Rassegna Stampa di venerdì 25 luglio 2014 - SNALS Lombardia · il Sole 24 Ore 25/07/2014 DEBUTTA...
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Rassegna Stampa di venerdì 25 luglio 2014
SNALS / CONFSAL La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Taranto
25/07/2014 LA POPOLAZIONE SCOLASTICA DELLA "PRUDENZANO" CHIEDE PIU' AULE
L'ARENA 25/07/2014 ENAIP,IL FONDO INCENTIVI PER FORMARE IL PERSONALE Le Cronache del Salernitano
24/07/2014 CARPENTIERI IN REGIONE
Corriere dell'Umbria 25/07/2014 I LAVORAMI-IL DICONO NO ALLA CHIUSURA. DEL PRESIDIO FOLIGNATE
Corriere di Rieti e della Sabina
25/07/2014 SPECIAIZZANDI NEI REPARTI
Il Quotidiano Ciociaria 25/07/2014 INTIMIDAZIONE AI LAVORATORI ATER DANNEGGIATI STRISCIONI E BANDIERE
La Provincia Frosinone 25/07/2014 <<NELLA NOTTE ATTI VANDALICI A BANDIERE E STRISCIONI>> La Provincia Frosinone 25/07/2014 SCONTRO SUI CONTRATTI DI SOLIDARIETA' +++ Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore 25/07/2014 PREMIO DEL 10% AI MIGLIORI ITS Italia Oggi 25/07/2014 NUOVE REGOLE PER ACCEDERE ALLE SCUOLE Avvenire 25/07/2014 SCUOLA PARITARIA PUBBLICA PIU' CHE MAI: SERVE LA LIBERTA' E LA
COMUNITA' INTERA - LETTERA L'Unita' 25/07/2014 GAZA BOMBE SU SCUOLA ONU E' STRAGE il Tempo 25/07/2014 GIANNINI PARTIGIANA RESISTENZA A SCUOLA il Gazzettino 25/07/2014 ASILI, RETTE RITOCCATE AL RIALZO PER IL BILANCIO SI PARLA DI
SETTEMBRE il Gazzettino 25/07/2014 I SEI PRESIDENTI CONCORDI: "NESSUN TAGLIO AD ASILI E FAMIGLIE
DISAGIATE" la Gazzetta del Mezzogiorno
25/07/2014 IL DESTINO DELLA SCUOLA SEMPRE DI MALE IN PEGGIO
il Sole 24 Ore 25/07/2014 DEBUTTA HUMANITAS UNIVERSITY il Sole 24 Ore 25/07/2014 LA FORMAZIONE GIUSTA IN CAMPO PER IL LAVORO Corriere della Sera 25/07/2014 NASCE L'UNIVERSITA' DELL'HUMANITAS, ANCHE DUE NOBEL TRA I
DOCENTI il Mattino 25/07/2014 ZONA RSSA, STRALCIATO L'ARTICOLO CONTESTATO: VIA LIBERA
ALLE MODIFICHE il Venerdi' (la Repubblica) 25/07/2014 L'UNIVERSITA' DIETRO LE SBARRE: 400 EURO A CHI VUOLE STUDIARE Italia Oggi 25/07/2014 UN NUOVO PIANO NAZIONALE PER INFRASTRUTTURE DI RICERCA
Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore 25/07/2014 STATALI, MOBILITA' SOFT PER CHI HA FIGLI PICCOLI il Sole 24 Ore 25/07/2014 RENZI: DIFFICILE CONFERMARE LA STIMA SUL PIL 2014 ALLO 0,8% il Sole 24 Ore 25/07/2014 CAMERE, TAGLIO DEGLI STIPENDI CON PROTESTE Corriere della Sera 25/07/2014 TETTO DA 240 MILA EURO AGLI STIPENDI CAMERA, I DIPENDENTI
CONTRO BOLDRINI il Giornale 25/07/2014 LA CAMERA TAGLIA GLI STIPENDI E LA MINI CASTA FA LE BARRICATE il Tempo 25/07/2014 MONTECITORIO, NESSUN IMPIEGATO GUADAGNERA' PIU' DI
240MILA EURO il Mattino 25/07/2014 CRESCITA, RENZI AMMETTE: DIFFICILE ARRIVARE ALLO 0,8% il Mattino 25/07/2014 PA, SUI TRASFERIMENTI RILANCIATI I SINDACATI CAMERE DI
COMMERCIO, ALTRI DUBBI SUI TAGLI Il Secolo XIX 25/07/2014 INVALIDITA' GONFIATE, MEDICI SOTTO INCHIESTA il Sole 24 Ore 25/07/2014 RIFORME RADICALI PER LA SVOLTA IN EUROPA il Sole 24 Ore 25/07/2014 "CON QUESTO FISCO DIFFICILE INVESTIRE" la Repubblica 25/07/2014 IL SENATO STRINGE I TEMPI VIA LIBERA ENTRO 18 AGOSTO
OPPOSIZIONI, CORTEO AL COLLE "QUESTO E' UNO SC
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L'Arena
ISTRUZIONE. Firmata un'intesa con i sindacati
Enaip, il fondo incentivi perfonnare il personale Accordo tra Enaip e sindacati sulla destinazione del fondo incentivi alla formazione del personale. Lo comunica in
I una nota l'Enaip, ente nazionaI le adi istruzione professiona
le, del veneto. I Formazione e innovazione I tecnologica dei laboratori usa
ti nella didattica: a questi due I fronti di investimento, si legge I nella nota, pur nel difficile con
testo economico, sarà destina-I to il fondo per l'incentivazione
del personale di Enaip Veneto, I pari al 3% dell'imponibile preI videnziale annuo 2012-2013
del personale dipendente. È quanto concordato con i rappresentanti sindacali dei lavoratori nei giorni scorsi, tappa più recente del dialogo tra l'ente di formazione professionale più importante della regione e le organizzazioni di rappresentanza.
Firmatari dell'accordo sono, accanto a Giorgio Sbrissa, amministratore delegato dell'Enaip, Paolo Nalesso di Cisl Scuola, Franco Pilla di FIe Cgil Scuola, Roberto Checcacci di ViI Scuola, Elisabetta Capotosto di rmm:mrtl'imml.
Data 25-07 -2014 Pagina 9 Foglio 1
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La direzione della Asl presenta gli obiettivi del piano strategico aziendale
"Più slancio alle specialistiche" I~ RIETI .... E' un quadro particolarmente complesso quello uscito dall'ultima riunione tra le segreterie confederali di Cgil, Cisl, UiletMmlllleladirezione generale della Asl (presen-
ti il dg Laura Figorilli e il direttore sanitario Marilina Colombo). Nel corso della quale tutti i presenti si sono impegnati per lavorare insieme al raggiungimento di alcuni degli obiettivi che la direzione
sta sviluppando, all'interno del piano strategico aziendale, sia per l'ospedale provinciale de' Lellis che per il territorio. Sul de' Lellis si lavora su più fronti: dare maggiore slancio ad alcune specialisti-
che, attraendo nuova utenza e riducendo la mobilità passiva, e dotarsi di alcune professionalità di alto profilo, prima tra tutte la figura apicale per l'unità operativa complessa di chirurgia.
I~ a pagina 7
La direzione della Asl al lavoro per raggiungere gli obiettivi del piano strategico aziendale
Specializzandi nei reparti
Salute e ambiente in primo piano
di Sara Pandolfi
I~ RIETI - E' un quadro particolarmente complesso quello uscito dall'ultima riunione tra le segreterie confederali di Cgil, Cisl, Vil e _1111 e la direzione generale della Asl (presenti il dg Laura Figorilli e il direttore sanitario Marilina Colombo). Nel corso della quale tutti i presenti si sono impegnati per lavorare in-
sieme al raggiungimento di al- ospitare specializzandi, attra- settore". Durante l'incontro cunidegli obiettivi che la dire- verso protocolli d'intesa con con le organizzazioni sindazione sta sviluppando, all'in- le scuole di specializzazione. cali, il direttore generale Figotemo del piano strategico E' inoltre intenzione della di- rilli e il direttore sanitario Coaziendale, sia per l'ospedale rezione aziendale, per favori- lombo hanno anche illustraprovinciale de' Lellis che per re la realizzazione del model- to il progetto di potenziamenil territorio. Sul de' Lellis si la- lo di intensità di cura dell' to della sanità territoriale atvora su più fronti: dare mag- area medica, confrontarsi traverso l'istituzione delle "cagiore slancio ad alcune spe- con la Regione sulla richiesta se della salute" a Magliano cialistiche, attraendo nuova di attivazione di 20 posti letto Sabina e Amatrice. Si tratta utenza e riducendo la mobili- post acuzie. "Come annuncia- di esempi della innovazione tà passiva, e dotarsi di alcune to nelle settimane scorse - di- dell'assistenza territoriale, professionalità di alto profi- cono da via del Terminillo - che dovranno essere espreslo, prima tra tutte la figura dopo una sospensione dura- sione delle diverse realtà terriapicale per l'unità operativa ta mesi, a settembre ripartirà toriali, non esaurendosi in un complessa di chirurgia. Con- lo screening della mammella, unico modello fra aree perifetestualmente, ha informato della cervice uterina e del co- riche e cittadina. Per la definila direzione, si sta lavorando lon retto. Mentre è in fase di zione della casa della salute con la Regione Lazio e in ac- completamento l'installazio- di Rieti, invece, ci sarà bisocordo con l'università "La Sa- ne della nuova apparecchiatu- gno di una riflessione in più. pienza" di Roma alla cliniciz- ra di emodinamica; in tal sen- Si spera che il piano strategizazione di alcuni reparti ospe- so dal 4 agosto partirà la for- co della Asl non venga condalieri, con la possibilità di mazione per gli operatori del traddetto dagli standard fissa-
ti dal Ministero per il mantenimento dei servizi. ~
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Il rovescio della medaglia
Appelli e iniziative a sostegno dei seIVÌzi
~ RIETI~~~~ __ ~~_ La direzione della Asl lavora per il raggiungimento degli obiettivi del piano strategico aziendale, che ha illustrato qualche giomo fa ai sindacati. Nel frattempo, tutt'intomo, si levano appelli a sostegno della sanità reatina e si organizzano iniziative che chiamano a raccolta amministratori e istituzioni (la seduta straordinaria della conferenza dei sindaci, convocata da Petrangeli per il primo agosto, aperta ai deputati e i rappresentanti regionali del territorio) per difendere i servizi dalle disposizioni ministelÌali che li vorrebbero cancellare sulla base di numelÌ standard. ~
Data 25-07 -2014 Pagina 7 Foglio 2/2
L:ospedale de' Lellis e nel riquadro il direttore generale della Asl Laura Figorilli
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La Prot1Dlcia ••••••••• le
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liì Toni alti e tensione alle stelle tra i sindacati e il Commissario dell'Ater di Frosinone
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Il ricorso all'ammortizzatore sociale non piace ai rappresentanti dei lavoratori che chiedono tagli agli sprechi. Ciotoli: non c'è altra soluzione ed è una misura momentanea
E' scontro tra i sindacati e il commissario dell'Ater di Frosinone
Antonio Ciotoli, dopo che quest'ultimo, davanti alle difficoltà di bilancio dell' ente, ha prospettato il ricorso al contratto di solidarietà, per un limitato periodo di tempo e per garantire, da una parte, il proseguo dell' attività dall' azienda e, dall' altra, la retribuzione dei lavoratori. Le sigle sindacali Cisl Fp , Cgil Fp, DiI Fp e Fesica _mi già da lO giorni sono in agitazione ed hanno denunciato una situazione economico-finanziaria "degenerata". Da ultimo hanno puntato il dito contro la proposta «avanzata dagli amministratori di mettere in mobilità il personale dipendente e/o unitamente alle misure del taglio dell' orario di lavoro e del salario, attraverso lo strumento del "patto di solidarietà"». Inoltre hanno contestato all' amministrazione di non aver valutato il «piano di efficientamento dell'Azienda e la razionalizzazione delle risorse» proposto dalle organizzazioni sindacali per giungere ad un risparmio concreto con l'abbattimento dei costi superflui. «Più volte - dicono i sindacati - abbiamo cercato di entrare nel merito di una profonda riorganizzazione funzionale dell'Azienda con una "mission" più aderente dell' attività propria dell'Ater sia per contenerne i costi sia per potenziarne i ricavi. La risposta a questo proposito è stata da parte dell' amministrazione un aumento ulteriore dei costi rinnovando consulenze e in-
carichi non necessarie». In ballo ci sono 62 posti di lavoro, con stipendi che vengono erogati sempre con più ritardo. Alle note dei sindacati ha presto replicato il commissario dell'Ater Antonio Ciotoli che ha chiarito: «Non si hanno ben chiare le drammatiche condizioni in. cui versa l'Azienda e che mi sono trovato ad affrontare. Il nostro compito deve essere uno solo: tutelare le fasce svantaggiate della popolazione, offrire concreta assistenza a chi soffre e non può permettersi una casa. Ebbene, questo non potrà essere più possibile se non verrà attivata una revisione generale dei costi da sostenere». Ha poi aggiunto: «Thtto ciò che dicono i sindacati in merito al taglio dei costi e allo stop alla dispersione delle risorse, infatti, lo stiamo già facendo: recupero della morosità pregressa, vendita di immobili residenziali e non, razionalizzazione delle spese correnti, drastico taglio delle consulenze esterne rispetto al passato, taglio del trattamento economico del personale dirigenziale, addirittura progettazione di proposte e iniziative di grande livello, che potranno garantirci notevoli finanziamenti. Per continuare la nostra attività è diventato fondamentale considerare, per un periodo di tempo limitato, anche il tema del contratto di solidarietà, per il quale abbiamo avuto precise rassicurazioni sulla sua applicabilità in un ente come l'Ater e che permetterà all'Azienda di risparmiare e al lavoratore di non perdere nulla in busta paga grazie alle integrazioni».
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Scuola: testate nazionali
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Data 25-07 -2014 n Sole9]{l mmrn Pagina 11
Foglio 1
Pronto l'accordo per distribuire su base meritevole una parte dei fondi statali agli Istituti tecnici superiori
Premio del 10% ai migliori Its Bonus oltre i 70 punti -Le imprese chiedono più peso e semplificazioni
. . ne di questi percorsi: se il punteg-ClaudIo TUCCI gio sarà tra i 40 e i 60 punti saran-ROMA no imposte azioni di migliora-
Sì alla "pagella" per i corsi mento. Se la pagella sarà, invece, Hs (le super scuole di tecnologia inferiore a40 punti potranno essepost diploma di durata bienna- re adottati «atti per limitare o le); e se la valutazione sarà ugua- escludere dalfmanziamento i corle o superiore a 70 punti scatterà si che per due cicli consecutivi un premio pari al 10% del contri- non rispondono agli standard di buto nazionale (in tutto, 13 rnilio- qualità indicati» (avendo cioè otni annui). tenuto meno di 40 punti). L'asse-
I tecnici del ministero gnazione dei punti avverrà in badell'Istruzione e delle Regioni se a diversi indicatori, già indivihanno messo a punto uno schema duati dall'Indire, che spaziano dal di accordo che, per la prima volta, tasso di occupazione «coerente» dal2008 (anno di costituzione de- a 6 mesi e a 12 mesi; alla partecipagli Hs), rivede i criteri di assegna- zioneattivadelleimprese (conatzione del fmanziamento naziona- tivitàlaboratoriali, e più ore di dile. Per quest'anno i fondi conti- datticaestage),algradodiattrattinueranno a essere distribuiti so- vità dell'Hs. stanzialmente "a pioggia" per il Tra le Regioni che investono in-60% in relazione al numero di per- genti risorse in queste esperienze corsi Hs avviati l'anno preceden- c'è la Lombardia: «Sono una priote e per il 40% con riferimento al- rità nella prossima programmala popolazione di 20-34 anni resi- zione comunitaria - ha ribadito dente nella Regione interessata. l'assessore all'Istruzione, Forma-
Madal20l5, si cambia. La quota zione e Lavoro, Valentina Aprea riferita alla popolazione residen- _. Certamente, anche a livello nate scende al20%; sale al 70% il rife- zionale gli stanziamenti complesrimento ai ragazzi che hanno ter- sivi dovranno allinearsi alla sicu-minato la seconda annualità (e ra crescita degli studenti, mante-quindi hanno conseguito il diplo- nendo un principio di fmanzia-ma). Mentre il restante 10% (poco mento a quota capitaria». più quindi di un milione di euro) All'interno del Miur nascerà verrà assegnato ai corsi «a titolo un tavolo tecnico di monitoragdi prernialità». I nuovi criteri pro- gio con le Regioni. Ma dovrà essebabilmente penalizzano quegli re aperto alle imprese, se l' obiettiHs che aumentano i frequentanti vo condiviso da tutti è quello di vala prima classe (<<ma manca lorizzare gli Hs che hanno un forun'anagrafe nazionale per poterli te legame con le aziende. Per queconteggiare» sottolineano dal mi- sto è fondamentale anche una ronistero dell'Istruzione); tuttavia busta semplificazione del modell'introduzione di primi elementi lo di funzionamento degli Hs. E va di valutazione del sistema Hs «è ridotto il "peso" delle scuole capoun passo avanti importante», ha fùatrasferendoalcunifunzionial-detto il dg per gli Ordinamenti le Fondazioni, come per esempio scolastici del Miur, Carmela Pa- il fmanziamento diretto. lumbo: «Il nostro obiettivo èvalo- ©RIPRODUZIONERISERVATA
rizzare il fattore produttivo e il fu-turo sbocco professionale dei ra-gazzi. Ci aspettiamo ora che il 31 luglio i vertici politici approvino questo documento».
La bozza di schema di accordo conferma l'obbligo del cofmanziamento agli Hs da parte delle Regioni nella misura di «almeno il 30%» dello stanziamento complessivo assegnato a ciascuna di esse dallo Stato. A partire, poi, da giugno 20l5, si apre alla valutazio-
LefondazioniIts l A tanto ammontano queste su per scuola ditecnologia post l'
diploma di durata biennale, secondo l'ultimo monitoraggio I Miur-Indire dello scorso anno. Hanno attivato oltre 5 mila corsi.
I primi diplomati I corsi biennali si sono conclusi con gli u lti mi esa mi a fi ne 2013. Quest'an no è partito il secondo ciclo di corsi
Occupati Il tasso di occupazione dei neo-diplomati è molto alto: sfiora il 60% dei diplomati
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SPECIALIZZAZIONI
Nuove regole per accedere alle scuole Aggiornate le modalità per l'ammissione dei medici alle scuole di specializzazione in medicina. E stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 170 di ieri il decreto 30 giugno 2014, n. 105 del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in attuazione dell'articolo 36, comma l, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n.368. Il regolamento entrerà il vigore 1'8 agosto. Di conseguenza la prova d'esame si svolgerà telematicamente e sarà identica a livello nazionale con riferimento a ciascuna tipologia di scuola. Essa consisterà in una prova scritta che prevede la soluzione di 110 quesiti a risposta multipla, ciascun quesito con quattro possibili risposte, ed è divisa in due parti. La prima (70 quesiti) è comune a tutte le tipologie di scuola e viene svolta in unica data e medesimo orario, in più sedi, a livello nazionale. La seconda parte prevede quesiti comuni a tutte le tipologie di scuola appartenenti alla medesima area e dieci quesiti specifici per ciascuna tipologia di scuola. Essa è svolta in una o più sedi.
Data 25-07 -2014 Pagina 29 Foglio 1
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il direttore risponde
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alcuni fanno anche errori,
ma l'intenzione e il servizio per il bene comune sono evidenti,
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Scuola paritaria pubblica più che mai: selVe la libertà e la comunità intera
ar'O direttore, incuriosito dal bell' editOliale di Luigino Bruni: «Il pubblico non è il deserto delle identità», sono andato a cercare l'articolo di Nadia Urbinati cui Bruni faceva riferimento. Non ho certo la preparazione accademica che entrarnbi possono esibire, ma gestisco da Il anni una scuola dell'infanzia paritaria, conu'ibuendo così a offrire a tutta la collettività il servizio pubblico dell'istruzione. Sono un cittadino italiano, fiero di essere stato batte7zato e prete da 29 armi. La scuola che gestisco è nata un anno dopo di me, nel 1959, perché esplicitarnente voluta dalla comunità clistillila di allora. Cosa c'è di "plivato" in quell'intuizione che portò il parTOco e i capi fanuglia di allora a stringere un patto educativo a favore di chi si stava affacciarldo alla vita? Porse !'intuizione che serviva una scuola per barllbini dai 3 ai fì anni? Sembra di no, visto che lo Stato lO armi dopo (!) ha liconosciuto quell'intuizione buona per tutti favorendo la nascita di esperienze simili (pubbliche) dove non c'erllilo. Porse il fatto che quel servizio era livolto solo ai "nostli" o a quelli che pagano? 1'\0, visto che quelli che non pagarlo, come i nonclistiarli, sono dOlu che Dio Papà non ha mai fatto marlCar-e alla nosU'a scuola. Porse perché in questa scuola c'era e c'è un progetto educativo C1istianamente ispirato, teso a fOlluar-e uomini e dOlme secondo il sOgJIO di Dio Papà? Anche in questo caso mi sembra di dover dire di no visto che nella grande storia del nostro
Paese non sono mancati politici, amministratori, magistrati, impiegati nella pubblica amministrazione che harmo svolto e offerto con dedizione e competenza servizi a favore della comunità (= pubblico) proplio a partire da quel!' educazione cristiana ricevuta, visto che la fede impediva loro di rifugiar-si nel privato, disinteressarldosi del hene comune. Di "plivato" in questa storia c'erarlo -e ci sono -i soldi, ma questo è un problema che interessa solo la mia comunità C1istiarla, la quale continua ad autotassar'Si, un tempo per cosuuire, oggi per far'marmtenzione e gestire questa scuola volendola aperta a tutti, nessuno escluso. Soldi questi che lo Stato italiarlo non è mai stato tenuto a dare e che mai ha dato perché fosse "istituita", come ben recita l'articolo 33 della Costituzione, pur considerarldola parte integrlli1te del selvizio pubblico dell'isuuzione e giustlli1lente chiedendole il rispetto di quarlto la legge italiana prevede in tema di istruzione, di sicurezza, di bilarlcio. Qualora io chiudessi la mia scuola arTecherei darmi allo Stato italiarlo olu'e che a 100 barnbini, perché i barnbini che frequentarlo la mia scuola, che hanno il diritto all'istruzione, cristiarli o musulmaru o altro che siarlo, che i loro genitOli pOSSlli10 o meno pagar-e la retta dopo aver già pagato le tasse per quel servizio pubblico che lo Stato non sta loro dlli1do, diventerebbero un {(onere per lo Stato» visto che l'Ocse (e non la Cei) stima il costo di lm barllbino alla scuola dell'infarlZia pari a circa 5.500 l'armo. E questo senza tener conto del costo della cosUuzione e della marmtenzione dell' edificio scuola dove far' svolgere il servizio. Per chi fa fatica in matematica: il
risplli1nio, non il costo, che la mia scuola da sola offre OglU armo allo Stato è par'j a 553.200 euro! Sincerarnente U'ovo io "squallido" che parlarldo di "pubblico" e di "identità" si approfitti si disuibuiscarlo a pieni marli offese gratuite, definendo chi come me gestisce una scuola paritaria un «ipocrita» perché litiene la sua scuola pubblica quanto quella statale o, peggio arlcora, uno squallido imprenditore che «per lli1lore del denaro bar-atta la sua libeltà». Chiunque scrive può legittimarnente farriferimento a idee o ideologie, ma se davvero è interessato al "pubblico" deve astenersi dall'offendere chi concretarnente si sta interesslli1do della cosa pubblica. Un servizio pubblico (di istruzione) in osservarlZa delle indicazioni lnilusteliali che continua da lli1ni, gar-arltito sinoraa circa 1.600 barnbini, mentre la plli1'occhia si è indebitata per circa 200mila euro per coprire il disavanw di gestione, nella celtezza però di aver contribuito a rendere più bello il già variegato tema dell'identità del popolo italiano, cosa questa che non è apparmaggio né dei cattolici né degli arlticlericali. Per questo servizio "pubblico" la nua scuola è finanziata arlChe con (pochi) soldi pubblici (= di tutti). Ricordo infine che la nostra Costituzione prevede anche il plincipio dellasussidiarietà (articolo 118), che non autOlizza nessuno, in forza di un discutibile "abracadabra', a identificar'e la Costituzione con un'interpretazione "privata' dell'articolo 33.
Don Carlo Velludo Gestore della scuola dell'infanzia
"PrOlJera" della. Parrocchia di Santa Maria del Sile di Treviso
on ho molto da aggiungere, caro don Carlo, grazie di ciò che fai e di ciò che scrivi assieme ai tuoi parrocchiani e amici. Ma voglio far riecheggiare una triplice domanda che Luigino Bruni aveva posto nel cuore del commento che tu citi, e che abbiamo pubblicato mercoledì 23 luglio sull'attacco portato ancora una volta all'idea stessa che la scuola paritaria cattolica potesse essere definita servizio Ce bene) pubblico: «Ma che idea e quale narrazione si vuoi radicare a proposito dei cattolici? Come li si dipinge? La democrazia, i diritti fondamentali della persona e la sua libertà non sono forse anche il frutto del cristianesimo e dei suoi carismÌ?» ... Credo che questa lettera-testimonianza - appassionata e vera - sia la
continuazione di quegli interrogativi motivati e amari con una serie di dati di falto esclamativi che dovrebbero far riflettere tutti, anche i più radicali coltivatori di pregiudizi. I cattolici sono quelli che, anche oggi, in Italia si spendono per garantire opere che incarnano la fede, servono la libertà della nostra gente e dei "nuovi italiani" e rendono migliore la vita delle comunità civili di cui essi sono parte. Lo fanno anche spendendo con generosità - e persino, come in questo caso, facendo debiti - risorse proprie che qualcuno definirebbe "private". Non tutto riesce sempre perfettamente, alcuni fanno anche errori, qualche volta pure seri, ma l'intenzione e il servizio per il bene comune sono evidenti, tangibili, innegabili. In questo Paese bisogna davvero imparare di nuovo a usare occhi sgombri e, ogni tanto, a saper dire "grazie" anche e soprattutto con il rispetto per chi fa la cosa giusta nella scuola e altrove.
©RIPROOUZlONEAISERVATfI
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Data 25-07 -2014 lA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO Pagina 18
Foglio 1
Il destino della scuola sempre di male in peggio
D ue articoli ed una lettera nello stesso giorno la dicono lunga sulla difficile situazione dell'istru
zione in Italia. È facile imbattersi in visioni opposte, analisi lucide e apprezzabili come quella di Pappalardo e retoriche enfatiche e opinabili come quelle di Martino. In mezzo, in tutti i sensi, gli incolpevoli studenti e i loro genitori, frastornati, insoddisfatti e impotenti. Quanto condivisibili le amare riflessioni del collega Andriani!
Denunce che avevo già fatto pubblicamente a livello locale più di dieci anni fa, quando i miei figli andavano concludendo illoro iter scolastico. Non so se più stanco o afflitto da una difficile quanto inutile lotta contro un corpo insegnante assolutamente inadeguato. Cercando di far sentire la mia voce, anche a nome degli altri genitori, come rappresentante di classe, perché almeno qualcosa cambiasse. Purtroppo senza alcun effetto, nell'impari lotta contro i mulini a vento di una casta dai diritti insindacabili. In grado di banalizzare se non annullare le sia pur poche possibilità che derivano dagli organi collegiali, emblema paradigmatico di finta democrazia.
Vent'anni dopo la seconda guerra mondiale la mia drammatica esperienza, vent'anni dopo il sessantotto quella non meno drammatica dei miei figli. Sono passati altri dieci anni, ma in cinquant' anni niente che sia cambiato, se non in peggio. Il passaggio dai vecchi nostalgici ai nuovi rivoluzionari ha portato ad un notevole decadimento culturale nel nome di un'istruzione quanto più diffusa ma tanto più superficiale. Se almeno prima, grazie ad una maggior severità, si usciva con un discreto corredo di nozioni, oggi, a causa di un maggior lassismo, non si porta via nemmeno quello.
La scuola si gloria dei risultati brillanti dei pochi che potrebbero anche non andarci, mentre dovrebbe in-
nanzitutto servire a chi ha bisogno di un aiuto. Un buon insegnanle può dire di aver raggiunlo il suo scopo solo se riesce a portare la maggior parte della classe a livello dei migliori. Ma questo è troppo faticoso e poco gratificante, per cui si preferisce arrogarsi il merito di ciò che non è, perché quelli che sono bravi vanno avanti da soli. Rendendo l'anelato e demagogico abbattimento delle disuguaglianze sempre più una chimera. Tanto valeva allora lasciare le scuole tecniche, di cui oggi si sente l'assenza, mancando la manodopera specializzata, più che di tanti dottori disoccupati.
Si dirà che nell'era di internet le possibilità di farsi una cultura sono infinite rispetto alla nostra generazione cresciuta su sillabari e libri monotoni. Ma quel che oggi più che mai la scuola non riesce a dare è il metodo. Non c'è istruzione scientifica o classica che tenga. Un metodo valido per destreggiarsi e discernere tra le offerte formative, indispensabile per il quasi obbligato ma indipendente cammino successivo nell'università, anch'essa molto carente. Ecco perché il gran bisogno e il gran business del tutoraggio. Ma anche gli alti numeri di abbandono, restando con un diploma che non serve a molto.
Quando poi il discorso si sposta sul piano economico, coinvolgendo stipendi, compensi e incentivi, comunque presenti anche in questi non certo facili tempi di crisi, è implicito un antico messaggio mai sottaciuto «pochi soldi, poco impegno», dimenticando la sempre garantita possibilità degli insegnanti, pur essendo dipendenti pubblici, di poter integrare all'esterno come e quando si vuole. E non è poco ...
Giuseppe Gragnaniello Terlizzi (Bari)
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n Sole9]{l mmrn Data 25-07 -2014 Pagina 9 Foglio 1 /2
formill1flnf4_ Via al nuovo ateneo privato a Milano dedicato alle Scienze mediche: i test di ammissione a settembre in 17 città europee
Debutta Humanitas University Recruiting per i docenti e chance di intemazionalizzazione per i futuri camici bianchi
Laura Cavestri MILANO
Appuntamento il 15 ed il 16 settembre per i test di ammissione ai primi due corsi - Infermieristica (in italiano) e Medicina (in inglese) - della Humanitas University, il nuovo ateneo privato dedicato alle Scienze mediche voluto dall'Irccs Humanitas di Milano. Un'accelerazione, per il "cantiere" avviato nel dicembre 2012 da Gianfelice Rocca, presidente di Humanitas, e che, conIa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti del Miur 528/2014 e 580/2014, ha sancito il debutto dell'ateneo già da settembre. Il primo anno gli ammessi saranno in tutto 140 (a regime saranno 800). Cento alla "Faculty ofMedicine" e 40 a Infermi eristica.
Test e «chiamata» di docenti I test di ingresso sono fissati il 15 settembre per Infermieristica (nell'auditorium di Humanitas a Rozzano, iscrizioni aperte sino all'8) e il 16 settembre per Medicina (già prenotato il Forum di Assago, iscrizioni am-
Le prove di ammissione Aperte le iscrizioni alle prove
di ingresso peri corsi di Infermieristica e Medicina in inglese. I nfermieristica è il 15 settembre all'auditorium Humanitas. Medicina il 16 settembre al forum di Assago. Iscrizioni chiuse 1'8 e il3 settembre, rispettivamente
Il «recruiting» dei docenti w La chiamata dei docenti è per concorso pubblico per titoli. Attesi in Gazzetta i bandi peri primi 5 posti: Anatomia, Biologia molecola re, Biologia applicata, Genetica medica e Patologia generale, materie del I semestre. Poi altri bandi sino a 17 docenti nel primo anno
messe sino a13). La prova per gli aspitanti "ca
mici bianchi" -l'Imat (IntemationalMedicalAdmission Test, tutta in inglese e sviluppata con l'Università di Cambridge) - si svolgerà, oltre che a Milano, anche in 17 città europee (tra cui Londra, Atene, Vienna, Parigi, Praga, Helsinki, Barcellona, Dublino, Reikjavick, Amburgo, Manchester e Zurigo), «con l'obiettivo - ha spiegato Alberto Mantovani, presidente dellaF ondazione.Humanitas per la Ricerca - di attrarre, per quest'anno, studenti comunitari e, dal 2015-2016, estendere le possibilità di accesso anche a studenti extra Ue». Per sostenere i test occorrerà pagare 160 euro (90 per Infermieristica). «Sarà una facoltà internazionale - ha spiegato il rettore Marco Montorsi -con metodi didattici innovativi, un sistema collaudato di tutoring, contatto diretto con la clinica e i progetti di ricerca, esperienze all' estero, partnership con atenei internazionali e premi N obel che terranno seminari e lectures (attesi già dal prossimo anno gli immunologi RolfMartin Zinkernagel e Jules Hoffmann).
Stiamo inoltre stringendo accordi per il riconoscimento del titolo accademico di laurea in medicina anche negli Usa». La chia-
La convenzione con la Statale ... Resta la convenzione con la Statale sino a esaurimento corsi. Ipotesi di consentire dal 3· anno - a parità di retta - il trasferimento degli studenti della Statale al corso Humanitas
It ",,,,, .. c.c·,
I corsi di medièina in inglese Nel 2017 sarà operativo il modernissimo campus con aule, laboratori, palestre e strutture residenziali
mata dei docenti è per concorso pubblico per titoli, come da legge Gelmini. E dopo l'ok dato dal Cda la settimana scorsa, a breve saranno pubblicati in Gazzetta i bandi per 5 posti nelle discipline di:Anatomia,Biologiamolecolare, Biologia applicata, Genetica medica e Patologia generale, materie del I semestre. Nei prossimi mesi si proseguirà con altri bandi per un totale di 17 docenti
nel primo anno accademico.
Le rette e i servizi Un'occasione per chi vuole fare il medico con una vocazione "internazionale". Ma anche un investimento non da tutti sostenibile. Retta media: per Medicina circa 12mila euro, per Infermieristica 2500 euro.
«Per le rette - ha spiegato il ceo di Humanitas University Giorgio Ferrari - sono previste 4 fasce di reddito e pagamenti da lOmila a 16mila euro. Ma la maggioranza degli studenti dovrebbe attestarsi nella fascia di retta da 12mila. Ci saranno borse di studio. Parteciperemo al programma di borse di studio con esenzione della Regione Lombardia e abbiamo stanziato 150mila euro l'anno per borse "interne". All'inizio avvieremo dalle 5 alle 8 borse, erogabili dal II semestre».
Per ora le lezioni si terranno nelle strutture didattiche di Humanitas a Rozzano, che era già sede del Corso di Medicina in inglese "MiMed" dell'Università degli Studi di Milano (chehagiàpredisposto il trasloco). Gli studenti di questo corso proseguiranno fino all'esaurimento naturale del ciclo formativo. Mentre sono in discussione con la Statale le modalità per gestire la fase di "coabitazione". Fra le ipotesi anche quella di dare agli studenti della Statale, dal 2015-2016, la possibilità di scegliere se migrare - a parità di retta - dal 3 • anno, nel corso Humanitas.
Nel 2017-2018 dovrebbe essere operativo, a poca distanza, il nuovo campus (gli scavi dovrebbero partire a fme anno): 20mila metri quadrati per 20 milioni di euro di investimento da donazioni private. La struttura ospiterà aule, laboratori, biblioteca, mensa, palestra e residenze per ospitare studenti e professori. «Reclutare i migliori cervelli - ha affermato il presidente di Humanitas, Gianfelice Rocca - portandoli a studiare a Milano, permetterà di contribuire ad accrescere l'attrattività del sistema universitario e sanitario italiano. Fondamentale, in un momento di sempre maggiore internazionalizzazione della Sanità».
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La formazione giusta in campo per il lavoro
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" iovani "camici bianchi" italiani dall'inglese fluente e yjl respiro internazionale. Ma soprattutto la scomes.~ sadi essere noiad attrarre brillanti ventenni dall'Eu
ropa e dal mondo nelle nostre università, come ancora troppo pochi se ne vedono. L'esperienza che a settembre partirà nella neonata "Faculty ofMedicine" dell'ateneo privato Hurnanitas di Milano serve a ricordarci - assieme, ad esempio, ai 29 su 34 corsi in inglese del Politecnico (pubblico)come rettori, docenti, imprese e investitori, sappiano mettere in campo voglia ed energie per sfidare quel senso di declino e di apatia rassegnata all'idea che dal 40% di disoccupazione giovanile non si riuscirà ad uscire. Uno scenario contro il quale si è schierata ieri anche Farmindustria, aderendo a quella "Garaniia Giovani" che dovrebbe favorire neossunzioni nella farmaceutica italiana. Sarà una strada ancora lunga. Ma con una formazione solida, ambiziosa e che guarda al mondo, si mette in moto l'auto per uscire dal tunnel. Se no, si resta a piedi e si consuma la torcia.
Data 25-07 -2014 Pagina 16 Foglio 1
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COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 19 Foglio 1
Istruzione Nel primo anno accademico l'ateneo avrà 100 matricole per Medicina e 40 per Infermieristica. «(orsi in inglese e un tutor ogni due studenti»
Nasce l'università dell'Humanitas, anche due Nobel tra i docenti
C'è il via libera dei ministeri A settembre i test d'ingresso
Professori dalle università di tutto il mondo e in cattedra anche premi Nobel. Poi. Esperienze all'estero. E coinvolgimento degli studenti nell' ospedale e nel centro di ricerca. CosÌ l'istituto Humanitas di Rozzano progettava la sua università internazionale di Medicina. CosÌ adesso il nuovo ateneo parte (e i Nobel già arruolati sono lo svizzero Rolf Martin Zinkernagel e illussemburghese ]ules Hoffmann, entrambi immunologi).
L'ultimo via libera di Miur e ministero della Salute per la nuova Humanitas University è arrivato nei giorni scorsi, appena in tempo per l'avvio dell'anno accademico. A metà settembre si svolgeranno i test d'ingresso per i primi due corsi di laurea attivati, oltre a Medicina' Infermieristica (ultima chiamata, fuori programma,
per gli aspiranti medici rimbalzati alle selezioni di aprile, iscrizioni aperte fino al 3 settembre).
L'esame per i futuri medici sarà al forum di Assago, uno spazio da grandi eventi, perché a Humanitas contano di avere centinaia di iscritti (anche se poi le rette sono da università privata, dai dieci ai sedicimila euro all'anno). Per questo primo anno verranno selezionate cento matricole per Medicina e chirurgia in inglese e altre quaranta per Infermieristica (la retta è di duemila euro). A ottobre il via ai corsi del nuovo ateneo formula Rocca (Gianfelice), l'imprenditore del gruppo 'Iechint, presidente di Humanitas e anche di Assolombarda che ha voluto l'università: «Il nostro modello formativo sarà competitivo nel panorama della formaZione medica interna-
zionale», è la sua scommessa. «Abbiamo docenti di livello
internazionale e visiting professor, e oltre alla lingua inglese anche il metodo di studio e di esami è internazionale. Poi puntiamo sul tutoring, da noi c'è un tutor ogni due studenti», ha spiegato ieri il rettore Marco Montorsi, che ha presentato l'ateneo di Humanitas insieme con l'immunologo Alberto Mantovani, già presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca e probabile futuro docente dell'ateneo. Mantovani, come ha già fatto Montorsi, potrebbe lasciare l'università Statale (che nello stesso ospedale di Rozzano aveva attivato dal 2010 il corso Mimed di Medicina internazionale) e spostarsi a Humanitas. E sono probabili altri passaggi. I primi concorsi sono pronti. Poi la faculty internazionale: «Stiamo contat-
tando i visiting professor che terranno lezioni e seminari».
A regime l'ateneo avrà ottocento studenti, fra nuovi corsi anche post-laurea, dottorati, sClIole di specializzazione. E verrà costruito un nuovo campus, nel Parco Sud di Milano, adiacente all'ospedale di Rozzano: un'area di ventimila metri quadrati con aule, laboratori, biblioteca e palestra e poi residenze per gli studenti e per i docenti internazionali. «Quest'anno prenderemo soltanto matricole dei Paesi europei (il test Imat si svolgerà in altre di" ciassette città all'estero) ma dal prossimo anno apriremo a tutti. E abbiamo previsto borse di studio per gli studenti meritevoli, almeno cinque, anche in questo primo anno».
Federica Cavadini 't' RIPRODUZIONE" RISERVATA
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IL~MA.TTINO Pagina 28 Foglio 1
Zona rossa, stralciato l'articolo contestato: via libera alle modifiche
Piano paesaggistico, la nonna inserita nel collegato al Bilancio Condoni '85 e '94: iter più veloci
Con un colpo di genio, la maggioranza ha sbloccato il Piano paesistico. Per superare l'ostruzionismo dell' opposizione, il centrodestra ha stralciato dal Piano il contestato articolo 15 inserendo quelle norme nel collegato al Bilancio approvato l'altro giorno in commissione. Via libera, dunque, alle disposizioni che riguardano la «zona rossa» del Vesuvio anche se, fa sapere il presidente della commissione Bilancio Massimo Grimaldi, <<le norme sono state comunque alleggerite per andare incontro agli ambientalisti». Il nuovo testo sancisce il divieto di non edificazione a scopo
Zona rossa Il Vesuvio e, sotto, un mare di case
residenziale e il divieto ad ampliare gli immobili esistenti, ma consente gli adeguamenti indispensabili a garantire la stabilità degli edifici nel rispetto della normativa antisismica e gli interventi finalizzati al risparmio energetico degli immobili. In materia urbanistica è stato anche approvato l' emendamento per sbloccare le pratiche dei condoni edilizi del 1985 e del 1994 tuttora giacenti nei Comuni.
Il centrosinistra non ha partecipato ai lavori della commissione contestando il collegato nel merito e nel metodo. <<È una farsa», sostiene l'opposizione. Di tutt' altro avviso la maggioranza. «La legge - spiega Grimaldi - mette in campo strumenti di semplificazione, snellisce le procedure e crea le condizioni per il rilancio economico della Campania». Tra le misure per il contenimento della spesa, nasce l'Azienda unica per il diritto allo
studio universitario che assorbe le attuali sette Adisu e comporta un risparmio di oltre un milione di euro. Nel collegato vi sono anche disposizioni per assicurare tempi certi nei pagamenti alle imprese e per l'accelerazione della spesa dei fondi comunitari e nazionali. Tra le altre norme, la liberalizzazione degli orari degli stabilimenti balneari, il progetto «Campania sempce» per la semplificazione amministrativa, gli interventi per la riqualificazione energetica. Infine sono previste misure di carattere sociale: 250mila euro al fondo per i beni confiscati (su proposta di Grimaldi e Antonio Amato del Pd)j 500mila euro per finanziare la legge per gli oratorij le norme contro il gioco d'azzardo e per il contrasto all'obesità infantile e alla celiachia.
p.mai. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Stanziati 250mila euro peri beni confiscati Soppressi gli Adisu, nasce l'azienda unica
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SUPPLEMENTO DE
la Repubblica
GRAZIE A UN CONTRIBUTO REGIONALE I DETENUTI DEL CARCERE BOLOGNESE DELLA DOZZA SI PAGHERANNO lJSCRIZIONE ALL:ATENEO ALMA MATER
L'UNIVERSITÀ DIETRO LE SBARRE: 400 EURO A CHI VUOLE STUDIARE dì Rosario Di Raimondo
BOLOGNA. Un contributo economico di 400 euro ai detenuti
che vogliono iscriversi all'universit.à. Succede alla Dozza di Bologna, una delle carceri più grandi dell'Emilia-Romagna, attraverso il progetto sperimentale finanziato dalla Regione e previsto per gli anni accademici 2014-2015 e 20l5-20W. All'inizio ci sarà posto per 20 persone e 12 si sono già iscritte, grazie alla prospettiva di una copertura parziale delle spese.
L'iniziativa rientra in un percorso ambizioso: portare l'università dentro dietro le sbarre. Con un protocollo firmato lo scorso dicembre dal l'ettore dell'AJma Mater Ivano Dionigi, dalla direttrice della Dozza Claudia Clementi e dal provvedit.ore regionale per l'Amministrazione penitenziaria Pietro Buffa, si è dato il via alla nascita di un Polo univer-
sit.ario dentro le mura della casa circondariale. Aule, mat('riale didattico, computer e docenti: un distaccamento a tutti gli effetti dell'Ateneo più antico del mondo occidentale, che sorgerà tra pochi mesi.
Il contributo di 400 euro è garantito dall'assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi. E va di pari passo C'on le iniziative della litolare del Welfare Teresa Midzocchi a favore dell' ,<lllnanizzazione della pen3». Anche nelle carceri dell'Emilia-Romagna, come nell'esto
d'Italia, non maneHI10 le diffìcoltà. A partire dal sovraffollamento: in 12 strutture vivono ;1.241 detenuti, a dispetto di una capienza regolamentare di 2.ì98 unità. E sempre più spesso i sindacati denunciano la carenza degli agenti.
Ma la cultura in carcere fim·· ziona. Nel 2013, in tutta la regione, 1.012 persone (tra cui 4ì donne e ì78 stranieri) hanno f'requentato corsi di alfabetizzazione, la scuola primaria e la secondaria dj primo e secondo grado e i corsi wliversitari. II
Data 25-07 -2014 Pagina 41 Foglio 1
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Stefania Giannini
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Un nuovo piano nazionale per infrastrutture di ricerca
Dopo l'estate e precisamente a settembre sarà presentato il nuovo <<piano nazionale per le infrastrutture di ricercQ». Lo ha annunciato a Milano il ministro per l'istruzione, l'università e la ricerca, Stefania Giannini, in occasione dell'apertura della riunione informale dei ministri europei della ricerca. Il piano, ha spiegato Giannini, «rappresenta un passo decisivo per riformare la politica di ricerca e innovazione in Italia verso un migliore uso dei fondi strutturali». Sarà rivolto ad aggregazioni di università, centri e istituti di ricerca, imprese e altri soggetti che fanno innovazione. Il Miur s'impegna a investire 185 mln di euro all'anno come co-fina112iamento per la costruzione, lo sviluppo e il consolidamento di un numero limitato di grandi infrastrutture di ricerca d'interesse europeo, afferenti a tutte le cinque macro aree identificate dall'European strategic forum on research infrastructures. Il programma punta anche a favorire l'accesso aperto dei ricercatori italiani alle grandi infrastrutture di ricerca localizzate fuori dal territorio nazionale e dei ricercatori esteri a quelle italiane, sulla base di criteri di reciprocità. A tal fine il Miur ha elaborato una mappatura delle infrastrutture di rileva112a per il paese, da quelle esistenti a quelle in fase di progettazione, collocate sul territorio nazionale o all'estero. Le infrastrutture, accessibili ai ricercatori del pubblico e del privato, costituiranno inoltre un luogo di incontro dove mettere a sistema le energie della comunità scientifica italiana e internazionale e del mondo imprenditoriale. Ciò favorirà il trasferimento dei risultati della ricerca e innovazione tecnologica e la formazione di nuove spin-off e start-up per la produzione di prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico. Il programma infrastrutture di ricerca andrà a incidere sul sistema della ricerca consentendo ai ricercatori di pot€r contare su sfrumentazioni e infrastrutture di livello competitivo per affrontare le sfide scientifiche e tecnologiche, migliorare la qualità della ricerca italiana, incrementandone la competitività nello scenario internazionale. Da una parte lo sviluppo di nuovi nodi di ricerca italiani capaci di attrarre ricercatori europei, dall'altra il sostegno ai ricercatori italiani che intendono accedere alle localizzate infrastrutture di ricerca all'estero, favoriranno il dialogo ed il confronto con il sistema della ricerca internazionale e ciò produrrà la crescita personale, culturale e scientifica dei nostri ricercatori. La maggiore mobilità di risorse umane creerà condizioni favorevoli per lo sviluppo del networking della ricerca e favorirà una maggiore integrazione del sistema italiano nella ricaca europea.
Marco OttaviaTm
Data 25-07 -2014 Pagina 23 Foglio 1
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O~cr:etQì PIa. I criteri per spostare i lavoratori pubblici in un raggio di 50 km andranno concordati con i sindacati
Statali, mobilità soft per chi ha figli piccoli Eugenio Bruno Claudio lucci ROMA
La mobilità per i dipendenti pubblici diventa un po' meno obbligatoria. Almeno per i genitori con figli sotto i 3 anni o afflitti da disabilità. E per tutti gli altri statali servirà comunque un accordo con i sindacati. A prevederlo sono due modifiche che la commissione Affari costituzionali della Camera ha apportato ieri sera al decreto Pa. Un provvedimento che si avvia, lentamente e senza grandi stravolgimenti, al traguardo. Salvo sorprese dell'ultim'ora, l'ok in sede referente è previsto per oggi così da confermare l'approdo in aula del testo per lunedì 28 quando molto probabilmente sarà posta la fiducia. E, per un nodo che si avvicina alla soluzione (le Can1ere di commercio), ce n'è un altro che resta da sciogliere (il pensionamento dei magistrati).
Il tema dell'inclusione dei giudici e dei pm tra le categorie di dipendenti pubblici che non potranno più restare in servizio oltre i limiti d'età è stato rilanciato ieri dal Csm. In una delibera della Sesta commissione, che sarà martedì 30 al vaglio del plenum, Palazzo dei Marescialli sottolinea come l'aver spostato di un an-
Le principali novità
Sforbiciata su tre anni AI posto del dimenamento dal 2015 dei diritti camerali versati dalle imprese arriva la spalmatura su tre esercizi: il taglio sarà del3S% nel201S, de140% nel2016 e delSO%
, nel 2017. Intanto le Cameredi commercio - che la delega Pa giunta ieri al Senato punta a riformare net profondo cancellando proprio il contributo annuale - provano a giocare d'anticipo. Con un'autoriforma da deliberare entro l'autunno che le porterà dalle attuali lOS a SO-60
no l'uscita delle t~ghe (dal 31 ottobre 2014 al 31 dicembre 201S) non risolva il problema. Serve «almeno un ulteriore anno - sostiene l'organo di autogoverno della magistratura - altrimenti si rischia la paralisi». Sarebbero infatti «ben 374» le toghe in uscita, di cui 252 ai vertici degli ufficigiudiziari (87 dei quali in Cassazione). Per rimpiazzarli - a detta del Csm - ci vorranno due anni e non ci saranno più concorsi trala fine de1201S e del 2017 .
Un appello che sembra destinato a cadere nel vuoto. A differenza di quello delle Camere di commercio che viaggia vers~ l'accoglimento. Al posto del dimezzamento secco dal prossimo anno dei diritti camerali versati dalle imprese dovrebbe arrivare una spalmatura su tre esercizi. Un emendamento riformulato dalla I commissione prevede infatti una sforbiciata così graduata: il3S% ne1201S, il 40% nel 2016 e ilso% ne12017. Nel frattempo le Camere di commercio - che la delega Pa giunta ieri al Senato punta a riformare nel profondo -provano a giocare d'anticipo. Con un'autoriforma da deliberare entro l'autunno, che le farà scendere dalle attuali 10S a non
Arrivano le deroghe I criteri per attivare la mobilità obbligatoria entro i SO km vanno fissati con un decreto ministeriale da emanare previa «consUltazione con le confederazioni ra ppresentative». Inta nto arrivano le deroghe per i genitori con bambini di età inferiore ai 3 anni oppure colpiti da disabilità ai sensi della legge 104/92. In entrambi i casi, per gli sposta menti servirà il consenso dei diretti interessati
più di so-60. Gli accorpamenti tenderanno a creare realtà locali con un bacino pari ad almeno 80mila imprese per «coniugare sostenibilità economica e valorizzazione», come sottolineato in una nota Unioncamere.
Tra le altre novità di ieri spiccano quelle in materia di mobilità obbligatoria entro i So chilometri. Da un lato, i criteri per attivarIa andranno fissati con un decreto ministeriale da emanare previa «consultazione con le confederazioni rappresentative»; dall'altro, arrivano le deroghe già annunciate dal ministro della Pa, Maria Anna Madia, per i genitori con bambini di età inferiore ai 3 anni oppure colpiti da disabilità ai sensi della legge 104192 e formalizzati in una proposta di modifica a firma Irene Tinagli (Sc). In entrambi i casi potranno essere spostati solo con il loro consenso.
Tra gli altri emendamenti depositati dal relatore Fiano spiccano le nuove assunzioni tra le forze di polizia «al fme di incrementare i servizi di prevenzione e di controllo del territorio» per Expo 201S. A tal fme i poliziotti sono autorizzati allo «scorrimento delle graduatorie dei concorsi indetti per il 2013 e approvate entro
CAMERE DI (OMMER(]O
il 31 ottobre 2014, ferme restando le assunzioni dei volontari in ferma prefissata quadriennale».
E se il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha annunciato di aver presentato un emendamento al DI Pa, per riconoscere ai pazienti danneggiati da emotrasfusioniinfette e da vaccinazioniobbligatorie un'equa riparazione una tantum pari, rispettivamente, a 100mila euro e 20mila euro per ciascun danneggiato, la sua collega agli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, ha depositato un'altra proposta di modifica per far decadere dalle funzioni commissariali un presidente di Regione che ha cessato l'incarico «per qualsiasi causa». Una norma che potrebbe riguardare l'ex governatore dell'Emilia Romagna, Vasco Errani, dimessosi nei giorni scorsi dopo una condanna giudiziaria in appello a un anno per falso ideologico.
A sperare in una ciambella di salvataggio in extremis restano i circa4mi1a docenti di "quota 96". L'intenzione del governo è quella consentire il loro pensionamento a settembre con i requisiti pre-Fornero. Ma resta ancora da sciogliere il nodo delle coperture su cui l'ultima parola spetterà alla commissione Bilancio.
©RIPRUDUZlONERISERVATA
lE Si va verso la spalmatura del taglio agli oneri camerali pagati dalle imprese: il 35% nel 2015, il 40% ne/2016
Il presidente dì Regione che si dimette decade anche dalla nomina a commissario Oggi la decisione sul ritorno di «quota 96» per i docenti e i150% nel 2017
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Approvate le linee guida che estendono al Parlamento il tetto di 240mila euro, contestazione dei dipendenti
Camere, taglio degli stipendi con proteste Marta Paris ROMA
il giro di vite sui super-stipendi pubblici dell'era Renzi varca le soglie del Parlamento eperi dipendenti di Camera e Senato arrivano i tetti sulle retribuzioni. Gli Uffici di presidenza di Montecitorio e Palazzo Madama, riuniti ieri mattina in contemporanea, hanno approvato un documento identico dove hanno fissato il1imite massimo per il trattamento economico dei consiglieri parlamentari, la categoria "più ricca" all'interno dell'organico delle due Camere: 240mila euro all'anno, lo stipendio del Capo dello Stato, comprensivo di tutte le voci retributive, al netto della contribuzione previdenziale (che pesa per 1'8,8%). In linea con i principi del DI Irpef, si spiega in una nota, ma adeguati «alle specifiche caratteristiche del lavoro presso le istituzioni par-1amentari». Un tetto -l'unico fissato dal documento - che farà da parametro per le altre categorie «in modo da mantenere inalterati i rapporti retributivi oggi esistenti tra le varie professionalità».
euro Il tetto retributivo Quello fissato ieri (al netto dei contributi) da Camera e Senato per la qualifica di consigliere
I parlamentare. Tetto sfiorato da chi ha 25 anni di anzianità. A fine carriera arriva a 358mila euro
I dipendenti della Camera I consiglieri parlamentari sono 167. La retribuzione iniziale lorda annua è di 64.800 euro
I dipendenti del Senato I consiglieri parlamentari sono 102 con una retribuzione mensile iniziale netta di 3.268 euro
L'armonizzazione delle soglie per gli altri livelli sarà invece og'getto del tavolo di contrattazione con i sindacati che partirà immediatamente per arrivare alla deliberazione finale, e la partita potrebbe chiudersi anche prima della pausa estiva. L'obiettivo è infatti quello di applicare i nuovi limiti entro la fme dell'anno. Incidendo anche sui trattamenti in essere attraverso una loro effettiva «strutturaleriduzione» conl'applicazione di un contributo straordinario. «Chi - spiega Marina Sereni, vicepresidente della Camera - ha uno stipendio inferiore al tetto vedrà fermarsi la crescita al raggiungimento di quella cifra, Chi invece lo supera subirà una riduzione straordinaria del proprio stipendio tra il 2014 ed il 2017 fmo al raggiungimento del proprio tetto retributivo di riferimento».
Ma i sindacati annunciano battaglia. «Non difendiamo privilegi, ma solo il rispetto dei diritti e riforme che rispondano effettivamente a principi di efficienza e trasparenza», puntualizza l'Osa, una delle sigle di Montecitorio. Mentre il sindacato dei dipendenti del
Tavolo con i si ndacati per fissare i limiti delle qualifiche intermedie. L'obiettivo è applicare i nuovi parametri entro la fine dell'anno
Senato defmisce la manovra «irrispettosa di qualsiasi criterio di ragionevolezza» perché usando strumentalmente il tema della crisi« riduce i dipendenti del Parlamento a capri espiatori».
Coni sindacati si dovràdiscutere anche dell'obiettivo delruolo unico dei dipendenti del Par lamento. Resta aperto poi il tema delle indennità di funzione per i vertici dell'amministrazione, come il segretario generale, i suoi vice ed i capi servizio. Che non potranno essere superiori al 25°/0 dellirnite fissato.
Le reazioni dei diretti interessati non si sono fatte attendere. All'uscita dell'Ufficio di presidenza della Camera sono arrivate le proteste e gli applausi polemici di un presidio di dipendenti. Cui ha risposto la presidente, Laura Boldrini, difendendo la scelta assunta e invitando lavoratori a «responsabilità e consapevolezza», perché «il Paese reale è un altro». Afavore il voto di M5S che però non rinuncia alla polemica. «Oggi è stato dato parere favorevole al contenimento delle spese per il personale ma di fronte alle nostre propo-
ste di rivedere gli stipendi dei parlamentari tutti i partiti, compatti, ci hanno detto no» è il commento dei deputati dell'ufficio di presidenza Luigi Di Maio, Riccardo Fraccaro e Claudia Mannino.
Intanto ieri l'aula di Montecitorio ha approvato un ordine del giorno del presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, che impegna la Camera ad avviare un confronto col Senato, sull'ipotesi di separazione, dal bilançio del Parlamento, delle pensioni di dipendenti e deputati, cosÌ da renderlo in linea con la media Ue. «Si tratta - spiega Boccia - di un'operazione di verità: le spese effettive connesse ai trattamenti previdenziali (circa il 36% dell'intero bilancio) sarebbero scorporate dai bilanci interni. Quello della Camera sarebbe decurtato di 374 milioni, passando a 663 milioni, sotto la media dei grandi Paesi europei». E in clima di spending review in serata la presidenza di Montecitorio ha anche deciso di disdire i contratti di locazione dei tre Palazzi Marmi. Avrà sei mesi di tempo per liberare gli immobili.
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COBBIEBE DELLA SEBA
TI Parlamento Le scelte
Data 25-07 -2014 Pagina 8 Foglio 1
Tetto da 240 mila euro agli stipendi Camera, i dipendenti contro Boldrini Protesta con i fischietti, l'ira del presidente di Montecitorio
ROMA - Una protesta decisamente inedita quella di ieri mattina davanti a Montecitorio: assomigliava a una bagarre delle curve degli stadi, con veri e propri cori e invettive, anche contro la presidente Laura Boldrini. Ad inscenare la protesta commessi, consiglieri parlamentari, funzionari: i dipendenti della Camera contestavano i tagli degli stipendi decisi in mattinata dall'ufficio di presidenza di Montecitorio.
I dipendenti hanno contestato fuori dal Palazzo ma anche dentro, lungo i corridoi, davanti all'ufficio della presidente Boldrini, gridando e applaudendo: «Beni, bravi, bis, complimenti».
«Una contestazione che spiace e rattrist3», ha commentato la presidente BOldrini, ricordando: «Fuori da Montecitorio c'è un paese reale che non ha più reti di protezione sociale e anche chi lavora dentro Montecitorio è chiamato a rendersene conto».
I dipendenti della Camera non hanno esitato ad usare anche i fischietti per contestare un documento che l'ufficio di presidenza della Camera ha approvato quasi all'unanimità: ha votato contro Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia mentre la Lega si è astenuta. Lo stesso documento
è stato approvato anche dall'ufficio di presidenza del Senato.
Il documento si intitola infatti: «Integrazione congiunta degli indirizzi per la contrattazione - Senato della Repubblica -Camera dei deputati». E prevede l'introduzione di un tetto per gli stipendi dei consiglieri parlamentari pari a 240 mila euro, così come stabilito dal decreto legge numero 66 del 2014, il cosiddetto di Irpef.
L'obiettivo è applicare questo tetto entro la fine del 2014 e calcolare in proporzione i tetti per le altre categorie che lavorano dentro Montecitorio. Ovviamente tutto sarà calcolato in maniera tale che rimangano inalterati i rapporti retributivi oggi esistenti fra le varie professionalità.
Le retribuzioni dei dipendenti della Camera verranno calcolate ai tavoli con i sindacati, ben quattordici le sigle sindacali che si contano a Montecitorio.
«Se fuori di qui c'è un processo di rivisitazione degli stipendi più alti, sarebbe singolare che il legislatore che ha votato la conversione di quel decreto non si ponesse il problema: una decisione qui dentro andava pres3», ha spiegato Marina Sereni, una delle vicepresidenti della Came-
ra con delega a questo tipo di contrattazione. E ha aggiunto: «Certo fa più piacere prendere applausi che fischi o cori e applausi ironici, ma bisogna assumersi delle responsabilitID>.
Sulla protesta dei dipendenti si è innestata la contestazione del Movimento 5 stelle: «Oggi è stato dato parere favorevole al contenimento delle spese per il personale ma di fronte alle nostre proposte di rivedere gli stipendi dei parlamentari tutti i partiti compatti ci hanno detto no», hanno riferito Luigi Di Maio, Riccardo Fraccaro e Claudia Mannino, tutti e tre membri dell'ufficio di presidenza della camera. E hanno poi spiegato che la loro proposta era di portare gli stipendi dei parlamentari a 5 mila euro lordi aggiungendo la rinuncia ai vari plafond e indennità, oltre alla rendicontazione pubblica delle spese.
Una proposta che il Movimento 5 stelle, dopo l'ufficio di presidenza, ha riproposto anche all'attenzione dell'aula di Montecitorio, senza successo. E Roberto Fico ha postato su Facebook l'esito della votazione, commentando a fine seduta: «Guardate ql!esta immagine della Camera. E l'esito della votazione sulla proposta di M5S di
IriakcIo Saranno tutti ricalcolati in proporzione, la cifra più alta è quella prevista per i consiglieri parlamentari
I«:Paaer~
Boldrini replica alle contestazioni: fatto triste, guardate alle condizioni del Paese reale
Montecitorio Laura Boldrini, 53 anni, presidente della Camera. Eletta con SeI, dal 1998 al 2012 è portavoce dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Ansa)
dimezzare lo stipendio dei deputati. Ovviamente i partiti, tutti, hanno trovato la perfetta sintonia per dire no».
A fine seduta, concluso il dibattito sul bilancio della Camera, la presidente Laura Boldrini ha voluto ringraziare il segretario generale di Montecitorio Ugo Zampetti <<per la sua competenza e dedizione e per il suo ruolo di garanzia di supporto imparziale e obiettivo per me e per tutti i deputati e i gruppi parlamentaID>. Con l'occasione Laura Boldrini ha voluto trovare parole di ringraziamento e di pacificazione anche per tutti i dipendenti della Camera: <<Ii personale della Camera è la risorsa più preziosa e le misure sulla retribuzione si devono accompagnare a una valorizzazione comp�essiva delle professionalitID>.
E sempre in tema di risparmi l'ufficio di presidenza di Montecitorio ha deciso all'unanimità la rescissione dal contratto di affitto per i tre palazzi Marini, gli edifici di proprietà dell'imprenditore Sergio Scarpellini che ospitano gli uffici dei deputati. Per il primo febbraio 2015, riferiscono fonti di Montecitorio,la Camera potrà lasciare i palazzi.
Alessandra Arachi fi) RIPRODUZIONE RIS[RVA1A
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25-07-2014 2 1 /2
La Camera taglia gli stipendi e la mini casta fa le banicate L'Ufficio di presidenza impone un tetto di 240mila euro per tutti i dipendenti Urla, strepiti e corridoi occupati: pronta la denuncia dei sindacati alla Procura
d i Paolo Bracalini
aguerrainiziaconleurla e i boati, udibili fino al piano terra, di un centi-
naio di dipendenti della Camera (dai funzionari ai commessi ai consiglieri parlamentari) piantonati davanti all'ufficio chestadecidendoil taglio deiloro stipendi d'oro, totalmente disallineati con le retribuzioni nazionali. Era stata anticipata di primo mattino da unsit- in dialmeno 300 dirigenti davanti alla biblioteca del presidente e nei corridoi antistanti, dribblato dai deputati. Una mobilitazione in massa dei dipendenti mai vista prima alla Camera. E poi continuaconlaminaccia,nientemeno, di una denuncia alla Procura per «comportamento antisindacale», reato previsto dallo Statuto dei lavoratori, per nonaverconcordatoconle25sigle sindacali interne la revisione dei tetti stellari dei loro compensi.
Scrivonoinundocumentoindirizzato ai presidenti di Camerae Senato iresponsabili sindacali: «In caso di adozione dei provvedimenti in esame (lamodifica dei tetti massimi ailoro stipendi, ndr), le organizzazioni sindacali dei dipendenti del Senato e della Camera si vedran-
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«Bene, bravi, bis. Grazie, bel lavoro!» Lite in aula tra Boldrini e Giachetti
no costrette ad adire i competenti organi di giustizia per la tutela dei dirittilesi, allarestituzione delle somme illegittimamente trattenute, comprensive diinteressi e di rivalutazionemonetaria, nonché peril risarcimento dei danni». FirmatoCgilSenato, Cgil Camera, Spi Camera, Aspa Camera, Adis-Associazione dipendenti Senato, Uil Camera, Sindacato quadri intermedi parlamentari, e un' altra dozzina di sindacati con tutte le firme stipate nelfoglio che quasinon cistanno. Finitalariunione, i componenti dell'Ufficio di presidenza vengono accolti dal picchetto dei dipendenti infuriati con applausi e coretti rabbiosi: «Bravi! Bravi, Bis! Grazie! Bel lavoro! Siamo noi a scrivere tutti gli atti dei parlamentari! Grazie!».Arafficacontroimembri dell'Ufficio di presidenza, compresi i due grillini Fraccaro e Di Maio, ma la più bersagliata è la presidente del Comitato per gli affari del personale, la piddinaMarinaSereni, presa d'assalto dai dipendenti.
Eppure nessun taglio è stato ancora deciso ufficialmente. L'Ufficio di presidenza ha soltanto votato un documento di
dei versamenti previdenziali della Camera, che non saranno toccati, a differenza del resto della Pubblica amministrazione a cui viene tagliato anche quello per spending review. Quindi il tetto, da raggiungere con modifiche spalmate su quattro anni daquia12017, toccherebbe soltanto i consiglieri parlamentari, la categoria più elevata, che viene assunta con uno stipendio di 65mila euro (più gli oneri previdenziali) e può arrivare a fine carriera a più di358mila euro i' anno (sempre esclusi gli oneri). Ma anche le categorie inferiori guadagnano stipendi alti. Il gradino più basso, gli «operatori tecnici», a fine carriera arriva a 150mila euro. Al momento ci sono 104 dipendenti che superano i 240mila euro i' anno, e 522 dipendenti che prendono più di 125mila euro. Fino al top, il segretario generale Ugo Zampetti, che prende più di 450mila euro i' an-no, forse più di 500mila, non si sa. Roberto Giachetti, vicepresidente del-la Camera, da vec-chio radicale batti-
indirizzo, che prevede un tetto becca su questo con massimo di 240mila euro 1'an- la Boldrini: «Lo stino per gli stipendi, al netto però pendio del segreta-
rio generale, legittimO,manon è quello riportato sul sito della Camera». Risposta evasiva della presidente: «Non è elegante che si affronti una questione del genere in presenza di una persona che non può intervenire inproposito». Un altro pianeta, unarealtàaparte.
Perquestoildocumento di indirizzo varato dall'Ufficio di presidenza prevede di rivedere al ribasso anche i tetti delle altre categorie professionali inter-ne. Mailquanto del taglio è tutto da vedere, e sarà appunto oggetto di trattativa (infuocata) con i sindacati. Il risparmio stimato per la Camera è sui 20 milionidieuro1'anno,manonèancoraun calcolo ufficiale. LaBoldrini, «rattristata» dalle proteste, invita i «suoi» dipendenti a pensare al «P aese reale», dove il lavoro non c'è e quegli stipendi sono inimmaginabili. Ma la guerracontinua,eaffilanolearmii sindacati che proveranno a smontare tutto. Mentre si prevedeunacorsaalla pensione. Una viadifugaperandarseneinpensione con lo stipendio pieno.
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Data 25-07 -2014 Pagina 5 Foglio 1
I nuovi limiti La decisione in linea con i tagli da spending review
Montecitorio, nessun impiegato guadagnerà più di 240mila euro Ancora da defmire le indennità di funzione dei dirigenti • Drastica cura dimagrante per i dipendenti di Camera e Senato. Il Consiglio di Presidenza del Senato della Repubblica e l'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputatihanno infatti approvato ieri unidentico documento in tema che introduce tetti massimi alle retribuzioni dei dipendenti delle due Istituzioni in analogia con quanto disposto dal decreto-legge n. 66 del 2014 per il personale delle altre pubbliche amministrazioni.
L'obiettivo di Montecitorio e Palazzo Madama - spiega un comunicato della Camera - è «contribuire allo sforzo di risanamento delle finanze pubbliche, proseguendo con decisione sul terreno del contenimento dei propri costi di funzionamento». Sulla base degli indirizzi approvati adesso partirà la fase di contrattazione coni sindacati per giungere alle delibere finali. Il do-
Tempistica I tagli entreranno in vigore
gradualmente dal 2014 al2017
cumento prevede che i tetti massimi agli stipendi dei dipendenti siano raggiunti nel quadriennio 2014-2017 attraverso un contributo di solidarietà. In ogni caso, nessun dipendenti di Camera e Senato potrà percepire più di 240mila euro netti, limite stabilito dal decreto legge 66 del 2014. Una norma che vale soprattutto per i consiglieri parlamentari. Il nodo delle indennità di funzione e dei ruoli apicali verrà invece affrontato in seguito. In ogni caso i principi del decreto verranno adeguati «alle specifiche caratteristiche del lavoro presso le istituzioni parlamentari che richiedono di sal-
va guardare i rapporti retributivi attualmente esistenti trale diverse categorie professionali, stabilendo così un tetto alle retribuzioni per ciascuna di esse». Il documento prevede, inoltre, «di incidere gradualmente anche sui trattamenti retributivi in essere attraverso una loro effettiva e strutturale riduzione, mediante l'applicazione di un contributo straordinario fino al raggiul}gimento dei tetti stabilitÌ».
«E un passo importante e positivo», commenta in una nota la presidente della Camera Laura Boldrini che si augura «si faccia strada, tra tutti i dipendenti, il senso di responsabilità e la consapevolezza che ci stiamo muovendo in modo lungimirante verso una riforma complessiva, con l' obiettivo di arrivare al ruolo unico dei dipendenti del Parlamento e ad un'amministrazione unica delle Camere».
Dan.Dim.
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Data 25-07 -2014
IL~MA.TTINO Pagina 12 Foglio 1
Pa, sui trasferimenti rilanciati i sindacati Camere di Commercio, altri dubbi sui tagli
Stop mobilità obbligatoria per i dipendenti pubblici con figli inferiori ai tre anni
Andrea Bassi
ROMA. Qualche limatura. Qualche concessione ai sindacati. Qualche salvagente lanciato qua eIa. Perpassare tra le forche caudine della Camera, il governo è stato costretto a cedere qualcosa della draconiana riforma della pubblica amministrazione. Sulla mobilità obbligatoria, per esempio. A cominciare dalle eccezioniinserite a favore delle lavoratrici con figli sotto i tre anni o per i lavoratori che hanno a carico portatori di handicap (quelli della nota legge 104), per i quali la mobilità, dopo il passaggio parlamentare, diventa "facoltativa". Ma soprattutto il governo ha dovuto cedere il passo e ammettere il coinvolgimento dei sindacati nelle procedure di mobilità obbligatoria. Le rappresentanze dei lavoratori saranno chiamate insieme alle amministrazioni a stabilire i criteri dei trasferimenti quando non c'è il il consenso dei lavoratori. Un piccolo dietrofront rispetto alla negazione della concertazione che fino ad oggi è stata la cifra del governo Renzi. Anche i demansionamenti, le retrocessioni a compiti e stipendi inferiori per gli statali in esubero che vogliono mantenere il posto di lavoro sono stati limati. Il downgrading, per usare un termine finanziario, potrà essere di un solo gradino. I nodi cru-
Scompare l'anatocismo Doppia soglia per le Opa via libera al commissario IIva
ciali, quelli delle norme sul trattenimento in servizio, sul tum over, sul pensionamento dei magistrati, non sono state ancora affrontati. Lo saranno oggi, ma alcuni punti fermi ci sono. Il ministro Madia è pronta a dare parere favorevole all'emendamento per pensionare i 4 mila professori cosiddetti «quota 96», quelli rimasti incastrati nelle maglie della Fornero per un errore tecnico e che entro la fine del prossimo mese, potrebbero andare finalmente in pensione.
La riforma per strada ha perso diversi pezzi che pure erano stati annunciati come altrettanti punti fermi. A cominciare, per esempio, dalle sedi distaccate dei Tar. Delle otto che dovevano essere chiuse, un emendamento ne ha salvate cinque, tutte quelle presenti in Comuni dove c'è anche una Corte di appello. Per le altre tre la chiusura è rimandata al 20 16. Anche gli avvocati di Stato possono tirare un sospiro di sollievo. L'azzeramento dei premi per le cause vinte si è trasformato in una riduzione del 50 per cento. I compensi incassati comunque, rientreranno nel tetto dei 240 mila euro che vale per tuttii dipendenti dello Stato. Mezza retromarcia anche sull'abolizione dei contributi alle Camere di commercio, la misura che avrebbe dovuto far risparmiare un miliardo di euro alle imprese. Un emendamento, sul quale c'è il parere positivo del relatore Emanuele Fiano e del governo, prevede che l'importo dovuto ogni anno dalle imprese venga ridotto del 35% nel 2015, del 40% nel 2016 e del 50% nel 2017. Il taglio viene così diluito in tre anni, rispetto alla versione originaria che stabiliva un dimezzamento secco. In realtà sulle Camere di commercio le norme con-
tinuano ad accavallarsi. Nella legge delega depositata in Senato viene di nuovo indicato un completo azzeramento del contributo, mentre un emendamento ad un altro decreto, il competitività, ha introdotto ulteriori criteri per il calcolo dei contributi. Si prevede cioè che <d diritti di segreteria dovuti alle camere di commercio per il deposito dei bilanci presso il registro delle imprese devono tener conto delle spese sostenute dalle camere di commercio per la riscossione, la rendicontazione ed il versamento delle somme a favore dell'Organismo italiano di contabilità». Così facendo, in pratica, si consente alle Camere di utilizzare le spese di segreteria per andare bilanciare i tagli del decreto sulla Pa. Per ora, insomma, almeno per le Camere di commercio nulla cambia.
Intanto sul dI competitività è iniziata la discussione nell' Aula del Senato, con probabile ricorso al voto di fiducia. Nel testo ci sono norme energia e tariffe elettriche, l'agricoltura, l'ambiente e l'efficienza energetica nell' edilizia scolastica, il rilancio delle imprese, e una serie di disposizioni perridurre le infrazioni Ue. Tra le misure portanti la soppressione dell' anatocismo attraverso la cancellazione della norma sulla capitalizzazione degliinteressii il prestito ponte per l'Ilva e il rafforzamento del ruolo del subcommissario ad hoc per il Piano di risanamentoi l'introduzione di una doppia soglia Opa al 25% per le società quotate. Via anche al nuovo spalma incentivi, per la riduzione del 10% delle bollette alle Pmi, con la riscrittura dell'art.26 (che lascia i saldi invariati con un risparmio che si aggira sugli 800 milioni) e l'introduzione di opzioni per gli incentivi e tre scaglioni di riduzione.
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IL SECOLO XIX Pagina 14 Foglio 1
PERQUISITI DAI CARABINIERI GLI UFFICI DElLA MEDICINA LEGALE
Invalidità gonfiate, lTIedici sotto inchiesta Nel mirino dei Nas decine di pratiche della As14. Almeno quattro indagati tra camici bianchi e impiegati
GUIDO FILIPPI
SI SONO PRESENTATI alle nove del mattino mentre era in corso una riunione della commissione e hanno chiesto a una dottoressa di concludere il fretta la relazione su una pratica perché dovevano controllare alcuni documenti. Non hanno aggiunto altro presto hanno capito quello che stava succedendo: i carabinieri del Nas indagano su un giro di invalidità false o facili, concesse alla Asl 4 Chiavarese a una ventina di persone, sia del levante che di Genova.
La settimana scorsa non sono certo entrati in punta di piedi nel quartier generale di Chiavari; dopo aver informato il manager Paolo Cavagnaro, hanno perquisito gli uffici della Medicina legale e acquisito i dati contenuti nella memoria di alcuni computer. Poi sono tornati almeno altre tre volte, l'ultima nella tarda mattinata di mercoledì per portare via uno scatolone di prati-
che. Hanno chiesto anche la collaborazione dei tecnici dell'informatica dell' azienda sanitaria per poter duplicare l'attività dei computer della Medicina legale e analizzare tutte le pratiche sospette.
Al centro dell'inchiesta, partita a quanto pare da una segnalazione anonima, ci sono almeno una ventina di pratiche per l'invalidità e per la concessione della legge 104, legata alle condizioni di salute di un familiare. Per ora si tratta di una
montagna di sospetti: malati immaginari, invalidità parziali e temporanee, passate per definitive con punteggi alti, per arrivare a visite fatte due volte per alzare la percentuale di invalidità. Insomma chi può ne ha più ne metta ma di sicuro ci sono soltanto le indagini a tutto campo e tantissime ombre su una parte della documentazione dell'ultimo anno.
I carabinieri stanno portando avanti l'inchiesta, molto delicata per gli sviluppi giudiziari che po-
trebbe avere, nella massima riservatezza, ma la notizia della perquisizione ha fatto in fretta il giro degli uffici e comunque la presenza dei Nas, in almeno tre occasioni, non poteva passare inosservata.
Al centro dell'indagine sul giro di
invalidità ci sono almeno cinque persone, medici dipendenti della Asl 4, ma anche esterni (residenti nellevante e a Genova), e impiegati amministrativi dell'azienda sanitaria.
Si parla, per il momento, di quat-
tro indagati, anche se la notizia non trova conferme a palazzo di giustizia, ma il decreto di perquisizione consegnato al direttore generale Cavagnaro identifica tre ipotesi di reato: truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale, sottrazione di atto pubblico, falso ideologico e materiale.
Almeno venti le persone, residenti nel levante ma anche a Geno-
I carabinieri del Nas hanno perquisito la Medicina legale della Asl 4
va, che avrebbero ottenuto l'invalidità civile, grazie alla compiacenza di alcuni componenti di una delle commissioni. Non è chiaro, almeno per il momento, se alle spalle ci sia un giro di soldi per spingere le pratiche o se si tratti soltanto di favori a conoscenti e amici degli amici.
Le pratiche sotto esame si riferiscono all'ultimo anno, ma, a quanto pare, l'attenzione deiNas è concentrata, grazie anche a una soffiata, sul periodo in cui la Medicina legale era diretta da Armando Mannucci che dall'inizio di maggio, è stato nominato all'ospedale Galliera, con
un provvedimento che ha lasciato senza parole molti medici ,ed è stato sostituito da Nicoletta Fadda.
Alcune persone, bocciate a una prima valutazione, si sarebbero poi rivolte ad un'altra commissione dopo che qualche aveva fatto sparire la prima domanda. Il riconoscimento dell'invalidità dà diritto a più benefici in base alla percentuale riconosciuta: contributi per l'acquisto di protesi, il contrassegno per l'auto, l'iscrizione nelle liste speciali per le assunzioni per arrivare all'assegno di invalidità (circa 200 euro al mese) e all'accompagnamento (500 euro al mese) nei casi gravissimi.
Il direttore generale della Asl 4 Paolo Cavagnaro assicura di non aver mai ricevuto denunce e segnalazioni e si augura che l'inchiesta dei Nas riesca a fare chiarezza al più presto. «Finora nessun dipendente è stato sospeso dal servizio». [email protected]
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