rassegna stampa

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Nuove regole Il grande caldo Il festival raggae Fede, la caduta della stella L’ex allenatore: non è più lei Scrisse «Con te partirò». Si uccide il paroliere di Bocelli Solo quinta nei 200. «Ora ricomincio da zero». Il papà: «Ci sarà un’altra Olimpiade» A Treviso e Verona VENEZIA — É iniziata l’era del nuovo apprendistato. «Con questo accordo adesso sarà più facile entrare nel mondo del lavoro», dice Donazzan A PAGINA 3 I Giochi DA 10 A 3MILA EURO IL «DRAGO AFRICANO» «Maturità truccate», due scuole sotto inchiesta IL CASO CALO’ E LE FAMIGLIE NUMEROSE Stipendio tagliato, il difensore civico fa ricorso al Tar Allarme siccità campi in ginocchio «Rischio rincari» Sunsplash, la Giamaica a Mestre di ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI Arriva l’alto apprendistato: laureati in azienda Duecento milioni in più rispetto allo scorso anno. La novità: una riserva per gli investimenti ❜❜ SUPERGENITORI, GLI (EX) EROI Gallio Nuove indagini sull’attentato del 2006 Deciso il riparto, ecco chi ci guadagna. Via ai costi standard Lucio Quarantotto, mestrino A PAGINA 2 Zorzi A PAGINA 6 NOALE (Venezia) —Ferrari, feste esclusive, soggiorni in hotel a 5 stelle. Paolo Sartori, 44 anni, ex im- prenditore di Noale, era un uomo che alle gioie delle bel- la vita non sapeva resistere. Ma nonostante il tenore di vi- ta, non dichiarava un euro al fisco: arrestato per frode fi- scale. A PAGINA 5 Tamiello Frode fiscale Noale, arrestato ex imprenditore A PAGINA 14 Verni Pacco bomba all’ex sindaco Investigatori in Comune La storia Al Lido il più vecchio d’Italia Usl, spartiti otto miliardi VENEZIA — Ha collezionato medaglie al valore e salvataggi in mare: sessanta. Benito «Pippo» Garbi- sa, 79 anni, bagnino del Lido, è il più vecchio d’Italia. A PAGINA 6 Antonini Ville e Ferrari, il nababbo che non dichiarava un euro GALLIO — Investigatori della procura di Bassano e della questura di Padova nel municipio di Gallio, per indagare sul pac- co-bomba esploso nelle mani dell’ex sindaco Anto- nella Stella nel 2006. Vener- dì scorso sei agenti di poli- zia sono rimasti alcune ore in Comune a svolgere veri- fiche: potrebbe esserci una nuova pista sull’attentato all’allora primo cittadino di Gallio. A PAGINA 8 Alba Pippo, il bagnino dei record Ha 79 anni e 60 salvataggi L e famiglie numero- se, ma veramente numerose, come la famiglia Calò di Pa- dova, non con cinque o sei figli soltanto ma con tredi- ci, quattordici o addirittura quindici, non hanno vita fa- cile in questo periodo. Per i problemi che tutti possia- mo immaginare, economi- ci in prima linea, e poi logi- stici, organizzativi e, forse, per qualcuno dei figli an- che psicologici, vista l’ovvia difficoltà di seguire tutti con medesima dedizione e attenzione. A tutti questi se ne aggiunge un altro, segno del cambio dei tempi, che consiste in una crescente avversione nell’opinione pubblica che si concretizza in lunghe serie di messaggi e commenti spiacevoli sul web, quando si legge di sto- rie di questo tipo, oppure in insulti e perfino atti van- dalici da parte di anonimi, forse vicini di casa infastidi- ti dall’inevitabile chiasso di così tanti bambini, forse so- stenitori - oppure vittime - del partito dei niente (o po- chi) figli. In ogni caso, la cri- si ha modificato codici di ri- ferimento e modelli. Sono cambiati i tempi, bi- sogno proprio dirlo. Fino a dieci, quindici anni fa, le ri- viste popolari facevano le copertine con le famiglie numerose, tutti in posa in ordine decrescente, sorri- denti e commoventi. E i let- tori, in effetti, sovente si commuovevano davvero, mandavano pannolini, gio- cattoli e vestitini per dare una mano alla straordinaria nidiata. I genitori di tanta prole venivano ammirati, considerati coraggiosi, ge- nerosi, eroici, forse pazzi, però felicemente pazzi. Sin- daci e assessori volentieri si facevano fotografare con lo- ro, poi sempre raccontando quant’erano brava gente quei padri e quelle madri, e quanto erano fieri, loro, di averli come concittadini. Del tutto diversa la musi- ca, adesso. Certo, i giornali ancora scrivono quando na- sce il tredicesimo, quattor- dicesimo o quindicesimo fi- glio, perché in tempo di na- talità, scesa, in Italia, ai mi- nimi termini, l’avvenimen- to è comunque una notizia. Niente più copertine, tutta- via, e più che altro sono co- stretti a soffermarsi sulle piccole o meno piccole an- gherie che - stando alle re- centi cronache - sembrano toccare alle famiglie molto numerose, sull’antipatia, sul malanimo che suscita- no, sulle accuse, anche vele- nose, che vengono fatte lo- ro. E’ un brontolio sommes- so che sale dai blog e poi emerge in scritte sui muri intorno alla casa dei prota- gonisti se non, come negli episodi raccontati dalla fa- miglia Calò, in vere e pro- prie piccole violenze. L’im- putazione principale è quel- la di voler lucrare, usando come grimaldello il nume- ro dei figli, preziosi soldi pubblici, seguita da quella di essere cattolici fanatici, costretti dal credo religioso a moltiplicarsi all’infinito. E qualcuno ne fa anche un te- ma di sovrappopolazione mondiale che finirà per con- durci tutti quanti al disa- stro. Altre, forse anche più vi- stose irragionevolezze ven- gono perdonate, mentre quella dei figli numerosi viene sanzionata con seve- ro risentimento. La crisi, ha evidentemente fatto il suo cammino e quel che un tempo era accolto con un sorriso ora sorridere non fa più: per i tanti precari che di bambini non ne possono programmare nemmeno uno, metterne al mondo più di dieci troppo somi- glia, probabilmente, a una provocazione o a un’osten- tazione di ricchezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA A PAGINA 13 Cortivo Il caso VENEZIA — La Giunta re- gionale ha approvato lo sche- ma del riparto fondi delle Usl per un totale di oltre 8 miliar- di di euro. Si tratta di circa 200 milioni di euro in più ri- spetto al 2011: per la prima volte tutte le Usl hanno avuto più fondi. La novità: un fon- do per gli investimenti. Dal 2013 via ai costi standard. A PAGINA 2 Bonet VENEZIA — Denaro per di- plomi facili. L’accusa tocca 14 responsabili di scuole private italiane. Tra queste, un istitu- to scolastico del Veronese, e il centro del Trevigiano. Per la Digos di Frosinone, avrebbe- ro organizzato per sei loro stu- denti una «trasferta» in una paritaria del Lazio per facilita- re il diploma. A PAGINA 5 Priante VENEZIA — Fede non c’e l’ha fatta. Solo quinta nella finale dei 200 stile. «Non ne avevo più», ha detto dopo la gara. Bonifacenti, l’ex tecnico verone- se: «Nuota male e perde energie, un disastro le sue Olimpiadi». ALLE PAGINE 10 e 11 Sorio e Tamiello VICENZA Corso Palladio Galleria Porti, 2 Tel. 0444 546313 www.salvadori-venezia.com VENEZIA S. Marco Mercerie S. Salvador, 5022 Tel. 041 5230609 BOUTIQUE ROLEX - Piazza San Marco 44 Tel. 041 2602313 _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ LE ALTRE EDIZIONI: VENEZIA-MESTRE, PADOVA-ROVIGO, TREVISO-BELLUNO, CORRIERE DI VERONA _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ VICENZA www.corrieredelveneto.it MERCOLEDÌ 1 AGOSTO 2012 ANNO XI - N. 181 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via F. Rismondo 2/E - 35131 Padova - Tel 049 8238811 - Fax 049 8238831 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente Codice cliente: 7746070

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rassegna stampa corriere del veneto 01-08-12

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Page 1: rassegna stampa

Nuove regole

Il grande caldo

Il festival raggae

Fede, la cadutadella stellaL’ex allenatore:non è più lei

Scrisse «Con tepartirò». Si uccideil paroliere di Bocelli

Solo quinta nei 200. «Ora ricomincio da zero». Il papà: «Ci sarà un’altra Olimpiade»

A Treviso e Verona

VENEZIA — Éiniziata l’eradel nuovoapprendistato.«Con questoaccordo adessosarà più facileentrare nelmondo dellavoro», diceDonazzan

A PAGINA 3

I Giochi

DA 10 A 3MILA EURO

IL «DRAGO AFRICANO»

«Maturitàtruccate»,due scuolesotto inchiesta

IL CASO CALO’ E LE FAMIGLIE NUMEROSE

Stipendio tagliato,il difensore civicofa ricorso al Tar

Allarme siccitàcampi in ginocchio«Rischio rincari»

Sunsplash,la Giamaicaa Mestre

di ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI

Arriva l’altoapprendistato:laureati in azienda

Duecento milioni in più rispetto allo scorso anno. La novità: una riserva per gli investimenti

❜❜

SUPERGENITORI,GLI (EX) EROI

Gallio Nuove indagini sull’attentato del 2006

Deciso il riparto, ecco chi ci guadagna. Via ai costi standardLucio Quarantotto, mestrino

A PAGINA 2 Zorzi

A PAGINA 6

N O A L E ( V e n e z i a )—Ferrari, feste esclusive,soggiorni in hotel a 5 stelle.Paolo Sartori, 44 anni, ex im-prenditore di Noale, era unuomo che alle gioie delle bel-la vita non sapeva resistere.Ma nonostante il tenore di vi-ta, non dichiarava un euro alfisco: arrestato per frode fi-scale.

A PAGINA 5 Tamiello

Frode fiscale Noale, arrestato ex imprenditore

A PAGINA 14 Verni

Pacco bomba all’ex sindacoInvestigatori in Comune

La storia Al Lido il più vecchio d’Italia

Usl, spartiti otto miliardi

VENEZIA — Ha collezionato medaglie al valore esalvataggi in mare: sessanta. Benito «Pippo» Garbi-sa, 79 anni, bagnino del Lido, è il più vecchio d’Italia.

A PAGINA 6 Antonini

Ville e Ferrari, il nababboche non dichiarava un euro

GALLIO — Investigatoridella procura di Bassano edella questura di Padovanel municipio di Gallio,per indagare sul pac-co-bomba esploso nellemani dell’ex sindaco Anto-nella Stella nel 2006. Vener-dì scorso sei agenti di poli-zia sono rimasti alcune orein Comune a svolgere veri-fiche: potrebbe esserci unanuova pista sull’attentatoall’allora primo cittadinodi Gallio.

A PAGINA 8 Alba

Pippo, il bagnino dei recordHa 79 anni e 60 salvataggi

L e famiglie numero-se, ma veramentenumerose, come lafamiglia Calò di Pa-

dova, non con cinque o seifigli soltanto ma con tredi-ci, quattordici o addiritturaquindici, non hanno vita fa-cile in questo periodo. Per iproblemi che tutti possia-mo immaginare, economi-ci in prima linea, e poi logi-stici, organizzativi e, forse,per qualcuno dei figli an-che psicologici, vista l’ovviadifficoltà di seguire tutticon medesima dedizione eattenzione. A tutti questi sene aggiunge un altro, segnodel cambio dei tempi, checonsiste in una crescenteavversione nell’opinionepubblica che si concretizzain lunghe serie di messaggie commenti spiacevoli sulweb, quando si legge di sto-rie di questo tipo, oppurein insulti e perfino atti van-dalici da parte di anonimi,forse vicini di casa infastidi-ti dall’inevitabile chiasso dicosì tanti bambini, forse so-stenitori - oppure vittime -del partito dei niente (o po-chi) figli. In ogni caso, la cri-si ha modificato codici di ri-ferimento e modelli.

Sono cambiati i tempi, bi-sogno proprio dirlo. Fino adieci, quindici anni fa, le ri-viste popolari facevano lecopertine con le famiglienumerose, tutti in posa inordine decrescente, sorri-denti e commoventi. E i let-tori, in effetti, sovente sicommuovevano davvero,mandavano pannolini, gio-cattoli e vestitini per dareuna mano alla straordinarianidiata. I genitori di tantaprole venivano ammirati,considerati coraggiosi, ge-nerosi, eroici, forse pazzi,però felicemente pazzi. Sin-daci e assessori volentieri sifacevano fotografare con lo-ro, poi sempre raccontandoquant’erano brava gentequei padri e quelle madri, equanto erano fieri, loro, diaverli come concittadini.

Del tutto diversa la musi-ca, adesso. Certo, i giornaliancora scrivono quando na-sce il tredicesimo, quattor-dicesimo o quindicesimo fi-glio, perché in tempo di na-talità, scesa, in Italia, ai mi-nimi termini, l’avvenimen-to è comunque una notizia.Niente più copertine, tutta-via, e più che altro sono co-stretti a soffermarsi sullepiccole o meno piccole an-gherie che - stando alle re-centi cronache - sembranotoccare alle famiglie moltonumerose, sull’antipatia,sul malanimo che suscita-no, sulle accuse, anche vele-nose, che vengono fatte lo-ro.

E’ un brontolio sommes-so che sale dai blog e poiemerge in scritte sui muriintorno alla casa dei prota-gonisti se non, come negliepisodi raccontati dalla fa-miglia Calò, in vere e pro-prie piccole violenze. L’im-putazione principale è quel-la di voler lucrare, usandocome grimaldello il nume-ro dei figli, preziosi soldipubblici, seguita da quelladi essere cattolici fanatici,costretti dal credo religiosoa moltiplicarsi all’infinito. Equalcuno ne fa anche un te-ma di sovrappopolazionemondiale che finirà per con-durci tutti quanti al disa-stro.

Altre, forse anche più vi-stose irragionevolezze ven-gono perdonate, mentrequella dei figli numerosiviene sanzionata con seve-ro risentimento. La crisi, haevidentemente fatto il suocammino e quel che untempo era accolto con unsorriso ora sorridere non fapiù: per i tanti precari chedi bambini non ne possonoprogrammare nemmenouno, metterne al mondopiù di dieci troppo somi-glia, probabilmente, a unaprovocazione o a un’osten-tazione di ricchezza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA A PAGINA 13 Cortivo

Il casoVENEZIA — La Giunta re-

gionale ha approvato lo sche-ma del riparto fondi delle Uslper un totale di oltre 8 miliar-di di euro. Si tratta di circa200 milioni di euro in più ri-spetto al 2011: per la primavolte tutte le Usl hanno avutopiù fondi. La novità: un fon-do per gli investimenti. Dal2013 via ai costi standard.

A PAGINA 2 Bonet

VENEZIA — Denaro per di-plomi facili. L’accusa tocca 14responsabili di scuole privateitaliane. Tra queste, un istitu-to scolastico del Veronese, e ilcentro del Trevigiano. Per laDigos di Frosinone, avrebbe-ro organizzato per sei loro stu-denti una «trasferta» in unaparitaria del Lazio per facilita-re il diploma.

A PAGINA 5 Priante

VENEZIA — Fede non c’e l’ha fatta.Solo quinta nella finale dei 200 stile.«Non ne avevo più», ha detto dopo lagara. Bonifacenti, l’ex tecnico verone-se: «Nuota male e perde energie, undisastro le sue Olimpiadi».

ALLE PAGINE 10 e 11 Sorio e Tamiello

VICENZACorso Palladio Galleria Porti, 2

Tel. 0444 546313

www.salvadori-venezia.com

VENEZIAS. Marco Mercerie S. Salvador, 5022

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MERCOLEDÌ 1 AGOSTO 2012 ANNO XI - N. 181 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via F. Rismondo 2/E - 35131 Padova - Tel 049 8238811 - Fax 049 8238831 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

Codice cliente: 7746070

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Page 2: rassegna stampa

VENEZIA — Il presidente del consiglio regiona-le, il pdl Valdo Ruffato, ha ammesso che si è tratta-to di un «errore» e ha promesso che l’assemblea dalui guidata porrà rimedio alla questione «nel girodi qualche mese». Ma intanto, per sicurezza, siapre un altro fronte nella guerra giudiziaria tra ilDifensore civico e il Tutore dei minori e la RegioneVeneto, «rea» di aver azionato una delle mannaiepiù feroci che la storia ricordi in tema di compensi.Con un semplice tratto di penna il consiglio avevainfatti sforbiciato il loro stipendio del 70 per centoe ora, dopo il ricorso al Tar di Aura Dissegna, titola-re dell’ufficio che dovrebbe dare aiuto ai minoren-ni in situazioni difficili, arriva anche quello di Ro-berto Pellegrini, che con il suo avvocato AlfredoBianchini ha invece deciso di seguire la strada deltribunale del Lavoro di Venezia. Insomma, un ac-cerchiamento «a tenaglia» nei confronti di PalazzoFerro Fini, che ora si trova nel mirino di due tribu-nali e di altrettanti «collaboratori» che evidente-mente non si fidano troppo delle promesse verbali.

Più o meno simili le questioni sollevate dall’av-vocato Bianchini per conto dell’ex sindaco sociali-sta di Chioggia negli anni ’80, poi presidente del-l’Ater di Venezia e quindi del Corecom, legato adoppio filo insomma agli incarichi pubblici. Nel mi-rino ovviamente c’è quel taglio dai circa 10 milaeuro netti previsti inizialmente ad «appena» 3 mi-la: così aveva appunto deciso il consiglio — erroreo non errore — in quel 6 aprile scorso. «Un attoche per certi versi è violento e imporrebbe un note-vole cambiamento di vita - spiega il legale - se unoavesse dei programmi, un mutuo, figli che vannoin una scuola piuttosto che in un’altra, che cosapuò fare? Un conto è un ridimensionamento, che cipuò anche stare in un periodo in cui tutti tirano lacinghia: un altro è cambiare radicalmente il qua-dro negoziale che era stato proposto e a cui era sta-to dato il consenso». Questo punto sarà centralenella discussione che ci sarà di fronte al giudice dellavoro di Venezia, quando verrà fissata l’udienza.«E’ una evidente violazione costituzionale», conti-nua l’avvocato Bianchini. Tra l’altro la legge istituti-va del Tutore, la 42 del 1988, vincola di molto i no-minati (l’ufficio «è incompatibile con l’esercizio diqualsiasi attività di lavoro autonomo o subordina-to di qualsiasi commercio o professione») e peròlegava anche l’indennità dell’incarico a quella deiconsiglieri regionali. Ed è per questo che nel suoricorso al Tar, firmato dagli avvocati Giorgio Orso-ni (sindaco di Venezia) e Mariagrazia Romeo, si sot-tolineava — seppur con delicatezza — che un ta-glio così draconiano avesse colpito solo lei e Pelle-grini, «e non anche, a titolo esemplificativo, glistessi consiglieri regionali o i titolari di altri incari-chi regionali».

Venerdì scorso era in programma la prima udien-za in camera di consiglio per la sospensiva, ma tut-te le parti — l’avvocato Romeo per Dissegna e l’av-vocato Maurizio Salvalaio per conto della RegioneVeneto — hanno concordato che una questione delgenere avrebbe dovuto essere trattata direttamen-te nel merito dai giudici. E dunque l’udienza è statarinviata al 13 dicembre.

Alberto Zorzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

R? I tagli fanno male, quellialla sanità più degli altri

perché minano le sicurezze efomentano le paure di noi tutti.Per questo in Italia salgono gridadi rabbia, in Veneto con costanzae frequenza anche maggioreperché qui sventola una bandierapolitica diversa e nemicadichiarata del governo Monti.Abbiamo dato voce al territorio, ciriempiamo le pagine dei giornali,ma oggi ci viene una domanda:come spiegare i tagli all’uomodella strada? I dati del riparto,ovvero dei soldi che arrivano allesingole Usl, non sembrerebberoavvicinabili agli aggettivi da

tregenda che tempestano peggiodella grandine da ogni dove. Ancheper quest’anno tutti avranno piùsoldi dell’anno scorso (200 milionil’aumento totale) mettendo pure ariserva un gruzzoletto per gliinvestimenti. E’ vero che la spesasanitaria cresce fisiologicamente,ci sono ammortamenti,investimenti e timori ma nonabbiamo un’inflazione al 10%. E sela busta paga delle Usl sale tantomale non ci siamo ancora fatti.Ergo: rischiamo davvero «losfascio»? Sicuri che i timori sianofondati, ci piacerebbe ascoltareuna spiegazione traducibile epopolare. Senza aggettivi.

Politica e risorse ❜❜

VENEZIA — Atteso da settemesi, con gran scorno del presi-dente della commissione SanitàLeonardo Padrin (che più volteha richiamato Palazzo Balbi aisuoi doveri) e qualche fastidioper i direttori generali (costrettiad amministrare senza avere pie-na contezza dei numeri), il ripar-to 2012 delle Usl venete è stato in-fine approvato dalla giunta, ieri.Non senza qualche piccolo miste-ro: il presidente Luca Zaia, infat-ti, prima s’è scordato di dirlo alconsueto punto stampa, poi, in-calzato da un cronista, ha dettoche sì, in effetti il riparto avevaavuto il via libera, ma nel pome-riggio gli uffici si sono rifiutati didiffonderlo, spiegando che eranecessario altro tempo per alcu-ni «ritocchi» e le tabelle, pur ap-provate dalla giunta, non eranoancora definitive.

Tant’è, al di là del pasticcio,qui accanto potete leggere quan-to andrà a ciascuna Usl quest’an-no e se mai interverranno dellemodifiche nelle prossime ore,seppur di qualche milione, diffi-cilmente potranno stravolgerel’impianto complessivo del ripar-to messo a punto dal segretariogenerale della Sanità DomenicoMantoan, che rispetto all’annoscorso presenta tre novità signifi-cative. La prima è l’aumento rico-nosciuto indistintamente a tuttele Usl della regione, con una va-riazione che va dall’1 al 2% conl’eccezione delle aree disagiate,ossia la montagna, la laguna ed ilPolesine, che in virtù della lorospecificità possono godere di au-menti leggermente più consi-stenti (a Venezia, ad esempio, sia-mo attorno al 5%). La secondanovità riguarda la creazione diun fondo dedicato agli investi-menti nelle aziende sanitarie, acui sono stati destinati 70 milio-ni. Palazzo Balbi ha infatti decisodi scorporare la parte destinataagli investimenti da quella dedi-cata alla spesa corrente (che poiè il riparto vero e proprio), cosìda evitare quelle confusioni con-tabili che sono all’origine del pro-

fondo rosso registrato dalle Uslnel pagamento degli ammorta-menti relativi agli acquisti degliultimi anni. Non che finora le Uslnon abbiano investito: dei 70 mi-lioni in questione, infatti, all’in-circa una decina sono già stati au-torizzati con delibere ad azien-dam approvate dalla giunta. Laterza novità, la più importanteperché destinata a condizionarela spesa sanitaria nei prossimi an-ni, è la suddivisione delle Usl inquattro fasce («aree disagiate»,«capoluoghi» più altri due grup-pi legati alla dimensione dei baci-ni di utenza) e l’attribuzione a cia-scuna di queste di una sorta di«spesa pro capite standard», cuisaranno in futuro parametrati i ri-parti, così da uniformare i bud-get tra territori simili, evitare in-giustizie e creare un termometroimmediato col quale misurare vi-zi e virtù nella gestione e nellaspesa. Per le Usl dei capoluoghi,lo standard è individuato a 1.582

euro; per quelle di seconda fasciaa 1.568 euro; per quelle di terzafascia a 1.540 euro; quelle disagia-te avranno un bonus dello 0,5%.

Venendo ai numeri veri e pro-pri, rispetto allo scorso anno enell’attesa che il governo decidafinalmente le quote del ripartonazionale, le Usl venete (sonoescluse le Aziende universitariedi Padova e Verona e lo Iov) po-tranno disporre complessiva-mente di 7 miliardi 894 milioni,

contro i 7 miliardi 703 milionidello scorso anno (con le dueAziende e lo Iov la cifra sale a 8miliardi 028 milioni). Ci sonopoi i 70 milioni del fondo sugli in-vestimenti, 96 milioni di saldo at-tivo della mobilità regionale, 230milioni per la spesa accentrata e85 milioni del fondo per le attivi-tà trasfusionali. Qualcuno potreb-be sbottare: ma come, dopo avergridato ai tagli draconiani del go-verno, ora le cifre sono tutte al

rialzo? Il punto è che la spesa sa-nitaria è fisiologicamente in au-mento, di anno in anno, ed a que-sta si deve far fronte con stanzia-menti sempre maggiori. Il proble-ma sta nella misura di questimaggiori stanziamenti: ad aprile2011, ad esempio, il governo ave-va previsto una spesa sanitaria di117 miliardi 391 milioni per il2012 e di 122 miliardi 102 milio-ni per il 2013. Dopo le manovreMonti e Tremonti siamo a 113miliardi e 597 milioni per que-st’anno (comunque in aumentorispetto al 2011) e 112 miliardi927 milioni per il prossimo an-no. Il Veneto lascerà sul campo900 milioni in 3 anni, di qui le dif-ficoltà nella programmazione.

Venendo alle singole Usl, il bu-dget più sostanzioso va a Pado-va, seguita da Verona e Trevisomentre l’incremento maggioreva a Venezia (più 30 milioni), an-cora Padova (più 16 milioni),Asolo e di nuovo Verona (più 15milioni). Complessivamente, il«sistema Verona», più volte tac-ciato di godere della protezionedel dominus della Sanità venetaFlavio Tosi e dell’assessore LucaColetto, porta a casa 1 miliardo343 milioni. «Ma quest’anno sia-mo addirittura sotto la mediapro capite - sorride Coletto -. Gra-zie agli standard stiamo progres-sivamente livellando la spesa intutte le Usl».

Marco Bonet© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il riparto premia montagna, laguna e Polesine. Ma anche i capoluoghi (Verona inclusa)

VENEZIA — Un po’ verde eun po’ blu. Perché tra mille bol-le e prodotti tipici, il turismoveneto cambia faccia. O me-glio: va oltre l’agriturismo e di-venta anche pescaturismo e it-titurismo. Almeno nei faldonidel Consiglio regionale vistoche ieri in fretta e furia - dopoalmeno tre anni di ritardo datoche la legge era ferma dal 2009- l’aula ha dato il via libera allanormativa che disciplina il turi-smo sostenibile e l’attività turi-stica (che sarà votata oggi) chepermetterà agli agricoltori e aipescatori di integrare il lororedditto a latere della produzio-ne primaria.

«La nuova legge regionalesull’agriturismo e sull’ittituri-smo è lungimirante», commen-tano entusiasti da Coldiretti.«La legge consentirà una par-ziale sburocratizzazione delleprocedure valorizzando i pro-dotti tipici della nostra regio-ne», rincara la dose AntonioGottardo della Legacoop Pescasperando che le nuove normepossano veramente andare a ri-sollevare le condizioni dei duesettori.

Di fatto le nuove regole cheaccorpano le attività agricole aquelle di pesca estendono lapossibilità a diverse figure diiniziare un’attivtà turistica pur-

Grazie agli standard stiamo progressivamente livellando laspesa in tutte le Usl. Veronese premiato? No, riceve menodella media pro capite

Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità

Stipendio tagliato Pellegrini in tribunale

Finito il traforodel Col CavalierLa stradapronta nel 2014

❜❜

La domanda

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di ALESSANDRO BASCHIERI

Da 10 a 3mila euro,fa ricorso ancheil difensore civico

BELLUNO - L’ultimodiaframma del Col Cavalierche separava Belluno daPonte nelle Alpi è andatogiù. La strada saràrealizzata solo nel 2014,ma i lavori stannorispettando ilcronoprogramma.«Ringrazio gli operai,senza le cui fatiche iltraforo del Col Cavaliernon sarebbe realtà - spiegail presidente della RegioneLuca Zaia -. E ringrazioanche l’assessore RenatoChisso che ha creduto allafattibilità di quest'operadal primo minuto».I lavori sono iniziati il 6aprile dell’anno scorso e ilcosto complessivodell’opera è di 63 milionidi euro. L'intera galleria èlunga 1.820 metri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel Bellunese

Nasce ancheun fondo pergli investimentiche rimane sottol’egida regionale

Come spiegare l’entità dei «tagli»?

E’ la percentuale del tagliosullo stipendio che la Regioneha deliberato

Sanità La giunta regionale approva lo schema, quasi 200 milioni in più rispetto al 2011. Dall’anno prossimo saranno introdotti i costi standard

Usl, spartiti i fondi: ecco chi ci guadagna

Primo ok dell’aula

(

Difensore civicoRobertoPellegriniha presentatoricorsoal tribunaledel lavorodi Veneziacontroil tagliodello stipendio

2 Primo Piano Mercoledì 1 Agosto 2012 Corriere del VenetoVI

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Page 3: rassegna stampa

Il contrattoIl master I voucher Il progetto Nuova emigrazione

Le impreseassicurano aipartecipanti almaster un contrattodi apprendistato, cheper legge è a tempoindeterminato

Le università siimpegnano arealizzate master edottorati di ricercatarati sulle specificheesigenze delleimprese interessate

La Regione si faràcarico, tramitevoucher e costistandard, difinanziare una partedella spesa per laformazione

I ragazzi, seguitida un tutor,realizzeranno progettiper migliorare iprodotti e i processidelle imprese in cuientreranno

In Veneto i giovanidisoccupati tra i 15ed i 24 anni sono30.139, ossia il19,9% del totale. Nel2007 erano 14.199.Molti vanno all’estero

L’impresaL’università La Regione Gli studenti I dati

Spiace deludere ilvicepresidente dellaRegione, Marino Zor-

zato, che si occupa anche delpersonale regionale. Perché Zor-zato ritiene, nell’articolo pubbli-cato ieri sul Corriere del Veneto,che i dirigenti della regione de-dichino «troppo tempo ad al-tro» sacrificando il lavoro in Re-gione, ma correggendo poi il ti-ro con l’affermazione che si trat-terebbe di «un circolo ristrettoed esclusivo, è bene ricordare alnostro vicepresidente che laquestione degli incarichi extraimpiego è stata regolamentatasecondo quando previsto dal De-creto Legislativo n˚165del 30marzo 2001 con un Accordo sot-toscritto l’11 febbraio 2004. Le li-mitazioni degli incarichi, chevanno oltre i normali doveri diufficio, ma che riguardano fun-zioni di carattere pubblico qualii collaudi, sono già previste econdivise, tant’è che esiste pureuna anagrafe degli incarichi me-desimi comprendente gli impor-ti attribuiti. Ecco lo scoop però:questi incarichi sono autorizzatidal Segretario generale dellaProgrammazione che avrebbeanche potuto negarli.

Ci sembra quindi di compren-dere, stando all’ineffabile Zorza-to, che la spesa per gli incarichiextra ufficio e la creazione di un

«club piuttosto ristretto edesclusivo» sia attribuita alla re-sponsabilità del Segretario gene-rale della Programmazione, Ti-ziano Baggio. Dal vicepresiden-te della Regione mancano peròaltre spiegazioni sulla gestionedel personale. Due per tutte: eu-ro 3.400.000 (tremilioniquattro-centomila) a bilancio per retri-buire il personale comandatodall’esterno alla Regione; 130(centrotrenta) persone distacca-te dalle Usl del Veneto per la so-la gestione della Sanità.

Si rassicuri però il cardinal vi-cario di Sua Emittenza in Vene-to (in prolungata assenza del ti-tolare Giancarlo Galan): i diri-genti ed i dipendenti della Re-gione del Veneto continuano alavorare a tempo pieno per l’isti-tuzione pur nell’affanno finan-ziario dovuto al patto di stabili-tà, altrimenti non si spieghereb-be come mai il Veneto continuia ben funzionare con una spesapro capite per i cittadini di pocosuperiore solo a quella dellaLombardia (che però ha il dop-pio di abitanti) per un totale di32 euro per abitante (media na-zionale 44 euro, ma 148 la Sarde-gna, 187 il Molise solo per farequalche esempio).

* Segretario generaleFederazione dei quadri

direttivi e dirigenti

Fatti&Confronti

Per gli studenti chedevono sostenere i testdi ingresso all’universi-

tà, il mese di agosto è un periododi studio e di affinamento, in parti-colare per le discipline scientifi-che.

L’introduzione di test, non sem-pre lineari e ben preparati, sono co-munque un fatto positivo dipre-orientamento alla scelta univer-sitaria. Lasciata libera come oppor-tunità per i nostri giovani, ma me-diata dalla richiesta dei requisiti dibase. Visto che gli esami di maturi-tà, col 96% di promossi, di fattonon fanno più da filtro e orienta-mento. La scelta universitaria, inve-ce, richiede convinzione e adegua-ta preparazione, tantè che il 25% la-scia il primo anno, ed arriva allalaurea solo poco più del 50%. Nono-stante la riforma del 3+2 del1999-2000, oggi in forte crisi.

Convinzione e preparazione,dunque. Ma non tutti hanno ideechiare. Ancora in balia della do-manda: «come faccio a scegliere,cosa scelgo...?». L’augurio che fac-cio sempre ai nostri giovani è cheriescano con tutta sincerità a farechiarezza in se stessi sulle propriepassioni, attitudini, desideri, intor-no alle competenze effettivamentematurate, al di là dei voti conquista-ti, ma con un occhio però non trop-po distratto verso le tante facce delmondo del lavoro. Mi permettosempre un suggerimento a chi si af-faccia all’università: attenzione allescelte avventate e ai corsi di laureadai nomi strani e che, magari, na-scondono scarse opportunità occu-pazionali. Inutile lamentarsi dopo,con un pezzo di carta in mano, seper caso si scopre che non ci sonorichieste coerenti di lavoro col pro-prio indirizzo di studio. E’ una cosasulla quale è giusto insistere sem-pre. Nel frattempo, però, debbo

confessare una perplessità nata dal-l’esperienza.

Da un lato mi sono convinto chequesti esami a fine ciclo (per il valo-re legale del titolo di studio) sonoinutili: basterebbe una certificazio-ne puntuale e qualificata, su model-lo europeo, delle competenze daparte della scuola di frequenza. Maa 18 anni, come è in tutta Europa, enon a 19 anni. Dall’altro, sono del-l’idea che i nostri ragazzi hanno bi-sogno di «soglie d’ingresso» che liaiutino a confrontarsi con persone,realtà e saperi diversi ed esterni al-la loro vita di tutti i giorni. Un po’la stessa cosa che è successa con lacancellazione della naja: oramaiinutile dal punto di vista di un mo-derno sistema di difesa, ma impor-tante dal punto di vista formativoper i nostri giovani, un po’ troppoprotetti ed imbambolati nella lorofragilità esistenziale.

L’esame di maturità è propriol’uscita dal guscio protettivo dellefamiglie e della scuola. All’universi-tà e nel mondo del lavoro i nostrigiovani impareranno cosa vuol di-re adattarsi, ma in modo dinamico,creativo, positivo. La flessibilità ela precarietà, checché se ne dica,sono conseguenze delle propriescelte. Il ministro Fornero la veritàamara l’ha detta, anche se in modoun po’ goffo: non esiste il diritto alposto di lavoro. Esiste un diritto allavoro, mediato però dall’impe-gno, dalla fatica, soprattutto dal gu-sto verso lo studio e verso le com-petenze professionali, tutte formedi allenamento alla vita.

Con la conclusione degli esamidi maturità i nostri ragazzi sanno,dunque, che è arrivato il tempo del-le scelte tutte personali, che avran-no, nel bene e nel male, ricadute econseguenze per tutta la vita.

* Preside Liceo Brocchidi Bassano

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REGIONE, TROPPI LAVORI EXTRA?DUE DOMANDE A ZORZATO

TEST D’INGRESSO ALL’UNIVERSITÀUNA PROVA DI MATURITÀ

Turisti nei campi e nei casoni da pescaLe categorie: «È una legge lungimirante»

ragazzi già assuntiSono quelli che hannopartecipato allasperimentazione avviatenei mesi scorsi daConfindustria, insiemeagli atenei veneti

ché (a meno che non siano lau-reati in agraria o abbiano un ti-tolo equipollente) superino unapposito esame per dimostra-re che l’attività prevalente re-sta quella agricola o di pesca.Per questo la legge impone chei prodotti usati siano per il

50% di produzione dell’azien-da (ittica o agricola) e che il re-stante (tranne il 15% che è libe-ro) provenga da altre aziendevenete. Per quanto riguarda l’it-titurismo da oggi i pescatoripotranno ospitare i visitatorinei casoni da pesca e offrire lo-ro piatti di pesce provenientedalla loro attività.

«È stato un lavoro lungo e fa-ticoso perché l’agriturismo el’ittiturismo toccano interessiin conflitto», spiega il consi-gliere democratico Sergio Reo-lon sottolineando che il con-fronto tra agricoltori e pescato-ri da un lato e albergatori e ri-storatori dall’altro («contrap-posti conservatorismi corpora-tivi», nella definizione di Reo-lon) ha creato non poche diffi-coltà. «Va specificato che puògestire un agriturismo o un itti-turismo solo chi lavora la terrao va a pescare, non chi fa fin-ta», puntualizza Dario Bond(Pdl).

«La regolamentazione delleattività di turismo verde e blurappresentano una risposta al-

la crisi del settore anche per iterritori», aggiunge Lucio Tioz-zo (Pd). E se la legge - che è sta-ta ampiamente emendata sullabase delle richieste delle cate-gorie - è stata accolta con favo-re anche dal partito di Casini(«Non bisogna però dimentica-re che il turismo non deve di-ventare l’attività principale»,dice Stefano Peraro dell’Udc) eda quello di Di Pietro («È unalegge positiva», aggiunge Gen-naro Marotta dell’Idv), non so-no mancati i malumori. Per Ne-reo Laroni (Pdl), per Diego Bot-tacin (Verso Nord) e GiuseppeBortolussi infatti è una norma-tiva ancora troppo astratta eburocratica, mentre per Pieran-gelo Pettenò di Rifondazione«la legge non è un passo avan-ti perché accontenta le associa-zioni di categoria ma non fa ilbene di chi si occupa di agricol-tura o di pesca». «È sbagliatoaccorpare turismo blu e ver-de», conclude Giovanni Furla-netto della Lega Nord.

Al.A.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il «verde»

Il «blu»

Il patto Regione, Università e categorie firmano un nuovo accordo

Laureati nelle impresecon l’alto apprendistatoIl piano: master e ricerca da assunti a tempo indeterminato

di VITTORIO PANCIERA *

di GIANNI ZEN *

VENEZIA — Addio master al-l’estero, o tra i banchi delle bla-sonate università private, d’orain avanti la medaglia dell’altaformazione verrà appuntata alpetto degli studenti migliori di-rettamente dai capitani d’impre-sa, pronti a sfruttare i cervelli co-sì coltivati (e salvati dalla fuga)per migliorare le loro aziende erilanciare il «sistema Veneto»nel nome della ricerca e dell’in-novazione. Con un contratto atempo indeterminato. O alme-no questa è la speranza della Re-gione, che ieri ha firmato un ac-cordo con i sindacati, le associa-

zioni di categoria, le universitàe l’Ufficio scolastico regionale(in tutto si leggono in calce 26sigle) per lanciare il nuovo «ap-prendistato di alta formazione»,ultimo tassello del mosaico chel’assessore al Lavoro Elena Do-

nazzan ha iniziato a comporrenell’aprile scorso con gli altri ac-cordi di settore. «L'accesso almondo del lavoro attraverso ilcontratto di apprendistato è trale priorità della Regione nel Pat-to per il Veneto 2020 - ricorda laDonazzan - e lo realizziamo alpiù alto livello, coinvolgendo laformazione accademica a fiancodel sistema produttivo».

In particolare, le università siimpegnano a realizzare alcunimaster per i giovani laureati mo-dellati sulle specifiche esigenzedelle imprese che vorrannosfruttare l’accordo. Queste ulti-

me garantiranno il contratto diapprendistato (che, ricordiamo-lo, per legge dev’essere a tempoindeterminato) mentre la Regio-ne farà la sua parte finanziandotramite voucher o costi stan-dard una parte della formazionein azienda, sollevando gli im-prenditori del relativo costo. Idottorati di ricerca ed i posti di-sponibili saranno individuati da-gli atenei, in collaborazione conle aziende interessate e gli ufficidi Palazzo Balbi. Una sperimen-tazione è già stata fatta nei mesiscorsi da Confindustria e si èconclusa con l’assunzione di 90giovani laureati che si sono spe-cializzati lavorando. «Questo ac-cordo valorizza quanto fatto fi-nora da alcuni "pionieri" com-menta il direttore generale del-l’associazione industriali Giam-paolo Pedron - che hanno lavo-rato per dare volto e concretez-za alla forma di apprendistatopiù strategico per la competizio-ne internazionale». D’accordoanche il presidente di Confarti-gianato, Giuseppe Sbalchiero:«Si tratta di un’opportunità,non solo per le imprese piùgrandi. L’esperienza, infatti, ciinsegna che anche realtà con po-chi dipendenti, grazie alla quali-tà, possono spiccare il volo neimercati esteri». D’accordo il se-gretario della Uil. Gerardo Cola-marco: «Il sistema Veneto ha bi-sogno di stimoli nuovi, comequesto».

Anche perché qualcosa si do-vrà pur provare a fare, per inver-tire una tendenza che plasmaoramai numeri da tregenda: inun Veneto che ha raggiunto unadisoccupazione al 5%, 111.937persone, i giovani tra i 15 ed i 24anni sono 30.139, ossia il 19,9%del totale. Nel 2007 erano14.199, l’8,4%. I ragazzi che nonstudiano e non lavorano sonoinvece 64.657, il 14,2% di quelliin questa fascia d’età. Nel 2007erano 34.832, il 7,9%. «Nel siste-ma c’è attualmente qualcosache non funziona se un giovanesu quattro è disoccupato e duesono precari - avverte il gover-natore Luca Zaia -. L’effetto èuna nuova ondata emigratoria,più tecnologica e globale, di gio-vani che cercano fortuna fuoriconfine, strana rispetto a quelledei bastimenti che partivanoper le Americhe o dei treni ver-so le miniere del Belgio. Questoapprendistato dice che la Regio-ne c’è e sostiene le imprese cheaccetteranno di formare al mas-simo della qualità i giovani chealtrimenti andrebbero in giroper il mondo».

Ma.Bo.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli agricoltoripotrannointegrare ilreddito congliagriturismi

I pescatoripotrannoesercitareancheattivitàturistiche

Il boom dell’ittiturismoUn pescatore ripara una rete

3Primo PianoCorriere del Veneto Mercoledì 1 Agosto 2012

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Page 4: rassegna stampa

La decisione della Cassazione

Un americano al Lido

«Ne ho salvati sessanta»

Nel film Un americano a Roma Sordi sicimenta con i maccheroni. Al Lido ha

apprezzato invece la marinatadi cozze dei Garbisa

Al Lido Lavora ancora Pippo Garbisa, classe 1933, fresco di rinnovo della licenza per altri due anni. I suoi ricordi cominciano da Alberto Sordi

VENEZIA — Niente da fare. Il ricorsocontro le guide turistiche straniere daparte delle Regioni (capofila la Toscana)non è andato in porto. Per la Cassazioneinfatti «le guide turistiche straniere cheaccompagnano gruppi di viaggiatoridall'estero alla scoperta dell’Italia nonhanno bisogno di licenze regionali». Igruppi di cinesi, romeni, tedeschi,americani che si aggirano per Venezia eper Verona e per le altre città d’artedunque non avranno bisogno di unaguida locale per muoversi nei «musei a

cielo aperto della regione». Non servedunque una denuncia di inizio attivitàprevista delle normative regionali e nonserve essere residenti nel Comune dove siesercita per portare a spasso i gruppi dituristi. «La denuncia di inizio attività e lanecessaria elezione di domicilio in unComune - conclude la Cassazione -costituiscono oneri evidentementegravosi per colui che esercita l’attività diguida turistica in occasione di un singoloviaggio organizzato dallo stato diprovenienza». «Come prima regione

turistica d’Italia con 63 milioni dipresenze non siamo certamente contentidi questo risultato», interviene l’assessoreal turismo Marino Finozzi. «Le personeche noi abbiamo riconosciuto idonee perfare le guide - continua Finozzi - hannoseguito particolari iter formativi e offronogaranzie di seria preparazione. Non è lastessa cosa vistare un territorio, una città,un museo o una basilica con una guidapreparata o con un accompagnatorestraniero». Per questo Finozzi invita tutti icomparti del turismo a fare sistema peragevolare le guide riconosciute dalleRegioni «che sono un elemento chiave estrategico per il turismo»

Al.A.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La storia

L’attività di famigliaBenito «Pippo» Garbisa,classe 1933, fa il bagninonello stabilimento apertoda suo padre Spiridionenel 1918. Negli anni diattività ha salvato 60personeI riconoscimentiPer il suo valore Garbisa èstato nominato cavalieredal presidente GiorgioNapolitano e insignito diuna medaglia al valor civileda Carlo Azeglio CiampiLa premiazioneSabato alle 12, a Garbisaverrà consegnato il premioMiramare

Via libera alle guide turistiche straniereFinozzi: «Le nostre sono più preparate»

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VENEZIA - É abituato a sta-re di fronte ai presidenti dellaRepubblica. Non ce n'è statouno negli ultimi 50 anni chenon gli abbia messo una me-daglia al collo o non gli abbiaconsegnato un attestato dieroismo al Valor civile.

Perchè se non bastassero i60 salvataggi che coronano lasua carriera di bagnino, PippoGarbisa, al secolo Benito, haperfino resuscitato un ba-gnante dopo averlo tirato fuo-ri dalle acque del Lido di Vene-zia. «I medici lo davano permorto, ma io non mi arrendomai», dice aprendosi in unsorriso tra i peli della barbalunga. «Ho continuato ostina-tamente a pompare il petto ea fargli la respirazione artifi-ciale, finchè non si é riavuto»,continua sottolineando che adistanza di anni l'uomo, cheera un perfetto sconosciutoprima del salvataggio, l'ha in-

vitato al suo matrimonio.«Quando salvi la vita a qual-

cuno non ti senti un eroe, sen-ti che hai finalmente un ruolonel mondo», dice Garbisa chedall'alto dei suoi 79 anni a no-vembre é il più anziano (e de-corato) bagnino d’Italia. «An-che quest'anno mi hanno rin-novato la licenza di bagnino -continua Garbisa che dimo-stra meno anni dei 64 del suobrevetto di salvataggio - e hointenzione di continuare a sal-vare la gente finché non mo-ro».

D’altra parte anche due set-timane fa, Garbisa é uscito inmare per portare a riva 4 ra-gazzi che stavano per affogaree la sua presenza sulla spiag-gia, nel tratto dello stabilimen-to di famiglia fondato al Lidodi Venezia nel 1918 da suo pa-dre Spiridione Garbisa, è unacostante.

«Nel 2002 il presidente Car-

lo Azeglio Ciampi mi ha datola medaglia d’argento al Valorcivile per aver salvato un ra-gazzino che stava affogandodopo aver sbattuto sugli sco-gli», aggiuge il bagnino la-sciando trasparire l'orgoglio.

Quello che Garbisa non rac-conta - e che sottolineano in-

vece i giornali di 11 anni fache celebrano il suo atto eroi-co - é che il bagnino ha salva-to il ragazzo mettendo a ri-schio la propria vita e ripor-tando ferite sugli scogli.

«Quando sei lá non pensiche puoi farti male, devi arri-vare a riva e portare in salvo

chi è in difficoltà», aggiungeGarbisa che sabato mattina sa-rà premiato con la targa Mira-mare destinata agli eroi deitempi moderni.

Quando non c'è nessuno invista da salvare infatti il si-gnor Pippo - come lo chiama-no tutti al Lido - passa i suoi

pomeriggi all’Avis per regala-re il sangue a chi ne ha biso-gno. «Nella vita serve corag-gio e amore per gli altri - con-clude il bagnino - con le catti-verie e l'egoismo non si va danessuna parte, con la bontá sicampa a lungo e si resta in for-ma. Guardate me».

Garbisa comunque di sto-rie da raccontare ne ha parec-chie. Per il suo stabilimentoche è il secondo più antico ditutto il Lido, sono passati mi-gliaia di veneziani e milioni dituristi. «Quarant’anni fa veni-vano anche Alberto Sordi ePeppino di Caprio - ricorda -Ma non erano interessati anuotare: preferivano mangia-re i peoci alla marinara di

mia moglie». Quarant’anni fainfatti Garbisa non si limitavaa stare sul litorale. A dargliman forte c’erano i suoi nove

fratelli che inun modo onell’altro da-vano una ma-no durantel ’ e s t a t e .«Adesso pur-troppo siamorimasti soloin sei - con-clude Garbi-sa - e in spiag-gia ci resto so-lo io». E du-rante la mo-

stra del cinema ha salvato an-che qualche vip? «Qualche bel-la fanciulla ha rischiato di af-fogare», ridacchia Garbisa ri-cordando che è felicementesposato e che non ha più sen-tito nessuna delle ragazze sal-vate.

Le regole al Lido dunque so-no semplici: non si deve fareil bagno subito dopo mangia-to, non ci si deve tuffare dopoun’insolazione e non ci si de-ve avventurare tra le onde sec'è la bandiera rossa. Oppurebisogna sperare che Garbisasia nei paraggi perché un tuf-fo è sempre disposto a farlo.

Alessio Antonini© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’allarme Mais e soia in crisi soprattutto a Padova e Rovigo. La Regione: «Rischio rincari»

Uno i medici lo davano permorto e l’ho risuscitato. Nellavita con l’egoismo non si vada nessuna parte con la bontàsi resta in forma: guardate me

Milioni di euroIl danno alle coltivazionicausato dalla siccità nellaprovincia di Padova

Ho intenzione di continuarea salvare la gente finché «nomoro». Quando ne porto unoa riva non mi sento eroe maso che ho un ruolo nel mondo

Milioni di euroIl danno provocato dallasiccità nella provincia diRovigo

I finanziamenti

PADOVA — Agricoltori in gi-nocchio a causa della siccità. Do-po 45 giorni senza piogge, le col-tivazioni versano in condizionicritiche: nella sola provincia diPadova si stimano danni per 130milioni di euro.

«Sono compromessi interi rac-colti di colture estensive, soprat-tutto mais, soia, barbabietola nel-le zone dove l’irrigazione è piùdifficile. La perdita media per l’in-tera provincia è nettamente supe-riore al 30 per cento, con punteche arrivano anche al 100 percento nelle zone non irrigate del-la Bassa Padovana», spiegaColdiretti, che ha già inviato unacomunicazione all’Agenzia vene-ta per i pagamenti in agricoltura(Avepa) chiedendo una «urgen-te verifica della situazione per ac-certare le reali perdite e indivi-duare i benefici di legge applica-bili».

Ogni giorno senza pioggia idanni si fanno più ingenti. In al-cune zone le coltivazioni sonostate letteralmente annientate,mentre per le colture di soia ebarbabietola non irrigate il dan-no raggiunge il 40 per cento. Insofferenza quasi la metà dei vi-gneti e degli oliveti sui Colli Euga-nei. «Se continua così, il rischio èla perdita di qualità del vino e del-l’olio», assicura il presidente diColdiretti Padova, Marco Calon.

Frutta e verdura vengono irri-

gate e questo inciderà fortemen-te sui costi, senza contare il fattoche, con il perdurare delle tempe-rature elevate, si rischia di perde-re fino a un terzo del prodotto.Se non verranno irrigate le colti-vazioni, potrebbero essere com-promesse le produzioni di pere,mele, pesche e kiwi.

Il «bollettino dell’aridità» èpreoccupante. Da Venezia fino aRovigo, le previsioni della raccol-ta di granoturco evidenziano uncalo di oltre sette milioni di quin-

tali, mentre la produzione di soiapotrebbe perdere 560mila quin-tali. «I danni in Polesine ammon-tano a 150 milioni di euro, la me-tà dei quali per il mais», avverteil presidente di ConfagricolturaVeneto, Giangiacomo Bonaldi.

«La situazione è drammatica -rincarano dalla Coldiretti del Ve-neto - le colture danneggiate van-no dal 15 per cento nell’Alto Ve-neziano fino al 70 per cento nelBasso Polesine. Da più parti è sta-to chiesto lo stato di calamità».

Se in alcune zone comincia apreoccupare il livello di Po, se-condo l’Unione Veneta Bonifichela situazione di fiumi e laghi nondesta preoccupazione. «L’acquanon manca, ma servirebbero in-terventi strutturali per farla arri-vare in tutte le zone, miglioran-do la rete dei canali e creandonuovi bacini, magari utilizzandovecchie cave di ghiaia», assicurail presidente Giuseppe Romano.

Gli agricoltori premono peravere agevolazioni fiscali e condi-

zioni preferenziali di accesso alcredito per far fronte alla situazio-ne. La Regione ha chiesto al Mini-stro di attivare un tavolo di crisi«per dare in brevissimo tempoaiuto concreto ai nostri agricolto-ri, ma anche per prevenire analo-ghe situazioni in futuro» assicu-ra l’assessore all’agricoltura Fran-co Manzato, che ammette: «Il ve-ro pericolo è che in una situazio-ne tanto pesante si alimentinospeculazioni e aumenti di prezzial consumo».

Si muovono anche le banche.FriulAdria ha stanziato 10 milio-ni di euro per finanziamenti alleimprese agricole colpite dalla sic-cità in Veneto e Friuli. «Il compar-to agroalimentare non può esse-re lasciato da solo ad affrontarequesta ulteriore difficoltà, in unmomento economico già di persè complicato» spiega il diretto-re generale Carlo Crosara.

Intanto le previsioni meteonon lasciano speranze: l’Arpavprevede, a partire da oggi pome-riggio, un graduale aumento del-l’afa che per il fine settimane por-terà sul Veneto umidità e tempe-rature vicine ai 35 gradi. Colpadel «Drago Africano», com’è giàstato ribattezzato il rovente anti-ciclone proveniente dal NordAfrica e che sta infuocando l’esta-te italiana.

Andrea Priante© RIPRODUZIONE RISERVATA

Siccità, si combatte il Drago Africano«Situazione drammatica per le colture»

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FriulAdria stanzia diecimilioni per finanziamentialle imprese agricole diVeneto e Friuli

È il bagnino più vecchio d’ItaliaL’eroe e le medaglie

6 Regione Attualità Mercoledì 1 Agosto 2012 Corriere del VenetoVI

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Page 5: rassegna stampa

250Lavori Interrato il fossato per allargare l’arteria

[email protected]

Sono i biglietti degli autobusAim che vengono comprati, inmedia, ogni mese con il cellulareIl servizio è a disposizione dalprimo gennaio. Con losmartphone si possono pagareanche le bollette e la sosta neiparcheggi con la sbarra

Strada delle Cattane,cantiere fino ad ottobre

Già unite biglietteria e carrozzeria, ora è la volta del servizio informatico

Economia Ditri e Facco a New York

Ftv e Aim verso la società unicaVICENZA — Dopo i biglietti e i tic-

ket della sosta, ora anche gli abbona-menti degli autobus si possono rica-ricare via cellulare. Basta un sms,che consente ai titolari di tagliandimensili o annuali di Aim Mobilità dievitare le lunghe code agli sportelli.Il servizio, ultima tappa della rivolu-zione tecnologica di Aim iniziata agennaio, è stato attivato in questigiorni dalla municipalizzata e dalconsorzio Movincom, proprio in vi-sta dell’inizio del prossimo anno sco-lastico, quando gli studenti si accal-cano agli uffici dell’azienda.

Sfruttando l’accordo con il circui-to di pagamento «Bemoov» (lo stes-so sistema che permette di pagare bi-glietti di bus e ticket della sosta viasms o smartphone), gli utenti conun abbonamento ordinario - mensi-le o annuale - per lavoratori o stu-denti, possono rinnovare la tesseracon un sms. È sufficiente essereiscritti al circuito di pagamento, alquale si può accedere attraverso lapropria banca oppure online(www.bemoov.it) associando nume-ro di telefono cellulare e carta di cre-dito. A quel punto, occorre inviareun messaggio di testo al numero3424112584 con la sigla Aim seguitadal tipo di abbonamento (ad esem-pio MSU se studenti con abbonamen-to mensile su tratta urbana), il nume-ro della tessera da ricaricare e il codi-ce di controllo della propria carta dicredito (tre cifre sul retro). Entro po-chi minuti dall’operazione, consenti-ta per ora solo a titolari di abbona-menti per lavoratori o studenti, il si-stema invierà la conferma del paga-mento e l’avvenuta ricarica. Ma il ser-vizio tecnologico non è l’unica novi-tà arrivata ieri da Aim mobilità.

L’amministratore unico dell’azien-da, Pio Saverio Porelli, ha incontra-to, a Palazzo Nievo, il collega di Ftv,Angelo Macchia, per discutere del fu-turo delle due aziende in vista del-l’«integrazione operativa» decisa daComune e Provincia. Entro fine an-no, le due aziende del trasporto pub-blico vicentino dovranno unirsi sot-to la sigla Svt (Società vicentina tra-sporti consortile) e i primi passi so-no già in corso. Biglietteria e carroz-zeria sono già state condivise e a bre-ve, secondo i piani dei due ammini-stratori, verrà unito anche il servizio

informatico. Ma i sindacati premo-no perché si arrivi a condividere an-che il personale, scongiurando esu-beri in Aim e subaffidamenti ai priva-ti prospettati in Ftv. «Non riteniamoaccettabile da una parte provocareinoccupazione e dall’altra affidarsi almercato alla ricerca di condizionivantaggiose» dichiarano i segretaridi Cgil, Cisl e Uil, che hanno chiestoun tavolo Aim- Ftv -Provincia- Co-mune per «affrontare insieme il pro-blema esuberi-fabbisogni».

Gian Maria Collicelli© RIPRODUZIONE RISERVATA

Oro americano,la nuova frontieradi Fiera Vicenza

VICENZA — I lavori, iniziati lo scorso 12 giugno,proseguiranno almeno fino a metà ottobre. Ma quan-do il cantiere lascerà strada delle Cattane, il tratto checollega viale del Sole con strada Biron di Sotto saràrimesso a nuovo. Ci sarà un nuovo asfalto, nuovi lam-pioni, verrà interrata la linea elettrica e nascerà pureun tratto di pista ciclopedonale nel lato nord fino al-l’incrocio con via Battaglione Valcamonica. «Tuttoquesto tratto di strada delle Cattane - spiega l’assesso-re ai Lavori pubblici Ennio Tosetto, ieri in visita al can-tiere - versava in pessime condizioni tanto da esserepericoloso per l’incolumità delle persone». Così il Co-mune, con una spesa di 750 mila euro (di cui 550 mi-la euro di contributi regionali per interventi a soste-gno dell’imprenditoria locale), ha dato il via ai lavoridi riqualificazione di tutto quel tratto di strada, orapercorribile a senso unico provenendo da viale del So-le. Si è iniziato, nelle scorse settimane, con il rifaci-

mento delle condutture di acqua, gas e lu-ce e con il collegamento, in questi giorni,delle utenze private. «Inoltre - aggiungeTosetto - verrà interrato il fossato, che con-sentirà di ampliare la strada e di realizzarela pista ciclopedonale sulla destra prove-nendo da viale del Sole. Lungo la strada verrannoinoltre realizzati due passaggi pedonali rialzati, e l’in-tervento permetterà di sistemare i sottoservizi e di in-stallare un impianto di illuminazione pubblica ade-guato utilizzando luci a basso consumo». Il senso ditutto l’intervento su strada delle Cattane, secondo l’as-sessore, è «dare sicurezza a chi transita si questa stra-da e proteggere gli edifici esistenti». Tosetto precisa:«Ci auguriamo di concludere i lavori entro metà otto-bre, o se possibile anche prima».

G.M.C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

CellulareDopo ibiglietti deibus e i ticketdella sosta,anche gliabbonamen-ti si paganocon un sms

Trasporti L’azienda di contra’ San Biagio continua la rivoluzione tecnologica: l’abbonamento si paga con un sms

VICENZA — Missione americana per la Fieradell’oro. Alla ricerca di nuovi rivenditori, proget-tisti e produttori di gioielli da invitare alla prossi-ma esposizione Vicenzaoro, è partita una delega-zione guidata dal presidente della Fiera di Vicen-za Roberto Ditri e dal direttore generale CorradoFacco. A New York i rappresentanti della spa han-no in agenda due appuntamenti, che chiudonooggi: il primo JA New York, che attira espositorie rivenditori di tutto il mondo; il secondo è Luxu-ry Privé, che si rivolge a una fascia specifica digioielleria di fascia alta e di negozi al dettaglio dilusso. Con il suo stand, la Fiera vicentina punta atrovare nuovi partecipanti al nuovo ciclo di even-ti in programma in settembre. «L’attività di scou-ting e networking con gli Usa è un altro elemen-to-chiave della strategia di Fiera di Vicenza cheha tra i suoi obiettivi il forte posizionamento alivello mondiale del brand Vicenzaoro - affermaDitri - Il mercato statunitense con oltre 300 milio-ni di consumatori è un punto di riferimento im-prescindibile per la gioielleria e oreficeria italia-na che qui è apprezzata e richiesta». Gli Stati Uni-ti sono nella mappa dei mercati da esplorare in-sieme a Cina, India, Brasile e il Medio Oriente. Lafiera vicentina si sta specializzando nello studiodei trend, essendo dotata di un osservatorio per-manente sulle tendenze del gioiello e del lusso.«La diffusione della conoscenza diventa quindiun fattore strategico per accrescere la competiti-vità del sistema - commenta Facco - I seminari ele presentazioni già realizzate da Trend Vision aDubai, Miami e Las Vegas hanno suscitato gran-de interesse, mi auguro che possa avvenire altret-tanto a New York».

Tornati dall’America, è tempo di pensare agliultimi appuntamenti dell’anno: da mercoledì 5settembre Fiera Vicenza è a Cortina con About J,evento dedicato alla gioielleria d’alta gamma,con 23 marchi internazionali invitati. Da sabato8 a mercoledì 12 settembre è infine in program-ma Vicenzaoro Fall, con 1400 espositori prove-nienti da 30 paesi stranieri.

G.T.© RIPRODUZIONE RISERVATA

NUMERI UTILIComune 0444221360Polstrada 0444250811Vigili urbani 0444545311Questura 0444337511

Emergenza infanzia 114Guardia medica 0444567228Ospedale civile 0444753111Ambulanza C.R.I. 0444514222

SOCCORSO ALPINOAltopiano Asiago 0424463359Recoaro Valdagno 330538683Arsiero 330538680Schio 330538681

FARMACIE DI TURNOCappellotto 0444911228Cegan 0444545030

Agenda

7Corriere del Veneto Mercoledì 1 Agosto 2012

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Beccato per un furtodenunciato 2 volte

ZUGLIANO — Suona e urlaad un pensionato che procedetroppo lento per strada, e quan-do questo scende dall’auto, ab-bandonandola in mezzo allastrada, e lo raggiunge, il23enne non discute, lo prendesemplicemente a pugni, facen-dolo cadere a terra. Via Brentain località Centrale di Zuglianoieri alle 18.30 si è trasformatain un vero e proprio ring, sottogli occhi sbalorditi di alcuni te-stimoni che hanno chiamato icarabinieri e pure il Suem 118per il 74enne ferito. Lui è unvolto conosciuto a Thiene: sitratta di Carlo De Rugna, ex as-sessore ai Lavori pubblici, incarica nei primi anni del 2000.Portato in ospedale a Santorso,è stato medicato per le ferite ri-portate al viso e in seguito allarovinosa caduta. Starà a luiprocedere con la querela neiconfronti del 23enne, residen-te in zona. Secondo quanto ri-costruito era su una Fiat Punto

e seguiva la Y 10 del pensiona-to. Ma il 74enne precedevatroppo lento per lui, stava cre-ando la coda, così, spazientito,il giovane avrebbe messo ma-no al clacson, per incitare l’an-ziano automobilista a pigiarecon maggiore vigore sull’acce-leratore, e probabilmente è ar-rivato pure ad urlargli qualcheimproperio, forse con tanto digestacci. Un atteggiamentoche al conducente della primaauto, De Rugna, proprio non èpiaciuto. Tanto che ha improv-visamente tirato il freno a ma-no, arrestando la sua Lancia Yin mezzo alla strada, ed è scesocon fare minaccioso verso l’au-tomobilista che gli stava appe-na dietro. Ma la scelta non èstata vincente: il pensionatoha avuto infatti la peggio. Se

cercava spiegazioni, seppurepiuttosto arrabbiato per comeera stato trattato, non c’è statospazio per il dialogo.

Solo per una reazione piutto-

sto vigorosa da parte del23enne. Lui non se l’è fatta pro-prio cantare dall’anziano: è sce-so dall’auto, una Fiat Punto, el’ha picchiato.

Quando ce l’ha avuto davan-ti gli ha sferrato in viso tre, for-se quattro pugni. Fino a disten-derlo. Il 74enne è finito sul-l’asfalto, davanti agli sguardiesterrefatti di alcuni automobi-listi che transitavano in viaBrenta e che erano rimasti in-colonnati a causa di questa di-sputa. Immediato è scattatol’allarme al Suem e ai carabinie-ri, che una volta sul posto han-no raccolto le versioni di tutti.Al momento non si conosconole condizioni del 74enne manon dovrebbe essere grave.

B.C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Contro un giovane con le spranghedenunciata una banda di romeni

Via Napoli, i vigilisequestrano droga

GALLIO — Investigatori del-la procura di Bassano e dellaquestura di Padova nel muni-cipio di Gallio, per indagaresul pacco-bomba esploso nel-le mani dell’ex sindaco Anto-nella Stella nel 2006. Venerdìscorso sei agenti di polizia so-no rimasti alcune ore in Comu-ne a svolgere verifiche: potreb-be esserci una nuova pista. Lanotizia circola già da qualchegiorno su internet, commenta-ta da alcuni utenti del sito«galliorinasce.it», espressionedi parte dell’opposizione inconsiglio comunale.

Nell’ambito dell’indagine,condotta dal procuratore capodi Bassano Carmelo Ruberto,la mattina di venerdì alcuniagenti hanno svolto controllisu documenti presenti in mu-nicipio. Probabilmente si trat-ta di documentazioni che ri-guardano l’attività dell’ex pri-mo cittadino nel periodo incui avvenne l’attentato.

«Non so nulla di quanto ac-caduto a Gallio venerdì - av-verte Stella - per certo peròposso dire che l’indagine nonsi è fermata, il caso non è sta-to chiuso. Tuttavia se anchefossi a conoscenza di qualcosanon lo direi, non voglio intral-ciare il lavoro degli inquiren-ti. Confido nella giustizia ita-liana».

Il fatto, avvenuto a Padovail 10 gennaio 2006, all’epocaaveva scosso profondamentel’opinione pubblica nell’Alto-piano di Asiago. Alle 15.30 diquel giorno la dottoressa Stel-

la, classe 1955, psichiatra diprofessione e sindaco al secon-do mandato a Gallio con unacoalizione di centrosinistra, sitrovava nel suo studio padova-no in via Valeggio, nelle vici-nanze dell’aeroporto di Pado-va. Un paziente l’aspettava nelsalottino, ma la psichiatra siera fermata prima nella suastanza ad aprire la posta, incu-riosita in particolare da unpacchetto. Il plico era stato re-capitato nella tarda mattinata,all’apparenza si trattava di unlibro in regalo. E in effetti diun volume si trattava, un ro-

manzo dello scrittore MauroCorona: solo che all’internodel testo c’era un ordigno,esploso all’istante non appenal’allora sindaco ha tentato disfogliare le pagine.

L’innesco dell’esplosivo erastato preparato con due pile si-stemate come detonatore, col-legate ad un elastico stretto in-torno al libro. La donna, inve-stita dallo scoppio in particola-re alle mani e alle braccia, nel-l’esplosione ha riportato trau-mi e ferite profonde agli artisuperiori, anche se fortunata-mente non è stato necessario

amputare le dita. I pazientipresenti nello studio, invece,sono rimasti illesi.

Inizialmente gli investigato-ri padovani avevano contem-plato sia la pista di un gesto le-gato all’attività amministrati-va di Stella in Altopiano sial’ipotesi di un atto folle da par-te di qualche paziente dellapsichiatra. Questa seconda te-si sarebbe stata però accanto-nata nel corso delle indagini,e verrebbe ritenuta più proba-bile una matrice legata alla po-litica. Non è un mistero chenel corso del 2005 l’ex sindaco

avesse lavorato intensamentea varianti urbanistiche, e an-che la scelta di un libro di Co-rona spingeva a un collega-mento con la montagna. Pocodopo l’attentato Stella avevaannunciato le dimissioni daprimo cittadino. Era poi ritor-nata sui suoi passi, anche do-po sollecitazioni per un ripen-samento da parte di cittadinie politici. Ora, a sei anni dal-l’attentato, è di nuovo cacciaai responsabili ancora senzaun nome.

Andrea Alba© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sospetti materiali tossici

La rissa L’aggressione nella sala scommesse di viale della Pace. Nei guai anche il ragazzo picchiato, querelato dal titolare del negozio per danneggiamenti Vicenza

La polizia è tornata in Altopiano su ordine della procura di Bassano

Intervengono le volanti

VICENZA — AndreaZanoni (Idv) ha presentatouna interrogazione allaCommissione Europea perchiedere un’indagine suopossibili materiali tossicisotto la futura ValdasticoSud. Il primo trattodell’A31 sud dovrebbeaprire a settembre: «Sesotto il manto stradaledella Valdastico ci fosseroveramente rifiuti emateriali di scarto diacciaieria, sarebbe arischio la salute dellemigliaia di persone cheabitano nella zona -denuncia il parlamentareeuropeo - potrebbe esserestata violata la direttiva UeAcque e Rifiuti».

VICENZA — Inseguito dacinque connazionali che agita-vano delle spranghe in ferro,rincorso fino a dentro una sa-la scommesse di viale della Pa-ce, dove si è scatenato il fini-mondo. Sembrava la sequen-za di un film di Bud Spencerma era realtà. È accaduto lune-dì sera poco dopo le 22. Prota-gonisti sei romeni, tutti senzafissa dimora e più volte sgom-berati dalle forze dell’ordineperché trovati ad occupare de-gli stabili abusivamente. Nonsi conosce il motivo che hascatenato le ire di cinque con-tro uno, un 25enne, ma si ipo-

tizza possa essere stato perquestioni di soldi. Col risulta-to che quello preso di mira hariportato delle ferite guaribiliin sette giorni ma si è guada-gnato pure una denuncia, co-me altri tre connazionali, sep-pure per reati diversi. Gli agen-ti delle Volanti, che sono inter-venuti sul posto su richiestadel titolare, Mirko Dalla Valle,sono riusciti a ricostruire l’ac-caduto, e quindi ad attribuirele responsabilità dei fatti, gra-zie alle telecamere installate al-l’esterno e all’interno della sa-la scommesse. Gli occhi elet-tronici hanno infatti immorta-

lato ogni sequenza: da quan-do il 25enne correva in strada,inseguito dal gruppetto cheagitava dei tubi in ferro, fino aquando è entrato nel locale eha cercato di fare resistenzasulla porta, per lasciare fuori iconnazionali, ma senza riu-scirvi. Una volta dentro lo stes-so 25enne, in preda al panico,ha cercato qualcosa per difen-dersi. Si è guardato in giro eha afferrato un attaccapanni,che ha provveduto a fare a pez-zi. Ma non è bastato per salvar-si. In tre, compresa una ragaz-zina, hanno avuto la megliosu d lui. Eppure nessuno l’ha

passata liscia: l’aggredito, por-tato in pronto soccorso al SanBortolo, è stato denunciatoper danneggiamento dallostesso titolare della sala scom-messe, causa l’attaccapannispezzato, i tre, due uomini di33 e 35 anni e una ragazza mi-norenne, di 17, per lesioni ag-gravate. Per quest’ultima la se-gnalazione è stata inoltrata aVenezia. Nessuna conseguen-za invece per i restanti due,un uomo e una donna, chepur facendo parte del grupponon hanno preso parte al pe-staggio, così come risulta daifilmati. Intanto sono ancora alvaglio da parte dell’ufficio im-migrazione della questura leposizioni di alcuni di loro.

Benedetta Centin© RIPRODUZIONE RISERVATA

Brevi

VICENZA — Ancora drogasequestrata in via Napoli.Ieri è toccato alla polizialocale che ha recuperato74 grammi di marijuana: lapattuglia ha rinvenuto tresacchetti di stupefacentenascosti in una piccolacavità a bordo strada. «Ilcontrollo fa da parte delpresidio fisso interforzeche è stato istituito agiugno - precisal’assessore alla SicurezzaAntonio Dalla Pozza -quella strada non sia maistata abbandonata nèdall’amministrazione, nèdalle forze dell’ordine: icontrolli sono continui.Via Napoli non è il Bronx».

VICENZA — Pizzicato dalpadrone di casa adarmeggiare nella serraturadella porta d’ingresso,viene denunciato duevolte. Per il tentato furtonell’appartamento, maanche per il furtonell’abitazione dellaconvivente. Sì perché gliagenti delle Volanti, chein seguito allasegnalazione del residentehanno effettuato alcuniaccertamenti, hannoscoperto che il vicentino38enne aveva anche fattosparire dalla casa dellacompagna dei gioielli, cheaveva impegnato inbanca, e un televisore alplasma da 42 pollici.

Zanoni all’Europa:ricerche sull’A31

Zugliano Un 23enne prima ha suonato all’anziano poi è passato alle maniSan Germano Prognosi di 30 giorni per l’uomo. L’animale sta bene

SAN GERMANO — Un capriolo gli attraversaimprovvisamente la strada e lui, pur di evitarlo,finisce a terra con il suo scooter. Il bilancio peril conducente è di una frattura clavicolare, giu-dicata guaribile in un mese, e di un motorinoincidentato. Ma l’animale selvatico ne è uscitoilleso, e ringrazia. Protagonista dell’incidenteavvenuto venerdì all’ora di pranzo un 33enneresidente a San Germano dei Berici, GiovanniCalori. Secondo quanto ha raccontato stava pro-cedendo lungo una strada del paese, attorno al-le 13.30, quando è improvvisamente sbucatoda un lato della carreggiata un capriolo. L’ani-male ha attraversato senza preoccuparsi che lavia se fosse sgombra o meno. Ha però sentito ilrumore dello scooter che stava sopraggiungen-do ed è rimasto a guardare per alcuni istanti.

Sembrava non volersi scostare, fino all’ulti-mo. Tanto che il 33enne alla guida, in quegli at-timi - perché di attimi si è trattato - ha sterzatoper evitarlo. Il Bambi di turno si è salvato, maad avere la peggio è stato il conducente, che èfinito sull’asfalto, col suo due ruote, seriamen-

te strisciato.Per il 33enne una rovinosa caduta che gli co-

sterà molto in salute. Portato d’urgenza al-l’ospedale San Bortolo di Vicenza Giovanni Ca-lori è stato sottoposto a vari accertamenti chehanno fatto risultare una importante fratturaclavicolare. Al momento si trova ricoverato nelreparto di ortopedia e secondo i medici ne avràper un mese, così come risulta dal referto. Dalcanto suo c’è solo la consolazione di non avertravolto il capriolo che ha attraversato.

Capita sempre più spesso, soprattutto in que-sto periodo, che animali selvatici scendano avalle e si presentino sulle nostre strade, per illoro pericolo ma anche dei mezzi in transito. So-lo qualche settimana fa un capriolo è stato vi-sto saltellare da una parte all’altra della carreg-giata, lungo l’autostrada A31 Valdastico eun’ora più tardi sulla tangenziale tra Vicenzaest e Vicenza ovest. In quell’occasione sono in-tervenute la polizia provinciale e la polstrada.

B.C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’esplosioneNel primo pomeriggio del 10gennaio 2006 la psichiatraAntonella Stella, che risiedea Caselle di Selvazzano(Padova) ed è sindaco delsuo comune di origine,Gallio, sull’Altopiano diAsiago, si trova nel suostudio medico di Padovaquando viene investitadall’esplosione di un paccobomba che stava aprendoL’ordigno rudimentale eranascosto all’interno di unlibro, contenuto in un plicoindirizzato alla dottoressa,che l’aveva ricevuto assiemeal resto dellacorrispondenza. La donnarimane ferita alle mani, poisottoposte a un intervento dichirurgia plasticaLe ipotesiEsclusa subito la pistaUnabomber, le indagini siconcentrano su duepossibilità: quella del gestocriminale di un paziente, equella dell’intimidazionepolitica nei confronti delsindaco a capo di una listacivica di centrosinistra, senzatrascurare alcune perizieeffettuate per il Tribunale diRovigo. Poco dopo la pistaprofessionale viene esclusa

Padova

Attentato all’ex sindaco, nuove indagini

Guida troppo lentamente e provoca codeEx assessore preso a pugni in strada

Non riesce ad evitare il capriolo in stradaScooterista cade e finisce in ospedale

Traffico Auto in fila

ArmiLe spranghe diferro e un pezzodi attaccapanniusati nella rissamessa a taceredalla polizia

I fatti

Lo studio di via Valeggiodove è avvenutal’esplosione che ha feritoalle mani AntonellaStella, psichiatra

Gallio Nel gennaio 2006 Antonella Stella ha ricevuto un pacco bomba nel suo studio. L’ordigno era nascosto in un libro

8 Vicenza Mercoledì 1 Agosto 2012 Corriere del VenetoVI

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La Banca Popolare di Vicenza hasottoscritto un contrattopreliminare per la cessione adArca Sgr di due rami d’aziendache hanno la gestione deiquattordici fondi comunid’investimento, per un totale dicirca 1,3 miliardi di masseamministrate. Il corrispettivodella cessione verrà determinatoalla data di efficaciadell’operazione.

La 21 Investimenti diAlessandro Benettonannuncia di aver sottoscrittoaccordi vincolanti per l’acquistodella partecipazione del 49,9% diAssicom spa, società specializzatanella gestione del credito peraziende, nella prevenzione delrischio e nell’attività di recupero.Assicom è stata fondata nei primianni 90 da Alessandro Salvatelli aBuja, in provincia di Udine efattura 30 milioni.

Commissari per la terzacorsia A4 e per laPedemontana: la loro proroga,grazie alla definitiva conversionein legge del decreto in cui è statoinserito un emendamento adhoc, è diventata ufficiale.Soddisfatto il governatore Zaia:«Questo ci consente di andareavanti con due interventiinfrastrutturali strategici per lasicurezza e l’economia».

Autogrill ha archiviato ilprimo semestre con un utilenetto di 11,9 milioni di euro, incalo del 69,5% rispetto ai 39milioni registrati nello stessoperiodo dell’esercizio precedente.I ricavi consolidati sono rimastisostanzialmente stabili, con unrialzo dello 0,4% a 2,76 miliardi(+4,1% a cambi correnti). Ilgruppo prevede per il 2012 ricaviconsolidati superiori a 6,1miliardi e un Ebitda di oltre 600milioni di euro.

È stato discusso ieri dalConsiglio di Stato l’appellocautelare presentato da Sator ePalladio Finanziaria contro ladecisione del Tar del Lazio chenon aveva accolto la richiesta disospensiva presentata dai duefondi, in relazione alprovvedimento dell’Isvap cheautorizzava Unipol a prendere ilcontrollo di Fonsai. La decisioneè attesa oggi o al più tardidomani.

Save incorpora la holdinge Marchi supera il 50%

SbalchieroI tempi di saldoa 60 giorni sonoper gli artigianiun sogno lontano

Sbalchiero all’attacco degli industriali«I pagamenti? Facciano la loro parte»L’accusa: i ritardi delle grandi aziende costano in regione 400 milioni

Il monitodelle imprese

sui decreti

VENEZIA — Il problema èsempre quello: i tempi di paga-mento sono lunghi, troppo lun-ghi. E se Confindustria prote-sta perché, almeno in apparen-za, il decreto che doveva sbloc-care quasi 30 miliardi sui circa70 che la pubblica amministra-zione deve ai privati, non ha an-cora sortito alcun effetto, a ca-tena reagiscono anche gli arti-giani. «Il presidente degli indu-striali padovani Massimo Pa-vin ha perfettamente ragione aprotestare perché i tempi di pa-gamento della pubblica ammi-nistrazione continuano a esse-re insostenibili, ma quello checi preoccupa di più sono i tem-pi di pagamento dei suoi iscrit-ti nei confronti delle nostreaziende», interviene il presi-dente di Confartigianato Giu-seppe Sbalchiero, che appog-gia senza mezzi termini la bat-taglia degli industriali, sottoli-neando però che il problemaprincipale è la lunghezza deitempi di pagamento tra grandie piccole imprese. Nell’ultimoanno infatti i tempi d’attesa,già poco sostenibili, sono ulte-riormente cresciuti di un mesee mezzo. A oggi, un artigianoche vuole il saldo delle sue fat-ture deve aspettare mediamen-te 137 giorni.

A rendere ancora più diffici-le la situazione delle piccole im-prese la mancanza di liquiditàche a volte costringe gli artigia-

ni a dover rifiutare le commes-se per mancanza di nuove li-nee di credito. Gli interessicomposti e gli oneri bancariper i ritardi di pagamento infat-ti producono un aumento deicosti per gli artigiani veneti diquasi 400 milioni di euro.

«La cultura del tranquilloche il mese prossimo pago staletteralmente uccidendo le pic-cole imprese che vivono otte-nendo subappalti o ordini difornitura dalle grandi aziendevenete», continua Sbalchiero.Le piccole imprese venete infat-ti raramente si interfacciano

con la pubblica amministrazio-ne - fatta eccezione per le ma-nutenzioni scolastiche e quellestradali dei piccoli Comuni - equindi è comprensibile la rab-bia nei confronti delle grandiaziende che protestano ma, asentire gli artigiani, non rispet-terebbero la legge 143 del 22giugno 1998 che vincola i paga-menti tra imprese a un massi-mo di 60 giorni. «Il problemaper le piccole imprese esiste daanni tanto che c’era stato untentativo di rimedio con la leg-ge che disciplinato le subforni-ture - aggiunge Sbalchiero -

ma purtroppo nessuna grandeazienda l’ha mai rispettata. Itempi di pagamento sotto i 60giorni per noi sono ancora unsogno lontano».

La lentezza nei pagamentinon riguarda tutti i settori allostesso modo. Se i mobilificiche lavorano per i gruppi nor-dici non si possono lamentare,gli artigiani del tessile sonoquelli più in difficoltà. Il setto-re della moda, insieme a quellodella meccanica e delle costru-zioni, è quello che registra tem-pi più lunghi. Secondo l’elabo-razione commissionata da Con-fartigianato sui dati di Unionca-mere e della Banca d’Italia (ve-di tabella qui sopra) i costi del-l’esposizione finanziaria per ilsettore manifatturiero arriva-no a 207 milioni di euro. A se-guire il settore delle costruzio-ni (114,1 milioni di euro) e ilsettore dei servizi (74,1 milionidi euro). E se i tempi di paga-mento sono mediamente simi-li per tutte le province (Vene-zia registra un giorno in più ri-spetto ai 137 giorni delle altrecittà) i costi maggiore pesanosugli artigiani del manifatturie-ro di Treviso che nel 2011 han-no «perso» circa 43 milioni dieuro a causa degli interessi le-gati ai tempi di pagamento.

«Sia chiaro che noi appoggia-mo la battaglia di Confindu-stria sui tempi di pagamentodella pubblica amministrazio-ne perché se vengono pagatele grandi imprese verranno pa-gati anche i subappaltatori -conclude Sbalchiero - ma legrandi aziende dovrebbero da-re l’esempio o per le piccole sa-rà un disastro».

Alessio Antonini© RIPRODUZIONE RISERVATA

Conti semestrali Polegato: nei nuovi mercati segnali incoraggianti. Negozi diretti in Cina

Confindustria Padova ha lanciato un nuovoallarme: «I provvedimenti del governonon hanno prodotto effetti sui pagamentidella pubblica amministrazione»

Schlecker rilevatada fondo austriacoSalvi 350 posti veneti

VENEZIA — Ieri sera Save ha comunicato di aver approvatoun progetto di fusione inversa con il suo azionista diriferimento, la Marco Polo Holding che detiene il 42,16%,«scatola» che non ha più ragione di esistere dopo l’uscita diVeneto Sviluppo. Questa operazione, subordinata al sìdell’assemblea dei soci, accorcia la catena di controllo e vedràalla fine Agorà Investimenti, società che fa capo alla Finint diEnrico Marchi ed è partecipata da Generali e Morgan Stanley,detenere direttamente la quota della holding in Save. Anzi,Finint nel complesso supererà il 50% dei diritti di voto e atutti i soci sarà distribuito un extra-dividendo di 23 milioni.Sono stati diffusi anche i dati semestrali, che evidenziano unacrescita dei passeggeri a 4,8 milioni (+6,9%) ma un calo degliutili a 11 milioni (-8,6%).

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Società aeroportuali

Pop Vicenzacede 14 fondiad Arca Sgr

PatronMario Moretti Polegato,fondatore e presidentedi Geox, adesso vuolcrescere fuori dall’Europa

Geox ripiega su ricavi e utili«Ora puntiamo sul Far East»

Economia

Catene di negozi

Panorama

❜❜Milioni i costiper l’esposizionefinanziaria damancati pagamentinel settoremanifatturiero dei«piccoli» in Veneto

TREVISO — Primo semestrein difesa per Geox e secondoche non promette meglio, alme-no per quanto riguarda le vendi-te. La relazione dei risultati perla prima metà del 2012 licenzia-ta ieri dal cda, nonostante l’indi-scutibile stabilità finanziariadella «scarpa che respira», con-ferma la tendenza a un ripiega-mento dovuto alla flessione deiconsumi in tutto l’Occidente ein particolare nel Sud Europa. Iricavi consolidati, poco più di429 milioni, marcano una dimi-nuzione del 4,3%, con perfor-mance del segmento calzature(l’87,5% del business) del -4,6%contro una tenuta decisamentemigliore dell’abbigliamento(-1,8%). Senza sorprese, l’areameno brillante è l’Italia (36,5%del fatturato) con vendite a-7,9%, mentre i Paesi dei conti-nenti diversi dall’Europa e ilNordamerica marcano venditein crescita del 7,6%.

Segni negativi anche per Ebi-tda e risultato netto. Il primo in-dicatore passa dai 61,3 milionidel primo semestre 2011 ai 56,7di oggi, il secondo da 24,3 a21,3 milioni. Tranquillizza tutta-via la posizione finanziaria, conuna cassa che sale a 80,1 milio-ni contro i 65,7 di un anno fa,mentre prosegue l’apertura dinegozi, passati oggi a 1.172,cioè 32 in più che sei mesi fa.Per il presidente, Mario MorettiPolegato, il secondo semestresi conferma «complesso», con

consumi in diminuzione nel-l’Europa mediterranea non an-cora compensati dallo sviluppodei paesi emergenti, dalla Rus-sia al Far East, dove si sta cer-cando di rafforzare la presenzacon nuovi negozi. «L’andamen-to incoraggiante delle vendite -sottolinea infatti Polegato - ciconferma la validità della strate-gia di crescita focalizzata suquesti mercati emergenti e sul-l’apertura di nuovi negozi mo-nomarca». Le previsioni di fineanno sulla «parte bassa» dellaforchetta prospettata tre mesifa (fra gli 820 e gli 830 milioni)

hanno una ragione chiara. «Ab-biamo chiuso il rapporto conun distributore (Belle Interna-tional) che valeva 7 milioni -spiega il direttore corporate,Massimo Stefanello - perché ab-biamo deciso di aprire negozidiretti in Cina e a Hong Kong,che a dicembre saranno 8. Con-quistare il Far East richiederàdel tempo. Abbiamo comun-que assunto in Asia due mana-ger di altissimo livello sottrattialla concorrenza italiana, l'acce-leratore è laggiù».

Gianni Favero© RIPRODUZIONE RISERVATA

VENEZIA — (g.f.) Tutti salvi i 900 dipendenti italiani, dicui poco meno di 350 in Veneto, del gruppo tedescoSchlecker, sigla della distribuzione e vendita di prodottiper igiene, bellezza e corpo dichiarata fallita di recente marilevata dal fondo di investimento austriaco Tap 09. Lo hacomunicato ieri l’amministratore fallimentare ArndtGeiwitz, notizia a cui ha fatto seguito poco dopo una notadelle organizzazioni sindacali della nostra regione. Grandesoddisfazione, in particolare, giunge dalla Fisascat Cisl diTreviso, provincia in cui i lavoratori a rischio erano unacinquantina, in larga maggioranza di sesso femminile.L’insegna del private equity di Linz è infatti subentratainteramente alle due società - l’austriaca Schlecker Gbh ela spagnola Schlecker Srl - cui fanno capo i 120 negoziveneti. «Questo garantisce la continuità dell’attività e ilmantenimento dei posti di lavoro - spiega il leaderFisascat di Treviso, Edoardo Dorella - anche se c’è lapreoccupazione di doversi confrontare con un fondo, enon con un imprenditore in carne ed ossa o un’azienda.Come sindacato, naturalmente, ci impegneremo percompletare l’operazione mantenendo gli attuali livellioccupazionali. Ad oggi non conosciamo con precisione gliinterventi e le strategie per il rilancio dell’attivitàcommerciale, che in questi mesi ha subito le conseguenzedel fallimento della ‘casa madre’ tedesca e la relativasituazione di instabilità, nonché il forte calo dei consumiregistrato in Italia negli ultimi mesi».

Crisi liquidità Dopo la denuncia di Pavin, interviene Confartigianato: «A noi più danni da privati che da enti pubblici»

ACQUE DEL CHIAMPO S.P.A.AVVISO DI GARA

Il Responsabile del Procedimentorende noto che questa Società indicegara per l’appalto di “fornitura gas natu-rale (metano) per la centrale di essicca-mento e cogenerazione dell’impianto didepurazione di Arzignano (VI)”. C.I.G.nr. 4436798189. Procedura di aggiudi-cazione: aperta ex art. 3, comma 37,D.Lgs. 163/2006. Durata del contratto:12 mesi con decorrenza ore 06:00del 01.01.2013. Consumo presunto:6.803.100 Sm3. Valore a base d’asta:2.300.000,00 Euro oltre iva. Termine diricezione delle offerte: ore 12.00 delgiorno 27 settembre 2011. Indirizzo alquale devono essere trasmesse le offerte:Acque del Chiampo s.p.a. via Ferraretta,20 - 36071 Arzignano (Vicenza) - ITALIA.Il testo integrale del bando èreperibile ai seguenti siti internet:http://blog.acquedelchiampospa.it/?cat=9 - http://www.rveneto.bandi.it/.Arzignano, 30 luglio 2012

Il Responsabile del ProcedimentoIng. Daniele Refosco

AVVISO ESITO DI GARAActv S.p.A., con sede in Venezia, Isola Nova del Tronchetto n. 32, comunica che la gara medianteprocedura negoziata, secondo il criterio del prezzo più basso, per la fornitura di gasolio per autotrazioneper il periodo 01/07/12 - 30/06/13, è stata aggiudicata alla Società B.P.P. Spa.L’avviso integrale è stato trasmesso il giorno 10/07/2012 per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficialedella Comunità Europea, ed il giorno 17/07/2012 per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica Italiana, ed è altresì disponibile sul sito internet www.actv.it alla voce “appalti”.

IL DIRETTORE GENERALE - Ing. Maurizio Castagna

CONSORZIO DI BONIFICADELTA DEL PO

TAGLIO DI PO (RO)ESTRATTO AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO

STAZIONE APPALTANTE: Consorzio di bonificaDelta del Po Via Pordenone, 6 45019 Taglio di Po(RO) Tel 0426/349711; PROCEDURADI AGGIUDI-CAZIONE: Procedura negoziata senza pubblica-zione di bando, ai sensi dell’art. 122 comma 7 delD.Lgs. 163/2006; OGGETTO DEI LAVORI:Gestione lagune del Delta del Po – ProgrammaInterventi 2007 - Perizia di variante senza aumen-to di spesa relativa ai lavori di dragaggio e consoli-damento scogliera nella Sacca degli Scardovari enella laguna del Basson (CUP J88G08000070002CIG 3285934683); AGGIUDICAZIONE: L’appalto èstato definitivamente aggiudicato in data25.11.2011 all’Impresa Cooperativa San MartinoSocietà Cooperativa Via Galvani, 12 - Marghera(VE) con il ribasso del 6,57% per un importo con-trattuale complessivo di Euro 704.850,68;Il relativo avviso integrale è pubblicato sul sitowww.bonificadeltadelpo.it;

IL DIRETTOREDott. Ing. Giancarlo MANTOVANI

9Corriere del Veneto Mercoledì 1 Agosto 2012

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Codice cliente: 7746070

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