rassegna stampa 25-09-12

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ANNO 66 NUMERO 265 www.ilgiornaledivicenza.it MARTEDÌ 25 SETTEMBRE 2012 € 1,20 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza Via Dell’Industria, 1 CASSOLA (VI) Tel. 0424 533348 www.frattin-auto.it dalle 20:00 alle 22:00 GX21291 9HRLFTB*bgjaab+[C\A\J\M\P GW13149 GW13149 ALTO VICENTINO Magliettebianche perricordare MarcoeSergio Oggiifunerali VICENZA Notomaestro trovatomorto perinfarto I COSTIDEL VENETO Ifondideigruppi: cinquemilioni pernovepartiti VALLI DEL PASUBIO. Immigrato in carcere a Verona Violentata in casa da un ambulante Si dimette la presidente del Lazio: «In questo Consiglio cose raccapriccianti» Notte bianca per la Basilica VALDAGNO. Lo scorso anno alcuni allievi del “Marzotto“ hanno alterato i registri elettronici Si alzano i voti sui Pc della scuola LOSCANDALO. Glisprechideiconsiglieri.Lagovernatrice:«Dadomaniracconteròquelchehovisto» Polverini se ne va: «Indegni» Con la scusa di vendere alcuni og- getti per la casa, è entrato nel- l’abitazione di una donna a Valli del Pasubio, in una delle numero- se contrade sparse, e l’ha narco- tizzata prima di violentarla. Poi ha pensato bene anche di rapina- re quei pochi soldi che la vittima, di oltre 50 anni, teneva in casa. Il presunto responsabile è stato fer- mato a Legnago. f PAG 27 VICENZA LaDonazzanlancia i“rottamatori“Pdl: «NoiconunaCivica» di RICCARDO BORMIOLI VICENZA Oscar Giannino chiamaa raccolta «i veri liberali» VICENZA. CONCERTI IN PIAZZA E APERTURA ANTICIPATA DELLA MOSTRA Dieci studenti-hacker denunciati a Valdagno Violata la rete informatica dell’istituto, denunciati dieci studenti Decisione tardiva ma non basterà f CUCOVAZ PAG 30 Una serata di concerti in piazza dei Signori e l’apertura anticipata al pubblico della grande mostra “Raffaello verso Picasso”: sarà una sorta di notte bianca quella che il 5 ottobre saluterà la restituzione alla città della Basilica Palladiana restaurata e l’inaugurazione della grande mostra. Non sarà una festa per autorità, ma una festa di piazza aperta a tutti. f SCORZATO PAG 16 L’INSERTO Il programma del Comunale in 8 pagine speciali VICENZA. I l Pdl attacca il sindaco Variati sulla sicurezza e polemizza sulla «censura preventiva» Lite politica sul manifesto pulp f MARZOTTO PAG14 N onostante l’invito di Silvio Berlusconi a restare al suo posto, Renata Polverini si è dimessa da presidente del Consiglio regionale del Lazio. D’altra parte quale organo avrebbe potuto presiedere se anche l’Udc avesse deciso, oggi, di far dimettere i suoi consiglieri? La Polverini ha preferito anticipare una decisione che comunque l’avrebbe costretta a lasciare lo scranno di presidente. Dimissioni dunque giuste, inevitabili ma anche tardive visto quel che da giorni e giorni viene fuori dalle carte dell’inchiesta. Stupisce che la presidente abbia definito «indegno» il parlamentino regionale: non perché non si sia comportato, in molti suoi eletti, indegnamente ma perché rimane al fondo una domanda che non ha ancora mai ottenuto risposta: dov’era Renata Polverini quando i vari Fiorito o Battistoni spendevano i soldi pubblici per cene, festini, suv, telefonini, tablet e financo mozzarella, rigorosamente di bufala, però? Insomma i conti non tornano e forse qualche spiegazione sarebbe più che utile. In ogni caso è giusto prendere atto della decisione e rallegrarci che sia finalmente arrivata in un Paese dove l’istituto delle dimissioni fa fatica a diventare costume della «buona politica». Si capisce fin troppo bene, invece, l’insistenza di Berlusconi perché la Polverini rimanesse al suo posto. Il Cavaliere teme certamente il futuro risultato elettorale ma soprattutto si è convinto che la vicenda del Lazio avrà effetti devastanti su un Pdl in affanno dove lo scontro con la corrente degli ex An rischia di precipitare tra voci di scissioni e vendette da consumare con altri dossier scottanti. Oltre al fatto che dopo le vicende Fiorito and company, lo sdegno espresso senza mezze misure dalla conferenza dei vescovi e parole durissime pronunciate da Monti, sarà difficile per il segretario del Pdl Alfano legare il sì del partito alla legge anticorruzione a qualche concessione sul pacchetto Giustizia. Dopo le dimissioni di Renata Polverini la speranza, almeno dei cittadini onesti, è che non tutto da oggi sia come prima. Non è il caso di farsi soverchie illusioni ma certo altre «indegnità» dovranno prima o poi essere sanate con qualche gesto di responsabilità, con qualche atto «politico» che contribuisca a gettare, se non un ponte levatoio, almeno qualche passerella sopra quel fossato, sempre più largo e sempre più profondo, tra la politica e i cittadini che tra pochi mesi saranno chiamati a scegliere il nuovo Parlamento e il nuovo governo. Il malaffare, molto diffuso nel nostro Paese, si combatte certo con le leggi ma anche con comportamenti consoni alla resposabilità che la carica dovrebbe imporre. f MILANI PAG22 f BASSAN PAG7 f PAG 18 SERIE B Vicenza, serve l’impresa contro il Sassuolo f PAG42 Sangue & politica. Pulp fiction a palazzo Trissino. L’ultima frontie- ra dello scontro politico è un ma- nifesto che ritrae Achille Variati in bianco e nero imbrattato da schizzi di sangue rosso e accosta- to alla drammatica scena del delit- to dell’8 Settembre a Campo Mar- zo. f MANCASSOLA PAG 19 Il manifesto del PDL sulla sicurezza a Vicenza accosta le immagini di Variati e del recente delitto di Campo Marzo Dopo sette giorni di passione, Re- nata Polverini ha lasciato la presi- denza della Regione Lazio, al ter- mine dell'ennesima giornata di caos politico. Ha spiegato che il Consiglio regionale, al contrario della giunta, «non è più degno di rappresentare una regione im- portante come il Lazio». Ha ag- giunto: «Hanno fatto cose racca- priccianti, che avrò modo di spie- gare». f PAG 3 È IN EDICOLA LA COMPILATION UFFICIALE IL PULCINO PIO A richiesta a solo € 9,90 A scuola andavano mediamente bene, tranne uno, ma hanno volu- to strafare gli studenti dell’istitu- to Itis Marzotto di Valdagno de- nunciati per aver violato il siste- ma informatico del professore, rubando le tracce dei compiti in classe e alterando i voti sui regi- stri di classe elettronici. Le intru- sioni non sarebbero mai state scoperte se uno di loro non fosse passato improvvisamente dal 3 al 9 in informatica. f PAG 34

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ANNO66NUMERO265 www.ilgiornaledivicenza.it MARTEDÌ25SETTEMBRE 2012 €1,20

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via Dell’Industria, 1

Cassola (vI)

Tel. 0424 533348www.frattin-auto.it

dalle 20:00alle 22:00

GX21291

9HRLFTB*bgjaab+[C\A\J\M\P

GW13149

GW13149

ALTOVICENTINOMagliettebiancheperricordareMarcoeSergioOggiifunerali

VICENZANotomaestrotrovatomortoperinfarto

ICOSTIDELVENETOIfondideigruppi:cinquemilionipernovepartiti

VALLI DELPASUBIO. Immigratoincarcerea Verona

Violentata incasadaunambulante

SidimettelapresidentedelLazio:«InquestoConsigliocoseraccapriccianti»

NottebiancaperlaBasilica

VALDAGNO.Lo scorso anno alcuni allievi del “Marzotto“ hanno alterato i registri elettronici

SialzanoivotisuiPcdellascuola

LOSCANDALO.Glisprechideiconsiglieri.Lagovernatrice:«Dadomaniracconteròquelchehovisto»

Polveriniseneva:«Indegni»

Conlascusadivenderealcuniog-getti per la casa, è entrato nel-l’abitazione di una donna a VallidelPasubio, inunadellenumero-se contrade sparse, e l’ha narco-tizzata prima di violentarla. Poihapensatobeneanchedirapina-requeipochi soldi che lavittima,di oltre 50 anni, teneva in casa. Ilpresuntoresponsabileèstatofer-matoaLegnago. f PAG27

VICENZALaDonazzanlanciai“rottamatori“Pdl:«NoiconunaCivica»

di RICCARDO BORMIOLI VICENZAOscarGianninochiamaaraccolta«iveriliberali»

VICENZA. CONCERTI IN PIAZZA E APERTURA ANTICIPATA DELLA MOSTRA

Diecistudenti-hacker denunciati aValdagno

Violata lareteinformaticadell’istituto,denunciatidiecistudenti

Decisione tardivama non basterà

f CUCOVAZ PAG 30

Una serata di concerti in piazza dei Signori el’apertura anticipata al pubblico della grandemostra “Raffaello verso Picasso”: sarà una sorta dinotte bianca quella che il 5 ottobre saluterà la

restituzione alla città della Basilica Palladianarestaurata e l’inaugurazione della grande mostra.Non sarà una festa per autorità, ma una festa dipiazza aperta a tutti. f SCORZATO PAG16

L’INSERTO

IlprogrammadelComunalein8paginespeciali

VICENZA. IlPdlattacca ilsindaco Variati sulla sicurezza e polemizza sulla «censura preventiva»

Litepoliticasulmanifestopulp

fMARZOTTO PAG14N

onostante l’invitodiSilvioBerlusconiarestarealsuoposto,RenataPolverini sièdimessadapresidentedelConsiglioregionaledelLazio.D’altrapartequaleorganoavrebbepotutopresiederese

anchel’Udcavessedeciso,oggi,di fardimettere isuoiconsiglieri?LaPolverinihapreferitoanticipareunadecisionechecomunque l’avrebbecostrettaa lasciare lo scrannodipresidente.Dimissionidunquegiuste, inevitabilimaanchetardivevistoquelchedagiorniegiorniviene fuoridallecartedell’inchiesta.Stupiscechelapresidenteabbiadefinito«indegno» ilparlamentinoregionale:nonperchénonsi siacomportato, inmoltisuoieletti, indegnamentemaperchérimaneal fondounadomandachenonhaancoramaiottenuto risposta:dov’eraRenataPolveriniquando ivariFioritooBattistonispendevanoi soldipubblici percene, festini, suv,telefonini, tablete financomozzarella,rigorosamentedibufala,però? Insomma i continon tornanoe forsequalche spiegazione sarebbepiùcheutile. Inognicasoègiustoprendereattodelladecisionee rallegrarcichesia finalmentearrivata inunPaesedove l’istitutodelledimissionifa faticaadiventarecostumedella«buonapolitica».Sicapisce fin troppobene, invece, l’insistenzadi

Berlusconiperché laPolverini rimanesseal suoposto. IlCavaliere temecertamente il futurorisultatoelettoralema soprattutto si èconvintochelavicendadelLazioavràeffettidevastanti suunPdl inaffannodove lo scontroconlacorrentedegli exAn rischiadiprecipitare travocidiscissionievendettedaconsumareconaltridossierscottanti.Oltreal fattochedopo levicendeFioritoandcompany, lo sdegnoespressosenzamezzemisuredallaconferenzadeivescovi eparoledurissimepronunciatedaMonti,saràdifficileperilsegretariodelPdlAlfano legare il sìdelpartitoalla leggeanticorruzioneaqualcheconcessione sulpacchettoGiustizia.DopoledimissionidiRenataPolverini la

speranza,almenodeicittadinionesti,èchenontuttodaoggi siacomeprima.Nonè ilcasodi farsisoverchie illusionimacertoaltre«indegnità»dovrannoprimaopoiesseresanateconqualchegestodiresponsabilità, conqualcheatto«politico»checontribuiscaagettare, senonunpontelevatoio, almenoqualchepasserella sopraquelfossato,semprepiù largoe semprepiùprofondo,tra lapoliticae icittadiniche trapochimesisarannochiamatiascegliere ilnuovoParlamentoeilnuovogoverno. Ilmalaffare,moltodiffusonelnostroPaese, sicombattecertocon le leggimaancheconcomportamenticonsoniallaresposabilitàche lacaricadovrebbe imporre.

fMILANI PAG22

f BASSAN PAG7

f PAG18

SERIEB

Vicenza,servel’impresacontroilSassuolo fPAG42

Sangue & politica. Pulp fiction apalazzoTrissino.L’ultimafrontie-ra dello scontro politico è unma-nifesto che ritrae Achille Variatiin bianco e nero imbrattato daschizzi di sangue rosso e accosta-toalladrammaticascenadeldelit-todell’8SettembreaCampoMar-zo. fMANCASSOLA PAG 19

Ilmanifesto delPDLsulla

sicurezzaaVicenzaaccosta

leimmagini diVariatie del

recentedelittodiCampoMarzo

Doposettegiornidipassione,Re-nataPolveriniha lasciatolapresi-denzadellaRegioneLazio, al ter-mine dell'ennesima giornata dicaos politico. Ha spiegato che ilConsiglio regionale, al contrariodellagiunta,«nonèpiùdegnodirappresentare una regione im-portante come il Lazio». Ha ag-giunto:«Hannofatto cose racca-priccianti, cheavròmododispie-gare». f PAG 3

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A scuola andavano mediamentebene,tranneuno,mahannovolu-tostrafaregli studenti dell’istitu-to ItisMarzotto di Valdagno de-nunciati per aver violato il siste-ma informatico del professore,rubando le tracce dei compiti inclasse e alterando i voti sui regi-stridiclasseelettronici.Le intru-sioni non sarebbero mai statescoperte se uno di loro non fossepassato improvvisamente dal 3al 9 in informatica. f PAG34

Page 2: rassegna stampa 25-09-12

VENETOTelefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: [email protected]

GESTIONE SOCIO-SANITARIA.A palazzo Balbi sipreparauna delibera-quadro, ancheper evitare l’allarmecreatoda qualche dg che sièlanciato nell’applicareitagli

Cooperativesociali,evitatoiltagliodel5%

UnodeiCeod delVeneto:spesso si sono fattisentire perdifendere lerisorseper laloro realtà

LetteradeisindaciaVenezia:«Rivisitareancheleproiezionidispesaperiprojectfinancing»

OGGIANCHE INVENETO.Mozione pro-legge

MacroregioniconpoteriLaLegaaprelabattaglia

PROPOSTADI LEGGE.Confronto ieriaVenezia

VicenzaeVeronaindeficitperlecaveSivaversoladeroga

VENEZIA

«Quellachedovevaessereunariorganizzazione dettata daesigenze di razionalità, effi-cienza e quindi di una miglio-re gestione, si sta trasforman-do, inVeneto, inundisastroor-ganizzativo senza precedentiacausadeiconflitti tra lediver-se sigle di rappresentanza del-le aziende agricole e conflittifra le Organizzazioni provin-cialidegliallevatorie l’Associa-zione regionale degli allevato-ri». Lo afferma un comunica-to delle le segreterie regionalidei sindacati Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil«È il desolante quadro che sipresenta nella nostra regionedopoche, loscorsoanno, leset-te Associazioni provinciali de-gliallevatoriavevanodecisodiprocedere con l’unificazionein una unica entità regionale.Gli organi direttivi delle Asso-ciazioni allevatori sono infattinominatidalleprincipaliasso-ciazioni agricole: Coldiretti,Cia e Confagricoltura. Unobiettivo che aveva trovatod’accordo,a frontedegli impe-gniper lasalvaguardiadell’oc-cupazione, sia dei sindacati

deidipendenti (circa200lavo-ratori ad alta professionalità)che della Regione tramite l’as-sessore Manzato. Una sceltaperaltro determinata dalla ri-duzionedeglistanziamentidi-sposti dal governo nazionale edallaRegione»,anchese l’atti-vità che viene svolta è per con-to dello Stato e della Regione:controlli funzionali, assisten-za tecnica, analisi qualitativadegli alimenti e dei prodottizootecnici.«A pagare le conseguenze del-lo scontro in atto sono in pri-mo luogo i lavoratori dipen-denti sia sotto ilprofilo econo-mico (in alcune situazioni glistipendisonopagati conunri-tardodi2o 3 mesi) cheprofes-sionalediconseguenzaallaca-otica e sconclusionata gestio-nedel lavoro.Maancheilsiste-ma associativo delle aziendedi allevamento sta andandoverso la disgregazione e lespaccaturechesi sonoprodot-teinquestimesipotrebberori-velarsi come insanabili e peri-colose anche per le singoleaziende».Oggi alle 9 quindi i delegatiaziendali incontreranno alle irappresentanti dellaColdiretti Veneto a Mestre, ealle 11 in Regione l’assessoreFranco Manzato per «attivareimmediatamente un tavolo diconfronto tra i rappresentantiditutteleassociazionidatoria-li e sindacali interessate».•

OGGIDOPPIO CONFRONTO.MestreeVenezia

Allevatori,scontrotrarealtàprovincialiIsindacati:«Basta»

VERONA.MarmomaccelaripresaL’OsservatorioMarmomaccconfermacomeildistrettovenetodelmarmoconsolidilapropriaripresaanchenelprimosemestre2012consolidandosipuntodiriferimentonazionale.

Franco Pepe

Spunta a Venezia la soluzioneanti-tagli del 5% nel sociale. Ifornitori di prestazioni socio-sanitarie, ovvero le cooperati-ve, fra cui quelle che utilizza-no soggetti svantaggiati, i Ce-od, i gestori di centri diurniper disabili, verrebbero consi-deratiallastreguadelpersona-le sanitario convenzionato.Tutti i servizi di natura socialesarebbero quindi etichettaticome “emanazione di struttu-re accreditate, cioè di case dicura e ospedali privati”. E sa-rebbe una soluzione, perchécosìsudiessileUlssnontaglie-rebberopiùil5percentoinba-se all’obbligo imposto dal go-verno con il decreto legge 95sulla spending review ma sololo 0,5 per cento quest’anno el’1 per cento nel 2013. Nel frat-tempo la Regione studierebbeun’ulterioresoluzionepercer-

care di drenare l’onere oggi acarico delle Ulss fra le pieghedel fondo sociale di 721 milio-ni. Icontrattinonsi tocchereb-bero, ma la Regione, come facon le strutture accreditate,detterebbe le tariffe standard.

UNA DELIBERA-QUADRO. Tuttodovrebbe essere formalizzatoin una delibera-quadro checonfermerebbe per i prossimi3 anni anche l’entità del fondoper la non autosufficienza. Èquesta l’ipotesi che avanza. IlgovernatoreLucaZaiahachie-sto al segretario regionale Do-menico Mantoan di trovareunaviadiuscitaaunaquestio-nechestavadiventandoassor-danteconpreseposizionimol-to critiche a palazzo Ferro Fi-ni. Così Mantoan ha convoca-to a Venezia i rappresentantidel sociale, per poi concertareunamisurachedovrebbetran-quillizzare il settore.

L’ALLERTA DATO E LA FRETTA DIALCUNI DG. Ma per capire an-diamo con ordine. È infatti ac-caduto che, dopo la circolarespeditadaMantoanaidiretto-rigeneralidelVenetoperricor-dare la norma che riduce del 5per cento la spesa per beni eservizi, ma anche per prean-nunciare l’invio di chiarimen-tisugliambitiversocui indiriz-

zareitagli,parecchidgnonab-bianoperso tempo.Hannosu-bito scritto a fornitori e ditteaggiudicatariediappalti, com-prese le cooperative sociali,percomunicarechetuttelefat-turesarebbero statedecurtatedel fatidico 5 per cento. Fra lerighedellacircolarediManto-an si sarebbe potuto leggerel’invito a stare fermi con l’ap-plicazione della spending innicchie particolari come le ca-sediriposoeidisabili.Qualcu-no lo ha fatto. Altri manager,nel dubbio o forse per il timo-rediincorrereinpossibili futu-re sanzioni da parte della Cor-tedeiconti,nonse lasonosen-tita di aspettare. Dura lex, sedlex.

LABUFERANELSOCIALE.Aque-sto punto l’arcipelago del so-ciale è andato in crisi, perchélaricadutapotrebbeesserepe-sante su forniture e prestazio-ni. I prezzi sono già molto bas-si.Spessosi impieganoneiser-vizigli stessi disabili comefor-mula di integrazione. In piùpure il rischio della possibilerevocadei contrattinel casodiuno scostamento dei prezzidel 20 per cento rispetto allaspesa standard indicata dalministero della salute. Preoc-cupati anche i sindaci e le con-ferenze delle Ulss, come noto,

deputate alla programmazio-ne dei servizi socio-sanitari.

LA LETTERA DELLE CONFEREN-ZE DEI SINDACI. «Ne abbiamoparlato con il commissarioBondi - spiega Mantoan - . Gliabbiamo detto che siamo unaRegione virtuosa. Ma a Romanon ci sentono. Hanno decisoche il Veneto può risparmiare450 milioni. Il fatto è che si

continua a non capire come ilnostrosiaunsistemamistoso-cio-sanitario». Ora, comun-que, la soluzione escogitata ri-metterebbe le cose a posto, ri-spondendo anche ai desidera-ta dei sindaci della Conferen-za regionale permanente perla programmazione socio-sa-nitaria presieduta da AlbertoToldo, che sulla questione haavuto un incontro con Manto-

an, per poi inviare a Zaia, allagiunta regionale e alla quintacommissione un documentoapprovato all’unanimità, concuisi sollecitaunadeliberaur-gente.«Èfondamentale–que-sta la sostanza -escludere l’ap-plicazione della spending re-viewintuttiqueiservizi rivoltialle categorie deboli che solonel Veneto sono strettamenteconnessi al servizio sanitario

nazionale. Dipendenze, mino-ri, disabilità, anziani, salutementale non possono essereoggetto di tagli». Nel docu-mento anche una pungentenota polemica. «Ci preoccupail disordine sparso con cui sisonomossialcunidirettorige-nerali, con atteggiamenti da“più realisti del re”. È necessa-rio un provvedimento che fac-cia chiarezza e ponga unifor-mità interpretativa, sgom-brando il campo da forzatureillegittime verificatesi anchenel Veneto». Al termine un in-vito preciso: «Chiediamo chesiano approvate le linee di in-tervento proposte dal segreta-rio Mantoan, attuando il ta-gliorichiestodalgoverno inte-ramente inambito sanitario».

IPROJECTFINANCING.Non soloil sociale. Toldo, nell’odg dellaConferenza, chiede che nelladgrsullaspendingreviewcisi-ano esplicite indicazioni an-che sui project financing cheriguardano4Conferenzevene-te. «Le aziende devono esserechiamate ad un percorso di ri-visitazione della spesa, distin-ta dai canoni collegabili all’in-vestimento dei privati, dandoluogo ad un osservatorio pub-blico che monitorizzi l’impat-to dei project financing sullaspesa sanitaria». •

LasoluzionechiestadaZaiaaisuoi: trasformarechigestisceCeodealtroin“convenzionati”perevitarelascurenazionale

Questa mattina alle 11 «in tut-ti i consigli regionali del Nord- annuncia una nota diramataieridallostaffdelsegretariofe-deraleRobertoMaroni- igrup-pi consiliari della Lega Nordpresenteranno, contestual-mente,unamozioneperimpe-gnareipresidentidelleGiunteregionali e le Giunte stesse adappoggiare il “progetto di leg-ge costituzionale di iniziativapopolare, depositato presso laCorte di Cassazione, volto adintegrareilTitoloVdellaCosti-tuzione (art. Cost. 116, 117 e119) con l’introduzione della

possibilità di prevedere le co-siddette Comunità Autono-me”.Le “Comunità Autonome”,

spiega la Lega, sono intesequali «istituzioni di dirittopubblico,costituitedaun’inte-sa federativa tra due o più Re-gioni, a cui vengono attribuiteulteriori forme e condizioniparticolari d’autonomia». In-somma,Macroregioni con piùpoteri di quelle attuali. È que-sta la battaglia già annunciatada Maroni per concretizzare ilprogetto di «un'Euroregione,in risposta all’esigenza sem-

pre più avvertita dai cittadinie dai territori “di istituire nuo-ve ed innovative forme di coo-perazione tra regioni ed unambitoistituzionaledicoordi-namento sovraregionale, al fi-ne di assolvere a problemati-che sempre più complesse edarticolate”,partendodallapre-messache “le Regioni, col pas-sare degli anni, hanno vistorafforzaresempredipiùlepro-priecompetenze legislativeedamministrative in ambiti isti-tuzionali sempre più estesi” eche “le regioni confinanti fraloro sono caratterizzate dauno sviluppo economico edimprenditoriale omogeneo,generatodacultureaffini e so-lidali”», per cui si trovano a«condividere battaglie comu-ni nelle più diverse sedi istitu-zionali».•

VENEZIA

Confronto tra politica, sinda-catieambientalisti sulproget-todi legge regionale che, inat-tesadelnuovoPianosulleatti-vità estrattive, prevede di con-cedere una serie di deroghenormativeperlecavedighiaiadelle province di Verona e diVicenza. Ieri a palazzo Ferro-Fini (Consiglio regionale )commissione“Attivitàprodut-tive” presieduta da Luca Bag-gio (Lega) ha ospitato rappre-sentanti del settore delle co-struzioni e del Wwf. Come giàemerso, la proposta di leggemira ad affrontare l'emergen-za che si registra nel VeroneseenelVicentino,areenellequa-li l'attività estrattiva di sabbiae di ghiaia è notevolmente di-minuita determinando l'im-possibilitàdireperiremateria-le indispensabile per l’edilizia.Per i territori delle province

di Verona e Vicenza si propo-ne,quindi, lapossibilitàdirila-sciare, inderogaallenormevi-genti e per un periodo non su-periore ai due anni, autorizza-zioni per l'ampliamento di ca-venonancoraestinte.Tali am-pliamentinonpotrannosupe-

rare, ciascuno, un milione dimetri cubi e il 50%del volumecomplessivamentegiàautoriz-zato. Si prevede, inoltre, che lasuperficiedicavagiàricompo-sta debba essere superiore al50 % della superficie comples-sivadicavagiàautorizzata.Ta-lideroghepotrannoessereau-torizzate solo con parere favo-revole del Consiglio comunaledel Comune interessato.«Il problema vero non è la

leggina in deroga che riguar-da una parte del Veneto - han-no affermato Leonardo Zuc-chini (Cgil), Valerio France-schini (Uil)eSalvatoreFederi-co (Cisl) - ma l'approvazionedi un nuovo piano regionaledelleattività estrattive chedo-vrebbe sostituire quello attua-le che risale al 1982». StefanoGazzola, presidente del Wwfveneto, chiede che la legge ri-spetti gli strumenti regionalidi pianificazione territoriale eambientale vigenti.•

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I sindacati: «Sì, ma urgeun nuovo Piano globale»Il Wwf: «Rispettarei vincoli ambientali»

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GV10474

A rischio i dipendentidella concordata Associa-zione regionale incaricatadi tutti i servizi pubblici

IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 25 Settembre 20128

Page 3: rassegna stampa 25-09-12

FONDIAIGRUPPI CONSILIARI. Il3 ottobresianalizza il rendiconto 2011,on line ancorail 2010

Icontrollifatti“incasa”suconvegniericevute4,6milioniper9partiti

VERONA.Fulminato,maillesoUnoperaiochestavaallestendounostandall’internodellaFiera"Marmomacc"diVeronaèstatocolpitodaunfulmine,rimanendosottochoc,mafortunatamenteilleso.

Roberta BassanINVIATA A VENEZIA

La torta è di 4 milioni 600 mi-la euro. Sono i contributi aigruppi consiliari che servonoperlavitaeleattivitàdei9par-titi che siedono inRegione Ve-neto: dalle spese per la cartaigienica, all’organizzazione diconvegniebuffet,alpagamen-to dei dipendenti. È il bacinodove in Lazio hanno potutoproliferare le spese fuori con-trollodelsistema“Batman”,so-prannome dell’ex capogruppoPdl Fiorito, finito nel registrodegli indagati con l’accusa dipeculato e che ha fatto venireallo scoperto la gestione fuoricontrollodeldenaropubblico.Come è gestita la torta del Ve-neto? E chi controlla attività erendiconti?

CASO VENETO. Ieri mattinaunacerta fibrillazioneaPalaz-zo Ferro Fini, sede del Consi-glio regionale, per un elencodel quotidiano la RepubblicadoveilVeneto«virtuoso»veni-va messo alla berlina, al quin-topostonella“dannata”classi-fica dei finanziamenti ai grup-pi regionali, appenadopo il vi-tuperato Lazio e addiritturasetteposizioniprimadella piùcorposa Lombardia. Il presi-denteClodovaldoRuffato,pri-ma cade dalle nuvole e poi siappresta a chiarire che la cifraveneta è esatta («Sono le altread essere anomale»), perchénelle spese dei gruppi politiciveneti c’è anche quella dei di-pendentichepesaben3milio-ni. Cifra che nelle altre regionia quanto pare non è compresae per questo i contributi appa-iono più magri.

DIPENDENTI. Le entrate checompongono la somma diret-ta ai gruppi derivano da fondiprevisti da leggi regionali. Tra

di esse c’è la LR 19 febbraio2007 che assegna ai gruppi, aseconda del numero di consi-glieri (60 in tutto in Regione),lapossibiledotazionediperso-nale, si va dai 17 della Lega, ai13delPdai3dellaSinistra.Peri nove gruppi veneti, sarebbepossibileinbaseallanormaas-sumere 82 dipendenti in tota-le. Assunti ne risultano invececomplessivamente 32: la Legane ha 8 (compreso il segreta-rio del gruppo), 4 il Pdl, 7 il Pd(8sesi considerache il gruppopaga anche il caposegreteriadel vicepresidente del consi-glio Bonfante), 3 Idv, 2 Udc, 1GruppoMisto, 1gruppoBorto-lussi,2UnioneNordest,3Sini-stra. In buona sostanza 1,5 mi-lioni vengono utilizzati per icontratti dei dipendenti, al-trettantivengono“monetizza-ti”, cioè tornano alle attivitàdeigruppichegestisconoqueisoldi in buona sostanza percollaborazioni e co.co.co. Vaanche precisato che nel pac-chettonon sono compresi i di-pendenti dei 9 presidenti dicommissionechefannole loroassunzioni in altro capitolo.

CONVEGNI E RISTORANTI. Se lapartedel leone è fattadalla vo-

cedelPersonale,quellapiù in-trigante è la convegnistica.Certo, non va sottovalutata lavoce delle spese di spedizione,telefoniche, cancelleria, stam-pa che pesano circa 400 milaeuro complessivamente. Ma ènell’attività sui territori ed inparticolaresullespeseperatti-vità promozionali, convegnied attività di aggiornamentocheigruppipiùgrossi spendo-no una buona fetta del loro bi-lancio:141milaeuro ilPdl, 100mila euro la Lega, 84 mila eu-ro il Pd. E sui compensi nettiper consulenze varie: 117 milaeuro il Pdl, 54 mila euro la Le-ga, 67 mila euro il Pd.

CHI CONTROLLA. Cosa fanno?Chi controlla? Il consiglierechehainanimoun’attivitàfor-mula la sua proposta al rispet-tivo capogruppo che dà il suoassenso e se ne assume la re-sponsabilità.L’iniziativavienesvolta. C’è in realtà un doppiocontrollo:avvieneunavoltaal-l’anno alla presentazione delrendiconto. È un controllo “incasa”. Lo svolge il collegio deirevisori formato da tre consi-glieri: lo presiede PiergiorgioCortelazzo (Pdl), con GennaroMarotta (Idv) e il leghista Bru-

noCappon.Icontrolli -raccon-tano - sono a campione e dovespuntanospesepiùalte.Comefu il caso della tre giorni delPdl organizzata a Cortina dueanni fa,30milaeuroepassadispese, vagliata ogni fattura.Ad oggi di ufficiale c’è ancorasolo il rendiconto 2010 quan-do ormai è finito il 2012.

RITARDI E AUSPICI. Marottanon fa mistero: «I rendiconti2011 dovevano arrivare entroil 31 marzo scorso, due gruppieranoinritardo,manonricor-do quali, sono arrivati tutti agiugno, la convocazione delCollegio doveva essere fissataasettembremacisonostatiri-tardi. Ci troviamo il 3 ottobreperesaminare icontideigrup-pi». Domanda: è possibile cheuna cena con tanto di ricevutapassata come attività con sin-daci del territorio su uno deicavalli di battaglia del gruppocamuffi in realtà un incontroprivato?Rispostadel revisore:«Tutto può accadere, ma quisiamonelcampodell’eticaper-sonale. Conti esagerati non neabbiamo mai visto e non pos-siamo diventare uno stato dipolizia. Potrei pensare però dichiedered’inserireancheipar-tecipanti alle cene, perchéno».

RUFFATO. In serata si fa sentireanche la voce del presidentedel consiglio regionale Ruffa-to, tramite agenzie: «Sul fron-te delle verifiche si passerà al-l’affidamento delle revisionedelle spese rendicontate aunastruttura esterna». Il tutto nelquadrodiquellacheingenera-lehachiamato“la riformaisti-tuzionale regionale” che giàha portato al taglio dei vitalizie, per la prossima legislatura,del numero di consiglieri. Chivivrà, vedrà.•

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PADOVA.Ladenunciadi un imprenditore

«LaRegioneLaziomidevesoldidal2009»

REPLICA AGLI ENTIPUBBLICI. Voto il3 ottobre

AeroportodiVeneziaSavedifendelafusione

PADOVA.BimbafuggedascuolaUnabimbadisetteannidiunasecondaelementarepadovanasièallontanatadascuoladurantelaricreazione,approfittandodiunbucosullaretedirecinzioneetornandoacasadallamamma.

PADOVA.TamponamentoinA4Un’autoeuncamionhannopresofuoco,ieri,dopountamponamentoall’altezzadellabretellad’ingressoinA4aPadovasud.Loscontrohaprovocatounferitolieve.

Icontihannol’okdeicapigruppoedeirevisori,chesono3consiglieriPossibileassumere82dipendenti,masono32.Ilrestomonetizzato

Consiglioregionale:per l’attività deigruppidisponibili4,6 milioni

GU13675

PADOVA

La padovana Tiflosystem è incredito,perstrumentiutilizza-ti per portatori handicap, dal-la Regione Lazio di una cifrachesfiorai70milaeuroperfor-niture che risalgono al 2009.Lo rende noto, Davide Cervel-lin, patron della Tiflosystem,che sottolinea come «la Giun-ta Polverini continua a dircichenonhaisoldiperpagare letecnologie per i disabili».«Diquesticrediticisonofattu-re addirittura antecedenti il2000,perlequaliabbiamosot-

toscritto convenzioni, concor-dati - rileva Cervellin -. Poi cisono 9.780,97 per fornituresuccessive al 2009 per le qualierano garantiti i pagamenti a180 giorni e tuttavia non sonoancora state liquidate, o per-ché non ci sono soldi o perchéservono documenti». «Comedirecheperl’ordinamentodel-la Regione Lazio - concludeCervellin-èpiùsempliceliqui-darelecenediostricheecham-pagnepiuttostoche le fornitu-re di comunicatori per gli am-malatidiSlaoivideoingrandi-torichepermettonoalleperso-ne ipovedenti di leggere».•

VENEZIA

«L’operazione di fusione perincorporazione di Marco Poloholding srl in Save, società digestione dell’aeroporto di Ve-nezia, consente di semplifica-re lacatenadicontrollo(elimi-nandone un anello), incre-mentando la trasparenza sul-la strutturadelgruppoefacili-tando i rapporti con il merca-to». È la “difesa” divulgata ieridallastessaSave,rispettoacri-ticheemersedaglientipubbli-ci veneziani: ricorda che l’ope-razione di fusione che verrà

tratta nell’assemblea dei soci(il 3 ottobre) «avviene ad oltreun anno dalla comunicazionedel luglio 2011 con cui Finan-ziaria internazionale holdingspa (capogruppo di Marco Po-lo holding srl)» dall’annuncio«all’Autorità garante del mer-cato». Secondo Save «l’opera-zione non incide ovviamentesull’entitàassolutadellaparte-cipazionedeisocipubblici (Co-munee Provincia)diSave, cherimaneidenticapreepostope-razione (complessivamente il26,385% del capitale) e lasciasostanzialmente immutato ilpotere di voto in assemblea». G

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IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 25 Settembre 2012 9

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1,8mlnLEPERSONE IMPIEGATENELSETTOREEDILE

Nonostantelacrisi,l’edilizia, in Italia,dàlavoroa1.847.000persone. Cifrachecorrispondeal28,2%deilavoratori dell’industriaeall’8% del totaledeglioccupatinell’economianazionale.

Lacifra Legrandi opere programmate inVeneto

ECONOMIAVICENTINATelefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: [email protected]

Ilnuovo “green” chesostituisceil “cugino”

VIADELMARETREVISO-JESOLO.Superstradaa pagamentosupartedell’attualesede,lunga19chilometri.Prevista dallaRegione nel2007si prevede l’avviodeilavori nel2014 elaconclusionenel 2017.Ilcostopreventivato èdi 210milionidi euro.

VALDASTICOSUD.Autostradadi54,4chilometritraTorri diQuartesoloe BadiaPolesine. Ilcosto di 650milionidi euroèattualmentesalitoa 1,1miliardi.Attualmente si èinritardoditre mesisulcronoprogrammastabilito.

A4TERZACORSIAVENEZIA-TRIESTRE.Autostradadaampliare diunacorsia persenso dimarcia(daduea tre).Costo:superioreai2miliardidieuro.Un bandoeuropeoperfinanziareilavori.

PASSANTEDI MESTRE.Nuova autostrada di32chilometria quattrocorsieinauguratal’8 febbraio2009.Il progettoinziale di900milionidi euroèpassatoa oltre 1,2.Restanodacompletarealcune operecomplementari.

NOGARAMARE. Nuovaautostradadi collegamentotraA22Brenneroe Romeacommerciale:107chilometriperun progettoda2miliardidi euro. Tre

offerteinfinanza diprogetto:Dogliani,A4 holding,lacoreanaSamsungEngineering&construction.

VALDASTICONORD.Autostradada39,1chilometridaPiovene Rocchette aBesenello(Tn). Laprevisionedispesaè di 2,2miliardi dieuro.Inseritainleggeobiettivo èstatabloccatadal ricorso dellaprovinciadi Trentoinmeritoallalesionedei diritticostituzionalidellaprovinciaautonoma.

VALSUGANA. AutostradadaraccordotralaSuperstradaPedemontanaVenetaBassanonorde Pian dei Zocchi CismondelGrappa. Laprevisionedispesaè di 660milionidi euro. Ilprogettoè attualmenteaccantonatopercontrasti sultracciatoesulla naturadell’opera.

ORTEMARE. Autostradada396chilometridaMestre aOrtevia Cesena.Previsione dispesa:9,6miliardi dieuro (2dallafinanzapubblica).

PEDEMONTANAVENETA.Superstradaa pagamentolunga94,7chilometri,attraversa 36comuni:22vicentinie 14trevigiani.Progettoda2,3 miliardidieurodi cui174milionianticipatidalla Regione.

STRADAREGIONALE 10.DaCarceri(Pd) a Legnago(Vr):25,5chilometriper260milionidi euroè lanuovaPadanainferiore.

OraserveilsìdelMinistero,poinel2013ilavori.NeipianianchelacreazionediunPolologistico

«Defiscalizzarelarealizzazionedellegrandioperepubblichedarebbeossigenoall’edilizia»

CONFINDUSTRIA.“Lavorosicuro”Saràpresentatodomanialle10aPalazzoBoninLongarelanuovaedizionedi"Lavorosicuro",progettocheoffrealleaziendeunpercorsosemplificatoperlagestionedellasicurezza

Piero Erleinviato a MARGHERA (Ve)

Solo un anno fa era una delleemergenze di livello regiona-le: la raffineria Eni diMarghe-ra chiudeva per sei mesi, conprospettive nerissime ancheper il suo futuro. Ma ciò che siè costruito in un anno pare unvero miracolo di quello chepiù volte la storia ha definito“il genio italiano” e che ieri -dopo l’ok anche dei sindacati -lostaffdirigenzialedell’ammi-nistratore delegato Paolo Sca-roni ha presentato a stampa etv: la futura bio-raffineria diMarghera.

GLI HANDICAP SONO DIVENTATIVANTAGGI.LarealtàdiMarghe-ra, ha spiegato chiaramenteAngelo Fanelli direttore gene-rale Eni Refining&Marketing,assieme all’altro dirigente Do-menicoElefante,avevaproble-mi seri. Era un impianto ’sta-gionato’, poco flessibile rispet-toadaltridiEniperchépotevalavorare ’grezzo’solodiuncer-to tipo e cioè tra i più costosisul mercato, con una capacitàdi produzione piccola rispettoa nuovi complessi. E invecequella serie di handicap si è ri-velata l’occasione d’oro per un“tesoro”che l’Eni (con l’ameri-cana Uop) custodiva nel suogrembogià dal 2007: il brevet-toperuntipodilavorazionedi-versa, l’ecofining per laprodu-zione di un bio-combustibilebendiversodaquello tradizio-nalepresenteoggiallepompe.Per sfruttare quel brevetto, sicalcolava, occorreva pensareun impianto da 5-600 milioni.E invece i cervelli Eni hannotrovato lasoluzioneche faràdi

Venezia un caso unico al mon-do: riconversione, con un co-stodi soli 100 milioni di euro.

BIO-RAFFINERIA. Proprio i tipidi impiantipresentiaVenezia,spiega Giacomo Rispoli diret-tore“Ricercaesviluppotecno-logico Eni R&M”, hanno per-messo di ipotizzare una tra-sformazione degli attuali de-solforatori ad altro utilizzo:l’ecofining appuntodel carbu-rante, che significa in sostan-za l’eliminazione dell’ossige-no grazie all’utilizzo dell’idro-geno. Cosa vuol dire? che daVenezia uscirà un bio-carbu-rante, un green-diesel, che su-pera in prestazioni quelli at-tuali al punto da catapultarsigiànel futuro.Primo,perché ilgreen-diesel ha una resa ener-getica superiore dovuta pro-prio al fatto che non è un car-burante “gonfio” di ossigenocome l’attuale bio-diesel. Se-condo, perché non vengonoutilizzatiaromaticiequestosi-gnificauncalodiemissionisia

per laraffineria, siaper leautocheutilizzeranno il nuovo car-burante. Terzo, perché oggil’Eni, per prendersi subito invantaggio con gli avversari, èdecisa a utilizzare l’olio di pal-ma di Indonesia e Malesia (èquello meno costoso sul mer-cato) per produrre il suo gre-en-diesel, ma in futuro potràutilizzareanchemateriedi“se-conda generazione” come igrassi animali, gli olii esausti,le biomasse e le alghe.

TEMPI. Ora la prima emergen-za è che l’Eni ottenga rispettoaquellaattualelanuova“Auto-rizzazioneambientaleintegra-ta” dal Ministero dell’indu-stria. Ma, sperando in un iterveloce («non può che esserepositivo:riduciamoleemissio-ni»), l’accordo raggiunto con isindacati la settimana scorsaha definito anche i tempi delpiano industriale. Nel 2013scatterà la modifica degli im-pianti, con una fermata anchedi tre mesi circa per la raffine-

ria e con l’obiettivo di utilizza-re l’attualeproduzionediidro-geno che c’è già nel sito pergiungere a produrre 300milatonnellate l’anno del nuovogreen-diesel, più una piccolaquota anche di green-nafta edigreen-gpl (8-10%). L’obietti-vo finale però è di costruiresempre nel sito Eni anche unimpianto di produzione diidrogeno (ricavato dal meta-no) che permetta di produrre

Matteo Bernardini

Defiscalizzazioneenuoveope-re.Ecco le due parolemagicheche potrebbero far ripartirel’edilizia. Sì, perché il settore,nonostante le previsioni delpresidente del Consiglio diunapossibileripresaeconomi-ca a partire dall’anno prossi-mo, è ancora immerso nel bu-io tunnel della crisi. A confer-madiquestoèsufficientepen-sare come alla fine dell’anno icantieri edili aperti saranno90milacontroglioltre100mi-la contabilizzati a fine 2010 e iquasi 95.000 del 2011.«Defiscalizzarelarealizzazio-

ne delle grandi opere potreb-beessereunaboccatad’ossige-no per il nostro settore - osser-vaLuigiSchiavo,presidentediAnce Veneto - e per questo ilpiano degli incentivi fiscalipropostodalviceministroMa-rio Ciaccia deve rimanere in-tatto. La prospettiva di un for-teridimensionamento,chepa-resistiadelineandoalministe-ro dell’Economia per ragionidi copertura finanziaria, ri-schia invece di bloccare il pia-no infrastrutturale del Nor-dest». Eventualità che allar-mafortementeicostruttorive-neti.«Il governo non può mettere

indiscussionepropostechear-rivanodaunsuocomponente,fatteper rilanciare l’economia

-riprendeSchiavo-ingiocoin-fatti c’è il futuro di una dellearee più dinamiche del Pae-se». Che vede in ballo investi-menti per più di una ventinadimiliardidieuro:dallaValsu-gana alla Valdastico Sud eNord, dalla Pedemontana allaNogare Mare.«Forse c’è chi si dimentica -

aggiunge il presidente dei co-struttori veneti - che la nostraregione è inserita all’internodi due corridoi europei fonda-mentali per gli scambi com-merciali e che però ogni pianofinanziarioper le infrastruttu-re parte con un handicap del21%». Percentuale d’impostafissa da versare allo Stato.«In assenza di misure fiscali

forti - aggiungeLuigiSchiavo -il prezzo da pagare per il Nor-dest e il Veneto sarebbe alto,con gravi ripercussioni sia perle43operecontenutenellaleg-ge obiettivo, sia per il pianodell’Alta capacità realizzatadai privati che stiamo portan-do avanti assieme a Confindu-striaVenetoeallaRegione.Unpiano,quest’ultimo, chesenzagli incentivi verrebbe forte-mente ridimensionato».

Maquello fiscalenonè il soloproblema che sta frenando laripresadelsettoreedile.Perri-partire infatti servirebbe unascossa anche dagli appalti. Equi entra in gioco il Piano Cit-tà: un progetto varato dal go-verno nel recente decreto perloSviluppochepotenzialmen-te mette a disposizione dei co-muni 3 miliardi di euro.Soldi che servirebbero per la

riqualificazione di aree urba-ne degradate, e che di riflessoandrebberoperòancheainiet-tare nuova linfa proprio nelsettoreedileconlaconseguen-te apertura di altri cantieri. Iltempoperpresentaregli inter-ventiequindichiedere irelati-vifinanziamentiscadeil5otto-bre. A Vicenza l’amministra-zione comunale aveva punta-to gli occhi sul complesso SanBiagio: un’area a proprietà"mista" che vede anche cuba-ture appartenenti al demanio,altre poste sotto la tutela dellaSovrintendenza (l’ex carcereda trasformare in archivio diStato) e la sede Aim: area dariconvertire in commerciale edirezionale.«IlPianoCittàsarebbeun’oc-

casionedanonperdereassolu-tamente - chiosa Luigi Schia-vo - per intraprendere deter-minatiprogettiperòserveunavisionedilargorespiro.Occor-re credere in un’idea e proget-to di città ben precisi». Che aquestopuntodovrebberoesse-remessi inprevisionedapartedell’amministrazione-Variati.Verbalmente, il mese scorso, ilsindaco aveva confermato lavolontàdi intraprendereilPia-noCittàattraverso lariqualifi-cazione dell’area di San Bia-gio. Ora serve capire se dalleparole si è (o si sta passando)ai fatti. •

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ILRILANCIODELLE COSTRUZIONI. Ilpresidentedi AnceVenetochiede algovernodi appoggiare ilvice ministroCiaccia edi noncambiare strategia sugli sgravifiscali

«Noaretromarce:sidevedefiscalizzare»

Unodeicantieri dellanuovaPedemontana

Oltreallegrandiinfrastrutture,strategicoancheilruolodelPianodiCittà.AVicenzaindividuatoilre-stylingdiSanBiagio

LuigiSchiavo MarioCiaccia

LASVOLTA: RICONVERSIONEDELL’IMPIANTO. Itecnici spiegano lanovitàche, sfruttandoun nuovo brevetto, lo trasformeràin bio-raffineria

EniaMargherarealizzal’eco-dieseldelfuturoSiuseràl’idrogeno:colcarburante“green”piùresaemenoemissioni

GiacomoRispoli paragina ilnuovo green-diesel el’eco-diesel attuale

IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 25 Settembre 201212 Economia

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-55,4%LARIDUZIONE DEICONSUMIENERGETICIDELSETTORE

Nellostesso arcotemporalesonodiminuitidel23,5%anche iconsumiidricidelle aziendelegatealsettoreconciario

Ilnumero

Lascelta dellaConceriaMontebello

Investiti2,5milioniperridurreconsumierifiutiAd Arzignano, in alcuneaziende, l’improntaambientale del prodotto sicalcola già. E’ il caso dellaConceria Montebello diGianfranco Dalle Mese, che èfra le aziende che hannoottenuto la certificazioneambientale Icec, l’unicoistituto specializzato perl’area pelle. «Da tempo -commenta il titolare -abbiamo abbracciato unafilosofia green nella gestionedei processi, che parte dallaconsapevolezza degli impattiche l’attività produce

sull’ambiente e si concretizza conimportanti investimenti intecnologie, nella ricerca e diprocessi sempre più eco e nelladiffusione di una culturaaziendale volta al risparmioenergetico e alla riduzione deglisprechi».

In 3 anni alla Montebello si èinvestito qualcosa come 2, 5milioni di euro per la riduzionedei consumi di acqua ed energia edi produzione di rifiuti. «Oggi -prosegue Dalle Mese - siamo ingrado di comunicare gli impattiambientali legati alla produzionedi un metro quadro di pelle,grazie alla DichiarazioneAmbientale di Prodotto, Epd,redatta a seguito diun’approfondita analisi del ciclodi vita della pelle, dall’agricoltura,all’allevamento, al macello,passando al ciclo di lavorazione eterminando con il trasporto finoal cancello del cliente». •S.C.GianfrancoDalle Mese

NUOVIPROCESSI. Latrasformazione"certificata" dalministro Clini

Concia,lasvolta“green”cheaprealrinnovamento

«Laconceriaitalianahafattoinvestimentiimportantissimiperilrispettodell’ambiente»

L’INIZIATIVA

NasceCfvlacooperativafidicreatadalleimprese

FIAIP.ConvegnosulwebmarketingFiaipVicenzaorganizzamercoledi3ottobre,dalle14.30aPalazzoBoninLongare,ilconvegnodaltitolo:Affrontarelacrisiconnuovistrumenti:Ilwebmarketingnell'immobiliare.

BENETTON.Accordoperl’ambienteOggiaPonzanoVeneto,ilministrodell'Ambiente,CorradoClinieAlessandroBenettonfirmerannounaccordoperlariduzionedell'impattosull'ambientedelsettoretessile.

CONERGY.SemestrepositivoComeperlacapofilatedesca,ancheperlafilialeitaliana,ConergyItalia,ilprimosemestresichiudepositivamenteconunvolumedivendutosuperioreall’annoprecedente.

500mila tonnellate l’anno diquello che si può chiamare“oliovegetaleidrogenato”.Pro-prio il minor volume (nienteossigeno) e la maggiore resaenergetica dovrebbero per-mettereall’Enidiandareinfu-turo ben oltre quel 7% massi-mo di bio-diesel mischiato alnormale gasolio che per i pro-duttoridiautoodiernièil limi-te invalicabile: «L’Europa vor-rà il 10%e noi saremo pronti».

LAVORO E INDOTTO. In un qua-dro di crisi per le raffinerie intutta Europa, per Venezial’Enicontadidarelavoroades-so a 215 unità, e a regime a 180persone.C’èuncalorispettoal-le 300 attuali, ma c’è in balloanche l’idea di sfruttare il sitoanche come “Polo logistico” dicarburanti, cosa che sommataad altri progetti Eni in cantie-re potrebbe creare altri futuriposti lavoro.•

BENCHMARKING. Incontro diConfartigianato

Crisisì,mal’Universitàfailconfrontotraditteepromuovelevenete

Silvia Castagna

Conceria e ambiente: un tem-po concetti opposti, oggi scel-ta di impegno. «La conceriaitaliana è un settore modello,che ha effettuato investimentiimportantissimi per il rispet-to dell’ambiente e che hannofatto la differenza». Parola diministro, e non dell’industriao dello sviluppo ma propriodell’Ambiente. Corrado Cliniè intervenuto nei giorni scorsiaMilano,all’aperturadellaset-timana della moda donna persiglare con la griffe Gucci unaccordo che ha l’obiettivo divalutarel’improntaambienta-le e calcolare i costi ecologicidialcunideipiùrappresentati-vi prodotti della casa di modafiorentina. In sostanza si trat-tadiunvolontariocodicediso-stenibilità, che mira a dareuna carta d’identità verde aiprodotti,borsesoprattutto,va-

lutando i consumi d’acqua edenergia spesi nella produzio-ne, e mettendo in atto tutte lepossibili misure di riduzionedelleemissionidianidridecar-bonica.Obiettivo:avereogget-ti non solo firmati ma anchecertificati, con un’etichettacarbon neutral, ad indicareche sono realizzati grazie aduna riduzione delle emissionidi carbonio su tutta la filieraproduttiva.

LA POSIZIONE DEL MINISTRO. Ilministro Clini ha avuto l’one-stà di guardare oltre il mar-chio, perché se del prodotto laforma la fa la firma, la sostan-za, lamateriaprima,lapelle in-somma, arriva dai conciatoriitaliani,elogiatipergli investi-menti effettuati per ridurrel’impatto ambientale di pro-dotto.«Stiamoparlando-hadichia-

ratoClini -diunsettoreconef-fettipotenzialmentedevastan-tiper leemissioniecheinvece,attraverso un ricambio di tec-nologia trainato dalle normeambientali,haottenutounva-loreaggiunto». Si scrive soste-nibilità si legge competitività,insomma, perché la patenteverde diventa concorrenzialein una fase storica in cui, sem-pre di più, gli acquirenti sonoattenti ai costi ambientali del

prodotto.«È uno dei casi positivi - ha

aggiuntoClini -dicuipurtrop-po si parla poco, perché in Ita-lia, siamo abituati a parlaresoltantomale delle aziende».Parole importanti per i con-

ciatori italiani,accolteconsod-disfazioneadArzignano, capi-talemondialedellaconcia:an-che da qui partono le pelli chepoidiventanoprodottimarca-ti Gucci e prima delle case dimodasonostate leaziendedelcomparto ad investire in pro-cessi di efficienza ambientale.

LA POSIZIONE DEI CONCIARI.L’unione nazionale dell’indu-striaconciaria,presenteràilre-port ambientale 2011 il prossi-mo 2 ottobre, ma quello delloscorso anno certificava una ri-duzione, in 9 anni, del 55,4%deiconsumienergetici, del23,5% di quelli idrici, del 14, 8%della produzione dei rifiuti.Dal 1996 l’uso di solventi è sta-to ridotto del 69,1%. «La pelleitaliana - commentano daUnic,associazionedicuièpre-sidentel’arzignaneseRinoMa-strotto - si distingue dalla con-correnza esterna per innova-zione tecnica e rispetto am-bientale. Questo è confermatodalle numerose attestazioniIcec, ente di certificazione delsettore».•

L’immagine deiprodotti di unaconceria

Il2ottobreiconciaripresenterannoil lororeportambientale.Innoveannirifiutidiminuitidel14,8%Dal1996l’usodeisolventièstatoridottodel69,1%

Ilministro Corrado Clini

TREVISO

È diventato operativo il Cen-troFidiVeneto (Cfv): la coope-rativa di garanzia collettiva fi-di costituita da professionistie imprenditori veneti; un’ini-ziativa creata per sostenere l’attività della piccola e microimpresa del triveneto.Il Centro Fidi Veneto, autoriz-zatodallaBancad’Italianel lu-glio 2012, può contare su unacapacità di garanzia di circa10milionidieuro.Tra l’altro lasua azione si rivolge a piccoleimprese e ad imprenditori in-dipendentemente dal settoreo dalla categoria di apparte-nenza.I confidi, soprattutto nella no-straregione,ricopronounruo-lo importanteall’internodellacatenadel valore della conces-sionedel creditopermettendol’ erogazione del fido anche aquei soggetti considerati trop-po “rischiosi” dalle banche, inparticolareperlacarenzadi in-formazioni sulle loro attivitàeconomico-commerciali.L’imprenditore PaoloGalasso,presidente del consiglio di ge-stione del Centro Fidi Venetoè convinto che «la nascita diun consorzio fidi di matriceprivatisticaedotatodicaratte-risticheinnovative, inunafasedi forte stretta creditizia e digrave disagio economico perlapiccolaepiccolissimaazien-da, può rappresentare un’op-portunità importante per iltessuto imprenditoriale trive-neto»«Un comparto che, ora piùche mai, sente la necessità chevengano agevolati e sostenutii corretti canali di finanzia-mento tra gli istituti bancari eil mondo dell’imprenditoriatriveneta».

Idirigenti EniP.Leonardi, A. Percivalle.A. Fanelli e D.Elefante

L’Università di Verona ha re-datto un rapporto di ricercasul tema della crisi e dei con-trolli gestionali nelle Pmi.L’indagine si riferisce a una

sintesichenell’ultimobiennioha coinvolto 471 aziende ope-ranti nei territori di Vicenza eVerona.Ilrapportomette inevidenza

come le aziende che hannomesso in atto sistemi di con-trollo interno alla propria ge-stioneabbianoavutodelleper-formance economico-finan-ziarie migliori delle altre an-che in questo periodo di crisi.Grazie al benchmarking, in-

fatti, è possibile individuare ipropripuntidi forzaedidebo-lezzaperattivareazionicorret-tive e di miglioramento, so-prattutto ponendo la propriasituazione economico-finan-ziaria in relazione a quella dei“concorrenti”.Leaziendemonitorateappar-

tengono per il 72% al settoremanifatturiero, per il 10% a

quello delle costruzioni edili eper il 18% al commercio e alladistribuzione. Inoltre, il 57%del campione intervistato èrappresentato da aziende vi-centine e il 43% da aziende ve-ronesi, mentre il 57% delle im-prese analizzate è compostoda società a responsabilità li-mitata.Confartigianato Vicenza ha

così organizzato un incontro(aperto a tutti) per presentarelo studio dell’Università di Ve-rona, in programma domani,dalle 17, al Centro congressidell’AssociazionediviaFermi.L’appuntamento vicentino

potrà dare anche ad altreaziende la possibilità di cono-scereilproprioposizionamen-torispettoallealtreconcorren-ti, e l'attività di benchmarkingservirà appunto in questo mo-do a elaborare un confrontotra i propri indici di bilancio equellideicompetitornelperio-do compreso tra gli anni2008-2011.•

IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 25 Settembre 2012 Economia 13

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CRONACADIVICENZATelefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: [email protected]

L’EVENTO/2. Molti gruppihannogià riservatoil bigliettoper lamostra

Boomdiprenotazioni«Superatele80mila»

Ilproverbiodelgiorno

L’EVENTO/1. FestainpiazzadeiSignoriperlafinedel maxi-restauro

UnanottebiancaperinaugurarelanuovaBasilica

Unmomentoattesodaseianni:la“restituzione”delcapolavorodiPalladioalmondoACHILLEVARIATISINDACODIVICENZA

Tantiigruppiinarrivo,mailbancodiprovasaràilnumerodivisitatoriprivatiMARCOGOLDINLINEAD’OMBRA

Marco Scorzato

Una serata di concerti in piaz-za dei Signori con l’aperturaanticipata al pubblico dellagrande mostra “Raffaello ver-so Picasso”. Sarà una sorta dinotte bianca quella che il 5 ot-tobre prossimo saluterà, perdirla con le parole del sindacoAchille Variati, «un momentoattesodaseianni: larestituzio-ne alla città e al mondo dellaBasilica Palladiana restauratael’inaugurazionedellagrandemostra». Un «doppio eventoeccezionale» che l’ammini-strazione comunale, insiemecon Linea d’Ombra - che curala mostra - e con un pool disponsor privati hanno decisodicelebrareconunamenù«in-novativo: non una cerimoniaristretta per autorità, ma unafesta di piazza aperta a tutti».

MOSTRA ANTICIPATA. «Ormaici siamo», sospira il primo cit-tadinopensandoall’imminen-tefinedelrestaurodellaBasili-ca e all’apertura della mostracuratadaMarcoGoldin.Lada-ta del taglio del nastro, fissatainizialmente al 6 ottobre, vie-ne di fatto anticipata di ungiorno. Anzi di qualche ora,per un’anteprima universale:la sera del 5 ottobre, si potràentrare in Basilica a partiredalle21e finoall’1dinotte, consconto sul biglietto - in vendi-ta a 10 euro alla biglietteria dipiazza dei Signori - ma senzapossibilità di prenotazione nédi utilizzo dei cosiddetti “bi-gliettiaperti”acquistati inpre-cedenza. La biglietteria chiu-derà a mezzanotte e un quar-to. Per non congestionare ol-tremodo il salone del monu-mentopalladiano,nonamplis-simo, gli organizzatori hanno

stabilito che non potranno ac-cedere alla mostra più di 500persone in contemporanea.

PFMERUGGIEROINPIAZZA.Chivorrà, dunque, potrà mettersiin fila per ammirare La Danseà Bougival di Renoir e gli altri85 capolavori già la sera del 5.Perrenderemenopesantel’at-tesa - e comunque per accom-pagnare in musica e in festal’evento-inpiazzarisuoneran-no le note di nomi illustri delrock e del pop italiano: dalle20.30,dopo il saluto delsinda-co e di Goldin, saliranno sulpalco prima il Pedrollo BassEnsemble, del conservatoriocittadino, e poi, intorno alle22, Antonella Ruggiero & laPfm.Iconcerti,gratuiti,prose-guiranno fino a mezzanotte.

IL SOSTEGNO DEI PRIVATI. Lapresentazione della serata èstatadataieri,aPalazzoTrissi-no,dalsindacoVariatiedalcu-ratore Goldin, accompagnatidaglisponsorprivatichecopri-

ranno i circa 40 mila euro dicosti dell’evento: si tratta delgruppoFittdellafamigliaMez-zalira, e poi di Despar, Svilup-po Cotorossi e Gemmo Im-pianti, che ha già sostenuto lespese del sistema di illumina-zionedella Basilica. «Un annofa - sottolineaIreneGemmoinuna nota affidata al direttoregenerale Tomarchio - abbia-mo portato la luce nel cuoredella nostra città. Ora, con lariapertura della Basilica, cele-briamo il compimento diun’operadirestaurodestinataa fare di Vicenzauna capitale cul-turale». «Sonoorgoglioso - ag-giunge Alessan-dro Mezzalira -di parteciparecon entusiasmoa un’iniziativache coinvolge lacittà intera».«L’inagurazionedella Basilica sa-rà anche per noi un momentospeciale», afferma Paolo Do-sa, amministratore di Svilup-po Cotorossi, che «con i grup-pi Maltauro-Codelfa realizzailpiùgrande investimento im-mobiliare della città». AncheDespar - per voce di Negri - di-ce «grazie all’amministrazio-ne» e sostiene «un evento chesegna una rinascita della cittàrestituisce un monumento diimportanza mondiale».

QUADRI IN ARRIVO. Ieri, intan-to, ègiunta inBasilicaun’altratranchediquadri chesarannoin mostra fino al 20 gennaio.Scortatidallapolizia, leteleso-no state trasferite nel salonedove saranno collocate perl’esposizione a partire dallagiornata di oggi. •

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ILCALENDARIOLamostra“RaffaelloversoPicasso-storie disguardi,volti efigure”riunirà nelsalonedellaBasilicaPalladianafresca direstauro86 capolavoridell’arte.di artisti qualiRaffaello,Veronese,Tiziano, Velazquez,Goya,Van Gogh, Monet,Manet,Gauguin,Picassoe moltialtrimostrisacri.

ILCALENDARIOLamostrasaràaperta inanteprimalaseradel 5ottobree visitabile finoal20gennaio 2013nelsalonedellaBasilica.L’unicogiorno di chiusura,intremesi emezzo, sarà il24dicembre.La mostrasarà aperta dal lunedìalgiovedì dalle 9alle19,venerdì e domenica dalle 9alle 20,al sabatodalle9alle 21.Il 25dicembrel’aperturasarà limitataall’orario15-20, aCapo-dannodalle 10alle20.

BIGLIETTIENOVITÀ.Suprenotazione, ilbigliettointero costa13

euro,quello ridotto 10;periminorenni7euro, gratisfinoa 5 anni. In biglietteriabigliettointero a12 euro,ridotto9, minorenni 6.Èpossibileprenotare un“bigliettospecialeaperto”,a15 euro, chepermettedivisitarela mostranelgiornopreferito. Oltrecheviainternet, ilbigliettoapertosarà acquistabileancheallabiglietteriaalpianoterradellaBasilica apartiredagiovedì (dalle10alle12 edalle 16alle18).Per l’anteprima del 5ottobrenon sonovalideprenotazioniné bigliettiaperti,ma solo itaglliandiacquistatiquella sera.Info:0422429999 osulsitowww.lineadombra.it.

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Lamostra

ILVENETOCHECAMBIA. Anchel’eurodeputata leghistaspinge perl’asse metropolitano Vicenza-Verona

«Areavasta,èl’oradiaccelerare»

L’asse Vicenza-Veronasi sta consolidando traeconomia epolitica

Bizzotto: «Sì al polo Ovestgià realtà per le categoriePrima i fatti poi la Regionepotrà “istituzionalizzare”»

Sonoin arrivo in questigiorni i quadrichesarannoesposti inBasilica per lagrandemostra

Aperturastraordinariaalpubblicodellamostra“RaffaelloversoPicasso”laseradel5ottobreInpiazzaconcertidiPfmeAntonellaRuggiero

Mancano 10 giorni all’inaugu-razione della mostra “Raffael-loversoPicasso”esi allunga lafila di visitatori che hanno giàriservato l’ingresso. «Abbia-mo superato le 80 mila preno-tazioni», spiega Marco Gol-din, di Linea d’Ombra, il deusex machina dell’esposizione.Si tratta perlopiù di «grup-

pi», precisa il curatore, e il da-to di partenza è «decisamenteconfortante». Goldin, comun-que, evita accuratamente i to-ni trionfalistici,perchélesom-mesi tireranno«alla fine».Ri-conosce infatti che «il verobanco di prova per misurare ilsuccessodellamostrasaràl’af-flussodei singolivisitatoripri-vati».Per gli appassionati che vor-

ranno andare alla mostra conun bagaglio di preparazione

aggiuntivo, e comunque percogliere fino in fondo il sensodelle scelte espositive di Linead’Ombra, sarà possibile parte-cipare ad un ciclo di conferen-za curate dallo stesso Goldin.«Sarannoquattroseratediap-profondimentoalTeatroOlim-pico,unaperciascunadellese-

zioni della mostra», spiega ilcuratore. La prima è in pro-gramma mercoledì 3 ottobrecon inizio alle 20.30. Le seratesaranno ad ingresso ingressolibero fino ad esaurimento deiposti con apertura del teatroalle 19.45.«Ogniincontrodurerà45mi-

Ilsindaco con ilcuratore egli sponsor dellaseratadel5ottobre

Il curatore Goldin illustreràle quattro sezioni dellamostra con un un ciclodi conferenze all’Olimpico

«È il momento di accelerareperrafforzarel’areametropoli-tana Vicenza-Verona che stagià nascendo dai fatti, sia sulversantedellecategorieecono-miche che su quello ammini-strativo, anche per l’esistenzadiunavolontàpoliticatrasver-sale». Mara Bizzotto, eurode-putata della Lega Nord, si ag-giunge al coro di quanti, susponda berica e veronese, pre-mono per rinsaldare le siner-

gie di varia natura - dai servizipubblici a quelli per le impre-se - che sono sorte tra il capo-luogo scaligero e la città delPalladio.Tra i principali motori del-

l’avvicinamento reciproco cisono i due sindaci, Achille Va-riatieFlavioTosi,divisidalco-lorepolitico (Pd il primo, Legailsecondo),manondal«senti-re amministrativo», come hasottolineatoneigiorni scorsi ilprimo cittadino vicentino.L’eurparlamentare bassanese,al pari di Variati, ritiene che«l’integrazione metropolita-na sia un’opportunità da co-gliere, soprattutto in questo

momento,privilegiando i fattirispetto alle dinamiche giuri-dico-istituzionali». In questigiorni, con l’approdo in Parla-mento del decreto sulla spen-dingreview-quellochecontie-ne le norme relative alla rifor-ma dei confini delle Province,con l’abolizione di alcuni diquestientie l’istituzionediVe-nezia “città metropolitana” -,ha preso corpo il dibattito sul-l’ipotesidi creare una seconda“città metropolitana” a Vero-na. È un concetto, questo, chedalpuntodivistagiuridicoim-plicherebbe un ruolo cardineper il capoluogo scaligero e disubalternitàperglialtriComu-

ni che dovessero aderire allacittà metropolitana. Ma è sta-topoi lostessoTosiarassicura-reVicenzaearaddrizzare ildi-battito: ciò che conta, ha dettoil primo cittadino veronese, èla sostanza e non la forma,cioè «la volontà di fare le coseinsieme con Vicenza». Ancheil presidente di AssindustriaVicenza, Giuseppe Zigliotto,ha auspicato «sinergie su basidiparità» tra le due parti.Ora Bizzotto prende la palla

al balzo e pone l’accento sul-l’integrazione «che già esi-ste», non solo quella delle so-cietàmultiserviziAimeAgsm,maanche«quelladellecatego-rieeconomiche».Portal’esem-pio di Confartigianato, dove«l’associazionevicentina svol-ge un ruolo tutt’altro che su-balterno nei confronti della

stessa associazione verone-se»:comehaspiegatoneigior-ni scorsi il presidente Agosti-no Bonomo, ConfartigianatoVicenza offre il servizio di cre-dito anche alle imprese scali-gere. «Sono questi - dice Biz-zotto - i passi concreti chevan-no sostenuti e, se possibile, in-crementati e approfonditi».QuantoalruolodellaRegione,che potrebbe dare dignità isti-tuzionaleall’areametropolita-nadelVenetooccidentale, l’eu-rodeputataritieneche«sareb-be un passo possibile, ma suc-cessivo rispetto all’integrazio-ne reale». Tra l’altro, la realiz-zazione della Valdastico Sud,dellaPedemontanaedellaVal-sugana«ricalibreràa favorediVicenza il baricentro delle co-municazioni venete».•M.SC.

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Quandoilprioregiocaacarte,cosafarannoi frati?

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Circolazioneintilt

VialeVeronasottoiferriTuttiinfilaadaspettareSiannunciavano disagi eidisagisono arrivati. Seilbuongiornosivede dal mattinosiprevede unautunno caldopertutti ipendolari cheviaggianolungoviale Verona.

Nellagiornatadiieri sonoiniziati i lavori diriasfaltaturadell’arteriacheportaall’ingressoovest dellacittà.Iltrattointeressatoèstatoquellotra viaD’Annunzioeilcavalcavia diFerretodeFerreti,dovesono statechiuseledue corsie cheportanoversovialeSanLazzaro edèstatadeviata la circolazionenell’altrametàcarreggiata,trasformandolaindoppiosensodimarcia per renderescorrevole elimitare i disagi.

Iproblemi inognicaso sisonofatti sentire.Sindalla mattinasisono formatelunghe code.L’amministrazione comunale

l’aveva messoinpreventivo.Tantocheproprioper l’occasionesonostatisistemati deicartelli, nellevicinanze,per annunciarepossibilidisagierallentamenti. Detto,fatto. Numeroseautomobili sonorimasteincoda lungoviale Verona,conproblemi soprattuttoper chientrava incittà.

Comese nonbastasseci si èmessoancheil tempo acomplicarele cose; lapioggiaharallentatoancoradipiù loscorrimento.Ea nulla, se nonperdarequalche indicazioneagliautomobilistisperduti edisorientati,èservitol’interventodellapolizialocale chehacercatoinognicasodifarscorrere ilpiùpossibilela circolazione.

Restadacapirese, imparatalalezione,moltiautomobilistideciderannoneiprossimi giornidiintraprenderestradealternative.Nelvero sensodellaparola.Effettuareuna deviazione oprendereunascorciatoiapotrebbeesserela soluzione piùsempliceper nondoverrimanerebloccatineltraffico.Perché èverochebisognaportarepazienza. Maanchequesta,come tutto, sembraavere unlimite. •NI.NE.

© RIPRODUZIONERISERVATACodeinviale Verona

Nicola Negrin

Edue.Nuovasettimanaenuo-va toppa nell’asfalto appenastesodiviaBattaglioneFrama-rin. Sarà un caso, ma a distan-za di sette giorni, la strada cit-tadina che passa tra il teatro ele banche per la seconda voltaè stata squarciata. Un altro in-tervento d’urgenza e un altroquadrato in bella vista in unmanto luccicante. La causa èsempre la stessa: l’acqua. Eper ilComunesi ripete labeffadi pochi giorni fa.

IL RATTOPPO. Qual quadrato diasfaltoappenastesononèpas-sato inosservato agli occhi diautomobilisti e di ciclisti. Il ta-glio profondo è stato realizza-to vicino all’incrocio con viaMameli, al momento sotto iferri per la sostituzione delletubazionidiacquaegas.Guar-da caso proprio a pochi passidalla precedente lacerazione,che si trova invece nella corsiache da via Mazzini porta a viaLegione Antonini. Ennio To-setto, contattato nel pomerig-gio di ieri per chiedere deluci-dazioni,stentaacrederci:«An-coraunbuco-chiedel’assesso-re ai lavori pubblici -? Non èpossibile».Inveceètuttovero.

ILGUASTO.Ilcopionedell’inter-vento è sempre lo stesso. Cosìcome accaduto il 19 settembreanche ieri sono entrati in azio-negliuominidiAcqueVicenti-ne «perché - spiega Tosetto - sièrottaunachiavedellacondot-tad’acqua.Sitrattadiunostru-mentochesi trovapropriosot-to i chiusini e che doveva perforzaessere sostituito».

LECAUSE.Restadacapire,arri-vati a questo punto, se si trattidi una coincidenza o se l’inter-ventodi riqualificazione di viaBattaglione Framarin non ab-bia forse causato qualche dan-noalle tubazioni.«Puòcapita-re-fasaperel’assessoreai lavo-ri pubblici - perché magari c’èstata molta compressione du-rante l’asfaltatura». Allo stes-so tempo va messa in contol’etàdellacondotta.«Nonstia-mo parlando di tubazioni ap-pena stese ma di sottoservizichehannomolti anni.Ungua-stoèsempredamettereinpre-ventivo. Purtroppo è accadutoproprionellastradacheabbia-moappena asfaltato».

LA PERCENTUALE. Tosetto cer-ca quindi di guardare il bic-chieremezzopie-no. «Va anchedetto che abbia-mo riqualificatopiù di 60 stradequest’estate - ag-giunge - e ancorastanno conti-nuando gli inter-venti.Duerattop-pi non rappre-sentano un’altapercentuale.Sen-za considerare che guasti diquesto genere sono difficili daprevedere».

IL RISANAMENTO. La beffa perl’amministrazione resta. Mal’assessore ai lavori pubblicinon si dice preoccupato. Fortedella bozza di regolamentoche tra poco porterà in Giuntaper l’approvazioneèottimista.«Unavoltacheilnuovoasfaltosteso per il secondo guasto sisarà assestato - racconta - Ac-que Vicentine provvederà allafresatura della carreggiata».Un restyling necessario, chesaràa spese dell’azienda, e cheriguarderà «entrambe le cor-sie. Secondo le regole che ab-biamostabilito-conclude-do-vrà essere livellato il manto, inmodo tale che non ci siano bu-che;dovrà essere un interven-topreciso e non buttato lì». •

DialettandoStoriediSanti

PurtroppoguastipossonocapitaremasaràgarantitounbuonripristinoENNIOTOSETTOASSESSOREAILAVORI PUBBLICI

STRISCE ASSENTIL’asfaltoè stato steso dapiùdi duesettimanemadellasegnaleticaorizzontaleper ilmomentonon c’è alcunatraccia.Nonsela passanobeneipedonicheattraversanovialeTrieste. Da moltigiornil’interventodiriqualificazioneèconcluso,glioperai stannointervenendoversoAnconettama lestriscepedonaliancoranon sivedono.

LARICHIESTALasituazioneè statasegnalatadal capogruppoinConsigliodell’Udc,DanieleGuarda che«sollecital'amministrazioneaprocedereallarealizzazionedellasegnaleticaorizzontale di

vialeTrieste edi vialeAnconettaoggiancora deltuttoassenti dopo cheil7settembreè statacompletatalanuovaasfaltatura».

PERICOLOLasituazioneè alquantodelicata,considerato cheproprioinviale Trieste,pocoprima dell’incrocioconvialeFiume, si sonoverificati numerosiincidenti.Guarda chiedeche«inparticolarevengano realizzatiprimapossibilegliattraversamentipedonalidatocheperipedoni daquelgiorno idue vialisonodidifficile epericolosoattraversamento». •

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InvialeTrieste

URBANISTICA. Ok inGiunta alPianodegli interventi in ritardodi 9mesi

SìalnuovopianoregolatoreEidocumenti?Concalma

PalazzoTrissino

Neldialetto venetol’aggettivo“martufo“ èsinonimodi scemo, babbeo.

Laradice sembraessere laparolatartufo cheoltre alfungoindicaunindividuoipocrita.

MarcoCriado,Cleofa, SergiodiRadonez:questiisantiricordatioggi.Sergiovissedal1314circaal1395.Moltissimelenotizieriguardantiquestopatriarcadituttele Russie,fondatoredelmonastero

dellaSantissimaTrinitàdettopoilaTrinitàdiSergio.È ilsimbolostoricopiùfamosodellaRussiacristianaeildiffusorepiùqualificatodelmonachesimo.Lasuatombaèmétadi

continuipellegrinaggiaZagorsk,il“Vaticano“sovieticocontantodimonastero,un museoimpagabiledi iconeelaceleberrimachiesadellaTrinità.Èilpatronodiquantimigranoin occidente.

nuti - spiegaGoldin -Laprimaserata,quella del3 ottobre, sa-rà incentrata sulla quarta e ul-tima sezione della mostra,quella che riguarda “Il Nove-cento. Lo sguardo inquieto”».Le serate successive illustre-

ranno le altre sezioni, andan-do a ritroso rispetto all’ordinein cui le stesse sono visitabiliin Basilica. Perciò nella secon-daconferenza,quelladidome-nica 14 ottobre, il focus saràsulla terza sezione, “Il ritrattoquotidiano”. Successivamen-te, in due date ancora da pro-grammare ma che si terrannocomunqueentroottobre, il cu-ratore illustrerà la seconda se-zione, sulla “La nobiltà del ri-tratto”, e infine la prima sezio-ne, quella intitolata “Il senti-mento religioso. La grazia el'estasi”.Neiprimidueappuntamenti

le conferenze di Goldin saran-no seguite da un concerto perpianoforte: il3ottobresiesibi-rà il pianista russo Aleksej Vo-ronin,mentreil 14ottobresali-rà sul palco Pietro De Maria.Infine, tutti coloro che assiste-ranno all'appuntamento del 3ottobre verranno omaggiatidel mini-catalogo sulla storiadel ritratto curato dallo stessoGoldin che sarà poi in venditaal bookshop al costo di 5 eu-ro.•M.SC.

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CANTIERI&DISAGI. L’interventodiriqualificazionedi viaBattaglione Framarinsiera concluso da poco:letoppe lungola carreggiata sonodue

Unaltrosquarcionell’asfaltonuovo

Lanuovatoppa cheè stata realizzatalungo viaBattaglioneFramarin, appenaasfaltato. COLORFOTO

Ilmantostradaleèstatobucatoperlasecondavoltain10giorniAll’ingressoovestsonoiniziatii lavoricontrafficoelunghecode

LanotiziaèchelagiuntaVaria-ti, con nove mesi di ritardo ri-spettoagliannunci,haadotta-to il Piano degli interventi. Daalmeno otto anni a palazzoTrissinoèincorso lasudatage-stazionedelnuovopianorego-latore. Era la primavera del2004quandoilconsiglioregio-naleapprovòlanuovaleggeur-banistica, che introducevaduestrumentiper lapianifica-zione dello sviluppo delle cit-tà. Il primo è il Pat, il piano diassetto del territorio, il dise-gnogeneraleacuiaspirarenel-

l’arco di venti o trent’anni. Vi-cenza ha approvato il suo Pattra il 2009 e il 2010. Perché leprevisioni possano essere tra-sferite dalla carta ai cantieri, ènecessaria la definizione delPiano degli interventi, lo stru-mentooperativodacuidiscen-dono superfici, volumetrie epermessi di costruire. Con no-ve mesi di ritardo sulla tabelladi marcia, il documento è sta-to adottato ieri dalla giunta. Èpersino superfluo sottolinea-relarilevanzadiquestadelibe-ra per il futuro di Vicenza. Nei

mesi scorsi, su queste pagine,sonostatianticipatimolticon-tenuti del Piano, a partire da-gli accordi tra enti pubblici etra Comune e partner privati.Cisonopoicentinaiadipiccoliproprietari in attesa da diecianni. Il loro destino, tuttavia,non è ancora noto. Dopo il vialibera,lagiuntanonhapresen-tato il Piano, né ha reso dispo-nibile la documentazione: èdel tutto evidente che tra i pis-sipissibaobaoegliattiufficia-li,quando ’èdimezzol’urbani-stica, la differenza è abissale.Il caso ha voluto chead alcuneincongruenze cartografiche sisiano aggiunti irrisolvibili di-sallineamenti tra le agende disindaco e assessore. Morale:non s’è trovato tempo per ilprovvedimento più importan-te dell’anno. •G.M.M.

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Oggici sarà anche ElenaDonazzana Milanoper quellacheviene definitala raccoltadifferenziataperl'Ecocentrodestra.“#DiffeRenziamoci”.LaDonazzansaràpresente,insiemea consiglieriregionalidialtre4regioniitaliane,aPalazzoPirellialle 13,perpromuovere,attraversola rete

deiPatrioti: “#Differenziamoci".Perdare vita allaraccoltadifferenziatanel Centrodestra.Eiltemasi spostaanchea Vicenza,dovelastessa associazioneAmo ilVeneto, spiega:«A noi nonpiace ilterminerottamazione, siamopiuttostoperselezionare.Esoprattuttononèunaquestionedietà».•

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Lamanifestazione alPirellone

L’ATTESA.«Ciceroèilbenvenutomacidevediresevuolelavorareingruppo»

ILSEGRETARIO.«InvitareSergioBerlatonellanostrasedenonhasenso»

ILCANDIDATO.«La città èancorascossa per lasceltafatta quattro annifa»

EconDiffeRenziamocipartelasfidanazionale

Diconodiloro

Ifondatori dell’associazione AmoilVenetodurante laconferenza stampa di presentazione. COLORFOTO

Èl’unicomodopercontattareicittadinicheoggisonostanchideivecchisistemiELENADONAZZANASSESSOREREGIONALE

Eugenio Marzotto

Sul muro ci sono appese le fo-to dei riferimenti culturali. IlVaticano visto dall’alto, Fal-cone e Borsellino, Zanardi al-le paraolimpiadi ed un medi-tativo Ezra Pound. Più cheuna parete sembra un mani-festo d’indirizzo, come dire“noi siamo questi”. E loro so-no gli ex An della galassiaPdl, la parola ex non piacema a guardarli schierati nel-la conferenza stampa di pre-sentazione dell’associazione“Amo il Veneto”, l’effetto c’è.

IL GRUPPO. L’assessore regio-nale Elena Donazzan, i consi-glieri comunali FrancescoRusso e Valerio Sorrentino, ilsegretario veneto del Coisp(sindacato di polizia), LucaPrioli e Silvio Giovine, presi-dente del movimento giova-nile Pdl. Più in là il padre no-bile Sante Sarracco. Ma delgruppo fanno parte anche ilresponsabiledei progetti tele-

matici delle Ulss vicentineGiampaolo Stopazzolo e l’av-vocato Maurizio Borra. Sonoi “soci fondatori” di un’asso-ciazione che va oltre la spintasocial-culturale. “Amo il Ve-neto” si trova a cento passi davia Napoli e a due isolati dacampo Marzo e dal civico 8 dipiazzale Giusti, l’associazio-ne farà da laboratorio peruna civica da presentare alleelezioni 2013 con un pro-gramma nero su bianco cheparla di sicurezza, sociale egiovani. Una fuga in avanti ose si vuole una volata in atte-sa di un candidato sindacoche non c’è, un modo per spa-rigliare le carte e giocared’anticipo. Sul Pdl. Ieri nonc’era il segretario cittadinoNereo Galvanin, tanto menoil capoprovinciale SergioBer-lato. «Bisogna andare oltre ilPdl», spiegano i protagonistiche si autofinanziano per te-nere aperta la sede dell’asso-ciazione.

LACASA.Il gruppo capitanato

da un’entusiasta Donazzantenta di mettere ordine: «Ab-biamo aperto una casa per lepersoneche voglionocambia-reVicenza, questacittà si me-rita di più».

CONTATTI. E siccome da solinon si va lontani l’associazio-ne sta dialogando con altrigruppi. «Certo, a partire dalgruppo di Giulianati-Alifuo-co e da Roberto Ciambettidella Lega. Basta con i vecchischemi - attacca la Donazzan- dobbiamo fornire un’alter-nativa al centrosinistra an-dando oltre il Pdl, la gentechiede meno partiti e menobandierine, oggi se si vuole

contattare i cittadini bisognaevitare le logiche di partito.Entro dicembre avremo unprogramma e il candidatosindaco». Sembra un chiarovia liberaalle civiche conbuo-na pace dei vertici del Pdl cit-tadino che per ora non sem-branocoinvoltinell’operazio-ne “Amo il Veneto”, ma c’ètempo, perfino per aspettarel’exassessore variatiano Clau-dio Cicero: «Dipende da lui -spiega Valerio Sorrentino - seintende fareun gioco di squa-dra è il benvenuto, ma quinon c’è spazio per chi vuolemettere il piede in due staf-fe». E sul coinvolgimento diSergio Berlato l’assessore re-gionale chiude con un «chesenso avrebbe?».

L’INGRESSO. Tre stanze, unamini sala conferenze e allaporta una targa in ottone conil nome in evidenza di ElenaDonazzan: «Tranquilli nonmi candido a sindaco, la cittàè ancora scossa dalla sceltafatta dal centrodestra quat-tro anni fa con Lia Sartori, glielettorinon ce l’hannoperdo-nata. Io sono una bassaneseche sta lavorando per crearediverse liste». Certo, il ri-schio frammentazione esi-ste, ma il “gruppo Donazzan”punta a fare da apripista inattesa che arrivino gli altri. Ec’è pure il programma che ol-tre al tema della sicurezzapunta su centro storico, so-ciale, giovani e università.Più che un ricambio degliesponenti storici, l’operazio-ne ha l’aria di una rottama-zione del centrodestra.•

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L’INCONTRO. Domanisera avilla BoninLongare il giornalistapresenteràil suoprogetto politico“Fermareil declino”

IliberalifannosquadraconGiannino

OscarGiannino ha lanciato ilprogetto“Fermare ildeclino”. Lo presenteràdomani aVicenza.ARCHIVIO

Il vicentino Dalla Via è ilcoordinatore per il Venetodi “Costituente liberale”«Idee da rilanciare»

I“renziani”vicentini in compagniadello sponsorn. 1: ilsindaco

POLITICA. Donazzan,Rucco e Sorrentinotra i fondatori del gruppoche hasedein piazzale Giusti.Dialogo conAlifuoco-Giulianati eCiambetti, aspettandoil Pdl

GliexAnribaltanoiltavolodelleComunaliApertalasededi“AmoilVeneto”l’associazionechevuoleessereil laboratoriodelcentrodestra

In Italia i liberali veri sonosempre stati pochi. E anchequando,aparole, sembravanoessersi moltiplicati sull’ondadel programma berlusconia-no, alla prova dei fatti si sonoritrovati di nuovo alla ricercadi una bussola per ritrovareunastradapoliticamaiimboc-cata. Per questo l’associazione“Costituente liberale”, fondataa maggio proprio per cercarediriannodarele filaeraggrup-paretutticolorodispostiaspo-sare e a portare avanti quelleidee, adesso guarda con moltointeresse al progetto di OscarGiannino, “Fermare il decli-no”. E il primo passo è stato

quellodi invitare il giornalistaa Vicenza: domani, a partiredalle21,Gianninosaràilprota-gonistadiunincontroorganiz-zatoa villaBonin Longare, neipressi della Fiera.Il coordinatore per il Veneto

di “Costituente liberale”è il vi-centino Alessandro Dalla Via,già parlamentare per il Pli epromotore di un’iniziativa incui crede molto.«Le emergenze dell’Italia so-

no risanare l’economia e ri-prendere lo sviluppo, riforma-re le istituzioni e ridare digni-tàallapolitica, riportareivalo-ri dell’etica nella vita pubblica- è l’attacco dell’appello per laCostituente liberale -. La rivo-luzione liberale della societàitaliana, troppe volte annun-ciata, è nella sostanza ancoraferma. Negli anni passati,quanto più tutti, a destra, al

centro ed a sinistra, si sono di-chiarati liberali, tanto menosisono avute aperture e, all’op-posto, in molti campi si sonosegnati significativi arretra-menti.Anche ilGovernoMon-ti non ha modificato la pro-spettiva.Lasuaazione,merito-riaedindispensabile,hatutta-via portato a semplificazionididubbiosuccesso, a liberaliz-zazioniassenticonipoteri for-ti e timide con le corporazioniedadunariformadelmercatodel lavoro contraddittoria neicontenuti ed incerta negli esi-ti».Tenutocontochei liberaliso-

nofisiologicamenteportatiall'individualismo, è evidenteche a livello politico questopuò essere un handicap, spe-cie al momenti di partire conunaformazionedecisaabatta-gliareneivari terreni istituzio-nali.È inquestosensochevavista

l’apertura al progetto di Gian-nino,chestaraccogliendocon-sensicrescentiportandoavan-ti idee e programmi condivisi

da “Costituente liberale”. «Lanecessità - scrive Dalla Via - diunaformazionepoliticagenui-namente liberale nel caoticoquadro politico nazionale èunanimente riconosciuta e lodeve essere, a maggior ragio-ne, per chi è particolarmentesensibile ai valori delle libertàcivili ed economiche». Perchéallora non imboccare la stessastrada indicata da Giannino edai sui Chicago boys?Domanisera, insiemeaGian-

nino,chepresenterà i tratti es-senziali del progetto “Ferma-reildeclino”, interverrannoan-cheilpresidentedi“Costituen-te liberale”, il sen. Enrico Mus-so,e il coordinatoreper ilnordItalia, Edoardo Croci.Tra i fondatori dell'associa-

zione non va dimenticato l’on.FabioGava. asuo tempiuscitodalPdlproprioperaverriscon-trato un tasso a suo giudiziomolto basso di idee liberali. Siriparte dunque da qui, e i pro-motori sperano di raccoglierei consensi necessari.•

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I renziani vicentini comincia-no a raccogliere i primi fruttidella scelta “rottamatrice”. Elo fanno presentandosi con igazebo per raccogliere le fir-medei cittadini.«Domenicascorsa- racconta

Filippo Crimì, coordinatorecomitato "Vicenza x MatteoRenzi"-comecomitato"Vicen-za x Matteo Renzi" abbiamoiniziato il nostro percorso perpromuovere la candidatura di

Renzi alle primarie».La strategia utilizzata è quel-

la, come dire, movimentista,nonmolto in voga nel Pd.«In 4 ore di volantinaggio -

prosegueCrimì -abbiamorac-coltoquasi 200 adesioni alno-stro progetto, un vero succes-so. L'interesse dei cittadiniper l'iniziativa e il desiderio diinformarsi su programmi eobiettivi sono evidenti, sem-brachel'antipoliticafinoraim-

perante abbia lasciato spazioad una nuova consapevolezzadella gestione della res publi-ca».Copiando un po’ dai grillini,

lo scontento si può intercetta-reancheinunpartitotradizio-nale. «Negli ultimi anni in po-chi hanno colto i veri proble-midell'Italiaesoprattuttodel-lanostrarealtàveneta,Renzièuno di questi. Continueremonei prossimi fine settimanacon la nostra iniziativa di in-formazione per i cittadini su-gliobiettividiRenzieaccoglie-remo chi vorrà darci una ma-no».•

ROTTAMATORI. Nelle primequattroore divolantinaggioraccolte oltreduecentoadesioni

I“renziani”avantiacolpidifirme

SergioBerlato

ClaudioCicero

AmaliaSartoriGZ03156

IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 25 Settembre 201218 Cronaca

Page 9: rassegna stampa 25-09-12

«IlcoordinamentocittadinodelPdldiVicenzaoggi hatoccato ilpuntopiùbasso diunaparaboladiscendentechepurtroppoappareinarrestabile. C'èunmistodiindecenza,volgarità,irresponsabilitàepersinomorbositàinquestocapolavorodeiberlusconianiberici».La replicadipalazzoTrissinoèaffidataa uncomunicatodelprotavoce delsindacoecapo digabinettoJacopoBulgarini d’Elci,chedefiniscel’associazione tra lafotografiadell’omicidio diCampomarzo ela fotodiVariati copertadisangue«un'operazionesquallidaancheperchébasatasuunavergognosa mistificazione: ilPdlsa bene,se inquattroannidiopposizionenonhadimenticatodeltuttol'abcamministrativo, chelaresponsabilitàdell'ordinepubblicononèdel sindaco.Ericordolorocheil questorepochesettimanefa,dopo averchiusocon successo inpocheoreil caso, aveva espresso con

saggezzala sua preoccupazioneperstrumentalizzazioni checertononaiutanoil lavorodelleforzedell'ordine.Maal di là delcontenuto,èla formadiquestomanifestoa superare ognilimite. IlPdlcittadinoappare come ungruppodominatodaun livoreirresponsabile.Quando unregistanonhamoltotalentoed èincrisi diidee,cercadiimpressionareilpubblicocon facilieffettacci:erotismopecoreccioesangue avolontà. Sul primofronteil Pdlnazionaleha giàdatoabbondantemente;eora, eccounpo'dibassa macelleria dapartedeiberlusconiani locali».•

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Lareplica dipalazzo Trissino

JacopoBulgarinid’Elci

«OperazionesquallidaSolobassamacelleria»

ILCASO. Lafoto delsindacoaccanto all’omicidiodi CampoMarzo

ManifestopulpÈl’ultimoscontrotrailPdleVariati

Gravissimotentativodilederelalibertàdiespressionedell’opposizioneVALERIOSORRENTINOVICECOORDINATOREDELPDL

INTERROGAZIONE. Parlanoi consiglieridelPd

«InviaBirondiSottostopaimezzipesanti»

«La circolazione dei mezzi pe-santi con massa superiore a6,5 tonnellate deve essere vie-tata in strada Biron di Sotto».Lo chiedono con un’interro-

gazione i consiglieri comunalidel Pd, Silvano Guaiti e LuigiVolpiana.«Iresidentidellazo-na-affermano- il 3 lugliohan-noinviatounaletteraalsinda-co comprendente la richiestadi limitazione del traffico pe-santeper imezzi superiorialle6,5 tonnellate in strada Birondi Sotto, e le motivazioni chehanno portato a tale richiestasonolegateallasicurezzapub-blica e alla sicurezza della cir-colazione». Per questo motivo

«il sindaco ha il potere, in ba-seall'articolo7delcodicedellastrada, di emettere un ordi-nanza specifica».Secondo Guaiti e Volpiana

«la via Biron di Sotto, è già og-

getto di intenso traffico veico-lare e la situazione, di per ségiàcaotica,èulteriormenteag-gravatadallapresenzadimez-zi pesanti». E ancora: «Il nu-mero elevato di passaggi diquesti mezzi pesanti - conti-nuano - di dimensioni elevate,inunastradadensamenteabi-tata, sono tali da assumere uncarattere di pericolosità e diforte inquinamento dell'aria edelrumore.Vainoltreconside-rato che per il tessuto econo-mico del tratto di strada in og-getto non esiste la necessità diquestimezzi.Per icasipartico-lari si potrannoprevederedel-lederogheall’ordinanzaprevi-sta».Da qui la richiesta dei due

consiglieri al primo cittadinoVariati:«Deveemettereun'or-dinanza che vieti il transitodei mezzi pesanti con massasuperiore a 6,5 tonnellate, inconformità a quello previstodall'articolo 7 del codice dellastrada,edallacircolaredelMi-nistero dei lavori pubblicin.62 del 5/8/93». •

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LAPOLEMICA. Ilregolamentofadiscutere

«Pd,cambiateleregoleperilbenedellacittà»

a cura dell’Ordine dei Medici di Vicenza

Abbattere le spesema non i malati!

L’insonnia nuoce al cuore

Fumare fa male.Alle donne di più

Nel mondo della Sanità, enon solo in Italia, sta acca-dendo qualcosa di inquie-tante per i medici e per i pa-zienti.Le spese per le cure dellapopolazione sono in con-tinuo aumento e gravanosempre più sui bilanci degliStati. In Italia, consideratatra le nazioni con standard diassistenza buoni, il governodei tecnici sta imponendoalle Regioni tagli e razionaliz-zazioni delle reti ospedaliereper abbattere la spesa che èarrivata a 106 miliardi e quin-di difficilmente sostenibileper le disastrate casse delloStato.Ma se in linea di principiocerte decisioni appaionosacrosante, all’atto pratico,stante un inaccettabile con-flitto tra Regioni e Governo,si rivelano spesso incoerenticon l’attività assistenziale.Così il blocco del turnoverrischia di portare al collassomolti servizi Sanitari regionalimentre i tagli delle struttu-re complesse comporta unsurrettizia soppressione diimportanti servizi, per nonparlare della quasi impossi-bilità di introdurre nuove epiù efficaci tecnologie all’in-terno delle strutture ospeda-liere. E ci fermiamo qui peramor di patria, consci checi troviamo ad affrontare unperiodo di vacche magre chegiustificano in parte questa“economia di guerra”. Da quila tendenza a dissuadere laclasse medica dall’eccessodi diagnosi che determinanotevoli spese per interventinon sempre necessari e chein più possono generare altraspesa. Così come è condivi-sibile la razionalizzazione deipunti nascita, la limitazioneal proliferare di Tac, Pet, Ri-sonanze e Cyberknife o lachiusura dei piccoli ospedali.

Ma non si può essere d’ac-cordo sul principio generaledi una Sanità che non pon-ga più al centro la personaumana per ispirarsi solo aiprincipi della finanza. Per dir-la con il cardinale Bagnasco“la malattia non si risolve eli-minando il malato”. E in certicasi è proprio lì che sembrasi voglia arrivare.

E’ un allarme che viene dalontano, dall’Inghilterra, doveautorevoli membri della co-munità scientifica interna-zionale, a fronte del continuoaumento dei malati tumorenel mondo (12 milioni all’an-no con un trend che li ve-drebbe arrivare a 27 milionientro il 2030) , al costo qua-si triplicato dei farmaci, chehanno raggiunto la media di2500 sterline a settimana ditrattamento, e a una spesache in dieci anni è passatada 2 a 5 miliardi di sterline,suggeriscono di abbando-nare le cure anticancro negliultimi mesi di vita per i malatiterminali.

Una tesi che ha trovato ilconsenso di 37 studiosi ditutto il mondo che hannofirmato un documento in talsenso, pubblicato dalla ri-vista internazionale “LancetOncology”, con la motiva-zione che “stiamo correndolungo una traiettoria che nonpossiamo più permetterci:non basta tenere a freno i co-sti, dobbiamo anche ridurli.Altrimenti le disuguaglianzetra ricchi e poveri diventeran-no sempre più nette”.

Ma come? E’ una decisionein tal senso che aumenta ledisparità, perché chi si po-trà permettere i farmaci peraggrapparsi a una speran-za di vita lo farà e a chi nonne avrà la possibilità saràpreclusa anche la speran-za. E attenzione, non si staparlando di “accanimentoterapeutico”. Lo testimonial’amministratore delegatodella Rare Cancer Founda-tion, che ricorda come “ne-gli ultimi trent’anni di fronteall’innegabile aumento deicosti abbiamo raddoppiato ilnumero di vite salvate e nonmi pare che questa tenden-za sia in calo. I nuovi farmaciservono”.Questione di etica, di sensi-bilità e di sostenibilità finan-ziaria. Ma guai se le politichesanitarie si dovessero ispira-re solo a quest’ultima. Per-ché c’è il rischio di passareda un accettabile “curaremeno per curare tutti” a uninaccettabile “mors tua vitamea”.

L’insonnia è un disturbo checolpisce il trenta per centodella popolazione adulta eil cinquanta per cento degliover 65. Avere problemi disonno non viene comune-mente considerato comeuna malattia grave ma unaricerca italiana, presentataal Congresso della Societàeuropea di Cardiologia, lan-cia un allarme: l’insonnia facrescere del 45 per cento ilrischio di sviluppare una ma-lattia cardiovascolare e vaquindi inserita nella lista dei

“sorvegliati speciali come ilfumo, la vita sedentaria e unadieta scorretta.Dopo aver esposto i riscontrinumerici della ricerca, il prof.Francesco Sofi dell’Universi-tà di Firenze ha indirizzato aimedici una raccomandazio-ne : “poiché chi ha un sonnocattivo corre maggiori rischidi malattie cardiovascolari esaperlo è un’informazioneimportante, è un’utile routineper il medico informarsi sullaqualità del sonno dei propripazienti”.

Il fumo è maschilista! Odia ledonne al punto che i danniche produce sul cuore fem-minile sono amplificati di cin-que volte rispetto a quelli diun uomo. Al di là delle battu-te, è il risultato di uno studiodell’Università di Milano cheha stabilito che l’organismofemminile è particolarmen-te vulnerabile agli effetti deltabacco, indipendentementeda altri fattori come l’età o lapressione arteriosa.Le donne sono naturalmentepiù protette degli uomini dal-la malattie cardiovascolari, inparticolare prima della me-

nopausa, ma queste patolo-gie, che provocano 242.000decessi in Italia, sono sem-pre più al femminile e ciòperché le donne tendono adassumere stili di vita sbagliatiche un tempo apparteneva-no tipicamente all’uomo.In Italia si è quasi raggiuntala parità tra uomini (5,9 milio-ni) e donne (5,2 milioni) chefumano, ma gli uomini sonopiù “virtuosi” nello smettere(15,7%) rispetto alle donne(9,8%) e tra i giovani che ini-ziano a fumare sono in mag-gioranza le ragazze.

Gian Marco Mancassola

Pulp fiction a palazzo Trissi-no. L’ultima frontiera delloscontro politico è un manife-stohorror, che ritrae un Achil-le Variati in bianco e nero im-brattato da schizzi di sanguerossoeaccostatoalladramma-ticascenadeldelittodell’8Set-tembre a Campo Marzo. San-gue & politica è il connubiosplatter che domina l’invasio-ne dei duecento poster com-missionati dal Pdl per avviareuna «campagna di sensibiliz-zazione» sulla sicurezza, co-me si legge nella didascalia ri-prodotta accanto al simbolodel partito azzurro in calce aimanifesti che saranno appesinelle bacheche comunali dadomani. È il primo colpo dicannone dell’incipiente cam-pagna elettorale verso le ele-zioni della primavera 2013 edè subito polemica rovente.

IMANIFESTI.Nonèlaprimavol-ta che il volto del sindaco vie-nemontatoinunpostercheci-ta più o meno esplicitamentele locandine cinematografi-che. Era accaduto in primave-ra, ai tempi dell’esordio del-l’Imu, quando Variati vennecalato nei panni di LeonardoDi Caprio alla guida di unosgangherato “Tassanic”. Que-sta volta tocca a una civettachestrizzal’occhio(adebitadi-stanza) alle “Iene” di QuentinTarantino, capolavoro del ge-nere pulp, a conferma della ci-nefiliacoltivataneibanchidel-l’opposizione.

LO SCONTRO. Il primo gradinodellapolemicainveste l’oppor-tunità dell’accostamento sot-to il titolo: “Omicidio in pienocentro: è questa la città che

vuoi?”. Jacopo Bulgarini d’El-ci, portavoce del sindaco, defi-nisce «becero sciacallaggio»la scelta di «usare la foto di unmorto ammazzato, il giovanetunisino ucciso in un regola-mento di conti del micromon-do dello spaccio, per fareun’operazione di miserabilestrumentalizzazione politi-ca». Francesco Rucco, capo-gruppo del Pdl, anticipa che sitratta solo dell’antipasto diuna batteria di manifesti cheverranno affissi nei prossimimesi: «Dopo i fatti dell’8 set-tembre-commentaRucco-ab-biamostudiatounaseriediini-ziative sul tema della sicurez-za, tra cui la raccolta di firmeper autoconvocare un consi-glio comunale monotematico.Questomanifestoè statovolu-todallasegreteriacittadinaedèstatoconcordato con ilgrup-po consiliare. Non è un attac-co alla persona, ma a unmododi amministrare che ritenia-mo inefficace». Il poster è de-stinato ad alimentare le diver-genze azzurre, se è vero che

non avrebbe il sostegno dellasegreteria provinciale guidatada Sergio Berlato, né da tuttoil gruppo, come confermavainserata Arrigo Abalti.

IL CONTROLLO. C’è poi un se-condo livellodello scontrochescaturisce dal disvelamentodel manifesto operato da Bul-garinid’Elcidavanti a fotogra-fi e telecamere a margine diuna conferenza stampa ierimattina. «È gravissimo quan-toaccaduto- tuonailvicecoor-dinatore cittadino del Pdl, Va-lerio Sorrentino, che promet-te denunce a garante e procu-ra - perché questo significache Aim Valore Città, l’azien-da che ha l'esclusiva del servi-zio di affissione, sottopone adun controllo preventivo delsindacoilmaterialeconsegna-to. Gravissimo, perché l'oppo-sizione ha il diritto di utilizza-re,apagamento,gli spazidiaf-fissione come e quando ritie-ne opportuno, senza dover su-bire pressioni, censure o pre-ventivi attacchi mediatici daparte dell'Amministrazione.Gravissimo, perché viene lesala libertà di espressione di chinon è allineato con il sindaco.Ma il tempo dell'opposizionebuonista è finito». «Gravissi-mo, e orrendo, è il manifesto -replica ancora Bulgarini d’El-ci - noncertoche l'ufficioaffis-sioni abbia fatto un approfon-dimento per verificare se erapubblicabile.Comunque, stia-nopurecalmiSorrentino,Ruc-coecompagnia: il lorocapola-voro è stato già autorizzato efarà bella mostra di sè neglispazi di pubblica affissione apartiredamercoledì. IlComu-ne non censura un bel niente.Piuttosto,comesempre,saran-no i cittadini a giudicare».•

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Sanguee politica: ilmanifestohorrorideatodal Pdl sulla sicurezza

Iberlusconianipolemizzanosullasicurezzaincittàedenuncianoiltentativodi«controllopreventivo»Lareplica:«Nessunacensura,masoloverifiche»

StradaBiron diSotto

La richiesta presentatada Guaiti e Volpiana«Serve un’ordinanzafirmata dal sindaco»

StefanoRomani,delPdcittadi-no, risponde al consigliere co-munale, Gerardo Meridio, sulregolamentodelPartitodemo-craticoper la formazionedelleliste. Dapprima premette che«è trasparente, organico echiaro, ed è uno strumento dicuinémovimentinéaltriparti-tiadoggisisonodotatiperave-relamassimatrasparenzanel-laformazionedelle liste».Suc-cessivamente precisa che «oc-corre fare chiarezza sia suquanto prevede la norma chesulle motivazioni che ci haspintoad approvarla nella suaformaattuale.Lanormapreve-de l'obbligo per chi venisse

eletto in consiglio comunaledi scegliere tra la carica di no-mina che ricopre e il seggio insala Bernarda. Da sottolinea-re inoltre che questo regola-mento vale sia che si vinca siache si perda quindi, pena lacancellazione dagli iscritti alPd ,sarebbero impossibili si-tuazioni come quella verifica-tasi all'Ipab al momento dell'insediamento di Rolando. Lanorma è stata modificata perla sola motivazione che non sipuò creare un vuoto dirigen-zialedialcunimesi inistituzio-nimoltoimportantiche ,nono-stante siano dotate di organidirigenziali interni, abbiso-gnano di una figura che portiavanti l'ideadicittàdell'ammi-nistrazione anche se uscente.Salvaguardato l’interesse del-la città». •

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Romani della direzionecittadina replica a Meridio«Non si può lasciare unvuoto istituzionale»

IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 25 Settembre 2012 Cronaca 19

Page 10: rassegna stampa 25-09-12

Ilsindaco Stefano Cimatti

Uncontrollonotturno dellapolizia locale

«LedichiarazionidelconsigliereFincoattestanosolounacosa: la mancanzadiconoscenzesui poteri chelaleggeassegna aun sindaco eaisuoiassessori inmateria disicurezza.Qui c’è unerrore difondoche deveesserechiarito».

Ilprimo cittadinoStefanoCimattinonsi sottraeallecritichedellaLega.

«Sindacoeassessori –riprende– hanno compitidiindirizzoenonoperativi, ilchesignificachei componenti dellaGiuntanon sono “icomandanti”dellapolizialocale masolo irappresentantipoliticideicittadini.Come tali, possonofornireindicazioni ma nondareordini,chespettano semmaialcomandante».

«Suidati espostida Finco–aggiunge– hopiùdiqualche

riserva. Innanzituttovorrei saperedoveli raccolga,visto chenoncorrispondonoallarealtà,poi glipossodimostrareche il lavorodeinostriagentinon silimita, comescrive, soloalla compilazionedimulte».

Numeriallamano, lecontravvenzionielevatenel2012sonooltre1.600 inmeno rispettoallostessoperiodo del2011.Sonocalateinparticolarele multeperdivieto disosta (meno1685),mentresono cresciutequellepereccessodivelocitàepassaggiocolrosso aisemafori.

«Ciòdimostra –dichiara ilsindaco– chec’èun maggiorimpegnopropriosul frontedellasicurezza.Ricordare poi neiComunidovec’èuncommissariatodipubblicasicurezza, il sindacononèl’istituzione diriferimentoperl’ordine pubblico».•L.P.

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«ContravvenzioniincaloSilavoramoltodipiùsulfrontesicurezza»

Unvigilemultaun’auto insosta vietata incentrostorico. CECCON

Lorenzo Parolin

Si infiamma la polemica sullasicurezza in città. La miccia èaccesa dal consigliere leghistaNicola Finco che, in un comu-nicato, chiede di “Smetterlacon lo svilire la polizia locale,il cui ruolo oggi è limitato allesole multe”. Finco proseguescagliandosicontroil“disinte-resse dell’Amministrazione ela dipendenza del personaleda un dirigente che fa le vecidel sindacosenza avere la tito-larità del ruolo».«Peccato–aggiunge -checo-

sì contravvenga a una senten-za del Consiglio di Stato, la4065/2012, pubblicata a fineagosto».Sulpianopratico, ilconsiglie-

re del Carroccio critica anchel’organizzazione operativa deivigili.«La Giunta – scrive in un co-

municato – aveva creato il co-siddetto “terzo turno”, cioè unpattugliamentodellacittànel-le ore notturne, come deter-rente contro eventuali azionicriminali e strumento di ordi-ne pubblico in aree a rischio.Un servizio che funzionavama del quale ora non si hannopiù notizie».«Stesso destino – aggiunge –

per il nucleo di polizia giudi-ziaria. Un paio di anni fa, infi-ne,erastatoistituito ilvigilediquartiere.Esiste ancora?».«Accattoni, mendicanti e

abusivi di ogni genere – con-clude Finco – spadroneggianoincittà.Nelfrattempogliagen-

ti di polizia municipale sonorelegati a elevare contravven-zioni, senza avere ruoli attivinella sicurezza e nell’ordinepubblico».«Qui è cominciata la campa-

gna elettorale», taglia cortol’assessore alla sicurezza DinoBosso, spiegando subito chesull’attivazione del terzo tur-no, nonostante le ristrettezzedibilancio, ilComune èriusci-ta a mantenere la coperturapromessa.«Con quasi centocinquanta

manifestazioni nel corso del-l’anno – precisa – e un organi-

co ridotto, è chiaro che qual-che sera salti, ma quando nonpossiamo far uscire la pattu-glia ci coordiniamo con le al-tre forze dell’ordine».«Quanto al vigile di quartie-

re e al nucleo di polizia giudi-ziaria - aggiunge l’assessore -rispetto agli anni scorsi non ècambiatonulla.Lacittàèstatadivisa in sette aree (Margnan-Conca d’oro, S.Vito, S.Marco,S. Croce, S. Fortunato, Rondòe SS. Trinità) nelle quali invia-mo regolarmente i controlli.Incentrostoricoenelle frazio-ni di estrema periferia il com-

pito è affidato ad altri corpi dipolizia. con le quali si collabo-raancheperil lavorodipoliziagiudiziaria».In merito alla dipendenza

della polizia dal dirigente enondal sindaco, Boesso invitainfine a una lettura più atten-ta della sentenza.«SìfariferimentoaunComu-

ne – spiega– il cui corpo dipo-liziaeraprivodiuncomandan-te. A Bassano il comandantec’è e si coordina, nel rispettodella legge, col sindacoe l’Am-ministrazione».•

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CRONACADIBASSANOLargo Corona d’Italia, 3 - Bassano | Telefono 0424.528711 Fax 0424.228.018 | E-mail: [email protected]

«Sonospariti iservizinotturniedovèfinitoilvigilediquartiere?»Boesso.«Unservizioefficientenonostanteitaglidibilancio»

GiacomoLunardon

SICUREZZA. IlconsigliereNicola Fincoinnesca lapolemica

«Sviliti ivigiliOrmaiservonosoloafarmulte»

Tradizionale incontro con ilsindaco e l’amministrazionecomunale per la frazione diMarchesaneicuiabitantihan-nopotutoconfrontarsisualcu-ni dei grandi problemi che af-fliggono la zona.L’assemblea è cominciata

con la relazione del presiden-te, Giacomo Lunardon, che haesposto il lavoro svolto nei treannidelsuomandato,uninca-rico ormai prossimo alla sca-denza, come anche quello deireferenti degli altri 21 quartie-ri bassanesi. Lunardon haespresso soddisfazione per ilcompletamento della pista ci-

clopedonale che unisce Mar-chesane a Nove, un’opera lacui costruzione aveva suscita-toall’iniziononpochepolemi-che tra gli abitanti, ma che og-gièutilizzatadatutticongran-de soddisfazione.Un’altra questione che sta a

cuoreairesidentidiMarchesa-neèlacostruzione,ormaipros-sima, della Pedemontana, de-stinata ad attraversare la fra-zione.Sulpuntosièespressol’asses-

sore ai lavori pubblici DarioBernardi, presente all’assem-blea assieme al sindaco Stefa-no Cimatti e agli assessori An-

drea Zonta e Annalisa Tonio-lo.«Il tratto della Pedemonta-

nacheattraverseràMarchesa-ne è a detta dei tecnici il piùcomplicato di tutti i 95 chilo-metridisuperstrada-haaffer-mato - Ciò dipende dalla pre-senzadellaGasparona,del fiu-me Brenta e dei corsi d’acquacheviaffluiscono.Adessostia-mo lavorando perché, quandoinizieranno i lavori, il trafficodellaGasparonanonsiadevia-to nel centro abitato di Mar-chesane. I costruttori, comun-que, ci hanno già assicuratocheciò non avverrà».

Anche il sindaco ha espressovicinanza agli abitanti delquartiere sulla questione.«Non c’è dubbio che la Pede-

montana sarà un’opera deva-stante,masiamoriuscitiadot-teneredelleimportantimitiga-zioni - ha detto Cimatti - Cer-cheremo fra l’altro di installa-redellebarrierefonoassorben-tie inognicasononlasceremosolo nessuno. Non possiamorilasciarecontributi,maaiute-remo chi dovrà abbandonarelapropria abitazionea trovaredelle aree dove trasferir-si».•E.S.

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GIUDIZIARIA. Solagnese39enne processato

SiinventòladinamicadeltamponamentoCondannatoaunanno

MARCHESANE. IlsindacoCimattirassicura gli abitantidella frazionepreoccupatidal passaggio dell’arteria

«Pedemontana,nonresteretesoli»

INIZIATIVA.Un originale concertonel giardinodella Madonnina

LabandaalpinaMontegrappatragliospitidellacasadiriposo

Le dichiarazioni rese nellaconstatazioneamichevolealloscopo di garantirsi il risarci-mento, gli valgono la condan-na a un anno di reclusione.Protagonista della vicenda,iniziata nel marzo del 2009, èPaolo Scanagatta, 39 anni, diSolagna. Tre anni fa, mentreera alla giuda di una Bmw fucoinvolto in un incidente. Di-chiarò nella constatazione diessere stato centrato da unavettura che non si era fermataa un semaforo rosso. Indicòanche i nomi di tre testimoniche,asuodire,avevanoassisti-to all’evento. Non citò, tutta-via, icarabinieridiRosà, inter-venuti per i rilievi. Successiva-menteemerseche il responsa-bile del tamponamento era lo

stesso Scanagatta e che i testi-moni indicati non erano pre-senti allo scontro. La questio-ne finì di fronte al giudice che,nel rito abbreviato di ieri, hadeciso per la colpevolezza. Uncaso analogo di falsità, per orafinitoconunadenuncia,siève-rificato anche lo scorso 13 set-tembre. Durante un controlloi poliziotti hanno notato unapalese contraffazione sul ta-gliando assicurativo dell’autodi L.M., 55 anni. L’uomo, resi-dente a Borso, aveva copertocon un talloncino il mese discadenza,giugno,sostituendo-loconottobre.L.M.,èstatode-nunciato. Successivamente leforze dell’ordine gli hanno se-questrato la vettura, una Vol-vo 850, e ritirato la patente. •

ACARTIGLIANO. Mail bottinoè pocacosa

NuovofurtoinaziendaStavoltatoccaallaOpm

Ilconsigliere Nicola Finco

La Banda degli alpini “Monte-grappa” ha fatto visita ai resi-denti della casa di riposo “LaMadonnina”.Guidatidalmae-stro Luigi Lollato, gli alpinihanno allietato il pomeriggiodegliospiticoncanti tipicidel-la nostra tradizione, con gran-decoinvolgimentoed entusia-smoda partedi tutti. È stata labandastessaachiederealladi-rezione di poter cantare nellacasa di riposo per far passareun pomeriggio diverso agliospiti. Il concerto si è tenutoin giardino alla presenza delpresidente della banda, PietroMarin.•E.S.

Unmoduloper laconstatazione amichevole

Sono saliti sul tetto, forzandouna finestra per entrare. Arri-vati nei locali della Opm srl divia Delle Industrie a Cartiglia-no hanno rotto un macchina-riodiprecisioneemessoasoq-quadro gli uffici. Il tutto, ierinotte,peruscireconalcunica-vi da computer, un monitor euna trentina di euro in mone-te sottratte dalla gettoniera diun distributore di bevande.Una refurtiva di poche centi-naiadieuro.Tral’altrouncan-nocchiale, del quale i malvi-ventisieranoinizialmente im-possessati,èstatoabbandona-to su un muretto appena al-

l’esternodell’azienda.Altriog-getti di valore, potenzialmen-te collocabili sul mercato, co-me telefoni e computer sonostati ignorati e lasciati al loroposto. Del furto si è accorto ie-ri mattina, attorno alle 7.30, iltitolare dell’azienda, C.F., resi-dente a Santorso. Costatati idanni, si è messo in contattocon le forze dell’ordine persporgere denuncia. Le prossi-meoresarannodecisiveperca-pire se si tratti di un episodioisolatoosepresentiqualchele-game con i colpi della scorsasettimana messi a segno a suddiBassano. •

Rosà (Vi) - Tel. 0424/581471

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Mestrino (Pd) - Tel. 049/9003459

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IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 25 Settembre 2012 37