Rassegna stampa - Toscana Film Commission · 2017-04-03 · traverso testimoni celebri rischia di...

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

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Pagina I

Si parla di noi

02/04/2017 p. XVII Sopravvivere in Siria Gaia RauRepubblica Firenze 1

Si gira in Toscana

02/04/2017 p. 1 Tanta voglia di `pazza gioia' Enrico SalvadoriNazione Viareggio 3

02/04/2017 p. XI Le voci della memoria, sulle orme di Caterina BuenoRepubblica Firenze 5

Festival Cinematografici

03/04/2017 p. 7 «Loving» in concorso a Cannes Di scena per Cinema e oltreNazione Viareggio 6

03/04/2017 p. 7 Tre giorni di proiezioni anche in città. Quali saranno i film davedere

Nazione Viareggio 7

02/04/2017 p. XVI Lucca film festivalRepubblica Firenze 8

02/04/2017 p. 19 Il nuovo film di Aki Kaurismaki apre stasera il Festival diLucca

Tirreno 9

03/04/2017 p. 16 Seconda giornata, i protagonisti sono Temple e StoneTirreno Lucca 10

02/04/2017 p. 15 Oliver Stone guida il red carpet delle star Simone DinelliCorriere Fiorentino 11

02/04/2017 p. 40 Cercasi padre, tutti orfani sul Nilo Viviana MazzaCorriere Della Sera- La Lettura

12

Iniziative ed eventi

02/04/2017 p. XVI Palombella rossa con Nanni Moretti all'ArsenaleRepubblica Firenze 15

Segnalazioni

03/04/2017 p. II Da "Classe Z" a "Ghost in the shell": è il cinema 2x1Repubblica Firenze 16

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fiereCompagnia.M"Last in Alep"Cast men in Alep

Middle Eastal Middle East NoIl regista: idea nataIl re.,Qista: idea nata

GAIA RAU

GNI giorno, ad Aleppo, Khaled eMahmoud si confrontano con undilemma: andarsene e metterein salvo se stessi e la propria fami-glia, o restare per tentare di sal-

vare le vite altrui. La loro storia e quella deglialtri White Helmets, i volontari che corronosui luoghi dei bombardamenti e degli attac-chi terroristici per cercare vivi e morti fra lemacerie, è raccontata dal regista siriano Fi-ras Fayyad nel documentario Last men inAleppo: vincitore del premio della giuriaall'ultimo Sundance, inaugurerà martedì 4 al-le 21 alla Compagnia, alla presenza dell'auto-ree dei coregista Steen Johannessen l'ottavaedizione del festival "Middle East Now".

Fayyad, come è nata l'idea del film?«Nel 2011 ero in prigione, arrestato per

aver fatto un film sulla libertà di parola. In

artedìpo"w

in cellacarcere ho assistito alle torture di operatoriumanitari, artisti, giornalisti, donne e bambi-ni. Volevo raccontare la storia di queste perso-ne coraggiose, che rischiavano la loro vita peraiutare gli altri. Due anni dopo, ho incontratoi White Helmets, e sono corso con loro da unluogo all'altro con la telecamera in mano.Questi volontari hanno salvato le vite di centi-naia di persone, e presto sono diventati l'o-biettivo del regime e dei droni russi».

Cosa spinge questi uomini a rischiare la vi-ta per aiutare gli altri? Eroismo o pura,semplice umanità?«E la domanda che mi faccio durante tutto

il film. Attraverso le loro storie ho cercato dicapire il nostro ruolo morale quando abbia-mo di fronte un killer fuori di testa, o decisio-ni politiche che aumentano la gravità del di-sastro. Possiamo comprendere il perdono, an-dare oltre la vendetta, usare un'estrema for-ma di umanità proprio quando vediamo iWhite Helmets che salvano vite, compresequelle di coloro che stanno causando la lorostessa morte. La guerra tira fuori il peggio de-gli uomini, ma anche il meglio. Il mio deside-rio è trovare la bellezza della vita».

Quali sono state le difficoltà nel girare ilfilm nel mezzo della guerra civile?«A volte è stato molto difficile usare la mac-

china da presa, sia per me che per i miei co-raggiosi operatori: Fadi, Thear, Hasan, MoJa-hed, Kareem. Tutti siamo andati molto vicinialla morte, a un certo punto una bomba è ca-duta a pochi metri da noi e io sono caduto aterra. Siamo riusciti a finire tra sangue e ossarotte. Ma la vera sfida è stata convincere i per-sonaggi a fare il film: quando li inquadrava-mo avevano paura di ostentare, e ci sono volu-ti quattro mesi per convincerli di quanto inve-ce fosse importante condividere le loro sto-rie, per rendere consapevoli le persone dei cri-mini che si stanno compiendo in Siria, spalan-care loro gli occhi di fronte alla verità».

Un riconoscimento prestigioso come quel-lo del Sundance, nell'America di Trump,può alimentare la consapevolezza interna-zionale di fronte alla tragedia siriana?«II cinema e in particolare il documentario

sono importanti per creare consapevolezzain un'epoca di paura, razzismo, decisioni poli-tiche folli. Il mio film vuole essere il suono del-la giustizia, attraverso la documentazionedei crimini e delle speranze, cercando di capi-re il ruolo dell'umanità e della morale nelmezzo della follia».

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IL REGISTAIl siriano FirasFayyad: il suo Lastmen in Aleppo apriràil festival martedìalle21

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BUONA DOMENICAdì ENRICO SALVADORI

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Levo .i della memoria, sulle oPROPRIO oggi, 2 aprile, Caterina Bueno

avrebbe compiuto 72 anni. In un 2017segnato da un doppio anniversario per

la cantante fiorentina che, da "straniera",come amava definirsi alludendo alle sue ori-gini spagnole, si dedicò alla riscoperta delletradizioni popolari toscane. Ricorrono infat-ti i dieci anni dalla morte, e i 50 dalla realiz-zazione del documentario Caterina raccat-tacanzoni, che si credeva disperso e che in-vece il regista Francesco Corsi ha ritrovato.E proprio il film realizzato nel 1967 da Lucia-no Michetti Ricci e Francesco Bolzon1 è statala scintilla che ha spinto Corsi alla realizza-zione di un nuovo documentario, Caterina,in fase di realizzazione. Prodotto da Kinè erealizzato in collaborazone con l'Istituto DeMartino di Sesto Fiorentino, il film vuole rac-contare la musicista attraverso la sua voce.«Non mancheranno le testimonianze di al-

e di Caterina Buenotri musicisti come Giovanna Marini ed è ov-vio che stiamo inseguendo De Gregori, cheda lei fu scoperto, ma abbiamo voluto darespazio alle interviste che lei rilasciò, moltedimenticate, in cui la Bueno si racconta ri-spondendo a domande circostanziate. Cate-rina fu un personaggio profondo e sfaccetta-to - prosegue Corsi - e inquadrarlo solo at-traverso testimoni celebri rischia di schiac-ciare la sua unicità». E anche nel film datato1967 la parola passa ad una Bueno venti-treenne, "pedinata' da una troupe cinema-tografica nelle campagne toscane dove ave-va reperito materiale fondamentale riguar-do le tradizioni popolari: «Torneremo inquei luoghi e magari cercheremo queglistessi volti, se ancora non ci sono. Male altrevoci saranno solo un contrappunto a quellapotente della Bueno». Perché l'obiettivo delregista fiorentino, già autore del lungome-

Le ricerchedel registaFrancescoCorsi e lacollaborazionecon l'IstitutoDe Martinodi Sesto

traggio Memorias sulla storia di tre volonta-ri italiani che hanno partecipato alla guerracivile spagnola, è svelare la Bueno «al di làdella figura pubblica, l'instancabile ricerca-trice che ha salvato un pezzo di cultura popo-lare dall'oblio infiltrandosi in luoghi off limi-ts alle donne negli anni Sessanta, come leosterie. L'artista dunque ma anche la ricer-catrice capace di innescare un meccanismodi fiducia i cui risultati sono stati decisivi perla costruzione della memoria collettiva». Alfilm, che si districa nel tentacolare lascito dimateriali etnomusicolgici raccolti sul cam-po dalla cantante e studiosa donati dalla fa-miglia all'Archivio di Stato - e, per quantoriguarda parte dei documenti sonori, digita-

lizzati da una collaborazione tra gli atenei diSiena e di Pisa- sarà collegato un crowdfun-ding, a partire da maggio. TN

(dNIPNOOUJQNE NISFR ATA

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QUESTA SERA AL CINEMA CENTRALE

« .. v' .» in concorso a C..Dì scena per CinemaeoltreNUOVO appuntamento con la

t.sé ria il í irreïrra e Oltre: questa se r,9 alle :,1,15 al cinema Cen-tz-al _ v er rä pr oac. nato il film «Lo-ving» di Jdi lsiclro1s (í Iran Breta-gna, USA, 2016) c,_,n Ruth Negga,Joel Edgerton, Marron Csokas,Michael Shannon, Nick Kroll,Bill Camp, Jon Bass, David Jen-sen. Il film , In concorso Festivaldi Cannes 2016, è ispirato a unastoria realmente accaduta quellatra Richard e Mildred Lo% n g, in-terpretati da Joel Edgerton e Ru-th Negga . La coppia vive in Virgi-nia nel 1958, l ei è nera lui bianco,si amano e deciclaut> di sposarsi,

ma i matrimoni misti all'epocastituivano un reato. Richard eMildred Decidono così di sposar-si a Wash nt-ton, ma dopo il n.i,-trimonio sono stati arrestati e tstretti cosï a lasciare lo stato delleVirginia e restare lontani la lotcittà natale.Inizia una battaglia legale per ve-dere riconosciuto il suo diritto diavere una famiglia. La sentenzaviene impugnata e nel 1967 la Cor-te Suprema annulla la decisionedello stato della Virginia , ricono-scendo il diritto fondamentale disposarsi.

UNA S.l`ORIA d'an -.;ene delle diversità che è diventataaspirazione per le coppie di tuttoil mondo.La rassegna «Il cinema ed oltre» èpromossa dal Comune di Viareg-gioin collab a r. ne con il cine-ma Centrale. Pr'' ram trazione aarra di Giulio Maglia.

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IL consiglio dei b irnh iOGGI alle 16.45 a Viareggioconsiglio comunale deibambini con la campagnaa favore degli animali

SARANNO 14 i lungometrau-r,tutti in prima italiana, selezion<< i apartecipare al concorso interna -nale dell'ed; ione 2017 del Lu.—,Film Festi ,J e Europa Cinf ir.tche si t_e-,-ne fino a domenica traLucca e ti'icaaeggiu. I film co_mpet, -ranno per ii premio come "MiCliorfilm" (per un valore di tremila milaeuro al regist -ì)-, "Miglio-ir film ei re -peo" dalla gi mia degli studenti uni-versitari e una " menzione d'ono-re", che sari decretata dalla gru;popolare.La selezù ;ne decuria grande pui ,li-tà di generi e ampiezza di conterai-ti oltre a una Irastagliata geogr , ti.ambientale e punteggiatura so, *I:!le. I film arrivano dai pi: i n cipali i é-stival internazionali (da Berïaiiu2017 a Locarno, di c,.rn Sethastian aToronto).Tanti iregisti Urgi conosciuti a livel-lo inondale come il controversoBruce Laf i aic. s ni1 }lo del NewQueer Cinema, e il rumeno CalinPeter Netzer, Orso d'Oro al Festi-val dì Berlino nel 20l3 e ì n corsaanche all'ultiítra edi 'r(-rn,.Queste le proie: ioni p r e.) d,te a Via-reggio al Cinema Centrale per que-sta edizione di Europacinema.

Mercoledì 5 aprileOre 15 THE MISANDRISTS Bru-ce LaBruce, Germania, 201(t,Ore 16,45 16.45 BUTTIiB FLYKIS;ES Pafael Kapelinski. Uni-ted Kingdom, 2017.Ore 18,301 L INVIERNO Emilia-no 1 c,r res, ;'',r gentina, 2016, 95',col.

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giorni di proiezioni

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REG9STA Ti,S i film in pr ogramma anche quello di Pc Cet

Ore 21 REQUIEM FOR MRS. JToi=rr, Vuletic, Serbia, 2017.O re ? AFTERLOV Ste.r 2ius Pa-

izze ?016, l', co!.caca . ra. ._Giovedi 6 aprile

Ore 15 DAYI?`,'0:1 Amirran Abba-si, Usa, 7' :_v,1.Ore 16,45 C11' QUI FONT LESREVOLUTIONS A 'AOITI]ÉNONT FAIT QUE SE CREUSERUN TOMBEAU Mathieu Denis,Simon Lavoie.Canada, 2016.Ore 21 ANA, re"eésN AMOUR Ca-lin Peter New.r, Romania, 2017,125', col.Ore 23 PATHS Chris Meira, Ger-mania, 2017, 107', col.

Venerdì 7 aprile

Calin W e_er

Ore 15 RIFLE Davi Pretto, Brasile, Spana, 2016, col.Ore 10.45 RAGE Lee Sang-il,2016, Giappone, col.Ore 18,30 DAO KHANONG Ano-cha Suwichakornpong, Tailandia,Paesi Bassi, Francia, Qatar; 2016,105', col.Ore 21 T`kMARAYLAtAT ARI-NA I uira C arrc,ras, AMcs.aco. 2016,107, col.Oore 2 THE LFVELLIN G Ho-pe Dickson Leach, L K. 2016, colIl Lucca Film Fesi i va i e Europa Ci-nema, presieduto da Nicula Borrel-li, è tra gli ever.tt di purrta delle ma-nifestazioni c rgan íztate e sostenu-te dalla Fonda z,once Cassa di Ri-sparmio di Luca

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LUCCA FILM FESTIVALL'altro volto della speranza di AkiKaurismaki inaugura il Lucca FilmFestival e Europa Cinema. Saràl'attore protagonista dei filmSherwan Haji, a presentare il film,Orso d'Argento perla Migliorregia all'ultima Berlinalee qui in

anteprima; una commediasu crea le e poetica che vedeincrociarsi le strade di un rifugiatosiriano appena sbarcato a Helsinkie di un commesso viaggiatorefinlandese con l'hobby del giocod'azzardo. Un campionarioumano descritto da Kaurismakicon l'ironia e la delicatezza a cui ciha abituati. Tra gli altri eventi dellagiornata inaugurale c'è laproiezione, in piazza del Giglioalle 19,30, del film muto Storia diErbe Fluttuanti di Yasujir® Ozu del1934, e al cinema Centrale diLucca, alle ore 15, l'avvio dellaretrospettiva su Oliver Stone,special guestdi questa edizione,con una delle sue opere cult,Assassini nati (1994), potentej'accuse nei confronti della societàcapitalista postmoderna. Lucca,cinema Astra, ore 20,30

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nuovo 1 i Akí _ ris iapre stasera i Festíval dí Lucca1 LUCCA

L'anteprima nazionale delfilm "L'altro volto della speran-za" di Aki Kaurismaki inaugu-ra l'edizione 2017 del LuccaFilm Festival-Europa Cinemastasera al cinema Astra di Luc-ca (ore 20,30). A introdurre ilfilm il protagonista SherwanHaji. La proiezione della pelli-cola, premiata con l'Orso d'Ar-gento per la miglior regia all'ul-tima Berlinale , anticipa l'usci-ta nei cinema italiani , giovedì.

Nella prima giornata del fe-stival - che si svolge fino al 9aprile tra Lucca e Viareggio - in

programma anche la proiezio-ne in piazza del Giglio a Lucca(ore 19,30) del film muto "Sto-rie di erbe fluttuanti" di Yasuji-ro Ozu del 1934, accompagna-ta in diretta dall'orchestra dell'Istituto musicale Boccherini.Dalle 15, invece, al viale mara-tone cinematografiche che ca-ratterizzeranno tutta la setti-mana, nel corso della quale ar-riveranno a Lucca tanti ospitieccellenti , tra i quali i registiOliver Stone e Julien Temple el'attore Willem Defoe.

Il programma completo suwww.luccafihnfestival.it).

(p. t.)

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II regista britannico ,ulien Tempie incontra il pubblico dopo la proiezione delle 10 all'auditorium Da Massa Carrara

i LUCCA

Il regista britannico JulienTemple, star internazionale delcinema, sarà il protagonista del-la seconda giornata del LuccaFilm Festival e Europa Cinema2017, oggi, 3 aprile, al cinemaCentrale (ore 20.30), dove ritire-rà il premio alla carriera e pre-senterà il suo documentario, inprima italiana, The Origin ofthe Species - Keith Richards. Ildocumentario di Temple rac-conta gli anni di formazionedel grande chitarrista britanni-co Keith Richards dei RollingStones avvenuti nel dopoguer-ra.

Temple, già durante la matti-nata incontrerà il pubblico do-po la proiezione del film - tra isuoi più celebri - La grande truf-fa del rock'n'roll (1980) nella sa-la convegni Da Massa Carrara(inizio ore 10, ingresso libero).Alle 18 Temple inaugurerà lamostra PunkDadaSituation al-la Fondazione Ragghianti che ilLucca Film Festival e Europa Ci-nema dedicano al punk e alle

Seconda giornata,i protagonisti sonoTemple estonesue relazioni con l'arte e il cine-ma tra gli anni'70 e'80.

All'auditorium la giornataproseguirà con le proiezioni diThe Doors (ore 15 ) di OliverStone del 1991; Aprimi il cuoredi Giada Colagrande (ore 17);Salvador del 1986 (ore 21) eMarfa si banii di Cristi Puiu(ore 23).La seconda giornata del festi-val, al Centrale inizierà alle 15con il concorso lungometraggie il film The levelling di I lopeDickson Leach e Afterlov diStergios Paschos. Alle 18.15 ilprogramma prosegue con la re-trospettiva su Oliver Stone e la

proiezione del suo Wall Streetdel 1987. Attività collaterali delfestival All'Auditorium dellaFondazione Bml alle 10, l'in-contro dedicato al tema Pinoc-chio consigliato agli studenti dielementari e medie. Alla biblio-teca civica Agorà, alle 10, la pro-iezione del documentario Nuo-vo Alfabeto U piano di Alessan-dro Mian e Alessandro Catta-neo (alla presenza del dottorAlessandro Bianchini e archi-tetto Pietro Luigi Biagioni, ri-spettivamente Presidente e Di-rettore della Fondazione PaoloCresci per la storia dell'emigra-zione italiana).

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Oliver Storse guidail red carpet delle starA Lucca e Viareggio una settimana di Bande cinemawcCA Sarà l'anteprima nazionaledel film The other side of hope diAki Kaurismaki, che narra la sto-ria di un giovane siriano che daAleppo emigra in Finlandia, ainaugurare l'edizione 2017 delLucca Film Festival e Europa Cine-ma, in programma da oggi a do-menica 9 aprile a Lucca e Viareg-gio.

Un'edizione, questa, che si pre-senta ai nastri di partenza con uncast di ospiti di livello mondiale:Oliver Stone, Olivier Assayas, Vale-ria Golino, Sergio Castellitto, Ju-lien Temple, Cristi Puiu, BrunoMonsaingeon, William Defoe eGiada Colagrande, che per unasettimana trasformeranno le duecittà organizzatrici in una sorta dired carpet hollywoodiano. Aper-tura dunque stasera (ore 20.30) alcinema Astra di Lucca con l'ultimaopera di Kaurismaki (dal 6 aprilenelle sale di tutta Italia), introdot-ta dall'attore protagonista She-rwan Haji: il film, presentato al fe-stival di Berlino, sarà uno deglieventi speciali della sezione «fuo-ri concorso». A ognuna delle stardel cinema presenti al festival ver-

ranno dedicati omaggi con proie-zioni, premi alla carriera e incon-tri con il pubblico. In programma,inoltre, la seconda edizione delconcorso internazionale di lungo-metraggi, con 14 film in competi-zione da tutto il mondo.

Inutile negare che l'attesa mag-giore sia per Oliver Stone: il regi-sta, sceneggiatore e produttore trevolte premio Oscar sarà a Luccadal 6 all'8 aprile: il momento clouè fissato per la sera del 7, quandoil regista presenzierà a un incon-tro previsto nel cinema Astra, cuiseguirà la proiezione di Alexan-der, film storico del 2004 direttoproprio da Stone ed interpretatoda un cast di attori del calibro diColin Farrell, Angelina Jolie, ValKilmer, Jared Leto, AnthonyHopkins e Jonathan Rhys-Meyers.

III super ospiteII Premio Oscar saràprotagonista in salae al Teatro del Giglioincontrerà il pubblico

La visita del regista a Lucca si con-cluderà con la conversazione conil pubblico in programma al Tea-tro del Giglio la mattina dell'8.Spazio anche alle star nostrane:martedì 4 sarà il giorno di ValeriaGolino, che prenderà parte a unaconversazione sui suoi moltepliciruoli di attrice, regista e produttri-ce, per poi essere premiata in serasempre all'Astra. Sabato 8 invece,spazio a Sergio Castellitto che par-teciperà a un incontro in Fonda-zione Tobino sul rapporto fra ci-nema, televisione e salute menta-le. Fra le mostre, degno di notal'omaggio a Federico Fellini all'in-terno della Galleria d'arte moder-na e contemporanea di Viareggioe incentrato su Il viaggio di Ma-stoma, l'opera mai realizzata dalcelebre regista. «D'ora in poi -spiega Nicola Borrelli, presidentedel Lucca Film Festival - portere-mo ogni anno in mostra un filmmai realizzato: Fanno prossimotoccherà alla Recherche pensatada Luchino Visconti e mai com-piuta».

Simone Dinelii0 RIPRODUZIONE RISERVATA

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di VIVIANA MAZZA

a rivoluzione ha spinto iregisti egiziani a rivol-gere la telecamera ver-so se stessi, rompendola barriera psicologica

tra sé e il cinema. È importante guardarsidentro, esaminare i propri desideri percapire la situazione in Egitto», spiega a«la Lettura» la trentenne Nada Riyadh,autrice del documentario Happily EverAfter («Felici e contenti»).

Riyadh fa parte di un nuovo movimen-to, una new wave del cinema egizianoche il festival «Middle East Now» ci fa co-noscere ospitando a Firenze tra il 6 e il 9aprile cinque lungometraggi, tutti opereprime. I registi che li hanno realizzati ab-bracciano l'eredità dei «grandi» della«Hollywood sul Nilo», da Youssef Chahi-ne a Atef al-Tayeb e Said Marzouq, e sonoinfluenzati da modelli internazionali,dalle nuove tecnologie e da YouTube, maquel che più conta è che la loro esperien-za è germogliata con la rivoluzione del2011. Appartengono a una generazioneche ha vissuto quasi tutta la vita sotto ununico raìs, Hosni Mubarak, e ha trovatola forza di rovesciarlo. Ma dopo Mubarak,il presidente eletto Mohammad Morsi èstato a sua volta contestato e deposto, conl'imporsi di un nuovo padre-padrone, ilfeldmaresciallo Abdel Fattah Al Sisi. E al-la fine, lo stesso Mubarak è stato assoltodall'accusa di aver ordinato l'uccisionedei manifestanti. Così, sei anni dopo, unnuovo movimento cinematografico tentadi documentare la rivoluzione attraversostorie personali, guardando a ciò che l'hapreceduta e causata, ai cambiamenti cheha provocato nella gente. Guardandosidentro.

Nada Riyadh sceglie di esaminare lasua relazione sentimentale vacillante conil co-regista Ayman El Amir: un amoresbocciato con la Primavera araba e checomincia ad appassire insieme ad essa.Ayman lascia l'Egitto, Nada no. «Girarequesto film era l'ultimo tentativo per re-stare con lui», ci spiega. Comincia a inter-vistare altre coppie compresi i suoi ge-

nitori interrogandole sulle difficoltàdei rapporti a distanza, ma si rende pre-sto conto che il problema non è solo lalontananza, e allora documenta diretta-mente la loro relazione alternando im-magini personali a quelle delle manife-stazioni antigovernative. «I rapidi cam-biamenti politici e sociali nel nostro Pae-se hanno influenzato le vite di un'interagenerazione. Mi sono resa conto che do-vevo scavare più a fondo, capire perché iovolevo restare e Ayman voleva partire, do-vevamo parlare apertamente delle cosenon dette e dei sentimenti repressi».

Anche il 35enne Mohammad Hammadche porta a Firenze il lungometraggio

Withered Green («Verde appassito»), ac-clamato al Festival di Locarno e premiatoa Dubai vuole creare con il suo film«uno spazio di discussione sulle vite del-le persone, spingere la gente a porsi delledomande e cercare le risposte, rompen-do con le vecchie tradizioni. Combatterela paralisi e la pigrizia: è questo che dob-biamo fare oggi in Egitto». La protagoni-sta, Iman, è una giovane donna velata,tradizionalista, che si prende cura dellasorella minore Noha dopo la morte deigenitori. La sua storia mostra che la gene-razione senza padri non è libera perchécontinua a muoversi in una società co-struita sul patriarcato e sul paternalismo.Quando Noha riceve una proposta di ma-trimonio, la tradizione richiede che unfamiliare maschio la «presenti» al fidan-

zato, però nessuno tra gli zii l'aiuta. Allafine Iman decide di ignorare la tradizio-ne, per salvare la sorella dalla prigionia incui vivono entrambe.

«La mancanza del padre e la necessitàdi averne uno, di rimpiazzarlo con un al-tro è una nozione che tutti continuiamo acoltivare, e che è rappresentata da Muba-rak, da Al Sisi e altri», ci dice MohammedSiam, regista di Whose Country? («Il Pae-se di chi?»). Il padre di Siam era un ex in-vestigatore che indagava sulla corruzionestatale, ed è morto giovane sotto il peso diun lavoro di cui non parlò mai in fami-glia. Il regista 35enne cerca di seguirne leorme con un documentario coraggioso:convince un poliziotto di nome Abu Ha-biba a parlargli dell'endemica corruzio-ne, degli arresti indiscriminati, delle tor-ture cui gli agenti sottopongono prigio-nieri anche innocenti. Ma si ritrova astringere un legame inaspettato con AbuHabiba, poiché lo vede sia come un car-nefice sia come una vittima di un sistemaal quale alla fine non può che ritornare.«La gente in Egitto è stanca, teme altricambiamenti, avendo visto che quando lecose cambiano peggiorano. C'è nostalgiadell'era di stabilità di Mubarak, ma nondirei di Mubarak in sé. I miei conterraneisognano un passato che non hanno maivissuto e un futuro per cui non hannomai davvero lavorato».

«Ho scelto di non parlare direttamentedi politica, ma di mostrare le sue conse-guenze sulla vita delle persone», diceSherif El Bendary, regista di Ali, the Goatand Ibrahim («Ali, la capra e Ibrahim»).

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MID DLE INT

L'ottava edizione di MiddleEast Now, festival dedicato alcinema, all 'arte e alla culturadei Medio Oriente, si terrà aFirenze dal 4 al 9 aprile. Un

viaggio in 45 film, con unfocus dedicato al «Nuovo

cinema dall'Egitto» chevedrà la presentazione di

cinque film di giovani registi,che saranno a Firenze

per l'occasione (info:www.middleeastnow.it)

Qui sopra i fotogrammi deicinque film egiziani . In alto,da sinistra : il documentario

Whose Country? di MohamedSiam (2016, 57', venerdì

7 aprile, ore 18.15);il road movie Ali, The Goat,

and Ibrahim, primolungometraggio di SherifElbendary , presentato in

anteprima italiana (2016,97', domenica 9 ore 21);

il documentario WitheredGreen, opera prima di

Mohammed Hammad(2016, 73', venerdì 7, ore

22.30). Sotto, da sinistra: Inthe lost days of the city di

Tamer El Said (2016, 118',sabato 8, ore 20.45); il

documentario Happily EverAfterdi Nada Riyadh e

Ayman El Amir (2016, 71',giovedì 6, ore 18.15)

A differenza del film di Siam (l'autore ècerto che «non verrà mai mostrato inEgitto») quello di El Bendary è uscito nel-le sale egiziane. È la storia fantastica didue giovani senza padre, ciascuno perse-guitato da una maledizione: Ali si è inna-morato di una capra; Ibrahim è tormenta-to da un suono assordante che sente sololui un male ereditario che ha portatosua madre al suicidio e il nonno a ferirsi itimpani pur di non sentirlo più. MaIbrahim ha un'idea: «Ho la sensazioneche se riuscissi a registrare quel suono,smetterebbe di perseguitarmi».

Documentare la realtà per i nuovi regi-sti egiziani non significa stare a guardare:vogliono correggere gli errori del passatoche perseguitano il loro popolo. Registra-re la sinfonia di una città come Il Cairoil dolore, la durezza, la tenerezza, la poe-sia è l'ossessione del regista 44enneTamer El Said. Nel suo film In the LastDays of the City («Negli ultimi giorni del-la città»), questa è l'impresa che affida alprotagonista, Khaled, un regista che co-me lui ha perso il padre e «il peso del pas-sato non gli permette di andare avanti». Ilperiodo raccontato è precedente al 2011,tra il tramonto dell'era Mubarak e la vigi-lia dei moti di piazza Tahrir «perché nonè nella rivoluzione in sé, ma in quello cheviene prima che si trovano le sue radici».Il suo film però non potrà partecipare alfestival del Cairo né a quello di Sharm ElSheikh. «Hanno ritirato l'invito dicendoche lo sto mostrando in tanti festival equesto non è rispettoso verso l'Egitto. Èchiaramente un pretesto della censura».

Cinque storie aperte, come il destinodell'Egitto. «Non è finita commentaNada Riyadh e probabilmente non ve-dremo il finale durante la nostra vita».Ma il lieto fine non è impossibile. Dopoche lei ha girato Felici e contenti, il suoAyman è tornato in Egitto, si sono sposatie hanno aperto una casa di produzione.«Immaginiamo di fare film sulla gente eper la gente che conosciamo e che ci sta acuore. Sarà facile? Assolutamente no».

©RIPRODUZI ON E RISERVATA

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Palo bella rossacon Nanni Morettiall'Arsenale

UN appuntamento imperdibile per ogni cinefilo che sirispetti. Sarà Nanni Moretti in persona a introdurre,domani all'Arsenale di Pisa, la versione restaurata in4k di quello che probabilmente è il suo film più famo-so: Palombella Rossa. Uscita nel 1989, la pellicola èconsiderata una metafora della crisi ideologica vissutadalla sinistra italiana durante la fine dei due blocchi.La storia è quella di Michele Apicella, onorevole del Pciche, in seguito a un incidente stradale, inizia a soffriredi amnesia: mentre partecipa con la propria squadra

di pallanuoto a una trasferta in Sicilia, alle terme diAcireale, cominciano ad affiorare i ricordi di militante,di politico e di bambino. Il restauro è stato realizzatodalla Cineteca nazionale sotto la supervisione dellostesso regista e presentato con successo a Torino e alfestival bolognese "Visioni italiane".

Pisa, Cinema Arsenale , vicolo Scaramucce 2Domani ore 18 e 21; 5 euro con tessera dei cineclub

U NIVRQUNlIONE RIíERJATA

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Or

Da "Cl e Z" a "Ghost in the shell": è il cinema 2x1MONTEVARCHI, Santa Croce sull'Ar-no, Pistoia. Si allarga alla Toscana lapromozione di Rep ubblica "Finalmen-

te lunedì" con le sale cinematografi-che del circuito "Stasera al cinema":non solo dunque a Firenze - al cinemaPrincipe di viale Matteotti (ogni lune-dì), al cinema Marconi di viale Gian-notti (ogni martedì) e al cinemaFiamma di via Pacinotti (il giovedì) -ma da questa settimana anche neimultisala Lux di Pistoia (il lunedì,martedì e giovedì), Lami di Santa Cro-ce sull'Arno (il martedì e giovedì) e Ci-ne8 di Montevarchi (il martedì e gio-vedì) sarà possibile assistere ai filmin programmazione con la formula2x1 (due biglietti al prezzo di uno),presentando alla cassa la copia del lu-nedì di Repubblica. Tra i titoli che i let-

tori potranno vedere a prezzo sconta-

to nelle sale di Firenze e regione ci so-no Ghost in the shell, versione live diun celebre manga giapponese, che af-fida il ruolo del protagonista a Scar-lett Johansson; preventivamente ac-cusato dai fan di "white washing", os-sia di essere stato annacquato per ac-contentare il gusto del pubblico me-dio occidentale tradendo l'originalesostanza giapponese, il film ricalca fe-delmente il cartoon del 1995 e ha nelcast anche Michael Pitt e il grande Ta-keshi Kitano, al centro di due sceneda western. Citando un po' L'attimofuggente un po' La scuola di Luchetti,il regista Guido Chiesa torna alla com-media giovanile con Classe Z. tuttoruota intorno ad un provvedimentodisciplinare nei confronti di Marco An-

dreoli, giovane professore di italianoche ha abbandonato la sua classe - laquinta H di un liceo scientifico roma-no - a poca distanza dall'esame di ma-turità. Saranno invece proprio i suoiex studenti a irrompere nel consesso

Tra i film anche "La verità, vispiego, sull'amore" conAmbra Angiolini e CarolinaCrescentini

per difendere la reputazione del pro-fessor Andreoli e chiedere che vengareinserito nell'organico. Nasce dalsuccesso del blog con cui la copywri-ter torinese Enrica Tesio ha iniziato a

GHOST IN THE SHELLScariettJohansson nella versione livedi un celebre manga giapponese

raccontare la sua quotidianità nel giu-gno del 2013, dopo essere stata lascia-ta dal padre dei suoi figli, il film La ve-rità, vi spiego, sull'amore: prima un li-bro, edito da Mondadori, e ora un filmdiretto da Max Croci con Ambra An-giolini e Carolina Crescentini che se-gue le vicissitudini di una madre sin-gle che tenta di riappropriarsi del pro-prio tempo assumendo l'insolito baby-sitter Simone (Edoardo Pesce).

I1 2x1 si applica a tutti i titoli in pro-grammazione nelle sale dei cinema,per i quali si può consultare il sitowww.staseraalcinema.it; per averediritto alla promozione è però neces-sario effettuare l'acquisto dei bigliet-ti direttamente alla cassa del cine-ma, portando questa pagina.

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