Reati Di Razzismo, Prodi e Castelli Divisi Sulla Proposta

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28/01/09 17:49 Reati di razzismo, Prodi e Castelli divisi sulla proposta Pagina 1 di 1 http://archiviostorico.corriere.it/2004/febbraio/20/Reati_razzismo_Prodi_Castelli_divisi_co_9_040220014.shtml IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AL SEMINARIO SULL' ANTISEMITISMO ORGANIZZATO CON IL CONGRESSO EBRAICO: «APPROVARE LE DIRETTIVE UE CONTRO LA XENOFOBIA». IL MINISTRO: «E' IDEOLOGICO» Reati di razzismo, Prodi e Castelli divisi sulla proposta Il Nobel Elie Wiesel: «Com' è possibile che nel XXI secolo si facciano sentire gli echi del XX secolo?» Il capo dell' esecutivo di Bruxelles: «Il conflitto in Medio Oriente alimenta le frustrazioni degli immigrati» DAL NOSTRO INVIATO BRUXELLES - L' Europa conferma il suo impegno contro l' antisemitismo. Nell' incontro a Bruxelles organizzato dalla Commissione europea e dal Congresso ebraico europeo il presidente della Commissione, Romano Prodi, ha rilanciato l' importanza di combattere l' antisemitismo anche approvando la direttiva Ue contro il razzismo e la xenofobia e ha invitato di fatto il governo italiano a superare la sua opposizione a questo provvedimento, confermata però subito dal ministro della Giustizia, il leghista Roberto Castelli. E' emersa anche l' importanza di risolvere il problema del Medio Oriente, che può trasformare il dissenso verso il governo israeliano di Ariel Sharon in un «serbatoio» dove l' appoggio al popolo palestinese può confondersi con degenerazioni razziste. «Le comunità ebraiche in Europa vivono nella paura - ha affermato il premio Nobel Elie Wiesel -. Noi captiamo segnali di allarme ed è il caso di ascoltarci. Quasi ogni giorno si verifica in Europa un incidente antisemita, viene insultato un ebreo, profanato un cimitero ebraico, attaccata una sinagoga. Come è possibile che nel XXI secolo si facciano ancora sentire gli echi del XX secolo?». Il presidente del Congresso ebraico europeo, Cobi Benatoff, ritiene che l' antisemitismo sia tornato. Ma Prodi ha rassicurato i leader delle comunità ebraiche: «L' Europa di oggi ha condannato senza riserve l' antisemitismo degli anni ' 30 e ' 40 e continua a condannare qualsiasi recente manifestazione di antisemitismo - ha dichiarato il presidente della Commissione -. Questa attitudine è condivisa dalla stragrande maggioranza delle popolazioni europee e dei loro leader». Prodi ritiene comunque importante rinforzare l' impegno e ha proposto vari interventi non solo socio-culturali. Ha chiesto ai Paesi la rapida approvazione della direttiva Ue che trasforma il razzismo e la xenofobia in reati perseguibili, proposta dalla Commissione nel 2001 e frenata dalle riserve tecniche di alcuni Paesi (la Gran Bretagna per esempio contesta la punibilità anche delle affermazioni) e soprattutto dall' opposizione sostanziale dell' Italia. Castelli ha replicato sostenendo che l' antisemitismo «va contrastato innanzitutto sul piano culturale e non con direttive quadro, come quella sul razzismo e la xenofobia, che presenta il pericolo di coartare la libertà di opinione e che si potrebbe prestare a essere utilizzata per fini opposti a quelli per cui è stata ufficialmente presentata». Ha fatto l' esempio dei processi a Oriana Fallaci per il suo libro «La rabbia e l' orgoglio». Il Guardasigilli ha invitato Prodi a togliersi «le lenti dell' ideologia» e a porsi il problema della «sinistra filoislamica, che presenta evidenti venature antisemite». Il ministro degli Esteri tedesco, Joschka Fischer, ha ricordato che alla base dell' Europa c' è «il rispetto delle minoranze» e ha riaffermato il diritto democratico di poter criticare Israele e iniziative come la costruzione del muro di divisione con la Palestina. Prodi ha attribuito al conflitto in Medio Oriente «le frustrazioni di nuove minoranze d' immigrazione in diversi Paesi dell' Europa», che rischiano di provocare inaccettabili atti di antisemitismo. E ha esortato a creare due Stati democratici «che vivano fianco a fianco in pace». Il presidente della Comunità ebraica italiana, Amos Luzzatto, ha rilanciato la proposta dell' ex premier israeliano Shimon Peres di un' associazione tra Israele, Autorità palestinese e Giordania collegata all' Ue. Come nei giorni delle polemiche sul sondaggio «Eurobarometro» (che accusava Israele di essere una minaccia per la pace mondiale), nel dibattito a Bruxelles è emersa l' importanza di non confondere le comunità ebraiche con il governo Sharon. Ma anche il rettore della Grande Moschea di Parigi, Jalil Boubaker, ha invitato a non attribuire all' Islam in generale l' atteggiamento antisemita delle frange estremiste. Ivo Caizzi Caizzi Ivo Pagina 13 (20 febbraio 2004) - Corriere della Sera Ogni diritto di legge sulle informazioni fornite da RCS attraverso la sezione archivi, spetta in via esclusiva a RCS e sono pertanto vietate la rivendita e la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi modalitá e forma, dei dati reperibili attraverso questo Servizio. É altresì vietata ogni forma di riutilizzo e riproduzione dei marchi e/o di ogni altro segno distintivo di titolarità di RCS. 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IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AL SEMINARIO SULL' ANTISEMITISMO ORGANIZZATO CON IL CONGRESSOEBRAICO: «APPROVARE LE DIRETTIVE UE CONTRO LA XENOFOBIA». IL MINISTRO: «E' IDEOLOGICO»

Reati di razzismo, Prodi e Castelli divisi sullapropostaIl Nobel Elie Wiesel: «Com' è possibile che nel XXI secolo sifacciano sentire gli echi del XX secolo?» Il capo dell' esecutivodi Bruxelles: «Il conflitto in Medio Oriente alimenta lefrustrazioni degli immigrati»

DAL NOSTRO INVIATO BRUXELLES - L' Europa conferma il suo impegno contro l' antisemitismo. Nell'

incontro a Bruxelles organizzato dalla Commissione europea e dal Congresso ebraico europeo il presidente

della Commissione, Romano Prodi, ha rilanciato l' importanza di combattere l' antisemitismo anche

approvando la direttiva Ue contro il razzismo e la xenofobia e ha invitato di fatto il governo italiano a superare

la sua opposizione a questo provvedimento, confermata però subito dal ministro della Giustizia, il leghista

Roberto Castelli. E' emersa anche l' importanza di risolvere il problema del Medio Oriente, che può trasformare

il dissenso verso il governo israeliano di Ariel Sharon in un «serbatoio» dove l' appoggio al popolo palestinese

può confondersi con degenerazioni razziste. «Le comunità ebraiche in Europa vivono nella paura - ha

affermato il premio Nobel Elie Wiesel -. Noi captiamo segnali di allarme ed è il caso di ascoltarci. Quasi ogni

giorno si verifica in Europa un incidente antisemita, viene insultato un ebreo, profanato un cimitero ebraico,

attaccata una sinagoga. Come è possibile che nel XXI secolo si facciano ancora sentire gli echi del XX secolo?».

Il presidente del Congresso ebraico europeo, Cobi Benatoff, ritiene che l' antisemitismo sia tornato. Ma Prodi

ha rassicurato i leader delle comunità ebraiche: «L' Europa di oggi ha condannato senza riserve l'

antisemitismo degli anni ' 30 e ' 40 e continua a condannare qualsiasi recente manifestazione di antisemitismo

- ha dichiarato il presidente della Commissione -. Questa attitudine è condivisa dalla stragrande maggioranza

delle popolazioni europee e dei loro leader». Prodi ritiene comunque importante rinforzare l' impegno e ha

proposto vari interventi non solo socio-culturali. Ha chiesto ai Paesi la rapida approvazione della direttiva Ue

che trasforma il razzismo e la xenofobia in reati perseguibili, proposta dalla Commissione nel 2001 e frenata

dalle riserve tecniche di alcuni Paesi (la Gran Bretagna per esempio contesta la punibilità anche delle

affermazioni) e soprattutto dall' opposizione sostanziale dell' Italia. Castelli ha replicato sostenendo che l'

antisemitismo «va contrastato innanzitutto sul piano culturale e non con direttive quadro, come quella sul

razzismo e la xenofobia, che presenta il pericolo di coartare la libertà di opinione e che si potrebbe prestare a

essere utilizzata per fini opposti a quelli per cui è stata ufficialmente presentata». Ha fatto l' esempio dei

processi a Oriana Fallaci per il suo libro «La rabbia e l' orgoglio». Il Guardasigilli ha invitato Prodi a togliersi

«le lenti dell' ideologia» e a porsi il problema della «sinistra filoislamica, che presenta evidenti venature

antisemite». Il ministro degli Esteri tedesco, Joschka Fischer, ha ricordato che alla base dell' Europa c' è «il

rispetto delle minoranze» e ha riaffermato il diritto democratico di poter criticare Israele e iniziative come la

costruzione del muro di divisione con la Palestina. Prodi ha attribuito al conflitto in Medio Oriente «le

frustrazioni di nuove minoranze d' immigrazione in diversi Paesi dell' Europa», che rischiano di provocare

inaccettabili atti di antisemitismo. E ha esortato a creare due Stati democratici «che vivano fianco a fianco in

pace». Il presidente della Comunità ebraica italiana, Amos Luzzatto, ha rilanciato la proposta dell' ex premier

israeliano Shimon Peres di un' associazione tra Israele, Autorità palestinese e Giordania collegata all' Ue. Come

nei giorni delle polemiche sul sondaggio «Eurobarometro» (che accusava Israele di essere una minaccia per la

pace mondiale), nel dibattito a Bruxelles è emersa l' importanza di non confondere le comunità ebraiche con il

governo Sharon. Ma anche il rettore della Grande Moschea di Parigi, Jalil Boubaker, ha invitato a non

attribuire all' Islam in generale l' atteggiamento antisemita delle frange estremiste. Ivo Caizzi

Caizzi Ivo

Pagina 13(20 febbraio 2004) - Corriere della Sera

Ogni diritto di legge sulle informazioni fornite da RCS attraverso la sezione archivi, spetta in via esclusiva a RCS e sono pertanto vietate la rivendita e lariproduzione, anche parziale, con qualsiasi modalitá e forma, dei dati reperibili attraverso questo Servizio. É altresì vietata ogni forma di riutilizzo eriproduzione dei marchi e/o di ogni altro segno distintivo di titolarità di RCS. Chi intendesse utilizzare il Servizio deve limitarsi a farlo per esigenzepersonali e/o interne alla propria organizzazione.

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