REAZIONI ACIDO-BASE - scienze.uniroma2.it · acido base coniugata K a = [H 3 O +][A-] [HA] per...
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REAZIONI ACIDO-BASE
Le reazioni acido-base sono le reazioni più semplici: un H+ si trasferisce da
un acido ad una base
Secondo Brønsted:
un acido è una sostanza che si dissocia cedendo un protone
(cioè H+, una specie che non ha elettroni)
una base è una sostanza che lega un protone
Requisito necessario perché un composto sia un acido è avere almeno un
atomo di idrogeno
Requisito necessario perché un composto sia una base è avere almeno un
atomo con una coppia di elettroni non condivisi, per poter fare legame con
il protone (che non ha elettroni)
Naturalmente, non basta che un composto sia potenzialmente un acido o una base
Perché un composto possa funzionare da acido, è necessaria la
presenza di un partner che accetti il protone
Perché un composto possa funzionare da base, è necessaria la
presenza di un partner che ceda il protone
In altre parole, perché avvenga una reazione acido-base è necessaria la
presenza di un acido E di una base.
UNA REAZIONE TRA UN ACIDO E UNA BASE E' UNA REAZIONE DI
EQUILIBRIO, IN CUI L'ACIDO SI TRASFORMA IN UNA BASE (che si
chiama LA SUA BASE CONIUGATA) E LA BASE SI TRASFORMA IN
UN ACIDO (che si chiama IL SUO ACIDO CONIUGATO).
+ :B
acido base
H A A:- ++
baseconiugata
acidoconiugato
H B
2
Un composto che abbia almeno un atomo di idrogeno (e quindi è
potenzialmente un acido) ed un atomo con una coppia di elettroni non
condivisa (e quindi è potenzialmente una base) si comporterà da acido
o da base a seconda del partner.
Esempio: l'acqua
H2O: + HCl H3O+ + Cl-
si comporta da base
acido
H2O + :NH3 HO- + NH4+
base
si comporta da acido
Trattandosi di equilibri, le reazioni acido-base sono governate dalla legge d'azione di massa
Per gli acidi:
+ :B A:-+
+H A H B K =[HB+][A-]
[B][HA]
Se B: è H2O, si parla di costante termodinamica, che si indica con Ka
Nella costante termodinamica è inglobata la concentrazione dell'acqua che,
essendo il solvente, rimane praticamente costante
H A A:- H3O+++ H2O
acido base
coniugata
Ka =[H3O+][A-]
[HA]
per evitare di usare numeri con potenze negative di 10, si usano i logaritmi, cambiati
di segno
pKa = - log Ka
La costante di equilibrio, e quindi il pKa, ci permette di valutare la forza degli acidi
Un acido è tanto più forte quanto più è dissociato,
cioè quanto più l'equilibrio è spostato verso destra.
Più forte è un acido, più grande è il valore della sua costante di
equilibrio termodinamica Ka, più piccolo è il numero del suo pKa
3
forza acida crescente
Ka 10-10 10-5 10-2 10
pKa 10 5 2 -1
Per le basi:
+:B A:-+
+H BH A K =[HB+][A-]
[B][HA]
Se HA è H2O, si parla di costante termodinamica, che si indica con Kb
Nella costante termodinamica è inglobata la concentrazione dell'acqua che,
essendo il solvente, rimane praticamente costante
HO-BH+ ++ H2OB
base acido
coniugato
Kb =[BH+][HO-]
[B]
per evitare di usare numeri con potenze negative di 10, si usano i logaritmi, cambiati
di segno
pKb = - log Kb
Una base è tanto più forte quanto più è protonata, cioè quanto
più l'equilibrio è spostato verso destra.
Più forte è una base, più grande è il valore della sua costante di
equilibrio termodinamica Kb, più piccolo è il numero del suo pKb
forza basica crescente
Kb 10-10 10-7 10-5 10-2
pKb 10 7 5 2
La forza di una base può essere indicata dal pKa del suo acido coniugato.
Infatti, se si considera l'equilibrio dal punto di vista di BH+:
base acido
coniugato
H3O+BH+++ H2O B Ka =
[H3O+][B]
[BH+]
La costante di acidità termodinamica di una data base è proporzionale
all'inverso della costante termodinamica della base e la costante di
proporzionalità è il prodotto ionico dell'acqua
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Ka =[H3O+][OH-]
Kb
=Kb
Kw
La basicità di basi diverse si può confrontare guardando i valori di pKa dei
rispettivi acidi coniugati
Più forte è una base, più piccolo è il valore della costante di
equilibrio termodinamica Ka del suo acido coniugato, più grande
è il numero del pKa del suo acido coniugato
forza basica crescente
Kb 10-10 10-7 10-2 10
Ka 10-4 10-7 10-12 10-15
pKa 4 7 12 15
Misurare un pKa è abbastanza semplice, ma il chimico è interessato anche
alla possibilità di razionalizzare le differenze di forza acida a, se possibile,
di prevedere le relazioni di forza acida tra acidi diversi.
I valori di pKa possono servire per determinare in che direzione è spostato un
equilibrio acido-base
Un acido cederà il protone alla base coniugata di qualsiasi
acido che abbia un valore di pKa più alto.
esempi: CH C H CH C+ -NH2:- + NH3
pKa 25 pKa 38
CH3
CCH
2
O
HCH
3
CCH
2
O..-
+ -OH + H2O
pKa 20 pKa 15.7
CH3
CH CH3
NH2
CH3
COH
O
CH3
CO
O
..- CH3
CH CH3
NH
+ +
..-
pKa 10.6 pKa 4.7
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EFFETTI STRUTTURALI SULL'ACIDITA' DI BRØNSTED
E' importante razionalizzare le differenze di acidità che si osservano sperimentalmente.
Un acido è tanto più forte quanto più il suo equilibrio è spostato verso destra,
cioè quanto più è dissociato.
A spostare l'equilibrio verso destra concorrono sia la forza del legame che si
deve rompere, sia la stabilità della base coniugata che si forma.
Più forte è il legame che si deve dissociare, meno acido
è il composto.
Meglio ospitato è il doppietto elettronico che resta sulla
base dopo la dissociazione eterolitica, più la base è
stabile e quindi più forte è l'acido.
Se si vogliono fare previsioni sulla acidità di acidi che si stiano confrontando,
bisogna tener conto del tipo di differenze strutturali: a differenze strutturali
maggiori corrispondono differenze di acidità maggiori.
1. CARICA DELL'ACIDO
Gli acidi cationici (che danno una base coniugata neutra) sono in genere
fortissimi e comunque, a parità di altri fattori, sono più forti di acidi neutri
(che danno una base coniugata anionica).
Acido H3O+ H2O NH4
+ NH3 RSH2+ RSH
Base coniugata H2O OH- NH3 NH2- RSH RS-
pKa -1.74 15.74 9.24 38 -7 11
Un acido neutro è più acido di un acido anionico (la base coniugata con due
cariche negative è meno stabile).
Acido H2CO3 HCO3-
Base coniugata HCO3- CO3
2-
pKa 6.35 10.33
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Dopo la differenza di carica, la variazione strutturale più significativa, che
di conseguenza comporta le variazioni maggiori di Ka, è la variazione
dell'atomo a cui è legato l'idrogeno acido.
2. ATOMO LEGATO ALL'IDROGENO ACIDO
Se si confrontano acidi in cui l'atomo legato all'idrogeno varia lungo la
stessa riga del sistema periodico, ai fini dell'acidità il fattore determinante
è l’elettronegatività dell'atomo.
quanto più elettronegativo è l'atomo legato all'idrogeno acido,
tanto più polarizzato è il legame, con parziale carica positiva
sull'idrogeno stesso, e tanto più facile è la scissione eterolitica,
con formazione di H+
la carica negativa che si sviluppa sulla base coniugata è ospitata
tanto meglio quanto più elettronegativo è l'atomo e quindi la
base coniugata è più stabile.
Gruppo 14 15 16 17
Acido CH4 NH3 H2O HF
Base coniugata CH3- NH2
- OH- F-
pKa 48 38 15.74 3.17
elettronegatività crescente
L'elettronegatività non è più il fattore determinante se l'atomo legato
all'idrogeno varia scendendo lungo una colonna del sistema periodico
Gruppo 16 Gruppo 17
Acido H2O H2S HF HCl HBr HI
Base coniugata OH- SH- F- Cl- Br- I-
pKa 15.74 7.00 3.17 -7 -9 -10
elettronegatività crescente elettronegatività crescente
l'elettronegatività diminuisce, ma l'acidità aumenta.
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gli orbitali (prima impegnati nel legame con l'idrogeno e poi ospitanti
la carica negativa) hanno geometria diversa e sono sempre più
grandi scendendo lungo il gruppo.
Le conseguenze sono: minore sovrapposizione con l'orbitale
dell'idrogeno e quindi legame più debole
maggiore dispersione della carica negativa
sulla base coniugatae quindi base più stabile
Se si confrontano acidi in cui l'atomo impegnato nel legame con l'idrogeno
cambia sia di colonna che di riga, non si possono fare previsioni, perché i
fattori elettronegatività e dimensione dell'orbitale agiscono in direzione
opposta ed il risultato globale dipenderà dalla loro importanza relativa.
Se si considerano gli acidi organici neutri, la natura dell'atomo legato
all'idrogeno acido determina l'effetto più forte sull'acidità.
Tra gli acidi organici si osserva il seguente ordine di acidità:
ACIDO RSO3H > RCO2H > ArOH > RCH2OH > RNH2 > RCH3
pKa -7 4-5 10-11 16 35 50
Se non ci sono altri fattori (ad esempio, la risonanza) l'ordine di acidità segue la
seguente scala:
O-H > N-H > C-H
Si osservi che tra RCH2OH e RCH3 la differenza di acidità è di ben 34 ordini di
grandezza (cioè l'acidità del legame C-H è minore di quella del legame O-H di
dieci milioni di miliardi di miliardi di miliardi di volte!)
Nel caso degli acidi al carbonio, anche l'ibridazione influenza l'acidità.
Infatti, nel passare da sp3 a sp2 a sp, l'acidità del legame varia nell'ordine:
Csp-H > Csp2-H > Csp3-H
Maggiore è il carattere s dell'orbitale ibrido, più gli elettroni sono
vicini al nucleo del carbonio e più ne sentono l'attrazione: il carbonio
risulta così più elettronegativo, il legame con l'idrogeno più acido e
la carica negativa della base coniugata più stabilizzata.
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3. GRUPPO FUNZIONALE
Si osservano forti differenze di acidità anche quando il legame interessato alla
dissociazione è lo stesso (O-H), ma è inserito in gruppi funzionali diversi.
RCO2H > ArOH > RCH2OH
pKa 4-5 10-11 16
Le differenze di acidità sono minori di quelle osservate cambiando atomo, ma sono
ancora notevoli
tra RCO2H e RCH2OH ci sono 12 ordini di grandezza
(cioè un fattore di "solo" mille miliardi)
la spiegazione sta nella delocalizzazione degli elettroni, che è diversa nei
diversi gruppi funzionali
Se si considera la ionizzazione di un alcool, non c'è possibilità di
delocalizzazione della carica negativa della base coniugata, così come
non c'è risonanza nell'acido indissociato.
RCH2OH RCH2O- + H+
Se si considera la ionizzazione di un acido carbossilico, si possono scrivere
strutture di risonanza sia prima che dopo la dissociazione, però con diversa
importanza ai fini della stabilizzazione.
+ H+
-R C
OH
O
R C
O
O
-
+R C
OH
O-
R C
O
O
A parità di base, il contributo della risonanza, essendo più importante
per il carbossilato (base coniugata) che per l'acido carbossilico (acido),
sposta l'equilibrio acido-base dell'acido carbossilico più a destra di
quello dell'alcool, in cui il contributo di risonanza non c'è.
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ATTENZIONE !!!!! Il fatto che il carbossilato sia "più
stabilizzato per risonanza" dell'acido
carbossilico, non vuol dire che sia
"più stabile".
Infatti, l'equilibrio di dissociazione di un acido carbossilico è spostato verso sinistra
Ka = 10-4 ÷ 10-5
Tutte le considerazioni che sono state fatte finora e quelle che verranno fatte
in seguito permettono confronti di acidità. Si potrà perciò prevedere se un
acido sarà più forte di un altro, ma non se sarà un acido forte: per questo è
necessaria la determinazione sperimentale del pKa.
Tornando al confronto di acidità tra un acido carbossilico ed un alcool, tutto
quello che si può dire è che, a parità di legame che si dissocia (O-H), la
stabilizzazione per risonanza manca nell'alcool e nella sua base coniugata, è
modesta nell'acido carbossilico indissociato, è forte nell'anione carbossilato.
l'acido carbossilico è un acido PIU' FORTE dell'alcool
Lo stesso ragionamento serve per spiegare perché un fenolo è un acido più forte di
un alcool: anche nel caso di un fenolo si possono scrivere strutture di risonanza
sia per l'acido indissociato che per la sua base coniugata, ma per
quest'ultima la stabilizzazione è maggiore (formule senza separazione di carica)
: -
+ H+
OH O
+
-
OHOHOH OH ++
--
-
-
-
-O O O O
Resta da spiegare perché un acido carbossilico è un acido più forte di un fenolo
E' vero che l'anione fenato ha più strutture di risonanza dello ione
carbossilato, ma anche il fenolo ha più strutture di risonanza
dell'acido carbossilico.
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La situazione si può schematizzare dicendo che l'acido carbossilico indissociato è
POCO stabilizzato per risonanza (due sole strutture, di cui una a separazione di carica),
mentre l'anione carbossilato è MOLTO stabilizzato per risonanza (duestrutture
equivalenti).
Il fenolo è MOLTO stabilizzato per risonanza (due strutture di Kekulé + tre strutture a
separazione di carica), mentre l'anione fenato è MOLTO stabilizzato per risonanza (un
po' di più: due strutture con la carica negativa sull'O e tre sul C),
Quello che conta è come la posizione dell'EQUILIBRIO venga
influenzata dalla risonanza
Se c'è un fattore aggiuntivo e questo "pesa" in modo diverso prima e dopo la
dissociazione, l'equilibrio si sposta di più verso la situazione in cui questo fattore
conta di più.
In termini di energia di risonanza, guadagna
di più un acido carbossilico a diventare
carbossilato che un fenolo a diventare fenato.
Lo spettro di assorbimento UV-visibile del fenolo (e dei fenoli sostituiti)
varia notevolmente con il pH
A pH neutro o acido lmax (H2O) 210 nm (e = 6 000)
270 nm (e = 1 500)
A pH basico lmax (H2O) 235 nm (e = 9 400)
287 nm (e = 2 600)
OH
O-
La più efficace coniugazione dello ione fenato diminuisce la differenza HOMO-LUMO e
sposta verso il rosso (l maggiori) il massimo di assorbimento
spostamento BATOCROMICO
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4. EFFETTI ELETTRONICI DEL SOSTITUENTE
A parità di legame acido ed a parità di gruppo funzionale (perciò a parità di
contributi di risonanza) si possono avere acidità diverse, come conseguenza
di variazioni strutturali nella molecola, anche lontano dal centro acido.
Le differenze di acidità in gioco in questo caso sono più piccole che non nei casi
precedenti, ma sempre significative e vanno razionalizzate.
Si considerino i seguenti dati sperimentali:
Acido pKa
CH3CO2H 4.75
CH2ClCO2H 2.85
Acido pKa
CH3CH2CH2CO2H 4.81
CH3CH2CHClCO2H 2.86
CH3CHClCH2CO2H 4.52
CH2ClCH2CH2CO2H 4.75
Sono evidenti due osservazioni:
1. La presenza di un atomo di Cl al posto di un atomo di H
aumenta l'acidità del legame O-H
2. L'effetto del cloro diminuisce con la distanza dal centro acido
Qualunque teoria deve poter spiegare entrambe le osservazioni.
L'unica differenza strutturale tra acido acetico ed acido cloroacetico è la presenza,
nel secondo composto, di un atomo di cloro al posto di un atomo di idrogeno
E' ragionevole dedurre che responsabile della differenza di acidità sia in
qualche modo la differente elettronegatività di H e Cl.
12 1 2
H CH2
C
O
O H
Cl CH2
C
O
O H
il legame H-C2 è non polare, mentre il legame Cl-C è polare, con la polarità (-) sul Cl e
(+) sul C
- +
Cl CH2
C
O
O H
H CH2
C
O
O H
il C2 dell'acido cloroacetico è più povero di elettroni del C2 dell'acido acetico e perciò
più elettronegativo: attirerà elettroni dagli altri legami s ed in particolare dal C1.
- +H CH
2C
O
O HCl CH
2C
O
O H
12
A differenza del C1 dell'acido acetico (non perturbato) il C1 dell'acido cloroacetico
risulterà impoverito di elettroni e si rifarà sugli altri legami s, tra cui quello con l'OH
H CH2
C
O
O H
Cl CH2
C
O
O H
L'O dell'acido cloroacetico, a seguito della perturbazione introdotta dal Cl, è più povero
di elettroni (e quindi più elettronegativo) del corrispondente O dell'acido acetico (non
perturbato) e perciò richiama più su di sè gli elettroni dell'altro legame s, quello con
l'H, cioè quelli del legame acido (che si deve rompere)
H CH2
C
O
O H
Cl CH2
C
O
O H
Il legame impoverito di elettroni è più debole e si rompe più facilmente
l'acido cloroacetico risulta più acido dell'acido acetico
In altre parole:
l'introduzione di un atomo più elettronegativo al posto di un H provoca unaperturbazione della distribuzione elettronica e della densità elettronica
di tutti i legami s della molecola, che però si "vede" solo nel legame che si scinde eteroliticamente, cioè nel legame acido.
Il fenomeno è di natura elettrostatica e, come tutti i fenomeni elettrostatici,
diminuisce con la distanza.
Negli acidi clorobutanoici la perturbazione provocata dall'introduzione di un atomo di
cloro al posto di un atomo di idrogeno è sempre la stessa, ma l'effetto sulla densità
elettronica dell'atomo che si deve rompere diminuisce, man mano che aumenta il
numero di legami s interposti tra il "perturbatore" ed il sito della reazione.
EFFETTO INDUTTIVO
-I
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Sostituenti che respingono gli elettroni verso il C, aumentandone la
densità elettronica, si dicono SOSTITUENTI A RILASCIO ELETTRONICO
PER EFFETTO INDUTTIVO e questa proprietà si indica premettendo un
segno più alla lettera I
Aumentando la densità elettronica del C a cui sono legati e di conseguenza, attraver-
so i legami s, quella del centro di reazione (cioè del legame che si deve rompere) i so-
stituenti a rilascio elettronico per effetto induttivo rafforzano il legame che si deve
rompere e diminuiscono l'acidità
+I
Hanno effetto +I i gruppi alchilici. Questo effetto è piccolo (v. il confronto
di acidità acido acetico-acido butanoico) e di solito è trascurabile, a meno
che l'alchile non sia l'unico sostituente.
ATTENZIONE!
Se nella molecola ci sono elettroni p tra sostituente e centro di reazione ed il
sostituente ha elettroni mobili, la delocalizzazione elettronica provocata dal
sostituente PUO' modificare la densità elettronica del centro di reazione.
in questo caso si parla di EFFETTO CONIUGATIVO DEL SOSTITUENTE (detto
anche effetto mesomerico), che può essere sia ad attrazione elettronica (se il
sostituente partecipa alla delocalizzazione richiamando su di sè elettroni),
sia a rilascio elettronico (se il sostituente partecipa alla delocalizzazione
mandando elettroni sul resto della molecola).
sostituenti ad attrazione elettronica per
effetto coniugativo -R
+R sostituenti a rilascio elettronico per
effetto coniugativo
Caratteristiche essenziali dell'effetto coniugativo sono:
1. L'effetto coniugativo si aggiunge all'effetto induttivo (che perciò
va sempre considerato).
2. La presenza di elettroni mobili non è, di per sè, sufficiente per
avere effetto coniugativo: è necessario che la delocalizzazione
elettronica interessi il centro di reazione o almeno l'atomo di C a
cui il centro di reazione è legato.
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Per vedere se l'effetto coniugativo c'è e di che tipo è (se ad attrazione
elettronica, -R, o a rilascio elettronico, +R), si scrivono le strutture di
risonanza dovute al sostituente e si va a vedere se tra esse se ne trova
una CHE INTERESSA IL CENTRO DI REAZIONE.
ESEMPIO: Si debba confrontare l'acidità dei seguenti composti:
CO2H
NO2
CO2H CO
2H
NO2
Si deve procedere nel modo seguente.
1. Si scrivono gli equilibri acido-base in ciascun caso e si controlla il centro
di reazione
COO H
COO -
+ H+
COO H
NO2
COO
NO2
-
+ H++ H+
COO
NO2
COO H
NO2
-
In questo caso si verifica che:
il legame acido è lo stesso O H
fa parte dello stesso gruppo funzionale -CO2H
Le differenze di acidità verranno dalla presenza, rispetto all'acido non sostituito, di
un gruppo nitro al posto di un H, una volta in posizione meta ed una volta in
posizione para. (Ricordatevi che si devono sempre fare dei confronti)
2. Si considera l'effetto induttivo.
Il gruppo -NO2 è ad attrazione elettronica, -I
in prima approssimazione di considera che non ci sia una sostanziale
differenza di effetto tra le posizioni meta e para
-I -I
CO2H CO
2H
NO2
CO2H
NO2
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3. Si cerca l'effetto coniugativo.
Si scrivono, tra le le strutture di risonanza degli acidi sostituiti, solo
quelle dovute a -NO2
(Le altre ci sono, ma non ci danno informazioni sulle
differenze di acidità; inoltre sono uguali per i tre composti)
-
+
-
+
-
+
+
-
-
+
-
+
-
+ -+
COO H
N
O
O
COO H
N
O
O
COO H
N
O
O
COO H
N
O
O
COO H
N
O
O
Nel caso dell'acido nitrobenzoico con il sostituente in meta, la delocalizzazio-
ne elettronica provocata da -NO2 attraverso i legami p, non interessa mai il
centro di reazione.
L’effetto coniugativo non c’è
- -+
+
+
-+ -
+
+ - + - -+-
COO H
NO O
COO H
NO O
NO O
COO H
COO H
NO O
COO H
NO O
Nel caso dell'acido nitrobenzoico con il sostituente in para, tra le strutture di
risonanza dovute a -NO2 ce ne è una in cui la densità elettronica del centro di
reazione è modificata e, più precisamente, diminuita.
+
-+- NO O
COO H
L’effetto coniugativo c’è
Notare che la delocalizzazione dovuta al sostituente
c'è sempre, ma l'effetto coniugativo viene esercitato
solo dal sostituente in para.
Inoltre, dal segno della carica provocata dal gruppo nitro sul centro di
reazione, si vede anche che l'effetto coniugativo del gruppo nitro è del
tipo -R, ad attrazione elettronica.
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4. Si traggono le conclusioni
CO2H
NO2
CO2H
NO2
CO2H
-I -I, -R
Rispetto all'acido benzoico non sostituito (il termine di confronto), il
gruppo nitro attira elettroni sempre (aumentando l'acidità), ma più in
posizione para (in cui effetto induttivo e coniugativo si sommano)
che in meta, dove si sente solo l'effetto induttivo (almeno in prima
approssimazione).
Questo ragionamento trova conferma nei valori sperimentali di pKa
pKa 4.2 3.5 3.4
CO2H
NO2
CO2H
NO2
CO2H
I sostituenti che, come il gruppo nitro, hanno effetto -I,-R, si comportano
alla stessa maniera, esercitando in posizione para un'attrazione elettronica
maggiore che in posizione meta (dove esercitano solo -I).
I sostituenti legati attraverso un atomo che abbia elettroni mobili del
tipo n, non legante, hanno effetto -I (atomo/i elettronegativo/i), ma
nella coniugazione possono solo impegnare la coppia di elettroni e
quindi esercitano un effetto +R
Il centro acido risente di ENTRAMBI gli effetti (uno si trasmette attraverso i
legami s, l'altro attraverso i legami p) e la sua acidità risulterà modificata dalla
somma degli effetti stessi.
quando l'effetto coniugativo a rilascio elettronico è maggiore dell'effetto
induttivo ad attrazione elettronica, il centro acido risulterà più ricco di
elettroni (e quindi un acido più debole) dell'acido senza il sostituente
quando l'effetto induttivo ad attrazione elettronica è maggiore
dell'effetto coniugativo a rilascio elettronico, il centro acido risulterà
più povero di elettroni (e quindi un acido più forte) dell'acido senza il
sostituente
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Sperimentalmente:
quando l'atomo responsabile dell'effetto -I,+R è azoto o ossigeno
N:, O: |+R| > |-I| effetto complessivo a rilascio elettronico
quando l'atomo responsabile dell'effetto -I,+R è un alogeno
F:, Cl:, Br:, I: |+R| < |-I| effetto complessivo ad
attrazione elettronica
Spiegazione:
Passando dal gruppo 15 al gruppo 17, aumenta l'elettronegatività e quindi
aumenta l'effetto induttivo, mentre diminuisce la tendenza ad impegnare la
coppia di elettroni e quindi l'effetto coniugativo diminuisce.
Esempio:
> >
OH
Cl
OHOH
Cl
rispetto all'acido non sostituito, un Cl in meta esercita un effetto
induttivo (-I) che aumenta l'acidità
+
-
-I > +R
OH
Cl
OH
Cl
rispetto all'acido non sostituito, un Cl in para esercita un effetto induttivo (-I)
più forte dell'effetto coniugativo (+R): aumenta l'acidità ma meno che in meta
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Per decidere quale è l’H più acido tra quelli di una molecola, i vari fattori
vanno considerati in questo ordine:
1. Su quale atomo va la carica dopo la dissociazione?
2. Ci sono strutture di risonanza che rendono una base coniugata più stabile
delle altre?
3. Ci sono effetti induttivi che stablizzano (-I) o destabilizzano (+I) la base
coniugata?
O
NH
H
..
..
..O
N
H
:-..
O
NH
:-
..
..
..
H più acido
CO
O
OH H
H più acido
CO
O
OH-
CO
O
OH C
O
O
OH
-
-
stabilizzata per risonanza
N
NH
H
H
..
..N
N
H
H
..
..
:-
N
NH
H
..
..:-
+I di metile: destabilizzata H più acido
4. In quale orbitale va a finire la carica negativa?
H
H
H più acido
H
..-
H
.. -
sp2 sp
più stabile perché più
vicino al nucleo
ECCEZIONE C CCH3
:- più stabile di -NH2
C CCH3
H più acido di NH3
C CCH3
H-NH2 C CCH
3:-+ + NH3
In questo caso prevale il fattore della natura dell’orbitale sul fattore dell’atomo
su cui va la carica
pKa 26 pKa 38
19
EFFETTI STRUTTURALI SULLA BASICITA' DI BRØNSTED
Una base di Brønsted deve avere una coppia di elettroni per poter legare il
protone: può perciò essere anionica o neutra.
1. CARICA DELLA BASE
Il primo fattore da considerare, perché è quello che provoca le differenze maggiori, è la
carica.
In assenza di altri fattori (per esempio, la risonanza), una
base anionica è sempre più forte di una base neutra
HO- > NH3
pKa 15.74 9.24
2. ATOMO BASICO
confrontando basi con la stessa carica (tutte basi anioniche o tutte basi
neutre), si deve considerare la natura dell'atomo basico
la basicità aumenta con il DIMINUIRE dell'elettronegatività
dell'atomo basico
Infatti la basicità è dovuta non tanto alla "presenza" di una densità elettronica,
quanto alla "utilizzazione" della coppia elettronica: gli elettroni su un atomo più
elettronegativo sono meno disponibili per il protone.
basi anioniche - - - -..
.. ....
..
..>> >N O: :X:C:
basi neutre
(X = F, Cl, Br, I)
NH OH.. ..
:XH..
..>> ..
3. RISONANZA
A parità di atomo basico, si deve controllare se c'è possibilità che questo
atomo prenda parte a delocalizzazione elettronica: cioè si deve considerare
il fattore risonanza.
Esempio
+ H+NH
3
+NH
2
l'N in questo caso non ha possibilità di delocalizzare gli elettroni
20
+ H+NH
2NH
3
+
--
-NH2
+
NH2
+NH
2
+NH
2
NH3
+
Nella coppia benzenammina/acido coniugato, la delocalizzazione elettronica (a parte
le due strutture di Kekulé) c'è solo nella base, perché nello ione anilinio la coppia di
elettroni è servita per legare il protone.
Rispetto alla cicloesanammina, l'anilina in seguito a protonazione
perde gran parte della stabilizzazione per risonanza: perciò tende
a protonarsi di meno (e quindi è meno basica) della ammina che
non ha risonanza.
Che l’anilina protonandosi perda il contributo alla risonanza del doppietto elettronico è
confermato dalla variazione dello spettro UV-visibile con il pH.
A pH acido lmax (H2O) 203 nm (e = 7 500)
254 nm (e = 180)
A pH basico o neutro lmax (H2O) 235 nm (e = 14 800)
285 nm (e = 2 800)
4. EFFETTO DEL SOSTITUENTE
A parità di carica, di atomo basico e di fattore risonanza, la basicità è
influenzata dalle variazioni strutturali (effetto del sostituente)
La mancata coniugazione dello ione anilinio aumenta la differenza HOMO-LUMO e
sposta verso il blu (l minori) il massimo di assorbimento
spostamento IPSOCROMICO
NH2
NH3
+
21
I sostituenti ad attrazione elettronica (-I; -I,-R; |-I|>|+R|) diminuiscono
la densità elettronica sul centro basico e quindi DIMINUISCONO la
basicità
I sostituenti a rilascio elettronico (+I; |+R|>|-I|) aumentano la
densità elettronica sul centro basico e quindi AUMENTANO la
basicità
SI FACCIA BENE ATTENZIONE: un qualsiasi sostituente si comporta sempreallo stesso modo, attraendo o rilasciando elettroni, a seconda della suanatura.
LE CONSEGUENZE DELL'AZIONE DEL SOSTITUENTE, invece, DIPENDONODAI REQUISITI ELETTRONICI DELLA REAZIONE.
Un sostituente a rilascio elettronico favorirà la basicità, ma anche TUTTE
quelle reazioni che, per avvenire, hanno bisogno di centri ricchi di elettroni.
Invece sfavorirà l'acidità ed anche tutte le reazioni che, per avvenire, hanno
bisogno di centri poveri di elettroni.
Analogamente un sostituente ad attrazione elettronica favorirà l'acidità e
tutte le reazioni che, per avvenire, hanno bisogno di centri poveri di
elettroni e sfavorirà la basicità e tutte quelle reazioni che, per avvenire,
hanno bisogno di centri ricchi di elettroni.
Esempio: Mettere i seguenti composti in ordine di basicità decrescente
--OCH
3
Br
OCH
3
Br
OCH
3 OCH
3NH2O NH
Si scrivono gli equilibri di protonazione, in modo da individuare i centri basici
H+
+
OCH
3
Br
OCH
3
Br
H
H+
-O
OH
H+
NH2
NH3
+
H+
OCH
3
O+ CH
3
H
H+
OCH
3
Br
O+ CH
3
Br
H
H+
-NH
NH2
H+
OCH
3
O+ CH
3
H
22
Primo fattore da considerare carica della base
Basicità:
basi anioniche > basi neutre
,
- -O NH
, , , ,>
OCH
3
Br
OCH
3
Br
OCH
3 OCH
3NH2
atomo basico Secondo fattore da considerare
Basi anioniche:
>
- -ONH
Basi neutre: O
CH3
Br
OCH
3
Br
OCH
3 OCH
3NH2
, , ,>
Terzo fattore da considerare risonanza
, ,>
OCH
3 OCH
3
Br
OCH
3
Br
OCH
3
Quarto fattore da considerare effetto del sostituente
Per stabilire la basicità relativa dei composti rimasti, bisogna considerare l'effetto
induttivo (per Br, -I) ed andare a cercare l'eventuale effetto coniugativo:
- -
-+ + +
OCH
3
Br
OCH
3
Br
OCH
3
Br
OCH
3
Br
OCH
3
Br
non c'è effetto coniugativo Br in meta ha solo -I
basicità minore di quella del composto non sostituito
23
-
-
-
+ + +
OCH
3
Br
OCH
3
Br
OCH
3
Br
OCH
3
Br
OCH
3
Br
c'è effetto coniugativo |-I|>|+R| basicità minore di quella
del composto non sostituito ma maggiore che in meta
La basicità relativa dei composti presi in esame varia perciò secondo il
seguente ordine decrescente:
> > > > > >
NH O NH2
OCH
3 OCH
3 OCH
3
Br
OCH
3
Br
- -
ACIDI AL CARBONIO
Le reazioni acido-base di Brønsted sono così veloci, da essere controllate
dalla diffusione, cioè da essere praticamente avvenute non appena sia stato
completato il mescolamento delle soluzioni dei reagenti.
Non è così quando si tratta di acidi al carbonio, cioè di acidi in cui
si scinde eteroliticamente il legame C-H
Il benzene è un acido più forte del butano, ma se si tratta il benzene con il
carbanione derivato dal butano, la reazione è così lenta, da non poter
essere misurabile
ai fini pratici, la reazione non avviene, anche se termodinamicamente
l'equilibrio sarebbe spostato verso destra:
+ CH3CH2CH2CH2- :-
+ CH3CH2CH2CH3
così lenta, che la velocità non è misurabile
pKa 50pKa 43
H
Nel caso di acidi al carbonio, oltre all'acidità termodinamica (Go),
è necessario tener conto anche della acidità cinetica (G=)./
24
L'acidità del legame C-H può aumentare, anche notevolmente, in presenza
di uno o più sostituenti in grado di stabilizzare il carbanione base
coniugata, soprattutto per risonanza.
b-dichetoni
..-
- - pKa 9
C
O
CH3
CH2
CCH
3
OC
O
CH3
CHC
CH3
O
C
O
CH3
CH
CCH
3
O
C
O
CH3 C
H
CCH
3
O
b-diesteri
..-
pKa 13
C
O
O CH2
CO
O
CH2
CH3 CH
2CH
3 CH2
CH3
OC
O
CHC
O
CH2CH
3O
L'acidità è minore, perché la delocalizzazione della carica negativa
del'anione è meno efficace:
..-
..-
-
-
-
+
CH2
CH3
OC
O
CHC
O
CH2CH
3O CH
2CH
3O
C
O
CH
C
O
CH2CH
3O
CH2
CH3
OC
O
CH
C
O
CH2CH
3O CH
2CH
3O
C
O
CHC
O
CH2CH
3O
b-chetoesteri
l'acidità è intermedia tra quella dei b-dichetoni e quella dei b-diesteri
..-
pKa 11
C
O
CH3
CH2
CO
O
CH2CH
3CH
3
C
O
CHC
O
CH2CH
3O
25
Con un numero elevato di sostituenti in grado di stabilizzare la
carica negativa della base coniugata, gli acidi al carbonio possono
essere anche acidi "forti", cioè completamente dissociati in acqua:
-:
-
-
-
pKa -5
C CH
C
C
N
N
N
C C
C
C
N
N
N
C C
C
C
N
N
N
C C
C
C
N
N
N
C C
C
C
N
N
N
ACIDI E BASI DI LEWIS - TEORIA HSAB
Un acido di Lewis è una specie a difetto elettronico, con orbitali
molecolari vuoti di energia accessibile,in grado di accettare
coppie di elettroni.
Una base di Lewis è una specie in grado di donare una coppia
di elettroni.
Una base di Brønsted è anche una base di Lewis.
Gli acidi di Brønsted non sono acidi di Lewis, ma, dissociandosi, generano il più
semplice acido di Lewis, cioè H+.
La definizione di Lewis è più ampia di quella di Brønsted e permette di
inserire nella categoria degli acidi altre specie, come i cationi (sia
carbocationi che cationi metallici) e specie neutre con l'ottetto incompleto.
BF3, AlCl3
Inoltre sono acidi di Lewis anche quei composti con atomi in grado di
espandere l'ottetto di valenza. SnCl4, ZnCl2, FeCl3, SO3
26
Una reazione tra un acido ed una base di Lewis porta al cosiddetto
complesso di Lewis, in seguito alla formazione di legame tra il donatore e
l'accettore della coppia di elettroni.
Un complesso di Lewis può essere negativo, se viene per reazione di un acido neutro
con una base anionica complesso "ato"
BF3 + F- BF4-
complesso "ato"
acido di
Lewis
base di
Lewis
Un complesso di Lewis può essere positivo, se viene per reazione di un acido cationico
con una base neutra complesso "onio"
acido di
Lewis
base di
Lewis
Ag+ + 2 NH3 Ag(NH3)2+
complesso "onio"
Un complesso di Lewis è neutro, se viene dalla reazione di un acido cationico con
una base anionica
R3C+ + I- R3CI
acido di
Lewis
base di
Lewis
Un complesso di Lewis è neutro complessivamente, ma anfiionico (cioè con
entrambe le cariche, positiva e negativa), se viene dalla reazione di un acido neutro
con una base neutra
F3B NH
3
acido di
Lewis
base di
Lewis
BF3 + NH3
- +
Non è possibile determinare per gli acidi di Lewis una scala di acidità analoga a
quella ottenuta con gli acidi di Brønsted: la reattività di un acido di Lewis dipende
dalla elettronegatività e dalla polarizzabilità dell'atomo accettore della base di
Lewis, così come la reattività di una base di Lewis dipende dalla elettronegatività
e dalla polarizzabilità dell'atomo donatore.
Sulla base di queste considerazioni è stata costruita la teoria degli acidi e
delle basi "hard" e "soft"
HSAB (Hard and Soft Acids and Bases)
Gli acidi di Lewis sono stati suddivisi in due gruppi
1. Acidi hardcon atomi accettori
- di piccole dimensioni
- di solito con alta densità di carica positiva
- senza coppie di elettroni non condivise nel guscio di valenza
- di bassa polarizzabilità
27
H+, i cationi dei metalli alcalini, Mg2+, Ca2+, Al3+, BF3, AlCl3, RCO+, CO2
2. Acidi softcon atomi accettori
- di dimensioni relativamente grande
- di bassa densità di carica positiva
- di elevata polarizzabilità
Inoltre ci possono essere acidi di Lewis con caratteristiche intermedie, che non
sipossono considerare né hard né soft
Acidi borderline
R-X, BH3, Cu+, Ag+, Hg2+, Tl3+, I+, Br+, RO+, I2, Br2, CH2 e carbeni
al confine tra gli hard ed i soft
Fe2+, Cu2+, Zn2+, R3C+, SO2
1. Basi hard con atomi donatori
-di alta densità di negativa
-di elevata elettronegatività
-di bassa polarizzabilità
- difficili da ossidare
H2O, ROH, R2O, OH- e RO-, F-, CO32-, SO4
2-, Cl-, NH3 e RNH2
2. Basi soft con atomi donatori
- di bassa densità di negativa
- di bassa elettronegatività
- di elevata polarizzabilità
- facili da ossidare
R2S, RSH e RS-, I-, R3P, CN-, CO, CH2=CH2, H- e R-
Anche tra le basi di Lewis ci sono quelle con caratteristiche intermedie, che non si
possono considerare né hard né soft
Basi borderline al confine tra le hard e le soft
N3-, Br-, SO3
2-
Secondo la teoria HSAB, che nasce dalle osservazioni sperimentali,
gli acidi hard reagiscono meglio con le basi hard
gli acidi soft reagiscono meglio con le basi soft
Il complesso di Lewis è più stabile se gli atomi donatore ed accettore sono ugualmente
"rigidi" o ugualmente "polarizzabili"
28
L'interazione soft-soft è un legame covalente.
E' favorita da una buona sovrapposizione di orbitali, che siano di
energia relativamente simile
Le specie soft hanno l'HOMO ad elevata energia ed una piccola differenza di
energia tra HOMO e LUMO
E
LUMO
HOMO
acidosoft
basesoft
L'interazione soft-soft è favorita da una buona
interazione tra l'HOMO della base e il LUMO
dell'acido. Più sono vicini come energia,
maggiore è l'interazione, più stabile è il
legame covalente che si forma
L'interazione hard-hard è un legame ionico.
E' favorita da specie con carica elevata, che hanno raggi piccoli, in modo
da potersi avvicinare e formare un legame ionico forte
LUMO
HOMOacido hard base hard
E L'interazione hard-hard è dovuta
all'attrazione di cariche opposte.
L'interazione soft-hard è relativamente debole.
L'interazione soft-hard soffre di due problemi:
La carica diffusa della specie soft la rende inadatta per un legame
ionico
La grande differenza di energia che c'è tra il LUMO della specie hard
e l'HOMO della specie soft diminuisce in modo significativo la loro
interazione e dà come risultato un legame covalente debole
E
acido soft base soft
interazione soft-soft
guadagno
di energia
interazione soft-hard
base soft acido hard
29
ALCANI C(sp3)-H Legami presenti in un alcano: e C(sp3)-C(sp3)
Caratteristiche Spettrali
stretching C - H (2850-3000 cm-1)
bending C - H (1450-1470 cm-1)
(1350 cm-1)
Solo legami s: le transizioni s s*
richiedono l = 150 nm (lontano UV):
assorbe anche l’aria UV-visibile
IR
metilbutano pentano
tetrametilbutano 3-etilesano
13C NMR sp3 C 0-40
CH3
CH2
CH
, ppm
5 - 22
15 - 33
25 - 35
metano
30
metilbutano
31.87 CH2
30.02 CH
22.32 CH3 (legati a CH)
11.83 CH3
attribuzione
2,2-dimetilbutano
36.49 CH2
30.42 C
28.96 CH3 (legati a C)
8.88 CH3
attribuzione
3-metilpentano
36.35 CH
29.27 CH2
18.83 CH3 (legati a CH)
11.48 CH3
attribuzione
1H NMR CH
3
CH2
CH
, ppm
0.8 - 1.0
1.2 - 1.4
1.4 - 1.7
2,2-dimetilbutano
C CH3
CH2
CH3
CH3
CH3
a b c
Jab=7.57 Hz
s, 9H
t, 3 H
q, 2 H
1.22 q CH2
0.855 t CH3 (legati a C)
0.84 s CH3
attribuzione
31
legami NON polari
OMOLISI Reazioni di
C H C + H. .
oppure
CC CC.+
.
Se la reazione di un idrocarburo introduce atomi diversi da C e H si parla di
FUNZIONALIZZAZIONE
Il H0 per l'omolisi del legame C-H è l'energia di dissociazione del legame
stesso
La scissione di un legame vecchio deve precedere qualunque formazione di legame nuovo!
Basta fornire l’energia necessaria
energia di legame (kcal/mole)
105 98 94.5 93
FORZA DEL LEGAME C-H CRESCENTE
CH3. RCH2
. R2CH
. R3C
.
STABILITA' DEL RADICALE CRESCENTE
CH3
H RCH2
H R2CH H R
3C H
Effetto +I degli alchili (i radicali sono specie a difetto
elettronico, perché l'ottetto del C non è completo)
L’effetto induttivo è additivo: maggiore è il numero di alchili legati al C.,
più il difetto elettronico viene compensato e più il radicale è stabile
32
CLORURAZIONE DEL METANO
+ +
oppure
hCH
3ClCl ClCH
3H ClH
kcal/mole 105 58 85 103
H0 = - 25 kcal/mole REAZIONE ESOTERMICA
FATTI SPERIMENTALI:
A temperatura ambiente e al buio, metano e cloro (molecola) non
reagiscono
La resa quantica è elevata
La temperatura a cui avviene al reazione è la temperatura di
dissociazione della molecola di cloro
Anche partendo da quantità equimolari dei reagenti, si ottengono
prodotti di policlorurazione
Il meccanismo di reazione, per essere una ipotesi valida, deve spiegare tutti i dati
sperimentali.
A. Reazioni con alogeno molecolare
Se la temperatura a cui avviene al reazione è la temperatura di dissociazione del
cloro, significa che per prima cosa la molecola di cloro si deve dissociare
Cl Cl Cl
(h)2: :
..
..
..
..:
..
...
INIZIO
PROPAGAZIONE (due stadi)
1.Cl Cl+ H : CH3 + CH3:..
...
:..
.... H
.
: HC
H
H H
Cl
.
sp3 s p
Cl
H: .::
lobo increscita
Ea= 4 kcal/mole
STATO DI TRANSIZIONE
C
H
H H=/
33
.C
H
H H
:H
Cl
psp2
p
s
+
Diagramma dell'energia per il PRIMO STADIO:
E
COORDINATA DI REAZIONE
CH4 + .Cl
.CH3 + HCl
Ea= 4
kcal/mole
Ho= +2 kcal/mole
[ H3C.....H....Cl ]=/
2.
ClCl Cl Cl+ +H3C
H3C:.: :
..
..
..
..:..
... specie reattiva nel
primo stadio
In questi casi si parla di REAZIONE A CATENA (CHAIN REACTION)
circa 1000 cicli
.C
H
H H
psp2 STATO DI TRANSIZIONE
+
Cl Cl
:
p
lobo indiminuzione
Ea < 1 kcal/mole
Cl ClC
H
H H
:.=/
psp3
: + .Cl Cl
C
H
H H
Spiega perché la resa quantica è elevata
34
Diagramma dell'energia per il SECONDO STADIO:
E
COORDINATA DI REAZIONE
Ea< 1
kcal/mole
Ho= -27 kcal/mole
.CH3 + Cl2
CH3Cl + Cl.
[ H3C.....Cl....Cl ].= /
Diagramma dell'energia per il PROCESSO DI PROPAGAZIONE:
E
Ho= -27 kcal/mole CH3Cl + Cl
.
CH4 + .Cl
Ho= +2 kcal/mole
Ho= -25 kcal/mole
COORDINATA DI REAZIONE
[ H3C.....H....Cl ]
.=/[H3C.....Cl.......Cl]
.=
Ea< 1
kcal/mole
.CH3
Ea= 4
kcal/mole
. /=
SOSTITUZIONE RADICALICA
35
ARRESTO o TERMINE
Qualunque urto tra due specie radicaliche
Cl ClCl Cl+ : :..
..
..
..:..
...
:..
...
CH3
ClCl+H3C :..
...
:..
...
CH3
CH3+H3C
. .CH3
arresta due catene e dà uno dei reagenti
dà il prodotto, maarresta due catene
arresta due catene e dà un prodotto secondario
:..
..Cl.
+ CH3Cl.CH2Cl + HCl
+ Cl-Cl CH2Cl2+ :
..
..Cl.
:..
..Cl.
:..
..Cl.
+ CH2Cl2+ HCl
+ CHCl3+
.CHCl2
.CHCl2 Cl-Cl
:..
..Cl.
Cl-Cl:
..
..Cl.
+ + HCl
+ CCl4 +
CHCl3
.CCl3
.CCl3
COME SI SPIEGA, SULLA BASE DEL MECCANISMO, LA FORMAZIONE
DEI PRODOTTI DI POLICLORURAZIONE?
36
CHE COSA SUCCEDE CON GLI ALTRI ALOGENI?
Fatti sperimentali:
La reazione avviene anche con Br2, mentre I2 non reagisce e F2 è
troppo reattivo per dare reazioni controllabili (reazione esplosiva).
COME SI SPIEGA, CON IL MECCANISMO, QUESTO FATTO SPERIMENTALE ?
REATTIVITA' CRESCENTE COME RADICALI
I2 Br2 Cl2 F2
36 46 58 37 energia di
dissociazione del
legame alogeno-
alogeno (kcal/mole)
La diversa reattività osservata NON dipende dalla facilità
con cui si dissocia la molecola di alogeno.
Consideriamo il bilancio dell’energia di reazione
F. + CH4 HF + .CH3 + 31 kcal/mole H = -31
.CH3 + F2 CH3F + F. + 71 kcal/mole H = -71
CH4 + F2 CH3F + HF + 102 kcal/mole Htot=-102
Cl. + CH4 + 1 kcal/mole HCl + .CH3 H = +1
.CH3 + Cl2 CH3Cl + Cl. + 25.5 kcal/mole H = -25.5
CH4 + Cl2 CH3Cl + HCl + 24.5 kcal/mole Htot= -24.5
Br. + CH4 + 17 kcal/mole HBr + .CH3 H = +17
.CH3 + Br2 CH3Br + Br. + 24 kcal/mole H = -24
CH4 + Br2 CH3Br + HBr + 7 kcal/mole Htot= -7
I. + CH4 + 33 kcal/mole HI + .CH3 H = +33
.CH3 + I2 CH3I + I. + 20 kcal/mole H = -20
CH4 + I2 + 13 kcal/mole CH3I + HI Htot= +13
37
Fatto sperimentale:
Se si trattano etano e metano in quantità equimolare con un
equivalente di Cl2, reagisce quasi solo l’etano
+ ++ Cl2
HCl > 99% < 1%
hCH
3CH
3CH
4 CH3
CH3
CH3
ClCl
Fatto sperimentale:
Se nell’alcano ci sono H di tipo diverso, vengono sostituiti con
reattività diversa
+ Cl2
h
HCl
+CH3
CH3
CH2
CH3
CH2
CH2
Cl CH3
CH3
CH
Cl
RAPPORTO STATISTICO ATTESO 3 : 1
REATTIVITA' di C-H ATTESA minore maggiore
RAPPORTO SPERIMENTALE (a 25°C) 43 : 57
RAPPORTO SPERIMENTALE (a 600°C) 3 : 1
SELETTIVITA’
COORDINATA DI REAZIONE
E
CH3
CH2
CH3
CH3
CH2
CH2
.Ho= -5
kcal/mole
Ho= -8.5 kcal/mole
Ea= 3 kcal/mole
Ea= 2 kcal/mole
CH3
CHCH
3
.
+.Cl
38
+ Cl2h
HCl
+CH3
CH3
CH
CH3
CH3
CH2
CH Cl
CH3
CH3
CH3
C
Cl
CH3
RAPPORTO STATISTICO ATTESO 9 : 1
REATTIVITA' di C-H ATTESA minore maggiore
RAPPORTO SPERIMENTALE (a 25°C) 64 : 36
RAPPORTO SPERIMENTALE (a 600°C) 80 : 20
CH2CH
2CHR
2
H
CH3CH CHR
2
H
CH3CH
2C
H
RR
CH3CH CHR
2H. +
CH2
CH2
CHR2
+H.
CH3CH
2C
R
RH. +
2.5 kcal/mole
2.0 kcal/mole
101 kcal/mole
98.5 kcal/mole96.5 kcal/mole
E
.
.
.
Confronto di selettività tra cloro e bromo
CH3
CH3
CH2
Cl2 h
HCl
CH3
CH2
CH2
Cl+CH3
CH3
CH
Cl
HBr
Br2 hCH
3CH
3CH
Br
CH3
CH2
CH2
Br+
57% 43%
98% 2%
Con Br2 la preferenza per la sostituzione dell’H secondario rispetto al
primario è ancora più marcata.
L'unica differenza sta nel fatto che Br. è più stabile di Cl.
39
RH + Br.
R. + HBr
RBr + Br.
E E
coordinata di reazione coordinata di reazione
RH + Cl. R
. + HCl
RCl + Cl.
R H RStadio lento + X + HX. .
stato ditransizione
[R----H----X].
.
Lo stato di transizione è early con l’atomo di cloro, late con l’atomo di bromo.
Cl.
.....H...................Cl. .
. + HCl
#
C H
CH3
CH3
HC
CH3
CH3
HC
CH3
CH3
H
Br.
...................H.....Br.
.. + HBr
#
C H
CH3
CH3
HC
CH3
CH3
HC
CH3
CH3
H
Lo stato di transizione ha scarso carattere di radicale con il
reagente “atomo di cloro”cloro; è invece un radicale quasi
completo con il reagente “atomo di bromo”
con il radicale bromo (Br.) la differenza di stabilità tra
radicale secondario e radicale primario si riflette quasi completa-
mente sulla differenza di energia degli stati di transizione.
poco carattere radicalico e perciò con poco difetto elettronico:
il numero di alchili è poco importante: le differenze di energia
tra i vari stati di transizione sono piccole: selettività <
elevato carattere radicalico e perciò con elevato difetto elettronico:
il numero di alchili è molto importante: le differenze di energia tra i
vari stati di transizione sono grandi: selettività>
40
A 25°C
C-H (terz.) : C-H (sec) : C-H (prim.)Reattività relativa
5 : 4 : 1 con Cl .
2000 : 100 : 1 con Br .
H
CH3
H
CH2
R
H
CHR2
H
CR3< < < < C
H
RCH2
CH C
H
R ,
metile primario secondario terziario allilico, benzilico
H3C. RCH2. R2CH. R3C. ALLILICO, BENZILICO< < < <
STABILITA' CRESCENTE DEI RADICALI
REATTIVITA' CRESCENTE DI C-H VERSO X.
SELETTIVITA’: L’ATOMO DI ALOGENO STRAPPA DI PREFERENZA L’ATOMO
DI H CHE LASCIA IL RADICALE AL C PIU’ STABILE. La preferenza è tanto
più marcata quanto più selettivo è l’atomo di alogeno.
ANDAMENTO STEREOCHIMICO
Che cosa succede, dal punto di vista stereochimico, quando, in seguito alla
alogenazione, si forma un C chirale?
(S)
(R)
C
CH3
H CH2CH
3H
C
CH3
Br CH2CH
3H
C
CH3
H CH2CH
3Br
idrogeni enantiotopici
C
CH3
H CH2CH
3H
Coppie di H che, quando vengono
sostituti, formano due enantiomeri
si dicono enantiotopici
Se nella molecola non ci sono altri centri chirali:
41
Br.
HBrC
CH3
H CH2CH
3H
.C
CH3
CH2CH
3
H FACCEENANTIOTOPICHE
.
le due facce sono uguali, ma l'attacco su una di esse dà un prodotto
enantiomero rispetto a quello formato per attacco sull'altra faccia
(S)
(R)
Br .
HBr
.C
CH3
CH2CH
3
H
C
CH3
CH2CH
3
H
BrBr
C
CH3
H CH2CH
3H
Br
C CH3
CH2CH
3
H
BrBr
Br
Br2
Br
.
.
Br
C CH3
CH2CH
3
H
.
.
CCH
3
CH2CH
3
H
.
.
Br
Br
----------------------------- specchio
#
#
+ Br.
+ Br.
STATI DI TRANSIZIONE ENANTIOMERICI
C CH3
CH2CH
3
H
Br
C CH3
CH2CH
3H
Br
.C
CH3
CH2CH
3
H
Stati di transizione enantiomerici (tutte le proprietà identiche, compresa
l’energia) portano ad una MISCELA RACEMICA
42
Se è GIA' PRESENTE UN CENTRO CHIRALE e la reazione avviene su un C
diverso:
C
CH3 H
C
Br H
CH3
H
(S)
(2S,3R)
C
CH3 H
C
Br Cl
CH3
H
C
CH3 H
C
Br H
CH3
Cl
(2S,3S)
2 3
Il C chirale preesistente resta invariato, il nuovo centro chirale si forma
con le due configurazioni possibili
(S)
idrogenidiastereotopici
C
CH3 H
C
Br H
CH3
HCoppie di H che, quando vengono sostituti,
formano due diasteromeri si dicono
diastereotopici
Cl.
HCl
.C
CH3 H
C
Br H
CH3
H
C
CH3 H
C
Br
CH3
H FACCEDIASTEREOTOPICHE
LE DUE FACCE NON SONO UGUALI
(2S,3R)
(2S,3S)
.
C
CH3 H
C
Br Cl
CH3
HCl
Cl
C
CH3 H
C
Br
CH3
H
Cl
Cl
C
CH3 H
C
Br H
CH3
Cl
43
Gli stati di transizione diastereomerici hanno energie diverse: i prodotti
(diastereomeri) si formano IN QUANTITA' DIVERSE
Cl2
#
#
+ Cl.
+ Cl.
STATI DI TRANSIZIONE DIASTEREOMERICI
.
Cl
Cl.
.
C
CH3 H
C
Br
CH3
H
Cl
Cl
.
.
.
C
CH3 H
C
Br Cl
CH3
H
C
CH3 H
C
Br
Cl
CH3
H
(2S,3S)
(2S,3R)
C
CH3 H
C
Br
CH3
H.
C
CH3 H
C
Br
CH3
H
Esempio: CLORURAZIONE DELL' (S)-2-bromobutano
BrCH3
H
CH2CH
3
CH3
CH CH2
CH3
Br
*
1
2
3Br
CH3
H
CH2CH
3
C-1
HCl
Cl2, h
2S
Br
CH3
H
CH2CH
3
Br
CH2
H
CH2CH
3
Cl
Br
CH2
H
CH2CH
3
Cl1
2
3
2R
2S
C-4
HCl
Cl2, h
Br
CH3
H
CH2CH
3
Br
CH3
H
CH2
CH2
Cl
1 2
3
2S
Br
CH3
H
CH2
CH2
Cl
44
Cl2, h
2S2R
HCl
C-2
+1 1
3 3
22
50 : 50
Br
CH3
H
CH2CH
3
Br
CH3
Cl
CH2CH
3
Br
CH3
Cl
CH2CH
3
2S
2S
2R
HCl
Cl..
ACHIRALE
Cl2
+
50% 50%
C BrCH
3
CH2
CH3
CBrCH
3
H
CH2CH
3
2S
CBrCH
3
CH2
CH3
Cl
C
BrCH
3
CH2
CH3
Cl
Br
CH3
H
H H
CH3
Br
CH3
H
H Cl
CH3
H
Br
CH3
H
Cl
CH32S
C-3
HCl
+
Br
CH3
H
H
Cl CH3
1
2
3
2S,3R
Br
CH3
H
Cl
H
CH3
1
2
3
2S,3S
IN QUANTITA' DIVERSE
45
IMMIDEN
O O
H
Altre specie alogenanti N
O
O
Cl
N
O
O
BrNCS
NBS
N-clorosuccinimmide
N-bromosuccinimmide
Meccanismo:
PROPAGAZIONE
Br. + R-H R
. + HBr
+ HBr + Br2
R. + Br2 R-Br + Br
.
formato nellostadio di inizio
N
O
O
Br N
O
O
H
NBS ha la funzione di formare Br2 in concentrazione bassa e costante e di
usare l'HBr liberato nel primo passaggio della propagazione.
In solventi in cui NBS è più solubile (CH2Cl2, CHCl3, CH3CN) interviene anche
un altro meccanismo
formato nellostadio di inizio
.+ R-H R. +
R. + R-Br +.
N
O
O
N
O
O
N
O
O
H
N
O
O
Br
46
Invece di usare calore o radiazione ultravioletta, si può dare inizio ad una
reazione radicalica servendosi di INIZIATORI RADICALICI, specie che si
scindono facilmente in modo omolitico
. + :N N:
azo-bis-2-metilpropanonitrile
.. .... C
C
CH3
CH3
N
C
C
CH3
CH3
NC
C
CH3
CH3
N
N N
.. ..
.. ..
perossido di benzoile
2
..
... 2
.+ 2 CO2
CO
O
CO
O
CO
O
Per interrompere una reazione radicalica a catena si possono usare
INIBITORI di RADICALI, specie che danno radicali stabili, che perciò,
non essendo reattivi, bloccano la propagazione della catena
H3C.
+ I2 CH3I + I.
più reattivo più stabile
più reattivo più stabile
H3C . + . O-O . CH3O-O .
O HO O O O O
.
+.OR ROH +
:..
.
.
.
.
antiossidanti
O
CH3
CH3
CH3
OH
CH3
CH2
CH2
CH2
CH
CH3
CH2
CH2
CH2
CH
CH3
CH2
CH2
CH2
CH CH3
CH3
Vitamina E (-tocoferolo)
CH3
C
C
OH
CH3
CH3
CH3
CH3
CH3
CH3
4-metil-2,6-di(terz-butil)fenolo
BHT (tert-ButylHydroxyToluene)
47
B. Reazioni con ossigeno molecolare
COMBUSTIONE
CH4 + 2 O2 CO2 + H2O + H
O2
CnH2n+2 n CO2 + (n+1) H2O
OSSIDAZIONE CATALIZZATA DA ENZIMI
ALCANI (C1-C8)MONOOSSIGENASI da Methylococcus Capsulatus
R-OHO2
In laboratorio, per la stessa reazione, servono temperature e pressioni elevate
O2, catalizzatore di Co
150°-160°C, 10-11 atm.
OH
AUTOOSSIDAZIONE
INIZIO+ O O:: ....
..O OH :....
...+R
.R H
PROPAGAZIONER
. + .O O
. O OR.
O OR.
+ + R.
alchilidroperossido
RH O OR H
proseguela catena
ARRESTO qualunque urto tra radicali
esplode se riscaldato
NB Reazione non utile come tale,
ma importante da sapere!
Con il tempo, in solventi vecchi, l’aria al di sopra del liquido può formare abbastanza
alchilidroperossidi da costituire un pericolo quando si distilla il solvente
ATTENZIONE: mai portare a secco quando si distilla un solvente!
48
C. Pirolisi DECOMPOSIZIONE TERMICA IN ASSENZA DI OSSIGENO
INIZIO ..
+CH3CH
2CH
2CH
2CH
3CH
3CH
2CH
2CH
2CH
3
omolisi indotta termicamente
PROPAGAZIONE
a) CH2
CH3
.CH
3CH
2CH CH
2CH
3
H
+ CH3
CH3
+ CH3CH
2CH CH
2CH
3
.
.b) scissione b +
.CH
3CH
2CH CH
2CH3CH
2CH CH
2CH
3
H
CH3
proseguela catena
ARRESTO (o TERMINE)
a) Accoppiamento di radicali
.+
.CH
2CH
3 CH2CH
3CH
3CH
2CH
2CH
3b) Disproporzione
CH2
CH3
. .CH
2CH
2
H
+ CH3
CH3 + CH
2CH
2
(ridotto) (ossidato)
La reazione avviene su qualsiasi legame C-C: NON E' SELETTIVA
La temperatura è così elevata che c’è abbastanza energia per rompere qualsiasi
legame: la scissione è del tutto casuale
CICLOALCANI Il ciclopropano tende ad APRIRE l'anello (legami C-C "a banana", più deboli
dei normali legami s
Br2
Cl2
hCH
2CH
2CH
2Br Br
CH2 CH
2CH
2Cl Cl
ADDIZIONE RADICALICA
Se c'è un sostituente, l'anello si apre in più modi
+ Cl2
1
23 rottura C1-C2 rottura C2-C3
+CH2
CHCH2Cl
Cl
CH3
CH2
CH2
CHCl Cl
CH3
CH3
h
49
Il ciclopropano è talmente reattivo, che dà reazioni di addizione radicalica
anche con altri reagenti
H2, Pt, 50°C
HX
(X = Cl, Br, I)CH
2CH
2CH
2H X
CH2
CH2
CH2
H H
Il ciclobutano ha una tendenza ad aprire l'anello (tensione angolare) minore
di quella del ciclopropano
H2, Pt, 250°C
HX
X2
NESSUNA APERTURA D'ANELLO
NESSUNA APERTURA D'ANELLO
CH2
H CH2
HCH2
CH2
CICLOPENTANO e CICLOESANO reagiscono come gli alcani, dando
SOSTITUZIONE RADICALICA: questi anelli non hanno tensione e perciò
non si aprono
Br2
h+ HBr
Br
Cl2
h+ HCl
Cl
50
ALOGENURI ALCHILICI
Hanno molti impieghi:
Cl
CH
CCl3
Cl
CH CCl2Cl C
Cl
O
DDTsolvente per
lavaggio a secco
insetticidalacrimogeno
Si trovano raramente in natura:
tirossina porpora di Tiro
I
I
I
I
CH2
O CH
NH2
CO2H N
N
Br
BrO
OH
H
Proprietà fisiche CH3F CH3Cl CH3Br CH3I
(D) 1.81 1.86 1.78 1.64p.e (°C) -78.4 -24 5 43densità (g/ml a 20°C) gas gas gas 2.28
Caratteristica strutturale degli alogenuri ALOGENO
Caratteristiche Spettrali
stretching C - X X = F 1400-1000 cm-1
X = Cl 800-600 cm-1
X = Br < 667 cm-1
X = I < 667 cm-1
bending CH2 - X (X = Cl, 1300-1200 cm-1; X = Br, 1250-1150 cm-1, X = I, 1200-1150 cm-1)
Solo legami s: le transizioni n s*
richiedono l = 190 nm (lontano UV):
fuori dal comune intervallo UV-visibile
IR
Fuori del comune
intervallo di
numeri d’onda
}
52
I
13C NMR L’effetto -I degli alogeni diminuisce la densità
elettronica attorno al nucleo del 13C: deschermato
1H NMR L’effetto -I degli alogeni diminuisce la densità
elettronica attorno al nucleo del 1H: deschermato
Lo spettro 1H NMR dei composti contenenti F presenta accoppiamento
con 19F (suddivisione del segnale)
CH3
CH3
Cl Cl
86.23 ppm
CH3
CH3
Br Br
60 ppm
iodoetano
3.19 ppm
1.85 ppm
J = 7.6 Hz
CH3
CH3
F F1.61 ppm
53
Importanti informazioni si ottengono dallo spettro di massa dei cloruri e dei
bromuri alchilici
Cl ha due isotopi di massa 35 e 37, in rapporto 72:25
Br ha due isotopi di massa 79 e 81, in rapporto circa 50:50
Lo ione molecolare presenta due picchi con valore m/z pari a M+ e M++2
Cl 112, 114 m/z
Br 156, 158 m/z
È la presenza dell’alogeno che conferisce alla molecola la reattività
caratteristica
+ -
CH2CH
2BrCH
3 elettronegativo, con
parziale carica negativa
questo C ha una parziale carica POSITIVA
ed è attaccato dai NUCLEOFILI
questo C NON ha carica
parziale positivae NON è
attaccato dai nucleofili
Il C, ibridato sp3, ha tutte le valenze soddisfatte: può dare un legame
diverso (e quindi reagire), solo se si rompe uno dei legami presenti
Caratteristica strutturale degli alogenuri ALOGENO
54
SOSTITUZIONE NUCLEOFILA
-OH + CH3CH2Br CH3CH2OH + Br-
CH3O- + (CH3)2CH-Cl (CH3)2CH-OCH3 + Cl-
atomo nucleofilo
NUCLEOFILO
questi elettroni s escono con Br
GRUPPO USCENTE
+ Br: :.. -..
..
+..:-
CH3
CH2
Br CH3
CH2
OHH O
Reazione caratteristica: SOSTITUZIONE NUCLEOFILA al C saturo
La reazione comporta la rottura di un legame (C-gruppo uscente) e la
formazione di un legame (C-atomo nucleofilo).
Questi processi possono avvenire contemporaneamente o in successione.
MECCANISMO IN UN SOLO STADIO
R-X + Y- R-Y + X-
E
coordinata di reazione
R-X + Y-R-Y + X-
Y----R----X- -
SN2
Sostituzione
Nucleofila
BImolecolare
Bimolecolare = due specie molecolari
prendono parte allo stato di transizione
55
Y : C X: Y : : XC
#
:XY C: +
MECCANISMO IN DUE STADI
R-X
R+ + Y-
R+ + X-
R-Y
lento
E
coordinata di reazione
--R----X
R----Y
++
R-X R-Y
R+SN1
Sostituzione
Nucleofila
Unimolecolare
Unimolecolare = una sola specie molecolare
prende parte allo stato di transizione
56
C X:
Y C:Y
X:+
+
orbitale vuoto
+
:
C
C
MECCANISMO IN DUE STADI
Quando il centro di reazione è un atomo in grado di espandere l'ottetto, è
possibile anche un meccanismo in due stadi in cui prima si forma il nuovo
legame e poi si rompe quello vecchio, passando attraverso un intermedio
pentacoordinato (con il C questo non è possibile)
+HO:
..
..-
::..
+
-- -
P
O
OCH3
O
OCH3
CH3
P
O
OO
CH3OH
CH3
P
O
O CH3
OOCH3 CH
3
OH:
57
Per distinguere tra i due meccanismi delle sostituzioni nucleofile al C saturo
si devono considerare vari fattori.
1. CINETICA DI REAZIONE
2. GRUPPO USCENTE
3. NUCLEOFILO
4. NATURA DEL GRUPPO ALCHILICO
5. ANDAMENTO STEREOCHIMICO
6. SOLVENTE, TEMPERATURA
1 CINETICA DI REAZIONE
processo bimolecolare
processo unimolecolare
velocità = k[R-X][Y-]
velocità = k[R-X]
2. GRUPPO USCENTE
Il legame C-gruppo uscente si rompe nello stadio lento di entrambi i meccanismi
È comunque importante avere un buon gruppo uscente
R-F < R-Cl < R-Br < R-I
REATTIVITA' CRESCENTE
CAPACITA' COME
GRUPPO USCENTE
Facilità con cui un gruppo può venire
sostituito da un nucleofilo.
Dipende dalla capacità che ha il gruppo di ospitare gli elettroni del
legame (e perciò, spesso, una carica negativa).
Le sostituzioni nucleofile possono avvenire anche con gruppi uscenti
diversi da alogeno
La CAPACITA' COME GRUPPO USCENTE (leaving group ability)
di un gruppo è inversa alla sua BASICITA'
58
C-ALOGENO > C-O- >> C-N-
CAPACITA' CRESCENTE COME GRUPPO USCENTE
HO-, RO- (per es., CH3O-) CATTIVI gruppi uscenti
H2O, ROH (per es., CH3OH) BUONI gruppi uscenti
Si può avere un buon gruppo uscente con carica negativa sull'ossigeno se la
carica è delocalizzata (basicità minore):
carbossilato
-
-
COR
O
COR
O
monoalchil solfato
--
-
S OO
O
R
O
S OO
O
R
O
S OO
O
R
O
solfonato
-
-
-
S OR
O
O
S OR
O
O
S OR
O
O
Solfonati più comunemente usati come gruppi uscenti:
- - -
metansolfonato trifluorometansolfonato 4-metilbenzensolfonato
(tosilato)
S OCH3
O
O
S OCF3
O
O
S O
O
O
CH3
DERIVATI ALCHILICI CLASSE DI COMPOSTI GRUPO USCENTE
R-X X
R-F, R-Cl, R-Br, R-I alogenuri alchilici F-, Cl-, Br-, I-
esteri di acidisolfonici
-S
CH3
O
O
O
R S
CH3
O
O
O
-
esteri di acidicarbossilici
(solo per R = terziario, allile, benzile)
R' C
O
O
R
R' C
O
O
59
DERIVATI ALCHILICI CLASSE DI COMPOSTI GRUPO USCENTE
R-X X
alcooli -OHR OH
+alcooli in ambiente acido :OH2R OH
2
eteri-O-R'R O R'
+eteri in ambiente acido :R O R'
HO R'
H
ossaciclopropani -OO
+sali di trialchilsolfonio :R SR'
2 SR'2
ammine-NH2R NH
2
+ammine in ambiente acido :NH3R NH
3
+sali di tetraalchilammonio :NR'3R NR'
3
3. NUCLEOFILO
Il nucleofilo entra nello stato di transizione di un processo BIMOLECOLARE,
ma NON partecipa allo stadio lento di un processo UNIMOLECOLARE
Si ha SOSTITUZIONE BIMOLECOLARE SOLO IN
PRESENZA di un NUCLEOFILO FORTE
Si ha SOSTITUZIONE UNIMOLECOLARE in ASSENZA
di un nucleofilo forte
Un processo bimolecolare avviene tanto più facilmente (a parità di altre
condizioni) quanto più nucleofilo è il reagente.
60
FATTORI CHE INFLUENZANO LA NUCLEOFILICITA'
1. Per nucleofili con lo STESSO ATOMO NUCLEOFILO, la nucleofilicità è tanto
maggiore quanto più negativo è l'atomo nucleofilo
HO- > H2O:
H2N- > H3N
:
HS- > H2S:
2. Per nucleofili con ATOMI NUCLEOFILI DIVERSI, appartenenti alla STESSA
RIGA del sistema periodico, la nucleofilicità è parallela alla basicità
BASICITA' MAGGIORE NUCLEOFILICITA' MAGGIORE
H2N- > HO- > NH3 > F- > H2O
3. Per nucleofili con ATOMI NUCLEOFILI DIVERSI, appartenenti allo stesso
gruppo, ma a righe diverse, la nucleofilicità aumenta con la
POLARIZZABILITA' dell'atomo nucleofilo.
CH3SH > CH3OH
HS- > HO-
Cl- > F-
(CH3CH2)3P > (CH3CH2)3N
ORDINE DI NUCLEOFILICITA' DEI NUCLEOFILI PIU' COMUNI
> I- > ->
-OH, > -OR > Br-- - >S C N O
Cl- >N
, AMMINE > CH3CO2-, RCO2
- >
Nu
cle
ofili
FO
RT
I
più debole dei nucleofili forti
> H2O , R-OH, RCO2H
Nu
cle
ofil
DE
BO
LI
LA NUCLEOFILICITA' DIPENDE DAL SOLVENTE.
E' perciò possibile, in certi solventi, trovare ordini di nucleofilicità diversi.
61
4. NATURA DEL GRUPPO ALCHILICO
SN2
HO:-
C Br
H H
CH3
COH
HH
CH3-
H H
CH3
HO- - - -C- - - -Br
legami
parziali
Nello stato di transizione il C è pentacoordinato
nel passare dallo stato iniziale allo stato di transizione AUMENTA
l'affollamento sul C centro di reazione
VELOCITA' RELATIVE DI ALCUNI ALOGENURI ALCHILICI IN SN2
Alogenuro
alchilicoVelocità
relativa
Alogenuro
alchilicoVelocità
relativa
CH3X 30
CH3CH2X 1
CH3CH2CH2X 0.4
CH3CH2CH2CH2X 0.4
(CH3)2CHX 0.03
(CH3)3CX 0 (nessuna reazione)
VELOCITA' CRESCENTE PER UNA SN2
RX terziario << RX secondario < RX primario < CH3X
C Br
H
HH
CH3O-
molto veloce
C Br
H
H
CH
H
H
CH3O-
moderatamente
veloce
E
coordinata di reazione
3°
2°
1°
CH3X
C Br
H
C
C
HHH
H
H
H
CH3O-
molto lenta
CH3O-
NON AVVIENE
C Br
C
C
C
HHH
H
H
H
H
HH
62
L'affollamento nello stato di transizione si sente anche quando la
ramificazione è in b al centro di reazione:
R-CH2-CH2-X > R2CH-CH2-X >> R3C-CH2X
b b b
E' sempre più difficile per il gruppo alchilico raggiungere la coplanarità
con gli H, richiesta dalla pentacoordinazione.
SN1 stadio lento
FORMAZIONE DELL'INTERMEDIO (CARBOCATIONE)
C Br
H H
CH3
+-
C
H H
CH3
- - - - -Br +C
H H
CH3
VELOCITA' RELATIVE DI ALCUNI BROMURI ALCHILICI IN una tipica SN1
Bromuro
alchilico
Velocità
relativa
CH3Br 0.1
CH3CH2Br 1
Bromuro
alchilico
Velocità
relativa
(CH3)2CHBr 11.6
(CH3)3CBr 1.2 x 106
63
RX terziario >> RX secondario > RX primario > CH3X
VELOCITA' CRESCENTE PER UNA REAZIONE SN1
Nello stato di transizione il C è tricoordinato
nel passare dallo stato iniziale allo stato di transizione
DIMINUISCE l'affollamento sul C centro di reazione
C
X
CH3
CH3
CH3
X- +C
CH3
CH3
CH3
120°
109° repulsione repulsione
minore
La velocità della reazione dipende dalla stabilità del carbocatione che si forma
più stabile è il carbocatione, più stabile è lo stato di
transizione corrispondente.
STABILITA' CRESCENTE DEI CARBOCATIONI+CH3 < CH3CH2
+ < (CH3)2CH+ < (CH3)3C+
Effetto induttivo +I degli alchili
Quando si formano carbocationi ci possono essere prodotti non attesi:
(CH3)3CCH(Cl)CH3 + Br- (CH3)2C(Br)CH(CH3)2
prodotto atteso prodotto inatteso
(CH3)3CCH(Br)CH3 +
SN1
CH CH3
Cl
CH3
C
CH3
CH3
+CH CH
3
CH3
C
CH3
CH3
CH CH3
Br
CH3
C
CH3
CH3
prodotto atteso
Br-
+CH
3
CH3
CCH3
CH3
CH
Br-
CH3
CH3
CCH3
CH3
CH
Br
prodotto inatteso
TRASPOSIZIONE (REARRANGEMENT)
64
Un CARBOCATIONE dà TRASPOSIZIONE tutte le volte che si può trasformare
in un carbocatione più stabile, per migrazione 1,2 di H3C: (o di H:)
Il metile migra più facilmente di H
+
+CH
3C CH
CH3
CH3
H
CH3C CH
H
CH3
CH3
STABILITA' CRESCENTE DEI CARBOCATIONI
+CH3 < CH3CH2+ < (CH3)2CH+ < (CH3)3C
+ < allilico, benzilico
CH2
+CH
2 CH2
CH2
+ +
+
CH2
+
i carbocationi allilico e benzilico sono stabilizzati per risonanza
CH2=CH-CH
2
+CH
2-CH=CH
2
+
ATTENZIONE !!!!
Carbocationi sul C sp2 (VINILICI, ARILICI) NON sono stabili: l'orbitale
vuoto (sp2) è PERPENDICOLARE agli orbitali p e quindi NON PUO'
PARTECIPARE ALLA RISONANZA
non si formano++
65
Se il C centro di reazione è legato ad un sistema di elettroni p
(doppi legami o anelli benzenici), la reattività è maggiore a quella
del corrispondente composto saturo
Alogenuro alchilico velocità relativa velocità relativa
SN1 SN2
1
33
380
ca.105
1
40
120
CH3CH
2X
CH2=CHCH
2X
C6H
5CH
2X
(C6H
5)2CHX
SN1 i carbocationi allilico e benzilico sono stabilizzati per risonanza
PIU' STABILE E' IL CARBOCATIONE, MINORE E' L'ENERGIA DELLO
STATO DI TRANSIZIONE DELLO STADIO IN CUI IL CARBOCATIONE SI
FORMA. più veloce è la reazione
SN2 Lo stato di transizione è stabilizzato dall'interazione con il
sistema p
-
HO- Cl-- - - - -ClCH
CH2
C
H H
CH
CH2
CH2-Cl
HO- - - -+ CH
CH2
CH2-OH
+
-
HO-Cl-+
CH2-Cl CH
2-OH
+C
H H
-------ClHO------
66
CC
C
Cl
OH
sta uscendo
si sta avvicinando
parzialesovrapposizione
nello stato di transizione
Un legame p più distante dal centro di reazione non ha effetto
CH2=CH-CH
2CH
2Cl
CH2CH
2CH
2Cl
il legame p è troppo lontano per
dare sovrapposizione nello stato di
transizione
Reagiscono come gli
altri alogenuri primari
5. ANDAMENTO STEREOCHIMICO
SN2 Nello stato di transizione nucleofilo e gruppo uscente
condividono i due lobi dello stesso orbitale
#
..
..
Nu
..
..X
X
-
-
(-)
(-)
X
..
C
CH3
HCH
2CH
3
CCH
3
HCH
2CH
3
Nu
..C
CH3
HCH
2CH
3
INVERSIONE DELLA CONFIGURAZIONE REAZIONE
STEREOSPECIFICA
67
(S)
I--
-
(R)
#
I- - - - - - - - -Br C
CH3
CH2CH
3
HIC
CH3
CH2CH
3
H
C
CH3
CH2CH
3
HBr
Una reazione è STEREOSPECIFICA se si forma UNO SOLO di più
stereoisomeri possibili.
Una reazione si dice STEREOSELETTIVA quando uno dei possibili
stereoisomeri si forma in prevalenza.
SN1 Il carbocatione è planare
.. X
..(-)
+
X
..
C
CH3
HCH
2CH
3
CH3
CH2CH
3
HC
+Nu
(-)..
Nu
....
C
CH3
HCH
2CH
3
+
..
Nu
..
CCH
3
HCH
2CH
3
RACEMIZZAZIONE
FACCE
ENANTIOTOPICHE
68
Br-C sp2
OH
CH3.. ..
C
H
CH2
CH3 CH
3
OH
CH3
. ...
C Br
H
CH2
CH3
CH3
++
:C O
H
CH2
CH3
CH3
H
CH3
:+
CO
H
CH2
CH3
CH3
H
CH3
50% 50%
- H+
(R) (S)
CO
H
CH2
CH3
CH3
CH3
C O
H
CH2
CH3
CH3
CH3
LA SOSTITUZIONE NUCLEOFILA E' (QUASI) SEMPRE ACCOMPAGNATA
DALLA REAZIONE DI ELIMINAZIONE
Quando si forma un carbocatione, questo può evolvere in modo
diverso dalla sostituzione nucleofila, perdendo un protone in
posizione b e dando un ALCHENE.
C Br
CH3
CH3
CH3
lento
C
CH3
CH3
CH3
---------Br+ -
C
CH3
CH3
CH3
+ + Br-=/
+
:B =/
-----
B-------H
C
CH3
CH3
CH2
H
C
CH3
CH3
CH2
C
CH3
CH3
CH2
La sostituzione SN1 è accompagnata SEMPRE da una reazione di
ELIMINAZIONE, che avviene con meccanismo
E1 Eliminazione
Unimolecolare
69
-+
SN2
E2 +
CH2
CH
BrH
CH3
CH3
CH
OCH2-CH
3
CH3
CH3
CH2
O
CH2
CH CH3
CH3
CH2OH
Quando un nucleofilo forte è anche una BASE FORTE, la sostituzione
SN2 è accompagnata da una reazione di ELIMINAZIONE, che avviene
con un meccanismo
E2 Eliminazione
Bimolecolare
70
R-X
R+
E1
SN1
alchene
R-Y
E
coordinata di reazione
R-XR-Y
alchene
E2
SN2E
coordinata di reazione
Quando c'è una base forte ed un idrogeno sufficientemente acido (cioè si
forma un carbanione sufficientemente stabile) si può avere un altro
lento -+ Br-
/=CH
2BrCHR
----- -------BrCH2
CHR CHR CH2
:B+
BH
-
II
H-------B /=
- +
+CH2
BrCHR
H
CHR CH2
Br CH2
BrCHR
E1cB Eliminazione
Unimolecolare
sulla Base
coniugata
71
6. SOLVENTE, TEMPERATURA
In assenza di nucleofili forti, i solventi POLARI PROTICI (H2O,
ROH, RCO2H) favoriscono i processi UNIMOLECOLARI, perché
favoriscono la formazione del carbocatione, mediante interazione
di legame idrogeno
IN TUTTI GLI ALTRI SOLVENTI, I PROCESSI UNIMOLECOLARI NON HANNO
LUOGO
I processi BIMOLECOLARI sono abbastanza indipendenti dal
solvente. E' invece influenzata dal solvente la NUCLEOFILICITA'
del nucleofilo.
I solventi polari protici solvatano bene gli ioni, mediante legame
idrogeno, diminuendo la nucleofilicità degli anioni.
F-O H
CH3
OH
CH3
OH
CH3
OH
CH3
OHCH
3
....
....
... .........
I-OH
CH3
OH
CH3
OH CH
3
... ...
....
. .
I solventi polari APROTICI solvatano bene i cationi, ma non gli anioni e
perciò ne aumentano la nucleofilicità
Solventi dipolari aprotici più comuni:
CH3COCH3 C NCH3
DMF
CN(CH
3)2H
O
DMSO
SCH
3CH
3
O
solfolano
S
O O
esametilfosforotriammide
P
O
N N
N CH3
CH3
CH3
CH3
CH3
CH3
HMPT(HMPA)
N,N-dimetilformammide
72
Un aumento di TEMPERATURA favorisce il processo con energia di
attivazione più alta e quindi aumenta la percentuale di ELIMINAZIONE.
R-XR-Y
alchene
E2
SN2E
coordinata di reazioneR-X
R+
E1
SN1
alchene
R-Y
E
coordinata di reazione
Reazione di ELIMINAZIONE
Che cosa succede quando nella molecola di alogenoalcano ci sono H diversi in b?
CH3OHCH
3CH
2C
CH3
CH3
Br +CH3CH
2C
CH3
CH3
SN1 CH3
CH2
C
CH3
CH3
O CH3
H
+CH
3CH
2C
CH3
CH3
O CH3
H+
E1
H+
CH3CH C
CH3
CH3
CH3CH
2C
CH2
CH3
+
2-metil-2-butene 2-metil-1-butene
+CH3
CH C
CH2
CH3
HH
b
b'I due alcheni NON si formano in quantità uguali
ORIENTAMENTO
Tutte le volte che uno dei possibili prodotti di una reazione si forma in quantità
maggiori rispetto agli altri, si parla di ORIENTAMENTO
Se in una molecola ci sono H NON EQUIVALENTI in b al gruppo uscente, quale
alchene si forma in una reazione di eliminazione?
73
Fatto sperimentale:
"Nelle reazioni di eliminazione prevale l'alchene con il maggior numero di
gruppo alchilici sugli atomi del doppio legame carbonio-carbonio"
(Saytzeff, 1875).
Fatto sperimentale:
CH3CH
2CH CH
3
Br
E1
HBr
CH3CH CH CH
3CH
3CH
2CH CH
2+
80% 20%
Come si spiega?
Gli alcheni sono tanto più stabili quanto più il doppio legame è sostituito
CH2
CH2 CH CH
2CH3
CH CHCH3
CH3 C CHCH
3CH
3
CH3
C CCH3
CH3
CH3
CH3
< < < <
STABILITA' CRESCENTE DEGLI ALCHENI
Vediamo nel corso della reazione a che punto inizia a formarsi il doppio legame
E1
R-X
R+
alchene MENO sostituito
coordinata di reazione
E
1° Stato di Transizione
(determina la velocità)2° Stato di Transizione
(determina i prodotti)
alchene PIU' sostituito
parziale doppiolegame
- - - -
H +
+CH3
CH C
CH3
CH3
E2 B:- +
B- - -
-
- - -
/=H
CH2
CH CH3
Br
CH2
CH CH3
-
CH2
CH CH3
BrH
Lo stato di transizione che determina la formazione dei prodotti ha un
PARZIALE CARATTERE DI DOPPIO LEGAME in entrambi i meccanismi.
74
l'orientamento (secondo Saytzeff) PORTA ALLA
FORMAZIONE di PREFERENZA dell'ALCHENE PIU'
SOSTITUITO (PIU' STABILE)
- SEMPRE in caso di E1,
- GENERALMENTE in caso di E2.
Quando di due diverse “regioni” di una molecola, entrambe reattive, solo
una reagisce, si dice che la reazione è REGIOSPECIFICA.
Se una reagisce di preferenza rispetto all’altra, si dice che la reazione è
REGIOSELETTIVA.
La b-eliminazione è REGIOSELETTIVA
ANDAMENTO STEREOCHIMICO
+
HBr
CH3CH
2CH CH
3
Br
CH3CH CH CH
3CH
3CH
2CH CH
2
cis o trans ?
E2 Nello stato di transizione si sta formando il doppio legame
e perciò gli orbitali che si stanno liberando devono essere
coplanari (PARALLELI), per potersi sovrapporre.
La coplanarità può essere raggiunta in una conformazione eclissata (poco
popolata) o nella conformazione alternata in cui gruppo uscente e H in b
sono in anti tra loro
:OH..
..-
.. -:Cl:..
....-
-
----
/=
C C
H
CH3
CH3
ClH
H
C C
CH3
CH3
Cl
H
H
OH
HO H
H
C CCH
3CH
3
H H
75
O H
H
= C CCH
3CH
3
H H
/=
O H-
H
Cl..
..
-
-
H
..
..
..
C C
CH3
CH3
H
H
C C
CH3
CH3
H
H
O H
Cl
C CCH
3 CH3
H H
Cl
..-
ELIMINAZIONE "ANTI"
Se si parte da uno stereoisomero puro:
BrH
H Br
CH3
CH3
=
BrHH Br
CH3
CH3
=
Br
HH
Br CH3
CH3
/=
-
-Br
H
CH3Br
H
CH3
OH
E
cis
/=
-
-
HBr
CH3
CH3
Br
H
CH3Br
H
CH3
OH
REAZIONE
STEREOSPECIFICA
E1 Il doppio legame si forma a partire dal carbocatione
+CCH
CH3
H
H
CH3
la possibilità della rotazione permette la
formazione di entrambi gli isomeri
Per vedere se ci sono preferenze, scriviamo lo stato di transizione dal carbocatione all’alchene,
76
STATO DI TRANSIZIONE CHE PORTA AL trans:
+
-
-----CC
CH3
H
H
CH3
HB
HCH3
=
+
-
H CH3
HB
HBHCH
3
H CH3 = CC
CH3
H
H
CH3
STATO DI TRANSIZIONE CHE PORTA AL cis:
HCH3
HCH3
+ =
HBHCH
3
CH3 H CC
CH3
H
CH3
H
=
-
CC
CH3
H
CH3
H
HB
-----
HB-
+
SI FORMANO TUTTI GLI ALCHENI, CON PREVALENZA DI QUELLO CHE SI
E' FORMATO ATTRAVERSO LO STATO DI TRANSIZIONE PIU' STABILE
E2 CON ALOGENOCICLOESANI
Non tutte le conformazioni sono reattive
HH
Cl
Cl
con Cl assiale,
2 H b in anti
con Cl equatoriale,
nessun H b in anti
conformero meno stabile,
reattivo nella E2
conformero più stabile,
non reattivo nella E2
Si possono avere anche risultati "inattesi":
CH3
CHCl
CH3
CH3
E2
veloce
CH3
CH
CH3
CH3
CH3
CH
CH3
CH3
25% 75%
prevale l'alchene più stabile
però E2
lenta
100%
CH3
CH
Cl
CH3
CH3
CH3
CH
CH3
CH3
Si forma SOLO l'alchene MENO stabile
77
(2-cis,5-trans)-1-cloro-2-isopropil-4-metilcicloesano
HH
Cl
CH3
CH(CH3)2
CH(CH3)2
CH3
Cl
conformazione più stabile,
reattiva nella E2
conformazione meno stabile,
non reattiva nella E2 può dare entrambi
gli alcheni, prevale
il più stabile
(2-trans,5-cis)-1-cloro-2-isopropil-4-metilcicloesano
CH3
CH(CH3)2
H
Cl
CH(CH3)2
CH3
Cl
conformazione più stabile,
non reattiva nella E2
conformazione
meno stabile un solo H b, può dare
un solo l'alchene,
quello meno stabile
Quando si forma in prevalenza l'alchene meno stabile, si parla di
orientamento secondo HOFMANN; questo tipo di orientamento si
ha solo con il meccanismo E2, in casi particolari.
Fattori che favoriscono l'orientamento secondo Hofmann:
1. VOLUMINOSITA' DELLA BASE
E2+CH
3CH
2CH CH
3
Br
CH3CH CH CH
3CH
3CH
2CH CH
2
con B- = CH3CH2O- (piccola) 81% 19%
con B- = (CH3)3CO- (voluminosa) 47% 53%
OC
C
C
C
HH
H
H
H
H
HH
H
-
CH3CH CH CH
2
BrH H-O C
C
C
C
HH
H
H
H
H
HH
H
repulsione repulsione minore
78
2. VOLUMINOSITA' DI RX
E2C CH
2C CH
2
CH3
CH3
CH3
CH3C CH
2C CH
3
Br
CH3
CH3
CH3
CH3
86%
meno affollato
3. VOLUMINOSITA' DEL GRUPPO USCENTE
-OH
+
96%
+ H2O
+
CH2CH CH
2CH
3CH
2N CH
3CH
3
CH3
CH2CH CH
3
N CH3
CH3
CH3
CH3
CH2
difficilmenteaccessibile più facilmente
accessibile
L'ORIENTAMENTO DI TIPO HOFMANN SI OSSERVA SOLO NEL
MECCANISMO E2
+ Nu: con quale meccanismo?R XSN1, E1 o SN2, E2 ?
1. C'è il Nu: forte?
NO SI
BIMOLECOLARE 2. SOLVENTE
POLARE PROTICO
(H2O, ROH, RCO2H)
UNIMOLECOLARE
polare NON protico;
APOLARE
NESSUNA
REAZIONE
79
UNIMOLECOLARE
+C
SN1 E1
BIMOLECOLARE
3.Natura di R
R 1°, 2° R 3°
E2 SN2 + E2
REAZIONI CON METALLI (alcalini e alcalino-terrosi)
gli alogenoalcani reagiscono con i metalli del gruppo 1 (Li) e del gruppo 2 (Mg)
I composti che contengono un legame C-metallo si chiamano composti
organometallici
Il Mg° ha due elettroni sul guscio di valenza, con i quali può formare legame
con il C cedendo elettroni, il Mg si OSSIDA
..:
.. Mg° +- +
:X:..
.. -R X + R Mg
alogenuro di alchilmagnesio
Il C è il polo negativo del dipolo è un C NUCLEOFILO
I composti organometallici del magnesio (reattivi di Grignard) si possono
ottenere anche dagli alogenoalcheni e dagli alogenuri aromatici
80
esempi:CH3I + Mg CH3MgI ioduro di metilmagnesio
+ Mg
MgBrBrbromuro di fenilmagnesio
+ MgCl MgCl cloruro di vinilmagnesio
Il Li° ha un elettrone sul guscio di valenza; per formare legame con il C
servono DUE elettroni e quindi DUE atomi di Li°
Li°, cedendo l'elettrone, si ossida a Li+
R X :.. + 2 Li° R Li..
+ Li+Br-- +
alchillitio
esempio:CH2CH2CH2CH2Br + 2 Li CH3CH2CH2CH2Li
LiBr butillitio
E’ uno dei metodi migliori per cambiare la polarità del C, da elettrofilo
(nell’alogenoalcano) a nucleofilo (nel magnesio- o litioorganico)
I composti litioorganici reagiscono con alogenuri di rame(I) dando composti
organometallici del rame, che si chiamano cuprati.
R Li2 + CuI [R2Cu]-Li+ + LiI
dialchilcuprato
esempio:2 CH3Li + CuI
LiI
[(CH3)2Cu]Li
dimetilcuprato di litio
Il C dei composti organometallici, carico negativamente, è FORTEMENTE
basico e reagisce con gli H acidi
R MgX H O R H
R Li H O R H
+ + XMgOH
+ + LiOH
I gruppi funzionali contenenti un H sufficientemente acido
O H N H C C H, ,
sono incompatibili con i composti organometallici, perché sono
abbastanza acidi per reagire con essi
81
A differenza delle altre tecniche analitiche (IR, UV-vis, NMR) in cui il campione
rimane intatto dopo l’analisi, la spettrometria di massa, che forma ed utilizza
ioni invece di molecole, è un metodo di analisi distruttivo.
PRINCIPI DELLA SPETTROMETRIA DI MASSA
In uno spettrometro di massa usato per analisi organica, di solito abbiamo a che
fare con l’analisi di ioni positivi derivati da molecole. La ionizzazione semplice di
una molecola si rappresenta con l’equazione:
M: M+. + e
Lo ione M+. si chiama ione molecolare. La massa (m) e la carica (z) dello ione
vengono misurate dallo spettrometro di massa e quello che è importante è il
loro rapporto.
Spesso si formano ioni con una sola carica positiva è quindi il rapporto è
uguale alla massa dello ione che, a sua volta, è legata alla massa della
molecola (dato che l’elettrone ha una massa piccolissima, 5.49 x 10-4
rispetto alla massa di un protone).
La risoluzione di un buon spettrometro di massa è 1 amu (atomic mass
number) su104 amu.
Lo ione molecolare ha una configurazione elettronica con un numero
dispari di elettroni.
Frammentazione
Se stiamo formando uno ione molecolare con una carica positiva, significa
che dobbiamo raggiungere il potenziale di ionizzazione della molecola.
Questo valore dipende dalla natura dell’HOMO, dato che è da questo
orbitale molecolare che l’elettrone sarà rimosso.
I primi potenziali di ionizzazione della maggior parte delle molecole
organiche cadono nell’intervallo 8-15 eV
Il processo di ionizzazione spesso usa energie molto maggiori di quella
necessaria per la ionizzazione. Questo eccesso di energia può essere
trasferito allo ione molecolare quando si forma, sotto forma di energia
rotazionale, vibrazionale o elettronica.
Le ultime due sono le più importanti per la spettrometria di massa,
perché la frammentazione di questi stati eccitati produce un nuovo ione
ed una particella neutra.
82
Lo ione molecolare può seguire due percorsi di frammentazione:
M+. A+ + N .
M+. B+. + N
Nel primo caso si ha la frammentazione a un catione con numero pari di
elettroni ed una specie neutra con un elettrone dispari.
Nel secondo caso si ha frammentazione a uno ione con numero dispari di
elettroni ed una specie neutra con numero pari di elettroni. In questo caso la
specie neutra può essere una molecola stabile
Prendiamo una molecola
semplice come C2H6 e
consideriamo possibili percorsi
di frammentazione dello ione
molecolare che comportino solo
scissione del legame C-H, ma
con formazione di un atomo
neutro, di un radicale neutro e
di una molecola neutra
CH2
CH2 H
H
CH2
CH2 H
CH
2
CH2 H
CH2
CH2
HH
CH2
CH2
HH
+.
+
.
H.+
+ H+
+ +.
+.+
La frammentazione non si ferma qui, perché gli ioni frammento possono a loro volta
frammentarsi, subendo anch’essi perdita di specie neutre con numero pari o dispari
di elettroni.
M+.
A+ + N1
.
step Ia step Ib
B+. + N2
N3+C+
step IIa step IIb
D+ + N4
.
Tutte queste frammentazioni formano un insieme di ioni che a loro volta
danno luogo allo spettro di massa del composto in questione.
La conoscenza dei percorsi tipici di frammentazione permette la ricostruzione
di un andamento di frammentazione (fragmentation pattern) caratteristico.
83
Il cammino di frammentazione dipende da quattro fattori principali:
- la forza dei legami che si devono rompere
- la stabilità dei prodotti di frammentazione, sia ioni che specie neutre
- le energie interne degli ioni che si frammentano
- l’intervallo di tempo tra la formazione degli ioni e la loro rivelazione.
Attorno ai picchi grandi ci possono essere picchi di abbondanza relativa
bassa. Per esempio, una piccola parte di molecole di metanolo avrà 13C
(1.08% di abbondanza naturale) invece di 12C e qualche atomo di idrogeno
sarà 2H (D) (0.015%) invece di 1H.
LO SPETTRO DI MASSA SEMPLICE
Analizziamo uno spettro di massa semplice. Un modo comune di mostrare uno spettro
di massa è quello di una traccia che si può ottenere direttamente dal registratore della
maggior parte degli spettrometri.
Consideriamo il metanolo: CH3OH, Peso Molecolare = 32
Ci si aspetta che il valore più grande m/z sia 32. Invece, osservando bene lo
spettro, si osserva un segnale di intensità piccola (abbondanza relativa
bassa), a M++1.
isotopi
due tracce dello spettro di massa
del metanolo, una registrata con
una sensibilità dieci volte maggio-
re dell’altra. Questo permette di
vedere anche i picchi meno ab-
bondanti.
m/z attribuzione
32 CH3OH+.
31 CH2OH+
29 CHO+
15 CH3+
Il picco più intenso viene chiamato picco base dello spettro.
Ad esso si assegna l’abbondanza relativa 100%: le abbondanze relative degli
altri picchi si misurano rispetto a questo.
Lo ione con m/z 32 è lo ione molecolare: a parte un picolissimo picco a m/z 33, è lo
ione di massa più elevata nello spettro
84
La frammentazione sarà tanto più facile quanto più stabile è il
catione che si forma.
Se sono possibili più frammentazioni che formano cationi di stabilità
analoga, sarà preferita la frammentazione che dà il radicale più stabile.
CH2
CH3
CH2
CH2
CH3
CH2
CH3
CH2
CH2
CH3
CH2
CH3
CH2
CH2
CH2
CH3
CH3
.CH
2CH
2CH
3
e
2 e
+.
+ +.+
+
m/z = 57
m/z = 72
m/z = 43
CH3
CH2
CH3
CH3
CH
CH2
CH3
CHCH2
CH3
CH3
CH3
.
CH3
CH2
CH3
CH3
CH
CH3
CH3
CH+
e
2 e
+.
+.
+ +
m/z = 72
m/z = 57 m/z = 43
85
M+
M+ M+ - 15
M+ - 15
M+ - 29
M+ - 29
ALCOOLI
Caratteristica strutturale degli alcooli O-H legato a C sp3
Caratteristiche Spettrali
Spettrometria di massa
Lo ione molecolare ha intensità piuttosto bassa per gli alcooli primari e
secondari, è di solito assente negli spettri degli alcooli terziari
La frammentazione più importante avviene tra il C all’OH ed il C b
(carbocatione stabile)
C OH
R'
R''
R
+.+
R.
++
C OHR'
R''
C OHR'
R''
Il gruppo alchilico più grande viene perso più facilmente (radicale
più stabile).
86
1-esanolo, P.M. 102
M+-H2O
C4H9+
C3H7+
CH2OH+
2-esanolo, P.M. 102
M+-H2O
M+-CH3
M+-C4H9
2-metil-2-pentanolo
P.M. 102
M+-C3H7
M+-CH3
CH2
CH2
CH2
CH3
CH CH3
OH
CH2
CH3
CH2
CH3
OH
CH3
C
87
stretching O-H
picco stretto, 3650-3600 cm-1 (OH libero)
picco largo, 3500-3200 cm-1 (OH in legame H)
Solo legami s: le transizioni n s*
richiedono l = 185-195 nm (lontano
UV): fuori dal comune intervallo
UV-visibile
IR
stretching C-O 1250-1000 cm-1
Negli spettri di film liquido si vede solo la banda dell’OH impegnato in legame
idrogeno; in soluzione si vedono entrambe.
CH3
CH2
OHCH2
(liquido puro)
CH3
CH2
OHCH2
(in CCl4)
1-esanolo in CCl4
1-esanolo film liquido
88
13C NMR L’effetto -I dell’O diminuisce la densità elettronica
attorno al nucleo del 13C: deschermato
1H NMR L’effetto -I dell’O diminuisce la densità elettronica
attorno al nucleo del 1H: deschermato a 3.5
Il nucleo 1H dell’OH può risuonare in un intervallo ampio di chemical shift,
tra 0.5 e 5.0 ; la posizione dipende da vari fattori (concentrazione, temperatura,
solvente, legame idrogeno, ecc.)
R O
HR O
RO
H -R OH
2++
L’H dell’OH è sufficientemente acido (H mobile) per dare equilibrio
acido-base veloce rispetto al tempo di risposta dell’NMR
Questo significa che, di solito, l’H non si ferma sull’O abbastanza a
lungo per influenzare il campo magnetico di un H su un C adiacente,
né per esserne influenzato.
l’H dell’OH è un singoletto, un po’ allargato, a meno di rallentare lo scambio,
per esempio abbassando la temperatura, eliminando le impurezze acide,
usando soluzioni diluite.
es.: metanolo
+ 37°C
OH
CH3 + 10°C
- 10°C - 65°C
89
Se si vuole confermare che un segnale nello spettro 1H NMR sia dovuto a OH, si
aggiunge alla soluzione qualche goccia di D2O
+ +R OD D O HR OH D O D
Il protone mobile scambia con D ed il segnale diminuisce o scompare del tutto
CH3CH
2CH
2OH
ABCA B
C
A C
B OH
esempio: 1-propanolo
..
..
d
c
b a
C H
CH O H
alcossidoBASE
a
C H
CH O-
..
..R-O-H
ACIDO
+
C H
CH OH
Hb,c
b
alcheni
C H
CH X
C
C
Ha,d
ossidazione
aldeidi e chetoni
C H
C
O
90
Rottura del legame C-O
SOSTITUZIONE NUCLEOFILA + HBr + H2OCH3CH
2OH CH
3CH
2Br
ELIMINAZIONE H2SO4
+ H2OCH
2CH
2CH2CH
2OH
H
-OH è un cattivo gruppo uscente: può essere trasformato in un buon
gruppo uscente per protonazione reazioni in ambiente acido
CH3CH
2OH
2Br-
+
..
.. + H+ +
buon gruppouscente
Nu:-+ H2O
Nu:- = I-, Br-, Cl-, F-
R OH R O
H
H
R Nu
esempi: CH3CH2CH2OH + HBr CH3CH2CH2Br + H2O
(CH3)2CHOH + HI (CH3)2CH-I + H2O
(CH3)3COH + HCl (CH3)3C-Cl + H2O
A parità di alcool, la reattività dipende dalla forza dell'acido
HF HCl HBr HI3.2 -7 -9 -9.5pKa
reattività crescente verso gli alcooli
forza acida crescente
A parità di acido, la reattività dipende dal tipo dell'alcool
metile < primario < secondario < terziario
reattività crescente degli alcooli con HX
Su questa diversa reattività si basa il saggio di riconoscimento degli alcooli
(saggio di Lucas)
alcool terziario (CH3)3C-OH + HCl 25°C
(CH3)3C-Cl + H2O
91
alcool secondario (CH3)2CH-OH + HClZnCl2 (CH3)2CH-Cl + H2O
alcool primario CH3CH2CH2-OH + HClZnCl2
CH3CH2CH2-Cl + H2O
Il cloruro che si forma è immiscibile con la fase acquosa e si deposita
sul fondo (ha densità maggiore dell'acqua).
stesso ordine di reattività
terziario (CH3)3C-OH + H2O H2SO4
60°CC CH
2
CH3
CH3
secondario (CH3)2CH-OH + H2O H2SO4
100°CCH CH
2CH
3
CH2
CH2
primario CH3CH2-OH + H2O H2SO4
180°C
Con H2SO4
Con H2SO4 si riesce ad isolare il prodotto di sostituzione solo a
temperatura molto bassa
R-CH2CH2-OH + H2SO4 R-CH2CH2-OH2
++ HSO4
-
- H2O H2OH+, H2O
H2SO4
CH2O S OH
O
O
CH2
RCH CH2
CH2
R
nucleofilo debole
ottimo gruppo uscente
Meccanismo:
H2SO4+
++
+ OH2
lento
+ veloce
veloce
H+
CH3CH CH
3
OH
CH3
CH CH3
OH2
CH3CH CH
3
CH3CH CH
2
H
CH3
CH CH2
92
Orientamento:
H2SO4
prevalente
+
H2O
CH2CH CH
3
OH
CH3
CH CH CH3
CH3
CH2CH CH
2CH
3
Saytzeff
H2SO4
H2Ounico prodotto
CH2CH CH
3
OHCH CH CH
3
Come sempre, quando si formano carbocationi, c’è possibilità di trasposizione
C CH CH3
OH
CH3
CH3
CH3
H2SO4
95°CC C
CH3CH
3
CH3
CH3
H+
+
C CH CH3
OH2
CH3
CH3
CH3
H2O
+ +
C CH CH3
CH3
CH3
CH3
C CH CH3
CH3
CH3
CH3
H+
Se con H2SO4 si trattano 1,2-dioli:
H+
+ H2OCH3 C
CH3
CH3
CH3
C
O
CH3 C
CH3
OH
CH3
C
CH3
OH
2,3-dimetil-2,3-butandiolo (pinacolo) 3,3-dimetilbutanone (pinacolone)
TRASPOSIZIONE PINACOLICA
CH3 C
CH3
OH
CH3
C
CH3
OH H+
CH3 C
CH3
OH2
CH3
C
CH3
OH+
H2O
CH3 C
CH3
CH3
C
CH3
OH+
- H+
CH3 C
CH3
CH3
CH3
C
OH
+
:
CH3
C
CH3
CH3
CH3
C
OH+
CH3
C
CH3
CH3
CH3
C
O
93
Può migrare anche un H:
H+
+ H2OCH3 C
H
OH
CH3
C
H
OH
CH3 CH
2CH
3C
O
+H+
H2O
+CH
3C
H
OH2
CH3
C
H
OH
CH3C
H
OH
CH3
C
H
OH
CH3
C
H
CH3
C
H
OH
- H+
+
:+
CH3 C
H
H
CH3
C
OH
CH3
C
H
H
CH3
C
OH
CH3
CH2
CH3
C
O
Se i sostituenti del diolo sono diversi:
viene protonato l'OH più basico
migra il gruppo che lascia il carbocatione più stabile
MECCANISMO della SOSTITUZIONE degli alcooli in ambiente acido
Sostituzione di -OH2+ SN1 o SN2 ?
con metanolo ed alcooli primari SN2
H++ X
- -
stato di transizione
CH3
CH2
OH2CH
3CH
2OH
CH3
CH2
OH2
X X-CH2CH3
+ H2O
con alcooli secondari e terziari SN1
+H+
H2O+
X-
CH3
CH OH
CH3
CH3
CH OH2
CH3
CH3
CH
CH3
CH3
CH
CH3
X
94
La sostituzione dell'OH può avvenire anche in ambiente non acido
Il gruppo -OH può essere sostituito SOLO DOPO TRASFORMAZIONE
IN UN BUON GRUPPO USCENTE
però…..
Gli alcooli si possono trasformare in alogenuri alchilici usando cloruri di P e S
PCl3 PCl5 SOCl2
tricloruro di fosforo pentacloruro di fosforo cloruro di tionile
3 R-OH + PCl3 3 R-Cl + H3PO3
R-OH + PCl5 R-Cl + POCl3 + HCl
R-OH + SOCl2 R-Cl + SO2 + HCl
Questi composti trasformano l’OH in un buon gruppo uscente, che viene
sostituito con un meccanismo SN2 (e quindi gli alcooli terziari non reagiscono)
P e S hanno un buon gruppo uscente (Cl), che
viene sostituito dall’alcool (O nucleofilo)
Con PCl5
+
Cl-+ HCl +..
.. ..R O H R O PCl
4Cl PCl4
R O H
PCl4 buon gruppo uscente
buon gruppo uscente
+R Cl HOPCl4 POCl3 + HCl
Con SOCl2
+
Cl-
R O H + Cl S Cl
O
..
..R O H
SCl
O
..
buon gruppo uscente
HCl + S Cl
O
R O
R-Cl + SO2 + HCl
buon gruppo uscente
95
++ HCl +
buon gruppo uscente
R ClR O H Cl PCl2
R O PCl2 OH PCl
2
+ HCl + +
buon gruppo uscente
R Cl
OH
P ClR O
OH
P ClClR O H
OH
P ClOH
+ HCl + +
buon gruppo uscente
OH
P OHR O
OH
PCl OHR O H R Cl
OH
P OHOH
Con PCl3
ANDAMENTO STEREOCHIMICO
Con PCl3
1.+
+
- H+
(S)-2-butanolo clorofosfito di (S)-2-butile
H C OH
CH2
CH3
CH3
P Cl
Cl
Cl
P
Cl
ClH C O
CH2
CH3
CH3
H
P
Cl
Cl
H C O
CH2
CH3
CH3
Nessuno dei legami del C* è
stato interessato dalla reazione
2.
Cl-
SN2
(R)-2-clorobutano
+ -OPCl2P
Cl
Cl
H C O
CH2
CH3
CH3
Cl C H
CH2
CH3
CH3
Inversione di configurazione
analogamente con PCl5
96
Con SOCl2 L’andamento stereochimico dipende dalle condizioni di reazione
(S)-2-butanolo
1.+ +
- H+
clorosolfito di (S)-2-butile
+ HClH C OH
CH2
CH3
CH3
S Cl
O
Cl S Cl
O
H C O
CH2
CH3
CH3
H
S ClH C O
CH2
CH3
CH3
O
In presenza di base (ammina terziaria):
R3N: + HCl R3NH+ + Cl-
Nu-
S ClH C O
CH2
CH3
CH3
O2.
Cl-
SN2Cl C H
CH2
CH3
CH3
(R)-2-clorobutano
S OO+ + Cl-
Inversione di configurazione
In assenza di base, nel solvente poco polare (dietil etere) HCl è indissociato
manca il nucleofilo forte
gabbia del solvente
2.
Cl-
SNi+ +
(S)-2-clorobutanocoppia ionica
H
C
CH2
CH3
CH3
S ClH C O
CH2
CH3
CH3
O
H C Cl
CH2
CH3
CH3
SNi: il nucleofilo entra dalla stessa parte: “ritenzione” della configurazione
S OO
97
ALTRE REAZIONI DEGLI ALCOOLI
+ H2O + H3O- +CH
3OH CH
3O
+ OH + H2OCH3
OH CH3
O
Per avere formazione completa di alcossido:
CH3
O H
CH3
O
+ Na°
- + 1/2 H2Na+
ALCOOLI COME ACIDI
REAZIONI CON GLI ACIDI
a) Acidi carbossilici
+ + H2OCH3
C OH
O
O CH2
H CH3
CH2
CH3
OCH3
C
O
Formazione di esteri
+ + H2OC OH
O
O CH2
H CH3
CH2
CH3
OC
O
b) Acidi inorganici
+ 3 H2O
OCH2
H
CH
OCH2
H
O H
OH NO2
OH NO2
OH NO2
+
NO2
OCH2
CH
OCH2
O NO2
NO2
1,2,3-propantriolo
Meccanismo: v. reazioni acidi carbossilici
Formazione di esteri carbossilici
Formazione di esteri degli acidi inorganici
nome corrente: glicerolo trinitroglicerina
triestere dell’acido nitrico
98
Meccanismo:
1. formazione di NO2+
+-
OH NO2
O NO2OH
2
+NO
2
(reazione acido-base)
++
OH2
+NO
2H
2O NO
2ione NITRONIO (elettrofilo)
2. reazione di NO2+
++:.. +
- H+
nitrato di metileNO
2OCH3
H
OCH3
H
NO2
OCH3
NO2
+ +
solfato acido di metile
OCH3
H H2OOCH
3S OH
O
O
OH S OH
O
O
+
solfato dimetilico
+OH S O
O
O
CH3 OCH
3 S O
O
O
CH3
OCH3
H H2O
ROH + H2SO4
0°C
ROSO2OH + ROSO2OR + H2O
alcheni + H2O
c) Acidi solfonici
+
H2O
acido p-toluensolfonico p-toluensolfonato di R (tosilato)
OR H OH S
O
O
CH3
O S
O
O
CH3
R
Per avere completamente il solfonato, l’alcool si fa reagire con il cloruro di p-metil
benzensolfonile
+
HCl
OR H Cl S
O
O
CH3
O S
O
O
CH3
R
tosilato di R
S
O
O
CH3
Ts
Formare il tosilato è un altro modo di trasformare l’OH in un buon gruppo uscente
Cl- SN2
+ -
+ CH2
CH3
O Ts CH2
CH3
Cl O Ts
CH3OH
SN2+
-+
..+
- H+
CH2
CH3
O Ts CH2
CH3
O
H
CH3
O Ts CH2
CH3
O
CH3
99
REAZIONI DI OSSIDAZIONE degli Alcooli
Ossidazione biologica dell'etanolo
alcool deidrogenasiCH
3C H
O
CH3CH
2OH
Ossidazione chimica
[O] - HSCoA
acetilcoenzima A
trigliceridi, ecc.
CO2 + H2OCH
3C O
O
CH3
C H
O
CH3
C SCoA
O
alcool 1oRCH2OH
[- 2H] [O]R C H
O
R C OH
O
alcool 2oR2CHOH
[- 2H] [O]R C R
O
Xalcool 3o R3COH
[- 2H]
Xossidanti tipici
KMnO4, OH-
HNO3 conc.
H2CrO4
Na2CrO4 + H+ K2Cr2O7 + H+
ATTENZIONE! Gli alcooli terziari non vengono ossidati; però alcuni
ossidanti sono acidi e come tali possono reagire con
gli alcooli terziari
R3COH + [O]
OH-
H+
NESSUNA REAZIONE
alchene prodotti di ossidazione dell'alchene
Meccanismo (semplificato)
R2CHOH- H2O
R C R
O
+ HCrO4- R
CR
H
O Cr O
O
O
.. - +
Cr(VI) Cr(IV)
Cr
O
O
OH
-
ESEMPI
KMnO4, H2O, tampone basicoCH
OH
CH3
CO
CH3
72%
100
HNO3 Br (CH2)5
CH2
OH Br (CH2)5
COH
O
75%
Per ossidare gli alcooli primari ad aldeide è necessario usare reagenti
speciali, particolarmente blandi (mild) in condizioni controllate.
Reattivo di Jones K2Cr2O7, H2SO4 diluito, (CH3)2C=O
RCH2OH R C H
Oeccesso di reattivo
R C OH
O
Reattivo di Collins CrO3 2.
N
CH3(CH
2)5CH
2OH CH
3(CH
2)5 C H
O
clorocromato di piridinio (PCC)CrO3 . . HCl
N
2-etil-1-esanolo 2-etilesanale87%
H
O
OH
Ossidazione dei DIOLI
HIO4 acido periodico
scissione + + HIO3CH
CH OH
OHR
RC
O
R H C
O
RH
reagente caratteristico
perché la reazione avvenga è necessario che i due -OH siano su C adiacenti
101
La scissione del legame C-C avviene anche se sono adiacenti un -OH
ed un C=O
La scissione del legame C-C non avviene se sono adiacenti un -OH ed
una funzione -OR
HIO4+ + HIO3
O OH
RR CHC C
O
R OH C
O
RH
HIO4nessuna reazione
HIO4nessuna reazione
HIO4nessuna reazione
CH
OH
R CH
OH
RCH2
C
O
R CH
OH
RCH2
OH OCH3
RR CHCH
Se ci sono più di due -OH su C adiacenti, TUTTI i legami C-C si rompono
HIO4+ 3CH
2
OH
CH
OH
CCH
OH O
H C
O
H H C
O
H OH
Meccanismo:
C
C OH
OHR
R
R
RH2O
C
C O
OR
R
R
R
I O
O
OH
I OO
O
OH..
..
C
R
R
O + C
R
R
O HIO3+
102
ETERI
Caratteristiche Spettrali
Caratteristica strutturale degli eteri - O -
Spettrometria di massa
La frammentazione più importante avviene tra il C all’OH ed il C b
(carbocatione stabile) +. +
R.
++
CH2
OHCH2
OHCH2
OR R'
diisopropil etere, P.M. 102
CH3
CH3
O
CH3
CH
CH3
CH
M+-C3H7
M+-CH3
UV-visibile Solo legami s: le transizioni n s*
richiedono l = 185-195 nm (lontano
UV): fuori dal comune intervallo
IR stretching C-O 1300-1000 cm-1
CH3
CH3
O
CH3
CH
CH3
CH
103
13C NMR L’effetto -I dell’O diminuisce la densità elettronica
attorno al nucleo del 13C: deschermato
1H NMR L’effetto -I dell’O diminuisce la densità elettronica
attorno al nucleo del 1H: deschermato a 3.5
dipropil etere
CH3
CH3
O
CH3
CH
CH3
CH
CH
CH
CH3 CH3
OCH2
CH2
CH3
CH2
CH3
CH2
A B C
A B
C
A
B
C
104
POCO REATTIVI
USATI SPESSO COME SOLVENTI
Fra gli eteri, quelli più usati come
solvente, oltre al dietil etere, sono
quelli ciclici O O
O
ossaciclopentano
(tetraidrofurano)
1,4-diossacicloesano
(diossano)
Danno reazione solo con HI, a caldo
+ HI..+
+ I-
+ R'I + + RI..
..R O R'
H
R OH R' OHR O R'
reazione acido-base sostituzione nucleofila
esempio: CH3CH2OCH2CH2CH2CH3
+ HI
CH3CH2OH + I-CH2CH2CH2CH3+
CH3CH2-I + HOCH2CH2CH2CH3
..
..R-O-R'
se c'è un eccesso di HI e si lascia il tempo, anche gli alcooli reagiscono con HI
CH3CH2OH + CH3CH2CH2CH2OHHI
CH2CH2I + CH3CH2CH2CH2I
+ CH2=CH2 + CH2=CHCH2CH3
però
+ HI
+ CH3I
OHO CH3
Viene attaccato da I- SOLO il C sp3
+
- ecc.O CH
3O CH
3
legame C(aromatico-O più
forte di C(alifatico)-O
Gli eteri ciclici con anelli tesi sono più reattivi perché, con l'apertura
dell'anello, hanno sollievo dalla tensione d'anello
OSSACICLOBUTANI reagiscono anche con HBr, a caldo
APERTURA DELL'ANELLO
105
HBr
OHOCH2CH2CH2Br
meccanismo:
HBr + Br-O O
H
OSSACICLOPROPANI MOLTO REATTIVI APERTURA DELL'ANELLO
a) con NUCLEOFILI FORTI SN2
+ Nu:--
H+
CH2
CH2
O
Nu CH2
CH2
O
Nu
H
CH2
CH2
O
esempio:
+-:SCH3
-H+
CH2
CH2
O
CH2
CH2
O
SCH3 CH
2CH
2OH SCH3
Se l'ossaciclopropano è sostituito, la reazione ha un orientamento dovuto al
meccanismo (SN2)
REGIOSPECIFICITA'
REGIOSELETTIVITA'
Di due "regioni" del substrato possibili e simili
una sola viene attaccata
Di due "regioni" del substrato possibili e simili
una viene attaccata di preferenza
-OCH3
S
CH3OH
S
C C
OH
H
CH3
H
H
OCH3
C C
O
H
H
CH3
H
Reazione regiospecifica; reazione stereospecifica
SN2: più reattivo C
meno sostituito
SN2: attacco di Nu da parte
opposta al gruppo uscente
106
b) in assenza di NUCLEOFILI FORTI
apertura dell'anello acido-catalizzata
Bisogna rendere -O- un miglior gruppo uscente
H+..
.. +
..
..H OCH3
..:
..+
H+
CH2
CH2
O
HO
CH2
CH2
OH
CH3
O
CH2
CH2
OH
CH3
CH2
CH2
O
H
Il processo è SN1, ma non si forma un vero carbocatione, per l'interazione
con il doppietto elettronico dell'ossigeno
SH+
+
+
+ +
+C C
O
H
H
CH3
H C C
O
H
H
CH3
H
H
C C
O
H
H
CH3
H
H
C C
O
H
H
CH3
H
H
parziale
carbocatione
primario
parziale carbocatione
secondario
(se ne forma di più)
C C
O
H
H
CH3
H
H
C C
O
H
H
CH3
H
H
+
+ +
+
..H O
CH3
H+
C C
OHHH
CH3
H
OCH3
C C
OH
H
H
CH3
H
O CH3
+
S R
Reazione regioselettiva; reazione stereospecifica
prodotto principale prodotto secondario
Si forma più (ma non solo)
“parziale” carbocatione
secondario
attacco di Nu da parte
opposta al gruppo uscente
POLIETERI CICLICI (ETERI CORONA)
18-Crown-6
18-Corona-6
OO
O
OO
O
107
+
OO
O
OO
O
K
12-Crown-4
OO
O O
15-Crown-5
O
OO
OO OO
O
OO
O
OO
O
OO
O
NH
O
NH
NH
NH
NH
O
NH
CRIPTANDO
catione
+n+
complesso CRIPTATO
n+
OO
O O
OO
NN
OO
O O
OO
NN
AMMINE
:NCaratteristica strutturale delle ammine
Caratteristiche Spettrali
Spettrometria di massa
Lo ione molecolare è quasi sempre presente
La frammentazione più importante avviene tra il C all’N ed il C b
(carbocatione stabile)
+.+
R.
++
CR'
R''
C NR'
R''C N
R'
R''
RN
Per le ammine vale la “regola dell’azoto”
108
La regola dell’azoto
E’ una regola universale che riguarda sia gli ioni molecolari che i frammenti
con una singola carica.
“tutti gli ioni con numero dispari di elettroni hanno valori m/z pari,
tranne quando contengono un numero dispari di atomi di azoto”
Questa regola viene dal fatto che l’azoto ha massa atomica pari e valenza dispari.
1-butanammina, P.M. 73
M+
30 (CH2=NH2+)
dietilammina, P.M. 73
M+
M+-CH3
Solo legami s: le transizioni n s*
richiedono l = 185-195 nm (lontano
UV): fuori dal comune intervallo
UV-visibile
IR stretching N-H 3500-3300 cm-1
DUE bande per le ammine primarie; una banda per le
ammine secondarie (debole se alifatiche, forte se
aromatiche). Le amine terziarie non hanno assorbimento
109
stretching C-N 1350-1000 cm-1
bending N-H nelle ammine primarie, banda larga 1640-1560 cm-1
nelle ammine secondarie verso 1500 cm-1
1-butanammina
2-butanammina
cm-1
%T
dietilammina
110
13C NMR L’effetto -I dell’N diminuisce la densità elettronica
attorno al nucleo del 13C: deschermato
1H NMR L’effetto -I dell’N diminuisce la densità elettronica
attorno al nucleo del 1H: deschermato a 2.5-3
1-butanammina
CH2
CH2
NH2
ABC
CH3CH
2
DA B C
D
Anche l’H sull’N è mobile: scambia abbastanza rapidamente da non dare
accoppiamento con nuclei adiacenti
terz-butilammina
111
atomo basico, atomo nucleofilo
cattivo gruppo uscente, anche in seguito a
protonazione
RNH2 + H+ +
NESSUNA REAZIONER NH3
1. N come atomo basico o nucleofilo
con acidi RNH2 + H+ +R NH
3
con O come elettrofilo SOLO con ammine terziarie
(CH3)3NH2O2
H2O
+ -(CH
3)3N O
H2O2
H2O
CHN
CH3
CH3
CH3
.. CHN
CH3
CH3
CH3
O -+ 98%
:N
invece di H2O2 si possono usare peracidi R CO
O
OH
: +- +
R C
O
OH
NONR C
O
O
O
H
con alogenuri alchilici
La reazione dà miscele di prodotti, perché anche il prodotto della sostituzione
è nucleofilo ..
++
Br-++ HBr
R NH2
CH2
CH3
R NH2
R NH CH2
CH3
CH3
CH2
Br
..+
+Br-R
CH2
CH3
NH R NH
CH2
CH3
CH2
CH3
CH3
CH2
Br R N
CH2
CH3
CH2
CH3
+ HBr
..+
+Br-R
CH2
CH3
CH2
CH3
N R N
CH2
CH3
CH2
CH3
CH2
CH3
CH3
CH2
Br
Quando l’alchilazione dell’ammina si esegue fino al sale di ammonio si parla di
METILAZIONE ESAURIENTE
112
con acido nitroso
La reazione con HNO2 è la reazione più caratteristica delle ammine, che
permette di distinguere tra ammine primarie, secondarie e terziarie.
HNO2
Fatti sperimentali:
ammine primarie RNH2
HNO2
H+alcooli, alcheni, N2 sviluppo di gas
R2NHHNO2
H+R2N-NO
nitrosammina
ammine secondarie precipitato giallo
R3NHNO2
H+NESSUNA REAZIONEammine terziarie
L'acido nitroso si genera in situ
NaNO2 + HCl HNO2 + NaCl
MECCANISMO
+ H+ + + +NOO NO
H
H
H2OOH NO
catione
nitrosonio
E+
ammine primarie
H2O
..+ +NO
+ +
N2
R+R NH
2R NH
2NO R N N
H2O
H+
alcool
alchene
i sali di diazonio si possono isolare solo con le ammine aromatiche
NH2 N N
+NaNO2
H+
0°-5°C
isolabile
-+ +
+
-+
+
-++N NN N
+N NN NN N
in c
om
un
e a
i d
ivers
i
tip
i d
i am
min
a
113
ammine secondarie
..+ +NO
+
H+
RN
R
NOR NH R N NO
R R
H
ammine terziarie
+NO: +
+R N
R
R
R N
R
R
NO
i sali di ammonio quaternari possono essere usati come
catalizzatori di trasferimento di fase
+ Na+C N-
CH3
CH2
CH2
CH2
CH2
CH2
CH2
CH2
Cl
solubile in solvente idrocarburico
(solvente non polare)solubile in acqua
NESSUNA REAZIONE
(neanche a caldo)
R4N+ se R contiene almeno 4 atomi di C, è solubile sia in
acqua (per l'N positivo) che in solventi non polari (per R)
R4N+Cl- Na+ C N-
+ R4N+C N-
+ Na+ Cl-
porta in fase organica il reagente nucleofilo
R4N+C N-
+ R4N+ Cl- +
R4N+C N- Na+
C N-
+R4N+ Cl-+ Na+ Cl-
R' Cl C NR'
R3N-+
pessimo gruppo uscente
114
Metilazione esauriente - Degradazione di Hofmann
Reazione utilizzata per la determinazione della struttura di ammine
Esempi:
..3 CH3I
2 HI
+I-CH
3CH
2CH
2N CH
3
CH3
CH3
CH3
CH2
CH2
N H
H
metilazione esauriente
+I-
AgOH+
HO:-
b
+ + H2O:
AgI
CH3
CH2
CH2
N CH3
CH3
CH3
CH3
CH CH2
N CH3
CH3
CH3
H
CH3
CH CH2
N CH3
CH3
CH3
b-eliminazione
N
H
2 CH3I
HIN
CH3
CH3
+ I-
AgI
AgOH
N
CH3
CH3
+ HO:-
+
b
HO-
CH3II-+
AgI
AgOH
+ HO-
N
CH3
CH3
H
H
N
CH3
CH3CH
3
N
CH3
CH3CH
3
CH2 N
CH3
CH3
H
+
b
-OH
..
+ + H2ON
CH3
CH3CH
3N
CH3
CH3CH
3
H
H
115
CH3I
+
1)
2) AgOH
-OH
N
CH3
N N
CH3
CH3I1)
2) AgOH+
-OH
N
CH3
CH3
NCH
3CH
3
CH3I1)
2) AgOH -OH
+ + + H2O
N
CH3
CH3
CH3 N
CH3
CH3 CH
3
NCH3
O
Composto naturale estratto
dalla corteccia del melograno
NCH3
OHNa, CH3CH2OHNCH
3
H2SO4
H2O
NCH
3
CH3
CH3I + I-
N
CH3
CH3
Ag2O/H2O
CH3CH
3
CH3
N
CH3I
+
I-
N
CH3
CH3CH
3
Ag2O/H2O
Br
Br
Br2 (CH3)2N
N(CH3)2
NCH
3CH3
H
HBrCH
3
CH3
CH3
N
CH3
CH3
CH3
N
CH3I
+
I-
+I-
Ag2O/H2O
+ 2 (CH3)2N + 2 H2O + 2 AgI
84% 84%
90%
94,5%
72%
96%
68% (per i due passaggi) non isolato
97,5%
10-20%
Resa complessiva: 3%
Applicazione: sintesi del cicloottatetraene (Wilstätter)
116
Gli N-ossidi delle ammine terziarie danno b-eliminazione
Eliminazione di Cope
[O]CH
2CH R'
N(CH3)2
R
O +-
CH2CH R'
N(CH3)2
R
([O] = reagente ossidante, per esempio H2O2)
meccanismo: =/
C C
R
H H
R'
+ HO-N(CH3)3C C R'
N(CH3)2
R
O
H
H H
+-..
..:
C C R'R
H H
+-
HO
N(CH3)2
------
reazione stereospecifica eliminazione sin