Rassegna Stampa Jeff 2009

7

Click here to load reader

description

Articoli apparsi sul Corriere del Giorno per lo Jonio Educational Film Festival 2009.

Transcript of Rassegna Stampa Jeff 2009

Page 1: Rassegna Stampa Jeff 2009

CORRIERE DEL GIORNO Mercoledì 28 ottobre 2009 11TA R A N TO

EVENTI 1 Parte oggi la quinta edizione della rassegna cinematografica

Jeff, missione ambienteAnna Ferruzzo leggerà brani da “La città delle nuvole”di UGO LORUSSO

� Parte la nuova edizione del Jeff,Il festival dei giovani per i giovani,tre giorni in cui i protagonisti saran-no gli studenti, il cinema e la città diTa r a n t o.

Lo Jonio Educational Film Festi-val, arrivato alla sua quinta edizione,inizia ufficialmente stasera alle ore19.30 e propone subito una novità as-soluta. Ad aprire le danze sarà infattil’attrice tarantina Anna Ferruzzo,che si esibirà a palazzo Galeota in unreading del libro “La città delle nu-vole”, grande successo del giornali-sta e inviato del Corriere della Sera,Carlo Vulpio. Il programma dell’edi-

ha voglia di rinascere e combattere.Mi sono molto legato a questa terra el’esperienza fatta durante le ripresedi “Marpiccolo” è stata eccezionale.Ho in programma altre attività, an-che non cinematografiche, a Taran-to, che oramai sento come la mia se-conda città». In conclusione di sera-ta verrà proiettato il capolavoro diDino Risi intitolato “Fo r t ap a s c”,presentato in sala dal protagonistaLibero De Rienzo.

«Il Jeff – ha spiegato Ciocia – èuna delle iniziative più qualificantiper il nostro territorio. Il livello cul-turale alto e il grande respiro, che ca-ratterizzano questo festival, sonofonte di ispirazione per i ragazzi che

zione 2009 è stato presentato ierimattina durante la conferenza stam-pa di apertura che si è svolta a Pa-lazzo d’Aquino, alla presenza di Pao-lo Ciocia, assessore all’Università eai Beni Culturali del Comune di Ta-ranto, Vito Cellamaro, organizzatoree direttore artistico del Jeff, e MarcoDonati, produttore cinematografico.In cartellone, sempre per la seratad’apertura, la proiezione del docu-mentario sul backstage del film“Marpiccolo”, pellicola interamentegirata a Taranto e che promette ungrande successo di pubblico e di cri-tica. Saranno presenti durante tuttala serata, che si svolgerà sempre a Pa-lazzo Galeota, Giulio Beranek, giova-ne attore tarantino, e Marco Donati,produttore del film, che presenteràla pellicola.

«Venendo qui a Taranto – ha det-to Donati – ho scoperto una città che

arrivano da tutta Italia per seguire laKermesse. Il Jeff è destinato a diven-tare sempre più importante e puòtramutarsi in un trampolino di lan-cio per Taranto».

Giovedì 29e venerdì 30 il Jeff, chequest’anno tra le tante novità saràcaratterizzato da un tema cardine,cioè l’ambiente, inizierà alle ore 9.15,con la proiezione dedicata agli stu-denti delle scuole superiori, che sisvolgerà a Palazzo Galeota, e per glistudenti universitari presso la Facol-tà di Scienze della Formazione, in viaGrazia Deledda nel rione Tamburi.

«Anche quest’anno il Jeff – ha di-chiarato Cellamaro – ospiterà artistimolto importanti e preparati. Que-sta iniziativa, nata con lo scopo di faravvicinare i ragazzi al cinema, è de-stinato a tramutarsi in pedina fon-damentale per il marketing territo-riale della nostra città. Con l’impe-

gno delle amministrazioni, partendodal Comune fino ad arrivare alla Re-gione, Il Jeff può diventare un ap-puntamento importante in questoperiodo dell’anno, capace di attirareappassionati e turisti da molto lon-tano, e capace di smuovere l’econo-mia locale e di portare Taranto verso

una nuova prospettiva di rinascita».Il Jeff si concluderà sabato 31 con laproiezione del film “La rabbia di Pa-solini” di Giuseppe Bertolucci. Tuttele proiezioni e gli incontri sono gra-tuiti. Per assistere alle proiezioni se-rali invece è necessario prenotarsisul sito www.jeffestival.org.

EVENTI 2 A Scienze della comunicazione

Taranto e l'ilva,Vulpio incontragli studenti ionici� È Carlo Vulpio l' ospited’onore della serata d’inaugu-razione del Jeff. In mattinata,alle ore 9.30, Vulpio incontre-rà gli universitari nella sededella facoltà di Scienze dellaFormazione, al rione Tambu-ri. La serata d’in augu razi one

del Jeff si aprirà con un rea-ding di Anna Ferruzzo dal li-bro “La città delle nuvole” del-lo scrittore-giornalista sullasituazione ambientale in cit-tà.

Il libro altro non è che unviaggio nel territorio più in-quinato d'Europa, attraversola voce dei suoi protagonisti:inserti di una vita vissuta pe-ricolosamente, in un clima se-gnato da omertà politica, rap-porti occultati, vessazioni eomesse denunce. Rilevazionicontraffatte e rivelazioni sco-mode. E poi morti, tanti,quanti non ci si aspetterebbe,evaporati nel silenzio dellacittà delle nuvole.

Tra politici assenti - quan-do non troppo presenti -, so-spetti e scandali annunciati,l'inchiesta di Carlo Vulpiopersegue la ricerca della veri-tà, supportato solo dalle atti-vità di una società civile sem-pre più consapevole, nel (qua-si) silenzio dei mezzi di infor-mazione.

Carlo Vulpio è inviato delCorriere della Sera, quotidia-no per il quale lavora dal 1990.Si occupa di importanti fatti dicronaca e di inchieste in Italiae all'estero. Gli ultimi casi cheha trattato riguardano i magi-strati Luigi de Magistris e Cle-mentina Forleo. Queste in-chieste sono state anche le ul-time che Vulpio ha potuto rac-contare, poiché il 3 dicembre2008, dopo un articolo ricco dinomi e cognomi sui casi WhyNot e Toghe lucane, Vulpio èstato improvvisamente solle-vato dall'incarico dalla dire-zione del Corriere.

Ha scritto “Roba Nostra” (IlSaggiatore, premio RosarioLivatino 2009) e ha insegnatoper diversi anni all'Universitàstatale di Bologna, come do-cente a contratto, nel corso dilaurea specialistica in Scienzedella comunicazione pubbli-ca, sociale e politica

JEFF Paolo Ciocia, Vito Cellamaro, Marco Donati (A. Ingenito)

Page 2: Rassegna Stampa Jeff 2009

CORRIERE DEL GIORNO Giovedì 29 ottobre 2009 21CINEMA Ospiti del “Co r r i e r e ” ieri mattina il produttore Marco Donati e gli attori Anna Ferruzzo e Giulio Beranek

Marpiccolo, speranza di riscattoCon l'inaugurazione di ieri sera ha preso il via l'edizione 2009 del Jeffdi UGO LORUSSO

� Un ragazzo e la sua vita tor-mentata, fatta di scelte, errori euna possibilità di ribaltare undestino altrimenti segnato, inuna città come Taranto, spessocaratterizzata dal degrado so-ciale, dove la delinquenza e lacriminalità diventano l’u ni comezzo di sostentamento per lefamiglie costrette a vivere in pe-riferie inquinate e degradate.

E proprio a Taranto, nelquartiere Paolo VI, si svolge lastoria di Tiziano, alunno dili-gente e dotato di un’intellig enzaspiccata, costretto a piegarsi al-la delinquenza locale, interpre-tato magnificamente da GiulioBeranek, giovane protagonistadi quest’ultima fatica cinemato-grafica del regista svizzero Ales-sandro Di Robilant intitolata“Marpiccolo”.

«Questa è la vicenda di un ra-gazzo molto dotato, costretto ascontrarsi con una realtà dura eche lotta con tutte le sue forzeper costruirsi un futuro miglio-re e riuscire a cambiare il suodestino», ha spiegato Beranek,ospite ieri della redazione delCo r r i e r e , assieme ad Anna Fer-ruzzo, attrice tarantina che nelfilm interpreta la madre di Ti-ziano, di Marco Donati, produt-tore della pellicola, e Vito Cel-lamaro, organizzatore e diretto-re artistico dello Jonio Educa-tional Film Festival. Ad acco-glierli c'erano il nostro diretto-

re Antonio Biella nonchè Pier-paolo D'Auria e Michele Tursi,r i s p e t t i v a-mente viceca-poredattore evicec aposer-v i z i o.

«Da questapellicola nondeve necessa-r i a m e n t eu s c i r e u n abrutta visionedella città di Taranto – ha con-tinuato il giovane attore – per -ché Tiziano è solo uno dei tantiragazzi che vivono queste storie

tormentate e che si possono tro-vare in qualsiasi altra parte del

mondo. Nellamia città ci so-no molti ra-gazzi in gam-ba, quello chescaturisce daquesto film èche bisogne-rebbe dare lapossibilità at u t t i q u e s t i

giovani di costruirsi un percor-so sano verso un futuro miglio-re».

Oltre ad Anna Ferruzzo, e

al l’esordiente Giulio Beranek,fanno parte del cast MicheleRiondino, Giorgio Colangeli,Valentina Carnelutti e SeleniaOrzella,

«Il film è girato in manieraegregia – ha spiegato Ferruzzo –con un ritmo ed una velocità in-calzante, grazie alla bravura delregista ma anche all’ottima in-terpretazione di tutti i membridel cast. Il feeling che si venutoa creare tra gli interpreti ha con-tribuito a rendere molto credi-bili i personaggi. Andando a ve-dere il film è importante tenerea mente che il tema principale èla storia di Tiziano. Taranto fasolo da cornice agli eventi e allevicende raccontate che si po-trebbero tranquillamente svol-gere in un’altra città. L’inquina -mento e il degrado sono raccon-tati solo dalle immagini e nonprendono il sopravvento sullavera trama della pellicola».

Il film, che ha riscosso ungrande successo al Festival In-ternazionale del Cinema di Ro-ma, sarà proiettato in antepri-ma nazionale martedì 3 novem-bre alle ore 21.00 al cinema Or-feo di Taranto. L’ingresso è ri-servato e consentito solo con in-viti, mentre da venerdì 6 no-vembre il film uscirà in tutte lesale d’Italia. Sempre martedì 3dalle ore 22.30 è in programma,presso il Circolo Vaccarella diPaolo VI, l’esibizione dei Moka-delic,la band autrice della co-lonna sonora del film

Anna Ferruzzo, dopo il gran-de successo della serata d’aper -tura del Jeff, che si è svolta ierisera a Palazzo Galeota, dovel’attrice si è esibita in un rea-ding del libro “La città delle nu-vole”, sarà presente questa mat-tina, assieme a Marco Donati eal giornalista e scrittore CarloVulpio, presso la Facoltà diScienze della Formazione di Ta-ranto, in via Grazia Deledda, do-ve, a partire dalle 9.15, si terràuna lezione di cinema.

Alle ore 20.30, sempre di og-gi, a Palazzo Galeota, il pro-gramma del Jeff prevede, per lasezione “Passione italiana”, laproiezione della pellicola “Cha -vez – La minaccia”, di Silvia Lu-zi e Luca Bellino. Per assisterealle proiezioni serali del Festi-val è necessario prenotarsi sulsito www.jeffestival.org.

Di seguito il programma dello Jonio Educational Film Festivalcon tutti gli appuntamenti dell'edizione 2009.

GIOVEDI 29 OTTOBREh. 9.15: Palazzo Galeota - Città Vecchia, Taranto, sezione "Passioneitaliana" - JEff per le scuole superiori, proiezione di "For tapàsc" diMarco Risi, (Italia 2008, 108'); a seguire h. 10.40, sezione "Passioneitaliana" - Jeff per le scuole superiori, proiezione del film "La Sicilianaribelle" di Marco Amenta; h. 9.15 facoltà di Scienze della formazione,corso di laurea in Scienze della comunicazione Aula XIX - I Piano,"Lezioni di Ci-nema", Incon-tro con AnnaFerruzzo, attri-ce e madrinadel Jeff Fi lmFestival 2009,e Marco Do-nati, produtto-r e d e l f i l m" Ma r p icco lo "girato a Taran-to, e con CarloVulpio, giorna-lista e scritto-re, autore di"La città dellenuvole - Viag-gio nel territo-rio più inqui-nato d'Europa"; dalle h. 16.45 alle 18.45, palazzo Galeota - città vec-chia, proiezione dei documentari in concorso; h. 18.45, palazzo Ga-leota - città vecchia, proiezione del film “N a rco s ” di Giuseppe Ferrara(Italia, 1992, 106'); h. 20.30 palazzo Galeota - città vecchia,proiezione per la sezione "Passione italiana" di “Chavez - la minac-cia” di Silvia Luzi e Luca Bellino (Italia 2007, 86')

VENERDI 30 OTTOBREh. 9.15 palazzo Galeota - città vecchia, sezione "Passione italiana" -Jeff per le scuole superiori, proiezione del film "Forse Dio è malato" diFranco Brogi Taviani (Italia, 2008, 90'); a seguire h. 10.40, sezione"Passione italiana" - Jeff per le scuole superiori, proiezione di "For -

t a p à s c " d iM a r c o R i s i ,(Italia 2008,10 8' ); h. 9.15f a c o l t à d iScienze dellaFo r m a z i o n e ,corso di laureain Scienze del-laComun icazio-ne nelle Orga-nizzazioni, Au-la II, "Lezioni diCinema" n.3:Incontro con ilmaestro del ci-nema Giusep-pe Ferrara(lezione magi-

strale); dalle h. 11.00 ale 13.00 Studio100Sat - SKY 925 in direttadalle redazioni di Taranto, Lecce e Brindisi speciale forum "Il docu-mentario per la promozione del turismo" con la partecipazione diLibero De Rienzo; h. 16.45 palazzo Galeota - città vecchia, proiezioneper la sezione "Passione italiana “Di me cosa ne sai” di Valerio Ja-longo (Istituto Luce - Italia 2009, 79' - Selezione Giornate degli AutoriVenezia 2009); dalle h 18.15 alle 19.30 palazzo Galeota - città vec-chia, proiezione documentari in concorso; a seguire h 19.30 Pa l a zzoGaleota - città vecchia, riunione di giuria per l’assegnazione dei premi;h. 20.30 Palazzo Galeota - città vecchia, "Lezioni di Cinema" n.4:Incontro con il regista Marco Spagnoli; a seguire proiezione per lasezione "Passione italiana”, “Hollywood sul Tevere”, di Marco Spa-gnoli (Istituto Luce - Italia 2009, 75' - Selezione Controcampo italianoVenezia 2009).

SABATO 31 OTTOBREh. 17.00 Palazzo Galeota - città vecchia, proiezione per la sezione"Passione italiana", "Forse Dio è malato" di Franco Brogi Taviani (Ita-lia, 2008, 90'); h .1 8 .0 0 piazza Roma Music-Bar, Piazza J.F. Kennedy9/15, "Lezioni di Cinema" n.5: Cine-Aperitivo con Libero De Rienzo; h.18. 30 proiezione per la sezione "Passione Italiana", "La Siciliana ri-belle" di Marco Amenta (Italia 2008, 110'); h. 20.30, proiezione delfilm di chiusura del Festival, "La rabbia di Pasolini" di Giuseppe Ber-tolucci (Italia 2008, 83').

Il programma del JeffJonio Educational Film Festival

UN RAG AZZOE L A SUA VITAFAT T A DI S C E LT ET O R M E N T AT E

JEFF Da sinistra, Marco Donati, Antonio Biella, Anna Ferruzzo e Giulio Beranek (A. Ingenito)

DOV E AN DA R E

Page 3: Rassegna Stampa Jeff 2009

14 Sabato 31 ottobre 2009 CORRIERE DEL GIORNO

no molto fertile, basti pensare che sono stati fi-nanziati ben 22 progetti di varia natura su 450approvati e finanziati con 25 mila euro l'u-no>>.

I giovani impiegano tutta la loro passione percercare di realizzare i propri sogni e VanessaCapozza, art director della rivista, ha sottoli-neato il lato emotivo di questa nuova esperien-za.

<<Questo è un prodotto realizzato con il cuo-re perchè noi ragazzi crediamo nel territorio. Il

nostro obiettivo è quello discoprire le eccellenze diquesta terra, anche per ri-cordare che c'è qualcosa dimolto positivo che ci cir-conda>>.

G i a n l u c a Ta g l i e n t e ,coordinatore generale di“Nota Bene”, ha ripercorsogli ultimi due anni che han-no portato alla nascita dellarivista evidenziando <<lamole di lavoro che c'è die-tro ma anche quanto tuttociò sia affascinante>>.

La particolarità del mensile è nella sua di-mensione perchè, grande quanto il palmo diuna mano, può essere comodamente inserito intasca.

<<La nostra intenzione – ha spiegato il webarchitect Gian Marco De Francisco – è quella diportare il nostro progetto editoriale anche sulweb. A metà novembre verrà concluso il sito eda quel momento inizierà un contatto direttocon i nostri lettori che potranno consigliarci escrivere le loro opinioni>>.

Le 12 mila copie stampate sono distribuitegratuitamente nei luoghi di ritrovo e negli eser-cizi commerciali dell'arco ionico.

di LUCA CARETTA

E' nata una nuova voce nel panorama culturaleionico. Si chiama “Nota Bene” e promette di es-sere frizzante allegro e giovane come i giorna-listi che hanno redatto il primo numero.

L'ultima novità editoriale, realizzata grazie alfinanziamento regionale “Principi attivi”, è sta-ta presentata ieri mattina nel ristrutturato Pa-lazzo Arco Paisiello, nell'omonima via del borgoantico. Alessandra Cavallaro, direttrice respon-sabile della rivista, ha sin-tetizzato l'anima del perio-dico. Alla presentazione erapresente il sindaco EzioStefàno che ha espresso ap-prezzamenti per il periodi-co e la

<<E' un mensile ricco diapprofondimenti, realizza-to da una redazione giova-nissima che si occuperà dimusica, spettacoli e di de-scrivere le bellezze nasco-ste del nostro territorio>>.

Alla presentazione erapresente il sindaco Ezio Stefàno che ha espressoapprezzamenti per questa nuova relatà edito-riale.

Catia Marinò e Pietro Giacovelli, rispettiva-mente assessore ed ex assessore provinciale allePolitiche Giovanili, hanno confermato l'idea delsindaco: coltivare talenti per farli sbocciare nel-l'arco ionico anche attraverso progetti finanzia-ti che possano dare una possibilità concreta.

Del programma “Principi Attivi – Gi ov an iidee per una Puglia migliore” ha parlato MarcoCostantino, dello Staff assistenza tecnica di“Bollenti Spiriti”.

<<Qui il progetto regionale ha trovato terre-

POST NEOREALISTA Ferrara è un grandeartigiano della pellicola, che del racconto asciuttoe concreto, senza fronzoli, ha fatto il suo stile

JEFF

LEZIONE MAGISTRALE Il regista toscano ieri nella Facoltà di Scienze della Formazione, ospite dello Ionio Educational Festival

Quando la cronaca diventa un filmGiuseppe Ferrara (Il caso Moro, Cento giorni a Palermo) spiega il suo cinema� «Il cinema non è... immaginiin movimento. Chi lo pensa cadein errore». “Due giorni a Taran-to”, verrebbe da titolare per unipotetico film... alla GiuseppeFerrara. Proprio così. Due gior-ni, nella settimana del Jeff, vis-suti a Taranto in una terra checerto avrebbe meritato lo sguar-do e il montaggio del regista de“Il caso Moro”, “Cento giorni aPa l e r m o ” e “Guido che sfidò leBrigate Rosse”, senza voler tra-lasciare “Faccia da Spia”, “Don -ne di mafia”, “I Banchieri di Dio”e “Sasso in bocca”. Ed altri, tantialtri tra documentari e docu-film. Nell'aula 2 al primo pianodella sede di Scienze della For-mazione, i ragazzi del triennio diComunicazione hanno assistitoad una lezione di cinema davve-ro magistrale. Ferrara è un veroartigiano del cinema di qualità,che del racconto asciutto, con-creto, senza troppi fronzoli sce-nografici e fotografici, ha fatto ilsuo stile. Nel solco di Rosi e Da-miani, anche se ritrova i suoi“g enitori” tra i neorealisti chenel Dopoguerra insegnarono ilcinema al mondo. «Decisi di fareil regista dopo aver visto Paisà,di Rossellini» ammette, incalza-

to dalle domande degli studentitarantini. Il Jeff gli ha dedicatoun proprio spazio, del resto. Co-me Ferrara merita, fedele cen-sore dei mali italiani e acuto let-tore delle pagine buie degli ul-timi trent'anni di cronaca e distoria del Belpaese. A metà tratecnica cinematografica e pas-sione viscerale per un mestiereche ancora affascina le platee, lalezione si è prolungata ben oltregli orari prefissati. Perchè il cir-cuito tra i docente-regista (inse-gna a Perugia) e gli aspiranti co-municatori non si è interrotto

nemmeno per la canonica pausadi cinque minuti. Tutto d'un fia-to, quindi. Dai fratelli Lumieread internet, passando per Edi-son e la scoperta dei sensi comemotore della percezione. Quin-di, la definizione di cinema qua-le linguaggio audiovisivo e sen-soriale, non solo sequenza di im-magini. Oppure montaggio, a se-conda dello stile narrativo e deitempi. Non semplici e banali im-magini in movimento, dunque.Ma elevazione allo stato artisti-co di udito e vista. Sì, quel suonoche seguì l'immagine dando vita

TA R A N TO

IL NUOVO PERIODICO

“Nota bene”, l'informazionein un palmo di mano

QUESTO POMERIGGIO appuntamento speciale nel pro-gramma dello Jonio Film Festival; un Cine-Aperitivo perincontrare Libero De Rienzo, alle ore 18 al Music-Bar "Piaz-za Roma" in Piazza J.F. Kennedy . "Picchio" - questo il so-prannome del noto regista - che con l'interpretazione diBart portò a casa il David di Donatello per il miglior attoreesordiente alla sua prima prova d'attore, parlerà del suocinema e dei suoi progetti futuri con i giurati del JEFF e conil pubblico. L'ingresso è assolutamente libero. Il program-ma di oggi prevede inoltre alle 18.30 a Palazzo Galeota -Città Vecchia la proiezione per la Sezione "Passione Ita-liana" "La Siciliana ribelle" di Marco Amenta (Italia 2008,110') e alle 20.30 sempre a Palazzo Galeota - Città Vecchiala proiezione del film di chiusura del Festival "La rabbia diPasolini" di Giuseppe Bertolucci (Italia 2008, 83').

alle pellicole come oggi li cono-sciamo. Dalla celluloide al digi-tale. Ferrara è lì, di fronte ai ra-gazzi. Parla di sè e della sua vita.Perchè è chiaro come il cinema el'impegno che vi ha dedicato sia-no tratteggino la sua biografia.Porta con sè copie dei suoi filmpiù famosi. Li distribuisce a chisi dimostra interessato... ma èsoprattutto uno il film che attiralo sguardo. Sulla cattedra, unpaio di copie di Giovanni Falco-ne (Placido, Giannini, Bonaiuti,1993) in versione integrale.“Senza i tagli censori della ma-

g is tr at ur a” c'è scritto a pennasulla fotocopia del frontespiziooriginale. Ferrara non molla,dunque. E se piccolo e grandeschermo impongono «la leggedel sistema», come usa definire,allora ci pensa lui a distribuire lepropria opera in pochi e prezio-sissimi pezzi. Meravigliosamen-te... artigianali. Il neo neoreali-smo di Ferrara di tanto in tantoha fatto storcere il muso ai cri-tici. Più agli esteti che agli sto-rici. Ma non sembra occuparse-ne, il maestro che ieri ha tenutouna lezione davvero magistrale

sul senso di un'arte dura a mo-rire, se coltivata con passione.Ferrara ci crede. E non solo lui.«Vorrei fare un film su Berlin-guer - annuncia a Taranto - eavrei voluto farne uno su Sindo-na, magari descrivendo a fondola figura di Cuccia».

Ferrara non molla. L'incon-tro tra il regista toscano e gli stu-denti di Scienze della Comuni-cazione è stato moderato dal no-stro collega Angelo Di Leo. Tragli studenti di giornata, ancheLibero De Rienzo. Ovvero, Sianinel “Fo r t a p a s c ” di Marco Risi.

LEZIONE Regista e docente, Giuseppe Ferrara. Ai suoi lati, Vito Cellammaro e Angelo Di Leo

Page 4: Rassegna Stampa Jeff 2009

12 Domenica 1 novembre 2009 CORRIERE DEL GIORNO

La Storia di Taranto illustrataPrenotate la vostra copertinaPresentando questo buono presso

AL.PA. Legatoriavia G. Giovine, 39 - Taranto

copertina € 10,00 copertina + rilegatura € 20,00

TA R A N TO

IL JEFF Ieri l'attore Libero de Rienzo ospite nella redazione del Corriere

Un documentario per “fe r m a re ”la Bellezza di Taranto e del Salento� Sabato, ore 11: si parla diBellezza, del ruolo degli Ar-tisti e anche di Taranto. Al se-sto piano della redazione delCorriere del Giorno c'è Libe-ro de Rienzo, presente nel ca-poluogo jonico come Presi-dente di Giuria del JEFF2009, ospite ieri mattina delnostro quotidiano, all'indo-mani del Forum regionale “Ildocumentario per la promo-zione del turismo”, andato inonda su Studio 100 TV.

31 anni, napoletano, attoreancora giovane ma già ap-prezzato e premiato (un Da-vid per “Santa Maradona”),Libero de Rienzo ha presen-tato al giovane pubblico delJEFF il suo primo film da re-gista, “Sangue – La morte nonesiste”, del 2005: opera forte,che Libero interpreta in unruolo ribelle accanto ad unElio Germano problematico einnamorato della sorella:droga, rave party in scenarida archeologia industriale, fi-gure paterne complesse, in-cesto, fughe coi carabinierialle calcagna, preti poco ras-sicuranti... C'è di che essereshockati, come confessa qual-cuno reduce dalla proiezionedel film: “B en e! ” ribatte ri-dendo Libero, “Preroga tivadell'arte è shockare! A tran-quillizzare ci pensano i poli-tici, che poi non ci riesconoper niente...”.

L'incontro però è destinato

a camminare su concetti piùsfumati e forse anche piùconcreti: si parla di Taranto edella sua Bellezza, una città eil suo valore più innato, cheLibero de Rienzo vorrebbeesaltare in un documentarioda realizzare qui da noi e nel-

l'intero Salento. L'idea è nataqui, a contatto con la luce, glispazi, lo scenario offerto daTaranto e si è sviluppata nelconfronto su cinema e pro-mozione turistica del territo-rio cui l'attore e regista hapreso parte: “L'intenzione èquella di fare un documenta-rio che abbia tutti i valori delcinema: girato in pellicola,con una fotografia curata cheesalti la luminosità di questacittà, ne sottolinei i contra-sti”. Insomma qualcosa di di-

verso dal documentario di de-nuncia sociale girato con po-chi mezzi, che è oggi all'avan-guardia. Il modello che citacon passione è semmai il raf-finatissimo ed estatico God-frey Reggio della trilogia “in-diana” musicata da Philip

Glass negli '80 (“Ko y aa n i-sqatsi”, “Po w a q q a t s i ” e “Na-qoyqatsi”), e allora capisciche immagina un documen-tario che materializzi gli statiinteriori dello spazio, le riso-nanze degli ambienti, il lavo-rio del tempo sui luoghi e sul-le forme.

Un documentario che de-finire “turistico” appare im-proprio, se ben si interpreta-no le intenzioni espresse daLibero. Quando cita con no-stalgia la memoria d'infanzia

degli “Intervalli” proposti neibuchi di programmazionedalla vecchia Mamma Rai ca-pisci ancora meglio: il valoredi quelle pause in cui, al suo-no dell'arpa, scoprivi “carto-line” da luoghi d'Italia maisentiti, paeselli arroccati ocittà che non erano metropo-li. E noi tarantini guardava-mo quegli intervalli col ram-marico di non vedere mai lanostra città, riveliamo sorri-dendo a Libero: “In questacittà stiamo vivendo un inter-vallo troppo lungo”, dice ilnostro vice direttore LuisaCampatelli, che conduce l'in-contro, raccontando all'atto-re e regista napoletano chequi a Taranto “sentiamo fortetanto l'esigenza di denuncia-re quanto la voglia di riemer-g ere”.

E Libero de Rienzo rispon-de con determinazione: “E'importante mettersi a dispo-sizione di un territorio e uti-lizzare il cinema per tirarefuori ciò che attrae e appas-siona di questa realtà”. Ilprincipio è netto e Libero ne èportatore convinto: “Compi-to vero di un cineasta è cer-care un metodo di riflessionee di protesta attraverso laBellezza: credo che una rispo-sta politica all'appiattimentodei gusti possa consistere nelrivalutare le realtà locali. Ilcinema è 'eversivo' perchéporta alla luce la bellezza e

sovverte uno stato delle cosein cui la bellezza è occulta-ta”.

Oggi vive a Parigi, Libero,ma ricorda bene di essere na-to e cresciuto a Forcella, unodei quartieri più difficili diNapoli: “So che è facile ab-bandonarsi al degrado e pian-gere su di esso, affidandosi alvittimismo, ma sono convin-to che dall'esterno puoi por-tare forza e fiducia in un con-testo che soffre, raccontandola bellezza dei posti”. Finchéla realtà è soffocata è neces-sario che il cinema racconti lasofferenza, ma Libero è con-

vinto che sia poi necessariolenire la sofferenza esaltandociò che è bello.

Gli chiediamo allora di dir-ci cosa lo ha colpito di Taran-to, cosa vorrebbe raccontarein questo suo lavoro, al di làdella luce, dei paesaggi, degliscorci contrastanti. E lui cispiega che anche questa comeogni sua idea nasce da un in-namoramento: “Io parto diistinto e poi cerco di raziona-lizzare. Affidandoci all'istintoscopriamo la bellezza e poi labellezza parla da sé. Da estra-neo ho la possibilità di notarecose della vostra città che voi

Halloween-mania, “Dolcetto o scherzetto?”Allegra banda di “mostri” in giro per la città� Un'allegra e scatenata banda di piccoli mostri ha in-vaso ieri le vie del centro cittadino al grido di “dolcetto os c h e r z et t o? ”.

Streghe, scheletri, ragni e pipistrelli in perfetto stile“Halloween”, la festa che è ormai diventata tradizioneanche in riva allo Ionio, hanno fatto la loro terrificantecomparsa per le vie del borgo a caccia di caramelle e altreprelibatezze. Le incursioni dei piccoli mostri negli eser-cizi commerciali sono state ben ricompensate tanto che iloro sacchettini si sono presto riempiti di golosità.

Chi non ha potuto soddisfare la richiesta del dolcettoha simpaticamente accettato lo scherzetto!

Sfidando la tramontana i piccoli hanno concluso il lorogiro in piazza Maria Immacolata dove la festa è pro-seguita con musica e palloncini...Rigorosamente a formadi zucca!

Page 5: Rassegna Stampa Jeff 2009

CORRIERE DEL GIORNO Domenica 1 novembre 2009 13TA R A N TO

LA RASSEGNA Ai nastri di partenza l'annuale appuntamento all'Ariston

Diciotto film per una stagioneda vivere in prima fila al Cinema

ritenete normali, ma che so-no eccezionali: per esempio,girando per Taranto mi sonoimbattuto in alcune zone chemi ricordavano la vecchiaAvana, quella che ora pur-troppo stanno ridipingendocolor pastello ad uso dei tu-risti”.

Ma poi è anche una que-stione di indotto: Libero deRienzo sa bene che venire quia girare significa coinvolgeregiovani maestranze da for-mare e lasciare al territoriocome una ricchezza. E chemostrare nella maniera giu-sta una città come Taranto al

mondo intero, attraverso i fe-stival, non può che incentiva-re il turismo, drenare nuoveenergie. I primi contatti conle istituzioni per la posa inopera di questo documenta-rio sono già presi: i Comuni diBrindisi e Bari, l'Universitàdel Salento e quella di Bari.Libero de Rienzo si affida oraa Vito Cellamaro, patron delJEFF, per organizzare local-mente i contatti per la pro-duzione, e noi aspettiamo divedere questo atto d'amore edi fiducia nella Bellezza di Ta-r a n t o.

(M s .C . )

di FRANCESCO TANZARELLA

� Novembre, tempo di cinema e di rasse-gne. Mancano meno di due settimane, in-fatti, all’inizio della stagione firmata ElioDonatelli all’Ariston, e sull’onda lunga delFestival di Roma la passione per la settimaarte sale ulteriormente.

Taranto e il cinema, poi, stanno vivendoun’intesa particolare, con l’uscita nei pros-simi giorni di “Marpiccolo” e la celebrazio-ne della quinta edizione del Jeff. Ottimoperiodo, quindi, per riavvicinarsi al grandeschermo. Ed il cinema Ariston ha pensatodi accontentare davvero tutti, mettendo incartellone 18 pellicole che segneranno ognigiovedì a partire dal prossimo 12 novem-bre.

Il primo film è “Vicky Cristina Barcelo-na ” (2008), trasferta spagnola di WoodyAllen, con una variazione sul tema deltriangolo amoroso. Il 19 novembre, invece,sarà la volta di “Un’estate ai Caraibi”(2009), cinecocomero dei fratelli Vanzinaricco di situazioni comiche e surreali. No-vembre all’Ariston si chiude il 26 con “Noproblem” (2008), di Vincenzo Salemme,commedia di spessore con Panariello e Ru-bini.

La rassegna dell’Ariston è divisa in seisezioni, ognuna per ogni mese di proiezio-ne e con un titolo diverso. Quella appenadescritta è ovviamente intitolata “Rid ia-moci su”, mentre “Torbidi inganni” è il no-me della serie di tre film previsti per di-cembre. Primo appuntamento il 3 con “Giùal nord” (2007), una commedia firmata daDany Boon ed ambientata nella “terronia”di Francia. Il 10 dicembre torniamoal l’amore complicato con “L’uomo cheama” (2008), diretto da Maria Sole To-gnazzi e con Pierfrancesco Favino. Ultima

proiezione il 17 con “La matassa” (2009) diFicarra & Picone, alle prese con una litefamiliare apparentemente insanabile.

Gennaio 2010 è il mese intitolato “Ilcammino della speranza”. E le tre pellicolesono di forte impatto. La prima, il 14 gen-naio, è “Il grande sogno” (2009), autobio-grafia della gioventù del suo autore, Mi-chele Placido, all’ombra del ’68. Il 21, in-vece, sarà proiettata una pellicola datata,“Senza destino” (2005): un racconto an-ch’esso autobiografico, ma con lo sfondodell’olocausto. Stessa scenografia di “De-fi an c e ” (2007), che chiude il 28 gennaioraccontando l’epopea di 1200 ebrei che so-pravvissero nei boschi della Bielorussiagrazie al coraggio dei fratelli Bielski.

Matt Damon, ingrassato e chiacchiero-ne, è il protagonista di “The infomant”(2009), commedia nera di Soderbergh cheinaugura il 4 febbraio il capitolo “Al vertice

della tensione”. Cui seguirà l’11 febbraio“Viola di Mare” (2009), uscito da poco conun tempismo perfetto, considerato il suotema, la difficoltà di amarsi tra personedello stesso sesso. Il 25 febbraio “Nessunaverità” (2008) di Ridley Scott declinerà latensione al gusto americano dell’actionmovie, con un po’ di riflessioni politiche.

“La costanza della ragione” è il titoloscelto per la sequenza di marzo. Il 4 “Baa-rìa” (2009) torna sugli schermi, in odore diOscar. E torna anche, l’11, “Basta che fun-zioni” (2009), secondo titolo firmato Woo-dy Allen all’interno della rassegna. Il 18marzo, invece, ancora cinema italiano con“Amore, bugie e calcetto” (2007) di LucaLucini, ora sugli schermi con “Oggi sposi”.

La rassegna dell’Ariston si conclude adaprile con classe. “Le tracce della vita”, l’ul-tima sezione, contempla tre films di spes-sore. L’8 rivedremo “Il curioso caso di Ben-jamin Button” (2008), ispirato ma nontroppo ad un racconto di Fitzgerald. “Il ca-valiere oscuro” (2008), previsto per il 15aprile, è la riscrittura del mito moderno diBatman, con la prova indimenticabile delcompianto Heath Ledger, in video oggi con“Pa r n a s s u s ”. L’America nuda e cruda diClint Eastwood chiuderà i giovedì al cine-ma dell’Ariston: il 22 aprile, infatti, sarà lavolta di “Gran Torino” (2008), il raccontodi una società dalle mille contraddizioni.

Gli spettacoli sono alle 16,30, alle 19 edalle 21,15. La visione dei 18 film sarà con-sentita solo agli abbonati; il costo dell’in-tero pacchetto, in vendita al botteghinodell’Ariston, è di 63 euro (58 euro per i di-pendenti Ilva). Per maggiori informazionitelefonare allo 099 4526300 o allo 0994533590, oppure è possibile contattare di-r e t t a m e n t e E l i o D o n a t e l l i a l 3 9 20 6 5 4 4 0 6.

Page 6: Rassegna Stampa Jeff 2009

10 Mercoledì 4 novembre 2009 CORRIERE DEL GIORNOTA R A N TO

LA PRIMA Ieri sera all'Orfeo la proiezione del film di Alessandro di Robilant

Il cielo e le donne di Paolo VInel cuore del regista di Marpiccolodi MICHELE TURSIm i c h e l e .t u r s i @ c o r g i o r n o .i t

� Drammaticamente bella.Come un'attrice col volto scava-to dal dolore. Così Taranto èsembrata agli occhi di Alessan-dro di Robilant, regista di “Mar -piccolo” che ieri sera ha debut-tato al cinema Orfeo.

Una prima casalinga che faseguito al successo ottenuto alfestival di Roma e che segna ladiffusione della pellicola intera-mente girata al rione Paolo VI.

«Un quartiere che per il suocielo spazioso e ampio mi ricor-da certi paesaggi degli Stati Uni-ti d'America», confessa il registanel foyer. Non sarà Hollywood,ma l'intera produzione del filmè rimasta folgorata dalla bellez-za dei paesaggi e dalla durezzadello sfondo industriale. «Uncontrasto cinematograficamen-te molto bello». Tanto che l'ul-tima parte della sceneggiatura èstata scritta proprio a Taranto,tra le strade di Paolo VI. Il quar-tiere periferico e la sua gente so-no la vera scoperta di “Marpic -colo”. Una sorta di riscatto peruna zona della città problema-tica e complessa, ma capace digrandi slanci. «E' stata un'espe-rienza che mi ha arricchito e checredo abbia avuto lo stesso ef-fetto su tutta la produzione - ag-giunge di Robilant - abbiamovissuto per mesi in un quartiere

difficile ma che si è dimostratoaccogliente, vitale, generoso. Ledonne di Paolo VI sono straor-dinarie. Da loro abbiamo impa-rato cosa significa andare avantisenza deprimersi con il coraggioe la vivacità necessari».

L'impronta di Taranto non èsolo nei luoghi ma anche nellepersone. Decine le comparse diPaolo VI che hanno recitato. Del“quartiere” sono anche due tra iprotagonisti del film: l'esor-

diente Giulio Baranek e MicheleRiondino, attore emergente delcinema italiano. «Non avrei maiimmaginato - dice - di recitare edi andare a mangiare a casa dimia madre in pausa pranzo.Spero che questo film aiuti acomprendere i problemi di que-sta città, troppo spesso ignoratidai media nazionali». Riondinotornerà “in patria” il 18 e 19 di-cembre con la compagnia delCirco Bordeaux al teatro Tatà.

Di Taranto sono anche moltialtri attori tra cui la brava e af-fermata Anna Ferruzzo secondola quale «l'ambientazione a Pao-lo VI è un pretesto per raccon-tare un forte disagio che appar-tiene tanto a Taranto, quanto adaltre città d'Italia e d'Europa».Non chiude gli occhi dinanzi aiproblemi ma, anzi, li scruta afondo l'assessore comunale allaCultura Angela Mignogna. «Ilfilm racconta uno spaccato, un

“M A R P I CCO LO ”, LA RECENSIONE

Luce e ombra, povertà e attesa..di MASSIMO CAUSO

“M arpi cco lo”, di Alessandro di Robilant.Con: Giulio Beranek, Anna Ferruzzo, Miche-le Riondino, Selenia Orzella, Giorgio Colan-geli, Valentina Carnelutti. Dur.: 87’. Dram-matico. Italia 2009

“Professoressa, io cerco la luce, ché l'ombra laconosco anche troppo bene”, dice Tiziano/Giu-lio Beranek all'insegnante Valentina Carnelutti,che gli chiede se sta leggendo “Cuore di tenebra”,il libro di Conrad che gli ha regalato. Ecco, la lucee l'ombra sono gli indici più autentici di “Mar-pic colo”, il loro reciproco contrasto descriveperfettamente il nucleo drammatico di questofilm che, dopo gli equilibrismi dell'anima de “Leacrobate” di Soldini e il realismo per così diretrascendente del “Miracolo” di Winspeare, tor-na su Taranto per raccontarla questa volta conun impianto più realistico-popolare, con un lin-guaggio più vero e semplice, con un'attenzionepiù immediata alle verità e alle urgenze di genteche cammina in bilico tra bisogno e speranze, trapovertà e attese. In “Marpiccolo” Alessandro diRobilant non cerca la metafora, non astrae inpensieri lo spazio e la gente che ha imparato aconoscere, ma si sofferma su opere e omissionidella realtà.

La storia di Tiziano è nota, piccola e quoti-diana, uguale a mille altre: sfreccia sulla moto trale strade del quartiere Paolo VI, rimbalzando trai pochi giorni di scuola che si concede, le corseper spacciare al servizio di Tonio, il boss locale, ela casa in cui la madre e la sorellina vanno avantiin assenza del padre, ex operaio rovinato dal vi-deopoker. Con l'amico del cuore, il nero Trasce-ne, Tiziano mette a segno qualche colpo, poi pas-sa a prendere Stella, la sua ragazza, che studia elavora e che lo ama, ma lo vorrebbe diverso, ca-pace di resistere alla tentazione di risolvere i

problemi affidandosi a Tonio. Il dramma è quasi“a canovaccio”, si struttura su indici di vita nellezone basse della società che purtroppo slittanocon pari realismo tra la vita vissuta e quella ro-manzata (come “Gomorra” ci ha insegnato be-ne). Di Robilant è regista dotato di onestà e sin-cerità e le mette all'opera in questo suo film sem-plice e diretto anche al di là della fragilità di unasceneggiatura che dice troppo o troppo poco:vorrebbe strutturare ma schematizza, vorrebbeliberare ma disperde.

Le tappe della “passione” di Tiziano sono ca-noniche, conoscono lo sgarro, la riparazione, lapunizione e la fuga. I poli di attrazione sonoquelli tipici dei quartieri popolari: la scuola tra-dita e tragicamente inadeguata nella sua buonavolontà, la famiglia sbandata dal disagio sociale(niente lavoro, quartieri dormitorio, nessunaprospettiva reale), la malavita che occupa gli

spazi della dignità lasciati liberi dalla dispera-zione e dalla miseria. Il merito del film è quello dinon fare sconti, di non tradurre la parabola diTiziano nella via crucis di un dannato e nemme-no nella metafora salvifica di un eletto. Il “cuoredi tenebra” lavora nel petto del suo protagonistae cerca il compromesso tra quell'ombra che co-nosce bene e quella luce cui potrebbe aspirare.Occhio al finale, del resto, ché non è così netto edè molto più aperto e ambiguo di quel che sembra,giocato in quel cortile dominato dalla statuettadell'Immacolata, un po' incubo e un po' realtà,un po' fuga un po' stop – così lontano e così vi-cino, del resto, al finale del romanzo di AndreaCotti da cui il film è tratto (“Stupido”, Rizzoli).

“Marpiccolo”, d'altronde, materializza scena-ri magnifici di Taranto con un amore che è sin-cero, preferisce lo scorcio solare, si concentrapiù sulle zone periferiche (a partire dal quartiere

Paolo VI, niente Borgo, o quasi), sulle aperturedel paesaggio nell'insenatura, tra i palamiti, ilPonte Punta Penna, l'Ilva sullo sfondo... La regiaè ariosa, si lascia andare alle dimensioni pienedel set tarantino, senza tradire il rapporto di fi-ducia che il suo sguardo di regista ha stipulatocon questa città. Il dialetto che scivola tra unabattuta e l'altra accresce la pregnanza di un'i-dentità locale che Di Robilant ha imparato a co-noscere e che rispetta nelle sue problematicheumane e sociali. La speranza e che, visto da fuori,lo scenario che si offre al film non appaia super-ficialmente un “luogo comune”. Sulla verità, delresto, garantiscono gli interpreti di questo film, apartire dal protagonista, l'esordiente Giulio Be-ranek, che sta nella sua pelle, riflette luce pro-pria, vibra sinceramente (soprattutto laddove lasceneggiatura non gli mette in bocca qualchebattuta fragile o scontata). Poi Anna Ferruzzo,che è Maria, la madre di Tiziano, come al solitoemozionate per verità, capace di semplificare unruolo non facile, tenendolo a distanza dalla ten-tazione della “mater dolorosa” e a contatto con lafragranza delle donne di quartiere. MicheleRiondino conferma di essere una certezza delnostro cinema e va dritto al cuore di Tonio, ilboss, tenendolo giustamente in equilibrio sull'i-conografia della realtà malavitosa. Selenia Or-zella affronta con semplicità ed efficacia il ruolodi Stella, la fidanzata, che vive nella “casa di mat-toni” e non in quella “di cartone”, come dice Ti-ziano. Poi ci sono: Roberto Bovenga, altro esor-diente, che è Trascene, l'amico nero; il foggianoNicola Rignanese, che è il pavido padre, MariaPia Autorino, che è Luisa, la barista. E infine lepartecipazioni di riguardo offerte da Giorgio Co-langeli, ottimo nel ruolo dell'educatore, e da Va-lentina Carnelutti, efficacemente rassegnata nelruolo dell'insegnante che cerca di offrire una viad'uscita al suo studente.

Massimo Causo

malessere e se qualcuno pensache questa storia possa etichet-tare Taranto in negativo, sbagliaperchè di fronte ai probleminon si chiudono gli occhi; biso-gna tenerli ben aperti per risol-verli».

La tensione colpisce i più gio-vani. «Sono più emozionata quia Taranto che al Festival di Ro-ma», ammette Selenia Orzella alsuo debutto cinematografico. Sela ride sornione, invece, Rober-

to Bovenga attore per caso gra-zie ad un provino fatto a scuola.Un futuro nel cinema? «Nellavita tutto può succedere, ma in-tanto c'è Giurisprudenza».

Anche nei costumi c'è un piz-zico di tarentinità. Claudia San-taniello è una delle costumistedel film. «Sono andata a Romaper fare questo mestiere e misono ritrovata a lavorare a Ta-ranto. Se non fosse accadutodavvero non ci crederei».

IL CASTG ra n d e

e m oz i o n eed entusiasmo

ieri seraalla prima delfilm. A destra

gli attoritarantini che

hanno recitatonel film.

A sinistrail produttore

Marco Donatied il registaA l e ss a n d rodi Robilant

(A. Ingenito)

Page 7: Rassegna Stampa Jeff 2009

CORRIERE DEL GIORNO Mercoledì 4 novembre 2009 11TA R A N TO

IL FESTIVAL Estremamente positivo il bilancio della V edizione e già si pensa alla prossima

Jeff: i volti, le emozioni,le immagini da ricordare� Si è chiusa sabato sera la Vedizione dello Jonio Educa-tional Film Festival, con unagiornata particolarmentericca di eventi e proiezioni.

Un momento saliente èstato sicuramente in matti-nata al “Corriere”, quandoLibero De Rienzo ha annun-ciato la sua intenzione di gi-rare un film documentariocon il territorio pugliese ed ilSalento in particolare comeprotagonista principale; unprogetto innovativo e affa-scinante, nato dal suo inna-moramento per la nostra re-gione e finalizzato ad esaltar-ne la Bellezza, che a volte, vi-sta da troppo vicino, finisceper perdersi. Nel pomeriggioha avuto anche un veloce in-contro a Taranto con il pre-sidente della giunta regiona-le Nichi Vendola e l’assessoreal turismo Magda Terrevoli,cui ha illustrato le linee gui-da del suo progetto cinema-tografico: “L'intenzione èquella di fare un documen-tario che abbia tutti i valoridel cinema: girato in pellico-la, con una fotografia curatache esalti la luminosità diquesta città, ne sottolinei icontrasti. Ci sono festival,come quelli di New York eBerlino con cui sono mag-giormente in contatto, cheaspettano di vedere operedel genere, che sono interes-sati a quanto accade nel suddel nostro Paese e se ne in-namorerebbero come è suc-cesso a me. Sono convintoche con un occhio esternopuoi dare forza e fiducia adun contesto che soffre, rac-contando la bellezza dei po-sti e portando poi all’esteroquesto strumento di cono-scenza”.

Nel pomeriggio poi DeRienzo, in veste di presiden-te della giuria, ha tenuto unincontro ravvicinato con gliuniversitari, cui ha spiegatodettagli e segreti del suo ci-

nema, anche con aspetti tec-nici interessanti come quellodi fabbricarsi gru impropriedurante la lavorazione, rici-clando ruote di biciclette e

altro, per avere effetti nuovie soprattutto ridurre il bud-get con cui un cineasta devesempre confrontarsi. I giova-ni hanno molto apprezzato.

Va così in archivio un’edi-zione particolarmente felicedel Jeff, che in pochi giorni èstato capace di toccare diver-si argomenti: dal tema am-biente&salute della giornatainaugurale con il reading del-la “Città delle nuvole” di Car-lo Vulpio, all’impegno civiledel cinema del grande mae-stro Giuseppe Ferrara, cheha incantato con una lezione

magistrale gli studenti diScienze della Comunicazio-ne, nonchè delle pellicole“La Siciliana ribelle” di Mar-co Amenta e “Fo r t a p à s c ” di

Marco Risi, e poi la solida-rietà per i bambini africaninel documentario “Forse Dioè malato” di Franco Brogi Ta-viani, ed ancora il docufilm“La minaccia” sulla censuraalla stampa nel Venezuela diChavez, per chiudere con lesplendide immagini dei duedocumentari targati “Ci ne-città Luce” e selezionatiall’ultimo festival di Venezia,“Di me cosa ne sai” di ValerioJalongo e “Hollywood sul Te-vere” di Marco Spagnoli.

Il Jeff è stato anche unbuon trampolino di lancio

per il film “M arpic colo ” diAlessandro Di Robilant, gira-to a Taranto lo scorso anno eche ha riscosso un ottimo ri-scontro al Festival di Roma;

la presenza del produttoreMarco Donati e degli attoridel cast Anna Ferruzzo eGiulio Beranek, ambedue ta-rantini doc, ha inorgoglito gliuniversitari dell’o r g a n i z z a-zione e creato ancora più at-tesa su questa opera che an-drà nelle sale di tutt’Italia ilprossimo 6 novembre.

Come in tutti i festival chesi rispettino, in conclusioneil direttore artistico Vito Cel-lamaro ha annunciato le datedella prossima edizione, lasesta: dal 5 al 10 dicembre2 01 0.

«Grande occasionedi crescita e confronto»Anche la quinta edizione dello Jonio Educational Film Fe-stival è giunta al termine, regalandoci emozioni e profonderiflessioni sui temi sempre attuali e di forte impatto. IlJEFF.09 ha rappresentato per noi giovani universitari esoprattutto amanti del cinema una grande occasione di sco-perta, confronto e crescita individuale e collettiva.

Grazie al JEFF, siamo entrati a far parte (anche se soloper pochi giorni) dell'affascinante mondo cinematograficocaratterizzato dai suoi momenti di splendore, crisi, ripresa eda profondi cambiamenti grazie anche alle nuove tecno-logie.

Vera perla della manifestazione è stato il cine-aperitivocon l'attore e regista Libero De Rienzo che con la sua umiltàè riuscito a creare un'atmosfera informale svelandoci fi-duciosamente dei piccoli trucchi del mestiere e spronandocia perseguire sempre i propri obiettivi senza mai perdere divista se stessi.

Ci auguriamo per le prossime edizioni una partecipazionesempre maggiore, grazie anche all'ausilio di nuovi canaliinformativi con i quali promuovere simili iniziative estre-mamente rare nel nostro territorioPer la Giuria del Jeff 2009: Maria Buzzacchino, Ales-sandro Carucci, Simona Palmieri, Alessia Paolillo, Fe-derica Ronsisvalle, Antonella Russo, Ivan Saudelli.

LIBERO DE RIENZO mentre ascolta la lezione magistrale del regista Giuseppe Ferrara