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RASSEGNA STAMPA 21-10-2016 1. QUOTIDIANO SANITÀ Reti oncologiche. Gli oncologi e l’Agenas spingono per attivazione in tutte le Regioni 2. DOCTOR 33 Reti oncologiche regionali, Aiom: migliorano qualità delle cure ma ancora sottoutilizzate 3. MATTINO Tumori, fondi nella Terra dei fuochi 4. PROVINCIA - CREMONA Cancro In Italia mille casi al giorno 5. CORRIERE DELLA SERA «Così combatto il dolore e l'amianto» 6. QUOTIDIANO SANITÀ Responsabilità professionale. Le linee guida non saranno affidate solo alle Società Scientifiche 7. LA VERITA' Intervista a Mario Melazzini - L'uomo dei farmaci che voleva suicidarsi 8. REPUBBLICA VENERDI Ho scoperto il Psa e vi dico che inganna 9. GIORNALE Pugno di ferro contro tre dottori «anti-vaccino» 10. STAMPA Prime azioni disciplinari per i medici anti-vaccini 11. CORRIERE DELLA SERA Tolleranza zero contro i medici anti vaccini 12. MATTINO Camici bianchi anti-vaccini prime sanzioni 13. AVVENIRE Azzardo Nazionale Tavecchio difende l'accordo contestato 14. REPUBBLICA VENERDI Fumo e alcol tra i ragazzi: l'Italia è oltre la media Ue 15. REPUBBLICA Cattaneo: "La cassaforte lit per salvare la ricerca italiana" 16. CORRIERE DELLA SERA «Il medico mi disse: non intervengo, io sono obiettore» 17. GIORNO - CARLINO – NAZIONE Contrari all'aborto 7 ginecologi su 10, l'Italia è seconda solo alla Polonia

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RASSEGNA STAMPA

21-10-2016

1. QUOTIDIANO SANITÀ Reti oncologiche. Gli oncologi e l’Agenas spingono

per attivazione in tutte le Regioni 2. DOCTOR 33 Reti oncologiche regionali, Aiom: migliorano qualità delle cure

ma ancora sottoutilizzate 3. MATTINO Tumori, fondi nella Terra dei fuochi 4. PROVINCIA - CREMONA Cancro In Italia mille casi al giorno 5. CORRIERE DELLA SERA «Così combatto il dolore e l'amianto» 6. QUOTIDIANO SANITÀ Responsabilità professionale. Le linee guida non

saranno affidate solo alle Società Scientifiche 7. LA VERITA' Intervista a Mario Melazzini - L'uomo dei farmaci che voleva

suicidarsi 8. REPUBBLICA VENERDI Ho scoperto il Psa e vi dico che inganna 9. GIORNALE Pugno di ferro contro tre dottori «anti-vaccino» 10. STAMPA Prime azioni disciplinari per i medici anti-vaccini 11. CORRIERE DELLA SERA Tolleranza zero contro i medici anti vaccini 12. MATTINO Camici bianchi anti-vaccini prime sanzioni 13. AVVENIRE Azzardo Nazionale Tavecchio difende l'accordo contestato 14. REPUBBLICA VENERDI Fumo e alcol tra i ragazzi: l'Italia è oltre la media

Ue 15. REPUBBLICA Cattaneo: "La cassaforte lit per salvare la ricerca italiana" 16. CORRIERE DELLA SERA «Il medico mi disse: non intervengo, io sono

obiettore» 17. GIORNO - CARLINO – NAZIONE Contrari all'aborto 7 ginecologi su 10,

l'Italia è seconda solo alla Polonia

21/10/2016 Reti oncologiche. Gli oncologi e l’Agenas spingono per attivazione in tutte le Regioni. Oggi esistono solo in 6 realtà

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Reti oncologiche. Gli oncologi e l’Agenasspingono per attivazione in tutte le Regioni. Oggiesistono solo in 6 realtàGli oncologi chiedono l’istituzione un’autorità centrale di coordinamento e punti diaccesso distribuiti sul territorio. Stilato da Aiom, Cipomo e Agenas un documentoche sarà presentato in tutte le Regioni per definire le caratteristiche fondamentalidelle Reti “perché le singole realtà locali siano stimolate ad attivare un percorsovirtuoso”

Più diagnosi di cancro in fase precoce, pazienti curati a casa sotto stretto controllo specialistico,‘decongestionamento’ degli ospedali che vanno utilizzati solo per i trattamenti più complessi e strettacollaborazione con i medici di famiglia nella gestione delle visite di controllo (follow up). Sono questi i vantaggi che arrivano dall’attivazione delle Reti oncologiche regionali e che si traducono nellapossibilità per tutti di accesso alle cure migliori in modo uniforme sul territorio e conseguentemente in risparmiper il Ssn. Eppure in Italia sono attive solo in sei Regioni, in altre sei si sta lavorando e nelle restanti mancanototalmente. Di fronte a questo scenario l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), il Collegio Italiano dei PrimariOncologi Medici Ospedalieri (Cipomo) e l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) hannostilato un documento - presentato oggi nel corso di un convegno al ministero della Salute - che definisce icriteri minimi e indispensabili a cui le Reti dovrebbero attenersi. Ma quali sono le regioni virtuose e quelle che invece segnano il passo? Le Reti oncologiche sono stateattivate in Piemonte, Lombardia, Toscana, Trentino, Umbria e Veneto. E ognuna funziona con caratteristichedifferenti. Mente ci sono “lavori in corso” in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Sicilia e AltoAdige”. Non c’è invece traccia di questi network in Abruzzo, Campania, Calabria, Basilicata, Marche, Molise,Puglia e Sardegna. “È indispensabile – spiega Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom – la presenza di un’autorità centraledenominata ‘Coordinamento delle rete oncologica regionale’ in grado di governare i collegamenti tra le diversestrutture, la pianificazione dell’uso delle risorse, la definizione e valutazione dei percorsi dei pazienti per lediverse neoplasie. Serve inoltre la diffusione nel territorio di punti di accesso alla Rete oncologica in grado diprendere in carico rapidamente il singolo caso assicurando la regia e le indicazioni nei diversi passaggidell’intero percorso di cura. L’organizzazione in rete deve inoltre prevedere un approccio multidisciplinare emultiprofessionale”. Il documento stilato da Aiom, Cipomo e Agenas sarà presentato in tutte le Regioni “perché le singole realtàlocali siano stimolate ad attivare un percorso virtuoso in questo senso”. “I punti di accesso alla Rete identificati e accreditati – sottolinea Giordano Beretta, segretario nazionale Aiom–funzioneranno da regia della gestione del caso riferendolo al percorso definito sulla base dei Percorsidiagnostici terapeutici assistenziali, concordati e periodicamente aggiornati a partire dalle Linee guida dellesocietà scientifiche nazionali e internazionali. La rete si deve orientare anche verso la medicina generale nellaprogrammazione del follow up, degli interventi riabilitativi e delle cure palliative, con un coinvolgimento deidistretti territoriali, dei medici di medicina generale e delle associazioni dei pazienti. È inoltre necessariodisporre di sistemi di passaggio delle informazioni che rendano semplice lo spostamento tra i diversi nodi dellaRete. Indispensabile quindi un percorso di informatizzazione che consenta l’accesso a tutti i dati clinici nei varipunti coinvolti dal percorso assistenziale. La strutturazione in Rete può inoltre razionalizzare l’impiego delletecnologie e delle professionalità, ottenendo anche una ottimizzazione dei costi, e può migliorare lapartecipazione a studi clinici e la diffusione delle possibilità terapeutiche innovative a tutti i pazienti”.

19-10-2016

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Reti oncologiche regionali, Aiom: migliorano qualità delle cure ma ancora sottoutilizzate

Più diagnosi di cancro in fase precoce, pazienti curati a casa sotto stretto controllo specialistico, "decongestionamento" degli ospedali che vanno utilizzati solo per i trattamenti più complessi e stretta collaborazione con i medici di famiglia nella gestione delle visite di controllo (follow up). Sarebbero questi, secondo un documento stilato dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), dal Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (Cipomo) e dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) i vantaggi delle reti oncologiche regionali che, sottolinea una nota «si traducono nella possibilità per tutti di accedere alle cure migliori in modo uniforme sul territorio e in risparmi consistenti per il servizio sanitario nazionale. Ma oggi in Italia sono attive solo in sei Regioni: in Piemonte, Lombardia, Toscana, Trentino, Umbria e Veneto» continua la nota. «E ognuna funziona con caratteristiche differenti. Lavori in corso in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Sicilia e Alto Adige. Assistiamo invece alla totale assenza di questi network in Abruzzo, Campania, Calabria, Basilicata, Marche, Molise, Puglia e Sardegna. Il tema è al centro del Convegno nazionale "Le reti oncologiche regionali: situazione attuale, problematiche, prospettive" che si svolge oggi al ministero della Salute. «È indispensabile» spiega Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom «la presenza di un'autorità centrale denominata "Coordinamento della rete oncologica regionale" in grado di governare i collegamenti tra le diverse strutture, la pianificazione dell'uso delle risorse, la definizione e valutazione dei percorsi dei pazienti per le diverse neoplasie. Serve inoltre la diffusione nel territorio di punti di accesso alla Rete oncologica in grado di prendere in carico rapidamente il singolo caso assicurando la regia e le indicazioni nei diversi passaggi dell'intero percorso di cura. L'organizzazione in rete deve inoltre prevedere un approccio multidisciplinare e multiprofessionale. Il documento stilato da Aiom, Cipomo e Agenas definisce i criteri minimi e indispensabili a cui dovrebbero attenersi, anche se oggi nessuna delle Reti esistenti li soddisfa completamente. Presenteremo il documento in tutte le Regioni perché le singole realtà locali siano stimolate ad attivare un percorso virtuoso in questo senso».

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Responsabilità professionale. Le linee guida nonsaranno affidate solo alle Società Scientifiche.Previsto aggiornamento biennaleNon più solo le Società scientifiche, ma anche enti e istituzioni ed a ssocia zionitecnico-scientifiche delle professioni sanita r ie. E il decreto minister ia le che dovràregolamenta re la loro iscr izione nell'a pposito elenco dovrà tener conto di a lcunistr ingenti cr iter i qua li la loro ra ppresenta tiv ità sul ter r itor io, l'a utonomia el'a ssenza di scopo di lucro. Questo il contenuto del nuovo emendamento del rela toreapprova to. GLI EMENDAMENTI

Proseguono in commissione Sanità al Senato i lavori sul disegno di legge sulla responsabilità professionale edil rischio clinico. Nel pomeriggio di ieri, dopo l'accantonamento dei giorni scorsi, è stato ripreso e conclusol'esame dell'articolo 5 riguardante le buone pratiche clinico-assistenziali e raccomandazioni previstedalle linee guida. I senatori della XII commissione hanno approvato l'emendamento 5.14 (testo 3) presentato dal relatoreAmedeo Bianco (Pd), che introduce diverse novità in tema di linee guida. Queste potranno essereelaborate, non più solamente dalle società scientif iche, ma anche da enti e istituzioni pubbliche eprivate nonché dalle società scientif iche e dalle associazioni tecnico-scientif iche delle professionisanitarie. Quanto al decreto del Ministero della Salute che dovrà regolamentare l'iscrizione in un appositoelenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche, vengono inseriti criteri stringeri, quali: irequisiti minimi di rappresentatività sul territorio nazionale; la costituzione mediante atto pubblico e le garanzieda prevedere nello statuto in riferimento al libero accesso dei professionisti aventi titolo e alla loropartecipazione alle decisioni, all'autonomia e all'indipendenza, all'assenza di scopo di lucro, alla pubblicazionesul sito istituzionale dei bilanci preventivi, dei consuntivi e degli incarichi retribuiti, alla dichiarazione eregolazione dei conflitti di interesse e all'individuazione di sistemi di verifica e controllo della qualità dellaproduzione tecnico-scientifica; le procedure di iscrizione all'elenco nonché le verifiche sul mantenimento deirequisiti e le modalità di sospensione o cancellazione dallo stesso. Si stabilisce, inoltre, che le linee guida dovranno essere aggiornate con cadenza biennale. Dovranno poiessere integrate nel Sistema nazionale per le linee guida (SNLG). L'Istituto superiore di sanità pubblicheràsul proprio sito internet le linee guida e gli aggiornamenti delle stesse indicati dal SNLG, "previa verifica dellaconformità del rigore metodologico adottato a standard definiti e resi pubblici dallo stesso Istituto, nonché dellarilevanza delle evidenze scientifiche dichiarate a supporto delle raccomandazioni". Approvato anche l'emendamento 5.6 a prima firma Luigi d'Ambrosio Lettieri (CoR), con il quale di disponel'inserimento al comma 1 dopo le parole: "e riabilitative", delle seguenti: "e di medicina legale". Infine, via libera all'emendamento 5.19 a prima firma Nerina Dirindin (Pd), con il quale si sostituisce alcomma 1 la parola: "centottanta" con la seguente: "novanta", relativo alle tempistiche per l'emanazione deldecreto ministeriale per regolamentare l'iscrizione delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche nell'apposito elenco. Giovanni Rodriquez

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