Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL...

61
Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB il Sole 24 Ore 08/05/2015 PREMI AI PROF, SCELTA COLLEGIALE Italia Oggi 08/05/2015 BREVI - IL TAR LAZIO Corriere delle Alpi 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE D PD INCONTRA I SINDACATI Corriere di Rieti e della Sabina 08/05/2015 CONFERMATO LO STRAPOTERE DELLO SNALS-CONFSAL NELLE SCUOLE Cronache del Garantista 08/05/2015 LA SCUOLA ARRABBIATA FA PAURA AL PD Gazzetta Reggio/Mo/Mn/Fe (catena) 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIREIL PD INCONTRA I SINDACTI il Centro 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE PD INCONTRA I SINDACATI Il Fatto Quotidiano 08/05/2015 SUPERPRESIDE, SCIOPERO RECORD LA SCUOLA E' LA PALUDE DI RENZI Il Giornale di Arona 08/05/2015 "L'INTENTO E' CHIARO: VOGLIONO SMANTELLARE LA SCUOLA STATALE ATTRAVERSO TAGLI E LICENZIAMENTI" Il Giornale d'Italia 08/05/2015 SCUOLA: IL PD LASCIA DECIDERE AI SINDACATI Il Giorno - Ed. Milano 08/05/2015 PIU' ALUNNI, MENO DOCENTI NO AGLI INDIRIZZI MUSICALI il Manifesto 08/05/2015 "VOGLIAMO TRATTARE, MA CON IL GOVERNO" Il Nuovo Giornale 08/05/2015 LA SCUOLA A UN BIVIO Il Piccolo 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE IL PD INCONTRA I SINDACATI Il Tirreno 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE IL PD INCONTRA I SINDACATI Ilsole24ore.com 08/05/2015 PREMI AI PROF, SCELTA COLLEGIALE 23 La Citta' (Salerno) 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE IL PD INCONTRA I SINDACATI La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Taranto 08/05/2015 NUOVO CORTEO PER LA SCUOLA La Nuova Sardegna 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE IL PD INCONTRA I SINDACATI La Provincia Pavese 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE PD INCONTRA I SINDACATI Mattino di Padova e catena Veneta 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE IL PD INCONTRA I SINDACATI Messaggero Veneto 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE PD INCONTRA I SINDACATI Nuovo Quotidiano di Puglia - Ed. Taranto 08/05/2015 DOCENTI CONTRO NO ALLA RIFORMA CON UNA MARCIA Prima Pagina Modena 08/05/2015 SCIOPERO SCUOLA, A MODENA ADESIONE AL 75% Taranto Oggi 08/05/2015 "NO ALLA SCUOLA DI RENZI" TRENTINO 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE PD INCONTRA I SINDACATI Corriere della Valle 07/05/2015 LA SCUOLA IN PIAZZA IN PIAZZA Il Mattino - Napoli Sud Costiera 08/05/2015 TERME, OCCUPAZIONE DEI LAVORATORI Metropolis 08/05/2015 APPALTO RIFIUTI, PROROGA DI UN ANNO MA I SINDACATI ATTACCANO LA DITTA++

Transcript of Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL...

Page 1: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015

SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB il Sole 24 Ore 08/05/2015 PREMI AI PROF, SCELTA COLLEGIALE Italia Oggi 08/05/2015 BREVI - IL TAR LAZIO Corriere delle Alpi 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE D PD INCONTRA I SINDACATI Corriere di Rieti e della Sabina

08/05/2015 CONFERMATO LO STRAPOTERE DELLO SNALS-CONFSAL NELLE SCUOLE

Cronache del Garantista 08/05/2015 LA SCUOLA ARRABBIATA FA PAURA AL PD Gazzetta Reggio/Mo/Mn/Fe (catena)

08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIREIL PD INCONTRA I SINDACTI

il Centro 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE PD INCONTRA I SINDACATI Il Fatto Quotidiano 08/05/2015 SUPERPRESIDE, SCIOPERO RECORD LA SCUOLA E' LA PALUDE DI

RENZI Il Giornale di Arona 08/05/2015 "L'INTENTO E' CHIARO: VOGLIONO SMANTELLARE LA SCUOLA

STATALE ATTRAVERSO TAGLI E LICENZIAMENTI" Il Giornale d'Italia 08/05/2015 SCUOLA: IL PD LASCIA DECIDERE AI SINDACATI Il Giorno - Ed. Milano 08/05/2015 PIU' ALUNNI, MENO DOCENTI NO AGLI INDIRIZZI MUSICALI il Manifesto 08/05/2015 "VOGLIAMO TRATTARE, MA CON IL GOVERNO" Il Nuovo Giornale 08/05/2015 LA SCUOLA A UN BIVIO Il Piccolo 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE IL PD INCONTRA I SINDACATI Il Tirreno 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE IL PD INCONTRA I SINDACATI Ilsole24ore.com 08/05/2015 PREMI AI PROF, SCELTA COLLEGIALE 23 La Citta' (Salerno) 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE IL PD INCONTRA I SINDACATI La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Taranto

08/05/2015 NUOVO CORTEO PER LA SCUOLA

La Nuova Sardegna 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE IL PD INCONTRA I SINDACATI La Provincia Pavese 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE PD INCONTRA I SINDACATI Mattino di Padova e catena Veneta

08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE IL PD INCONTRA I SINDACATI

Messaggero Veneto 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE PD INCONTRA I SINDACATI Nuovo Quotidiano di Puglia - Ed. Taranto

08/05/2015 DOCENTI CONTRO NO ALLA RIFORMA CON UNA MARCIA

Prima Pagina Modena 08/05/2015 SCIOPERO SCUOLA, A MODENA ADESIONE AL 75% Taranto Oggi 08/05/2015 "NO ALLA SCUOLA DI RENZI" TRENTINO 08/05/2015 SCUOLA, SI PROVA A RICUCIRE PD INCONTRA I SINDACATI Corriere della Valle 07/05/2015 LA SCUOLA IN PIAZZA IN PIAZZA Il Mattino - Napoli Sud Costiera

08/05/2015 TERME, OCCUPAZIONE DEI LAVORATORI

Metropolis 08/05/2015 APPALTO RIFIUTI, PROROGA DI UN ANNO MA I SINDACATI ATTACCANO LA DITTA++

Page 2: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore 08/05/2015 LE QUATTRO SFIDE DELLE REGIONALI il Sole 24 Ore 08/05/2015 DUE CARDINI: RESPONSABILITA' E VALUTAZIONE Corriere della Sera 08/05/2015 SE CONTRO LA "BUONA SCUOLA" VA IN PIAZZA IL POPOLO DEL PD Corriere della Sera 08/05/2015 LE NOVE MOSSE PER UNA SCUOLA E UN IMPIEGO MIGLIORI la Repubblica 08/05/2015 COME DOVREBBE ESSERE LA "BUONA SCUOLA" la Repubblica 08/05/2015 QUANTI SCONTENTI PER UNA RIFORMA la Stampa 08/05/2015 IL PD APRE AI SINDACATI "ACCOLTE MOLTE PROPOSTE" la Stampa 08/05/2015 SPECCHIO DEI TEMPI IN NEPAL PER RICOSTRUIRE UNA SCUOLA il Messaggero 08/05/2015 II EDIZIONE SCUOLA, SI TRATTA SULLA NUOVA GOVERNANCE il Messaggero 08/05/2015 RENZI, CONFLITTO D'INTERESSI PER LA PAX PD il Giornale 08/05/2015 RENZI NON E' IL NUOVO "EROE DEI DUE MONDI", MA DEI DUE FORNI l'Espresso 14/05/2015 PIAZZE PIENE E PARLAMENTO VUOTO Avvenire 08/05/2015 Int. a E.Rosato: "GLI INSEGNANTI CAPIRANNO TRAVISATO IL RUOLO

DEI PRESIDI" Avvenire 08/05/2015 SCUOLA, GELO PD-SINDACATI RENZI: LA LEGGE A GIUGNO Cronache del Garantista 08/05/2015 LE APERTURE DI RENZI SULLA SCUOLA? L'ENNESIMO BLUFF Giorno/Resto/Nazione 08/05/2015 SUPER PRESIDI E NO AL DECRETO PRECARI ORA IL PD PROVA A

TENERE DURO il Mattino 08/05/2015 SCUOLA, MENO IDEOLOGIE E PIU' IDEE la Gazzetta del Mezzogiorno

08/05/2015 SCUOLA, "APERTURE" DAL PD I SINDACATI: I NODI RESTANO O

la Gazzetta del Mezzogiorno

08/05/2015 FONDI UE, LA RABBIA DIE GOVERNATORI

Roma 08/05/2015 SCUOLA, SINDACATI AL NAZARENO: "ORA UN INCONTRO COL GOVERNO

Corriere della Sera 08/05/2015 DEL PIERO INCONTRA GLI STUDENTI PARLERA' DI SE' NELL'UNIVERSIDAY

Il Fatto Quotidiano 08/05/2015 MINISTRO NON LASCI LA NOSTRA ISTRUZIONE IN MUTANDE la Gazzetta del Mezzogiorno

08/05/2015 OLTRE SEIMILA FIRME RACCOLTE DAI DOCENTI "TFA"

Sette (Corriere della Sera) 08/05/2015 Int. a M.Marzano: "IL PD MI HA DELUSO E LASCERO' LA POLITICA"+ Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore 08/05/2015 LA CONSULTA: LA LEGGE SI PUO' CAMBIARE il Sole 24 Ore 08/05/2015 CON IL RECUPERO DELL'INFLAZIONE LA SPESA CRESCE il Sole 24 Ore 08/05/2015 INTESA PER ALLUNGARE L'ATTIVITA' STAGIONALE il Sole 24 Ore 08/05/2015 ANTICIPO TFR ANCHE CON LA QUOTA IN BUSTA Corriere della Sera 08/05/2015 "PENSIONI, IL GOVERNO PUO' CAMBIARE LA LEGGE" Corriere della Sera 08/05/2015 ORA LA RIPRESINA (SENZA LAVORO) SI VEDE ANCHE NEI NUMERI Corriere della Sera 08/05/2015 RIMBORSI SOLO AGLI ASSEGNI PIU' BASSI A RISCHIO L'OBIETTIVO DEL

DEFICIT AL 3% la Repubblica 08/05/2015 NE' DOMANDE NE' RICORSI MA TEMPI LUNGHI la Repubblica 08/05/2015 L'ISTAT RIVEDE AL RIALZO LE STIME SUL 2015 IL PIL ACCELERA E

CRESCE L'OCCUPAZIONE la Stampa 08/05/2015 ALTA PENSIONE Italia Oggi 08/05/2015 RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI SENZA RICORSO il Messaggero 08/05/2015 PENSIONI, IN VISTA AUMENTI GRADUALI il Messaggero 08/05/2015 CRESCONO I POSTI DI LAVORO IN EUROPA il Giornale 08/05/2015 PENSIONI, PANICO RENZI COSTRINGE I PEONES A METTERCI LA

FACCIA l'Espresso 14/05/2015 PENSIONATI DA RIMBORSARE: TESORO STUDIA DI FARLO CON I BTP Giorno/Resto/Nazione 08/05/2015 ISTAT VEDE ROSA: PIL +0,7% E CONSUMI INTERNI IN SALITA il Sole 24 Ore 08/05/2015 L'ISTAT: FINITO UN TRIENNIO DI RECESSIONE la Stampa 08/05/2015 FIUMICINO, DOPO IL ROGO VOLI DIMEZZATI

Page 3: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

08/05/2015

Scuola, Snals: da Pd attenzione a proposte sindacato Askanews Scritto da Glr | Askanews – 1 ora 18 minuti fa

Roma, 7 mag. (askanews) - "Abbiamo registrato disponibilità di ascolto e attenzione alle proposte del sindacato da parte della delegazione del PD, presente ai massimi livelli". Lo ha detto, al termine dell'appuntamento di questa mattina al Pd, il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi.

Nel corso dell'incontro - si legge in una nota - Nigi ha illustrato le richieste Snals di modifica al ddl "La Buona Scuola" insistendo, in particolare, sulla necessità di: "ritornare alla serietà degli studi, rinnovare i contratti, fornire alla scuola risorse umane, economiche e strutturali e garantire la stabilizzazione del precariato in tutti i suoi diversi aspetti. Ha invitato, infine, ad abbandonare ogni ipotesi di gestione autoritaria della scuola e a far cessare l'invadenza della legge nell'ambito contrattuale".

"Su alcuni aspetti - conclude Nigi - si è registrata un'apertura che dovrà essere verificata nei testi finali del ddl, mentre si è registrata una rigidità in merito alla chiamata da parte dei dirigenti da albi che, è stato precisato, sarebbero di livello sub-provinciale".

07 maggio 2015

Scuola, ddl: in sede Pd incontri con sindacati, associazioni di genitori e Rete studenti medi

Tra i presenti al Nazareno il vicesegretario del Pd, Guerini, il presidente Orfini, la responsabile nazionale Scuola, Puglisi e la deputata Malpaezzi, membro della VII Commissione, dove è in discussione il provvedimento. Snals: "Incontro andato molto bene diverse aperture". Studenti: "Esito del tutto insoddisfacente" ROMA - Dopo il massiccio sciopero nazionale degli insegnanti contro la riforma del governo, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha aperto al confronto su possibili modifiche al ddl scuola. Ritocchi, che però non cambiano l'obiettivo. Oggi nella sede del Pd si sono tenuti i primi incontri con i sindacati, fissati per approfondire i punti del ddl 'Buona scuola' in discussione alla Camera.

Con i sindacati. Tra i presenti il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, il presidente Matteo Orfini, la responsabile nazionale Scuola, Francesca Puglisi e la deputata Simona Malpaezzi, membro della VII Commissione, dove è in discussione il provvedimento. "Stiamo facendo degli ottimi incontri" ha dichiarato Guerini. "Alcune cose sono state dichiarate già modificate e modificabili. L'incontro è andato bene, ora bisogna vedere se la realizzazione corrisponde a queste aperture che abbiamo registrato" ha detto Marco Paolo Nigi, segretario dello Snals-Confsal, al termine dell'incontro al Nazareno. "Vanno bene i 100 mila precari immessi in ruolo - ha spiegato - ma tenendo conto di non lasciare nessuno fuori. Abbiamo chiesto un ampliamento della platea in un piano pluriennale, non si possono lasciare fuori per sempre persone che hanno gli stessi diritti". Su questo, ha detto, "faranno senz'altro emendamenti per prevedere che tutti potranno essere sistemati. Ne siamo certamente soddisfatti".

Per quanto riguarda la figura del preside manager, Nigi ha spiegato: "Noi certamente siamo contrari all'assunzione diretta. I rischi li riscontriamo in tutte le altre categorie. La graduatoria rappresenta

Page 4: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

un valore, perché nella scuola non c'è la corruzione. Non ci sono talenti ma un punteggio. Loro sono convinti che il preside debba assumere perché questo consentirebbe di poter valutare se uno è valido o no dal nome. Il nome, se lo scelgo è perché lo conosco. Se lo conosco non lo dovrei scegliere. C'è stata data rassicurazione di rivedere anche questo punto". "Abbiamo proposto una parte nuova, che attualmente non è prevista nella riforma sulla serietà negli studi. Noi sosteniamo che al diritto allo studio debba corrispondere anche un dovere. E che se uno non studia questo diritto se lo gioca" ha annunciato il segretario dello Snals-Confsal, spiegando che il partito prenderà in considerazione l'ipotesi.

Con i genitori. Anche le associazioni dei genitori sono state ascoltate da una delegazione del Pd. Al Nazareno sono saliti i rappresentanti dell'Associazione genitori (Age), del Coordinamento genitori democratici (Cgd) e del Moige. "Abbiamo apprezzato l'invito, ma non è esaustivo. Vogliamo essere auditi anche dal governo", ha detto Angela Nava, presidente del Cgd: "chiediamo lo stralcio dell'articolo relativo all'assunzione dei precari, perché i tempi sono stretti, che le materie delegate al governo siano ricondotte al dibattito parlamentare e che si riveda il 5 per mille". "Vorremmo che la componente genitoriale fosse presa più in considerazione - ha aggiunto il presidente dell'Age, Fabrizio Azzolini - il governo ci ha ripensato: bisogna ascoltare la base per una buona riforma". "I margini per la discussione sono stretti - ha concluso Antonio Affinita, direttore generale del Moige - c'è una volontà di mantenere uno status quo, ma serve un cambiamento, bisogna garantire la libertà di scelta educativa".

Con la Rete degli studenti medi. Insoddisfazione è stata espressa dalla Rete degli studenti medi: "Sull'onda della grande mobilitazione, che ha portato migliaia di studentesse e studenti in tutte le piazze del Paese, il Partito Democratico ci ha convocati ieri per una consultazione. Abbiamo accettato l'invito nonostante la mancanza di tempismo rispetto ai lavori parlamentari e alla vera consultazione e nonostante ci aspettassimo di essere ricevuti dal Miur, la sede più consona per discutere del provvedimento. L'esito è stato del tutto insoddisfacente", commenta Alberto Irone, portavoce della Rete degli Studenti Medi, "abbiamo ribadito ai vertici del Pd i motivi alla base della nostra mobilitazione e posto ancora una volta sul piatto tutte le criticità del Ddl Buona Scuola, le proposte e rivendicazioni che fin dall'inizio delle finte consultazioni del governo abbiamo avanzato".

Richieste che Irone riassume così: "Rivedere l'articolo che trasforma la figura del preside in un manager; cancellare la norma sul 5X1000 e costituire un fondo nazionale e un'alternanza scuola lavoro di qualità e con tutele reali; riforma dei cicli fondata sul biennio unitario e legge nazionale sul diritto allo studio, unico strumento in grado di garantire l'istruzione dell'obbligo in un Paese in cui l'abbandono scolastico è sempre più alto". "Inoltre la Rete - continua il suo portavoce - chiede con forza lo stralcio delle deleghe al governo in quanto evidentemente incostituzionali, e la cancellazione totale dello school bonus e della school guarantee, per un diritto allo studio che corrisponda a quello di cui parla la nostra Costituzione e non solo di pochi".

"Se governo e ministero, da cui attendiamo ancora una convocazione, non ascolteranno le nostre richieste, quella del 5 maggio sarà solo la prima di tante mobilitazioni", avvisa Irone. "Sono decenni - conclude - che la scuola italiana viene letteralmente massacrata e destrutturata pezzo per pezzo e noi non ci arrenderemo fino a quando le nostre richieste non verranno accolte. Basta parole: vogliamo una scuola buona per davvero".

Page 5: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

08 maggio 2015

Premi ai prof, scelta collegiale di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci - Non sarà solo il dirigente scolastico a scegliere come assegnare le risorse per valorizzare i docenti più meritevoli. Potrebbe essere affiancato da un comitato per la valutazione interno alla scuola, scelto dal consiglio d’istituto, e comunque si dovranno individuare prima i criteri di premialità (tra gli indicatori potrebbero esserci la qualità dell’insegnamento e i risultati ottenuti).

Da sciogliere è anche il nodo dei precari con oltre 36 mesi di servizio alle spalle, e non assunti a settembre: l’attuale formulazione del Ddl «Buona Scuola» vieta che possano essere utilizzati per nuove supplenze. Probabilmente la disposizione cambierà: tra le ipotesi allo studio c’è quella di attribuire carattere non retroattivo al limite dei 36 mesi (fissato dalla normativa Ue, che lo scorso anno ha già bacchettato l’Italia per abuso di reiterazione dei contratti a termine). Sul piatto c’è poi la questione della “chiamata diretta” dei docenti dell’autonomia da parte del dirigente. Da quanto s’apprende, si chiarirà che l’individuazione degli insegnanti avverrà dagli albi territoriali, con dimensione sub-provinciale (quindi entro un ambito piuttosto circoscritto); e saranno scelti sulla base del Cv in modo coerente con i bisogni del singolo istituto.

Il governo, dopo il faccia a faccia di ieri con i sindacati, sta ragionando sul pacchetto di modifiche da apportare al Ddl, che potrebbero essere ufficializzate già oggi dalla relatrice in commissione Cultura della Camera, Maria Coscia (Pd). «Ci saranno miglioramenti al testo - afferma la responsabile scuola dei dem, Francesca Puglisi -. Abbiamo ascoltato le proposte dei sindacati. Ora riflettiamo. L’esecutivo investe 3 miliardi sulla scuola e la riforma vuole valorizzare, per davvero, la professionalità degli insegnanti». L’impianto del Ddl «resta fermo - aggiunge Anna Ascani (Pd) -. Asciugheremo pure il numero delle deleghe, stralciando quella che riguarda gli organi collegiali. Un segno di attenzione verso le istanze che ci sono arrivate dal mondo della scuola». Che lo scorso 5 maggio ha scioperato contro la riforma: la percentuale di adesione è stata del 64,89%, ha reso noto la Funzione pubblica, su oltre un milione di dipendenti hanno aderito in 618.066 (più di 67mila gli assenti per altri motivi), con un totale di trattenute sulle retribuzioni di 42.331.340 euro.

Ma il clima con i sindacati è ancora teso. Quelli avvenuti ieri nella sede del Pd, sono stati incontri puramente interlocutori, i sindacati hanno riproposto tutte le critiche al Ddl evidenziate nelle manifestazioni di giovedì scorso, che hanno portato allo sciopero. La richiesta che arriva dai leader di Cgil, Cisl e Uil, delle rispettive categorie, di Snals-Confsal e Gilda, è di avviare un confronto direttamente con il governo. «Se dovessi dire che abbiamo la certezza che incontreremo l’esecutivo - osserva Susanna Camusso (Cgil)- direi una cosa non vera. Abbiamo però apprezzato la disponibilità di metodo». Sulla stessa lunghezza d’onda Annamaria Furlan (Cisl): «Stanno riflettendo su possibilità di modifiche, ma ci sono ancora scogli importanti - ha detto -. La verifica la faremo con Governo e Parlamento. Siamo in urgente attesa». Per Massimo Di Menna (Uil scuola) che ha affiancato Carmelo Barbagallo (Uil), le «dimensioni dell’adesione allo sciopero hanno spinto il Pd a convocarci, ci hanno detto che finchè il testo non è approvato dal Senato si può lavorare a emendamenti», ma «le questioni di sostanza restano tutte aperte». Nel mirino soprattutto i poteri affidati dal Ddl ai presidi, come spiega Marco Paolo Nigi (Snals-Confsal): «Se al capo di istituto dai la possibilità di scegliere a piacimento su un elenco senza una graduatoria, di nominare uno dei docenti, c’è il rischio che nomini uno che conosce, o che venga discriminata una donna rispetto ad un uomo perché può rimanere incinta».

Page 6: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

07/05/2015

Scuola: Pd studia modifiche. Sindacati al Nazareno Ieri il premier aveva fatto il punto con i 'tecnici' e aperto a ritocchi su preside e graduatorie

La Triplice dal Pd: 'Sentiamo quali proposte per la scuola'

Il Pd lavora a modifiche sulla riforma della scuola. E dopo che il premier ieri ha fatto il punto con i tecnici che si stanno occupando del testo e il ministro dell'Istruzione, oggi al Nazareno i vertici dem stanno incontrando i rappresentanti di diverse sigle sindacali. Si tratta sui temi del preside e delle graduatorie. In mattinata sono stati ricevuti rappresnetanti della Gilda e della Snals. E nel pomeriggio i leader sindacali.

Gilda, distanze pressochè immutate - "Il fatto che si parli è positivo, ma le distanze rimangono pressoché immutate". Non è soddisfatto il leader della Gilda, Rino Di Meglio, dell'incontro avuto stamani con la delegazione del Pd a proposito del ddl scuola. "Su i dettagli abbiamo riscontrato una disponibilità ad apportare modifiche ma su alcuni temi sostanziali come gli albi territoriali e la possibilità dei presidi di scegliere gli insegnanti abbiamo notato una certa chiusura". Di Meglio ha quindi sottolineato come il tempo per il dialogo sia scarso. "La cosa giusta da fare sarebbe stata stralciare dal provvedimento le assunzioni, ma su questo sono contrari. Con queste premesse - ha concluso - lo scontro non potrà che continuare".

Snals, promessi emendamenti su assunzioni - "Sulle assunzioni ci è stato promesso che arriveranno emendamenti per fare in modo che tutti i precari possono essere sistemati. Vedremo se alle parole seguiranno i fatti". Lo ha detto il segretario generale dello Snals, Marco Paolo Nigi, al termine dell'incontro con la delegazione Pd sul ddl scuola. "Abbiamo sottolineato i punti sui quali abbiamo maggiori perplessità come ad esempio lo strapotere dei presidi e abbiamo sollecitato il rinnovo del contratto. Ovviamente - ha detto il sindacalista - siamo d'accordo sulle centomila assunzioni ma chiediamo un piano pluriennale per non lasciare fuori persone che hanno gli stessi diritti di chi entrerà. Siamo favorevoli anche sull'organico funzionale (ma dovrebbe essere pluriennale) ma abbiamo ribadito un deciso no all'assunzione diretta degli insegnanti, un punto sul quale i nostri interlocutori sembrano però voler mantenere il punto"

Camusso, Barballo e Fulan al Nazareno - "Oggi incontriamo un partito, il Pd, e sentiamo cosa ha da dirci", ha detto Susanna Camusso arrivando alla sede del partito. "Un'apertura da parte del governo? Non so se c'è, noi stiamo andando al confronto con un partito", ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, entrando. "Noi abbiamo chiesto un incontro con il governo ed è meglio che ci dia ascolto - ha sottolineato - tutte queste malattie di ottimismo e pessimismo, io non le ho mai avute. Mi auguro che ci sia la possibilità di trovare un'intesa per uscire da questa situazione". "Mi aspetto proposte che modifichino in positivo il ddl", ha detto la segretaria della Cisl Annamaria Furlan. "Abbiamo fatto un grandissimo sciopero e molto partecipato, con manifestazioni di non solo chi lavora nella scuola, ma anche con la partecipazione di genitori, cittadini e studenti. Ci aspettiamo che si prenda coscienza di tutto questo e si facciano le modifiche opportune".

Il Segretario generale dello SNALS-Confsal, Marco Paolo Nigi, è stato intervistato dal TG3 Rai ieri 7 maggio all’uscita dell’incontro con i vertici del PD. L’intervista è andata in onda nelle edizioni delle h.14,20 e delle h.19,00

Page 7: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

07/05/2015

Lo SNALS-Confsal viene citato, sempre ieri, nell’edizione delle h.13,30 del TG La7 e nell’edizione delle h.13,00 del TG2 Rai.

POL:Scuola 2015-05-07 11:08 Scuola: ddl; in corso in sede Pd incontri con sindacati (ANSA) - ROMA, 7 MAG - Sono in corso, nella sede del Pd, gli incontri con i sindacati fissati per approfondire i punti del ddl 'Buona scuola' in discussione alla Camera. Tra i presenti il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, il presidente Matteo Orfini, la responsabile nazionale Scuola, Francesca Puglisi e la deputata Simona Malpezzi, membro della VII Commissione, dove è in discussione il provvedimento. A essere sentite, al momento, sono le delegazioni della Gilda degli insegnanti, con il coordinatore nazionale Rino Di Meglio, e della Snals Confsal, con il segretario generale Marco Paolo Nigi. "Andiamo a verificare la disponibilità del Pd - ha detto Di Meglio prima di entrare - abbiamo dei punti fermi che sono il no allo strapotere dei dirigenti scolastici, no alle assunzioni dirette e no a un albo che precarizzi gli insegnanti, dal momento che dopo tre anni potrebbero essere rimossi per la semplice volontà del preside". (ANSA). YZD/ S0A QBXB

POL:Scuola 2015-05-07 12:43 Scuola: ddl; Snals, su assunzioni promessi emendamenti (ANSA) - ROMA, 7 MAG - "Sulle assunzioni ci è stato promesso che arriveranno emendamenti per fare in modo che tutti i precari possono essere sistemati. Vedremo se alle parole seguiranno i fatti". Lo ha detto il segretario generale dello Snals, Marco Paolo Nigi, al termine dell'incontro con la delegazione Pd sul ddl scuola. "Abbiamo sottolineato i punti sui quali abbiamo maggiori perplessità come ad esempio lo strapotere dei presidi e abbiamo sollecitato il rinnovo del contratto. Ovviamente - ha detto il sindacalista - siamo d'accordo sulle centomila assunzioni ma chiediamo un piano pluriennale per non lasciare fuori persone che hanno gli stessi diritti di chi chi entrerà. Siamo favorevoli anche sull'organico funzionale (ma dovrebbe essere pluriennale) ma abbiamo ribadito un deciso no all'assunzione diretta degli insegnanti, un punto sul quale i nostri interlocutori sembrano però voler mantenere il punto". (ANSA). CLL-YZD/IMP S0A QBXB

Page 8: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

08 May 09:17

Scuola: confronto aperto su presidi, possibile fondo scuole disagiate No, invece, all'ipotesi di scorporare in un decreto le assunzioni dei precari. Sindacati: 'Vogliamo incontrare il Governo'

Il dialogo con i sindacati sulla riforma della scuola va avanti e dopo l'incontro di oggi al Nazareno, la delegazione Pd e i rappresentanti sindacali hanno deciso di rivedersi prima dell'approvazione alla Camera del ddl di riforma della scuola, per proseguire il dialogo sulla base degli emendamenti che il Pd presenterà in commissione sui temi al centro del confronto. Lo riferiscono fonti dem al termine dell'incontro. Il confronto è aperto in particolare, spiegano, sul ruolo dei presidi. Emerge anche la possibilità di introdurre con un emendamento un fondo per gli istituti disagiati. No, invece, all'ipotesi di scorporare in un decreto le assunzioni dei precari.

Guerini: 'Spazio a Camere per avvicinare posizioni' VIDEO - "C'è spazio in Parlamento per avvicinare le posizioni". Lo ha detto il vicepresidente del Pd Lorenzo Guerini al termine dell'incontro con i sindacati confederali e della Scuola sul Ddl di riforma del sistema di istruzione. "Abbiamo voluto incontrare tutte le realtà interessate alla riforma, vogliamo confrontarci con tutti ma abbiamo ribadito l'impianto della proposta di riforma". Entrando nel merito Guerini ha sottolineato che sul tema dei dirigenti il confronto proseguirà nei prossimi giorni "ma alcuni punti - ha fatto notare - già trovano risposte nell'impianto della riforma". Quanto alla richiesta avanzata dei sindacati di incontrare il governo Guerini ha risposto che sarà l'esecutivo a decidere "ma il ministro Giannini è sempre stata disponibile a incontrare tutti".

Camusso, Barballo e Fulan al Nazareno VIDEO - "Abbiamo ribadito le ragioni di sciopero e manifestazioni e chiesto al Pd, dopo la sensibilità mostrata nell'invitarci, di sollecitare il Governo a incontrarci per modificare complessivamente un ddl che riteniamo iniquo e sbagliato". Lo ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo sottolineando che i tempi ancora ci sono e dunque facciano presto a incontrarci". "Il Pd ha chiesto di incontrarci per capire le motivazioni dello sciopero e della grande manifestazione di protesta che lo ha accompagnato- ha detto il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan - Gliele abbiamo rispiegate in modo chiaro. Vedremo ora le loro riflessioni. Ma noi abbiamo chiesto soprattutto un incontro con il Governo e le commissioni di Camera e Senato, sono loro i nostri interlocutori naturali ora, con loro dobbiamo confrontarci". "Se dovessi dire che abbiamo la certezza che incontreremo il governo - ha osservato - direi una cosa non vera, anche se il Pd ha registrato la nostra richiesta. Abbiamo rispiegato le ragioni dello sciopero e del successo che ha avuto, abbiamo apprezzato la disponibilità di metodo per continuare a vederci ma - ha aggiunto il leader della Cgil - molti nodi li può sciogliere il governo non un singolo partito". Camusso ha ricordato tra gli scogli da superare le questioni dei precari, del contratto (in attesa di rinnovo da tanti anni) della valutazione degli insegnanti. "Sono nodi che lasciano aperti interrogativi su come inizierà il prossimo anno scolastico". "Pur apprezzando il metodo - ha concluso Camusso - non abbiamo fatto grandi passi in avanti".

'Distanze pressochè immutate' - "Il fatto che si parli è positivo, ma le distanze rimangono pressoché immutate". Non è soddisfatto il leader della Gilda, Rino Di Meglio, dell'incontro avuto stamani con la delegazione del Pd a proposito del ddl scuola. "Su i dettagli abbiamo riscontrato una disponibilità ad apportare modifiche ma su alcuni temi sostanziali come gli albi territoriali e la possibilità dei presidi di scegliere gli insegnanti abbiamo notato una certa chiusura". Di Meglio ha quindi sottolineato come il tempo per il dialogo sia scarso. "La cosa giusta da fare sarebbe stata stralciare dal provvedimento le assunzioni, ma su questo sono contrari. Con queste premesse - ha concluso - lo scontro non potrà che continuare". "Sulle assunzioni ci è stato promesso che arriveranno emendamenti per fare in modo che tutti i precari possono essere sistemati. Vedremo se alle parole seguiranno i fatti". Lo ha detto il segretario generale dello Snals, Marco Paolo Nigi, al termine dell'incontro con la delegazione Pd sul ddl scuola. "Abbiamo sottolineato i punti sui quali abbiamo

Page 9: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

maggiori perplessità come ad esempio lo strapotere dei presidi e abbiamo sollecitato il rinnovo del contratto. Ovviamente - ha detto il sindacalista - siamo d'accordo sulle centomila assunzioni ma chiediamo un piano pluriennale per non lasciare fuori persone che hanno gli stessi diritti di chi chi entrerà. Siamo favorevoli anche sull'organico funzionale (ma dovrebbe essere pluriennale) ma abbiamo ribadito un deciso no all'assunzione diretta degli insegnanti, un punto sul quale i nostri interlocutori sembrano però voler mantenere il punto"

Grillo, spostare 500 mln da privata a pubblica - "Non vorrei che le aperture fossero sui giornali mentre nei documenti non c'è nulla. La scuola è un problema stratosferico". Lo afferma Beppe Grillo conversando con i cronisti a Montecitorio. "Un insegnante deve essere pagato bene altrimenti è un danno per le generazioni future, deve avere una didattica moderna. I soldi? Si trovano. Per esempio, i 500 milioni alla scuola privata li depisterei sulla scuola pubblica".

07/05/2015 13.44

Scuola, Il Tar Lazio accoglie il ricorso dello Snals-Confsal. Miur commissariato Vittoria legale dello Snals-Confsal che costringerà il ministero dell’Istruzione a rivedere il proprio operato sulla riduzione degli orari d’insegnamento negli istituti tecnici e professionali, pena il commissariamento.

Il Tar Lazio ha infatti ordinato al Miur di dare esecuzione alla sentenza che aveva annullato le disposizioni amministrative di riduzione dell'orario scolastico per le cosiddette materie professionalizzanti negli istituti tecnici e professionali, emanate nel 2010 dal Ministero dell’Istruzione, in ragione della mancata adozione dei criteri di riduzione. Nel caso in cui il Miur non dovesse adeguarsi alla pronuncia del giudice amministrativo entro 30 giorni, sarebbe commissariato. Il Tar, infatti, ha già nominato il Prefetto di Roma quale commissario ad acta per sostituirsi al Ministero inadempiente. La sentenza è stata resa su ricorso dello Snals-Confsal, assistito dagli avvocati Mirenghi e Viti. "Ancora una volta, nonostante una sentenza favorevole passata in giudicato, siamo stati costretti a ricorrere allo strumento giudiziario per la tutela degli insegnanti e la salvaguardia del livello qualitativo della formazione degli alunni. Il nostro impegno è stato premiato", ha commentato il segretario generale Marco Paolo Nigi.

07/05/2015

Riforma. Incontro sindacati maggioranza: PD non cede su chiamata docenti. Snals, su assunzioni promessi emendamenti. Gilda, fine anno scolastico di fuoco Dopo l'incontro svoltosi questa mattina tra la delegazione del PD e i sindacati, il segretario generale dello Snals, Marco Paolo Nigi, ha affermato che ci sarà apertura sulle assunzioni.

"Abbiamo sottolineato . ha detto Nigi dopo l'incontro - i punti sui quali abbiamo maggiori perplessità come ad esempio lo strapotere dei presidi e abbiamo sollecitato il rinnovo del contratto. Ovviamente siamo d'accordo sulle centomila assunzioni ma chiediamo un piano pluriennale per non lasciare fuori persone che hanno gli stessi diritti di chi entrerà. Siamo favorevoli anche sull'organico

Page 10: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

funzionale ma abbiamo ribadito un deciso no all'assunzione diretta degli insegnanti, un punto sul quale i nostri interlocutori sembrano però voler mantenere il punto".

Il leader della Gilda, Rino Di Meglio, si è ritenuto poco soddisfatto. "Il fatto che si parli - ha detto - è positivo, ma le distanze rimangono pressoché immutate". Di Meglio ha chiaramente affermato che non ha trovato disponibilità da parte della maggioranza di modificare alcuni temi sostanziali come gli albi territoriali e la possibilità dei presidi di scegliere gli insegnanti. Contrarietà anche nello stralciare dal provvedimento le assunzioni. Premesse che, secondo Di Meglio, prefigurano un acuirsi dello scontro.

La posizione di Renzi era chiara fin da ieri, quando ha incontrato i vertici del partito, "Il dirigente resterà comunque libero di scegliere in base ai curriculum anche chi non si è candidato nell’albo territoriale o meglio nelle reti. Ascoltiamo ma poi andiamo avanti".

Critiche giungono anche da SEL che ritiene "inaccettabile che mentre la commissione va avanti con un ritmo serrato e con un calendario, voluto dal Pd e dal governo, che prevede lavori anche sabato e domenica il Partito democratico svolge incontri presso la sua sede nazionale fregandosene del lavoro parlamentare. Per di più si continua a lavorare con il cosiddetto 'canguro', cioè si salta da un articolo ad un altro senza un criterio ma solo in attesa del Pd".

07/05/2015

La valutazione dello Snals-Confsal sull'incontro con il Pd su "La Buona Scuola" “Su alcuni aspetti si è registrata un’apertura che dovrà essere verificata nei testi finali del ddl, mentre si è registrata una rigidità in merito alla chiamata da parte dei dirigenti da albi che, è stato precisato, sarebbero di livello sub-provinciale”. Così il segretario generale dello Snals-Confsal Marco Paolo Nigi.

“Abbiamo registrato disponibilità di ascolto e attenzione alle proposte del sindacato da parte della delegazione del PD, presente ai massimi livelli” ha commentato al termine dell’appuntamento il segretario generale dello Snals-Confsal Marco Paolo Nigi.

Nel corso dell’incontro Nigi ha illustrato le richieste Snals di modifica al ddl “La Buona Scuola” insistendo, in particolare, sulla necessità di: ritornare alla serietà degli studi, rinnovare i contratti, fornire alla scuola risorse umane, economiche e strutturali e garantire la stabilizzazione del precariato in tutti i suoi diversi aspetti. Ha invitato, infine, ad abbandonare ogni ipotesi di gestione autoritaria della scuola e a far cessare l’invadenza della legge nell’ambito contrattuale.

“Su alcuni aspetti si è registrata un’apertura che dovrà essere verificata nei testi finali del ddl, mentre si è registrata una rigidità in merito alla chiamata da parte dei dirigenti da albi che, è stato precisato, sarebbero di livello sub-provinciale” ha concluso Nigi.

Page 11: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

07/05/2015

Scuola e ddl Renzi: terminato incontro parlamentari PD-rappresentanze, ecco i punti chiave Incontro tra i parlamentari PD e le rappresentanze sindacali, dei genitori e studenti: ecco l'esito. Scuola e ddl Renzi ultime notizie Scuola e ddl Renzi ultime notizie

C'era molta attesa per l'incontro, previsto per questa mattina nella sede del Partito Democratico, tra le rappresentanze sindacali e quelle parlamentari per discutere sulle modifiche e sui miglioramenti che si potrebbero apportare al ddl La Buona Scuola, in discussione in questi giorni, alla Commissione Cultura Camera e Senato. Presenti al colloquio il vicepresidente del PD, Lorenzo Guerini, la deputata Simona Malpezzi insieme alla responsabile nazionale Scuola, Francesca Puglisi, oltre al presidente Matteo Orfini. Dall'altra parte, le rappresentanze dei sindacati, delle associazioni dei genitori e degli Studenti.

Ddl scuola, sindacati ottimisti su criteri adoperati per le 100.000 assunzioni

Al termine della discussione, Lorenzo Guerini ha espresso tutta la propria soddisfazione per i passi avanti che si stanno facendo, da entrambe le parti, per arrivare a delle modifiche che possano piacere sia al governo che al mondo della scuola. Dello stesso parere anche il segretario dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi che ha parlato di aperture possibili sul ddl anche se bisognerà vedere se, quanto concordato, potrà realmente arrivare alla sua realizzazione.

Uno dei punti più contrastati riguarda proprio quello legato alle assunzioni che verranno deliberate il prossimo mese di settembre e i criteri che verranno usati per le immissioni al ruolo. I sindacati avrebbero chiesto un ampliamento della platea attraverso una pianificazione pluriennale che non escluda nessuna tipologia di precariato. Nigi ha ribadito quanto non sia ingiusto tagliar fuori per sempre dei docenti che, in fin dei conti, hanno ugualmente diritto ad ottenere la propria cattedra. Il rappresentante Snals-Confsal ha espresso il proprio ottimismo sulla possibilità di approvazione di emendamenti che siano diretti a sistemare una più amplia platea di precari.

Assunzione diretta: no alla corruzione nella scuola

Capitolo assunzione diretta. I sindacati hanno ribadito il proprio no, perchè il principio è quello di impedire che la corruzione, piaga così comune in altri campi, possa influenzare anche il mondo della scuola. La questione è che ora si assume scegliendo un docente in base al punteggio, non in base al suo nome: se si 'conosce troppo' questo nome, non lo si dovrebbe scegliere. Il governo avrebbe dato delle rassicurazioni circa una revisione ed una modifica di questo punto: il timore, però, che le raccomandazioni e i favoritismi finiscano inevitabilmente per diventare una conseguenza indiretta della normativa che riguarderà la riforma renziana.

08/05/2015

Il blocco degli scrutini per un fine anno scolastico coi botti

Punire l'ostinazione del Partito Democratico attuando ogni iniziativa di boicottaggio possibile per bloccare il Ddl. Il boicottaggio degli scrutini e dei test invalsi Il boicottaggio degli scrutini e dei test invalsi

Page 12: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Mentre prosegue in VII Commissione l'esame degli emendamenti al Ddl scuola, il dibattito sulle iniziative di protesta da attuare da qui fino al termine dell'iter legislativo che dovrà varare la riforma scolastica si infiamma e sciorina in continuazione diverse proposte. Orizzontescuola.it riporta la cronaca degli incontri tenutisi tra i rappresentanti politici e i sindacati ancora insoddisfatti per i pochi passi avanti fatti fin qui. Gli stessi si dichiarano pronti a sostenere il blocco degli scrutini se il governo dovesse insistere a tenere fuori dal piano straordinario di assunzioni anche i precari delle GI. Come è infatti noto, si tratta di un nutritissimo contingente di 150mila docenti precari regolarmente abilitati con TFA e PAS aventi identico valore concorsuale, circostanza spesso smentita in modo defatigatorio dal MIUR.

Blocco degli scrutini

In contrapposizione alla linea morbida dei sindacati maggiori arriva la diffida del coordinatore nazionale di Gilda, Rino Di Meglio, dove a fronte di un mancato accoglimento di istanza di ritiro integrale del ddl scuola, si darà corso e seguito al blocco degli scrutini. La dichiarazione giunge al termine di un incontro che il rappresentante sindacale ha tenuto nella giornata appena trascorsa con gli on. Malpezzi, Puglisi, Orfini e Guerini. La riforma non piace a nessuno tra gli addetti ai lavori e anche tra gli studenti che hanno affiancato i loro professori in corteo il 5 maggio scorso. Dopo i flashmob dei giorni scorsi, lo sciopero nazionale del 5 maggio che ha avuto una larghissima partecipazione che non si registrava da 8 anni, i docenti precari si apprestano a boicottare le prove Invalsi del 12 maggio. Non meno importanti le iniziative quali quella di scrivere una lettera aperta alla popolazione italiana da pubblicare sui quotidiani e le partecipazioni nelle emittenti radiofoniche per parlare in diretta streaming del Ddl.

La posizione dello Snals

Nel convincimento del segretario generale dello Snals Marco Paolo Nigi, come riferito da orizzontescuola.it, appaiono scarse le aperture mostrate dal Pd alle modifiche da apportare al Ddl nel corso di un incontro svoltosi nella giornata appena trascorsa. Si apprende inoltre della riuscita del blocco delle prove invalsi a Palermo e a Messina, dove i genitori non hanno mandato i figli per sostenere i test. In sede di assemblea sindacale è stato più volte ribadito, a chi faceva osservare che bloccare gli scrutini è un'azione scorretta, che a scorrettezza si può rispondere con altrettanta scorrettezza, stante l'idiosincrasia alla concertazione mostrata dal governo Renzi. Per questi motivi anche lo Snals si dichiara pronto a sostenere il blocco degli scrutini.

08/05/2015

Scuola: confronto aperto su presidi, possibile fondo scuole disagiate No, invece, all'ipotesi di scorporare in un decreto le assunzioni dei precari. Sindacati: 'Vogliamo incontrare il Governo'

La Triplice dal Pd: 'Sentiamo quali proposte per la scuola'

Il dialogo con i sindacati sulla riforma della scuola va avanti e dopo l'incontro di oggi al Nazareno, la delegazione Pd e i rappresentanti sindacali hanno deciso di rivedersi prima dell'approvazione alla Camera del ddl di riforma della scuola, per proseguire il dialogo sulla base degli emendamenti che il Pd presenterà in commissione sui temi al centro del confronto. Lo riferiscono fonti dem al termine dell'incontro. Il confronto è aperto in particolare, spiegano, sul ruolo dei presidi. Emerge anche la possibilità di introdurre con un emendamento un fondo per gli istituti disagiati. No, invece, all'ipotesi di scorporare in un decreto le assunzioni dei precari.

Guerini: 'Spazio a Camere per avvicinare posizioni' - "C'è spazio in Parlamento per avvicinare le posizioni". Lo ha detto il vicepresidente del Pd Lorenzo Guerini al termine dell'incontro con i

Page 13: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

sindacati confederali e della Scuola sul Ddl di riforma del sistema di istruzione. "Abbiamo voluto incontrare tutte le realtà interessate alla riforma, vogliamo confrontarci con tutti ma abbiamo ribadito l'impianto della proposta di riforma". Entrando nel merito Guerini ha sottolineato che sul tema dei dirigenti il confronto proseguirà nei prossimi giorni "ma alcuni punti - ha fatto notare - già trovano risposte nell'impianto della riforma". Quanto alla richiesta avanzata dei sindacati di incontrare il governo Guerini ha risposto che sarà l'esecutivo a decidere "ma il ministro Giannini è sempre stata disponibile a incontrare tutti".

Camusso, Barballo e Fulan al Nazareno - "Abbiamo ribadito le ragioni di sciopero e manifestazioni e chiesto al Pd, dopo la sensibilità mostrata nell'invitarci, di sollecitare il Governo a incontrarci per modificare complessivamente un ddl che riteniamo iniquo e sbagliato". Lo ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo sottolineando che i tempi ancora ci sono e dunque facciano presto a incontrarci". "Il Pd ha chiesto di incontrarci per capire le motivazioni dello sciopero e della grande manifestazione di protesta che lo ha accompagnato- ha detto il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan - Gliele abbiamo rispiegate in modo chiaro. Vedremo ora le loro riflessioni. Ma noi abbiamo chiesto soprattutto un incontro con il Governo e le commissioni di Camera e Senato, sono loro i nostri interlocutori naturali ora, con loro dobbiamo confrontarci". "Se dovessi dire che abbiamo la certezza che incontreremo il governo - ha osservato - direi una cosa non vera, anche se il Pd ha registrato la nostra richiesta. Abbiamo rispiegato le ragioni dello sciopero e del successo che ha avuto, abbiamo apprezzato la disponibilità di metodo per continuare a vederci ma - ha aggiunto il leader della Cgil - molti nodi li può sciogliere il governo non un singolo partito". Camusso ha ricordato tra gli scogli da superare le questioni dei precari, del contratto (in attesa di rinnovo da tanti anni) della valutazione degli insegnanti. "Sono nodi che lasciano aperti interrogativi su come inizierà il prossimo anno scolastico". "Pur apprezzando il metodo - ha concluso Camusso - non abbiamo fatto grandi passi in avanti".

'Distanze pressochè immutate' - "Il fatto che si parli è positivo, ma le distanze rimangono pressoché immutate". Non è soddisfatto il leader della Gilda, Rino Di Meglio, dell'incontro avuto stamani con la delegazione del Pd a proposito del ddl scuola. "Su i dettagli abbiamo riscontrato una disponibilità ad apportare modifiche ma su alcuni temi sostanziali come gli albi territoriali e la possibilità dei presidi di scegliere gli insegnanti abbiamo notato una certa chiusura". Di Meglio ha quindi sottolineato come il tempo per il dialogo sia scarso. "La cosa giusta da fare sarebbe stata stralciare dal provvedimento le assunzioni, ma su questo sono contrari. Con queste premesse - ha concluso - lo scontro non potrà che continuare".

"Sulle assunzioni ci è stato promesso che arriveranno emendamenti per fare in modo che tutti i precari possono essere sistemati. Vedremo se alle parole seguiranno i fatti". Lo ha detto il segretario generale dello Snals, Marco Paolo Nigi, al termine dell'incontro con la delegazione Pd sul ddl scuola. "Abbiamo sottolineato i punti sui quali abbiamo maggiori perplessità come ad esempio lo strapotere dei presidi e abbiamo sollecitato il rinnovo del contratto. Ovviamente - ha detto il sindacalista - siamo d'accordo sulle centomila assunzioni ma chiediamo un piano pluriennale per non lasciare fuori persone che hanno gli stessi diritti di chi entrerà. Siamo favorevoli anche sull'organico funzionale (ma dovrebbe essere pluriennale) ma abbiamo ribadito un deciso no all'assunzione diretta degli insegnanti, un punto sul quale i nostri interlocutori sembrano però voler mantenere il punto"

Grillo, spostare 500 mln da privata a pubblica - "Non vorrei che le aperture fossero sui giornali mentre nei documenti non c'è nulla. La scuola è un problema stratosferico". Lo afferma Beppe Grillo conversando con i cronisti a Montecitorio. "Un insegnante deve essere pagato bene altrimenti è un danno per le generazioni future, deve avere una didattica moderna. I soldi? Si trovano. Per esempio, i 500 milioni alla scuola privata li depisterei sulla scuola pubblica".

Page 14: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

07/05/2015

SCUOLA, SINDACATI-PD:APERTURE SU PRESIDI, RESTA NODO PRECARI. CAMUSSO: INCONTRO GOVERNO? NON È DETTO Al Nazareno confronto tra i segretari dei sindacati più rappresentativi di categoria e i vertici dem. Sentiti anche Gilda insegnanti, lo Snals-Confsal e le associazioni dei genitori. Camusso: "Non è detto che incontreremo il governo" Tweet5 Riforme: Mattarella firma l'Italicum, Renzi apre sulla scuola Scuola, il Pd apre alle organizzazioni del settore: "Pronti ad approfondire la questione" Scuola, migliaia in piazza contro la riforma. Renzi: "Pronti al dialogo" Scuola, Camusso: "Mi pare che gli scogli e le ragioni dello sciopero siano ancora tutte lì" 07 maggio 2015 Non una rottura, ma l'impegno a rivedersi prima dell'approvazione in aula alla Camera del ddl scuola. Questo l'esito dell'incontro tra Pd e sindacati di oggi al Nazareno. Il Pd non apre alla strada del decreto per l'assunzione dei precari ma mantiene la strada del ddl. Sui presidi c'è invece un'apertura: uno degli emendamenti al ddl prevede l'introduzione di un nucleo di valutazione per le assunzioni decise dai dirigenti scolastici. Deciso anche l'introduzione di un fondo di compensazione per gli istituti svantaggiati. Cgil, Cisl e Uil con i tre segretari, Susanna Camusso, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo hanno incontrato il presidente del Pd, Matteo Orfini, il vicesegretario, Lorenzo Guerini, e alla responsabile nazionale della scuola, Francesca Puglisi, alla sede di via del Nazareno. - Ascoltati anche Gilda insegnanti, lo Snals-Confsal, e le associazioni dei genitori. Incontri quindi più con la politica che con l'esecutivo tanto che a fine giornata Camusso ha ipotizzato che non c'è una conferma di un possibile confronto con il Governo. Restano quindi pochi finora i riscontri. Il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, dice che "gli incontri sono andati bene". Anche Marco Paolo Nigi, segretario dello Snals-Confsal, parla di un faccia a faccia "andato bene", nel corso del quale dal Pd hanno assicurato che "faranno senz'altro emendamenti per prevedere che tutti potranno essere sistemati", perché "vanno bene i 100mila precari immessi in ruolo ma tenendo conto di non lasciare nessuno fuori. Abbiamo chiesto un ampliamento della platea in un piano pluriennale, non si possono lasciare fuori persone che hanno gli stessi diritti fuori per sempre".

I sindacati risalgono in cattedra - Renzi cede la riforma della scuola alle solite sigle, delegando la materia ai vertici Pd. E Cgil-Cisl-Uil alzano la posta: "Meglio che ci dia ascolto..." Dopo la grande protesta del mondo della scuola di martedì scorso, e dopo che il premier il giorno successivo ha incontrato i tecnici del Ministero per vedere se e dove modificare la firma, ieri i vertici del Pd hanno ricevuto al Nazareno (sede del partito, ad ulteriore dimostrazione che anche la scuola è una ‘cosa’ tutta interna al partito) alcune sigle sindacali. "Il fatto che si parli è positivo, ma le distanze rimangono pressoché immutate". Ha detto al termine dell’incontro il leader della Gilda, Rino Di Meglio. "Sui dettagli abbiamo riscontrato una disponibilità ad apportare modifiche ma su alcuni temi sostanziali come gli albi territoriali e la possibilità dei presidi di scegliere gli insegnanti

Page 15: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

abbiamo notato una certa chiusura”. Per lo Snals, come dichiarato dal segretario generale Marco Paolo Nigi "sulle assunzioni ci è stato promesso che arriveranno emendamenti per fare in modo che tutti i precari possono essere sistemati. Vedremo se alle parole seguiranno i fatti. Siamo favorevoli anche sull'organico funzionale (ma dovrebbe essere pluriennale) ma abbiamo ribadito un deciso no all'assunzione diretta degli insegnanti, un punto sul quale i nostri interlocutori sembrano però voler mantenere il punto". Quindi, la ciliegina – si fa per dire – sulla torta, con l’incontro con Cgil-Cisl-Uil: "Un'apertura da parte del governo? Non so se c'è, noi stiamo andando al confronto con un partito", hanno detto all’unisono Susanna Camusso e il leader Uil, Carmelo Barbagallo, prima di entrare, con quest’ultimo che ha poi alzato l’asticella di chi… comanda: "Noi abbiamo chiesto un incontro con il governo ed è meglio che ci dia ascolto. Dal canto suo, Annamaria Furlan, della Cisl, ha aggiunto: "Abbiamo fatto un grandissimo sciopero e molto partecipato, con manifestazioni di non solo chi lavora nella scuola, ma anche con la partecipazione di genitori, cittadini e studenti. Ci aspettiamo che si prenda coscienza di tutto questo e si facciano le modifiche opportune". Dopo la grande protesta del mondo della scuola di martedì scorso, e dopo che il premier ieri ha incontrato i tecnici del Ministero per vedere se e dove modificare la riforma, oggi i vertici del Pd hanno ricevuto al Nazareno (sede del partito, ad ulteriore dimostrazione che anche la scuola è una ‘cosa’ tutta interna al Pd) alcune sigle sindacali.

"Il fatto che si parli è positivo, ma le distanze rimangono pressoché immutate". Ha detto al termine dell’incontro il leader della Gilda, Rino Di Meglio.

Per lo Snals, come dichiarato dal segretario generale Marco Paolo Nigi "sulle assunzioni ci è stato promesso che arriveranno emendamenti per fare in modo che tutti i precari possono essere sistemati. Vedremo se alle parole seguiranno i fatti.

Quindi, la ciliegina – si fa per dire – sulla torta, con l’incontro con Cgil-Cisl-Uil: "Un'apertura da parte del governo? Non so se c'è, noi stiamo andando al confronto con un partito", hanno detto all’unisono Susanna Camusso e il leader Uil, Carmelo Barbagallo, prima di entrare, con quest’ultimo che ha poi alzato l’asticella di chi… comanda: "Noi abbiamo chiesto un incontro con il governo ed è meglio che ci dia ascolto. Dal canto suo, Annamaria Furlan, della Cisl, ha aggiunto: "Abbiamo fatto un grandissimo sciopero e molto partecipato, con manifestazioni di non solo chi lavora nella scuola, ma anche con la partecipazione di genitori, cittadini e studenti. Ci aspettiamo che si prenda coscienza di tutto questo e si facciano le modifiche opportune".

07/05/2015

Scuola. Di Meglio (Gilda) su incontro con il Pd : "Tentano di spiegare come funziona la scuola a noi che ci viviamo" Vista l'adesione allo sciopero di martedì, Renzi lo aveva promesso e sta rispettando la promessa. Sta infatti incontrando i rappresentanti del mondo della scuola per capire che aggiustamenti apportare al disegno di legge della #buonascuola che proprio non va giù a gran parte degli operatori della scuola. In realtà il premier non è presente agli incontri. Ieri ha visto i parlamentari del Pd per fare il punto, poi ha lasciato ad altri del suo partito il compito di discutere con studenti e sindacati.

Ieri sera è stata la volta degli studenti. Questa mattina l'incontro con il segretario generale Marco Paolo Nigi, della Snals Confsal e con il coordinatore nazionale della Gilda Rino Di Meglio.

"Il fatto che ci sia finalmente un po' di ascolto è un fatto positivo perchè in questi mesi l'ascolto è mancato" - spiega a Radio 24 il coordinatore nazionale della Gilda Rino Di Meglio. "Non c'è nessuna intenzione di stralciare il decreto per l'assunzione dei precari come noi chiediamo e di

Page 16: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

ragionare con calma su tutto il resto. Non abbiamo trovato disponibilità a modificare alcune delle norme che ci sono più invise, come il poter di assunzione diretta degli insegnanti da parte del preside e la questione degli albi territoriali. Su questo non abbiamo trovato disponibilità al cambiamento. C'è stato un tentativo di spiegare a noi che nella scuola ci viviamo come funziona la scuola, ma noi riteniamo di saperlo meglio di loro".

Oggi pomeriggio saranno ricevuti i sindacati confederali di categoria, Anief e Cobas.

Intanto questa mattina il Dipartimento della Funzione pubblica ha comunicato la percentuale di adesione del personale allo sciopero nazionale contro il ddl della 'buonascuola'. La percentuale e' stata alta, quasi del 65%. Su oltre un milione di dipendenti in servizio, sono stati 618mila quelli che hanno aderito all'agitazione per un totale di trattenute sulle retribuzioni di oltre 42 milioni di euro.

Wed May 6, 2015 8:59AM

Italian teachers strike to slam education reform bill Max Civili - Press TV, Rome

Italian teachers and students have launched a strike to protest a government-proposed reform bill, which seeks to cut funding for schools. The move brought all schools across the country to closure on Tuesday. Teachers’ unions argue that the so-called Good School Reform bill is unfair as many substitute teachers will be excluded from the system. Our correspondent Max Civili has more in the following report.

Sul sito www.presstv.com è possibile vedere un video sulla manifestazione del 5 maggio dove tra i diversi intervistati c’è Paola Martano che ha parlato per lo SNALS-Confsal. Vi invitiamo a prenderne visione al link sottoriportato e ad ascoltare la manifestazione in lingua inglese!

http://www.presstv.com/Video/2015/05/06/409700/Italian-teachers-strike-education-reform-bill

Page 17: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

n Sole9]{l mmrn Quotidiano I Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 25 1 /2

Premi ai prof, scelta collegiale Oggi gli emendamenti del pd al Ddl- I sindacati: ci convochi il Governo

Faccia a faccia. Dopo l'incontro di ieri proposto un pacchetto di modifiche per migliorare il testo. L'impianto dovrebbe restare

di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci

on sarà solo il dirigente scolastico a scegliere come assegnare le risorse per valorizzare i docenti più merite­voli.Potrebbe essere affiancato da un

comitato per la valutazione interno alla scuola, scelto dal consigliod'istituto,ecomunquesido­vranno individuare prlma i criteri di premialità (tra gli indicatori potrebbero esserci la qualità dell'insegnamento e i risultati ottenuti). Da sciogliere è anche il nodo dei precari con oltre 36mesidiservizioallespalle,enonassuntiaset­tembre: l'attuale formulazione del Ddl «Buona Scuola» vieta che possano essere utilizzati per nuove supplenze. Probabilmente la disposizio­ne cambierà: tra le ipotesi allo studio c'è quella di attribuire carattere non retroattivo al limite dei 36 mesi (fIssato dalla normativa Ue, che lo scorsoannohagià bacchettato l'Italia per abuso direiterazione dei contratti a termine). Sul piat­to c'è poila questione della "chiamata diretta" dei docenti dell'autonomia daparte del dirigen­te.Daquantos'apprende,sichiariràchel'indivi­duazione degli insegnanti avverrà daglialbiter­ritoriali, con dimensione sub-provinciale (quindientrounambitopiuttostocircoscritto); e saranno scelti sulla base del Cv in modo coe-

I nodi del Ddl

CHIAMATA DIRETTA DEI PROF

nOdi pr hfilidtiiPl'ltfticdlast1d pOSSlfltlt. .ùaÌ'~i ~~~l1ti ' f#e~l~autoijoìp!ap~rpot~~zlatè l' fQr~~~I\fa.l~~d.P\ll"lt~ll.·. . ... . .... ~1$~iZion~j tbiat~i1cfbtbé'~seeI~~Qvrà avvenire'iltl'intemodi albI lerritortatl, di dimenslQrifsub~ . . . di entro all'l . . . . . .. interessetà tutti;f;dOcenti S$Sù"ti i n ruoto. Cb'è~riln.flEJ sélenonati trlimiteCIf in modo toerentel:lmi bisogni di qw{.'istltuto

rente coni bisogni del singolo istituto. TI governo, dopo il faccia a faccia di ieri con i

sindacati,staragionandosulpacchettodimodi­fichedaapportarealDdl,chepotrebberoessere ufficializzate già oggidallarelatrice in commis­sione Cultura della Camera, Maria Coscia (Pd). «Ci saranno miglioramenti al testo -afferma la responsabile scuola dei dem, FrancescaPuglisi -. Abbiamo ascoltato le proposte dei sindacati. Ora riflettiamo. L'esecutivo investe 3 miliardi sulla scuola e la riforma vuole valorizzare, per davvero, la professionalità degli insegnanti». L'impianto delDdl «resta fermo- aggiunge An­naAscani (Pd) -.Asciugheremopure ilnumero delle deleghe, stralciandoquellacheriguardagli organi collegiali. Unsegnodiattenzioneversole istanze che ci sono arrivate dal mondo della scuola». Che lo scorso 5 maggio ha scioperato contro la riforma: la percentuale di adesione è stata del 6489%, ha reso noto la Funzione pub­blica, su oltre un milione di dipendenti hanno aderitoin618.066 (piùdi0milagliassentiperal­trimotivi), con Un totale di trattenute sulleretri­buzioni di42.33L340 euro.

Mailclimaconisindacatièancorateso.Q\lelli avvenutiierinellasededelPd,sonostatiincontri puramente interlocutori, i sindacati hanno ri­proposto tutte le critiche alDdl evidenziate nel-

MERITO '

: ,"a«a~t)n~St;uola~ stimzla200 miliQni di euro ~rvatonWJreidQCtÌrrtimigli(lri.eassegnaal . p~sideilc9ll!pitodl selezlonatli (e èonsegùentement0pl1lmiarli).Anchequiperò dOp(lleprotestesindacalidsaranno "ammorbidimenti": ìlldirigeiltesarà affiancato uncomitatodivatutazioneil1teroo~llasçuota. sceltoQalpoilsigliòd'fstituto, eC€llJlunquesi dovrannop ittiteridi

.....~q~l~ mentQeirisultati~itèlÌUti)

le manifestazioni di giovedì scorso, che hanno portato allo sciopero. Larichiesta che arriva dai leader di Cgil, Cisl e UiI, delle rispettive catego­rie, diSnals-Confsal e Gilda, è di avviare un con­fronto direttamente conilgoverno. «Se dovessi dire che abbiamo la certezza che incontreremo l'esecutivo -osserva Susanna Camusso (Cgil)­direi una cosa non vera Abbiamo però apprez­zatoladisponibilitàdimetodo».Sullastessalun­ghezza d' onda Annamaria Furlan (Cis!): «Stan­no riflettendo su possibilità di modifiche, ma ci sono ancora scogli importanti -ha detto -. La ve­rifica la faremo con Governo e Parlamento. Sia­mo in urgente attesa». Per Massimo Di Menna (Uil scuola) che ha affiancato Carmelo Barba­gallo (Uil), le «dimensioni dell'adesione allo scioperohannospintoilPdaconvocarc~ cihan­no detto che finchè il testo non è approvato dal Senato si può lavorare a emendamenti», ma «le questioni di sostanza restano tutte aperte». Nel mirino soprattutto i poteriaffidatidalDdlai pre­si~come spiegaMarco PaoloWm!(Snals-Con­!llmD «Se al capo di istituto dai la possibilità di scegliere a piacimento su un elenco senza una graduatoria, di nominare uno dei docenti, c'è il rischiochenominiunocheconosce,ochevenga discriminata una donna rispetto ad un uomo perché può rimanere incinta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

l~attuate forrnl.!'lazlone, dellldllJietà àl : precari con oltre 36 mésidi $~ryiliQ. n~~

. S:t,apltimti a~~mpre~pt;poter ~ss~~~re , 9u~ t;oritta:fttdi~IJP,,1en~.~IPi:l·P~fl~~dl· mQdf~~té{allf~"qsi~Q. '.''WreJt penaUnafeCI1llavota$ • .. teneUé' S(uQ~~ tra le/jprjte$;a!!o:st«dioc'è quella di. attril:ìtliA!!~lirp.ttere·hon rètroattlvo allUnitè (kI,~me$tfls.sat() dalla ndrmatwa Ue (t'ltatia è stàta già baccll1~ttataper eccesswo utilizzodeicontl'atti a termine)

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

!-______________ ~~~~~==~~~~~~~~~~~~~~~~------~--~~~----------------~u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pag.4

Page 18: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Il Tar Lazio, sez. III bis (presidente estensore Pieri­na Bìancofiore), con decisio­ne n. 643812015, ha ordina­to al Miur di dlXrè esecuzione alla sentenza n. 31527/20!3, che aVeva anftùllato le.di. sposizioni amministrative di riduzione dell'orario scolastico per le cosiddette materie professionaìizzan· ti negli istituti tecnici e professionali, emanate nel 2010 dal Ministero dell'istruzione, in ragione deltò: mancata adozione . dei criteri di riduzione. Nel caro in cui il Miur non dovesse adèguarsi alla pronuncia del giudice ammi­nistrativo entro 30 giorni) sarebbe­commissariato. Lo si legge in un co­municato diffuso ieri dal sindacato Snals-Confsal. .

Quotidiano Data 08-05-2015 Pagina 28 Foglio 1

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6

~ ______ ~~~ __ ~ __ ~~~~~ __ ~~~========~8 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pag.6

Page 19: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 3 1

Scuola, si prova a ricucire n Pd incontra i sindacati Cgil, Cis I e Uii vedono i vertici dem, sul tavolo i nodi assunzioni e poteri dei presidi Camusso: «Visto un partito, ora serve il confronto con governo e Parlamento» di Nicola Corda • ROMA

Sulla scuola parte il confronto con i sindacati ma il governo re­sta fuori. Dopo la manifestazio­ne che ha portato in piazza inse­gnanti e studenti, è il partito de­mocratico a farsi carico della fa­se d'ascolto per cercare di por­tare al traguardo il disegno di legge con la massima condivi­sione. Mentre i lavori della com­missione Cultura della Camera vanno avanti, ieri hanno varca­to la sede del Nazareno i segre­tari di Cgil, Cisl e Uil insieme ai rappresentanti degli autonomi Gilda e Snals. «Solo un primo passo» fanno sapere al termine del tavolo occupato dall'altra parte dal presidente del partito Orfini, il vice segretario Guerini e la responsabile scuola France­scaPuglisi.

«Ci sono ancora scogli impor­tanth> ha detto la segretaria del­la Cisl Annamaria Furlan che avanza la richiesta urgente di un incontro con il governo. I no­di della riforma restano quelli dell'inserimento dei 100 mila precari e l'organizzazione dell'autonomia scolastica. Un aspetto che divide nettamente le parti quello del ruolo del pre­side-manager con poteri di ge­stione e la scelta degli insegnan-

La manifestazione degli studenti davanti la sede del Pd

ti. Troppo potere secondo i sin­dacati e gli autonomi del Gilda paventano addirittura il rischio della corruzione.

La necessità di azzerare il ba­cino dei precari è l'altro punto sul quale il governo vuole inter­venire ma la divergenza riguar­da il numero e le modalità. Ol­tre 100mila quelli già individua-

ti e per i quali sono state reperi­te le risorse ma ne resterebbero fuori circa 30mila.

I tempi poi sono cruciali, i sindacati non credono che la ri­forma possa essere licenziata entro metà giugno che per il mi­nistero è la data limite per orga­nizzare il prossimo anno scola­stico. Per ciò chiedono lo stral-

cio delle misure per la stabiliz­zazione dei precari dalla rifor­ma, da inserire in un decreto legge. Anche secondo Susanna Camusso gli scogli possono es­sere affrontati solo «aprendo il confronto con governo e Parla­mento, per ora abbiamo incon­trato un partito». La stoccata della leader della Cgil è voluta­mente polemica e «pur apprez­zando le aperture sul metodo non sono stati fatti passi avanti, le ragioni dello sciopero resta­no tutte». «Il confronto va avan­ti salvaguardando lo spirito del disegno di legge, l'autonomia delle scuole e la lotta al preca­riato» ha detto Francesca Pugli­si della segreteria del Pd. «L'uni­ca vera distanza che ho registra­to è la modalità del provvedi­mento: si tratta di una riforma organica che non può essere scorporata dalle assunzioni con un decreto».

Il convitato di pietra resta il ministro Giannini che secondo i rumors di Palazzo Chigi sareb­be finita in un cono d'ombra an­che per volere dello stesso Ren­zi. Sarebbe lei l'obiettivo della fronda scattata in commissione con l'approvazione di una raffi­ca di emendamenti a firma di tutti i partiti che cancellano al­cune deleghe al governo.

rrJRIPRODUZIONE RISERVATA

'" O') 00

'" o

~ w

~ o .o {l

~ '6 o

r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_4u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pago 7

Page 20: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

CORRIER IEri Quotidiano Data 08-05-2015

Pagina 9 Foglio 1

Il sindacato autonomo oltre il 40% nelle elezioni per il Consiglio superiore della pubblica istruzione

Confermato lo strapotere dello Snals-Confsal nelle scuole ~ RIETI Nel mezzo della protesta contro la "Buona scuola" so­no arrivate le elezioni per il Consiglio superiore della pubblica istruzione, il Cspi. Elezioni che, ancora una vol­ta, hanno confermato lo strapotere dello Snals in tut­te le scuole della provincia di Rieti, con la sigla autonoma che supera la quota del 40% e tiene a distanza tutte le al­tre sigle. A distanza di vent'anni, la scuola italiana e reatina è tor­nata alle urne per eleggere il suo massimo organo di rap­presentanza professionale: il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi)

che sostituisce il decaduto Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione. Un organismo quest'ultimo che era stato in bilico negli ultimi anni, visto che era sta­to lasciato decadere e c'è vo­luta addirittura una senten­za del Consiglio di Stato per costringere il ministro pro tempore a farlo ripartire in­dicendo nuove elezioni. L'importante tornata eletto­rale è caduta nel pieno della protesta che in questi giorni sta infiammando la scuola contro il disegno di legge co­siddetto della "buona scuo­la". Il dato scaturito dalle urne ha ribadito nella provincia

Il segretario provinciale dello Snals Luciano Isceri

di Rieti lo strapotere dello Snals-Confsal che, con il da­to aggregato di tutti i vari profili ed ordini di scuola su 1561 votanti ha raccolto 648 voti (41,51%). Seguono,molto distanziati, la Uil con 400 voti (25,62), la Cisl con 276 (17,68),la Cgil con 135 (8,65%). Hanno ricevuto rispettiva­mente; i Cobas 35 voti (2,24%), la Gilda 15 voti (0,96%); altri 52 (3,33%) vo­ti sono andati complessiva­mente ad un gruppo di liste mmon Il segretario provinciale del­lo Snals - Confsal di Rieti Luciano Isceri ha dichiarato è ovviamente soddisfatto del

risultato raggiunto nelle scuole: "Il brillante risultato elettorale ottenuto, che se­gue quello altrettanto bril­lante delle recenti elezioni rsu, ci impegna ancora di più nei confronti di una cate­goria che,insieme al sindaca­to, sta vivendo un momento decisamente complicato con una elevatissima conflittualità causata da scel­te politiche assurde. Lavore­remo ovviamente per ripor­tare dentro le scuole quella necessaria serenità se il go­verno dimostrerà buon sen­so , in caso contrario sarà una durissima contrapposi­zione delle parti ad avere la meglio". ~

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-______________ ~--~------------------------------------------~~~~~--------------~u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pag.8

Page 21: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Giranttsta

Lascuola arrabbiata fa paura al Pd PALAZZO CHIGI DÀ MANDATO AI VERTICI DEMOCRAT DI SONDARE I SINDACATI. CHE ORA MINACCIANO IL BLOCCO

Data 08-05-2015 Pagina 5 Foglio 1

DEGLI SCRUTINI SE LIMPIANTO DEL DDL SULLISTRUZIONE NON VERRÀ MODIFICATO di Riccardo Paradisi

A Palazzo Chigi sembra es­

sore arrivato forte o chiaro il messaggio che l'impo­

nente sciopero della scuola di martedì scorso voleva mandare al governo. Tanto che Renzi ha dato mandato al l'd, in particolare al vi­cesegretario Guerini e al presiden­te Orfini, di avviare un dialogo con il mondo dell'istruzione che è cominciato ieri nella sede di largo dol Nazanmo con un incontro con i sindacati dell'istruzione. Intanto in Parlamento si sta lavorando a nuovi emendamenti da portare in commissione entro la prossima settimana. Dall'incontro di ieri non si regi­strano significativi passi avanti. Il partito di Renzi è determinato a mantenere l'impianto della rifor­ma ma sembra disposto ad alcune concessioni, soprattutto in merito alle assunzioni, o comunque le parti si sono lasciate con l'impe­gno a rivedersi prima dell'appro­vazione in aula alla Camera del ddl scuola. Il Pd non apre nemme­no al decreto per l'assunzione dei precari ma mantiene la strada del ddI. Sui presidi c'è invece un'apertura: uno degli emenda­menti al ddl prevede l'introduzio­no di un nucleo di valutazione per le assunzioni decise dai dirigenti scolastici. Deciso anche l'introdu­zione eli un fon-do di compensa-zione per gli isti-tuti svantaggiati. «Abbiamo volu-to incontrare tut-te le parti inte-ressa te dalla ri-forma - ha detto il vicesegretario dem Guerini -dopo un incon-

tra durato oltre tre ore - e abbia­mo ribadito l'im­pianto della ri­forma che secon­do noi spinge la scuola italiana verso un vero ammoderna­mento». Riguardo alle modifiche chieste dai sindacati, Guerini non si sbilancia «alcuni punti trovano già una risposta nel­l'impianto della riforma ma in Parlamento c'è spazio per avvici­nare le posizoni». Quanto alla ri­chiesta dei sindacati di incontrare il governo, Gumini ha aggiunto che «è nella disponibilità del go­verno. Ma il ministro Giannini è sempre stato disponibile a incon­trare tutti». Tuttavia le distanze re­stano profonde. Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gil­da dogli Insognanti sottolinoa cho sull'assunzione diretta da parte del dirigente scolastico, recluta­mento attravorso albi triennali ter­ritoriali e stabilizzazione dei pre­cari da stralciare dal ddl o attuare con un decreto legge, «il Pd non ha dimostrato alcun segnale di apertura. Un'inamovibilità che purtroppo ci aspettavamo e alla quale rispondiamo appellandoci al Parlamento, affinché ascolti concretamento il mondo dolla scuola sceso in piazza il 5 maggio e accolga la richiesta di incontro avanzata dai sindacati». Nei gior­ni scorsi la Gilda aveva anche mi­nacciato cho in assenza di un se­rio ripensamento dell'impianto della riforma da parte del governo uno sciopero degli scrutini. Un avvertimento che ieri la Gilda ha ribadito: «Se non ci saranno un ascolto e un dialogo pieni su que­sti tre punti la conclusione dol-

l'anno scolastico sarà tutt'altro che serena. Contro la riforma si sta creando un fronte contrario com­patto, come dimostrano le prote­ste spontaneo che si stanno moW­plicando e che stanno sempre di più coinvolgendo anche studenti o famiglio. A bocciare il ddl- con­clude Di Meglio - non sono soltan­to i sindacati, ma un Paese intero cho lo istituzioni non possono ignorare». Nel mirino dei sindacati e dei do­conti rosta tuttavia il sistoma dollo assunzioni affidato ai presidi che «rende possibile che anche nella scuola, como in altri ambiti. si vo­rifichino fenomeni di corru~ione)} come denuncia Marco Paolo lII!Hl sogretario generale Snals-Con"'l'Sar

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

!-________________ ~~~~-=~~--~~~_=~~~~~~~~~~--~------~--~~~~----------------~u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pag.9

Page 22: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Quotidiano Data 08-05-2015 Pagina 8 Foglio 1

SUPERPRESIDE, SCIOPERO RECORD '-

lA SCUOlA E lA PALUDE DI RENZI SECONDO I NUMERI UFFICIALI HA ADERITO ALLA PROTESTA IL 65% DEI DOCENTI IL PD NON CONVINCE I SINDACATI CHE CHIEDONO DI INCONTRARE IL GOVERNO

di Salvatore Cannavò

L' inadeguatezza di certi dirigenti po­litici si può desu­mere dall' osses­

sione per i sociol network. Il sot­tosegretario all'Istruzione, Da­vide Faraone, renziano con­vinto, riferendosi allo sciopero della scuola aveva dichiarato su Facebook che "in piazza ci sarà una minoranza del Paese, la più chiassosa, ma sempre di minoranza si tratta". Ieri il ministero ha diffuso i da­ti degli aderenti allo sciopero: si tratta di 618.066 tra docenti e assistenti tecnici e ammini­strativi. "Una cifra storica, mai vista almeno negli ultimi 25 anni", dice chi il sindacato lo conosce da tempo. Nemmeno contro la Gelmini ci fu una partecipazione cosÌ ampia e massiccia. Due insegnanti su tre sono qualcosa di più di una "minoranza chiassosa" e in questo errore di valutazione c'è tutta l'impasse in cui si tro­va il governo Renzi.

LA DIFFICOLTÀ è visibile an­che dagli incontri che si sono tenuti ieri con le rappresentan­ze sindacali. Non tanto e non solo perché questi incontri non hanno prodotto nulla. La difficoltà è visibile già nel fatto che il Pd si è presentato senza la sua mini stra, Stefania Gianni­ni, iscrittasi poche settimane fa e ormai esautorata. "Al suo po­sto mi sarei dimesso" dice Ste­fano Fassina, deputato dissi­dente ma che ha deciso di oc­cuparsi a tempo pieno della ri­forma della scuola. Nel gruppo parlamentare del

Pd, e in particolare in quello che sta discutendo la riforma, c'è una diffusa contrarietà per come si sono messe le cose. La legge è stata scritta talmente male che la relatrice, sempre Pd, del provvedimento, Maria Coscia, la sta riscrivendo da ca­po. Solo che Renzi, il governo e lo stesso Pd si sono spinti mol­to in là con le proprie posizioni e tornare indietro è complica­to. N ei colloqui di ieri con Cgil, Cisl, Uil, ~ e Gilda, asso­ciazioni di genitori e studenti, il Pd ha proposto di ammor­bidire alcuni punti della legge non andando oltre, però, l'ipo­tesi di un comitato di docenti che assista il dirigente scolasti­co nella gestione dei suoi po­teri e senza garantire nulla sul­le assunzioni dei precari. Il "preside-sindaco", resta in pie­di anche se dovrebbe assumere una forma più "costituziona­le". Altri segnali di dialogo so-

Lo sciopero del 5 maggio Ansa

I democratici non

tornano indietro sui

poteri al dirigente

scolastico. La vera

battaglia potrebbe

spostarsi al Senato

no stati lanciati in Commissio­ne dove dalle deleghe al gover­no, previste all'articolo 21, è stata eliminata quella che rifor­ma gli organi collegiali, quella che regola le procedure di as­sunzione e valutazione. Altro segnale, la norma che impone la continuità degli insegnanti di sostegni per gli alunni di­sabili. Ma è ancora poca roba rispetto allo scontro che si è ve­rificato. Se la Cisl, con Annamaria Fur-

lan, ha voluto mettere l'accen­to sull'apprezzamento al dialo­go mentre la Cgil, con Susanna Camusso e con Domenica Pan­taleo, ha riscontrato scarsa di­sponibilità, tutti hanno messo l'accento sulla necessità di un incontro con il governo.

IL VICESEGRETARIO Pd, Lo­renzo Guerini, titolare dell'in­contro, ha promesso che ci sa­rà. Ma i tempi sono strettissi­mi, il 14 la legge va in aula e il 19 deve essere licenziata. Si fa quindi forte l'ipotesi che la bat­taglia vera si sposti al Senato dove la minoranza Pd può gio­care un ruolo. L'approvazione entro il 19, però, espone il go­verno al giudizio degli inse­gnanti in vista del voto delle Regionali del 31 maggio e quindi la necessità di ottenere un risultato immediato. I sindacati propongono di stralciare il provvedimento sulle assunzioni, approvando­lo alla Camera e inviandolo al Senato per poi discutere con calma tutto il resto. Proposta rilanciata da Fassina, ma Renzi al momento non ha intenzione di accettare la proposta. Ieri sera il Pd si è limitato a emanare un comunicato con il quale definisce "costruttivi e proficui" gli incontri di ieri im­pegnandosi a presentare "un pacchetto di emendamenti frutto degli incontri di questi due giorni". Solo fumo negli occhi, sotto­linea il M5S con Beppe Grillo che lancia la sua proposta: to­gliete i soldi alle scuole private e dateli ai docenti perché la scuola ha bisogno di insegnan­ti più motivati.

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o .o {l

~ '6 o

r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_iu Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pago 12

Page 23: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

GIORNALE di ARONA Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 2 1

Un nutrito gruppo di docenti e personale Ata martedì 5 è partito anche da Borgomanero alla volta di Milano per partecipare alla grande manifestazione promossa dai sindacati

«L'intento è chiaro: vogliono smantellare la scuola statale attraverso tagli e licenziamenti»

BORGOMANERO (zas) Anche da Borgomanero è partita la mobilitazione del mondo della scuola. «Mai una volta che in questa riforma siano pronunciate le parole "Bam­bini" o "Educazione". Più che una riforma è un piano di licenziamenti e tagli, nella quale vengono sostituiti titoli e servizi con dei princìpi oscuri. Per questo oggi scio­pero». Così un'insegnante, precaria, salendo su un pul­lman che da piazza XXV Aprile si è diretto alla ma­nifestazione di protesta con­tro il progetto di riforma sco­lastica firmata dal ministro dell'istruzione Giannini a Milano, commenta la propria adesione allo sciopero na­zionale.

È successo martedì 5 mag­gio, giornata di sciopero na­zionale unitario del mondo della scuola: era dal 2007 che le cinque sigle sindacali di settore (Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals, Gilda e Cobas) non manifestavano compat­tamente: «Un pullman parte da Borgomanero - dice Sil­vano Merlini, Dsga di Fie Cgil - un altro da Domo­dossola e altri due da Novara. In tutto dal novarese e dal Vco siamo circa 200 dipen­denti del mondo scolastico, tra insegnanti, segretari e personale Ata, a partire alla volta della piazza milanese. La linea fondamentale che unisce tutte le sigle sindacali confederali in modo piut­tosto compatto è il contrasto a questo tentativo di scar­dinare il sistema Italia. Non si può scimmiottare il sistema scolastico anglosassone: la fi­gura del dirigente manager -spiega il sindacalista - oltre

ad essere fallita anche là, in Italia è poco credibile, e pure pericolosa. Inoltre in questa riforma vengono snaturati i collegi docenti e i consigli d'istituto, privandoli dei loro poteri decisionali. Non da ultimo c'è il problema dei precari da assumere in ruolo: i numeri che fornisce il go­verno non sono affatto ri­spondenti al vero. Chiedia­mo anche che vengano rein­trodotte delle materie, come dovrebbe fare una riforma seria, tolte dai curricula degli studenti da ormai troppi an­ni».

Martedì 5 maggio il mondo della scuola si è fermato: il disegno di legge 2994, ora all' esame in commissione dopo una prima lettura alla Camera, proprio non viene digerito dagli addetti ai la­vori. Molti istituti statali, di ogni ordine e grado, martedì sono rimasti chiusi, mentre molti altri hanno aperto lo stesso le proprie porte, ma per un orario ridotto delle lezioni.

Domenico Amoruso, se­gretario territoriale Cisl scuola Novara: «Abbiamo ca­pito chiaramente che c'è !'in­tento marcato di smantellare la scuola statale, privatizzan­dola. Con questa riforma vengono a mancare risorse sia umane che economiche. Così ci saranno scuole di serie A e di serie B. Nel Ddl è pill che evidente che queste risorse vengono dirottate nelle scuole private, per le quali questa riforma prevede 442 milioni di euro in più di contributi statali, oltre ai contributi che già hanno e alle rette delle famiglie».

AlessanClro Zonca

Sopra un gruppo

di insegnanti in posa poco

prima di salire sul pullman

che li avrebbe portati

a Milano; a destra

Silvano Merlini e Domenico

Amoruso e sotto due

momenti della manifestazione

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-------------------~~~~----------------------------------------------------~--~~~~----------------____ ,u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non

SNALS Pag.13

Page 24: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Data

IL GIORNALE D'ITALIA Pagina

Foglio

08-05-2015 4

Scuola: il opo la grande protesta del mondo della scuola di mar­tedì scorso, e dopo che il

premier il giorno successivo ha incontrato i tecnici del Ministero per vedere se e dove modificare la firma, ieri i vertici del Pd harmo ricevuto al Nazareno (sede del partito, ad ulteriore dimostrazione che anche la scuola è una 'cosa' tutta interna al partito) alcune sigle sindacali, "Il fatto che si parli è positivo, ma le distanze rimangono pressoché immutate", Ha detto al termine dell'incontro il leader della Gilda, Rino Di Meglio, "Sui dettagli ab­biamo riscontrato una disponibilità ad apportare modifiche ma su al­cuni temi sostanziali come gli albi territoriali e la possibilità dei presidi di scegliere gli insegnanti abbiamo notato una certa chiusura" , Per lo l!!IIIl come dichiarato dal segretario generale Marco Paolo _ "sulle assunzioni ci è stato promesso che arriverarmo emen­damenti per fare in modo che tutti i precari possono essere si­stemati, Vedremo se alle parole seguirarmo i fatti, Siamo favorevoli anche sull'organico funzionale (ma dovrebbe essere pluriennale) ma abbiamo ribadito un deciso no all'assunzione diretta degli in­segnanti, un punto sul quale i no-

1

RIFORMA DA RIVEDERE E AL NAZAREND C'È LA FILA DELLE VARIE SIGIlE .•.

d lascia decidere ai sindacati

stri interlocutori sembrano però voler mantenere il punto", Quindi, la ciliegina - si fa per dire - sulla torta, con l'incontro con Cgil-Cisl-Uil: 'Un'apertura da parte del governo? Non so se c'è, noi stiamo andando al con­fronto con un partito", harmo detto all'unisono Susarma Camusso e il leader Uil, Carmelo Barbagallo, prima di entrare, con quest'ultimo che ha poi alzato l'asticella di chi" comanda: "Noi abbiamo

chiesto un incontro con il governo ed è meglio che ci dia ascolto, Dal canto suo, Armamaria Furlan, della Cisl, ha aggiunto: "Abbiamo fatto un grandissimo sciopero e molto partecipato, con manife­stazioni di non solo chi lavora nella scuola, ma anche con la partecipazione di genitori, cit­tadini e studenti, Ci aspettiamo che si prenda coscienza di tutto questo e si facciano le modifiche opportune", fg. Tr.

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-------------------~~~~----------------------------------------------------~--~~~~----------------____ ,u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pag, 14

Page 25: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

LE DECISIONI Da PROWEDtTORA TO

Più alunni, meno docenti No agli indirizzi musicali

-MltA.NQ­

NESSUN nuovo indiIizzo musi­rrue nelle sctlOle medie dì Milano e provincia nonostante le pressan­ti richieste e lo sbocco possibìle di tre licei musicali (Conservatorio, Tenca, Magenta, di Il uova apertu­ra se si raggiungeranno i Il umeli per le isclizioni) e 686 cattedre in meno nonostante Ull aumento di L 150 alunni lispeuoallo scorso anno scolastico. Come per le pt:i­l1ulrie, anche l'infonnativa sugli organici di diritto della scuola me­dia scontenta i sindacati (FIc­Cgii, Cisi, Snals e Gilda~ che tor­nano ti chiedere piÌ! insegnanti all'Ullìcio per il personale scolasli~

co e al pr.uvveditOl"3to. "La dota~ zioue Olgauica assegnata dall'Uffi­cio scolastico regionale per ìl 2015-2016 spiega Pippo Friso­ne, della Flc Cgi I li sulta di gr"3n lunga insuffiden te rispetto a( fab­bisogno segnalato dalle scllole, ca­mttenzzato da UI1 notevole incre­mento della popolazione scolasti­ca, pali a 1150 alunl1i e 95 classi in piim, Un incremento dovUlo all'afilusso di ahmni stl'<lIlieri, quest'anno piil sensibile in pro­vinria che in rittà. SECONDO i sindacali, se1"\'i1'eb­bel'O 6.3 62 posti docen te sull'i Ilte-1"3 provincia, contro llil organico previsto di 5.676, pari a 686 postì in meno. Inoltre (<I1eSSUIl corso di

PROTESTA Pippo FriliOne, segretario della. Fie CIPI

Quotidiano Data 08-05-2015 Pagina 15 Foglio 1

orienlamellto musicale dei 21 Ii­chiesti sul Milano è stato autot1z­zato .. ,. accusa Flison e Ri ma n,<lll­no i 66 dell'anno precedente. In m [\'a la Regione solo MOIlza, Vare­se e Brescia ne hanno OUelll1to uno nuovo. Cosi si blocca lo svi­luppo del llUOVO liceo musicale, sempre piil t1chiesto dalle fami­glie»). Al Tenca, per esempio., so-110 decine i ra,galli in lista d'atte­S<!. «(In tutto il Nord daI2011, con il blocco deglì organici '. COìlclu­de Frisone-la popolazione scola­stica continua ad aumentare~ ma il ministero delrIstruzione non garantisce organici sufficienti. Oc­cotre slIpemre il dualismo Hll or­ganico dì dÌli tto e organico dì ade­guamento, E autorizzare tutte le ri chieste di in dirizzo m tlsicale»,

Luca Salvi

'" O') 00 oD o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6

~ ______ ~~~~~~~~~~~~~~~========~8 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pago 15

Page 26: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

il manifesto Il Pd fa melina I sindacati: trattiamo solo col governo

Tre ore di incontro al Nazareno tra i sindacati della scuOla e i vertici del Pd. Ma nessun pas­so avanti: il partito di Renzi pro­pone solo palliativi con emen­damenti di facciata, mentre Cgil, Cisl e Uii vogliono modifi­che sostanziali. E chiedono un incontro urgente con Renzi e il ministro Giannini.

FRANCHI I PAGINA 4

uGli emendamenti non bastano, va cambiato l'impianto della riforma)). Via dalla commissione l'M5S: uTeatrino penoso))

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 4 1 /2

SCUOLA· Al Nazareno tre ore «senza passi aVilnti» fra Pd e sindacati. Che chiedono di parlare con Renzi e Giannini

«Vogliamo trattare, ma con il govemo)) Massimo Franchi

D aveva essere un'ora sola di confron­to. Alla fine sono state tre: Il prolun­gamento però non ha portato a nes­

sun sostanziale passo avanti. Sulla riforma della scuola rimane il muro contro muro: da una parte governo e Pd che non voglio­no toccare i punti fondamentali della «buo­na scuola», dall' altra i sindacati - assieme al­le associazioni degli studenti e dei genitori -che senza distinzione, a parte qualche cedi­mento dello~ - continuano a contestar­ne l'impianto: mancato decreto sulle assun­zioni, poteri dei presidi, albi territoriali da cui i presidi stessi potranno scegliere gli in­segnanti.

Che non si trattasse di un incOntro col go­verno, i sindacati l'hanno capito quando so-

no riusciti a strappare il cambio di program­ma. Inizialmente' a Cgil, Cisl e Uil era stata riservata solo un'ora di «confronto» - termi­ne sostitutivo della rottamata concertazio­ne - allo stesso modo di tutti gli altri interlo­cutori scelti dal Pd adue giorni dallo sciope­ro che ha dimostrato come il mondo della scuola consideri fallimentare la riforma tar­gata Renzi e Giannini. Al Nazareno invece Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Car­melo Barbagallo sono rimasti oltre tre ore. li tempo necessario perché loro e i loro se­gretari di categoria (Mimmo Pantaleo Fie Cgil, Francesco Scrima Cisl Scuola, Massi­mo Di Menna Uil Scuola) spiegassero le lo­ro posizioni. Rimaste totalmente distanti da quelle del Pd e dalle modifiche <<palliati-

ve» proposte dal presidente Matteo Orfini, dal vicesegretario Lorenzo Guerini e dalla responsabile scuola Francesca Puglisi. Alla fine dunque si è trattato più di un incontro di «metodo» che di «merito». ,Tanto che rPil. ri.~l f' TTil h,mno r.hif'sto cii inr.ontrare

«al più presto il governo». La sua assenza dal confronto - definita «surreale» da Stefa­no Fassina che appoggia la richiesta sinda­cale di un decreto sulle assunzioni - è consi­derata decisiva dai sindacati: «solo il gover­no può cambiare profondamente la rifor­ma come chiediamo nOD',

Unico punto su cui - a detta del Pd - il confronto andrà avanti è quello sugli emendamenti per «rimodulare» il potere del preside - dirigente scolastico - che con la riforma diventerebbe il «sindaco della scuoIID>, definizione del sottosegretario Da­vide Faraone. Ma dai sindacati non arriva alcuna conferma al proposito. Unico impe­gno preso dal Pd è quello di fare da latore alla richiesta di incontro col governo, ma fi­no a ieri nessuna risposta ufficiale era arri­vata dal ministro Giannini.

<<Abbiamo molto apprezzato la disponi­bilità e il metodo di continuare a vederci ma non abbiamo fatto grandi passi avanti», ha commentato appena uscita dal Nazare­no Susanna Camusso. «Su alcune cose stan­no riflettendo ma ci sono ancora scogli im­portanID>, le ha fatto eco Anna Maria Fur­lan. «È inutile parlare di aperture dopo un incontro con un partito - attacca Carmelo Barbagallo - . Valuteremo se ci sono apertu­re, quando il governo ci convocherà. Capi­sco che dopo avere abusato dei decreti si

faccia appello alla democrazia dei disegni di legge, ma questa era l'occasione per fare un decreto perché solo così si possono assu'­mere i precari prima che inizi l'anno scola­stico», conclude.

Sul piano parlamentare intanto ieri !'iter del disegno di legge è andato avanti. E an­che qui non si registrano cambi di verso. An­zi. Tanto che i componenti M5s della com­missione Cultura della camera hanno deci­so di lasciare i lavori. «In queste ore stiamo assistendo a un teatrino stucchevole, a trat­ti penoso - scrivono in una nota - . Quello che Pd e governo potranno concedere sa­ranno, al massimo, briciole. È del tutto evi­dente che, come abbiamo sempre afferma­to, sui punti chiave di questo prowedimen­to, non si ci sono reali ripensamenti. Il go­verno fa finta di sfilarsi e lascia campo libe­ro al Pd, che si porta al Nazareno associazio­ni e sindacati per parlare, all'ultimo mo­mento e in tutta fretta, di tutto ciò che non hanno voluto mai fare finora: corifrontarsi seriamente su Ddl Istruzione e accettare il fat­to che il prowedimento va gettato nel cesti­no. Al contempo speriamo che, tutti coloro i quali si sono opposti fino a questo momento al Odi, non abbocchino a contentini e alle pro­messe da marinaio di Pd e compagniID>. La ri­cetta per la rifonna della scuola la offre poi in contemporanea Beppe Grillo, conversando con i cronisti a Montecitorio: «Un insegnante deve essere pagato bene altrimenti è un dan­no per le generazioni future, deve avere una didattica moderna I soldi? Si trovano. Per esempio, i 500 milioni alla scuola privata li de­pisterei sulla scuola pubblicID>.

'" O') 00

'" o

~ w

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_iu Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pago 16

Page 27: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

il nupvo l glornae

"Allora, professore: se dovess~ passare questo progetto dI Riforma diventerà il padre­padrone della sua scuola?".

l'offerta formativa finisca con lo sca­valcare gli organi col~eg~ali ~ al~as Col­legio Docenti e ConSIglIo dI Circolo o di Istituto - e con lo svuotare quanto la Costituzione indica a proposito del­l'assunzione del personale scolastico.

Le sfide dell' autovalutazione

Alla domanda - volutamente provo­catoria - risponde con un sorriso I?a­miano Previtali, dirigente scolastIco nel Bergamasco e tra i co~igli~ri .del Ministro Giannini, contro Il CUl dlse- "Non è possibile alcun migliora­gno di legge sulla "B~?na Scuola" sC?- mento nella scuola senza un gruppo no scesi in piazza uruti - ed era la pn- che lavora insieme, senza una comu­ma volta che accadeva dopo sette an- nità che comprende la ca.te&o.ria P!O­ni - i sindacati di categoria. fessionale, ma pure la SOCleta m cUlla

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 3 1 /3

parati, entr.o il.qual~ ogni ~cuola, sulla base di 49 mdlcaton, potra confronta­re la propria situazion~ su base pro­vinciale, regionale, naZIonale, ma an­che rispetto a~ tipo ?i scu?l~: licei ~las­sici tra loro, IStitUtI tecnICI... - spIega Previtali -. Questo processo di autova~ lutazione porterà a .indiv!?~are pU~~I deboli e punti forti dellistItuto. Cl? che viene chiesto al dirigente scolastI­co è di individuare gli elementi di de­bolezza e trasformarli in opportunità sul piano del miglior~me~to della scuola. Non in una logIca dI concor­renza con altri istituti - puntualizza -ma nella prospettiva di gar~~ir~ buo­ni esiti formativi ed educatIVI al pro­pri studenti".

Vno dei punti di maggi?r p:eocc~- scuola è inserita: il preside uomo solo pazione denunciato da CgII,. CIsl, .VIl, al comando non ha ragion d'essere", Snals e FGV riguarda propno la fIgu- rassicura invece il prof. Previtali, in­ra del preside, del quale il dcll 2994 tervenuto a Piacenza il 4 maggio al "Riforma del sistema naZIOnale dI lstru- convegno organizzato in Fon~azi~n.e zione e formazione e delega per Il rw;:dmo dalle associazioni di insegnantI e dm- Le aziende vogliono ragazzi delle disposIzIOni legzslatwe Vlge.n~l ra~- genti scolastici Diesse e Disal (che pu- capaci di gestire l'insucesso forza le funzioni, chiamato - cItIamo Il re hanno presentato al Ministro un testo che deve essere discusso e vota- corposo documento con propost~ di Che di una svolta si tratta lo evi­to alla Camera entro il 19 maggio, per emendamenti al ddl) per parlare dI un denzia pure Mauro Monti, preside al passare poi al Senato (il gov~rno h~ tema chiave della riforma, ovvero "Mattei" di Fiorenzuola e referente annunciato che in quell'occasIOne n- l'autovalutazione. Alla vigilia dello provinciale dell'associazione l?isal, convocherà i sindacati) - a svolgere sciopero generale della Scuola italia- aprendo i lavori. "L'~utoval~tazIOne­"compiti di ge~tione ?ireziona~;, or- na, una platea di 140 iscri.tti tra docen- rilancia _ costringe 1 docentI a muo­ganizzativa e dI coordmamento ~ ad ti e presidi si sono volutI confrontare versi al di fuori della prospettiva ?~l: essere "responsabile della gestIon~ sulla rivoluzione innescata dalla pub- la classe, assumendosi responsabilIta

'" O') 00

'" o

delle risorse finanziarie e strumentalI blicazione, il 29 aprile, della piattafo:- rispetto all'istituto, e . i dirigent~ ad e dei risultati del servizio, nonché del- ma on line che le scuole dovranno utI- uscire dal loro ruolo dI pura gestIone le scelte didattiche, formative e della lizzare per produrre, en~o luglio,.il amministrativa per assumere una re­valorizzazione delle risorse umane e Rapporto di autov~lutazIOne (Rav m sponsabilità educativa all'interno del-del merito dei docenti". Si teme in sigla), primo step dI un processo ch~ la propria scuola".. . . .. ~ particolare che l'assegnazione di pi~ porterà cias~un ~st~tuto alla ste,~ura dI Classe-scuola-terntono: Il trmomIO ~c poteri al preside ri~petto all~ scelta del un piano dI mI&lIoramento. Per la per una buona. S~uola 'p~rte ?a.una in- o

docenti dell'orgaruco funzIonale (os- prima volta tramIte un decreto legge, tegrazione tra.I dlv~rsIll\:ellI dI COI~lU- {l sia "finalizzato alle esigenze currico- il Dpr 80, si fornisce a tutte le ~cuole nità e i diverSI ruolI. AnZI, da una al- ~ lari extracurricolari, educative e orga- un format unico, con dati comunI com- leanza", è il termine che preferisce ~

l ________ ru~·z:~~a~ti~v~e~"2),~S~U~i~p~r~e~ffil~·~d~i~m~e~r~i~to~e~s~u~l~-~~~~~~;-~~~d,;,;t:~rt;~~~~~~~~~~~~==================~ Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pago 18

Page 28: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

il nupvo l glornae

usare Dario Nicoli, sociologo del­l'Università di Brescia, che segue in tutta la penisola esperienze di alter­nanza scuola-lavoro, altro punto trat­tato dal ddl 2994. "Le scuole sono spesso soffocate da tante attività e non si può chiedere agli insegnanti di star dietro a tutte - riflette -. Per questo l'autonomia si gioca a mio avviso non a livello di singolo istituto ma di più Istituti simili che, sul territorio, si dan­no un indirizzo comune e allacciano un' alleanza con realtà imprenditoria­li, enti locali, associazionismo, i quali diventano interlocutori della scuola".

Nicoli invoca un "sentire educativo comune" che diventi terreno fertile per un "risveglio" di questa nostra so­cietà sospesa, dove i ragazzi - l'analisi è di alcune aziende che hanno accolto studenti in stage ed esperienze sul campo - sono magari bravi ad esegui­re quel che gli si chiede, ma appaiono "impauriti, incapaci di gestire l'insuc­cesso". Ecco perché si deve insistere sull'alternanza scuola-lavoro (il ddl fissa 400 ore obbligatorie nell'ultimo biennio o triennio per gli istituti tecni­ci e professionali e 200 ore per i licei nel triennio): "occorre fornire agli stu­denti esperienze di realtà che non so­no solo pratiche per verificare la con­cretezza del sapere teorico impartito, ma luoghi dove si impara qualcosa di nuovo e si impara diversamente".

Se un ostacolo c'è da superare è l'ec­cessiva "irrealtà" in cui i ragazzi sono immersi, resa più acuta dalla "peda­gogia della protezione" messa in atto dagli adulti. "Siccome li si vuole pro­teggere dal dolore, dal fallimento, li si protegge anche dal reale, ma così fa­cendo perdono anche la parte positi­va, la gioia, la capacità di acquisire forza, di combattere per ciò in cui cre­dono", annota Nicoli. Il sociologo ve­de nella Scuola il fulcro da cui può partire una rigenerazione del cuore

dei giovani e, attraverso di loro, del territorio e delle famiglie.

Ma ci vuole fiducia nei ragazzi e passione per la cultura, "la risorsa più importante per la Scuola - dice - è con­dividere un cammino che produce opere". Nicoli fa esempi concreti. Co­me gli scolari della Primaria di Vicen­za che in collaborazione con l'assesso­rato all' ambiente hanno studiato e classificato gli alberi del territorio e ri­porteranno i loro studi a genitori e cit­tadini organizzando stand e attività in un parco cittadino. O la classe di lma scuola professionale che insegna ad una delle Medie che cos'è un sistema elettrico. "Bisogna superare l'idea che la scuola è il luogo dove si impara qualcosa che farai dopo, è piuttosto un luogo dove si impara a fare cose che valgono adesso - precisa Nicoli -, così i ragazzi intanto che studiano so­no anche costruttori, percepiscono che il lavoro è un legame sociale buono che li fa uscire dal loro io, li mette alla prova nelle relazioni, li aiuta a fonda­re un progetto di vita".

La qualità la fanno i docenti Il radicamento nel territorio e le "al­

leanze" che si saldano sono un'occa­sione di riflessione e valutazione per la scuola, perché c'è il responso di aziende, Comuni, associazioni. "Ma non basta: la valutazione esterna non produce di per sé qualità, di fronte a critiche o debolezze possiamo anche trovare giustificazioni - fa notare il so­ciologo -. Ci vuole perciò in parallelo una autoriflessione da parte della scuola, che è un organismo vivo, e de­ve sempre richiamarsi il suo compito essenziale, ovvero consentire il dialo­go partecipativo tra le giovani genera­zioni e coloro che hanno reso grande la cultura, suscitando entusiasmo, perché i giovani possano dare il loro

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 3 2/3

contributo a migliorare la realtà". Di "fiducia" nel sistema-Scuola par­

la anche il preside Previtali. "Di fron­te a una società frammentata, con fe­nomeni devianti, a un tessuto familia­re che si logora, a centri educativi un tempo forti e ora in crisi - per esempio gli stessi oratori - iniziamo a dire che la Scuola è uno dei pochi sistemi che tiene. Per migliorarlo però è indubbio che bisogna prendere in mano una di­mensione che fa la qualità scolastica, ovvero i docenti. Possiamo mettere in campo tutti gli strumenti possibili, ma è il docente in classe che fa la differen­za. Di qui una serie di questioni: come li formiamo? Come li reclutiamo? Co­me li valorizziamo, anche economica­mente? Una delle ricerche più accredi­tate a livello internazionale, la ricerca Talis dell'Ocse, colloca l'Italia al pe­nultimo posto al mondo sul piano dell'autonomia scolastica. In Italia c'è molta autonomia sulla didattica, nes­suna per quanto riguarda il personale e il finanziamento. Il ddl sulla Buona Scuola tocca questi due aspetti, che nel resto del mondo sono assodati".

"Non è vero che rifiutiamo i cambiamenti a prescindere"

I più maliziosi hanno scritto che se tutte le sigle sindacali sono scese in piazza massicce vuoI dire che qualco­sa davvero nella Scuola si vuole cam­biare. "Non è vero che rifiutiamo i cambiamenti a prescindere - è il com­mento di Lucia Galeazzi di Cisl Scuo­la -: abbiamo detto di no a questo ddl perché vuole dare un impianto verti­cistico alla conduzione della scuola, giocando sulla sua autonomia. In que­sto disegno di legge inoltre il persona­le Ata è completamente ignorato, e si pensa di utilizzare i posti tagliati co­me personale amministrativo con gli esuberi delle Province".

Barbara Sartori

Dopo 7 anni, sindacati uniti nello sciopero contro la Riforma. liMa il preside non sarà un padre-padrone". La vera svolta: autovalutazione e autonomia

A lato, nella foto Sicilia/ti/Gennari-Sir, un'immagine del corteo contro la Riforma a Roma. Sopra, da sini­stra, Maul'O Monti e Dario Nicoli al convegno in Fon­dazione organizzato dalle associazioni Diesse e Disal.

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o .o {l

~ '6 o

r-------------------~~~~----------------------------------------------------~--~~~~----------------____ ,u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pago 19

Page 29: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

il nupvo l glornae

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 3 3/3

e ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• /ID . ..

Dalla "carta per l'aggiornamento" ai docenti al cinque per mille per gli istituti

E on line un gruppo di genitori lancia la petizione sulla libertà di scelta educativa terventi che migliorino l'occupabilità degli stu­denti".

e Tra le novità del disegno di legge sul­• la Scuola, una delle più criticate è la pos­e sibilità di detrarre parte delle spese soste­.. nute per la frequenza scolastica da parte : delle famiglie di alunni delle scuole pari­e tarie. Istituti, che, vale la pena ribadirlo, .. fanno parte del sistema nazionale di e istruzione in base alla legge 62 del 2000 .. (la vecchia distinzione tra pubblico e pri­e vato non ha dunque ragione di esistere, : benché sistematicamente venga ripresa e da una parte del sindacato e dai mezzi di .. informazione). Il testo, all'art. 17, dispo­e ne una detrazione "per un importo an­.. nuo non superiore a 400 euro per alun­e no o studente" delle spese sostenute "per la frequenza di .. e scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione del siste-

Il ddl introduce inoltre la "Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordi­ne e grado" (art. 10). Dell'importo di 500 euro per ogni anno scolastico, può essere utilizzata per l'acquisto di libri e testi di natura didattico­scientifica, pubblicazioni e riviste relative alle materie di insegnamento o utili all'aggiorna­mento professionale, per l'acquisto di strumenti digitali, per l'iscrizione a corsi, ma anche per l'ingresso a musei, teatri, mostre, o iniziative "coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano dell'offerta formativa delle scuole e del

Piano nazionale di formazione". Intanto alcuni genitori han­no lanciato sulla piattaforma on line www.citizengo.org una petizione per chiedere che venga inserita nella legge sulla Scuola la possibilità per le famiglie che scelgono le paritarie di detrarre dalle tasse il costo complessivo della retta, ma an­che che "si determini il costo standard per alunno e si utiliz­zi quel criterio per finanziare tutte le scuole pubbliche (sta­tali, partitarie, degli Enti locali) per mettere chiunque in condizione di scegliere la migiliore scuola pubblica per i pro­pri figli". Mentre andiamo in stampa, sono state superate le 14mila firme.

.. ma nazionale di istruzione", ossia Materne, Elementari e e Medie. Restano escluse le scuole Superiori. .. Sul piano dei finanziamenti, si introduce con l'articolo 15 e l'ipotesi di versare dal 2016 il cinque per mille alle "istitu­.. zioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione" e con e .. l'articolo 16 lo "school bonus", che prevede la possibilità di e detrarre il 65% (il 50% dal 2017) degli "investimenti per la .. realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzio­e ne e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a in-

@Il e e III e III e III e III e III e III e III e III •••••••••••••••• III e III e III e III e III e III e III e III e •••••••• Il

Riportiamo i nodi principali che i sindacati ri­levano nel disegno di legge 2994 e che sono stati diffusi in una lettera inviata alle fami­glie per spiegare le ragioni della protesta.

1. Il dirigente scolastico definisce il Piano triennale dell'offerta formativa, sceglie e no­mina i docenti con contratti triennali, indivi­dua percorsi formativi e modalirà di valoriz­zazione del merito scolastico degli alunni, cerca finanziamenti esterni e sponsorizzazio­ni: si eliminano le competenze degli attuali organi collegiali e non si rispettano le norme costituzionali sull'assunzione del personale della scuola. 2. Si incrementa l'alternanza scuola lavoro, da effettuarsi anche durante la sospensione delle lezioni [ ... ]11 dirigente scolastico indivi­dua imprese ed enti pubblici e privati a cui indirizzare gli studenti e con cui stipulare adeguate convenzioni: se non ottimamente regolata essa rischia di essere forza lavoro gratuita mascherata da opportunità forma­tiva e crea una grande diseguagliaza tra le

istituzione scolastica scelta dal contribuente, il credito d'imposta per chi destina alle scuo-le erogazioni liberali: si crea la scuola delle differenze e si cancella la garanzia di una scuola pubblica e ugualmente finanziata ed efficace su tutto il territorio nazionale. 4. A fronte di 15mila immissioni in ruolo pro­messe, il ddl ne garantisce 50mila in meno: il problema del precariato e del continuo cam­bio di supplenti nelle classi non viene risolto a scapito soprattutto degli alunni che non avranno continuità negli insegnamenti. 5. I nuovi docenti non copriranno le cattedre necessarie e saranno invitati dai dirigenti scolastici ad insegnare su altre discipline coe­renti con la loro laurea ma per le quali non sono abilitati all'insegnamento e di cui non hanno esperienza: la qualità dell'insegna­mento è fortemente a rischio.

'" O') 00

'" o

varie scuole essendo legata alle offerte dei ~ vari territori o all'iniziativa del dirigente sco- ~c lastico. ·v

o 3. Lo Stato dichiara di non poter sostenere il {l costo della scuola pubblica. Viene introdotto ~ il 5 per mille da destinarsi ad una specifica 'g

r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_iu Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pago 20

Page 30: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

I I

Data 08-05-2015 Il SOIC214JDill.lB._ Pagina

Foglio 1

PREMI AI PROF, SCELTA COLLEGIALE

Questo articolo è stato pubblicato il 08 maggio 2015 alle ore 06:38. Non sarà solo il dirigente scolastico a scegliere come assegnare le risorse per valorizzare i docenti più meritevoli. Potrebbe essere affiancato da un comitato per la valutazione interno alla scuola, scelto dal consiglio d'istituto, e comunque si dovranno individuare prima i criteri di premialità (tra gli indicatori potrebbero esserci la qualità dell'insegnamento e i risultati ottenuti). Da sciogliere è anche il nodo dei precari con oltre 36 mesi di servizio alle spalle, e non assunti a settembre: l'attuale formulazione del Odi «Buona Scuola» vieta che possano essere utilizzati per nuove supplenze. Probabilmente la disposizione cambierà: tra le ipotesi allo studio c'è quella di attribuire carattere non retroattivo al limite dei 36 mesi (fissato dalla normativa Ue, che lo scorso anno ha già bacchettato l'Italia per abuso di reiterazione dei contratti a termine). Sul piatto c'è poi la questione della "chiamata diretta" dei docenti dell'autonomia da parte del dirigente. Da quanto s'apprende, si chiarirà che l'individuazione degli insegnanti avverrà dagli albi territoriali, con dimensione sub-provinciale (quindi entro un ambito piuttosto circoscritto); e saranno scelti sulla base del Cv in modo coerente con i bisogni del singolo istituto. Il governo, dopo il faccia a faccia di ieri con i sindacati, sta ragionando sul pacchetto di modifiche da apportare al Odi, che potrebbero essere ufficializzate già oggi dalla relatrice in commissione Cultura della Camera, Maria Coscia (Pd). «Ci saranno miglioramenti al testo - afferma la responsabile scuola dei dem, Francesca Puglisi -. Abbiamo ascoltato le proposte dei sindacati. Ora riflettiamo. L'esecutivo investe 3 miliardi sulla scuola e la riforma vuole valorizzare, per davvero, la professionalità degli insegnanti». L'impianto del Odi «resta fermo - aggiunge Anna Ascani (Pd) -. Asciugheremo pure il numero delle deleghe, stralciando quella che riguarda gli organi collegiali. Un segno di attenzione verso le istanze che ci sono arrivate dal mondo della scuola». Che lo scorso 5 maggio ha scioperato contro la riforma: la percentuale di adesione è stata del 64,89%, ha reso noto la Funzione pubblica, su oltre un milione di dipendenti hanno aderito in 618.066 (più di 67mila gli assenti per altri motivi), con un totale di trattenute sulle retribuzioni di 42.331.340 euro. Ma il clima con i sindacati è ancora teso. Quelli avvenuti ieri nella sede del Pd, sono stati incontri puramente interlocutori, i sindacati hanno riproposto tutte le critiche al Odi evidenziate nelle manifestazioni di giovedì scorso, che hanno portato allo sciopero. La richiesta che arriva dai leader di Cgil, Cisl e Uil, delle rispettive categorie, di Snals-Confsal e Gilda, è di avviare un confronto direttamente con il governo. «Se dovessi dire che abbiamo la certezza che incontreremo l'esecutivo - osserva Susanna Camusso (Cgil)- direi una cosa non vera. Abbiamo però apprezzato la disponibilità di metodo». Sulla stessa lunghezza d'onda Annamaria Furlan (Cisl): «Stanno riflettendo su possibilità di modifiche, ma ci sono ancora scogli importanti - ha detto -. La verifica la faremo con Governo e Parlamento. Siamo in urgente attesa». Per Massimo Di Menna (Uil scuola) che ha affiancato Carmelo Barbagallo (Uil), le «dimensioni dell'adesione allo sciopero hanno spinto il Pd a convocarci, ci hanno detto che finchè il testo non è approvato dal Senato si può lavorare a emendamenti», ma «le questioni di sostanza restano tutte aperte». Nel mirino soprattutto i poteri affidati dal Odi ai presidi, come spiega Marco Paolo Nigi (Snals-Confsal): «Se al capo di istituto dai la possibilità di scegliere a piacimento su un elenco senza una graduatoria, di nominare uno dei docenti, c'è il rischio che nomini uno che conosce, o che venga discriminata una donna rispetto ad un uomo perché può rimanere incinta». © RIPRODUZIONE RISERVATA

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ -6 o

r---------------~~~--------------------------------------------~--~~~----------------_4u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pago 23

Page 31: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Quotidiano Data 08-05-2015 Pagina 7 Foglio 1

rlNIZIATIVA UNA DELEGAZIONE DI SINDACALISTI, SINDACI E CONSIGLIERI REGIONALI E PROVINCIALI, HA INCONTRATO IL PREFETTO GUIDATO

Nuovo corteo per la scuola Un centinaio di docenti ieri in strada contro al riforma del governo

MARIA ROSARIA GIGANTE

• La "minoranza" diventa chiassosa e ru­morosa. Non saranno stati tantissimi ieri sera ad animare il corteo organizzato dai sindacati della scuola unitariamente, Cgil Ci­sl Uil Snals e Cobas. Ma sicuramente non erano neanche pochi in considerazione, pe­raltro, di una serie di impegni scolastici con­comitanti con la giornata e fissati già da tempo. Qualche centinaio i docenti che sono scesi in corteo, snodato si lungo via Di Palma e via d'Aquino, per "urlare" tutti i motivi del proprio dissenso al disegno di legge sulla "Buona scuola". Un coro comune, al dilà delle sigle sindacali. Ed, in effetti, a rendere in un sol colpo d'occhio, l'unitarietà del movimen­to, c'è bastato poco. E' bastato raccogliere in una sola mano le bandiere di ogni sigla -quella bianca dello Snals, bianca e verde della Cisl, gialla dei Cobas, rossa della Cgil e della Uil- e farle volteggiare insieme. La sintesi di ogni motivo di contestazione è contenuta ne­gli slogan che vengono agitati, insieme agli animi. "La buona scuola siamo noi", riba­discono tutti in coro, con gli studenti a dar man forte. Lo slogan più sdoganato e comune ormai. Ma è, soprattutto, contro il premier Renzi e la ministra Giannini che partono gli strali più severi. E dal personale della scuola, non ci si può che attendere una sonora "boc­ciatura". Facili ed ironiche poi una serie di rime, soprattutto col nome della Giannini a cui i professori ricordano di non essere "cre­tini".

Giovani molti dei docenti scesi in piazza, precari storici che vedono a rischio il loro definitivo ingresso nella scuola. Ma anche tantissimi straordinariamente gli anziani, tra i quali si muovono anche alcuni dirigenti scolastici, coloro che hanno quasi concluso il

loro percorso scolastico se qualche altra legge non li tratterrà per un ulteriore periodo a scuola. Tutti accomunati dalla preoccupazio­ne che la nuova figura del "preside-sceriffo" e l'arrivo di albi territoriali finiscano con lo snaturare il significato stesso di scuola sta­tale. Per questo hanno deciso di farsi sentire. C'erano in tantissimi, molti di più, il giorno dello sciopero generale della scuola, lo scorso 5 maggio. Secondo le prime dichiarazioni mi­nisteriali, l'adesione allo sciopero era stata del 70%. Ma, secondo stime sindacali, si è arrivati a punte del 90%. Percentuali uguali su tutto il territorio nazionale, dicono dalle segreterie nazionali. Così pure per le con­testate prove Invalsi, fatte slittare dal 5 al 6 maggio (con l'appendice di ieri). Molti anche i genitori che si sono rifiutati di mandare i figli

a scuola. In quel modo, le prove sono saltate. Ora c'è la scadenza del 12 maggio che ri­guarda la scuola superiore. I Cobas, che da anni contestano queste prove standard nelle scuole e che ora vedono giungere maggiore consenso sulla propria linea, danno indica­zioni sul cosa fare. Ma il corteo - che len­tamente e rumorosamente muove verso la Prefettura dove una delegazione di sinda­calisti, accompagnata da sindaci e consiglieri regionali e provinciali, ha incontrato il pre­fetto Umberto Guidato - discute anche delle altre mosse da mettere in campo dopo lo sciopero e le proteste di piazza. Si avvicinano, infatti, gli strutinii, gli esami, e, soprattutto, l'appuntamento con le urne a fine mese. Ed, allora, sì, i docenti raccomandano a Renzi, "stai sereno".

SCUOLA Ieri sera nuovo corteo per le vie del centro :foto Todaro]

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o .o {l

~ '6 o

r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_iu Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pago 25

Page 32: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Docenti contro No alla riforma

• con una marCIa Gli insegnanti affiancati dalle famiglie e dagli amministratori di cinque Comuni

di Angela MARIGGIO'

V n coro di fischietti ieri po­meriggio ha sfilato in via Di Palma e via D'Aquino fino al palazzo della Prefettura, per gridare nuovamente a distanza di due giorni il "no" al dise­gno di legge numero 2994 sul­la "Buona Scuola" attualmente in discussione nella preposta commissione parlamentare.

Lo sciopero del 5 maggio era indetto su base nazionale da cinque sigle sindacali del comparto scuola (Cgil, Cisl, Vii, Gilda e Snals) e ieri pome­riggio le segreterie provinciali dei cinque sindacati hanno chiamato a raccolta non solo docenti, ma anche sindaci e as­sessori comunali alla pubblica istruzione della Provincia di Taranto.

A conti fatti un migliaio di persone hanno sfilato per le vie del centro, compresi alcuni dirigenti scolastici e molte mamme con i propri bambini.

Presenti gli amministratori di cinque comuni: Martina Franca, San Marzano di San Giuseppe, Carosino, Castella­neta e Ginosa.

«Stasera non siamo i sinda­cati - hanno detto gli esponen­ti delle segreterie provinciali -nel rispetto delle nostre sigle, siamo il sindacato unito in un'unica voce contraria a que­sto disegno di legge. Al Prefet­to illustreremo tutti punti della riforma che riteniamo inaccet­tabili. Siamo consapevoli che la scuola abbia bisogno di esse­re riformata, ma la riforma de-

ve essere condivisa con la ba­se che noi rappresentiamo. Dal­la base, vale a dire dal persona­le della scuola, da chi la scuo­la la conosce e la fa tutti i gior­ni. E nella .no~tra provincia, l~ preocCUpaZIOnI sono maggIOn dal momento che sono dei gior­ni scorsi le dichiarazioni del presidente della Provincia Tam­burrano, che ha affermato che per il prossimo anno non ci sa­rebbero i fondi né per la manu­tenzione ordinaria, ne per quel­la straordinaria».

Nel corteo anche il sindaco di San Marzano di san Giusep­pe Tarantino.

«Ho accolto l'invito a que­sta manifestazione - ha detto -perché mi sento vicino al mon­do della scuola ed ai problemi che sta attraversando in un mo­mento delicato come non mai».

E poi mamme, bambini e passeggini, tutti rigorosamente armati di fischietti.

«Siamo qui a manifestare -ci ha detto una di loro - per­ché siamo preoccupate per i contenuti di questa riforma e perché abbiamo paura che i no­stri figli in futuro non potran­no avere l'istruzione democrati­ca ed uguale per tutti a cui hanno diritto. Li abbiamo por­tati con noi, anche se molto piccoli, perché devono sapere che cosa sta succedendo intor­no a loro ed il particolare mo­mento storico che stanno vi­ve.ndo, perché riguarda loro in pnma persona».

All'incontro in Prefettura, dal quale sarebbe emersa la di­sponibilità del Prefetto di farsi portavoce delle istanze presen-

Quotidiano Data 08-05-2015 Pagina 13 Foglio 1 /2

tate, sono stati ammeSSI I se­gretari dei sindacati e gli am­ministratori dei comuni interve­nuti alla manifestazione, non-ché Elena La Gioia, rappresen­tante nazionale del Comitato insegnanti precari.

I contenuti dell' incontro so­no espressi in una lettera che è stata consegnata durante l'in­contro e che elenca tutti i moti­vi di preoccupazione nei con­fronti del ddl, considerato «lon­tano dai princìpi enunci.?lti dal­la nostra Costituzione. E privo di un reale progetto educativo e didattico, che valorizzi lo stu­dente e la sua crescita come cittadino libero e consapevole. Accentua le disuguaglianze so­ciali tra le varie istituzioni sco­lastiche. Accentra i poteri nel­le mani del solo dirigente sco­lastico, eliminando di fatto le attuali prerogative degli organi collegiali».

E poi ancora il piano di as­sunzioni che non sarebbe suffi­ciente a soddisfare il fabbiso­gno reale di docenti. Le lOOmi­la immissioni in ruolo promes­se infatti ricoprirebbero il turn - over dei pensionamenti degli ultimi due anni.

In ultimo, la questione del­l'edilizia scolastica e dei finan­ziamenti, soprattutto alla luce delle ultime dichiarazioni del presidente Tamburrano, circa l'effetti va possibilità di provve­dere agli interventi di manuten-zione ordinaria e straordinaria delle scuole della Provincia.

È improponibile - conclude '" O') 00

'" o

la lettera consegnata al Prefet- ~ to - pensare di estromettere ~c studenti, docenti, genitori, per- o

sonale Ata dai processi decisio- {l nali. La scuola pubblica è di ~ tutti». :g r-________________ ~~~------------------------------------------------~--~~~~----------------__;u

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pag.30

Page 33: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

U.~TOYA

PRIMA PAGINA rum .... FfA .. iilj ... ,.lip®'i!1'!I?ìlitmnm; ... i!i!w.' ,.1 14MI

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 22 1

NUMERI Dai sindacati i risultati della mobilitazione contro il Governo messa in campo il 5 maggio

Sciopero scuola, a Modena adesione al 750/0 <6tragrande maggioranza del personale scolastico contraria alla riforma}}

MODENA

A nche a Modena alte ade­sioni allo sciopero na­

zionale della scuola del 5 maggio indetto unitaria­mente dai sindacati mag­giormente rappresentativi Flc/Cgil, Cisl/Scuola, Uil/Scuola, Snals/Confsal e Gilda/Unams, per chiedere il ritiro del Ddl «La Buona Scuola» e per l'immediata immissione in ruolo dei pre­cari.

«Nelle scuole modenesi l'a­desione media allo sciopero

si aggira intorno al 75 %, ade­sione mai raggiunta negli ul­timi lO anni, neppure nello sciopero unitario del 2008 contro lo Riforma Gelmini -si legge in una nota dei sin­dacati -. Emerge il dato dei docenti della scuola dell'in­fanzia e primaria con un'a­desione oltre il 93 %, intorno al 75% l'adesione dei docenti delle scuole superiori e del 60% l'adesione fra i docenti delle scuole medie. Fra il per­sonale Ata di tutti gli ordini di scuola l'adesione è stata superiore a160 %. Fra le scuo-

le con adesioni più alte, l'isti­tuto Paradisi di Vignola, le scuole medie Paoli di Mode­na, la Direzione Didattica del 10° Circolo di Modena, l'I­stituto professionale Corni di Modena, l'Istituto Com­prensivo di Concordia, l'Isti­tuto superiore Galilei di Mi­randola, il liceo San Carlo».

«Questi dati smentiscono chi ha parlato di sciopero i­deologico, e confermano che la stra grande maggioranza del personale scolastico è contraria alla riforma della scuola proposta dal Governo Renzi -chiudono i sindacati -.

I sindacati contestano la ri­forma del Governo Renzi che concentra tutti i poteri dell'autonomia scolastica sul dirigente, svuota lo spiri­to di collegialità e di condivi­sione sui cui è stato sinora fondato il sistema scolastico pubblico, e introduce il di-vieto di stipulare contratti per più di 36 mesi con il ri­schio di espulsione in massa dei precari. Sui precari, i sin­dacati chiedono lo stralcio delle assunzioni dal Ddl "La Buona Scuola", così da poter procedere con un decreto im­mediatamente esecutivo all'immissione in ruolo».

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-______________ ~~~--------------------------------------------~--~~~----------------~u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pag.32

Page 34: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

"La riforma della scuola così come pensata dal Governo non ci piace e chiediamo il ritiro del disegno di legge". I nsegnanti, stu-denti e sindacati si sono riuniti nuovamente ieri pomeriggio in corteo a Taranto per manifestare contro il disegno di leg-ge sulla scuola, in discussione nella VII Commissione Cultura alla Camera dei Deputati. L'iniziativa è stata organizzata dalle segreterie territoriali di Cisl Scuola, Uilscuola, Snals-Confsal, Gilda-Unams, Flc Cgil. Il corteo si è radunato, a partire dalle 17, in via Di Palma nei pressi dell'Arsenale Militare per forma-re un corteo che è giunto in Prefettura, dove ha poi conse-gnato al prefetto Umberto Guidato un documento unitario firmato dai sindacati.

Quotidiano Data 08-05-2015 Pagina 9 Foglio 1

Ilva, c'è cauto otthnisITlo

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-________________ ~~~------------------------------------------------~--~~~~----------------__;u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pag.33

Page 35: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Corriere dpn~Yalle COURRIER DE LA VALLÉE D' AOSTE

I nsegnanti Ìn piazza contro progetto "La

buona scuola" di Renzi e per salvare specificità Vane d'Aosta. Tante sono le persone che hanno partecipato al corteo cit­tadino dì martedì 5 mag­gio in concomitanza del­lo sciopero unitario con­tro il progetto "La buona scuola" di Renzi.! parte­cipanti (insegnanti, stu­denti, genitori, ma an­che semplici cittadini) hanno indossato un na­strino azzurro in antitesi a quello rosso posto so­pra il progetto de "La Buona scuola". L'invito a tutta la popolazione a scendere in piazza e un appello ai parlamentari valdostani a votare no al disegno di legge n. 2994/2015 sulla Buona Scuola (la riforma sarà all'esame della camera in questi giorni). A 1an­ciarlo sono statele segTe­terie regionali di FIe Cgil, Cisl Scuola, Savt Ecole e Snals confsal nel corso di una conferenza stampa indetta lunedì 4 maggio. L'appello agli amministratori locali è di "non fotocopiare la legge nazionale", ma di tutelare "almeno ciò che

di buono la Regione ha introdotto in questi ulti­mi anni"; la conservazio­ne dei moduli e l'utilizzo di un maggior numero di insegnanti nella scuo­la primaria, un orario prolungato in quella del­l'infanzia e un organico ampliato nelle scuole medie" spiegano in coro i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Savt. "In Valle d'Aosta i motivi della protesta sono duplici - ha continuato Florio - ovve­ro contro la riforma del­la Buona scuola del Go­verno Renzi ed in difesa delle specificità dell'i­struzione valdostana, di­sciplinate dalla Regione autonoma". "Le ragioni di questo sciopero - ri­corda Katya Foletta della FIe CgiI .. sono moltissi­me. Avremmo potuto confluire sulla manife­stazione di Milano ma vogliamo dare un segna­le alla Regione alla quale chiediamo di non ade­guare tout court la rifor­ma senza il confronto con gli insegnanti". Men­tre al Governo regionale la richiesta è di "un adat­tamento delle norme sta­tali ahcontesto: la Valle d'Aosta ha leggi proprie che sono il frutto di un'attenta concertazio-

Settimanale Data 07 -05-2015 Pagina 12

ne tra i vari soggetti", ha precisato Alessia Demé (Savt). "Contrariamente a quanto va dicendo Renzi - ha aggiunto Katya Foletto, segretaria generale della FIe Cgil -non siamo il sindacato degli ostruzionisti, non siamo i cattivi che voglio mettere i bastoni tra le ruote, e vorremmo dirlo al premier da vicino, se venisse ad Aosta nei prossimi giorni gli chie­deremmo di ascoltare una delegazione di inse­gnanti valdostani". A scendere in piazza sono stati i precari ma anche i docenti di ruolo, di ogni ordine e grado. "I più preoccupati sono ovvia­mente i precari" ha ricor­dato Maria Grazia Fiorio dello Snals. "Il disegno di legge dice infatti che quanti gli insegnanti che superato i 36 mesi di la­voro a tempo determina­to non verranno assunti. Inoltre si parla di far spa­rire le graduatorie di isti­tuto". "La riforma co-

< nunque penalizza tutti, siamo tutti sulla stessa barca" ha sottolineato Alessia Demé del Savt Ecole. Per i docenti di ruolo dovrebbe sparire la titolarità della sede e la mobilità volontaria.

Foglio 1

"Con questa riforma il Governo si autoconse­gna una delega in bian­co ed è per noi la più grande preoccupazione perché rischiamo di ve­der diventare inefficaci tutte le norme che rego­lano oggi la scuola" ha puntua1izzato Demé. Al­tro punto contestato del­la riforma riguarda "lo strapotere che viene consegnato ai dirigenti scolastici" evidenzia FIo­rio "a cui spetterà iI com­pito di assumere, di valu­tare e di intervenire an­che nella parte didattica, il tutto senza che i criteri siano stati esplicitati". In­fine per quanto attÌente "la scuola dell'infanzia le ragioni della protesta ri­guardano la promessa di assunzione di 23mila in­segnanti, contenuta nel disegno di legge, che cozza contro le dichiara­zioni del Governo che ammette la mancanza di finanziamenti. Inoltre un altro disegno di leg­ge, il 1260, include la scuola dell'infanzia in un sistema di istruzione 0-6 anni che dovrebbe esse­re finanziato per metà dallo Stato e per l'altra metà dagli enti locali e dalle famiglie" ha chiosa­toDemé.

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-________________ ~~~----------------------------------------------~~--~~----------------~u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

SNALS Pag.35

Page 36: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

n Sole9]{l mmrn

Le quattro sfide delle regionali di Una Palmerini

Sono quatt,ro i protagonisti di questa campagIla elettorale

per le regionali: pensionati, in­segnanti, immigrati e politici

condannati. Su questi quattro temisigìocheràlasfidadiRenzi, Grillo e Salvini.

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 1 1

Dalle pensioni alla scuola, per Renzi la sfida delle regionali parte in salita

he siamo incampagnaelettorale lo se­gnalava la presenza di Grillo a Roma. Ieri il leader del Movimento è tornato

sulla scena, anzi, sul luogo per eccellenza della politica: in piazza Montecìtorio. Da lì ha cominciato a dare i suoi slogan per questa competizione su ciascuno dei temi oggi sul tavolo. Sulla scuola, per esempio, ha chiesto di trasferire 500 milioni dirisorse dallascuo­la privata alla pubblica, sugli immigrati ha chiesto l'impegno della U e a una ripartizio­ne in quote tra i 28 Paesi e sui vitalizi ha lan­ciato il "richiamo della foresta": un ritorno alle origini fuori dal Parlamento che fa prov­vedimenti-beffa come quello di ieri sulle pensioni dei condannati. Ha aggiunto anche la Rai e la proposta di vendita di due reti su tre. Infrne, ha stoppato il rassemblement asi­nistradefrnendo Civati, che cista provando, una «mezza calza». Insomma, Grillo è già al fronte e scommette in una risalita dopo la di­scesa delle europee confermata dalle ultime votazioni in due regioni, Emilia e Calabria.

Matteo Renzi, invece, non aveva previsto che la campagna elettorale si facesse sulle pensioni. La sentenza della Consulta non solo è una mina sui conti pubblici - ed espo­ne l'Italia al rischio di procedura della Ue -

5,5nnm Pensionati interessati dalla sentenza della

Consulta sul blocco delle indidzzazioni

ma disegna i contenuti della prossima com­petizione.Anche se è regionale, comunque i 5,5 milioni di pensionati interessati dalla sentenza della Corte e precedentemente colpiti dal blocco dell'indicizzazione, sono una platea di tutto rilievo. Non solo. Il modo in cui deciderà e si comporterà il Governo diventa un segnale per tutti i 18 milioni di pensionati che sono il grosso del bacino elettorale del Paese. E del Pd, soprattutto, che nell'ultima elezione nazionale del 2013 aveva trovato nei pensionati il 35,3% del consenso. Dato che si è mantenuto anche nelle europee de12o14 che, secondo l'analisi diMarco Maraffi di Itanes, sono cresciuti di quasi lO punti. Insomma, un "blocco socia­le" che Renzinon può permettersidi trascu­rare ora. E dunque il primo atto concreto di questa campagna elettorale sarà la decisio­ne del Governo su come, quanto e quando restituire il "maltolto".

L'altro terreno su cui si giocano le elezioni regionali è lascuola. Fresco disciopero,Ren­ziha deciso direcuperare, aprire alla trattati­va anche perché questo è davvero il suo "nervo" sociale scoperto. Scoperto soprat­tutto con i 5 Stelle che hanno saputo parlare al mondo degli insegnanti come raccontano sempre le elezioni 2013, il 28% ha votato per Grillo contro il 20% che scelse il Pd di Bersa-

ni. Era andata già male ma al premier è anda­ta peggio perché alle europee de12o14, l'uni­ca categoria sociale in cui ha perso consenso (oltre agli autonomO sono stati gli insegnan­ti. In sostanza" Renzi è stretto da Grillo sulla scuola e sulle pensioni da Salvini. Vantaggi dell'opposizione che può promettere per­ché non deve fare i conti conildebitopubbli­co, il rapporto deficitlPil e una Commissio­ne Ue che minaccia procedure d'infrazione.

Resta l'altro grande fronte, quello degli immigrati. I nuovi sbarchi possono fare mol­to male al Governo che non ha risolto gran­ché con l'Europa, soprattutto sulla riparti­zione dei profughi. Alla fine, servirà a ben pocolanormadecisaieridinegareivitaliziai politici condannati. Sarà una bandierina e nient'altro difronte ai temi di queste elezioni che sono ben più pesanti, Incluso il giudizio che attende il premier su economia e occu­pazione. I dati Istat sono alterni sul lavoro mentre peserà il J o bs act deciso da Renzi. In­somma,unannofaerailtempodegli80euro. Quest'anno è l'ora di tesoretti spazzati da una sentenza della Corte.

© RIPRODU1I0NF RISFRVATII

a APPROFONDIMENTO ONLlNE

«Politica 2.0 - Economia & Società» di L1na Palmeriniwww.ilsole24ore.com

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6

~ ____ ~~~~~~~~~~~~~~~~8 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag.38

Page 37: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

n Sole9]{l mmrn

Il potere dei presidi •. Il rischio di una mediazione al ribasso

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 25 1

Due cardini: responsabilità e valutazione di (laudio Tucci

ggiil dirigente scolastico «non ha po­tere di incentivazione». Non può ne­anche individuare «i professori più adatti per rafforzare l' offertafonnati­

va a favore degli studenti». E sul fronte discipli­nare, nei casi di gravi violazioni, «può al massi­mo irrogare una sospensione fino alO giorni», e per di più al termine di un procedimento ammi­nistrativo piuttosto complesso.

Insomma, dal20oo, da quando è entratainvi­gore l'autonomia scolastica, «ilpotere digestio­ne sfugge alla piena titolarità del dirigente», spiega al Sole240re il numero uno dell'Anp, l' Associazionenazionale presidi, Giorgio Rem­bado: «Ma la governance della scuola è divisa trapiùsQggett~ilconsigliodiistituto,ilcollegio dei docent~ il comitato di valutazione del servi­zio, e quindi, alla fine, in caso di scelte sbagliate, non si sa chi ne debba rispondere. E infatti non ne risponde nessuno».

liDdl «BuonaScuola»,nellasuaversioneini­ziale, innovava profondamente la situazione, «facendo fmalmente chiarezza - aggiunge Rembado -nel distinguere che i poteri di indi­rizzo sono in capo al consiglio di istituto, quelli sull'attività didattica appartengono al collegio docen~ e quelli più prettamente gestionali so­no affidati al preside, bilanciandoli con una va­lutazione più rigorosa del suo operato».

Giorgio Rembado. Presidente dell'Associazione nazionale presidi

In queste ore, però, dopo le proteste dei sin­dacati, il governo vuole rimettere tutto in di­scussione, «con una mediazione che si annun­cia al ribasso», e torna a confondere compiti e funzioni, ricreando una commistione tra poteri di indirizzo e responsabilità dirigenziali: «Un passoindietroinsostenibile-affermaRembado - soprattutto perché in tutta l'orbita pubblica, dal1992ai tempi della riforma Cassese,idue po­teri sono tenuti ben distinti. Nella scuola, pur­troppo, ancorano, nonostante da più parti, con l'arrivo dell'autonomia, si ritengano non più

idonei gli organi collegiali istituiti nel lontano 1;974». li punto è dirimente: in tutt'Europa re­sponsabilitàevalutazione dei dirigenti scolasti­ci sono principi consolidati Nel mondo anglo­sassone,peresempio,idirigentihannotuttiipo­teri gestionaa e sono valutati periodicamente. Un cedimento su questi aspetti «sarebbe fran­camente inspiegabile, e per di più dagli effetti paradossali -evidenzia Rembado -. Da un lato, infatti, ogni decisione del dirigente dovrà esse­reassuntaconcordandolaconilcollegiodocen­ti e il consiglio d'istituto. Ma poi, dall'altro, si vuole valutare solo il dirigente. E così si finirà per punire il preside per scelte condizionate da altri soggetti che sono esentati da giudizi su de­cisioni gestionali che hanno però contribuito a far assumere».

Delresto,lavalutazionenonspaventaipresi­di: <<Èfondamentale-osservaRembado-edeve diventare un punto centrale della retribuzio­ne». li giudizio sull'operato del dirigente dovrà essererigoroso,incentratosuirisultatiottenut~ e può essere importante pure per l'attribuzione dei successivi incarichi di direzione. Attenzio­ne, però: «Non si potrà chiedere a un preside di tornare a fare il docente all'esaurimento del mandato - avverte il numero uno dell'Anp -. Professori e dirigenti infatti sono due ruoli di­vers~ e tali debbono restare perchè richiedono competenze e formazione differenti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6

~ ______ ~~~ __ ~ __ ~~~~~ __ ~~~========~8 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag.39

Page 38: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

COBBIEBE DELLA SEBA

LE NOVITÀ CONTESTATE

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 27 1

SECONTROLA«BUONASCUOLA» -- -- - ------ - ----

VA IN PIAZZA IL POPOLO DEL PD di Paolo Franchi soltanto delle dimensioni sen-

Può succedere, talvolta, za precedenti delle astensioni di avere ragione in- dal lavoro e dei cortei. La novità consapevolmente, per sostanziale è che alla guida del così dire proprio mal- governo - di un governo che grado. È il caso, da ul- giura di considerare la «buona

tima, del ministro dell'Istruzio- scuola» il primo e il più epoca­ne, Stefania Giannini. Secondo le dei suoi impegni - c'è illea­la quale quello della scuola di der del Partito democratico martedì scorso è stato «uno Matteo Renzi. E che le donne e sciopero politico». gli uomini, giovani e meno gio-

Nel lessico (e prima ancora vani, che martedì hanno affol­nella cultura) del ministro lato le piazze di mezza Italia di quell'aggettivo, <<politico», ha, questo partito rappresentano se associato al sostantivo «scio- non lo «zoccolo duro», perché pero», un significato stronca- di zoccoli duri non ce ne sono torio, quasi spregiativo. Sta, nel più da un pezzo, ma una parte migliore dei casi, per «eterodi- molto importante, e forse la retto»: e qui è terrore, chiamia- parte decisiva, di quella che i molo così, della signora mini- politologi chiamano la costi­stro. Che però coglie (è il caso tuencypolitica ed elettorale del di ripeterlo: inconsap~olmen- Pd. te) nel segno. Come dire, in parole povere,

Quelle centinaia di migliaia che contro Renzi hanno mani­di insegnanti che assieme a festato, ed è la prima volta nella non tantissimi studenti hanno storia repubblicana che questo manifestato uniti, caso più uni- avviene, non i suoi avversari, co che raro, sotto le bandiere di ma i suoi elettori. Anzi, per es­tutti i loro sindacati, la Cgil, sere più precisi, un settore del­certo, ma pure la Cisl e la Uil, l'elettorato di centrosinistra nonché la Gilda e gli autonomi, non solo elettoralmente cospi­per non dire dei Cobas, ce l'ave- cuo, ma collocato in una posi­vano indubitabilmente con il zione di cerniera nella società governo. Per una quantità di da cui, se ne prende consape­concretissimi e sindacalissimi volezza, può esercitare (non c'è motivi, si capisce. Ma prima bisogno di essere attenti stu­ancora per l'idea di scuola, e diosi di Antonio Gramsci per quindi di società, che la rifor- saperlo) una funzione impor­mà carissima a Matteo Renzi tante nell'organizzazione del prospetta. Un'idea considerata, consenso e, nel caso, del dis­non importa qui quanto a ra- senso. gione e quanto a torto, non me- Di più. Cronisti a corto di ritocratica nel senso alto del idee, e soprattutto di mestiere' termine, ma verticistica, azien-( hanno ironizzato su un presun~ dalistica e discriminatoria. For- to, tardissimo sessantottismo te c~:m i deboli e de~ole co~ i degli scioperanti, e comunque f~rtI, avreb~e detto il vecchIO sul radicalismo mezzo corpo­Pietro Nenrn: e dunque non da rativo e mezzo estremista che emendare in questo o quel- avrebbe permeato di sé le ma­l'aspetto, ~a da rinviare secca- nifestazioni. Chi scrive (con meI,1te .al ~tte~te. . . qualche esperienza nel ramo)

me sempre c'erano, quanto piuttosto l'animo e il corpo mo­deratamente conservatori e moderatamente riformisti del centrosinistra; o per lo meno quello che, sino a qualche anno fa, si era soliti definire, qualcu­no.1o ricorderà, il popolo del­l'Ulivo. Un popolo che preferi­sce di gran lunga il «noi» ,al­l' «io» dell'uomo solo al co­mando. Ma pure un popolo deluso, anzi, frustrato nelle sue aspettative, e in questo senso sì radicalizzato in una protesta che ancora non ha, e forse non avrà mai, degli interlocutori e dei punti di riferimento politici degni di questo nome; e dun­que domani, o dopodomani, potrebbe indirizzarsi anche verso lidi considerati fino a ieri del tutto improponibili, a co­minciare dal Movimento 5 Stel­le.

È onestamente difficile pen­sare che tutto questo Renzi non lo avesse messo in conto. Sicu­ramente immaginava reazioni più circoscritte al suo stile di governo e alla sua riforma. Adesso che questo potenziale critico di protesta si è manife­stato in misura così ampia, non sarà facile, dopo qualche espressione di disponibilità al­l'ascolto, resistere alla tentazio­ne di sfidarlo, magari in nome di quella scomposizione delle idee stesse di sinistra e di de­stra che, come ha ben scritto sul Corriere Ernesto Galli della Loggia, sembra l'unico politico su piaz,za in grado di padroneg­giare. E possibile che ci riesca. Ma, per farlo, dovrebbe tagliare nella carne viva del suo mondo di provenienza; e sarebbe più difficile che mettere in scacco una destra inesistente o doma­re la minoranza del Partito de­mocratico;

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Istruzione Per opporsi alla riforma hanno manifestato non gli avversari, ma gli elettori del partito del premier: una componente del centrosinistra frustrata nelle sue aspettative. Sfidarla vorrebbe dire, per Renzi, tagliare nella carne viva del suo mondo di provenienza

L'errore di calcolo Sicuramente il leader democratico si aspettava reazioni più circoscritte

'" M 00

'" o

L ObI~zl~ne e nota. NI~nte ~ ha visto sfilare in piazza Barbe­nuovo, e gIa successo un infini- rini per quasi due ore tutto il tà di volte, il mondo della scuo- corteo romano, e ne ha tratto la non vuole sentir parlare di ri- una sensazione assai diversa o forme, ~ ~utaz~one e di me:- per l'esattezza, opposta. E cioè ~ cat?, e il smdacalismo scolasti- che lì erano rappresentati fisi- Q)

co e sempre stato conservatore. camente non tanto i resti del ~ Anche ammesso che le cose tradizionale estremismo di si- ~ stiano c?sì, però, qualc?sa di nistra, che pure ai margini co- ~ nuovo c'e, eccome. Non SI tratta '6

r=~====~~~~~~~~~~~--~~~========~8 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag.40

Page 39: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

COBBIEBE DELLA SEBA

La Lente

di Sergio Bocconi

Le nove mosse per una scuola,' e un impiego migliori

N· on:serve a nulla J J . . a.spettare le " riforme:· bispgna prima smeìteredi scegliere la scuola e ~l!tCarè lavorO' come 50 anni fa». Roger Abravanelha . cominciato così ieri in BOCCOni la p]:esent.wolìe del librO' scrittO' con'Luca' D'Agllese «La;ricreazÌ('.lp.è è finita» (Rizrolìì, <~s~~giO' per studenti. e1àtnlglieebe voglionO' prendere ÌnJl11mO il proprio :fUtnrO'conla . SCUO'la e l'università che ci $OnO' oggi». eomè?lll nove mosse, da scoprltein ftetla le passiOni (e seguttle) a essere cittadini del ntondO'. ' L'educaziO'ne del resto è <<il» tema, ha sotiolinè~to Luca Garavoglia. presidente dicam.pari. intervenuto al dibattito moderato da Ferruccio de Bottoli sostenendo chel'inl~a che vuole attrarre tale:nti sa chel'Italia è . • paese dèlmon,do .. multinazionali se ne stanno accorgendo». Così come gli atenei delnostto Paese attraggono sempre più' studenti stranieri:!ra questi la Bocconì che. conte rileva il rettore Andrea Sirom,;ha «2 mUa.studenti da tuttò il mondo», Esu <db> tema si

. confrontano le inlprese con proposte e tonnazionè. come quelle intervenute ieri Coesia e Vodafone. Non ha invece partecipato all'incontrO' utlet: la voce di unpossibUe corteo ditaxi ha «suggerit<»> un cambio di programma.

@RlPRODUZfONERISERVATA

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 40 1

'" O') 00

'" o

~ , Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-______________ ~--~------------------------------------------~~~~~--------------~u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag.41

Page 40: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

la Repubblica COME DOVREBBE ESSERE lA "BUONA SCUOlA"

NO dei caposaldi del cambiamento renzia­no è stata fin dall'inizio la riforma della scuola.

Naturalmente, gli elementi qualificanti di tale riforma non potevano certo essere la pro­messa di qualche miliardo in più per l'edilizia scolastica ( qualsiasi ministro democri­stiano sarebbe stato in grado di fare altrettanto) oppure l'as­sunzione ape legis di 100mila precari e di altri 60mila imme­diatamente dopo, ma per con­corso.

Una rinnovata enfasi su arte, musica, diritto, economia e in­glese, poi, sono le benvenute, per carità. Ma l'inglese è in ci­ma ai pensieri degli innovatori da lustri (ricordate le tre 'T' di Berlusconi? UInglese, Informa­tica, Impresa") e le altre mate­rie sono interessanti, ma se poi l'orario scolastico è quello che è ed in più ilbisogno principale in realtà è la matematica, un' ora addizionale di arte vorrà dire un'ora in meno di qualche altra insegnamento. Fortunata­mente, invece, la flessibilità nella scelta di materie facolta­tiveèun'innovazioneunpo'più marcata rispetto alla catena di comando e controllo del Mini­stero. Anche l'alternanza scuo­la-lavoro, soprattutto per gli istituti tecnici, è la benvenuta. Bisognerà capire dove trovare un milione e mezzo di posti provvisori disponibili (tanti so-

no gli studenti degli ultimi anni delle superiori) e soprattutto fare i conti, ancora una volta, con il monte ore. A regime, per gli istituti tecnici 400 ore vo­gliono dire 3 o 4 ore alla setti­mana nell'ultimo triennio: ve­dremo quanto tempo rimarrà per lo studio e il potenziamento delle altre materie. .

Tuttavia, la vera novità della #buonascuola si riassumeva nella triade uapertura, autono­mia & merito". Autonomia del­le scuole nella gestione, aper­tura delle stesse al contributo del mondo esterno, in partico­lare alle imprese e a chi volesse dare comunque una mano e merito sia nell'assunzione dei nuovi insegnanti sia nella asse­gnazione di premi per il rendi­mento proficuo o di sanzioni per scarsi imp,egno e risultati. Inoltre, si vuole introdurre una (possibile) mobilità triennale degli insegnanti nell' ambito dell'albo territoriale. Cercando di rendere concreto il principio di libertà di scelta delle fami­glie, il ddl concede sgravi fisca­li fino a 400 euro per chi iscrive ifigli alle scuole d'infanziaepri­marie paritarie e concede la possibilità di destinare il 5 per mille agli istituti sia pubblici che privati nonché di usufruire di benefici fiscali per chi decide di donare soldi agli istituti sco­lastici. Per dare senso all' auto­nomia, si è cercato di responsa­bilizzare il preside, affidando-

Data 08-05-2015 34 Pagina

Foglio 1

gli il compito di preparare il pia­no Der l'offerta formativa e con­cedendogli la possibilità di sce­gliere la squadra di docenti che lo affiancherà e di chiamare gli insegnanti iscritti nell' albo ter­ritoriale nonché garantendogli ampi poteri di valutazione sul rendimento dei docenti. Nella versione originaria i premi di merito avrebbero riguardato una platea vasta di insegnanti, oggi solo il 5 per cento. Poiché non era molto chiaro chi avreb­be a sua volta valutato il diri­gente scolastico, il Pd ha glissa­to il problema e ha introdotto unemendamentoperilqualeci sarà un comitato consultivo di valutazione con due professori, un alunno (alle superiori) e un genitore. Altri emendamenti del Pd vogliono coinvolgere nel piano dell'offerta formativa tutto il collegio dqcenti e il Con­siglio di istituto, con tanti salu­ti all' organizzazione efficiente e all'individuazione di respon­sabilità: se il piano é orrendo, con chi prendersèla? Eran tutti d'accordo ...

Orbene, lo sciopero del 5 maggio non sembra aver colto quali sono i miglioramenti ne­cessari alla riforma. Anche i sin­dacati hanno un segretario che decide, a livello nazionale, re­gionale e così via. Sonogliiscrit­ti che di volta in volta lo rieleg­gono se sono soddisfatti. Allo­ra, il problema non è avere U col­legialità", ma una valutazione rioorosa dei risultati ottenuti

dai dirigenti scolastici, dai pre­sidi ai provveditori. Oppure: la possibilità per gli istituti pari­tari di ricevere donazioni ed at­trarre quindi più studenti, libe­ra risorse per la scuola pubbli­ca. Ogni studente costa circa 6mila euro allo Stato e se, gra­zie ad agevolazioni fiscali di im­porto molto inferiore, alcuni si trasferiscono in un istituto pa­ritario, il denaro a disposizione del pubblico aumenta, non di­minuisce.

La mobilità non è in alterna­tivaallasedecomoda, ma a nes­sunlavoro, perché prima o poii soldi finiscono e già ora delle centinaia di docenti di odonto­tecnica vincitori di concorso nessuno sa cosa farsene. Riqua­lificare e riallocare i professori crea efficienza, buon servizio agli studenti e menoftustrazio­ni agli insegnanti. Questi sa­rebbero i temi da discutere: le marce a difesa di concetti astratti come Ula scuola pubbli­ca~ o la "condivisione" rischia­no di perdere di vista altri valo­ri come il miglior insegnamen­to possibile per gli alunni, la li­bertà di scelta per le famiglie, il riconoscimento del meritoperi capaci e gli industriosi, la diffu­sione dell'innovazione e della conoscenza attraverso l'auto­nomia degli istituti e la convi­venza anche concorrenziale di pubblico e privato, valori cioè che dovrebbero· guidare tutti coloro i quali operano nel mon­do della scuola.

Twitter: @éÌ1edenicala

'" M 00

'" o

~ Q)

~ o .o {l

~ '6 o

r-------------------~~~~----------------------------------------------------~--~~~~----------------____ ,u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag.42

Page 41: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Ia Repubblica Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 34 1

Lettere: Via Cristoforo Colombo, 90 00147 Roma

Fax: 06/49822923

Internet: rubrica.lettere @repubblica.it

Quanti scontenti per una riforma

Gentile Augias, credo che le manifestazioni di piazza disperdano le ragioni ponderate dei manifestanti. Per quella contro la Mbuona scuola" ho seguito alcuni interventi non proprio chiarificatori. I ragazzi/alunni erano per lo più contenti della insperata vacanza. Gli adulti/insegnanti non hanno saputo spiegare le

ragioni della loro opposizion.e: Gli adulti /genitori ne sapevano ancor meno - qualcuno lo ha ammesso sorridendo; partecipavano in appoggio a insegnanti e studenti. Mi ha stupito la risposta di un prof alla domanda di quando sia entrata in vigore la Costituzione. Risposta: «Nel 1945".»; davanti all'espressione stupita della giornalista si è corretto: «No, nel 1929». Mi chiedo perché i presidi o direttori scolastici non possano giudicare l'operato degli insegnanti. Qualcuno dovrà ben valutarli. Insomma non è che abbia sentito molte proposte costruttive da parte del corpo docente.

elle troppe riforme della scuola tentate negli ulti­mi anni, nessuna è risultata davvero soddisfa­cente infatti la situazione a leggere le cronache

sembra peggiorata. Per fare davvero una Mbuona scuo­la" sono necessari due presupposti: idee chiare, molti soldi. Al momento scarseggiano. Tuttavia la scuola ita­liana continua ad essere mediamente buona o molto buona, come dimostrano i nostri studenti quando van­no (sempre più spesso ) all' estero-e primeggiano. Par­lo anche per personali esperienze. La manifestazione contro l'ultima riforma è stata molto affollata. Sottrag­go il numero di quelli che è meglio un bel corteo che una mattinata in classe; i sindacati che difendono interessi di categoria ma non della scuola ileI suo insieme; molti genitori compiacenti coni figlioletti svogliati; insomma tutte le discutibili ragioni per protestare. D'altra parte nessuna riforma accontenta mai tutti. Il che è partico­larmente vero nella scuola, che coinvolge quasi un mi-

lole Pozzi - [email protected]

lione di persone spesso con interessi in contrasto tra di loro, diffusa in un territorio che presenta enormi diffor­mità: cittàevillaggi, mareemontagna, nord e sud, aree piùomenoaffluentieviadicendo. Unaregolaugualeper tutti in un caso come il nostro è rischiosa. Credo che na­sca da qui l'idea di creare un capo-istituto che veda e con oculata competenza provveda. E se non è competente? Se non è oculato? Se lavora in una zona dove comanda la mafia? O un potente padrino politico? Mi scrive il si­gnor Ezio Pelino ([email protected]): MForse si do­vrebbeprendere a modello la GranBretagna, dove lava­lutazione c'è e l'oggettività è garantita da una commis­sione composta dal preside, da un ispettore e da un do­cente universitario che periodicamente visita la scuo­la". Autonomia, presenza di un "responsabile", valuta­zione dei docenti; prima del famoso '68, si chiamava • qualifica".

Cl RIPRODUZIONE RISERVATA

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-------------------~~~~----------------------------------------------------~--~~~~----------------____ ,u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag.43

Page 42: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

LA STAMPA

INCONTRO SUL DDL ((BUONA SCUO(.A"

n Pd apre ai sindacati "Accolte molte proposte" I leader: «Positiva la consultazione ma vogliamo vedere il governo»

FLAVIA AMABILE ROMA

Gli incontri ci sono stati, i ri­sultati un po' meno. Dai collo­qui si intuisce che sul fronte esclusi dalle assunzioni po­trebbero rientrare coloro che hanno più di 36 mesi di servizio ma i nodi principali dello scontro restano intatti. I sindacati sono sfilati dalla mattina di ieri nella sede del Pd, ricevuti dal presidente Matteo Orfini, dal vicesegre­tario Lorenzo Guerini e dalla responsabile scuola del par­tito Francesca Puglisi e da Simona Malpezzi, che in commissione Cultura sta se­guendo l'esame del ddl.

Molto ottimismo da parte del Pd che annuncia la pre­sentazione di un pacchetto di emendamenti sulla base dei suggerimenti ricevuti in que­sti giorni. «Stiamo facendo degli ottimi incontri», con­ferma Guerini. «L'unica vera distanza che ho registrato oggi è sull'iter del provvedi­mento, si tratta di una rifor­ma organica che non potrà essere scorporata dalle as­sunzioni con un decreto», av­verte Francesca Puglisi.

Diversi i toni usati dai sin­dacati. «Non abbiamo fatto grandi passi avanti», ammet­te Susanna Camusso, leader della Cgil. In fondo nessuno credeva che ci sarebbero sta­ti perché non era la sede giu­sta. L'incontro va fatto con il governo e con le commissioni Cultura di camera e Senato, non «con un partito», spiega Susanna Camusso. D'accordo Annamaria Furlan, leader della Cisl: «Se un grande par­tito ci chiama per chiederci le nostre motivazioni cogliamo l'occasione per spiegarglie­le». Loro, però, hanno chiesto un incontro «con i nostri in­terlocutori naturali». E Car­melo Barbagallo, segretario della Vil: «È inutile parlare di aperture dopo un incontro con un Partito, anche se pro­motore di questo appunta­mento: valuteremo se ci sono aperture, quando il Governo ci convocherà».

Prima delle sigle confedera­li, il Pd ha ricevuto anche i sin­dacati autonomi, i rappresen­tanti di genitori e studenti. È possibile che si organizzi an­che un incontro con la mini­stra dell'Istruzione Stefania Giannini, ha fatto capire Gue­rini. Nel frattempo resta in piedi la protesta. Rino di Me­glio, coordinatore nazionale della Glda Insegnanti: «Se non intendono ascoltare le nostre richieste sarà scontro totale con sciopero ad oltranza e blocco degli scrutini».

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 9 1

1 ....... ______ ... -i;::"-mr~r'jl'J..':\i-;;::;:_W

"<..;IJ,lgllall). quc>s1:a ;,C'dta pWllid('lllOl'lm,ica'

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6

~ ______ ~~~ __ ~ __ ~~~~~ __ ~~~========~8 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag.44

Page 43: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

LA STAMPA

Specchio dei tempi Ecco come fare una donazione per il Nepa!.

Presso gli uffici de «La Stampa»: a Torino in via Lu­garo 15 (da lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, e il sabato e festivi dalle 15 alle 19). E presso le redazioni distaccate del Piemonte e della Liguria, oltre che in quella di Roma.

Conto Corrente bancario Con bonifico intestato a «Fondazione La Stampa-Spec­chio dei tempi», via Lugaro 15, 10126 Torino. Nella cau­sale va indicato «Un aiuto per il Nepal - Fondo 594». Iban IT14P0335901600100000l17200 di Banca Prossi­ma (Gruppo Intesa Sanpaolo)

Conto corrente postale Numero 7104 intestato a «Fondazione La Stampa­Specchio dei tempi», via Lugaro 15, 10126 Torino, cau­sale: «Un aiuto per il Nepal- Fondo 594».

Carta di Credito Sul sito www.specchiodeitempLorg selezionando la dicitura «Un aiuto per il Nepa!» con carte Visa e Mastercard.

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 18 2/2

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ -6 o

r-________________ ~~~------------------------------------------------~--~~~~----------------__;u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag.46

Page 44: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Quotidiano I Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 11 1

Scuola, si tratta sulla nuova governance ~Segnale dell'esecutivo ai prof: stralciato in commissione ~Rinviate al Parlamento anche le norme sulla valutazione alla Camera l'articolo 21 della riforma sugli organi collegiali dei dirigenti. l vertici Pd incontrano i sindacati degli insegnanti

LA GIORNATA ROMA C'è un primo risultato con­creto nel "ripensamento" avvia­to dal premier Matteo Renzi: la governance della scuola non ver­rà modificata firmando al gover­no una delega in bianco. Lo pre­vedeva di fatto l'articolo 21 del ddl di riforma, per l'esattezza il punto F che dopo l'esame in commissione Cultura della Ca­mera è stato stralciato insieme ad altri 5 punti. Tradotto vuoI di­re che le decisioni sul ruolo e la composizione degli organi colle­giali verranno scritti dal Parla­mento e non demandati all'ese­cutivo come prevedeva il ddl. Il segnale che il governo, pur avene do incapsulato all'interno del ddl una legge-delega, non inten­de andare avanti con il caterpil­lar ma cerca il consenso.

LA STRATEGIA L'articolo 21 non è un punto qual­siasi del ddl "La buona scuola". È strategico, quello in cui si dice che «il governo è delegato ad adottare entro 18 mesi dalla data in vigore della presente legge uno o più decreti legislativi». Il prezzo da pagare alla scelta di

non procedere con un decre-

to-legge lasciando alle Camere la potestà legislativa.

ASCOl TO NO STOP «C'è spazio in Parlamento per av­vicinare le posizioni», conferma la disponibilità all'ascolto Loren­zo Guerini, «il confronto prose­guirà ma alcuni punti già trova­no risposta nell'impianto della riforma». Guerini, vice segreta­rio dem, il presidente Orfini e la senatrice Puglisi, responsabile Scuola della segreteria hanno in­contrare le parti sociali. Sindaca­ti, associazioni di genitori, stu­denti. Il Pd si è impegnato a pre­sentare un pacchetto di emenda­menti che ne tengano conto.

Un altro punto "caldo" stral­ciato dall'articolato riguarda la valutazione dei dirigenti. Gli stu­denti hanno sollevato il rapporto scuola lavoro e della carta dei di­ritti, la trasparenza degli enti che offrono alternanza e la flessibili­tà dei curricula. «Molte delle lo­ro idee sono già nel testo», ha os­servato la deputata pd Anna Ascani, membro della commis­sione Cultura della Camera, non­ché ex docente di Storia e filoso­fia. La disponibilità al dialogo de-

ve però fare i conti con i tempi stretti. Domani e domenica la commissione tornerà a riunirsi e si procederà a tappe forzate per iniziare il dibattito in Aula il prossimo 14 maggio.

I nodi da sciogliere sono mol­ti, troppi sostiene qualcuno. Pri­mo fra tutti l'articolo 8: le assun­zioni. Forza Italia ha proposto che gli idonei del concorso 2012 vengano assunti già dal prossi­mo anno scolastico senza sotto­porsi ad una nuova selezione.

Modifiche sostanziali saranno introdotte sul ruolo dei dirigenti scolastici andando incontro così alle richieste del mondo della scuola «ma senza snaturare l'im­pianto» che li pone al centro del­la riforma in quanto leader edu­cativi. E i sindacati? «Il confron­to va bene ma noi abbiamo chie­sto soprattutto un incontro con il governo», ha osservato il segre= tario generale della Cisl, Furlan. Concetto ribadito dal suo collega della Uil Bargallo: «È inutile par­lare di aperture dopo un incon­tro con un Partito, anche se pro­motore di questo appuntamen­to: valuteremo se ci sand a:pértù­re, quando il governo ci convo­cherà».

Claudio Marincola © RIPRODUZIONE RISERVATA

CISl E Ull: BENE Il CONfRONTO ,ADESSO PERO VOGLIAMO

Principali novità Nel ddl "BuDna scuDla"

ESSERE RICEVUTi A PALAZZO CHISI

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

. 400 ore di stage negli istituti tecnici o professionali. 200 facoltative per il liceo. Sia in azienda, sia in enti

~ pubblici

STIPENDIO INSEGNANTI

Aumenterà in base all'anzianità. Oal2016 premi ai meritevoli

I

MATERIE POTENZIATE

I Primaria: musica, educazione fisica e I lingue. Medie: lingue, cittadinanza attiva e laboratori. Superiori: arte, diritto ed economia

PIANO STRAORDINARIO ASSUNZIONI

100 mila per il2015{2016 per coprire le cattedre vacanti e creare l'organico

I dell'autonomia (da GAE e vincitori

1111::1 CARTA I iIiiI DEL PROF

I 500 euro per l'aggiornamento : prOfessionale attraverso l'aCQuisto I di libri, testi, strumenti digitali, ecc. Formazione in servizio obbligatoria

DIRIGENTE SCOLASTICO

Potrà scegliere i docenti più adatti. Gli incarichi affidati saranno resi pubblici '" O')

00

'" o

I concorso 2012) ANSA ~ime.tri I ~

~ o

L>

{l

~ '6 o

~ ________________ ~~~ __________________ ~~ __ ~~~~~~~ ________ ~~~~~ ________________ ~u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate naziona li Pag.47

Page 45: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Quotidiano I Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 13 1

Renzi, conflitto d'interessi per la pax Pd ~ Dopo il dialogo sulla scuola, il premier ril~ncia per .evita~e ~ AlI~ ~inoranza: indispens~bile. in Sena~o, la Boschi offre scissioni e spingere la sinistra a impegnarsI sulle regIOnalI modIfIche della nforma costItuzIOnale dI palazzo Madama

Il RETROSCENA ROMA L'uscita di Pippo Civati, dal partito e dalla maggioranza, non ha di certo scosso Matteo Renzi. «Era ormai fuori da tempo ... », di­cono al Nazareno, Ma il prernier e segretario del Pd, dopo lo strap­po sull'Italicum e la rivolta di 38 deputati guidati Da Pier Luigi Bersani ed Enrico Letta che non hanno votato la legge elettorale, ha deciso di correre ai ripari. L'imperativo: evitare che l'addio di Civati si trasformi nel classico sassolino che precipitando inne­sca la valanga. Una scissione gui­data da Bersani, che ha un gran seguito sul territorio, viene infat­ti considerata molto pericolosa e dolorosa. Assolutamente da evi­tare.

Così, a venti giorni dalle elezio­ni regionali del 31 maggio, Renzi ha spinto la mini stra Maria Ele­na Boschi ad alzare un'antica bandiera della sinistra: la legge sul conflitto d'interessi da sem­pre temuta da Silvio Berlusconi.

E' una mossa, in linea con l'apertura del premier-segreta­rio a trattare sulla riforma della scuola, che serve per dare un ma" tivo di orgoglio e di appartenen­za alla minoranza del Pd, in mo­do da spingerla a impegnarsi con più convinzione nella cam-

Matteo Renzi nell'aula della Camera (foto ANSA)

pagna elettorale. Ma anche una sfida, come ha fatto capire la Bo­schi in un'intervista al Corsera, a chi per anni ha lasciato covare sotto la cenere il conflitto d'inte­ressi: «Se alcuni dei nostri ex lea­der o ex premier avessero messo la stessa tenacia che hanno mes­so negli ultimi tempi sui dettagli della nuova legge elettorale, per avere finalmente una legge sul conflitto d'interessi ci saremmo risparmiati tante fatiche». Asso­lutamente non casuale il riferi­mento aD' Alema e a Bersani.

Non si tratta però di un sem­plice annuncio. La legge, come garantisce il vicecapogruppo vi­cario Ettore Rosato, verrà inseri­ta a giorni nel calendario dei la­vori della Camera. E Renzi punta ad approvarla entro metà giu­gno.

LA MINORANZA PLAUDE Sono subito scattati gli applausi di alcuni ribelli del Senato, come Massimo Mucchetti: «Era ora, fa piacere che il governo metta in primo piano una questione che da sempre consideriamo rilevan­te». Ma un altro dissidente come Stefano Fassina non si lascia im­pressionare: «E' una mossa di ri­posizionamento, Renzi tenta di dimostrare che non si è spostato a destra. E lo fa per dare una ra­gione a Bersani e agli altri di re­stare nel parti~o».

Nell'entourage del premier-se­gretario escludono invece che ti­rare fuori dal cassetto la minac­cia del conflitto d'interessi serva per spingere Berlusconi a riesu­mare il Patto del Nazareno. Pri­mo perché l'ex Cavaliere ormai non controlla più il partito «e do­po le regionali lo controllerà an­cor meno ... ». Secondo, perché il soccorso di Denis Verdini in Se­nato è praticamente certo. Ter­zo: «I nostri elettori non com­prenderebbero una spudorata riesumazione del Patto del Naza­reno. Il capitolo è chiuso».

Chiuso anche perché Renzi sta lavorando per spingere i 24 bersaniani in Senato (finora deci­sivi per la tenuta del governo) a stare ben stretti alla maggioran­za. La moneta di scambio: alcu­ne modifiche alla riforma costi­tuzionale di palazzo Madama. «Siamo pronti a un confronto ve­ro su varie ipotesi», garantisce la Boschi, «dal sistema delle garan­zie all'equilibrio dei poteri, a si­stemi diversi di elezione dei se­natori -come il modello simil Bundesrat». Un'altra mossa di conçiliazione Renzi potrebbe giocarla mercoledì in occasione dell'elezione del nuovo capo­gruppo alla Camera, indicando un esponente della minoranza: Enzo Amendola o Cesare Damia-no.

Alberto Gentili © RIPRODUZIONE RISERVATA

«NON È UNA MOSSA PER COtMNCERE Il CAVAUERE A IRATT ARE I NOSTRI ElmoRI NON ACCETTEREBBERO Il RITORNO DEL PATTO»

~----------------~R~i~t-ag~1~1~-O~-s~t~amp~a~~a~d~u~s~o~e~s~c~lU~s~i~v=o~~de~1~~d~e~s~t1~-n~a~t~a~r~io~,~n~o~n~~r~i~p~ro~d~u~c;ibb~i1.1e;.~--------------~

Scuola: testate nazionali Pag.48

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o u

Page 46: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

il Giornale Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 30 1

la stanza di Mario Cervi

Renzi non è il nuovo «eroe dei due mondi», ma dei due forni Trovounastraordinariasomiglianzafrale coppie Giuseppe Garib al­di-NinoBixio e Matteo Renzi-Angelino Alfano. Garibaldi prima di af­frontare una battaglia decisiva diceva: «Nino, qui o si fa l'Italia o si muore». Renzi prima di affrontare le insidie del Parlamento, dice: «Angelino,quio sifanno le riforme osimuore».Mailrisultato è sotto gli occhi di tutti. L'Italia sognata da Garibaldi è tutt'altro che fatta,

Caro Trovato, i parallelismi storici sono interessanti e a volte divertenti, ma sempre insidiosi. Fatico a vedere in Matteo Renzi, quali che siano i suoi meriti d'intraprendenza e di spregiudicatezza, un emulo di Garibal­di, e ancor più fatico a vedere nell' avvocato Alfano una reincarnazione del temibile e terribile Nino Bixio. Renzi -che a essere il Garibaldi del ter­zo millennio aveva probabilmente fatto un pensierino -potrà obbiettare chele circostanze nonlo aiutano a diventare <<l' eroe dei due mondi». Sem­mai, nell'Italia dei cavilli, dei ricorsi, degli inciuci può essere -per stare al

mentre per le riforme di Renzi è sufficiente guardare quella della scuola. Cinque sigle sindacali si sono trovate d'accordo nel bocciar­la. A questo punto sarebbe opportuno dire: «Renzi,quiotenevai osi muore».

Giovanni Trovato e-mail

politiche se -l'eroe dei due forni, pronto a trovare alleanze dovunque. Il Matteo fiorentino non ha l'età per essere padre della Patria, per non dire di altre qualità che gli mancano. Tuttavia è ingiusto, secondo me, addebi­targli come errore la riforma della scuola e la lotta da lui impegnata con i tanti, arroganti caudillosdell'Istruzione, personalmente fancazzisti e ide­ologicamente sinistri. Renzinon vincerà questa battaglia, il conservatori­smo immobile d'una scuola burocratica prevale sempre. Diciamogli tut­tavia grazie per averci provato.

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~-------------------iu Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag.49

Page 47: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Settimanale Data 14-05-2015 Pagina 9 Foglio 1

Editoriale www.lespresso.it- @Vicinanzal

La Repubblica di Renzi nasce nel segno delle

contraddizioni. E sulla riforma della scuola

il premier affronta la sua prima vera crisi sociale

Piazze piene e Parlamento vuoto LA REPUBBLICA DI RENZI nasce gioio­samente contraddittoria. Con le piazze affollate e le aule del Parlamento semi­vuote. Con Milano ostaggio della vio­lenza inconcludente e fascistizzante dei black bloc; con Milano orgogliosa di sé, del suo senso civico, pronta a ripu­lire in silenzio e con sacrificio i danni altrui. "Maggioranza silenziosa", se­condo una definizione in voga negli anni '70, assimilabile alla destra, come ha rievocato Stefano Folli su "Repub­hlica". Oggi di segno diverso. Molto diverso. A cui va il plauso del pre­mier-segretario del Pd: volontari della solidarietà contrapposti ai professio­nisti dello sfascio.

MA LA CONTRADDITTORIETÀ della nascente Terza Repubblica incrocia altre piazze ancora. Quelle a ffollate di insegnanti in sciopero contro la "buo­na scuola". Doveva essere la riforma "di sinistra" destinata a compattare famiglie, alunni e docenti in un pro­getto di società fondata sul merito: qualità dell'insegnamento, buone pratiche, valorizzazione dell'impegno (chi frequenta le scuole italiane sa quanti prof si dannano l'anima per tenere in piedi la baracca pubblica). Ma innanzitutto la riforma è stata concepita come un persuasivo spot elettorale pro-governo in vista delle elezioni di fine mese in sette regioni e in centinaia di comuni piccoli e gran­di. I centomila precari da stabilizzare - un numero di assunzioni che non ha pari negli ultimi 25 anni - sono una

conquista. Innegabile. C'è poco da ironizzare o minimizzare. Intervento popolare, nel senso più ampio della parola, cosÌ come furono gli 80 euro concessi ai redditi bassi l'anno scorso alla vigilia di altre elezioni, quelle europee del mitico 40,8 per cento conquistato dal partito di Renzi.

MA IL CONSENSO stavolta si è rivol­tato in dissenso. L'adesione allo scio­pero della scuola è cresciuta oltre l'immaginabile. Se la versione di Su­sanna Camusso - l'istruzione diven­terà un privi legio per i ricchi appare esagerata ben più della ovvia propa­ganda, l'insoddisfazione degli inse­gnanti emersa nei cortci di martedì 5 maggio è reale e pone una domanda su una qucstionc di prospcttiva, al di là degli stessi contenuti di merito della vertenza. La domanda è questa: a quale base sociale e blocco di riferi­mento intende rivolgersi Renzi? Il mondo della scuola negli anni ha premiato con i suoi voti l'antiberlu­sconismo di sinistra: e ora.?

APPENA UN ANNO FA docenti e perso­nale tecnico-amministrativo hanno contribuito all'insperato hottino elet­torale del Pd, indiretta legittimazione per un premier non votato dagli ita­liani.Intorno alla scuola dunque si sta consumando la prima vera crisi socia­le e di ra ppresentanza di q uesto gover­no. Coincide con l'approvazione del1'ltalicum, marcia trionfale di un leader figlio legittimo della dissipa zio-

ne del patrimonio di famiglia della sinistra post-novecentesca, come nar­ra Michele Serra (a pagina 14). Siamo entrati tutti insieme, piaccia o meno, in un'altra era politica, post-qualcosa che non ha mai preso corpo. È il ren­zismo di lotta e di potere, cortigiano e spregiudicato come nella rappresen­tazione della nostra copertina. Capa­ce di manovre politiche, di disartico­lare gli avversari, di instaurare un rapporto diretto con il "suo" popolo. In questo Renzi si sta rivelando insu­perabile. Marco Damilano nella sua inchiesta (a pagina 18) anticipa una prossima mossa, quella di cambiar nome al partito. Era nell'aria. Ma non si chiamerà Partito della Nazione che fa troppo centro, se non addirittura destra. Sarà invece: Democratici. All'americana. Contenitore ampio, con una strizzatina d'occhio a Roma­no Prodi e Waltcr Veltroni; simbologia di sinistra per un partito da rimodella­re a immagine e somiglianza del leader. Capita sempre più spesso nelle demo­crazie occidentali: la leadership pre­vale sulla struttura organizzati va e sulle nomenklature di apparato.

MA LA CONTRADDITIORIETÀ della re­pubhlica renziana è proprio qui: fatto l'Italicum quando si affronteranno le riforme che stanno a cllore agli italia­ni? Non ci sono più alibi. Né numeri da dare (come racconta Emiliano Fit­tipaldi a pagina 54). L'economia, quel­la vera, sarà il banco di prova del con­senso popolare.

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o .o {l

~ '6 o

r-----------------~~~~~~~~--~--------~~--~~--~~~~~--------~--~~~~------------------~u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pago 50

Page 48: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Quotidiano Data 08-05-2015 Pagina 6

I

«Gli insegnanti capiranno Travisato il ruolo dei presidi»

ROMA

aslava reslare imIIlobili, co­me hanno fatto i precedenti governi, per avere una vita

molto più tranquilla ed evitare le prote­ste. Invece abbiamo avu-to il "torto" di investire 7 miliardi in tre anni sulla scuola perché vogliamo che torni a essere uno dei motori principali del Pae-se ... ». Per Ettore Rosato, vice-capogruppo del Pd a Montecitorio, è parados-sale vedere contestata u-nariformache, «per la pri-ma volta, immette risorse così ingenti nel sistema scolastico. Ricordiamoci - aggiunge - che ai tempi del ministro Gelmini sono stati tagliati 8 miliardi». Dagli insegnanti ai sin-dacati, però, iI ddI è du-ramente criticato. Si ri-chiedono sostanziali

«Subiamo proteste perché abbiamo il "torto" di investire

Con i sindacati distanze più ampie»

cambiamenti eun dialo­govero ... Questa è una fase di a­scolto molto utile. E le modifiche saranno figlie proprio dell' attuale con­franto. Sono convinto che, alla fine, negli inse­gnanti prevarrà un giudi-zio positivo del testo. Mentre con il mon­d? dei sind,acati la distanza resta più am­pia, perche forse siamo andati a toccare qualche tabù che alle forze sociali sta an­cora a cuore. A quali tabù si riferisce? Sulla valutazione e sul merito non siamo in sintonia. Manoiliconsideriamo due elementi fondamentali, perché è giusto trovare il mec­canismo per valutare e premiare l'insegna­mento di qualità. Uno dei punti più spinosi è quello del preside. Si può depotenziare ulteriormen­te il suo ruolo per andare incontro alle richieste dei sindacati? Si deciderà in Parlamento. Co-

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario,

Scuola: testate nazionali

Foglio 1

munque fmora è stato travi­sato il molo del dirigente sco­lastico al momento in cui ha l'esigenza di chiamare un do­cente nel suo istituto. La scel­ta awiene attingendo a un re­golare bacino di docenti che hanno vinto un concorso e sono già assunti. Ed è condi­zionata dall'approvazione di un piano formativo approva­to dal consiglio d'istituto in cui si prevedono sia le materie su cui si vuole investire sia i pro­fili più adatti per insegnare u­na determinata disciplina scolastica. Il preside, insom­ma, né assume né licenzia e il suo lavoro è sottoposto a una valutazione ogni tre anni. Non è possibile stabilizzare più di 100.701 precari? Al momento non ci sono ri-sorse, ma mi sembra già un risultato straordi-n.ario. Po~ col ~oncorso del2016 potranno ag­gtungersl altn 60mila posti.

Luca Mazza © RIPRODUZIONE RISERVATA

non riproducibile.

Pago 51

Page 49: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Quotidiano Data 08-05-2015 Pagina 6 Foglio 1 /2

Scuola, gelo Pd-sindacati Renzi: la legge a giugno Il premier: evitiamo meline. Pochi passi avanti E resta in bilico l'incontro con il governo

LUCA MAZZA ROMA

I l confronto c'è stato, ufficialmen­te viene definito «proficuo» dallo stesso Pd, ma al di là delle di­

chiarazioni di facciata il partito di Renzi e i sindacati non sembrano es­sersi avvicinati neanche di un milli­metro. Nella sostanza, la distanza e il gelo restano. Nell'incontro di quasi tre ore al Nazareno tra le forze socia­li e la delegazione Dem (guidata dal vice segretario Lorenzo Guerini e dal presidente Matteo Orfini), sono stati analizzati tutti i nodi principali del di­segno di legge "Buona scuola". Il ri­sultato è che ognuna delle due parti rimane ancorata sulle sue posizioni. I promotori del testo sembrano di­sposti a concedere al massimo qual­che ritocco. Sui tre punti chiave non c'è trattativa: il ruolo del preside nel­la scelta dei docenti da chiamare in base alle esigenze dell'istituto; il nu­mero di assunzioni a settembre che non può andare oltre le 100.701 pre­viste; il "no" secco allo slittamento dei tempi della riforma con il varo di un decreto legge per la stabilizzazio­ne dei precari. «Vediamo se in Parla-

mento si riuscirà ad avvicinare le po­sizioni», è il commento prudente di Guerini. I sindacati, dal canto loro, gradisco­no l'invito. Ma ora chiedono di allar-

mento ostile delle forze sociali. «Non possono considerarci come il gover­no Berlusconi, che sulla scuola ha ta­gliato svariati miliardi - si sfoga il pre­mier con il suo staff -. Noi mettiamo

gare la discussione all'esecutivo e di 7 miliardi in tre anni, assumeremo non limitarla al solo Pd. «Su alcune 160mila docenti pre-cose stanno riflettendo ma ci sono cari entro il 2016. Elo­ancorascogliimportanti-sottolinea ro continuano a pro-Anna Maria Furlan, leader della Cisl testare?». Il presidente -.Abbiamo chiesto un incontro al go- del Consiglio, inoltre, vernoesiamo non prende in consi-in attesa che derazione l'idea di po-ce lo conce- sticipare il varo della riforma: «Entro da». Intesa il 19maggiol'okallaCameraealmas-lontana pure simo il 15 giugno il via libera defini-per Susanna tivo». Per rispettare i tempi, nella Camusso (C- commissione Cultura della Camera gil): «Apprez- sono previste sedute notturne e la-ziamo il me- vori serrati persino nel week-end. In-todo, ma non tanto diminuisce il numero delle de-abbiamo fat- leghe assegnate al governo. «Quella

to ancora sul riordino degli organi collegiali, che passi avanti». Mentre il numero uno era una richiesta esplicita dei sinda­della Uil, Carmelo Barbagallo, defini- cati, è stata cancellata con un emen­sce «la riforma iniqua e sbagliata» e damento presentato da Stefano Fas­attende anche lui una convocazione sina», evidenziaAnnaAscani (Pd). Ma da Palazzo Chigi. gli articoli più caldi - cioè quelli rela­Difficile, tuttavia, che arrivi una te- tivi alle assunzioni e al potere dei pre­lefonata. Forse resta qualche margi- sidi - restano accantonati e verranno ne per un ultimo incontro. Ma Renzi esaminati solo poco prima del voto in non riesce a comprendere l' atteggia-aula.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nulla di fatto nell'incontro di quasi 3 ore al Nazareno con Cgil-Cisl-UiI, che vogliono un appuntamento con l'esecutivo. Sui punti­chiave non c'è dialogo, a partire dai tempi

'" O') 00

'" o

~ w

~ o .o {l

~ '6 o

r-________________ ~~~------------------------------------------------~--~~~~----------------__;u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pago 52

Page 50: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Giranttsta :tl!l I ~ -J. idlI I] If !1 Renzi bluffa: degli scioperi non gli importa

di Giuseppe Candido a pagina 22

Se in Giappone gli insegnanti son gli unici a non doversi

chinare di fronte l'imperatore, in Sudafrica Nelson Mandela ricor­dava che c'è solo un modo per svelare l'anima dei governi: os-

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 22 1 /2

servare come tratta i b~arnbini e gli insegnanti. Nel caso di Renzi il confronto è impietoso: il premier ha finto di aprire a chi è sceso in piazza, ma alla prova dei fatti si è mostrato sordo a chi la scuola la conosce davvero, e sa che quella "buona" è molto diversa da quel­la da lui concepita.

Le aperture di Renzi sulla scuola? L'ennesiIno bluff

di Giuseppe Candido

S e in Giappone gli insegnanti son gli unici a non

doversi chinare di fronte l'imperatore, in Sud Africa Nelson Mandela ricordava che c'è solo un modo per svelare l'anima dei governi: osservare come tratta i bambini e gli insegnanti. Dopo lo sciopero generale della scuola di martedì 5 maggio, quando nelle piazze d'Italia insegnanti, e i sindacati che li rappresentano, assieme anche a collettivi organizzati di studenti, son sfilati "a fiumi" per dire No alla riforma della scuola proposta dal Governo, sembrava ci fosse stata un po' di apertura. Un barlume di speranza di dialogo. Addirittura ieri, giovedì 7 maggio, questo giornale titolava in prima l'articolo di Lorenzo Misuraca "Dietrofront sulla scuola" che a pagina cinque proseguiva ribadendo: "la piazza conta" e che, con lo sciopero si era ottenuto, quantomeno, l'avvio del dialogo. L'ottimismo del premier cede alla realtà? Più che un'affermazione, potrebbe essere una bella domanda. Misuraca notava che, dopo aver constatato «il successo dei sette cortei" contro la riforma della scuola, il premier il giorno dopo lo sciopero ha convocato a palazzo Chigi la mini stra dell'Istruzione Stefania Giannini e delle Riforme Maria Elena Boschi, e i

parlamentari che si occupano di istruzione, per correggere la rotta». Sarebbe speranza di tutte e di tutti i docenti scesi in piazza martedì. Purtroppo, però, dall'incontro di esponenti del Pd con i sindacati degli insegnanti è uscito ben altro. La parola che, anche dopo lo sciopero, meglio sintetizza il comportamento del governo è "inamovibilità". «Stiamo facendo ottimi incontri», pare abbia dichiarato Guerini. Ma il prof. Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda, presente all'incontro con Orfini, Lorenzo Guerini, Francesca

Puglisi e Simona Malpezzi, ha commentato duramente e amaramente l'incontro. Amaramente, perché un insegnante di buon senso com'é Rino Di Meglio si sarebbe aspettato una presa d'atto del governo e un reale cambiamento di verso. Invece. «Su assunzione diretta da parte del dirigente

scolastico, reclutamento attraverso albi triennali

territoriali e stabilizzazione dei precari da stralciare dal ddl e attuare con un decreto legge, -ha detto chiaramente Di Meglio - il Pd non ha dimostrato alcun segnale di apertura. Un'inamovibilità che purtroppo ci aspettavamo e alla quale rispondiamo appellandoci al Parlamento, affinché ascolti concretamente il mondo della scuola sceso in piazza il 5 maggio e accolga la richiesta di incontro avanzata dai sindacati». E ancora: « Se non ci saranno un ascolto e un dialogo pieni su questi tre punti - avverte Di Meglio - la conclusione dell'anno scolastico sarà tutt'altro che serena. Contro la riforma si sta creando un fronte contrario compatto, come dimostrano le proteste

spontanee che si stanno moltiplicando e che stanno sempre di più coinvolgendo anche studenti e famiglie. A bocciare il ddl non sono soltanto i sindacati, ma un Paese intero che le istituzioni non possono ignorare». E in tutto ciò resta sempre il ricatto. Perché resta l'urgenza delle assunzioni dei precari legato alla riforma col preside sceriffo. Prendere o lasciare. Il ricatto che prima era celato dagli scatti dati per merito, è poi divenuto palese, ma nessun media ne tiene conto, quando si è voluto agganciare al piano di assunzioni dei precari che la Corte di Giustizia europea ha detto essere un obbligo stabilizzare con contratti a tempo indeterminato, anche il totale stravolgimento, in un'ottica meramente aziendalistica, dell'impianto della scuola pubblica statale. Per tornare in Sud Africa, constatiamo che è così che il governo, nell'Italia delle meraviglie, tratta gli insegnanti. Prima li lascia precari oltre ogni ragionevole diritto tant'è che deve intervenire la giustizia europea per ristabilire le cose. Quando è costretto ad assumerli perché altrimenti pagherebbe salatissime multe e risarcimenti, vuoI cancellare diritti e libertà d'insegnamento a tutti gli insegnanti, cancellarne i contratti che sono scaduti da sei anni, cancellare democrazia e collegialità della scuola, e fare albi territoriali da cui il dirigente scolastico potrà scegliere gli insegnanti come si fa per una squadra di calcio. Solo i neo assunti? Macché. Tutti quanti coloro faranno domanda di trasferimento, dovranno andare negli albi e farsi scegliere dal preside. Senza contare la discussione fatta on line sulla

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ -6 o

r-------------------~~~~----------------------------------------------------~--~~~~----------------____ ,u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pago 54

Page 51: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Giranttsta riforma, fatta cioè su un testo completamente diverso da quello oggi in discussione, stravolto e modificato per farne

un decreto e poi, ancora peggiorato, presentato come disegno di legge. Pertanto, anche sulla scuola vale il motto che

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 22 2/2

Pannella continua a ripetere per le inumane condizioni delle carceri e per la giustizia di questo Paese: più che avere speranza, occorre essere noi speranza di cambiamento.

'" O') 00

'" o

~ w

~ o

L>

{l

~ '6 o

r---------------------~--~--------------------------------------------------------~--~--~~------------________ --;u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pago 55

Page 52: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Quotidiano Data 08-05-2015 Pagina 14 Foglio 1 /2

Incontro con i Camusso: vogliamo con Governo Silvia Mastrantonio

ROMA

NON basta. La convocazione di sindacati e associazioni deUa scuo­la in Largo del Nazareno non ba­sta. «C'è stato un incontro con un partito della maggioranza ma non ha nuila a che fare con la richie­sta, che noi manteniamo di aprire un confronto con gover­no e Parlamento. E se dovessi di­re che abbiamo certezze sull'in­contro con il govemo direi una co­sa non vera. Prendo atto che han­no registrato la nostra richiesta». Susanna Camusso (Cgil) tira le somme di una giomata intensa per il mondo della scuola. L'occa­sione è stata la convocazione nella sede del Pd dei soggetti protagoni­sti della grande manifestazione dell'altro giomo. Si sono presenta­ti i big: Camusso, Barbagallo, Fur-1an (Cgil, Vii e Cisl) e poi organiz­zazioni degli srudenti e dei genito­ri oltre a tutte le sigle, da Gilda all'Anief.

L'INCONTRO è servito ai sindaca­ti per confermare la richiesta un faccia a facda con l'esecutivo. Per-

ché ieri c'erano i vertici del Pd, la responsabile dei democratici per la scuola, Francesca Puglisi, ma non c'era un solo sottosegretario. A fine giomata è stata la stessa Pu­glisi a confermare: «Per l'incon­tro con il govemo bisogna sentire l'esecutivo. Da parte nostra, come Pd, possiamo offrire spunti di ri­flessioni». I dialoghi sono stati

esplorativi, gli impegni di massi­ma e la sintesi, per quasi tutte le sigle e per gli studenti della Rete, negativa, Si parla di «aperture» o disponibilità ma decisioni non esistono. Landini (Fiom) ha spu­tato fiele: «Non era mai successo dopo la stesura della Costituzìo·, ne, che un governo rifiutasse di parlare con le sin­dacali. La gestione padronale del governo riduce gli spazi della de­mocrazia». Ieri tutti o quasi sono

rimasti delusi. Il Pd, da parte sua, ha mostrato disponibilità su alcu­ni temi e soprattutto sulla possibi­lità che il testo che atTiverà in Au­la alla Carnera resti aperto e non blindato e così poi passi anche a Palazzo Madama. Ma i tempi so­no strettissimi se il limite ultimo fissato è quello di metà giugno

a esaurimento IGael.

Giorni di incontri prima di votare le modifiche al dell,

in discussione in commissione. annuncia un tour de torce in vista deLL'approvazione deLLa riforma, il19, Cl Montedtorio

È confermato che i 100mila nuovi docenti saranno presi daLLe graduatorie

Ma i sono strettissimi per far in cattedra i docenti a settembre

l'orientamento è di rivedere i poteri del preside che resta il «capo azienda» ma,

piani formativi sia nella scelta degli insegnanti, sarà affiancato daL consiglio d'istituto

per consentire che i lOOmila pre­cari in via di assunzione possano espletare le pratiche e salire in cat­tedra a settembre. SUI precari il Pd si è mantenuto rigido e non ha ceduto alle richie­ste dei sindacati: no al decreto, si va avanti con il ddl. Resistenze che si sono allargate ai presidi-ma­nager ma si sono poi smussate sull'articolo 12. «Ma già aver in­stillato qualche dubbio è un fatto positivo», ha commentato Massi­mo Di Menna, responsabile Vi! scuola. «E stata una giornata utile - ha commentato Francesca Pu­glisi - per sciogliere qualche inter­rogativo. Perché fa male sentire che si vuole costruire una scuola per ricchi, è proprio l'antitesi del·· la filosofia della Riforma». Parlarsi, spiegarsi per tentare di capirsi. Il Pd ieri ci ha provato ma a che cosa porti questo momento non sembra per nulla chiaro. Stamattina tornano a riunirsi i vertici dei sindacati ricompattati dalla battaglia contro la Buona Scuola, Dovranno decidere le stra­tegie future. Gli studenti l'hanno già detto a chiare lettere: «Non ci fermeremo aì sette cortei del 5 maggio». Pro­babile che proseguano nell'agita­zione anche i sindacati.

«Il prossimo anno ci saranno 6mila

le

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-----------------~~~~~~~--~--------~~--~~~~~~--~------~--~~~~----------------~u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pago 56

Page 53: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

IL ,,"~MATTINO Quotidiano Data 08-05-2015

Pagina 1 Foglio 1 /2

Scuola, meno ideologie e più idee Aldo Masullo

L e forme di uno Stato «democra­tico» possono essere diverse

per particolarità procedurali e ar­chitettura dei poteri. Ma la società il processo vivente che nello Stat~

bene o male si esprime, dunque la sua sostanza, non può essere de­mocratica che in un solo modo. La società, qualsiasi società, conside­rata nella sua dinamica, è una po­tente macchina selettiva, da cui di­pende la distribuzione di compe­tenze e poteri in uno Stato. La sua

democraticità è perciò qualificata dalla sua selettività. Una società è democratica soltanto se i suoimec­canismi integrati non «differenzia­no escludendo», ma <<includono diffe!enziando». Strumento princi­pe dI questa macchina è la scuola.

>Seguea pago 46

Scuola, meno ideologie più idee stanze dalle statistiche ufficiali che Ai più sfugge che l'alternativa tra

Aldo Masullo spesso la riducono a bene di consu- «inclusione differenziatrice» e «diffe­mo, proviamo ad immaginarla nella renziazione esclusiva» opera nella

Purtroppo in Italia interesse e dibatti- sua essenza di capitale umano». Cer- scuo~a in ben più profondi e capillari ti politici si accendono sulla scuola so- t~ent~, anche qui si parlaillinguag- modi. Solo appassionate donne di lo quando la classe dirigente per qual- gIO degli economisti: il «capitale uma - scuola ne avvertono i sintomi. Per che ormai inevitabile inciampo si sve- no», (cosÌ come i «crediti» e i «debiti» esempio, Giovanna Nosarti cheinse­glia dal lungo torpore. Il caso Renzi nella carriera degli studenti, l' «offer - gna in un liceo artistico di Roma os­rappresenta una situazione del gene- ta» sul mercato concorrenziale de- serva: i ragazzi «sono molto fragili re. Esso segnala un punto limite nella gl'insegnamenti, il «dirigente scolasti- nell' approccio alla vita, hanno poche lunga crisi italiana iniziata, senza che co» qua~i capo d'azienda o d'ufficio regole, dormono poco, stanno fino a ad alcuno convenisse riconoscerne i fiscale)!Elasvoltamercantilisticadel- tarda sera a chattare nei social­segni, negli Anni '70 del secolo scor- la moda cultural-politica con cui co- networlo>. so. ~cia questo nostro secolo. Però, se Dopo la «rivoluzione» sessantotte-

Fu allora, per esempio, che iniziò e una banca ad usare il linguaggio eco- sc~, ~a scu~la ha fatto a gara con la fa­la desuetudine dei pubblici concorsi nomico, ogni obiezione può cadere. Illlglia nel nnunciare alla fatica di edu­d'insegnante e cominciò a costituirsi Intanto nella mente si presenta il caso care, ~nna~tutto con l'esempio, e di l'immenso parco di precari, che alla co?~et? Per esempio, un figlio di fa - eserCItare l gIovani alla gioiosa severi­fine costituisce un assai difficile pro- IlllglIa ncca, o per lo meno in grado di tà del governarsi, alla durezza dell'im­blema occupazionale e un altrettanto fare grossi sacrifici, può pagarsi illun - pegno per conoscere la realtà fisica e arduo problema scolastico. Vi si trova-go soggiorno in una città lontana e il morale, alla consapevolezza che nel­no violati insieme i due diritti fonda _ co~toso. s,tud!o presso un prestigiosa la vita tutto, anche la perdita di tem­mentali di un'umanità civile, il diritto uruversltà pnvata, ben inserita nei cir- po, si paga. La scuola si è arresa allo al lavoro e il diritto all'istruzione. Vio- cuiti sociali alti: egli cosÌ si assicura di stile falsamente protettivo del consu­lati s.o?o, si badi bene, non un generi- ottenere alla fine rapidamente un' ot - mismo e ha abbandonato i giovani c~ dmtto ad avere un posto retribuito tima posizione professionale. Invece ad una infantile immaturità, ad una ne un altrettanto generico diritto di un .no~ meno o forse meglio dotato fatale incapacità di lotta, alla debolez­and~e a scuola ~ conseguire un «pez- figlIO di famiglia disagiata è costretto za della «fragilità». zo dI carta», ma il civile diritto alla di _ a laurearsi in una pur buona ma oscu - Ormaila funzione sociale di sele­gnità di un impegno professionale ra e povera università statale, ed in- zione,~nassenzadifortiqualitàintel­competente e rispettato e il sostanzia _ contra grosse difficoltà nel trovare un lettuall e morali diffuse non ha le diritto ad acquisire conoscenze se- impiego. In tennini puramente eco- null' altro da cui essere d~tenninata rie, risl?ondenti ai propri bisogni intel- nomici e privati, si tratta solo di due se non le fortuite situazioni familiari lettuali e spendibili nel mondo della_diversi investimenti in capitale urna_soprattutto economiche, e si riduc~ voro. no. ~a in te~ni sociali, qui opera perciò inesorabilInente ad essere

Se si guarda non faziosamente al u.na CIeca selezIOne per «differenzia- una «differenziazione esclusiva» con p.utiferio sollevato dalla proposta ren _ ZIOne esclusiva», iniqua verso l'indivi- il suo perverso effetto classista. Zlana della «buona scuola», si ha la duo e contraria all'interesse colletti- Questa è la drammatica urgenza sgradevole impressione che ancora vo. a cui la scuola deve esser capace di ri ~ una volta nel dibattito sul nuovo ci si Questa preoccupazione non è as- sp~?d~re .. lo non posso non pensare

l ' senteneldibatti·t agi Italiaru della mia generazione. Es-

muova per o piu, da una parte e o,marestaappanna- '" O') 00

'" o dall' altra, lasciandosi stancamente ~a, perd~ta tra ideologia e nostalgia. È s~, pur cresciuti in un regime autorita-condizionare dal vecchio. I~~ologIca qualche pessimistica pre- no, seppero desiderare la libertà che

In uno studio recente della Banca VlsI~ne del tri?nfo della scuola priva_non avevano, andarono alla guerra ~ d'Italia s'invoca un punto di vista di _ taj e nostalgIco qualche rimpianto ~he non era la loro e ne sopportarono Q)

pe l . t' d Il Il tremendo peso, affrontarono la tra- E

verso da quello abitualmente adotta _ r a sene a e a scuola che non c' è ~ gedia dell' occupazione nazista e da o

to. «Pensiamo all'istruzione come ad ' {l un investimento. E prendendo le di _ piu. partigiani combatterono contro di es- ~ [==================~~~~t=~~~~~t=~~~~~i;~~;L~~~~~~~sa~,~infi·; ;;n:e~m~a~l~n~u~trt~·ti~·,~m~al~v:e:s~ti~·ti:·,~tr~a~ __________ J~

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag, 58

Page 54: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

IL ,,"~MATTINO macerie d'ogni genere, furono capaci d'iniziare con inaudita lena la rico­struzione della patria e d'inaugurare la democrazia senza averla mai pri­ma vissuta. Eppme nella scuola, in cui essi erano divenuti adulti, non ave­vano goduto di grandi innovazioni di­dattiche, né di comodi ambienti, né

di ricchezza di strumenti, né soprat­tutto di sistematiche protettive indul­genze per 1'acerbità dei corpi e delle menti. Ma quella scuola non produ­ceva umane «fragilità» di massa.

Oggi si tratta difarvivere una socie­tà democratica. Tocca alla scuola con­correre in modo decisivo per <<inclu-

Quotidiano Data 08-05-2015 Pagina 1 Foglio 2/2

dere» tutti i giovani in una nuova e co­mune temperie cultmale, che per­metta ad ognuno di liberamente «dif­ferenziarsi» nelle scelte di vita e di la­voro. Spetta alla politica la responsa­bilità di organizzare un sistema dell'istruzione e della formazione all' altezza di questo bisogno vitale.

'" O') 00

'" o

~ w

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-------------------~~~~----------------------------------------------------~--~~~~----------------____ ,u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag, 59

Page 55: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

IAGAlZElfAlmMIlZOGIORNO

DOPO LO SCIOPERO E I CORTEI

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 4 1 /2

Il vicesegretario dem: «C'è spazio per awicinare le posizioni», M5S: l'esecutivo potrà concedere soltanto briciole

Scuola, «aperture» dal Pd I sindacati: i nodi restano Camusso, Furlan e Barbagallo chiedono un incontro col governo

• ROMA, Il confronto con il Pd è stata un'occasione che non si poteva certo buttare, ma i sindacati vogliono in­contrare il Governo per ca­pire se le «aperture» rispetto ai contenuti più contestati del ddl Buona scuola, mostrate il giorno successivo allo scio­pero e alle manifestazioni del 5 maggio, si tradurranno in fatti concreti.

È questa, in sintesi, la po­sizione dei rappresentanti dei lavoratori che ieri pomerig­gio hanno incontrato, nella sede del Nazareno, una de­legazione del partito demo­cratico. Sono andati in forze i sindacati, segretari generali della scuola e «big» delle con­federazioni, Camusso, Furlan e Barbagallo. Prima e dopo di loro il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, il presiden­te Matteo Orfini, la respon­sabile nazionale Scuola, Francesca Puglisi e la de­putata Simona Malpezzi, membro della VII Commis­sione, hanno incontrato le as­sociazioni degli studenti, dei genitori, degli insegnanti, i Cobas, l'Anief. Un supple-

mento di «ascolto» che la pro­testa di martedì - l'adesione allo sciopero, dati ufficiali, è stata del 64,89% - ha quasi imposto.

«C'è spazio in Parlamento per avvicinare le posizioni» ha assicurato Guerini al ter­mine dell'incontro. «Abbiamo voluto incontrare tutte le realtà interessate alla rifor-ma, vogliamo confrontarci con tutti, ma abbiamo ri­badito l'im­pianto del di­segno di leg­ge» ha però aggiunto.

Il Pd vedrà ancora i sin­dacati prima dell'approva­

era già emerso questo dai lavori della commissione Cul­tura - ma sull'ipotesi di scor­porare e far confluire in un decreto le assunzioni dei pre­cari resta un deciso «no», «l'unica vera distanza» regi­strata ieri secondo Francesca Puglisi.

A sentire i leader sindacali, invece, grandi passi avanti

non sono sta­ti fatti. «Ab­biamo rispie­gato le ragio­ni dello scio­pero e del successo che ha avuto, ab­biamo ap­prezzato la disponibilità di metodo per conti-

zione alla Ca- fURtAN Leader della Cisl mera del ddl

nuare a ve-dercima-ha

per proseguire il dialogo sulla base del pacchetto di emen­damenti' frutto degli incontri di questi due giorni, che il partito democratico presen­terà in commissione nelle prossime ore. Il confronto è aperto sul ruolo dei presidi -

spiegato Susanna Camusso -molti nodi li può sciogliere il governo non un singolo par­tito». I nodi sono gli stessi, presidi-manager a parte: pla­tea dei precari, rinnovo del contratto, assunzione, forma­zione e valutazione degli in-

segnanti, ecc ... «Restano ancora scogli im­

portanti. Una verifica la fa­remo con Governo e Parla­mento appena ci convoche­ranno. Siamo in urgente at­tesa» ha osservato Annama­ria Furlan. L'urgenza è det­tata anche dall'iter parlamen­tare: la Camera dovrebbe li­cenziare entro il 19 maggio il testo della «Buona Scuola», che poi passerà all'esame del Senato. Ma «i tempi ancora ci sono» per modificare «un provvedimento iniquo e sba­gliato» sostiene convinto Car­melo Barbagallo, «facciano presto a incontrarci».

Intanto, i lavori in com­missione sono proseguiti an­che ieri pur con la defezione del Movimento Cinque Stelle: «in queste ore stiamo assi­stendo a un teatrino stuc­chevole, a tratti penoso», «quello che Pd e Governo po­tranno concedere saranno, al massimo, briciole. È del tutto evidente che, come abbiamo sempre affermato, sui punti chiave di questo provvedi­mento, non ci sono reali ri­pensamenti».

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o .o {l

~ '6 o

r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_iu Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag.60

Page 56: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Quotidiano Data 08-05-2015 Pagina 8/9 Foglio 1

LA DELEGAZIONE DEI LAVORATORI: IL CONFRONTO COL PD È STATO PROFICUO MA ORA DOBBIAMO CAPIRE LE APERTURE ISTITUZIONALI

Scuola, sindacali al Nazareno:ccOra un incontro col Governo~~ ROMA. Il confronto con il Pd è strata oggi secondo Francesca Pu­stata un' occasione che non si po- glisi. A sentire i leader sindacali, teva certo buttare, ma i sindacati invece, grandi passi avanti non so­vogliono incontrare il Governo per no stati fatti. «Abbiamo rispiega­capire se le "aperture" rispetto ai to le ragioni dello sciopero e del contenuti più contestati del ddl successo che ha avuto, abbiamo Buona scuola, mostrate il giorno apprezzato la disponibilità di me­successivo allo sciopero e alle ma- todo per continuare a vederci ma­nifestazioni del 5 maggio, si tra- ha spiegato Susanna Camusso -durranno in fatti concreti. molti nodi li può sciogliere il go-

verno non un singolo partito». I LAVORATORI NELLA SEDE nodi sono gli stessi, presidi-mana­DEL NAZARENO. È questa, in ger a parte: platea dei precari, rin­sintesi, la posizione dei rappresen- novo del contratto, assunzione, for­tanti dei lavoratori che ieri pome- mazione e valutazione degli inse­riggio hanno incontrato, nella se- gnanti, ecc ... «Restano ancora sco­de del Nazareno, una delegazione gli importanti. Una verifica la fa­del partito democratico. Sono an- remo con Governo e Parlamento dati in forze i sindacati, segretari appena ci convocheranno. Siamo generali della scuola e "big" delle in urgente attesa» ha osservato An­confederazioni, Camusso, Furlan namaria Furlan. L'urgenza è detta­e Barbagallo. Prima e dopo di 10- ta anche dall'iter parlamentare: la ro il vicesegretario del Pd, Loren- Camera dovrebbe licenziare entro zo Guerini, il presidente Matteo il 19 maggio il testo della "Buona Orfini, la responsabile nazionale Scuola", che poi passerà all'esame Scuola, Francesca Puglisi e la de- del Senato. Ma «i tempi ancora ci putata Simona Malpezzi, membro sono» per modificare «un provve­della VII Commissione, hanno in- dimento iniquo e sbagliato» so­contrato le associazioni degli stu- stiene convinto Carmelo Barba­denti, dei genitori, degli insegnan- gallo, «facciano presto a incon­ti, i Cobas, l'Anief. Un supple- trarci». mento di "ascolto" che la protesta di martedì - l'adesione allo scio- LA COMMISSIONE. Intanto, i pero, dati ufficiali, è stata del lavori in commissione sono pro-64,89% - ha quasi imposto. «C'è seguiti anche ieri pur con la defe­spazio in Parlamento per avvici- zione del Movimento Cinque Stel­nare le posizioni» ha assicurato le: «In queste ore stiamo assisten­Guerini al termine dell'incontro. do a un teatrino stucchevole, a trat­«Abbiamo voluto incontrare tutte ti penoso», «quello che Pd e Go­le realtà interessate alla riforma, verno potranno concedere saran­vogliamo confrontarci con tutti, ma no, al massimo, briciole. È del tut­abbiamo ribadito l'impianto del di- to evidente che, come abbiamo segno di legge» ha però aggiunto. sempre affermato, sui punti chiave

di questo provvedimento, non ci IL PD INCONTRERÀ I SIN- sono reali ripensamenti». DACATI. li Pd vedrà ancora i sin­dacati prima dell'approvazione al­la Camera del ddl per proseguire il dialogo sulla base del pacchetto di emendamenti, frutto degli in­contri di questi due giorni, che il partito democratico presenterà in commissione nelle prossime ore. Il confronto è aperto sul molo dei presidi - era già emerso questo dai

'" O') 00

'" o

lavori della commissione Cultura ~ UlDELE .......... ElLJOro' .. "' .. 'ILCO ••• DrmlCOL.DÈODJO

Scuola, sindacati al Nazareno:

- ma sull'ipotesi di scorporare e far ~ confluire in un decreto le assun- .8 zioni dei precari resta un deciso {l

~ "no", «l'unica vera distanza» rem- '6

~~~==~~b"~~~ __ ~~~========~~========~8 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Scuola: testate nazionali Pag.64

Page 57: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

COBBIEBE DELLA SEBA

Oggi in Bocconi

Del Piero incontra gli studenti Parlerà di sé nell'Universiday Cos'è il successo e come ci si arriva? Come si passa dai campi di calcio al business e al marketing? A queste e altre domande risponderà oggi Alessandro Del Piero, protagonista dell'incontro che si terra oggi alle 12.30 nell'aula magna dell'Università Bocconi di Milano nell'aula magna di via Roentgen. n talk, che fa parte della serie di Universiday, si intitola #fuoriclasse: riflessioni di vita dell'ex numero 10 della Juventus sul successo, sul personal branding e sul team.

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 53 1

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6

~ ______ ~~~ __ ~ __ ~~~~~ __ ~~~========~8 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Universita' Pag.65

Page 58: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Sul Boeing del premier

M in/istr() non lasci la nostra istruzione in mutande di Luisella Costamagna

Cara Ministra Stefania Giannini, certo ne ha fatta di strada dalla casa sopra il bar-pizzeria di famiglia a Ponte a

Moriano in provincia di Lucca: linguista di fama, è volata in alto tanto all'università (prof associato a soli 31 anni, poi ordinario, infine rettore), quanto in politica (da senatrice a segretario di Scelta Civica a ministro dell'Istruzione). A un passo dal diventare AstroStefania, però, è stata costretta ad alcuni scali: innanzitutto, la Corte dei conti l'ha citata in giudizio per un danno erariale di 420 mila euro, per aver affittato da rettore dell'Università di Perugia dei locali in cui creare una Scuola internazionale di cu­cina italiana, in realtà mai aperta. "Atti privi di logica giustificazio­ne e di buon senso", hanno scritto i revisori contabili dell'ateneo; ma vuoi mettere l'improcrastina­bile necessità dell'insegnamento della cultura gastronomica, ri­spetto all' avere, che so, la carta igienica? L'altro stop è stato il vo-lo per portarla con Benigni a Bru-xelles per una lettura dantesca al Parlamento europeo, anche que-sto contestato. Ma se una è abituata a volare, e non ha le ali, potrà pure - perbacco - affittare un Falcon per 16.400 euro, no? Il cielo politico l'ha però raggiunto con la Monti Air­ways, buon servizio di bordo ma flotta raccogliticcia e bassi standard di sicurezza: al volo delle Europee senza il pro­fessore-pilota, SC non ottiene neanche un sedile e lei appena 3.000 preferenze. Meglio passare al Boeing Renzi. Meta: #la­buonascuola. Quella che le vale un record supersonico: il primo sciopero generale unitario dai tempi della Gelmini. C'è il piano assunzioni docenti, ma rimarranno fuori circa 23 mila precari dell'infanzia e altri 80 mila insegnanti già abi­litati; c'è il preside con superpoteri, che deciderà tutto da solo

Quotidiano Data 08-05-2015 Pagina 8 Foglio 1

lei torna in poltrona. Ma almeno quella ce l'ha, giusto? Men­tre gli insegnanti e i nostri figli che fine fanno? Devono sperare che chi paga la scuola con le tasse, alla scuola versi anche il 5 per mille? Cara Giannini, tra poco sarà estate e lei probabilmente ri­sfoggerà il topless: nessun problema, ma perché mettere in mutande anche la scuola pubblica? A ottobre non è neanche più stagione ... Un cordiale saluto.

'" O') 00

'" o

(piani didattici, insegnanti, e se e quanto premiarli eco­nomicamente); le convenzioni con aziende per far lavorare i ragazzi anche nel periodo di vacanza (come auspicava il coop-agno Poletti); soprattutto, alla faccia dell'art. 33 della Costituzione ("Enti e privati hanno il diritto di istituire scuo­le e istituti di educazione, senza oneri per lo Stato"), alle scuole paritarie private andranno, oltre ai 200 milioni già stanziati in Legge di Stabilità, anche le detrazioni per le famiglie e un bonus per manutenzione e miglioramento delle aule. In pratica, i ricchi voleranno con lei - e la moglie insegnante di Renzi, che non ha aderito allo sciopero - in prima classe, gli altri in economy. Sempre che ci sia posto (e ~ comunque le bevande se le portano da casa). In tutto questo, ~ peraltro, lei non è neanche il pilota: a guidare è Renzi, che le ~ passa la cloche solo quando ci sono turbolenze sindacali, e ~ poi la riprende per gli annunci roboanti o offrire il dialogo. E 'g

r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_iu Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Stefania Giannini Pag.66

Page 59: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

IAGAlZElfAlmMIlZOGIORNO Data

Pagina

Foglio

LA PETlllONE rASSOCIAZIONE DEI PROFESSORI ABILITATI PER MERITO

Oltre seimila firme raccolte dai docenti «tfa»

• Ce l'hanno fatta. Le 6 mila e 500 fIrme della petizione #TfaI­nRuolo sono state inviate al pre­sidente della repubblica Matta­rella, al premier Renzi e al mi­nistro dell'istruzione Giannini. Loro sono gli Adam, l'associa­zione dei docenti abilitati per merito di Bari. «Un'adesione inaspettata non ci aspettavamo un riscontro così ampio», dice la presidente del movimento dei tieffIni Alessandra Operamolla.

PFlOl"IESTE Lo sciopero di martedì MARSICO IN VIII»

08-05-2015 I 1

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o .o {l

~ '6 o

r-________________ ~~~------------------------------------------------~--~~~~----------------__;u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Stefania Giannini Pag.67

Page 60: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

COBBIEBE DELLA SEBA

SEllE ta, la candidata in Liguria}>. Paita è indagata ileI' reati collegati all'alluvione del 204. «Se vivessi a Genova voterei Luca Pastorino, il candidato di Rete a sinistra» . De Luca è condannato in primo grado. Paita è solo indagata. «In alni casi per far dimettere qualcuno è bastato un titolo di gior­nale. Il premier clùede le dimissioni solo se non sei popolare e non porti voti? Non mi piace questo Remi dei due pesi e delle due mi­sure, poco attento ai contenuti e molto disposto ai compromessi e a compromettersi. Mi ricorda un po' il modo di ragionare di Berlu­SCOlli. Solo che il Cavaliere era a clesn·a. E io potevo votare e militare a sinistra sperando in un'alternativa. Ma ora dove guardo?» AlM5S? «Non scherziamo. l grillini sono spesso molto poco preparati e troppo chiusi a ogni tipo di confronto». Se la situazione per lei è questa, che cosa ci sta a fare ancora in Parlamento? «Non me ne sono ancora andata perché temevo che si pensasse che volessi usare le dinùssioni per promuovere illlbro. Clùuderò presto la mia esperienza alla Camera. Prima della fine della legislatura». Quale legge vorrebbe vedere approvata prima di andarsene? «Oltre a quella sul testamento biologico? Una legge che pennetta i matrimoni gay». Il centrosinistra ha avuto difficoltà a far passare i celebri Dico, figurianloci i matrimoni. «Se proplio dà fastidio il nome, possiamo cIuamarll unlonl civili. Ma devono contenere tutti (proprio tutti) i diritti connessi a un nor­male matrimonio: reversibilità della pensione, possibilità di adot­

tare ... In .Francia funziona così, perché in Italia non è possibile?». Si dia una risposta. Lei da ragazza frequentava i gruppi di pre­ghiera del liceo Pio IX. <<È vero. Ero e sono cattolim, praticante. Non riesco a capire come sia possibile avere fede ed essere intolleranti, non inclusivi. Il Van­gelo insegna l'accettazione dell'altro per come è. Davvero ci si può definire cattolici e avere posizioni che si allontanano così tanto dall'amore per gli altri?». A cena col nemico? <<Mi affascinano più le qualità umane che non quelle cosiddette in­tellettuali. Quindi dico Nicola Moltenbi. li parlamentare leghista? «Pensiamo cose diverse. Ogni tanto lui spara giudizi atroci. Ma è una brava persona». Lei ha un clan di anlici?

1m rIc:erca fllosofk:a, poIltiCill e K.!'Ittuns Nata a Roma nel '70. dopo gli studi di Filosofia alla Normale di Pisa e di Bioetica alla Sapienza di Roma. Michela Marzano è diventata docente all'Università di Parigi V (René Descartes). È stata eletta deputato del Pd nel 2013. Autrice di saggi di filosofia morale. ha appena pubblicato Non seguire iL mondo come va. Utet.

Data

Pagina

Foglio

08-05-2015 42/43 2/3

«Ho arniche antiche dei tempi della Nonnale di Pisa: Maria e Isa­bella su tutti. Anche loro insegnano all'Università». QJJal è la scelta che le ha cambiato la vita? «L'analisi. Ho cominciato psicoterapia in Italia. Ho avuto problemi di anoressia e ho pure tentato il suicidio». Su questi aspetti della sua vita, lei ha scritto un libro: "Volevo essere una farfalla!". «Una volta in Francia la psicanalisi mi ha insegnato la tolleranza e l'accettazione. Prima di tutto di me stessa». Per quanto tempo ha frequentato l'analista? «Per 18 anni, tre volte a settimana. Facevo analisi in francese. E per una decina di al1lù non ho scritto mla parola in italiano. Ho ripreso ne12oog». L'errore più grande che ha fatto? «Se potessi tornare indietro affiderei per tempo la bambina che ero a uno psicoterapeuta. Sono cresciuta con aspettative genitoriali e pressioni da prima della classe super secchiona». Che cosa guarda in iv? «In Francia un po' di tutto. Mi piaceva molto Gl'ey's Anatomy. In Italia per orientanni ho cominciato a seguire i talk show». Il flhn preferito? «Il Gattopardo di Luchino Visconti. Incredibilmente attuale». La canzone? «Ne me quitte pas di Jacques Brel. Ho imparato il francese attra­verso i corsi lU filosofia morale alla SorlJona, l'analisi e ... la musica. Questo è un brano che parla dell'amore, l'mùca cosa che abbia sen­so nella vita». U libro? «Quelli di Hannal1 Arendt e di Virghùa Woo!D>. Conosce i confmi del Nepal? «Direi tra Cina e India.» Sa quanto costa un Utto di benzina? «Non guido e non ho la patente. A Parigi mi muovo in metro». E a Roma? A piedi? Vwe in centro, accanto a Montecitorio? «No. Mi appoggio a casa dei miei genitali. Q)lartiere Balduina. Ci arrivo in autobus. Finita l'intervista prendo il 913. Q)lalche fennata e sono a cas<!». Prima di andare, reciti l'articolo 1 della Costituzione. «L 1talia è lilla Repubblica democratica fondata sul lavoro». È ancora così? (<Direi di sì. Ma di lavoro ce n'è poco e ci SOllO troppi precari. Dicia­mo che è una Repubblica che fu fondata sul lavoro».

© RIPRODUllONE RISr;RVATA

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

~ '6 o

r-----------------~~~~--~------~--------~~--~~--~~~~~--------~--~~~~------------------_4u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Stefania Giannini Pag.69

Page 61: Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015Rassegna Stampa di venerdì 8 maggio 2015 SNALS / CONFSAL Agenzie di stampa 08/05/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Testate on line 08/05/2015 ARTICOLI

Data 08-05-2015 12 COBBIEBE DELLA SEBA 1

Pagina

Foglio

«Pensioni, il governo può cambiare la legge» Nuovo intervento della Corte costituzionale: stop alla deindicizzazione,la sentenza ha valore nnrnediato

ROMA La sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la mancata indicizzazione delle pensioni sopra tre volte il mini­mo negli anni 2012-2013 è in vi­gore da oggi, essendo stata pubblicata ieri sulla «Gazz~tt~ ufficiale». Ma il governo Ien non ha svelato come risolverà il rebus della restituzione delle somme e del ricalcolo degli as­segni per i circa 5,5 milioni di pensionati interessati.

La soluzione è comunque data per imminente, tramite decreto legge, proprio per evi­tare che l'incertezza circa la sta­bilità dei conti pubblici italiani abbia un peso sui mercati e nel giudizio dell'Unione Europea atteso per mercoledì prossimo.

Se il governo attuerà la sen­tenza, i pensionati coinvolti non dovranno presentare alcu-

La vicenda

na domanda all'Inps e nemme­no fare ricorso. Saranno gli enti previdenziali a mettere in pra­tica le indicazioni che arrive­ranno dal governo sulle moda­lità di adeguamento: le pensio­ni ricalcolate potrebbero arri­vare anche a fine giugno o luglio. Mentre, per qu~to ~­guarda i rimborsi, se ne IpOtiZ­za la rateizzazione nel tempo.

Ieri è intervenuta ufficial­mente la Consulta con una nota in cui ha chiarito che «le sen­tenze che dichiarano la illegit­timità costituzionale di una norma di l~gge o di un atto avente forza dÌ legge produco­no la cessazione di efficacia della norma stessa dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione». Gli interessa­ti, ha aggiunto la Corte, «pos-

sono adottare le iniziative che reputano necessarie e gli orga­ni politici, ove lo ritengano, possono adottare i provvedi­menti del caso nelle forme co­stituzionali». Una precisazione che ha l'obiettivo di smentire le ricostruzioni che volevano la Corte decisa a imporre al go­verno la via per uscire dall'im-passe. .

Tutto intorno a Palazzo Chi­gi, alle prese con una grana del tutto inattesa alla vigilia delle elezioni regionali, è scoppiata la contesa politica. A guidare la carica col consueto cipiglio, il leader della Lega, Matteo Salvi­ni, che si è detto pronto «da martedì a occupare il Tesoro», contro uno Stato «ladro che ha derubato 5,5 milioni di perso­ne», mentre per il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta,

la sentenza «va rispettata e van­no pagati tutti i pensionati». L'associazione Codacons ha minacciato una denuncia al­l'Inps.

Il sottosegretario all'Econo­mia, Enrico Zanetti, ha ribadito che il rimborso a tutti sarebbe <<Ul1a follia», proponendo <<Ul1a soglia di 5 mila euro» per i~­borsi e di «giocare sul defiCIt» per reperire le risorse. In attesa da sette giorni della convoca­zione che ancora non arriva da parte del ministro del Welfare, Giuliano Poletti, i sindacati chiedono l'applicazione del vo­lere della Corte: «La sentenza si applica, poi si può discutere del tema delle risorse» ha af­fermato il leader della Cgli, Su­sanna Camusso.

Antonella Baccaro © RIPRODUZIONE RISERVATA

~----------------_._._----~-_ ... -

I tempi

• Gli importi dell'adegua-mento delle pensioni non sono ancora definiti e bisognerà attendere qualche giorno per avere le indicazioni del governo

.. Si sa già perè che i pensionat non avranno-bisogno di presentare

La Consulta Il 30 aprile la Consulta è intervenuta sulla riforma delle pensioni del 2011 varata dal governo Monti bocciando il blocco della perequalione 2012-2013 perché «Incostltuzionale». Ha poi spiegato di non aver rilasciato dichiaralion! sulla natura autoappllcatlva della decl$ione

all'lnps né di fare un ricorso

.. Saranno direttamente gli enti previdenziali a fare i conti su quanto «restituire» ai pensionati dopo la sentenza della Consulta che ha bocciato il blocco dell'adegua-mento all'inflazione

La sostenibilità Con la sentenza si èsubito postl? un problema di sO!;teOibllità economica per il gOV(i!rf'to: la sentenza costerebbe non solo lQ miliardi di euro per chiudere

. l conti con il passato, ma anche 5 miliardi l'anno (la qui in awntl, Pér la Cgia di Mestre Il peso potrebbe e!òsere di oltre 16,6 miliardi

Igovamo l:esecutlvo, ha detto il ministro Pier Carlo Padoan, è al lavoro per una soluzione che mlOimizzi l'impatto sui a conti pubblicI. Mercoledl era

o: scoppiatO un caso dopo che § Il sottosegretario ~ alfEcooomia Enrico lanettl z aVeva detto che il governo ~ allrebbe potuto non :;; rlmborsaretuttl :::> -l

«PellSl()lll,llg()\enl()pll()(:arnhlclll lakgg('» 'W""" ""'fu lll' ... ",,,,uJ r" lo. "" o ,~n h" ~" "'

'" O') 00

'" o

~ Q)

~ o

L>

{l

alcuna ~ '6 lalc~ __ ~~~~~~~~~~~8 ~ ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Ritaglio stampa

Lavoro e previdenza Pag.76