Rassegna stampa Legge sprechi alimentari_ Fogliani_agosto 2016

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© 2015 QUI! Group S.p.A. ESTRATTO RASSEGNA STAMPA

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ESTRATTO RASSEGNA STAMPA

3 agosto 2016

06 Agosto 2016

CORRIERE DELLA SERACorriere della Sera (ITA)

06 Agosto 2016

La onlus QUI Foundation

Paese: it

Pagina: 22

Readership: 2710000

Diffusione: 489259

Tipo media: Quotidiano Nazionale

Autore: Stefania Chiale

«La legge sullo spreco alimentareci darà selle milioni cli pasti gratis»

ImprenditoreGregorioFogliani èpresidentedella onlus QUIFoundation,attiva con ilprogetto«Pasto Buono»per il recuperodelle eccedenzealimentari

(<Non si avanza il cibo nel piatto»,«Pensa a chi non ha niente damangiare»: ad ogni pasto i bambini sisentono ripetere queste frasi. Adessouna legge italiana Io dice in modochiaro e forte anche agli adulti.Martedì è stata approvata in viadefinitiva al Senato la legge contro glisprechi alimentari, che ogni annocostano al nostro Paese 12,5 miliardi dieuro. La legge punta al recupero e alladonazione delle eccedenze attraversosemplificazioni burocratiche eincentivi. Non con la penalizzazione,come invece ha deciso la Francia infebbraio. «E una decisione giustacommenta Gregorio Fogliani,presidente della Onlus QUIFoundation, che dal 2007 con ilprogetto "Pasto Buono" mette incollegamento l2omila esercizipubblici e associazioni caritatevoli perla distribuzione del cibo in eccessoSi incentiva chi dona, anziché punirechi non lo fa. Questo farà crescere ilnumero dei locali disposti a

collaborare». Finora cosa succedeva?«Offrire cibo avanzato era difficile, senon impossibile, e anche rischioso perl'esercente, che doveva avere unabbattitore della temperatura (solo il2% degli esercizi lo possiede), ottenereun camion coibentato per il trasportoe assumersi ogni responsabilità incaso di problemi. Oggi lesemplificazioni aprono la platea a tutticoloro che possono e vogliono donarecibo avanzato. La legge approvataelimina innanzitutto la paura». ilvolume degli sprechi potrebbedimezzarsi nel giro di dieci anni: «Setutti i pubblici esercizi italianimettessero a disposizione le loroeccedenze alimentari, con una mediadi 20 pasti al giorno, si potrebberodistribuire quotidianamente 7 mifionidi pasti. Con il nostro progetto nerecuperiamo 5oomila all'anno. Ma èpoco rispetto al potenziale: puntiamoal milione».

Stefania Chiale

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http://www.famigliacristiana.it/articolo/basta-sprechi-alimentari-c-e-la-legge.aspx

14 Agosto 2016 - 60033

Famiglia Cristiana (ITA)

14 Agosto 2016 - 60033

FC IN ITAliA E NEI I0NDO

Paese: it

Pagina: 32-33

Readership: 1793000

Diffusione: 345636

Tipo media: Periodici

Autore: Fulvia Degl'Innocenti

N'33 2016

LE NUOVE NORME SUGLI SPRECHI ALIMENTARI

IL CIBO È VITA: NON SCIUPARLOPREMIATO CHI NON BUTTACon il prowedimento,appena diventato legge,si recupererà almenoun milione di tonnellatedi alimenti ogni anno.Ristoranti, mense e bardestineranno gli avanziagli enti caritativi

di Fulvia DegI'Innocenli

S0110 12,5 i miliardi che ognianno vanno in fumo in Itaha per colpa degli sprechialimentari. Equivalgono acinque tonnellate di ciborise finiscono Lra i rifiuti;

nel 54% dei casi è dovuto al consumo(per la maggior parte domestico), nel21% agli scarti della ristorazione, nela% alla distribuzione commerciale,nell'8% all'agricoltura e nel 2% allatrasformazione. Si calcoLi che ogniitaliano ha buttato nel bidone dellaspauatura ben 76 chilI dl prodottialimentari durante l'anno. La situa-zione dovrebbe radicalmente cani-biare dopo la recente approvazionedella legge contro gli sprechi alimen-tari e farmaceutici, che ha l'obiettivodi recuperare da ristoranti, mense,bar, un milione di tonnellate di cibo edonarla a chi ne ha bisogno attraver-so il lavoro degli enti caritativi, comeil Banco alimentare.

La legge è un'eredità di Expo Mila-

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ACASASoprattutto tra le udomestiche i cibofir sue nella spazzatura.

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no 2015, fu presentata lo scorso anno AL RISTORANTEnel Piano SprecoZeru proprio durantel'Esposizione universale ed è una tra- -

duzione in fatti dei principi della Car- Con la doggy bag (o fami ytadiMilano. bag), un apposito coriten;toie

Entrando nel dettaglio della legge si potrà portare a casavediamo che iComuni possono incen- il cibo non consumato.

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N33 2016

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A AL SUPERM[RcATOAricThe nella grande distobuzionesarà possibile ridurre gli sprechi

.

tivare chi dona agli indigonti con unosconto sulla Tari. Il pane può sicura-mente essere donato nell'arco delle 24ore dalla sua produzione; si è ribaditala differenza tra la data di scadenza eil 'termine minimo di conservazione'In caso di confisca di prodotti alimen-tari, inoltre, l'autorità da oggi dispor-rà la cessione gratuita con prioritàall'alinientazione dei più bisognosi osuccessivamente come mangime peranimali. Si diffonderà sempre di piùla cosiddetta doggy bag (un conteni-tore in cui riporre gli avanzi del pasto,per il cane, ma anche per il consumoumano) che consentirà a ristoranti epizzerie di dare la possibiliLà ai clientidi portarsi a casa quel che hanno ordi-nato e non interamente consumato.

«Evitare che quanto risulta in ec-cesso venga buttato via, e un beneper tutti», ha dichiarato Maria ChiaraGadda, deputata del Pd e prima fir-mataria della legge, «perché si limitala produzione di rifiniti, l'emissione di

l'C- IN ITAI.1ft E NEL MONDO

IN FRNCl/ PIU SEVERISei mesi la stataapprovata una leggeanaloga in Francia,dove però, a differenzadell'italia, non ci sono soloincentivi per chi dona,ma sono anche previstepene per chi spreca.

anidride carbonica, l'impiego di risor-se naturali e il consumo di suolo. Mal'aspetto piiu importante è che prodot-ti buoni, perfettamente consamabili,possono essere destinati ai cittadinipiù fragili».

«Questo è un grande risultato perl'italia, che dimostra così di saper te-nere il passo con i Paesi europei piùvirtuosi, conie la Francia, nella lottacontro gli sprechi alimentari», corn-monta Gregorio Fogliani, presidentedella Onlus QUI Foundation, attivadal 2007 con il progetto "Pasto Buo-no' per il recupero e la donazione dieccedenze alimentari ai bisognosi.«Aspettavamo un intervento simileda anni. Grazie agli incentivi previstidalla nuova legge, donare diventeràmolto più semplice. Secondo le stime,questa legge potrebbe dimezzare ilvolume degli sprechi nel giro di diecianni. Abbiamo calcolato che se tntti ipubblici esercizi italiani mettesseroa disposizione le loro eccedenze, conuna media di 20 pasti al giorno, si po-trebbero distribuire addirittura 7 mi-lioni di pasti quotidianamente».

Il problema non è sicuramentesolo italiano a livello planetario unterzo della produzione alimentarefinisce tra i rifiuti per un totale di1,3 miliardi di tonnellate di cibo,quattro volte quello che basterebbeper sfamare quegli 868 nulioni di per-sone che soffrono la fame. Lo smalti-mento stesso dei rifiuti ha un impat-to ambientale pesante per la Terra;invertire questo trend è necessario eanche urgente per la stessa sopravvi-venza del pianeta e questa legge è unostrumento importante per comincia-reafarlo.

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04 Agosto 2016

IL GIORNALE D'ITALIAIl Giornale d'Italia (ITA)

04 Agosto 2016

Paese: it

Pagina: 2

Tipo media: Quotidiano Nazionale

Autore: R.V.

Spreco alimentare, legge figlia della crisiA pprovata la legge contro lo spreco

alimentare. Ed è un progresso cheva di pari passo col regresso del-

l'economia italiana, anche se trovare chiè disposto ad ammetterlo è come cercarel'unicorno. Perché se indubbiamente sitratta di una iniziativa meritoria, pensarefino a qualche anno fa di "liberalizzare" ladonazione di merce alimentare (in buonostato ma oltre la data di scadenza) nonera possibile.Tant'è, qualcosa di buono almeno simuove nei comportamenti degli italiani,schiacciati dalla crisi. "Secondo le stime- sostiene Gregorio Fogliani della OnlusQui Fondation attiva dal 2007 con il pro-getto Pasto Buono per il recupero delleeccedenze alimentari - questa legge po-trebbe dimezzare il volume degli sprechinel giro di dieci anni: è stato calcolatoche se tutti i pubblici esercizi italiani met-tessero a disposizione le loro eccedenze,con una media di 20 pasti al giorno, sipotrebbero addirittura distribuire 7 milionidi pasti quotidianamente".Molti i paralleli portati con l'analoga leggeadottata dalla Francia in febbraio, ma ledifferenze ci sono: il prowedimento italianopunta agli incentivi piuttosto che alle pe-nalizzazioni. Può donare le eccedenzequalsiasi soggetto economico (esercizicommerciali, supermercati, ristoranti, im-prese). Sono stati stanziati anche nuovifondi: 2 milioni per il 2016 al Tavolo Indi-genti e un milione a testa a due fondi chesi occuperanno di packaging innovativoe anti-spreco e per la promozione pressoi ristoranti delle cosiddette Family bag(per consentire ai clienti di portare acasa gli avanzi). Non si tratta certo diesborsi fantasmagorici, ma in termini dicoperture dal governo Renzi non è ilcaso di aspettarsi troppo."questa legge muove un passo importanteper la risoluzione di uno dei grandi para-dossi del nostro sistema alimentare equindi non possiamo che guardarla consoddisfazione", ha dichiarato così GuidoBarilla, Presidente della Fondazione di fa-miglia Bfcn. 'Del resto, lo spreco alimen-tare, oltre ad essere una grave piaga

sociale - fanno sapere dalla Fondazione -rappresenta anche un danno per l'am-biente: basti pensare che se lo sprecoalimentare fosse un Paese, questo sarebbeil terzo principale produttore di anidridecarbonica, dopo Stati Uniti e Cina. In-somma, parliamo di una situazione ormaiinsostenibile alla quale tutti dobbiamocontribuire per trovare una soluzione. Eadesso, dopo l'esempio della Francia, an-che l'italia, da oggi, ha una legge percombattere lo spreco di cibo, favorirel'uso consapevole delle risorse e il recuperodi prodotti ancora utilizzabili". R. V.

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04 Agosto 2016

IL SECOLO XIXIl Secolo XIX (ITA)

04 Agosto 2016

Paese: it

Pagina: 18

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Tipo media: Stampa locale

Autore: R.C.

IL SENATO APPROVA LA RIDISTRIBUZIONE DEL CIBO AI POVERI

Sprechi alimentari, c'è la leggeun aiuto a chi ha più bisognoL'esperienza genovese di Fogliani: «Il nostro impegno daI 2007»R.C. ciuelle agricole. Tutti i Paesi lioni.lComunipossonoincen-

PRIMA DELLA Brexit, alcunistudi vedevano l'Italia al se-condo posto in Europa, dietroall'Inghilterra, come paesesprecone di cibo. Ora, tecnica-mente, potremmo essere i pri-mi. Con una perdita annuale di12,5 miliardi: per il 54% centoal consumo, per il 21% nella ri-storazione, per il 15% nella di-stribuzione commerciale, perl'8% nell'agricoltura e per il 2%nella trasformazione. I datiColdiretti chiariscono la ne-cessità della legge contro glisprechi alimentari approvata,con alcune modifiche, dal Se-nato. L'obiettivo, per il 2016, èridurre gli sprechi alimentariin Italia di un milione di ton-nellate. (<Un target raggiungi-bile anche grazie alla maggio-re sensibilità - sottolinea laColdiretti - con il 53% degli ita-liani che ritiene che il conteni-mento degli sprechi alimenta-ri dipenda soprattutto dallescelte dei consumatori. E per il46% degli italiani, una migliorepianificazione della spesa puòridurre le perdite: per ciascu-nodi noi sono di 76 chili di pro-dotti alimentari buttati via inun anno.La nuova legge, lungi dal-

l'essere punitivacome inFran-cia nei confronti di chi sprecasenza recupero, semplifica lavita achi vuoi donare: le azien-de di ristorazione e anche

dell'Uni6ne hanno sottoscrit-to l'impegno del nuovi targetdi sviluppo sostenibile del-l'Onu, che prevede di dimez-zare lo spreco alimentare per il2030, in ogni passaggio dellafiliera, dal campo alla tavola.Per il ministro delle politi-

che agricole alimentari e fore-stali, Maurizio Mattina, la leg-ge è «una eredità di Expo Mila-no», dedicato appunto al cibo.La legge punta, dunque, all'in-cremento del recupero e delladonazione delle eccedenzealimentari, con priorità dellaloro destinazione per l'assi-stenzaagli indigenti. Allo stes-so tempo si favorisce il recupe-ro di prodotti farmaceutici ealtri a fini di solidarietà socia-le.Importante anche il contri-

buto alla limitazione degli im-patti negativi sull'ambiente eall'educazione dei cittadiniper diminuire gli sprechi ali-mentari. Tra i punti chiave del-la legge: donare sarà più facilegrazie alle disposizioni di ca-rattere tributario e finanziariodella legge. Il tavolo indigentiviene rafforzato con 2 milionidi euro per il fondo acquistoalimenti. E stato anche attiva-to un bando Agea per l'acqui-sto di latte crudo datrasforma-re in UHT per donano ai biso-gnosi. Il piano complessivo diacquisti è aumentato a 10 mi-

tivare chi doni agli indigenticon uno sconto sullaTari.A Genova, sul tema, è attivo

dal 2007 il progetto Pasto Buo-no della Onlus Qui Founda-tion, del Gruppo Qui. Fondatanel 2007 da Gregorio Fogliani,la Fondanzione distribuisce500mila pasti l'anno e l'obiet-tivo è di arrivare a I milione.«La legge è un grande risultatoper l'italia, che dimostra così disaper tenere il passo con i pae-si europei più virtuosi, come laFrancia, nella lotta contro glisprechi alimentari», commen-ta Fogliani. «Aspettavamo unintervento simile da anni -chiude Fogliani - grazie agli in-centivi donare diventerà piùsemplice e sicuro per tutti».

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Articolo per uso esclusivo del destinatario. Sono vietate la riproduzione e la ridistribuzione

3 agosto 2016

3 agosto 2016

http://formiche.net/2016/08/03/con-legge-sprechi-alimentari-italia-grande-esempio-di-civilta/

http://www.gdoweek.it/sprechi-alimentari-prime-reazioni/

Sprechi alimentari: prime reazioni

Barbara TrigariBarbara TrigariBarbara TrigariBarbara Trigari

“Un importante passo per semplificare il processo di donazione delle rimanenze alimentari”, cosìGiovanni Coboli Gigli, presidente di Federdistribuzione, definisce la legge approvata lo scorso 3agosto dal Senato della Repubblica che semplifica il processo delle donazioni di prodotti alimentarie farmaceutici.

Secondo lo studio Surplus Food Management 2015 del Politecnico di Milano la distribuzione donaogni anno 65 mila tonnellate di prodotti alimentari, pari a circa 220 mila pasti al giorno.

Quantità che, grazie alla legge appena approvata, potrebbe arrivare a raddoppiare, come indicatodal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, fino a 480 mila tonnellatedi donazioni, per arrivare al milione di tonnellate annue.

“Per dare impulso alle donazioni sarà importante che gli enti locali recepiscano l’invito contenutonella norma – prosegue Coboli Gigli -, riducendo la tassa sui rifiuti per i soggetti che donano.

Più donazioni significa meno rifiuti e meno costi per il sistema, e noi auspichiamo che almeno unaparte di questi risparmi possano essere distribuiti a chi alimenta questo percorso virtuoso”.

Federdistribuzione partecipa insieme a Federalimentare, Fondazione Banco Alimentare e UnioneNazionale Consumatori, al progetto Life-Food Waste Stand Up, con l’obiettivo di sensibilizzare alcontenimento dello spreco ed educare al recupero delle eccedenze.

Per quanto riguarda i locali food, Gregorio Fogliani, presidente della Onlus Qui Foundation, attivadal 2007 con il progetto Pasto Buono, ha commentato: “Aspettavamo un intervento simile da anni.

Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice.

Rispetto alla norma approvata in Francia, quella italiana non è punitiva, ma punta sugli incentivi esulla semplificazione burocratica.

Questo farà certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità sicibo salvato.

Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di 10 anni.

Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loroeccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pastiquotidianamente.

Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 550 mila pasti all’anno, ciponiamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione”.

gdoweek.it

3 agosto 2016

3 agosto 2016

http://www.oggitreviso.it/fogliani-qui-foundation-legge-anti-sprechi-grande-risultato-italia-141974

3 agosto 2016

http://www.padovanews.it/2016/08/03/fogliani-qui-foundation-legge-anti-sprechi-grande-risultato-per-italia/

Approvata la legge contro gli sprechi alimentari

Finalmente approvata in Senato la legge contro gli sprechi alimentari: la semplificazioneburocratica agevolerà in modo determinante il lavoro di tante Onlus.

Approvata definitivamente dal Senato la legge contro gli sprechi alimentari: 1 milione di tonnellatedi cibo all’anno è l’obiettivo da perseguire per il ministro delle politiche agricole alimentari eforestali, Maurizio Martina.

Tanto è il cibo che ci si prefigge di raccogliere e distribuire a chi ne ha bisogno attraverso il lavoroinsostituibile delle Onlus.

“ Presentata lo scorso anno nel Piano SprecoZero durante l’Esposizione universale è unaconcretizzazione dei principi della Carta di Milano.

Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggihanno numeri inaccettabili: 12 miliardi di euro solo nel nostro Paese ” Afferma Martina.

Le novità più importanti riguardano sicuramente la Semplificazione Burocratica, che andrà adalleggerire il lavoro di tante Onlus impegnate su questo fronte come QUI Foundation, che dal 2007,con il progetto Pasto Buono, è attiva per il recupero e donazione delle eccedenze alimentari.

“Aspettavamo un intervento simile da anni.

Gli incentivi e la semplificazione burocratica faranno certamente crescere il numero di localidisposti a donare e aumenterà le quantità di cibo salvato.

Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni.

Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loroeccedenze, con una media di 20 pasti al giorni, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pastiquotidianamente.

Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500mila pasti recuperatiall’anno, ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione.” Dichiara il presidente dellaOnlus Giorgio Fogliani La Onlus QUI Foundation si impegna dal 2007, attraverso il progetto “PastoBuono”, nella riduzione degli sprechi alimentari organizzando una rete solidale che prevede il ritirodelle eccedenze alimentari dai locali food e la donazione dei pasti, ancora sani e integri, a chi hapiù bisogno.

Pasto Buono è stato inserito nelle best practice mondiali contro gli sprechi da FAO, che lo hainserito nel progetto mondiale contro la fame “SAVE FOOD”.

ifood.it

3 agosto 2016

http://www.ifood.it/2016/08/pasto-buono.html

Pasto Buono è attivo a Genova, Milano, Mantova, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli.

Il progetto è attivo grazie al supporto di realtà no-profit come Caritas, Comunità di Sant’Egidio, Csv eCity Angels.

Tra i partner, la compagnia di navigazione Tirrenia e Gruppo Cremonini, che donano l’invenduto deiloro ristoranti.

Questa legge e con essa le attività di recupero di cibo per cui si adoperano le Onlus, si stagliadefinitivamente come una pietra miliare sostanziale nel cambiamento culturale e delle abitudini delsingolo individuo.

Portarsi a casa la doggy bag, recuperare pasti o prodotti in scadenza altrimenti destinati al macero,è ormai una necessità sociale impattante anche sull’ambiente e in rispetto a tutte le persone.

Sulla via delle spreco alimentare, uno sfrontato benessere.Quale situazione sul nostro territorio?

(Emilio Rossi) – «Il pianetaha risorse naturali limitate esappiamo già che se tutticonsumassero come noioccidentali servirebbero 4 o5, qualcuno dice 6 pianeti.

E invece ne abbiamo solouno, quindi qualcosa devecambiare».

È Jane Goodall, l’etologapiù famosa del mondo adirlo.

E prosegue: «Gli economistihanno questa idea follesecondo cui lo sviluppoeconomico può essereillimitato.

Invece non è possibile».

D’altra parte – osservaMassimo Gaggi su SETTE del Corriere della sera del 22 luglio 2016 – «sappiamo che a livelloplanetario quasi un terzo della produzione di derrate agricole va sprecata per problemi di vario tipo:qualità del prodotto, raccolta non fatta nei giusti tempi, trasporto, distribuzione.

In America, dove in teoria le cose dovrebbero andare meglio grazie a un sistema agroindustrialemolto avanzato e a una migliore logistica, dalla “catena del freddo” all’efficienza dei supermercati,in realtà, secondo alcune recenti indagini, gli scarti sono addirittura superiori: arrivano a metà dellaproduzione».

Una situazione di incredibile incoscienza sociale.

Il governo federale ha, infatti, calcolato che ogni anno l’America getta nelle discariche (o usa comealimento per il bestiame) ben 60 milioni di tonnellate di cibo, per un valore di 160 miliardi di dollari:200 chili di alimenti sprecati per ogni abitante.

A ciò si aggiunga che il 20% della produzione rimane sui campi per la difficoltà di trovare personaleper la raccolta o perché i costi sono troppo elevati.

lostivalepensante.it

3 agosto 2016

Ma la battaglia per la riduzione degli scarti degli alimenti non è stata uno dei cavalli di battaglidell’Expo milanese? IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA.

Quasi 870 milioni di persone sono cronicamente sottonutrite.

Secondo i dati diffusi dalla F.A.O., nel mondo soffrono la fame 870 milioni di persone, soprattutto neiPaesi africani e del Medio Oriente.

E IN ITALIA? Gli italiani poveri che hanno chiesto un pacco alimentare o un pasto gratuito ai canalino profit che distribuiscono le eccedenze alimentari sono aumentati per effetto della crisi e hannotoccato quota 3,3 milioni.

È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Agea, in occasione della Giornata mondialedell’alimentazione.

Un allarme che si estende a tutti i Paesi ricchi dove negli ultimi tre anni le persone che non hannodisponibilità di cibo sufficiente per alimentarsi correttamente sono aumentate del 7%.

STOP AGLI SPRECHI.

Nel 2011 il 3,2% della produzione agricola italiana è rimasta in campo, per complessive 15.128.702tonnellate tra frutta e verdura.

È uno dei dati contenuti nel “ Libro nero dello Spreco: il cibo” condotto da Last Minute presentato inoccasione della Giornata dell’alimentazione.

In particolare, per quanto riguarda la frutta, su una produzione totale di 213.318.127 tonnellate il3,77% rimane in campo, pari a 8.043.830 tnl; percentuale che sale per gli ortaggi a 5,5%(4.809.731).

Due le ragioni dello spreco nei campi, spiega il rapporto: la non convenienza da parte dell’agricoltorenel raccogliere il prodotto in quanto i prezzi di mercato non sono remunerativi e atmosferici.

Una doverosa domanda: non pensiamo che una simile situazione possa essere una bombaesplosiva in grado di innescare una reazione a catena? UNA NUOVA LEGGE.

E di questi giorni l’approvazione da parte del Senato di una legge sul recupero delle eccedenze esulla loro donazione per solidarietà sociale.

Prima firmataria, insieme con Massimo Fiorio e a oltre 120 parlamentari del Partito Democratico, ladeputata della nostra provincia, Maria Chiara Gadda, relatrice del provvedimento alla Camera.

La legge si è arricchita nel tempo grazie alle proposte degli altri gruppi parlamentari e al contributo dimoltissime associazioni del volontariato e della filiera economica.

QUALI I VANTAGGI? Lo scopo primario è quello di evitare che quanto risulta in eccesso vengabuttato via.

In un contesto sociale connotato da un alto indice di povertà, i prodotti buoni, perfettamenteconsumabili, potranno essere destinati ai cittadini più fragili.

http://www.lostivalepensante.it/2016/08/09/sulla-via-delle-spreco-alimentare-uno-sfrontato-benessere-quale-situazione-sul-nostro-

La nostra è una società consumistica che spreca tutto, dal cibo ad altri generi di prodotti (5 milioni ditonnellate l’anno nel nostro Paese).

La norma amplia quindi la gamma dei beni che possono essere donati e anche la platea dei soggettiriceventi: non solo le O.N.L.U.S., ma anche gli enti pubblici e le piccole associazioni di volontariatonon riconosciute, purché la finalità del recupero sia per solidarietà sociale e senza scopo di lucro.

Contrastare lo spreco aiuta tutti a vivere meglio.

Gregorio Fogliani, presidente della O.n.l.u.s.

QUI FONDATION osserva: «Se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loroeccedenze alimentari, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero distribuire quotidianamente7 milioni di pasti».

Attraverso il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari, inoltre, si promuove la riduzionedella produzione dei rifiuti e il riuso dei prodotti attraverso l’estensione del loro ciclo di vita.

E SUL NOSTRO TERRITORIO? Anche sul nostro territorio dove i supermercati la fanno dapadrone, sarà possibile perseguire una politica volta ad alleviare l’immeritata povertà di tantefamiglie, in difficoltà per la perdita del lavoro o per altre motivazioni.

Non si devono dimenticare gli anziani alle prese con misere pensioni che consentono a mala penadi condurre una vita ai limiti di una ineludibile sobrietà.

La nuova legge non esclude neppure i farmaci per i quali la donazione avverrà con ogni garanzia ditracciabilità e di tutela della salute delle persone che ne beneficeranno.

Le cessioni di eccedenze alimentari dovranno prioritariamente essere destinate al consumo, mentrele eccedenze alimentari non idonee al consumo umano potranno essere cedute per il sostegnovitale di animali e per altre destinazioni, come il compostaggio.

Naturalmente gli alimenti dovranno essere selezionati in base ai requisiti di qualità e di igiene.

MA DOVE SI GENERA SOPRATTUTTO LO SPRECO? Per circa il 43%, all’interno delle muradomestiche, per questo motivo occorre operare fin dalla primissima infanzia sull’educazione e sullaprevenzione.

Ed in questo scuole e famiglie si devono saldare in una solida alleanza.

Sprechi alimentari: il Senato approva la legge

Ora, con l'approvazionedella legge contro glisprechi alimentari,possiamo darci finalmentecome obiettivo il recupero di1 milione di pasti.

Il provvedimento, giàapprovato dalla Camera loscorso marzo, diventadunque definitivo.

L'Aula del Senato ha dato ilvia libera al disegno dilegge contro gli 'Sprechialimentari' con 181 sì, 2 noe 16 astenuti.

Questa legge, ha affermatoil ministro Martina "è unadelle più belle e concreteeredità di Expo Milano2015".

Gli sprechi alimentari costano all'Italia 12,5 miliardi che sono persi per il 54% al consumo, per il21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale, per l'8% nell'agricoltura e per il2% nella trasformazione.

Tra gli obiettivi principali della norma ci sono l'incremento del recupero e della donazione delleeccedenze alimentari, con priorita'della loro destinazione per assistenza agli indigenti.

A differenza dei loro colleghi d'Oltrape, tuttavia, i parlamentari italiani hanno puntato meno sullapenalizzazione, favorendo gli incentivi per chi dichiara lotta agli sprechi.

"È molto importante - conclude Martina - il rafforzamento del Tavolo Indigenti del nostro Ministero,che ora potrà diventare un vero e proprio laboratorio operativo per ridurre gli sprechi e aumentarel'assistenza ai più bisognosi".

Un modello che ci rende unici in Europa e che punta ad incentivare e semplificare il recupero piùche a punire chi spreca.

molisedoc.com

3 agosto 2016

http://molisedoc.com/2016/08/sprechi-alimentari-il-senato-approva-la-legge/

Con Pasto Buono - ne avevamo già parlato su Formiche - siamo riusciti a creare una rete solidaleche prevede il ritiro delle eccedenze alimentari da ristoranti, bar, pizzerie, tavole calde, self service ela donazione dei pasti, ancora sani e integri, a chi ha più bisogno.

Le associazioni di volontariato potranno anche recuperare i prodotti che rimangono a terra durantela raccolta, sempre a sostegno degli indigenti.

La necessità di accelerare dipende dal fatto che, come rilevato anche dall'Osservatorio WasteWatcher, oggi sono 10 milioni gli italiani che vivono in condizioni di povertà.

È stata la stessa Deputata del PD, promotrice della proposta di legge contro lo spreco alimentare,Maria Chiara Gadda, a ricordare al Sole 24 Ore che l'obiettivo che si dà la nuova legge è quello di"rendere la donazione strutturale, quotidiana, ogni volta che si genera eccedenza"; perciò si è agitoper "togliere burocrazia inutile, come ad esempio la dichiarazione preventiva 5 giorni prima dellaconsegna".

Nell'Ue, stando ai dati elaborati nell'ambito del progetto europeo Fusions, lo spreco alimentare vale143 miliardi di euro ogni anno oltre a 304 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, il 6 % delleemissioni annuali di gas serra.

Sono stati stanziati 2 milioni di euro per l'acquisto di alimenti da destinare agli indigenti.

POSSIBILITA'PER I COMUNI DI INCENTIVARE CHI DONA AGLI INDIGENTI CON UNO SCONTOTARI I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alleutenze non domestiche (TARI) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono benialimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti.

E, infine, il Ministero della Salute emanerà linee guida per le mense scolastiche, aziendali,ospedaliere, sociali e di comunità.

Sprechi alimentari: ok Senato, è legge

Pammachio PazienzaPammachio PazienzaPammachio PazienzaPammachio Pazienza

Questa legge, ha affermatoil ministro Martina "è unadelle più belle e concreteeredità di Expo Milano2015".

Un provvedimento checonferma l'Italia alla guidadella lotta

agli sprechi alimentari, cheancora oggi hannoproporzioni inaccettabili.

"Dodici miliardi di euro solonel nostro Paese".

Nonostante l'umanità stiaconsumando una "quantitàdi risorse che è una volta emezzo quanto la Terra puòprodurre in un anno",sottolinea la senatrice LauraPuppato, a livello planetario"un terzo della produzione alimentare diviene rifiuto per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo,quattro volte quello che basterebbe per sfamare quegli 868 milioni di persone che soffrono lafame".

È molto importante - spiega il ministro Martina - il rafforzamento del Tavolo Indigenti del nostroMinistero, che ora potrà diventare un vero e proprio laboratorio operativo per ridurre gli sprechi eaumentare l'assistenza ai più bisognosi.

Un modello che ci rende unici in Europa e che punta ad incentivare e semplificare il recupero piùche a punire chi spreca.

Dopo l'approvazione in prima lettura alla Camera il passaggio definitivo al Senato ha introdotto nelnostro ordinamento la legge #doniamo, di cui è prima firmataria l'onorevole Maria Chiara Gadda.

A questo punto - conclude il Viceministro - la parola passa alla società civile e al settoreimprenditoriale.

5 agosto 2016

http://abruzzo.tv/news/2016/08/05/sprechi-alimentari-ok-senato-legge/

Vengono previsti tagli degli adempimenti burocratici, e introdotte modalità e requisiti semplificati dicomunicazioni telematiche all'amministrazione finanziaria.

Sono previste specifiche disposizioni per i prodotti finiti della panificazione e per i derivati dagliimpasti di farina prodotti negli impianti di panificazione che non necessitano di condizionamentotermico: questi, se invenduti o non somministrati entro le 24 ore successive alla loro produzione,sono da considerarsi eccedenti presso le rivendite di negozi, anche della grande distribuzionenonché presso i produttori artigianali o industriali, la ristorazione organizzata, inclusi gli agriturismi, ela ristorazione collettiva e, pertanto, possono essere donati ai soggetti cessionari.

Con Pasto Buono - ne avevamo già parlato su Formiche - siamo riusciti a creare una rete solidaleche prevede il ritiro delle eccedenze alimentari da ristoranti, bar, pizzerie, tavole calde, self service ela donazione dei pasti, ancora sani e integri, a chi ha più bisogno.

E'attivo il bando Agea per l'acquisto di latte crudo da trasformare in UHT e donare ai più bisognosi.

Si tratta della prima tranche da 2 milioni del piano complessivo di acquisti da 10 milioni di euro.

Per il 2016 si punta a ridurre gli sprechi di un milione di tonnellate.

I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenzenon domestiche ( Tari ) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari,in caso di donazione gratuita agli indigenti.

Sarà possibile donare anche cibi e farmaci con etichette sbagliate, ma gli errori riportati non devonoriguardare la data di scadenza del prodotto o l'indicazione di sostanze contenute che possanoprovocare allergie e intolleranze agli utenti.

Donazione alimenti confiscati Qualora siano stati confiscati prodotti alimentari idonei al consumoumano o animale, il giudice ne dispone la cessione gratuita a enti privati costituiti per ilperseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche e solidaristiche.

http://www.bergamopost.it/che-succede/la-lotta-allo-spreco-alimentare-legge/

La lotta contro lo spreco alimentare è legge

Incentivi a chi promuove il recupero di alimenti e la donazione gratuita.

L'obiettivo è arrivare al recupero di un milione di tonnellate di cibo all'anno

E’ stata approvata definitivamente dal Parlamento la legge contro gli sprechi alimentari.

L’obiettivo, ora più vicino, consiste nel recupero di un milione di tonnellate di cibo all’anno.

E chi non spreca il cibo verrà premiato.

Dopo il primo sì della Camera a marzo scorso, nella serata di martedì 2 agosto è arrivato il vialibera definitivo del Senato.

“ Con il voto di oggi, manteniamo una promessa.

L’Italia si è dotata di una legge organica sul recupero delle eccedenze e sulla loro donazione persolidarietà sociale ”, ha spiegato la deputata del Pd Maria Chiara Gadda, prima firmataria dellalegge, al momento dell’approvazione.

“ Questa norma – ha sottolineato il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – è una dellepiù belle e concrete eredità di Expo Milano 2015.

È una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano.

Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggihanno proporzioni inaccettabili ”.

COSA PREVEDE LA LEGGE – Il provvedimento, che arriva a soli sei mesi di distanza rispetto aun’analoga legge francese, definisce per la prima volta nell’ordinamento italiano i termini dieccedenza e spreco alimentari, fa maggiore chiarezza tra il termine minimo di conservazione e ladata di scadenza, e punta semplificare le procedure per la donazione, nel rispetto delle normeigienico-sanitarie e della tracciabilità.

Rispetto alla norma approvata in Francia, che si basa sulla penalizzazione, quella italiana puntasugli incentivi e sulla semplificazione burocratica.

Consente – ad esempio – la raccolta dei prodotti agricoli che rimangono nei campi e la lorocessione a titolo gratuito.

Dice in modo chiaro che il pane potrà essere donato nell’arco delle 24 ore dalla produzione.

foodweb.it

5 agosto 2016

E, per ridurre gli sprechi alimentari nel settore della ristorazione, permette ai clienti l’asporto deipropri avanzi con la family bag.

COSA CAMBIA – Tra le prime novità della legge occorre segnalare la semplificazione burocratica.

Viene poi rafforzato il Tavolo per gli indigenti del Ministero dell’Agricoltura, che vedrà lapartecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e grandedistribuzione.

E’ previsto un finanziamento di due milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare agliindigenti.

Non solo le onlus, inoltre, ma anche gli enti pubblici, potranno essere considerati soggetti donatori.

Ai Comuni viene data la possibilità di incentivare chi dona agli indigenti con uno sconto sulla Tari.

Si possono poi donare anche i cibi e farmaci con etichette sbagliate, purché le irregolarità nonriguardino la data di scadenza del prodotto o l’indicazione di sostanze che provocano allergie eintolleranze.

Non sarà richiesta la forma scritta per le donazioni gratuite di cibo, farmaci e altri prodotti e sarannocoinvolte nella prevenzione dello spreco anche le mense scolastiche, aziendali e ospedaliere.

Infine, più spazio alle produzioni a chilometro zero, che dovranno essere promosse dal Ministerodelle Politiche agricole nel quadro di azioni mirate alla riduzione degli sprechi.

Con la nuova legge viene istituito un Fondo presso il Ministero con dotazione di un milione di europer ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi finalizzatialla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione diimballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.

COMMENTI – Stefano Bassi, presidente di Ancc-Coop, parla di “ u na buona legge che favorisce edincentiva l’impegno delle imprese volto a ridurre lo spreco di prodotti alimentari ancora perfettamenteconsumabili, ma non più vendibili ”.

Buona “ perché assicura la donazione di ingenti quantità di alimenti a fini di solidarietà sociale e peril contrasto della povertà, attraverso una forte semplificazione ed un’importante estensione dellemerceologie e della platea dei soggetti destinatari del Terzo Settore ”.

E perché lo fa “ senza obbligare le imprese, ma con un’azione di responsabilizzazione ecoinvolgimento ”.

Coop è in prima fila nella battaglia contro lo spreco alimentare e solo nel 2015 sono state donate adoltre 800 organizzazioni del volontariato di ispirazione religiosa e laica 5.143 tonnellate di derratealimentari, pari ad un valore di oltre 24 milioni di euro, che hanno permesso di fornire 6 milioni dipasti a persone in difficoltà.

“ Questa legge rappresenta un importante passo per semplificare il processo di donazione dellerimanenze alimentari, un’attività nella quale le nostre imprese sono impegnate già da molto tempononostante le numerose difficoltà – commenta Giovanni Cobolli Gigli, presidente diFederdistribuzione.

http://www.foodweb.it/2016/08/la-lotta-contro-lo-spreco-alimentare-e-legge/

Secondo uno studio del Politecnico di Milano la distribuzione ogni anno dona prodotti alimentari per65mila tonnellate (pari a oltre 220mila pasti al giorno ).

Una quantità che ora potrebbe aumentare notevolmente grazie alla nuova legge.

“ Prima di questa norma – aggiunge Cobolli Gigli – assistevamo al paradosso che destinare iprodotti a rifiuto costava meno che donarli.

Questo a causa dei pesanti adempimenti burocratici necessari per fare le donazioni.

Ora si sono invece create migliori condizioni per raggiungere l’obiettivo più volte indicato dal MinistroMartina, cioè raddoppiare le attuali 480mila tonnellate di donazioni da parte dell’intera filiera,raggiungendo il milione di tonnellate annue.

Per dare impulso alle donazioni sarà importante che gli enti locali recepiscano l’invito contenutonella norma, riducendo la tassa sui rifiuti per i soggetti che donano.

Più donazioni significa meno rifiuti e meno costi per il sistema, e noi auspichiamo che almeno unaparte di questi risparmi possano essere distribuiti a chi alimenta questo percorso virtuoso ”.

Infine, “ d iffondere il messaggio positivo delle donazioni è fondamentale per alimentare un senso diresponsabilità nelle imprese e nei cittadini.

Per questo Federdistribuzione, insieme a Federalimentare, Fondazione Banco Alimentare e UnioneNazionale Consumatori partecipa al progetto LIFE-Food Waste Stand up, con l’obiettivo disensibilizzare al contenimento degli sprechi e di educare al recupero delle eccedenze ”.

Secondo Gregorio Fogliani, presidente della onlus QUI Foundation, attiva dal 2007 con il progettoPasto Buono per il recupero e la donazione di eccedenze alimentari ai bisognosi, “q uesto è ungrande risultato per l’Italia, che dimostra così di saper tenere il passo con i Paesi europei piùvirtuosi, come la Francia, nella lotta contro gli sprechi alimentari.

Aspettavamo un intervento simile da anni.

Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice.

Secondo le stime, si potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni ”.

Plauso anche da chi aveva lanciato una petizione a sostegno della lotta agli sprechi alimentari.

“ Dopo una campagna a sostegno della nostra petizione durata 435 giorni, 67.604 firme, 31aggiornamenti, 83 post sulla pagina facebook dedicata e 229 tweet possiamo finalmente gridareVittoria! ” scrive Daniele Messina su Change.org.

“ Questo successo è stato reso possibile grazie ai 67.604 sottoscrittori che hanno firmato esostenuto la petizione per oltre un anno, quando la consapevolezza sul problema degli sprechi nonera alta e la questione veniva snobbata dai politici – aggiunge Messina nel suo messaggio.

http://www.genova3000.it/notizie/6722-fogliani-vince-la-battaglia-degli-sprechi.html

Ieri è stata approvata lalegge contro gli sprechialimentari.

Per la Onlus QUIFoundation, che dal 2007,con il progetto PastoBuono, è attiva per ilrecupero e donazione delleeccedenze alimentari aibisognosi, si tratta di unrisultato molto importante.

"Questo è un granderisultato per l'Italia, chedimostra così di sapertenere il passo con i paesieuropei più virtuosi, come laFrancia, nella lotta contro glisprechi alimentari",commenta GregorioFogliani, presidente dellaOnlus QUI Foundation.

"Aspettavamo un intervento simile da anni.

Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice.

Rispetto alla norma approvata in Francia, quella italiana non è punitiva, ma punta sugli incentivi esulla semplificazione burocratica.

Questo farà certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità dicibo salvato.

Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni.

Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loroeccedenze, con una media di 20 pasti al giorni, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pastiquotidianamente.

Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500mila pasti recuperati

genova3000.it

all'anno ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione.

3 agosto 2016

Fogliani vince la battaglia degli sprechi

Legge contro gli sprechi alimentari, finalmente approvata!

E’ finalmente realtà in Italiala legge contro gli sprechialimentari che ha appenaricevuto l’approvazionedefinitiva da parte delSenato.

La legge riguarda sia glisprechi alimentari che altreforme di spreco.

Aspettavamo da moltotempo una legge chepermettesse a mense,ristoranti e bar direcuperare gli avanzi permetterli a disposizione di chine ha bisogno, inparticolare delle fasce dipopolazione in difficoltà.

Ora sarà possibile e oltre 12miliardi di derrate alimentarinon dovranno più finire tra irifiuti.

La nuova legge infatti semplifica le procedure per certificare le donazioni di alimenti dal punto divista fiscale.

Sulla bolla di accompagnamento si indicherà solo il peso di ciò che si dona invece della descrizioneanalitica.

Nei ristoranti e nelle pizzerie ci dovrà essere molta più attenzione per la doggy bag che ci darà lapossibilità di portare a casa senza problemi quanto abbiamo ordinato ma non abbiamo consumatointeramente durante il pranzo o la cena.

Secondo le stime questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni.I pasti da distribuire ogni giorno potrebbero essere almeno 7 milioni se i pubblici esercizi italianimettessero a disposizione una media di 20 pasti al giorno, secondo i calcoli di Qui FoundationOnlus, promotrice del progetto Pasto Buono per la riduzione degli sprechi alimentari grazie a una

greenme.it

4 agosto 2016

http://www.greenme.it/approfondire/come-e-andata-a-finire/21078-legge-anti-sprechi-alimentari

rete solidale per il ritiro delle eccedenze e la donazione dei pasti ai bisognosi.

Leggi anche: IL RISTORANTE SPAGNOLO CHE DONA IL CIBO AVANZATO A CHI NE HABISOGNO L’Italia sta dando il buon esempio all’Europa tanto che la notizia della nuova leggeantispreco è arrivata anche all’estero.

La legge italiana è stata approvata a sei mesi da un provvedimento analogo preso in Francia ma nelnostro Paese era ormai in elaborazione da tempo.

Ci sono però delle differenze tra Francia e Italia.

Infatti, mentre in Francia la legge penalizza i supermercati che non seguono le regole per donare ilcibo avanzato in beneficenza, in Italia il nuovo provvedimento si focalizza sugli incentivi che rendonopiù semplici le donazioni da parte delle aziende in modo che cambino davvero il propriocomportamento.

L’introduzione della doggy bag nei ristoranti italiani dall’estero è vista come un vero e propriocambiamento culturale, dato che il suo utilizzo viene considerato raro sia da parte dei ristoratori chein base alle richieste della clientela, che sarebbero ancora rare.

Leggi anche: DOGGY BAG: 10 MOTIVI PER NON VERGOGNARSI DI CHIEDERLA ALRISTORANTE O IN HOTEL In Italia è nata anche l’idea di non chiamarla più doggy bag, ma familybag, pensando che il nuovo nome possa essere più accettabile.

Dovremmo abituarci a pensare che il cibo che ci capita di avanzare al ristorante sarà ancoraperfettamente commestibile quando lo porteremo a casa con noi, anche se lo mangeremo il giornosuccessivo.

E, in effetti, perché permettere che del cibo che abbiamo pagato venga gettato tra i rifiuti? Perquanto riguarda gli sprechi alimentari a livello internazionale, in occasione delle Olimpiadi di Rio ci sista organizzando per donare a chi vive nelle favelas e a tutti i bisognosi i pasti avanzati dei ristorantie delle caffetterie, sia come segno di solidarietà che per contrastare gli sprechi alimentari.

E voi siete pronti a chiedere la doggy bag al ristorante per portare a casa il cibo rimasto nel piattosenza farvi problemi? Marta Albè

2 agosto 2016

http://ilsolidale.blogspot.it/2016/08/la-legge-contro-gli-sprechi-alimentari.html

http://www.imutui.net/prima-pagina/spreco-alimentare-nuove-norme-previste-dalla-legge/

Spreco alimentare, nuove norme previste dalla legge

Buonsenso e accortezza dovrebbero spingere ognuno di noi a sprecare il meno possibile,soprattutto quando si parla di cibo, a fronte di interi paesi nel mondo che non hanno neppurel’essenziale per sfamare la propria popolazione, ma ora c’è anche una legge a regolamentare moltiaspetti di un fenomeno deplorevole che purtroppo è ancora molto diffuso anche nel nostro paese.

Dopo i passaggi nelle aule parlamentari, il Senato, con 181 voti a favore, 2 contrari e 16 astenuti,ha approvato la legge antisprechi: il recupero e la donazione del cibo sono favoriti per legge.

Per ora non è prevista nessuna sanzione per chi non si adegua, tutto puntato sugli incentivi.

Appena entrerà in vigore per le imprese che regaleranno cibo o medicine invece che gettarle sonoprevistisgravi fiscali, in particolare i Comuni possono ridurre le tasse sui rifiuti alle imprese chedecidono di donare alimenti ai bisognosi.

Con questa nuova normativa viene incentivato l’uso del family bag per portarsi a casa gli avanzi delristorante evitando così che il cibo cucinato finisca in pattumiera, si favorisce l’opera delleassociazioni che raccolgono dai negozianti i prodotti alimentari a fine giornata.

«La legge è articolata, e considera anche aspetti che in questi anni hanno creato difficoltà – spiegala parlamentare Pd Maria Chiara Gadda, prima firmataria della proposta – abbiamo chiarito che ilpane può sicuramente essere donato nell’arco delle 24 ore dalla sua produzione; si è ribadita ladifferenza tra la data di scadenza e il “termine minimo di conservazione” (la dicitura “da consumarsipreferibilmente entro”), e sarà possibile donare i prodotti confiscati, purché buoni e sicuri.

Secondo le stime – aggiunge Gregorio Fogliani della Onlus Qui Fondation attiva dal 2007 con ilprogetto Pasto Buono per il recupero delle eccedenze alimentari – questa legge potrebbedimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni: è stato calcolato che se tutti i pubbliciesercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, sipotrebbero addirittura distribuire 7 milioni di pasti quotidianamente.

imutui.net

4 agosto 2016

3 agosto 2016

http://www.dissapore.com/alimentazione/legge-contro-spreco-alimentare-approvata/

http://rosarossaonline.org/2016/08/05/al-via-la-legge-contro-gli-sprechi-alimentari_178122

Al via la legge contro gli sprechi alimentari

Omero OleottiOmero OleottiOmero OleottiOmero Oleotti

"E' una delle più belle econcrete eredità dell'Expo -ha sottolineato Martina-".

"Un provvedimento checonferma l'Italia alla guidadella lotta agli sprechialimentari, nonostante sianoancora oggi di proporzioniinaccettabili: 12 miliardi dieuro solo nel nostroPaese".

A tal proposito riportiamol'opinione di Stefano Bassipresidente di Ancc-Coop:"Una buona legge chefavorisce ed incentival'impegno delle impresevolto a ridurre lo spreco diprodotti alimentari ancoraperfettamente consumabili,ma non più vendibili".

Secondo le stime - aggiunge Gregorio Fogliani della Onlus Qui Fondation attiva dal 2007 con ilprogetto Pasto Buono per il recupero delle eccedenze alimentari - questa legge potrebbedimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni: è stato calcolato che se tutti i pubbliciesercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, sipotrebbero addirittura distribuire 7 milioni di pasti quotidianamente.

Principali argomenti trattati nel Volume: - Lo scenario di inizio millennio: la nuova food insecurity -Dal right to food alla food sovereignty: un altro orizzonte per i diritti sociali - Le radici modernedell'eccezionalità agricola: i prodotti agricoli tra alimenti e merci -...

Le associazioni di volontariato potranno anche recuperare i prodotti che rimangono a terra durantela raccolta, sempre a sostegno degli indigenti.

Il pane potrà essere donato nell'arco delle 24 ore dalla produzione.Ma anche il singolo potrà essere primo attore nella battaglia agli sprechi: verrà infatti incentivato,nei ristoranti, il ricorso alle cosiddette family- bag o doggy-bag, borse da asporto con cui potersi

rosarossaonline.org

5 agosto 2016

http://rosarossaonline.org/2016/08/05/al-via-la-legge-contro-gli-sprechi-alimentari_178122

portare a casa il cibo eventualmente non consumato nel locale, borse finora aborrite e consideratesimbolo come minimo di cattiva educazione, perlomeno in Italia, ma in realtà usanza diffusa e pernulla disdegnata in altri Paesi.

Si possono poi donare anche i cibi e farmaci con etichette sbagliate, purché le irregolarità nonriguardino la data di scadenza del prodotto o l'indicazione di sostanze che provocano allergie eintolleranze.

E, infine, il Ministero della Salute emanerà linee guida per le mense scolastiche, aziendali,ospedaliere, sociali e di comunità.

Vengono previsti tagli degli adempimenti burocratici, e introdotte modalità e requisiti semplificati dicomunicazioni telematiche all'amministrazione finanziaria.

Inoltre, per combattere gli sprechi alimentari, sarà potenziato il ruolo del Tavolo indigenti del Mipaaf,che vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria egrande distribuzione già rappresentate.

Proprio da poche ore è attivo il bando Agea per l'acquisto di latte crudo da trasformare in UHT edonare ai bisognosi.

Fondi stanziati Viene rifinanziato con 2 milioni di euro per il 2016 il Fondo per la distribuzione diderrate alimentari alle persone indigenti e viene istituito un Fondo, con dotazione di 1 milione di europer ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi finalizzatialla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione diimballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.

Possibilità per i Comuni di incentivare chi dona agli indigenti con uno sconto Tari : i Comuni hanno lafacoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenze non domestiche (Tari ) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso didonazione gratuita agli indigenti.

Sprechi alimentari: ora anche l'Italia ha una legge

Arriva la legge che metteràla parola fine agli sprechialimentari.

Anche l'Italia segue laFrancia, ma con unanormativa che punta aincentivare la fine dellospreco.

Ieri sera, dopo il sì dellaCamera arrivato nel mesedi marzo, anche il Senatoha approvato la legge cheintende mettere la parolafine agli sprechi alimentari.

La nuova legge permetteràche le eccedenze alimentarinon vadano più sprecate.

Gli esercizi commercialipotranno dare il cibo adassociazioni che sioccuperanno di distribuirlo e i ristoranti lasceranno portare a casa gli avanzi ai loro clienti.

La legge Dopo il sì alla Camera a marzo, nella serata di ieri, con 181 sì, 2 no e 16 astenuti anche lal’Aula del Senato fa passare la legge contro lo spreco alimentare.

La deputata del PD Maria Chiara Gadda ha commentato così: “ Con il voto di oggi, manteniamouna promessa.

L’Italia si è dotata di una legge organica sul recupero delle eccedenze e sulla loro donazione persolidarietà sociale “.

E non è l’unica, anche il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha commentatofavorevolmente la legge.

“Questa norma è una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015.

È una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano.

thesocialpost.it

3 agosto 2016

http://www.thesocialpost.it/2016/08/03/sprechi-alimentari-legge-italia-cibo/

Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggihanno proporzioni inaccettabili.

Con questa legge ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo di recuperare un milione di tonnellate dicibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi “.

Chi e cosa si può donare A donare saranno onlus ed enti pubblici, le mense scolastiche, aziendali eospedaliere.

Le eccedenze degli esercizi commerciali potranno essere elargite a chi ne ha più bisogno.

Anche i prodotti che restano nei campi agricoli potranno essere dispensati.

Il pane, per esempio, dovrà essere donato solo nelle 24 ore che seguono la produzione.

La clientela dei ristoranti potrà servirsi della family bag per portare a casa quello che non si èterminato durante la cena fuori.

Gregorio Fogliani, impegnato nel progetto Pasto Buono, ha dichiarato: “ Abbiamo calcolato che setutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pastial giorno, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti quotidianamente.

Noi che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500 mila pasti recuperati all’anno,ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne almeno un milione

Approvata legge sprechi alimentari - Fogliani (QUI Foundation)

LEGGE CONTRO GLI SPRECHI ALIMENTARI GREGORIO FOGLIANI (QUI FOUNDATION): "UNGRANDE RISULTATO PER L'ITALIA E UN SEGNO DI GRANDE CIVILTA'" Approvato anche dalSenato della Repubblica il disegno di legge contro gli sprechi alimentari Genova, 3 agosto 2016 –Anche l'Italia avrà una legge contro gli sprechi alimentari in grado di supportare chi dona il cibosano e invenduto invece di gettarlo via.

"Questo è un grande risultato per l'Italia, che dimostra così di saper tenere il passo con i paesieuropei più virtuosi, come la Francia, nella lotta contro gli sprechi alimentari", commenta GregorioFogliani, presidente della Onlus QUI Foundation, attiva dal 2007 con il progetto 'Pasto Buono' per ilrecupero e la donazione di eccedenze alimentari ai bisognosi.

"Aspettavamo un intervento simile da anni.

Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice.

Rispetto alla norma approvata in Francia, quella italiana non è punitiva, ma punta sugli incentivi esulla semplificazione burocratica.

Questo farà certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità dicibo salvato.

Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni.

Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loroeccedenze, con una media di 20 pasti al giorni, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pastiquotidianamente.

Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500mila pasti recuperatiall'anno, ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione." La Onlus QUI Foundation,fondata dall'imprenditore Gregorio Fogliani, si impegna dal 2007, attraverso il progetto "PastoBuono", nella riduzione degli sprechi alimentari organizzando una rete solidale che prevede il ritirodelle eccedenze alimentari dai locali food e la donazione dei pasti, ancora sani e integri, a chi hapiù bisogno.

Pasto Buono è stato inserito nelle best practice mondiali contro gli sprechi da FAO, che lo hainserito nel progetto mondiale contro la fame "SAVE FOOD".

Pasto Buono è attivo a Genova, Milano, Mantova, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli.

Il progetto è attivo grazie al supporto di realtà no-profit come Caritas, Comunità di Sant'Egidio, Csve City Angels.

tutto-normativa.blogspot.com

3 agosto 2016

http://tutto-normativa.blogspot.no/2016/08/approvata-legge-sprechi-alimentari.html

Tra i partner, la compagnia di navigazione Tirrenia e Gruppo Cremonini, che donano l'invenduto deiloro ristoranti.

QUI Foundation è la Onlus di QUI! Group S.p.a nata a Genova nel 2007.

Il suo principale progetto è Pasto Buono, che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dalsettore della ristorazione.

E'attivo a Genova, Milano, Mantova, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli.

Al progetto collaborano bar, ristoranti, tavole calde, gastronomie e anche grandi gruppi comeCremonini e Tirrenia, che donano l'invenduto dei loro ristoranti.

-- www.CorrieredelWeb.it Pubblicato da redazione CorrieredelWeb a 14:13 VOTA o condividi questoarticolo

3 August 2016

http://www.thelocal.it/20160803/what-you-need-to-know-about-italys-new-food-waste-laws

3 agosto 2016

http://www.liberopensiero.eu/2016/08/03/sprechi-alimentari-legge/

Sprechi alimentari: 10 novità in arrivo con la nuova legge

Dagli incentivi Iva allosconto sulla Tari, dallasemplificazione burocraticaalla "family bag", passandoper le etichette, il packaginge le produzioni a km zero:ecco cosa cambia con lanuova legge italiana anti-spreco, che fa riferimentoanche a farmaci e vestiti

Ogni anno in Italia sisprecano 76 kg di cibo atesta : in totale, finiscononella pattumiera 1,3 miliardidi tonnellate di alimenti e illoro smaltimento costaall’ambiente 170 milioni ditonnellate di CO2 (dati LastMinute Market).

Non solo: per coltivare ilcibo che sprechiamovengono occupati 14 milionidi km quadrati di terreno agricolo.

Se questa superficie fosse un paese, sarebbe il terzo più grande al mondo dopo la Russia e ilCanada.

Per mettere un freno a tutto questo, l’Italia si è appena dotata di una nuova legge sugli sprechialimentari.

Dopo il primo sì arrivato dalla Camera lo scorso marzo, martedì 2 agosto il provvedimento è statoapprovato in via definitiva dal Senato.

Il testo, passato un po'sotto silenzio e scavalcato da altri provvedimenti approvati incontemporanea, stabilisce tuttavia novità importanti: definisce per la prima volta nell'ordinamentoitaliano i termini di “eccedenza” e “spreco” alimentare e punta sugli incentivi e sulla semplificazioneburocratica per le donazioni di cibo, ovviamente nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e dellatracciabilità.

firstonline.info

5 agosto 2016

http://www.firstonline.info/News/2016/08/05/sprechi-alimentari-10-novita-in-arrivo-con-la-nuova-legge/MTlfMjAxNi0wOC0wNV9GT0w

2) È prevista una riduzione della tassa dei rifiuti in proporzione alla quantità del cibo ritirato dalleassociazioni.

3) Il riepilogo delle donazioni andrà fatto ogni mese, a consuntivo, e si potrà evitare fino a 15milaeuro di cibo donato (finora, invece, era richiesta una dichiarazione per le autorità sanitarie dacompilare cinque giorni prima della cessione).

4) Il pane potrà essere donato entro 24 ore dalla produzione.

5) Nel settore della ristorazione viene concesso ai clienti di portare a casa i propri avanzi con la“family bag”.

6) Sono stati stanziati 2 milioni per il 2016 al Tavolo Indigenti e un milione a testa a due fondi che sioccuperanno di packaging innovativo e anti-spreco e della promozione presso i ristoranti delle“family bag”.

7) Potranno essere considerati “soggetti donatori” non soltanto le onlus, ma anche gli enti pubblici, lemense scolastiche, aziendali e ospedaliere, gli esercizi commerciali, i supermercati, i ristoranti e leimprese.

8) Si potranno donare cibi e farmaci con etichette sbagliate (oltre che agli alimenti, la legge fariferimento anche ai farmaci e ai vestiti), ma solo se le irregolarità non riguardano la data discadenza o l'indicazione di sostanze che provocano allergie o intolleranze.

9) Per ridurre gli sprechi, le produzioni a chilometro zero saranno promosse dal ministero dellePolitiche agricole.

10) Le associazioni di volontariato potranno recuperare e cedere a titolo gratuito i prodotti cherimangono a terra durante la raccolta agricola.

È prevista anche la possibilità di distribuire beni alimentari confiscati (che oggi esiste ma è adiscrezione dei magistrati).

“Vogliamo che la donazione sia strutturale, quotidiana, ogni volta che si genera eccedenza – spiegala deputata Pd Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge – e la via maestra è quella ditogliere burocrazia inutile, come ad esempio la dichiarazione preventiva 5 giorni prima dellaconsegna.

Ora basterà un documento di trasporto, o un documento equipollente, in grado di consentire latracciabilità del prodotto o una dichiarazione riepilogativa a fine mese, solo nel caso l’importo delladonazione superi i 15mila euro”.

Secondo Gregorio Fogliani, della Onlus Qui Fondation, che è attiva dal 2007 con il progetto PastoBuono per il recupero delle eccedenze alimentari, “ questa legge potrebbe dimezzare il volume deglisprechi nel giro di dieci anni : è stato calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero adisposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero addiritturadistribuire 7 milioni di pasti quotidianamente”.

Tuttavia, a differenza del provvedimento analogo varato sei mesi fa in Francia, la nuova legge

1) si potrà scaricare l'IVA delle merci donate.

italiana non prevede alcuna sanzione per chi omette di recuperare il cibo.