RASSEGNA STAMPA BOMBARDAMENTI A GAZA...

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RASSEGNA STAMPA BOMBARDAMENTI A GAZA 30/7/2014 A cura di Agenzia Comunicatio

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RASSEGNA STAMPA

BOMBARDAMENTI A GAZA

30/7/2014

A cura di

Agenzia Comunicatio

COMUNICATO STAMPA

GAZA; PAGLIUCA (UNITALSI): “SALVI PER MIRACOLO I DISABILI DELLA SACRA FAMIGLIA”

“I 29 bambini disabili ospiti della casa delle Suore del Verbo Incarnato di Gaza sono scampati per miracolo ai bombardamenti aerei effettuati dall’esercito israeliano questa mattina sul territorio

palestinese. Purtroppo l’istituto è andato distrutto, ma i bambini sono riusciti a scampare all’attacco perché in quel momento si trovavano all’interno dell’adiacente Chiesa cattolica della Sacra Famiglia, che fortunatamente non ha subito alcun danno”.

È quanto dichiara Salvatore Pagliuca, presidente nazionale U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali).

“La nostra associazione – prosegue Pagliuca – si stringe con calore al fianco di questi bambini, delle suore

e di tutte le persone che erano presenti all’interno della struttura. Proprio con loro, e grazie alla collaborazione del parroco padre Jorge Hernandez, dallo scorso febbraio l’U.N.I.T.A.L.S.I. era impegnata

in un progetto per dare alla Chiesa e ai suoi fedeli la possibilità di avere la luce anche in quei momenti in cui Israele non fornisce la corrente. Ora il progetto è fermo a causa del conflitto, ma noi stiamo comunque reperendo dei fondi che utilizzeremo non appena la situazione sarà più tranquilla e ci sarà chiaro quale a quale intervento dare la priorità”.

29/07/2014 - 16:34:00 Agenzia: AnsaNaz Cat. : ESTERI

Gaza:Unitalsi,salvi per miracolo disabili parrocchia colpita (ANSA) - ROMA, 29 LUG - "I 29 bambini disabili ospiti della casa delle Suore del Verbo Incarnato di Gaza sono scampati per miracolo ai bombardamenti aerei effettuati dall’esercito israeliano questa mattina sul territorio palestinese. Purtroppo l’istituto è andato distrutto, ma i bambini sono riusciti a scampare all’attacco perché in quel momento si trovavano all’interno dell’adiacente chiesa cattolica della Sacra Famiglia, che fortunatamente non ha subito alcun danno". E’ quanto dichiara Salvatore Pagliuca, presidente nazionale Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali). "La nostra associazione - prosegue Pagliuca - si stringe con calore al fianco di questi bambini, delle suore e di tutte le persone che erano presenti all’interno della struttura. Proprio con loro, e grazie alla collaborazione del parroco padre Jorge Hernandez, dallo scorso febbraio l’Unitalsi era impegnata in un progetto per dare alla Chiesa e ai suoi fedeli la possibilità di avere la luce anche in quei momenti in cui Israele non fornisce la corrente. Ora il progetto è fermo a causa del conflitto, ma noi stiamo comunque reperendo dei fondi che utilizzeremo non appena la situazione sarà più tranquilla e ci sarà chiaro quale a quale intervento dare la priorità ". (ANSA).

29/07/2014 - 18:49:00 Agenzia: AnsaNaz Cat. : ESTERI

>ANSA-FOCUS/ Gaza:anche cristiani vittime bombe,distrutta scuola (di Fausto Gasparroni) (ANSA) - CITTA’ DEL VATICANO, 29 LUG - Finora era stata una specie di fragile baluardo, dove trovavano rifugio anche 29 bambini disabili e nove donne anziane assistite da tre suore di Madre Teresa. Ma ora anche la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia a Gaza, situata nel quartiere al-Zeitun, è stata colpita dalle bombe dei raid israeliani. Questa mattina i bombardamenti hanno distrutto la casa delle suore del Verbo Incarnato, all’interno del compound, devastando anche l’attigua scuola parrocchiale, l’ufficio del parroco e altri locali utilizzati dal piccolo presidio cattolico. A riferirlo è stato lo stesso parroco di Gaza, il missionario argentino padre Jorge Hernandez, che dall’inizio dell’offensiva israeliana non ha mai pensato di abbandonare la sua ormai sparuta comunità di fedeli. "Purtroppo il movimento della resistenza è sempre intorno alle case e per le strade. E’ stato questo il nostro problema di ieri - ha riferito alla Radio Vaticana, mentre in sottofondo risuonavano i tiri delle artiglierie -: a un certo punto, non potevamo più uscire di casa. Poi, sono arrivati i bombardamenti. Una casa qui, vicina alla chiesa, è stata colpita e noi abbiamo riportato delle conseguenze gravi sulla canonica e sulla scuola". Per padre Hernandez, raggiunto nei giorni scorsi da un messaggio di solidarietà di papa Francesco, è letteralmente impossibile andare via, come hanno fatto i molti sfollati. "Noi non possiamo muoverci - spiega -: come si fa a portare via trenta bambini handicappati e nove persone anziane? Non si può assolutamente! Anche perché non si tratta di orfani, noi non siamo i loro responsabili. Dunque, senza il permesso non lo puoi fare. Poi, uscire di casa è pericoloso... Dunque siamo qui, cercando di resistere". I 29 bambini disabili sono scampati miracolosamente alle bombe e solo perché in quel momento si trovavano all’interno della chiesa, riferisce l’Unitalsi. A proposito dell’appello di domenica del Papa, proprio in nome dei bambini che rimangono schiacciati nei conflitti, padre Jorge sottolinea che "ci vuole qualcuno che dica ’Basta!’ e che metta fine a questo massacro perché è impressionante". Purtroppo, "il Papa non viene sempre ascoltato". E proprio due giorni fa, racconta, "abbiamo vissuto una tragedia: la casa di una famiglia cristiana è stata bombardata, la mamma è morta, il papà ha riportato delle ferite e il figlio maggiore che si trovava in casa lotta ancora tra la vita e la morte in ospedale". Dove peraltro "non si trovano i mezzi, manca lo spazio, non c’è l’attrezzatura necessaria". Padre Jorge parla di "questa guerra assurda", che però "continua ad andare avanti". Il bersaglio principale del bombardamento che ha investito la parrocchia era una casa che si trova a pochi metri dal complesso cattolico e che è stata completamente rasa al suolo dal raid. Dal tardo pomeriggio di ieri - riferisce l’agenzia vaticana Fides - l’esercito israeliano aveva iniziato a inviare sms anche ai residenti del quartiere orientale di al-Zeitun intimando di lasciare le abitazioni che sarebbero state bombardate. Tanta gente è scappata, ma l’evacuazione non è stata possibile per coloro che attualmente vivono nella chiesa, una cinquantina di persone. "E’ una spirale assurda: ambedue le parti devono ascoltare la voce della ragione, fermare questo massacro e andare a un vero

negoziato con l’intenzione reale di affrontare e risolvere i

problemi", dichiara a Fides il vescovo William Shomali, vicario

patriarcale di Gerusalemme.

"E’ come la Seconda guerra mondiale, la distruzione totale.

Colpiscono tutti: civili, donne, bambini e ospedali", commenta

invece padre Raed Abusahlia, direttore della Caritas di Israele

e Palestina, che non trova parole adeguate per descrivere cosa

sta succedendo a Gaza, "al di là di ogni immaginazione". Anche i

cristiani sono vittime delle bombe: case, scuole della piccola

comunità di 1.300 persone, in tutto 310 famiglie, non vengono

risparmiate. (ANSA).

29/07/2014 - 17:12:16 Agenzia: Dires

MO. GAZA, BAMBINI DISABILI SCAMPATI AI BOMBARDAMENTI AEREI Ospiti della casa delle Suore del Verbo Incarnato di Gaza, ora sono stati trasferiti all'adiacente Chiesa cattolica della Sacra Famiglia. Unitalsi: "Raccolta fondi per garantire energia elettrica" (RED.SOC.) ROMA - I 29 bambini disabili ospiti della casa delle Suore del Verbo Incarnato di Gaza sono scampati per miracolo ai bombardamenti aerei effettuati dall’esercito israeliano questa mattina sul territorio palestinese. In quel momento si trovavano provvidenzialmente all’interno dell’adiacente Chiesa cattolica della Sacra Famiglia, che non ha subito alcun danno, contrariamente all’istituto, andato distrutto."La nostra associazione - dichiara Salvatore Pagliuca, presidente nazionale Unitalsi - si stringe con calore a fianco di questi bambini, delle suore e di tutte le persone che erano presenti all’interno della struttura. Proprio con loro, e grazie alla collaborazione del parroco padre Jorge Hernandez, dallo scorso febbraio l’Unitalsi era impegnata in un progetto per dare alla Chiesa e ai suoi fedeli la possibilita’ di avere la luce anche in quei momenti in cui Israele non fornisce la corrente. Ora il progetto e’ fermo a causa del conflitto, ma noi stiamo comunque reperendo dei fondi che utilizzeremo non appena la situazione sara’ piu’ tranquilla e ci sara’ chiaro a quale intervento dare la priorita’". (www.redattoresociale.it) 17:13 29-07-14