Rassegna Stampa 13/02/2012

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Oltre 2 milioni da versare allo Stato per l’anno 2012 «Stanno buttando benzina sul fuoco. Tra poco questo non sarà più un problema sociale, ma diven- terà di ordine pubblico». Ettore Isacchini non usa tanti giri di paro- le per lanciare l’allarme: «Stanno massacrando l’edilizia popolare, proprio in un momento in cui la cri- si picchia duro e le famiglie in diffi- coltà sono sempre di più». Il presidente dell’Aler ce l’ha con il decreto Cresci-Italia che impone il pagamento dell’Imu, la nuova im- posta municipale unica, anche agli alloggi popolari delle Aziende per l’Edilizia Residenziale. Abitazioni cioè che finora erano esentate dal pagamento dell’Ici e che adesso fini- ranno nel calderone degli immobili da tassare, quasi fossero una villet- ta qualunque. Di più: per gli alloggi popolari verrà applicata l’aliquota prevista per le seconde case, vale a dire lo 0,76% (con un margine di manovra dello 0,3% in più o in me- no in mano ai sindaci). L’unica con- cessione del governo è la detrazio- ne di 200 euro, prevista per la pri- ma casa. Il risultato — sbotta Isac- chini — è comunque devastante. Se lo scorso anno l’Aler di Brescia ha dovuto sborsare 280 mila euro per l’Ici, calcolata su box e immobi- li non destinati a famiglie in diffi- coltà, per il 2012 la cifra destinata all’Imu schizzerà a 2,2 milioni di eu- ro. Quasi quanto l’azienda investe in un anno per le manutenzioni. In pratica per ciascuno dei suoi 11 mi- la alloggi l’Aler dovrà pagare oltre 200 euro, «più di quanto prendia- mo in molti casi, dove l’affitto mini- mo non supera i 20 euro al mese». Il quadro sarebbe già drammatico di suo: le locazioni sono in pesante calo, essendo calibrate sui redditi degli inquilini; la morosità è schiz- zata al 10%, il doppio rispetto a po- chi anni fa; il numero degli sfratti è in costante crescita e la lista d’atte- sa supera ormai le 3 mila domande, a fronte di «sole» 150 assegnazioni all’anno. Con l’arrivo dell'Imu l’Aler si trova in seria difficoltà («rischia- mo di dover chiudere baracca»), an- che perché di alzare i canoni, decisi dalla Regione, non se ne parla, ma non si può nemmeno pensare di la- sciar degradare il patrimonio immo- biliare. Anzi, spiega Isacchini, se- condo una precisa direttiva europea «dal prossimo an- no dovremmo ri- qualificare dal pun- to di vista energeti- co il 3 per cento dei nostri alloggi: 150 abitazioni ogni anno. Ma soldi non ce ne sono e il governo non ci concede nemmeno le detrazioni che ri- conosce ai privati (il 55% per la riqua- lificazione energeti- ca, il 36% per le ri- strutturazioni)». In- somma, «siamo trattati in modo in- decente». «Sono amareg- giato — conclude — ma determinato a portare fino in fondo questa batta- glia. Il ministero dell’Interno è sta- to informato: ci stiamo muovendo su una polveriera. Spero che in Se- nato si approvi un emendamento che esenti gli alloggi popolari dall’I- mu. In quel caso il governo dovrà recuperare altrove parte i 150 milio- ni di euro che ricaverebbe dall’im- posta sulle case Aler. Per esempio nei 1000 miliardi che i partiti pren- dono ogni anno». Davide Bacca © RIPRODUZIONE RISERVATA L’Imu anche sulle case Aler Isacchini: «Un massacro» Trattati in modo indecente: rischiamo di chiudere baracca Ettore Isacchini presidente Aler di Brescia ❜❜ Canoni agevolati a rischio: senza incentivi la Loggia li eliminerà Le due torri di San Polo: Cimabue e Tintoretto. L’amministrazione comunale ha annunciato di volerle abbattere: lo sgombero è iniziato La crisi e le nuove imposte Gli alloggi L’Imu non colpisce solo gli alloggi popolari, ma mette a rischio anche i canoni agevolati (o concordati). Una forma di locazione scelta dai privati che consentiva agli inquilini di avere un affitto più basso, anche del 30% rispetto ai valori di mercato, e ai proprietari di poter contare su aliquote minori e detrazioni corpose (in tutto un risparmio di almeno 400 euro). Con l’Imu — avverte però Adriano Papa del Sunia — tutto questo rischia di sparire. Perché il gettito che l’imposta deve far arrivare a Roma (metà dell’Imu incassata spetta infatti allo Stato) non può essere toccato ed eventuali agevolazioni devono pesare sui bilanci comunali. Ma visti i tagli e le casse vuote molti municipi stanno eliminando le agevolazioni. Così ha deciso anche la Loggia. «Senza facilitazioni sparisce il canone agevolato — spiega Papa. Senza incentivi i proprietari alzeranno gli affitti, gli inquilini faticheranno a pagare i canoni e cresceranno morosità e sfratti. Un vortice perverso che non porterà nulla di buono». I sindacati stanno ancora valutando il da farsi, ma è probabile che chiederanno alla Loggia di ripensarci. D. B. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’altro nodo II Cronaca di Brescia Sabato 11 Febbraio 2012 Corriere della Sera BS

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Rassegna Stampa 13/02/2012

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Oltre 2 milioni da versare allo Stato per l’anno 2012«Stanno buttando benzina sul

fuoco. Tra poco questo non saràpiù un problema sociale, ma diven-terà di ordine pubblico». EttoreIsacchini non usa tanti giri di paro-le per lanciare l’allarme: «Stannomassacrando l’edilizia popolare,proprio in un momento in cui la cri-si picchia duro e le famiglie in diffi-coltà sono sempre di più».

Il presidente dell’Aler ce l’ha conil decreto Cresci-Italia che imponeil pagamento dell’Imu, la nuova im-posta municipale unica, anche aglialloggi popolari delle Aziende perl’Edilizia Residenziale. Abitazionicioè che finora erano esentate dalpagamento dell’Ici e che adesso fini-ranno nel calderone degli immobilida tassare, quasi fossero una villet-ta qualunque. Di più: per gli alloggipopolari verrà applicata l’aliquotaprevista per le seconde case, vale adire lo 0,76% (con un margine dimanovra dello 0,3% in più o in me-no in mano ai sindaci). L’unica con-cessione del governo è la detrazio-ne di 200 euro, prevista per la pri-ma casa. Il risultato — sbotta Isac-chini — è comunque devastante.Se lo scorso anno l’Aler di Bresciaha dovuto sborsare 280 mila europer l’Ici, calcolata su box e immobi-li non destinati a famiglie in diffi-coltà, per il 2012 la cifra destinataall’Imu schizzerà a 2,2 milioni di eu-ro. Quasi quanto l’azienda investein un anno per le manutenzioni. In

pratica per ciascuno dei suoi 11 mi-la alloggi l’Aler dovrà pagare oltre200 euro, «più di quanto prendia-mo in molti casi, dove l’affitto mini-mo non supera i 20 euro al mese».Il quadro sarebbe già drammaticodi suo: le locazioni sono in pesantecalo, essendo calibrate sui redditidegli inquilini; la morosità è schiz-zata al 10%, il doppio rispetto a po-chi anni fa; il numero degli sfratti èin costante crescita e la lista d’atte-sa supera ormai le 3 mila domande,a fronte di «sole» 150 assegnazioni

all’anno. Con l’arrivo dell'Imu l’Alersi trova in seria difficoltà («rischia-mo di dover chiudere baracca»), an-che perché di alzare i canoni, decisidalla Regione, non se ne parla, manon si può nemmeno pensare di la-sciar degradare il patrimonio immo-biliare. Anzi, spiega Isacchini, se-

condo una precisadirettiva europea«dal prossimo an-no dovremmo ri-qualificare dal pun-to di vista energeti-co il 3 per centodei nostri alloggi:150 abitazioni ognianno. Ma soldinon ce ne sono e ilgoverno non ciconcede nemmenole detrazioni che ri-conosce ai privati(il 55% per la riqua-lificazione energeti-ca, il 36% per le ri-strutturazioni)». In-somma, «siamotrattati in modo in-decente».

«Sono amareg-giato — conclude— ma determinato

a portare fino in fondo questa batta-glia. Il ministero dell’Interno è sta-to informato: ci stiamo muovendosu una polveriera. Spero che in Se-nato si approvi un emendamentoche esenti gli alloggi popolari dall’I-mu. In quel caso il governo dovràrecuperare altrove parte i 150 milio-ni di euro che ricaverebbe dall’im-posta sulle case Aler. Per esempionei 1000 miliardi che i partiti pren-dono ogni anno».

Davide Bacca© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Imu anche sulle case AlerIsacchini: «Un massacro»

Trattati in modo indecente: rischiamo di chiudere baraccaEttore Isacchini presidente Aler di Brescia❜❜

Canoni agevolatia rischio: senzaincentivi la Loggiali eliminerà

Le due torri di SanPolo: Cimabuee Tintoretto.L’amministrazionecomunaleha annunciatodi volerleabbattere: losgombero è iniziato

La crisi e le nuove imposte

Gli alloggi

L’Imu non colpisce solo gli alloggipopolari, ma mette a rischio anchei canoni agevolati (o concordati).Una forma di locazione scelta daiprivati che consentiva agliinquilini di avere un affitto piùbasso, anche del 30% rispetto aivalori di mercato, e ai proprietaridi poter contare su aliquoteminori e detrazioni corpose (intutto un risparmio di almeno 400euro). Con l’Imu — avverte peròAdriano Papa del Sunia — tuttoquesto rischia di sparire. Perché ilgettito che l’imposta deve fararrivare a Roma (metà dell’Imuincassata spetta infatti allo Stato)non può essere toccato edeventuali agevolazioni devonopesare sui bilanci comunali. Mavisti i tagli e le casse vuote moltimunicipi stanno eliminando leagevolazioni. Così ha deciso anchela Loggia. «Senza facilitazionisparisce il canone agevolato —spiega Papa. Senza incentivi iproprietari alzeranno gli affitti, gliinquilini faticheranno a pagare icanoni e cresceranno morosità esfratti. Un vortice perverso chenon porterà nulla di buono». Isindacati stanno ancora valutandoil da farsi, ma è probabile chechiederanno alla Loggia diripensarci.

D. B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’altro nodo

II Cronaca di Brescia Sabato 11 Febbraio 2012 Corriere della Sera

BS

30 Norme e tributi Il Sole 24 OreSabato 11 Febbraio2012 - N. 41

NOTIZIE

In breve

Gianni TrovatiMILANO

Scattitriennali,maascop-pioritardato,eabolizionedel-la possibilità di ricostruzionedella carriera, ma solo per chivieneassuntoconleprocedu-re ridisegnate dalla riformaGelmini.

Il decreto (Dpr 232/2011)che riscrive le regole del trat-tamento economico dei pro-fessoriuniversitari,pubblica-to sulla «Gazzetta Ufficiale»n. 232 di giovedì, applica allebuste paga accademiche iprincipi fissati dalla riformadell’Universitàdel2010; l’otti-ca adottata, anche per evitarel’emergere di contenziosi da"lesione" dei diritti acquisiti,sembra però quella della "ri-duzionedeldanno",legataan-chealfattochelenovitàentra-no in vigore in un periodo di

congelamento generale deglistipendi pubblici fissato dallamanovraestivadel2010.

La novità fondamentale èrappresentata dall’addio al-l’automatismo degli scatti re-tributivi,chepassanodabien-nali a triennali e soprattuttosarannoriservatiachiottieneuna valutazione positiva altermine del periodo di riferi-mento. Modalità e tecnichedelgiudiziosonorimandatiairegolamentidiateneo,maèlastessa legge a fissare i princi-pi generali: al termine di ognitriennioilprofessorecheam-bisce allo scatto deve presen-tare una relazione sull’attivi-tàdidattica,diricercaegestio-nale svolta nel periodo. Chinonottieneungiudiziopositi-vo, deve aspettare almeno unanno accademico per ripre-sentarelarichiesta,eisoldiri-sparmiati con il suo mancatoscatto finiscono in un fondodestinatoapremiare iprofes-sori "migliori".

Per capire l’effettivo valo-re dell’architettura merito-cratica disegnata dalla rifor-ma Gelmini occorrerà vede-re il tasso di severità che i do-centi applicheranno nella va-lutazione dei loro pari, e oc-correrà pazienza. Il debuttoreale degli scatti triennali, in-fatti, arriverà solo con la ma-turazione «del passaggio allaclasse o scatto successivi aquello attualmente in godi-mento»(loprevedel’articolo2,comma2deldecretoattuati-vo). Dal momento che la ma-novra estiva del 2010 ha con-gelato tutto fino al 31 dicem-bre 2013 (al netto di eventualiinterventi ulteriori ipotizzatinella prima manovra estivadel 2011), se ne parlerà tra pa-recchio tempo.

La legge Gelmini, inoltre, èintervenutaadabolire ilmec-canismo della «ricostruzionedella carriera»: la gerarchiaaccademica è divisa in classi,e nei passaggi ad associato eordinariolaricostruzioneper-mette di trasportare quotedell’anzianità maturata neiruoli precedenti per non en-trarenellaprimaclasse.

Lacancellazionedelmecca-nismo rallenta molto la pro-gressione dello stipendio, eperesempioimpediscedirag-giungere la classe più alta achi diventa ordinario troppodopoi50anni:ildecretoattua-tivo, però, elimina del tutto laricostruzione per quanti sa-ranno assunti secondo i mec-canismiridisegnatidallarifor-ma Gelmini, per i quali vienecancellatoanche il periodo distraordinariato o di confer-ma. Per gli attuali docenti, in-vece, la ricostruzione dellacarriera è mantenuta in vita econtinuaa dispiegare i proprieffetti sull’evoluzione deglistipendi. La differenza non èdapoco:secondoletabelleal-legatealnuovoDpr,peresem-pio, la retribuzione di un pro-fessoreordinario inclasse5siattesta a 102.537 euro, mentesalendodialtre5classiaiarri-va a 122mila euro e nella clas-se 11 si sforano i 126mila eurolordiall’anno.

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INTERVISTA FrancescoGreco ProcuratoreaggiuntodiMilanoOLYCOM

Diego AovlioBenedetto Santacroce

La notizia che l’Italia e gli al-tri principali Paesi dell’area Uehannolostudiolapossibilitàdisi-glare accordi bilaterali reciprociperimplementareilsistemaame-ricano del Fatca (vedi Il Sole 24Ore del 9 e del 10 febbraio) ponenuovamentealcentrodeldibatti-to il tema della cooperazione in-ternazionale per la lotta all’eva-sionefiscale.

Aleggere l’annunciocongiun-to di Italia, Germania, Francia,Spagna, Regno Unito e StatiUniti la direzione scelta è quel-ladelloscambio automaticodel-le informazioni tra tutti gli Staticoinvolti. Un’enorme banca da-ti, insomma, in cui andranno aconfluire le informazioni di tut-ti i correntisti, americani e non.L’impressione è che il risultatoche si vuole ottenere sia piutto-sto ambizioso, andando ben aldi là dei poteri normalmentemessi a disposizione ai singoliStati per la lotta all’evasione fi-scalesullabasedelleconvenzio-

ni attualmente in vigore.L’auspicioèche, inquestomo-

do,venganoanchesuperatelenu-merose criticità riscontrate sulmodo con cui la cooperazione fi-scale internazionale viene intesanei fatti. In particolare, il tema sucui interrogarsi è quali siano glistrumenti di tutela a diposizionedelcontribuente.

Si pensi al caso della Lista Fal-ciani o della Lista Vaduz, in cuigli elementi utilizzati dalle Auto-rità fiscali coinvolte sembranopiùricordareunfilmdiIanFlem-ing, che le stanze ovattate degli"007 del Fisco", con dipendenti"traditori" pronti a vendere le li-stedeicorrentistipresuntievaso-

ri al migliore offerente. Sul pun-to,propriodirecente ilConsigliodi Stato (sentenza n. 6472 del2011) ha sancito la legittimità deldiniego all’accesso per il contri-buenteallaListaFalciani,trattan-dosi di documenti attinenti adoperazionidicarattereinvestiga-tivo nei settori istituzionali svi-luppaticonl’apportoelacollabo-razione degli organismi di poli-zia, fiscali e doganali esteri, non-ché dei servizi della Commissio-ne Ue e degli altri organismi co-munitarie internazionali.

Ora, è evidente come tale pre-sa di posizione del Consiglio diStato soffra il limite del fatto chel’amministrazionefinanziariaita-lianarimarrebbecomunqueone-rata dell’obbligo di provare i fattiscaturenti la lamentata violazio-netributariaoggettodell’accerta-mento dell’Ufficio. Così, del re-sto, si è espressa la Cassazionecon riferimento alla dibattutaproduzioneingiudiziodeiverba-li dell’Olaf, ritenuti non suscetti-bili di divulgazione (sentenza 30maggio2008,n. 14516).

Ancheintemadi indaginiban-carie"assistite"dallacooperazio-neinternazionalesiè,quindi,del-l’avviso che l’Ufficio non possaesimersi dall’allegazione delleproveasupportodelproprioope-rato, nella specie i dati e le infor-mazioni che avrebbero costitui-to l’innesco della ripresa a tassa-zione. D’altro canto, il semplicefatto di possedere cospicue som-medidenaroall’esterononsareb-be prova di per sé della commis-sione di alcun reato tributario,benpotendolesommeinquestio-necostituireilfruttodellarestitu-zionediprecedentiprestiti.

Lasperanzaèchelaconclusio-nediquestiaccordibilateralicongliStatiUniticostituiscalagiustaoccasione anche per stilare unasorta di vademecum delle garan-zieadisposizionedelcontribuen-te, a cui dovrebbe essere adegua-tamenteconcessodipoterecono-scereedanalizzareleinformazio-nichesarannoscambiateinauto-matico dalle autorità fiscali deisingoliStati.

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I punti chiave

Antonio PiccoloIn tema di Ici i Comuni po-

tevano stabilire che il benefi-cio fiscale previsto per l’abita-zione principale (aliquota ri-dottaoesenzionedalpagamen-to) si applicasse solo per alcu-ne pertinenze. Questo il succodella sentenza n. 97/20/11 conla quale la Commissione tribu-taria regionale di Bologna, nelriformare la decisione dei pri-mi giudici bolognesi (sentenzan.76/12/09),haaccolto l’appel-lodell’ente impositorecompe-tente. Il Collegio provinciale,invece, aveva disapplicato perillegittima la norma regola-mentare,adottatainbaseall’ar-ticolo 59, comma 1, lettera d),del decreto legislativo 446/97,chesancivail trattamentodifa-vore solo per un’unità perti-nenziale (box) e non per due,come richiesto dal soggettopassivo ricorrente.

Secondo i giudici di appello,la norma primaria (articolo 59,comma 1, lettera d, del decreto446/97) ha attribuito ai Comu-ni un potere regolamentare di-

screzionaleche,cometale,per-mettelorodidisciplinareindet-taglio le pertinenze dell’abita-zione principale. Il potere è co-sì ampio che ciascun Comune«può ben disporre un’agevola-zione limitata nel numero dellepertinenzecuisiapplicalaridu-zione di aliquota prevista perl’abitazione principale». Ciò

trovaconforto–prosegueilcol-legioregionale–nell’articolo52dellostessodecreto446/97cheal comma 1 dispone fra l’altrocheglienti localipossonodisci-plinareconregolamentolepro-prie entrate, anche tributarie e,per quanto non regolamentato,si applicano le disposizioni dilegge vigenti. La definizione di

pertinenzacontenutanegliarti-coli 817 e 818 del codice civile,quindi, può operare solo «perquanto non regolamentato»,maseilComuneharegolamen-tato,comenellafattispecie,l’ali-quotaagevolata(ovverodall’an-no 2008 l’esenzione dal paga-mento dell’imposta) si applicasoltanto per un solo box (unitàimmobiliarecensitaallacatego-riacatastaleC/6).

La sentenza in commento,chesiraccordaconlatesimini-steriale (fra le ultime, Rm12/DF del 5 giugno 2008, para-grafo3), ci dà la sensazione chei (concisi) passaggi motivazio-nalisianostatiesplicitati tenen-do conto soprattutto della di-sciplinadell’Imu che, nel sosti-tuire l’Ici a decorrere daquest’anno,hadispostoespres-samente che le pertinenze del-l’abitazione principale sonoesclusivamente quelle classifi-cate alle categorie catastaliC/2, C/6 e C/7, nella misuramassima di un’unità pertinen-ziale per ciascuna delle stesse(articolo 13, comma 2, ultimo

periodo, del decreto Monti).Ladisciplinadell’Icinoncon-

templa alcuna esplicita nozio-ne di pertinenza. Il ministerodelle Finanze, con circolare318/Edel 14dicembre 1995,pre-cisò che tutte le pertinenzedell’abitazioneprincipaleanda-vano assoggettate all’aliquotaordinaria. In seguito l’articolo59, comma 1, lettera d) del de-creto446/97haattribuitoaiCo-muni la potestà di «considera-reparti integrantidell’abitazio-neprincipale lesue pertinenze,ancorché distintamente iscrit-te in catasto».

Tale previsione è stata volu-ta dal legislatore al fine di sem-plificare la gestione del tributoediintrodurreelementidimag-gioreequitàfiscale.Leincertez-ze interpretativesul trattamen-to delle pertinenze sono sorteconlacircolare114/Edel25mag-gio1999,conlaqualeilministe-ro delle Finanze ha riconosciu-to ilpoteredi prevedere unadi-sciplina di dettaglio delle unitàpertinenziali. Secondo l’inter-pretazione, la possibilità per iComunidiintrodurrenormein-tegrativeoancheeventualmen-te derogatorie rispetto alle pre-visioni del codice civile non sipone in contraddizione con lestesse, dato che l’articolo 818del medesimo Codice civile la-sciaspazioaunaspecificadero-gaal criteriogenerale.

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Patrizia MaciocchiChidormeinmacchina,

fermomaubriaco, rischia lacondannaperguida instatodiebbrezza.Non havolutosentireragioni la CortediCassazioneche,con lasentenza5404,ha annullato ladecisionedelTribunalediTorinocheaveva"chiuso unocchio"con chi, alticcio, liavevachiusi tutti edue esieraaccasciatosulvolante dellasuaautomobile insostanellapubblicavia. Igiudici diprimogradocomprensivi,avevanopresoper buonelegiustificazionidell’imputatochesiera scusatocercandodifarpesare il fatto,incontrovertibile,di averfatto lasiesta inuna macchinaferma.Condizionecheescludeva,asuoparere lacondannaper il reato diguidainstatodiebbrezza. Contro latolleranzadeigiudicidimerito il pubblicoministerosièappellatoallaCassazione,chiedendoe ottenendodalCollegiodipiazzaCavourl’annullamentodellasentenza"buonista".

Igiudici spiegano, infatti,chela fermata deveessereconsideratauna fasedellacircolazione,èquindi deltutto irrilevanteche ilsoggetto, risultatopositivoall’alcoltest, sia,nelmomentoincuivieneeffettuato ilcontrollo, fermo oinmovimento.«Ai finidel reatodiguida instatodiebbrezza –si leggenella sentenza–rientranellanozione diguidalacondottadichisi troviall’internodel veicoloquandosiaaccertatocheegli abbia, in

precedenza,deliberatamentemovimentato ilmezzo inareapubblicaoquantomenodestinataalpubblico".

Per la SupremaCorteèevidente lasuperficialitàconlaquale il tribunale diprimaistanzaha escluso,basandosisulla"quiete" apparente, cheunpercorso l’automobilistal’avessegià fattoquando eraalticcioopoteva farlo appenasveglio,magariprima diaverfattorientrare il tassoalcoliconei limiti tollerati dall’articolo186delcodicedellastrada.

Questigli interrogativichelostessoTribunalediTorinodovrà inveceporsidopo il

rinviodispostodallaCassazione,che invita igiudiciaprendereuna nuovadecisione, tenendopresente,nelladecisione, ilprincipio didirittoaffermato.E,soprattutto,dopoaververificatoquale era il luogodiresidenzadell’imputato,dadoveveniva,dove volevaandareecosa gliavevaimpeditodicompletare iltragittoprogrammato.

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Aggiunto a Milano. Francesco Greco

Si avvicina il carnevalee, in unprimomomento, i

commercianticagliaritanihannopensatosi trattassediuno scherzo.Nei giorniscorsi, infatti,hannoricevutogliavvisidipagamentoper la tassasull’ombradelle insegne.«Unbalzello borbonico–commentaRobertoBolognese,presidente dellaConfesercentiprovincialediCagliari –decisodalComunenontenendo contodeldifficilemomento incuici troviamo.Poimentresiparladi semplificazionequisivanelladirezioneopposta».La tassasull’ombradelle insegne,però,nonèun’invenzionedell’amministrazionecagliaritanamauntributoprevistoa livellonazionaleche iComunipossonoapplicareo meno.La tassasicalcola inbase allaporzionedisuolo sucui sporgel’insegnae siaggiungealtributosull’insegnastessa.Gliavvisidipagamentoricevutidagliesercenticagliaritanisi riferisconoatreannualità: 2010, 2011e2012.«L’importomediodellecartelleche hovistofinora–prosegueBolognese–oscilla tragli 80e i 100euro.Sappiamoche iComunihannoproblemi diliquiditàmacichiediamoqualesia il serviziocorrispondentealla tassapagata».

M.Pri.© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Le ricchezze all’esterovanno riportate in Italia»

Comunicato sindacale

PROFESSIONIRiconoscimentodelle associazioniIl riconoscimentonazionalediun’associazione dicategoriavaleanchea livelloregionale. IlTardellaToscana(sentenza229/2012)hastabilito chelaRegionenonpotevarichiedereall’Associazionenazionale tributaristiLapetil riconoscimentoregionaleinaggiuntaaquellonazionalecomecondizioneper farpartediunacommissione istituitadallastessaRegione.

CACCIAIl Piemonteva al referendumAlla finediuna battaglialegaledurata25 anni, ilTarhastabilitoche la RegionePiemontedeve fissareunadataper il referendum sullacaccia.Gliobiettividelcomitatopromotoresonolariduzionedelprelievovenatorioaquattrospecie, ildivietodicacciadidomenicaesuterrenocopertodaneve, lalimitazionedei prelievidelleaziendefaunistico-venatorie.

CONSULTORIPorte aperte per leassociazioni pro vitaI rappresentanti delleassociazioniprovitapotrannoessere presentineiconsultori.Questa laconseguenzadelladecisionedelTardelPiemonte cheharespinto il ricorsopresentatodallaCasa delledonnecontro ilprovvedimentodellagiuntaregionaleguidatadalgovernatoreRobertoCota.

Per tre anni

Le tappe

APPROFONDIMENTO ON LINE

Il testo della sentenzawww.ilsole24ore.com/norme

Fisco e immobili. Sentenza della Ctr di Bologna

Agevolazione Ici selettivaper le pertinenze dei fabbricati

Dorme in auto?Sanzioneall’ubriaco

Raffaella CalandraSu un punto il procuratore

aggiunto Francesco Greco è pe-rentorio: «quelle ricchezzeall’estero vanno riportate in Ita-liaoconlebuoneomanumilita-ri».Mentre il temadegli accordiinternazionali rimbalza da unasponda all’altra del’Atlantico, èanche «su quest’esodo biblicodei soldi» che il coordinatoredeldipartimentoreati finanziaridi Milano pone l’attenzione inun’intervista con A Ciascuno ilSuodiRadio24incuiparladicor-ruzione,dellanecessitàdiun’au-thority,dicontrollimancati.

«MirisultachesoloaLuganoci siano 125 miliardi depositatidaitaliani.Èchiarochevannori-

portatiindietroancheconlecat-tive, per riequilibrare la tassa-zione. Una strada seria è quellaindicata da Guido Rossi che sulSole ha citato la banca svizzeraindagata per riciclaggio da ungiudice newyorchese, per averdato rifugio a soldi americani.In Italia invece processi controi capitali esportati illecitamen-tesono statizero».

Lei ha sostenuto l’ipotesi diuna nuova tassazione sui capi-tali scudati. Di accordi con laSvizzera,invece,chepensa?

Devoancoracapirecomeven-ganosuperatialcuniproblemiti-po l’anonimato o l’intestazionedei conti: bisognerebbe consul-tareinglesietedeschi,perchémi

giungononotiziedipentimenti.E dei blitz contro i furbetti

dello scontrino?Dallalottaall’evasionedipen-

de l’uguaglianza sociale, manon credo bastino operazionid’immagine. O si fa un blitz algiorno o serve un sistema fun-zionante nella prevenzione enellarepressione.

Questo evoca la prescrizio-ne. Come le convenzioni mairatificate sulla corruzione.Un ddl giace in Parlamento. A20daTangentopolidadoveri-cominciare?

Trasparenzadiflussicontabi-li (falso in bilancio), finanziari(riciclaggio), corruzione priva-ta, come una prescrizione più

lunga che eviti agli imputati difarecomelecannealvento:pie-garelatesta,perchétantoilver-dettonon arriva.

Anche per questo sono difatto scomparse le chiamatein correità? Ora dopo il casoLusi, nei partiti si è riaperta ladiscussionesuibilanci.

Comesièvistodascandalire-centi, per i partiti ora il proble-maècomespendereisoldi,noncome averli. Sembrano dotatidi ampie disponibilità, tanto dainvestire in Tanzania o da nonaccorgersi della scomparsa di13 mln. Sarebbe auspicabile unadeguamentoaldettatocostitu-zionale,cheprevedenormesul-la trasparenza. Ma una riformacosì la aspettiamo da 60 anni eallorapotrebbeessereanticipa-ta da partiti di buona volontà,chevoglianomarcareunadiffe-renza. E potrebbero renderepubblico il bilancio su internet:sarebbeunbuon esempio.

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Q

01 | L’ACCORDOTra Italia, Germania, Francia,Spagna, Regno Unito e StatiUniti, è stata siglata un’intesaper rafforzare ancheattraverso la firma di accordibilaterali la cooperazionesulla lotta all’evasione

02 | IL MODELLOLo schema da utilizzare èquello americano del Fatcafondato sullo scambio diinformazioni in manieraautomatica con larealizzazione di un’unicagrande banca dati

03 | LE TUTELEIl rafforzarsi dellacooperazione porta con sèanche la necessità dipredisporre un adeguatosistema di tutele perassicurare la conoscenza deidati da parte del contribuente

LE INDICAZIONIDasuperarelagiurisprudenza ostileall’accesso aidatia disposizionedell’amministrazione

LA MOTIVAZIONESeil soggetto risultapositivo all’alcotestla fermata deve essereconsideratauna fasedellacircolazione

Una tassasull’ombraper i negozidi Cagliari

Università. In «Gazzetta» il Dpr sui trattamenti economici

Sugli stipendi dei docentiriforma con «attenuanti»

IlComitato diredazione e laRappresentanzasindacaleunitariadelSole 24Ore

prendonoatto conpreoccupazionedellarimozionedel direttoredell’Areaquotidiano eSystemGianniVallardi.

Apochigiorni dall’avviodell’accordodi solidarietàper igiornalisti, successivoaunprimopianodiprepensionamentiche avevagià investito laredazione, enel

mezzodi un imponentepensionamentoanticipatoper ipoligrafici,ulteriori segnalidiresponsabilitàdei lavoratoridelgruppo,CdreRsuconsideranononcondivisibilequesta scelta.

Nonne valutanoil merito,puresigendoovviamente unasostituzioneall’altezza, masottolineanoche avvienea solounannoemezzodall’insediamento. Ilpianodirilanciodelgiornale, i cuirisultati sonotestimoniati

dall’aumentodi copie edilettori,non puòche passaredaunadirezioneforteeautorevolemaanche da unmanagementcompetenteestabile.

Quantoalla stabilitàdeiverticiaziendali, ricordiamochenegli ultimi quattroannisisonoavvicendati tredirettoridelquotidiano,dueamministratoridelegati,duecapidel personale,duedirettoridell’Areaquotidiano, tredirettoridella concessionariadi

pubblicità.Lacontinuaturbolenzaaiverticidell’aziendae le logichechelagovernanononsono l’ultimodeiproblemi dacui èafflitto ilgruppo.CdreRsuribadisconoconforza la necessitadiunosvilupposostenibile erimarcanodiessere prontiaprendere,anchecongiuntamente, le inziativenecessariea salvaguardare isacrificidi tutti i lavoratori.

Il Cdr e la Rsu del Sole 24 Ore

Lotta al sommerso. Le conseguenze dell’intesa fra Usa, Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna

Superbancadatianti-evasioneNecessario arrivare a una cooperazione che non permetta abusi

01 | SCATTIGli scatti stipendiali per idocenti universitaridiventano triennali esubordinati alla valutazionepositiva sulle attività dididattica, ricerca egestione. Latriennalizzazione, però,scatterà solo con ilpassaggio allo scattosuccessivo a quello ingodimento, e al momentogli scatti sono congelati finoal 2013 compreso

02 | LA VALUTAZIONEUna volta a regime, lo scattostipendiale potrà essereottenuto solo dopo unavalutazione positiva su treaspetti: attività didattica,ricerca e attività gestionale(per chi ha incarichi). Chinon ottiene un giudiziopositivo, deve attenderealmeno un anno prima diavanzare una nuovarichiesta, e i fondi che sirisparmiano sonoconvogliati per la premialitàdei professori «migliori». Lemodalità della valutazionesono rimandate airegolamenti di ateneo

03 | CARRIERALa legge Gelmini prevedel’abolizione della«ricostruzione dellacarriera», che permette ditrasportare nel ruolo piùalto una parte dell’anzianitàmaturata in quello inferiore,per salire di classeall’interno del ruolo. Ogniruolo, infatti, è diviso in piùclassi, a cui corrispondonodiversi stipendi. Con ilnuovo meccanismo,l’ingresso in un ruolo piùalto mantiene la vecchiaretribuzione, se superiore,fino al completoassorbimento con gli scatti.L’abolizione dellaricostruzione di carrierarallenta la progressionestipendiale, ma il decreto ladispone solo per i nuovidocenti post riforma

PARTENZAMORBIDAGli scatti triennali partirannosolo fra qualche annoe lo stop al meccanismodi ricostruzione della carrieraè limitato ai nuovi assunti

L’INDICAZIONEI comunipossono decidereper l’applicazionelimitatadei beneficichesono riconosciutiall’abitazioneprincipale

Paroladigiudice

Il Sole 24 Ore Norme e tributi Lunedì 13 Febbraio 2012 - N. 43 11

Edilizia e territorio

c LAPAROLACHIAVE

Gli iter. Il pericolo di una lettura «a contrario»

I permessi. I titoli abilitativi per i lavori

Simone PisaniAgliinterventiditrasfor-

mazioneurbanasiaccompa-gna la necessità di integrarelereti, i servizie le altreope-re–cosiddettediurbanizza-zione – che rendono vivibililecittà.Laleggeprevedel’al-ternatività tra il pagamentodel relativo contributo (saràpoi il Comune a costruire leinfrastrutture necessarie alquartiere) e la realizzazionedelle opere di urbanizzazio-ne a scomputo da parte delprivatointeressatoall’opera-zione immobiliare.

Trattandosi dioperepub-bliche o di pubblico interes-se, il sistema nazionale e so-vranazionale prevede peròche le stesse siano appaltatesecondo le procedure a evi-denza pubblica e nel rispet-to del Codice dei contrattipubblici, con aggravio ditempie costi incapo alcom-mittenteprivato.

Sulpunto–spessodecisivonellarealizzazionedegliinter-ventidiriqualificazioneurba-na–èintervenutodaultimoildecreto salva-Italia (Dl201/2011, convertito dalla leg-ge 214/2011). Secondo le nuo-venorme,leoperediurbaniz-zazione primaria a scomputodegli oneri possono ora esse-rerealizzatedirettamentedalsoggettoattuatorese l’impor-todeilavorièinferioreallaso-gliacomunitaria.

Èstato così inseritoall’arti-colo 16 del Dpr 380/2001 (Te-sto unico edilizia) un nuovocomma, in base al quale«nell’ambito degli strumentiattuativiedegliattiequivalen-ticomunquedenominati,non-ché degli interventi in direttaattuazione dello strumentourbanistico generale, l’esecu-zionedirettadelleoperediur-banizzazione primaria di cuial comma 7, di importo infe-riore alla soglia di cui all’arti-colo 28, comma 1, lettera c),deldecreto legislativo12apri-le2006,n.163,funzionaliall’in-terventoditrasformazioneur-banisticadel territorio,èa ca-rico del titolare del permessodicostruireenontrovaappli-cazione il decreto legislativo12aprile2006,n. 163».

Il percorso della normati-va in questione trae originedalla sentenza 12 luglio 2001,C-399/98, mediante la qualela Corte di giustizia ha affer-mato il principio in base alquale la direttiva 93/37/Ceeimpedisce l’esistenza di unanormativa nazionale che – aldi fuori delle procedure pre-viste dalla stessa direttiva –consenta al titolare di unaconcessione edilizia o di unpiano di lottizzazione di rea-lizzare direttamente un’ope-ra di urbanizzazione a scom-puto del contributo, nel casoin cui il valore dell’operaeguagliosuperilasogliafissa-tadalladirettiva.

LaCortedigiustiziasièpoiespressasultemaconsenten-za 21 febbraio 2008, C-412/04,mediante la quale ha, tra l’al-tro, chiarito che il legislatorecomunitario ha scelto di la-sciare gli appalti sotto sogliaaldifuoridelregimedipubbli-cità,nonimponendoalcunob-bligorelativamenteaessi.

A fronte di tali pronunce,conilDlgs152/2008(terzocor-rettivo) il legislatore italianosi era autonomamente deter-minato a estendere l’obbligodella procedura di evidenzapubblica, seppur semplifica-ta, anche all’affidamento del-leoperediurbanizzazionesot-tosoglia.Laprevisioneriduce-vaperòl’interessedelcostrut-toreadavvalersidellapossibi-litàdirealizzareopereascom-puto,cheerainfatti legataallapossibilità di gestire i tempidell’esecuzionedelleopere.

Con il salva-Italia, il legi-slatore ha accolto tali conte-stazioni, riuscendo a rag-giungere quell’obiettivo cheera sfumato in sede di con-versioneinleggedeldecretosviluppo (Dl 70/2011) quan-do una norma simile (nonidentica) era stata soppres-sa. La conseguenza è che leopere a scomputo tornano aessereun’opzionepraticabi-le–einalcunicasivantaggio-sa–perchieffettuainterven-tidiriqualificazione.

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7 Intervento complesso voltoalla trasformazione edilizia eurbanistica,nonché alconseguente riutilizzo diinsediamenti o aree dismesse,sottoutilizzate o degradate.La riqualificazione urbanisticaè spesso legata alla bonifica eal ripristino ambientale delsito che rappresentano unonereaggiuntivo perl’operatore. I siti dismessicostituisconoal tempo stessoun’opportunità, inquantole relative dimensionie l’ubicazione spessostrategica li rendono idealiper accogliere moderniprogetti di sviluppo urbano.

Per i costruttori

Effettivasubordinazionedellasospensivaaidoneagaranziaacoperturadannidaazioneinfondata(èsufficienteordinanzadelTar)

Contenziosoridotto sulla Scia

Guido A. InzaghiTremodifichedileggeali-

vellonazionalenell’ultimoan-no e svariate norme regionali:bastano queste coordinatenormative generali a testimo-niare quanto siano importantileoperazionidi riqualificazio-ne immobiliare in un momen-todidifficoltàdelle costruzio-ni come quello attuale. Eppu-re, nonostante le ultime novi-tà, la riqualificazione resta unintervento ambientale e urba-nistico complesso, reso ancorpiù difficile da un intreccio didisposizioninonsemprecoor-dinate tra di loro, da tempi in-certiedacostisicuramentesu-periori rispetto all’edificazio-nesullearee verdi.

Ricostruiamo la situazione.Il decreto sviluppo dell’annoscorso (Dl 70/2011, convertitoconlegge106/2011)nelsempli-ficare le procedure relativeall’attività edilizia e alla tra-sformazionedelterritorio,mi-ra anche a favorire il recuperodelleareedismesseattraversoil riconoscimento di incentivie semplificazioni procedurali.L’articolo5deldecreto,aicom-mi9eseguenti,infatti,introdu-cedisposizionivolteaincenti-vare la razionalizzazione delpatrimonio edilizio esistenteattraverso il recupero di areeurbanedegradateeedificinonresidenziali dismessi. Si trattadei cosiddetti brownfield. Loscopo della norma è anche laconservazione delle aree ver-di extraurbane mediante il re-cupero di quelle già edificatemanonpiù in uso.

Ipro e i contro

La bonifica e il ripristino am-bientale del sito sono un one-re aggiuntivo che scoraggial’investitore, se non bilancia-to da incentivi mirati e rile-vanti semplificazioni proce-durali. Al tempo stesso, i

brownfieldsonoun’importan-te risorsa. Le aree dismesse,spesso di rilevanti dimensio-ni e ubicate in posizione stra-tegica, sono ideali per acco-gliere progetti innovativi ditrasformazioneurbana.

Nonsonomancati inpassa-to tentativi legislativi (adesempio l’articolo 252-bis delDlgs 152/2006) volti a favori-re il recupero delleex aree in-dustriali, ma essi si sono rive-lati poco efficaci in quanto ri-gidi rispetto alla confermadella destinazione produtti-va delle aree e non incentiva-ti rispetto alla possibilità direcuperare i costi di bonifica,magariqualiopere ascompu-to (si veda l’articolo in paginadedicato specificamente aquesto tema).

Il decreto sviluppo ha

compiuto un passo in più, inquantohachiestoalleRegio-nidiemanareleggidispecifi-coincentivo alrecuperodel-le aree industriali dismesse,attraverso il riconoscimen-to di premi volumetrici, ilpossibile trasferimento del-le volumetrie dismesse, ilcambio delle destinazionid’usopreesistenti, lemodifi-che della sagoma necessarieper l’armonizzazione archi-tettonica con gli organismiedilizi esistenti.

Lescelte locali

L’assiststataleèstatoraccoltodadiverseleggiregionalicon-tenenti ipotesi di riqualifica-zione. Ipotesi noncoincidentitraloro,macomunqueindiriz-zate ad agevolare la riqualifi-cazioneurbana.Hannolegife-ratolaPuglia (legge21/2011), ilLazio (legge 10/2011), la To-scana (legge 40/2011), la Basi-licata (legge 17/2011), la Valled’Aosta (legge 18/2011), la Li-guria (legge 33/2011), il Vene-to (legge 13/2011), l’Umbria(legge 8/2011), il Molise (leg-ge 21/2011) e la Sardegna (leg-ge21/2011).

Nelle regioni che non han-no ancora provveduto (tracui Lombardia, Piemonte,CampaniaeAbruzzo),essen-do ormai decorso il termineloro assegnato dalla legge diconversione del decreto svi-luppo,sonodivenutediretta-mente applicabili le disposi-zionipremialiprevistedalDl70/2011,percui,oltreallapos-sibilità di mutare gli usi e lesagome degli edifici anche inderoga alla strumentazionelocale,lavolumetriaaggiunti-va da riconoscere agli inter-ventidiriqualificazioneèpa-ri al 20% per la residenza e al10% della superficie copertaper gli edifici a uso diverso.

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Piani attuativi,il rischio della Vas

TEMA

ARMA SPUNTATAL’unica contromisuraa disposizione del vicinoè la possibilitàdisollecitare la vigilanzadell’amministrazione

SalvaguardianeiPrgdellavolumetriaesistenteancheperinterventiconcambiod’uso

Liberaindividuazionedell’appaltatoreancheperleoperediurbanizzazionesecondariasottosogliaUe(servenormastatale)

Procedure edilizie,di variante urbanisticae definizioneinterventi edilizi

Procedurediassegnazionedefatiganti

CRITICITÀ SOLUZIONE SOLUZIONE ALTERNATIVA

Riconoscimentodivolumetriepremialiodestinazionid’usoconvalorisufficientiabilanciareilcosto

Definizionegiudizioinviaaccelerata(servenormastatale)

L’ALTRA SEMPLIFICAZIONEGlistrumenticonformial Prgpossonoessereapprovatidirettamentedalla giunta comunale

Nell’esecuzione degli in-terventi di riqualificazione siagisce sull’esistente. È dunquefacile che l’attività edilizia va-daaromperel’equilibriodelvi-cinato o la sensibilità delle as-sociazioni di difesa dei valoriambientaliedelletestimonian-ze storiche. Se a questo si uni-sce che gli interventi sul patri-monio edilizio esistente sonoattivati attraverso i cosiddettititoli edilizi minori (Dia eScia),chenonprevedonoilrila-scio di un formale provvedi-mento da parte del Comune, èchiaro che la procedura di im-pugnazione dei titoli silenti èun tema molto importante ri-spettoalconcretosviluppodeiprogettidi recuperourbano.

Secondol’articolo19,comma6-ter della legge 241/1990 (ag-giuntodalDl 138/2011, converti-toconlegge148/2011),«lasegna-lazione certificata di inizio atti-

vità,ladenunciaeladichiarazio-nedi inizioattivitànoncostitui-scono provvedimenti taciti di-rettamente impugnabili». Tut-to ciò che possono fare gli inte-ressati è «sollecitare l’eserciziodelle verifiche spettanti all’am-ministrazione»e,incasodiiner-zia, attivare l’azione previstadall’articolo31,commi1,2e3delDlgs104/2010.

Diconseguenza,ivicinipos-sonoagirecontrol’attivitàedi-liziaposta inessereinforzadeititoli minori esclusivamenteimpugnando al Tar il silenzioche il Comune mantenga sulla

domanda volta a impedire losvolgimento dell’attività stes-sa. In merito, il Dlgs 195/2011,entrato in vigore il 9 dicembre2011, ha introdotto alcune mo-difiche al Codice del processoamministrativo.

L’articolo 31, comma 1, delCodice, nella nuova formula-zione precisa infatti che l’ac-certamento dell’obbligo del-l’amministrazione di provve-dere può essere chiesto, nonsolo, come nella precedenteformulazione, «decorsi i ter-mini per la conclusione delprocedimento amministrati-vo», ma anche «negli altri casiprevistidalla legge».

Come disposto nella nuovaformulazione dell’articolo 133delCodice,sonoinoltredevolu-te alle giurisdizione esclusivadel giudice amministrativo lecontroversie inerenti ai prov-vedimenti espressi eventual-mente adottati dall’ammini-strazione in sede di verifica disegnalazione certificata, de-nunciaedichiarazionediinizioattività, di cui all’articolo 19,comma6-ter,della241/1990.

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Procedure edilizie. Le criticità con cui si confrontano gli sviluppatori dopo l’approvazione delle leggi regionali e della manovra salva-Italia

Riqualificazione in cerca di sprintGli ostacoli burocratici a bonifiche e varianti frenano il recupero delle aree dismesse

Il tempo è denaro anchenell’edilizia. Il nuovo piano casahacosì incisoanchesulprocedi-mento per la formazione deglistrumenti urbanistici e il rila-sciodei titoli edilizi. Sempreperle Regioni che non hanno anco-ra legiferato in materia (si vedal’articolo di apertura in questapagina) e nell’ottica di accelera-re le procedure, le regole nazio-nali prevedono l’approvazioneda parte della giunta comunaledei piani attuativi – comunquedenominati – che siano confor-mi allo strumento urbanisticogenerale. La misura non è validanelleRegioni astatutospeciale.

La norma, in realtà, discipli-na solo l’approvazione dei pia-ni attuativi, senza nulla dire

della loro adozione, che parecomunque doversi ricondurreanch’essaallacompetenzadel-la giunta. In tal senso, si è for-malmente espressa la RegioneLombardia, chiarendo chespetta alla «giunta comunalel’adozione dei piani attuativiconformi al Prg o al Pgt, comepure l’approvazione definitivadeglistessi,quand’anchefosse-rostatiprecedentementeadot-

tatidalconsiglio comunale».Ancorarispettoallapianifica-

zione urbanistica di dettaglio, ilDl 70/2011 prevede – con normadirettamenteoperativa–chenelcaso di Prg già sottoposti a valu-tazione ambientale strategica(Vas)perl’approvazionedeipia-ni attuativi conformi non sia ne-cessariorinnovare laVas.

La disposizione, che nascedellacondivisibilevolontàdiab-breviare ilprocedimentoammi-nistrativo, non tiene tuttaviaconto del fatto che sono ancorapochissimiiPrgsottopostiaVase che la prassi e talune leggi re-gionali prevedono che per i pia-ni attuativi conformi non sia co-munquenecessarialaVas.Lami-sura, se interpretata a contrario(seildecretoescludelaVasperipiani conformi ai Prg sottopostia Vas vuole dire che la richiedeperiPrgnonsottopostiaVas),sirisolverebbe allora in un appe-santimentoprocedurale.

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Ampliamentodelladefinizionediristrutturazioneediliziaallademolizioneericostruzioneinfedele(servenormastatale)

DefinizionedeiprincipifondamentalidelgovernodelterritoriocuileRegionidevonouniformarsi(servenormastatale)

Soventesuperioriall’indiceassegnatodalPrg

Mantenimento dellevolumetrie esistenti

Bonifica dei suoli

Le operea scomputodiventanovantaggiose

Procedure di bonifica

Contrastotranormativanazionaleeregionale

I punti aperti

Realizzazioneopere a scomputo

Scomputodaglioneridiurbanizzazione(èsufficienteunanormaregionale)

Costielevati

Migliordefinizionedelripartodicompetenzetraenticoinvolti;silenzioassenso(serveleggestatale)

Tempidiapprovazionedelpianodicaratterizzazione,progettodellabonificaerilasciodelcertificatofinale

Lunghezzadelprocedimentoegestionedelrischiodiannullamento

Giustizia amministrativa

Riqualificazione

Sede legale: Via Prenestina, 4500176 Roma

ESTRATTO DELL'AVVISO RELATIVOAL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE N˚ 7/2012Si comunica che sulla gazzetta ufficiale dellarepubblica italiana v serie speciale "contrattipubblici" n˚ 18 del 13/02/2012 è pubblicato l'avvi-so relativo al sistema di qualificazione n˚ 7/2012per la individuazione di ditte da invitare a espe-rimenti di gara, da espletare con il sistema dell'e-procurement, per la fornitura, stoccaggio e con-segna di chip on paper/on plastic codificati per ilsistema di bigliettazione elettronico di roma,per la durata di tre anni.Il suddetto avviso è stato inviato alla gazzettaufficiale dell'unione europea in data:06/02/2012 e sarà inoltre disponibile, unitamen-te al disciplinare di qualificazione e relativi alle-gati, sul sito internet al seguente indirizzo:www.atac.roma.it area "gare e albo fornitori".Per la partecipazione alla prima gara, le doman-de di qualificazione dovranno pervenire entro leore 12:00 del giorno 13/03/2012.Il Direttore Acquisti, Contratti e Servizi Generali

Franco Middei

estratto procedura apertan. 4424/2012 in nome e per conto

di Iren Energia SpAMANUTENZIONE E PRONTO INTERVENTODEL MACCHINARIO IDRAULICO, DEGLIAPPARATI E DEGLI ORGANI MECCANICIRELATIVI AGLI IMPIANTI IDROELETTRICIImporto presunto a base di gara€ 600.000,00 di cui € 12.000,00oneri per la sicurezza.CIG. N. 382681861C.Per visionare il bando: sito Inter-net: www.gruppoiren.it - sezioneappalti.Scadenza presentazione offerte:ore 12.00 del 12/03/2012.

IL DIRETTORE ACQUISTI E APPALTIdott. ing. Silvia Basso

ATAC S.p.A.Azienda per la mobilità

Autostrade Centro Padane S.p.A.Località San Felice - 26100 CREMONAAVVISO DI GARA - PROCEDURA APERTA

Questa Società rende noto che è stato inviato all'Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delleComunità Europee in data 31/1/2012, il bando di gara relativo all'appalto pubblico per lafornitura di energia elettrica per le utenze dell'Autostrada Piacenza, Cremona e Brescia ediramazione per Fiorenzuola D'Arda (A21) e tratte di Competenza A21 (Codice CUP:D26G05000060003) (Codice CIG: 3863957E2C).L'aggiudicazione dell'appalto avverrà mediante procedura aperta, ai sensi dell'art. 55 del d.lgs.163/2006, con il criterio del prezzo più basso.Importo complessivo presunto € 1.500.000,00 più IVA; contratto a misura.Termine per l'ultimazione dell'appalto: 28/02/2014; luogo di esecuzione dell'appalto: Piacen-za/Cremona/Brescia Codice CPV 09310000.Il bando di gara è in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 18 del13/02/2012, nell'albo della stazione appaltante, e sui siti internet www.serviziocontrattipubblici.it; http://osservatorio.oopp.regione.lombardia.it e www.centropadane.it.Informazioni: Ufficio Contratti e Appalti, Località San Felice 26100 Cremona tel. 0372-4731e-mail: [email protected]. Fax 0372-473234.Termine per la presentazione delle offerte: con le modalità indicate nel bando, entro e nonoltre le ore 12,00 del giorno 23/03/2012.Seduta pubblica si terrà il giorno 27/03/2012 alle ore 09,30.Eventuali variazioni della data della seduta pubblica nonché eventuali chiarimenti/precisazioniriguardanti la presente procedura di gara saranno comunicati sul sito www.centropadane.it.

IL PRESIDENTE rag. Augusto Galli

estratto procedura apertan. 4463 in nome e per conto

di Iren Energia SpANUOVO PASSAGGIO ARTIFICIALE PER L'ITTIO-FAUNA SULLA TRAVERSA DI DERIVAZIONEDELL'IMPIANTO IDROELETTRICO DI LA LOG-GIA - MONCALIERI CON ANNESSO MI-NIHYDRO PER L'USO PLURIMO DELLA RISOR-SA DEL FIUME PO IN LOCALITÀ BELVEDERENEL COMUNE DI LA LOGGIA - REALIZZAZIONEOPERE EDILI E DI INGEGNERIA CIVILECIG 3869308DF5.Importo a base di gara € 2.042.188,57(di cui euro 76.919,50 oneri per la sicu-rezza).Per visionare il bando: sito Internet:www.irenenergia.it - sezione appalti.Scadenza presentazione offerte: ore12.00 del 16/03/2012

IL DIRETTORE ACQUISTI E APPALTIdott. ing. Silvia Basso

AZIENDA OSPEDALIERA"OSPEDALE CIVILE"DI LEGNANO (MI)

PROCEDURA APERTA PER L'ASSEGNAZIONEMEDIANTE PIATTAFORMA SINTEL DEL SER-VIZIO DI MANUTENZIONE E GESTIONE DEL-LE APPARECCHIATURE MEDICO-SCIENTIFI-CHE DELL'AZIENDA OSPEDALIERA "OSPE-DALE CIVILE DI LEGNANO"Importo complessivo presunto per 48mesi € 12.140.000,00.= + IVA, oneri disicurezza €. 72.840,00 + IVA.Bando di gara inviato a GUUE il03/02/2012.I documenti di gara sono scaricabili dalsito www.ao-legnano.it, alla voce Pub-blicazioni - Bandi, oltre che sulla piat-taforma Sintel.Per ulteriori informazioni tel.0331/449255 - 256 - fax 0331/449566.

IL RESPONDABILE DEL PROCEDIMENTOdott. Angelo Cammarata

Sede leg. V.le A. Merloni 47 - 60044 Fabriano (AN)Cap. soc. Euro 102.759.269,40 i.v. - Reg. Imp.Trib. Ancona, Cod. fisc. e P. Iva n. 00693740425

Resoconto di gestionedel quarto trimestre 2011Si rende noto che il Resocontodi gestione del quarto trimestre2011, approvato dal Consigliodi Amministrazione, è statodepositato presso la sedesociale e presso Borsa ItalianaSpA. Il documento è inoltredisponibile sul sito internetwww.indesitcompany.com.

AZIENDA UNITÀSANITARIALOCALE N. 6 Livorno

ESTRATTO DI BANDO DI GARAL'Azienda U.S.L. N. 6 intende procedereall'alienazione dei seguenti due lotti:Lotto 1 - Immobile sito in Via Savonaro-la a Cecina. Base d'asta Euro 3.900.000.Lotto 2 - immobile sito in Via Rossi aLivorno. Base d'asta Euro 2.000.000.Sono ammesse solo offerte al rialzo.Le offerte, complete di tutta la docu-mentazione richiesta, dovranno perve-nire entro e non oltre le ore 13.00 delgiorno 8 marzo 2012.Per la partecipazione è opportuno pren-dere visione del bando integrale di ga-ra. Il bando integrale è pubblicato suINTERNET: www.usl6.toscana.it.Livorno, 13 febbraio 2012

IL RESPONSABILE del ProcedimentoDott.ssa Silvia Bruno

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTIPROVVEDITORATO INTERREGIONALE PER LE OPERE PUBBLICHE LAZIO, ABRUZZO E SARDEGNAVia Monzambano n. 10 - 00185 Roma - Tel. Fax 06.4453857 - CASELLA POSTALE 2470

BANDO DI PROCEDURA APERTAProt. n. 1398 del 23 Gennaio 2012CIG: 3826046908 - CUP: D88G100005100011. Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Provveditorato Interregionale per le OperePubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna - con sede in Roma, Via Monzambano n. 10,Cap. 00185. 2. Procedura aperta ex art. 55 del D.Lgs. 163/06 ss.mm.ii. (di seguito denomina-to Codice). 3. Ministero dell’Interno - lavori di riqualificazione e messa a norma del circolofunzionari della Polizia di Stato sito in Lungotevere Flaminio n. 79/81 - Roma. Importo abase d’appalto: € 2.364.496,67 di cui: per lavori, € 2.293.561,77; per oneri della sicurezzanon soggetti a ribasso d’asta € 70.934,90; OG1/IV prevalente OG11/II a qualificazione obbliga-toria. 5. Documentazione: il disciplinare di gara, scaricabile dai siti internet www.servizio-contrattipubblici.it e http://www.mit.gov.it/mit/site.php, può essere ritirato, tutti i giorniescluso il sabato, dalle ore 9,30 alle ore 12,30, all’indirizzo di cui al punto 1, presso il qualesono in visione anche gli elaborati progettuali. 6. Termine perentorio di ricezione delleofferte: ore 11,00 del giorno 28 Febbraio 2012. Responsabile del Procedimento: Ing. ChiaraBarile e-mail: [email protected]. Responsabile del Procedimento di gara: Dott.Alessandro Boerio e-mail: [email protected], 13 febbraio 2012

IL PROVVEDITORE Dott. Ing. Donato Carlea

Autorità Portuale di Venezia

AVVISO IN ESTRATTO DI GARA ESPERITASi comunica che si è conclusa la procedura digara per l'aggiudicazione dell'appalto relativolavori di completamento dello scavo dei canaliportuali di grande navigazione sino alla quotaprevista dal Piano Regolatore Portuale e conferi-mento dei sedimenti dragati - 3˚ stralcio -. Èrisultato aggiudicatario il raggruppamento tem-poraneo composto dalle imprese Lmd S.p.A. (inqualità di capogruppo mandataria) e le man-danti Zeta S.r.l. - Clodiense Opere MarittimeS.r.l. - Somit S.r.l. - La Dragaggi S.r.l. - TiozzoGianfranco S.r.l. - Nautilus S.r.l. - Boscolo Ser-gio Menela e Figli & C. S.r.l, il quale ha offertoun ribasso pari al 11,27% rispetto all'importoposto a base di gara, ai sensi dell'art. 82, com-ma 2, lettera a), del D.lgs. n. 163/2006. L'avvisointegrale è pubblicato sulla Gazzetta Ufficialedella Repubblica Italiana, n. 12 del 30/01/2012,all'Albo Ufficiale e sul profilo di committentedell'Autorità Portuale di Venezia (www.port.ve-nice.it).Venezia, 13 febbraio 2012

IL PRESIDENTE Prof. Paolo Costaquesto avviso è sul sito:

http://websystem.ilsole24ore.com/legale/default.htm

12 Lunedì 13 Febbraio 2012 P R I M O P I A N O

Le misure previste nel piano nazionale di ammodernamento del patrimonio immobiliare

Scuola, recupero in diverse mosseTra gli interventi: project fi nance e accordi pubblico-privati

Pagina a cura DI ANDREA MASCOLINI

Un piano nazionale per ammodernare e razio-nalizzare il patrimonio immobiliare scolastico

per ridurre le spese correnti; per gli interventi urgenti di messa in sicurezza delle scuole entro sessanta giorni partirà invece un piano da 656 milioni, utiliz-zando le risorse sbloccate dal Cipe il 20 gennaio scorso. Previ-sto anche il ricorso alla permuta per realizzare nuove scuole.

È quanto stabilisce il decreto-legge sulle semplifi cazioni che si pone l’obiettivo di avviare la pro-cedura per l’adozione di un Piano nazionale che dovrebbe rappre-sentare il momento di sintesi di una vera e seria programmazio-ne tesa all’ammodernamento, al recupero e alla razionalizzazione degli immobili esistenti, su tut-to il territorio nazionale, spesso affl itti da problemi di sicurezza. Lo scopo fi nale sarà perseguito attraverso anche la costruzione e il completamento di nuovi edi-fi ci scolastici che, con il coinvol-gimento dei privati, dovranno rispondere a criteri di raziona-lizzazione e contenimento delle spese correnti di funzionamento e rispettare criteri di effi cienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti.

Sarà il Cipe, su impulso dei

ministeri delle infrastrutture, dell’istruzione e dell’economia a predisporre una proposta che dovrà essere approvata dalla Conferenza unifi cata entro 30 giorni e, nei successivi 60 giorni, sarà sempre il Cipe a trasforma-re, approvandola, la proposta in vero e proprio Piano di edilizia scolastica.

Un primo strumento per ca-pire quali parti del patrimonio immobiliare potranno essere de-stinate all’attuazione del piano sarà costituito dalla ricognizio-ne del patrimonio immobiliare pubblico esistente costituito da aree ed edifi ci non più utilizza-ti che possano essere destinati alla realizzazione degli inter-

venti. Questa operazione dovrà essere svolta tramite accordi fra l’Agenzia del demanio, il mi-nistero dell’università e quello delle infrastrutture.

Un secondo strumento sarà quello dell’attivazione degli in-terventi attraverso la costituzio-ne di uno o più fondi immobiliari destinati alla valorizzazione e razionalizzazione del patrimo-nio immobiliare scolastico, ovve-ro alla promozione di strumenti fi nanziari immobiliari innovati-vi, articolati anche in un sistema integrato nazionale e locale, per l’acquisizione e la realizzazione di immobili per l’edilizia scola-stica.

Un terzo strumento sarà quel-

lo della la messa a disposizione di beni immobili di proprietà pub-blica a uso scolastico suscettibili di valorizzazione e dismissione in favore di soggetti pubblici o privati, mediante permuta di im-mobili pubblici scolastici con im-mobili già esistenti o da edifi care e da destinare a nuove scuole. In altre parole l’Amministrazione offrirà a soggetti pubblici o pri-vati scuole in cambio di edifi ci da adibire a scuole già esistenti o da realizzare: uno scambio che avrà a oggetto, si deve dedurre, vecchie scuole da scambiare con edifi ci più moderni o da realizza-re ex novo che verranno destina-ti a scuole. Sarà probabilmente questo uno dei primi terreni sui quali si potrà misurare l’impatto e l’utilità del nuovo contratto di disponibilità che lo stesso decre-to-legge semplifi cazioni prevede come innovativa forma di PPP. Gli interventi che vedranno im-pegnati enti pubblici e privati saranno attuati anche tramite accordi di programma.

Infine il piano potrà indivi-duare anche modalità di com-partecipazione degli enti locali.

Il decreto prevede anche che vi sia un monitoraggio serrato dell’attuazione del piano, sotto-posto a verifi ca periodica delle fasi di realizzazione, in base al cronoprogramma approvato e alle esigenze fi nanziarie, con possibilità di riallocazione delle

risorse.In attesa di definire il con-

tenuto del piano, il Cipe potrà immediatamente mettere a regime i 556 milioni di risorse sbloccate dalla delibera del 20 gennaio 2012 per l’esecuzione di interventi prioritari e immedia-tamente realizzabili di edilizia scolastica coerenti con gli obiet-tivi del Piano nazionale (anche risparmio energetico, elimina-zione di locazioni); ai 556 milioni del Cipe, il decreto aggiunge al-tri 100 milioni. Si prevede anche che il vincolo di destinazione a uso scolastico sia acquisito auto-maticamente per i nuovi edifi ci con il collaudo dell’opera e cessa per gli edifi ci scolastici oggetto di permuta con l’effettivo trasfe-rimento delle attività scolastiche presso la nuova sede. Il decreto stabilisce infi ne l’obbligo di defi -nire una nuova normativa tecni-ca sugli indici minimi e massimi di funzionalità urbanistica, edi-lizia e didattica indispensabili a garantire indirizzi progettuali di riferimento adeguati e omo-genei sul territorio nazionale e impone agli enti proprietari di edifi ci adibiti a istituzioni scola-stiche, alle università e agli enti di ricerca di adottare entro due anni misure di contenimento dei consumi di energia, anche uti-lizzando i contratti di servizio di energia.

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Semplificazione per la segna-lazione certifi cata d’inizio at-tività (Scia), che dovrà essere corredata da attestazioni e as-

severazioni di tecnici abilitati soltanto se lo prevede espressamente la legge.

È quanto stabilisce il decreto sulle semplifi cazioni, (dl 9 febbraio 2012 n. 5, in G.U. n. 33, supplemento ordina-rio n. 27).

La norma del decreto-legge intervie-ne quindi sulla Scia, che è la dichiara-zione che permette di avviare, modifi -care o trasformare un’attività (edilizia, artigianale, commerciale, industriale, turistica ecc.), superando le lungaggi-ni burocratiche legate all’emissione di nulla-osta, autorizzazioni e altri prov-vedimenti amministrativi da parte de-gli enti pubblici competenti.

La semplifi cazione delle fasi auto-rizzative fu avviata con la legge sul procedimento amministrativo del 1990 e implementata da successivi provve-dimenti normativi che portarono alla disciplina della cosiddetta Dia e, più di recente, dal decreto legge 78/2010 (c.d. decreto «sviluppo») con delle nor-me che stabiliscono che ogni tipologia di autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta sia sostituita da una segnalazione dell’interessato: l’at-tività può essere iniziata immediata-mente dopo aver ottenuto la ricevuta

di presentazione. In sostanza, con il de-creto legge 78 si è data la possibilità di dare avvio ai lavori direttamente dal mo-mento della presen-tazione della doman-da, senza aspettare il decorso del termine di trenta giorni pre-visto dalla Dia. In particolare, nel testo attualmente vigente della legge 241/90, modifi cato dalla leg-ge n. 122/2010 e dal-la legge n. 106/2011, si prevede che «ogni atto di autorizzazio-ne, licenza, conces-sione non costitutiva, permesso o nullaosta comunque deno-minato, comprese le domande per le iscrizioni in albi o ruoli richieste per l’esercizio di attività imprenditoriale, commerciale o artigianale il cui rila-scio dipenda esclusivamente dall’ac-certamento di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da atti ammi-nistrativi a contenuto generale, e non sia previsto alcun limite o contingen-te complessivo o specifi ci strumenti di programmazione settoriale per il

rilascio degli atti stessi, è sostituito da una segnalazione dell’interessato, con la sola esclusione dei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesag-gistici o culturali e degli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicu-rezza, all’immigrazione, all’asilo, alla cittadinanza, all’amministrazione del-la giustizia, all’amministrazione delle fi nanze, ivi compresi gli atti concer-nenti le reti di acquisizione del gettito,

anche derivante dal gioco, nonché di quelli previsti dalla norma-tiva per le costruzioni in zone sismiche e di quelli imposti dalla normativa comunita-ria». La norma preve-de la possibilità per gli enti pubblici com-petenti di effettuare controlli ex post in un termine stabilito ini-zialmente in 60 gior-ni dalla presentazione della Scia e poi ridotto a trenta. Infi ne con la manovra di ferragosto è stato prevista la non impugnabilità della Scia da parte di even-tuali soggetti terzi che

possano lamentare una lesione dei pro-pri interessi. Questi ultimi possono soltanto chiedere agli enti competenti di effettuare le verifi che ex post. Una volta chiarito, in via interpretativa, che la Scia si applica anche all’attività edi-lizia, adesso il decreto legge aggiunge un importante precisazione per la qua-le la Scia deve essere corredata dalle attestazioni e asseverazioni di tecnici abilitati «ove espressamente previsto dalla normativa vigente».

ATTESTAZIONI DEI TECNICI ABILITATI SOLO SE PREVISTE DA LEGGI

Meno lungaggini per la Scia

In sintesi

Piano nazionale di edilizia scolastica su proposta del Cipe da approvare entro 90 giorni per ammo-dernamento e razio-nalizzazione del pa-trimonio immobiliare, previa ricognizione del patrimonio im-mobiliare esistente

Piano urgente per 656 milioni per la

messa in sicurezza delle scuole

Permuta con sog- getti pubblici e privati di edifi ci scolastici da dismettere o da va-lorizzare, con nuovi edifici già esistenti o da realizzare e da destinare a scuole

Nona normativa tec- nica

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