Reg. Trib. Firenze n. 3184 del 21/12/1983 CORPUS DOMINI...900 km da noi Il vescovo di Stoccolma,il...

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NOTIZIARIO DELLA DIOCESI DI PISA Redazione: Piazza Arcivescovado 18 56126 Pisa tel: 050 565543 fax: 050 565544 Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Reg. Trib. Firenze n. 3184 del 21/12/1983 [email protected] 30 giugno 2019 CORPUS DOMINI DI CRISTINA SAGLIOCCO n occasione dell’Ultima cena Gesù prese il pane e rese grazie, lo spezzò, lo distribuì ai suoi e disse «Questo è il mio corpo». Poi offrì il calice della nuova alleanza, aggiungendo «fate questo in memoria di me». «È per esser obbedienti che noi ripetiamo il gesto dell’Ultima cena, quando Gesù promette di essere presente in mezzo a noi. È il suo corpo, il suo sangue, vivo, vero, presente». Così l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto in occasione della solennità del Corpo e Sangue di Cristo, il Corpus Domini celebrata domenica scorsa in Cattedrale. «Ci si può fidare? - ha chiesto l’Arcivescovo - sono davvero il suo corpo e il suo sangue?». La garanzia ci viene data dal racconto del Vangelo di Luca (9, 10-17): di fronte a cinquemila uomini stanchi e affamati e ad un ragazzino con soli cinque pani e due pesci, Gesù ordinò ai suoi discepoli di far sedere tutti i convenuti. E dopo aver alzato gli occhi al cielo e recitato la benedizione, distribuì il pane e i pesci ai discepoli perché ne dessero a tutti i presenti. È come se Gesù avesse detto: «Se io posso dar mangiare a tutti, posso anche far sì che quel pane e quel vino diventino il mio corpo e il mio sangue». È importante notare che Gesù ha davvero bisogno di quei cinque pani, «ossia ha bisogno del nostro piccolo per realizzare i suoi piani, di ciò che noi siamo e di ciò che noi abbiamo. Gesù non moltiplica, bensì spezza e condivide». L’augurio rivolto dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto ai nuovi ministri straordinari della Comunione che hanno ricevuto il mandato al termine della celebrazione eucaristica è di «saper ricevere Gesù, tenendo a mente che non si può dare ciò che non si ha. Anche voi bambini che lo avete ricevuto in questo anno per la prima volta, tenetelo con voi, Gesù. Sapendo che per conservarlo occorre riceverlo costantemente». Al termine della celebrazione, l’assemblea si è organizzata per la solenne processione eucaristica che si è mossa per le vie del centro verso la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria. Dietro al gonfalone hanno preso posto i volontari della Misericordia, dell’Unitalsi, le religiose e i religiosi, i cavalieri dell’ordine di Malta, quelli del Santo Sepolcro e poi una parte dell’assemblea con i bambini e le bambine che hanno ricevuto quest’anno la prima Comunione e poi i sacerdoti con l’arcivescovo e il Santissimo Sacramento e a seguire il resto dell’assemblea. Alla chiesa di Santa Caterina d’Alessandria l’infiorata ha accolto tutti i convenuti che hanno ricevuto la benedizione eucaristica e il saluto dell’Arcivescovo che ha ricordato quanto sia proprio «il Pane del Cielo che ci spalanca le porte del Regno di Dio». I «FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME» LA CELEBRAZIONE Fotoservizio di GERARDO TETA

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NOTIZIARIODELLA DIOCESI DI PISA

Redazione: Piazza Arcivescovado 1856126 Pisatel: 050 565543fax: 050 565544

Notiziario localeDirettore responsabileAndrea Fagioli

Reg. Trib. Firenze n. 3184 del 21/12/1983

[email protected]

30 giugno 2019

CORPUSDOMINI

DI CRISTINA SAGLIOCCO

n occasione dell’Ultima cena Gesù prese il pane e resegrazie, lo spezzò, lo distribuì ai suoi e disse «Questo è

il mio corpo». Poi offrì il calice della nuova alleanza,aggiungendo «fate questo in memoria di me». «È peresser obbedienti che noi ripetiamo il gesto dell’Ultimacena, quando Gesù promette di essere presente inmezzo a noi. È il suo corpo, il suo sangue, vivo, vero,presente». Così l’arcivescovo Giovanni Paolo Benottoin occasione della solennità del Corpo e Sangue diCristo, il Corpus Domini celebrata domenica scorsa inCattedrale. «Ci si può fidare? - ha chiesto l’Arcivescovo -sono davvero il suo corpo e il suo sangue?». La garanziaci viene data dal racconto del Vangelo di Luca (9, 10-17):di fronte a cinquemila uomini stanchi e affamati e ad unragazzino con soli cinque pani e due pesci, Gesù ordinòai suoi discepoli di far sedere tutti i convenuti. E dopoaver alzato gli occhi al cielo e recitato la benedizione,distribuì il pane e i pesci ai discepoli perché ne dessero atutti i presenti. È come se Gesù avesse detto: «Se io possodar mangiare a tutti, posso anche far sì che quel pane equel vino diventino il mio corpo e il mio sangue». Èimportante notare che Gesù ha davvero bisogno di queicinque pani, «ossia ha bisogno del nostro piccolo perrealizzare i suoi piani, di ciò che noi siamo e di ciò chenoi abbiamo. Gesù non moltiplica, bensì spezza econdivide». L’augurio rivolto dall’arcivescovo GiovanniPaolo Benotto ai nuovi ministri straordinari dellaComunione che hanno ricevuto il mandato al terminedella celebrazione eucaristica è di «saper ricevere Gesù,tenendo a mente che non si può dare ciò che non si ha.Anche voi bambini che lo avete ricevuto in questo annoper la prima volta, tenetelo con voi, Gesù. Sapendo cheper conservarlo occorre riceverlo costantemente». Altermine della celebrazione, l’assemblea si è organizzataper la solenne processione eucaristica che si è mossa perle vie del centro verso la chiesa di Santa Caterinad’Alessandria. Dietro al gonfalone hanno preso posto ivolontari della Misericordia, dell’Unitalsi, le religiose e ireligiosi, i cavalieri dell’ordine di Malta, quelli del SantoSepolcro e poi una parte dell’assemblea con i bambini ele bambine che hanno ricevuto quest’anno la primaComunione e poi i sacerdoti con l’arcivescovo e ilSantissimo Sacramento e a seguire il restodell’assemblea. Alla chiesa di Santa Caterinad’Alessandria l’infiorata ha accolto tutti i convenuti chehanno ricevuto la benedizione eucaristica e il salutodell’Arcivescovo che ha ricordato quanto sia proprio «ilPane del Cielo che ci spalanca le porte del Regno diDio».

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«FATE QUESTOIN MEMORIA DI ME»

LA CELEBRAZIONE

Fotoservizio di GERARDO TETA

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VITA NOVATOSCANA OGGI30 giugno 2019II

Pisa & Svezia, storia di un’amiciziai racconta tutto Lorenzo Correnti seminarista, che havissuto da vicino

questo «scambio» con la chiesasvedese: «La comunità delnostro seminario - ricostruisceil nostro - è solita organizzarenel mese di settembre unpiccolo viaggio perricominciare al meglio l’annodi studio e di vita in seminario.Spesso è capitato che la mètadella nostra piccola vacanzacoincidesse con il luogo dovepoi avremmo partecipato agliannuali esercizi spirituali». Loscorso settembre, a causa di unimprevisto - prosegue ilseminarista - «avevamo dovutorinunciare sia agli esercizi comeerano stati pensati e organizzatidal rettore, sia alla gita».Dalla delusione alla speranza:«Nella primavera 2018avevamo conosciuto, inoccasione di un concerto nellachiesa di Santa Caterina, unacoppia italo-svedese. Mario (diorigine pisana) ed ElizabethOgnissanti. Mario, allorarettore della “Sankta Elisabets”folkhögskola di Göteborg,aveva organizzato proprio nellanostra città un corso musicaleestivo per gli studenti della“Sankta Elisabets”, corso chesarebbe culminato nel concertocui tutti noi avremmo assistito.Era nata una bella amicizia tra idue rettori, don Francesco eMario. Ed era stato MarioOgnissanti, in particolare, adesprimere la speranza checrescesse l’amicizia anche tra laChiesa svedese e quellapisana». È stata sufficiente unatelefonata «ai due cari pisani inSvezia per trovare unacommuovente disponibilità .Dieci giorni dopo eravamo giàa Göteborg. Era il 16

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settembre». Il racconto di LorenzoCorrenti: «Mario ci accolse,ospitò, presentò a chiunqueavesse l’occasione diincontrare. E pure ci“scarrozzò” a giro per laSvezia». Resteranno a lungonella mente e nel cuore deiseminaristi la Messa in ritoantico celebrata dal parroco padre Tobias Unnerstal el’ospitalità riservata alladelegazione pisana da un’altraOgnissanti: madre Charlotte,figlia di Mario ed Elizabeth epriora del monastero delleCarmelitane Scalze diGlumslöv. «Con le monacheabbiamo parlato a lungo,raccontandoci le nostrevocazioni e la bellezza e lafatica di camminare nella sequela Christi. Abbiamoguadagnato tante emozioni e,soprattutto, delle sorelle che -dopo quell’incontro - preganoper la Chiesa pisana e lo fannodall’unico monastero diSvezia». Quindi il trasferimento aStoccolma, «dove abbiamovissuto la seconda parte delnostro viaggio. Con Elizabeth eMario ci eravamo salutati, maloro ci avevano organizzato

anche nella capitaleun’accoglienza da vip. Siamostati ospiti prima delle suorebrigidine, poi di una barcaadibita ad ostello (!). Abbiamoavuto modo di girare in lungo ein largo per Stoccolma, unacittà davvero spettacolare evivace». A Stoccolma lacomunità del Seminarioincontrò il vescovo di quelladiocesi (che comprende tutto ilterritorio svedese), il cardinaleAnders Arborelius,carmelitano, impegnato,insieme alla quasi totalità deisuoi preti, in una delle loroperiodiche riunioni. «Anche lìfummo accolti come delle celebrità. Parlammo con ilcardinale e con alcuni suoicollaboratori. Così potemmoconoscere l’esperienza di unaChiesa così diversa dallanostra. Una Chiesa moltovivace e ben radicata,continuamente alimentata daconversioni, ma anche astrettissimo contatto con unasocietà estremamentesecolarizzata com’è in generalequella dei Paesi nordici. Inquell’occasione il rettore delSeminario don Francesco Bachiinvitò il cardinale a Pisa. Così èmaturata l’idea della visita che

culminerà nel Pontificalecelebrato dal vescovo svedesenella nostra Primaziale ilprossimo 30 giugno, quandol’Arcivescovo consegnerà alCardinale le reliquie di alcunisanti pisani, come persuggellare l’amicizia nata traqueste due chiese locali. E ilseminario può vantarsi di avermosso i primi passi, insieme aiconiugi Ognissanti, nelcammino di questa amiciziatanto preziosa».I coniugi Ognissanti sono aPisa già da diverso tempo(sono soliti, infatti, trascorrereuna parte dell’anno nellanostra città). Il cardinale, ilparroco di Goteborg, altrisacerdoti, il consiglio diamministrazione della scuolacattolica « Sankta Elisabets» diGoteborg e il coro nato in senoalla scuola saranno a Pisa giànel pomeriggio di venerdì 28giugno. Il giorno successivo - festa deisanti Pietro e Paolo - ilcardinale Anders Arborelius,alle ore 11.30, presiederà unasolenne concelebrazioneeucaristica nella chiesa di SanPietro in Vinculis. A sera ladelegazione svedese sarà nellachiesa di San Torpé: ilCardinale, infatti, appartieneall’ordine dei carmelitani scalzie desidera conoscere lacomunità carmelitana pisana. La mattina di domenica 30giugno la delegazione svedesesi ritroverà in Cattedrale per lasolenne Messa in Pontificaledelle ore 11, presieduta dallostesso cardinale e concelebratadall’arcivescovo GiovanniPaolo Benotto. Il nostrovescovo consegnerà alcardinale le reliquie dei santiRanieri e Bona e della beataChiara Gambacorti. Da notarecome in Svezia la Riformaabbia lasciato poche traccevisibili della Chiesa cattolica ecome icone e reliquie dei santisiano andate disperse. A sera, dalle ore 21, nella chiesadi Santa Caterina d’Alessandria,il concerto di ringraziamentoche vedrà protagonisti: il corodell’istituto Sankta Elisabetsfolkhogskola di Goteborg, lacappella musicale dellaCattedrale di Pisa, l’orchestrada Camera «Luigi Boccherini»,il soprano Jennifer Schittino, lacontralto Maria Sjokvist, iltenore Alessandro Carmignani,il basso Tomasz Siegris.All’organo si siederà RiccardoDonati. Direttore di cori edorchestra sarà GunnoPalmquist. In programmamusiche di Wolfgang AmadeusMozart. Titolo del concerto: «IlMiracolo dell’amicizia». Untitolo quanto mai «azzeccato».

DI ANDREA BERNARDINI

oleranno a Stoccolma, in Svezia, le reliquie dei santi Ranieri,Bona e della beata Chiara Gambacorti. Nel prossimo fine setti-

mana, infatti, il vescovo di Stoccolma, il cardinale Anders Arbore-lius sarà a Pisa insieme al parroco di Goteborg, ad altri sacerdoti,al consiglio di amministrazione della scuola «Sankta Elisabetsfolkogskola» e al coro nato in seno all’istituto: per celebrare l’Eu-carestia insieme all’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto e al cleropisano, per conoscere la nostra città, per consolidare un’amiciziacon la nostra diocesi. E ricevere in dono le reliquie dei santi pisani.L’amicizia tra Chiese che distano oltre 900 km di distanza era sboc-ciata , quasi per caso, a primavera dello scorso anno, grazie so-prattutto al rettore del Seminario don Francesco Bachi e all’allorarettore dell’istituto «Sankta Elisabets» folkhogskola di Goteborg Mario Ognissanti (nomen omen direbbero i latini)

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La prossima domenica 30 giugnol’arcivescovoGiovanni PaoloBenotto consegneràal vescovo diStoccolma - ilcardinale AndersArborelius - lereliquie di sanRanieri, santa Bonae della beata ChiaraGambacorti. Ecco com’è nato loscambio con questaChiesa che dista900 km da noi Il vescovo di Stoccolma, il cardinale Anders Arborelius, e, qui sopra, una veduta di Stoccolma. Sotto la comunità del Seminario

arcivescovile di Pisa insieme a Mario ed Elizabeth Ognissanti e a una dipendente dell’Istituto «Sankta Elisabets» di Goteborg

SACRO CUORE DI GESÙDI GIOVANNI MANECCHIA

l 28 giugno è la solennità delSacratissimo Cuore di Gesù. San

Paolo ci dice: «Fratelli, l’amore di Dioè stato riversato nei nostri cuori permezzo dello Spirito Santo...» (Rm5,5b-11). Preghiamo spesso «VieniSpirito Santo, riempi il cuore dei tuoifedeli, e accendi in essi il fuoco deltuo amore». L’amore e il cuore. Il«Cuore» di Dio, il Cuore di Gesù,l’amore di Gesù. E il nostro amore,l’amore umano che quando è amore èuna scintilla dell’amore di Dio. DanteAlighieri (1265-1321), poetagrandissimo e teologo più di tantiteologi di oggi, termina alla fine «... l’amor che move il sole e l’altre stelle» =«Dio, l’amore che fa muovere il sole ele altre stelle» (Par XXXIII,145).Ascoltiamo queste parole, sono forti:«I miei santi apostoli mi imploravanodavanti alle onde scatenate. Alla miavoce, le acque riprendevano il loroposto e la calma tornava... Le vostreinvenzioni sono contro natura. Qualedisprezzo verso Dio!... Volete unaprova a misura del vostro disprezzoverso il Creatore?... Gli oceanicominceranno a spostarsi... Ma se lavostra Terra perde l’equilibrio chiresisterà?... Io attendo il vostropentimento sincero!... La mia santaLegge proteggerà i Paesi e le regionicare al Mio Divino Sacro Cuore e alCuore Addolorato e Immacolato dellaMia Carissima Mamma. Diomantiene sempre le promesse fatte...Sì, pregate i nostri due Cuori Uniti,Gesù e Maria, perché diventino ilRifugio di tutti i figli della Terra».

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ASTERISCO

AGENDAIMPEGNI PASTORALI DELL’ARCIVESCOVODomenica 30 giugno 2019 ore 11: S. Messa inCattedrale; ore 16: a Fiesole per l’ordinazioneepiscopale del nuovo Vescovo di Prato.Lunedì 1 luglio 2019 ore 17,30: riunione perOPA.Martedì 2 luglio a Roma per le Cause dei San-ti.Mercoledì 3 luglio ore 16: incontro con i ra-gazzi di e-state in servizio alla Cittadella soli-darietà; ore 18: incontro con un gruppo neo-catecumenale.Giovedì 4 luglio a Piano degli Ontani al cam-po del MSAC.Venerdì 5 luglio ore 9,15: udienze.Sabato 6 luglio fino a martedì 9 luglio: a Fati-ma con il Pellegrinaggio diocesanoMercoledì 10 luglio ore 9,30: incontro conl’Ufficio per la Scuola Cattolica.Giovedì 11 luglio ore 9,15: udienze.Venerdì 12 luglio a Borgo San Lorenzo alCampo dell’Acr diocesanaSabato 13 luglio 2019 ore 9,30: riunione coni Vescovi dello STI in Seminario a Pisa; ore20: al SS.mo Sacramento a Pietrasanta.

«GIORNATA» DEI SACERDOTICALAMBRONE - La Casa Giovanni Paolo II aCalambrone ospiterà - il prossimo venerdì 28giugno, solennità del Sacro Cuore di Gesù -la giornata di santificazione sacerdotale. Al-l’incontro sarà presente anche l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto. Il ritrovo è fissatoper le ore 9.30, quando i sacerdoti si riuni-ranno in preghiera per la recita dell’ora me-dia di Terza. Al mattino i presbiteri celebre-ranno l’Eucarestia nella vicina chiesa dedica-ta a santa Rosa. Coloro che lo desiderano (eavranno prenotato per tempo) potranno fer-marsi a pranzo.

INCONTRO AL GIPI2CALAMBRONE - È nella sua fase conclusiva lastesura del prossimo piano pastorale diocesa-no. Si tratta di un piano «triennale», sarà de-dicato al rapporto tra i giovani, la fede e laChiesa e cercherà di raccogliere le provoca-zioni offerte dal Sinodo dei vescovi celebratonell’ottobre 2018 su « Giovani, fede e discer-nimento vocazionale» e dall’esortazione apo-stolica post-sinodale di papa Francesco «Ch-ristus Vivit». Il punto sulla fase di elaborazio-ne del piano pastorale sarà fatto dall’arcive-scovo Giovanni Paolo Benotto in occasionedella riunione congiunta dei consigli presbi-terale, pastorale, dei vicari foranei e dei re-sponsabili degli uffici di Curia convocato persabato 29 giugno alle ore 9,30 alla Casa Gi-Pi2 a Calambrone. All’ordine del giorno an-che valutazioni sull’anno pastorale che si staconcludendo.

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VITA NOVA TOSCANA OGGI30 giugno 2019 III

Mille bambini al «Grest senza frontiere»ra la seconda metàdell’Ottocento quandodon Giovanni Bosco,per primo, radunò

intorno a sé, all’ombra delcampanile, piccoli suoiconcittadini, per dar vita ad unoratorio. Un oratorio cheavrebbe dovuto fondarsi su trepilastri: l’amicizia, l’istruzionee l’avvicinamento alla Chiesa.Perché quei bambinidivenissero buoni cristiani edonesti cittadini. È un po’ ispirandosi a questaesperienza che sono nati iGruppi estivi. Grest che hannocontinuato a crescere. Oggi intutto lo Stivale più di duemilioni di bambini/e eragazzi/e frequentano i Grestdalla fine dell’anno scolastico.Oratori seguiti e guidati dacirca 400mila animatori. A Pisa, al campo scuola «CinoCini» circa 1200 giovani - traanimatori che hanno seguitocorsi intensivi di formazione ebimbi/e iscritti a classi chevanno dalla prima elementarealla seconda media - hannodato vita alla quinta giornata

Edi «Grest Senza Frontiere»,organizzata dal Centrosportivo italiano (Csi) e dallaPastorale giovanile diocesana. Mille e duecento tasselli di ununico grande mosaico chehanno sfilato con bandiere estriscioni, provenienti daunità pastorali e parrocchieche hanno organizzato perquesta estate Grest neglioratori: e cioè le unitàpastorali di Santo Stefano-IPassi, di San Martino aUlmiano - Pappiana - Limiti -Pontasserchio, di «Pisanova»,di Barbaricina-Cep, diRiglione e Oratoio e poiCasciavola, Calci, Campo,Sacro Cuore, Ghezzano, SantaLucia, Badia, San Lorenzo alleCorti e San Giuseppe di

Pontedera. Dopo aver cantatotutti insieme l’ «Inno diMameli», il responsabile dellaPastorale giovanile diocesanadon Salvatore Glorioso hadato il via ai giochi: i bambinisono stati divisi in trecategorie (prima-secondaelementare, terza-quartaelementare e quintaelementare-seconda media)per affrontare equamente, inbase all’età, le prove diatletica leggera: lancio dipalline di diversa grandezza,salto in lungo e corsa aostacoli. A conclusione dei giochi, glianimatori si sono cimentatinel classico «staffettone» chequest’anno ha compreso treprove: la corsa alla carriola, losci di fondo sul prato con scidi legno e il nuoto conciambellone nero su telobagnato. Finiti i giochi, dopo il pranzoal sacco, tutti nel Palazzettodello sport per un incontro dipreghiera e di canto guidatodall’arcivescovo GiovanniPaolo Benotto, che ha invitato

i presenti a vivere esperienzedi amicizia e di comunione. A fine giornata, il momentopiù atteso dai bambini: lapremiazione delle squadre. Lacoppa fedeltà è stataconsegnata all’unità pastoraledi Santo Stefano-I Passi.Quella animatori al SanGiuseppe di Pontedera. Lacoppa per chi ha mostrato ilmiglior spirito di squadra èandata a San Lorenzo alleCorti. A Calci-Campo lacoppa per gli ultras. La coppa fair play è andata all’unitàpastorale «Pisanova». Lacoppa per la pastoralegiovanile all’unità pastoraledi Limiti, Pappiana,Pontasserchio e SanMartino Ulmiano. Infine lacoppa talento a Casciavola.Quinti classificati i bambini diRiglione-Oratoio, quartiquelli di Badia, terzo postoper i bambini di Ghezzano,secondo per quelli di Barbaricina-Cep; I vincitoridi Grest Senza Frontiere 2019sono stati i bambini del SacroCuore.

Alla parrocchia del «Sacro Cuore» la vittoria della festadei gruppi estiviospitata al camposcuola di Pisa

LA TESTIMONIANZA

«VALE LA PENA MI AMOR»

gni anno qualche centinaio digiovani animatori - nella nostra

diocesi - seguono i bambini piùpiccoli nei Gruppi estivi. I genitorihanno toccato con mano il lorosenso di responsabilità, la lorodedizione, la loro capacità di«regalare» amicizia ai loro figli. Ci piace, allora, pubblicare unalettera «immaginaria» dell’animatoreai genitori dei bambini chefrequentano il Grest. Una letterareperita sul blog Vita Piena. Eccola diseguito:

aro genitore di un bambino chefrequenta il Grest,

sono quel ragazzo a cui hai lasciato timorosole mani del tuo bambino.Ho visto che mi guardavi preoccupato: forseper la mia giovane età, forse per il miotaglio di capelli... Allora ho pensato discriverti per ringraziarti: in fondo, non miconosci, eppure mi stai affidando la cosapiù preziosa che hai!Immagino che tu ti sarai chiesto perché unragazzo della mia età passi le sue ore estivegratuitamente con tuo figlio. Me lo sonochiesto pure io. Poi, in questi giorni, hoascoltato alla radio una canzone chesuonava così «vale la pena mi amor». E hotrovato unarisposta almio/nostroquesito. Qualcuno mi stainsegnando chedonare il miotempo per gli altri,specialmente per ipiù piccoli, mi puòrendere felice... Quando riesco afar sorridere tuofiglio. Quando almattino lo vedocorrermi incontro insieme agli altri.Quando riesco a farlo ballare, lui rigido, neimiei bans scatenati. Quando lo consolo peruna caduta o un gioco in cui non ha vinto.Quando mi vede come un punto diriferimento, proprio me che in casa sonoconsiderato ancora «il piccolo»... non saiquanto ne valga la pena! Ad ognuna di questi piccoli gesti mi sembrache il mio cuore cresca un po’ di più.Quando il mio coordinatore mi affida laresponsabilità della conduzione di un gioco,delle scenografie, oppure il compito direcitare o preparare il laboratorio: sento chevede il mio talento, che mi consideracompetente e capace di crescere sempre dipiù. Non sai quanto ne valga la pena pervedere i suoi occhi soddisfatti del miolavoro...Quando il don ci ringrazia a nome di tutti ibambini e genitori e di Chi sa, e poi quandoci dice che siamo tanto amati e che èorgoglioso di noi, ti assicuro, ne vale lapena!E... quando condivido questo servizio con imiei amici... sì a volte litighiamo, ma piùspesso siamo una grande squadra, ciabbracciamo, scherziamo... e a volte finiscea gavettoni! non sai quanto ne valga lapena!Ti voglio ringraziare ancora per essertifidato di me.Ti prego non ti arrabbiare quando tuo figliotorna con la maglietta tutta sporca, non saiquante risate si è fatto mentre dipingevamocon le tempere. Valgono più di unamaglietta da ricomprare, lo sai meglio dime!Non ti sentire in colpa perché lo lasci alGrest anche la mattina in cui sei libero: glistai regalando un esperienza unica.Non essere preoccupato delle sbucciature, deigraffi; sono i segni di un guerriero felice chesi è lanciato, ha giocato, non si èrisparmiato.Fidati che vorrò bene a tuo figlio, ho già ilsuo nome nella mia maglietta, so le suecanzoni ed i suoi giochi preferiti, so cosa lospaventa e ti prometto di tenerlo per manofino a quando non lo riconsegnerò nelle tue.Dimenticavo: vale la pena anche incrociareil tuo sguardo e il tuo sorriso a fine Grest.Alla prossima!

Un animatore del Grest

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Lettera di unanimatore del Grest aigenitori: «Ecco cosa ci spinge adedicare tantotempo gratuitoai vostri figli»

A San Prospero la FestAcli provincialearà il circolo «LambertoTellini» di San Prospero ad

ospitare - da giovedì 4 adomenica 7 luglio - la nonaedizione di «FestAcli». Temadella festa: «Animare la città.Le Acli nelle periferie dellavoro e della convivenza». «Ilmodo in cui abitiamo,frequentiamo, viviamo nellecittà - dice il presidenteprovinciale delle Acli PaoloMartinelli - è lo specchio delnostro modo di relazionarciagli altri e nella società. Perquesto vogliamo interrogarci edare una lettura dei diversisguardi che possiamo avere.Cercheremo di farlo ogni seratrattando il tema in mododiverso». Di qui l’idea di guardare allenostre città «con gli occhi dellamusica» attraverso il coro el’orchestra dell’associazioneculturale «San Francesco» chela sera di giovedì 4 luglioproporrà ai presenti musichedi Gounod, Puccini e Mozart.Oppure, la sera successiva, diguardare alle nostre città «congli occhi dei bambini» grazieallo spettacolo di «MagoRufus». Sabato 6 luglio le Acli

proveranno a guardare le città(e ad animarle) con «gliocchi... della strada» attraversolo spettacolo in vernacolo de«La ’ompagnia der Trebbio». Lafesta si concluderà con undibattito pubblico sul tema«Una città un posto per tutti»,

guardando alla città «con gliocchi... di Giorgio La Pira».Ospiti della serata l’onorevoleRosy Bindi ed alcuniamministratori locali, perriflettere sulla figura del«sindaco santo» e sull’idea dicittà da lui prospettata, ancor

oggi attuale. A questo ultimoincontro - presentato damonsignor Antonio Cecconi emoderato da Paolo Martinelli -parteciperanno il sindaco diVecchiano e presidentedell’amministrazioneprovinciale MassimilianoAngori e l’assessoreall’istruzione del comune diCascina Leonardo Cosentini. Tutte le sere sarà attivo lo standgastronomico.

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L’INIZIATIVA

Da giovedì 4 a domenica 7 lugliospettacoli e dibattitopubblico al circolo«Lamberto Tellini». A tema: «Animare lenostre città». Domenicaincontro con l’onorevoleRosy Bindi, il presidentedella provinciaMassimiliano Angori e l’assessore comunaleLeonardo Cosentini

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VITA NOVATOSCANA OGGI30 giugno 2019IV

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VITA NOVA TOSCANA OGGI30 giugno 2019 V

DI ANNA GUIDI

n patrimonio di storia, di fede e diarte è raccolto nella chiesa enell’annesso convento di SanFrancesco della parrocchia del

Santissimo Salvatore a Pietrasanta: ilparroco don Francesco Parrini, il vicario don Edoardo Butta e un gruppo di amicihanno tutta l’intenzione di «valorizzarlo»come merita.Don Francesco Parrini - nei giorni scorsi -ha convocato nel bellissimo chiostro diSan Francesco affrescato dall’Ademollogiornalisti di carta stampa tv e web perpresentare le iniziative che, per tuttal’estate, si prefiggono di tenere vival’attenzione su questo magnifico edificio.Concerti, spettacoli, conferenze culturali,una mostra: saranno molte le iniziativefinalizzate al «recupero» della chiesa e delconvento di San Francesco nella parrocchiadel Santissimo Salvatore a Pietrasanta.Appuntamenti che saranno presentati ilprossimo venerdì 28 giugno alle ore 17.30.All’incontro parteciperà anchel’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto. Inprogramma la proiezione di un filmatorealizzato da Marco Pasquini.

LA STORIAa chiesa e l’annesso convento furonoedificati, nel XVI secolo, dai padri

Francescani, costretti ad abbandonare, acausa delle infiltrazioni, il romitorio diSanta Maria delle Grazie alla Stregaia pertrasferirsi dalla parte opposta, in un luogopiù vicino alla città. La chiesa fu consacratanel 1597 dal vescovo di Luni-SarzanaGiovan Battista Salvago.La chiesa e il convento si presentano comeuno scrigno d’arte: Nel 1743-1744 un fratepittore, Alberico Clemente Carlini, realizzòdue grandi tele con la Cacciata dei Mercantidal tempio e Gesù tra i dottori, otto tondi con

Santi francescani e le Quattordici stazionidella Via crucis. Attorno al 1830 Luigi Ademollo dipinse i Miracoli di Sant’Antonio da Padova nelloggiato, le Storie della vita di San Francesconel chiostro ed Episodi della vita di Cristo edella Vergine nell’atrio del convento. Fra leopere, una Visione di Sant’Antonio da Padovadi Orazio Fidani (metà del Seicento) e lapala con San Luigi di Francia e i SantiFrancesco di Paola ed Elisabetta di Ungheria (1700) di Gian Domenico Gabbiani.

I FRANCESCANI IN VERSILIAono molti i «seguaci» di san Francesconella Versilia storica. Nel solo paese di

Terrinca, dal 1500 ad oggi, sono maturatecirca 150 vocazioni francescane. PadreAntonio Tognocchi da Terrinca (vissutonel secolo XVII) e chiamato,sbrigativamente, il Terrinca è fonteautorevole per la conoscenza delmovimento.Fino al recente passato i frati francescani -ma anche le clarisse che avevano sededentro le mura cittadine - hanno seminatotanto bene alla comunità di Pietrasanta.Pur «muovendosi» tra mille difficoltà:dovute agli interventi restrittivi diispirazione giusnaturalistica, allesoppressioni napoleoniche, alle fatiche perper la riapertura dei conventi in corso diRestaurazione e alle misure assunte dalRegno d’Italia in merito alla soppressionedelle corporazioni religiose. Nello scorso secolo i frati, a fronte dellenuove esigenze della popolazione edanche delle presenze stagionali, fondaronochiese a Marina di Pietrasanta e a VittoriaApuana.

IL RESTAUROa chiesa ed il convento di San Francescohanno necessità di un significativo

intervento di restauro. Restauro - ha

spiegato l’ingegner Italo Viti - che passaattraverso il recupero della copertura e lecure da prestare alle tele conservate nellachiesa, minacciate da muffe e i preziosiparamenti sacri conservati in sacrestia.Fino ad oggi sono stati sistemati ilcampanile, mentre si sta intervenendo sultetto sovrastante la biblioteca. Alle spesegià sostenute e preventivate, si è ipotizzatoche vadano aggiunti, per il pienorisanamento e la totale valorizzazionedella struttura, mezzo milione di euro. LaConferenza episcopale italiana, lafondazione Cassa di Lucca, la Banca dicredito cooperativo non hanno fattomancare il loro sostegno.Ma soprattutto - ha commentato donFrancesco Parrini - prima di pensare aldenaro vogliamo far leva sui cuori, per farein modo che i pietrasantini tornino adamare questo luogo.La promozione di una serie di eventifinalizzati alla valorizzazione dellapresenza dei Francescani in Pietrasanta,coincide con l’iniziativa regionale «LaToscana da San Francesco»: il prossimo 4ottobre, com’è noto ai nostri lettori,saranno i comuni della Toscana ad offrire,l’olio per la lampada che arde davanti allatomba del Santo, ad Assisi.

IL CALENDARIO opo la giornata di presentazione, ilcartellone degli eventi prevede alcuni

concerti serali (inizio ore 21.30): sabato 6luglio andrà in scena il duo 4 maniKaspustin (Edoardo Benucci-LucaInnocenti), sabato 20 luglio Maria GiuliaLari al pianoforte, sabato 10 agosto Giovanni Giannini al pianoforte, sabato 24agosto il duo violino-pianoforte compostoda Michela Luca e Gianluca Cremona.Infine sabato 7 settembre ecco il concertofinale d’improvvisazione del corso dicomposizione, percussione e pianoforte.E poi le conferenze culturali (con inizioalle ore 18.45): sabato 6 luglio conferenzasu «I Francescani nella Versilia Storica»,sabato 20 conferenza di MelaniaSpampinato su «Dalle grotte di S.MariaDella Stregaia al Convento di SanFrancesco: un cammino spirituale di paripasso con l’evolversi della città diPietrasanta»; sabato 3 agosto conferenza diLuigi Santini su «Gli stemmi del chiostrodi San Francesco narrano la storia diPietrasanta»; sabato 17 agosto conferenzadi Romano Tommasi su «La misurazionedel tempo nel chiostro di San Francesco. Lameridiana italica e quella astronomica».Infine sabato 31 agosto conferenza diLodovico Gierut su «Immagini d’Arte perSan Francesco». Da sabato 10 agosto al 14 settembre ilchiostro del convento ospiterà la mostra«due scultori e un pittore per SanFrancesco: Ivan Theimer, Vito Tongiani,Giuseppe Bergomi».Infine gli spettacoli, con inizio alle ore21.30. Giovedì 22 agosto «La vita diCaterina da Siena e Beatrice di Pian degliOntani», poesia e musica di e con Elisabetta Salvatori e Matteo Ceramelli,violino. Sabato 30 agosto «Poesie per il SanFrancesco» di Domenico Lombardi eGiuseppe Cordoni.

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Campagna di restauro

ed iniziativeculturali

nella chiesa e nel convento a lungo - e fino

al recente passato- abitati

e serviti dai fratifrancescani

Pietrasanta per «San Francesco»

ella seconda metà del mese di giugnola valle di Cardoso, Pruno e Volegno

si anima di iniziative. Mercoledì 19giugno ricorre l’anniversariodell’alluvione che, nel 1996, portòdistruzione e morte. Dal 21 al 29 sicelebra il solstizio con la doppia alba delsole nell’arco del Monte Forato. Due dateche rimandano, la prima, a fatti tragici ( imorti furono quindici e i danni ai paesienormi), la seconda a un suggestivofenomeno solare che quest’anno ha cometema la «resistenza». Resiste chi vive inmontagna, resistono i bioeroi chepraticano un’agricoltura ed unallevamento alternativi, fuori dalle logichedel mercato, dentro una filosofia di vitadove l’amore per la natura è l’elementopiù forte. Resistono anche tradizioni esaperi come il lavoro ai ferri, all’uncinetto,al telaio per confezionare migliaia diquadrati di lana o cotone che andranno acomporre un grandissimo tappeto perSant’Anna, un tappeto per la pace, fruttodi un lavoro in rete che ha coinvoltoanche donne di lontane regioni.Alluvione e solstizio non condividonounicamente una vicinanza di date. Ilmiracolo della replicata nascita del solenell’occhio di pietra di un monte che èuna scultura modellata dalla natura,induce a pensarla questa natura, aconoscerla e rispettarla. Se le eccezionaliprecipitazioni di pioggia furonol’elemento scatenante del disastro, è purvero che un altro elemento, nonsecondario, fu l’incuria del bosco e dellaselva: i tronchi scarnificti degli alberi,trascinati dall’impeto delle acque delfiuem, ebbero l’effetto di siluri. La tuteladel territorio, che è imprenscindibile perresistere in sicurezza, è il tema chealluvione e solstizio hanno in comune. Lasera del 19, mentre la fiaccolata saliva daPonte Stazzemese a Cardoso per la Messain Santa Maria Assunta, un potentissimofaro illuminava di luce cruda l’arco delForato punteggiato dalla calda luce dellelanterne posizionate dagli uomini dellaneve. I Vigili del Fuoco avevano acceso dinuovo la luce che nel 1996 fu un potenteaiuto per monitorare di notte frane esmottamenti. Un gesto che è statodedicato ad Alessandro Moni, scomparsonell’aprile del 2017, figura di spiccodell’Anpas Nazionale, attivamentepresente in Versilia per tutto il periododell prima emergenza, e ad EgidioPelagatti, deceduto nel novembre scorso,vicesindaco di Stazzema impegnato nelvolontariato e nella protezione civile. «Unnuovo ambiente di vita» dove il valoredella messa in sicurezza è prioritario, è ilmotivo portante della conferenza disabato 22 al Palazzetto della Cultura diCardoso.«L’Università civica dellamontagna» curata da Asbuc di Barga haindividuato come tema per il solstizio,relatore il professor Giorgio Pizziolo: «Unruolo nuovo per la montagna Apuana:guidare la rinascita a e far rivivere ilgrande Ecosistema versiliese».

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L’INIZIATIVA

Alluvione e festedel solstizionella valledel Cardoso

Nelle foto la chiesa ed il convento di San Francesco della parrocchia del Santissimo Salvatore a Pietrasanta

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VITA NOVATOSCANA OGGI30 giugno 2019VI

I sette concerti di «Anima Mundi»petterà proprio a DanielHarding il compito diaprire la rassegna con ilconcerto di sabato 7

settembre. In CattedraleHarding dirigerò l’Orchestradella Radio svedese insiemecon il «suo» coro,universalmente riconosciutocome fra i migliori al mondo.Potremo così ascoltare il Requiem tedesco di JohannesBrahms, monumento dellaspiritualità romantica, cheimpegnerà,tra gli altri, ilsoprano Hanna Husahr e ilbaritono Mark Stone. Tutt’altro mondo quello checi proporrà - lunedì 9settembre in Camposanto: -Kristian Bezuidenhout,specializzato in esecuzionicon strumenti d’epoca. Ilmusicista sudafricano diorigine - e londinese diadozione - ci porterà permano in un virtuale viaggionel cuore dello stile classicosuonando su un fortepianoantico e prezioso musiche diWolfgang Amadeus Mozart eJoseph Haydn, proseguendocosì l’impegno a ritrovare leradici del pianofortemoderno avviato da AnimaMundi già nelle scorseedizioni. Ancora musica antica, ma inCattedrale, giovedì 12settembre: un direttore e uncomplesso gloriosi, TrevorPinnock e The EnglishConcert, per accompagnare Jakub Jozef Orlinski - controtenore giovanissimo magià affermato nel mondocome un autentico fenomenonel campo della vocalitàbarocca - in pagine di GeorgFriedrich Händel e AntonioVivaldi.Nuovamente in Cattedralesabato 14 settembre perl’appuntamento ormaitradizionale con leprospettive moderne dellamusica sacra: il coro CostanzoPorta e l’Orchestra CremonaAntiqua, diretti da AntonioGreco presenteranno la primaesecuzione assoluta dellavoro vincitore della XIIedizione del Concorsointernazionale dicomposizione sacra «AnimaMundi». Quest’anno ilpremio è andato a GabrieleCaselli (Pisa, 1980) che hamusicato l’inno Ubi càritas etamor con l’impiego di un coroa 4 voci miste, 2 violini,violoncello, contrabbasso eorgano. Nello stessoprogramma la musica del

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ventunesimo secolo siconfronterà con un periodofra i più cruciali nella storiadella musica europea, ilpassaggio dal Rinascimentoall’età barocca, con opere diClaudio Monteverdi e

Salomone Rossi.Musica strumentale inCamposanto, con l’omaggio aJohann Sebastian Bachcelebrato lunedì 16 settembreda una concertista fra le piùacclamate di oggi, Isabelle

Faust, che eseguirà la seriemonumentale delle Sonate epartite per violino solo. Mercoledì 18 settembre. inCamposanto. Il Rossignolo,ensemble italiano non menoestroso che autorevole, direttoda Ottaviano Tenerani,propone una ricognizionedella favolosa musica daintrattenimento settecentescadi Georg Philipp Telemannn, Musica sull’acqua e Musica datavola I. Simmetricamenteall’inaugurazione, anche lachiusura sarà in grande stile,venerdì 20 settembre inCattedrale, con lo StabatMater, capolavoro sacro diGioachino Rossini. Loaffronteranno quattro solisticelebri: Sabina von Walthersoprano, Aurora Faggioli mezzosoprano, Davide Giusti tenore e Simón Orfila basso.Saranno diretti da un altroprotagonista fra i piùammirati del movimento di

riscoperta diesecuzionistoricamenteconsapevoli,l’inglese Robert King.King sarà allatesta del Corodel TeatroMunicipale diPiacenzadiretto da Corrado Casati(che aprirà unprogrammatutto italianocon l’AveMaria e le Laudi allaVergine daiPezzi sacri diGiuseppe

Verdi), e dell’Orchestra Haydndi Bolzano e Trento, ospite di Anima Mundi per la terzavolta in pochi anni.I concerti di apertura econclusivo sarannoannunciati dagli ottoni sullaTorre: dalle ore 20 consuetoconcerto di benvenuto dicorni, trombe e tromboni.Anche quest’anno il pubblicodi Anima Mundi avrà lapossibilità di sostenere,attraverso libere offerte,alcuni progetti di solidarietà eassistenza sul territorioportati avanti dalla Caritasdiocesana. La rassegna internazionale dimusica sacra «Anima Mundi»è realizzata con il contributodella Fondazione Pisa e delComune di Pisa.

arà ancora il direttore d’orchestra oxfordiano Daniel Harding(degno successore di sir John Eliot Gardinar) a guidare la nuova

edizione di Anima Mundi . La conferma arriva dall’Opera dellaPrimaziale pisana, promotrice dell’evento. La rassegna internazio-nale di musica sacra, giunta al suo 19º anno, si terrà dal 7 al 20settembre.Sette i concerti in programma in Cattedrale e in Camposanto.Concerti che presenteranno spartiti scritti in cinque diversi secoli.L’ingresso ai concerti è gratuito, ma per accedere è necessario pri-ma ritirare un biglietto omaggio. La prenotazione dei tagliandipuò essere fatta solo tramite web, collegandosi al sito www.viva-ticket.it dal 4 settembre.

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A settembretorna a Pisala rassegna

internazionaledi musica sacra.

Confermatoalla direzione

artistical’inglese

Daniel Harding

È pisano il vincitore del concorsoper compositori di musica sacra

originario di Pisa il vincitore dell’edizione 2019 delconcorso di musica sacra «Anima Mundi»: Gabriele

Caselli (nella foto), si è diplomato in pianoforte con ilmassimo dei voti - ma anche in composizione musicale -all’Istituto superiore di studi musicali «Luigi Boccherini» diLucca. Si è poi perfezionato in composizione musicaleconseguendo una laurea di secondo livello alConservatorio «Luigi Canepa» di Sassari - sotto la guida diAlberto Ezio Colla. Gabriele Caselli ha studiatocontrappunto rinascimentalecon Paolo Tonini Bossi,docente al ConservatorioGiuseppe Verdi di Torino. Èstato ammesso nel 2013 allaprestigiosa AccademiaChigiana, dove ha seguito ilcorso di Composizione dimusica per film, tenuto daLuis Bacalov (La regina degliscacchi, Il Postino, DjangoUnchained). Il suo brano,composto sulle scene de LaCura Miracolosa di CharlieChaplin, ha avuto l’onore dichiudere il concerto finaledella classe. Gabriele Caselli ècompositore di colonnesonore e ha all’attivonumerosi lavori ufficialirilasciati sul sito IMDB. Nel2016 il brano per violoncello Sei cantiche su trilloamazzonico è stato selezionato per un concerto all’Istitutodi Alta Cultura Italiana di Londra, con l’esecuzione delvioloncellista Rohan de Saram, con le lodi del compositoreJonathan Cole, docente al Royal College of Music diLondra. Nel 2017 Caselli ha vinto il concorso di composizioneinterno del Conservatorio di Sassari. Insieme a GiovanniCecchi, professore emerito di fisiologia dell’Università diFirenze, e a Giulio Masetti, ricercatore al Cnr di Pisa, hapubblicato nel 2018 per la rivista «pH - The endless appealof physiology», l’articolo Tartini, il terzo suono e la coclea.

È

CHI E’ GABRIELE CASELLI

IL PROGRAMMA

MUSICA SOTTOLA TORRE INCAMPOSANTOMONUMENTALE

’ensemble «L’arte dell’Arco» haaperto - lo scorso lunedì nelCamposanto monumentale di Pisa- il programma dei concerti di

«Musica sotto la torre», quattordicesimaedizione della rassegna organizzatadall’Opera della Primaziale Pisana. L’ensemble ha proposto musichebarocche scritte da Corelli, Vandini,Tartini, Vivaldi e Veracini. Titolo delconcerto: Tartini: tra amici, colleghi erivali. Giovedì 27 giugno alle ore 21,15, ilsecondo concerto di «Musica sotto latorre»: Enzo Caroli al flauto e FrancescaTondelli all’arpa proporranno alpubblico presente un viaggio attraverso isecoli, da Bach a Nino Rota, passandoper Rossini e Saint-Saëns. ll suono degliangeli è il titolo che si è voluto dare allaserata, perché flauto e arpa sono i duestrumenti musicali che spessonell’iconografia accompagnano gliangeli e i putti, e nell’immaginariocollettivo riportano alla memoria i faunie tutto ciò che richiama la natura nellasua accezione primordiale. Lunedì 1 luglio, alle ore 21,15 tornaprotagonista la Viola del Duomo,costruita nel 1662 da Antonio Casini,abile liutaio per molti anni attivo aModena e rimasta per molto tempodimenticata nelle stanze dell’Opera dellaPrimaziale Pisana. Si deve a LorenzoCorti la riscoperta di quella viola. Lostrumento, ora restaurato, sarà suonatodallo stesso Lorenzo Corti, che con laViola del Duomo proporrà - insieme aLaura Polverelli (mezzosoprano) e LauraPasqualetti (pianoforte) - un concerto dimusiche di Johannes Brahms, ilcompositore che si è avvicinato di piùall’anima intima e spirituale di questostrumento. Ultimo concerto giovedì 4 luglio alle ore21,15, quando potremo ascoltare una summa storica che partendo da Brahms epassando da Tchaikovsky e Piazzolla - ilcompositore che ha nobilitato esublimato la forma sudamericana deltango - arriverà a Galante, uno tra imassimi compositori viventi. Al violino Piercarlo Sacco, musicista di calibrointernazionale. Evento collaterale alla rassegna,mercoledì 3 luglio alle ore 18 inCamposanto sarà presentato il volume Musica in Cattedrale. Fonti storiche e cartemusicali: dieci secoli di armonie nel Duomodi Pisa, a cura di Gabriella Garzella eStefania Gitto. L’iniziativa di riordino,inventariazione e messa in uso delprezioso patrimonio musicaleconservato nell’archivio dell’Opera dellaprimaziale pisana ha fornito occasioneper raccontare la lunga storia dellamusica sacra a Pisa. A ripercorrerla sonoesperti di diversa formazione. La «musicain cattedrale» è echeggiata anchedall’apparato decorativo dell’edificiosacro, che arricchisce il volume diimmagini preziose. La presentazione dellibro è ad ingresso libero e non ènecessaria nessuna prenotazione. Ricordiamo che l’accesso ai concerti ègratuito. Occorre però ritirare i bigliettial Museo delle Sinopie il giorno delconcerto dalle ore 8 alle ore 20.50 finoad esaurimento dei posti disponibili.

LNella foto l’ensemble «L’arte dell’Arco» protagonista delprimo dei concerti di «Musica sotto la torre»

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VITA NOVA TOSCANA OGGI30 giugno 2019 VII

Nel paese di COCCAPANI

odovico nacque aCalcinaia nel palazzo difamiglia, oggi adibito persua volontà ad asilo

infantile. Sesto dei sette figli delmaestro ceramista SigismondoCoccapani e di FortunataGuelfi, il venerabile perseprestissimo entrambi i genitorie tre dei suoi fratelli. Crebbeinsieme alle sorelle Teresa eRosa ed al fratello maggiore don Lionello canonico dellaPrimaziale Pisana e docente inSeminario. Diplomatosi a Pisa,esercitò per breve tempo laprofessione di insegnanteelementare. Mestiere che inseguito abbandonò perdedicarsi, da laico,all’assistenza dei bisognosi edei carcerati. Missione chesvolse non senza difficoltà, inun difficile clima anticattolicoalimentato dalle classisocialmente più elevate nellaPisa del suo tempo. Esponente dell’Ordinefrancescano secolare dellafraternità di San Francesco inPisa, Coccapani si dedicòanche all’istruzione religiosadei fanciulli: il catechismo - o«la dottrina» come veniva untempo chiamata - per ibambini più poveri edindigenti si tenevasettimanalmente nella chiesapisana di Sant’Andrea forisportam. Proprio grazieall’iniziativa del venerabile e dimonsignor Parenti, la chiesasconsacrata da tempo, venneriaperta e ogni domenica, a piùdi cento bimbi veniva fattaconoscere la parola di Gesù inpreparazione alla cresima e allaprima comunione. Lodovicofrequentava spessoi detenuti delcarcere di Pisa, cheallora si trovavanell’ex convento diSan Matteo. Ilvenerabile,all’epoca, era fra ipochi civiliautorizzati adentrare nelle carceriin quantocomponente della«commissionevisitatrice» di Pisa.In questa veste nonmancò mai diaiutare e di fare datramite tra i detenuti e le lorofamiglie; occupandosi anche direintegrare nella società chiaveva scontato la pena,trovandogli un onesto lavoro.La testimonianza del suocontemporaneo e confratellovincenziano il professorEnrico Pistolesi ci è preziosanel narrarci il rapporto cheintercorreva fra il «sorLodovico», come dal popoloera familiarmente chiamato e i

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detenuti: «Entrando in cella sitoglieva il berretto come seentrasse in un salotto e salutavacon faccia sorridente, con paroladi vero e sincero amico. Così queipoveretti aprivano l’animo allaconfidenza».Proprio questa fu una dellearmi di Coccapani: la bontà!Sorridere aiutando chi soffre,

nello spirito piùautentico degliideali su cui siregge la Societàdi San Vincenzode’ Paoli,associazione dilaici fondata dalBeato FedericoOzanam nel1833, al serviziodei poveri,operante edattivissimaancora oggi nelterritorio pisanocon le sue 20conferenze. A nome della San

Vincenzo e coadiuvato dai suoiconfratelli, innumerevoli volteCoccapani si trovò a contattocon le necessità degli ultimicercando di provvedere in ognimodo ad aiutare coloro chenon avevano nulla. In unperiodo in cui lo Stato benpoco si adoperava per sanare iproblemi delle classi socialimeno abbienti, il volontariatocattolico e l’operato di figureeccezionali come quella del

cavalier Coccapani erano veri epropri fari nell’oscurità. Dopo vent’anni di militanzanell’associazione, Coccapanivenne eletto all’unanimitàpresidente del consigliocentrale pisano, incaricodelicato che egli assunse conumiltà e allo stesso temporiluttanza per timore di nonesserne all’altezza. Aconvincerlo nell’accettare lavolontà di Dio, furono il suogrande amico professorGiuseppe Toniolo oggi beato eil padre confessore diLodovico, il carmelitanopisano e futuro cardinale Raffaello Rossi. Durante il suo quindicennio dipresidenza Lodovico contribuìa far crescere in manieranotevole la San Vincenzopisana dando vita a molte enuove conferenze attive ancoraoggi. La sua esperienzaquotidiana, il suo unico sforzo,talora doloroso ma tenace,divennero i poveri, il suo veroamore cristiano, in pienaosservanza e applicazione delcomandamento evangelicofurono l’ «amare Dio e i fratellicome se stesso». Pregare e visitare gli ammalatidivennero per lui due gestiquotidiani. La sua era unapreghiera-colloquio con Dioche si prolungava nelle opereverso il prossimo che eglicompiva. Lodovico si prefissò di portare

a tutti oltre al confortomateriale anche il conforto e leparole della fede, con coraggioe semplicità, umiltà ediscrezione, doti che riconobbein lui l’arcivescovo di Pisa ilcardinale Pietro Maffi, aCoccapani legato da profondastima ed amicizia fin dall’iniziodel suo episcopato. Il cardinale,per attestare la grande stimache nutriva verso l’umileservitore dei poveri, era solitodire: «Di vescovi se ne fannomolti, ma di Coccapani ce n’è unosolo». Questi due grandipersonaggi esemplari delle Pisadel tempo tornarono tra lebraccia del Signore nello stessoanno: monsignor Maffi morìinfatti il 13 marzo e LodovicoCoccapani si spense a causa diuna polmonite contratta dopouna delle sue infaticabiliquestue per la città, il 14novembre. Come in uso nella sua famiglia,Lodovico sentendo avvicinareper lui l’ora del ritorno alla casadel Padre Celeste, desideròtrascorrere i suoi ultimi giornidi vita a Calcinaia, il paesedelle sue radici e del suo cuore,dove morì nel palazzo difamiglia, da lui donatoall’Opera Cardinale Maffi e nelquale fece sorgere nell’anno1925, un asilo infantile per ibimbi del luogo, attivo ancoroggi.A Calcinaia riposano, ancoroggi, le spoglie di LodovicoCoccapani. Come egli chiese,nel più perfetto spiritofrancescano, il corpo diLodovico venne tumulato nelsemplice campo comune afianco dei più umili, fratellinella sofferenza con cui vollecondividere persino l’ultimadimora terrena. Nel 2015 aseguito della ricognizionecanonica, le spoglie delvenerabile sono state traslate inuna nuova tomba all’internodella pieve di Calcinaia.Da subito il cuore dei pisanivide in Lodovico l’incarnazioneamorevole degli idealievangelici. Nel 1949 con ildecisivo contributo dell’ordinedei Frati minori conventuali ela spinta della Società di SanVincenzo de’ Paoli, venneaperta la causa diocesana per labeatificazione. Causa checonclusasi nel 1998 è giuntaall’importante traguardo delriconoscimento delle virtùeroiche da parte della SantaSede nello scorso novembre.Un giorno, forse non lontano,a Dio piacendo, quandoavverrà il riconoscimento di unmiracolo attribuibile alla suaintercessione, sarà possibilevedere il nome dell’umileCavaliere di Dio e dei poveri trala schiera dei santi e beati dellaChiesa pisana.

DI CHRISTIAN RISTORI

l 23 giugno di 170 anni fa nasceva a Calcinaia Lodovico Coccapa-ni, terziario francescano e - dal 1914 al 1931 - presidente delle

conferenze pisane della Società di San Vincenzo de’ Paoli. Una fi-gura di cattolico esemplare, proclamato «venerabile» da papaFrancesco lo scorso 7 novembre. Il profilo di Lodovico Coccapani sarà ricostruito nel prossimo au-tunno con alcune iniziative ospitate nei luoghi che lo videro silen-zioso operatore di carità.

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TESTIMONE di carità

170 anni fa nasceva a Calcinaia il «Cavaliere di Dio e dei poveri»,proclamatovenerabile dapapa Francesconel novembredello scorso anno

PORTA A LUCCA

DI LORENZO CORRENTI

o scorso 17 giugno, solennità di SanRanieri, sono tornate a suonare - dopo

almeno una quindicina d’anni di silenzio -le campane del chiesino di San Lazzaro, aPorta a Lucca. Dei due bronzi non si samolto, se non quello che si può dedurredalle iscrizioni: «Raffaello Magni - FonderiaLucca 1856» è quanto riportato sulla piùpiccola insieme all’effige di un santo nonidentificabil; «Opus Nicholai Pisani 1456» èinvece riportato sulla più grande e anticacampana che presenta anche uno stemmacon giglio e leone. Un ospedale «Sancti Lazari de malatis deultra Ausere» - e annessa una piccola chiesa- esistevano almeno dal XII secolo.Entrambi furono demoliti nel 1638 ericostruiti nellaposizione odierna. Ilcomplesso di SanLazzaro «dipendeva»prima dalleBenedettine delmonastero di SantoStefano extra moenia,poi, dopo lasoppressione, daiCappellani dellaPrimaziale cheutilizzavano ilchiesino come luogodi sepolturaprivilegiato. Non è dato di sapere,però, se la più anticadelle due campane siastata fusaappositamente per l’antico chiesinooppure abbia un’altra origine. Sicuramenteè un oggetto di grandissimo valore, datal’antichità e l’eccellente stato in cui si èconservata fino ad oggi. Caratteristica èsoprattutto la forma a pera, tipica deibronzi medievali, che produce un suonoparticolare ben distinguibile dallecampane di fusione più recente. L’altracampana, opera ottocentesca della celebrefonderia lucchese, presenta una formameno allungata e più tozza dalla parte delceppo.L’ultima volta che era stata messa mano alpiccolo e grazioso campanile a vela delchiesino fu nel 1983 quando ilmovimento campanario fu elettrificato,mentre nel 1985 fu ristrutturato il sostegnoin muratura. Ma, come scrivevamo, già neiprimi anni del Duemila le piccolecampane erano cadute in disuso anche perla precarietà della struttura del campanile.In questi ultimi mesi, avendo da parte unacifra consistente, il parroco di SantoStefano extra moenia don CarloCampinotti ha deciso di mettere insicurezza la vela e riattivare l’utilizzo dellecampane. Ristrutturata radicalmente lavela ormai pericolante. La struttura è statadotata di una fasciatura di acciaioinossidabile. Installato un nuovo impiantoper il suono automatico delle campane. Nel pomeriggio dello scorso 9 giugno,solennità di Pentecoste, nella chiesa diSanto Stefano, in occasione delle Cresimedi alcuni ragazzi di parrocchia,l’Arcivescovo ha benedetto il plessocampanario che era stato collocato su uncarrello e trasportato davanti all’altare.Dopo l’aspersione dei due bronzi,monsignor Giovanni Paolo Benotto hafatto risuonare personalmente le campanedopo anni di silenzio. Nelle scorsesettimane i lavori si sono conclusi con lacollocazione definitiva delle campane. Efinalmente, lo scorso 17 giugno, donCampinotti ha avviato elettricamente ilprimo doppio dopo la fine dei lavori. Il suono delle campane è qualcosa a cui,specialmente in città, si fa prestol0abitudine. Ma questo non deve farcidimenticare il significato che tale suonoha: da secoli le campane annunciano lecelebrazioni, le nascite, le morti, loscorrere del tempo e ricordano ai passantiche esiste una Chiesa che continuamenteadora e celebra il suo Sposo nella liturgia enegli eventi che segnano la vita. Ognigiorno moltissime persone si fermano inpreghiera dalla prima mattina alla tardaserata nel chiesino, sempre aperto:speriamo possano essere ancora di più,attirate dal suono delle campane eaprendo le orecchie ad un suono ancorapiù dolce: la voce del Signore che parla adogni persona.

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TORNANO A SUONARELE CAMPANEDI SAN LAZZARO

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VITA NOVATOSCANA OGGI30 giugno 2019VIII

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ASSISTENZA FISCALE• CISL• Pisa via Vespucci 5, tel. 050.581001• Castelfranco corso Bertoncini 51, tel. 0571.478270• Cascina Via Palestro 37, tel. 050.711067• Navacchio Viale II Giugno 44, tel. 050.760915• Ponsacco Via della Rimembranza 20, tel. 0587.733919• Pontedera Via Brigate Partigiane 45, tel. 0587.56244• Santa Croce Via della Repubblica 13/A, tel. 0571. 33939• Volterra Via dell’Ortaccio 11, tel. 0588.80014CARROZZERIE• CENTRO AUTO PONTEDERA DI BARTOLI M. E C. SNCVia don Mazzolari 38, Pontedera telefono 0587. 484791www.centroautopontedera.itCARTOLERIE• CARTOLERIA ETA BETAVia San Lorenzo 56 Pisa tel. 050.8312088CENTRI MEDICI E FISIOTERAPICI • CENTRO DI FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE «LE QUERCIOLE»Via di Cisanello 1/a Ghezzano (Pisa) Tel. 050.879535CINEMA• ARSENALE CINEMAVicolo Scaramucci, 2 Pisa ‐ tel. 050.502640www.arsenalecinema.com COMPUTER• LINEA UFFICIO di Stefano Ferrini & Andrea GiulianiVia Che Guevara, 127/f Pontasserchiotel. 050.860360 ‐ email: [email protected]

DENTISTI• STUDIO DENTISTICO ANDREA BARTELLONIVia Maiorca, 67 Marina di Pisa ‐ tel. 050.35585www.studiobartelloni.itENOTECA• TERRE DI TOSCANA di Marta SimonelliVino sfuso ed etichette da tutta ItaliaVia provinciale Vicarese, 472 56017 Mezzana Tel. 050.6152008 / 050.870817FARMACIE• FARMACIA CENTRO LE QUERCIOLE dottor Ugo MugnainiVia di Cisanello, 1/a Ghezzano (Pisa) ‐ tel. 050.870014• FARMACIA COMUNALE DI ARENA METATOVia Edmondo De Amicis, 2 Arena Metato ‐ tel. 050.810360• FARMACIA COMUNALE LA FONTINAc/o Ipermercato Carrefour ‐ tel. 050.878535• FARMACIA FONTANA dottoressa Versilia FontanaVia provinciale Vicarese, 230 San Giovanni alla Venatel. 050.798016 • PARAFARMACIA MAMMINIVia Francesco Pardi, 1 Campo di San Giuliano Termetel. 050.870070 email: [email protected]. www.lasaluteincampo.it• FARMACIA PIEGARIVia Statale Abetone, 181 Molina di Quosa San Giuliano TermeTel. 050. 850086, e‐mail [email protected] FERRAMENTA• FERRAMENTA FACCHINI di Claudio BaronciniVia Vittorio Veneto, 110‐112 a Pontasserchiotel. 050.861222 ‐ email: ferramenta [email protected]• FERRAMENTA BARONCINIVia Pindemonte, 3 (nei pressi del Carrefour) Pisatel. 050.575059 ‐ www.ferramentabaroncini.itFIORAI• FIORISTA GIAMPIEROPiazza Buonamici, 5 (zona piazza dei Cavalieri) Pisa tel. 050.553034 ‐ emai:l [email protected]• FOTO OTTICA GIOVANNI ALLEGRINI Borgo Stretto, 49 Pisa ‐ tel. 050.540792www.fotootticaallegrini.itLIBRERIE E ARTICOLI RELIGIOSI• LIBRERIA EDIZIONI PAOLINEVia Capponi, 6 a Pisa ‐ tel. 050.562135www.libreriapaoline.com

• LIBRERIA PELLEGRINIvia Curtatone e Montanara, 5 Pisa ‐ tel. 050.2200024 email: [email protected] ‐ www.libreriapellegrini.it • LIBRERIA SALESIANAVia provinciale Calcesana, 468 Mezzana ‐ tel. 050.6390041‐2www.salesianalibrisacri.com• VERBUM PANIS Articoli religiosiVia Tosco Romagnola, 909 San Frediano a Settimo ‐tel. 331 3097984 o 050.742608 ‐ www.verbumpanis.comMECCANICO• OFFICINA CENTRALEVia Contessa Matilde, 44 Pisa ‐ tel. 050.8312160 ‐3343919920 o 3661347095 [email protected] OTTICI• FOTO OTTICA GIOVANNI ALLEGRINI Borgo Stretto, 49 Pisa ‐ tel. 050.540792 ‐www.fotootticaallegrini.itPITTORI• ENRICO FORNAINIVia Mazzini, 73 Pisa ‐ tel. 348.7456787www.enricofornaini.comSCOOTER• MOTORTEAM srl veicoli gruppo PiaggioVia Metastasio, 31‐33 Ghezzano ‐ tel. 050.877411 ‐www.motorteampiaggio.it TERME• TERME DI CASCIANAPiazza Garibaldi, 9 Casciana Terme ‐ tel. 0587.64461www.termedicasciana.comVIAGGI E PELLEGRINAGGI• Millennium Viaggi e PellegrinaggiVia Camozzo 2 Pisa ‐ tel. 050. 834189 email [email protected]

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