Rassegna stampa del 20100126 - Sito Ufficiale del Comune ... · Dalle banche aiuti anti-cris i...
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Rassegna stampa del 26/01/2010
Il Resto del Carlino Ravenna
Dalle banche aiuti anti-crisi (prima pagina)(Prime Pagine)
ÿEstorsione, presi altri due (prima pagina)(Prime Pagine)
«I miei due anni nei lager»(Cultura e Turismo)
Il Corriere Romagna di Ravenna
Cento milioni per la liquidità delle imprese (prima pagina)(Prime Pagine)
La sanità si riorganizza e investe(Sanità e sociale)
La Voce di Romagna Ravenna
Ci risiamo: pronti per la neve (prima pagina)(Prime Pagine)
Il Sole 24 Ore
I comuni frenano il piano casa(Urbanistica, infrastrutture e trasporti)
Il bollo sarà più telematico(Scuole e servizi per l'infanzia)
La Tia può usare la superficie(Pubblica Amministrazione)
Italia Oggi
Enti, mani libere sul personale(Scuole e servizi per l'infanzia)
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il Resto de Orlino
RAVENNA
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e mai/ : cronaca .ravenna@ilcarlino .net
Redazione : via Salara 40, 48100 Ravenna - Tel. 0544 249611 - Fax 0544 39019
n Pubblicità : S .P .E . - Ravenna - L .B . Alberti, 60 - Tel . 0544 278065/ Fax 0544 27045 7
Dalle banche aiuti anti-crisiFirmata un'intesa per sostenere aziende, cassintegrati e famiglie
Servizio a pagina 7
Rapinatorigiovanissimi
e anche pericolosi
I `bamboccioni' :«Per vivere sol i
serve un lavoro »
STRAGE IN MARE PER LE ACQUE GELID E
Filippo Donati
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press LIETE26/01 /2010
il Resto de Carlino
RAVENNA
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Redazione : via XX settembre 15, 48018 Faenza - Tel . 0546 26589 - Fax 0546 664750
n Pubblicità : S .P.E. via della Repubblica, 2 Fusignano - Tel . 0545 50690/ Fax 0545 50287
Estorsione, presi altri du eIl violento ' recupero crediti' ai danni di un imprenditore del Lughese Servizio a pagina 1 5
Martedì 26 gennaio 2010
Riconoscimento alla memoria di Andrea Golfera
`Faenza che vuoi' ,i cittadini al centro
della politica
Vertenza Omsa,in campo
anche la Regione
Risoluzione di tre consiglieri P daffinche I essemblee esprim aviananz., - solid2riec52ndipendenti . Doman ivolannnaio, attesa per i l
vizio apngina 13
Dissequestrat ol'edificio esplos o
1'8 dicembre
Vetrina nazional eper l'oliva
`Nostrana'
Il Consorzio Dop sari ospite perpenetro norn .e Rivo del Gardacon - ioigliori produzioni oleari ed'Inln per p resentarsi ede lbei7amri e ristorator i
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press LIETE26/01 /2010
ilResto del Carlino
RAVENNA
I miei due anni nei lager»La testimonianza di un fusignanese internato in Germania
OMANI, mercoledì 27 gennaio, in oc-: casione della `Giornata della Memo -
ria ' , Cesare Venturi, presidente dell asezione fusignanese dell'Associazione nazio-nale reduci di guerra, sarà ricevuto a Roma dalPresidente della Repubblica Giorgio Napolita -no e dalla sue mani riceverà la Medaglia d ' ono-re al merito, importante riconoscimento con-ferito dalla Repubblica Italiana per la prigio-nia vissuta nei lager della Ger -mania nazista . Alle soglie dell e90 primavere Venturi ricordaancora ogni giorno il triste pas-sato col quale è stato difficil econvivere e in particolare queidue lunghissimi anni, dal 194 3al 1945, trascorsi nei lager nazi-sti .
«FUI FATTO prigioniero — racconta Ventu-ri — il 12 settembre 1943 mentre mi trovav oin Jugoslavia. Ero infatti a Dubrovnik con l abanda presidiaria di Bologna ; suonavo il clari-netto e il Duce, volendo diffondere la cultur aitaliana all 'estero, ci aveva inviati sull 'altrasponda dell ' Adriatico per una serie di concer -ti» . Al l ' inizio il militare di Fusignano fu man -
dato in un piccolo lager situato a Magdebur-go : «Mi mandavano a lavorare nei campi, do -ve ho imparato la lingua tedesca facendo da in -terprete . Penso che questo abbia contribuito asalvarmi la vita . Stavo continuamente attentoper vedere quando c ' erano partenze per campidi concentramento situati in zone della Ger-mania più a sud e appena potevo mi offrivoper andare a lavorare sempre più a sud nella
speranza di avvicinarmi al con-fine» . Astuzia o fortuna? «Ave-vo una grande fiducia di potertornare a casa — prosegue — eho fatto i salti mortali per cer-care di trovare il modo di man -giare . Mi sono improvvisatocontadino pensando che se miavessero messo a lavorare nei
campi qualcosa avrei pu sempre trovato d amangiare» .
MA C'ERA anche il clarino . «Infatti, e suona-re alle feste organizzate dalle Ss voleva dire po -ter mangiare qualcosa e portare anche un po 'di cibo ai compagni rimasti nelle baracche» .Cesare Venturi è stato liberato il 15 agosto'945 e, tornato a Fusignano, ha proseguito l a
carriera nel campo musicale. Oggi gestisce as-sieme alla moglie un negozio di abbigliamen-to in corso Emaldi .
A FUSIGNANO la `Giornata della Memoria 'verrà ricordata con iniziative rivolte alla scuo-la e ai giovani . Il bel manifesto `Non dimenti-care' realizzato dalla scuola media Battaglia èstato apprezzato e diffuso in vari luoghi . Do-mani alle 9 `Il Granaio ' ospiterà la ConsultaComunale dei ragazzi . Al termine, sessionespeciale dedicata alle elementari : dalle 10 .3 0alle 12 gli alunni delle quinte e i ragazzi dell ascuola media raccontano la Shoah agli amicidelle classi terze e quarte attraverso poesie, rac-conti e riflessioni .Giovedì, nell'aula magna della scuola media, iragazzi delle classi terze alle 10 proporranno`Viaggio nel Ghetto di Varsavia', un innovati-vo allestimento con materiale didattico e pre-sentazione alle classi a cura delle professoress eSilvia Golfera e Paola Dalla Valle . Infine mar-tedì 2 febbraio alle medie incontro con il pro-fessor Remondini della direzione Anpi d iMassa Lombarda che introdurrà un documen-tario sulla vita di Anna Frank .
lu. scar.
Domani sarà ricevut odal Presidente
della Repubblic aGiorgio Napolitano
E' il lage rsimbol odell'Olocausto edi tutti i campi d iconcentramento
press LITE26/01 /2010 CrM'ere
di Ravenn a
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Ravenna Musica
Cento milioni per la liquidità delle impreseSiglato l'accordo con le banche
Via al concorso di idee per gli stradelliper contrastare la crisi economica Bando per50mila euro, si parte con %riva e PuntaRAVENNA. Il tanto auspicato
accordo con gli istituti di credito ,per dare una boccata d'ossigenoa lavoratori e imprese in soffe-
renza per la crisi, è arrivato . Co nil documento siglato ieri pome-riggio per le imprese in arrivo100 milioni per la liquidità .
IMOLA. I Forum diquartiere hanno inviato leloro relazioni sul Bilancioal Comune in cui chiedonoattenzione alle spesesuperflue e criticanoalcuni progetti come ilmuseo dell'autodromo.
•SALOMONI a pag. 1 3
Mare e arte trainano il boomFaenza in ascesa, continua la serie nera della collina
Regole della movidaAssenti dal Tavolo
gli albergatori cervesiCERVIA. Nient e
albergatori al Tavo-lo odierno di con-certazione sullamovida che saran-no rappresentat idaiverticidelleloroassociazioni. Intan-to Federalberghi ri- Musica e sballo nel mirinobadisce il propriono alle discoteche "in riva al mare" .
•PREVIATO a pagina 19
RAVENNA. Turismo i nforte crescita . Il 2009 s ichiude conun record di pre-senzein provincia :7 .200.405 visitatori . Un dat oche conferma il trarvi posi-tivo dell'ultimo triennio,ma «l'elemento da cui ri-partire è il riscontro dei me-si centrali, la riaffermazio-ne del prodotto mare-costae la crescita delle città d'ar-te di Ravenna e Faenza» ,spiega l'assessore Asioli .
Il Piano dl sviluppo delle spiagge è stato presentato ieri SERVIZI a pagina 6•SERVIZI a pagina 7
LUGO. Presi i vertici dell'organizzazione ; a novembre altri due erano finiti úm manett e
Estorsione a imprenditore, due arresti
L'avevano minacciato anche di morte con lettere e telefonate
LUGO. Due persone, un50enne e un 30enne resi-denti nel Modenese, son ostati arrestati dai carabi-nieri di Lugo per l'estor-sione a un imprenditor ecompiuta lo scorso anno.A novembre altri due era-no finiti in manette dopoaver minacciato l'uomocon una pistola.
•BEDESCHI a pagina 1 2
Turismo i nforo«.,:.;: .,..;crescita: il2009 sichiude condati record
Archiviazione
per quella morte
misteriosa
IMOLA
Visita della Finanza
in Comune
dopo un esposto
IMOLA. Finanzieri inComune per acquisir edocumenti dopo l'espostopresentato daun' associazione che s ioccupa di ricorsi contr omulte ai semafori.
•SERVIZIO a pagina 1 3
IMOLA
Gazzarra
alla partita
Arbitro nel mirino
IMOLA. Caos sul campodi Borgo Tossignanodurante una partita d iprima categoria. Ne lmirino l 'arbitro.Possibili squalifiche inarrivo .
•SERVIZIO a pagina 1 6
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La sanità si riorganizza e investeDomani a Bagnacavallo si illustra il Pal della Bassa Romagna. In arrivo i nuclei primari
LUGO. Riqualificazione del padi -glione materno infantile e del re -parto di rianimazione dell'ospedaledi Lugo (per circa 1 milione 750 mil aeuro), e realizzazione di 4 nuclei dìcure primarie : uno per Alfonsine eFusignano; uno per Bagnacavallo ,Cotignola e Bagnara di Romagna ; u -no per Conselice, Massa Lombardae Sant'Agata sul Santerno ; e unoper Lugo. Ogni nucleo sarà costitui -to da un'équipe multiprofessional eformata da medici di medicina ge -nerale, pediatri, infermieri e assi -stenti sociali, capace di fornire ade -guati supporto e cura ai pazientisenza che questi siano costretti a re -carsi all'Umberto I di Lugo .
Sono i principali investimentistrutturali previsti dal Pal (Pianoattuativo locale), che • disegna larete socio sanitaria della BassaRomagna per il trienni o2009-2011, all' insegna dell ' inte-
grazione dei servizi e delle profes-sionalità .
Dopo una prima presentazionedel Pal all'assemblea congiuntadei consiglieri dei comuni, il 15 di-cembre scorso a Bagnacavallo, gl iamministratori del comprenso-rio lughese sono nuovamentechiamati a discuterne, domani se-ra alle 20.30 alla sala Oriani delconvento di S.Francesco, semprea Bagnacavallo . InterverrannoTiziano Carradori, direttore ge-nerale dell'Ausl, ed EmanuelaGiangrandi, presidente dell aConferenza territoriale sanitariae sociale della provincia .
Venendo alle altre opere, è in ca-lendario inoltre il restyling delSert lughese di via Bosi (possibileanche un temporaneo trasferi -mento in via Amendola) . Per quelche concerne la riorganizzazioneospedaliera, la creazione dei nu-
dei di cure primarie dovrà essereanticipata dalla ristrutturazionedell'ex ospedale di Bagnacavalloedalla bonifica dall'amianto de lpresidio ospedaliero di Fusigna-no. Con l'integrazione professio-nale garantita dai nuclei primari ,sarà possibile assicurare un'am-pia gamma di servizi più accessi-bili, meglio coordinati, più perso-nalizzati, a partire dalla gestionedelle patologie croniche. Senzatrascurare i servizi preventivi, dicura e riabilitazione .
Il tutto per una decina di milio-ni di euro, sui circa 40 previsti de-stinati alle strutture di tutta laprovincia. Altri 25 milioni saran-no inoltre stanziati per quanto ri -guarda il potenziamento e il mi-glioramento della rete tecnologi-ca complessiva .
«E presente in tutti noi la con-sapevolezza che il nostro sistema
sociale e sanitario, un sistema e -levato e di qualità, necessita diprofonde innovazioni - ha dichia-rato il sindaco di Bagnacavall oLaura Rossi, referente per l'U-nione per quanto riguarda le po-litiche sociali e sanitarie - . Dob-biamo fare i conti con una realt àin movimento, che cambia rapi-damente, e con la consapevolezzadel limite delle risorse . Per questoè necessario- un nuovo modo d ipensare e governare la salute cheparte prima di tutto dalla letturadei bisogni della nostra comunitàe delle persone che ne fanno par -te . Occorre dunque un approccioinnovativo basato sull'educazio-ne e sulla prevenzione . L'obietti-vo è di realizzare una vera e pro-pria rivoluzione culturale all'in-segna dell'integrazione fra socia -le e sanitario» .
Mario Scarponi
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Avviso ai cittadini : l'amministrazione cerca in al : ipo di limitare disagi e polemiche ef AMINI11
Maltempo: il Comune allerta i 104 mezziper pulire le stradedella fine di
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press LIf1E26/01 /2010 Il Sole 341('I)IfiS
I comuni frenano il piano casaBerlusconi rilancia il ruolo delle regioni ma le resistenze arrivano dai sindaci
Valeria UvaROMA
Il rilancio del piano casapassa per la semplificazione i nmateria edilizia. Dopo il pattochiesto sabato scorso ai futurigovernatori per attuare davve -ro le leggi regionali con gli am -pliamenti del 20%, ora Berlusco -ni vuole completare la strategi adel Governo ritornando al de-creto legge che avrebbe dovut ospianare la strada agli interven -ti, sburocratizzando le richie-ste dei proprietari .
Una traccia c'è già nel dise-gno di legge Brunetta-Caldero -li sulla semplificazione : lì infat -ti è contenuta la ricetta origina -ria di Berlusconi ovvero la pos -sibilità di realizzare buona par -te dei lavori, compresa la manu -tenzione straordinaria, con un asemplice autocertificazion esenza neanche la Dia, la denun -cia di inizio attività firmata dalprogettista .
Il confronto con le regionipotrebbe ripartire da quell aproposta ferma in parlamento .Gli altri ostacoli del Dl sono sta -
ti in parte superati: accantona-te le richieste di incentivi fisca-li per i lavori antisismici, sor-passato il nodo dei poteri dellesovrintendenze, dal i° gennai otornate decisive per i lavori inaree vincolate.
Il vero freno al decollo del pia-no casa si stanno rivelando, pe-rò, i comuni più che le regioni. A
. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .
LE SEMPLIFICAZIONIRispunta l'ipotesi di u n
decreto legge per accelerar el'iter di approvazione
dei progetti e favorire
l'apertura dei cantieri
loro la maggior parte delle regio-ni ha lasciato un margine di auto-nomia per calibrare l'impatt odel piano casa . In molti ne han -no approfittato per frenare, limi -tare, circoscrivere, senza distin -zione politica. Una gelosa dife -sa del proprio territorio che sa-rà difficile anche per i nuovi go -vernatori fare arretrare, subito
dopo le elezioni .Solo in Lombardia sono 470
(il 55%) i comuni che hanno co-municato alla regione di averescluso delle aree su un total edi 852 delibere trasmesse al Pi-rellone . Tra questi, Milano ch eha bloccato gli ampliamenti in12zone oltre al centro storico eha imposto l'obbligo di trova-re parcheggi a chi vuole demo -lire e ricostruire .
Stessi ostacoli proprio nellaregione che ha fatto da incuba-trice al piano casa : il Veneto .Portava la fuma di Giancarlo Ga-lan infatti il testo che Berlusconiha voluto rilanciare a livello na -zionale ed è diventato la bas edell'intesa . Ebbene in questo la-boratorio «fa resistenza» Trevi-so, che ha diminuito il premio d icubatura per la demolizione e ri-costruzione: non il 40% dellaproposta Galan ma solo ilio . EPadova che ferma gli slanci in al-tezza : massimo 2,5 metri soprala linea del vicino. Per non parla-re del «gioiello-Cortina» che ,in nome della tutela del propri oterritorio dalle speculazioni im-
zato (soprattutto quelle di cen-tro-sinistra) per non aver attua-to fino in fondo l'intesa con l oStato.In realtà, su questo fronte ,il mosaico è praticamente com-pleto . Tranne la provincia d iTrento che ha fatto sapere d inon voler applicare la legge ,all'appello mancano solo la Sici-lia (che comunque ha approva-to un testo in commissione re-gionale) e la Calabria che paga i lritardo con il commissariamen-to. Comunque entro il 2 febbra-io anche Loiero si dovrebbe met-tere in regola . Tutte le altre han-no scelto e in 16 regioni si pu ògià presentare la domanda d iampliamento . Certo il panora-ma è frastagliato e non solo pe rle decisioni più o meno restritti-ve sulle deroghe ai piani regola-tori : si va dalla Toscana che èpartita per prima (addirittura amaggio) fino alla Campania chesi metterà in movimento il 1 °marzo. Un primo obiettivo, il ri-lancio immediato dell'econo-mia attraverso il volano dell'edi -lizia, è già sfumato.
0 RIPRODUZIONE R[SERVAf A
mobiliari, ha deciso di vietaredel tutto ogni ampliamento.
Nella liberale Sardegna, ch eha regalato spazi anche agli ho -tel sulla costa, il governator eCappellacci è dovuto interve-nire di nuovo per stimolare iComuni che rifiutavano le do-mande e ha varato un Ddl incui permette di monetizzare iparcheggi richiesti .
C'è poi chi non vieta ma alzal'asticella e alla fine rende irrag-giungibili i bonus . Ha fatto scuo-la la Toscana che, ad esempio ,per la demolizione e ricostruzio-ne ha imposto un risparmioenergetico del 40% inferiore a li-miti di legge che, a detta dei co-struttori, rende praticament etroppo costosa ogni soluzione .Sul risparmio energetico si di-stingue anche Forlì che non si ac -contenta di centrare i valori del-la legge, ma pretende material isolo naturali e persino a filieracorta. Come dire : anche il pianocasa deve essere a km zero .
Poche, invece, le responsabili -tà delle regioni che pure Berlu-sconiha nuovamente stigmatiz -
Lo stato dell'arte sul piano cas a
Milano12 macroaree escluseoltre al centro storico}
TravisoDemolizione e ricostruzione,premio massimo del 30 %anziché del 40%
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press LIf1E26/01 /2010 Il Sole 341('I)IfiSPa . Un Dlgs amplierà procedure e pagamenti elettronic i
Il bollo sarà più telematicoLa Pubblica amministrazio -
ne prova ad abbandonare il piùpossibile la carta, con un decretolegislativo che andrà venerdì inconsiglio dei ministri per aggior -nare il Codice della Pa digital edel 2005. Gli uffici pubblici saran-no investiti da una nuova riorga -nizzazione per trasferire sui ca -nali telematici tutti i propri atti, efareameno della carta anche nel -la presentazione di istanze, di-chiarazioni e informazioni daparte delle imprese . Tra la carta
da abbandonare c'è anche quell afiligranata, visto che gli ufficipubblici dovranno permettere ipagamenti elettronici anche perl'imposta di bollo e le altre transa -zioni che di solito avvengonocon strumenti più tradizionali .L'obiettivo è ambizioso mai tem -pi rimangono da stabilire, per -ché sarà un Dpcm a fissare sca -denze e dettagli.
Avanza, intanto, la procedur aper portare la Pec a pieno regi-me. Ieri il ministero della Funzio -
ne pubblica ha chiuso la fase diselezione delle offerte, in cui l aproposta di Poste italiane, Poste -com e Telecom ha battuto quellaconcorrente lanciata da Aruba ,Fastweb e Lottomatica e attendeora l'aggiudicazione definitiva.
La sperimentazione con Aci eInps ha già portato la casella diposta elettronica certificata suiPc di circa 6omila cittadini . Nu-meri più consistenti, anche pe rl'obbligo scattato a novembre, s iregistrano fra i professionisti .
«Nell'ultima settimana - spiegaRenzo Turatto, capo del diparti -mento per la Digitalizzazione el'innovazione di Palazzo Vidon i- il monitoraggio del Cnipa ci hasegnalato un forte increment odelle caselle attivate, che hann osuperato quota un milione» .
La spinta alla Pec prosegue an-che sul versante delle pubblicheamministrazioni (sono quas iiomila quelle centrali e locali chel'hanno già attivata), con la «pro-mozione» lanciata per i comunisotto i 5mila abitanti che acqui-stano gli strumenti per le emoti-con. A loro Palazzo Vidoni offreun buono da 350 euro e, appunto ,la casella Pec .
G .Tr.© RIPRODUZIONE RISERVATA
press LIf1E26/01 /2010 Il Sole 341('I)IfiS
Tasse ambientati . La circolare per gli enti local i
La Tia può usare la superficieSergio Trovato
Anche l'accertamento dellatariffa d'igiene ambientale pu òessere basato sulla superficie ca-tastale. Il parametroche i Comu-ni utilizzano per la verifica degl iimmobili soggetti alla Tarsupuò essere adottato anche dagl ienti che hanno scelto la Tia co-me sistema di prelievo sui rifiu-ti . Lo ha chiarito l'Ifel con la cir-colare del 25 gennaio scorso (s iveda «Il Sole 24 Ore» di ieri) .
L'istituto di finanza locale haprecisato che gli enti anchenell'attività di controllo delle su -perficie imponibili soggette allatariffa possono tenere conto di
quanto stabilito dall'articolo i ,comma 340 della Finanziaria2005 (legge 311/2004), in base a lquale per gli immobili censit inel catasto fabbricati, «lasuper-ficie per l'applicazione dellaRsu», non può essere inferior eall'8o% di quella catastale. Que-sta norma, secondo l'Ifel, valeanche per la Tia, nonostante lanorma faccia riferimento solo al-la tassa rifiuti.
Il comma 340 dispone che,con decorrenza dal i° gennaio2005, per gli immobili censiti nelcatasto fabbricati, la superfici eper'l'applicazione della tassa ri-fiuti non può essere inferiore
all'8o% di quella catastale. Se-condo la previsione di legge nonpuò essere dichiarata, "in ognicaso", una superficie inferiore.
Elemento critico per l'applica -zione di questa disposizione èperò la mancanza in molti casidelle planimetrie catastali . Qua-lora manchi la planimetria onon consenta di calcolare la su -perficie di riferimento, gli ufficiprovinciali devono segnalare a iComuni le unità immobiliari ur-bane interessate per l'attivazio-ne delle procedure previste, dal -la norma. In questi casi è impo -sto al Comune di richiedere laplanimetria ai soggetti intestata-
ri dell'immobile, i quali devonopresentarla all'ufficio provincia-le dell'agenzia del Territorio .
Considerato che vale sempr eil principio comunitario "chi in-quina paga", al contribuent enon può essere richiesto di corri-spondere il tributo su una super-ficie maggiore rispetto a quellaeffettiva tassabile. Il parametrocatastale, infatti, è un dato pre-sunto . Quindi, è facile immagi-nare che nella quantificazion edella superficie possano emer-gere degli errori. Ecco perch écon la circolare 13/2005 l'Agen-zia si è preoccupata di corregge -re eventuali errori che dovesse-ro essere rilevati in seguito dell eistanze presentate dai contri-buenti. Del resto, i soggetti inte-ressati possono comunque con-testare il calcolo.
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La sezione autonomie della Corte conti ha posto la parola ; fine a una querelle iniziata nel 200 8
Enti, mani libere sul personaleSenza il dpcm nessun obbligo di ridurre l'incidenza delle spese
DI LUIGI OLIVERI
In assenza del dpcm attuativodell' articolo 76, comma 5, deldl 112/2008, convertito in leg-ge 133/2008, le amministra-
zioni locali non hanno l'obbligo diridurre l'incidenza della spesa dipersonale sul totale delle spesecorrenti (si veda ItaliaOggi del 9dicembre 2008).
La deliberazione 3/2010 dellaCorte dei conti, sezione auto-nomie, dirime definitivamente,anche se con un certo ritardo,una questione che si protrae daoltre un anno, da quando, cioè ,la sezione regionale di controllodel Veneto, col parere 8 ottobre2008, n . 120, aveva sostenutoesattamente il contrario : cioè ,la disposizione dell'articolo 76 ,comma 5, dovesse considerars iimmediatamente operativa, an-che in assenza del dpcm . A ruo-ta, molte altre sezioni regionalisi erano conformate al pareredella sezione veneta, suscitandonelle amministrazioni non pochiproblemi di carattere operativo ,derivanti dall'assenza assolutadi un parametro per applicarela nonna .
La delibera della sezione au -tonomie appare estremamen-te rilevante, perché affermache dell ' articolo 76 si applichi ,in mancanza del dpcm, solo ilcomma 7, che pone il divieto dieffettuare assunzioni a qualsia-si titolo nei confronti degli ent inei quali l'indice delle spese dipersonale su quelle correnti siauguale o superiore al 50% . E taleaffermazione è contenuta in unadeliberazione espressament eadottata allo scopo di coordinarele varie interpretazioni espressedalle sezioni regionali di control-lo, in quasi un anno e mezzo.
In effetti, la tesi dell'immedia-
renziati di risparmio» . Dunque ,attualmente la nonna non indi-vidua quali sono gli enti virtuo-si, rispetto a quelli non virtuosi;né fornisce indicazione alcunasull 'obiettivo di risparmio daconseguire . Poiché tale obiettiv oè differenziato, si può certament esupporre che esso sarà più eleva-to, quanto meno virtuoso risultil 'ente, e viceversa .
Ma, in mancanza dei parame-tri, non risulta possibile saper equanto e come ridurre la spesa .Il dpcm, allora, assume vero -similmente funzione attuativae di un precetto normativo perora astratto e valido esclusiva-mente nei riguardi degli enti chedenuncino un indice della spesadi personale pari o superiore al50% di quelle correnti, ai sens idel comma 7 dell' articolo 76.
Per altro, di recente la stessasezione Veneto, col parere 9 aprile2009, n . 26 aveva rivisto le sue po-sizioni, affermando che «bisognacomunque precisare che, come giàricordato nei precedenti pareri16/2009 e 22/2009, l'art . 76 com -ma 5 ha introdotto una norma d iprincipio che troverà piena attua -zione con l'emanazione del dpc mdi cui al comma successivo» .
La sezione autonomie, comedi recente la sezione Lombar-dia (parere 973/2009, in dat a16 novembre 2009), ha, in ogn icaso, correttamente evidenziatoche attualmente l'unico obbligooperante è la riduzione progres-siva del tetto di spesa in terminiassoluti, ai sensi dell'articolo 1 ,comma 557, della legge 296/2006 ,specificando che tale riduzionevada annualmente rapportataalla spesa dell'anno precedente ,
Solo con la vigenza del dpcmscatterà l 'ulteriore obiettivo diriduzione della spesa in terminidi incidenza sulla spesa corren-te . In questi giorni la Conferenzaunificata sta verificando il test odel dpcm, in ritardo già di benpiù di un anno.
E auspicabile che i criteri d icontenimento tengano conto dell asituazione di crisi economica, cau-sa per molti enti locali di un re-pentino abbassamento delle spesecorrenti, dovuto alla simmetricariduzione delle entrate correnti ,allo scopo di non creare un altrocortocircuito operativo negli ent ilocali, dopo quello delle interpre-tazioni eccessivamente restrittiv esull'articolo 76, comma 5 . © Riproduzione riservata
ta precettività dell'articolo 76,comma 5, non poteva conside-rarsi appagante . Il parere citatodella sezione Veneto ritenne cheil dpcm previsto dall'articolo 76 ,comma 5, non avrebbe funzion eattuativa, ma solo il compito dipersonalizzare in base a vari cri-teri l ' entità della riduzione del-le spese di personale rispetto aquelle correnti, senza condiziona -re l'immediatezza dell'obbligo diriduzione. Ostano a questa visio-ne alcuni elementi di riflessione.Il dpcm ha il compito di definir ei parametri e criteri di virtuosità,ai quali correlare «obiettivi diffe -
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