REGIONE DEL VENET O ] · cooperazion e allo sviluppo e la solidarietà". Capo III - cooperazione...

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. U^i REGIONE DEL VENETO ] giunta regionale Data -6 APR. 2012 Protocollo N' ^^^'^jo /51.04 Class: A.000.01.2 Prat. Fase. Allegati N° OGGETTO: Trasmissione deliberazione della Giunta regionale n. 17/CR del 3 aprile 2012: ""Interventi, regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà". Capo III - cooperazione decentrata allo sviluppo e solidarietà internazionale. Relazione anno 2011 alla 6'^ commissione consiliare (Ir n. 55/1999 art. 11, comma 3)". CRV Consiglio Regionale del Veneto l«W1W(M«012 Prot: 0006878 THoterio Z18.1 CRV spc-UPA Al Signor Presidente .v del Consiglio regionale ft^-^ V VENEZIA e, p.c: Al Signor Dirigente Direzione regionale Relazioni Internazionali SEDE La Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 17/CR indicata in oggetto. Pertanto si trasmette copia della relazione indicata in oggetto ai sensi dell'art. 11, comma 3, della legge regjonale n. 55 del 16 dicembre 1999. Cordiali saluti. d'ordine del Presidente Segretario della Aw. P O. ATTI DELLA GIUNTA E O.D.G. (tel. n. 041/2792937 -fax n. 041/2792936 e-mail:ijff [email protected]) Responsabile: rag. Maria Clara Martignon Referente; Marina Busetto - tei n. 2935 Segreteria della Giunta regionale Unità di Progetto Verifìca Atti Dorsodum, 3901 - 30123 Venezia Tei 0412792947 - Fax 041/2792809 Cod Fise. 80007580279 P IVA 02392630279 Consiglio Regionale del Veneto - Ufficio archivio e protocollo - 10/04/2012 - 0006678

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. U^i REGIONE DEL VENETO ]

giunta regionale

Data - 6 APR. 2012 Protocollo N' ^^^'^jo /51.04 Class: A.000.01.2 Prat. Fase. Allegati N°

OGGETTO: Trasmissione deliberazione della Giunta regionale n. 17/CR del 3 aprile 2012: ""Interventi, regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà". Capo III - cooperazione decentrata allo sviluppo e solidarietà internazionale. Relazione anno 2011 alla 6' commissione consiliare (Ir n. 55/1999 art. 11, comma 3)".

CRV

Consiglio Regionale del Veneto l«W1W(M«012 Prot: 0006878 THoterio Z18.1

CRV spc-UPA

Al Signor Presidente .v del Consiglio regionale ft^-^ V V E N E Z I A

e, p.c: Al Signor Dirigente Direzione regionale Relazioni Internazionali S E D E

La Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 17/CR indicata in oggetto.

Pertanto si trasmette copia della relazione indicata in oggetto ai sensi dell'art. 11, comma 3, della legge regjonale n. 55 del 16 dicembre 1999.

Cordiali saluti.

d'ordine del Presidente Segretario della Aw.

P O. ATTI DELLA GIUNTA E O.D.G. (tel. n. 041/2792937 - fax n. 041/2792936 e-mail:ijff [email protected]) Responsabile: rag. Maria Clara Martignon Referente; Marina Busetto - tei n. 2935

Segreteria della Giunta regionale Unità di Progetto Verifìca Atti

Dorsodum, 3901 - 30123 Venezia Tei 0412792947 - Fax 041/2792809

Cod Fise. 80007580279 P IVA 02392630279

Consiglio Regionale del Veneto - Ufficio archivio e protocollo - 10/04/2012 - 0006678

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REGIONE DEL VENETO^ giunta regionale 9 legislatura

Struttura amministrativa competente: Direzione Relazioni Intemazionali

P A

Presidente Luca Zaia X Vicepresidente Marino Zorzato X Assessori Renato Cliisso X

Roberto Ciambetti X Luca Coletto X Maurizio Conte X Marialuisa Coppola X Elena Oonazzan X Marino Finozzi X Massimo Giorgetti X Franco Manzato X Remo Semagiotto X Daniele Stivai X

Segretario Mario Caramel

„.17 4.e| -3flPR.zoi2 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE

OGGETTO: L.R. 16 dicembre 1999, n. 55 "Interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà". Capo III Cooperazione decentrata allo sviluppo e solidarietà intemazionale. Relazione anno 2011 alla VI Commissione consiliare. Articolo 11, comma 3, della L.R. n. 55/1999.

Il Presidente, Dott. Luca Zaia, riferisce quanto segue.

La Legge Regionale 16 dicembre 1999, n. 55 ha istituito un fondo regionale per le iniziative di cooperazione decentrata allo sviluppo ed uno per gli interventi di solidarietà intemazionale, prevedendo altresì che la programmazione dei relativi interventi sia realizzata con un Programma triennale approvato dal Consiglio Regionale, su proposta della Giunta Regionale, anche tenendo conto degli indirizzi del Comitato per la Cooperazione allo sviluppo.

Sulla base delle indicazioni fomite dal Programma triennale, la Giunta Regionale, sentito il Comitato per la Cooperazione allo sviluppo, predispone ed approva il Piano annuale di attuazione.

Il Consiglio Regionale, con provvedimento n. 4 in data 12 gennaio 2010, ha approvato il Programma triennale 2010-2012 in materia di cooperazione allo sviluppo e solidarietà intemazionale.

Con deliberazione n. 1196 in data 03.08.2011, la Giunta Regionale ha approvato il Piano annuale 2011 di attuazione degli interventi di cooperazione decentrata allo sviluppo e solidarietà intemazionale.

Il Piano annuale 2011 ha altresì previsto l'attuazione degli interventi per il sostegno alle organizzazioni del commercio equo e solidale (Legge Regionale 22 gennaio 2010, n.6) e ha richiamato la procedura stabilita per il materiale e apparecchiature mediche dismesse da destinare alla solidarietà intemazionale (articolo 53 della Legge Regionale 19 dicembre 2010, n.U in combinato disposto con l'articolo 7 della Legge Regionale 19 dicembre 2003, n. 41).

L'articolo 11, comma 3 della L.R. n. 55/1999 dispone che la Giunta Regionale informi la Commissione consiliare competente del Consiglio Regionale sullo stato di attuazione delle iniziative assunte annualmente, tramite l'invio di una relazione.

La Direzione regionale Relazioni intemazionali ha predisposto l'allegata relazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

Mod. B copia

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Vista la Deliberazione n. 4 del 12.01.2010 del Consiglio Regionale;

Vista la Deliberazione n. 1196 del 03.08.2011;

Vista la relazione sulle iniziative assunte nell'anno 2011 ai sensi della Legge Regionale n. 55/1999;

Visto l'articolo 11, comma 3 della Legge Regionale n. 55/1999;

DELIBERA

1. ( di approf ate la relazione sullo stato di attuazione delle iniziative assunte per l'anno 2011 in materia di cbbi eràzìo'neCdecentiNB allo sviluppcf e di solidarietà intemazionale e in materia di commercio equo e solidale predisposta dalla competente Direzione regionale Relazioni intemazionali, costituita dagli Allegati A, B, C, E e F, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di incaricare la Direzione regionale per le Attività Istituzionali della trasmissione della presente deliberazione alla VI Commissione consiliare ai sensi dell'articolo 11, comma 3, della Legge Regionale 16 dicembre 1999, n. 55.

Sottoposto a votazione, il provvedimento viene approvato con voti unanimi e palesi.

Il Segretario II Presidente Avv. Mario Caramel Dott. Luca Zaia

Mod B-copia pag. 2 Dgrn. J 7 / S U " 3 flPR» 2012

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REGIONE DEtVENETO"! giunta regionale-9' legislatura

17 / CB -3RPR.2012 n. ael pag.

ALLEGATO A Dgr pag, 1/21

Relazione sulla attività svolta in materia

di cooperazione decentrata allo sviluppo

e solidarietà internazionale

anno 2011

Legge regionale 16 dicembre 1999, n. 55, Capo lU LR. 16 febbraio 2010, n. 11, articolo 53

L.R. 22 gennaio 2010, n. 6

GIUNTA REGIONALE DEL VENETO SEGRETERL\ GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE

DIREZIONE RELAZIONI INTERNAZIONALI

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ALLEGATO A Dgr flPR. 2IJ1I

pag. 2/21

SOMMARIO:

PREMESSA 3

PIANO ANNUALE 2011 DEGÙ INTERVENTI DI COOPERAZIONE DECENTRATA ALLO SVILUPPO E SOLIDARIETÀ'INTERNAZIONALE 5 Stanziamento regionale 5 Obiettivi 5 Modello strategico 6 Soggetti promotori 6 Paesi destinatari 6

A. INTERVENTI DI COOPERAZIONE DECENTRATA ALLO SVILUPPO 8 1) INIZIATIVE REGIONALI DIRETTE * Quadro riassuntivo delle iniziative dirette regionali S 2) INIZUTIVE REGIONAU PARTECIPATE // Quadro riassuntivo delle iniziative dirette partecipate 12 3) D«ZUTIVE A CONTRIBUTO: 13 Quadro riassuntivo delle iniziative a contributo 13 4) MATERIALE E APPARECCHIATURE MEDICHE DISMESSE DA DESTINARE ALLA

SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE 15 5) INTERVENTI PER IL SOSTEGNO ALLE ORGANI2UKAZIONI DEL COMMERCIO

EQUO E SOLIDALE 17

B. INTERVENTI DI SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE 18 Quadro rìasstmtivo delle iniziative di solidarietà intemazionale 18

IL PROGETTO DI COMUNICAZIONE

IL MONTTORAGGIO E LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI

19

21

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1 7 :i'V iiSR - ^ ^ ^ ALLEGATO A Dgrn.

PREMESSA La Regione del Veneto, attraverso la Legge Regionale 16 dicembre 1999, n. 55 «mterventi regioTratTper la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà", ha attribuito ai principi di pace e sviluppo la valenza di diritti inalienabili della persona e dei popoli, in armonia con i principi costituzionali e del diritto intemazionale. Per perseguire tale finalità, la legge regionale ha individuato due seguenti strumenti di programmazione per la realizzazione degli interventi regionali: - il "Programma triennale degli interventi di cooperazione decentrata allo sviluppo e di solidarietà

intemazionale"; i "Piani annuali di attuazione".

II Consiglio Regionale, con deliberazione n. 4 in data 12 gennaio 2010, ha approvato il Prognunma triennale 2010 - 2012 e la Giunta Regionale, mediante singoli Piani annuali, ha provveduto a dare attuazione alle indicazioni in esso contenute.

II programma triennale ha definito: a) gli obiettivi e le priorità da perseguire nell'arco del triennio; b) i criteri di selezione delle iniziative di cooperazione decentrata allo sviluppo; c) i criteri e le modalità di concessione dei contributi regionali.

Gli obiettivi generali indicati dal Programma triennale 2010 - 2012 sono i seguenti: 1) promozione di imo sviluppo umano e sostenibile: con azioni idonee ad attivare le risorse locali per la

realizzazione di processi di auto-sviluppo; 2) salvaguardia delle risorse naturali e tutela del patrimonio ambientale: con azioni rivolte, in

particolare, al raggiungimento dell'autosufficienza alimentare, a favorire l'accesso all'acqua e a sviluppare attività agrìcole e di pesca ecologicamente sostenibili;

3) // rafforzamento del ruolo delle donne: con interventi specifici in ambito educativo e di promozione sociale;

4) tutela dell 'infanzia: con azioni rivolte a garantire l'accesso all'educazione primaria^ 5) rafforzamento delle istituzioni democratiche e delle amministrazioni locali: con azioni finalizzate a

consolidare le proprie capacità progettuali e di gestione dei programmi di sviluppo locali al fine di garantirne la riproducibilità;

6) il sostegno al ruolo attivo dei migranti.

Nel perseguire tali obiettivi, l'attività regionale si ispira ai prìncipi di: • condivisione degli elementi fondamentali di buon govemo; • coordinamento tra soggetti donatori; • complementarietà tra le attività di assistenza; • collaborazione tra sistemi-Paese; • coerenza tra le varie politiche connesse allo sviluppo.

In linea con gli obiettivi e i principi sopra elencati e in armonia con gli obiettivi stabiliti a livello intemazionale in materia di sviluppo umano sostenibile nella Dichiarazione del Millennio approvata dalle Nazioni Unite e recepiti anche nella politica di cooperazione allo sviluppo dell'Unione Europea come risulta dal Regolamento (CE) n. 1905/2006, sono state delineate le seguenti priorità tematiche:

1. a) lo sviluppo e commercio di risorse o prodotti locali; 1 .b) il microcredito e la promozione di piccole e medie attività imprenditoriali; 1 .c) il sostegno a gruppi cooperativi; 1 .d) i programmi di formazione professionale;

2. a) la tutela dell'ambiente, delle risorse idriche e attività volte alla prevenzione dei disastri naturali; 2.b) lo sviluppo mrale attraverso modelli di agricoltura, allevamento e pesca ecologicamente sostenibili; 2.c) l'investimento in tecnologie per l'energia rinnovabile; 2.d) il miglioramento delle condizioni insediative in aree urbane; 2.e) l'accesso all'acqua potabile e educazione igienico-sanitaria;

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ALLEGATO A Dgr n. ' P^i 4/21 | CMÈ^''^'^

3.a) interventi in ambito sociale e sanitario, in particolare per ciò che concerne la salute materna; ^ y ^ ^ k 3.b) interventi a favore dell'istruzione femminile, in particolare anche secondaria e professionale; 3. c) attività finalizzate a rafforzare il ruolo delle donne nei contesti interessati dai progetti di cooperazi'*2*HSai oi

decentrata;

4. a) miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie ed alimentari, anche attraverso attività educative su questi temi;

4.b) maggior accesso all'istruzione primaria per i bambini e le bambine; 4. c) misure di inclusione sociale e di assistenza di bambini e adolescenti vittime di violenza;

5. a) attività di rafforzamento istituzionale a favore delle amministrazioni locali dei PVS e supporto alle riforme economiche ed istituzionali;

5.b) il coinvolgimento delia società civile nei paesi beneficiari degli interventi di cooperazione decentrata allo sviluppo;

5. c) la sensibilizzazione ai temi dello sviluppo, attraverso scambi culturali e attività di formazione;

6. a) il rafforzamento dei rapporti con le istituzioni locali nel Paesi interessati dalle attività di cooperazione decentrata;

6.b) la creazione di partnership con le realtà associative dei migranti nella Regione Veneto, nel corso della progettazione di iniziative di cooperazione allo sviluppo.

Il Programma triennale ha inoltre individuato le seguenti aree geografiche prioritarie per gli interventi: • Africa subsaharìana; • America Latina; • Europa Sud Orientale e Repubbliche ex Sovietiche; • Maghreb e Medio Oriente; •> Asia, limitatamente al Subcontinente indiano ed al Sud Est Asiatico.

In considerazione, però, della costante evoluzione delle questioni legate alla cooperazione decentrata allo sviluppo, le priorità geografiche e tematiche indicate nel Programma triennale è previsto possano essere integrate nei Piani annuali di programmazione delle attività.

In relazione ai criteri di selezione delle iniziative di cooperazione decentrata allo sviluppo, il programma, in applicazione dell'articolo 5, comma 3 della L.R. n. 55/1999, ha previsto che le stesse possano essere:

• realizzate direttamente dalla Regione; • sostenute dalla Regione, mediante mezzi e contributi, laddove siano promosse da Enti pubblici e

privati di cui all'articolo 6, comma 1, della L.R. n. 55/1999, come integrato dall'articolo S della L.R. n. 25/2002.

Relativamente ai criteri e le modalità di concessione dei contributi regionali, è stata infine demandata ai Piani annuali la definizione, in rapporto allo stanziamento previsto negli specifici capitoli del Bilancio regionale per ciascun esercizio finanziario, delle somme da destinare agli interventi di cooperazione promossi e realizzati direttamente dalla Regione, nonché della percentuale da destinare ai progetti per i quali è previsto il sostegno regionale mediante un contributo.

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Pi^A^O ANNUALE 2011 DEGÙ INTERVENTI DI COOPERAZIONE ALLO) SVILUPPO E SOLIDARIETÀ ' INTERNAZIONALE

Il Piano annuale 2011 degli interventi di cooperazione decentrata allo sviluppo e di solidarietà intemazionale, approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 1196 del 3 agosto 2011. ha previsto due ambiti di intervento regionale:

A. INTERVENTI DI COOPERAZIONE DECENTRATA ALLO SVILUPPO; B. INTERVENTI DI SOLIDARIETÀ' INTERNAZIONALE.

Il primo filone di intervento regionale prevedeva inoltre una ulteriore articolazione di seguito si elenca: 1) iniziative regionali dirette; 2) iniziative regionali partecipate; 3) iniziative a contributo; 4) materiale e apparecchiature mediche dismesse da destinare alla solidarietà intemazionale; 5) interventi per il sostegno alle organizzazioni di commercio equo e solidale.

Per entrambi gli ambiti, il Piano annuale 20U ha definito lo stanziamento regionale e stabilito gli obiettivi, il modello strategico e le modalità di intervento, i soggetti promotori, i Paesi destinatari e i settori prioritari d'intervento.

Stanziamento regionale Il Piano annuale, in ottemperanza alle indicazioni fomite dal Programma triennale, ha suddiviso lo stanziamento regionale previsto per gli interventi di cooperazione decentrata allo sviluppo (ambito cooperazione) pari complessivamente a € 2.059,400, nelle sue articolazioni principali:

• € 1.000.00,00 per iniziative dirette della Regione in partenariato con Enti pubblici veneti; • € 364.000,00 per iniziative partecipate della Regione ui collaborazione con Enti e organismi

nadonali e sopranazionali; • € SOS.400,00 per iniziative a contributo, da riservare a progetti promossi da enti ed organismi privati. • € 90.000,00 per iniziative riguardanti il materiale e le apparecchiature mediche dismesse; • € 100.000,00 per iniziative di promozione del commercio equo e solidale.

Lo stesso Piano 2011 ha previsto per gli interventi di solidarietà intemazionale (ambito solidarietà) uno stanziamento pari ad € 160.000,00.

In sede di attuazione delle iniziative regionali di cooperazione decentrata allo sviluppo; lo stanziamento regionale previsto è stato cosi utilizzato:

• € 945.000,00 per le iniziative regionali dirette' ; • € 265.646,10 per le iniziative partecipate ; • € 644.196,20 per le iniziative a contributo ; • € 0,00 per iniziative riguardanti il materiale e le apparecchiature mediche dismesse; • € 100.000,00 per iniziative dì promozione del commercio equo e solidale

Per le iniziative di solidarietà intemazionale, in sede di attuazione, lo stanziamento previsto è stato utilizzato complessivamente per € 135.000,00.

Obiettivi

Sulla base di quanto indicato all'intemo del Piano triennale, gli interventi di cooperazione decentrata del Piano 2011 hanno perseguito i seguenti obiettivi:

^ Il minor onere finanziario rispetto alla somma prevista dalla DGR n. 1196/2011 è stato determinato da mancate attivazioni di progetti, come specificato negli elendii a seguire e negH allegati B e C ^ Il minor onere finanziario rispetto alla somma prevista dalla DGR n. 1196/2010 è stato determinato da mancate attivazioni di progetti come specificato negli elenchi a seguire e negli allegati B e C ' Il maggior onere finanziario rispetto alla somma destinata dal DGR n. 11%/2011 è stato reperito mediante utilizzo di parte della quota destinata dal medesimo prowedinoento ad Iniziative dirette e partecipate che non hanno trovato attuazione.

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ALLEGATO A Dgr n 1 7 7 Oft " 3 fi PR. 2012 pag. 6/21

1. la promozione di uno sviluppo umano e sostenibile; 2. la salvaguardia delle risorse naturali e tutela del patrimonio ambientale; 3. il rafforzamento del ruolo delle donne e la tutela dell'infanzia; 4. il rafforzamento delle istituzioni democratiche e delle amministrazioni locali; 5. il sostegno al molo attivo dei migranti nelle iniziative di co-sviluppo.

Sono state inoltre confermate nel Piano 2011 le priorità tematiche individuate dal citato programma triennale e già menzionate in precedenza.

L'anno 2011 rientra nel "Decennio delle Nazioni Unite dell'educazione allo sviluppo sostenibile" (2005-2014) ed è stato altresì designato dalle Nazioni Unite come "Anno intemazionale della biodiversità ": queste due priorità sono state considerate nel Piano 2011, che rivolge particolare attenzione al sostegno e allo sviluppo dei temi legati all'ambiente.

Il Piano per il 2011, inoltre, ha rinnovato il proprio impegno verso il "Decennio intemazionale dell'Acqua" (2005-2015) e quindi ha individuato come particolarmente significative le iniziative volte ad assicurare l'accesso all'acqua potabile e l'educazione igienico sanitaria.

L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato l'anno 2011 come "Anno intemazionale delle foreste " e "Anno intemazionale della ChimiccT e "Armo Intemazionale per le persone con origini africane" e l'Unione Europea ha proclamato il 2011 come "Anno europeo del Volontariato" ; anche queste indicazioni sono recepite, nella loro essenza, dal Piano annuale 2011.

Modello strategico

II Piano segue il modello strategico indicato dai programma triennale e prevede, di conseguenza, che le attività: • coinvolgano soggetti presenti sul territorio regionale che siano interessati a sviluppare attività di

cooperazione; • attivino rapporti diretti ed operativi con le realtà locali dei territori oggetto di intervento.

Analogamente all'anno precedente, sono stati favoriti progetti che presentavano maggiori capacità di creare reti tra i diversi attori territoriali. Nel 2011, infatti, 50 dei 64 progetti di iniziative dirette e partecipate e 19 delle 21 iniziative a contributo attivate dalla Regione hanno previsto la partecipazione di S o più partner, pubblici e privati, italiani e stranieri.

Il Piano, in particolare tramite le iniziative a contributo, ha cercato di stimolare fattive collaborazioni tra diversi enti italiani già operanti nelle medesime località di intervento con progetti differenti.

Soggetti promotori

In linea con quanto previsto dall'artìcolo 6 della L.R. n. 55/1999, successivamente integrato dalla L.R. n. 25/2002, i soggetti promotori delle iniziative di cooperazione decentrata sono stati:

• Enti locali (34); • Istituzioni pubbliche e private (IL); • Università (4); • Organizzazioni non govemative e associazioni di volontariato (8); • Organizzazioni intemazionali (2); • ONLUS (8);

• Associazioni dì immigrati nel Veneto (0).

Paesi destinatari

I progetti di cooperazione decentrata hanno trovato realizzazione nelle aree geografiche definite prioritarie sia dal Programma triennale che dal Piano annuale.

Va evidenziato che, anche nel 2011, la maggior parte degli interventi regionali di cooperazione ha coinvolto l'Africa sub-sahariana (20 dirette e 16 iniziative a contributo) e l'America Latina (20 dirette), confermando la volontà, da parte della Regione, di operare in aree a basso/medio-basso livello dì sviluppo umano o particolarmente in Paesi legati culturalmente al territorio veneto.

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I ALLEGATO A Dgrn. | 7 / 0f^l - 3 fi PR. 20121 W

In misura minore, ma degna di nota, gli interventi sono, stati attivati anche in Paesi del Subcontinehteiiiidiatìo e del Sud Est Asiatico, dell'Europa sud Orientale, oltre che nell'area mediorientale e del Mediterraneo meridionale.

Di seguito sono riportati ì Paesi destinatari di interventi di cooperazione decentrata, suddivisi per area geografica: • Africa sub-sahariana

Beniii; Burkina Paso; Burundi; Camemn; Ciad; Congo, Repubblica E)emocratica; Costa d'Avorio; Eritrea; Etiopia; Ghana, Guinea Bissau; Kenya; Madagascar, Mali; Mozambico; Niger, Nigeria, Ruanda; Senegal; Somalia; Sudan; Sud Sudan;Tanzanìa; Togo; Uganda; Scambia.

• America Latina Argentina; Bolivia; Brasile; Ecuador, Guatemala; Paraguay; Perù; Uraguay.

• Europa sud Orientale e Repubbliche ex Sovietiche Bielorassia; Bosnia; Croazia; Montenegro.

• Mediterraneo meridionale e Medio Oriente Armenia; Libano; Territori palestinesi occupati;Turchìa.

• Estremo Oriente Birmania; Cambogia; India; Mongolia; Nepal; Viétnam.

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ALLEGATO A Dg in. 17 / 11 -3 flPR.2012 pag. 8/21

A) INTERVENTI DI COOPERAZIONE DECENTRATA ALLO SVILUPPO

L INIZIATIVE REGIONALI DIRETTE

Il Piano annuale 2011 prevedeva (allegato B della DGR n. 1196/2011) la realizzazìonedi n. 57 iniziala dirette regionali. In sede di attuazione, sono state attivate n. 54 iniziative dirette. I progetti previsti ai numeri 22 e 48 non sono stati attivati per rinuncia da parte del soggetto proponente, così come non è stata realizzata la Conferenza regionale per la Cooperazione allo sviluppo (n. 56), che sì prevede di realizzare nell'anno 2012. La tabella successiva elenca le iniziative dirette avviate, con indicazione del Paese di intervento, del finanziamento regionale attribuito a sostegno delle stesse e dello stato di attuazione.

Per il dettaglio di ciascuna iniziativa, si rinvia all'Allegato B della presente relazione.

QUADRO RIASSUNTIVO DELLE INIZUTIVE REGIONALI DIRETTE COOPERAZIONE DECENTRATA ALLO SVILUPPO

CS2011A01 Agricoltura sostmibile in Burkina Paso. Ili anno

Buriana Paso € iS.000,00 Incorso

CS2011A02 Realizzazione di un centro agro-pastorale nella Diocesi di Rutana. Il anno

Burundi € 15.000,00 Incorso

CS2011A03

Screening neonatale delle cardiopatie congenite e prevenzione della malattìa reumatica sul territorio nazionale Eritreo - II anno

Eritrea €45.000,00 Incorso

CS2011A04 Laboratorio Plastìc-Arte Ghana Ghana € 15.000,00 In corso

CS2011A05 Progetto Mary Gacheri K: telemedicina e cure Neurochlrurgìche al North Kinangop Catholic Hospital I anno

Kenya €30.000,00 Incorso

CS2011A06 Progetto di formazione in ambito agrozootecnico a supporto della popolazione rurale del Madagascar. Ili anno

Madagascar € 15.000,00 In corso

CS2011A07 Formazione, qualità e ricerca presso l'Ospedale Centrale di Beira e l'Università Cattolica del Mozambico. Il anno

Mozambico ' €25.000,00 In corso

CS2011A08 Realizzazione di unità abitative per il personale dei Centri di salute nella Provincia di So&la.

Mozambico € 20.000,00 In corso

CS2011A09 Una scuola per i bambini di Ziguelaw Niger €20.000,00 In corso CS2011A10 Una scuola a Amapu Ngwaukwu Nigeria € 10.000,00 In corso

CS2011A11 Progetto scuola e lavoro per lo sradicamento del matrimonio forzato nella Regione di Materì, Dipartimento di Atacora. Ili anno

Repubblica del Benin € 15.000,00 Incorso

CS2011A12 La nostra Africa 2. Il anno Senegal € 15.000,00 In corso

CS2011A13 Lotta alla salinizzazione in Casamance Senegal € 15.000,00 In corso

CS2011A14 Fomiazione di formatori tecnico-professionale in Somalia. II anno Somalia €20.000,00 In corso

CS2011A15 Yirol: un ospedale da far crescere. II anno Sudan €20.000,00 In corso

CS2011A16 Training the sudanese future Sudan € 10.000,00 In corso

CS2011A17 Maternità ed infanzia sicure presso l'Ospedale St Kizìto di Mikumi e la sua area di riferimento. III anno

Tanzania € 15.000,00 In corso

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ALLEGATO A Dgr / m - a gPR. 2012.

n. del ' p

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CS2011A18 Progetto Politecnico di Njombe. III anno Tanzania € 15.000,00 In corso

GS20IIA19

Progètto di cooperazione sanitaria tra l'Ospedale regionale di Vicenza e l'Ospedale regionale di Iringa in Tanzania: formazione personale sanitario, ristrutturazione fìsica blocco operatorio e supporto logistico. I anno

Tanzania € 25.000,00 In corso

CS2011A20 Realizzazione di un dispensario sanitario a Tokpll, Diocesi Aneho- Togo. Ili anno Togo € 20.000,00 In corso

CS2011A21 A.T.I.S. - Argentina, Treviso, Impresa, Sviluppo. III anno Argentina €20.000,00 Incorso

CS201IA22 Bioenergie, ambiente e microcredito per la costituzione di inq)rese sociali nel Nord Argentina. II anno

Argentina \ l

1 Non attivata per 1 rirmncia del \ soggetto attuatore

CS201IA23 Casa de la Esmeralda. Ili anno Argentina € 10.000,00 Incorso

CS201IA24 Stop alle tossicodipendenze nella baraccopoli di Posadas, m anno Argentina € 10.000,00 Incorso

CS201IA25 Corso di formazione "Obiettìvo Cinema". II anno Argentina € 15.000,00 Incorso

CS20IIA26 Consorzio di agroindustrie per la produzione di formaggi in Paranà. Il anno Brasile €10.000,00 Incorso

CS201IA27 A roda das cuhuras. n anno Brasile € 15.000,00 Incorso

CS201IA28 Verona sostiene la formazione professionale dei giovani nella località di Ararangua, Stato di Santa Caterina, in anno

Brasile €20.000,00 Incorso

CS2011A29

Cooperazione con la città gemella di Veranopolis per attività di interscambio economico, culturale, socio-sanitario. Triennio 2010-2012. nanne

Brasile €20.000,00 Incorso

CS2011A30 Veneto-Brasile: intercambio e solidarìdade. Il anno Brasile € 10.000,00 Incorso

CS20IIA31 Cooperazione e interscambio nei settori turismo ed agroalimentare con gli Stati di Espirito Santo e Piaul

Brasile € 15.000,00 Incorso

CS2011A32 Posso giocare? Per lui è un sogno, rispondi si Brasile € 10.090,00 Incorso

CS20I1A33 Operatore sistemi di refrigerazione e condizionamento aria Brasile € 10.000,00 In corso

CS2011A34 Gesto para o trabalho. Il anno Argentina € 15.000,00 In corso

CS2011A35

Progetto di sviluppo economico sostenibile nel quadro di un nuovo assetto della pianifìcazione territoriale dell'area umida "Humedal Abras de Mantequilla". I anno

Ecuador € 20.000,00 Incorso

CS2011A36 Tutela della salute e prevenzione dai rìschi di inquinamento antropico. I anno Ecuador € 15.000,00 In corso

CS2011A37 Formazione professionale e creazióne di microimprese per la gioventù indigena di Chimaltenango. II anno

Guatemala € 10.000,00 In corso

CS20I1A38 Un modello di sviluppo per le PMI: modalità di applicazione alla realtà del Guatemala. II anno

Guatemala € 15.000,00 In corso

CS2Ó11A39 Progetto scuola Nu Apu'a nel Chaco Paraguayano. Ili anno Paraguay € 10.000,00 In corso

CS2011A40 Riduzione della mortalità materna e infantile nella periferìa sud di Lima - Perù. Ili anno Perù € 15.000,00 In corso

CS2011A41 Corso di formazione "Musica per la vita". II Uruguay € 15.000,00 In corso

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ALLEGATO A Dgrn. 17 / -HPR.2012 pag. 10/21

' iit-f'ii'/i'i'i'f-'/ift'}

anno ' CS2011A42 Sviluppo rurale in Birmania. Birmania €20.000,00 Incorso

CS2011A43 Programma integrato di prevenzione e cura delle disabilità nell'area di Lumbini - Nepal. I anno

Nepal € 15.000,00 Incorso

CS2011A44 Treviso per l'Armenia. III anno Repubblica

Armena € 15.000,00 Incorso

CS2011A45 Partecipazione dei cittadini e sviluppo della città: il ruolo dell'Ente locale

Repubblica Armena € 10.000,00 Incorso

CS20I1A46 Camillian Home for children living with disabilities. I anno

Thailandia €30.000,00 In corso

CS2011A47 Interventi di cooperazione decentrata nel sistema lagunare di Hue. 11 anno

Vietnam €25.000^00 Incorso

CS2011A48 Sanità sociale e salubrità dell'ambiente. II anno

Mongolia > Non attivata po'

rinuncia del soggetto attuatore

CS2011A49 Sentire per parlare. 11 anno Bielorussia € 10.000,00 Incorso

CS2011A50 Casa famiglia. II anno Bielorussia € 10.000,00 In corso

CS2011A51 Insieme per Sarajevo. III anno Bosnia Erzegovina € 20.000,00 Incorso

CS2011A52 Scuola di Alta Formazione pet lo sviluppo sostenibile e la valutazione ambientale. I anno

Croazia € 15.000,00 Incorso

CS2011A53 Sviluppo rurale e convivenza nella piana di Marjayoun - Libano del Sud. in anno Libano € 15.000,00 Incorso

CS20I1A54 Quattro passi verso un mondo migliore Vari €20.000,00 In corso

CS201IA55 Collana " l Percorsi dello sviluppo" Vari €30.000,00 Incorso

CS2011A56 Conferenza regionale sulla cooperazione allo Sviluppo

Vari Non attivata

CS2011A57 Sviluppo sostenibile e tutela deUa persona in contesti in nqiido mutamento

Brasile, Colombia,

Perii

€50.000,00 In corso

Nota: le Iniziative sono Illustrate Ut dettaglio neU'Atlegato B.

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ALLEGATO A Dgr n. ^ ^ / §| ' 3 flPR/2012 ^y^l

2. INIZIATIVE REGIONALI PARTECIPATE V^WM ^^^^inn^t^ Le iniziative regionali partecipate includono interventi di cooperazìone ae Rnraiata realizzati in collaborazione con il Govemo italiano, l'Unione Europea, le Agenzie delle Nazioni Unite e altre istituzioni e organismi operanti in ambito nazionale ed intemazionale.

Il Piano 2011 prevedeva all'allegato C, le iniziative partecipate di seguito elencate.

Partecipazione programmi ART La collaborazione con l'Agenzia delle Nazioni Unite UNOPS - UNDP prevede all'intemo dei programmi di promozione delle reti territoriali tra Nord e Sud del mondo denominati ART (Appui aux réseaux territoriaux et thématiques de coopération au développement humain), il progetto IDEASS, finalizzato a rafforzare i processi di decentramento, di governabilità democratica e di sviluppo economico locale promuovendo l'interscambio tra il Veneto e la Tunisia sul terreno delle pratiche innovative net settori della tutela dell'ambiente e delle risorse idriche, della sicurezza alimentare e dell'agricoltura biologica (green economy). L'importo a sostegno dell'iniziativa è stato di € 50.000,00.

Programma di sostegno alle Municipalità palestinesi Prosegue il programma di sostegno alle Municipalità Palestmesi (in Italia denominato anche Ali della Colomba) quale contributo italiano, finanziato dalla DG Mediterraneo e Medio Oriente del Ministero degli Affari Esteri italiano - in sinergìa con gli interventi di Banca Mondiale, Unione Europea ed altri donatori -destinato al rafforzamento delle capacità tecniche, amministrative e gestionali degli enti locali palestinesi in due Govematorati (Hebron e Betlemme), nell'area di Gerasalemme Est e nella Striscia di Gaza. Il contributo regionale viene versato annuahnente all'Osservatorio Interregionale per la Cooperazìone allo Sviluppo, coordmatore operativo dell'iniziativa per le Regioni italiane. L'importo a sostegno dell'iniziativa è stato di € 12.500,00.

Programmi in collaborazione con i l Ministero degli A ffari Esteri (MAE)/Govemo Italiano Tra i programmi di collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, il Piano 2011 prevedeva il Programma ^SEENET- Una rete trans locale per la cooperazione tra Italia e Sud Est Europa^, cofinanziato dal Ministero, che vede coinvolte sette Regioni italiane (Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Provincia Autonoma di Trento) con l'obiettivo di sostenere il processo di integrazione nell'Unione Europea dei Paesi del Sud Est Europa, attraverso il sostegno alle capacità di govemo delle pubbliche amministrazioni aderenti all'iniziativa. La Regione del Veneto è capofila dell'Azione "Promozione e valorizzazione congiunta dei beni culturali, ambientali e storici tra Istria e Varazdin". I partner locali sono la Regione Istriana, le Città di Rovigno,-Pisino, Varaidin e il Comune di Verteneglio. L'importo previsto a sostegno di questa iniziativa partecipata era di € 200.000,00 ed è stato utilizzato per € 164.146,10. Altro progetto in questo ambito è il Programma "PLASEPRI - Plateforme d'Appui au Secteur Privé et à la Valorisation de la Diaspora Sénégalaise en Italie", cofinanziato dal Govemo italiano e dal Govemo senegalese, mirante a costituire una piattaforma finanziaria e di assistenza tecnica che contribuisca allo sviluppo del settore privato senegalese. Il budget complessivo è € 111.111,11.

Partecipazione a programmi comunitari Il Piano 2011 prevedeva in questo ambito il progetto ^COCAP - Cohesion social a través del fortalecimiento de las cadenas productivas: desarollo de metodos permanentes de accion colectiva en los sistemas regionales de Paìses del Mercosur", finanziato attraverso il Programma Urb-AI III. Il progetto si propone di rafforzare, nei territori dell'America Latina interessati, la coesione sociale attraverso il miglioramento delle catene produttive delle piccole e medie imprese. La Regione del Veneto è capofila di progetto, che è stato avviato nel 2009 è si concluderà il 31 dicembre 2012.1 partner sono lo Stato di Rio Grande do Sul (Brasile), la Provincia di San Juan (Argentina), il Dipartimento di Misiones (Paraguay), la Fondazione di Venezia; il budget complessivo del progetto è di € 3.087.005,13. La seconda iniziativa prevista era il progetto Su.Pa. - Successful Paths. Supporting human and economie capital of migrants", finanziato atfraverso il Programma Tematico Migrazione e Asilo, che prevede attività

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ALLEGATO A Dgr n. 17 / f i - 3flPR.2012

pag. 12/21

di supporto al ritomo produttivo di migranti senegalesi nelle loro terre d'origine e l'attivazione dTwIbndó di garanzia a ciò destinato. Il progetto vede ancora come capofila la Regione del Veneto e come partner la Regione di KaOlàck (Senegal), la Regione Marche, Veneto Lavoro, CONFESEN e Banca Popolare Etica. Il progetto si è concluso nel mese di gennaio 2012 e conta su un budget complessivo di € 1.289.501,25 La terza iniziativa prevista era il progetto "Migrants' S.T.E.P. - Supporting Tools for Economic Projects'*, finanziato dalla Òòmmissione Europea e dall'UNDP attraverso il programma EC-UN Joint Migration & Development Initiative, con l'obiettivo di realizzare stramenti appropriati di sostegno ai programmi economici dei migranti. Il progetto si è concluso a giugno del 2011 e contava su un budget complessivo di € 42.202,00. L'importo previsto a sostegno di queste partecipazioni era di € 70.000,00 ma non è stato utilizzato in quanto è stata richiesto solamente un co-finanziamento in kind.

Programmi in collaborazione con Agenzie e Organismi intemazionali All'intemo di questo ambito di iniziative partecipate, il Piano 2011 prevedeva le azioni da definire e attivare durante l'armo in esito alle indicazioni e sollecitazioni provenienti dalle Agenzie o Organismi delle Nazioni Unite. E' stata attivata solamente l'iniziativa indicata nel quadro riassuntivo e realizzata in collaborazione con la FAO. L'importo previsto era di € 31.500,00 ed è stato utilizzato per € 15.000,00. La tabella successiva elenca le iniziative partecipate attivate, con indicazione del Paese di intervento, del finanziamento regionale previsto a sostegno delle stesse e lo stato di attuazione. Per il detti^io di ciascuna iniziativa, si rinvia all'Allegato C della presente relazione.

QUADRO RIASSUNTIVO DELLE INIZIA TIVE REGIONALI PARTECIPATE COOPERAZIONE DECENTRATA ALLO SVILUPPO

CS2011A58

UNDP-United Nations Development Programme

Partecipazione programmi ART: "IDEASS Veneto" Tunisia 50.000,00 Incorso

CS2011A59 O.I.C.S. Programma di sostegno alle Municipalità Palestinesi

Palestina, terrìtorì occupati 12.500,00 Incorso

CS2011A60

Ministero degli Afi&ri Esteri/ Govemo Italiano

SEENET(CS2011A63) Croazia 164.146,10 In corso CS2011A60

Ministero degli Afi&ri Esteri/ Govemo Italiano

PL.EN.I - Plasepri en Italie (CS2011A64)

Senegal kind Incorso

Commissione Europea

COCAP(CS20I1A65) Argentina, Brasile,Paraguay Incorso

CS2011A61 Commissione Europea SU.PA(CS2011A66) Senegal kind Concluso

S.T.E.P(CS2011A67) Senegal Concluso

CS2011A62

Food And Agricultural

Organization • F.A.O.

Supporto di emergenza ad attività di pesca per le famiglie vulnerabili con minori vittime o ad elevato rìschio di traffìco umano e lavoro minorìle nella Provincia di Thua Thien Hue, Vietnam

Viemam 15.000,00 In corso

' •• ; • h)hfl..- • ) Ài-In M) " • •

• • . " ' ' ' i • Nota: le iniziative sono illustrate In dettaglio iteli'Allegato C.

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ALLEGATO A Dgr n. pag. 13/21

3) INIZIATIVE A CONTRIBUTO La citata DGR n. 1196/2011 è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione< SS0fetb n. 64 del 24.08.2011, unitamente al bando ed alla modulistica per la presentazione delle richieste di contributo.

Scadenza per la presentazione delle domaruie L'avviso fissava, quale termine ultimo per la presentazione delle richieste di contributo per progetti di cooperazione decentrata il 25.09.2011.

Partecipazione finanziaria della Regione Veneto Il Piano annuale 2011 ha individuato i limiti della partecipazione finanziaria della Regione Veneto ai progetti approvati nella misura massima del 50% dei costi preventivati considerati ammissibili e comunque con un limite di € 40.000,00 per ciascun progetto ammesso a finanziamento.

Domande pervenute e progetti finanziati. Entro il termine previsto, sono pervenute 71 domande. Di queste sono state ammesse a finanziamento n. 17 domande. I progetti ammessi ma non finanziati sono 49. Le domande considerate non ammissibili sono 5.

Criteri di ripartizione dei contributi per interventi di cooperazione decentrata allo sviluppo È stata confermata in sede di riparto la contribuzione regionale fissata nella percentuale del 50% dei preventivi ammessi. Ovviamente si è tenuto conto del limite massimo di contribuzione, pari a € 40.000,00. Laddove le domande di contributo erano di importo inferiore, la Regione ha concesso il contributo per l'importo richiesto.

Attuazione Con DDR n. 30 del 28 febbraio 2012 con oggetto"Riparto dei contributi per interventi di organismi privati in materia di cooperazione decentrata allo sviluppo, anno 2011" si è provveduto ad assegnare i contributi regionali ai progetti beneficiari.

Di seguito sono elencate le 17 iniziative di cooperazione decentrata che haimo ottenuto il contributo regionale (illustrate in dettaglio nell'allegato D).

CS2011B01 Associazione Bashù Onlus

TEARESHI: Sviluppo sostenibile per l'Eritrea Erìtrea 40.000,00

CS2011B02 lÀaaìTese Donne per lo sviluppo socio-economico delI'Atacorà Benin 40.000,00

CS2011B03 Associazione Rete Guinea Bissau Onlus

Centro Agrìcolo Sao Francisco de Floresta Guinea Bissau 40.000.00

CS2011B04 Associazione Uomo Mondo Onlus

Semi di speranza in Burundi 2011 Burundi 40.000,00

CS2011B05

AES-CCC - Amici dello Stato Brasiliano Espirito Santo

Accesso all'acqua potabile nello Zanzan -Costa d'Avorio Costa d'Avorìo 39.789,75

CS2011B06 Zikomo Supporto ai centri comunitari e sanitari -Zambia Zambia 31.508,95

CS2011B07 Karìbu Africa Onlus

Coltivare il futuro: food security a Jukumu Letu Kenya 38.772,50

CS2011B08 Gruppo Donne di Ponte San Nicolò

Donne: formazione, coltivazione, impresa a Kolda Senegal 40.000,00

CS2011B09 Comunità Papa Giovanni XXHI -

Sviluppo Agrìcolo e Sicurezza Alimentare in Zambia Zambia 40.000,00

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ALLEGATO A Dgrn. 1 7 JL^^Ì ftPR. 2012

pag. 14/21

CS2011B10 C.I.A.I. onlus -Centro Italiano Aiuti airin&nzia

Azione Integrata per Alépé nel post-conflitto

Costa d'Avorio 40.000,00

CS2011B11 S.O.S. Bambino International Adoption Onlus

A tutela dell'ambiente Africano Tanzania 39.000,00

CS2011B12 Delegazione Regionale Veneto del VIDES

Acqua e salute per il Sud Sudan Sud Sudan 40.000,00

CS2011B13 Associazione di Cooperazione e Solidarìetà

Donne imprenditrìci, sviluppo agrario a Vilankulos

Mozambico 40.000,00

CS2011B14 Associazione onlus Jardin de los nifios Sicurezza alimentare e lavoro

Repubblica del Rwanda 40.000,00

CS2011B1S

Associazione Volontariato Abano Terme A.V.A.T.

M.ArtE: Metiers et Art a l'Écoie Burundi 23.475,00

CS2011B16 Associazione per la Pace - Gruppo di Padova

Progetto per l'accesso all'acqua e la sicurezza alimentare nel Maniema - RDC

Repubblica Democratica del Congo

40.000,00

CS2011B17 Gruppo Famiglia con amore senza frontiere

Il futuro è a casa mia Cambogia 31.630,00

Nota: le iniziative sono Illustrate In dettagliò nell'Allegato D.

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1 T I ||-*flPR.2012 [ALLEGATO A Dgrn. ' ' ' Mfel_ n.ii. Pag-15/21^^| H

4) MATERIALE E APPARECCHIATURE MEDICHE DISMESSE DA DESTINARE ALLA SOLIDARIETÀ ' INTERNAZIONALE

Con l'adozione del Regolamento di disciplina per l'utilizzo delle attrezzature dismesse a fini umanitari (DGR n. 2497 del 2.11.2010) è stato completato il quadro normativo in materia di utilizzo di beni ed attrezzature sanitarie dismesse ai fini di solidarietà intemazionale, delineato inizialmente dall'articolo 7 della L.R. 19 dicembre 2003, n. 41, e successivamente dall'entrata in vigore dell'articolo 53 della L.R. 16 febbraio 2010, n. 11.

Tale disciplina ha consolidato il molo della Regione del Veneto di "facilitatore" nell'incontro tra la domanda dei soggetti privati e pubblici operanti in progetti dì cooperazione intemazionale in campo sanitario e l'offerta di materiale sanitario dismesso da parte delle Aziende sanitarie del territorio veneto, prevedendo l'obbligo di comunicazione alla Direzione Regionale Relazioni Intemazionali di ciascuna Azienda ULSS veneta di disponibilità di beni ed attrezzature, l'elaborazione, sulla base dei dati comunicati, di un elenco regionale delle attrezzature disponibili, la pubblicizzazione dell'elenco e la predisposizione di apposita modulistica per la presentazione della domanda di assegnazione del bene individuato nell'elenco e richiesto.

La struttura regionale competente, al fine di dare attuazione nel corso dell'armo 2011 alla normativa cosi delineata e considerato il valore propedeutico dell'obbligo di comunicazione da parte delle Aziende sanitarie venete sulla disponibilità di beni e materiale medico per la predisposizione di un elenco regionale, ha in primo luogo coinvolto e informato tutte le stratture sanitarie venete pubbliche delle nuove modalità e della modulistica predisposta per l'adempimento di tale obbligo.

Ai fini di dare massima pubblicità, anche agli operatori del settore, della vigenza della disciplina regionale e del procedimento per l'utilizzo a fini umanitari delle attrezzature sanitarie dismesse, oltre alla pubblicazione nel B.U.R.V. n. 86 il giorno 23 novembre 2010 della citata IXjR n. 2497/2010 e del relativo regolamento, è stato pubblicato un avviso sui quotidiani della stampa a tiratura regionale e nazionale.

Per consentire la consultazione dell'elenco regionale delle attrezzature disponibili per progetti in campo sanitario nei Paesi poveri è stata creata un'apposita pagina nel sito istituzionale regionale sotto la materia "cooperazione", nella quale, oltre ad essere disponibile l'elenco in continuo aggiomamento delle attrezzature mediche disponibili, sono fomite informazioni sul procedimento di assegnazione e la relativa modulistica.

Al fine di rendere più tempestiva la comunicazione di disponibilità di beni, è stata inoltre creata una newsletter informativa che informa su ogni nuovo aggiomamento effettuato sull'elenco regionale. Nel corso del 2011 si sono iscritti alla predetta newsletter 139 utenti.

Il procedimento per il rilascio del nulla osta alla donazione delle attrezzature sanitarie da parte delle Aziende socio sanitarie a favore dei soggetti richiedenti a chiusura dell'anno 2011 ha prodotto i risultati riassunti nelle tabelle a seguire.

I Paesi di destinazione dei beni sono stati quelli in cui risultano essere prioritari gli interventi di cooperazione allo sviluppo volti al miglioramento delle condizioni igienico sanitarie della popolazione locale.

II previsto stanziamento di € 90.000,00 non è stato utilizzato poiché la limitata offerta di beni ed attrezzature da parte delle Stratture socio sanitarie non rende necessaria l'individuazione di un soggetto incaricato della raccolta, ripristino e stoccaggio delle attrezzature dismesse e il reperimento del magazzino di stoccaggio.

La tabella sottostante riporta il quadro delle attrezzature rese disponibili e assegnate ai soggetti richiedenti.

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ALLEGATO A Dgrn. 17 / ifì • 3 BPR.201 pag. 16/21

•ti ;4-

n. 13 Mirano

n.20 Verona

Azienda Ospedaliera di Padova

n. 16 Padova

n.l2 Venezia

n.2 Fcltre

n.5 Ovest Vicentino

Attrezzature/ beni ASSEGNATI

AS.CO.M 4 4

Associazione Soleil d'Afrique

4 4 8

Associazione Un Cuore un Mondo

9 9

Associazione dei Beninesi d'Italia

2 6 8

Associazione Maniverso onlus

3 3

Associazione Senza Frontiere Onlus

10 10

Associamone Veneziani nel Mondo

4 4

Centro Missionario Diocesi di Padova

4 3 7

Circolo Arcobaleno Onlus

2 2

Humanitarian Demining Italian Group

2 4 15 21

T O T A L E Attrezzature/Beni ASSEGNATI

10 - 13 10 7 25 11 76

TOTALE Attrezzttture/benI dlsponlbUI

10 1 13 ; j 13 29 16 97

Attrezzàture/beni non assegnati e non più disponibili

5 6 4 15

Attrezzature/beni disponibili al 31/12/2011

1 5 6

; 1 ; 1. ,^ l i ; i r i t i i - >. ,

Benin Burundi Eritrea Kenìa R.D. Congo

Senegal Sierra Leone

Somaliland Brasile Messico

16 4 9 7 2 2 1 21 10 4

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I ALLEGATO A Dgr 1 f'f^^tm'^^ 'pag. 17/2

5) INTERVENTI PER IL SOSTEGNO ALLE ORGANIZZAZIONI Dì EQUO E SOLIDALE

Relativamente agli interventi per la diffusione del commercio equo e solidale (L.R. n. 6/2010), il Piano annuale 2011 degli interventi di cooperazione decentrata allo sviluppo e di solidarietà intemazionale ha defmito lo stanziamento regionale, il modello strategico e le modalità di intervento, i soggetti promotori e le tipologie di intervento prioritarie.

Lo stanziamento sul Bilancio regionale per l'anno 2011 destinato a queste iniziative, promosse solamente dagli enti iscritti all'elenco regionale delle organizzazioni del commercio equo e solidale, è stato pari ad € 100.000,00.

La natura di "spesa corrente" del capitolo di spesa dedicato (capitolo 101493 "Azioni regionali per la diffusione del commercio equo e solidale") gli aggiornamenti periodici sulla realizzazione delle iniziative finanziate nel corso dell'anno 2010 e i risultati di utui ricerca sulla realtà del commercio equo e solidale, hanno orientato la pianificazione degli interventi finanziabili nel 2011 verso le tipologie di seguito elencate, al fine sia di proseguire e rafforzare il lavoro intrapreso dalle organizzazioni del commercio equo e solidale durante la prima abiiualità di finanziamento sia dì consolidare la rete creatasi tra le stesse oi^anizzazioni conferendo maggiore efficacia alle iniziative stesse:

iniziative di divulgazione e sensibilizzazione, volte a diffondere la realtà dei commercio equo e solidale e ad accrescere nei consumatori la consapevolezza degli effetti delle proprie scelte di consumo;

- iniziative di informazione e sensibilizzazione sui prodotti del commercio equo e solidale certificati con marchio di garanzia rilasciato dagli enti affiliati a Fairtrade Labelling Organizations Intematìonal (FLO); azioni educative nelle scuole, finalizzate a conoscere le problematiche connesse alle implicazioni delle scelte di consumo; iniziative di formazione per gli operatori ed i volontari delle organizzazioni del commercio equo e solidale;

giornate del commercio equo e solidale, ai fine di promuoveme la conoscenza e la diffusione.

Il Piano annuale 2011 ha previsto, come modello strategico, che le attività: coinvolgessero diffusamente le organizzazioni del commercio equo e solidale iscritte all'elenco regionale;

- prevedessero la collaborazione con enti pubblici del territorio veneto; attivassero rapporti diretti ed operativi con gli istituti scolastici.

Con DDR n. 359 del 14 novembre 2011 con oggetto "Riparto dei contributi a favore delle organizzazioni del commercio equo e solidale per la realizzazione di interventi per la diffusione del commercio equo e solidale. Aimo 2011" è stata approvata la graduatoria finale dei progetti beneficiari del contributo regionale.

Di seguito sono elencate le 2 Iniziative di commercio equo e solidale che hanno beneficiato dei contributo finanziario regionale (illustrate in dettaglio nell'allegato E).

CS2011E01 Unicomondo cooperativa a r.l. Veneto Equo - 2 Italia 50.000,00

CS2011E02 PACE E SVILUPPO-Società Cooperativa Sociale Eco&Equo 2 Italia 50.000,00

Nota: le Iniziative sono illustrate In dettaglio nell'Allegato K

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ALLEGATO A Dgrn. 17- / M - 3 flPR.2W2 pag. 18/21 m.. B) I N T E R VENTI D I SOLIDARIETÀ' I N T E R N A Z I O N A L E ^ "

Il Piano annuale 2011 prevedeva all'allegato D l'attivazione di n. 2 iniziative di solidarietà intemazionale negli Stati dello Sri Lanka e di Haiti.

Le iniziative, come si evince dalla successiva tabella sono state attivate con un impegno di spesa di € 135.000,00.

Per il dettaglio di ciascuna iniziativa, si rinvia all'Allegato F della presente relazione.

QUADRO RLiSSUNTIVO DELLE INIZL4 TIVE REGIONALI DI SOLIDARIETÀ ' INTERNAZIONALE

S12011A01

Progetti in collaborazione con UNHCR: Alloggi di Emergenza e Protezione per il ritomo nelle

aree di origine degli sfollati nello Sri Lanka del Nord

Sri Lanka 100.000,00 Incorso

SD011A02 Solidarietà nell'emergenza per il popolo haitiano

dopo il terremoto e ora con il colera Haiti 35.000,00 Incorso

Nota: le Iniziative sono illustrate In dettaglio nell'Allegato F.

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ALLEGATO A Dgrn. ^ ^ ^ Qfi " 3 fl PR. 2012 19/21

IL PROGETTO DI COMUNICAZIONE P ^ i ^ ^ Premessa Questo progetto, realizzato intemamente alla Strattura regionale, è stato delineato con l'obiettivo di migliorare e contemporaneamente aumentare la visibilità delle iniziative di cooperazione allo sviluppo e, in una fase successiva, anche delle iniziative di promozione dei diritti umani realizzate con il finanziamento della Regione del Veneto. Nel perseguire tale obiettivo si intendevano conseguire i seguenti risultati: 1. condividere con ì partner della Regione del Veneto i risultati dei finanziamenti erogati nell'ambito della

cooperazione allo sviluppo e, in un secondo momento, nell'ambito della promozione dei diritti umani; 2. informare il cittadino sulle attività realizzate grazie al contributo della Regione del Veneto e far

conoscere come i contributi pubblici vengono impiegati; 3. rendere effettivi, nel procedimento amministrativo per l'erogazione dei contributi regionali in materia di

cooperazione allo sviluppo e diritti umani, i principi cardine dell'azione amministrativa di pubblicità e trasparenza (articolo 1 della L. 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche) anche attraverso l'utilizzo di stramenti informatici e la pubblicazione di dati ed immagini nell'apposita sezione della Direzione Relazioni intemazionali del sito web regionale.

A ciò si deve aggiungere l'obiettivo specifico (e intemo alla Direzione stessa) di riduzione dei tempi e semplificazione delle procedine per la realizzazione dei report. La tempistica per la messa a regime di questo stramento di dialogo e interazione con i partner e il cittadino veneto è stata fissata orientativamente in 3 anni e nella presente relazione sono riportati i risultati ottenuti nel corso della fase operativa che ha preso avvio il 30 giugno 2011 e si è conclusa al 31 dicembre 2011.

n Progetto Annuahnente sono circa 100 i progetti di cooperazione decentrata (iniziative dirette, partecipate e a bando) che trovano realizzazione e ogni singola iniziativa approvata e attivata è soggetta ad una serie di adempimenti e scadenze che devono essere rispettati dall'Ente (pubblico o privato) finanziato al fine di ricevere il conbibuto stesso. Dopo l'accettazione del contributo è prevista la liquidazione dell'acconto del contributo e il soggetto attuatore è tenuto ad inviare una relazione intermedia sulla stato di attuazione del progetto e, una volta concluso, deve trasmettere agli Uffici la documentazione conclusiva, composta da relazione descrittiva e rendiconto finanziario. Il progetto di comunicazione si inserisce m questo iter amministrativo e, in particolare, nella fase finale. Due gli elementi determinanti che hanno favorito l'elaborazione e la concretizzazione di tale progetto: la disponibilità di materiale fotografico e/o video inviato dagli enti beneficiari del contributo regionale e la realizzazione e messa a regime di un database delle iniziative di cooperazione allo sviluppo. La disponibilità di materiale fotografico e/o video, costituisce non solo una importante dimostrazione di quanto realizzato grazie alla partecipazione finanziaria della Regione del Veneto, ma anche un mezzo di informazione pubblica e trasparente sulle attività realizzate e uno stramento di verifica dell'utilizzo dei contributi pubblici. Per tali ragioni si è ritenuto particolarmente importante utilizzare questo materiale e consentime la divulgazione al fine di valorizzare le iniziative realizzate. Il database delle iniziative di cooperazione allo sviluppo - realizzato e messo a regime tra il 2008 e 2009 -grazie a un costante aggiomamento ha permesso un controllo preciso e puntuale di ogni singola iniziativa finanziata. Al contempo ha garantito la possibilità di estrarre dati oggettivi e attendibili che sono risultati indispensabili per la creazione di schede sintetiche (elementi costitutivi in cui si è articolato il progetto di comunicazione) delle singole iniziative concluse. II progetto di comunicazione si è articolato in due azioni principali: 1. la predisposizione di una scheda tipo-progetto da pubblicare nell'apposita sezione "cooperazione, curata

dalla Direzione Relazioni intemazionali sul sito web della Regione del Veneto; 2. l'inserimento in un social network delle foto e dei video relativi ai progetti di cooperazione allo sviluppo

conclusi. L'avvio del progetto ha riguardato le iniziative attivate nell'annualità 2009 che avevano scadenza entro il 2011 per la conclusione delle attività e la presentazione della documentazione relativa.

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W^ST' Entro il mese di dicembn; 2011 sono state pubblicate le schede di 18 progetti (sui potenziali I f l N ^ ^ ^ ^ e questo per due motivi. Anzitutto, essendo appunto una sperimentazione, non tutti i soggetti benenCiarf'di contributo hanno inviato il loro materiale fotografico non essendo stato fino ad allora utilizzato con regolarità se non per pubblicazioni e/o manifestazioni attinenti la materia in questione. In secondo luogo, non sono pervenute alla Strattura tutte le liberatorie per l'utilizzo del suddetto materiale fotografico. Per risolvere queste situazioni e giungere, nel prosieguo dell'iniziativa, alla pubblicazione sui sito web regionale di ogni iniziativa conclusa, nel corso dell'annuale incontro di illustrazione del Piano 2011 degli interventi di cooperazione allo sviluppo (effettuato il 14 settembre 2011) è stato illustrato il progetto di comunicazione agli Enti finanziati, con la richiesta di collaborazione. La scheda tipo-progetto è stata elaborata quale stramento di presentazione del progetto per quanto attiene i suoi dati descrittivi e identificativi:

titolo progetto anno e codice identificativo ente attuatore partner in Italia e partner locale area geografica di intervento (Paese/località) settore di intervento descrizione attività progettuali costo complessivo rendicontato (ammesso) contributo erogato data conclusione progetto link su foto

Per la creazione della scheda tipo-progetto lo stramento indispensabile si è rivelato essere il database e il suo costante aggiomamento. Ogni progetto di cooperazione allo sviluppo approvato, infatti, è inserito nel database oi:ganizzato in più schede relative ai dati anagrafici dei soggetti beneficiari del contributo, ai dati descrìttivi del singolo progetto e ai dati amministrativi dello stesso. A questa prima registrazione segue, ad iniziativa conclusa, l'inserimento dei dati definitivi con conseguente verifica, variazione e/o integrazione. Il progetto, infatti, nella sua realizzazione può essere oggetto a modifiche relative a diverse componenti (partner, attività, costi, tempistiche). Questi elementi devono essere verificati e riportati nel database per ogni progetto concluso. Tale attività di controllo e/o variazione è divenuta indispensabile e prioritaria per la realizzazione di una corretta scheda progetto. La seconda azione in cui si è articolato il progetto di comunicazione ha riguardato l'inserimento in un social network delle foto e dei video relativi ai progetti di cooperazione conclusi. La realizzazione di questa attività, al pari del costante aggiomamento del database, ha comportato un puntuale inserimento, nell'archivio foto, del materiale fotografico e/o video pervenuto. Questa parte ha presentato maggiori criticità e difficoltà realizzative. Come prima cosa è risultato necessario ottenere il nullaosta dagli Enti attuatori per l'utilizzo delle foto. È opportuno sottolineare che si è trattato di un passaggio limitato a questa prima fase progettuale. Per il fìituro infatti, tale richiesta è stata inserita nella modulistica per la rendicontazione finale (nella forma di autocertifìcazione ai sensi del D.P.R. 445/2000) che i soggetti beneficiari del contributo devono presentare con la documentazione di fine progetto. Altro elemento di criticità è stato l'inserimento in un social network delle foto e dei video. Quest'azione ha comportato anzitutto la necessità di identificare il social network, individuato in flickr, e di creare un profilo della cooperazione intemazionale della Regione del Veneto. In seguito si è dovuta operare una selezione delle immagini e/o video, relativamente a quei progetti per i quali era pervenuta l'autorizzazione, che ha condotto alla realizzazione dell'album fotografico.

Il primo progetto con le relative immagini è stato inserito il 10 novembre 2011. Entro il 31 dicembre si è giunti all'inserimento della scheda progetto e relativo collegamento alle foto di 18 iniziative per ognuna delle quali sono state caricate un numero di 8/10 immagini. I progetti pubblicati sono consultabili sul seguente link http://www.regione.veneto.it/remi+Istituzionali/Relazioni+Intemazionali/Cooperazione+allo+Sviluppo/Prog etto+Comunicazione.htm

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La conoscenza e la diffusione del progetto di comunicazione all'estémo è stata re^à^^^ìoìle grazie all'utilizzo della newsletter "cooperazione" che ha segnalato agli iscritti (circa 200) la puGblicazione dei progetti conclusi.

IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI

Il presupposto dell'efficacia e sostenibilità dell'azione progettuale, vale a dire della capacità di un progetto di incidere positivamente e stabilmente nei processi di Sviluppo locale, conferisce alle attività di valutazione e monitoraggio dei progetti una importanza strategica, in quanto tali attività si configurano come stramento necessario di conoscenza dei contesti, di corretta individuazione dei bisogni, di verifica del percorso di sviluppo avviato.

Per tale ragione, il monitoraggio e la valutazione delle iniziative regionali attivate è inclusa da alcuni anni tra le attività ordinarie della Direzione regionale Relazioni intemazionali, con l'obiettivo di monitorare in via ordinaria almeno il 10% dei progetti che annualmente vengono attivati.

Si elencano di seguito i progetti monitorati nel corso dell'anno 2011.

Progetti a finanziamento regionale • Iniziativa diretta Materia del passato, materia del presente. Terme romane di Tyama I, II e III annualità:

n. 3 progetti. Valutazione ex post anno 2008 e anno 2009; valutazione in itinere anno 2010; monitoraggio effettuato a Kemerhisar, Turchia il 18 luglio 2011.

• Iniziativa diretta Meninos a Luziania I e II Anno: n. 2 progetti Valutazione ex post anno 2007 e anno 2008; monitoraggio effettuato a Luziania, Brasile il 24 novembre 2011.

• Iniziativa diretta Consorzio di agroindustrie per la produzione di formaggi in Paranà. I e II armo; n. 2 progetti. Valutazione ex post anno 2010 e valutazione in itinere anno 2011; monitoraggio effettuato a Francisco Beltrao, Brasile il 26 novembre 2011.

• Iniziativa diretta Oficina Lirica II e Ul anno": n. 2 progetti. Valutazione ex post anno 2009 e anno 2010; , monitoraggio effettuato a Curitiba, Brasile il 28 novembre 2011.

• Ini^ativa diretta Veneto-Brasile: intercambio e solidaridade . l e II anno: n. 2 progetti. Valutazione ex post anno 2010 e valutazione in itinere anno 2011; monitoraggio effettuato a Bahia, Brasile i giorni 29 e 30 novembre 2011.

Progetti europei: • COCAP: n. I progetto con 2 monitoraggi effettuati nello Stato di Rio Grande do Sul dal 18 al 27 luglio

2011 e in Paraguay nel Dipartimento di Misiones dal 1 al 19 settembre 2011 per verificare l'andamento del progetto (valutazione in itinere).

Totale monitoraggi effettuati n.l3 di cui 11 per progetti a finanziamento regionale e 2 per progetti a finanziamento europeo. La scheda di valutazione dei monitoraggi effettuati è disponibile sul sito web della Regione del Veneto nelle pagine dedicate alla Cooperazione intemazionale.

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