rassegna stampa

7
Albert Trevigiani sconfitti dal Fisco Fontego, l’altro caso Venezia La soprintendenza «rimanda» scale e tetto mobile su Rialto Nella Marca La musa di Chanel a 76 anni torna a sfilare per l’Altopiano Ipotesi «invasive»: progetto da cambiare. La relazione nei giorni delle polemiche sulla Torre di Cardin L’intervento Carte sequestrate TREVISO — I nomi della «Lista Falciani» sono utilizzabili, trevigiani sconfitti A PAGINA 2 Citter In laguna «Operai morti per l’amianto» Inchiesta sulla Marzotto PROVINCE E STATUTO VENETO Beltrame chiude a Marghera, 130 licenziati La barca prende fuoco In fumo il lavoro di anni e lui muore dal dolore di IVONE CACCIAVILLANI Lista Falciani, i giudici: i nomi sono utilizzabili VENEZIA - A un anno dalla firma dell’accordo che prevedeva la riconversione, a sorpresa le acciaierie Beltrame chiudono lo stabilimento di Marghera e licenziano 130 lavoratori A PAGINA 11Tamiello Palais Lumière e il cinico filosofo TAGLI, LA TERZA VIA DELLA MONTAGNA Vicenza Tutti gli adeguamenti ai prezzi Ftv La storia Trenta roghi in sette mesi, soprattutto nei weekend. «Boom anomalo». Indagano i carabinieri PADOVA - Qualcosa è anda- to storto durante il parto. E le lesioni hanno provocato la morte della neonata. La procu- ra che ha deciso di indagare un medico padovano per omi- cidio colposo. Sarebbe colpe- vole di gravi negligenze. Lui si difende: «Non è vero». A PAGINA 7 Bastianello Dramma a Padova Indagato per omicidio A PAGINA 7 Bus, scattano gli aumenti Da settembre ticket più cari Il caso Venezia, colpì il direttore di gara: punito VENEZIA — «Ho preso tante parole, sia dai ragaz- zi, che dai genitori. Non è facile fare gli arbitri...». Missione compiuta. Giu- lio Morosinato, 20enne portiere del Laguna Vene- zia, era stato squalificato fino a metà 2013 per aver colpito e insultato il diret- tore di gara. La società gli ha fatto arbitrare delle par- tite giovanili: «Ho capito dove ho sbagliato, d'ora in poi avrò più rispetto». A PAGINA 7 Zorzi A PAGINA 5 VENEZIA - Nell’ultimo me- se è andata a fuoco un’azienda ogni quattro giorni. Ma anche nei mesi precedenti la frequen- za degli incendi è stata alta, al punto che a marzo, nonostan- te le piogge, i capannoni di- strutti sono stati sei. Secondo l’Arpav dall’inizio dell’anno i roghi sono stati più di trenta e adesso le forze dell’ordine hanno deciso di indagare A PAGINA 2 Bonet Ondata di incendi nelle aziende I sospetti dell’Arpav: troppi casi Due gemelli, uno muore Medico sotto accusa VICENZA — Le cartelle cliniche non lasciano dubbi: sono morti per l’amianto. E adesso la procura ha aperto un’inchiesta sulla Marzotto A PAGINA 3 Polese VICENZA — Trenta cen- tesimi in più a biglietto per chi deve percorrere fino a cinque chilometri con gli autobus provinciali. Si pas- sa da 1,20 a 1,50 euro: ovve- ro un ritocco all’insù del 25 per cento. In casa Ftv è que- sto il rincaro maggiore in vista, mentre in media gli aggiornamenti Istat dei ti- toli di viaggio incideranno sui ticket un 3 per cento in più. Da settembre scatte- ranno gli aumenti. A PAGINA 8 Ragazzo Il calciatore anti-fischietto condannato a fare l’arbitro I n questi giorni convulsi di crisi finanziarie e po- litiche di dimensioni continentali, stanno maturando (o minacciano di deflagrare) riforme strut- turali di grandissima rilevan- za, destinate, se giungeran- no in porto, a modificare a fondo assetti vitali del Paese. A margine - quanto meno dell’interesse generale - so- no in gestazione riforme de- finite «minori», suscettibili peraltro di cambiare in pro- fondità l’assetto del «potere locale», che è poi quello che maggiormente interessa la gente, perché incide sui ser- vizi e sulle funzioni pubbli- che sul territorio. Il tutto qua- si alla chetichella, come adempimenti burocratici, in un’atmosfera di «si salvi chi può» d’una congiuntura ca- tastrofica, che minaccia di gettare fuori binario l’intero sistema-Paese. Simbolo del- la sfasatura dell’interesse par- tecipativo all’elaborazione di tali riforme «minori» - tutti impegnati a seguire le «gran- di» - è la reazione alla sop- pressione di alcune Provin- ce, a metà tra la protesta e l’isteria reattiva, come lo sfratto delle Prefetture dai palazzi delle Province, quasi che il confinare il prefetto in una tenso-struttura fuori porta compensasse lo sgar- bo della soppressione: infan- tilismo politico-amministra- tivo. Senz’accorgersi che la ri- forma ha assegnato alla Re- gione quaranta giorni per di- segnare il nuovo potere loca- le, sia ripartendo le funzioni delle Province accorpate tra le nuove realtà amministrati- ve, sia riordinando le circo- scrizioni territoriali esisten- ti. Con l’ovvia riserva-minac- cia che, se la Regione non lo fa in tempo, provvederà Ro- ma presumibilmente sulla base di criteri romano-lazia- li. Scontate le proteste e le re- criminazioni. I sindaci che vanno a Roma a protestare, la deprecazione per i tagli. E il nostro Veneto domani? Ri- cordiamo la pantomima bel- lunese: anni di discussioni per «statutizzare» (inserire nello Statuto della Regione) la «specialità» della Provin- cia di Belluno (come se fos- se una montagna diversa dal resto della montagna vene- ta) ed ora ti sopprimono la Provincia, «trevisanizzando- la«. E dove resta la speciali- tà? Interessante sarà la sorte del Cansilio: è montagna già legalmente trevigiana e quin- di, anche se strutturalmente bellunese, fuori della specia- lità statutaria: potrà essere trattata come la montagna bellunese? Lasciamo da par- te i problemi di frangia. L’esodo dal Veneto dei Co- muni di confine verso patrie più «materne» e pensiamo seriamente a chi qui è co- stretto a viverci. Nessuno ha la bacchetta magica per risolvere, ma quel che allarma è il disinte- resse, la mancanza di parteci- pazione alle scelte destinate ad incidere profondamente sulla vita della gente. Non ov- viamente che i politici, chia- mati istituzionalmente a fa- re quelle scelte, siano inaffi- dabili. Ma la partecipazione, il coinvolgimento sono altra cosa, anche se a fine luglio è più allettante pensare alle fe- rie che al riordino del potere locale. Ma questo ci è capita- to di dover fare in questi tempi e questo s’ha da fare. Con un auspicio: perché non cogliere l’occasione per introdurre uno statuto spe- ciale per la montagna? È al- tra cosa dalla pianura, con problemi radicalmente di- versi, per cui è assurdo e ana- cronistico un trattamento in- differenziato delle due com- ponenti della Regione. Di constatazioni e di contesta- zioni della grave recessione di cui è afflitto l’ecosistema montano se ne sono avute a iosa ed è ampiamente tem- po di provvedervi: fosse que- sta la volta buona? © RIPRODUZIONE RISERVATA ASIAGO (Vicenza) - Gitta Shilling ha deci- so di tornare in passerella a 76 anni per Rosy Garbo. L’icona di Chanel aveva abbandona- to l’alta moda nel 1964 ed è rimasta nasco- sta nel silenzio dell’Altopiano fino a oggi. A PAGINA 7 Visentin di FRANCO MIRACCO VENEZIA - Grandi magazzi- ni di Rem Koolhaas rimanda- ti a settembre, le scale mobili e la copertura in vetro del tet- to entrambi retrattili vanno ri- disegnati. È il parere della So- vrintendenza sul restyling del Fontego dei Tedeschi. A PAGINA 5 Bertasi La polemica Il restyling del Fontego dei Tedeschi vicino a Rialto (foto a destra) non convince la Sovrintendenza Crisi Villa Rezzonico la dimora di Papa Clemente XIII VENDO L’INTERO PATRIMONIO MOBILIARE DI VILLA REZZONICO A CAUSA CAMBIO D’USO SI VENDE TUTTO L’ARREDO ANCHE A SINGOLI PEZZI (TRATTASI DI PEZZI UNICI) SONO IN VENDITA INOLTRE I 62 MERAVIGLIOSI LAMPADARI E RELATIVE APPLIQUES NONCHÉ TAPPETI, QUADRI E BRONZI Per informazioni: solo su appuntamento (anche la domenica) Tel./Fax 0424.527842 - 348.7258459 Bassano del Grappa - Via Ca’ Rezzonico 64/72 www.villarezzonicoborella.com - [email protected] _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ LE ALTRE EDIZIONI: VENEZIA-MESTRE, PADOVA-ROVIGO, TREVISO-BELLUNO, CORRIERE DI VERONA _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ VICENZA www.corrieredelveneto.it VENERDÌ 3 AGOSTO 2012 ANNO XI - N. 183 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via F. Rismondo 2/E - 35131 Padova - Tel 049 8238811 - Fax 049 8238831 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente Codice cliente: 7746070

description

rassegna stampa corriere del veneto

Transcript of rassegna stampa

Page 1: rassegna stampa

Albert

Trevigiani sconfitti dal Fisco

Fontego, l’altro caso VeneziaLa soprintendenza «rimanda»scale e tetto mobile su Rialto

Nella Marca

La musa di Chanel a 76 annitorna a sfilare per l’Altopiano

Ipotesi «invasive»: progetto da cambiare. La relazione nei giorni delle polemiche sulla Torre di Cardin

L’intervento

Carte sequestrate

TREVISO — I nomidella «Lista Falciani»sono utilizzabili,trevigiani sconfitti

A PAGINA 2 Citter

In laguna

«Operai mortiper l’amianto»Inchiestasulla Marzotto

PROVINCE E STATUTO VENETO

Beltrame chiudea Marghera,130 licenziati

La barca prende fuocoIn fumo il lavoro di annie lui muore dal dolore

di IVONE CACCIAVILLANI

Lista Falciani, i giudici:i nomi sono utilizzabili

VENEZIA - A un anno dallafirma dell’accordo cheprevedeva la riconversione, asorpresa le acciaierieBeltrame chiudono lostabilimento di Marghera elicenziano 130 lavoratori

A PAGINA 11Tamiello

Palais Lumièree il cinico filosofo

TAGLI, LA TERZA VIADELLA MONTAGNA

Vicenza Tutti gli adeguamenti ai prezzi Ftv

La storia

Trenta roghi in sette mesi, soprattutto nei weekend. «Boom anomalo». Indagano i carabinieri

PADOVA - Qualcosa è anda-to storto durante il parto. E lelesioni hanno provocato lamorte della neonata. La procu-ra che ha deciso di indagareun medico padovano per omi-cidio colposo. Sarebbe colpe-vole di gravi negligenze. Luisi difende: «Non è vero».

A PAGINA 7 Bastianello

Dramma a Padova Indagato per omicidio

A PAGINA 7

Bus, scattano gli aumentiDa settembre ticket più cari

Il caso Venezia, colpì il direttore di gara: punito

VENEZIA — «Ho presotante parole, sia dai ragaz-zi, che dai genitori. Non èfacile fare gli arbitri...».Missione compiuta. Giu-lio Morosinato, 20enneportiere del Laguna Vene-zia, era stato squalificatofino a metà 2013 per avercolpito e insultato il diret-tore di gara. La società gliha fatto arbitrare delle par-tite giovanili: «Ho capitodove ho sbagliato, d'orain poi avrò più rispetto».

A PAGINA 7 Zorzi

A PAGINA 5

VENEZIA - Nell’ultimo me-se è andata a fuoco un’aziendaogni quattro giorni. Ma anchenei mesi precedenti la frequen-za degli incendi è stata alta, alpunto che a marzo, nonostan-te le piogge, i capannoni di-strutti sono stati sei. Secondol’Arpav dall’inizio dell’anno iroghi sono stati più di trenta eadesso le forze dell’ordinehanno deciso di indagare

A PAGINA 2 Bonet

Ondata di incendi nelle aziendeI sospetti dell’Arpav: troppi casi

Due gemelli, uno muoreMedico sotto accusa

VICENZA — Le cartellecliniche non lasciano dubbi:sono morti per l’amianto. Eadesso la procura ha apertoun’inchiesta sulla Marzotto

A PAGINA 3 Polese

VICENZA — Trenta cen-tesimi in più a biglietto perchi deve percorrere fino acinque chilometri con gliautobus provinciali. Si pas-sa da 1,20 a 1,50 euro: ovve-ro un ritocco all’insù del 25per cento. In casa Ftv è que-sto il rincaro maggiore invista, mentre in media gliaggiornamenti Istat dei ti-toli di viaggio inciderannosui ticket un 3 per cento inpiù. Da settembre scatte-ranno gli aumenti.

A PAGINA 8 Ragazzo

Il calciatore anti-fischiettocondannato a fare l’arbitro

I n questi giorni convulsidi crisi finanziarie e po-litiche di dimensionicontinentali, stanno

maturando (o minaccianodi deflagrare) riforme strut-turali di grandissima rilevan-za, destinate, se giungeran-no in porto, a modificare afondo assetti vitali del Paese.

A margine - quanto menodell’interesse generale - so-no in gestazione riforme de-finite «minori», suscettibiliperaltro di cambiare in pro-fondità l’assetto del «poterelocale», che è poi quello chemaggiormente interessa lagente, perché incide sui ser-vizi e sulle funzioni pubbli-che sul territorio. Il tutto qua-si alla chetichella, comeadempimenti burocratici, inun’atmosfera di «si salvi chipuò» d’una congiuntura ca-tastrofica, che minaccia digettare fuori binario l’interosistema-Paese. Simbolo del-la sfasatura dell’interesse par-tecipativo all’elaborazione ditali riforme «minori» - tuttiimpegnati a seguire le «gran-di» - è la reazione alla sop-pressione di alcune Provin-ce, a metà tra la protesta el’isteria reattiva, come losfratto delle Prefetture daipalazzi delle Province, quasiche il confinare il prefetto inuna tenso-struttura fuoriporta compensasse lo sgar-bo della soppressione: infan-tilismo politico-amministra-tivo. Senz’accorgersi che la ri-forma ha assegnato alla Re-gione quaranta giorni per di-segnare il nuovo potere loca-le, sia ripartendo le funzionidelle Province accorpate trale nuove realtà amministrati-ve, sia riordinando le circo-scrizioni territoriali esisten-ti. Con l’ovvia riserva-minac-cia che, se la Regione non lofa in tempo, provvederà Ro-ma presumibilmente sullabase di criteri romano-lazia-li. Scontate le proteste e le re-criminazioni. I sindaci chevanno a Roma a protestare,la deprecazione per i tagli. E

il nostro Veneto domani? Ri-cordiamo la pantomima bel-lunese: anni di discussioniper «statutizzare» (inserirenello Statuto della Regione)la «specialità» della Provin-cia di Belluno (come se fos-se una montagna diversa dalresto della montagna vene-ta) ed ora ti sopprimono laProvincia, «trevisanizzando-la«. E dove resta la speciali-tà? Interessante sarà la sortedel Cansilio: è montagna giàlegalmente trevigiana e quin-di, anche se strutturalmentebellunese, fuori della specia-lità statutaria: potrà esseretrattata come la montagnabellunese? Lasciamo da par-te i problemi di frangia.L’esodo dal Veneto dei Co-muni di confine verso patriepiù «materne» e pensiamoseriamente a chi qui è co-stretto a viverci.

Nessuno ha la bacchettamagica per risolvere, maquel che allarma è il disinte-resse, la mancanza di parteci-pazione alle scelte destinatead incidere profondamentesulla vita della gente. Non ov-viamente che i politici, chia-mati istituzionalmente a fa-re quelle scelte, siano inaffi-dabili. Ma la partecipazione,il coinvolgimento sono altracosa, anche se a fine luglio èpiù allettante pensare alle fe-rie che al riordino del poterelocale. Ma questo ci è capita-to di dover fare in questitempi e questo s’ha da fare.Con un auspicio: perchénon cogliere l’occasione perintrodurre uno statuto spe-ciale per la montagna? È al-tra cosa dalla pianura, conproblemi radicalmente di-versi, per cui è assurdo e ana-cronistico un trattamento in-differenziato delle due com-ponenti della Regione. Diconstatazioni e di contesta-zioni della grave recessionedi cui è afflitto l’ecosistemamontano se ne sono avute aiosa ed è ampiamente tem-po di provvedervi: fosse que-sta la volta buona?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ASIAGO (Vicenza) - Gitta Shilling ha deci-so di tornare in passerella a 76 anni per RosyGarbo. L’icona di Chanel aveva abbandona-to l’alta moda nel 1964 ed è rimasta nasco-sta nel silenzio dell’Altopiano fino a oggi.

A PAGINA 7 Visentin

di FRANCO MIRACCO

VENEZIA - Grandi magazzi-ni di Rem Koolhaas rimanda-ti a settembre, le scale mobilie la copertura in vetro del tet-to entrambi retrattili vanno ri-disegnati. È il parere della So-vrintendenza sul restyling delFontego dei Tedeschi.

A PAGINA 5 Bertasi

La polemicaIl restyling delFontego deiTedeschi vicinoa Rialto (foto adestra) nonconvince laSovrintendenza

Crisi

Villa Rezzonicola dimora di Papa Clemente XIII

VENDO L’INTERO PATRIMONIO MOBILIAREDI VILLA REZZONICO

A CAUSA CAMBIO D’USO SI VENDETUTTO L’ARREDO ANCHE A SINGOLI PEZZI

(TRATTASI DI PEZZI UNICI)

SONO IN VENDITA INOLTRE I 62 MERAVIGLIOSILAMPADARI E RELATIVE APPLIQUES NONCHÉ

TAPPETI, QUADRI E BRONZI

Per informazioni: solo su appuntamento (anche la domenica)Tel./Fax 0424.527842 - 348.7258459

Bassano del Grappa - Via Ca’ Rezzonico 64/72www.villarezzonicoborella.com - [email protected]

___________________________________________________________ LE ALTRE EDIZIONI: VENEZIA-MESTRE, PADOVA-ROVIGO, TREVISO-BELLUNO, CORRIERE DI VERONA____________________________________________________________

VICENZA www.corrieredelveneto.it

VENERDÌ 3 AGOSTO 2012 ANNO XI - N. 183 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via F. Rismondo 2/E - 35131 Padova - Tel 049 8238811 - Fax 049 8238831 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

Codice cliente: 7746070

íYûÀ„�Ý-Ž
úRöÊÂ-Û+Ÿ�
íYûÀ„�Ý-Ž
úRöÊÂ-Û+Ÿ�
íYûÀ„�Ý-Ž
úRöÊÂ-Û+Ÿ�
Page 2: rassegna stampa

La difesa del presidente indagato

Capitali all’estero Due contribuenti scoperti avevano presentato il ricorso ma l’hanno perso: i nomi sono utilizzabili

Lista Falciani, trevigiani sconfitti dal Fisco

I 15 milioni della Bcc a Enerambiente

Piva e l’«affaire» Gavioli«Qualcosa non quadravae l’abbiamo detto al pm»

La scheda

Le indaginiMercoledì scor-so la guardia difinanza di Na-poli ha notifica-to a Amedeo Pi-va un avviso digaranzia. Il pre-sidente delleBcc venete è in-dagato per con-corso nei reatifallimentari diEnerambiente,società di Stefa-no Gavioli chesi era aggiudi-cata il prelievodei rifiuti urba-ni nel comunedi Napoli.I sequestriI militari del nu-cleo tributariop a r t e n o p e ohanno perquisi-to l’abitazionedi Piva e i suoiuffici, tra cui an-che quello del-la see centraledelle Bcc a Pa-dova. Gli inve-stigatori sareb-bero a caccia didocumenti chechiariscano lap o s i z i o n e d ipva in merito alpassaggio dei15 mionini dal-la Bcc a Ene-rambiente.

VENEZIA — All’indomanidella notifica dell’avviso di ga-ranzia, della perquisizione edel sequestro di documentinella «sua» banca di Creditocooperativo a Venezia e in ca-sa a Padova, Amedeo Piva hapassato la mattinata di ieri a fa-re il suo lavoro: il medico. Pivaè indagato dalla procura di Na-poli per concorso in reati falli-mentari, inchiesta che ha por-tato in carcere l’imprenditoreveneziano Stefano Gavioli e al-tri 10 collaboratori e funziona-ri della Bcc - banca del Venezia-no. E ora aspetta che la giusti-

zia faccia il suo corso e chechiarisca la sua posizione. Chilo conosce bene dice che è tur-bato e amareggiato per esserestato coinvolto in quest’indagi-ne.

Presidente, una brutta te-gola..

«Io ho la coscienza pulita,quando abbiamo saputo diquanto stava accadendo abbia-mo allontanato il funzionariodella banca che aveva conces-so i finanziamenti a Gavioli»

Ma forse bisognava avvia-sare anche la magistratura,no?

«Lo abbiamo fatto, nel mag-gio scorso io e il mio avvocatoabbiamo presentato un’espo-sto in procura a Venezia met-tendo i nomi delle tre personeche sono state poi arrestate, eabbiamo elencato tutte le no-stre perplessità»

Quindi una denuncia eragià partita?

«Sì, giusto un mese primadegli arresti»

Ma lei, in una telefonata alsuo avvocato intercettata dal-la Finanza, parla di Gavioli co-me un «bandito», lo avevaquindi conosciuto?

«Si, lo avevo conosciutoqualche tempo prima come pa-tron di Sirma (azienda "svuota-ta" e mandata in luiquidazionendr), ma la mia era una cono-scenza sporadica, non mi ave-va fatto una gran bella impres-sione, era arrivato pavoneg-giandosi di una possibile quo-tazione in borsa della sua so-cietà, poi sappiamo com’è an-data, sembrava sicuro di sè, miaveva chiesto di darci subitodel tu»

E lei?«Io gli ho risposto che sono

L’inchiesta

Presunti evasori

VENEZIA — Il mese nero èstato quello appena trascorso,luglio. In 31 giorni, sono andatea fuoco 8 aziende: una ogni 4giorni. Sarà stato forse per il cal-do torrido e la siccità africana,chissà, di certo sembra più com-plicato imputare al meteo tropi-cale i roghi, ben 6, che in pienastagione delle piogge, a marzo,hanno devastato altrettanti ca-pannoni e insomma, alla fine ilconto qualche dubbio lo lasciaperché a sfogliare gli archivi,per quanto si cerchi, proprionon si riesce a trovare un nume-ro tanto elevato di disastri in co-sì poco tempo: 29 incendi, in 7mesi. E le vittime sono semprele stesse: le imprese. Sono dittedel legno e dei trasporti, di co-struzioni e di profumi e perfinodella frutta, piegate dal fuoco inun momento già da tregendaper l’economia che arranca ed illavoro che non c’è. Ma soprat-tutto, preda prediletta dellefiamme sembrano essere leaziende che operano nel busi-

ness dei rifiuti: un terzo degli in-cendi ha colpito in quel settore,da Venezia a Rovigo, da Veronaa Vicenza. Con un’ulteriore stra-nezza: nel 35% dei casi, stavoltaguardando all’intera lista, il fuo-co è divampato nel fine settima-na, quando il lavoro nei capan-noni, se non del tutto fermo,procede quanto meno a ritmorallentato.

Il primo caso è stato quellodel magazzino di proprietà del-la ditta Luvisotto a Faè di Longa-rone, nel Bellunese: tredici mez-zi dei vigili del fuoco furono im-pegnati una notte intera nellospegnimento di un deposito dimaterie plastiche. L’ultimo epi-sodio, domenica scorsa, è statoinvece quello della Am Tekno-stampi di Crocetta del Montel-lo, nel Trevigiano, dove unadensa nube di fumo ha costret-to le forze dell’ordine ad allesti-re un cordone protettivo di 500metri (lo stesso gruppo, che facapo a Paolo Zanetti, era peral-tro già stato vittima nel luglio

del 2011 di un altro incendio,che ha devastato il magazzinodella Walmec di Mosnigo). Nelmezzo, tra Faè e Crocetta, unalunga scia di fuoco ha sfioratopraticamente tutte le provincedel Veneto, colpendo, come det-to, in particolare quelle impiega-te nello stoccaggio e nello smal-timento dei rifiuti, anche specia-li e pericolosi: la EcoEnergy diNoventa, l’Ideal Service di Bal-lò, la Soraris di Sandrigo, laEcopneum di Rovigo, la NuovaEsa di Marcon, la Enea Turossidi San Bonifacio, la F.lli Nalin diMegliadino San Vitale oltre, ov-viamente, ad AcegasAps, la mul-tiutility di Padova che ha vistoandare a fuoco il suo termovalo-rizzatore il 17 marzo (fortunata-mente si trattò solo di un princi-pio di incendio) e 3 mesi più tar-di, il 16 giugno, il suo impiantodi riciclaggio.

I casi elencati qui accanto so-no soltanto i più gravi, ossiaquelli che hanno comportatol’intervento, accanto ai vigili delfuoco, pure delle squadre del-l’Arpav, l’Agenzia regionale perl’ambiente chiamata in causaquando esiste un pericolo di di-sastro ambientale. I tecnici del-l’Agenzia verificano i rischi peri pompieri e per la popolazionee realizzano i campionamentisullo stato dell’aria ammorbatadalle nubi e del terreno colpitodalle infiltrazioni. «Il numerodegli episodi, e la loro gravità,sono in effetti piuttosto anoma-li e non trovano riscontri neltrend degli ultimi anni - spiegail direttore generale di Arpav,Carlo Emanuele Pepe -. Comeagenzia stiamo monitorandotutti gli episodi che ci vedonocoinvolti mentre spetta alle for-ze dell’ordine procedere coneventuali indagini. Mettiamolacosì: per quel che riguarda i no-stri tecnici, l’allenamento nonmanca». E in effetti diversi co-mandi provinciali dei carabinie-ri hanno deciso di aprire dei fa-scicoli per capire meglio cosastia succedendo, in questo 2012che vede bruciare le impresedel Veneto. Il sospetto, in alcunicasi, è che l’incendio abbia ma-trice dolosa e trovi ispirazionenelle polizze assicurative stipu-late dai proprietari sui capanno-ni finiti in cenere.

Marco Bonet© RIPRODUZIONE RISERVATA

La lista Il nodo

Depositata la legge anti mafiascritta via web con i cittadiniE i «giovani cani» corrono liberi

Il numero degli episodi e la loro gravità nonsono in linea con il trend degli ultimi anni

Carlo Emanuele Pepe direttore dell’Arpav

TREVISO — La Commissio-ne tributaria chiude il conten-zioso sulla «Lista Falciani»: leinformazioni in essa contenutesono utilizzabili ai fini dell'ac-certamento fiscale. «Chi pensa-va di farla franca è avvisato - fasapere Attilio Befera, direttoredell'Agenzia delle entrate -, orapiù di prima continueremocon i nostri accertamenti cheanche i giudici hanno definitolegittimi». Si tratta di una sen-tenza molto importante, che ri-balta le precedenti interpreta-zioni giuridiche e legittima laverifica delle posizioni dei cir-ca 70 trevigiani inseriti nel-l'elenco di presunti evasori for-nito alle autorità francesi daHervè Falciani, ex dipendentedella divisione svizzera dellabanca Hsbc. Lista che era poi

stata trasferita alle varie procu-re italiane interessate.

La Commissione ha emessoieri due distinte sentenze riget-tando il ricorso presentato dadue contribuenti, contro gli av-visi di accertamento emessi dal-la Direzione provinciale delleentrate che contestava la man-cata dichiarazione di capitali e

attività finanziarie detenute al-l'estero per un totale, tra mag-giori imposte, interessi e san-zioni, di 360mila euro circa inun caso e di quasi due milionidi euro nell’altro. Precedentisentenze di alcuni giudici ave-vano stabilito l’inutilizzabilitàdei dati contenuti nella lista acausa del metodo di acquisizio-

ne non conforme alle norme.Ma la Commissione ha ribalta-to la situazione considerandopienamente legittima l’acquisi-zione dei dati: «conseguentead una rituale richiesta all’am-ministrazione fiscale francese,inoltrata attraverso i canali dicollaborazione informativa in-ternazionale nel pieno rispettodelle procedure e dei trattati».

Secondo la Commissione,inoltre, l'inutilizzabilità proces-suale degli elementi probatoriacquisiti in violazione dei divie-ti stabiliti, prevista dal codicepenale, non può essere pedisse-quamente trasposta nel giudi-zio tributario. Perché, da un la-to non vi è alcun diritto del con-tribuente italiano alla segretez-za di un conto bancario esteronon dichiarato, dall’altro l’ac-

quisizione dei dati non sarebbeavvenuta in violazione di nor-me italiane, tantomeno ad ope-ra dell’amministrazione fiscaleitaliana. Tra i primi a esprime-re soddisfazione per le senten-ze l'on. Simonetta Rubinato delPD, che aveva affrontato il te-ma in un ordine del giorno ac-colto dal governo: «La guardiadi finanza ha avviato migliaiacontrolli mirati su nominatividella lista e molti contribuentihanno accettato le constatazio-ne pagando milioni di euro sen-za attendere l'avviso di accerta-mento e rinunciando al conten-zioso. Il reddito non dichiaratoemerso sino ad ora grazie a que-sti controlli sarebbe non infe-riore a 570 milioni di euro».

Milvana Citter© RIPRODUZIONE RISERVATA

Trenta episodi in 7 mesi. L’Arpav: «Numeri troppo alti». E si muovono i carabinieri

Imprese e giustizia

All’internonomi e capitalidi investitoriall’esteroe presuntievasori

La giornata in consiglio

❜❜

AdigeAgricolturaUn rogo spaventosoha bruciato il 10 luglioscorso la ditta di Ronco Al-l’Adige, nel Veronese, cheproduce pellets. E’ statouno degli 8 incendi di luglio

Hervè Falciani,ex dipendentedella divisionesvizzera dellabanca Hsbc,fornì la lista

Fino ad ora inItalia la lista eraconsiderata nonutilizzabile. Lasentenza creaun precedente

Raffica di roghi in azienda: «Anomalo»

VENEZIA — E’ stata depositata ieri, in consiglio regionale, la leggeper la prevenzione ed il contrasto al crimine organizzato e alla mafiascritta a quattro mani dai consiglieri, in testa il Pd Roberto Fasoli ed ilPdl Valdo Ruffato, ed i cittadini, attraverso la finestra aperta da duemesi nel sito del Ferro Fini. Ampio il ventaglio di azioni e interventiprevisti dal testo che, assicurano Fasoli e Ruffato, «sarà presto appro-vato in aula»: si va dal codice di autoregolamentazione per gli elettiin Regione ai protocolli di intesa con la Direzione investigativa anti-mafia, dal varo della «stazione unica appaltante» provinciale alle ini-ziative con i ragazzi nelle scuole, fino al fondo di rotazione anti usurache dovrà essere creato da Veneto Sviluppo.Sempre ieri è stata approvata la legge «per il benessere dei giovanicani», che nel riconoscere alle specie animali «il diritto ad una esi-stenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche, fisiologi-che e etologiche» assicura a tutti i giovani cani «la possibilità di muo-versi liberamente sul territorio regionale» (sic!). Chi glielo impedirà,sarà multato. Quando un cane può definirsi «giovane»? Lo decideràl'Ente nazionale per la cinofilia italiana. In chiusa, breve accenno alloscontro che ha visto protagonisti Dario Bond del Pdl e Paolo Tosatodella Lega. Quest’ultimo aveva contestato lo stanziamento di 550 mi-la euro agli ecomusei proposto da Bond (contro i 2.100 inizialmenteprevisti): «Non è una priorità». Il pidiellino ha replicato denuncian-do le «porcate veronesi» in sanità, i debiti accumulati dall’Aziendaospedaliera scaligera e le «leggi manifesto» della Lega. (ma.bo.)

1 2 3

La scheda

Danni ambientali e sospetti Molti hanno riguardato aziende di rifiuti e un terzo ha preso fuoco durante il week end. Indagini in corso

2 Primo Piano Venerdì 3 Agosto 2012 Corriere del VenetoVI

Codice cliente: 7746070

‹Ö�KGšÆQÖ
‰�ÝA¦ÀW×í
Page 3: rassegna stampa

?✓

✓L’Agenzia regionaleper l’ambiente statenendo una sortadi anagrafe di tuttigli interventi cui èstata chiamata acollaborare con ivigili del fuoco (sonoi più gravi) chevedono coinvoltedelle aziende

Un terzo degliincendi sonoscoppiati nel finesettimana, quandola vigilanza è minorema anche il lavoronelle fabbriche èridotto al minimo, econ esso il rischio difocolai dovuti allaproduzione

✓Diversi comandiprovinciali stannoindagando sullecause degli incendi.Il sospetto è chealcuni di questipossano esserestati provocati perincassare le polizzestipulate suicapannoni

La scheda

Il monitoraggiodell’Arpav

Le indaginidei carabinieri

Il sospettosui fine settimana

abituato a dare del «tu» soloagli amici».

E poi ci fu il caso Sirma, an-che quello descritto nei detta-gli nell’ordinanza della pro-cura di Napoli, come le vennespiegato quel default?

«Ci disse che era costrettoad andare verso il fallimento acausa dell’aumento del prezzo

del petrolio, che non avevascelta, ma che avrebbe onora-to le scadenze. Forse è lì cheho capito che qualcosa nonquadrava».

E con Enerambiente inve-ce, gli avete dato 15 milioni dieuro, mica bruscolini...

«E’ facile a posteriori render-si conto che c’è qualcosa di lo-

sco, noi abbiamo concesso an-ticipi di fatture ad una societàche lavorava per un ente pub-blico, sapevamo che la fornitu-ra non poteva essere revocataperchè il servizio di Eneram-biente a Napoli rischiava di fer-marsi, noi abbiamo fatto quel-lo che ci sembrava giusto fare,siamo qui per andare incontroalle imprese...»

Certo, almeno stando alleindagini preliminari sembrache Gavoli avesse imparatobene a tenere sotto scaccol’amministrazione di Napoli,infatti è indagato proprio peraver lucrato sull’emergenza,possibile che non abbiateavuto alcun sospetto prima?

«La mia telefonata intercet-tata è del 26 aprile e qualchegiorno dopo siamo andati inProcura, quando abbiamo capi-to come stavano le cose nonabbiamo esitato, noi vedeva-mo fatture che sembravano re-golari, non avevamo gli stru-menti per capire prima cosastava accadendo».

Ro.Pol.© RIPRODUZIONE RISERVATA

I sospetti

Gavioli

È facile a po-steriori ren-dersi contoche qualcosanon andava,a noi le fattu-re sembrava-no corrette.

35

Dopo gli esposti, acquisite dieci cartelle cliniche

Le fibre di amiantoSecondo l’esposto erano presenti sia nelle caldaie chenei reparti di tessitura

Ho conosciu-to StefanoGavioli, nonmi ha fattouna bella im-pressione: sipavoneggia-va troppo

PresidenteL’inossidabi-le AmedeoPiva, daanni allaguida dellafederazionedelle Bccdel Veneto

9I decessi e il fascicoloSono decine i morti permesotelioma certificati eriportati nell’esposto diMedicina Democratica e Aieofinito in procura a Vicenza. Ilmagistrato ha apertoun fascicolo: reatoipotizzato violazionedelle leggi sullasicurezza sul lavoro.L’espostoIn una trentina puntile associazioniespongono lapresenza di amiantoa Valdagno ePiovene Rocchette

❜❜

❜❜

AmTek-nostampiE’ la ditta diCrocetta delMontello andata afuoco il 29 luglio

LorminI laborato-ri di Marghe-ra sono statipreda di un incen-cendio il 14 luglio

incendi Un terzo degliepisodi ha coinvolto ditteattive nel settore dei rifiuti

per cento E’ la percentualedei casi che si sono verificatitra sabato e domenica VICENZA — Dolori interco-

stali talmente forti da impedi-re il sonno, tosse, perdita dipeso. Per l'operaio caldaistadella Lanerossi, che aveva co-minciato a lavorare in azien-da nel 1967, i problemi di sa-lute cominciarono nell'autun-no del 1985. Le sentenze sul-l'amianto, i problemi sulla sa-lute sul posto di lavoro, il pe-ricolo di quelle fibre che si de-positano lentamente nei pol-moni, facevano parte di unastoria ancora tutta da scrive-re. Lui morì un anno dopo.Nella sua cartella clinica siparlava di «neoplasia polmo-nare metastatizzata, iperten-sione arteriosa». La causa del-la morte è stata l'insufficien-za respiratoria. Nel corso de-gli anni molti ex lavoratoridelle imprese Marzotto han-no avuto gli stessi problemi.Medicina democratica e l'As-sociazione italiana espostiamianto (Aiea) hanno raccol-to testimonianze e cartelle cli-niche e hanno presentato unadenuncia in procura a Vicen-za. Ora il magistrato Silvia Go-lin ha disposto l'acquisizionedi decine di cartelle cliniche eha aperto un fascicolo: l'ipote-si di reato potrebbe esserequello di omicidio colposo.

Nell'ultima settimana la po-lizia giudiziaria ha raccolto le

storie delle famiglie degli ope-rai deceduti per malattie pol-monari, e chiederà ad unesperto di valutare caso percaso. Il fascicolo al momentonon ha indagati. Gli stabili-menti citati nell'esposto diMedicina Democratica e Aieasono quelli della Marzotto aValdagno, Schio e PioveneRocchette. Tolti gli insedia-menti dismessi ci sono anco-ra fabbriche in cui trovano po-sto caldaie obsolete e lastre,tessuti e fibre di polvere. Ilgiudice civile ha già dispostoalcuni risarcimenti per glioperai che hanno respirato fi-bre di amianto e si sono am-malati, anche per questo laMarzotto ha disposto una par-ziale bonifica delle aree a ri-schio, anche se ormai sonomolti gli operai che si sonoammalati. Stando alla denun-cia di Medicina democraticafibre di amianto sono statepresenti in modo massiccioanche nei locali di tessitura,in particolare «in tutti i siste-mi frenanti delle macchineper la in uso fino agli anni ’90equipaggiate con sistemi mec-canici a sfregamento dotati diguarnizioni sempre costituiteda materiali contenentiamianto» stessa cosa vale peril «filatoio continuio, dotatedi un grande freno a nastro»

e in tutti i «freni a ginocchio»e «a ganascia». Nel sistemaproduttivo, continua l’espo-sto, non erano presenti aspi-ratori adeguati che liberasse-ro l’aria da fibre di amianto,anzi, era il lavoratore stessoche doveva volatilizzare lepolveri con impianti di aracompressa, al fine di evitareche le macchine si rovinasse-ro. «Ai lavoratori - continuaMedicina democratica - nonsono mai state fornite ma-schere o altri indumenti pro-tettivi ad eccezione della tutain tessuto traspirante. E anco-ra oggi - denuncia l’esposto -lavoratori Marzotto continua-no ad ammalarsi e a morire».Nella denuncia si elencono inomi di 21 persone, in parteammalati in parte familiari dioperai deceduti, che hannogià chiesto risarcimento civi-le e in gradi di testimoniare lapresenza di amianto e l’assen-za di misure di sicurezza inazienda. E oltre all’operaio diNove si fanno i nomi di altrideceduti. Tra questi un lavo-ratore in pensione che ha ac-cusato i primi disturbi nel2001 ed è morto nel 2003.L’Inps ha riconosciuto alla ve-dova un risarcimento di 9768euro.

Roberta Polese© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marzotto, aperta un’inchiesta«Morti e malati di amianto»

La scheda Valdagno A latol’entrata della se-de storica delladitta Marzotto nelcomune di Valda-gno, nell’alto Vi-centino. Sotto An-tonio Favrin, pa-tron dell’azienda

Il caso Nel mirino gli stabilimenti di Valdagno, Schio e Piovene Rocchette

Con la partecipazione di:

comodamente nel lusso

A R R E D O G I A R D I N OB A R B E C U E & P I S C I N E

ERCOLE, collezioni uniche per ambienti esclusivi.Nuovo showroom, vasto assortimento di arredi per esterno

in pronta consegna porto franco a casa vostra.

I nostri marchi:

Via Tre Scalini, 1 (Loc. Pilastroni) DUEVILLE (VI) - Tel. 0444/[email protected] - www.ercoletempolibero.it

camp

eggio

,cam

per,c

arava

n,no

leggio

camp

er,ac

cess

ori,c

arrell

i,arre

dogia

rdino

,pisc

ine,

barbe

cue,

nauti

ca,c

asali

nghi,

gioch

idae

sterno

,neo

nato,

casa

lingh

i,ass

isten

za,n

egoz

ioon

line

APERTIPER FERIE

3Primo PianoCorriere del Veneto Venerdì 3 Agosto 2012

VI

Codice cliente: 7746070

•Ó´¶ø3ƒ›nW
…Ä¿»ò}ºšhVh
Page 4: rassegna stampa

VENEZIA — «Ho preso tante parole, siadai ragazzi, che dai genitori. Non è facilefare gli arbitri...». Forse nemmeno il«sommo poeta» Dante Alighieri, che di«legge del contrappasso» se neintendeva, ne avrebbe inventata una così.Da calciatore hai offeso l’arbitro? Alloraarbitra tu, giusto per capire l’effetto chefa. Missione compiuta, quella dellaassociazione sportiva dilettantisticaLaguna Venezia 2011, con GiulioMorosinato, 20enne che lo scorso marzoera incappato nel classico «colpo ditesta» da fine partita. «Mi sono fattoprendere dal nervosismo e sono corso inmezzo al campo dall'arbitro, l'hoinsultato un paio di volte, gli ho buttatovia i cartellini», ha raccontato ieri ilgiovane portiere. In verità sul refertoarbitrale e poi nel provvedimento delgiudice sportivoche lo avevasqualificato pertre anni si parlavaanche di «spinte apugno chiuso» edi fischietto«strappato». Lasqualifica poi erastata ridotta finoal 30 giugno2013, mentre isuoi compagniAlberto Rossi eMattia Cici, ancheloro protagonistidi spinteall’arbitro, non potranno giocare fino al31 dicembre. A quel punto la giovanesocietà, che pure si era impegnata perottenere lo sconto di pena, aveva dueopzioni davanti: lasciarli al loro destino ocercare di recuperarli. «Il rischio era chemollassero il calcio - spiega il presidenteLuca Stefano Castagna - Invece, una voltasqualificati e redarguiti, abbiamo sceltoun’altra strada». Quella dei — definizionesuggestiva — «lavori sportivamenteutili», facendo provare loro che cosa vuoldire arbitrare, anche se nei torneigiovanili. Missione compiuta, dicevamo,e premiata come esempio dal Panathlondi Venezia. «Ho capito dove ho sbagliato,d'ora in poi avrò più rispetto dell'arbitro- ha detto Morosinato - Ho capito chefischiare quando ce n'è bisogno, gestirele situazioni in campo, non è facile e misono reso conto che spesso noi giocatorinon proviamo nemmeno a capire inquali situazione si trovano gli arbitriquando devono assumere delledecisioni». Inoltre i tre ragazzi hannoanche collaborato con la societànell’organizzazione di tornei enell’allenamento dei più piccoli.

A.Zo.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Colpì l’arbitro,condannatoa diventareun «fischietto»

«In Rosy Garbo ho rivisto l’eleganza di Coco»

Gitta Shilling lasciò la moda negli anni ’60 perché contraria alla minigonna. Stasera torna in passerella al palasport di Asiago

La top model di Chaneltorna a sfilare a 76 anniper amore dell’Altopiano

La storia

ASIAGO (Vicenza) — Ha smesso di sfi-lare quando è entrata in scena la mini-gonna. «È un capo che toglie eleganzaalla donna, come diceva Coco Chanel: leginocchia non sono poi un particolarecosì bello da mostrare».

Brigitta «Gitta» Schilling, icona del-l'alta moda negli anni Cinquanta, conte-sa dai migliori fotografi e dalle griffedell'epoca, musa di Chanel, dopo 50 an-ni torna sulla passerella. E non a Parigio a Roma, per Valentino o Armani, maad Asiago in provincia di Vicenza, cometestimonial della stilistaveneta Rosy Garbo.

Stasera al palazzo delTurismo Millepini diAsiago, questa elegantesignora di quasi ottan-tanni (76), immagine fis-sa sulle copertine di Vo-gue fino agli anni Sessan-ta, sfilerà con lo charmedi sempre, indossandoun abito verde e oro crea-to per lei da Rosy Garbo.

Perché tornare in scena a 80 anni?«Ho vissuto trent'anni nell'anonimato aGallio, un luogo magico di cui mi sonoinnamorata - racconta Gitta Schilling -.Non ho mai parlato a nessuno del miopassato, volevo la tranquillità e la pacedi queste montagne. Gallio per me è co-me una famiglia, le mie vicine di casasono mucche, adoro il silenzio e la sem-plicità. Poi ho scoperto attraverso la ti-vù la stilista Rosy Garbo, è stato un col-po di fulmine, sono andata a conoscerlae ho ritrovato in lei la stessa vivacità ela simpatia di Coco Chanel. Così è nata

l'idea di tornare a sfilare e ho voluto far-lo nel luogo che amo di più e in cui vi-vo, un omaggio a questa comunità dimontagna che mi ha adottato».

Non c'è una storia d'amore, quindi,che ha portato la musa di Chanel a spa-rire tra i boschi veneti, ma una scelta divita. «Cercavo il silenzio e la pace, perun po' ho vissuto a Venezia, poi sonostata ospite da amici a Gallio e ho trova-to il mio luogo del cuore, quello cheavevo sempre cercato». Nel '64, a 28 an-ni, Gitta Schilling, all'apice della fama,

lasciò per sempre le pas-serelle dell'alta moda.«Può sembrare difficileda capire, ma per meche ho sempre concepi-to questa professione co-me l'esaltazione dellafemminilità, l'entrata inscena della minigonna èstato uno choc. È unamise che toglie armo-nia, anche alle ragazzegiovani, antiestetica,

spezza la figura. La detestava Coco Cha-nel e la detesto anch'io. Ho preferitochiudere lì la mia carriera. A quei tem-pi ero io a dettare lo stile, sia in passe-rella che con i fotografi, non ho accetta-to una tendenza che sviliva la femmini-lità».

Ci voleva un nuovo stimolo, una scin-tilla di entusiasmo, per riportare in pas-serella la musa di Coco Chanel.

E ad Asiago Gitta Schilling li ha trova-ti. Stasera al Palazzo del Turismo Mille-pini, oltre alla sfilata di Rosy Garbo(ore 21) l'evento organizzato dall'asso-

ciazione padovana Doc del fashion desi-gner Mauro Belcaro, prevede anche laproiezione del documentario presenta-to alla Mostra del Cinema di Venezia«Gitta Schilling Bellezza senza tempo»del regista Emilio Briguglio, sulla vitaglamour e avventurosa dell'icona delletop model.

L'alta moda degli anni Cinquanta eSesesanta a confronto con quella attua-le, lo charme di Gitta accanto alle topmodel di oggi. E ieri come allora lo sti-le della musa di Chanel non conoscecompromessi: «Niente diete, né chirur-gia estetica - sottolinea - sono contra-ria a ogni artificio, per me solo vita sa-na e qualche buon cosmetico».

Francesca Visentin© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giovane calciatore

Pentito Il portieredel Laguna Venezia,Giulio Morosinato(Antennatre)

Vede la suabarca bruciaree muoredi crepacuore

Leaccuse

Ecografie saltate, ostetrico padovano sotto accusa. Lui: «Fatto il possibile»

Guarda l’intervista al giocatoresul nostro sitowww.corrieredelveneto.it

Gitta ShillingLa minigonna fuuno choc e scelsidi stare nel silenziodi Gallio e Asiago

PADOVA - Qualcosa è andatostorto durante il parto. E le lesio-ni hanno provocato la morte del-la neonata. È questa la ricorstru-zione della procura che ha deci-so di indagare Erich Cosmi, me-dico della Clinica ostetricia del-l’azienda ospedaliera di Padova,per omicidio colposo.

La vicenda che ha interessatouna coppia di padovani risale apoche settimane fa. La mamma,35 enne, figlia tra l’altro di unmedico e seguita da Cosmi, par-torisce due gemelle.

Una delle due però presentaun grave problema legato a unasindrome individuata in ritardo:poco prima del parto infatti auna delle due bambine viene dia-gnosticata una grave patologia:la Pts (sindrome di Paris- Trous-seau), una rara malattia eredita-ria emorragica caratterizzata daritardo mentale, difetti cardiacie gravi anomalie facciali. Per lacoppia, come si può immagina-re, è un dramma.

Ci si interroga sul da farsi, su-gli effetti della patologia, sulleconseguenze del mettere al mon-do una bambina affetta da unamalattia così grave. Ma si deveagire in fratta perché la Pts è an-che particolarmente insidiosa erischia di «contagiare» anche lagemellina sana attraverso il tra-sferimento di sangue infetto.

I medici dunque decidonoper un parto cesareo d’urgenza.Il 10 luglio le due neonate vengo-no fatte nascere nonostante sia-no solamente alla 28esima setti-mana. Dopo una ventina di gior-ni una delle due, quella affettadalla grave patologia, muore a

causa di una emorragia entro-ventricolare.

Per i genitori, difesi dall’avvo-cato Piero Someda, tutto si pote-va evitare. I genitori raccontanoinfatti che, per cause ancora dachiarire, il dottor Cosmi avrebbefatto annullare alcune delle eco-grafie di routine. «È tutto ok,possiamo saltare alcuni incon-tri», avrebbe detto il medico allacoppia. Oggi però i genitori so-no convinti che non si sia potu-to diagnosticare con maggioretempismo la patologia proprio acausa di questi appuntamentimancati. Non solo. I genitori ipo-tizzano anche alcune gravi negli-genze al momento del parto ce-

sareo, se non addirittura che cisia qualche errore chirurgico al-l’origine dell’emorragia che haucciso la gemellina malata.

Erich Cosmi dal canto suo par-la invece di una patologia raramolto difficile da diagnosticaree spiega di aver fatto tutto il pos-sibile per riuscire a salvare alme-no due vite (quella della madree della figlia sana) prima che ini-ziasse il «contagio».

Il dottore nega qualsiasi erro-re o negligenza sia durante lagravidanza della donna che du-rante il parto cesareo. La vicen-da pochi giorni fa è arrivata sul-la scrivania del pm Paolo Lucache deciso di aprire un’inchiesta

per far luce sull’accaduto. Pochigiorni fa è arrivato a Padova unmedico legale di Foggia per inda-gare sull’accaduto. Già domanisaranno condotti gli esami au-toptici sul corpicino della gemel-la malata. Solo questi riusciran-no a chiarire se l’emorragia chele è stata fatale sia il risultato diuna qualche negligenza medicao gli effetti della malattia. Dopo-diché spetterà alla magistraturachiarire se sono stati realmentecancellati alcuni appuntamentied ecografie e se in ogni modouna diagnosi tempestiva avreb-be potuto fare la differenza.

Riccardo Bastianello© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel Trevigiano

❜❜ Ieri e oggi

Parto gemellare, uno muore: medico indagato

ZERO BRANCO —Quando le fiammehanno avvolto la suaofficina divorandoquanto a lui più caro,una barca in legno sullaquale lavorava da tempo,il suo cuore non ha rettoe si è accasciato a terra,stroncato da un infarto.Paolo Turato, 66enneartigiano residente in viaBettin a Zero Branco, èmorto di crepacuoreprima dell’arrivo deipompieri chiamatimercoledì notte quando,per cause ancora in viad’accertamento, un rogoè divampato nelmagazzino antistantel’abitazione di famiglia,dove vivono anche lamoglie, una delle figlie eil genero. L’allarme erascattato attorno alle 3.40,quando i coniugi Turatoerano stati allertati dallaloro cagnetta, il cuiabbaiare ha svegliato il66enne e la moglieFranca. Poi la tragedia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La gemellinaera affetta daPts, una gravemalattia cheprocura ritardomentale. Ilmedico nonl’avrebbediagnosticatain tempo

Gitta Shilling (nelle foto) è stata un’icona dell’altamoda negli anni Cinquanta quando era lamodella di Coco Chanel. Oggi torna in passerella

Cartellino rosso Da fischiato a fischietto

Il dramma La bambina, affetta da una grave patologia, è stata estratta con un cesareo per non «contagiare» la gemellina

7Regione AttualitàCorriere del Veneto Venerdì 3 Agosto 2012

VI

Codice cliente: 7746070

Page 5: rassegna stampa

VICENZA — Trenta centesi-mi in più a biglietto per chideve percorrere fino a cinquechilometri con gli autobusprovinciali. Si passa da 1,20 a1,50 euro: ovvero un ritoccoall’insù del 25 per cento.

In casa Ftv è questo il rinca-ro maggiore in vista, mentrein media gli aggior-namenti Istat dei ti-toli di viaggio inci-deranno sui tickete sugli abbonamen-ti un 3 per cento inpiù. Dal primo set-tembre scatteran-no gli aumenti. Ladecisione è statapresa qualche gior-no fa dalla Provin-cia che detiene qua-si la totalità dellequote dell’aziendapubblica dei tra-sporti vicentini. Loscopo dichiarato èquello di «sma-scherare» chi ac-quista il bigliettodi fascia più bassa(fino a cinque chi-lometri) e poi rima-ne sul bus per trat-te ben più lunghe,e favorire invece iportafogli dei geni-tori degli studenti. Soprattut-to quelli che decideranno diabbonarsi per tutto l’anno.«Spingiamo soprattutto suquesto - conferma l’ammini-stratore unico di Ftv AngeloMacchia - e, nel contempo, laProvincia mette ancora duemilioni di euro per scontarli».

A conti fatti l’abbonamentoannuale degli studenti di pri-ma classe costerà 7 euro inpiù (da 221 a 228 euro, pari al3,17 per cento di ritocco), in-vece quello di seconda (cheva da 5,1 a 12 chilometri) au-menterà di 9 euro, raggiun-gendo i 130. L’aumento massi-mo per questo tipo di abbona-menti è di 14 euro: verrà ap-plicato per la fascia che va dai30 ai 42 chilometri e dai 42 a50 (rispettivamente, 272 e282 euro, considerando an-che lo sconto provinciale).

Ftv, come tutte le altreaziende della mobilità del Ve-neto, sconta la diminuzionedei contributi regionali oltreall’aumento del carburante edelle assicurazioni. «E nono-stante tutte le peripezie allequali andiamo incontro - sot-tolinea Macchia - è da tre an-

ni che non aumentiamo la ta-riffa degli studenti». Il rialzodi settembre è determinatodall’aggiornamento degli indi-ci Istat. «Anzi siamo stati an-cora più bassi, cercando dispalmarlo soprattutto negliabbonamenti settimanali emensili ordinari e dei lavora-

tori». Per fare un esempio, unsettimanale ordinario da 12,1a 20 chilometri passerà da23,20 a 23,90 euro. Costerà unpo’ meno lo stesso titolo rivol-to, però, ai lavoratori: da set-tembre dovranno versare 50centesimi in più, dagli attuali17,70 euro a 18,20.

Si alzano i prezzi anche perchi si abbonerà ad Ftv per unmese. Qui, sempre nella clas-se che si ferma a venti chilo-metri, si passerà da 60,20 a 62euro, mentre quello dei lavo-ratori sarà aumentato di 1,40euro per chi vorrà farlo valereventisei giorni, e di 1,70 europer chi sceglierà la formuladei trenta giorni.

La percentuale di rialzo piùalta verrà applicata al bigliet-to semplice della tratta corta:la prima classe, che verrà 1,50euro invece di 1,20. «L’abbia-mo fatto per scoraggiare quei"portoghesi" che prendevanoil biglietto più economico perpoi girare tutta la provincia»è la spiegazione di Macchia.Che ora spera di veder dimi-nuire i «furbetti».

Elfrida Ragazzo© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il prestito

VICENZA — Crepe, fessure e qualche cedimen-to in oltre 50 scuole danneggiate dal sisma, dicui tre che saranno sorvegliate speciali fino al-l’inizio dell’anno scolastico. È il bilancio traccia-to dal Comune a due mesi dalle scosse di terre-moto che hanno devastato l’Emilia Romagna eche si sono fatte sentire anche a Vicenza.

Delle 79 scuole materne, elementari e mediein città, il sisma ne ha danneggiate 55. «In nes-sun caso - assicura l’assessore ai Lavori pubbliciEnnio Tosetto - sono stati segnalati problemistrutturali».

Ma tra quelle 55 scuole ce ne sono tre che «de-stano alcune preoccupazioni» e che per questosaranno oggetto di una perizia tecnica entro leprossime due settimane per definire gli interven-ti necesari. Si tratta della scuola media «Caldera-ri» di via Legione Antonini, della «Ambrosoli»(nella foto) di via Bellini, e della elementare «2Giugno» di via Cappuccini.

Alla Calderari la situazione peggiore: «Questoperché lo stabile risale agli anni Settanta - spiegaTosetto - e presenta diverse fessure». In quel-l’istituto, i tecnici incaricati da palazzo Trissinosvolgeranno una verifica statica per determinarel’ammontare delle riparazioni.

Finora, la spesa preventivata dal Comune perinterventi post-sisma nelle scuole è di 33mila eu-ro ma, con le nuove perizie, è destinata a salire.«Interverremo prima dell’inizio delle lezioni -precisa Tosetto - e a settembre invieremo una let-tera ai dirigenti per spiegare la situazione deiplessi».

G.M.C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

[email protected]

PEDEMONTE — Borse di lusso perdonne disoccupate.

Sembra un controsenso, ma Botte-ga Veneta, Provincia di Vicenza, Regio-ne e Comunità montana Alto AsticoPosina hanno trasformato il tutto inuna storia di solidarietà «in rosa», unprogetto per dare lavoro a venti don-ne della montagna veneta espulse dalsettore tessile e senza lavoro: la Coo-perativa Femminile Pedemonte.

La nascita della società mutualisti-ca segue l’analoga cooperativa femmi-nile avviata nel 2010 ad Arsiero, congli stessi promotori e un laboratorioche inizialmente ha rimesso al lavorodiciotto operaie.

Il nuovo accordo sottoscritto a Pede-monte prevede un contratto di forni-tura quinquennale a Bottega Veneta,leader nel settore della moda di lussoed azienda che si contraddistingueper una lavorazione artigianale sem-plice, basata sull’intreccio di striscioli-ne di pelle. Un impiego che non richie-de costosi macchinari ma manualità,abilità e attenzione: elementi che unacoop femminile può garantire.

Le donne della Cooperativa Pede-monte sono tutte alla ricerca di un’oc-

cupazione, alcune per ridare uno sti-pendio alla famiglia dopo che il coniu-ge ha perso il lavoro. Hanno tra i ven-ti e i cinquant’anni (cinque tra 40 e 50anni, otto tra 30 e 40 anni, sette tra 20e 30 anni) e soprattutto hanno tantavoglia di lavorare.

Per loro la Provincia di Vicenza, co-me aveva fatto ad Arsiero, ha delibera-to l’erogazione di ventimila euro, darestituire nell’arco di un anno con ra-te trimestrali posticipate.

«Questa cifra - osserva il commissa-rio straordinario Attilio Schneck - co-pre le spese di carattere amministrati-vo e gestionale e permette quindi didare il via alla lavorazione».

Soddisfatto il presidente di PalazzoNievo, secondo il quale il «prestito»concesso alla Cooperativa «è un se-gno di concreta attenzione che il no-

stro ente riserva al territorio favoren-do da un lato un’area montana, dall’al-tro una categoria di lavoratori, le don-ne, che pagano ancor più a caro prez-zo la crisi economica».

L’«intreccio infilato» che realizze-ranno le operaie della cooperativa èproprio il prodotto che ha portato Bot-

tega Veneta alla ribalta della moda in-ternazionale. Nome e prodotti sono di-ventati famosi a partire dagli anni Set-tanta, raggiungendo rapidamente ilsuccesso. Ma da quando, nel 2001, ilgruppo Gucci ha acquisito l’attività, inumeri della griffe hanno continuatoa salire.

«Progetti seri di occupazione han-no sempre trovato - conclude il com-missario straordinario - e continue-ranno a trovare, l’appoggio e il soste-gno concreto della Provincia di Vicen-za».

E.R.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Provincia vara l’aumento dei ticket di Ftv. L’annuale per studenti parte da 228 euro

Al lavoroUn’operaia intrecciale striscioline dipelle per realizzareuna borsa

A scuolaAbbonamenti un po’più cari per glistudenti che, perandare a scuola,utilizzano gli autobusdi Ftv

«La Legge è il Vangelo»Lo dice il questore diVicenza Angelo Sanna

La polemica Il capo della polizia replica ai sospetti avanzati dal sindaco Achille Variati

Il questore: «Sale gioco, licenze legittime»

25

La Provincia ha finanziato lacoop con ventimila euro darestituire nell’arco di un annocon rate trimestrali posticipate

La risposta alla crisi Per una ventina di vicentine accordo con Bottega Veneta e Provincia di Vicenza: fabbricheranno accessori di moda

Sicurezza degli edifici

Per centoIl rincaromaggiore:riguarda i ticketcon fasciachilometricaminore. Passanoda 1,2 euro a 1,5

3

Da settembre biglietti del bus più cari

NUMERI UTILIComune 0444221360Polstrada 0444250811Vigili urbani 0444545311Questura 0444337511

Emergenza infanzia 114Guardia medica 0444567228Ospedale civile 0444753111Ambulanza C.R.I. 0444514222

SOCCORSO ALPINOAltopiano Asiago 0424463359Recoaro Valdagno 330538683Arsiero 330538680Schio 330538681

FARMACIE DI TURNOCappellotto 0444911228Cegan 0444545030

Nasce la Coop per le donne che hanno perso il lavoro

Per centoLa media deirincari perabbonamenti eticket. DallaProvincia spieganoche è in linea congli aggiornamentiIstat

VICENZA — «Non esiste alcunadisposizione segreta che invita iquestori a rilasciare le licenze per lesale gioco, perché lo Stato ha biso-gno di soldi. Il questore, da uomodi Stato, fa rispettare e applica leleggi. Se ci sono i requisiti richiesti,e non si registrano problemi di or-dine e sicurezza pubblica, rilascial’autorizzazione, come da circolaredel Ministero». All’indomani dellepolemiche del sindaco Variati sullariapertura della sala scommesse Izi-Play di corso San Felice, decisa dalTar, prende la parola il questore An-gelo Sanna. «Premetto che col Co-mune c’è sempre stato un buon rap-porto e un’ottima collaborazione

ma non potevo non dire la mia inmerito a quanto riportato dai gior-nali - fa sapere il questore - non vo-glio entrare in polemica, solo faredelle precisazioni, per tranquillizza-re i cittadini. Non esistono disposi-zioni segrete, così come affermatodal sindaco, ma circolari, che sonopubbliche, chiunque può entrarnein possesso. Circolari ministerialiche, come le leggi, sono Vangeloper un questore» continua Sanna,che precisa «massimo rispetto pertutto ciò che Variati sta facendo peraffrontare il problema sociale dellesale scommesse».

Lo stesso Variati che ha giudica-to «scandaloso che lo Stato lucri

sulla pelle dei cittadini». L’ammini-strazione aveva revocato l’agibilitàalla IziPlay, facendo valere le nor-me urbanistiche che non ammetto-no sale da gioco o scommesse vici-no a luoghi sensibili. Ma il Tar l’hariaperta, e così sarà almeno fino al-la prossima udienza.

«Ci saranno accertamenti conti-nui alle sale gioco» assicura il que-store, che ieri è intervenuto anchesul fenomeno dello spaccio di dro-ga in via Napoli: «Non esiste unagrande criticità, ad ogni modo icontrolli proseguiranno anche adagosto».

Benedetta Centin© RIPRODUZIONE RISERVATA

Crepe e fessure,colpa del sismaPerizie su 3 scuole

Agenda

AVVISO DI DEPOSITOAi sensi dell’art. 18 L.R. Veneto n. 11/2004

Data, 31/07/2012 Prot. n. 15747Soggetto proponente: Comune di Cadoneghe, Piazza Insurrezione 4 - 35010 - Padova(Tel.: 049 8881911). Atti posti in deposito: Deliberazione di Consiglio Comunale n. 34 del30/07/2012 avente per oggetto “Primo aggiornamento del Piano degli Interventi. Adozione”. Ladelibera è consultabile all’Albo Pretorio on-line; gli elaborati in deposito sono consultabili nel sitoistituzionale del Comune: www.cadoneghenet.it. Data-luogo-durata del deposito: dal giorno03/08/2012 la documentazione costitutiva della D.C.C. n.34/2012 è depositata presso la SegreteriaComunale per trenta giorni interi e consecutivi. Termini per la presentazione di osservazioni: leosservazioni e gli eventuali elaborati grafici a corredo vanno presentate all’Ufficio Protocollo delComune di Cadoneghe entro il 02/10/2012 (30 giorni successivi al periodo di deposito). Il termineè perentorio e non saranno prese in considerazione osservazioni presentate fuori termine.

Per l’Arch. Nicoletta PaiaroResponsabile Servizio Sviluppo Territoriale - Dott. Stefano Ceccon

Autorità Portuale di VeneziaESTRATTO BANDO DI GARA CON

PROCEDURA APERTAQuest’Autorità rende noto che intende esple-tare una procedura aperta per l’affidamentodella revisione del RISP (Rapporto integratodi sicurezza Portuale) e per la redazione delPEP (Piano di emergenza Portuale). Criteriodi aggiudicazione: l’appalto sarà aggiudicatocon il criterio dell’offerta economicamentepiù vantaggiosa, determinato ai sensi dell’art.83 del D.Lgs. n. 163/2006. Luogo di conse-gna: Porto di Venezia. Importo complessivod’appalto: € 100.000,00 €. Termine ultimoper il ricevimento delle offerte: entro le ore12.00 del 04/09/2012. Responsabile unicoper il procedimento: Dott. Ing. Nicola Torri-cella. L’avviso di gara viene pubblicato al-l’Albo dell’Autorità Portuale di Venezia, sullaGazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana,serie speciale relativa ai contratti pubblici n.88 del 30/07/2012.11/08/2011. Il bando digara, con allegato il relativo disciplinare, è re-peribile sul sito http://www.rveneto.bandi.ite sul sito http://www.port.venice.it. Per even-tuali chiarimenti contattare l’Area Gare edAppalti dell’Autorità Portuale di Venezia,tel. +39 041533.42.89.Venezia, 03/07/2012

IL PRESIDENTE - Prof. Paolo Costa

COMUNE DI VICENZAAvviso di gara

Il giorno 25 settembre 2012 alle ore 9,30presso la sede comunale sarà tenutapubblica asta per l’alienazione di alcuniimmobili di proprietà comunale, ai sensidell’articolo 73 lett.b) e seguenti del R.D.827/1924. Le offerte dovranno pervenireentro le ore 12.00 del giorno antecedentea quello fissato per la gara all’UfficioContratti del Comune di Vicenza - CorsoPalladio n. 98 - 36100 Vicenza. Copia delbando integrale e dei relativi elaboratitecnici è disponibile sul sito Internetwww.comune.vicenza.it. Per informa-zioni (tel. 0444/221279-0444221375-0444221399).IL DIRETTORE - Maurizio Tirapelle

8 Venerdì 3 Agosto 2012 Corriere del VenetoVI

Codice cliente: 7746070

Page 6: rassegna stampa

Il procuratore Ruberto: «Nel mirino documenti recenti»

Polizia in Comune a Gallio«Ipotesi di abusi urbanistici»

GALLIO — «Gli accerta-menti sono sui piani urbani-stici di questi ultimi anni,ma per quanto riguarda il le-game con l’attentato all’exsindaco serbiamo il massi-mo riserbo».

Il procuratore capo di Bas-sano del Grappa, CarmeloRuberto, aggiunge un nuovotassello al complicato puzzledell’indagine svolta assiemealla questura di Padova cheha portato la polizia negli uf-fici del municipio di Gallio.

Venerdì scorso sei agentisono rimasti alcune ore ne-gli uffici del Comune dell’Al-topiano per svolgere verifi-che sulla documentazioneurbanistica, acquisendo alcu-ni faldoni.

«Gli accertamenti sonostati svolti sulla base di pre-sunti abusi avvenuti nei pia-ni urbanistici più recenti -precisa il procuratore - dopoalcune denunce fatte nei me-si scorsi. Si tratta di verifi-che ordinarie».

Nessun commento, inve-ce, circa collegamenti tra ilblitz eseguito dalla polizia diPadova e l’inchiesta (semprein mano agli investigatoridella città del Santo) sull’at-tentato che sei anni fa portòal ferimento dell’ex sindaco,e che Ruberto precisa essere«indagine delicatissima».

Il massimo riserbo vienemantenuto dalla procura diBassano anche riguardol’eventuale presenza di inda-gati o nuove verifiche svoltesul materiale che costituivail pacco-bomba.

Intanto, a Gallio l’opposi-zione consigliare si interro-

ga sull’accaduto.«Dovremo approfondire

la questione» avverte il con-sigliere di minoranza Dome-nico Tura. «Nel prossimo in-

contro del nostro gruppo va-luteremo anche l’eventualitàdi presentare un’interroga-zione al sindaco, per ottene-re chiarimenti. Ma per pri-

ma cosa bisognerà stare at-tenti a non intralciare il lavo-ro della magistratura».

Dopo il blitz degli investi-gatori in Comune, la notiziadelle verifiche della procurabassanese si era diffusa ini-zialmente via internet neicommenti degli utenti del si-to «galliorinasce.it», espres-sione di parte delle minoran-ze consiliari.

L’ex primo cittadino Anto-nella Stella, vittima dell’at-tentato di sei anni fa, ha pre-cisato nei giorni scorsi di

«non esserea conoscen-za degli ac-cer tament isvolti la setti-mana scorsadalla procu-ra. Quel cheso, per certo- h a c o m -mentato - èche l’indagi-ne non si èfermata, i lcaso non èstato chiu-so».

L’attenta-to era anda-to a segno aPadova il 10g e n n a i o2006 nel lostudio psi-chiatrico divia Valeggio

della dottoressa Stella, al-l’epoca al secondo mandatoda sindaco.

La psichiatra quel giornoera entrata in studio alle15.30 e per prima cosa, nel-la sua stanza, aveva apertola posta. In un pacchettinorecapitato in tarda mattinatac’era un libro dello scrittorebellunese Mauro Corona, av-volto con un elastico: nonappena Stella l’aveva stacca-to il volume era esploso, dila-niandole le mani e le brac-cia.

Andrea Alba© RIPRODUZIONE RISERVATA

ROSA’ — I ladri non risparmiano nemmeno le piscine.Hanno messo a segno un bel bottino i criminali che ierinotte, dalle 1 alle 5, sono entrati al centro nuoto di Rosà,forzando una porta. Disattivato l’allarme, hanno avutotutto il tempo per arrivare agli uffici direzionali, spostareun mobile ed aprire la cassaforte con un flessibile,arraffando 1.500 euro. Ma non si sono accontentati: hannorubato anche 300 euro dal registratore di cassa e due tv alplasma 40 pollici dal bar. Verso le 2.50 è stato registratoanche un tentativo di furto al Prix di Belvedere di Tezzesul Brenta: ladri acrobati hanno scalato l’impalcatura esono entrati da un lucernaio ma l’allarme li ha messi infuga. Sui due casi indagano i carabinieri. (b.c.)

In breve

«Funzional’ordinanzaanti-squillo»

In panificio? Entra una capra

SANTORSO — All’ospedale unico dell’Usl 4, inaugurato loscorso aprile, gli infermieri sono «sponsorizzati» dallaSummano Sanità Spa, che ha costruito l’ospedale in projectfinancing. Ma sono dipendenti pubblici e, secondo la Cisl,il privato si fa così pubblicità indebita. «Gli infermieriindossano un cartellino con la sigla "Summano Sanità Spa"- denuncia Ruggero Bellotto, della Cisl - dovrebbe apparireinvece il nome dell’Usl. Chiederemo alla direzione diverificare se sia stato violato il contratto fra società e Usl».Oggi una delegazione della Cisl incontrerà il dg ErmannoAngonese: «Chiederemo di cambiare quei cartellini,esempio di come il servizio pubblico viene sacrificato allalogica della privatizzazione». (g.t.)

VICENZA — Infortuni sul lavoro in calo di quasi il 10 percento nei primi sei mesi del 2012, nel Vicentino, a confrontocon il periodo gennaio-giugno del 2011. Gli incidenti sonostati 5.099 contro i 5.624 della prima metà dell’anno scorso:la diminuzione vale per tutti i settori produttivi, agricolturaed edilizia compresi. Una riduzione su cui sicuramenteinfluisce la flessione dell’attività dovuta alla crisi ma anchel’operato degli Spisal delle quattro Usl vicentine, che ierihanno presentato i numeri assieme a Cgil, Cisl e Uil.Nell’occasione, aziende sanitarie e sindacati hanno firmatoun accordo che prevede una collaborazione più intensa.L'intesa prevede «incontri periodici con i rappresentanti deilavoratori per la salute e la sicurezza». (a.a.)

All’ospedale di Santorsoinfermieri «sponsorizzati»

Infortuni sul lavoro in calo«Merito» è anche della crisi

Ladri «svaligiano» la piscinaRubati televisori e 1.500 euro

Montecchio

A Bassano

La denuncia della Cisl

Sicurezza

Rosà

MONTECCHIO — Va asegno la nuova ordinanzadel sindaco di Montecchiocontro la prostituzione. Efa diminuire le lucciolelungo la regionale 11.Lunedì notte i vigilihanno multato con 500euro tre squillo. E neiprossimi giorni siprocederà ad inviare iverbali di contestazionealla guardia di finanza perl’accertamento reddituale,così come vuole l’ultimoprovvedimento emanatodal municipio sul tema.Durante il controllo,secondo il Comune, èstata constatata una nettariduzione della presenzadi prostitute. «Questaprima relazione dellapolizia locale - commentail sindaco MilenaCecchetto - dimostral’efficacia delprovvedimento. Lo scoponon è perseguitare leprostitute, masalvaguardare il decoro ela sicurezza della città,sperando di dimostrareallo Stato che occorreprendere seriamente inconsiderazione laquestione». (e.r.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BASSANO — Dopo aver vagato per strada, disorientata,ha approfittato della porta aperta e si è intrufolata nelpanificio di strada Marchesane, creando non pocoscompiglio. Protagonista una capra che ieri all’ora dipranzo si è presentata nel negozio, forse attirata dalprofumo di pane. Spaventata ha vagato per la bottegasbattendo contro gli scaffali fino a quando l’esercente eun cliente hanno provveduto ad immobilizzarla per iltempo necessario all’arrivo dei vigili del fuoco chehanno affidato l’animale al servizio veterinario dell’Usl.

Sei anni fa L’ex sindaco Stella nel 2006, dopo il suo ferimento nell’attentato

L’inchiesta Massimo riserbo sui legami tra il blitz di venerdì e l’attentato all’ex sindaco

9VicenzaCorriere del Veneto Venerdì 3 Agosto 2012

VI

Codice cliente: 7746070

ÚlÁ Æ��ÆjÂ
Ù{Ê-ÌO.ÀlÔ
ÚlÁ Æ��ÆjÂ
Ù{Ê-ÌO.ÀlÔ
Page 7: rassegna stampa

Cgia sul credito in VenetoCatene di negozi

Antenna Trescioperoper i mancatistipendi

VENEZIA — Fra giugno 2011 emaggio 2012 le imprese venetehanno subito una contrazione degliaffidamenti bancari dei 3,42%, cioèhanno avuto prestiti in meno percirca 3,5 miliardi. È l’elaborazionesu dati di Banca d’Italia diffusa ieridalla Cgia di Mestre, secondo laquale la diminuzione ha interessatotutte le regioni con un minimo perla Valle d’Aosta (-0,67%) ed unmassimo per il Molise (-6,68%). Apreoccupare il segretariodell’associazione artigiana,Giuseppe Bortolussi, è peròpiuttosto la ripartizione degliaffidamenti in base alla dimensione

del richiedente ed il grado disolvibilità degli stessi. «Quasi l’80%degli impieghi alle imprese nonfinanziarie va al 10% dei miglioriaffidati, ovvero alla miglioreclientela. Qualcuno potrebbeosservare che è giusto che i soldisiano assegnati a chi è solvibile. Maquando vai a misurare le sofferenzebancarie - prosegue Bortolussi - ciaccorgiamo che in capo a quel 10%pesa quasi l’80% delle insolvenzetotali. Insomma, i soldi vanno apochi che non sono per nienteaffidabili».

G.F.© RIPRODUZIONE RISERVATA

VENEZIA — «L’acquisizione diBernardi segue quella del 2010 diUpim e nel 2011 di Iana erappresenta, per la stessa Upim,un’importante opportunità dicrescita rafforzandosignificativamente la propria rete eriaffermando il suo ruolo didepartment store». Così l’ad diCoin, Stefano Beraldo, nella notacon cui ieri pomeriggio è stataufficializzata l’acquisizione di 104negozi a marchio Bernardi. Una reteche sarà integrata in quellaesistente del retailer veneziano:alcuni punti vendita sarannoconvertiti in Ovs, mentre la

maggior parte passerà sotto leinsegne di Upim, con un formato dimille metri quadri in media eun’offerta che comprenderàabbigliamento, arredo casa con ilmarchio Croff e profumeria. Ilgruppo Bernardi continuerà agestire, in virtù di un contratto difranchising, 26 negozi chemanterranno il marchio e sarannoconcentrati nel Veneto Orientale ein Friuli, più altri 35 negozi adinsegna Go Kids. Nella regioneVeneto, il gruppo Coin potràcontare con tutti i suoi brand suuna rete di 105 punti vendita,compresi quelli neo-acquisiti.

Emittenti televisive

Le acciaierie vicentine abbandonano il polo veneziano

«Alle imprese 3,5 miliardi in meno»

CriticoGiuseppeBortolussi rilevache l’80% degliimpieghi va allegrandi imprese

Safilo tienesui ricavicon Polaroid

Coin compra Bernardi, diventerà Upim

«L’Imu puòucciderele Pmi»

Ilva in strada

Top managerStefanoBeraldo, ad delgruppo Coinche si potenziacon Bernardi

VENEZIA — Le 130 lettere di licen-ziamento sono già pronte. Ci vorran-no al massimo 75 giorni perché arrivi-no a destinazione, visto che la comuni-cazione ufficiale alle organizzazionisindacali è già stata spedita. Altro cherifondare, investire, rilanciare. Afv Bel-trame, il gruppo vicentino di acciaie-rie, ha comunicato ieri ai sindacati nelcorso di un incontro nella sede di Con-findustria la volontà di chiudere lo sta-bilimento di Marghera e di lasciare acasa tutti i 130 dipendenti. Una deci-sione arrivata come un fulmine a cielsereno per Fim, Fiom e Uilm, vistoche solo un anno fa era stato firmatoun accordo tra le parti sociali con im-pegni precisi da rispettare: l’aziendaaveva accettato di affidarsi a due annidi cassa integrazione straordinariaper permettere la ristrutturazione e lariorganizzazione del personale dellafabbrica. L’impegno prevedeva inol-tre un investimento da 10 milioni dieuro, da parte della proprietà, per il ri-lancio e la riconversione dello stabili-mento a produzioni più profittevoli(laminati speciali). Nei primi dodicimesi, però, Afv Beltrame si è limitataa spendere 2 milioni di euro solo perlavori di manutenzione ordinaria. Letre sigle sindacali, così, hanno procla-mato uno sciopero dei lavoratori delsecondo e terzo turno per la giornatadi oggi, con tanto di presidio in azien-da. «Al termine dell’assemblea decide-remo che iniziative di protesta attuare

- attaccano Luca Trevisan della Fiom eStefano Boschini di Fim - non stare-mo certo a guardare, Afv Beltrame hadisatteso tutti gli impegni presi».«Avevano due anni di cassa integrazio-ne - aggiunge Carlo Biasin della Uilmdi Vicenza - è una retromarcia inaspet-tata a metà percorso, incredibile».

Incredibile forse per le carte, ma aguardare i bilanci la situazione finan-ziaria del gruppo vicentino non è cer-to rose e fiori. A livello consolidato, in-fatti, nel 2011 il gruppo Beltrame afronte di ricavi per 1.497 milioni di eu-ro, con un con un margine operativolordo di 54,8 milioni, ha registrato per-dite per 20 milioni di euro. Anche sela capogruppo ha chiuso in utile, se-condo i sindacati Beltrame ha cono-sciuto dal 2008 ad oggi, e soprattutto

in tempi recenti, una riduzione dellecommesse. Colpa della crisi, tra un ca-lo generale del mercato e un calo nelsettore edile, che più di altri è legatoall’industria siderurgica. Beltrame ha

stabilimenti in Italia e all’estero, ma ilridimensionamento aziendale è già co-minciato. Ha chiuso il laminatoio diUdine (30 dipendenti), ha chiuso quel-lo di Villadossola in Piemonte (80),

serrande abbassate anche per alte duesedi in Belgio (Laminoir de Ruau) eLussemburgo (Train à Laminés Mar-chands), collegati a una acciaieriafrancese. In Italia restano la casa ma-dre a Vicenza, Torino, San GiovanniValdarno e, a quanto pare ancora perpoco, Marghera. In Europa, gli stabili-menti in Svizzera e Germania. Nel pri-mo quadrimestre del 2012, i volumidi spedizioni del Gruppo Beltramehanno fatto registrare un’ulteriore ri-duzione rispetto alle attese, al ribassorispetto alle previsioni di budget. AMarghera, intanto, i sindacati chiedo-no l’intervento della politica. «Le isti-tuzioni si attivino - scrivono in unanota - per evitare l’ennesima chiusuradi uno stabilimento storico di PortoMarghera».

Davide Tamiello© RIPRODUZIONE RISERVATA

Economia Semestrale

Allarme Cna

TREVISO — L’assemblea dei lavoratori diAntenna Tre Nordest riunita a San Biagiodi Callalta (Treviso) - esaminata lasituazione aziendale e alla luce dellamancata erogazione delle retribuzioni,del saldo degli stipendi 2011, dei buonipasto e del mancato rispetto dell’accordosottoscritto al Ministero del Lavoro - haaffidato a larghissima maggioranza alleRsu e al Cdr un pacchetto di tre giorni disciopero che si svolgeranno nelle

giornate di oggi, sabato 4 e lunedì 6agosto 2012. L’editore di Antenna TreNordest, Thomas Panto, ha replicatoall’annuncio dello sciopero affermandoche «non è accettabile la mancanza dicollaborazione su una proposta cherisolve il problema di liquiditàlamentato». Il Cdr del Corriere delVeneto esprime solidarietà ai colleghigiornalisti e agli altri lavoratori diAntenna Tre per la loro difficile vertenza.

Beltrame chiude a MargheraScattano 130 licenziamenti

PADOVA — Safilo vedescendere l’utile ma tiene,un po’ a sorpresa, suiricavi. La semestralecomunicata ieri registraun fatturato di 613,3milioni, in crescitadell’1,7%. A compensare iprimi effetti della perditadella licenza Armani,soprattutto ilconsolidamento diPolaroid Eyewear a partiredal secondo trimestredell’anno, che infatti haevidenziato una crescitadel 7,3%. L’Ebitda nelsemestre risulta in calodell’11,9% a 70,7 milionimentre l’utile netto delgruppo si è attestato a21,5 milioni, il 31,2% inmeno di un anno fa.Secondo l’ad Vedovotto «irisultati che abbiamoconseguito sono in lineacon le nostre aspettative.L’indebitamento netto haraggiunto il punto piùbasso degli ultimi diecianni».

VENEZIA — «Le impreserischiano l’asfissia fiscalee potrebbe franare tuttoil tessuto sociale.Un’azienda su due sta giàpensando di andarsene».Alessandro Conte,presidente veneto di Cna,lancia l’allarme dei suoiartigiani e piccoliimprenditori.Innanzitutto chiede aisindaci di non aumentarel’Imu sugli immobiliproduttivi, il prossimo 30settembre. L’Osservatoriomesso in piedi da CnaVeneto, Emilia-Romagnae Lombardia ha costruitoalcuni scenari. Unopificio, ad esempio, chedi Ici pagava 1.881 euro,con un l’Imu al 7,6 permille ne sborserebbe2.599. Al 10,6 per mille diimposta, arriverebbe a3.625 euro.«Insostenibile escellerato», avverteConte.

Fa.Bo.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ieri gli operai dellostabilimento Ilva diMarghera hannomanifestato in stradacontro il sequestro diTaranto: se si chiude lì,rischiano anche i postia Venezia. A sinistra,l’acciaieria AfvBeltrame a Vicenza

Grandi aziende Dietrofront dopo l’accordo di un anno fa. Il gruppo in perdita di 20 milioni

11Corriere del Veneto Venerdì 3 Agosto 2012

VI

Codice cliente: 7746070

æ“`4o@ªò�D
å—k9e�Œô�EJ