rassegna stampa teatro a margine - caso spampinato 2012
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COMUNICATO STAMPA
TEATRO: “Il caso Spampinato” di Rossi e Schininà di nuovo in scena
Appuntamento venerdì 2 marzo al teatro Lumiere di Ragusa.
Domani mattina alle ore 11 conferenza stampa alla Provincia.
RAGUSA - Di nuovo sul palco per raccontare la vicenda del giornalista ragusano
Giovanni Spampinato ucciso nel 1972. L'inchiesta drammaturgica sul caso
Spampinato scritta da Roberto Rossi e Danilo Schininà e prodotta da
“Teatroamargine” torna in scena a Ragusa. La rappresentazione teatrale ha
debuttato nel 2008 a Riccione ospite del prestigioso premio di giornalismo televisivo
intitolato a Ilaria Alpi e ha ottenuto il patrocinio di Rai Sociale, Libera, Fnsi, Ordine
dei Giornali. Adesso torna in scena venerdì 2 marzo alle ore 21 al teatro Lumiere di
Ragusa. Sarà una versione inedita che vedrà sul palco non solo il regista Danilo
Schininà ma anche l’attore ragusano Giovanni Arezzo. A fine spettacolo farà seguito
una conversazione curata da MediaLive a cui interverranno il segretario provinciale
dell’Assostampa Ragusa, Giovanni Molè, il rappresentante di Libera, Gianluca
Floridia, il blogger Carlo Ruta, il regista Vincenzo Cascone. Modererà il giornalista
Michelangelo Barbagallo. Domani mattina alle ore 11 alla Provincia regionale di
Ragusa si terrà una conferenza stampa per presentare l’iniziativa teatrale che
intende proporre nuovi aspetti del caso Spampinato riprendendo le carte giudiziarie
e alcuni articoli dell’epoca.
29 febbraio 2012
COMUNICATO STAMPA
Teatro: “Il caso Spampinato” domani in scena al Lumiere di Ragusa. Oggi alla
Provincia regionale la conferenza stampa di presentazione. E’ stata organizzata
anche una prossima tournée in Belgio.
RAGUSA – Meno teatro e più nudo racconto. E’ la nuova formula con cui verrà messa in scena
“L’inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato” domani sera, venerdì 2 marzo alle ore 21, al
teatro Lumiere di Ragusa con la produzione di “Teatroamargine”. Sul palco ci saranno gli attori
Danilo Schininà e Giovanni Arezzo che torneranno dunque a raccontare la vicenda del giornalista
ragusano Giovanni Spampinato ucciso nel 1972. Stamani alla Provincia regionale di Ragusa si è
svolta la conferenza stampa di presentazione per illustrare brevemente anche la seconda iniziativa
in programma domani sera. Dopo la fine della rappresentazione scenica, si terrà una
conversazione curata da MediaLive e a cui prenderanno parte il segretario provinciale
dell’Assostampa Ragusa, Giovanni Molè, il rappresentante di Libera, Gianluca Floridia, il giornalista
e scrittore Carlo Ruta, il regista Vincenzo Cascone e Giovanni Meli, amico personale di Spampinato.
L'inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato è stata scritta da Roberto Rossi e Danilo Schininà e
ha ottenuto il patrocinio di Rai Sociale, Libera, Fnsi, Ordine dei Giornalisti. Come ha spiegato
stamani Schininà, che ha curato anche la regia, si ripartirà dalle carte giudiziarie e da alcuni articoli
dell’epoca. “L’idea di fondo che abbiamo inteso attuare con Giovanni Arezzo in questa nuova
edizione del <<caso Spampinato>> è quella di de-teatralizzare la rappresentazione teatrale, di
spettacolarizzare il meno possibile, di ridurre l’interpretazione per andare invece all’essenziale –
spiega Schininà – e l’essenziale sono i fatti da cui ripartiremo, ovvero l’uccisione di Spampinato nel
1972. Insomma un concreto taglio di inchiesta dove solo le carte giudiziarie e gli articoli di
Spampinato saranno realmente i protagonisti e non gli attori sul palco. Non intendiamo recitare,
piuttosto intendiamo raccontare dando voci e vita ai diversi personaggi della storia”. C’è anche la
volontà, come ha spiegato l’attore Giovanni Arezzo, “di tenere viva la memoria del giovane
giornalista ucciso a Ragusa, considerato tra i giornalisti siciliani uccisi dalla mafia. Sono ancora
troppo pochi i nostri coetanei ragusani che conoscono la sua storia e dunque lancio un invito
proprio ai giovani, a venire a teatro per saperne di più”. Tra gli interventi di domani sera, durante
la conversazione dopo lo spettacolo, c’è anche quello di Giovanni Molè, segretario provinciale
dell’Assostampa Ragusa che già stamani in conferenza stampa ha sottolineato l’importanza della
rappresentazione teatrale che permette di tornare a parlare di Giovanni Spampinato. “Ci sentiamo
un po’ tutti in colpa per non aver onorato nel modo migliore la memoria di Spampinato – ha detto
il segretario Molè – Soprattutto nel passato una parte della classe giornalistica ha demonizzato
questo collega da cui dobbiamo invece ammirare la voglia di approfondire la notizia, di fare
inchiesta, di conoscere senza mai stancarsi, evitando insomma il copia e incolla delle veline che
purtroppo oggi avviene sempre più spesso nelle redazioni. Anche in questo modo è possibile
onorare la sua memoria”. Durante la conferenza stampa di stamani è stata annunciata la prossima
tournée che riguarderà il Belgio. Il “caso Spampinato” girerà i teatri di varie città tra cui Bruxelles,
Anversa e Bruges. 01 marzo 2012
COMUNICATO STAMPA
Teatro: “Inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato”
dopo Ragusa si parte in tournée in giro per l’Italia e in Belgio
RAGUSA – L’inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato, portata in scena venerdì scorso con la nuova
edizione al teatro Lumiere di Ragusa, girerà l’Italia per poi andare in tournée anche in Belgio. La produzione
di “Teatroamargine” sarà nuovamente in scena a Catania, all’Università, il prossimo 13 marzo, e poi a
seguire a Bologna per una nuova attesa replica. Dal 22 marzo partirà invece la tournée in Beglio: il 22 marzo
a Borgerhout, il 24 a Lovanio (data probabile), il 25 a Brugge (Meersenhuis), il 26 a Bruxelles, il 27 a Sint-
Niklaas (Museumtheater), il 28 a Gent (Intercultureel Centrum De Centrale), il 30 ad Anversa (Theater Het
Klokhuis). Nella nuova versione scenica sul palco salgono solo due attori, Danilo Schininà e Giovanni Arezzo,
che raccontano la vita e la morte di Giovanni Spampinato con l'ausilio di musiche e inserti video proiettati
su uno schermo cinematografico. Viene appositamente ridotta l’interpretazione degli attori per
trasformarsi più in un “racconto di verità” partendo dalle carte giudiziarie e dagli articoli di denuncia
politica e sociale dello stesso Spampinato ucciso a Ragusa nell’ottobre del 1972 dai colpi di pistola scagliati
da Roberto Campria, figlio dell’allora presidente del Tribunale. L’inchiesta drammaturgica è stata scritta da
Roberto Rossi e Danilo Schininà e ha debuttato a giugno del 2008 a Riccione, al Premio Ilaria Alpi. Schininà e
Rossi hanno scelto di raccontare la vicenda di Giovanni Spampinato facendo convergere linguaggio
giornalistico e teatrale. A Ragusa venerdì scorso al teatro Lumiere si è registrato il tutto esaurito per
l’inedita messa in scena. Il pubblico ha particolarmente gradito l’asciutta ma al tempo stesso intensa
recitazione sia di Schininà che di Arezzo che hanno enfatizzato opportunamente alcune fasi della
rappresentazione per chiedere un’attenzione in più su un caso che, in scena come nella realtà, resta risolto
a metà. Dopo la rappresentazione si è poi sviluppata una conversazione curata da MediaLive, moderata dal
giornalista Michelangelo Barbagallo, con l’intervento del segretario provinciale dell’Assostampa, Giovanni
Molè, del rappresentante dell’associazione Libera, Gianluca Floridia, del giornalista e scrittore Carlo Ruta,
del regista Vincenzo Cascone. E’ intervenuto anche Giovanni Meli, amico personale di Spampinato e
vicepresidente dell’associazione “Giovanni Spampinato” che è nata per onorare la memoria del giornalista
ibleo. “A Ragusa la giustizia ha fallito due volte – ha quasi gridato Meli – perché non ha permesso di fare
piena luce sull’omicidio di Tumino e sul successivo omicidio di Spampinato, due omicidi a mio parere tra
loro collegati. Credo che a distanza di quasi 40 anni mi rendo conto che sia assolutamente difficile.
L’auspicio è che da questa storia si sia imparato che la ricerca della verità deve essere il vero principio
fondante delle inchieste giornalistiche. Giovanni Spampinato se fosse stato ancora oggi in vita si sarebbe
sicuramente schierato per cercare di portare alla luce alcuni aspetti che ai nostri giorni sono poco chiari
nella gestione della società ragusana. Il segretario dell’Assostampa, Molè, ha rimarcato la bontà del
giornalismo d’inchiesta rispetto al quale lo stesso Spampinato resta l’esempio di un giornalista che,
ancorché precario, cercava di approfondire le notizie per venirne a capo e offrire ai suoi lettori la verità
riscontrata. Floridia di Libera ha annunciato la volontà dell’associazione, che come è noto si occupa della
lotta alla mafia, di intitolare la sezione di Ragusa proprio a Spampinato. Il regista Cascone ha invece
comunicato la volontà di realizzare un cortometraggio sulla figura del giornalista ibleo in modo da divulgare
ulteriormente questa storia alle giovani generazioni. Infine il giornalista Ruta ha ricordato che Spampinato è
stato un giornalista che ha cercato la verità e per questo ha pagato con la vita, a testimonianza del difficile
ruolo del giornalista d’inchiesta. 05 marzo 2012
29/02/2012 - 13:42
Oggi alle ore 11,00 conferenza stampa alla Provincia
"IL CASO SPAMPINATO" DI ROSSI E SCHININA' DI NUOVO IN SCENA
Di nuovo sul palco per raccontare la vicenda del giornalista ragusano Giovanni Spampinato ucciso nel 1972. L'inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato scritta da Roberto Rossi e Danilo Schininà e prodotta da “Teatroamargine” torna in scena a Ragusa. La rappresentazione teatrale ha debuttato nel 2008 a Riccione ospite del prestigioso premio di giornalismo televisivo intitolato a Ilaria Alpi e ha ottenuto il patrocinio di Rai Sociale, Libera, Fnsi, Ordine dei Giornali.
Adesso torna in scena venerdì 2 marzo alle ore 21 al teatro Lumiere di Ragusa. Sarà una versione inedita che vedrà sul palco non solo il regista Danilo Schininà ma anche l’attore ragusano Giovanni Arezzo. A fine spettacolo farà seguito una conversazione curata da MediaLive a cui interverranno il segretario provinciale dell’Assostampa Ragusa, Giovanni Molè, il rappresentante di Libera, Gianluca Floridia, il dott. Carlo Ruta storico e giornalista, il regista Vincenzo Cascone. Modererà il giornalista Michelangelo Barbagallo. Stamattina alle ore 11 alla Provincia regionale di Ragusa si terrà una conferenza stampa per presentare l’iniziativa teatrale che intende proporre nuovi aspetti del caso Spampinato riprendendo le carte giudiziarie e alcuni articoli dell’epoca.
AGENDA RAGUSA - 02/03/2012
"Caso Spampinato" stasera al "Lumière" di Ragusa
Sul palco ci saranno gli attori Danilo Schininà e Giovanni Arezzo
Meno teatro e più nudo racconto. E’ la nuova formula con cui verrà messa
in scena «L’inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato» stasera alle 21,
al teatro Lumiere di Ragusa con la produzione di «Teatroamargine». Sul
palco ci saranno gli attori Danilo Schininà e Giovanni Arezzo che
torneranno dunque a raccontare la vicenda del giornalista ragusano
Giovanni Spampinato ucciso nel 1972.
Dopo la fine della rappresentazione scenica, si terrà una conversazione
curata da MediaLive e a cui prenderanno parte il segretario provinciale
dell’Assostampa Ragusa, Giovanni Molè, il rappresentante di Libera,
Gianluca Floridia, il giornalista e scrittore Carlo Ruta, il regista Vincenzo
Cascone e Giovanni Meli, amico personale di Spampinato. L´inchiesta
drammaturgica sul caso Spampinato è stata scritta da Roberto Rossi e
Danilo Schininà e ha ottenuto il patrocinio di Rai Sociale, Libera, Fnsi,
Ordine dei Giornalisti. Come ha spiegato stamani Schininà, che ha curato
anche la regia, si ripartirà dalle carte giudiziarie e da alcuni articoli
dell’epoca.
«L’idea di fondo che abbiamo inteso attuare con Giovanni Arezzo in questa nuova edizione del "caso
Spampinato" è quella di de-teatralizzare la rappresentazione teatrale, di spettacolarizzare il meno possibile,
di ridurre l’interpretazione per andare invece all’essenziale – spiega Schininà – e l’essenziale sono i fatti da
cui ripartiremo, ovvero l’uccisione di Spampinato nel 1972. Insomma un concreto taglio di inchiesta dove solo
le carte giudiziarie e gli articoli di Spampinato saranno realmente i protagonisti e non gli attori sul palco. Non
intendiamo recitare, piuttosto intendiamo raccontare dando voci e vita ai diversi personaggi della storia». C’è
anche la volontà, come ha spiegato l’attore Giovanni Arezzo, «di tenere viva la memoria del giovane
giornalista ucciso a Ragusa, considerato tra i giornalisti siciliani uccisi dalla mafia.
Sono ancora troppo pochi i nostri coetanei ragusani che conoscono la sua storia e dunque lancio un invito
proprio ai giovani, a venire a teatro per saperne di più». Tra gli interventi di domani sera, durante la
conversazione dopo lo spettacolo, c’è anche quello di Giovanni Molè, segretario provinciale dell’Assostampa
Ragusa che già stamani in conferenza stampa ha sottolineato l’importanza della rappresentazione teatrale
che permette di tornare a parlare di Giovanni Spampinato.
«Ci sentiamo un po’ tutti in colpa per non aver onorato nel modo migliore la memoria di Spampinato – ha
detto il segretario Molè – Soprattutto nel passato una parte della classe giornalistica ha demonizzato questo
collega da cui dobbiamo invece ammirare la voglia di approfondire la notizia, di fare inchiesta, di conoscere
senza mai stancarsi, evitando insomma il copia e incolla delle veline che purtroppo oggi avviene sempre più
spesso nelle redazioni. Anche in questo modo è possibile onorare la sua memoria». Durante la conferenza
stampa di stamani è stata annunciata la prossima tournée che riguarderà il Belgio. Il «caso Spampinato»
girerà i teatri di varie città tra cui Bruxelles, Anversa e Bruges.
"Caso Spampinato" stasera al "Lumière" di Ragusa ARGOMENTI:
ORDINE DEI GIORNALISTI,
GIOVANNI AREZZO,
GIOVANNI SPAMPINATO,
VINCENZO CASCONE
Notizia su GIOVANNI AREZZO del 02 marzo 2012 da CORRIEREDIRAGUSA IT Meno teatro e più nudo racconto. E’ la nuova formula con cui verrà messa in scena «L’inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato» stasera alle 21, al teatro Lumiere di Ragusa con la produzione di «Teatroamargine». Sul palco ci saranno gli attori Danilo...continua
TEATRO. “IL CASO SPAMPINATO” IN SCENA A
RAGUSA, CATANIA, BOLOGNA E IN BELGIO
OSSIGENO – Ragusa, 29 feb 2012 - L’inchiesta drammaturgica di Danilo Schininà e Roberto S. Rossi torna in scena dopo quattro anni. Il Caso
Spampinato ricostruisce le inchieste del giornalista dell’Ora assassinato a Ragusa
quaranta anni fa. In calendario rappresentazioni a Ragusa sabato 3 marzo al Cinema
Luniere, a Catania martedì 13 marzo all’Università, a Bologna martedì 20 marzo
all’Università, e una tourneé di sette giorni nelle principali università del Belgio: il 22
marzo a Borgerhout, il 24 a Lovanio (data probabile), il 25 a Brugge (Meersenhuis),
il 26 a Bruxelles, il 27 a Sint-Niklaas (Museumtheater), il 28 a Gent (Intercultureel
Centrum De Centrale), il 30 ad Anversa (Theater Het Klokhuis).
TORNA IN SCENA IL DRAMMA TEATRALE "IL CASO SPAMPINATO"
A MARZO A RAGUSA, CATANIA, BOLOGNA E IN TOURNEE' IN BELGIO
Ragusa, 6 feb 2012 - Torna in scena dopo quattro anni "Il Caso Spampinato". L'inchiesta drammaturgica di Danilo Schininà e Roberto S. Rossi racostruisce le inchieste del giornalista dell'Ora assassinato a Ragusa quaranta anni fa. Dopo Ragusa, dove sarà rappresentato il 3 marzo al Cinema Luniere, e Catania (in scena all'Università il 13 marzo) lo spettacolo andrà a Bologna (probabilmente il 20 marzo) e poi in tourneé in Belgio: il 22 marzo a Borgerhout, il 24 a Lovanio (data probabile), il 25 a Brugge (Meersenhuis), il 26 a Bruxelles, il 27 a Sint-Niklaas (Museumtheater), il 28 a Gent (Intercultureel Centrum De Centrale), il 30 ad Anversa (Theater Het Klokhuis). Nella nuova versione scenica, saranno sul palcoscenico due soli attori, Danilo Schininà e Giovanni Arezzo, che racconteranno la vita e la morte di Giovanni Spampinato con l'ausilio di musiche e inserti video. Il dramma ha debuttato a giugno del 2008 a Riccione, al Premio Ilaria Alpi ed è stato replicato ad agosto 2008 al Teatro Donnafugata di Ragusa, e ad agosto del 2010 a Modica, dove ha ottenuto il Premio Felicia Impastato. Schininà e Rossi hanno scelto di raccontare la vicenda di Giovanni Spampinato facendo convergere linguaggio giornalistico e teatrale. "Questa contaminazione - hanno spiegato - narra una storia reale e si sforza di fare una ricostruzione quanto più vicina alla realtà". I testi sono costruiti con frasi tratte interamente da documenti reali, selezionati e montati in sequenza narrativa. Pensiamo che questo racconto teatrale sia più efficace di un libro-inchiesta. Si presta ad introdurre una riflesisone sul diritto di essere informati e sul ruolo del teatro nella diffusione dell’informazione".
01/03/2012 - 12:01
Appuntamento venerdì 2 marzo al Lumière per lo spettacolo scritto da Roberto Rossi e Danilo Schininà
A RAGUSA IN SCENA IL TEATRO D'INCHIESTA CON "IL CASO SPAMPINATO"
Una rappresentazione che torna a raccontare della vicenda del
giornalista ragusano Giovanni Spampinato, ucciso nel 1972. Nuovi
aspetti del caso, alla luce di una riesamina delle carte giudiziarie,
costituiscono l'inchiesta drammaturgica scritta da Roberto Rossi e
Danilo Schininà e prodotta da “Teatroamargine”, in scena domani,
venerdì 2 marzo, alle ore 21 al teatro Lumière di Ragusa.
La rappresentazione teatrale debuttò nel 2008 a Riccione con gli attori
Perracchio e Sparacino, ospite del prestigioso premio di giornalismo
televisivo intitolato a Ilaria Alpi, ottenendo il patrocinio del
segretariato sociale Rai, Associazione Libera, Fnsi e Ordine dei
Giornalisti. Dopo alcuni anni è stata ripresa cercando di
spettacolarizzare il meno possibile la vicenda.
"Non voglio che si reciti e si faccia spettacolo" - racconta di aver
specificato agli attori il regista Danilo Schininà - un'operazione
difficile, quella di non lasciare trasparire la tecnica, la massima
aspirazione secondo me per un attore".
"La prima cosa che io e Roberto Rossi abbiamo deciso in fase di ri-
definizione dell'opera - continua Schininà - è stata proprio togliere tutti gli elementi di scena per presentare
il caso giudiziario in modo schietto, attraverso gli atti giudiziari, gli articoli che Giovanni Spampinato scrisse
e tutti i documenti inerenti il caso che siamo riusciti a studiare. Lo spettacolo in questo modo diventa più
incisivo".
Una versione inedita quella in scena di Ragusa. Sul palco infatti non solo il regista Danilo Schininà ma anche
l’attore ragusano Giovanni Arezzo.
"Confrontarmi col teatro d'inchiesta è una sfida interessante - afferma Arezzo - un modo inoltre per
approfondire il caso Spampinato, vicenda della quale io, nato negli anni Ottanta, ero molto disinformato
purtroppo. Spero che grazie a questa iniziativa molti dei miei coetanei avranno l'occasione per interrogarsi
su una storia ragusana così importante". "Anche l'Assostampa provinciale patrocinerà l'evento - puntualizza
il segretario Gianni Molè - che torna a parlare e a fare parlare di un caso giornalistico e giudiziario ancora
molto controverso. La figura di Giovanni Spampinato ricorda a tutti noi l'importanza del giornalismo
d'inchiesta purtroppo sempre meno praticato dai professionisti. Una problematica, da anni dibattuta
all'interno dell'ordine, che coinvolge sia gli editori, che poco investono nelle inchieste giornalistiche, sia i
giornalisti, i quali spesso mancano di spirito d'iniziativa, spaventati dalle eventuali querele o ritorsioni".
Dopo Ragusa lo spettacolo verrà portato all'estero, nelle maggiori univesità del Belgio ma soprattutto nei
principali teatri di Bruxelles, Anversa, Bruges.
A fine spettacolo farà seguito una conversazione curata da MediaLive a cui interverranno il segretario
provinciale dell’Assostampa Ragusa, Giovanni Molè, il rappresentante di Libera, Gianluca Floridia, il
giornalista e blogger Carlo Ruta, il regista Vincenzo Cascone. Modererà Michelangelo Barbagallo.
Laura Curella
01/03/2012 16:39
Notizia letta: 617 volte
Appuntamenti | Ragusa
Il caso Spampinato in scena al Lumiere di Ragusa
Ragusa - Di nuovo sul palco per raccontare la vicenda del giornalista ragusano Giovanni Spampinato ucciso nel 1972. L'inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato scritta da Roberto Rossi e Danilo Schininà e prodotta da “Teatroamargine” torna in scena a Ragusa. La rappresentazione teatrale ha debuttato nel 2008 a Riccione ospite del prestigioso premio di giornalismo televisivo intitolato a Ilaria Alpi e ha ottenuto il patrocinio di Rai Sociale, Libera, Fnsi, Ordine dei Giornali. Adesso torna in scena venerdì 2 marzo alle ore 21 al teatro Lumiere di Ragusa. Sarà una versione inedita che vedrà sul palco non solo il regista Danilo Schininà ma anche l’attore ragusano Giovanni Arezzo. A fine spettacolo farà seguito una conversazione curata da MediaLive a cui interverranno il segretario provinciale dell’Assostampa Ragusa, Giovanni Molè, il rappresentante di Libera, Gianluca Floridia, il blogger Carlo Ruta, il regista Vincenzo Cascone. Modererà il giornalista Michelangelo Barbagallo. Redazione
INCHIESTA DRAMMATURGICA SUL CASO SPAMPINATO
2-3-2012
Meno teatro e più nudo racconto. E’ la nuova formula con cui verrà messa in scena “L’inchiesta
drammaturgica sul caso Spampinato” venerdì 2 marzo alle 21, al teatro Lumière di Ragusa con la
produzione di “Teatroamargine”. Sul palco ci saranno gli attori Danilo Schininà e Giovanni Arezzo
che torneranno dunque a raccontare la vicenda del giornalista ragusano Giovanni Spampinato
ucciso nel 1972. Alla Provincia regionale di Ragusa si è svolta la conferenza stampa di
presentazione per illustrare brevemente anche la seconda iniziativa in programma: dopo la fine
della rappresentazione scenica, si terrà una conversazione a cui prenderanno parte il segretario
provinciale dell’Assostampa Ragusa, Giovanni Molè, il rappresentante di Libera, Gianluca Floridia, il
giornalista e scrittore Carlo Ruta, il regista Vincenzo Cascone e Giovanni Meli, amico personale di
Spampinato. L’inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato è stata scritta da Roberto Rossi e
Danilo Schininà e ha ottenuto il patrocinio di Rai Sociale, Libera, Fnsi, Ordine dei Giornalisti. Come
ha spiegato Schininà, che ha curato anche la regia, si ripartirà dalle carte giudiziarie e da alcuni
articoli della epoca. “L’idea di fondo che abbiamo inteso attuare con Giovanni Arezzo – ha detto
Schininà – in questa nuova edizione del ‘caso Spampinato’ è quella di de-teatralizzare la
rappresentazione teatrale, di spettacolarizzare il meno possibile, di ridurre l’interpretazione per
andare invece all’essenziale – spiega Schininà – e l’essenziale sono i fatti da cui ripartiremo, ovvero
l’uccisione di Spampinato nel 1972″. C’è anche la volontà, come ha spiegato l’attore Giovanni
Arezzo, “di tenere viva la memoria del giovane giornalista ucciso a Ragusa, considerato tra i
giornalisti siciliani uccisi dalla mafia”. E’ stata annunciata anche la prossima tournée che riguarderà
il Belgio. Il “caso Spampinato” girerà i teatri di varie città tra cui Bruxelles, Anversa e Bruges.
AGENDA RAGUSA - 02/03/2012 A partire dalle 21
"Caso Spampinato" stasera al "Lumière" di Ragusa
Sul palco ci saranno gli attori Danilo Schininà e Giovanni Arezzo Meno teatro e più nudo racconto. E’ la nuova formula con cui verrà messa in scena «L’inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato» stasera alle 21, al teatro Lumiere di Ragusa con la produzione di «Teatroamargine». Sul palco ci saranno gli attori Danilo Schininà e Giovanni Arezzo che torneranno dunque a raccontare la vicenda del giornalista ragusano Giovanni Spampinato ucciso nel 1972. Dopo la fine della rappresentazione scenica, si terrà una conversazione curata da MediaLive e a cui prenderanno parte il segretario provinciale dell’Assostampa Ragusa, Giovanni Molè, il rappresentante di Libera, Gianluca Floridia, il giornalista e scrittore Carlo Ruta, il regista Vincenzo Cascone e Giovanni Meli, amico personale di Spampinato. L´inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato è stata scritta da Roberto Rossi e Danilo Schininà e ha ottenuto il patrocinio di Rai Sociale, Libera, Fnsi, Ordine dei Giornalisti. Come ha spiegato stamani Schininà, che ha curato anche la regia, si ripartirà dalle carte giudiziarie e da alcuni articoli dell’epoca.
«L’idea di fondo che abbiamo inteso attuare con Giovanni Arezzo in questa nuova edizione del "caso Spampinato" è quella di de-teatralizzare la rappresentazione teatrale, di spettacolarizzare il meno possibile, di ridurre l’interpretazione per andare invece all’essenziale – spiega Schininà – e l’essenziale sono i fatti da cui ripartiremo, ovvero l’uccisione di Spampinato nel 1972. Insomma un concreto taglio di inchiesta dove solo le carte giudiziarie e gli articoli di Spampinato saranno realmente i protagonisti e non gli attori sul palco. Non intendiamo recitare, piuttosto intendiamo raccontare dando voci e vita ai diversi personaggi della storia». C’è anche la volontà, come ha spiegato l’attore Giovanni Arezzo, «di tenere viva la memoria del giovane giornalista ucciso a Ragusa, considerato tra i giornalisti siciliani uccisi dalla mafia. Sono ancora troppo pochi i nostri coetanei ragusani che conoscono la sua storia e dunque lancio un invito proprio ai giovani, a venire a teatro per saperne di più». Tra gli interventi di domani sera, durante la conversazione dopo lo spettacolo, c’è anche quello di Giovanni Molè, segretario provinciale dell’Assostampa Ragusa che già stamani in conferenza stampa ha sottolineato l’importanza della rappresentazione teatrale che permette di tornare a parlare di Giovanni Spampinato. «Ci sentiamo un po’ tutti in colpa per non aver onorato nel modo migliore la memoria di Spampinato – ha detto il segretario Molè – Soprattutto nel passato una parte della classe giornalistica ha demonizzato questo collega da cui dobbiamo invece ammirare la voglia di approfondire la notizia, di fare inchiesta, di conoscere senza mai stancarsi, evitando insomma il copia e incolla delle veline che purtroppo oggi avviene sempre più spesso nelle redazioni. Anche in questo modo è possibile onorare la sua memoria». Durante la conferenza stampa di stamani è stata annunciata la prossima tournée che riguarderà il Belgio. Il «caso Spampinato» girerà i teatri di varie città tra cui Bruxelles, Anversa e Bruges.
Il caso del giornalista ragusano assassinato nel 1972
Ragusa, il "Caso Spampinato"
torna in scena al Lumière
Scritto da Felicia Rinzo Venerdì 02 Marzo 2012
Ragusa – “L’inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato” è il titolo della rappresentazione teatrale che andrà in scena stasera, venerdì 2 marzo, alle ore 21 al teatro Lumière di Ragusa con la produzione di “TeatroAmargine”.
Lo spettacolo vedrà sul palcoscenico gli attori Danilo Schininà e Giovanni Arezzo che torneranno a raccontare la vicenda del giornalista ragusano Giovanni Spampinato ucciso nel 1972. Dopo la fine della rappresentazione scenica, si terrà
una conversazione curata da MediaLive e a cui prenderanno parte il segretario provinciale dell’Assostampa Ragusa, Giovanni Molè, il rappresentante di Libera, Gianluca Floridia, il giornalista e scrittore Carlo Ruta, il regista Vincenzo Cascone e Giovanni Meli, amico personale di Spampinato. L'inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato è stata scritta da Roberto Rossi e Danilo Schininà e ha ottenuto il patrocinio di Rai Sociale, Libera, Fnsi, Ordine dei Giornalisti.
“L’idea di fondo che abbiamo inteso attuare con Giovanni Arezzo in questa nuova edizione del "caso Spampinato" è quella di de-teatralizzare la rappresentazione teatrale, di spettacolarizzare il meno possibile, di ridurre l’interpretazione per andare invece all’essenziale – spiega Schininà – e l’essenziale sono i fatti da cui ripartiremo, ovvero l’uccisione di Spampinato nel 1972. Insomma un concreto taglio di inchiesta dove solo le carte giudiziarie e gli articoli di Spampinato saranno realmente i protagonisti e non gli attori sul palco. Non intendiamo recitare, piuttosto intendiamo raccontare dando voci e vita ai diversi personaggi della storia”. C’è anche la volontà, come ha spiegato l’attore Giovanni Arezzo, “di tenere viva la memoria del giovane giornalista ucciso a Ragusa, considerato tra i giornalisti siciliani uccisi dalla mafia. Sono ancora troppo pochi i nostri coetanei ragusani che conoscono la sua storia e dunque lancio un invito proprio ai giovani, a venire a teatro per saperne di più”.
“Ci sentiamo un po’ tutti in colpa per non aver onorato nel modo migliore la memoria di Spampinato – ha detto il segretario Molè – Soprattutto nel passato una parte della classe giornalistica ha demonizzato questo collega da cui dobbiamo invece ammirare la voglia di approfondire la notizia, di fare inchiesta, di conoscere senza mai stancarsi, evitando insomma il copia e incolla delle veline che purtroppo oggi avviene sempre più spesso nelle redazioni. Anche in questo modo è possibile onorare la sua memoria”. Il “caso Spampinato” girerà i teatri di varie città tra cui Bruxelles, Anversa e Bruges.
Il teatro utile strumento per non dimenticare una vicenda che a 40 anni di
distanza resta ancora viva nella memoria e nei cuori di molti ragusani. Questo
l’obiettivo della piece teatrale Il caso Spampinato, di Roberto Rossi e Danilo
Schininà, per ricordare il collaboratore dell’Ora di Palermo e dell’Unità, ucciso
nel 1972 a Ragusa. Domani sera al Teatro Lumiere di Ragusa, l’inchiesta
drammaturgica, che ha debuttato nel 2008 al premio di giornalismo “Ilaria Alpi
“di Riccione, sbarcherà di nuovo a Ragusa. L’iniziativa, patrocinata da numerosi
enti pubblici di livello nazionale, vedrà sul palco una versione inedita con la
presenza sia del regista Danilo Schininà che dell’attore ragusano Giovanni
Arezzo. In programma subito dopo la rappresentazione, anche un dibattito alla
presenza di esperti del “caso Spampinato”.
INCHIESTA DRAMMATURGICA SPAMPINATO: DESTINAZIONE BELGIO05/03/2012
L’"Inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato", andata in
scena venerdì scorso con la nuova edizione al teatro Lumiere di
Ragusa, registrando il tutto esaurito, girerà l’Italia per poi
andare in tournée anche in Belgio.
La produzione di “Teatroamargine” infatti, sarà nuovamente in
scena a Catania, all’Università, il prossimo 13 marzo, e poi a
seguire a Bologna per una nuova attesissima replica. Dal 22
marzo partirà invece la tournée in Belgio: il 22 marzo a
Borgerhout, il 24 a Lovanio (data probabile), il 25 a Brugge
(Meersenhuis), il 26 a Bruxelles, il 27 a Sint-Niklaas (Museumtheater), il 28 a Gent (Intercultureel
Centrum De Centrale), il 30 ad Anversa (Theater Het Klokhuis). Nella nuova versione scenica sul
palco salgono solo due attori, Danilo Schininà e Giovanni Arezzo, che raccontano la vita e la morte
di Giovanni Spampinato, accompagnati da musiche e inserti video proiettati su uno schermo
cinematografico. L’interpretazione degli attori è stata ridotta fino ad essere essenziale e questo ha
reso lo spettacolo un “racconto di verità” asciutto e diretto, partendo dalle carte giudiziarie e dagli
articoli di denuncia politica e sociale dello stesso Spampinato ucciso a Ragusa nell’ottobre del 1972
dai colpi di pistola scagliati da Roberto Campria, figlio dell’allora presidente del Tribunale.
L’inchiesta drammaturgica è stata scritta da Roberto Rossi e Danilo Schininà e ha debuttato a
giugno del 2008 a Riccione, al Premio Ilaria Alpi. Schininà e Rossi hanno scelto di raccontare la
vicenda di Giovanni Spampinato facendo convergere linguaggio giornalistico e teatrale. Dopo la
rappresentazione si è poi sviluppata una conversazione curata da MediaLive, moderata dal
giornalista Michelangelo Barbagallo, con l’intervento del segretario provinciale dell’Assostampa,
Giovanni Molè, del rappresentante dell’associazione Libera, Gianluca Floridia, del giornalista e
scrittore Carlo Ruta, del regista Vincenzo Cascone. E’ intervenuto anche Giovanni Meli, amico
personale di Spampinato e vicepresidente dell’associazione “Giovanni Spampinato” che è nata per
onorare la memoria del giornalista ibleo. “A Ragusa la giustizia ha fallito due volte – ha quasi
gridato Meli – perché non ha permesso di fare piena luce sull’omicidio di Tumino e sul successivo
omicidio di Spampinato, due omicidi a mio parere tra loro collegati. Credo che a distanza di quasi
40 anni mi rendo conto che sia assolutamente difficile. L’auspicio è che da questa storia si sia
imparato che la ricerca della verità deve essere il vero principio fondante delle inchieste
giornalistiche". Giovanni Spampinato se fosse stato ancora oggi in vita si sarebbe sicuramente
schierato per cercare di portare alla luce alcuni aspetti che ai nostri giorni sono poco chiari nella
gestione della società ragusana. Il segretario dell’Assostampa, Molè, ha rimarcato la bontà del
giornalismo d’inchiesta rispetto al quale lo stesso Spampinato resta l’esempio di un giornalista che,
ancorché precario, cercava di approfondire le notizie per venirne a capo e offrire ai suoi lettori la
verità riscontrata. Floridia di Libera ha annunciato la volontà dell’associazione, che come è noto si
occupa della lotta alla mafia, di intitolare la sezione di Ragusa proprio a Spampinato. Il regista
Cascone ha invece comunicato la volontà di realizzare un cortometraggio sulla figura del giornalista
ibleo in modo da divulgare ulteriormente questa storia alle giovani generazioni. Infine il giornalista
Ruta ha ricordato che Spampinato è stato un giornalista che ha cercato la verità e per questo ha
pagato con la vita, a testimonianza del difficile ruolo del giornalista d’inchiesta. Martina Guastell
05/03/2012 19:49
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Attualità | Ragusa
Caso Spampinato, lo spettacolo in tournee in Italia e in Belgio
Ragusa - L’inchiesta drammaturgica sul caso Spampinato, portata in scena venerdì scorso con la nuova edizione al teatro Lumiere di Ragusa, girerà l’Italia per poi andare in tournée anche in Belgio. La produzione di “Teatroamargine” sarà nuovamente in scena a Catania, all’Università, il prossimo 13 marzo, e poi a seguire a Bologna per una nuova attesa replica. Dal 22 marzo partirà invece la tournée in Beglio: il 22 marzo a Borgerhout, il 24 a Lovanio (data
probabile), il 25 a Brugge (Meersenhuis), il 26 a Bruxelles, il 27 a Sint-Niklaas (Museumtheater), il 28 a Gent (Intercultureel Centrum De Centrale), il 30 ad Anversa (Theater Het Klokhuis). Nella nuova versione scenica sul palco salgono solo due attori, Danilo Schininà e Giovanni Arezzo, che raccontano la vita e la morte di Giovanni Spampinato con l'ausilio di musiche e inserti video proiettati su uno schermo cinematografico. Viene appositamente ridotta l’interpretazione degli attori per trasformarsi più in un “racconto di verità” partendo dalle carte giudiziarie e dagli articoli di denuncia politica e sociale dello stesso Spampinato ucciso a Ragusa nell’ottobre del 1972 dai colpi di pistola scagliati da Roberto Campria, figlio dell’allora presidente del Tribunale. L’inchiesta drammaturgica è stata scritta da Roberto Rossi e Danilo Schininà e ha debuttato a giugno del 2008 a Riccione, al Premio Ilaria Alpi. Schininà e Rossi hanno scelto di raccontare la vicenda di Giovanni Spampinato facendo convergere linguaggio giornalistico e teatrale. A Ragusa venerdì scorso al teatro Lumiere si è registrato il tutto esaurito per l’inedita messa in scena. Il pubblico ha particolarmente gradito l’asciutta ma al tempo stesso intensa recitazione sia di Schininà che di Arezzo che hanno enfatizzato opportunamente alcune fasi della rappresentazione per chiedere un’attenzione in più su un caso che, in scena come nella realtà, resta risolto a metà. Dopo la rappresentazione si è poi sviluppata una conversazione curata da MediaLive, moderata dal giornalista Michelangelo Barbagallo, con l’intervento del segretario provinciale dell’Assostampa, Giovanni Molè, del rappresentante dell’associazione
Libera, Gianluca Floridia, del giornalista e scrittore Carlo Ruta, del regista Vincenzo Cascone. E’ intervenuto anche Giovanni Meli, amico personale di Spampinato e vicepresidente dell’associazione “Giovanni Spampinato” che è nata per onorare la memoria del giornalista ibleo. “A Ragusa la giustizia ha fallito due volte – ha quasi gridato Meli – perché non ha permesso di fare piena luce sull’omicidio di Tumino e sul successivo omicidio di Spampinato, due omicidi a mio parere tra loro collegati. Credo che a distanza di quasi 40 anni mi rendo conto che sia assolutamente difficile. L’auspicio è che da questa storia si sia imparato che la ricerca della verità deve essere il vero principio fondante delle inchieste giornalistiche. Giovanni Spampinato se fosse stato ancora oggi in vita si sarebbe sicuramente schierato per cercare di portare alla luce alcuni aspetti che ai nostri giorni sono poco chiari nella gestione della società ragusana. Il segretario dell’Assostampa, Molè, ha rimarcato la bontà del giornalismo d’inchiesta rispetto al quale lo stesso Spampinato resta l’esempio di un giornalista che, ancorché precario, cercava di approfondire le notizie per venirne a capo e offrire ai suoi lettori la verità riscontrata. Floridia di Libera ha annunciato la volontà dell’associazione, che come è noto si occupa della lotta alla mafia, di intitolare la sezione di Ragusa proprio a Spampinato. Il regista Cascone ha invece comunicato la volontà di realizzare un cortometraggio sulla figura del giornalista ibleo in modo da divulgare ulteriormente questa storia alle giovani generazioni. Infine il giornalista Ruta ha ricordato che Spampinato è stato un giornalista che ha cercato la verità e per questo ha pagato con la vita, a testimonianza del difficile ruolo del giornalista d’inchiesta.
Redazione
L'inchiesta drammaturgica sul caso
Spampinato” in tournée per l’Italia e in Belgio MARTEDÌ 06 MARZO 2012 19:46 TEATRO E MUSICA
L’inchiesta drammaturgica sul caso "Spampinato" girerà l’Italia per poi andare in tournée anche in
Belgio. Lo spettacolo che ripercorre la storia del giornalista assasinato nel 1972, sarà nuovamente
in scena a Catania, all’Università, il prossimo 13 marzo, e poi a seguire a Bologna per una nuova
attesa replica.
Dal 22 marzo partirà invece la tournée in Beglio. Nella nuova versione scenica sul palco
salgono solo due attori, Danilo Schininà e Giovanni Arezzo, che raccontano la vita e la morte
di Giovanni Spampinato con l'ausilio di musiche ed inserti video proiettati su uno schermo
cinematografico.
Viene appositamente ridotta l’interpretazione degli attori per trasformarsi più in un “racconto di
verità”.
Partendo dalle carte giudiziarie e dagli articoli di denuncia politica e sociale dello
stesso Spampinato ucciso a Ragusa nell’ottobre del 1972 dai colpi di pistola scagliati
da Roberto Campria, figlio dell’allora presidente del Tribunale.
L’inchiesta drammaturgica è stata scritta da Roberto Rossi e Danilo Schininà e ha debuttato a
giugno del 2008 a Riccione, al Premio Ilaria Alpi.
Schininà e Rossi hanno scelto di raccontare la vicenda di Giovanni Spampinato facendo
convergere linguaggio giornalistico e teatrale.
Fonte foto:comunicato stampa Medialive
Salvo Vassallo