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Regione Lazio DIREZIONE FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 23 dicembre 2016, n. G15946 Approvazione dell'Avviso pubblico per la presentazione delle proposte progettuali "Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo" di cui alla L.R. 24 Marzo 2016, n. 2 - Impegno di spesa per complessivi euro 300.000,00 sui capitoli di bilancio F11912 e F11913 e.f. 2016 e pluriennale 2017 e pluriennale 2018. 19/01/2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 6 - Supplemento n. 1

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Regione LazioDIREZIONE FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO

Atti dirigenziali di Gestione

Determinazione 23 dicembre 2016, n. G15946

Approvazione dell'Avviso pubblico per la presentazione delle proposte progettuali "Piano di interventi edazioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo" di cui allaL.R. 24 Marzo 2016, n. 2 - Impegno di spesa per complessivi euro 300.000,00 sui capitoli di bilancio F11912e F11913 e.f. 2016 e pluriennale 2017 e pluriennale 2018.

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OGGETTO: Approvazione dell’Avviso pubblico per la presentazione delle proposte progettuali

“Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e

del cyber-bullismo” di cui alla L.R. 24 Marzo 2016, n. 2 - Impegno di spesa per complessivi €

300.000,00 sui capitoli di bilancio F11912 e F11913 e.f. 2016 e pluriennale 2017 e pluriennale

2018.

LA DIRETTRICE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E

INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITÀ, DIRITTO ALLO STUDIO

Su proposta della Dirigente dell’Area “Programmazione, Organizzazione e Attuazione dell’Offerta

d'Istruzione, Diritto allo Studio Scolastico e Universitario”

VISTO lo Statuto regionale;

VISTA La Legge regionale del 18/02/2002, n. 6 e s.m.i. recante “Disciplina del sistema

organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale

regionale”;

VISTO il Regolamento 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i.: “Regolamento di organizzazione degli uffici

e dei servizi della Giunta Regionale e sue modificazioni e integrazioni ed in particolare il Capo I del

Titolo III, relativo alle strutture organizzative per la gestione;

VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 623 del 10/11/2015 con la quale è stato conferito

all’Avv. Elisabetta Longo l’incarico di Direttore della Direzione Regionale “Formazione, Ricerca e

Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio”;

VISTO l’Atto di Organizzazione G04374 del 29/04/2016 concernente: “Conferimento dell’incarico

di dirigente dell’Area “Programmazione, Organizzazione e Attuazione dell’Offerta d'Istruzione,

Diritto allo Studio Scolastico e Universitario” della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e

Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio alla dott.ssa Agnese D’Alessio”.

VISTA la legge 20 Novembre 2001, n. 25 “Norme in materia di programmazione, bilancio e

contabilità della Regione” e s.m.i.;

VISTA la Legge Regionale 31 Dicembre 2015, n. 17 Legge di stabilità regionale 2016;

VISTA la Legge Regionale 31 Dicembre 2015 n. 18 - Bilancio di previsione finanziario della

Regione Lazio 2016-2018;

VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di

armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei

loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi

applicativi, e successive modiche;

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VISTO in particolare l’art. 10 comma 3 lett a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 che

prevede la possibilità di assumere impegni a valere su esercizi successivi a quello in corso al fine di

garantire la continuità dei servizi connessi con le funzioni fondamentali;

VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 775 del 31 dicembre 2015 “Bilancio di previsione

finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di

accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi

e macroaggregati per le spese.

VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 776 del 31 dicembre 2015 “Bilancio di previsione

finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale",

ripartito in capitoli di entrata e di spesa.

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016 n. 29, recante: Applicazione delle

disposizioni di cui all'articolo 10, comma 2 e articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23

giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di

previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018;

VISTA la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale con

la quale sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018,

conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di

previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle

strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31

dicembre 2015, n. 18”;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del

bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a

11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 21 giugno 2016, n. 347, recante: “Bilancio di

previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Riassegnazione dei capitoli di spesa alle

strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31

dicembre 2015, n. 18, a parziale modifica dell'Allegato A della deliberazione della Giunta regionale

del 23 febbraio 2016, n. 55 e dei capitoli di spesa istituiti successivamente alla predetta D.G.R. n.

55/2016, in coerenza con la deliberazione della Giunta regionale del 31 marzo 2016, n. 145”;

VISTA la Legge regionale 24 marzo 2016 n. 2 - Disciplina degli interventi per la prevenzione e il

contrasto del fenomeno del bullismo;

VISTE le Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al

cyberbullismo - MIUR 13 aprile 2015;

CONSIDERATO che la Legge Regionale n. 2/2016 citata ha tra le proprie finalità quelle di

promuovere e sostenere azioni di rilevazione, prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del

bullismo, in tutte le sue diverse manifestazioni, compreso il cyberbullismo, al fine di tutelare la

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crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, valorizzare il benessere tra pari e prevenire il

rischio nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza;

TENUTO CONTO che a tal fine la Regione finanzia programmi, progetti ed interventi, che abbiano

un approccio multidisciplinare volti al rispetto della dignità della persona, alla valorizzazione delle

diversità, al contrasto di tutte le discriminazioni;

VISTO in particolare l’art. 5 (Criteri e modalità per la concessione dei finanziamenti) comma 1

della l.r. 2/2016 che prevede che la Giunta regionale, con apposita deliberazione determina i criteri

e le modalità relativi alla:

a) redazione da parte dei soggetti beneficiari dei programmi e dei progetti concernenti gli interventi

di cui all’articolo 2;

b) presentazione delle domande per l’ammissione ai finanziamenti;

c) valutazione delle domande per la conseguente formazione della graduatoria degli interventi

ammessi a finanziamento;

d) erogazione dei finanziamenti;

e) rendicontazione e controllo delle spese sostenute.

VISTA in proposito la DGR n 623 del 26 ottobre 2016 concernente: Legge regionale 24 marzo

2016 n. 2 “Disciplina degli interventi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo”

art. 5 comma 1. Approvazione Linee giuda per la concessione dei finanziamenti per l’annualità

2016 – 2017- 2018, adottata ai sensi dell’art.5 della citata l.r. 2/2016;

DATO ATTO che con il predetto provvedimento è stato stabilito tra l’altro di destinare al

finanziamento del successivo Avviso pubblico € 100.000,00 per l’anno 2016 e ad € 250.000,00

l’anno per il 2017 e 2018 a valere sul “Fondo per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del

bullismo” - Capitoli F11912 (€ 50.000,00 anno 2016 – € 125.000,00 anno 2017 e 2018), F11913 (€

50.000,00 anno 2016 – € 125.000,00 anno 2017 e 2018) - esercizi finanziari 2016 - 2018;

DATO ATTO che è stata demandata al Direttore della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e

Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo studio la pubblicazione dell’Avviso pubblico e

l’adozione di tutti gli atti necessari e conseguenti all’attuazione della presente deliberazione.

PRESO ATTO che la Regione concede i finanziamenti di cui alla l.r. 2/2016 tramite espletamento

di procedure ad evidenza pubblica.

EVIDENZIATA la necessità di adottare una modulistica a corredo dell’Avviso pubblico;

RITENUTO, pertanto di:

approvare l’allegato avviso pubblico (All.1) che costituisce parte essenziale e sostanziale del

presente atto;

approvare i seguenti allegati:

1. Allegato A - Domanda di partecipazione - nel caso di ATS non ancora formalmente costituite, la

domanda sarà presentata su carta intestata del futuro capofila e firmata da tutti i rappresentanti

legali (o loro delegati) dei soggetti costituendi l’associazione. In caso di ATS costituita o

costituenda – a) Atto costitutivo per le ATS già costituite al momento della domanda – b)

dichiarazione di intenti per ATS ancora da costituire, compilate su carta intestata del capofila e

firmata da tutti i componenti. (All. 2)

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2. Allegato B – Atto unilaterale di impegno (All. 3)

3. Allegato C – Formulario del progetto contenente breve descrizione delle esperienze già

condotte, l’indicazione del numero delle scuole, studenti e/o famiglie coinvolte nonché la data

di realizzazione dell’intervento. Il formulario conterrà anche la scheda finanziaria dove saranno

esposte per voci di spesa tutte le spese relative alla proposta progettuale; (All. 4)

4. Allegato D – Scheda finanziaria (All. 4)

5. Allegato E - Dichiarazione di adesione al progetto da parte di istituti scolastici (All. 4)

6. Allegato F - Dichiarazione di adesione al progetto da parte di altri soggetti pubblici e privati

(All. 4) 7. Allegato G - motivi d’esclusione (All. 4)

impegnare a creditori diversi la complessiva somma di € 300.000,00 a valere sul capitolo

F11912 Fondo per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del bullismo § trasferimenti

correnti a amministrazioni centrali Missione 04 Istruzione e diritto allo studio - Programma 06

Servizi ausiliari all'istruzione - Aggregato 1.04.01.01.000 - Trasferimenti correnti a

Amministrazioni Centrali così ripartiti:

€ 50.000,00 per l’anno 2016

€ 125.000,00 per l’anno 2017

€ 125.000,00 l’anno 2018

impegnare a creditori diversi la complessiva somma di € 300.000,00 a valere sul Capitolo

F11913 Fondo per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del bullismo § trasferimenti

correnti a amministrazioni centrali Missione 04 Istruzione e diritto allo studio - Programma 06

Servizi ausiliari all'istruzione - Aggregato 1.04.04.01.000 - Trasferimenti correnti a Istituzioni

Sociali Private così ripartiti:

€ 50.000,00 per l’anno 2016

€ 125.000,00 per l’anno 2017

€ 125.000,00 l’anno 2018

DETERMINA

Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto

approvare l’allegato avviso pubblico (All.1) che costituisce parte essenziale e sostanziale del

presente atto;

approvare i seguenti allegati:

1. Allegato A - Domanda di partecipazione - nel caso di ATS non ancora formalmente

costituite, la domanda sarà presentata su carta intestata del futuro capofila e firmata da tutti i

rappresentanti legali (o loro delegati) dei soggetti costituendi l’associazione. In caso di ATS

costituita o costituenda – a) Atto costitutivo per le ATS già costituite al momento della

domanda – b) dichiarazione di intenti per ATS ancora da costituire, compilate su carta

intestata del capofila e firmata da tutti i componenti. (All. 2)

2. Allegato B – Atto unilaterale di impegno (All. 3)

3. Allegato C – Formulario del progetto contenente breve descrizione delle esperienze già

condotte, l’indicazione del numero delle scuole, studenti e/o famiglie coinvolte nonché la

data di realizzazione dell’intervento. Il formulario conterrà anche la scheda finanziaria dove

saranno esposte per voci di spesa tutte le spese relative alla proposta progettuale; (All. 4)

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4. Allegato D – Scheda finanziaria (All. 4)

5. Allegato E - Dichiarazione di adesione al progetto da parte di istituti scolastici (All. 4)

6. Allegato F - Dichiarazione di adesione al progetto da parte di altri soggetti pubblici e privati

(All. 4) 7. Allegato G - motivi d’esclusione (All. 4)

impegnare a creditori diversi la complessiva somma di € 300.000,00 a valere sul capitolo

F11912 Fondo per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del bullismo § trasferimenti

correnti a amministrazioni centrali Missione 04 Istruzione e diritto allo studio - Programma 06

Servizi ausiliari all'istruzione - Aggregato 1.04.01.01.000 - Trasferimenti correnti a

Amministrazioni Centrali così ripartiti:

€ 50.000,00 per l’anno 2016

€ 125.000,00 per l’anno 2017

€ 125.000,00 l’anno 2018

impegnare a creditori diversi la complessiva somma di € 300.000,00 a valere sul Capitolo

F11913 Fondo per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del bullismo § trasferimenti

correnti a amministrazioni centrali Missione 04 Istruzione e diritto allo studio - Programma 06

Servizi ausiliari all'istruzione - Aggregato 1.04.04.01.000 - Trasferimenti correnti a Istituzioni

Sociali Private così ripartiti:

€ 50.000,00 per l’anno 2016

€ 125.000,00 per l’anno 2017

€ 125.000,00 l’anno 2018

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito

www.regione.lazio.it.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel

termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro

il termine di centoventi giorni.

La Direttrice

Avv. Elisabetta Longo

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REGIONE LAZIO

Assessorato Formazione, Ricerca, Scuola e Università

Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione

Scuola e Università, Diritto allo Studio

Area Programmazione, Organizzazione e Attuazione dell’offerta d’istruzione, Diritto allo Studio

Scolastico e Universitario

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI

Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del

bullismo e del cyber-bullismo

L.R. 24 Marzo 2016, n. 2 “Disciplina degli interventi per la prevenzione e il contrasto del

fenomeno del bullismo”.

Le risorse finanziarie per la realizzazione delle iniziative di cui al presente avviso sono stanziate

nell’ambito del programma 06 “Servizi ausiliari all’istruzione” della missione 04 “Istruzione e

diritto allo studio”, di un apposito fondo denominato “Fondo per la prevenzione e il contrasto al

fenomeno del bullismo.

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Regione Lazio “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo” anno 2016-17

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Sommario 1 Caratteristiche dell’Avviso ..................................................................................................................... 3

1.1 Finalità ......................................................................................................................................................... 3

1.2 Oggetto dell’Avviso .................................................................................................................................... 3

1.3 Quadro normativo di riferimento ................................................................................................................. 4

2 Articolazione degli interventi ammessi al contributo ............................................................................... 4

3 Destinatari degli interventi ........................................................................................................................ 5

4 Soggetti proponenti ................................................................................................................................... 5

5 Delega a Terzi .......................................................................................................................................... 6

6 Risorse finanziarie ................................................................................................................................... 6

7 Tempi di realizzazione degli interventi .................................................................................................. 7

8 Tempistica e modalità per l’approvazione dei progetti ........................................................................ 7

9 Modalità per la presentazione dei progetti ............................................................................................ 7

10 Documentazione da presentare .......................................................................................................... 8

11 Ammissibilità e Valutazione ............................................................................................................... 9

12 Pubblicazione graduatorie ................................................................................................................ 10

13 Atto unilaterale di impegno .............................................................................................................. 11

14 Obblighi del beneficiario del finanziamento ................................................................................... 11

15 Modalità di erogazione del finanziamento ...................................................................................... 12

16 Gestione finanziaria costi ammissibili e norme per la rendicontazione ....................................... 13

17 Decadenza, revoca , rinuncia o riduzione del finanziamento ........................................................ 15

18 Monitoraggio ...................................................................................................................................... 15

19 Pubblicità e informazioni sull’avviso pubblico ............................................................................... 15

20 Trattamento dei dati personali ......................................................................................................... 16

21 Disposizioni finali ............................................................................................................................... 16

22 Assistenza Tecnica durante l’elaborazione delle Proposte ............................................................ 16

23 Documentazione della procedura ..................................................................................................... 16

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Regione Lazio “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo” anno 2016-17

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AVVISO PUBBLICO PER IL PIANO DI INTERVENTI ED AZIONI PER LA

PREVENZIONE, GESTIONE E CONTRASTO DEL FENOMENO DEL BULLISMO E

DEL CYBER-BULLISMO.

1 Caratteristiche dell’Avviso

1.1 Finalità

La Regione Lazio, in ottemperanza a quanto previsto nella L.R. 24 Marzo 2016, n. 2 “Disciplina

degli interventi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo”, al fine di tutelare la

crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, intende promuovere iniziative e progetti

finalizzati alla prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo in tutte le sue

manifestazioni compreso il cyber-bullismo.

Obiettivo, con i fondi stanziati, è avviare una politica scolastica integrata antibullismo, ossia un

percorso di esperienze e progetti che coinvolga il maggior numero di soggetti e persone, dentro e

fuori dalla scuola, tesa a diminuire gli atteggiamenti di prepotenza e volta a favorire contesti di

apprendimento nei quali tutti possano trovare il proprio spazio per crescere.

Attraverso l’Avviso pubblico “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto

del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo” la Regione Lazio vuole promuovere e sostenere

azioni di rilevazione, prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-

bullismo, finalizzate a tutelare l’integrità psico-fisica dei minori, prevenire il rischio del verificarsi

di episodi di bullismo nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza e, parallelamente, diffondere la

riflessione sulle tematiche della sicurezza on-line per garantire un uso consapevole e corretto della

Rete.

Per garantire un’ampia partecipazione di soggetti pubblici e privati, che operano nel campo

dell’istruzione e non, e la massima diversificazione delle tipologie di intervento, si prevede la

concessione di contributi economici per la realizzazione di interventi diretti ai soggetti

maggiormente esposti al rischio del fenomeno del bullismo.

1.2 Oggetto dell’Avviso

Per le finalità della legge verranno finanziati progetti, caratterizzati da un approccio

multidisciplinare, volti dunque a tutelare il processo di sviluppo educativo, psicologico e sociale dei

bambini e degli adolescenti, alla diffusione della cultura della legalità, all’utilizzo consapevole degli

strumenti informatici e della rete, soprattutto in ambiente scolastico.

Gli interventi proposti dovranno prendere avvio da apposite azioni di ricerca, finalizzate ad

acquisire le specificità e la mappatura del fenomeno in termini di presenza sul territorio regionale

(diverso al suo interno in quanto a caratteristiche socioeconomiche e culturali) della tipicità delle

sue manifestazioni nonché della cultura dei gruppi.

Ciascuna azione, pur lasciando al proponente la possibilità di individuare modalità anche originali

e innovative per il raggiungimento degli obiettivi e dei risultati previsti dall’Avviso, prevede due

principali componenti

Una prima componente formativa relativa ad attività informative, didattiche in senso ampio; una

seconda componente inerente l’utilizzo di strumentazione e/o altri mezzi/materiali, soluzioni

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Regione Lazio “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo” anno 2016-17

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tecnologiche e comunicative innovative; tale componente è integrativa della prima e direttamente

funzionale all’efficacia complessiva dell’intervento.

L’Avviso è articolato in più macro azioni che possiedono diverse caratteristiche dal punto di vista

dell’architettura e della progettazione.

Tutte le proposte progettuali devono essere finalizzate al raggiungimento degli obiettivi in

premessa.

1.3 Quadro normativo di riferimento

Il presente Avviso viene adottato con riferimento al seguente quadro normativo:

1 Legge regionale 24 marzo 2016, n. 2, concernente: “Disciplina degli interventi per la

prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo”;

2 Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”

e s.m.i;

3 Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo - l

MIUR 13 aprile 2015.

4 DGR n. 623 del 25.10.2016 (Linee guida per la realizzazione di progetti finalizzati alla

rilevazione, prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo, in tutte le sue diverse

manifestazioni, compreso il cyberbullismo)

2 Articolazione degli interventi ammessi al contributo

Per le finalità del presente Avviso vengono finanziati progetti e azioni, caratterizzati da un

approccio multidisciplinare, volti dunque a tutelare il processo di sviluppo educativo, psicologico e

sociale dei bambini e degli adolescenti, alla diffusione della cultura della legalità, all’utilizzo

consapevole degli strumenti informatici e della rete, soprattutto in ambiente scolastico.

I cosiddetti bulli e cyberbulli, infatti, si possono configurare, alla stregua delle loro vittime, come

adolescenti che necessitano dell'azione coordinata della comunità educante, almeno in alcune fasi

del loro percorso scolastico, per far fronte alle esigenze educative speciali che richiedono misure

necessarie per un loro recupero sia da un punto di vista educativo che sociale. A tal fine sono

privilegiati i progetti elaborati in raccordo tra scuola, territorio e famiglia.

In particolare, ai sensi dell’art. 2 della L.R. n. 2/2016, saranno ammessi a finanziamento i

progetti che perseguiranno le seguenti azioni:

A. promozione di iniziative di carattere culturale, sociale e sportivo sui temi del rispetto delle

diversità, dell’educazione alla legalità e all’uso consapevole della rete internet;

B. organizzazione di corsi di formazione per il personale scolastico, gli operatori sportivi e gli

educatori in generale, volti a far acquisire tecniche e pratiche educative efficaci nella

prevenzione del fenomeno del bullismo con particolare attenzione ai rischi provenienti dai

modelli culturali potenzialmente lesivi della dignità della persona, veicolati dai mezzi di

comunicazione e dal web;

C. organizzazione di corsi e programmi di assistenza volti a far acquisire ai genitori la

consapevolezza del fenomeno e delle sue manifestazioni e la capacità di decodificarne i segnali

nonché l’importanza del dialogo con i figli vittime di soprusi o spettatori di violenze o con

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Regione Lazio “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo” anno 2016-17

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coloro che si sono resi responsabili di azioni di bullismo; Coinvolgere le famiglie in percorsi

formativi, volti a sviluppare competenze/conoscenze per una più adeguato esercizio della

funzione genitoriale;

D. attivazione di progetti di rete che promuovano, previo accordo, forme permanenti di

collaborazione con i servizi minorili dell’amministrazione della giustizia, delle prefetture - uffici

territoriali del Governo, delle forze dell’ordine, delle aziende sanitarie locali e degli enti locali;

E. attivazione di percorsi di sostegno in favore dei minori vittime, autori e spettatori di atti di

bullismo, dei gruppi classe in cui si è verificato l’evento, nonché di sportelli di ascolto nelle

scuole, anche con il supporto di competenti figure professionali, per stimolare la consapevolezza

degli schemi comportamentali disfunzionali che bullo, vittima e spettatori attivano e per

sostenere l’apprendimento di comportamenti sociali positivi;

F. realizzazione di campagne di sensibilizzazione ed informazione rivolte ai bambini della

scuola dell’infanzia, della scuola primaria, agli studenti della scuola secondaria di primo e

secondo grado, nonché alle loro famiglie, con particolare attenzione alla creazione di modalità

di coinvolgimento dei genitori di fasce sociali deboli e a rischio e agli insegnanti ed educatori in

generale in ordine alla gravità del fenomeno del bullismo e delle sue conseguenze.

3 Destinatari degli interventi

Le iniziative finanziate saranno rivolte ad una platea molto ampia e variegata di destinatari quali:

- i bambini e gli adolescenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado

frequentanti gli istituti scolastici statali e paritari della Regione vittime, autori e spettatori di atti

di bullismo e relativi gruppi classe per i quali sono previsti percorsi di sostegno specifici;

- gli operatori e gli educatori che a vario titolo si occupano dei minori insieme con le famiglie.

Infine, in via più indiretta, si avranno ricadute più generali sull’intero sistema dei servizi attraverso

specifiche campagne di sensibilizzazione ed all’attivazione di reti e forme permanenti di

collaborazione.

Non possono fare richiesta di contributo i soggetti che per lo stesso intervento abbiano

ricevuto un finanziamento da altra struttura della Regione Lazio.

4 Soggetti proponenti

I Soggetti che potranno presentare proposte sono:

a) i comuni singoli o associati;

b) i municipi e gli altri enti locali;

c) le istituzioni scolastiche;

d) le aziende sanitarie locali;

e) le associazioni e le organizzazioni con certificata esperienza, iscritte nel registro regionale di

cui all’articolo 9 della legge regionale 1 settembre 1999, n. 22 e successive modifiche;

f) le associazioni e le organizzazioni con certificata esperienza, iscritte nel registro regionale

delle organizzazioni di volontariato di cui all’articolo 3 della legge regionale 28 giugno 1993,

n. 29 e successive modifiche.

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I soggetti di cui ai punti e) ed f) dovranno operare da almeno cinque anni nel campo del disagio

sociale, del sostegno alla famiglia e alla genitorialità nonché in quello minorile ed avvalersi di

formatori e formatrici con comprovata esperienza pluriennale e che abbiano effettuato idonei corsi

di studio e/o pubblicazioni. Dovranno inoltre poter certificare esperienza pluriennale specifica nel

campo della prevenzione e del contrasto del bullismo ed in particolare:

aver condotto o partecipato a progetti di prevenzione e contrasto del bullismo con rilevante

coinvolgimento dei target dei bambini e degli adolescenti anche per il numero delle scuole e

degli studenti coinvolti;

avvalersi di professionisti laureati e con esperienza pluriennale specifica in attività di

prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyber-bullismo.

I soggetti di cui sopra possono presentare domanda di contributo sia in forma singola che

attraverso ATI, ATS, Reti di scuole.

La costituzione in forma associata può avvenire successivamente alla presentazione della domanda,

alla quale, tuttavia, dovrà essere allegata una dichiarazione di intenti. Tale dichiarazione dovrà

indicare: elenco dei componenti, capofila, ruolo, compiti e competenze di ciascuno (Allegato ….),

ripartizione finanziaria esatta espressa in euro (Allegato …) La dichiarazione di intenti deve essere

sottoscritta da tutti i rappresentanti legali dei soggetti coinvolti.

Avrà rilevanza dal punto di vista della valutazione il coinvolgimento nel progetto di reti di scuole,

così come l’adesione di altri Soggetti pubblici e privati.

5 Delega a Terzi

È vietata la delega a enti terzi per la gestione e/o realizzazione delle attività progettuali. In

caso di apporti specifici debitamente evidenziati in progetto ed autorizzati dalla Regione Lazio gli

affidamenti a terzi non potranno avere importi superiori al 30% del costo totale del progetto. Non si

intende per delega il conferimento di incarichi a persone fisiche, sottoscritti direttamente dal

soggetto attuatore vincitore del bando.

6 Risorse finanziarie

L’iniziativa è finanziata con le risorse stanziate nell’ambito del programma 06 “Servizi ausiliari

all’istruzione” della missione 04 “Istruzione e diritto allo studio”, con l’apposito fondo denominato

“Fondo per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del bullismo”. L’importo

complessivamente stanziato è pari a complessivi € 600.000,00 di cui :

A. € 300.000,00 a valere sul capitolo f11912 Fondo per la prevenzione e il contrasto al fenomeno

del bullismo § trasferimenti correnti a amministrazioni centrali Missione 04 Istruzione e diritto

allo studio - Programma 06 Servizi ausiliari all'istruzione - Aggregato 1.04.01.01.000 -

Trasferimenti correnti a Amministrazioni Centrali così ripartiti:

€ 50.000,00 per l’anno 2016

€ 125.000,00 per l’anno 2017

€ 125.000,00 l’anno 2018

B. € 300.000,00 a valere sul Capitolo F11913 Fondo per la prevenzione e il contrasto al fenomeno

del bullismo § trasferimenti correnti a amministrazioni centrali Missione 04 Istruzione e diritto

allo studio - Programma 06 Servizi ausiliari all'istruzione - Aggregato 1.04.04.01.000 -

Trasferimenti correnti a Istituzioni Sociali Private così ripartiti

€ 50.000,00 per l’anno 2016

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€ 125.000,00 per l’anno 2017

€ 125.000,00 l’anno 2018

Sulla base della tipologia dei soggetti che risulteranno assegnataria del finanziamento sarà effettuata

l’opportuna variazione sul capitolo competente per macro-aggregato.

Il costo massimo ammissibile per ciascun progetto è di € 10.000,00.

L’Amministrazione si riserva altresì di integrare le risorse stanziate con il presente Avviso con

ulteriori risorse che si rendessero disponibili.

7 Tempi di realizzazione degli interventi

I progetti approvati dovranno essere realizzati entro la data prevista nella proposta progettuale, e

comunque nei tempi e con modalità idonee a garantirne la piena fruizione da parte dei destinatari

delle specifiche azioni.

8 Tempistica e modalità per l’approvazione dei progetti

Le proposte progettuali saranno approvate di norma entro 60 giorni dalla data di scadenza per la

presentazione e saranno finanziate sulla base del punteggio conseguito (tra quelle che hanno

conseguito il punteggio minimo richiesto), in ordine decrescente, fino a concorrenza delle risorse

disponibili.

9 Modalità per la presentazione dei progetti

Ciascun proponente (sia in forma singola che associata) potrà presentare una sola proposta

progettuale.

Le proposte progettuali dovranno pervenire per posta elettronica certificata all’indirizzo PEC

[email protected], entro e non oltre le ore 12.00 del 10

febbraio 2017 o con consegna a mano, entro la stessa data, ma sempre su supporto elettronico.

Le proposte dovranno essere predisposte utilizzando esclusivamente la modulistica predisposta nel

presente Avviso Pubblico che sarà resa disponibile in formato editabile sul portale regionale.

La PEC usata ai fini della presentazione del progetto deve essere quella del soggetto proponente o

del capofila dell’ATS costituita o costituenda. Non sarà ritenuta ammissibile la domanda inviata da

casella di posta elettronica ordinaria o da PEC non appartenente al soggetto proponente. Non è

ammissibile l’utilizzo della PEC personale del legale rappresentante del soggetto proponente.

La casella PEC usata dal soggetto proponente per la trasmissione della domanda e dei relativi

allegati sarà utilizzata dalla Regione Lazio, ad ogni effetto di legge, per la trasmissione di qualsiasi

comunicazione riguardante il procedimento.

Le domande inviate con Posta certificata dovranno indicare come oggetto esattamente la seguente

dicitura: “Avviso pubblico - Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e

contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo”.

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L’orario di ricevimento della PEC è quello indicato nella comunicazione di “consegna”. Pertanto,

non sarà presa in considerazione come attestazione dell’orario di presentazione della domanda, la

comunicazione di “invio”.

Qualora il Soggetto proponente si trovi nell’impossibilità di utilizzare la PEC è possibile la

consegna a mano entro e non oltre le ore 12,00 del 10 febbraio 2017 presso l’Ufficio accettazione

della Regione Lazio – Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 – 00145 Roma – piano terra – Palazzina B.

Nella domanda di ammissione al contributo formulata con l’Allegato A dovranno essere dettagliate

le motivazioni all’impedimento dell’uso della PEC. La Regione Lazio valuterà tali motivazioni e

l’opportunità di accoglimento della domanda in sede di Commissione di valutazione.

Le domande consegnate a mano dovranno essere indirizzate in busta chiusa a:

Regione Lazio - Direzione Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo

studio – Via R. Raimondi Garibaldi, 7 – 00145 Roma. Le stesse dovranno recare il mittente e

riportare esattamente la dicitura: “Avviso pubblico - Piano di interventi ed azioni per la

prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo. NON

APRIRE”.

La busta dovrà contenere tutta la documentazione richiesta e più avanti specificata, caricata su

supporto elettronico (CD o pen drive) inoltre, dovrà contenere copia cartacea dell’Allegato A, per

consentire la valutazione delle motivazioni del mancato ricorso alla PEC prima dell’apertura del

materiale documentale relativo al progetto.

Modalità di consegna diverse da quelle indicate ai precedenti punti del presente paragrafo

comportano l’esclusione.

10 Documentazione da presentare

I documenti da inviare tramite PEC o con consegna a mano, ma sempre su supporto elettronico,

devono essere tutti compilati utilizzando la modulistica disponibile in formato editabile sul portale

regionale, firmati e scansionati in un unico file PDF. La firma autografa, nei modelli in cui è

prevista, deve essere del legale rappresentante del soggetto proponente o di un suo delegato. In

questo secondo caso deve essere allegata anche la delega alla firma.

I documenti da inserire nel file pdf sono:

1. Allegato A: Domanda di partecipazione - nel caso di ATS non ancora formalmente

costituite, la domanda sarà presentata su carta intestata del futuro capofila e firmata da tutti i

rappresentanti legali (o loro modelli delegati) dei soggetti costituendi l’associazione. In caso

di ATS costituita o costituenda – Atto costitutivo per le ATS già costituite al momento della

domanda – dichiarazione di intenti per ATS ancora da costituire, compilate su carta

intestata del capofila e firmata da tutti i componenti.

2. Copia del documento di identità in corso di validità del legale rappresentante, o del suo

delegato; in caso di ATS ancora da costituire saranno allegati i documenti di tutti i

rappresentanti legali (o loro delegati) dei soggetti costituendi l’associazione;

3. le eventuali deleghe dei rappresentanti legali dei soggetti proponenti o degli altri soggetti

facenti parte dell’ ATS;

4. Allegato B.- Atto unilaterale di impegno

5. Allegato C – Formulario del progetto contenente breve descrizione delle esperienze già

condotte, l’indicazione del numero delle scuole, studenti e/o famiglie coinvolte nonché la

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data di realizzazione dell’intervento. Il formulario conterrà anche la scheda finanziaria dove

saranno esposte per voci di spesa tutte le spese relative alla proposta progettuale;

6. Allegato D - Scheda finanziaria di progetto;

7. Allegato E dichiarazione di adesione al progetto da parte di Istituti scolastici

8. Allegato F dichiarazione di adesione al progetto da parte di altri soggetti pubblici e privati

9. Allegato G: motivi di esclusione

La mancata presentazione di uno o più documenti o la loro errata, illeggibile o incompleta

formulazione, costituiscono motivo di esclusione dalla procedura.

11 Ammissibilità e Valutazione

La Regione Lazio, sulla base delle domande pervenute, realizza una valutazione ex ante dei progetti

con l’obiettivo di selezionare i migliori applicando i principi di trasparenza e uniformità di giudizio.

Le domande saranno valutate da una Commissione interna, nominata con apposito provvedimento

dal Direttore della Direzione Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo

studio.

L’istruttoria di valutazione sarà articolata in due fasi successive a) istruttoria formale e b)

istruttoria tecnica. Tale procedura sarà completata entro 30 giorni dalla data di chiusura

dell’Avviso.

L’istruttoria formale sarà finalizzata a verificare la sussistenza dei requisiti di ammissibilità dei

soggetti richiedenti e la completezza documentale. A conclusione della fase i progetti saranno

esclusi oppure accederanno alla fase successiva. I motivi di esclusione sono analiticamente

dettagliati nell’Allegato G.

In fase di istruttoria tecnica la Commissione attribuisce un punteggio complessivo ad ogni

progetto, con valore massimo pari a 100, ottenibile dalla somma di punteggi parziali assegnati sulla

base di criteri di valutazione come da modello di cui sotto:

GRIGLIA A: CRITERI DI VALUTAZIONE RIFERITI AL PROGETTO

CRITERI DI

VALUTAZIONE

ARTICOLAZIONE PUNTEGGIO

MAX

a) Livello ed esperienza

specifica delle risorse

umane coinvolte

Curriculum soggetti coinvolti

10

b) Qualità dell’azione

progettuale

Chiarezza espositiva 10

50

Capacità innovativa 10

Sperimentazione e creazione di modelli

di progettualità replicabili

10

Obiettivi finali da raggiungere 10

Utilizzo di metodologie peer to peer per

il coinvolgimento dei giovani da

formare per intervenire in situazioni di

bullismo/cyberbullismo

10

Sub Totale 50

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10

c) Rispondenza del

progetto alle

caratteristiche richieste

10

d) Grado di

specializzazione del

proponente in progetti di

prevenzione e contrasto

del bullismo

10

e) Qualità e portata delle

azioni di disseminazione

previste

10

f) Congruità e coerenza

dei costi

10

TOTALE PUNTEGGIO 100

Il punteggio minimo per l’ammissibilità è di 60 punti su 100.

L’istruttoria tecnica, è finalizzata a valutare la qualità del Progetto integrato e degli interventi che

lo compongono, compresa la coerenza, congruità e pertinenza delle spese dichiarate, che potrà

determinare una revisione dei costi ammissibili presentati.

A chiusura della fase istruttoria si procederà alla formulazione di una graduatoria di merito e

all’individuazione dei soggetti beneficiari del contributo regionale.

A parità di punteggio, per la formazione della graduatoria, sarà data precedenza al soggetto che avrà

ottenuto il miglior punteggio con riferimento al Criterio “Qualità e Coerenza progettuale interna”.

Se si riscontrasse parità anche nel punteggio su tale criterio, sarà assegnata la priorità in base

all’ordine di arrivo dei progetti, come risultante dalla data e ora di trasmissione telematica del

progetto

In caso di persistente parità, si farà riferimento all’ordine di consegna della domanda, verificando

data e orario di ricevimento della posta elettronica certificata o del plico consegnato a mano.

Compiuto il processo di valutazione, la Commissione di valutazione trasmetterà alla Direzione

Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio:

a) l’elenco dei progetti che hanno ottenuto un punteggio uguale o superiore alla soglia minima

stabilita dall’Avviso pubblico, con l’indicazione del punteggio ottenuto da ciascuno

b) l’elenco dei progetti che non hanno superato la soglia minima, con l’indicazione del punteggio

ottenuto da ciascuno;

c) l’elenco dei progetti esclusi per motivi formali

Il contributo sarà concesso ai soggetti utilmente collocati in graduatoria, fino a copertura

totale delle risorse disponibili, con eventuale arrotondamento per difetto dell’ultimo Progetto

finanziabile.

Qualora si dovessero verificare economie e/o rinunce, ovvero nel caso di ulteriori disponibilità di

risorse finanziarie, Regione Lazio si riserva la facoltà di procedere allo scorrimento della

graduatoria.

12 Pubblicazione graduatorie

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Regione Lazio “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo” anno 2016-17

11

Con apposite Determinazioni Dirigenziali saranno approvati gli elenchi dei progetti finanziati, dei

progetti idonei ma non finanziabili per carenza di risorse e dei progetti inammissibili, con

indicazione dei motivi di esclusione.

Tali determinazioni saranno pubblicate sul BUR della Regione Lazio, sul portale istituzionale

http://www.regione.lazio.it.

La pubblicazione sul BURL ha valore di notifica per gli interessati a tutti gli effetti di legge.

In deroga a quanto sopra previsto, l'Amministrazione regionale si riserva la facoltà di revocare,

modificare o annullare il presente Avviso pubblico con atto motivato, qualora ne ravveda la

necessità o l'opportunità, senza che possa essere avanzata pretesa alcuna da parte dei proponenti.

13 Atto unilaterale di impegno

I rapporti tra Regione e soggetto beneficiario del finanziamento sono regolati in base all’Atto

unilaterale di impegno (Allegato B), che deve essere stampato, timbrato e firmato, scannerizzato ed

allegato in formato pdf al formulario on line per la presentazione del progetto, ai sensi del D.P.R.

28/12/2000 n. 445.

14 Obblighi del beneficiario del finanziamento

Pena la revoca, il beneficiario si obbliga, oltre a quanto altro previsto nell’atto unilaterale di

impegno, a:

a) dare avvio alle attività entro 30 giorni dalla notifica di approvazione del finanziamento che

avviene tramite pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio;

b) attuare ed ultimare tutte le operazioni nei tempi previsti nella proposta presentata e nel rispetto

delle normative nazionali e regionale;

c) assicurare che le attività previste dal Progetto vengano realizzate nei termini stabiliti dall’

Avviso;

d) per i soggetti pubblici, acquisire e comunicare alla Regione il CUP (Codice Unico di Progetto -

Legge n. 3/2003) entro 30 giorni dall'approvazione del progetto. Per i soggetti privati il CUP

sarà richiesto direttamente dall'amministrazione regionale e comunicato al beneficiario;

e) per proposte presentate da parte di Associazioni Temporanee di Impresa ovvero di Scopo, non

formalizzate al momento della presentazione del progetto, a procedere alla formalizzazione

dell’Associazione entro e non oltre 30 gg. dalla notifica di approvazione del progetto presentato

e comunque prima dell’avvio delle attività;

f) rendere tracciabili i flussi finanziari afferenti il contributo concesso secondo quanto disposto

dall’art. 3 della Legge 13 Agosto 2010 n.136 e a comunicare il conto corrente, bancario o

postale su cui saranno registrati tutti i flussi finanziari afferenti il progetto, le generalità ed il

codice fiscale delle persone delegate ad operare su tale conto ed ogni eventuale variazione ai

suindicati dati;

g) indicare negli strumenti di pagamento relativi ad ogni transazione il codice progetto e il codice

azione identificativi dell’intervento autorizzato;

h) non apportare variazioni o modifiche ai contenuti dell’intervento senza giustificata motivazione

e preventiva richiesta alla Regione Lazio che autorizzerà o meno, previa valutazione,

comunicandolo al soggetto beneficiario;

i) produrre con la tempistica e le modalità stabilite la documentazione giustificativa delle

attività effettivamente realizzate e fornire secondo le modalità stabilite dalla Regione stessa,

tutti i dati finanziari, procedurali e fisici attinenti la realizzazione del progetto finanziato;

j) garantire la conservazione e la disponibilità della relativa documentazione per un periodo di 5

anni a decorrere dalla data di erogazione del saldo, la documentazione originale di spesa;

k) adempiere agli obblighi di informazioni e comunicazione previsti;

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l) ove necessario provvedere alla stipula della polizza di responsabilità civile verso terzi (RCT) e

all’apertura di un’apposita posizione assicurativa (INAIL) sul rischio legato all’attività svolta;

m) assicurare che eventuali variazioni di ragione sociale, cessioni, localizzazioni, o quant’altro

riferito a variazioni inerenti il proprio status siano segnalate tempestivamente dal Capofila al

Responsabile del procedimento

n) collaborare ed accettare i controlli che la Regione Lazio e gli altri soggetti preposti potranno

svolgere in relazione alla realizzazione del Progetto e degli interventi in esso previsti.

Il capofila sarà inoltre tenuto specificatamente a:

- rappresentare il partenariato nei confronti di Regione Lazio;

- compiere tutti gli atti necessari per la partecipazione alla procedura di selezione e conseguenti la

stessa fino alla completa realizzazione degli interventi previsti nel Progetto;

- coordinare il processo di attuazione del Progetto Integrato e assicurarne il monitoraggio;

- rendicontare alla Regione Lazio le attività realizzate conformemente a quanto previsto dall’atto

di approvazione della graduatoria e del relativo contributo.

15 Modalità di erogazione del finanziamento

L’erogazione del contributo avverrà in due tranche:

- anticipo pari al 50% del contributo se richiesto;

- saldo finale commisurato all’importo riconosciuto

Per il pagamento del primo anticipo, che potrà avvenire solo successivamente agli adempimenti a-

c- d- del punto 14 deve essere presentata la seguente documentazione:

- dichiarazione avvio attività;

- richiesta di erogazione dell’anticipo;

- documento contabile fiscalmente idoneo, relativo all’importo da ricevere a titolo di anticipo;

- ove previsto, contratto di fideiussione assicurativa o bancaria.

Il contratto di fideiussione assicurativa o bancaria, a prima richiesta e senza eccezioni, stipulato a

garanzia dell’importo da ricevere a titolo di anticipo dovrà essere rilasciata dai seguenti soggetti:

• Compagnie di Assicurazione iscritte nell’elenco IVASS autorizzate all’esecuzione del ramo

cauzione ovvero di costituire cauzione con polizza fideiussoria di obblighi verso lo Stato ed

altri enti pubblici (gli intermediari di paesi stranieri devono risultare iscritti nell’apposito

elenco: persone fisiche e società - con residenza o sede legale in altri Stati della UE o

appartenenti allo Spazio Economico Europeo (SEE) ammessi a svolgere attività di

intermediazione assicurativa e riassicurativa sul territorio italiano in regime di stabilimento

o di libera prestazione di servizi);

• Intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale ex art. 107 del T.U.B;

• Istituti Bancari;

• Banche di garanzia collettivi fidi;

• Confidi iscritti art. 107 del TUB.

Il Soggetto attuatore per tutte le azioni potrà optare anche per l’erogazione dell’intero contributo a

saldo a conclusione dell’intervento: in questo caso per i soggetti privati non è necessaria la

presentazione della polizza fideiussoria.

Ai fini dell’erogazione del saldo il soggetto attuatore, deve presentare domanda di rimborso finale a

saldo corredata dalla la seguente documentazione;

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Regione Lazio “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo” anno 2016-17

13

1. una Relazione finale sull’esito del Progetto nel suo complesso, nella quale documentare il

raggiungimento degli obiettivi dichiarati in fase di progettazione;

2. il rendiconto delle spese effettivamente sostenute, tramite dichiarazione sostitutiva di atto

notorio ai sensi del D.P.R.n.445/2000nelle modalità previste al paragrafo successivo.

L’erogazione del saldo avverrà previa verifica:

- della Relazione finale sull’esito del Progetto;

- del raggiungimento degli obiettivi di Progetto;

- della certificazione del rendiconto con il riconoscimento del totale spese ammesse a

rimborso;

L’erogazione delle 2 tranche di contributo sono subordinata all’acquisizione, ove previsto, di

un DURC positivo.

16 Gestione finanziaria costi ammissibili e norme per la rendicontazione

Il Soggetto attuatore è tenuto a presentare entro e non oltre 60 gg. dal termine dell’attività la

rendicontazione delle attività svolte alla Direzione regionale Formazione, Ricerca e Innovazione,

Scuola e Università, Diritto allo studio – Via R. Raimondi 7 – 00145 Roma. Eventuali proroghe

dovranno avere carattere straordinario, essere debitamente motivate e subordinate all’approvazione

della struttura regionale competente.

Tutti i soggetti dovranno produrre una relazione descrittiva dell’attività svolta e dei risultati

raggiunti, allegando gli eventuali prodotti realizzati.

Per riportare i dati sintetici si dovrà compilare e consegnare la modulistica che verrà resa

disponibile dall’Amministrazione regionale in sede di avvio attività. Tuttavia, è consentito

aggiungere altra documentazione che si ritenga utile a dare conto dell’attività svolta e dei risultati

raggiunti.

Tutti i prodotti realizzati con il contributo dell’amministrazione sono di proprietà

dell’amministrazione medesima pertanto la mancata consegna all’Amministrazione di tali prodotti

comporterà la revoca del contributo concesso

Ai fini degli obblighi di rendicontazione, tutte le spese ammissibili dovranno:

- essere state effettivamente sostenute dopo la data di avvio del Progetto e non oltre il

termine per la conclusione dello stesso. Solo le spese di progettazione e di coordinamento

saranno ammissibili a partire dalla data di pubblicazione dell’Avviso di riferimento;

- essere chiaramente riconducibile al Progetto; - derivare da atti giuridicamente vincolanti (contratti, convenzioni, lettere d’incarico, ecc.),

da cui risultino chiaramente l’oggetto della prestazione o fornitura, l’importo, la pertinenza e

la connessione al Progetto, i termini di consegna, le modalità di pagamento;

- Non sono ammessi pagamenti in contanti.

Tutte le spese relative alla proposta progettuale riportate nell’apposita scheda finanziaria,

contenuta nel formulario, ripartite per voci di spesa, dovranno essere identificabili e

riconducibili al progetto e tutti i documenti contabili dovranno riportare il CUP (Codice

Identificativo di progetto).

19/01/2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 6 - Supplemento n. 1

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Regione Lazio “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo” anno 2016-17

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Non è consentito ai soggetti proponenti delegare le attività ad altri soggetti giuridici esterni,

utilizzando forniture di servizi che comportino una spesa superiore al 30% del totale del costo

del progetto.

Tutte le spese devono essere sostenute nel rispetto della scheda finanziaria allegata al progetto, sia

nel totale, che nella ripartizione delle voci di spesa. Eventuali modifiche alla scheda sono ammesse

esclusivamente nei seguenti casi e secondo le seguenti modalità:

spostamento libero dei fondi all’interno della stessa macro-voce, senza necessità di darne

comunicazione;

spostamento di fondi tra macro-voci nella misura massima del 20% della minore delle macro-

voci presente nella scheda finanziaria. È necessario darne comunicazione alla struttura regionale

competente;

spostamento in misura superiore al 20%. È obbligatoria l’autorizzazione formale da parte della

struttura regionale competente.

Tutte le spese indicate nella scheda finanziaria devono intendersi lorde. Pertanto, l’importo indicato

per le diverse tipologie di risorse umane deve comprendere tutti gli oneri fiscali e previdenziali, a

carico del lavoratore e del datore di lavoro.

Sarà onere del soggetto attuatore consegnare unitamente ai documenti giustificativi della spesa un

prospetto riepilogativo del calcolo del costo lordo sostenuto per il personale.

Le modalità di invio della rendicontazione saranno comunicate successivamente dalla

Regione.

Spese ammissibili e non ammissibili al progetto.

A. Spese ammissibili

Compensi e rimborsi spese per risorse umane esterne

Compensi e rimborsi spese per risorse umane interne impegnate fuori dell’orario di lavoro

Quota parte delle retribuzioni del personale interno impegnato nel progetto

Spese generali di funzionamento e gestione

Spese per materiali didattici

Forniture di beni e servizi (noleggio attrezzature, servizi di trasporto, ecc.)

Spese di comunicazione (eventi e relativi costi di organizzazione, materiali divulgativi, ecc.)

Eventuale costo per la fideiussione.

Le spese per le risorse umane comprenderanno anche i costi del personale impegnato nella

rendicontazione e nelle operazioni di carattere amministrativo inerenti il progetto.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in collaborazione con le scuole e che sia coinvolto

personale della stessa fuori dell’orario di lavoro è consentito riconoscere alla scuola il rimborso dei

costi sostenuti.

B. Spese non ammissibili

Tutte le spese non attribuibili alla causale del progetto;

Tutte le spese non supportate da giustificativi di spesa;

Acquisto di beni mobili e immobili.

Il rendiconto amministrativo-contabile dovrà essere costituito da:

un riepilogo dettagliato di tutte le spese effettivamente sostenute

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copia dei giustificativi di spesa (fatture, ricevute, F24, buste paga, ecc.)

copia dei documenti che attestino l’effettivo pagamento delle spese rendicontate (bonifici con

timbro bancario, altre quietanze)

copia dei documenti amministrativi (contratti, incarichi, ecc.).

In fase di rendicontazione, il soggetto attuatore, in virtù dell’adozione di strumento di

semplificazione potrà rendicontare le spese di gestione (postali, cancelleria, CD-DVD, stampati,

materiali vari di consumo, utenze telefoniche e altri costi della struttura) ad un tasso forfettario

massimo pari al 20% delle spese dirette del personale ammissibili. Tali spese non dovranno essere

rendicontate, giustificate o supportate da alcun documento di spesa.

E’ obbligo per il soggetto attuatore di conservare la documentazione in originale inerente il

progetto, presso la sua sede legale, per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data effettiva

di fine attività.

17 Decadenza, revoca , rinuncia o riduzione del finanziamento

Il contributo è revocato con provvedimento dirigenziale motivato, nei seguenti casi:

a) rinuncia da parte del soggetto beneficiario;

b) mancata realizzazione dell’iniziativa;

c) modifica sostanziale del programma proposto senza preventiva comunicazione ed adeguata

giustificazione;

d) qualora il soggetto beneficiario non rispetti le prescrizioni ed i vincoli definiti in sede di

concessione ed erogazione, nonché nel caso in cui la realizzazione non sia conforme, nel

contenuto e nei risultati conseguiti, al Progetto presentato ed alle dichiarazioni rese;

e) mancata presentazione della documentazione relativa alla rendicontazione

A fronte dell’intervenuta decadenza, revoca, rinuncia e/o rideterminazione del contributo, gli

importi eventualmente da recuperare, indicati nello specifico provvedimento dirigenziale, dovranno

essere incrementati del tasso di interesse legale vigente alla data dell’ordinativo di pagamento

calcolato:

a) per le ipotesi di decadenza o di rideterminazione: a decorrere dalla data di erogazione sino alla

data di assunzione dello specifico provvedimento;

b) per le ipotesi di revoca: a decorrere dalla data in cui si è verificata la condizione di revoca sino

alla data di effettivo pagamento di quanto dovuto.

18 Monitoraggio

La Regione Lazio avrà la facoltà di effettuare controlli per verificare il regolare andamento della

gestione (in termini di attuazione, amministrazione e finanziari) e se necessario potrà richiedere

ulteriore documentazione al responsabile di progetto.

L’Amministrazione regionale effettuerà il monitoraggio tecnico per verificare la congruità tra

interventi dichiarati e realizzati. Il monitoraggio si porrà come strumento per la condivisione dei

bisogni, delle criticità, delle buone prassi contribuendo a trovare nuove strategie di intervento.

19 Pubblicità e informazioni sull’avviso pubblico

Copia integrale del presente Avviso e dei relativi allegati è pubblicata sul Bollettino Ufficiale di

Regione Lazio, sul sito istituzionale di Regione Lazio www.regione.lazio.it.

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Qualsiasi informazione relativa all’Avviso e agli adempimenti ad esso connessi gli interessati

possono inoltrare quesiti via e-mail agli indirizzi potrà elettronica:

[email protected]

I soggetti beneficiari del contributo economico dovranno inserire il logo della Regione Lazio

su tutto il materiale promozionale e pubblicitario preventivamente concordato con

l’Amministrazione regionale secondo quanto previsto dalle disposizioni regionali in materia

di identità visiva reperibili al seguente link

http://cww.regione.lazio.it/intranet/nuova_identita_visiva/.

20 Trattamento dei dati personali

In applicazione del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e s.m., titolare del trattamento dei dati personali è

la Direzione regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo studio.

Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini dell’erogazione del contributo previsto dal presente

Avviso; l’eventuale mancato conferimento comporta la decadenza dal diritto al beneficio.

I dati acquisiti saranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati

esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli stessi sono

stati comunicati e per finalità statistiche e di studio, secondo le modalità previste dalle leggi e dai

regolamenti vigenti in materia Rispetto a tali dati, gli interessati potranno esercitare i diritti previsti

dal citato decreto legislativo.

21 Disposizioni finali

Con la firma apposta in calce alla domanda, ai relativi allegati e alla eventuale documentazione

integrativa, il richiedente si assume tutta la responsabilità di quanto dichiarato, consapevole che, nel

caso di dichiarazioni mendaci, verranno applicate le sanzioni previste dalla normativa vigente, ivi

compresa la decadenza del beneficio ottenuto e la restituzione del contributo.

Restano ferme le responsabilità civili, penali, amministrative e contabili dei soggetti ammessi a

contributo.

La Regione non ha responsabilità riguardo alle obbligazioni assunte dal beneficiario del contributo

nei riguardi di eventuali fornitori di beni e servizi che si riferiscono al progetto, né riguardo la

disciplina dei rapporti e accordi finanziari tra i componenti delle eventuali ATS.

Per tutto quanto non previsto, si fa riferimento alle disposizioni contenute nelle norme vigenti a

livello comunitario, nazionale e regionale.

22 Assistenza Tecnica durante l’elaborazione delle Proposte

Per fornire assistenza e supporto anche in fase di presentazione delle proposte è possibile rivolgersi

al seguente indirizzo di posta elettronica a partire dal secondo giorno di pubblicazione dell’Avviso e

fino a tre giorni prima di ciascuna scadenza per la presentazione delle proposte: dr.ssa Angela Paola

Recchia e dr.ssa Claudia Ciattaglia e ai numeri tel. 06/51684933 e 06/51683582.

23 Documentazione della procedura

L’Avviso sarà pubblicizzato sul sito internet della Regione Lazio www.regione.lazio.it e sul

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

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bullismo e del cyber-bullismo anno 2016-17”

1

REGIONE LAZIO Assessorato Formazione, Ricerca, Scuola e Università

Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione Scuola e Università, Diritto allo Studio

L.R. 24 Marzo 2016, n. 2 “Disciplina degli interventi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo”.

Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo

ALLEGATO A: MODELLI MODELLO 01: DOMANDA DI AMMISSIONE AL FINANZIAMENTO

MODELLO 02 a: DICHIARAZIONE

MODELLO 02 b: DICHIARAZIONE

MODELLO 03: DICHIARAZIONE DATI POSIZIONI CONTRIBUTIVE

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bullismo e del cyber-bullismo anno 2016-17”

2

MODELLO 01: DOMANDA DI AMMISSIONE AL FINANZIAMENTO

Il sottoscritto

nato a il

residente in via

CAP C.F.

in qualità di legale rappresentante del soggetto proponente (oppure mandatario dell’ATI/ATS costituita o costituenda composta da)

In caso di ATI/ATS costituita o costituenda riportare i dati della Capofila (Mandataria)

C. F P. IVA

con sede legale in via

CAP

in riferimento all’Avviso Pubblico “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del

bullismo e del cyber-bullismo anno 2016-17”

di cui alla Determinazione Dirigenziale

n.° del

CHIEDE

che la Proposta di progetto avente per Titolo:

relativa all’Azione:

Azione A - promozione di iniziative di carattere culturale, sociale e sportivo sui temi del rispetto delle diversità, dell’educazione alla legalità e all’uso consapevole della rete internet

Azione B - organizzazione di corsi di formazione per il personale scolastico, gli operatori sportivi e gli educatori in generale, volti a far acquisire tecniche e pratiche educative efficaci nella prevenzione del fenomeno del bullismo con particolare attenzione ai rischi provenienti dai modelli culturali potenzialmente lesivi della dignità della persona, veicolati dai mezzi di comunicazione e dal web

Azione C – organizzazione di corsi e programmi di assistenza volti a far acquisire ai genitori la consapevolezza del fenomeno e delle sue manifestazioni e la capacità di decodificarne i segnali nonché l’importanza del dialogo con i figli vittime di soprusi o spettatori di violenze o con coloro che si sono resi responsabili di azioni di bullismo; Coinvolgere le famiglie in percorsi formativi, volti a sviluppare competenze/conoscenze per una più adeguato esercizio della funzione genitoriale

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3

Azione D - attivazione di progetti di rete che promuovano, previo accordo, forme permanenti di collaborazione con i servizi minorili dell’amministrazione della giustizia, delle prefetture - uffici territoriali del Governo, delle forze dell’ordine, delle aziende sanitarie locali e degli enti

Azione E - attivazione di percorsi di sostegno in favore dei minori vittime, autori e spettatori di atti di bullismo, dei gruppi classe in cui si è verificato l’evento, nonché di sportelli di ascolto nelle scuole, anche con il supporto di competenti figure professionali, per stimolare la consapevolezza degli schemi comportamentali disfunzionali che bullo, vittima e spettatori attivano e per sostenere l’apprendimento di comportamenti sociali positivi

Azione F - realizzazione di campagne di sensibilizzazione ed informazione rivolte ai bambini della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, agli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, nonché alle loro famiglie, con particolare attenzione alla creazione di modalità di coinvolgimento dei genitori di fasce sociali deboli e a rischio e agli insegnanti ed educatori in generale in ordine alla gravità del fenomeno del bullismo e delle sue conseguenze

venga ammessa a finanziamento.

Il sottoscritto dichiara che la documentazione richiesta è all’interno dell’allegato che è composto da

n.° pagine compresa la presente.

Il sottoscritto dichiara, inoltre, di accettare che tutte le comunicazioni riguardanti la procedura di cui all’Avviso pubblico sopracitato, nessuna esclusa, si intenderanno a tutti gli effetti di legge validamente inviate e ricevute se trasmesse al seguente indirizzo di posta elettronica certificato – PEC: ……………………………………………………………………….

Il/la sottoscritto rilascia autorizzazione al trattamento dei propri dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196

Data

Timbro e firma del legale rappresentante1

1 Allegare fotocopia del documento di riconoscimento

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MODELLO 02a: DICHIARAZIONE (ai sensi dell’art. 47 del DPR 28/12/2000, n. 445) Deve essere compilata e sottoscritta dal Legale rappresentante del Proponente singolo o del Capofila (Mandatario) dell’ ATI/ATS costituita o costituenda

Il sottoscritto

nato a il

residente in via

CAP C.F.

in qualità di legale rappresentante del soggetto proponente (oppure mandatario dell’ATI/ATS costituita o costituenda composta da)

Riportare qui sotto i dati del Proponente oppure, in caso di ATI/ATS costituita o costituenda riportare i dati del Capofila (Mandatario)

Denominazione

C. F P. IVA

con sede legale in via

CAP

Presentatore del progetto

A valere sull’Avviso Pubblico “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo

e del cyber-bullismo anno 2016-17” di cui alla Determinazione Dirigenziale

n.° del

DICHIARA

(apporre una croce all’interno della casella grigia a fianco di ciò che si intende dichiarare oppure specificare, laddove la voce non è applicabile al soggetto proponente, apponendo N.A.)

a) che la presente vale come autocertificazione prodotta sotto la propria responsabilità ai sensi dell’art. 47 del DPR 28/12/2000, n. 445 ed essendo a conoscenza delle sanzioni penali previste dall’art. 76 dello stesso DPR 28/12/2000, n. 445, in caso di dichiarazioni mendaci;

b) che nessuna attività inerente il progetto verrà conferita in subcontraenza a terzi;

c) che non sussistono nei propri confronti cause di divieto, decadenza o sospensione di cui all’art. 10 della Legge 31

maggio 1965 n.° 575 (antimafia);

d) di essere in regola con gli obblighi in materia di disciplina del lavoro dei disabili previsti dall’art. 17 della Legge n.°

68/99;

Oppure

e) di essere esente dagli obblighi derivanti dalla Legge n.° 68/99;

f) di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali;

g) di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di cessazione di attività o di concordato preventivo e in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione del proprio stato, ovvero di non avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni e che tali circostanze non si sono verificate nell’ultimo quinquennio;

h) che tutte le informazioni contenute nei formulari di presentazione del progetto corrispondono al vero;

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bullismo e del cyber-bullismo anno 2016-17”

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i) i) che Statuto e Atto Costitutivo vigenti sono già depositati presso l’Amministrazione Regionale e, segnatamente,

all’interno del fascicolo relativo all’intervento: (specificare qui sotto quale intervento, indicando mese e anno di presentazione.

Qualora ciò non venisse dichiarato allegare gli stessi documenti alla proposta).

Il/la sottoscritto rilascia autorizzazione al trattamento dei propri dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196

Data

Timbro e firma del legale rappresentante

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MODELLO 02 b: DICHIARAZIONE (ai sensi dell’art. 47 del DPR 28/12/2000, n. 445) Da compilare solo nel

caso di ATI/ATS, dal Componente (Mandante) dell’ ATI/ATS (replicare il modello per ogni Componente)

Il sottoscritto

nato a il

residente in via

CAP C.F.

in qualità di legale rappresentante del soggetto componente (mandante) dell’ATI/ATS costituita o costituenda composta da

Riportare qui sotto i dati del soggetto componente (Mandante)

Denominazione

C. F P. IVA

con sede legale in via

CAP

Presentatore del progetto

A valere sull’Avviso Pubblico “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo anno 2016-17” di cui alla Determinazione Dirigenziale

n.° del

DICHIARA

(apporre una croce all’interno della casella grigia a fianco di ciò che si intende dichiarare oppure specificare, laddove la voce non è applicabile al soggetto proponente, apponendo N.A.)

a) che la presente vale come autocertificazione prodotta sotto la propria responsabilità ai sensi dell’art. 47 del DPR 28/12/2000, n. 445 ed essendo a conoscenza delle sanzioni penali previste dall’art. 76 dello stesso DPR 28/12/2000, n. 445, in caso di dichiarazioni mendaci;

b) che non sussistono nei propri confronti cause di divieto, decadenza o sospensione di cui all’art. 10 della Legge 31

maggio 1965 n.° 575 (antimafia)

c) di essere in regola con gli obblighi in materia di disciplina del lavoro dei disabili previsti dall’art. 17 della Legge n.°

68/99;

oppure

d) di essere esente dagli obblighi derivanti dalla Legge n.° 68/99;

e) di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali;

i) f) che Statuto e Atto Costitutivo vigenti sono già depositati presso l’Amministrazione Regionale, segnatamente,

all’interno del fascicolo relativo all’intervento (specificare qui sotto quale intervento, indicando mese e anno di presentazione.

Qualora ciò non venisse dichiarato allegare gli stessi documenti alla proposta).

Data

Timbro e firma del legale rappresentante

2

Il/la sottoscritto rilascia autorizzazione al trattamento dei propri dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196

2 Allegare fotocopia del documento di riconoscimento

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MODELLO 03: DICHIARAZIONE DATI POSIZIONI CONTRIBUTIVE

Il sottoscritto

nato a il

residente in via

CAP C.F.

in qualità di legale rappresentante del soggetto componente dell’ATI/ATS costituita o costituenda composta da

Riportare qui sotto i dati del soggetto componente

Denominazione

C. F P. IVA

con sede legale in via

CAP

DICHIARA

ai sensi dell’art. 47 del DPR 28/12/2000, n. 445

RAGIONE/DENOMINAZIONE SOCIALE

____________________________________________________________________________

CCNL APPLICATO

____________________________________________________________________________

DATI INAIL

Codice ditta________________________

Posizione/i Assicurativa/e territoriale/i____________________

sede Competente ____________________

DATI INPS

Matricola azienda_________________________

codice sede INPS_________________________

Cassa Edile

Codice ditta________________________

sede Competente ____________________

Data (firma del legale rappresentante)

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bullismo e del cyber-bullismo anno 2016-17

ALLEGATO B: ATTO UNILATERALE DI IMPEGNO

REGIONE LAZIO Assessorato Formazione, Ricerca, Scuola e Università

Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione Scuola e Università, Diritto allo Studio

AVVISO PUBBLICO “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo”

Approvato con D.D. n. del

ATTO UNILATERALE DI IMPEGNO

Azione ….

Denominazione del progetto

Soggetto proponente

Capofila (solo ove il soggetto proponente sia un’ATI ATS)

Nominativo del legale rappresentante del soggetto proponente / capofila dell’ATI ATS

19/01/2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 6 - Supplemento n. 1

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Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione

Scuola e Università, Diritto allo Studio “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del

bullismo e del cyber-bullismo anno 2016-17

Il/La sottoscritto/a

nato/a Prov. il

Codice Fiscale

legale rappresentante del soggetto proponente / capofila ATI

Codice Fiscale / Partita IVA

sede legale in Prov. Indirizzo

delega alla firma conferita in data1

tipologia di atto 2

PRESO ATTO che con D.D n. del la Regione Lazio ha approvato l’Avviso Pubblico “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo” si impegna, ad ogni effetto di legge, a rispettare quanto riportato nell’articolato che segue:

ART.1 – OGGETTO DELL’ATTO UNILATERALE DI IMPEGNO Il presente atto unilaterale disciplina gli obblighi cui formalmente si impegna il soggetto proponente del

progetto ________________________________________________ presentato a valere sull’Avviso

Pubblico “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo”.

Resta inteso che il rapporto con la Regione Lazio sarà perfezionato ed efficace ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1326 codice civile con l’avvenuta notifica della determinazione di approvazione e finanziamento della proposta progettuale (che avviene tramite pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio). Il presente atto unilaterale di impegno sostituisce a tutti gli effetti la sottoscrizione della convenzione fra soggetto proponente e Regione Lazio. ART. 2 - DISCIPLINA DEL RAPPORTO Il Proponente dichiara di conoscere tutta la normativa richiamata nell’Avviso e, in particolare, La legge regionale 24 marzo 2016, n. 2, concernente: “Disciplina degli interventi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo” e le Linee guida per la realizzazione di progetti finalizzati alla rilevazione, prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo, in tutte le sue diverse manifestazioni, compreso il cyberbullismo approvate con DGR n. 623 del 25.10.2016; .

1 Solo in caso di società / consorzi / ATI

2 Delibera di Consiglio di Amministrazione, verbale di riunione dei soci, scrittura privata, etc.

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bullismo e del cyber-bullismo anno 2016-17

Il Proponente dichiara inoltre di conoscere la normativa nazionale e regionale vigente inerente i costi ammissibili nonché quella in tema di informazione e pubblicità degli interventi e si impegna a rispettarla integralmente. Il Proponente accetta la vigilanza dell’Amministrazione sullo svolgimento delle attività e sull’utilizzazione del finanziamento erogato, anche mediante ispezioni e controlli. ART. 3 TERMINE INIZIALE E FINALE Il Proponente s'impegna a comunicare all’ufficio regionale competente l’avvio delle attività entro 30 giorni dalla notifica dell’approvazione del finanziamento che avviene tramite pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Il Proponente s'impegna altresì ad attuare ed ultimare tutte le operazioni nei tempi previsti nella proposta presentata nel rispetto della normativa nazionale e regionale. Per giustificati motivi, previa autorizzazione della Regione, detti termini possono essere prorogati. ART. 4 ULTERIORI ADEMPIMENTI Al fine di consentire in qualunque momento l’esatta visione della destinazione data ai finanziamenti assegnati, il Proponente si impegna a tenere tutta la documentazione del progetto presso la sede di realizzazione delle attività o, previa comunicazione, presso altra sede del soggetto stesso, ubicata nel territorio della Regione Lazio. I prodotti di qualsiasi natura che dovessero costituire risultato del Progetto finanziato non possono essere commercializzati dal Proponente. Il beneficiario del contributo è tenuto a conservare la documentazione inerente il progetto realizzato e a renderla disponibile su richiesta dell’Amministrazione per un periodo non inferiore a 3 anni a decorrere dal 31 dicembre successivo alla presentazione dei conti annuali nei quali sono incluse le spese dell’operazione. L’amministrazione regionale si riserva la facoltà di effettuare verifiche e controlli. Il proponente deve produrre con la tempistica e le modalità stabilite la documentazione giustificativa delle attività effettivamente realizzate fornendo, attraverso le modalità da questa stabilite, tutti i dati finanziari, procedurali e fisici attinenti la realizzazione del progetto finanziato. ART. 5 - MODALITÀ DI ESECUZIONE Il Proponente si impegna a realizzare il Progetto finanziato ed autorizzato integralmente nei termini e con le modalità descritte nella proposta. Ogni variazione, che per cause sopravvenute dovesse rendersi necessaria, deve essere tempestivamente comunicata alla Regione e da quest’ultima autorizzata. Il Proponente si impegna a fornire i dati dell’attività finanziata, utilizzando i supporti informatici predisposti dall’Amministrazione regionale.

ART. 6 - INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ Il Proponente si impegna a inserire il logo della Regione Lazio su tutto il materiale promozionale e pubblicitario preventivamente concordato con l’Amministrazione regionale, secondo quanto previsto dalle disposizioni regionali in materia di identità visiva reperibili al seguente link http://cww.regione.lazio.it/intranet/nuova_identita_visiva/ ART. 7 - CERTIFICAZIONE DELLA SPESA

Il Proponente si impegna a rispettare per la rendicontazione e certificazione delle attività quanto

previsto nell’Avviso pubblico di riferimento, in particolare al rispetto di quanto previsto con DGR n. 623 del 25.10.2016 (Linee guida per la realizzazione di progetti finalizzati alla rilevazione,

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prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo, in tutte le sue diverse manifestazioni, compreso il cyberbullismo).

ART. 8 - MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI FINANZIAMENTI Il Proponente prende atto delle modalità di erogazione dei finanziamenti, come di seguito descritte: L’erogazione del contributo avverrà in due tranche:

- anticipo pari al 50% del contributo; - saldo finale commisurato all’importo riconosciuto L’erogazione del contributo è subordinata all’acquisizione del CUP, secondo la procedura prevista al paragrafo 16 dell’Avviso e alla presenza di un DURC positivo. Il contratto di fideiussione assicurativa o bancaria, a prima richiesta e senza eccezioni, stipulato a garanzia dell’importo da ricevere a titolo di anticipo dovrà essere rilasciata dai seguenti soggetti:

• Compagnie di Assicurazione iscritte nell’elenco IVASS autorizzate all’esecuzione del ramo

cauzione ovvero di costituire cauzione con polizza fideiussoria di obblighi verso lo Stato ed

altri enti pubblici (gli intermediari di paesi stranieri devono risultare iscritti nell’apposito

elenco: persone fisiche e società - con residenza o sede legale in altri Stati della UE o

appartenenti allo Spazio Economico Europeo (SEE) ammessi a svolgere attività di

intermediazione assicurativa e riassicurativa sul territorio italiano in regime di stabilimento o

di libera prestazione di servizi);

• Intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale ex art. 107 del T.U.B;

• Istituti Bancari;

• Banche di garanzia collettivi fidi;

• Confidi iscritti art. 107 del TUB.

Il Proponente per tutte le Azioni potrà optare anche per l’erogazione dell’intero contributo a saldo a conclusione dell’intervento: in questo caso per i soggetti privati non è necessaria la presentazione della polizza fideiussoria. ART. 9 - DISCIPLINA DELLE RESTITUZIONI

Il Proponente si impegna ad effettuare la restituzione delle somme non utilizzate entro 90 gg. dal termine dell’intervento mediante versamento sulle seguenti coordinate: IBAN IT03M0200805255000400000292, Cin: M ABI:02008 CAB:05255 - intestato alla Regione Lazio, con l'indicazione della seguente causale di versamento “Restituzione parte finanziamento non utilizzato del progetto finanziato con d.d………………………del…………….”. ART. 10 – REVOCA Il mancato rispetto di uno degli obblighi descritti nei documenti indicati comporta la revoca del finanziamento concesso (ai sensi dell’art. 1453 c.c.) e l’obbligo per il Proponente di immediata restituzione delle somme percepite. ART. 11 - DIVIETO DI CUMULO Il Proponente dichiara di non percepire contributi, finanziamenti, o altre sovvenzioni, comunque denominati, da organismi pubblici per le azioni relative al progetto presentato.

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ART. 12 - CLAUSOLA DI ESONERO DI RESPONSABILITÀ Il soggetto proponente si assume la responsabilità:

o per tutto quanto concerne la realizzazione del progetto; o in sede civile e in sede penale in caso di infortuni al personale addetto o a terzi

Il soggetto proponente solleva la Regione da qualsiasi responsabilità civile derivante dall'esecuzione di contratti nei confronti dei terzi e per eventuali conseguenti richieste di danni nei confronti della Regione. La responsabilità relativa ai rapporti lavorativi del personale impegnato e ai contratti a qualunque titolo stipulati tra il soggetto proponente e terzi fanno capo in modo esclusivo al soggetto proponente, che esonera espressamente la Regione da ogni controversia, domanda, chiamata in causa, ragione e pretesa dovesse insorgere. Il soggetto proponente si impegna altresì a risarcire la Regione dal danno causato da ogni inadempimento alle obbligazioni derivanti dal presente Atto unilaterale. ART. 13 - TUTELA DELLA PRIVACY Il Proponente si impegna ad osservare la massima riservatezza nei confronti delle notizie di qualsiasi natura comunque acquisite nello svolgimento delle attività oggetto del presente Atto unilaterale di impegno. ART. 14 - TUTELA DELLA RISERVATEZZA Tutti i dati forniti per la redazione del presente atto saranno trattati dalla Regione, nel rispetto del D. L gs. 196/2003. ART. 15 - ESENZIONE DA IMPOSTE E TASSE Il presente atto è esente da qualsiasi imposta o tassa. ART. 16 - FORO COMPETENTE Per qualsiasi controversia inerente l'interpretazione, la validità, l'esecuzione del presente atto è competente in via esclusiva il foro di Roma.

ART. 17 - DISPOSIZIONI FINALI Per tutto quanto non previsto espressamente dal presente Atto, si fa rinvio alla legislazione vigente in materia. Letto, confermato e sottoscritto per accettazione Per il soggetto proponente / capofila dell’ATI (timbro e firma) ________________________________ Il presente atto, debitamente compilato, timbrato e firmato, deve essere scannerizzato ed allegato in formato pdf al formulario on line per la presentazione del progetto, ai sensi del D.P.R. 28/12/2000 n. 445.

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L.R. 24 Marzo 2016, n. 2 “Disciplina degli interventi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo”.

Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo

ALLEGATI

C: FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE

D: SCHEDA FINANZIARIA

E: DICHIARAZIONE DI ADESIONE AL PROGETTO DA PARTE DI ISTITUTI SCOLASTICI

F: DICHIARAZIONE DI ADESIONE AL PROGETTO DA PARTE DI ALTRI SOGGETTI

PUBBLICI E PRIVATI

G: MOTIVI DI ESCLUSIONE

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Forma singola: Forma associata: (barrare la casella che interessa)

Denominazione:

Natura giuridica:

codice fiscale/P. IVA:

sede legale: via ………………………………………….., n……… città ………………………Prov……………. CAP………………….

Sede/i operativa/e: via ………………………………………….., n……… città ………………………………Prov……………. CAP………………….

Legale rappresentante o suo delegato: nome…………………. cognome…………………. (per soggetti associati indicare il rappresentate dell’ATI/ATS costituita o costituenda)

Nato

Referente del progetto: Nome…………………………Cognome………………………. Tel. ………………….. cell……………………. e-mail…………………………..

Curriculum aziendale del/i Proponente/i: (Descrivere sinteticamente le caratteristiche

del soggetto proponente e le principali esperienze maturate. Per le ATI, ATS la descrizione deve essere ripetuta per ognuno dei soggetti componenti. Max 20 righe per soggetto)

ALLEGATO C: FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE

Descrizione del Soggetto proponente:

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Descrizione del progetto:

Titolo:

Azione di intervento:

� A- Promozione di iniziative di carattere culturale, sociale e sportivo sui temi del rispetto delle diversità, dell’educazione alla legalità e all’uso consapevole della rete internet;

� B - Organizzazione di corsi di formazione per il personale scolastico, gli operatori sportivi e gli educatori in generale, volti a far acquisire tecniche e pratiche educative efficaci nella prevenzione del fenomeno del bullismo con particolare attenzione ai rischi provenienti dai modelli culturali potenzialmente lesivi della dignità della persona, veicolati dai mezzi di comunicazione e dal web;

� C - Organizzazione di corsi e programmi di assistenza volti a far acquisire ai genitori la consapevolezza del fenomeno e delle sue manifestazioni e la capacità di decodificarne i segnali nonché l’importanza del dialogo con i figli vittime di soprusi o spettatori di violenze o con coloro che si sono resi responsabili di azioni di bullismo; Coinvolgere le famiglie in percorsi formativi, volti a sviluppare competenze/conoscenze per una più adeguato esercizio della funzione genitoriale;

� D - Attivazione di progetti di rete che promuovano, previo accordo, forme permanenti di collaborazione con i servizi minorili dell’amministrazione della giustizia, delle prefetture - uffici territoriali del Governo, delle forze dell’ordine, delle aziende sanitarie locali e degli enti;

� E - Attivazione di percorsi di sostegno in favore dei minori vittime, autori e spettatori di atti di bullismo, dei gruppi classe in cui si è verificato l’evento, nonché di sportelli di ascolto nelle scuole, anche con il supporto di competenti figure professionali, per stimolare la consapevolezza degli schemi comportamentali disfunzionali che bullo, vittima e spettatori attivano e per sostenere l’apprendimento di comportamenti sociali positivi

dall'Autorità giudiziaria di limitazione o restrizione della libertà individuale, in regime di media sicurezza

� F - Realizzazione di campagne di sensibilizzazione ed informazione rivolte ai bambini della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, agli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, nonché alle loro famiglie, con particolare attenzione alla creazione di modalità di coinvolgimento dei genitori di fasce sociali deboli e a rischio e agli insegnanti ed educatori in generale in ordine alla gravità del fenomeno del bullismo e delle sue conseguenze

DESTINATARI:

Numero destinatari coinvolti:

Eventuali caratteristiche specifiche dei destinatari che si intende coinvolgere nel progetto:

Descrizione (massimo 20 cartelle): (indicare: descrivere il progetto, le azioni previste e le modalità di realizzazione, le metodologia applicate e i risultati attesi; descrivere le risorse logistiche attivate, i nessi logici tra i contenuti della proposta ed i suoi obiettivi e le diverse azioni, le fasi operative nel dettaglio e il cronoprogramma. Riguardo alle azioni previste, descrivere contenuti, metodologie, durata e modalità di realizzazione)

Coerenza esterna: (Coerenza della proposta progettuale rispetto alle finalità del Piano antibullismo, specificità e la mappatura del fenomeno in termini di presenza sul territorio

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regionale e soluzioni proposte)

Innovatività: (Metodologie e approcci innovativi al fenomeno del bullismo)

Soggetti coinvolti: (Partenariato rilevante, modalità di coinvolgimento e consolidamento di reti

Durata: (indicare le date presunte di avvio e termine)

In caso di ATI/ATS indicare i rispettivi ruoli e competenze

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ALLEGATO D

SCHEDA FINANZIARIA – PREVENTIVO DEL COSTO TOTALE DEL PROGETTO

Costo totale: €……………..

Contributo richiesto: € ……………

Incidenza % del contributo sul costo totale: …………%

TIPOLOGIA DEI COSTI IMPORTO

(a) A.1 Risorse umane interne (ad esempio, docenti operatori, assistenti sociali, psicologici, orientatori, docenti, codocenti tutor, personale amministrativo e ausiliario, progettista)

(b) A.2 Risorse umane esterne (ad esempio, docenti operatori, assistenti sociali, psicologici,

orientatori, docenti, codocenti tutor, personale amministrativo e ausiliario, progettista)

(c) A.4 Altro (altre spese relative alle risorse umane direttamente riferibili all’operazione)

(d) Totale costo personale diretto [(a)+(b)+(c)]

(e) Restanti costi ammissibili (Tasso forfettario pari massimo al 20% delle spese dirette di personale ammissibili).

(f) TOTALE DELLE SPESE PREVISTE [(d)+(e)]

* Tra i costi indiretti della macrovoce (e) possono essere annoverate, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, le spese relative all’acquisto di materiale didattico, attrezzatura, pulizia ecc.

In caso di ATI/ATS indicare la suddivisione finanziaria (espressa in percentuale ed in euro):

Soggetti Suddivisione finanziaria

Percentuale Euro

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Elenco risorse umane interne ed esterne impiegato nella realizzazione dell’intervento

Nome e Cognom

e

Data e comun

e di nascit

a

Soggetto di

riferimento

Titolo di

studio

Interne/ Esterne

Ruolo

Esperienza

Parametri di costo (h/uomo o g/uomo)

Codice Fiscale

Sesso Costo

h/g Impegno

Costo Totale

N. anni Euro N. ore/gg. Euro

ALLEGARE CURRICULUM VITAE

IL DICHIARANTE (timbro e firma)

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e del cyber-bullismo anno 2016-17”

ALLEGATO E - DICHIARAZIONE DI ADESIONE AL PROGETTO DA PARTE DI ISTITUTI SCOLASTICI

(schema da riportare su carta intestata dell’Istituto scolastico; devono essere presentati tanti Allegati F quanti sono gli Istituti coinvolti. Non devono compilare l’Allegato F i soggetti proponenti che siano scuole singole, Reti di scuole o ATS nei quali almeno un componente sia una scuola)

Al …..………………………………….………………………………….……… (Soggetto proponente)

Via………………………………….………………………………….

Città………………………………….………………………………….…………………………………..

Oggetto: Lettera di adesione all’intervento denominato “………………………………….”

Viste le finalità e gli obiettivi del progetto “…………………………………….”, presentato da codesto/a……………………………………….. a valere sull’Avviso Pubblico “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo anno 2016-17” lo scrivente Istituto dichiara di:

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Pertanto si rende disponibile a supportare il progetto “…………………………………………….” mettendo a disposizione …………………………… (indicare la tipologia di adesione data al progetto, come disponibilità gratuita di locali, coinvolgimento dei docenti e degli studenti, attrezzature, ecc. Nel caso la scuola intenda contribuire anche economicamente al progetto indicare l’importo versato dalla scuola al soggetto proponente).

Luogo e data

Il Dirigente scolastico

(timbro e firma)

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Regione Lazio POR FSE 2014-2020

“Avviso pubblico - Interventi di sostegno alla qualificazione e all’occupabilità delle risorse umane” Asse I – Occupazione - Priorità di investimento 8 i) - Obiettivo specifico 8.5

Asse II – Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità di investimento 9.i) Obiettivo specifico 9.2 “Incremento dell'occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili”

ALLEGATO F – DICHIARAZIONE DI ADESIONE AL PROGETTO DA PARTE DI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI (schema da riportare su carta intestata del dichiarante; devono essere prodotte più dichiarazioni se sono più di uno i soggetti che sostengono il progetto)

Al …..………………………………….………………………………….……… (Soggetto proponente)

Via………………………………….………………………………….

Città………………………………….………………………………….…………………………………..

Oggetto: manifestazione di interesse e sostegno all’intervento denominato “……………………………………………….…………………………….……………”

Viste le finalità e gli obiettivi del progetto “…………………………………….”, presentato da codesto/a……………………………………….. a valere sull’Avviso “Piano di interventi ed azioni per la prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo anno 2016-17”

PRESO ATTO

dei contenuti e degli obiettivi del progetto promosso

da…………………………………….

DICHIARA

di sostenere e condividere il progetto “………………………………………..” per le seguenti motivazioni:

……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… e si rende disponibile a supportare il suddetto progetto mettendo a disposizione……………………………….…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….(indicare la tipologia di sostegno dato al progetto, come disponibilità gratuita di locali, mezzi, attrezzature, servizi, consulenza, ecc. Nel caso il contributo sia di natura economica indicare l’importo versato dal soggetto che compila l’allegato G al soggetto proponente del progetto).

Luogo e data

Il Dichiarante

(timbro e firma)

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Regione Lazio POR FSE 2014-2020

“Avviso pubblico - Interventi di sostegno alla qualificazione e all’occupabilità delle risorse umane” Asse I – Occupazione - Priorità di investimento 8 i) - Obiettivo specifico 8.5

Asse II – Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità di investimento 9.i) Obiettivo specifico 9.2 “Incremento dell'occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili”

ALLEGATO G: MOTIVI DI ESCLUSIONE

Si elencano di seguito i motivi per i quali i progetti saranno esclusi:

FASE DI VERIFICA DI AMMISSIBILITA’ FORMALE Gruppo a: proposta progettuale 01 - Progetto trasmesso fuori termine (con riferimento alla data e all’ora previste dall’Avviso) 02 - Progetto trasmesso con modalità di presentazione diversa da quella indicata nell’Avviso 03 - Tipologia di soggetto proponente difforme da quella prevista nell’Avviso Pubblico 04 - Formulari incompleti o compilati in modo errato rispetto alle prescrizioni dell’Avviso 05 - Assenza del formulario 06 - Azioni non conformi alle prescrizioni dell’Avviso 07 - Richiesta di contributo maggiore del costo totale del progetto previsto dall’Azione oggetto della proposta 08 - Presentazione di più di tre progetti riferiti anche a linee diverse, sia come proponente singolo che in forma

associata (comporta l’esclusione di tutte le proposte progettuali); 09 – Presentazione di più progetti riferiti a una sola linea o a linee diverse, sia come proponente singolo che in

forma associata (comporta l’esclusione di tutte le proposte progettuali) Gruppo b: documentazioni 10 - Assenza o illeggibilità o errata compilazione della domanda di ammissione a finanziamento (Mod. all A 01) 11 - Assenza o illeggibilità o errata compilazione rispetto alle prescrizioni dell’Avviso della o delle dichiarazioni

(Modelli allegato A 02a e 02b) 12 - Mancanza della firma del legale rappresentante o di uno degli altri soggetti sottoscrittori di dichiarazioni 13 - Assenza della fotocopia del documento di riconoscimento del/dei legale/i rappresentante/i 14 - Documetazioni e/o dichiarazioni senza data 15 - Assenza o illeggibilità o non sottoscrizione della dichiarazione contenente l'intenzione di costituirsi in

ATI/ATS 16 - Assenza delle specificazioni concernenti i ruoli e/o le competenze e/o le suddivisioni finanziarie per i

singoli soggetti che realizzano le parti del Progetto, nell’ambito del documento concernente l’ATI/ATS.

FASE DI VALUTAZIONE TECNICA I progetti saranno esclusi per i seguenti motivi: 17 - Punteggio minimo non raggiunto 18 -Assenza dei CV del personale coinvolto nella realizzazione del progetto 19 - Risorse umane non adeguate alla realizzazione dell’azione 20 - Genericità degli aspetti organizzativi, gestionali, tecnici e funzionali 21 - Progetto già presentato da altro Soggetto

19/01/2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 6 - Supplemento n. 1