuconazolo (entro la fioritura). Si ricorda tuttavia che i trattamenti

rameici effettuati contro l’occhio di pavone sono spesso sufficienti a contenere

la patologia.

L’olivo si trova in tu&e le

aree nella fase fenologica

di sviluppo dei bo&oni

fiorali: nelle aree cos$ere

ed in quelle più calde

dell’entroterra, la mag-

gior parte delle piante di

varietà Frantoio presenta

mignole in distensione e

prossime alla dimensione

finale, mentre alle quote

più elevate e nelle aree

più fredde le mignole

hanno iniziato ad allungarsi, ma non superano i 10-15 mm di lunghezza.

Le piante appaiono generalmente in buono stato e non presentano defoglia-

zioni importan$ né anomalie di sviluppo o patologie. Solamente nelle aree

più temperate ed umide, prossime al mare, si è evidenziata la presenza di

occhio di pavone nelle porzioni più basse della chioma di alcune piante.

GESTIONE OLIVETO

CONTROLLO INFESTANTI: dalla mignolatura fino all’indurimento nocciolo

l’olivo ha le maggiori esigenze idriche e nutrizionali, ed uno stress potrebbe

inficiare i processi di fioritura ed allegagione ed aumentare la cascola dei

fru!cini. Per questa ragione, considerando anche le condizioni clima$che,

trascorse ed a&uali, che non hanno consen$to l’accumulo di riserve idriche, è

importante limitare la compe$zione delle infestan$ per evitare che si consumi

velocemente la riserva. Il contenimento della crescita del co$co erboso si può

o&enere a&raverso diverse tecniche.

Sfalcio/trinciatura: in questo caso è opportuno lasciare il trinciato a terra in

modo da formare uno strato pacciamante. In questo modo si potrà limitare la

perdita d’acqua per evaporazione, l’erba crescerà con maggior difficoltà, le

eventuali piogge potranno infiltrarsi nel terreno con maggior efficacia e si

limiterà il ruscellamento superficiale.

Lavorazioni superficiali: da eseguire ad una profondità di circa 10 cm, con le

quali si potranno anche interrare eventuali concimi distribui$ in superficie.

Diserbo chimico: qualora non si possano a&uare le altre tecniche, si potrà

ricorrere al diserbo chimico. Si evidenzia che il disciplinare regionale di produ-

zione integrata stabilisce che l’intervento chimico non va eseguito nell’interfi-

la, ma solo sulla fila, e che il principio a!vo Glifosate può essere impiegato ad

una dose massima di 9 litri/ha per anno. Tale tra&amento è sconsigliato nelle

aree sogge&e ad erosione.

POTATURE STRAORDINARIE: in questo periodo è possibile iniziare ad effe&ua-

re, anche nelle aree più interne, tu! quei tagli di maggior diametro, per ripor-

tare le piante ad una forma e dimensione tale da perme&ere una razionale

ges$one della chioma. I tagli dovranno essere a&ua$ preferibilmente da terra

con strumen$ agevolatori. Si raccomanda di lavorare in massima sicurezza,

con adegua$ Disposi$vi di Protezione Individuali (DPI) (guan$, casche&o,

bracciali e/o pantaloni prote!vi an$taglio, ecc.). Nel caso sia poi necessario

salire sulla pianta assicurarsi bene della stabilità per evitare cadute.

Qualora la chioma sia compromessa dal punto di vista sanitario, oppure non si

riesca a riportarla ad un’altezza razionale, si dovrà optare per il taglio al tron-

co, a circa 1 m da terra. A seconda del numero di piante, il taglio al tronco

potrebbe essere effe&uato solo su un terzo o metà delle piante il primo anno,

mantenendo le restan$ in produzione,

ed effe&uare il taglio sulle restan$

piante gli anni successivi.

Se il taglio al tronco è stato eseguito

lo scorso anno, ora andranno scelte le

future branche. Per i primi due anni, si

cercherà di diradare i rame!, elimi-

nando quelli mal posiziona$ o con

problemi al legno, e quelli che sono in

compe$zione con i rame! scel$ come

future branche. Dopo di che, una volta

che la pianta inizierà nuovamente a

produrre e che si vede ormai una

chiara impalcatura con branche princi-

pali ben impostate, si potranno inizia-

re le normali operazioni di potatura di

produzione.

Per ulteriori informazioni sulle a�rez-

zature u�lizzabili si riporta il link al

volume “La meccanizzazione dell’olivo

e della vite in Liguria”:

http://bit.ly/1Mq0Deq

ATTENZIONE! si ricorda che l’abba!mento di alberi di olivo è vietato. Qualora

si renda necessario eliminare una pianta, o diradare un impianto troppo fi&o,

è necessario fare specifica richiesta all’Ispe&orato Agrario Regionale compe-

tente per territorio .

PREVISIONI METEO—a cura di Arpal—www.arpal.gov

IL PROSSIMO COMUNICATO SARA’ EMESSO GIOVEDI’ 12 MAGGIO 2016

NEWS: AGGIORNAMENTI XYLELLA FASTIDIOSA L’EFSA (European Food Safety Authority) ha condotto uno studio che dimostra

che il ceppo di Xylella fastidiosa CoDiRO è responsabile della malattia che sta

distruggendo gli alberi di ulivo nel sud Italia. La pubblicazione, in inglese, è

visionabile al seguente link: http://goo.gl/ALk09y