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rassegna stampa manifestazione "Tutti insieme per il rilancio ibleo" organizzata dal Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro di Ragusa

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MANIFESTAZIONE DI PROTESTA PER IL PROSSIMO 14 GENNAIO PER CHIEDERE MASSIMA ATTENZIONE SULLA PROVINCIA DI RAGUSA. INTANTO DA LUNEDI’ 1200 CARTOLINE “SPECIALI” PER

PROVOCATORI AUGURI DI NATALE SARANNO INVIATI AI RAPPRESENTANTI POLITICI.

RAGUSA – Cartoline di Natale decisamente “speciali” per richiamare l’attenzione di 1200 rappresentanti istituzionali tra deputati, senatori, sottosegretari, ministri e politici italiani sulla necessità di aiutare la provincia di Ragusa nel completamento delle infrastrutture per poter così contare su paritarie condizioni di sviluppo territoriale. Dal porto di Pozzallo all’aeroporto di Comiso, dalle ferrovie alle strade telematiche, dal completamento della Siracusa – Ragusa – Gela al raddoppio della Ragusa – Catania, la provincia iblea attende risposte adeguate dalla politica. Il mondo dell’agricoltura, dell’artigianato, delle costruzioni, del commercio, della cooperazione, dell’industria, degli ordini e dei collegi professionali, delle associazioni, delle diocesi di Noto e Ragusa, delle organizzazioni sindacali, dei consumatori chiedono tutti insieme, con 36 sigle, di adoperarsi per fare in modo che si possa raggiungere il completamento di un puzzle che è in parte esistente ma che aspetta le ultime tessere. Un puzzle riprodotto graficamente sulle speciali cartoline di Natale che saranno provocatoriamente inviate da lunedì prossimo ai vari rappresentanti istituzionali e politici affinché mettano da parte i propri colori o steccati per lavorare insieme in favore della provincia più a Sud d’Italia ma che ha sempre dimostrato di essere, per la sua effervescenza economica, quel “modello Ragusa” da cui copiare e di cui andare orgogliosi. La spedizione delle cartoline è il primo passo. Il prossimo mese, esattamente il 14 gennaio, si terrà una manifestazione provinciale di protesta. Sollecitando la base, le trentasei organizzazioni e associazioni si sono date appuntamento nel capoluogo ibleo per rilanciare la piattaforma programmatica che è stata presentata stamani nel corso di una conferenza stampa presso la Camera di Commercio. Una piattaforma che chiede un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti ed integrate, misure contro l’evasione fiscale e una politica contro ogni azione di abusivismo, la semplificazione burocratica e la puntualità dei pagamenti da parte delle pubbliche Amministrazioni, l’abbattimento dei costi della politica. “I principali indicatori socio-economici hanno subito nel corso degli ultimi anni arretramenti coperti dall’eccezionale effervescenza del sistema imprenditoriale provinciale – ha spiegato in apertura Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa – Tutto ciò avviene in una fase in cui quella che è comunemente intesa come la politica, dà la netta sensazione di vivere alla giornata e di non dedicarsi con convinzione né all’emergenza né alla prospettiva. Questa provincia, tuttavia, non è abituata a piangersi addosso, ma ancora una volta vuol rimboccarsi le maniche ed essere protagonista, ove possibile, del proprio futuro e del proprio sviluppo. E lo vuole fare partendo dall’iniziativa del mondo del lavoro e delle realtà sociali presidenti nel territorio”. Il Tavolo dello Sviluppo e del Lavoro, insediatosi qualche mese fa proprio alla Camera di Commercio, è composto da Ance, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Confindustria, Cna, Casa Artigiani, Upla-Claai, Lega Cooperative, Confcooperative, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Acli, Lega Consumatori, Federconsumatori, Adiconsum, Confconsumatori, Codacons, Pastorale Diocesana di Ragusa, Pastorale Diocesana di Noto, Ordine Veterinari, Ordine Periti Industriali, Ordine Periti Agrari, Ordine Geologi, Ordine Geometri, Ordine Ingegneri, Ordine Consulenti del Lavoro, Associazione Consulenti Iblei, Ordine Avvocati, Ordine Architetti, Ordine Agronomi.

17 dicembre 2011

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INIZIATA STAMANI LA SPEDIZIONE DELLE “SPECIALI” 1200 CARTOLINE NATALIZIE CON CUI SI CHIEDE AL MONDO DELLA POLITICA DI IMPEGNARSI PER I PRINCIPALI OBIETTIVI DI CRESCITA DEL TERRITORIO IBLEO. RAGUSA – E' iniziata oggi, e si concluderà domani, la spedizione delle 1200 cartoline per gli "speciali" auguri di Natale che i 36 organismi che rappresentano le forze sociali ed economiche del territorio ibleo (associazioni di categoria, sindacati, diocesi di Ragusa e Noto), e che compongono il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro”, hanno deciso di inviare ai rappresentanti politici e istituzionali locali, regionali e nazionali per chiedere con forza un proprio impegno per il completamento delle grandi infrastrutture. In questo modo si intende avviare un forte confronto con il mondo della politica per chiedere impegno e attenzione massima verso obiettivi prioritari. La cartolina rappresenta un puzzle al quale manca una tessera, che è proprio quella che simbolicamente dovrebbe mettere il mondo della politica e delle istituzioni. Le altre tessere già presenti sul puzzle riprodotto sullo speciale biglietto d’auguri sono riferite alle grandi infrastrutture iblee che attendono il completamento, dal porto di Pozzallo all'aeroporto di Comiso, dalle ferrovie alle reti informatiche a banda larga, dall'autostrada Siracusa - Ragusa - Gela al raddoppio della Ragusa - Catania. La spedizione delle 1200 cartoline è il primo passo della mobilitazione avviata che vedrà il prossimo 14 gennaio nel capoluogo ibleo una comune manifestazione di protesta. Il “Tavolo dello Sviluppo e del Lavoro” è composto da Ance, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Confindustria, Cna, Casa Artigiani, Upla-Claai, Lega Cooperative, Confcooperative, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Acli, Lega Consumatori, Federconsumatori, Adiconsum, Confconsumatori, Codacons, Pastorale Diocesana di Ragusa, Pastorale Diocesana di Noto, Ordine Veterinari, Ordine Periti Industriali, Ordine Periti Agrari, Ordine Geologi, Ordine Geometri, Ordine Ingegneri, Ordine Consulenti del Lavoro, Associazione Consulenti Iblei, Ordine Avvocati, Ordine Architetti, Ordine Agronomi.

19 dicembre 2011

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“TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”: IN VISTA DELLA MANIFESTAZIONE PROVINCIALE DI SABATO 14 GENNAIO, LA PROTESTA CORRE GIA’ SUL WEB CON VIDEO SU YOUTUBE E SOCIAL NETWORK. RAGUSA – La protesta “Tutti insieme per il rilancio ibleo” corre già sul web in vista della grande manifestazione collettiva organizzata dal “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” che si terrà sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa con concentramento in via Zama alle 9,30 per poi spostarsi in centro storico. Domani pomeriggio una riunione operativa stabilirà il percorso e le modalità della manifestazione, ma intanto sul web si moltiplicano le azioni per coinvolgere la popolazione verso una partecipazione attiva così come i sindacati e le associazioni di categoria si stanno occupando di assicurare l’adesione massiccia dei lavoratori. Si protesterà per difendere il lavoro, la famiglia, le imprese iblee attraverso una piattaforma rivendicativa che sarà poi esplicitata con documenti che saranno inviati alle istituzioni, così come già fatto per 1200 cartoline inviate sotto Natale e con cui si è chiesta maggiore attenzione per l’area iblea, soprattutto per il completamento delle grandi infrastrutture. Adesso con il web si intende coinvolgere il popolo della rete attraverso video caricati su youtube e appositi profili e pagine evento creati sui principali social network come facebook e twitter. Sono già numerosi gli internauti che si sono iscritti ai profili e che stanno discutendo dell’iniziativa con commenti e proposte costruttive. Internet permetterà aggiornamenti in tempo reale durante la manifestazione di sabato prossimo. Il “Tavolo dello Sviluppo e del Lavoro” è composto da Ance, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Confindustria, Cna, Casa Artigiani, Upla-Claai, Lega Cooperative, Confcooperative, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Acli, Lega Consumatori, Federconsumatori, Adiconsum, Confconsumatori, Codacons, Pastorale Diocesana di Ragusa, Pastorale Diocesana di Noto, Ordine Veterinari, Ordine Periti Industriali, Ordine Periti Agrari, Ordine Geologi, Ordine Geometri, Ordine Ingegneri, Ordine Consulenti del Lavoro, Associazione Consulenti Iblei, Ordine Avvocati, Ordine Architetti, Ordine Agronomi.

08 gennaio 2012

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“TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”: OGGI POMERIGGIO LA RIUNIONE OPERATIVA PER DEFINIRE I PARTICOLARI DELLA PROTESTA COLLETTIVA

IN PROGRAMMA SABATO PROSSIMO 14 GENNAIO A RAGUSA ALLE ORE 9,30.

RAGUSA – Si è svolta oggi pomeriggio alla Camera di Commercio di Ragusa la riunione operativa del “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” per definire i dettagli organizzativi della protesta collettiva denominata “Tutti insieme per il rilancio ibleo” che è in programma sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa. La riunione è stata presieduta da Sandro Gambuzza, vertice della Camera di Commercio iblea, e si è svolta alla presenza dei rappresentanti delle varie componenti del tavolo, dai sindacati alle associazioni di categoria, dagli ordini professionali al mondo della cooperazione. Il concentramento dei partecipanti alla manifestazione è previsto per le ore 9,30 di sabato in via Zama a Ragusa dove partirà poi un corteo che si snoderà lungo le vie cittadine (via Carducci, via Archimede, viale del Fante, via Roma) per raggiungere piazza San Giovanni dove si prevedono gli interventi soprattutto di giovani precari e disoccupati e dei rappresentanti delle categorie produttive. “Vogliamo dar voce a chi non ce l’ha in modo da unirci ancor di più in questa protesta che non vuole fare altro che chiedere più attenzione e concretezza in favore della provincia iblea – spiega Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa – Sarà una manifestazione a difesa del lavoro, dello sviluppo, delle famiglie. Chiediamo il rilancio del territorio ibleo attraverso una piattaforma programmatica che abbiamo già predisposto, che punta molto sulle infrastrutture e che andremo ad esplicitare sabato mattina. Anche per questo motivo lanciamo l’appello alla cittadinanza per una partecipazione collettiva e condivisa”. Al termine della manifestazione una delegazione si recherà dal prefetto Cagliostro per consegnare un documento contenente le rivendicazioni e per chiedere precisi riferimenti per immediati confronti con i rappresentanti di Stato e Regione. In caso di maltempo gli interventi finali si svolgeranno al teatro tenda di Ragusa. Nei prossimi giorni saranno sensibilizzati opportunamente anche gli studenti delle scuole superiori per ottenere una loro adesione. Hanno intanto già aderito alla protesta alcune istituzioni locali come Ragusa, Modica, Ispica, Vittoria, Comiso, Santa Croce Camerina e la Provincia regionale di Ragusa. Ci sarà inoltre una rappresentanza del “Tavolo dello Sviluppo” della provincia di Siracusa. Intanto sul web continua il dibattito da parte di semplici cittadini che sui social network, in particolare su facebook e twitter, hanno già assicurato la propria adesione.

09 gennaio 2012

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“TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”: IMPRESE AL COLLASSO, SINDACATI E ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA LANCIANO APPELLO.

RAGUSA – La crisi spaventosa che avanza continua a danneggiare l’economia iblea e il “modello Ragusa”. Le imprese sono al collasso e sindacati e organizzazioni di categoria, che compongono il “Tavolo provinciale dello sviluppo e del lavoro”, lanciano un nuovo appello affinché le istituzioni pongano la dovuta attenzione alla problematica. Sabato prossimo 14 gennaio la manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio ibleo”, in programma alle 9,30 a Ragusa, avrà anche questo scopo e servirà ad illustrare più nei dettagli la piattaforma rivendicativa. Alcuni punti vengono anticipati dal presidente della Camera di Commercio, Sandro Gambuzza, che ricorda come i settori dell’agricoltura e dell’edilizia siano in questo momento quelli più in sofferenza. “Il sistema delle imprese, in particolare quelle del settore edile e dell’agricoltura, sta affrontando difficoltà davvero grosse – spiega Gambuzza – e il rischio più grave è che si caschi con facilità nell’insidia della rassegnazione rispetto ad una situazione che è sempre più orientata verso il basso. Ma non deve essere così, dobbiamo reagire e aver fiducia anche se le prospettive non sono delle più rosee. Il sistema delle imprese ragusane si sente come fosse in camera di rianimazione. Lo spirito di questa nostra manifestazione, è quello della proposta e tutti insieme dobbiamo uscire da questa camera e soprattutto uscirne con i nostri piedi”. Non a caso all’interno della piattaforma rivendicativa viene chiesto un piano straordinario per il lavoro. La proposta è quella di aiutare le imprese prevedendo tirocini formativi al fine di avvicinare i giovani al mondo del lavoro anche attraverso particolari contratti di apprendistato. Si ritiene inoltre indispensabile attivare politiche attive del lavoro mediante la concertazione con le istituzioni e gli enti presenti sul territorio finalizzata alla costituzione di un Osservatorio unico delle problematiche del lavoro, quali la gestione di situazioni di crisi aziendali, il ricollocamento dei lavoratori e l'accompagnamento nella fase di ripresa produttiva. A Stato e Regione si chiede di disciplinare il contratto di apprendistato, concentrare le risorse sul credito d’imposta per le nuove assunzioni, agevolare gli investimenti sul territorio nel settore primario e nei settori produttivi emergenti partendo dalla green economy, senza tralasciare la congruità e la puntualità nel trasferimento delle risorse agli enti locali. Un altro punto importante della piattaforma rivendicativa riguarda l’atavica questione delle infrastrutture che in provincia di Ragusa continuano ad essere la palla al piede dell’economia iblea. La provincia di Ragusa non rappresenta più solo il Sud dell'Italia. Essa è il Sud dell'Europa che guarda al bacino ed alle terre del Mediterraneo, l'avamposto avanzato e la naturale piattaforma strategica di collegamento fra il vecchio Continente e le culture, il mercato e le opportunità del Nord Africa. Eppure si continua a subire l’isolamento. Si chiede dunque una concreta inversione di tendenza che si dovrà concretizzare con la compiuta e coerente infrastrutturazione intermodale delle vie dell'aria, di terra e di mare, oltreché con una convinta implementazione delle infrastrutture immateriali. Si chiede ai Governi nazionale e regionale di confermare gli impegni assunti in materia di dotazione delle risorse finanziarie per l'immediata ed improcrastinabile cantierizzazione degli interventi infrastrutturali, garantendo, anche attraverso idonee procedure straordinarie e sostitutive, il rispetto dei cronoprogrammi. In tal modo una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare anche per il settore edile che sta vivendo una situazione assolutamente stagnante che preoccupa le associazioni di categoria. Proprio nei giorni scorsi l’Ance, l’associazione edili iblea, aveva lanciato un grido d’allarme a seguito della riduzione degli appalti pubblici in provincia.

10 gennaio 2012

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“TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”: LE IMPRESE PROPONGONO AZIONI PER LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE, LA SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA E LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA.

RAGUSA – La manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio” che si svolgerà sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa servirà anche a chiedere un sistema di tassazione più equo e solidale, così come misure reali contro l’evasione fiscale ed ancora la semplificazione burocratica e l’abbattimento dei costi della politica. Tutte misure che, unite alle altre, vengono richieste per cercare di rimettere in moto l’economia della provincia di Ragusa. Fanno parte della piattaforma rivendicativa che è stata redatta dalle varie associazioni di categoria, ordini professionali e sindacati che fanno parte del “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” di Ragusa e che si stanno tutti insieme muovendo per sollecitare le dovute attenzioni da parte delle istituzioni. Ci sono problemi che vanno risolti solo con una concreta sinergia che eviti interventi poco utili e schizofrenici. Si chiedono maggiori controlli per favorire la lotta all’evasione fiscale, alla concorrenza sleale, al lavoro in nero, ma allo stesso tempo va denunciata l’impressionante e indifferenziata attività di controllo costituita da innumerevoli invii di avvisi bonari, controlli da art. 36 ter, controlli bancari, studi di settore, avvisi di accertamento, seguiti da una produzione selvaggia di cartelle di pagamento e di procedure di riscossione coattive che nei fatti si trasformano in provvedimenti invasivi e pericolosi per le imprese. Come superare questa situazione? La proposta è quella di ridurre gli adempimenti a carico dei contribuenti, razionalizzare le attività di controllo, permettere con più facilità l’annullamento in autotutela di atti illegittimi, e di rendere meno pressanti le procedure esecutive della Serit in modo da dare più respiro alle imprese. A queste misure vanno unite decisioni ben precise tese a rilanciare la semplificazione burocratica evitando ipotesi di lavoro cervellotiche e condizionamenti dannosi per l’economia territoriale. Altro grave problema è quello legato ai ritardi enormi nei pagamenti da parte degli enti pubblici che, in questo modo, creano un “vulnus” nel ciclo economico e danneggiano, a volte in modo irreparabile, le imprese, col paradosso che a parti invertite gli enti pretendono riscossioni immediate e senza ritardi, con applicazioni di sanzioni pesanti e grossi interessi. Per questo motivo si chiede l’adesione dell' istituto della compensazione, già introdotto dal legislatore ma che non trova pratica applicazione. Infine l’abbattimento dei costi della politica con una macchina governativa e amministrativa più “leggera” che permetta risparmi da reinvestire in favore della capacità di spesa dei cittadini e della competitività delle imprese. Va naturalmente garantito il costo della democrazia ma non va tollerato il costo del consenso o del tornaconto personale. Domani mattina alle 10,30 in conferenza stampa alla Camera di Commercio, i rappresentanti del “Tavolo provinciale per lo Sviluppo e il Lavoro” di Ragusa incontreranno la stampa per illustrare i dettagli e le modalità della manifestazione di sabato. 11 gennaio 2012

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SI RIAPRE LA “VERTENZA RAGUSA” CON LA MANIFESTAZIONE DI PROPOSTA “TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO” IN PROGRAMMA SABATO 14 GENNAIO A RAGUSA. STAMANI LANCIATO NUOVO APPELLO.

SINTESI PER AGENZIE STAMPA RAGUSA – Due diocesi (Ragusa e Noto), i principali sindacati, le associazioni di categoria e datoriali più rappresentative (32 soggetti in tutto) riaccendono la storica “Vertenza Ragusa” avviata nel 1984 con una manifestazione di protesta unitaria. Quanto accadrà nuovamente sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa (concentramento in via Zama a partire dalle 9,30) per una manifestazione questa volta di <<proposta>> denominata “Tutti insieme per il rilancio ibleo”. L’iniziativa, presentata stamani in conferenza stampa, è organizzata dal “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” insediato lo scorso giugno alla Camera di Commercio e prevede una dettagliata piattaforma rivendicativa che chiede un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti e integrate, misure contro l’evasione fiscale, un sistema di tassazione equo e solidale, la semplificazione burocratica, la puntualità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, l’abbattimento dei costi della politica. “Un vero e proprio piano – ha spiegato stamani Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa a nome di tutti i vari organismi coinvolti – affinché il mondo della politica ponga la dovuta attenzione alle problematiche della provincia iblea affinché torni ad essere il Modello Ragusa che per anni ci hanno invidiato. Proposte per risollevarci dalla crisi e di cui chiederemo l’attuazione”. Famiglie, lavoro e imprese saranno i temi centrali della manifestazione che, dopo un corteo, culminerà in piazza San Giovanni a Ragusa con le testimonianze di disoccupati e precari. Successivamente si terrà un incontro in Prefettura per chiedere un confronto istituzionale con i rappresentati di Stato e Regione. Stamani è stato lanciato un nuovo appello alla partecipazione.

12 gennaio 2012

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SI RIAPRE LA “VERTENZA RAGUSA” CON LA MANIFESTAZIONE DI PROPOSTA “TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO” IN PROGRAMMA SABATO A RAGUSA. STAMANI LANCIATO NUOVO APPELLO.

COMUNICATO ESTESO

RAGUSA – Due diocesi (Ragusa e Noto), i principali sindacati, le associazioni di categoria, datoriali e dei consumatori più rappresentative (32 soggetti in tutto) riaccendono la storica “Vertenza Ragusa” avviata nel 1984 con una manifestazione di protesta unitaria. Quanto accadrà nuovamente sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa (concentramento in via Zama a partire dalle 9,30) per una manifestazione questa volta di <<proposta>> denominata “Tutti insieme per il rilancio ibleo”. L’iniziativa, presentata stamani in conferenza stampa, è organizzata dal “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” insediato lo scorso giugno alla Camera di Commercio e prevede una dettagliata piattaforma rivendicativa per sostenere le famiglie, difendere il lavoro, sviluppare le imprese. Cinque pagine che diventano un programma di rilancio della provincia di Ragusa attraverso un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti e integrate, misure contro l’evasione fiscale, un sistema di tassazione equo e solidale, la semplificazione burocratica, la puntualità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, l’abbattimento dei costi della politica. “Un vero e proprio piano – ha spiegato stamani Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa a nome di tutti i vari organismi coinvolti – affinché il mondo della politica ponga la dovuta attenzione alle problematiche della provincia iblea e torni ad essere il Modello Ragusa che per anni ci hanno invidiato. Proposte per risollevarci dalla crisi e di cui chiederemo l’attuazione”. Stamani è stato lanciato un nuovo appello alla partecipazione. Hanno già aderito numerosi Comuni, lavoratori e studenti e sabato saranno in piazza. Il corteo partirà da via Zama, passerà da via Carducci, viale del Fante, via Roma, corso Vittorio Veneto per giungere in piazza San Giovanni a Ragusa con le testimonianze di disoccupati e precari ma anche dei rappresentanti delle categorie produttive. Successivamente si terrà un incontro in Prefettura per chiedere un confronto istituzionale con i rappresentati di Stato e Regione. Per il territorio ibleo, come confermato stamani in conferenza stampa, sembra essere “l’ultima chiamata”. La politica deve rispondere, è stato detto da più parti. Lo ha ribadito Giuseppe Grassia, presidente provinciale dell’Ance, l’associazione degli edili: “Se non arriverà la ripresa, sarà davvero la fine. Dalla politica non abbiamo ancora ricevuto risposte concrete. Se ci fosse la volontà giusta, si potrebbe partire già ora con alcuni cantieri importanti. Abbiamo i fondi ex Insicem, spendiamoli. C’è in programma la realizzazione della bretella per l’aeroporto di Comiso, per 12 milioni di euro, bene, si proceda. Purtroppo dobbiamo invece combattere con una burocrazia estenuante. Per alcuni permessi o autorizzazioni ci vogliono mesi interni. Nel frattempo le imprese falliscono. Ho sempre detto che la burocrazia dovrebbe essere a cottimo,

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senza stipendio fisso. Vorrei ben vedere se esisterebbero i ritardi dei burocrati”. Giovanni Avola, segretario provinciale della Cgil, ha ricordato che su 1200 cartoline spedite in tutta Italia, per chiedere più attenzione verso le problematiche del territorio ibleo, ben 961 sono stati i riscontri o i feedback di ritorno. “Crediamo che sia una buona percentuale che ci conferma la bontà della nostra scelta comune, quella di essere unitari. Non accadeva dal 1984, da quella manifestazione che portò alla <<Vertenza Ragusa>>. Questo tavolo collettivo sarà permanente e si occuperà delle problematiche del territorio naturalmente anche oltre la manifestazione di sabato. Chiederemo interlocuzioni a livello ministeriale e alla Regione per battere sui temi più caldi, a partire dalle infrastrutture”. La manifestazione di sabato non sarà solo protesta ma soprattutto proposta, come ha voluto ricordare Giorgio Bandiera, segretario provinciale della Uil: “La gente è esasperata, non saremo certo in piazza a far festa o parate. Da mesi assistiamo ad un tracollo dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato. Anche la provincia iblea, che ha finora tenuto, è arrivata al limite. Assistiamo a giovani che sono senza speranza, che nemmeno cercano il lavoro perché sanno che non c’è. E’ una situazione paradossale, ma dobbiamo tutti insieme lavorare per evitare il sentimento della rassegnazione. Con questa manifestazione puntiamo su tematiche importanti per questo territorio ma offriamo anche delle proposte verso chi oggi, come nel 1984, è chiamato a capire e a dare risposte. Non può esserci nell’agenda politica ancora la questione dei rapporti di maggioranza alla Regione, ma il problema della mancanza di lavoro”. Problematiche vecchie e nuove su cui il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” accende adesso i riflettori, come spiegato da Enzo Romeo, segretario provinciale Cisl: “Tutto è contenuto nella piattaforma rivendicativa che è un documento condiviso sul quale le istituzioni e la politica sono chiamate a dare risposte. Assistiamo, purtroppo, a fatti preoccupanti ed inquietanti. Uno su tutti, riguarda i nuovi provvedimenti della Regione che non passano e vengono impugnati dal commissario dello Stato per mancanza di fondi. Come si può allora pensare di creare sviluppo se non si riescono a fare le opportune programmazioni? Se non ci si muoverà in tempi rapidi, questo tavolo dello sviluppo rischia di trasformarsi in un tavolo di gestione della crisi che, dicono gli osservatori, avrà il suo picco proprio nel 2012, un anno difficile. Questo documento di cinque pagine deve essere il confronto reale su cui lavorare. Una proposta nei confronti di chi è attualmente assente: la politica”. Non solo il mondo del lavoro è impegnato in questa attività di proposta ma anche le diocesi. Stamani a rappresentare quelle di Ragusa e Noto c’era Renato Meli direttore della pastorale di Ragusa: “Siamo qui seduti a questo tavolo perché ascoltiamo ogni giorno i problemi della gente e sappiamo che la crisi, al di là del balletto delle cifre, è assolutamente reale. La gente non ce la fa ad andare avanti. Il mondo della politica non può continuare a girarsi dall’altra parte ma è chiamato a dare delle risposte. Noi, con questa piattaforma rivendicativa, offriamo un percorso con cose fattibili e utili alla collettività. Non aspettiamo altro che la giusta interlocuzione”. Alla manifestazione di sabato interverranno anche i rappresentanti regionali di Confagricoltura, Cia, Cna, Ance e Cgil (in quest’ultimo caso in rappresentanza anche dei livelli regionali di Cisl e Uil), e una delegazione dell’omologo tavolo insediato a Siracusa.

12 gennaio 2012

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PURE GLI STUDENTI IBLEI IN PIAZZA PER LA MANIFESTAZIONE “TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”, LA NUOVA VERTENZA RAGUSA IN PROGRAMMA DOMANI MATTINA NEL CAPOLUOGO IBLEO. RAGUSA – Ci saranno anche gli studenti iblei che in delegazione parteciperanno alla manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio ibleo”, la nuova “Vertenza Ragusa” in programma domani mattina nel capoluogo ibleo. L’Unione degli Studenti della provincia iblea ha infatti aderito e preso i contatti con gli organizzatori della manifestazione, ovvero tutti quei rappresentanti che compongono il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” con dentro associazioni di categoria, forze datoriali, sindacati. Sono stati proprio quest’ultimi ad invitare gli studenti, i giovani dirigenti della futura società del domani affinché possano avere un futuro migliore dalla politica e dalle istituzioni. Quella di domani sarà l’avvio di una nuova “Vertenza Ragusa” che vedrà compatti e uniti tutti gli organismi produttivi dell’area iblea. Il “Tavolo” è stato insediato nei mesi scorsi alla Camera di Commercio, ente che ha sviluppato un’intensa attività di coordinamento e coinvolgimento assieme alle varie associazioni ed organismi sindacali e datoriali, trovando l’adesione anche delle diocesi di Ragusa e Noto pronte a scendere in piazza assieme ai lavoratori e ai disoccupati per chiedere più attenzione per la provincia più a Sud d’Italia. Provvedimenti tempestivi per arginare la crisi, sostenere le famiglie, difendere il lavoro, sviluppare le imprese. Si comincia alle 9,30 con il concentramento in via Zama a Ragusa. Poi la partenza del corteo lungo le vie cittadine per raggiungere piazza San Giovanni dove si svolgeranno gli interventi dal palco da parte di alcuni delegati del “Tavolo” in rappresentanza del mondo produttivo ibleo. Si chiederà lavoro, infrastrutture, rilancio di commercio, artigianato, agricoltura, le tematiche principali di una provincia che vuol tornare ad essere quel “Modello Ragusa” per anni al centro dell’attenzione dei vari osservatori economici.

13 gennaio 2012

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2800 PARTECIPANTI RIACCENDONO LA “VERTENZA RAGUSA” CON LA MANIFESTAZIONE DI PROPOSTA “TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”. LUNGO CORTEO, INTERVENTI IN PIAZZA E INCONTRO IN PREFETTURA. RAGUSA – Una manifestazione colorata e pacifica, piena di lavoratori ma anche, purtroppo, di tanti disoccupati. E poi studenti, immigrati, molte donne extracomunitarie che lavorano nei magazzini di produzione della fascia trasformata. Naturalmente i sindacati, le associazioni di categoria, quelle datoriali, anche le diocesi di Ragusa e Noto che compongono il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” di Ragusa, organismo che ha organizzato l’iniziativa. LA MANIFESTAZIONE “Tutti insieme per il rilancio ibleo” con 2800 persone solo in piazza San Giovanni, che chiedono lavoro, credito, sostegno, infrastrutture. Lo hanno fatto “tutti insieme” attraverso un lunghissimo corteo che stamani ha attraversato le principali vie di Ragusa, con le musiche dei Pink Floyd e di Caparezza ("Eroe"), con al seguito camion e betoniere, in rappresentanza del settore degli edili e dell’agricoltura. C’era anche una bara con sopra gli ortaggi per denunciare la morte proprio del settore agricolo. Partenza da via Zama per poi concludersi nel cuore del centro storico, in piazza San Giovanni, dove si sono avuti gli interventi e le testimonianze di giovani, lavoratori, precari. GLI INTERVENTI IN PIAZZA SAN GIOVANNI Ad aprire è stata una lavoratrice precaria della Forestale, Grazia Palermo: "Non sopportiamo il silenzio delle istituzioni che sanno e fingono sui problemi del lavoro precario. Chi ha competenza intervenga". Poi un toccante e commovente ricordo per Paolo Cannì, un giovane trentenne che esattamente un anno fa si suicidò dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento. In rappresentanza degli ordini professionali iblei è intervenuto Giuseppe Cucuzzella, presidente dell'Ordine degli Architetti: "Bisogna cominciare a bandire i concorsi di progettazione per rendere trasparente il mercato e aprirlo ai giovani". In piazza anche i problemi della cooperazione sociale riportati da Marilena Meli: “Noi lavoratori siamo alla fine, siamo senza risparmi, non riusciamo ad andare avanti mentre i Comuni non pagano da due anni le cooperative". A supportare la manifestazione anche la Chiesa, rappresentata da Renato Meli. Ha parlato a nome delle diocesi di Ragusa e Noto, chiarendo che la Chiesa non era intervenuta per protestare ma per supportare ed evidenziare una crisi che è sotto gli occhi di tutti e che ha molteplici aspetti: "La crisi morale, politica e culturale non riguarda solo le istituzioni ma anche le singole persone. Chi più chi meno nessuno, neanche la chiesa, è esente da responsabilità", ha detto Meli lanciando infine un appello alla concretezza dei giovani. In corteo anche gli studenti di Classico, Scientifico, Geometra e Itis e dell’associazione “Grido”. Per questi giovani ha parlato Giuseppe Platania, rappresentante Unione degli Studenti: “Siamo qui per crescere e studiare, non siamo una forza politica ma il futuro passa da noi giovani. Noi vogliamo una nuova coscienza politica per cambiare insieme le cose”. I sindacati hanno chiesto impegno da parte delle istituzioni. Lo ha detto Giovanni Avola, segretario provinciale Cgil Ragusa in rappresentanza di tutti i sindacati. E’ partito dalla ritrovata e storica unità sindacale, poi il monito per la politica: “La nostra provincia soffre la disoccupazione giovanile e il gap infrastrutturale, si devono cambiare le prospettive. Non siamo per l’antipolitica e il qualunquismo ma non tollereremo più la latitanza della politica".

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CONCLUSIONE AFFIDATA A SANDRO GAMBUZZA PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO DI RAGUSA A concludere gli interventi è stato Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa. “Qui sotto al palco c’è una bara a testimonianza della morte dell’agricoltura, una volta motore della provincia di Ragusa. Ci hanno venduto a Bruxelles, barattato a Roma e incartati a Palermo, insomma, una vergogna. Per ripartire vanno combattuti la burocrazia e i sistemi barbari con cui si vessano le imprese. Si devono commissariare le persone che non lavorano, chi guida i carrozzoni e non certo le imprese". Gambuzza ha ricordato che saranno chiesti incontri con i vertici delle istituzioni superiori. “Chiederemo un incontro alla Regione – ha detto ancora Gambuzza – Il presidente Lombardo trova il tempo per i Forconi e non per sindacati e organizzazioni produttive. Vogliamo sapere con chi sta, se con lo sviluppo della Sicilia o se è per il consenso facile senza prospettiva. Chiederemo un incontro anche con i rappresentanti del Governo nazionale e in particolare con il ministro Passera. Se non ci vorranno ascoltare il nostro Tavolo permanente diventerà mobile e si trasformerà in un autobus per andare a protestare". INCONTRO IN PREFETTURA A conclusione della manifestazione una delegazione si è recata in Prefettura per incontrare il prefetto Cagliostro, consegnare la piattaforma rivendicativa e chiedere incontro con i rappresentanti di Stato e Regione. Il rappresentante del Governo centrale ha preso atto della manifestazione sottolineando la forte valenza propositiva e si è reso disponibile ad attivare le interlocuzioni necessarie. PRESENZE REGIONALI Alla manifestazione provinciale sono intervenuti anche i rappresentanti regionali di Cgil, Cna, Cia, Confagricoltura, Ance a testimonianza dell’importante valenza dell’iniziativa unitaria e della necessità di avere risposte su vari livelli. -Franco Tarantino, segretario regionale Fillea Cgil: "La crisi si supera se vengono utilizzate tutte le risorse disponibili per le infrastrutture evitando i continui rimpalli di responsabilità politica e bloccando l'inefficienza della burocrazia". -Carmelo Gurrieri, presidente regionale Cia: "Chiediamo al Governo regionale e a quello nazionale un concreto aiuto, l’agricoltura è ferma, rischia di morire per sempre". -Gerardo Diana, presidente regionale Confagricoltura: "L'agricoltura rischia di soccombere, ha bisogno di un rilancio, ma adesso, siamo all’ultima spiaggia". -Pippo Cascone, presidente regionale Cna: "L'artigianato soffre la crisi, ha bisogno di aiuti da parte di tutti. Si pensi al lavoro piuttosto che alle beghe politiche regionali". -Salvo Ferlito, presidente regionale Ance: "I grossi problemi sono la burocrazia e il credito delle banche. C’è anche il paradosso del rispetto del patto di stabilità. In pratica ci sono i fondi e non si possono spendere, o addirittura i lavori già eseguiti non vengono pagati mentre le imprese falliscono" LA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA IN SINTESI Sostenere le famiglie, difendere il lavoro, sviluppare le imprese attraverso un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti e integrate, misure contro l'evasione fiscale, un sistema di tassazione equo e solidale, la semplificazione burocratica, la puntualità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, l'abbattimento dei costi della politica. LA PROTESTA CORRE SUL WEB Aggiornamenti in diretta sul web e in particolare su facebook e twitter hanno caratterizzato l’evoluzione di questa manifestazione con i continui report e foto, minuto per minuto, curati dagli inviati di MediaLive che per Adacomunicazione hanno trasferito la protesta ad una platea ancora più ampia e in tempo reale. Link http://www.facebook.com/events/315817611783505/ https://twitter.com/#!/rilancioibleo

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IL TAVOLO PROVINCIALE DELLO SVILUPPO E DEL LAVORO PROSEGUIRA’ GIA’ DA LUNEDI’ IL SUO LAVORO PER SOLLECITARE LE ISTITUZIONI. LO DICHIARA GAMBUZZA (CAMCOM RAGUSA): “UN CORTEO DI 5000 PERSONE CI IMPONE DI ANDARE AVANTI”.

RAGUSA – Non finisce qui. Il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” di Ragusa non si ferma certamente alla manifestazione di stamani che ha visto un corteo di 5000 persone che si è snodato lungo le strade principali del capoluogo coinvolgendo anche i semplici cittadini che in quel momento si trovavano nelle vie centrali dello shopping. Il presidente della Camera di Commercio, Sandro Gambuzza, a nome di tutti i componenti del Tavolo, commenta positivamente la manifestazione che si è poi conclusa in piazza San Giovanni dove circa 2800 persone (stima della Questura) hanno assistito ai vari interventi. “Ringrazio il prefetto Cagliostro per la disponibilità dimostrata e per aver ascoltato i punti salienti della nostra piattaforma rivendicativa. E’ chiaro che il Tavolo non si ferma a questa manifestazione che comunque è stata uno dei passaggi più importanti del lavoro programmato da mesi. Già da lunedì torneremo a sollecitare le istituzioni affinché si adoperino, trovando le misure più opportune, per aderire alle nostre proposte tutte tese al rilancio del territorio ibleo. Un corteo di 5000 persone ce lo ha chiesto apertamente e a nome dei tanti disoccupati e dei lavoratori che oggi erano con noi, posso assicurare che non ci fermeremo. Le istituzioni devono dare urgentemente le risposte che tutti aspettiamo”. Il presidente Gambuzza ha poi voluto ringraziare le Forze dell’Ordine per il supporto fornito, così come i sindaci dei Comuni iblei che hanno aderito e la Provincia regionale di Ragusa.

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AGGIORNAMENTI DIRETTA WEB A CURA DELLA REDAZIONE DI MEDIALIVE PER ADACOMUNICAZIONE

ore 13,30 - stime definitive partecipazione manifestazione 5000 unità in corteo e 2800 unità con delegazioni provenienti da tutta

la provincia iblea per gli interventi finali in piazza San Giovanni

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ore 13,05 - il presidente Camcom, Gambuzza a nome del tavolo provinciale ha consegnato la piattaforma programmatica e

chiesto ufficialmente un incontro con il presidente Lombardo a Palermo e il ministro Passera a Roma. Ha chiuso gli interventi il

rappresentante delle diocesi, Renato Meli che ha ribadito la necessità di utili interventi per superare la crisi

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ore 12,48 - ha avuto inizio l'incontro in prefettura alla presenza del prefetto Cagliostro

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ore 12,30 – conclusa la manifestazione "tutti insieme per il rilancio ibleo". Una delegazione del Tavolo Provinciale dello Sviluppo

e del Lavoro di Ragusa è andata in prefettura a consegnare la piattaforma rivendicativa.

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ore 12,25 – Sandro Gambuzza: "chiederemo un incontro al Governo Nazionale, se non ci vorranno ascoltare il nostro Tavolo

permanente diventerà mobile e si trasformerà in un autobus per andare a protestare".

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ore 12,22 – Sandro Gambuzza: "incontreremo il presidente della Regione, che trova il tempo per i Forconi e non per sindacati e

organizzazioni produttive. Vogliamo sapere con chi sta, se con lo sviluppo della Sicilia o se è per il consenso facile senza

prospettiva".

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ore 12,20 – Sandro Gambuzza: "vanno combattuti la burocrazia e i sistemi barbari con cui si vessano le imprese. Si devono

commissariare le persone che non lavorano, chi guida i carrozzoni e non certo le imprese".

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ore 12,17 - Sandro Gambuzza, presidente Camera di Commercio di Ragusa: “sotto al palco c’è una bara a testimonianza della

morte dell’agricoltura, una volta motore della provincia di Ragusa. Ci hanno venduto a Bruxelles, barattato a Roma e incartat i a

Palermo, insomma, una vergogna”.

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ore 12,15 - Giovanni Avola: "la provincia soffre la disoccupazione giovanile e il gap infrastrutturale, non siamo per l’antipolitica e

il qualunquismo ma non tollereremo più la latitanza della politica".

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ore 12,10 - Giovanni Avola, segretario provinciale Cgil Ragusa in rappresentanza di tutti i sindacati: "la ritrovata unità sindacale

è un fatto storico".

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ore 12,05 - Giuseppe Platania, rappresentante unione degli studenti: “siamo qui per crescere e studiare, non siamo una forza

politica ma il futuro passa da noi giovani. Noi vogliamo una nuova coscienza politica per cambiare insieme le cose”.

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ore 12,00 - Renato Meli, rappresentante delle diocesi di Ragusa e Noto: "La crisi morale, politica e culturale non riguarda solo le

istituzioni ma anche le singole persone. Chi più chi meno nessuno, neanche la chiesa, è esente da responsabilità".

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ore 11,55 - Marilena Meli rappresenta la cooperazione sociale: "noi lavoratori siamo alla fine, siamo senza risparmi, mentre i

comuni non pagano da due anni le cooperative".

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ore 11,47 - interviene in rappresentanza degli ordini professionali Giuseppe Cucuzzella, presidente dell'Ordine degli Architetti:

"bisogna cominciare a bandire i concorsi di progettazione per rendere trasparente il mercato e aprirlo ai giovani".

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ore 11,46 - Grazia Palermo: "chiudo l'intervento ricordando Paolo che un anno fa si è suicidato dopo il licenziamento".

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ore 11,43 - La manifestazione è aperta da una lavoratrice precaria della Forestale, Grazia Palermo: "non sopportiamo il silenzio

delle istituzioni che sanno e fingono sui problemi del lavoro precario. Chi ha competenza intervenga".

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ore 11,37 - l'associazione "Grido" che fa parte dell'unione degli studenti prensente con un proprio striscione.

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ore 11,35 - striscioni del classico, dello scientifico, del geometra e dell'itis.

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ore 11,30 - La manifestazione entra in piazza San Giovanni.

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ore 11,25 - Via Roma si ferma. Negozianti ed acquirenti coinvolti dalla manifestazione.

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ore 11,24 - Franco Tarantino, segretario regionale Fillea Cgil: "La crisi si supera se vengono utilizzate tutte le risorse disponibili

per le infrastrutture evitando i continui rimpalli di responsabilità politica e bloccando l'inefficienza della burocrazia".

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ore 11,20 - I colori del lungo corteo hanno invaso via Roma.

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ore 11,18 - Carmelo Gurrieri, presidente regionale Cia: "chiediamo al governo regionale e nazionale un concreto aiuto".

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ore 11,13 - Gerardo Diana, presidente regionale Confagricoltura: "l'agricoltura rischia di soccombere, ha bisogno di un rilancio".

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ore 11,10 - Pippo Cascone, presidente regionale Cna: "l'artigianato soffre la crisi, ha bisogno di aiuti".

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ore 11,02 - Salvo Ferlito, presidente regionale Ance: "i grossi problemi sono la burocrazia e il credito delle banche"

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ore 11,00 - Il corteo fa ingresso in Viale del Fante.

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ore 10,55 - molti lavoratori immigrati che lavorano nelle serre chiedono aiuto ai governi.

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ore 10,30 - Saluto delle donne immigrate ai manifestanti.

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ore 10,15 - Siamo in via Carducci, la protesta si muove con il sottofondo delle musiche di Pink Floyd ed "Eroe" di Caparezza.

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ore 09,55 - Una bara a testimonianza della crisi dell'economia iblea, e del suo lutto.

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ore 09,50 - Partito adesso il grande corteo, migliaia di persone per la manifestazioen provinciale.

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ore 09,45 - Betoniere e trattori in rappresentanza del settore degli edili e dell'agricoltura.

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ore 09,16 - Si preparano gli striscioni e le bandiere di sindacati e organizzazioni di categoria.

ore 09,09 - iniziano ad arrivare in via Zama i primi numerosi partecipanti alla manifestazione. In piazza San Giovanni intanto

ultimi preparativi per l'allestimento del palco.

CANALI DIRETTA WEB

facebook: http://www.facebook.com/events/315817611783505/

twitter: http://twitter.com/rilancioibleo

ufficio stampa

MediaLive per Adacomunicazione

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SVILUPPO: RAGUSA SABATO IN PIAZZA A SOSTEGNO LAVORO E IMPRESE RAGUSA (ANSA) - RAGUSA, 12 GEN - Famiglia, lavoro e imprese saranno i temi centrali della 'vertenza Ragusa' che prevede una manifestazione di protesta per sabato prossimo nel comune capoluogo, con concentramento alle 9.30 in via Zama. A sottoscrivere la piattaforma - che prevede un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti e integrate, misure contro l'evasione fiscale, un sistema di tassazione equo e solidale, la

semplificazione burocratica, la puntualità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, l'abbattimento dei costi della politica - sono stati i vescovi di Ragusa e Noto, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria e datoriali più rappresentative (32 soggetti in tutto). L'obiettivo degli organizzatori è di rilanciare la storica "vertenza Ragusa" avviata nel 1984 con una manifestazione di protesta unitaria: "La piattaforma rivendicativa è un vero e proprio piano per una nuova stagione di sviluppo della provincia iblea - dice il presidente della Camera di Commercio Sandro Gambuzza - affinché il mondo della politica ponga la dovuta attenzione alle problematiche del territorio ragusano affinché torni ad essere il

modello che tutti ci hanno invidiato". (ANSA).

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15:12 12 GEN 2012 (AGI) - Ragusa, 12 gen. - Due diocesi (Ragusa e Noto), i principali sindacati, le associazioni di categoria e datoriali piu' rappresentative (32 soggetti in tutto) riaccendono la storica "Vertenza Ragusa" avviata nel 1984 con una manifestazione di protesta unitaria. Appuntamnento a sabato 14(concentramento in via Zama a partire dalle 9,30) per una manifestazione questa volta di "proposta" denominata "Tutti insieme per il rilancio ibleo". L'iniziativa e' organizzata dal Tavolo provinciale dello sviluppo e del lavoro insediato alla Camera di commercio e prevede una dettagliata piattaforma rivendicativa che chiede un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti e integrate, misure contro l'evasione fiscale, un sistema di tassazione equo e solidale, la semplificazione burocratica, la puntualita' dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, l'abbattimento dei costi della politica. "Un vero e proprio piano - afferma Sandro Gambuzza, presidente della Camera di commercio di Ragusa - affinche' il mondo della politica ponga la dovuta attenzione alle problematiche della provincia iblea affinche' torni ad essere il Modello Ragusa che per anni ci hanno invidiato. Proposte per risollevarci dalla crisi e di cui chiederemo l'attuazione". Famiglie, lavoro e imprese saranno i temi centrali della manifestazione che, dopo un corteo, culminera' in piazza San Giovanni a Ragusa con le testimonianze di disoccupati e precari. Successivamente si terra' un incontro in prefettura per chiedere un confronto istituzionale con i rappresentati di Stato e Regione. Stamani e' stato lanciato un nuovo appello alla partecipazione. (AGI) Mrg

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Gruppo

Vertenza Ragusa, sabato il corteo

per il rilancio della provincia iblea L'iniziativa è organizzata dal Tavolo provinciale dello sviluppo e del lavoro alla Camera di commercio

RAGUSA - Due diocesi (Ragusa e Noto), i principali sindacati, le associazioni di categoria e datoriali più

rappresentative (32 soggetti in tutto) riaccendono la «Vertenza Ragusa». Appuntamnento sabato 14

(concentramento in via Zama a partire dalle 9,30) per l'iniziativa intitolata «Tutti insieme per il rilancio

ibleo». L'iniziativa è organizzata dal Tavolo provinciale dello sviluppo e del lavoro insediato alla Camera

di commercio e prevede una dettagliata piattaforma rivendicativa che chiede un piano straordinario per

il lavoro, infrastrutture coerenti e integrate, misure contro l'evasione fiscale, un sistema di tassazione

equo e solidale, la semplificazione burocratica, la puntualità dei pagamenti delle pubbliche

amministrazioni, l'abbattimento dei costi della politica.

«Un vero e proprio piano - afferma Sandro Gambuzza, presidente della Camera di commercio di Ragusa

- affinché il mondo della politica ponga la dovuta attenzione alle problematiche della provincia iblea

perché torni ad essere il Modello Ragusa che per anni ci hanno invidiato. Proposte per risollevarci dalla

crisi e di cui chiederemo l'attuazione». Famiglie, lavoro e imprese saranno i temi centrali della

manifestazione che, dopo un corteo, culminerà in piazza San Giovanni a Ragusa con le testimonianze di

disoccupati e precari. Successivamente si terrà un incontro in prefettura per chiedere un confronto

istituzionale con i rappresentati di Stato e Regione.

Redazione online

12 gennaio 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA

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TAVOLO PROVINCIALE DELLO SVILUPPO E DEL LAVORO RAGUSA. MANIFESTAZIONE DI PROTESTA PER IL PROSSIMO 14 GENNAIO PER CHIEDERE MASSIMA ATTENZIONE SULLA PROVINCIA

Cartoline di Natale decisamente “speciali” per richiamare l’attenzione di 1200 rappresentanti istituzionali tra deputati, senatori, sottosegretari, ministri e politici italiani sulla necessità di aiutare la provincia di Ragusa nel completamento delle infrastrutture per poter così contare su paritarie condizioni di sviluppo territoriale. Dal porto di Pozzallo all’aeroporto di Comiso, dalle ferrovie alle strade telematiche, dal completamento della Siracusa – Ragusa – Gela al raddoppio della Ragusa – Catania, la

provincia iblea attende risposte adeguate dalla politica. Il mondo dell’agricoltura, dell’artigianato, delle costruzioni, del commercio, della cooperazione, dell’industria, degli ordini e dei collegi professionali, delle associazioni, delle diocesi di Noto e Ragusa, delle organizzazioni sindacali, dei consumatori chiedono tutti insieme, con 36 sigle, di adoperarsi per fare in modo che si possa raggiungere il completamento di un puzzle che è in parte esistente ma che aspetta le ultime tessere. Un puzzle riprodotto graficamente sulle speciali cartoline di Natale che saranno provocatoriamente inviate da lunedì prossimo ai vari rappresentanti istituzionali e politici affinché mettano da parte i propri colori o steccati per lavorare

insieme in favore della provincia più a Sud d’Italia ma che ha sempre dimostrato di essere, per la sua effervescenza economica, quel “modello Ragusa” da cui copiare e di cui andare orgogliosi. La spedizione

delle cartoline è il primo passo. Il prossimo mese, esattamente il 14 gennaio, si terrà una manifestazione provinciale di protesta. Sollecitando la base, le trentasei organizzazioni e associazioni si sono date appuntamento nel capoluogo ibleo per rilanciare la piattaforma programmatica che è stata presentata stamani nel corso di una conferenza stampa presso la Camera di Commercio. Una piattaforma che chiede un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti ed integrate, misure contro l’evasione fiscale e

una politica contro ogni azione di abusivismo, la semplificazione burocratica e la puntualità dei pagamenti da parte delle pubbliche Amministrazioni, l’abbattimento dei costi della politica. “I principali indicatori socio-economici hanno subito nel corso degli ultimi anni arretramenti coperti dall’eccezionale effervescenza del sistema imprenditoriale provinciale – ha spiegato in apertura Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa – Tutto ciò avviene in una fase in cui quella che è comunemente intesa come la politica, dà la netta sensazione di vivere alla giornata e di non dedicarsi con

convinzione né all’emergenza né alla prospettiva. Questa provincia, tuttavia, non è abituata a piangersi addosso, ma ancora una volta vuol rimboccarsi le maniche ed essere protagonista, ove possibile, del proprio futuro e del proprio sviluppo. E lo vuole fare partendo dall’iniziativa del mondo del lavoro e delle realtà sociali presidenti nel territorio”. Il Tavolo dello Sviluppo e del Lavoro, insediatosi qualche mese fa proprio alla Camera di Commercio, è composto da Ance, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Confindustria, Cna, Casa Artigiani, Upla-Claai, Lega Cooperative,

Confcooperative, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Acli, Lega Consumatori, Federconsumatori, Adiconsum,

Confconsumatori, Codacons, Pastorale Diocesana di Ragusa, Pastorale Diocesana di Noto, Ordine Veterinari, Ordine Periti Industriali, Ordine Periti Agrari, Ordine Geologi, Ordine Geometri, Ordine Ingegneri, Ordine Consulenti del Lavoro, Associazione Consulenti Iblei, Ordine Avvocati, Ordine Architetti, Ordine Agronomi.

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“TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”: IN VISTA DELLA MANIFESTAZIONE PROVINCIALE DI SABATO 14 GENNAIO, LA PROTESTA CORRE GIA’ SUL WEB CON VIDEO SU YOUTUBE E SOCIAL NETWORK.

La protesta “Tutti insieme per il rilancio ibleo” corre già sul web in vista della grande manifestazione collettiva organizzata dal “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” che si terrà sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa con concentramento in via Zama alle 9,30 per poi spostarsi in centro storico. Domani pomeriggio una riunione operativa stabilirà il percorso e le modalità della

manifestazione, ma intanto sul web si moltiplicano le azioni per coinvolgere la popolazione verso una partecipazione attiva così come i sindacati e le associazioni di categoria si stanno occupando di assicurare l’adesione massiccia dei lavoratori. Si protesterà per difendere il lavoro, la famiglia, le imprese iblee attraverso una piattaforma rivendicativa che sarà poi esplicitata con documenti che saranno inviati alle istituzioni, così come già fatto per 1200 cartoline inviate sotto Natale e con cui si è chiesta maggiore attenzione per l’area iblea, soprattutto per il completamento delle grandi infrastrutture. Adesso con il web

si intende coinvolgere il popolo della rete attraverso video caricati su youtube e appositi profili e pagine evento creati sui principali social network come facebook e twitter. Sono già numerosi gli internauti che si sono iscritti ai profili e che stanno discutendo dell’iniziativa con commenti e proposte costruttive. Internet permetterà aggiornamenti in tempo reale durante la manifestazione di sabato prossimo. Il “Tavolo dello

Sviluppo e del Lavoro” è composto da Ance, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Confindustria, Cna, Casa Artigiani, Upla-Claai, Lega Cooperative, Confcooperative, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Acli, Lega Consumatori, Federconsumatori, Adiconsum,

Confconsumatori, Codacons, Pastorale Diocesana di Ragusa, Pastorale Diocesana di Noto, Ordine Veterinari, Ordine Periti Industriali, Ordine Periti Agrari, Ordine Geologi, Ordine Geometri, Ordine Ingegneri, Ordine Consulenti del Lavoro, Associazione Consulenti Iblei, Ordine Avvocati, Ordine Architetti, Ordine Agronomi.

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Sabato a Ragusa “tutti insieme per il rilancio ibleo” La protesta “Tutti insieme per il rilancio ibleo” corre già sul web in vista della grande manifestazione collettiva organizzata dal “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” che si terrà sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa con concentramento in via Zama alle 9,30 per poi spostarsi in centro storico. Domani pomeriggio una riunione operativa stabilirà il percorso e le modalità della manifestazione, ma intanto sul web si moltiplicano le azioni per coinvolgere la popolazione verso una partecipazione attiva così come i sindacati e le associazioni di categoria si stanno occupando di assicurare l’adesione massiccia dei lavoratori. Si protesterà per difendere il lavoro, la famiglia, le imprese iblee attraverso una piattaforma rivendicativa che sarà poi esplicitata con documenti che saranno inviati alle istituzioni, così come già fatto per 1200 cartoline inviate sotto Natale e con cui si è chiesta maggiore attenzione per l’area iblea, soprattutto per il completamento delle grandi infrastrutture. Adesso con il web si intende coinvolgere il popolo della rete attraverso video caricati su youtube e appositi profili e pagine evento creati sui principali social network come facebook e twitter. Sono già numerosi gli internauti che si sono iscritti ai profili e che stanno discutendo dell’iniziativa con commenti e proposte costruttive. Internet permetterà aggiornamenti in tempo reale durante la manifestazione di sabato prossimo. Il “Tavolo dello Sviluppo e del Lavoro” è composto da Ance, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Confindustria, Cna, Casa Artigiani, Upla-Claai, Lega Cooperative, Confcooperative, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Acli, Lega Consumatori, Federconsumatori, Adiconsum, Confconsumatori, Codacons, Pastorale Diocesana di Ragusa, Pastorale Diocesana di Noto, Ordine Veterinari, Ordine Periti Industriali, Ordine Periti Agrari, Ordine Geologi, Ordine Geometri, Ordine Ingegneri, Ordine Consulenti del Lavoro, Associazione Consulenti Iblei, Ordine Avvocati, Ordine Architetti, Ordine Agronomi.

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Insieme per il rilancio ibleo, la protesta corre già sul web

La protesta “Tutti insieme per il rilancio ibleo” corre già sul web in vista della grande manifestazione

collettiva organizzata dal “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” che si terrà sabato prossimo

14 gennaio a Ragusa con concentramento in via Zama alle 9,30 per poi spostarsi in centro storico.

Domani pomeriggio una riunione operativa stabilirà il percorso e le modalità della manifestazione, ma

intanto sul web si moltiplicano le azioni per coinvolgere la popolazione verso una partecipazione attiva

così come i sindacati e le associazioni di categoria si stanno occupando di assicurare l’adesione

massiccia dei lavoratori. Si protesterà per difendere il lavoro, la famiglia, le imprese iblee attraverso una

piattaforma rivendicativa che sarà poi esplicitata con documenti che saranno inviati alle istituzioni, così

come già fatto per 1200 cartoline inviate sotto Natale e con cui si è chiesta maggiore attenzione per

l’area iblea, soprattutto per il completamento delle grandi infrastrutture. Adesso con il web si intende

coinvolgere il popolo della rete attraverso video caricati su youtube e appositi profili e pagine evento

creati sui principali social network come facebook e twitter. Sono già numerosi gli internauti che si sono

iscritti ai profili e che stanno discutendo dell’iniziativa con commenti e proposte costruttive. Internet

permetterà aggiornamenti in tempo reale durante la manifestazione di sabato prossimo. Il “Tavolo dello

Sviluppo e del Lavoro” è composto da Ance, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato,

Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Confindustria, Cna, Casa Artigiani, Upla-Claai, Lega Cooperative,

Confcooperative, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Acli, Lega Consumatori, Federconsumatori, Adiconsum,

Confconsumatori, Codacons, Pastorale Diocesana di Ragusa, Pastorale Diocesana di Noto, Ordine

Veterinari, Ordine Periti Industriali, Ordine Periti Agrari, Ordine Geologi, Ordine Geometri, Ordine

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“TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”: OGGI POMERIGGIO LA RIUNIONE OPERATIVA PER DEFINIRE I PARTICOLARI DELLA PROTESTA COLLETTIVA IN PROGRAMMA SABATO PROSSIMO 14 GENNAIO A RAGUSA ALLE ORE 9,30.

Si è svolta oggi pomeriggio alla Camera di Commercio di Ragusa la riunione operativa del “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” per definire i dettagli organizzativi della protesta collettiva denominata “Tutti insieme per il rilancio ibleo” che è in programma sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa. La riunione è stata presieduta da Sandro Gambuzza, vertice della Camera di Commercio iblea, e si è svolta alla presenza dei rappresentanti delle varie componenti del tavolo, dai sindacati alle associazioni di categoria, dagli ordini professionali al mondo della cooperazione. Il concentramento dei partecipanti alla manifestazione è previsto per le ore 9,30 di sabato in via Zama a Ragusa dove partirà

poi un corteo che si snoderà lungo le vie cittadine (via Carducci, via Archimede, viale del Fante, via Roma) per raggiungere piazza San Giovanni dove si prevedono gli interventi soprattutto di giovani precari e disoccupati e dei rappresentanti delle categorie produttive. “Vogliamo dar voce a chi non ce l’ha in modo da unirci ancor di più in questa protesta che non vuole fare altro che chiedere più attenzione e concretezza in favore della provincia iblea – spiega Sandro Gambuzza, presidente della Camera di

Commercio di Ragusa – Sarà una manifestazione a difesa del lavoro, dello sviluppo, delle famiglie.

Chiediamo il rilancio del territorio ibleo attraverso una piattaforma programmatica che abbiamo già predisposto, che punta molto sulle infrastrutture e che andremo ad esplicitare sabato mattina. Anche per questo motivo lanciamo l’appello alla cittadinanza per una partecipazione collettiva e condivisa”. Al termine della manifestazione una delegazione si recherà dal prefetto Cagliostro per consegnare un documento contenente le rivendicazioni e per chiedere precisi riferimenti per immediati confronti con i rappresentanti di Stato e Regione. In caso di maltempo gli interventi finali si svolgeranno al teatro tenda di Ragusa. Nei prossimi giorni saranno sensibilizzati opportunamente anche gli studenti delle scuole

superiori per ottenere una loro adesione. Hanno intanto già aderito alla protesta alcune istituzioni locali come Ragusa, Modica, Ispica, Vittoria, Comiso, Santa Croce Camerina e la Provincia regionale di Ragusa. Ci sarà inoltre una rappresentanza del “Tavolo dello Sviluppo” della provincia di Siracusa. Intanto sul web continua il dibattito da parte di semplici cittadini che sui social network, in particolare su facebook e twitter, hanno già assicurato la propria adesione.

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Si è svolta oggi pomeriggio alla Camera di Commercio di Ragusa la riunione operativa del “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” per definire i dettagli organizzativi della protesta collettiva denominata “Tutti insieme per il rilancio ibleo” che è in programma sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa. La riunione è stata presieduta da Sandro Gambuzza, vertice della Camera di Commercio iblea, e si è svolta alla presenza dei rappresentanti delle varie componenti del tavolo, dai sindacati alle associazioni di categoria, dagli ordini professionali al mondo della cooperazione. Il concentramento dei partecipanti alla manifestazione è previsto per le ore 9,30 di sabato in via Zama a Ragusa dove partirà poi un corteo che si snoderà lungo le vie cittadine (via Carducci, via Archimede, viale del Fante, via Roma) per raggiungere piazza San Giovanni dove si prevedono gli interventi soprattutto di giovani precari e disoccupati e dei rappresentanti delle categorie produttive. “Vogliamo dar voce a chi non ce l’ha in modo da unirci ancor di più in questa protesta che non vuole fare altro che chiedere più attenzione e concretezza in favore della provincia iblea ha spiegato Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa. L’iniziativa a noi della redazione di Reteiblea sembra degna di ogni attenzione ma crediamo che l’azione debba essere più concreta e quindi con degli obiettivi più precisi. Intendiamo dire che, ad esempio, continuare a portare avanti la questione delle infrastrutture è senza dubbio valido ma bisogna rendersi conto che si tratta di soluzioni a lunghissimo termine. L’autostrada, l’aeroporto etc etc daranno risultati nel tempo. Oggi invece servono delle soluzioni concertate e immediate. Vogliamo precisi interventi nel campo dell’agricoltura con incentivi e sgravi fiscali. Bisogna ridare fiducia al comparto edile che è stato per decenni la nostra forza economica e di lavoro. Soprattutto è indispensabile sbloccare i fondi disponibili in vari programmi ( insicem, por, fers etc) che invece per la burocrazia troppo zelante restano spesso inutilizzati. Da incentivare una nuova politica turistica che guardi alle strutture ricettive e riesca ad attirare clienti nel nostro territorio in periodi in cui le altre nazioni concorrenti sono in difficoltà. Ma la cosa più importante secondo noi è di riuscire a trovare un modo per ridurre la spesa energetica per abbattere i costi di produzione e di trasporto per mettere anche noi, del profondo sud, nelle stesse condizioni delle altre province e regioni del nord. Insomma quando sabato si andrà in piazza San Giovanni bisognerà avere le idee chiare per coinvolgere in modo reale e produttivo anche le forze politiche. Sono infatti i nostri rappresentanti nei vari parlamenti che devono alzare la voce per aiutare questa provincia.

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TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO

Si è svolta alla Camera di Commercio di Ragusa la riunione operativa del “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” per definire i dettagli organizzativi della protesta collettiva denominata “Tutti insieme per il rilancio ibleo”, in programma sabato 14 gennaio a Ragusa. La riunione è stata presieduta da Sandro Gambuzza, vertice della Camera di Commercio iblea, e si è svolta alla presenza dei rappresentanti delle varie componenti del tavolo, dai sindacati alle associazioni di categoria, dagli ordini professionali al mondo della cooperazione. Il concentramento dei partecipanti alla manifestazione è previsto per le ore 9,30 di sabato in via Zama a Ragusa da dove partirà poi un corteo che si snoderà lungo le vie cittadine (via Carducci, via Archimede, viale del Fante, via Roma) per raggiungere piazza San Giovanni dove si prevedono gli interventi soprattutto di giovani precari e disoccupati e dei rappresentanti delle categorie produttive. “Vogliamo dar voce a chi non ce l’ha in modo da unirci ancor di più in questa protesta che non vuole fare altro che chiedere più attenzione e concretezza in favore della provincia iblea – spiega Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa -. Sarà una manifestazione a difesa del lavoro, dello sviluppo, delle famiglie. Chiediamo – conclude il presidente della Camera di Commercio – il rilancio del territorio ibleo attraverso una piattaforma programmatica che abbiamo già predisposto, che punta molto sulle infrastrutture e che andremo ad esplicitare sabato mattina. Anche per questo motivo lanciamo l’appello alla cittadinanza per una partecipazione collettiva e condivisa”. Al termine della manifestazione una delegazione si recherà dal Prefetto per consegnare un documento contenente le rivendicazioni e per chiedere precisi riferimenti per immediati confronti con i rappresentanti di Stato e Regione. In caso di maltempo gli interventi finali si svolgeranno al teatro tenda di Ragusa. Hanno intanto già aderito alla protesta alcune istituzioni locali come Ragusa, Modica, Ispica, Vittoria, Comiso, Santa Croce Camerina e la Provincia di Ragusa. Ci sarà inoltre una rappresentanza del “Tavolo dello Sviluppo” di Siracusa.

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Sabato 14 gennaio la manifestazione avrà anche questo scopo e servirà ad illustrare più nei dettagli la piattaforma rivendicativa

"TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”: IMPRESE

AL COLLASSO, SINDACATI E ORGANIZZAZIONI DI

CATEGORIA LANCIANO APPELLO

La crisi spaventosa che avanza continua a danneggiare l’economia iblea e il “modello Ragusa”. Le

imprese sono al collasso e sindacati e organizzazioni di categoria, che compongono il “Tavolo

provinciale dello sviluppo e del lavoro”, lanciano un nuovo appello affinché le istituzioni pongano la

dovuta attenzione alla problematica. Sabato prossimo 14 gennaio la manifestazione di proposta “Tutti

insieme per il rilancio ibleo”, in programma alle 9,30 a Ragusa, avrà anche questo scopo e servirà ad

illustrare più nei dettagli la piattaforma rivendicativa. Alcuni punti vengono anticipati dal presidente della

Camera di Commercio, Sandro Gambuzza, che ricorda come i settori dell’agricoltura e dell’edilizia

siano in questo momento quelli più in sofferenza.

“Il sistema delle imprese, in particolare quelle del settore edile e dell’agricoltura, sta affrontando

difficoltà davvero grosse – spiega Gambuzza – e il rischio più grave è che si caschi con facilità

nell’insidia della rassegnazione rispetto ad una situazione che è sempre più orientata verso il basso.

Ma non deve essere così, dobbiamo reagire e aver fiducia anche se le prospettive non sono delle più

rosee. Il sistema delle imprese ragusane si sente come fosse in camera di rianimazione. Lo spirito di

questa nostra manifestazione, è quello della proposta e tutti insieme dobbiamo uscire da questa

camera e soprattutto uscirne con i nostri piedi”.

Non a caso all’interno della piattaforma rivendicativa viene chiesto un piano straordinario per il lavoro.

La proposta è quella di aiutare le imprese prevedendo tirocini formativi al fine di avvicinare i giovani al

mondo del lavoro anche attraverso particolari contratti di apprendistato. Si ritiene inoltre indispensabile

attivare politiche attive del lavoro mediante la concertazione con le istituzioni e gli enti presenti sul

territorio finalizzata alla costituzione di un Osservatorio unico delle problematiche del lavoro, quali la

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gestione di situazioni di crisi aziendali, il ricollocamento dei lavoratori e l'accompagnamento nella fase

di ripresa produttiva. A Stato e Regione si chiede di disciplinare il contratto di apprendistato,

concentrare le risorse sul credito d’imposta per le nuove assunzioni, agevolare gli investimenti sul

territorio nel settore primario e nei settori produttivi emergenti partendo dalla green economy, senza

tralasciare la congruità e la puntualità nel trasferimento delle risorse agli enti locali. Un altro punto

importante della piattaforma rivendicativa riguarda l’atavica questione delle infrastrutture che in

provincia di Ragusa continuano ad essere la palla al piede dell’economia iblea. La provincia di Ragusa

non rappresenta più solo il Sud dell'Italia.

Essa è il Sud dell'Europa che guarda al bacino ed alle terre del Mediterraneo, l'avamposto avanzato e

la naturale piattaforma strategica di collegamento fra il vecchio Continente e le culture, il mercato e le

opportunità del Nord Africa. Eppure si continua a subire l’isolamento. Si chiede dunque una concreta

inversione di tendenza che si dovrà concretizzare con la compiuta e coerente infrastrutturazione

intermodale delle vie dell'aria, di terra e di mare, oltreché con una convinta implementazione delle

infrastrutture immateriali. Si chiede ai Governi nazionale e regionale di confermare gli impegni assunti

in materia di dotazione delle risorse finanziarie per l'immediata ed improcrastinabile cantierizzazione

degli interventi infrastrutturali, garantendo, anche attraverso idonee procedure straordinarie e

sostitutive, il rispetto dei cronoprogrammi. In tal modo una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare anche

per il settore edile che sta vivendo una situazione assolutamente stagnante che preoccupa le

associazioni di categoria. Proprio nei giorni scorsi l’Ance, l’associazione edili iblea, aveva lanciato un

grido d’allarme a seguito della riduzione degli appalti pubblici in provincia.

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RAGUSA: “TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”: IMPRESE AL COLLASSO, SINDACATI E ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA LANCIANO APPELLO.

La crisi spaventosa che avanza continua a danneggiare l’economia iblea e il “modello Ragusa”. Le imprese sono al collasso e sindacati e organizzazioni di categoria, che compongono il “Tavolo provinciale dello sviluppo e del lavoro”, lanciano un nuovo appello affinché le istituzioni

pongano la dovuta attenzione alla problematica. Sabato prossimo 14 gennaio la manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio ibleo”, in programma alle 9,30 a Ragusa, avrà anche questo scopo e servirà ad illustrare più nei dettagli la piattaforma rivendicativa. Alcuni punti vengono anticipati dal presidente della Camera di Commercio, Sandro Gambuzza, che ricorda come i settori dell’agricoltura e dell’edilizia siano in questo momento quelli più in sofferenza. “Il sistema delle imprese, in particolare quelle del settore edile e dell’agricoltura, sta affrontando difficoltà davvero grosse – spiega Gambuzza – e il rischio più grave è che si caschi con facilità nell’insidia della rassegnazione rispetto ad una situazione

che è sempre più orientata verso il basso. Ma non deve essere così, dobbiamo reagire e aver fiducia anche se le prospettive non sono delle più rosee. Il sistema delle imprese ragusane si sente come fosse in camera di rianimazione. Lo spirito di questa nostra manifestazione, è quello della proposta e tutti insieme dobbiamo uscire da questa camera e soprattutto uscirne con i nostri piedi”. Non a caso all’interno della piattaforma rivendicativa viene chiesto un piano straordinario per il lavoro. La proposta è quella di aiutare le imprese prevedendo tirocini formativi al fine di avvicinare i giovani al mondo del lavoro anche

attraverso particolari contratti di apprendistato. Si ritiene inoltre indispensabile attivare politiche attive

del lavoro mediante la concertazione con le istituzioni e gli enti presenti sul territorio finalizzata alla costituzione di un Osservatorio unico delle problematiche del lavoro, quali la gestione di situazioni di crisi aziendali, il ricollocamento dei lavoratori e l’accompagnamento nella fase di ripresa produttiva. A Stato e Regione si chiede di disciplinare il contratto di apprendistato, concentrare le risorse sul credito d’imposta per le nuove assunzioni, agevolare gli investimenti sul territorio nel settore primario e nei settori produttivi emergenti partendo dalla green economy, senza tralasciare la congruità e la puntualità nel

trasferimento delle risorse agli enti locali. Un altro punto importante della piattaforma rivendicativa riguarda l’atavica questione delle infrastrutture che in provincia di Ragusa continuano ad essere la palla al piede dell’economia iblea. La provincia di Ragusa non rappresenta più solo il Sud dell’Italia. Essa è il Sud dell’Europa che guarda al bacino ed alle terre del Mediterraneo, l’avamposto avanzato e la naturale piattaforma strategica di collegamento fra il vecchio Continente e le culture, il mercato e le opportunità del Nord Africa. Eppure si continua a subire l’isolamento. Si chiede dunque una concreta inversione di tendenza che si dovrà concretizzare con la compiuta e coerente infrastrutturazione intermodale delle vie

dell’aria, di terra e di mare, oltreché con una convinta implementazione delle infrastrutture immateriali. Si chiede ai Governi nazionale e regionale di confermare gli impegni assunti in materia di dotazione delle risorse finanziarie per l’immediata ed improcrastinabile cantierizzazione degli interventi infrastrutturali,

garantendo, anche attraverso idonee procedure straordinarie e sostitutive, il rispetto dei cronoprogrammi. In tal modo una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare anche per il settore edile che sta vivendo una situazione assolutamente stagnante che preoccupa le associazioni di categoria. Proprio nei giorni scorsi l’Ance, l’associazione edili iblea, aveva lanciato un grido d’allarme a seguito della riduzione

degli appalti pubblici in provincia.

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Economia

Ragusa, domani “Tutti insieme per il rilancio ibleo”

Tutto pronto per la mobilitazione prevista per domani mattina a Ragusa promossa dal tavolo per lo sviluppo ibleo. Due diocesi (Ragusa e Noto), i principali sindacati, le associazioni di categoria, datoriali e dei consumatori più rappresentative (32 soggetti in tutto) riaccendono la storica “Vertenza Ragusa” avviata nel 1984 con una manifestazione di protesta unitaria. L’iniziativa, presentata ieri in conferenza stampa, è organizzata dal “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” e prevede una dettagliata piattaforma rivendicativa per sostenere le famiglie, difendere il lavoro, sviluppare le imprese. Cinque pagine che diventano un programma di rilancio della provincia di Ragusa attraverso un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti e integrate, misure contro l’evasione fiscale, un sistema di tassazione equo e solidale, la semplificazione burocratica, la puntualità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, l’abbattimento dei costi della politica. “Un vero e proprio piano – ha spiegato Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa a nome di tutti i vari organismi coinvolti – affinché il mondo della politica ponga la dovuta attenzione alle problematiche della provincia iblea e torni ad essere il Modello Ragusa che per anni ci hanno invidiato. Proposte per risollevarci dalla crisi e di cui chiederemo l’attuazione”. Alla manifestazione hanno già aderito numerosi Comuni, lavoratori e studenti e sabato saranno in piazza. Il corteo partirà da via Zama, passerà da via Carducci, viale del Fante, via Roma, corso Vittorio Veneto per giungere in piazza San Giovanni a Ragusa con le testimonianze di disoccupati e precari ma anche dei rappresentanti delle categorie produttive. Successivamente si terrà un incontro in Prefettura per chiedere un confronto istituzionale con i rappresentati di Stato e Regione. E interverranno anche i rappresentanti regionali di Confagricoltura, Cia, Cna, Ance e Cgil (in quest’ultimo caso in rappresentanza anche dei livelli regionali di Cisl e Uil), e una delegazione dell’omologo tavolo insediato a Siracusa.

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Tavolo per lo sviluppo, oggi la manifestazione

Tutti presenti alla manifestazione “Tutti insieme per il rilancio ibleo” che si è svolta stamane a Ragusa. Appuntamento ore 9.30 in via Zama per dare avvio ad un corteo composto da centinaia di persone, appartenenti a tutte le associazioni di categoria, sindacali e datoriali presenti in provincia. Una manifestazione come non se ne vedevano dal 1984. Tutti insieme per salvare il territorio ibleo da una crisi che sta distruggendo l’economia provinciale. E la manifestazione di oggi si pone come momento clou di un lungo percorso di rinascita che si intende avviare in provincia e che ha avuto avvio già nel periodo natalizio con la spedizione di ben 1200 cartoline di auguri che mandavano un chiaro messaggio: bisogna cercare l’unione per ottenere la salvezza. Tante le proposte avanzate dai partecipanti per sostenere le famiglie, difendere il lavoro e sviluppare le imprese, proposti in particolare il piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti ed integrate, misure contro l’evasione fiscale, per un sistema di tassazione più equo e solidale, contro ogni forma di abusivismo. E ancora: semplificazione burocratica e puntualità dei pagamenti della PA e abbattimento dei costi della politica. Lo scopo è appunto contrastare la crisi che da mesi attanaglia le imprese ragusane, fagocitando la virtuosità tipica del modello Ragusa, riconosciuto, apprezzato e ammirato in tutta Italia. E la speranza è che una simile manifestazione possa essere da esempio e da stimolo per altre realtà della penisola. Il corteo ha seguito le principali strade del centro ragusano, tappa finale p.za San Giovanni dove si è tenuto il comizio conclusivo durante il quale hanno preso la parola disoccupati, giovani e precari a testimonianza che le prime vittime di questa crisi sono loro. Nella tarda mattinata infine una delegazione del Tavolo dello sviluppo ha avuto un incontro in Prefettura con SE il Prefetto Cagliostro per illustrare le motivazioni della manifestazione e le proposte avanzate.

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Ragusa, tutto pronto per la manifestazione del tavolo dello sviluppo La crisi spaventosa che avanza continua a danneggiare l’economia iblea e il “modello Ragusa”. Le imprese sono al collasso e sindacati e organizzazioni di categoria, che compongono il “Tavolo provinciale dello sviluppo e del lavoro”, lanciano un nuovo appello affinché le istituzioni pongano la dovuta attenzione alla problematica. Sabato prossimo 14 gennaio la manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio ibleo”, in programma alle 9,30 a Ragusa, avrà anche questo scopo e servirà ad illustrare più nei dettagli la piattaforma rivendicativa. Alcuni punti vengono anticipati dal presidente della Camera di Commercio, Sandro Gambuzza, che ricorda come i settori dell’agricoltura e dell’edilizia siano in questo momento quelli più in sofferenza. “Il sistema delle imprese, in particolare quelle del settore edile e dell’agricoltura, sta affrontando difficoltà davvero grosse – spiega Gambuzza – e il rischio più grave è che si caschi con facilità nell’insidia della rassegnazione rispetto ad una situazione che è sempre più orientata verso il basso. Ma non deve essere così, dobbiamo reagire e aver fiducia anche se le prospettive non sono delle più rosee”. Non a caso all’interno della piattaforma rivendicativa viene chiesto un piano straordinario per il lavoro. La proposta è quella di aiutare le imprese prevedendo tirocini formativi al fine di avvicinare i giovani al mondo del lavoro anche attraverso particolari contratti di apprendistato. Si ritiene inoltre indispensabile attivare politiche attive del lavoro mediante la concertazione con le istituzioni e gli enti presenti sul territorio finalizzata alla costituzione di un Osservatorio unico delle problematiche del lavoro, quali la gestione di situazioni di crisi aziendali, il ricollocamento dei lavoratori e l'accompagnamento nella fase di ripresa produttiva. Un altro punto importante della piattaforma rivendicativa riguarda l’atavica questione delle infrastrutture che in provincia di Ragusa continuano ad essere la palla al piede dell’economia iblea.

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Ragusa, riunione del tavolo dello sviluppo Si è svolta ieri pomeriggio alla Camera di Commercio di Ragusa la riunione operativa del “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro”. L’incontro è stato utile per definire i dettagli organizzativi della protesta collettiva denominata “Tutti insieme per il rilancio ibleo”, in programma sabato 14 gennaio a Ragusa. La riunione è stata presieduta da Sandro Gambuzza, vertice della Camera di Commercio iblea, e si è svolta alla presenza dei rappresentanti delle varie componenti del tavolo, dai sindacati alle associazioni di categoria, dagli ordini professionali al mondo della cooperazione. Il concentramento dei partecipanti alla manifestazione è previsto per le 9,30 di sabato in via Zama a Ragusa dove partirà poi un corteo che si snoderà lungo le vie cittadine (via Carducci, via Archimede, viale del Fante, via Roma) per raggiungere piazza San Giovanni dove si prevedono gli interventi soprattutto di giovani precari e disoccupati e dei rappresentanti delle categorie produttive. “Vogliamo dar voce a chi non ce l’ha in modo da unirci ancor di più in questa protesta che non vuole fare altro che chiedere più attenzione e concretezza in favore della provincia iblea – spiega Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa –. Sarà una manifestazione a difesa del lavoro, dello sviluppo, delle famiglie. Chiediamo il rilancio del territorio ibleo attraverso una piattaforma programmatica che abbiamo già predisposto, che punta molto sulle infrastrutture e che andremo ad esplicitare sabato mattina. Anche per questo motivo lanciamo l’appello alla cittadinanza per una partecipazione collettiva e condivisa”. Al termine della manifestazione una delegazione si recherà dal prefetto Giovanna Cagliostro per consegnare un documento contenente le rivendicazioni e per chiedere precisi riferimenti per immediati confronti con i rappresentanti di Stato e Regione. In caso di maltempo gli interventi finali si svolgeranno al teatro tenda di Ragusa.

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Ragusa, “Tutti insieme per il rilancio ibleo”: già un successo virtuale

E’ già un successo, per adesso solo virtuale, la protesta “Tutti insieme per il rilancio ibleo”, in attesa di quello reale durante la grande manifestazione collettiva organizzata dal “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro”, a cui aderiscono i rappresentanti delle più importanti categorie lavorative, sindacali e produttive. Sul web si moltiplicano infatti le azioni per coinvolgere la popolazione verso una partecipazione attiva, mentre i sindacati e le associazioni di categoria si stanno occupando di assicurare l’adesione massiccia dei lavoratori. Si protesterà per difendere il lavoro, la famiglia, le imprese iblee attraverso una piattaforma rivendicativa, prevista poi l’elaborazione di chiari documenti che saranno inviati alle istituzioni, così come già fatto per le 1200 cartoline inviate sotto Natale con cui si è chiesta maggiore attenzione per l’area iblea, soprattutto per il completamento delle grandi infrastrutture. Adesso con il web si intende coinvolgere il popolo della rete attraverso video caricati su youtube e appositi profili e pagine evento creati sui principali social network come facebook e twitter. Sono già numerosi gli internauti che si sono iscritti ai profili e che stanno discutendo dell’iniziativa con commenti e proposte costruttive, in attesa dell’appuntamento di sabato prossimo.

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Ragusa, tutto pronto per la manifestazione del tavolo dello sviluppo

La crisi spaventosa che avanza continua a danneggiare l’economia iblea e il “modello Ragusa”. Le imprese sono al collasso e sindacati e organizzazioni di categoria, che compongono il “Tavolo provinciale dello sviluppo e del lavoro”, lanciano un nuovo appello affinché le istituzioni pongano la dovuta attenzione alla problematica. Sabato prossimo 14 gennaio la manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio ibleo”, in programma alle 9,30 a Ragusa, avrà anche questo scopo e servirà ad illustrare più nei dettagli la piattaforma rivendicativa. Alcuni punti vengono anticipati dal presidente della Camera di Commercio, Sandro Gambuzza, che ricorda come i settori dell’agricoltura e dell’edilizia siano in questo momento quelli più in sofferenza. “Il sistema delle imprese, in particolare quelle del settore edile e dell’agricoltura, sta affrontando difficoltà davvero grosse – spiega Gambuzza – e il rischio più grave è che si caschi con facilità nell’insidia della rassegnazione rispetto ad una situazione che è sempre più orientata verso il basso. Ma non deve essere così, dobbiamo reagire e aver fiducia anche se le prospettive non sono delle più rosee”. Non a caso all’interno della piattaforma rivendicativa viene chiesto un piano straordinario per il lavoro. La proposta è quella di aiutare le imprese prevedendo tirocini formativi al fine di avvicinare i giovani al mondo del lavoro anche attraverso particolari contratti di apprendistato. Si ritiene inoltre indispensabile attivare politiche attive del lavoro mediante la concertazione con le istituzioni e gli enti presenti sul territorio finalizzata alla costituzione di un Osservatorio unico delle problematiche del lavoro, quali la gestione di situazioni di crisi aziendali, il ricollocamento dei lavoratori e l'accompagnamento nella fase di ripresa produttiva. Un altro punto importante della piattaforma rivendicativa riguarda l’atavica questione delle infrastrutture che in provincia di Ragusa continuano ad essere la palla al piede dell’economia iblea.

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Ragusa - La crisi spaventosa che avanza continua a danneggiare l’economia iblea e il “modello Ragusa”. Le imprese sono al collasso e sindacati e organizzazioni di categoria, che compongono il “Tavolo provinciale dello sviluppo e del lavoro”, lanciano un nuovo appello affinché le istituzioni pongano la dovuta attenzione alla problematica. Sabato prossimo 14 gennaio la manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio ibleo”, in programma alle 9,30 a Ragusa, avrà anche questo scopo e servirà ad

illustrare più nei dettagli la piattaforma rivendicativa. Alcuni punti vengono anticipati dal presidente della Camera di Commercio, Sandro Gambuzza, che ricorda come i settori dell’agricoltura e dell’edilizia siano in questo momento quelli più in sofferenza. “Il sistema delle imprese, in particolare quelle del settore edile e dell’agricoltura, sta affrontando difficoltà davvero grosse – spiega Gambuzza – e il rischio più grave è che si caschi con facilità nell’insidia della rassegnazione rispetto ad una situazione che è sempre più orientata verso il basso. Ma non deve essere così, dobbiamo reagire e aver fiducia anche se le prospettive non sono delle più rosee. Il sistema delle imprese ragusane si sente come fosse in camera di rianimazione. Lo spirito di questa nostra manifestazione, è quello della proposta e tutti insieme dobbiamo uscire da questa camera e soprattutto uscirne con i nostri piedi”. Non a caso all’interno della piattaforma rivendicativa viene chiesto un piano straordinario per il lavoro. La proposta è quella di aiutare le imprese prevedendo tirocini formativi al fine di avvicinare i giovani al mondo del lavoro anche attraverso particolari contratti di apprendistato. Si ritiene inoltre indispensabile attivare politiche attive del lavoro mediante la concertazione con le istituzioni e gli enti presenti sul territorio finalizzata alla costituzione di un Osservatorio unico delle problematiche del lavoro, quali la gestione di situazioni di crisi aziendali, il ricollocamento dei lavoratori e l'accompagnamento nella fase di ripresa produttiva. A Stato e Regione si chiede di disciplinare il contratto di apprendistato, concentrare le risorse sul credito d’imposta per le nuove assunzioni, agevolare gli investimenti sul territorio nel settore primario e nei settori produttivi emergenti partendo dalla green economy, senza tralasciare la congruità e la puntualità nel trasferimento delle risorse agli enti locali. Un altro punto importante della piattaforma rivendicativa riguarda l’atavica questione delle infrastrutture che in provincia di Ragusa continuano ad essere la palla al piede dell’economia iblea. La provincia di Ragusa non rappresenta più solo il Sud dell'Italia. Essa è il Sud dell'Europa che guarda al bacino ed alle terre del Mediterraneo, l'avamposto avanzato e la naturale piattaforma strategica di collegamento fra il vecchio Continente e le culture, il mercato e le opportunità del Nord Africa. Eppure si continua a subire l’isolamento. Si chiede dunque una concreta inversione di tendenza che si dovrà concretizzare con la compiuta e coerente infrastrutturazione intermodale delle vie dell'aria, di terra e di mare, oltreché con una convinta implementazione delle infrastrutture immateriali. Si chiede ai Governi nazionale e regionale di confermare gli impegni assunti in materia di dotazione delle risorse finanziarie per l'immediata ed improcrastinabile cantierizzazione degli interventi infrastrutturali, garantendo, anche attraverso idonee procedure straordinarie e sostitutive, il rispetto dei cronoprogrammi. In tal modo una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare anche per il settore edile che sta vivendo una situazione assolutamente stagnante che preoccupa le associazioni di categoria. Proprio nei giorni scorsi l’Ance, l’associazione edili iblea, aveva lanciato un grido d’allarme a seguito della riduzione degli appalti pubblici in provincia.

Redazione - 21:51 10/01/2012 - RagusaNews.com News letta: 560 volte

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09/01/2012 - 17:10

Sul web il grido unanime: “Tutti insieme per il rilancio ibleo”. E sabato 14 gennaio è prevista una manifestazione

ATTESA PER LA MANIFESTAZIONE “TUTTI INSIEME

PER IL RILANCIO IBLEO”

In queste ore si sta rincorrendo sul web, da facebook a youtube, un grido unanime: rilanciare la

provincia iblea. Si tratta solo di un primo passo volto alla sensibilizzazione dei cittadini verso tematiche

di bene comune. Infatti l’obiettivo è quello di stimolare la curiosità e spingere i ragusani e non solo a

partecipare alla manifestazione organizzata dal “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro”.

La protesta si svolgerà sabato 14 gennaio a Ragusa con concentramento in via Zama alle 9:30. In

particolare nel corso di una riunione operativa, prevista per lunedì pomeriggio, si stabilirà il percorso e

le modalità della manifestazione. Sabato si protesterà per difendere il lavoro, la famiglia, le imprese

iblee attraverso una piattaforma rivendicativa che sarà poi esplicitata con documenti che saranno inviati

alle istituzioni, così come già fatto per 1200 cartoline inviate sotto Natale e con cui si è chiesta

maggiore attenzione per l’area iblea, soprattutto per il completamento delle grandi infrastrutture.

Secondo i numeri che emergono dai social network sabato si prevede una grande partecipazione di

giovani e lavoratori. Ovviamente alla manifestazione saranno presenti anche i rappresentanti di Ance,

Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Confindustria, Cna,

Casa Artigiani, Upla-Claai, Lega Cooperative, Confcooperative, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Acli, Lega

Consumatori, Federconsumatori, Adiconsum, Confconsumatori, Codacons, Pastorale Diocesana di

Ragusa, Pastorale Diocesana di Noto, Ordine Veterinari, Ordine Periti Industriali, Ordine Periti Agrari,

Ordine Geologi, Ordine Geometri, Ordine Ingegneri, Ordine Consulenti del Lavoro, Associazione

Consulenti Iblei, Ordine Avvocati, Ordine Architetti, Ordine Agronomi.

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09/01/2012 - 19:51

Sandro Gambuzza: “Vogliamo dar voce a chi non ce l’ha"

“TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”: DEFINITI

I PUNTI DELLA PROTESTA

Si è svolta lunedì pomeriggio alla Camera di Commercio di Ragusa la riunione operativa del “Tavolo

provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” per definire i dettagli organizzativi della protesta collettiva

denominata “Tutti insieme per il rilancio ibleo” che è in programma sabato prossimo 14 gennaio a

Ragusa. La riunione è stata presieduta da Sandro Gambuzza, vertice della Camera di Commercio

iblea, e si è svolta alla presenza dei rappresentanti delle varie componenti del tavolo, dai sindacati alle

associazioni di categoria, dagli ordini professionali al mondo della cooperazione. Il concentramento dei

partecipanti alla manifestazione è previsto per le ore 9,30 di sabato in via Zama a Ragusa dove partirà

poi un corteo che si snoderà lungo le vie cittadine (via Carducci, via Archimede, viale del Fante, via

Roma) per raggiungere piazza San Giovanni dove si prevedono gli interventi soprattutto di giovani

precari e disoccupati e dei rappresentanti delle categorie produttive.

“Vogliamo dar voce a chi non ce l’ha in modo da unirci ancor di più in questa protesta che non vuole

fare altro che chiedere più attenzione e concretezza in favore della provincia iblea – spiega Sandro

Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa – Sarà una manifestazione a difesa del

lavoro, dello sviluppo, delle famiglie. Chiediamo il rilancio del territorio ibleo attraverso una piattaforma

programmatica che abbiamo già predisposto, che punta molto sulle infrastrutture e che andremo ad

esplicitare sabato mattina. Anche per questo motivo lanciamo l’appello alla cittadinanza per una

partecipazione collettiva e condivisa”.

Al termine della manifestazione una delegazione si recherà dal prefetto Cagliostro per consegnare un

documento contenente le rivendicazioni e per chiedere precisi riferimenti per immediati confronti con i

rappresentanti di Stato e Regione. In caso di maltempo gli interventi finali si svolgeranno al teatro tenda

di Ragusa. Nei prossimi giorni saranno sensibilizzati opportunamente anche gli studenti delle scuole

superiori per ottenere una loro adesione. Hanno intanto già aderito alla protesta alcune istituzioni locali

come Ragusa, Modica, Ispica, Vittoria, Comiso, Santa Croce Camerina e la Provincia regionale di

Ragusa. Ci sarà inoltre una rappresentanza del “Tavolo dello Sviluppo” della provincia di Siracusa.

Intanto sul web continua il dibattito da parte di semplici cittadini che sui social network, in particolare su

facebook e twitter, hanno già assicurato la propria adesione.

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11/01/2012 - 14:16

Misure reali contro l’evasione fiscale ed ancora la semplificazione burocratica e l’abbattimento dei costi della politica

“TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”: LE

IMPRESE PROPONGONO AZIONI

La manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio” che si svolgerà sabato

prossimo 14 gennaio a Ragusa servirà anche a chiedere un sistema di tassazione più equo e solidale,

così come misure reali contro l’evasione fiscale ed ancora la semplificazione burocratica e

l’abbattimento dei costi della politica. Tutte misure che, unite alle altre, vengono richieste per cercare di

rimettere in moto l’economia della provincia di Ragusa. Fanno parte della piattaforma rivendicativa che

è stata redatta dalle varie associazioni di categoria, ordini professionali e sindacati che fanno parte del

“Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” di Ragusa e che si stanno tutti insieme muovendo per

sollecitare le dovute attenzioni da parte delle istituzioni. Ci sono problemi che vanno risolti solo con una

concreta sinergia che eviti interventi poco utili e schizofrenici. Si chiedono maggiori controlli per favorire

la lotta all’evasione fiscale, alla concorrenza sleale, al lavoro in nero, ma allo stesso tempo va

denunciata l’impressionante e indifferenziata attività di controllo costituita da innumerevoli invii di avvisi

bonari, controlli da art. 36 ter, controlli bancari, studi di settore, avvisi di accertamento, seguiti da una

produzione selvaggia di cartelle di pagamento e di procedure di riscossione coattive che nei fatti si

trasformano in provvedimenti invasivi e pericolosi per le imprese. Come superare questa situazione?La

proposta è quella di ridurre gli adempimenti a carico dei contribuenti, razionalizzare le attività di

controllo, permettere con più facilità l’annullamento in autotutela di atti illegittimi, e di rendere meno

pressanti le procedure esecutive della Serit in modo da dare più respiro alle imprese. A queste misure

vanno unite decisioni ben precise tese a rilanciare la semplificazione burocratica evitando ipotesi di

lavoro cervellotiche e condizionamenti dannosi per l’economia territoriale. Altro grave problema è quello

legato ai ritardi enormi nei pagamenti da parte degli enti pubblici che, in questo modo, creano un

“vulnus” nel ciclo economico e danneggiano, a volte in modo irreparabile, le imprese, col paradosso

che a parti invertite gli enti pretendono riscossioni immediate e senza ritardi, con applicazioni di

sanzioni pesanti e grossi interessi. Per questo motivo si chiede l’adesione dell' istituto della

compensazione, già introdotto dal legislatore ma che non trova pratica applicazione. Infine

l’abbattimento dei costi della politica con una macchina governativa e amministrativa più “leggera” che

permetta risparmi da reinvestire in favore della capacità di spesa dei cittadini e della competitività delle

imprese. Va naturalmente garantito il costo della democrazia ma non va tollerato il costo del consenso

o del tornaconto personale.

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12/01/2012 - 12:54

Durante la manifestazione "Tutti insieme per il rilancio ibleo" si proporranno azioni per risollevare l'economia

GAMBUZZA: "NECESSARIA LA PARTECIPAZIONE

DEL TERRITORIO"

Tutto pronto per la manifestazione di sabato 14 gennaio. Cinque le proposte chiave volte a risollevare

l’economia del territorio ibleo: un piano straordinario per il lavoro; la creazione di infrastrutture coerenti

ed integrate; misure contro l’evasione fiscale, per un sistema di tassazione più equo e solidale, contro

ogni forma di abusivismo; semplificazione burocratica e puntualità dei pagamenti della Pubblica

amministrazione; abbattimento dei costi della politica. Gli obiettivi primari sono quelli di sostenere la

famiglia, difendere il lavoro e sviluppare le imprese.

“Tutti insieme per il rilancio ibleo” si configura come la Manifestazione per eccellenza ed infatti è riuscita

ad unire più sigle del panorama ibleo. L’ultima manifestazione nella nostra provincia di rilevanza che ha

visto la grande partecipazione delle forze datoriali unitamente ai sindacati è stata registrata l’undici

febbraio del 1984.

Il Presidente della Camera di Commercio, Sandro Gambuzza, nel suo intervento di giovedì mattina ha

sottolineato l’importanza della partecipazione. Il territorio è invitato tutto a partecipare e a concentrarsi a

partire dalle 9.30 in Via Zama a Ragusa. Il corteo formatosi raggiungerà in seguito Piazza San

Giovanni, luogo in cui si terranno gli interventi conclusivi.

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14/01/2012 - 12:15

Presentate cinque azioni per il rilancio dell'economia iblea

TANTE LE PRESENZE ALLA MANIFESTAZIONE DI

SABATO MATTINA

Un fiume di manifestanti ha raggiunto i punti cruciali di Ragusa sabato mattina. “Tutti insieme per il

rilancio ibleo” ha chiamato a raccolta tutte le sigle dei sindacati, degli imprenditori ed anche degli

studenti. Le persone presenti hanno manifestato muniti di bandiere, fischietti, megafoni e striscioni che

evidenziavano le problematiche vissute dal territorio ibleo. Il Presidente della Camera Di Commercio,

Sandro Gambuzza, aveva fatto appello ad una partecipazione ampia e secondo le stime i presenti sono

stati circa 3000. Il corteo si è mosso alle 09.30 da Via Zama, poi ha raggiunto Via Carducci, Viale del

Fante, Piazza Libertà, Via Roma e Piazza S. Giovanni, dove durante gli interventi conclusivi si sono

rimarcati i punti della rivendicazione e sono state ascoltate alcune testimonianze di precari ed anche di

liberi professionisti. Una manifestazione volta a chiedere ed a proporre al mondo politico un piano

straordinario per il lavoro; la creazione di infrastrutture coerenti ed integrate; misure contro l’evasione

fiscale, per un sistema di tassazione più equo e solidale, contro ogni forma di abusivismo;

semplificazione burocratica e puntualità dei pagamenti della Pubblica amministrazione; abbattimento

dei costi della politica.

Con queste azioni il “Tavolo provinciale per lo sviluppo ibleo” ritiene di poter sostenere le famiglie,

difendere il lavoro e sviluppare le imprese. Il presidente della Camera di Commercio, Sandro

Gambuzza, a nome di tutti i componenti del Tavolo, commenta positivamente la manifestazione.

"Già da lunedì torneremo-ha detto Gambuzza- a sollecitare le istituzioni affinché si adoperino, trovando

le misure più opportune, per aderire alle nostre proposte tutte tese al rilancio del territorio ibleo. Le

istituzioni devono dare urgentemente le risposte che tutti aspettiamo”. Il presidente Gambuzza ha poi

voluto ringraziare le Forze dell’Ordine per il supporto fornito, così come i sindaci dei Comuni iblei che

hanno aderito e la Provincia regionale di Ragusa.di Elisa Montagno

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16/01/2012 - 13:46

Una svolta nei rapporti tra sindacati, imprenditoria, professioni e associazionismo

INIZIA LA FASE 2 PER IL RILANCIO DELLA

COMUNITÀ IBLEA

Una manifestazione nel segno dell’alleanza, del confronto. Sindacati, studenti, imprenditori, liberi

professionisti si sono uniti perché il rilancio della comunità iblea sia una possibilità concreta e non una

chimera.

Infatti lo scorso 14 gennaio dal Pala Zama sono partiti in oltre 5 mila per far sentire le loro ragioni e

soprattutto per mostrare un cambiamento di rotta rispetto al passato. Si è voluto dire basta alle sterili

discussioni che spesso hanno visto fronteggiarsi politici, sindacati, professionisti. Adesso l’obiettivo

comune è fare il bene della provincia iblea. Come già emerso dal Tavolo Tecnico istituito presso la

Camera di Commercio le azioni da intraprendere sono ben chiare: rilanciare il nostro sistema

produttivo, scacciare il dramma della disoccupazione, provvedere alla mancanza di infrastrutture, far

fronte all'assenza del governo nazionale e regionale.

Da sabato 14 gennaio è ufficialmente iniziata una nuova fase, quella degli incontri col governo

nazionale e regionale che dovrà essere accompagnata dal contestuale rafforzamento e

consolidamento del Tavolo Tecnico che dovrà adeguare costantemente la piattaforma rivendicativa e

gestire i rapporti con le istituzioni. Quindi il sentore che un rilancio sia possibile non è più così lontano.

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Tutti insieme per il rilancio ibleo propone la lotta all'evasione

Ragusa - La manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio” che si svolgerà sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa servirà anche a chiedere un sistema di tassazione più equo e solidale, così come misure reali contro l’evasione fiscale ed ancora la semplificazione burocratica e l’abbattimento dei costi della politica. Tutte misure che, unite alle altre, vengono richieste per cercare di rimettere in moto l’economia della provincia di Ragusa. Fanno parte della piattaforma rivendicativa che è stata redatta dalle varie associazioni di categoria, ordini professionali e sindacati che fanno parte del “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” di Ragusa e che si stanno tutti insieme muovendo per sollecitare le dovute attenzioni da parte delle istituzioni. Ci sono problemi che vanno risolti solo con una concreta sinergia che eviti interventi poco utili e schizofrenici. Si chiedono maggiori controlli per favorire la lotta all’evasione fiscale, alla concorrenza sleale, al lavoro in nero, ma allo stesso tempo va denunciata l’impressionante e indifferenziata attività di controllo costituita da innumerevoli invii di avvisi bonari, controlli da art. 36 ter, controlli bancari, studi di settore, avvisi di accertamento, seguiti da una produzione selvaggia di cartelle di pagamento e di procedure di riscossione coattive che nei fatti si trasformano in provvedimenti invasivi e pericolosi per le imprese. Come superare questa situazione? La proposta è quella di ridurre gli adempimenti a carico dei contribuenti, razionalizzare le attività di controllo, permettere con più facilità l’annullamento in autotutela di atti illegittimi, e di rendere meno pressanti le procedure esecutive della Serit in modo da dare più respiro alle imprese. A queste misure vanno unite decisioni ben precise tese a rilanciare la semplificazione burocratica evitando ipotesi di lavoro cervellotiche e condizionamenti dannosi per l’economia territoriale. Altro grave problema è quello legato ai ritardi enormi nei pagamenti da parte degli enti pubblici che, in questo modo, creano un “vulnus” nel ciclo economico e danneggiano, a volte in modo irreparabile, le imprese, col paradosso che a parti invertite gli enti pretendono riscossioni immediate e senza ritardi, con applicazioni di sanzioni pesanti e grossi interessi. Per questo motivo si chiede l’adesione dell' istituto della compensazione, già introdotto dal legislatore ma che non trova pratica applicazione. Infine l’abbattimento dei costi della politica con una macchina governativa e amministrativa più “leggera” che permetta risparmi da reinvestire in favore della capacità di spesa dei cittadini e della competitività delle imprese. Va naturalmente garantito il costo della democrazia ma non va tollerato il costo del consenso o del tornaconto personale.

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Anche la Chiesa sostiene la Vertenza Ragusa

Ragusa - Due diocesi (Ragusa e Noto), i principali sindacati, le associazioni di categoria, datoriali e dei consumatori più rappresentative (32 soggetti in tutto) riaccendono la storica “Vertenza Ragusa” avviata nel 1984 con una manifestazione di protesta unitaria. Quanto accadrà nuovamente sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa (concentramento in via Zama a partire dalle 9,30) per una manifestazione questa volta di “proposta” denominata “Tutti insieme per il rilancio ibleo”. L’iniziativa, presentata stamani in conferenza stampa, è organizzata dal “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” insediato lo scorso giugno alla Camera di Commercio e prevede una dettagliata piattaforma rivendicativa per sostenere le famiglie, difendere il lavoro, sviluppare le imprese. Cinque pagine che diventano un programma di rilancio della provincia di Ragusa attraverso un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti e integrate, misure contro l’evasione fiscale, un sistema di tassazione equo e solidale, la semplificazione burocratica, la puntualità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, l’abbattimento dei costi della politica. “Un vero e proprio piano – ha spiegato stamani Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa a nome di tutti i vari organismi coinvolti – affinché il mondo della politica ponga la dovuta attenzione alle problematiche della provincia iblea e torni ad essere il Modello Ragusa che per anni ci hanno invidiato. Proposte per risollevarci dalla crisi e di cui chiederemo l’attuazione”. Stamani è stato lanciato un nuovo appello alla partecipazione. Hanno già aderito numerosi Comuni, lavoratori e studenti e sabato saranno in piazza. Il corteo partirà da via Zama, passerà da via Carducci, viale del Fante, via Roma, corso Vittorio Veneto per giungere in piazza San Giovanni a Ragusa con le testimonianze di disoccupati e precari ma anche dei rappresentanti delle categorie produttive. Successivamente si terrà un incontro in Prefettura per chiedere un confronto istituzionale con i rappresentati di Stato e Regione. Per il territorio ibleo, come confermato stamani in conferenza stampa, sembra essere “l’ultima chiamata”. La politica deve rispondere, è stato detto da più parti. Lo ha ribadito Giuseppe Grassia, presidente provinciale dell’Ance, l’associazione degli edili: “Se non arriverà la ripresa, sarà davvero la fine. Dalla politica non abbiamo ancora ricevuto risposte concrete. Se ci fosse la volontà giusta, si potrebbe partire già ora con alcuni cantieri importanti. Abbiamo i fondi ex Insicem, spendiamoli. C’è in programma la realizzazione della bretella per l’aeroporto di Comiso, per 12 milioni di euro, bene, si proceda. Purtroppo dobbiamo invece combattere con una burocrazia estenuante. Per alcuni permessi o autorizzazioni ci vogliono mesi interni. Nel frattempo le imprese falliscono. Ho sempre detto che la burocrazia dovrebbe essere a cottimo, senza stipendio fisso. Vorrei ben vedere se esisterebbero i ritardi dei burocrati”. Giovanni Avola, segretario provinciale della Cgil, ha ricordato che su 1200 cartoline spedite in tutta Italia, per

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chiedere più attenzione verso le problematiche del territorio ibleo, ben 961 sono stati i riscontri o i feedback di ritorno. “Crediamo che sia una buona percentuale che ci conferma la bontà della nostra scelta comune, quella di essere unitari. Non accadeva dal 1984, da quella manifestazione che portò alla “Vertenza Ragusa”. Questo tavolo collettivo sarà permanente e si occuperà delle problematiche del territorio naturalmente anche oltre la manifestazione di sabato. Chiederemo interlocuzioni a livello ministeriale e alla Regione per battere sui temi più caldi, a partire dalle infrastrutture”. La manifestazione di sabato non sarà solo protesta ma soprattutto proposta, come ha voluto ricordare Giorgio Bandiera, segretario provinciale della Uil: “La gente è esasperata, non saremo certo in piazza a far festa o parate. Da mesi assistiamo ad un tracollo dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato. Anche la provincia iblea, che ha finora tenuto, è arrivata al limite. Assistiamo a giovani che sono senza speranza, che nemmeno cercano il lavoro perché sanno che non c’è. E’ una situazione paradossale, ma dobbiamo tutti insieme lavorare per evitare il sentimento della rassegnazione. Con questa manifestazione puntiamo su tematiche importanti per questo territorio ma offriamo anche delle proposte verso chi oggi, come nel 1984, è chiamato a capire e a dare risposte. Non può esserci nell’agenda politica ancora la questione dei rapporti di maggioranza alla Regione, ma il problema della mancanza di lavoro”. Problematiche vecchie e nuove su cui il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” accende adesso i riflettori, come spiegato da Enzo Romeo, segretario provinciale Cisl: “Tutto è contenuto nella piattaforma rivendicativa che è un documento condiviso sul quale le istituzioni e la politica sono chiamate a dare risposte. Assistiamo, purtroppo, a fatti preoccupanti ed inquietanti. Uno su tutti, riguarda i nuovi provvedimenti della Regione che non passano e vengono impugnati dal commissario dello Stato per mancanza di fondi. Come si può allora pensare di creare sviluppo se non si riescono a fare le opportune programmazioni? Se non ci si muoverà in tempi rapidi, questo tavolo dello sviluppo rischia di trasformarsi in un tavolo di gestione della crisi che, dicono gli osservatori, avrà il suo picco proprio nel 2012, un anno difficile. Questo documento di cinque pagine deve essere il confronto reale su cui lavorare. Una proposta nei confronti di chi è attualmente assente: la politica”. Non solo il mondo del lavoro è impegnato in questa attività di proposta ma anche le diocesi. Stamani a rappresentare quelle di Ragusa e Noto c’era Renato Meli direttore della pastorale di Ragusa: “Siamo qui seduti a questo tavolo perché ascoltiamo ogni giorno i problemi della gente e sappiamo che la crisi, al di là del balletto delle cifre, è assolutamente reale. La gente non ce la fa ad andare avanti. Il mondo della politica non può continuare a girarsi dall’altra parte ma è chiamato a dare delle risposte. Noi, con questa piattaforma rivendicativa, offriamo un percorso con cose fattibili e utili alla collettività. Non aspettiamo altro che la giusta interlocuzione”. Alla manifestazione di sabato interverranno anche i rappresentanti regionali di Confagricoltura, Cia, Cna, Ance e Cgil (in quest’ultimo caso in rappresentanza anche dei livelli regionali di Cisl e Uil), e una delegazione dell’omologo tavolo insediato a Siracusa.

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Riparte la Vertenza Ragusa

Ragusa - Una manifestazione colorata e pacifica, piena di lavoratori ma anche, purtroppo, di tanti disoccupati. E poi studenti, immigrati, molte donne extracomunitarie che lavorano nei magazzini di produzione della fascia trasformata. Naturalmente i sindacati, le associazioni di categoria, quelle datoriali, anche le diocesi di Ragusa e Noto che compongono il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” di Ragusa, organismo che ha organizzato l’iniziativa. LA MANIFESTAZIONE “Tutti insieme per il rilancio ibleo” con 5000 persone, questa la stima definitiva, che chiedono lavoro, credito, sostegno, infrastrutture. Lo hanno fatto “tutti insieme” attraverso un lunghissimo corteo che stamani ha attraversato le principali vie di Ragusa, con le musiche dei Pink Floyd e di Caparezza ("Eroe"), con al seguito camion e betoniere, in rappresentanza del settore degli edili e dell’agricoltura. C’era anche una bara con sopra gli ortaggi per denunciare la morte proprio del settore agricolo. Partenza da via Zama per poi concludersi nel cuore del centro storico, in piazza San Giovanni, dove si sono avuti gli interventi e le testimonianze di giovani, lavoratori, precari. GLI INTERVENTI IN PIAZZA SAN GIOVANNI Ad aprire è stata una lavoratrice precaria della Forestale, Grazia Palermo: "Non sopportiamo il silenzio delle istituzioni che sanno e fingono sui problemi del lavoro precario. Chi ha competenza intervenga". Poi un toccante e commovente ricordo per Paolo Cannì, un giovane trentenne che esattamente un anno fa si suicidò dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento. In rappresentanza degli ordini professionali iblei è intervenuto Giuseppe Cucuzzella, presidente dell'Ordine degli Architetti: "Bisogna cominciare a bandire i concorsi di progettazione per rendere trasparente il mercato e aprirlo ai giovani". In piazza anche i problemi della cooperazione sociale riportati da Marilena Meli: “Noi lavoratori siamo alla fine, siamo senza risparmi, non riusciamo ad andare avanti mentre i Comuni non pagano da due anni le cooperative". A supportare la manifestazione anche la Chiesa, rappresentata da Renato Meli. Ha parlato a nome delle diocesi di Ragusa e Noto, chiarendo che la Chiesa non era intervenuta per protestare ma per supportare ed evidenziare una crisi che è sotto gli occhi di tutti e che ha molteplici aspetti: "La crisi morale, politica e culturale non riguarda solo le istituzioni ma anche le singole persone. Chi più chi meno nessuno, neanche la chiesa, è esente

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da responsabilità", ha detto Meli lanciando infine un appello alla concretezza dei giovani. In corteo anche gli studenti di Classico, Scientifico, Geometra e Itis e dell’associazione “Grido”. Per questi giovani ha parlato Giuseppe Platania, rappresentante Unione degli Studenti: “Siamo qui per crescere e studiare, non siamo una forza politica ma il futuro passa da noi giovani. Noi vogliamo una nuova coscienza politica per cambiare insieme le cose”. I sindacati hanno chiesto impegno da parte delle istituzioni. Lo ha detto Giovanni Avola, segretario provinciale Cgil Ragusa in rappresentanza di tutti i sindacati. E’ partito dalla ritrovata e storica unità sindacale, poi il monito per la politica: “La nostra provincia soffre la disoccupazione giovanile e il gap infrastrutturale, si devono cambiare le prospettive. Non siamo per l’antipolitica e il qualunquismo ma non tollereremo più la latitanza della politica". CONCLUSIONE AFFIDATA A SANDRO GAMBUZZA PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO DI RAGUSA A concludere gli interventi è stato Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa. “Qui sotto al palco c’è una bara a testimonianza della morte dell’agricoltura, una volta motore della provincia di Ragusa. Ci hanno venduto a Bruxelles, barattato a Roma e incartati a Palermo, insomma, una vergogna. Per ripartire vanno combattuti la burocrazia e i sistemi barbari con cui si vessano le imprese. Si devono commissariare le persone che non lavorano, chi guida i carrozzoni e non certo le imprese". Gambuzza ha ricordato che saranno chiesti incontri con i vertici delle istituzioni superiori. “Chiederemo un incontro alla Regione – ha detto ancora Gambuzza – Il presidente Lombardo trova il tempo per i Forconi e non per sindacati e organizzazioni produttive. Vogliamo sapere con chi sta, se con lo sviluppo della Sicilia o se è per il consenso facile senza prospettiva. Chiederemo un incontro anche con i rappresentanti del Governo nazionale e in particolare con il ministro Passera. Se non ci vorranno ascoltare il nostro Tavolo permanente diventerà mobile e si trasformerà in un autobus per andare a protestare". INCONTRO IN PREFETTURA A conclusione della manifestazione una delegazione si è recata in Prefettura per incontrare il prefetto Cagliostro, consegnare la piattaforma rivendicativa e chiedere incontro con i rappresentanti di Stato e Regione. Il rappresentante del Governo centrale ha preso atto della manifestazione sottolineando la forte valenza propositiva e si è reso disponibile ad attivare le interlocuzioni necessarie. PRESENZE REGIONALI Alla manifestazione provinciale sono intervenuti anche i rappresentanti regionali di Cgil, Cna, Cia, Confagricoltura, Ance a testimonianza dell’importante valenza dell’iniziativa unitaria e della necessità di avere risposte su vari livelli. -Franco Tarantino, segretario regionale Fillea Cgil: "La crisi si supera se vengono utilizzate tutte le risorse disponibili per le infrastrutture evitando i continui rimpalli di responsabilità politica e bloccando l'inefficienza della burocrazia". -Carmelo Gurrieri, presidente regionale Cia: "Chiediamo al Governo regionale e a quello nazionale un concreto aiuto, l’agricoltura è ferma, rischia di morire per sempre". -Gerardo Diana, presidente regionale Confagricoltura: "L'agricoltura rischia di soccombere, ha bisogno di un rilancio, ma adesso, siamo all’ultima spiaggia". -Pippo Cascone, presidente regionale Cna: "L'artigianato soffre la crisi, ha bisogno di aiuti da parte di tutti. Si pensi al lavoro piuttosto che alle beghe politiche regionali". -Salvo Ferlito, presidente regionale Ance: "I grossi problemi sono la burocrazia e il credito delle banche. C’è anche il paradosso del rispetto del patto di stabilità. In pratica ci sono i fondi

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e non si possono spendere, o addirittura i lavori già eseguiti non vengono pagati mentre le imprese falliscono" LA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA IN SINTESI Sostenere le famiglie, difendere il lavoro, sviluppare le imprese attraverso un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti e integrate, misure contro l'evasione fiscale, un sistema di tassazione equo e solidale, la semplificazione burocratica, la puntualità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, l'abbattimento dei costi della politica. LA PROTESTA CORRE SUL WEB Aggiornamenti in diretta sul web e in particolare su facebook e twitter hanno caratterizzato l’evoluzione di questa manifestazione con i continui report e foto, minuto per minuto, curati dagli inviati di MediaLive che per Adacomunicazione hanno trasferito la protesta ad una platea ancora più ampia e in tempo reale. Link http://www.facebook.com/events/315817611783505/ https://twitter.com/#!/rilancioibleo

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“TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”: LE IMPRESE PROPONGONO AZIONI PER LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE, LA SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA E LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA.

La manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio” che si svolgerà sabato prossimo 14 gennaio a

Ragusa servirà anche a chiedere un sistema di tassazione più equo e solidale, così come misure reali contro l’evasione fiscale ed ancora la semplificazione burocratica e l’abbattimento dei costi della politica. Tutte misure che, unite alle altre, vengono richieste per cercare di rimettere in moto l’economia della provincia di Ragusa. Fanno parte della piattaforma rivendicativa che è stata redatta dalle varie associazioni di categoria, ordini professionali e sindacati che fanno parte del “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” di Ragusa e che si stanno tutti insieme muovendo per sollecitare le dovute attenzioni da parte delle istituzioni. Ci sono problemi che vanno risolti solo con una concreta sinergia che

eviti interventi poco utili e schizofrenici. Si chiedono maggiori controlli per favorire la lotta all’evasione fiscale, alla concorrenza sleale, al lavoro in nero, ma allo stesso tempo va denunciata l’impressionante e indifferenziata attività di controllo costituita da innumerevoli invii di avvisi bonari, controlli da art. 36 ter, controlli bancari, studi di settore, avvisi di accertamento, seguiti da una produzione selvaggia di cartelle di pagamento e di procedure di riscossione coattive che nei fatti si trasformano in provvedimenti invasivi

e pericolosi per le imprese. Come superare questa situazione? La proposta è quella di ridurre gli adempimenti a carico dei contribuenti, razionalizzare le attività di controllo, permettere con più facilità

l’annullamento in autotutela di atti illegittimi, e di rendere meno pressanti le procedure esecutive della Serit in modo da dare più respiro alle imprese. A queste misure vanno unite decisioni ben precise tese a rilanciare la semplificazione burocratica evitando ipotesi di lavoro cervellotiche e condizionamenti dannosi per l’economia territoriale. Altro grave problema è quello legato ai ritardi enormi nei pagamenti da parte degli enti pubblici che, in questo modo, creano un “vulnus” nel ciclo economico e danneggiano, a volte in modo irreparabile, le imprese, col paradosso che a parti invertite gli enti pretendono riscossioni

immediate e senza ritardi, con applicazioni di sanzioni pesanti e grossi interessi. Per questo motivo si chiede l’adesione dell’ istituto della compensazione, già introdotto dal legislatore ma che non trova pratica applicazione. Infine l’abbattimento dei costi della politica con una macchina governativa e amministrativa più “leggera” che permetta risparmi da reinvestire in favore della capacità di spesa dei cittadini e della competitività delle imprese. Va naturalmente garantito il costo della democrazia ma non va tollerato il costo del consenso o del tornaconto personale. Domani mattina alle 10,30 in conferenza stampa alla Camera di Commercio, i rappresentanti del “Tavolo

provinciale per lo Sviluppo e il Lavoro” di Ragusa incontreranno la stampa per illustrare i dettagli e le

modalità della manifestazione di sabato.

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Tutti insieme per il rilancio ibleo La manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio” che si svolgerà sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa servirà anche a chiedere un sistema di tassazione più equo e solidale, così come misure reali contro l’evasione fiscale ed ancora la semplificazione burocratica e l’abbattimento dei costi della politica. Tutte misure che, unite alle altre, vengono richieste per cercare di rimettere in moto l’economia della provincia di Ragusa. Fanno parte della piattaforma rivendicativa che è stata redatta dalle varie associazioni di categoria, ordini professionali e sindacati che fanno parte del “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” di Ragusa e che si stanno tutti insieme muovendo per sollecitare le dovute attenzioni da parte delle istituzioni. Ci sono problemi che vanno risolti solo con una concreta sinergia che eviti interventi poco utili e schizofrenici. Si chiedono maggiori controlli per favorire la lotta all’evasione fiscale, alla concorrenza sleale, al lavoro in nero, ma allo stesso tempo va denunciata l’impressionante e indifferenziata attività di controllo costituita da innumerevoli invii di avvisi bonari, controlli da art. 36 ter, controlli bancari, studi di settore, avvisi di accertamento, seguiti da una produzione selvaggia di cartelle di pagamento e di procedure di riscossione coattive che nei fatti si trasformano in provvedimenti invasivi e pericolosi per le imprese. Come superare questa situazione? La proposta è quella di ridurre gli adempimenti a carico dei contribuenti, razionalizzare le attività di controllo, permettere con più facilità l’annullamento in autotutela di atti illegittimi, e di rendere meno pressanti le procedure esecutive della Serit in modo da dare più respiro alle imprese. A queste misure vanno unite decisioni ben precise tese a rilanciare la semplificazione burocratica evitando ipotesi di lavoro cervellotiche e condizionamenti dannosi per l’economia territoriale. Altro grave problema è quello legato ai ritardi enormi nei pagamenti da parte degli enti pubblici che, in questo modo, creano un “vulnus” nel ciclo economico e danneggiano, a volte in modo irreparabile, le imprese, col paradosso che a parti invertite gli enti pretendono riscossioni immediate e senza ritardi, con applicazioni di sanzioni pesanti e grossi interessi. Per questo motivo si chiede l’adesione dell' istituto della compensazione, già introdotto dal legislatore ma che non trova pratica applicazione. Infine l’abbattimento dei costi della politica con una macchina governativa e amministrativa più “leggera” che permetta risparmi da reinvestire in favore della capacità di spesa dei cittadini e della competitività delle imprese. Va naturalmente garantito il costo della democrazia ma non va tollerato il costo del consenso o del tornaconto personale.

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Gambuzza (Camcom Ragusa): "Un corteo di

5000 persone ci impone di andare avanti

Non finisce qui. Il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” di Ragusa non si ferma certamente alla manifestazione di sabato mattina che ha visto un corteo di 5000 persone che si è snodato lungo le strade principali del capoluogo coinvolgendo anche i semplici cittadini che in quel momento si trovavano nelle vie centrali dello shopping. Il presidente della Camera di Commercio, Sandro Gambuzza, a nome di tutti i componenti del Tavolo, commenta positivamente la manifestazione che si è poi conclusa in piazza San Giovanni dove circa 2800 persone (stima della Questura) hanno assistito ai vari interventi. “Ringrazio il prefetto Cagliostro per la disponibilità dimostrata e per aver ascoltato i punti salienti della nostra piattaforma rivendicativa. E’ chiaro che il Tavolo non si ferma a questa manifestazione che comunque è stata uno dei passaggi più importanti del lavoro programmato da mesi. Già da lunedì torneremo a sollecitare le istituzioni affinché si adoperino, trovando le misure più opportune, per aderire alle nostre proposte tutte tese al rilancio del territorio ibleo. Un corteo di 5000 persone ce lo ha chiesto apertamente e a nome dei tanti disoccupati e dei lavoratori che oggi erano con noi, posso assicurare che non ci fermeremo. Le istituzioni devono dare urgentemente le risposte che tutti aspettiamo”. Il presidente Gambuzza ha poi voluto ringraziare le Forze dell’Ordine per il supporto fornito, così come i sindaci dei Comuni iblei che hanno aderito e la Provincia regionale di Ragusa.

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NEWS REGIONALI

Si Riapre La "vertenza Ragusa" Con La Manifestazione Di Proposta "tutti Insieme

Per Il Rilancio Ibleo" In Programma Sabato A Ragusa.

Ragusa - Due diocesi (Ragusa e Noto), i principali sindacati, le associazioni di categoria, datoriali e dei consumatori più rappresentative (32 soggetti in tutto) riaccendono la storica "Vertenza Ragusa" avviata nel 1984 con una manifestazione di protesta unitaria. Quanto accadrà nuovamente sabato prossimo 14

gennaio a Ragusa (concentramento in via Zama a partire dalle 9,30) per una manifestazione questa volta

di <> denominata "Tutti insieme per il rilancio ibleo". L'iniziativa, presentata stamani in conferenza

stampa, è organizzata dal "Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro" insediato lo scorso

giugno alla Camera di Commercio e prevede una dettagliata piattaforma rivendicativa per sostenere

le famiglie, difendere il lavoro, sviluppare le imprese. Cinque pagine che diventano un programma

di rilancio della provincia di Ragusa attraverso un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture

coerenti e integrate, misure contro l'evasione fiscale, un sistema di tassazione equo e solidale, la

semplificazione burocratica, la puntualità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni,

l'abbattimento dei costi della politica. "Un vero e proprio piano - ha spiegato stamani Sandro

Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa a nome di tutti i vari organismi

coinvolti - affinché il mondo della politica ponga la dovuta attenzione alle problematiche della

provincia iblea e torni ad essere il Modello Ragusa che per anni ci hanno invidiato. Proposte per

risollevarci dalla crisi e di cui chiederemo l'attuazione". Stamani è stato lanciato un nuovo appello

alla partecipazione. Hanno già aderito numerosi Comuni, lavoratori e studenti e sabato saranno in

piazza. Il corteo partirà da via Zama, passerà da via Carducci, viale del Fante, via Roma, corso

Vittorio Veneto per giungere in piazza San Giovanni a Ragusa con le testimonianze di disoccupati e

precari ma anche dei rappresentanti delle categorie produttive. Successivamente si terrà un incontro

in Prefettura per chiedere un confronto istituzionale con i rappresentati di Stato e Regione. Per il

territorio ibleo, come confermato stamani in conferenza stampa, sembra essere "l'ultima chiamata".

La politica deve rispondere, è stato detto da più parti. Lo ha ribadito Giuseppe Grassia, presidente

provinciale dell'Ance, l'associazione degli edili: "Se non arriverà la ripresa, sarà davvero la fine.

Dalla politica non abbiamo ancora ricevuto risposte concrete. Se ci fosse la volontà giusta, si

potrebbe partire già ora con alcuni cantieri importanti. Abbiamo i fondi ex Insicem, spendiamoli.

C'è in programma la realizzazione della bretella per l'aeroporto di Comiso, per 12 milioni di euro,

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bene, si proceda. Purtroppo dobbiamo invece combattere con una burocrazia estenuante. Per alcuni

permessi o autorizzazioni ci vogliono mesi interni. Nel frattempo le imprese falliscono. Ho sempre

detto che la burocrazia dovrebbe essere a cottimo, senza stipendio fisso. Vorrei ben vedere se

esisterebbero i ritardi dei burocrati". Giovanni Avola, segretario provinciale della Cgil, ha ricordato

che su 1200 cartoline spedite in tutta Italia, per chiedere più attenzione verso le problematiche del

territorio ibleo, ben 961 sono stati i riscontri o i feedback di ritorno. "Crediamo che sia una buona

percentuale che ci conferma la bontà della nostra scelta comune, quella di essere unitari. Non

accadeva dal 1984, da quella manifestazione che portò alla <>. Questo tavolo collettivo sarà

permanente e si occuperà delle problematiche del territorio naturalmente anche oltre la

manifestazione di sabato. Chiederemo interlocuzioni a livello ministeriale e alla Regione per battere

sui temi più caldi, a partire dalle infrastrutture". La manifestazione di sabato non sarà solo protesta

ma soprattutto proposta, come ha voluto ricordare Giorgio Bandiera, segretario provinciale della

Uil: "La gente è esasperata, non saremo certo in piazza a far festa o parate. Da mesi assistiamo ad

un tracollo dell'agricoltura, del commercio, dell'artigianato. Anche la provincia iblea, che ha finora

tenuto, è arrivata al limite. Assistiamo a giovani che sono senza speranza, che nemmeno cercano il

lavoro perché sanno che non c'è. E' una situazione paradossale, ma dobbiamo tutti insieme lavorare

per evitare il sentimento della rassegnazione. Con questa manifestazione puntiamo su tematiche

importanti per questo territorio ma offriamo anche delle proposte verso chi oggi, come nel 1984, è

chiamato a capire e a dare risposte. Non può esserci nell'agenda politica ancora la questione dei

rapporti di maggioranza alla Regione, ma il problema della mancanza di lavoro". Problematiche

vecchie e nuove su cui il "Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro" accende adesso i

riflettori, come spiegato da Enzo Romeo, segretario provinciale Cisl: "Tutto è contenuto nella

piattaforma rivendicativa che è un documento condiviso sul quale le istituzioni e la politica sono

chiamate a dare risposte. Assistiamo, purtroppo, a fatti preoccupanti ed inquietanti. Uno su tutti,

riguarda i nuovi provvedimenti della Regione che non passano e vengono impugnati dal

commissario dello Stato per mancanza di fondi. Come si può allora pensare di creare sviluppo se

non si riescono a fare le opportune programmazioni? Se non ci si muoverà in tempi rapidi, questo

tavolo dello sviluppo rischia di trasformarsi in un tavolo di gestione della crisi che, dicono gli

osservatori, avrà il suo picco proprio nel 2012, un anno difficile. Questo documento di cinque

pagine deve essere il confronto reale su cui lavorare. Una proposta nei confronti di chi è attualmente

assente: la politica". Non solo il mondo del lavoro è impegnato in questa attività di proposta ma

anche le diocesi. Stamani a rappresentare quelle di Ragusa e Noto c'era Renato Meli direttore della

pastorale di Ragusa: "Siamo qui seduti a questo tavolo perché ascoltiamo ogni giorno i problemi

della gente e sappiamo che la crisi, al di là del balletto delle cifre, è assolutamente reale. La gente

non ce la fa ad andare avanti. Il mondo della politica non può continuare a girarsi dall'altra parte ma

è chiamato a dare delle risposte. Noi, con questa piattaforma rivendicativa, offriamo un percorso

con cose fattibili e utili alla collettività. Non aspettiamo altro che la giusta interlocuzione". Alla

manifestazione di sabato interverranno anche i rappresentanti regionali di Confagricoltura, Cia,

Cna, Ance e Cgil (in quest'ultimo caso in rappresentanza anche dei livelli regionali di Cisl e Uil), e

una delegazione dell'omologo tavolo insediato a Siracusa.

13-01-2012

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Si riapre la "Vertenza Ragusa" Due diocesi (Ragusa e Noto), i principali sindacati, le associazioni di categoria, datoriali e dei consumatori più rappresentative (32 soggetti in tutto) riaccendono la storica “Vertenza Ragusa” avviata nel 1984 con una manifestazione di protesta unitaria. Quanto accadrà nuovamente sabato prossimo 14 gennaio a Ragusa (concentramento in via Zama a partire dalle 9,30) per una manifestazione questa volta di <<proposta>> denominata “Tutti insieme per il rilancio ibleo”. L’iniziativa, presentata stamani in conferenza stampa, è organizzata dal “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” insediato lo scorso giugno alla Camera di Commercio e prevede una dettagliata piattaforma rivendicativa per sostenere le famiglie, difendere il lavoro, sviluppare le imprese. Cinque pagine che diventano un programma di rilancio della provincia di Ragusa attraverso un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti e integrate, misure contro l’evasione fiscale, un sistema di tassazione equo e solidale, la semplificazione burocratica, la puntualità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, l’abbattimento dei costi della politica. “Un vero e proprio piano – ha spiegato stamani Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa a nome di tutti i vari organismi coinvolti – affinché il mondo della politica ponga la dovuta attenzione alle problematiche della provincia iblea e torni ad essere il Modello Ragusa che per anni ci hanno invidiato. Proposte per risollevarci dalla crisi e di cui chiederemo l’attuazione”. Stamani è stato lanciato un nuovo appello alla partecipazione. Hanno già aderito numerosi Comuni, lavoratori e studenti e sabato saranno in piazza. Il corteo partirà da via Zama, passerà da via Carducci, viale del Fante, via Roma, corso Vittorio Veneto per giungere in piazza San Giovanni a Ragusa con le testimonianze di disoccupati e precari ma anche dei rappresentanti delle categorie produttive. Successivamente si terrà un incontro in Prefettura per chiedere un confronto istituzionale con i rappresentati di Stato e Regione. Per il territorio ibleo, come confermato stamani in conferenza stampa, sembra essere “l’ultima chiamata”. La politica deve rispondere, è stato detto da più parti. Lo ha ribadito Giuseppe Grassia, presidente provinciale dell’Ance, l’associazione degli edili: “Se non arriverà la ripresa, sarà davvero la fine. Dalla politica non abbiamo ancora ricevuto risposte concrete. Se ci fosse la volontà giusta, si potrebbe partire già ora con alcuni cantieri importanti. Abbiamo i fondi ex Insicem, spendiamoli. C’è in programma la realizzazione della bretella per l’aeroporto di Comiso, per 12 milioni di euro, bene, si proceda. Purtroppo dobbiamo invece combattere con una burocrazia estenuante. Per alcuni permessi o autorizzazioni ci vogliono mesi interni. Nel frattempo le imprese falliscono. Ho sempre detto che la burocrazia dovrebbe essere a cottimo, senza stipendio fisso. Vorrei ben vedere se esisterebbero i ritardi dei burocrati”. Giovanni Avola, segretario provinciale della Cgil, ha ricordato che su 1200 cartoline spedite in tutta Italia, per chiedere più attenzione verso le problematiche del territorio ibleo, ben 961 sono stati i riscontri o i feedback di ritorno. “Crediamo che sia una buona percentuale che ci conferma la bontà della nostra scelta comune, quella di essere unitari. Non accadeva dal 1984, da quella manifestazione che portò alla <<Vertenza Ragusa>>. Questo tavolo collettivo sarà permanente e si occuperà delle problematiche del territorio naturalmente anche oltre la manifestazione di sabato. Chiederemo interlocuzioni a livello ministeriale e alla Regione per battere sui temi più caldi, a partire dalle infrastrutture”. La manifestazione di sabato non sarà solo protesta ma soprattutto proposta, come ha voluto ricordare Giorgio Bandiera, segretario provinciale della Uil: “La gente è esasperata, non saremo certo in piazza a far festa o parate. Da mesi assistiamo ad un tracollo dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato. Anche la provincia iblea, che ha finora tenuto, è arrivata al limite. Assistiamo a giovani che sono senza speranza, che nemmeno cercano il lavoro perché sanno che non c’è. E’ una situazione paradossale, ma dobbiamo tutti insieme lavorare per evitare il sentimento della rassegnazione. Con questa manifestazione puntiamo su tematiche importanti per questo territorio ma offriamo anche delle proposte verso chi oggi, come nel 1984, è chiamato a capire e a dare risposte. Non può esserci nell’agenda politica ancora la questione dei rapporti di maggioranza alla Regione, ma il problema della mancanza di lavoro”. Problematiche vecchie e nuove su cui il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” accende adesso i riflettori, come spiegato da Enzo Romeo, segretario provinciale Cisl: “Tutto è contenuto nella piattaforma rivendicativa che è un documento condiviso sul quale le istituzioni e la politica sono chiamate a dare risposte. Assistiamo, purtroppo, a fatti preoccupanti ed inquietanti. Uno su tutti, riguarda i nuovi provvedimenti della Regione che non passano e vengono impugnati dal commissario dello Stato per mancanza di fondi. Come si può allora pensare di creare sviluppo se non si riescono a fare le opportune programmazioni? Se non ci si muoverà in tempi rapidi, questo tavolo dello sviluppo rischia di trasformarsi in un tavolo di gestione della crisi che, dicono gli osservatori, avrà il suo picco proprio nel 2012, un anno difficile. Questo documento di cinque pagine deve essere il confronto reale su cui lavorare. Una proposta nei confronti di chi è attualmente assente: la politica”. Non solo il mondo del lavoro è impegnato in questa attività di proposta ma anche le diocesi. Stamani a rappresentare quelle di Ragusa e Noto c’era Renato Meli direttore della pastorale di Ragusa: “Siamo qui seduti a questo tavolo perché ascoltiamo ogni giorno i problemi della gente e sappiamo che la crisi, al di là del balletto delle cifre, è assolutamente reale. La gente non ce la fa ad andare avanti. Il mondo della politica non può continuare a girarsi dall’altra parte ma è chiamato a dare delle risposte. Noi, con questa piattaforma rivendicativa, offriamo un percorso con cose fattibili e utili alla collettività. Non aspettiamo altro che la giusta interlocuzione”. Alla manifestazione di sabato interverranno anche i rappresentanti regionali di Confagricoltura, Cia, Cna, Ance e Cgil (in quest’ultimo caso in rappresentanza anche dei livelli regionali di Cisl e Uil), e una delegazione dell’omologo tavolo insediato a Siracusa.

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Ci saranno anche gli studenti iblei alla manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio ibleo”

Ci saranno anche gli studenti iblei che in delegazione parteciperanno alla manifestazione di proposta “Tutti

insieme per il rilancio ibleo”, la nuova “Vertenza Ragusa” in programma domani mattina nel capoluogo ibleo.

L’Unione degli Studenti della provincia iblea ha infatti aderito e preso i contatti con gli organizzatori della

manifestazione, ovvero tutti quei rappresentanti che compongono il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del

Lavoro” con dentro associazioni di categoria, forze datoriali, sindacati.

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PURE GLI STUDENTI IBLEI IN PIAZZA PER LA MANIFESTAZIONE “TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO”, LA NUOVA VERTENZA RAGUSA IN PROGRAMMA DOMANI MATTINA NEL CAPOLUOGO IBLEO.

Ci saranno anche gli studenti iblei che in delegazione parteciperanno alla manifestazione di proposta “Tutti insieme per il rilancio ibleo”, la nuova “Vertenza Ragusa” in programma domani mattina nel capoluogo ibleo. L’Unione degli Studenti della provincia iblea ha infatti aderito e preso i contatti con gli

organizzatori della manifestazione, ovvero tutti quei rappresentanti che compongono il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” con dentro associazioni di categoria, forze datoriali, sindacati. Sono stati proprio quest’ultimi ad invitare gli studenti, i giovani dirigenti della futura società del

domani affinché possano avere un futuro migliore dalla politica e dalle istituzioni. Quella di domani sarà l’avvio di una nuova “Vertenza Ragusa” che vedrà compatti e uniti tutti gli organismi produttivi dell’area iblea. Il “Tavolo” è stato insediato nei mesi scorsi alla Camera di Commercio, ente che ha sviluppato un’intensa attività di coordinamento e coinvolgimento assieme alle varie associazioni ed organismi

sindacali e datoriali, trovando l’adesione anche delle diocesi di Ragusa e Noto pronte a scendere in piazza assieme ai lavoratori e ai disoccupati per chiedere più attenzione per la provincia più a Sud d’Italia. Provvedimenti tempestivi per arginare la crisi, sostenere le famiglie, difendere il lavoro, sviluppare le imprese. Si comincia alle 9,30 con il concentramento in via Zama a Ragusa. Poi la partenza del corteo lungo le vie cittadine per raggiungere piazza San Giovanni dove si svolgeranno gli interventi dal palco da parte di alcuni delegati del “Tavolo” in rappresentanza del mondo produttivo ibleo. Si chiederà lavoro, infrastrutture, rilancio di commercio, artigianato, agricoltura, le tematiche principali di una provincia che

vuol tornare ad essere quel “Modello Ragusa” per anni al centro dell’attenzione dei vari osservatori economici

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Lavoratori, disoccupati, immigrati in corteo

Ragusa, in piazza per lo sviluppo

"Tutti insieme per il rilancio economico"

Ragusa - Una manifestazione colorata e pacifica, piena di lavoratori ma anche di tanti disoccupati. E poi studenti, immigrati, molte donne extracomunitarie che lavorano nei magazzini di produzione della fascia trasformata; i sindacati, le associazioni di categoria, quelle datoriali, anche le diocesi di Ragusa e Noto che compongono il 'Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro' di Ragusa, organismo che ha organizzato l'iniziativa 'Tutti insieme per il rilancio ibleo': 2.800 persone, questa la stima definitiva, in corteo attraverso le vie di Ragusa, per chiedere lavoro, sostegno e infrastrutture.

Sottofondo musicale con i Pink Floyd e Caparezza, al seguito camion e betoniere, in rappresentanza del settore degli edili e dell'agricoltura. C'era anche una bara con sopra gli ortaggi, per denunciare la morte del settore agricolo. I sindacati hanno chiesto impegno da parte delle istituzioni. Lo ha detto Giovanni Avola, segretario provinciale Cgil Ragusa in rappresentanza di tutti i sindacati: "La nostra provincia soffre la disoccupazione giovanile e il gap infrastrutturale, si devono cambiare le prospettive. Non siamo per l'antipolitica e il qualunquismo ma non tollereremo piu' la latitanza della politica". A concludere gli interventi Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa: "Qui sotto al palco c'e' una bara a testimonianza della morte dell'agricoltura, una volta motore della provincia di Ragusa. Ci hanno venduto a Bruxelles, barattato a Roma e incartati a Palermo, insomma, una vergogna. Per ripartire vanno combattuti la burocrazia e i sistemi barbari con cui si vessano le imprese. Si devono commissariare le persone che non lavorano, chi guida i carrozzoni e non certo le imprese". Gambuzza ha ricordato che saranno chiesti incontri con i vertici delle istituzioni superiori. "Chiederemo un incontro alla Regione - ha detto - il presidente Lombardo trova il tempo per i 'Forconi' e non per sindacati e organizzazioni produttive. Vogliamo sapere con chi sta, se con lo sviluppo della Sicilia o se e' per il consenso facile senza prospettiva. Chiederemo un incontro anche con i rappresentanti del governo nazionale e in particolare con il ministro Passera. Se non ci vorranno ascoltare il nostro Tavolo permanente diventera' mobile e si trasformera' in un autobus per andare a protestare".

A conclusione della manifestazione una delegazione si e' recata in prefettura per incontrare il prefetto Cagliostro, consegnare la piattaforma rivendicativa e chiedere un incontro con i rappresentanti di Stato e Regione. Il rappresentante del governo centrale ha preso atto della manifestazione sottolineando la forte valenza propositiva e si e' reso disponibile ad attivare le interlocuzioni necessarie.

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Sabato 14 gennaio manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil

Ragusa, tutti in piazza per il lavoro

e lo sviluppo del territorio ibleo

Ragusa – Tutti uniti alla manifestazione provinciale per lo sviluppo e il lavoro. Così il sindacato ragusano si presenta all’appuntamento di sabato 14 gennaio, per il rilancio e lo sviluppo del territorio ibleo. Giovanni Avola per la Cgil, Enzo Romeo per la Cisl e Giorgio Bandiera per la Uil lanciano un messaggio chiaro: è finito il tempo delle divisioni, ora si marcia insieme, andando oltre gli interessi di parte. “C’è una crisi mondiale, che ha risvolti preoccupanti anche per la nostra provincia, paralizzando l’attività economica di comparti già in crisi, eccellenze comprese, che esige una risposta forte, chiara, coesa e coerente nel tempo da parte di tutti, visto che la crisi colpisce tutti e per prima ogni famiglia, ogni studente a qualsiasi livello impegnato e quindi le persone a noi vicine”.

I tre segretari confederali chiedono a “gran voce un piano straordinario per il lavoro, la concretizzazione delle infrastrutture, strumento esclusivo per aiutare il rilancio economico e produttivo del territorio, misure contro ogni tipo di evasione ed elusione fiscale una scelta che rende alla collettività la tassazione equa e solidale e quindi meno gravosa per le famiglie, semplificazione dell’azione amministrativa sburocratizzando le procedure e rendere puntali i pagamenti delle pubblica amministrazione. E infine, e non ultimo, l’abbattimento esemplare dei costi della politica laddove si vuole realmente riavvicinare il paese legale al paese reale”.

Sono queste le motivazioni per le quali sabato 14 gennaio si va in piazza a protestare, ma con le idee chiare sul da farsi: un “manifesto politico ed economico” sostenuto da 26 sigle per uscire da questa grave crisi, lavorando insieme al "tavolo per il lavoro".

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IL TAVOLO PROVINCIALE DELLO SVILUPPO E DEL LAVORO PROSEGUIRA’ GIA’ DA LUNEDI’ IL SUO LAVORO PER SOLLECITARE LE ISTITUZIONI. LO DICHIARA GAMBUZZA (CAMCOM RAGUSA): “UN CORTEO DI 5000 PERSONE CI IMPONE DI ANDARE AVANTI”.

Non finisce qui. Il “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” di Ragusa non si ferma certamente alla manifestazione di stamani che ha visto un corteo di 5000 persone che si è snodato lungo le strade principali del capoluogo coinvolgendo anche i semplici cittadini che in quel momento si trovavano nelle vie centrali dello shopping. Il presidente della Camera di Commercio, Sandro Gambuzza, a nome di tutti i componenti del Tavolo, commenta positivamente la manifestazione che si è poi conclusa in piazza San Giovanni dove circa 2800 persone (stima della Questura) hanno assistito ai vari interventi. “Ringrazio il prefetto Cagliostro per la disponibilità dimostrata e per aver ascoltato i punti salienti della nostra

piattaforma rivendicativa. E’ chiaro che il Tavolo non si ferma a questa manifestazione che comunque è stata uno dei passaggi più importanti del lavoro programmato da mesi. Già da lunedì torneremo a sollecitare le istituzioni affinché si adoperino, trovando le misure più opportune, per aderire alle nostre proposte tutte tese al rilancio del territorio ibleo. Un corteo di 5000 persone ce lo ha chiesto apertamente e a nome dei tanti disoccupati e dei lavoratori che oggi erano con noi, posso assicurare che non ci

fermeremo. Le istituzioni devono dare urgentemente le risposte che tutti aspettiamo”. Il presidente

Gambuzza ha poi voluto ringraziare le Forze dell’Ordine per il supporto fornito, così come i sindaci dei Comuni iblei che hanno aderito e la Provincia regionale di Ragusa.

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Manifestazione per il rilancio ibleo. Cgil, Cisl e

Uil: “Ora inizia nuova fase”

“La grande manifestazione per il lavoro e lo sviluppo del 14 gennaio, con oltre 5 mila persone in piazza, segna una svolta nei rapporti tra sindacato, imprenditoria, associazionismo e libere professioni che assieme alla Chiesa cattolica si vogliono scommettere sul futuro della comunità iblea”. E’ il commento dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil a margine della manifestazione di sabato scorso “Tutti insieme per il rilancio ibleo”. “Si è stabilita una grande alleanza, una sorta di patto territoriale per il rilancio e lo sviluppo della provincia iblea. Il Tavolo tecnico istituito presso la Camera di Commercio ha avuto l’intuizione di comprendere le difficoltà di tutto il nostro sistema produttivo, – scrivono le tre organizzazioni confederali in una nota congiunta – il dramma della disoccupazione, la nostra marginalizzazione per l’assenza di infrastrutture, il peso di una leva fiscale strabica e poco solidale, l’assenza del governo nazionale e regionale, l’inadeguatezza della politica rispetto ai bisogni della comunità che non intende rassegnarsi al declino e al suo declassamento. Il 14 gennaio – concludono Cgil, Cisl e Uil – è stato siglato un nuovo patto col territorio alla luce del sole e sottoscritto da una imponente presenza di cittadini che ne hanno condiviso lo spirito e gli obiettivi”.

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TUTTI INSIEME PER IL RILANCIO IBLEO

Si è svolta alla Camera di Commercio di Ragusa la riunione operativa del “Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro” per definire i dettagli organizzativi della protesta collettiva denominata “Tutti insieme per il rilancio ibleo”, in programma sabato 14 gennaio a Ragusa. La riunione è stata presieduta da Sandro Gambuzza, vertice della Camera di Commercio iblea, e si è svolta alla presenza dei rappresentanti delle varie componenti del tavolo, dai sindacati alle associazioni di categoria, dagli ordini professionali al mondo della cooperazione. Il concentramento dei partecipanti alla manifestazione è previsto per le ore 9,30 di sabato in via Zama a Ragusa da dove partirà poi un corteo che si snoderà lungo le vie cittadine (via Carducci, via Archimede, viale del Fante, via Roma) per raggiungere piazza San Giovanni dove si prevedono gli interventi soprattutto di giovani precari e disoccupati e dei rappresentanti delle categorie produttive. “Vogliamo dar voce a chi non ce l’ha in modo da unirci ancor di più in questa protesta che non vuole fare altro che chiedere più attenzione e concretezza in favore della provincia iblea – spiega Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa -. Sarà una manifestazione a difesa del lavoro, dello sviluppo, delle famiglie. Chiediamo – conclude il presidente della Camera di Commercio – il rilancio del territorio ibleo attraverso una piattaforma programmatica che abbiamo già predisposto, che punta molto sulle infrastrutture e che andremo ad esplicitare sabato mattina. Anche per questo motivo lanciamo l’appello alla cittadinanza per una partecipazione collettiva e condivisa”. Al termine della manifestazione una delegazione si recherà dal Prefetto per consegnare un documento contenente le rivendicazioni e per chiedere precisi riferimenti per immediati confronti con i rappresentanti di Stato e Regione. In caso di maltempo gli interventi finali si svolgeranno al teatro tenda di Ragusa. Hanno intanto già aderito alla protesta alcune istituzioni locali come Ragusa, Modica, Ispica, Vittoria, Comiso, Santa Croce Camerina e la Provincia di Ragusa. Ci sarà inoltre una rappresentanza del “Tavolo dello Sviluppo” di Siracusa.

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IL WEB SI PREPARA ALLA PROTESTA PER IL

RILANCIO IBLEO

La protesta “Tutti insieme per il rilancio ibleo” corre sul web in vista della grande manifestazione collettiva organizzata dal Tavolo provinciale dello Sviluppo e del Lavoro che si terrà sabato 14 a Ragusa con concentramento in via Zama alle 9,30 per poi spostarsi in centro storico. Lunedì pomeriggio una riunione operativa stabilirà il percorso e le modalità della manifestazione, ma intanto sul web si moltiplicano le azioni per coinvolgere la popolazione verso una partecipazione attiva. “Si protesterà per difendere il lavoro, la famiglia, le imprese iblee attraverso una piattaforma rivendicativa che sarà poi esplicitata con documenti che saranno inviati alle istituzioni, così come già fatto – dicono gli organizzatori – per 1200 cartoline inviate sotto Natale e con cui si è chiesta maggiore attenzione per l’area iblea, soprattutto per il completamento delle grandi infrastrutture”, concludono gli organizzatori. Con il web gli organizzatori tentano di coinvolgere il popolo della rete attraverso video caricati su youtube e appositi profili e pagine evento creati sui principali social network. Internet permetterà anche aggiornamenti in tempo reale durante la manifestazione di sabato.

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PUBBLICITA’ SUI QUOTIDIANI REGIONALI

EDIZIONE RAGUSA

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PRESENZA BANNER SUI PRINCIPALI SITI

INTERNET DELLA PROVINCIA DI

RAGUSA

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RASSEGNA VIDEO LINK SERVIZI NEI

TELEGIORNALI

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Ore 14 http://www.youtube.com/watch?v=0gzqDT2AJik&context=C336eeb0ADOEgsToPDskLV8rQP-

hX3sZqOUhlbrSYw

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Ore 19,30 http://www.youtube.com/watch?v=FcR6kuYitRA&context=C3bba4b2ADOEgsToPDskKwt8znkBf

Dl6tJH8EgSJ2k

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http://www.e20sicilia.tv/portale_web/lib/portale.aspx?video=3489

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http://www.e20sicilia.tv/portale_web/lib/portale.aspx?video=3427

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http://www.e20sicilia.tv/portale_web/lib/portale.aspx?video=3491

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http://www.youtube.com/watch?v=dm1Nnh13weI

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http://www.youtube.com/watch?v=zRSZyhR6dgM&feature=player_embedded

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