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1 di 28 n Verbale del Comitato di Sorveglianza Napoli, 06 dicembre 2013

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n

Verbale del Comitato di Sorveglianza

Napoli, 06 dicembre 2013

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I lavori del Comitato, come da lettera di convocazione,

sono stati preceduti da una riunione in sede tecnica

svoltasi il giorno 05 dicembre 2013.

Nel corso della seduta tecnica sono stati approfonditi i

diversi punti dell’Ordine del Giorno al fine di

sottoporre le proposte tecniche all’attenzione del

Comitato nella seduta del 06 dicembre 2013.

Il presente verbale riporta le determinazioni del

Comitato di Sorveglianza del PSR Campania 2007 -

2013 relative alle proposte discusse in sede tecnica così

come approvate nella seduta del 06 dicembre 2013.

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Ente rappresentato NominativoSeduta tecnica05/12/2013

A.B.I. CAMPANIA Menichini Angelo assente

AdG - Resp. Asse Daniela Carella presente

AdG - Resp. Piano Comunicazione Maria Passari presente

AGEA Steidl Federico presente

ANCI D'Antonio Bartolo assente

Assessore all'Agricoltura on. Daniela Nugnes assente

AUTORITA' AMBIENTALE Risi Antonio presente

Autorità di Gestione PSR 2007 -2013 Campania Filippo Diasco presente

AUTORITA' GESTIONE FESR Gargiulo Dario assente

AUTORITA' GESTIONE FSE Giuseppe Carannante assente

CGIL Brancaccio Giuseppe presente

CISL Carmine Santese assente

CISL Luca Barilà assente

COLDIRETTI Carbonelli Alfonso presente

Commissione Europea Gianfranco Colleluori presente

Commissione Europea Giuseppe Aristei presente

CONFAGRICOLTURA Di Palma Paolo presente

Confcooperative Maria Rosaria Soldi assente

CONSULTA REG.FEMMINILE Cozzolino Anna assente

MATTM Maggiore Annamaria assente

MEF-IGRUE Luigi Gorietti assente

MiPAAF Angeli Stefano assente

MiPAAF Salvatore Viscardi presente

MiPAAF -FEP Aurilia Diana assente

NVVIP Caludia Trillo presente

NVVIP Gaudino Sara presente

NVVIP Melania Cavelli presente

NVVIP Valeria Aniello presente

Dirigente Reg. Campania - DG 60-04 Carmine Cecere presente

P.M.I. Bottiglieri Enrico assente

Politiche di genere - Pari opportunità Caragliano Fortunata assente

RAPP. ASS.AMBIENTALISTE Savarese Anna assente

Rete Rurale Nazionale Vincenzo Sequino presente

TAVOLO PARTENARIATO Schifone Luciano assente

UIL Rivetti Gaetano assente

UNCEM Quaranta Giovanni presente

UPI Domenico Ranesi assente

Valutatore indipendente Francesco Luci presente

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Ente rappresentato Nominativo

Comitato di Sorveglianza06/12/2013

A.B.I. CAMPANIA Menichini Angelo presente

AdG - Resp. Asse Daniela Carella presente

AdG - Resp. Piano Comunicazione Maria Passari presente

AGEA Steidl Federico assente

ANCI D'Antonio Bartolo assente

Assessore all'Agricoltura on. Daniela Nugnes presente

AUTORITA' AMBIENTALE Risi Antonio presente

Autorità di Gestione PSR 2007 -2013 Campania Filippo Diasco presente

AUTORITA' GESTIONE FESR Gargiulo Dario assente

AUTORITA' GESTIONE FSE Giuseppe Carannante assente

CGIL Brancaccio Giuseppe presente

CGIL Viola Giuseppe presente

CIA Grasso Mario presente

CISL Carmine Santese assente

CISL Luca Barilà presente

COLDIRETTI Carbonelli Alfonso presente

Commissione Europea Gianfranco Colleluori presente

Commissione Europea Giuseppe Aristei presente

CONFAGRICOLTURA Di Palma Paolo presente

Confcooperative Maria Rosaria Soldi presente

CONSULTA REG.FEMMINILE Cozzolino Anna assente

Dirigente STAFF - NVVIP Carmine Cececre assente

MATTM Maggiore Annamaria assente

MEF-IGRUE Luigi Gorietti presente

MiPAAF Angeli Stefano assente

MiPAAF Salvatore Viscardi presente

MiPAAF -FEP Aurilia Diana assente

NVVIP Caludia Trillo presente

NVVIP Carmela Bevilacqua presente

NVVIP Gaudino Sara presente

NVVIP Melania Cavelli presente

P.M.I. Bottiglieri Enrico assente

Politiche di genere - Pari opportunità Caragliano Fortunata assente

RAPP. ASS.AMBIENTALISTE Savarese Anna presente

Regione Campania Fondo FESR Maria Luisa Necco presente

Rete Rurale Nazionale Vincenzo Sequino assente

TAVOLO PARTENARIATO Schifone Luciano presente

U.G.L. assente

UIL Rivetti Gaetano presente

UNCEM Quaranta Giovanni presente

UPI Domenico Ranesi assente

Valutatore indipendente Francesco Luci presente

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I lavori hanno inizio alle ore 10:00

Diasco: il Direttore Generale delle politiche agricole, alimentari e forestali dà il

benvenuto ai partecipanti, si presenta come Autorità di Gestione del PSR 2007-2013 e

sottolinea che ricopre l’incarico da poco più di un mese. Cede la parola per un indirizzo di

saluto all’Assessore Daniela Nugnes.

Ass. Nugnes: L’Assessore, nel far presente che da poco meno di un anno ricopre la

carica, evidenzia il grande sforzo profuso per comprendere appieno il PSR e le azioni

possibili per dare risposte alle aspettative delle associazioni e dei singoli imprenditori.

Relativamente al rischio che il PSR vada in disimpegno, l’Assessore ha sottolineato il

momento delicato, esprimendo nel contempo fiducia e preoccupazione e assicurando il

proprio impegno, anche presso tutti gli uffici coinvolti, al fine di motivare il personale

dell’amministrazione a prodigarsi in ogni sforzo per evitare di incorrere nel disimpegno. A

tal proposito mostra una tabella che riassume tutti gli sforzi da mettere in campo fino alla

fine di dicembre. Ha poi chiesto aiuto al Ministero e all’Organismo Pagatore affinché si

possa collaborare nei prossimi giorni per trovare ogni soluzione utile allo scopo. Infine ha

chiesto anche la collaborazione delle organizzazioni e dei sindacati sottolineando come un

eventuale fallimento sarà a carico di tutte le istituzioni.

Schifone : Comunica ai presenti che il giorno 02 dicembre si è svolta una riunione del

Tavolo regionale del Partenariato Economico e Sociale (PES) per discutere la situazione

attuale e le possibilità esistenti per il superamento del disimpegno. Consegna al Comitato il

verbale dell’incontro e chiede che venga messo agli atti (allegato). Il PES ha apprezzato

tutto il lavoro che la struttura regionale sta svolgendo ma ha anche espresso una forte

preoccupazione per i risultati da ottenere. Sottolinea che anche gli altri fondi comunitari

stanno incontrando le medesime difficoltà e che l’approccio è simile al FEASR. Il

presidente del tavolo rimarca infine il lavoro proficuo svolto insieme alla struttura

regionale sulla nuova programmazione 2014-2020.

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Colleluori: presenta il Dott. Giuseppe Aristei, nuovo rapporter per la Regione Campania

sul PSR 2007-2013 e formula gli auguri all’Assessore per il recente insediamento.

Comunica ai partecipanti che il giorno 05/12/2013 si è svolto l’incontro Bilaterale tra la

Commissione e l’Autorità di Gestione del PSR 2007-2013 in cui sono già stati esaminati

tutti i punti all’Ordine del Giorno odierno sia dal punto di vista finanziario che di risultati.

Il Dott. Colleluori sottolinea poi come il CdS dovrebbe focalizzare maggiormente la sua

attenzione proprio sui risultati, sebbene riconosca che in questo periodo dell’anno tutti gli

sforzi si concentrano per raggiungere gli obiettivi finanziari. Ribadisce però che l’aspetto

finanziario, seppure importante, ricopra solo un aspetto e che bisognerebbe analizzare gli

obiettivi raggiunti e non raggiunti, cosa ha funzionato e cosa no, al fine di capire, modulare

e programmare al meglio il nuovo ciclo di programmi comunitari.

Ordine del Giorno Diasco: il Dott. Diasco illustra l’ordine del giorno e cede di volta in volta la parola ai

relatori.

1. Approvazione verbale del Comitato di Sorveglianza del 21 dicembre 2012

Oggetto della consultazione: Verbale del Comitato di Sorveglianza del 21 dicembre

2012

Osservazioni: Nessuna

Esito: Il Comitato di Sorveglianza approva

2. Relazione dell'Autorità di Gestione sulla stato di attuazione del PSR 2007-

2013: avanzamento fisico, procedurale e finanziario

L'Autorità di Gestione, Filippo Diasco, illustra lo stato di attuazione del PSR 2007-2013,

con uno specifico approfondimento sull’avanzamento finanziario e procedurale del

Programma al 20 novembre 2013. Complessivamente, la spesa pubblica erogata

novembre 2013 è pari a 959 milioni di Euro, comprensiva dei pagamenti afferenti sia la

dotazione ordinaria che quella supplementare (HC), facendo registrare un livello di

esecuzione pari al 52,96%, con un incremento di circa 10 punti percentuali rispetto ai

livello dello scorso anno.

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AssePiano finanziario

aConcessioni

bistruttorie in corso

cpagamenti

d

tasso di impegno

lordoe=(b+c)/a

tasso di impegno

nettof=b/a

tasso esecuzione pagamenti

g=d/a1 661.097.124,00 532.282.066,40 158.128.160,28 334.510.796,00 104,43% 80,51% 50,60%2 735.090.918,00 699.617.487,47 24.140.378,76 495.318.455,33 98,46% 95,17% 67,38%3 247.982.731,00 180.729.381,62 110.011.842,99 96.317.674,00 117,24% 72,88% 38,84%4 85.814.268,00 41.879.124,43 55.163.814,67 10.176.190,00 113,08% 48,80% 11,86%

AT 29.971.888,00 24.654.565,25 - 9.081.047,00 82,26% 82,26% 30,30%HC 32.648.333,00 14.923.524,56 18.030.145,08 4.566.874,00 100,94% 45,71% 13,99%

RDP 18.235.000,00 18.235.000,00 - 9.117.500,00 100,00% 100,00% 50,00%totale 1.810.840.262,00 1.512.321.149,73 365.474.341,78 959.088.536,33 103,70% 83,51% 52,96%

Disaggregando l’analisi a livello di Asse, si evince che l’ avanzamento più significativo è

riportato dall’Asse 2 che, con oltre 495 Meuro di pagamenti raggiunge un livello di

esecuzione finanziaria pari al 67% della dotazione dello stesso Asse. L’Asse 1 fa registrare

un grado di avanzamento pari al 51% mentre l’Asse 3 raggiunge il 38. Nel grafico che

segue è riportata la distribuzione per Assi del livello di esecuzione finanziaria.

Asse 1 “Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale”

Nel complesso il numero di domande presentate a novembre 2013 a valere sull’Asse 1 è

pari a 10.727 (+10%), ad esclusione della misura 111 che segue una procedura diversa.

Le domande che hanno ottenuto il provvedimento di concessione sono 6.320, pari al 91%

di quelle ammissibili a finanziamento, per un totale di 532 Meuro di contributo concesso.

La misura che ha ottenuto maggiori consensi è la 121 “Ammodernamento delle

aziende agricole” con 1.741 provvedimenti di concessione emessi inclusi quelli relativi al

cluster (112-121). Significativo è anche il risultato conseguito dalla misura 144 “Aziende

agricole in via di ristrutturazione in seguito alla riforma della organizzazione

comune di mercato”, e dalla misura 114 “Utilizzo dei servizi di consulenza”.

L’incidenza dei progetti che superano positivamente la fase istruttoria rispetto a quelli

presentati è pari al 64,7%. Le misure che contribuiscono maggiormente a tale risultato

sono la 144, la 113, la 114 e la 121 compreso il cluster. La misura, invece, che fa registrare

un’incidenza più limitata, pari solo al 34% , è la 123.

Le iniziative a favore della qualità dei prodotti e delle produzioni e per l’adeguamento alle

norme rigorose basate sulla legislazione comunitaria (Misure 131, 132 e 133), hanno

ottenuto minori adesioni, a causa delle norme troppo stringenti e non economicamente

vantaggiose per i beneficiari.

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Lo stato di avanzamento finanziario dell’Asse 1 è da ritenersi complessivamente positivo.

Come desumibile dalla successiva tabella di sintesi, i pagamenti effettuati a valere sulle

Misure dell'Asse 1, che consentono di valutare il livello di esecuzione finanziaria dell’Asse,

sono pari a circa 339 Meuro compreso HC (circa il 51% della dotazione finanziaria

complessiva dell’Asse), che rispetto allo scorso anno risulta aumentato di circa 10 punti

percentuali.

Alla stessa data, la capacità di impegno, data dal rapporto tra impegni e dotazione

complessiva è pari al 104%, mentre il rapporto tra pagamenti e impegni è pari al 63%.

I pagamenti afferenti agli investimenti relativi alle sfide Health-check, nell’ambito delle

misure 121 e 124, sono pari a 4,56 meuro.

La disaggregazione dei dati per Misura evidenzia come il contributo maggiore sia fornito

dalla Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole”, la cui spesa erogata è

pari a circa 170 Meuro (51% della spesa pubblica complessiva erogata a favore dell’ Asse

1), cui seguono la Misura 125 “Infrastrutture connesse allo sviluppo e

all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura” con 78,7 Meuro (23% della

spesa dell’Asse), la Misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti

agricoli e forestali” e la Misura 112 “Insediamento di giovani agricoltori”. Le

restanti misure, invece, presentano un livello di spesa piuttosto modesto.

Per quanto riguarda il livello di esecuzione finanziaria risulta evidente il ruolo

preponderante delle misure che promuovono l’ammodernamento delle aziende agricole

ed il ricambio generazionale,: la misura 112 con l’85%, la misura 121 con oltre il 54% e la

misura 113 con il 40%.

Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale

Le misure dell’Asse 2 possono essere distinte in misure “a superficie” e “ad

investimento”. Le misure a superficie sono quelle che prevedono pagamenti pluriennali

e i premi per remunerare il comportamento virtuoso degli agricoltori.

Le Misure “a superficie” e quelle miste “investimento + superficie” operano sul Portale

AGEA, mentre le altre operano sul portale regionale relativamente alle domande di aiuto e

sul portale SIAN per le domande di pagamento.

Nell’ambito dell’Asse 2, relativamente alle misure a investimento, sono state presentate

1.970 domande, di cui 796 sono quelle con provvedimento di concessione. La misura che

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fa registrare il maggior numero di domande presentate è la 226 con 1.027 domande

relative ad interventi di prevenzione, seguono la misura 216 e la 227 con rispettivamente

421 e 303 domande. L’analisi dei dati evidenzia che, il 41% circa delle domande presentate

supera la fase di selezione e viene inserito in graduatoria. Il 99,% dei progetti finanziabili

ottiene il provvedimento di concessione. Per le misure a superficie nel complesso sono

state presentate in media 29 mila domande ogni anno, di cui circa il 59% è istruito con

esito positivo. Le misure che fanno registrare maggiori consensi sono quelle a favore

dell’indennità compensativa, per le aziende ricadenti in aree montane e/o svantaggiate,

con una media di oltre 12 mila domande presentate annualmente; seguono l’agroambiente

con oltre 9 mila domande e, infine, la forestazione con 2 mila domande.

In media il 60% delle domande presentate viene istruito con esito positivo.

L’Asse 2 contribuisce in maniera significativa all’avanzamento del Programma, come già

evidenziato nel corso degli anni. Nel complesso, le erogazioni effettuate a valere sulle

Misure in esame sono pari a circa 495 Meuro e rappresentano il 67% della dotazione

finanziaria complessiva dell’Asse (735 Meuro) ed il 52% del totale della spesa pubblica

erogata sull’intero PSR. La capacità d’impegno ha raggiunto quasi il 98%.

La disaggregazione dei dati per Misura evidenzia come il contributo maggiore

all’avanzamento dell’Asse sia fornito dalle Misure 211 e 212 a favore dell’ Indennità

compensativa con il 37% dei pagamenti complessivi dell’Asse, cui segue la Misura 214

“Pagamenti agro-ambientali” con il 32% dei pagamenti dell’Asse.

Significativo anche il grado di avanzamento della Misura 226 “Ricostituzione del

potenziale forestale e interventi preventivi” che è pari al 14% della dotazione della

misura. Il contributo delle restanti misure incide in maniera scarsamente significativa.

Le misure che prevedono esclusivamente investimenti (216, 226 e 227) si attestano, in

media, su un livello di esecuzione finanziaria pari al 60%.

Asse 3 - Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale

Nel complesso il numero di domande presentate per le misure dell’Asse 3 è pari a 3.602,

ad esclusione della misura 331 che segue una procedura diversa.

Le misure che hanno ottenuto maggiori consensi sono la 311 “Diversificazione in attività

non agricole” e la 312 “Sostegno alla creazione e allo sviluppo delle Microimprese”, con

rispettivamente 1177 e 590 domande presentate.

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Le domande che hanno superato positivamente la fase istruttoria sono 1061. Delle

domande finanziabili il 97% ha ottenuto la concessione. L’Asse 3 assorbe l’ 11% di tutta la

spesa pubblica erogata a favore dell’intero Programma, registrando un aumento rispetto

allo scorso anno + 14 meuro quando i pagamenti erano pari a 82 Meuro.

Nel complesso, le erogazioni effettuate a valere sulle Misure dell’Asse 3, pari a circa 105

Meuro compreso RDP, che consentono di valutare il livello di esecuzione finanziaria

dell’Asse, rappresentano il 39% della dotazione ordinaria dell’Asse (248 Meuro). Il 10%

dei pagamenti è rappresentato dalla banda larga. Alla stessa data la capacità d’impegno

lordo, data dal rapporto tra impegni e dotazione, supera il 100%. Dai dati su riportati si

evince che le misure più performanti e che danno il maggior contributo all’avanzamento

dell’Asse sono la 312 e la 323. Il livello di esecuzione maggiore è raggiunto dalla Misura

312 a favore delle microimprese (92% della dotazione della misura ), Misura 323 ( 71%

della dotazione finanziaria della Misura) e 321 ( 59% della dotazione finanziaria della

Misura).

Asse 4 - Approccio LEADER

L’Asse 4 del PSR Campania 2007 – 2013, forte dell’esperienza maturata nell’ambito

dell’IC LEADER+, punta a rafforzare il potenziale di sviluppo endogeno delle aree rurali

regionali ed a stimolare sinergie tra le misure rivolte all’economie ed alla popolazione

rurale. Il Gruppo di Azione Locale (G.A.L.) è un partenariato composto da soggetti

pubblici e privati, costituito per promuovere lo sviluppo sostenibile e integrato del proprio

territorio di riferimento attraverso l’ attuazione di un programma - (Piano di Sviluppo

Locale) – finanziato dai fondi previsti dall’Asse IV del PSR.

Attraverso il Piano di Sviluppo Locale, il Gruppo di Azione Locale promuove e realizza

interventi basati sulle misure previste nei tre assi che, nel rispetto delle strategie di

sviluppo fissate per le diverse aree territoriali di riferimento ed in connessione ai PIF ed ai

PIRAP, permettono di orientare, sostenere ed affiancare gli operatori nei processi di

diversificazione economica, e di implementare azioni di marketing territoriale

sviluppando il capitale relazionale delle aree interessate.

L’Asse 4 consta di 3 misure attivate:

Misura 41 - “Strategie di Sviluppo Locale”

Misura 421 - “Cooperazione interterritoriale e trasnazionale”

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Misura 431 - “Gestione dei Gruppi di Azione Locale, acquisizione di competenze e

animazione sul territorio”

A seguito delle procedure esecutive ai sensi della normativa nazionale e comunitaria, sono

stati valutati e selezionati complessivamente 13 Gruppo di Azione Locale e i relativi Piano

di Sviluppo Locale.

Le disposizioni specifiche dell’Asse 4 si allineano con quelle previste per le altre misure

d’investimento del PSR, coerentemente con le indicazioni scaturenti dalla Convenzione tra

Regione Campania ed Organismo Pagatore (AGEA). Nell’ambito della Misura 41, sono

attivabili le seguenti misure del PSR (124, 216, 225, 227, 311, 312, 313, 321, 322, 323). Su

questa misura sono state presentate 1370 domande di cui 225 sono state rese ammissibili

e di queste 113 hanno avuto una concessione.

La cooperazione (Misura 421) fa parte integrante del PSL dei GAL che intendono

promuoverla. Sono 14 i progetti di cooperazione proposti , di cui 6 transnazionali e 8

interterritoriali.

� due progetti transnazionali sono stati trasformati in Interterritoriali;

� presentate 48 domande di aiuto che sottoposte a valutazione della commissione

preposta sono risultate tutte non ammissibili a finanziamento;

� l’istituzione di tavoli tecnici ha contribuito a migliorare l’attuazione della misura;

� sono stati riaperti i termini di presentazione delle domande di aiuto;

� le 27 domande di aiuto presentate sono in corso di valutazioni della commissione di

congruità e riguardano progetti:

� 3 Transnazionali

� 3 interterritoriali

Le criticità, connesse all’attuazione della misura sono riconducibili a:

� mancanza di anticipazioni sulla misura,

� mancata sottoscrizione degli accordi di partenariato per diversa tempistica di

attuazione della AdG coinvolte,

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� per la cooperazione transnazionale la defezione di alcuni partner stranieri. A tale

proposito è stato istituito un Tavolo tecnico tra Ministero, Regioni, Organismi

Pagatori e Rete Rurale Nazionale al fine di trovare soluzioni a tali criticità.

La Misura 431 risulta chiusa dal giugno 2012 avendo l’AdG concesso ai GAL quanto

previsto dai loro PSL. Sono pervenute n. 13 Domande di Aiuto per 13 GAL e concesso un

contributo di Euro 13.433.488,54..

Si passa all’illustrazione della strategia che l’AdG ha posto in essere per il superamento del

disimpegno. Il PSR Campania entro il 31/12/2013 dovrà portare in certificazione 716,48

Meuro di quota FEASR, al 25/11/2013 risultano ancora da liquidare 65 Meuro sempre in

quota FEASR. Per il raggiungimento di tale spesa potenziale, la Direzione Generale, in

stretto raccordo con l’OP AGEA, oltre all’effettuazione di un monitoraggio settimanale

dell’avanzamento della spesa rapportata alle singole misure, ha posto in essere una serie

di azioni volte alla velocizzazione dell’iter procedurale per superare le criticità emerse. La

strategia posta in essere è descritta nelle sue poste principali nella tabella seguente.

A OBIETTIVO DI SPESA PER EVITARE IL DISIMPEGNO AL 31/12/2013 64.889.479,20

elenchi chiusi inviati ad AGEA 8.275.115,71

domande istruite da inserire in elenco 10.297.026,60

pagamento automatizzato misure 211 -212 10.000.000,00

anticipo 75% misura 214 2.000.000,00

pagamento 214 azione d2 12.000.000,00

anticipo misura 322 5.000.000,00

anticipo 125 irrigazione 15.250.000,00

pagamenti misure 121 -123-133 1.000.000,00

anticipazioni PIRAP 3.500.000,00

totale spesa prevista 67.322.142,31

C B-A 2.432.663,11

PREVISIONE DI SPESA AL 31/12/2013

B

valori in FEASR

elenchi chiusi inviati ad AGEA 8.275.115,71 Si tratta di elenchi di pagamento già trasferiti ad AGEA.

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domande istruite da inserire in elenco 10.297.026,60 Trattasi di domande di pagamento per le quali si è concluso l’iter istruttorio sensu strictu

e sono in proposta di liquidazione. Un campione di tali domande, raggruppate in lotti

ripartiti per misura, deve essere oggetto di revisione, che dovrà risultare positiva affinché

il lotto di provenienza possa essere posto in proposta di pagamento. Le criticità maggiori

riguardano le misure a superficie, per le quali la revisione riguarda lotti formati da numeri

alti di beneficiari e che a seguito di un risultato negativo vengono tutti rinviati alla fase

istruttoria. Tempo di lavorazione 7-10 gg

pagamento automatizzato misure 211 -212 10.000.000,00

Sono pagamenti che saranno effettuati in automatico secondo le procedure AGEA al

completamento dei controlli di competenza per i pagamenti automatizzati 2013 delle

misure 211 e 212. Si è concordato con AGEA che per il 2013, a seguito della

sperimentazione degli anni precedenti, si effettui il pagamento automatizzato per tutti i

beneficiari per i quali non si sono evidenziate criticità. Si stanno completando le ultime

verifiche per incrementare al massimo il numero dei beneficiari liquidabili in automatico

Tempo di lavorazione 7-10 gg

anticipo 75% misura 214 2.000.000,00

Sono pagamenti che saranno effettuati in automatico secondo le procedure AGEA a

seguito della conferma definitiva dell’autorizzazione all’anticipo per la misura 214 anno

2013 da parte della Regione, per permettere il pagamento dell’anticipazione del 75% del

valore dei premi. In considerazione del gran numero di istruttorie da effettuare, si tratta di

migliaia di beneficiari, si è concordato con AGEA l’erogazione dell’anticipo, che permette

istruttorie più rapide e che sarà effettuato da AGEA nella prima metà di dicembre sui

beneficiari per i quali si è data la conferma definitiva.Tempo di lavorazione 7-10 gg

pagamento 214 azione d2 12.000.000,00

La graduatoria è chiusa e si procederà al pagamento della prima annualità dell’azione d2

una volta completate le graduatorie della misura 214/D2 anno 2011 che una volta

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approvate permetteranno di liquidare non solo tale anno, ma anche gli anni successivi.

Attualmente alcuni uffici avendo privilegiato le altre azioni/misure di più immediata

istruttoria, hanno accumulato un ritardo che sarà sicuramente colmato a breve.

Tempo di lavorazione 10-15 gg

anticipo misura 322 5.000.000,00

Si procederà all’accelerazione dell’istruttoria della misura 322 per poter emettere in tempi

stretti i decreti di concessione e generare pagamenti come anticipazioni per 5 Meuro

previa domanda di pagamento e produzione della garanzia dei comuni. Trattasi di progetti

molto complessi che al loro interno raggruppano più sub progetti. Alla data odierna tutte

le istruttorie sono state completate, si sta rapidamente procedendo al caricamento dei dati

sul Sistema Informativo Regionale per poter emettere le graduatorie provvisorie.

Trascorsi i dieci giorni accordati per le richieste di riesame si provvederà a stretto giro alla

emissione dei provvedimenti di concessione sulla base dei quali i comuni potranno

richiedere l’anticipazione del 50% della spesa ammessa;

Tempo di lavorazione 10-15 gg

anticipo 125 irrigazione 15.250.000,00

Si tratta dell’erogazione dell’anticipo ai consorzi di bonifica relativo al secondo bando la

cui istruttoria è in corso di completamento previa domanda di pagamento e produzione

della garanzia Tempo di lavorazione 10-20 gg

pagamenti misure 121 -123-133 1.000.000,00

Sono pagamenti a privati a titolo di SAL o anticipazione. Tempo di lavorazione 10-20 gg

anticipazioni PIRAP 3.500.000,00

Si tratta dell’erogazione dell’anticipo agli enti pubblici per le misure afferenti ai PIRAP che

risultano in linea con gli obiettivi della progettazione integrata, salvo diverso avviso del

Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici. Ad oggi per I PIRAP, per una serie di

concause, non si è ancora potuto emettere alcun provvedimento di concessione. Tale

situazione è stata determinata anche dal gran numero di progetti non ammissibili

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presentati alla scadenza dello scorso 15 marzo. A questi ultimi è stata data la possibilità di

ripresentare i progetti entro l’11 ottobre scorso. Al fine di non attendere il completamento

di tutte le istruttorie si è deciso di emanare le graduatorie definitive e quindi i

provvedimenti di concessione per tutti i progetti con istruttoria positiva pervenuti alla

scadenza del 15 marzo, sempre che i progetti ammissibili appartenenti al singolo PIRAP

siano più della metà di quelli originariamente previsti, rimandando al completamento

delle istruttorie il finanziamento degli altri progetti presentati entro l’11 ottobre. Tempo di

lavorazione 10-20 gg

Osservazioni

Barilà: Conferma, in riferimento alla richiesta dell’Assessore, la disponibilità a fornire

contributi di merito al fine di risolvere le criticità esistenti, rimarcando però la

preoccupazione per il disimpegno: dalla relazione dell’AdG non emerge un grande

avanzamento rispetto a dati precedenti. Si approva la strategia che punta a raffozzare le

misure che tirano maggiormente. Al Ministero si chiede di sollecitare l’Organismo

Pagatore affinché possano essere liquidate tutte le domande di pagamento che già sono

state inviate dall’amministrazione regionale. Alla Commissione si chiede una maggiore

semplificazione amministrativa. Nel merito si propone uno spostamento di risorse

dall’asse 4 verso altre misure che hanno dimostrato di avere maggiore impatto sul

territorio. Infine si invita la Regione a rimuovere, con effetto sostitutivo, gli attuatori che

hanno dimostrato di non funzionare in questo ciclo di programmazione. La regione

dovrebbe inoltre:

- rafforzare le azioni di accompagnamento nella fase di progettazione al fine di

ottenere progetti migliori;

- rafforzare in pratica e non solo in teoria le attività formative;

- valorizzare le aree interne;

- rafforzare l’integrazione tra fondi.

Viscardi: sottolinea l’impegno del Ministero al fianco della Regione con incontri continui

in cui è sempre presente anche l’Organismo Pagatore.

Savarese: esprime innanzitutto preoccupazione per il disimpegno. Preoccupano anche le

misure immateriali dell’Asse 4 che stentano a partire perché non possono avere le

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anticipazioni. Si pone all’attenzione del Ministero e della Commissione che i GAL stanno

facendo un grosso sforzo per promuovere sul territorio le misure di loro competenza ma vi

è un elevato livello di difficoltà che la regione nel suo complesso sta attraversando. Lo

stesso dicasi per la difficoltà per la concessione dei microcrediti in particolare per la misura

311.

Esito: Il Comitato di Sorveglianza approva

3. Modifiche al Programma: approvate nel corso del 2013 e nuove proposte di

modifica

Oggetto della consultazione: L'Autorità di Gestione, Filippo Diasco, invita il dott.

Mazzeo ad illustrare le modifiche al programma approvate nel corso del 2013 e le nuove

proposte di modifica per il 2014. Il Dott. Mazzeo informa il Comitato che con nota ARES(

2013) 3339176 del 25/10/2013 i Servizi della Commissione hanno approvato la modifica

del Programma che era stata sottoposta al Comitato con procedura scritta del 5/04/2013 –

nota n 2013. 0244166- ed approvata dallo stesso Comitato con nota n 2013. 0287064 del

22/4/2013. Tale modifica ha riguardato la rimodulazione finanziaria del Programma sotto

riassunta:

AS

SI

MISURASpesa pubblica_ordinaria Spesa pubblica_HC_RDP Spesa pubblica_Totale variazione%

111 17.965.519,00 - 17.965.519,00 0,00%112 27.312.422,00 - 27.312.422,00 1,86%113 12.216.262,00 - 12.216.262,00 -14,53%114 2.109.000,00 - 2.109.000,00 -40,02%115 2.049.018,00 - 2.049.018,00 -47,83%121 281.966.579,00 14.324.166,00 296.290.745,00 9,06%122 990.679,00 - 990.679,00 -62,89%123 63.256.056,00 8.529.667,00 71.785.723,00 -10,88%124 14.219.786,00 9.794.500,00 24.014.286,00 -14,84%125 213.665.602,00 - 213.665.602,00 -6,84%126 2.000.000,00 - 2.000.000,00 -81,29%131 531.175,00 - 531.175,00 -76,60%132 86.059,00 - 86.059,00 -94,95%133 4.473.092,00 - 4.473.092,00 10,23%144 18.255.875,00 - 18.255.875,00 55,29%

661.097.124,00 32.648.333,00 693.745.457,00 -2,21%

Asse 1

ASSE 1

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Mazzeo annuncia che nel corso del 2014 sarà necessario sottoporre all’attenzione del

Comitato un’ulteriore modifica finanziaria del Programma tesa ad ottimizzare l’utilizzo

delle risorse che coinvolgerà presumibilmente anche una rimodulazione interna all’Asse 4.

Inoltre, a motivo della mutata normativa sugli Aiuti di Stato sarà necessario, ad inizio

2014, proporre una modifica del Programma, in particolare della tabella 9.b –regimi di

aiuto, per adeguare i riferimenti normativi relativi ai due regimi per cui è stata richiesta,

con notifica semplificata, la proroga e che sottendono all’attuazione delle misure 226 e

227 oltre al nuovo regolamento de minimis generale la cui pubblicazione è prevista per la

fine di dicembre 2013 . Trattandosi di una modifica squisitamente formale tesa ad

aggiornare la base giuridica per le misure forestali e per quelle in de minimis Mazzeo

chiede al Comitato di approvarla in modo tale da poterla inoltrare direttamente alla

Commissione ad inizio 2014

AS

SI

MISURASpesa pubblica_ordinaria Spesa pubblica_HC_RDP Spesa pubblica_Totale variazione%

311 39.753.203,00 - 39.753.203,00 21,48%312 23.565.731,00 - 23.565.731,00 -22,98%313 30.385.892,00 - 30.385.892,00 0,00%321 30.501.571,00 18.235.000,00 48.736.571,00 0,00%322 82.474.198,00 - 82.474.198,00 -10,24%323 36.066.040,00 - 36.066.040,00 0,00%331 5.236.096,00 - 5.236.096,00 0,00%

247.982.731,00 18.235.000,00 266.217.731,00 -3,41%

Asse 3

ASSE 3

AS

SI

MISURASpesa pubblica_ordinaria Spesa pubblica_HC_RDP Spesa pubblica_Totale variazione%

211 199.508.027,00 - 199.508.027,00 14,63%212 17.832.291,00 - 17.832.291,00 61,55%214 229.394.184,00 - 229.394.184,00 4,54%215 23.661.701,00 - 23.661.701,00 0,00%216 29.706.236,00 - 29.706.236,00 -9,17%221 38.979.417,00 - 38.979.417,00 -11,37%223 3.968.271,00 - 3.968.271,00 -20,13%225 21.735.027,00 - 21.735.027,00 0,00%226 117.117.891,00 - 117.117.891,00 -1,61%227 53.187.873,00 - 53.187.873,00 -9,15%

735.090.918,00 - 735.090.918,00 3,66%

Asse 2

ASSE 2

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Osservazioni:

Colleluori: nel merito sottolinea l’obbligo di modificare il programma, in particolare la

tabella 9.b, altrimenti non possono essere presi nuovi impegni sulle misure interessate.

Nell’apprendere che la Regione intende fare una ulteriore modifica finanziaria consiglia di

giustificare tali modifiche anche in termini di raggiungimento degli obiettivi di

Programma. Sottolinea poi che in termini numerici la Regione Campania fa registrare, nei

pagamenti riferiti al Q3, un avanzamento percentuale pari al 48,8, rispetto ad una media

italiana pari al 58,4 e ad una media europea del 68. La situazione si aggraverà

ulteriormente l’anno prossimo per il livello di spesa da raggiungere più elevato. Tuttavia si

prende atto della strategia descritta per il superamento del disimpegno che, se dovesse

avere successo, porterà la Campania fuori dal rischio disimpegno. Relativamente ai

risultati illustrati, si registrano misure che potrebbero raggiungere gli obiettivi, ma anche

misure che potrebbero non arrivare agli obiettivi preposti. Invita a trattare l’argomento

del raggiungimento dei risultati in maniera più analitica nella prossima RAE. Allo stesso

modo chiede maggiore attenzione e dettaglio per la tematica tabacco, così come discusso

in bilaterale.

Esito: Il Comitato di Sorveglianza approva

Si passa al successivo punto all’OdG.

4. Attività di valutazione: aggiornamento attività di valutazione indipendente

e programma delle attività - Aggiornamento attività di monitoraggio

ambientale

Luci: avendo in seduta tecnica illustrato analiticamente i risultati delle singole misure,

inquadrandoli nel nuovo quadro normativo 2014-2020, ovverosia descrivendoli nelle sei

priorità del nuovo regolamento sullo sviluppo rurale, il Valutatore concentra l’attenzione

sulle principali raccomandazioni sia di carattere generale che analizzando ogni singola

priorità, lanciando un aggancio alla nuova programmazione.

Le raccomandazioni specifiche per le singole priorità sono relative innanzitutto ai progetti

PIF, per i quali si auspica una conclusione a breve, anche se il Valutatore registra che

proprio in questa sede è stato comunicato dall’AdG la conclusione delle procedure di

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istruttoria. Per le attività formative si raccomanda soprattutto di migliorare l’efficienza dei

corsi con uno sguardo particolare alle cause dell’alta percentuale di abbandono dei corsi.

Nell’ambito delle misure sulla consulenza tecnica si auspicano semplificazioni

amministrative. Per i progetti di investimento e per la promozione dell’ammodernamento

e della promozione si raccomanda di differenziare le priorità tra innovazioni di processo e

prodotto. Per le misure di qualità si registra la scarsa adesione e si raccomanda di

abbassare i costi amministrativi. Per le misure inerenti il benessere degli animali si auspica

l’ampliamento delle azioni di sostegno anche ad altri aspetti della gestione dell’allevamento

favorendo l’integrazione delle stesse e riuscendo così a sinergizzarne gli effetti. Per le zone

montane e svantaggiate si dovrebbe continuare con le forme di sostegno agli agricoltori-

gestori del territorio. Per le misure ambientali maggiore attenzione andrebbe rivolta alla

tutela quanti-qualitativa delle risorse idriche e introdurre azioni più mirate alla tutela e

gestione sostenibile del suolo. Bisognerebbe poi migliorare gli interventi dei soggetti

pubblici e privati nelle aree agricole e forestali a rischio di dissesto idrogeologico, con

azioni organiche a livello di aree omogenee e facendo confluire più Fondi. Ulteriormente

rafforzare l’approccio programmatico territoriale, basato sulla individuazione di aree

prioritarie di intervento, in base a criteri di natura ambientale. Relativamente alla Priorità

6 la raccomandazione è quella di orientare il sostegno alla diversificazione dell’economia

rurale verso le proposte che evidenziano connessioni con le filiere produttive e con il

territorio; bisognerebbe indirizzare il sostegno alla diversificazione delle attività

agricole/extra-agricole verso le tipologie d’intervento più innovative; rafforzare le azioni di

sistema volte a migliorare l’attrattività dei territori a fini turistici, soprattutto nelle aree

regionali interne, implementando in particolare le reti relazionali e favorendo integrazioni

ed effetti sinergici tra le azioni ad approccio Leader. Rispetto alla gestione delle domande

di aiuto da parte dei GAL si suggerisce di costituire una “task-force” dedicata che svolga un

“audit” periodico sul loro operato, in modo da monitorare e dunque anticipare possibili

criticità. Infine, anche in vista della futura programmazione, bisognerebbe capire fino in

fondo il valore aggiunto del GAL nella gestione di un procedimento che replica una

funzione già prevista dal modello organizzativo regionale negli STAPA-CEPICA.

Relativamente alle raccomandazioni di carattere generale si auspica il completamento del

sistema informativo regionale riuscendo finalmente ad unificare superando l’attuale

dicotomia tra le misure a superficie e quelle ad investimento. Nella prossima

programmazione si raccomanda di individuare un minor numero di criteri di selezione più

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esplicitamente correlati con gli obiettivi operativi delle misure. Infine si raccomanda di

assicurare un’adeguata coerenza funzionale (volta a migliorare l’efficacia e l’efficienza

dell’azione amministrativa) tra il modello organizzativo delle strutture regionali coinvolte a

vario livello (es. centrale e periferico) nella “governance” del PSR e l’articolazione

programmatica e per obiettivi prioritari dello stesso.

Risi: illustra i principali risultati scaturiti dal Rapporto intermedio di monitoraggio

ambientale del PSR Campania 2007/2013 predisposto dall’Assistenza Tecnico

Specialistica all’’Autorità di gestione del PSR e all’Autorità Ambientale Regionale, con lo

scopo di monitorare l’andamento del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013

della Regione Campania rispetto agli obiettivi di sostenibilità ambientale individuati nel

Rapporto Ambientale del PSR Campania e di descrivere l’approccio metodologico adottato

ai fini del monitoraggio degli effetti ambientali significativi del Programma. Le principali

tematiche presentate nel Report sono:

• La definizione del contesto regionale di riferimento sia attraverso sia un analisi degli

indicatori ambientali di contesto utilizzati dal PUMA-PSR Campania 2007/2013 sia

un’analisi di scala regionale degli aspetti fisiografici, ecologici, agro-forestali e

paesaggistici del territorio regionale;

• Analisi della distribuzione territoriale e dell’impatto ambientali degli interventi per

Asse e per Misura;

• Analisi degli impatti del PSR sui principali aspetti di sensibilità ambientale

attraverso l’incrocio dei risultati territoriali descritti nel capitolo 3 con il set di

cartografie di sensibilità ambientale;

• Approfondimento tematico: l’impatto del settore agricolo regionale sulla risorsa

idrica;

• Approfondimento tematico: inferenza tra fenomeni franosi ed uso del suolo.

Dal popolamento ed aggiornamento degli indicatori ambientali possiamo trarre alcune

sintetiche considerazioni:

• Ristrutturazione aziendale che si muove nella direzione di dimensioni medie

maggiori (4 ha/azienda), accompagnato dalla scomparsa di molte aziende che si

collocavano nelle classi più basse.

• Minore sfruttamento del suolo e un’agricoltura più estensiva, testimoniato anche

dall’indicatore Impact on landscape diversity che mostra l’aumento delle superfici

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destinate a prati e pascoli permanenti soprattutto nel salernitano e daun più ridotto

ricorso all’uso di fertilizzanti chimici e di prodotti fitosanitari.

• Maggiore attenzione non più solo agli aspetti tecnico-economici ma soprattutto a

quelli sociali, culturali e ambientali cui il settore agricolo è sempre più chiamato a

svolgere: buona performance della Misura 214 e della Misura 216.

• L’agricoltura irrigua conserva un ruolo rilevante e stabile (15% della SAU) e si

concentra soprattutto nelle pianure scavate dal Volturno, dal Sele e dal Sarno

(coltivazioni cerealicolo-zootecniche utilizzate per gli allevamenti bovini e bufalini,

nonché produzioni ortofrutticole ed arboricole).

• Resta ancora molto elevato il ricorso all’approvvigionamento da acque sotterranee

all’interno o nelle vicinanze dell’azienda (soprattutto a Napoli e Caserta) ma

predomina l’utilizzo dei sistemi di irrigazione verso tecniche che garantiscono una

migliore efficienza irrigua.

• La superficie forestale tra il 2006 e il 2011 si mantiene sostanzialmente stabile, la

superficie urbanizzata ha un incremento dell’11% circa tra il 2001 ed il 2011 (periodo

di rilevamento), con le colture permanenti che evidenziano un aumento del 46,46

%.

Per l’incrocio dei risultati territoriali con il seti di cartografie di sensibilità ambientale è

stata adottata la metodologia, ispirata dall’approccio “place based” (cioè, rivolto ai luoghi)

proposta dalla Commissione europea per la prossima programmazione dei fondi

strutturali 2014-2020, che persegue due principali finalità, quali:

1) la ricostruzione delle modalità di declinazione del principio trasversale dello sviluppo

sostenibile nella attuazione degli interventi cofinanziati dai fondi strutturali (art. 17 Reg.

CE 1083/2006 e art. 8 Proposta Reg. CE del 22.4.2013 COM(2013) 246 final –

2011/0276);

2) l’implementazione del processo di valutazione ambientale in tutte le fasi del ciclo di

programmazione (art. 18 Dir. CE 42/2001).

Nel contesto delle azioni previste dal PUMA l’Autorità Ambientale regionale ha definito 8

principali sensibilità ambientali regionali:

1. Aree sensibili in relazione al Rischio idrogeologico

2. Aree sensibili in relazione al Rischio di inquinamento del suolo

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3. Aree sensibili in relazione agli Asset naturalistici

4. Aree sensibili in relazione ai Cambiamenti Climatici - dimensione socio-economica

5. Aree sensibili in relazione ai Cambiamenti Climatici - dimensione ambientale

6. Aree sensibili in relazione alla Qualità dell'Aria

7. Aree sensibili in relazione alla Qualità delle Risorse idriche sotterranee

8. Aree sensibili in relazione alla Qualità delle Risorse idriche superficiali

Le rappresentazioni spaziali, ad aggregazione comunale ed a livello di superfici

particellari, dello stato di avanzamento delle singole Misure PSR coinvolte nell’attività di

monitoraggio ambientale sono state intersecate in ambiente GIS con le informazioni

relative alle 8 sensibilità ambientali.

L’ approfondimento tematico specialistico per la stima dei consumi irrigui nei sistemi

territoriali rurali della Campania si è basato sull’elaborazione di due differenti basi di dati:

- I consumi irrigui rilevati su base comunale da ISTAT nell’ambito del 6° Censimento

Generale dell’Agricoltura 2010;

- La stima dei consumi irrigui nei 28 STR della Campania mediante elaborazione in

ambiente GIS, sulla base di un modello semplificato, di dati di uso del suolo e

fisiografici (caratteristiche e qualità delle coperture pedologiche).

La stima dei consumi idrici da fonte cartografica evidenzia i seguenti aspetti:

1. Il consumo irriguo regionale stimato su base cartografica è superiore dell’80% circa

a quello censito da ISTAT 2010. Questo risultato è in linea con esperienze analoghe

condotte in altre regioni italiane (es. Toscana)

2. Lo scostamento tra i valori stimati e quelli censiti è minore o in linea con il dato

medio regionale negli STR che contribuiscono maggiormente al consumo

complessivo regionale (Piana del Volturno, Piana del Sele) anche caratterizzati dalla

prevalenza di schemi irrigui collettivi

3. Scostamenti da ritenersi significativi ai fini programmatici e di valutazione

ambientale caratterizzano i sistemi della piana campana e dei rilievi vulcanici, nei

quali è predominante l’approvvigionamento idrico da fonti sotterranee (pozzi

aziendali).

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4. Scostamenti più elevati, ma di limitata significatività effettiva, si registrano negli

STR che rappresentano quote piccole o assai piccole del consumo complessivo

regionale.

L’ approfondimento tematico specialistico per la stima dell’inferenza tra fenomeni franosi

ed uso del suolo ha evidenziato che il 32% delle frane si sviluppa con angoli di pendenza

≤10° mentre il 37% del totale è compreso tra 11° e 20°. Il 49% dei PIFF (Punto

Identificativo Fenomeno Franoso /Punto di Innesco Fenomeno Franoso) delle frane IFFI

si trova ad una quota inferiore ai 450 m s.l.m.

Lo stato dei corpi di frana risulta per oltre il 70% in stato di quiescenza e le categorie

prevalenti di uso del suolo interessate da fenomeni franosi sono 4, in ordine di frequenza:

Boschi di latifoglie - Seminativi - Oliveti – Prati.

Osservazioni:

Savarese: propone all’attenzione dei presenti la riflessione su come la questione “Terra

dei fuochi” meriterebbe un’attenzione particolare almeno pari alla tematica tabacco.

Relativamente alla formazione, soprattutto per quanto riguarda i progetti locali, ritiene che

l’agricoltura sia un settore strategico e da utilizzare come un “catalizzatore” in modo da

integrare e sinergizzare le azioni con gli altri fondi. Relativamente all’Asse 4 in generale

emerge una forte esigenza di integrazione con gli altri fondi, nonché di omogeneizzazione

nelle procedure, portando ad esempio che nel fondo FSE le anticipazioni sono possibili.

Viola: Alla luce del difficile momento che l’agricoltura sta vivendo ribadisce la

disponibilità a mettere in campo tutte le forze per evitare il disimpegno. Condivide la

raccomandazione della Commissione sulla maggiore attenzione da porre ai risultati,

sottolineando che nell’impianto teorico di questa programmazione molto era incentrato

sui risultati, ma durante l’attuazione non si è prestata la stessa attenzione a perseguirli. In

termini generali emerge forte la necessita di una integrazione regionale dei fondi

comunitari e dei PON. Integrazione significa avere strategie comuni, c’è bisogno di

definire un quadro unitario soprattutto in merito alla distrettualizzazione merceologica

delle produzioni locali in generale e agro-alimentari in particolare. Lo stesso discorso va

fatto per il settore del turismo facendo rete con le produzioni tipiche. Inoltre ribadiamo di

non condividere che tutta la partita venga giocata sul tavolo verde, ma bisogna aprire agli

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altri fondi. Infine proponiamo che venga fatta una verifica di tutte quelle azioni che

vengono messe in campo in termini di occupazione.

Colleluori:I dati di monitoraggio ambientale sono importanti e serviranno anche per la

prossima programmazione. In merito la commissione ha già dato indicazioni su come

l’agricoltura e le foreste debbano svolgere un ruolo importante e positivo sui cambiamenti

climatici. Il compito da svolgere è quello di pensare in modo mirato alle misure agro-

climatico-ambientali e di eseguire una buona analisi. Dal Position Paper si possono

ricavare molti aspetti interessanti per le materie ambientali in relazione all’Italia. Si

ricorda ai partecipanti che l’integrazione dei fondi, nella prossima programmazione, è un

obbligo.

Aristei:in merito alla biodiversità si chiede di conoscere lo stato dell’arte dei Piani di

Gestione.

Risi: Ci sono alcuni Piani di Gestione, come ad esempio il Parco del Partenio, per gli altri

la problematica è più grave. Bisogna capire bene quando il problema è interno a

Programma e quando è ad esso esterno.

Savarese: Afferma che sulla questione dei Parchi non si è voluto assolutamente

impostare una vera strategia. Nella realtà non esiste nessun Parco regionale con una

struttura tecnico-amministrativa completa, non ci sono i Consigli direttivi, non sono state

nominate le Giunte, non vi è, per farla breve, una congiunta visione strategica. Ci

aspettiamo una risposta forte da parte regionale. Si esprime forte riserva anche sui Grandi

Progetti che stanno intervenendo in maniera settoriale ma senza specifici piani. L’invito

che si rivolge al tavolo è di sancire con forza una strategia di sviluppo economico per

l’agricoltura.

Colleluori:Le giustificazioni a livello nazionale per il ritardo di attuazione dei Piani di

Gestione delle aree Natura 2000 si collegano alle tante resistenze degli operatori agricoli

che non vorrebbero alcun vincolo. Si registra di fatto che questa annosa questione va

avanti da troppo tempo e che risulta difficile accettare altre giustificazioni. L’attivazione

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dei Piani di Gestione è uno dei vincoli nella futura programmazione, e sarà un elemento

che verrà esaminato attentamente nella valutazione dei programmi futuri.

Rivetti: Rimarca che il partenariato che ha gestito i fondi 2007-2013 è tutto riunito

attorno al presente tavolo. Dal Rapporto Ambientale illustrato dal Dott. Risi si evincono

una serie di elementi che poi non vengono utilizzati o messi a fuoco, istituendo invece

sempre più spesso numerosi tavoli privi delle specifiche competenze, laddove invece

potrebbero essere sfruttati gli strumenti e le professionalità già in dotazione da questa

Regione. Per la nuova programmazione bisogna assolutamente fare sistema e non lasciare

l’agricoltura da sola quando si tratta di tematiche ambientali.

Esito: Il Comitato di Sorveglianza approva

5. Attuazione del Piano di Comunicazione ai sensi dell’art. 59 del Reg (CE)

1974/06

Passari: illustra quanto realizzato con il Piano di Comunicazione nel corso del 2013 oltre

ad evidenziare i principali risultati dell’azione di valutazione del piano di comunicazione

del Programma.

Osservazioni: nessuna

Esito: Il Comitato di Sorveglianza approva

6. Informativa dell’Autorità di Gestione sulla nuova programmazione dello

Sviluppo Rurale 2014-2020.

Passari: illustra lo stato dell’arte dei lavori che si stanno svolgendo in Campania per la

preparazione e redazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. I lavori hanno

avuto inizio con la costituzione del gruppo “Europa 2020” già nel dicembre 2010, si è poi

realizzato un ciclo di seminari interno all’AGC11. Nel Maggio 2013 con delibera di Giunta è

stato identificato il gruppo di programmazione unitaria regionale e affidata la valutazione

ex ante e la valutazione ambientale strategica.

A Settembre 2013 è stato affidato il supporto all’analisi di contesto e l’identificazione dei

fabbisogni , nel frattempo è stato redatto il documento “Indirizzi strategici per lo sviluppo

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rurale in Campania” e tale documento è stato presentato al tavolo di partenariato ad

ottobre. La Direzione Generale si appresta a rendere operativo il provvedimento con cui,

nell’agosto scorso, è stato approvato il modello organizzativo per gli adempimenti relativi

alla nuova programmazione.

Osservazioni: nessuna

Esito: Il Comitato di Sorveglianza approva

7. Varie ed eventuali.

Carella: Informa i presenti circa l’Audit della Commissione sull’Asse 1 che si è concluso

senza nessuna osservazione. Sull’Asse 2 si è svolto un Audit della Commissione lo scorso

ottobre, la struttura regionale ha consegnato tutta la documentazione richiesta, sembra

non sia emersa nessuna osservazione ad eccezione della registrazione di un generale

ritardo nei pagamenti.

Osservazioni:

Viscardi:In merito alla nuova programmazione informa che il ministero ha attivato tutti

i tavoli tecnici di confronto con le regioni ed ha provveduto a classificare e trasmettere

tutta la documentazione pervenuta dalla Commissione.

Cavelli:Comunica che il Nucleo è stato designato per effettuare la valutazione ex-ante del

PSR 2007-2013 e, in un ottica di supporto alla programmazione, ha partecipato a tutte le

riunioni soprattutto a quelle del PES sul documento “Indirizzi strategici”. La valutazione

prosegue man mano che arrivano i documenti.

Trillo:Agganciandosi alle osservazioni fatte in precedenza, sottolinea che il Nucleo avrà

un approccio di carattere trasversale, essendo valutatore di tutti i fondi, in linea con

quanto raccomandato dalla Commissione.

Esito: Il Comitato di Sorveglianza approva

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Non essendoci null’altro da discutere la seduta del Comitato di Sorveglianza del PSR

Campania 2007 -2013 viene sciolta alle ore 13:00.

06 dicembre 2013

Allegato verbale del Tavolo di partenariato economico e sociale del 2 dicembre

2013

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